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- Punto di vista dinamico: riconduce i processi psichici al gioco di forze che si promuovono e
s’inibiscono a vicenda, che si associano le une con le altre, che entrano in compromesso, ecc.
Queste forze sono tutte della stessa natura delle pulsioni (di provenienza organica), sono
caratterizzate da una grandiosa riserva di energia – la coazione a ripetere – e vengono
psichicamente rappresentate in immagini o rappresentazioni affettivamente investite. Dal punto
di vista della teoria delle pulsioni, il punto di vista dinamico consiste nella direzione della
pulsione.
- Punto di vista economico: ipotizza che le rappresentazioni psichiche delle pulsioni siano
investite di una determinata quantità di energia, e che l’apparato psichico tenda a prevenire un
ingorgo di queste energie e a mantenere al livello più basso possibile l’ammontare totale degli
eccitamenti che lo aggravano. Il decorso dei processi psichici è regolato dal principio di
piacere-dispiacere, il primo connesso alla diminuzione dell’eccitamento (scarica), il secondo
connesso con l’accrescimento dell’eccitamento. Il principio originario subisce, nel corso dello
sviluppo, una modifica in riferimento al mondo esterno per cui l’apparato psichico apprende a
rimandare l’appagamento del piacere e a sopportare per un certo periodo le sensazioni di
dispiacere, instaurando il principio di realtà. Dal punto di vista della teoria delle pulsioni, il
punto di vista dinamico consiste nella grandezza della pulsione.
- Punto di vista topico: la psicoanalisi concepisce l’apparato psichico come uno strumento
composto e tenta di stabilire in quali parti di esso si compiano i diversi processi psichici. Si
distinguono un Es, che è il serbatoio delle pulsioni, un Io, che rappresenta la parte più
superficiale dell’Es e che è modificato dall’influsso del mondo esterno e un Super-Io che, nato
dall’Es, domina l’Io e rappresenta le inibizioni delle pulsioni caratteristiche dell’uomo. I
processi dell’Es sono tutti inconsci, mentre il conscio è la funzione dello strato più esterno
dell’Io, destinato alla percezione del mondo esterno.
Principio di piacere-dispiacere
Tendenza dell’apparato psichico a mantenere la quantità di eccitamento in esso presente al livello
più basso possibile, o di mantenerla costante.
Nel corso dello sviluppo della sua teoria, Freud apportò a questo principio varianti costituite dai
principi di costanza e di inerzia neuronica. Con la formulazione della teoria delle pulsioni di vita e
di morte (1920), Freud introdusse due ulteriori specificazioni:
- principio del Nirvana: tendenza dell’apparato psichico, in rapporto con la pulsione di morte, a
ridurre la tensione a zero;
- principio di piacere: tendenza, in rapporto con la pulsione di vita, a mantenere la tensione il più
possibile bassa e costante.
Principio di realtà
Tendenza dell’apparato psichico, in rapporto con lo sviluppo dell’Io e la pulsione di
autoconservazione, a posticipare la scarica dell’eccitamento, tralasciando una certa quantità di
occasioni di ottenere il soddisfacimento e tollerando temporaneamente il dispiacere.
Definizione
Il concetto di investimento è uno dei concetti fondamentali della teoria psicologica di Freud: esso
riguarda l’energia e si riferisce agli stati e ai processi psichici, cioè alla loro dinamica. Egli
distingue due forme principali di energia di investimento, quella libera e quella legata; distingue
inoltre tre qualità più importanti di energia di investimento, quella libidica, quella aggressiva e
quella neutralizzata; distingue infine le tre funzioni principali assolte dall’energia di investimento,
in investimento (o carica), controinvestimento (o controcarica) e sovrainvestimento (o
sovraccarica).
In generale, l’apparato psichico riceve stimoli sia dall’esterno, mediante le percezioni degli organi
di senso, sia dall’interno, i cosiddetti stimoli endogeni, e tali stimoli portano a uno spostamento
dell’investimento.
Sovrainvestimento
Il termine è usato da Freud con almeno due significati diversi. Nel primo indica l’investimento
esclusivo o esagerato di un sistema, di una funzione o di una rappresentazione quale si riscontra in
alcuni quadri clinici. Il secondo significato si basa sul presupposto che ogni sistema psichico abbia
una propria disponibilità di energia di investimento e che il progredire di una rappresentazione da
un sistema all’altro dipenda dall’investimento che le proviene dai sistemi che attraversa, dal fatto
cioè che riceva un sovrainvestimento.
Un effetto importante dei processi di investimento è la facilitazione, cioè la diminuzione
permanente della resistenza risultante dal passaggio dell’eccitamento da un elemento all’altro.
In riferimento alle funzioni dell’Io, Freud afferma la regola generale secondo cui la caratteristica
principale del processo di pensiero secondario, dal punto di vista dell’investimento, è che vi è
impiegata soltanto energia legata e che vengono spostate solo piccole quantità di carica.