Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
MAGGIO 2008
TESTO ITALIANO
UNI © UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Sannio, 2 il consenso scritto dell’UNI.
20137 Milano, Italia www.uni.com
PREMESSA
La specifica tecnica viene riesaminata ogni tre anni. Eventuali
osservazioni sulla UNI/TS 11300-2 devono pervenire all’UNI entro
maggio 2010.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o
di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti alle
norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.
INDICE
PREMESSA 1
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 2
3 DEFINIZIONI 3
4 SIMBOLI 5
prospetto 1 Simboli fondamentali ................................................................................................................................... 5
prospetto 2 Pedici identificativi di sistema ................................................................................................................... 5
prospetto 3 Pedici identificativi di sottosistema ......................................................................................................... 5
prospetto 4 Pedici identificativi dei rendimenti ........................................................................................................... 6
prospetto 5 Pedici identificativi delle quantità di energia ........................................................................................ 6
prospetto 6 Fabbisogni di energia termica utile per riscaldamento..................................................................... 6
prospetto 7 Pedici relativi ai componenti ..................................................................................................................... 6
prospetto 8 Pedici per le perdite percentuali .............................................................................................................. 7
prospetto 9 Pedici per le potenze termiche ................................................................................................................. 7
prospetto 10 Altri pedici ........................................................................................................................................................ 7
prospetto 11 Fattori adimensionali ................................................................................................................................... 7
prospetto 23c Generatori di calore a gas o gasolio, bruciatore ad aria soffiata o premiscelati, modulanti,
classificati ** (2 stelle) ............................................................................................................................................ 25
prospetto 23d Generatori di calore a gas a condensazione **** (4 stelle).......................................................... 25
prospetto 23e Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatore ad aria soffiata o premiscelato,
funzionamento on-off. Generatori di aria calda a gas a camera stagna con ventilatore
nel circuito di combustione di tipo B o C, funzionamento on-off ................................................ 26
prospetto 24 Rendimenti convenzionali dei generatori ad aria calda ................................................................ 26
6.7 Fabbisogno di energia elettrica dei sottosistemi degli impianti di riscaldamento ......... 27
prospetto 25 Fabbisogni elettrici dei terminali di erogazione del calore ........................................................... 28
prospetto 26 Fattore F v .................................................................................................................................................... 29
prospetto 27 Modelli per il calcolo di valori default dei rendimenti degli elettrocircolatori........................... 30
6.8 Metodo di calcolo semplificato ........................................................................................................ 31
prospetto 28 Origine dati di ingresso ............................................................................................................................ 32
prospetto 29 Esempio di calcolo del fabbisogno di energia primaria per riscaldamento ............................ 33
6.9 Rendimenti e perdite dei sottosistemi degli impianti di acqua calda sanitaria ................ 34
prospetto 30 Perdite e recuperi della distribuzione, nel caso di assenza di ricircolo ................................... 35
prospetto 31 Rendimenti convenzionali degli scaldaacqua con sorgente interna di calore ....................... 37
6.10 Fabbisogno di energia primaria...................................................................................................... 37
6.11 Esempio di calcolo con metodo semplificato per i sistemi di produzione acqua
calda sanitaria ........................................................................................................................................... 37
prospetto 32 Dati di ingresso ........................................................................................................................................... 38
prospetto 33 Esempio di calcolo del fabbisogno di energia primaria per acqua calda sanitaria .............. 39
prospetto B.2 Fattore di correzione del rendimento a carico intermedio f cor,Pint ............................................ 56
prospetto B.3 Fattore di riduzione della temperatura b gn e valori convenzionali della temperatura interna
del locale dove è installato il generatore θ a,gn ............................................................................... 57
prospetto B.4 Parametri per il calcolo della potenza degli ausiliari ...................................................................... 58
prospetto B.5 Frazione delle perdite a carico nullo attribuite al mantello - in funzione del tipo di bruciatore.... 59
