Regolarità in pianta:
Configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due
direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze;
B 25 % B
B
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Sistemi resistenti verticali dell’edificio (quali telai e pareti) che si estendono per tutta
l’altezza;
Massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti,
dalla base alla cima dell’edificio (le variazioni di massa da un piano all’altro non superano il
25 %, la rigidezza non si abbassa da un piano al sovrastante più del 30% e non aumenta più
del 10%);
Eventuali restringimenti della sezione orizzontale dell’edificio non superano il 30%
della dimensione corrispondente al primo piano, né il 20% della dimensione
corrispondente al piano immediatamente sottostante; per l’ultimo piano di edifici
di almeno quattro piani non sono previste limitazioni di restringimento.
C
c
B
b
A
v is ta a s s o n o m e tric a c+ b <3 0% A
c<20% B
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DETTAGLI COSTRUTTIVI
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Lunghezza di Ancoraggio
La lunghezza di ancoraggio è quel tratto di barra utile che consente la trasmissione
degli sforzi tra una barra e l’altra, senza provvedere ad un aggancio fisico tra le barre
(saldatura o manicotto).
La trasmissione degli sforzi avviene per sola sovrapposizione.
L’ancoraggio tra due barre si rende utile, quando bisogna fare delle riprese di getto
(pilastri tra un impalcato e l’altro) oppure quando non si riesce a coprire grandi luci (max
lunghezza barre in acciaio 12 m)
Lunghezza di Ancoraggio
Con buona approssimazione, si può assumere il modello proposto di seguito dove si suppone
costante la tensione su tutta la superficie; il legame tra la forza e la tensione media di aderenza fbd,
per una barra di diametro ɸ annegata nel calcestruzzo per una lunghezza l è dato dalla seguente
relazione:
Tensione di
aderenza di calcolo
Poiché si vuole che fino al collasso dell’elemento, acciaio e calcestruzzo “collaborino” è necessario
che lo sfilamento della barra non avvenga prima del collasso. Pertanto la lunghezza di ancoraggio
viene determinata imponendo la condizione limite dell’acciaio in trazione fyd
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Limitazioni geometriche
Travi
- La larghezza b ≥ 20 cm
- per le travi basse comunemente denominate “a spessore”,
deve essere non maggiore della larghezza del pilastro,
aumentata da ogni lato di metà dell’altezza della sezione
trasversale della trave stessa, risultando comunque non
maggiore di due volte bc, essendo bc la larghezza del pilastro
ortogonale all’asse della trave.
Il rapporto b/h tra larghezza e altezza della trave deve essere ≥ 0,25.
Le zone critiche si estendono, per CD”B” e CD”A”, per una lunghezza pari rispettivamente a 1 e
1,5 volte l’altezza della sezione della trave, misurata a partire dalla faccia del nodo trave-
pilastro o da entrambi i lati a partire dalla sezione di prima plasticizzazione.
CD”A” CD”B”
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Limitazioni geometriche
Pilastri
La dimensione minima della sezione trasversale non deve essere inferiore a 250 mm.
In assenza di analisi più accurate si può assumere che la lunghezza della zona critica sia la
maggiore tra:
- l’altezza della sezione,
- 1/6 dell’altezza libera del pilastro,
- 45 cm,
- l’altezza libera del pilastro se questa è inferiore a 3 volte l’altezza della sezione.
Trave Trave
hc
almeno i 3/4 la larghezza del pilastro e, su entrambe le
coppie di facce opposte del nodo, le sezioni delle travi
Pilastro
Limitazioni di armatura
Travi Armature longitudinali
- In ogni sezione della trave, salvo giustificazioni che dimostrino che le modalità di collasso
della sezione sono coerenti con la classe di duttilità adottata, il rapporto geometrico ρ
relativo all’armatura tesa, indipendentemente dal fatto che l’armatura tesa sia quella al
lembo superiore della sezione As o quella al lembo inferiore della sezione Ai , deve essere
compreso entro i seguenti limiti:
dove:
ρ è il rapporto geometrico relativo all’armatura tesa pari ad As/(b·h) oppure ad Ai/(b·h);
ρcomp è il rapporto geometrico relativo all’armatura compressa;
fyk è la tensione caratteristica di snervamento dell’acciaio (in MPa).
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Limitazioni di armatura
Travi Armature longitudinali
Nelle zone critiche della trave, inoltre, deve essere ρcomp ≥1/2 r
in tutte le altre zone ρcomp ≥ 0,25 r
Limitazioni di armatura
Travi Armature longitudinali
lunghezza di ancoraggio
La parte dell’armatura longitudinale della trave che si ancora oltre il nodo non può terminare
all’interno di una zona critica, ma deve ancorarsi oltre di essa.
La parte dell’armatura longitudinale della trave che si ancora nel nodo, deve essere collocata
all’interno delle staffe del pilastro.
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Limitazioni di armatura
Travi Armature Trasversali
La norma al par. 4.1.6.1.1 prescrive un quantitativo minimo di armatura trasversale per tutta la
trave. Non possono avere le travi Armatura trasversale inferiore a Ast=1,5b mm2/m , con b
spessore dell’anima della trave e comunque 3 staffe al metro.
Limitazioni di armatura
Pilastri Armature longitudinali
Per tutta la lunghezza del pilastro l’interasse tra le barre non deve essere superiore a 25 cm.
Nella sezione corrente del pilastro, la percentuale geometrica r di armatura longitudinale, con r
rapporto tra l’area dell’armatura longitudinale e l’area della sezione del pilastro, deve essere
compresa entro i seguenti limiti:
Se sotto l’azione del sisma la forza assiale su un pilastro è di trazione, la lunghezza di ancoraggio
delle barre longitudinali deve essere incrementata del 50%.
Armature trasversali
in cui:
- Ast è l’area complessiva dei bracci delle staffe
- bst è la distanza tra i bracci più esterni delle staffe
- s è il passo delle staffe.
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Dettagli Costruttivi e Limiti Dimensionali
Per i nodi non confinati, appartenenti a strutture sia in CD”A” che in CD”B”, le staffe
orizzontali presenti lungo l’altezza del nodo devono verificare la seguente condizione:
- se la trave ha una larghezza bw superiore a quella del pilastro bc, allora bj è il valore minimo
fra: bw e bc + hc/2, essendo hc la dimensione della sezione della colonna parallela alla trave;
- se la trave ha una larghezza bw inferiore a quella del pilastro bc , allora bj è il valore minimo
fra: bc e bw + hc/2.
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Legature
Per le staffe di contenimento dovranno effettuarsi delle legature secondo le modalità di seguito
indicate:
α=135°
r=10ɸ
t 15 cm per CD"A"
- Distanza max tra due barre successive non legate
t 20 cm per CD"B"
- Legature con 6 mm
Riepilogo Travi
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Riepilogo Pilastri