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Le subordinate completive

Le proposizioni subordinate completive sono proposizioni dipendenti che completano il senso della
proposizione reggente svolgendo nel periodo la medesima funzione che nella proposizione ha un sostantivo
non preceduto da preposizione, cioè usato in funzione di soggetto o di complemento oggetto.

 La proposizione soggettiva

La soggettiva è una proposizione subordinata che fa da soggetto al predicato della reggente:

È evidente che sei triste.

Dipende sempre da verbi o locuzioni verbali impersonali o usati impersonalmente.

 La proposizione oggettiva

L’oggettiva è una proposizione subordinata che fa da complemento oggetto al predicato della reggente:

Desideriamo che tu sia presente.


Diversamente dalla soggettiva, la proposizione oggettiva dipende sempre da reggenti con il predicato
costituito da un verbo usato in forma personale, cioè fornito di soggetto espresso o sottinteso.

 La proposizione dichiarativa

La dichiarativa (o esplicativa) ha la funzione di chiarire o di spiegare in che senso si debba intendere un


elemento della reggente, completando così il significato del periodo:

Questo mi rattrista, che tu sia infelice.

Ho la certezza che Paolo sia partito.

L’elemento della reggente spiegato dalla dichiarativa può essere:

 Un pronome dimostrativo (questo, quello, ciò)

 Un nome derivato da un verbo indicante opinione, convinzione, speranza, ecc. (la speranza, la
certezza, il sospetto, il timore, il pensiero, l’impressione)

 La proposizione interrogativa indiretta

L’interrogativa indiretta esprime una domanda, un interrogativo o un dubbio in forma indiretta, cioè
ponendo la domanda, l’interrogativo o il dubbio in dipendenza da un’altra proposizione:

Ti ho chiesto quanti anni hai.


Ditemi chi ha telefonato.
Siamo in dubbio su cosa dirai.
Non so se è una persona onesta.

Tratto da M. Sensini, La lingua e i testi, Mondadori (2002).

AutoreMaestroPubblicato ilFebbraio 17, 2019CategorieItaliano (Grammatica)Tag#AnalisiLogica

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