prospetto B.6 Parametri per la determinazione delle perdite a carico nullo di default................................... 60
prospetto B.7 Parametri per la determinazione dei rendimenti minimi ............................................................... 60
prospetto B.8 Calcolo dei fabbisogni .............................................................................................................................. 61
prospetto B.9 Calcolo delle temperature dell'acqua .................................................................................................. 61
prospetto B.10 Dati d'ingresso del generatore - (valori dichiarati dal fabbricante) ............................................ 62
prospetto B.11 Procedura di calcolo ................................................................................................................................. 63
B.3 Metodo analitico di calcolo delle perdite di generazione ............................................................. 64
figura B.1 Schema di bilancio energetico del sottosistema di generazione ............................................... 65
prospetto B.12 Valori di default per P 'ch,on e θ 'gn,test ................................................................................................ 67
prospetto B.13 Valori di default dell'esponente n.......................................................................................................... 68
prospetto B.14 Valori di default dei parametri c 2 e c 3 ............................................................................................... 68
prospetto B.15 Valori di default del parametro k gn,env e delle temperature ambiente di prova ed effettive ....... 69
prospetto B.16 Valori di default dei parametri m e p .................................................................................................. 69
prospetto B.17 Valori di default di P 'ch,off ....................................................................................................................... 69
prospetto B.18 Parametri per il calcolo della potenza degli ausiliari ...................................................................... 70
prospetto B.19 Valori di default della potenza minima al focolare per generatori multistadio o modulanti.......... 73
prospetto B.20 Valori di default di P 'ch,ON,min e θ 'gn,test per generatori multistadio o modulanti ............... 73
prospetto B.21 Valori di default delle potenze degli ausiliari alla potenza minima del focolare per
generatori multistadio o modulanti ....................................................................................................... 73
prospetto B.22 Dati di default per il calcolo del valore di R ....................................................................................... 75
prospetto B.23 Dati di riferimento relativi ai combustibili ............................................................................................ 76
prospetto B.24 Contenuto di vapor d'acqua alla saturazione in funzione della temperatura ......................... 76
prospetto B.25 Dati del generatore - (valori di default) ............................................................................................... 79
prospetto B.26 Procedura di calcolo ................................................................................................................................. 80
BIBLIOGRAFIA 81
PREMESSA
La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede metodi di calcolo per:
1) il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento ambiente;
2) il fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria;
3) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione invernale;
4) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria;
5) il risparmio di energia primaria ottenibile utilizzando energie rinnovabili ed altri
metodi di generazione per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria;
6) il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione estiva.
I suddetti metodi di calcolo sono descritti nelle seguenti specifiche tecniche:
UNI/TS 11300 - 1 Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione del
fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione
estiva ed invernale;
UNI/TS 11300 - 2 Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione del
fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la
climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda
sanitaria;
UNI/TS 11300 - 31) Prestazioni energetiche degli edifici - Determinazione del
fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la
climatizzazione estiva;
UNI/TS 11300 - 41) Prestazioni energetiche degli edifici - Utilizzo di energie rinnovabili
e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e
preparazione acqua calda sanitaria.
Il documento è coerente con le norme elaborate dal CEN nell'ambito del mandato M/343
a supporto della Direttiva Europea 2002/91/CE sulle prestazioni energetiche degli edifici.
La presente specifica tecnica fornisce univocità di valori e di metodi per consentire la
riproducibilità e confrontabilità dei risultati ed ottemperare alle condizioni richieste da
documenti a supporto di disposizioni nazionali.
La specifica tecnica contiene valori pre calcolati dei rendimenti dei vari sottosistemi, in
merito ai quali si precisa quanto segue:
1) i valori sono da intendere come valori normativi nazionali secondo quanto previsto
dalle norme EN;
2) i valori sono calcolati in accordo con i metodi di calcolo delle pertinenti norme EN per
condizioni al contorno che sono indicate in ciascuno dei relativi prospetti e il loro
utilizzo è condizionato dalla corrispondenza tra le condizioni al contorno del caso in
esame e quelle del rispettivo prospetto;
3) i limiti di impiego dei valori pre calcolati in relazione al tipo di valutazione sono definiti
nei prospetti 15 e 16.
La presente specifica tecnica contiene nelle appendici metodi di calcolo che recepiscono
le pertinenti parti della normativa europea con il completamento di allegati e dati nazionali
con l'obiettivo di fornire per i procedimenti di calcolo anche univocità dei dati di ingresso.
1) In fase di elaborazione.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente specifica tecnica rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del
testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche
o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente
specifica tecnica come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima
edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).
UNI EN 297 Caldaie per riscaldamento centralizzato alimentate a combustibili
gassosi - Caldaie di tipo B equipaggiate con bruciatore atmosferico,
con portata termica nominale minore o uguale a 70 kW
3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente specifica tecnica, si utilizzano i termini e le definizioni della
UNI/TS 11300-1 e i termini e le definizioni seguenti.
3.2 fabbisogno annuo per la produzione di acqua calda sanitaria: È la quantità annua di
energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per
soddisfare la richiesta annua di acqua calda per usi igienico - sanitari determinato sulla
base dei fabbisogni di acqua calda calcolati in base alla presente specifica.
3.3 rendimento globale medio stagionale: È il rapporto tra fabbisogno di energia termica utile
e il corrispondente fabbisogno di energia primaria durante la stagione di riscaldamento.
Ciascuno dei sottosistemi che compongono il sistema ha un proprio rendimento secondo
quanto di seguito specificato.
3.5 perdite di energia termica non recuperabili: Parte delle perdite che vanno ad aumentare
il fabbisogno di energia termica.
3.6 perdite di energia termica recuperabili: Parte delle perdite che possono essere utilizzate
per diminuire il fabbisogno di energia termica.
3.7 perdite di energia termica recuperate: Parte delle perdite recuperabili effettivamente
utilizzate per diminuire il fabbisogno di energia termica.
3.8 perdite di emissione: Perdite di energia termica che aumentano il fabbisogno delle unità
terminali dovute a non omogenea distribuzione della temperatura dell'aria negli ambienti
od a flussi di calore diretti verso l'esterno.
3.9 perdite di regolazione: Perdite di energia termica dovute alla regolazione imperfetta della
temperatura degli ambienti riscaldati.
3.12 perdite totali del sistema: Perdite di calore complessive del sistema di riscaldamento e/o
del sistema di acqua calda sanitaria.
3.13 perdite di erogazione: Perdite di energia termica nei sistemi di acqua calda sanitaria
dovute all'erogazione iniziale di acqua fredda ad ogni prelievo ovvero alla permanenza di
acqua calda nelle tubazioni terminali alla fine dell'erogazione.
3.14 perdite di accumulo: Perdite di energia termica dovute alle dispersioni in ambiente di
serbatoi di accumulo di acqua calda sanitaria. Possono essere recuperabili o non
recuperabili.
3.15 fabbisogno netto di energia termica utile: Fabbisogno diminuito della quantità di perdite
recuperate.
3.16 sistemi centralizzati di produzione di acqua calda per usi igienico - sanitari: Sistemi
destinati a servire più unità immobiliari in un edificio, dedicati se destinati alla sola
produzione di acqua calda sanitaria combinati se destinati ai due servizi.
3.17 sistemi autonomi di produzione di acqua calda per usi igienico - sanitari: Sistemi
destinati a servire un'unica unità immobiliare, dedicati o combinati.
3.18 generatore di calore: Apparecchio nel quale si attua la conversione dell'energia chimica
del combustibile in energia termica utile trasferita al fluido termovettore.
3.19 unità terminale di erogazione: Apparecchio mediante il quale l'energia termica utile del
fluido termovettore viene trasferita all'ambiente.
3.21 pompa di calore: Dispositivo o impianto che sottrae calore dall'ambiente esterno o da una
sorgente di calore a bassa temperatura e lo trasferisce all'ambiente a temperatura
controllata.
3.22 valori nominali delle potenze e dei rendimenti: Valori massimi di potenza per servizio
continuo e di rendimento di un apparecchio determinati e certificati secondo le norme
pertinenti.
4 SIMBOLI
I prospetti seguenti riportano i simboli utilizzati nella presente specifica tecnica. Per
simboli utilizzati solo in qualche caso particolare fare riferimento alle indicazioni fornite
con le singole formule.
Sistema Pedice
Riscaldamento H
Combinato H, W
Sottosistema Pedice
Emissione (riscaldamento) e
Distribuzione d
Accumulo s
Generazione/generatore gn
Generico x
Rendimento Pedice
Termico utile tu
Di combustione c
2)
Energia Pedice
Energia termica utile ideale h
Energia primaria p
Energia utile u
Energia da combustibile2) c
Energia elettrica el
Fabbisogno Simbolo
Fabbisogno energetico utile ideale richiesto da ciascuna zona in regime continuo Qh
Fabbisogno energetico utile ideale richiesto da ciascuna zona in regime non Q hvs
continuo
Fabbisogno energetico utile effettivo richiesto da ciascuna zona in regime continuo Q hr
(tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione)
Fabbisogno energetico utile effettivo richiesto da ciascuna zona in regime non Q hvsr
continuo (tiene conto delle perdite di emissione e di regolazione)
Fabbisogno Pedice
Pompa PO
Ventilatore vn
Bruciatore br
2) Pari al prodotto tra la portata di combustibile e il potere calorifico inferiore, nel caso di combustibili fossili, o all'energia
elettrica utilizzata per la produzione di energia termica utile.
Temperature Pedice
Ambiente a
Totale t
Massimo max
Minimo min
Di riferimento ref
Medio avg
Mandata f
Ritorno r
Fumi fl
Primario pr
Secondario sc
3) I rispettivi metodi di calcolo degli apporti di energia termica utile da energie rinnovabili o da altri sistemi di generazione e
le modalità di inserimento nel sistema sono specificati in una parte successiva in fase di elaborazione.
4) Le perdite recuperate da ciascun sottosistema di riscaldamento, sono dedotte direttamente dalle perdite totali del
sottosistema stesso.
Per calcolare il fabbisogno effettivo dell'edificio, ossia la quantità di energia termica utile
che deve essere immessa negli ambienti riscaldati, si deve tenere conto di fattori negativi,
quali:
· maggiori perdite verso l'esterno dovute ad una distribuzione non uniforme di
temperatura dell'aria all'interno degli ambienti riscaldati (stratificazione);
· maggiori perdite verso l'esterno dovute alla presenza di corpi scaldanti annegati
nelle strutture;
· maggiori perdite dovute ad una imperfetta regolazione dell'emissione del calore;
· eventuale mancato sfruttamento di apporti gratuiti conteggiati nel calcolo di Qh, che
si traducono in maggiori temperature ambiente anziché riduzioni dell'emissione di
calore;
· sbilanciamento dell'impianto;
e di fattori positivi, quali:
· trasformazione in calore dell'energia elettrica impiegata nelle unità terminali.
In definitiva l'energia termica utile effettiva Q hr (= Q d,out) che deve essere fornita dal
sottosistema distribuzione è:
Q hr = Q ' h + Q I,e + Q I,rg – Q aux,e,Irh [Wh] (2)
dove:
Q 'h è il fabbisogno ideale netto;
Q l,e sono le perdite totali di emissione;
Q l,rg sono le perdite totali di regolazione;
Q aux,e,lrh è l’energia termica recuperata dall'energia elettrica del sottosistema di
emissione.
Quando l'impianto prevede zone con terminali diversi e rispettivi sistemi di regolazione
ambiente, il fabbisogno energetico utile effettivo dell'edificio vale:
n
dove:
ρ è la massa volumica dell'acqua [kg/m3];
c è il calore specifico dell'acqua pari a 1,162 [Wh/kg °C];
V W è il volume dell'acqua richiesta durante il periodo di calcolo [m3/G];
θ er è la temperatura di erogazione [°C];
θ O è la temperatura di ingresso dell'acqua fredda sanitaria [°C];
G è il numero dei giorni del periodo di calcolo [G].
fini del calcolo indicandone l'origine. Ciò determina fabbisogni mensili di energia diversi a
parità di litri erogati e dovrà essere indicato nella relazione tecnica. Ai fini di valutazioni
per certificazione energetica si considerano i valori convenzionali di riferimento.
I valori di fabbisogno giornaliero sono riferiti a dati medi giornalieri.
Il volume è dato da:
V W = a × N u [l/G]
dove:
a è il fabbisogno giornaliero specifico [l/G];
N u è il parametro che dipende dalla destinazione d'uso dell'edificio vedere punto 5.2.1.1
per le abitazioni e punto 5.2.1.2 per destinazioni diverse.
5.2.1.1 Abitazioni
Nel caso di abitazioni il valore Nu è il valore della superficie utile Su dell'abitazione,
espressa in metri quadrati5).
Il valore di a si ricava dal prospetto 12, nel quale sono indicati anche i fabbisogni di
energia termica utile basati sulla differenza di temperatura convenzionale tra erogazione
ed acqua fredda di ingresso di 25 K.
I valori di fabbisogno annuo sono riferiti a 365 giorni/anno di utilizzo6).
Fabbisogni Calcolo in base al valore di S u per unità immobiliare [m2] Valore medio
riferito a
≤50 51- 200 >200 S u = 80 m2
a 1,8 4,514 × S u -0,2356
1,3 1,6
Fabbisogno equivalente di energia 52,3 131,22 × S u -0,2356
37,7 46,7
termica utile [Wh/G m2]
Fabbisogno equivalente di energia 19,09 47,9 × S u-0,2356 13,8 17,05
termica utile [kWh/m2 anno]
5) Nella UNI/TS 11300-1 è indicato come passare dalla superficie lorda alla superficie utile (punto 13.3 equazione 25).
6) Solo nel caso di valutazione energetica di esercizio o nel caso di diagnosi energetica, per particolari mesi dell'anno
(ad esempio agosto) si attribuiscono al mese solo i valori mensili basati sui giorni di effettiva occupazione.
prospetto 13 Valori per destinazioni diverse dalle abitazioni (Fabbisogni mensili in litri a 40 °C con ΔT = 25 K)
Tipo di attività a Nu
Hotel senza lavanderia Numero di letti e numero giorni mese
1 stella 40 l/G letto
2 stelle 50 l/G letto
3 stelle 60 l/G letto
4 stelle 70 l/G letto
Hotel con lavanderia Numero di letti e numero giorni mese
1 stella 50 l/G letto
2 stelle 60 l/G letto
3 stelle 70 l/G letto
4 stelle 80 l/G letto
Altre attività ricettive diverse dalle 28 l/G letto Numero di letti e numero giorni mese
precedenti
Attività ospedaliera day hospital 10 l/G letto Numero di letti
Attività ospedaliera con pernottamento 90 l/G letto Numero di letti
e lavanderia
Scuole -
Scuole materne e asili nido 15 l/G Numero di bambini
Attività sportive/palestre 100 l/G Per doccia installata
Uffici 0,2 l/m2G
Negozi -
Ristoranti 10 l/G Numero di ospiti per numero di pasti
Catering e self service 4 l/G Numero di ospiti per numero di pasti
prospetto 15 Valori e metodi da adottare per i diversi tipi di valutazioni di calcolo (riscaldamento)
A1 e A2 A3
Emissione H≤4m H>4m H≤4m H>4m
Valori da Valori da prospetto 18, ove Valori da Calcolo e misure in
prospetto 17 siano verificate le condizioni al prospetto 17 campo
contorno. Negli altri casi:
calcolo
Regolazione Valori da prospetto 20
Distribuzione A1 A2 A3
Metodo Valori da prospetto 21
dell'appendice A Quando le condizioni sono tra quelle specificate per i dati precalcolati si
possono utilizzare tali dati, in caso diverso metodo dell'appendice A.
Generazione Valori dei prospetti 23
Quando sono rispettate le condizioni al contorno. Negli altri casi, calcolo con i metodi
dell'appendice B.
prospetto 16 Valori e metodi da adottare per i diversi tipi di valutazioni di calcolo (acqua calda sanitaria)
Valutazioni di calcolo
A1 A2 A3
Fabbisogni di acqua calda Valori da prospetto 12 e da prospetto 13 in tutti i casi.
Erogazione η er = 0,95
Distribuzione Secondo metodi di calcolo analitici (vedere appendice A) salvo il caso di generatori di calore
e relative canalizzazioni installati nell'ambiente riscaldato. Le perdite del circuito primario si
calcolano secondo il punto 6.9.4.
Accumulo Si trascurano nel caso di valutazione per intero edificio privo di impianto centralizzato per
acqua calda sanitaria (valutazione basata su boiler per unità immobiliare).
Qualora sia disponibile il valore della dispersione termica dell'apparecchio dichiarato dal
costruttore, le perdite sono calcolate con la formula (31).
In tutti gli altri casi calcolo secondo formula (30).
Generazione Valori del prospetto 31 per gli scaldaacqua.
Negli altri casi calcolo con i metodi dell'appendice B.
Rendimento medio Nel caso di valutazione per intero edificio, privo di impianto centralizzato di acqua calda sanitaria,
globale stagionale si assume un valore convenzionale di rendimento medio globale stagionale pari a 0,7.
Q p,H,W = ¦ QH,c,i × fp,i + ¦ QW,c,j × fp,j + ( QH,aux + QW,aux + QINT,aux – Qel,exp ) × fp,el [Wh](6)
dove:
Q H,c,i è il fabbisogno di energia per riscaldamento ottenuto da ciascun vettore
energetico i (combustibili, energia elettrica, ecc.). Nel caso di combustibili è dato
dalla quantità utilizzata per il potere calorifico inferiore, nel caso di energia
elettrica dalla quantità utilizzata;
f p,i è il fattore di conversione in energia primaria del vettore energetico i ;
Q W,c,j è il fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria ottenuto da ciascun vettore
energetico j (combustibili, energia elettrica, ecc.). Nel caso di combustibili è dato
dalla quantità utilizzata per il potere calorifico inferiore, nel caso di energia
elettrica dalla quantità utilizzata;
Q H,aux è il fabbisogno di energia elettrica per ausiliari degli impianti di riscaldamento;
Q W,aux è il fabbisogno di energia elettrica per gli ausiliari degli impianti di produzione
acqua calda sanitaria;
Q INT,aux è il fabbisogno di energia elettrica per ausiliari di eventuali sistemi che utilizzano
energie rinnovabili e di cogenerazione;
Q el,exp è l’energia elettrica esportata dal sistema (da solare fotovoltaico,
cogenerazione);
f p,el è il fattore di conversione in energia primaria dell'energia ausiliaria elettrica.
Ai fini della presente specifica tecnica si assumono i seguenti fattori di conversione7):
Combustibili fossili 1
Energia elettrica: Valore specificato nelle vigenti disposizioni di legge8).
Nel caso di impianti solo di riscaldamento o di sola acqua calda sanitaria si considerano
solo i termini relativi al sistema considerato.
7) I fattori di conversione relativi solare, biomasse e teleriscaldamento sono indicati in una parte successiva in fase di
elaborazione.
8) Valore deliberato dall'Autorità dell'energia, in Tep/kWhel per l'anno in corso. Si assume come fattore di conversione da
Tep/kWhel in kWh primaria/KWh elettrica = 11,86 × 103.
ηe
Radiatori su parete esterna isolata (*) 0,95 0,94 0,92
Radiatori su parete interna 0,96 0,95 0,92
Ventilconvettori (**) valori riferiti a t media acqua = 45 °C 0,96 0,95 0,94
Termoconvettori 0,94 0,93 0,92
Bocchette in sistemi ad aria calda (***) 0,94 0,92 0,90
Pannelli isolati annegato a pavimento 0,99 0,98 0,97
Pannelli annegati a pavimento (****) 0,98 0,96 0,94
Pannelli annegati a soffitto 0,97 0,95 0,93
Pannelli a parete 0,97 0,95 0,93
a) Il carico termico medio annuo, espresso in W/m3 è ottenuto dividendo il fabbisogno annuo di energia termica utile
espresso in Wh, calcolato secondo la UNI EN ISO 13790, per il tempo convenzionale di esercizio dei terminali di
emissione, espresso in ore, e per il volume lordo riscaldato del locale o della zona espresso in metri cubi.
*) Il rendimento indicato è riferito ad una temperatura di mandata dell'acqua di 85 °C.
Per parete riflettente, si incrementa il rendimento di 0,01.
In presenza di parete esterna non isolata (U > 0,8 W/m2 K) si riduce il rendimento di 0,04.
Per temperatura di mandata dell'acqua ≤65 °C si incrementa il rendimento di 0,03.
**) I consumi elettrici non sono considerati e devono essere calcolati separatamente.
***) Per quanto riguarda i sistemi di riscaldamento ad aria calda i valori si riferiscono a impianti con:
- griglie di ripresa dell'aria posizionate ad un'altezza non maggiore di 2,00 m rispetto al livello del pavimento;
- bocchette o diffusori correttamente dimensionati in relazione alla portata e alle caratteristiche del locale;
- corrette condizioni di funzionamento (generatore di taglia adeguata, corretto dimensionamento della portata di
aspirazione;
- buona tenuta all'aria dell'involucro e della copertura.
(****) I dati forniti non tengono conto delle perdite di calore non recuperate dal pavimento verso il terreno; queste perdite
devono essere calcolate separatamente ed utilizzate per adeguare il valore del rendimento.
10)
<4 4 - 10 >10
6 10 14 6 10 14 6 10 14
Generatore d'aria calda singolo a 0,97 0,96 0,95 0,95 0,94 0,93 0,93 0,92 0,91
basamento o pensile
Aerotermi ad acqua 0,96 0,95 0,94 0,94 0,93 0,92 0,92 0,91 0,90
Generatore d'aria calda singolo pensile 0,98 0,97 0,96 0,96 0,95 0,94 0,94 0,93 0,92
a condensazione
Strisce radianti ad acqua, a vapore, a 0,99 0,98 0,97 0,97 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95
fuoco diretto
Riscaldatori ad infrarossi 0,98 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 0,95 0,95 0,94
*)
Pannelli a pavimento annegati 0,98 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95 0,95 0,95 0,95
Pannelli a pavimento (isolati) 0,99 0,98 0,97 0,97 0,97 0,96 0,96 0,96 0,95
* I dati forniti non tengono conto delle perdite di calore non recuperate dal pavimento verso il terreno; queste perdite
devono essere calcolate separatamente ed utilizzate per adeguare il valore del rendimento.
10) L'ottimizzazione del rendimento di emissione negli impianti di riscaldamento ad acqua calda è determinata, oltre che
dalla scelta, dal posizionamento e più in generale dalla installazione delle unità terminali e dalla temperatura media di
esercizio.
Le norme armonizzate della serie UNI EN 442 riguardanti i radiatori e termoconvettori, le norme armonizzate della serie
UNI EN 14037 riguardante le strisce radianti prefabbricate montate a soffitto e le norme della serie UNI EN 1264
riguardanti i sistemi ed i componenti di riscaldamento a pavimento, forniscono tutte le indicazioni necessarie per la
determinazione della potenza termica nominale e della potenza termica nelle diverse condizioni di impiego (curva
caratteristica).
Una valutazione cautelativa dei carichi termici di progetto determina un sovradimensionamento del sottosistema di
emissione. In questi casi, in base alla curva di emissione, si può definire in sede di esercizio una temperatura media
dell'acqua minore di quella di progetto.
Sussistono, tuttavia, in molti impianti disomogeneità, dovute a squilibri nel dimensionamento delle unità terminali nei vari
ambienti, dovuti anche ad una non corretta valutazione degli apporti di calore esterni ed interni. Tali squilibri possono
essere corretti con opportune integrazioni e con l'adozione di dispositivi di regolazione ambiente o di zona.
Nel caso di sistemi ad aria calda le bocchette di immissione si considerano unità terminali prive di fabbisogni elettrici. Tali
fabbisogni vengono considerati nel sottosistema distribuzione e/o nel sottosistema produzione, a seconda della
configurazione del sistema.
11) Ai fini della determinazione in campo del rendimento di emissione in locali di altezza maggiore di 4 m, si può procedere
come segue:
- dividere lo spazio riscaldato in strisce orizzontali di medesima altezza;
- misurare la temperatura dell'aria ambiente al centro di ogni striscia;
- utilizzare la procedura riportata nella UNI EN ISO 13790 per il calcolo dell'energia dispersa da ogni singola striscia
alla temperatura reale rilevata e sommare i contributi delle singole strisce per ottenere la perdita totale Q ha dello
spazio riscaldato nelle condizioni reali.
Utilizzando la medesima procedura di cui al punto precedente calcolare l'energia dispersa Q ht per trasmissione dello
spazio riscaldato ad una temperatura uniforme di 20 °C.
Il rapporto Q ht / Q ha fornisce il valore del rendimento di emissione per quella particolare condizione.
12)
IMPIANTI AUTONOMI
Isolamento distribuzione
I valori dei prospetti si riferiscono a distribuzione con temperatura variabile, con temperature
di mandata e ritorno di progetto di 80 °C/60 °C.
Per temperature di progetto differenti si applicano i coefficienti di correzione dei rendimenti
del prospetto seguente.
Valore di base F1 F2 F3 F4
1 2 4
90 0 -2 -6 -9 -2 -2
Nota Per generatori antecedenti al 1996 valore di base 84.
Per generatori classificati * (1 stella) valore di base 88.
Nota Valore di base riferito a: caldaia a due stelle, sovradimensionamento 1 riferito al minimo di modulazione,
installazione all'interno, camino alto meno di 10 m, temperatura di mandata in condizioni di progetto <65 °C.
prospetto 23b Generatori di calore a camera stagna tipo C per impianti autonomi classificati *** (3 stelle)
Valore di base F1 F2 F4
1 2 4
93 0 -2 -5 -4 -1
Nota Valore di base riferito a: caldaia a tre stelle, sovradimensionamento 1 riferito al minimo di modulazione, installazione
all'interno, camino alto meno di 10 m, temperatura di mandata in condizioni di progetto <65 °C.
prospetto 23c Generatori di calore a gas o gasolio, bruciatore ad aria soffiata o premiscelati, modulanti, classificati
** (2 stelle)
Valore di F1 F2 F4 F5 F6
base
1 1,25 1,5
90 0 -1 -2 -1 -1 -1 -2
Nota Per generatori antecedenti al 1996 valore di base 86.
Per generatori classificati * (1 stella) valore di base 88.
Nota Valore di base riferito a: caldaia a due stelle, sovradimensionamento 1 riferito alla potenza nominale, installazione in
centrale termica, chiusura aria comburente all'arresto (o bruciatore a premiscelazione totale), temperatura di
mandata in condizioni di progetto <65 °C.
ΔT fumi - Valore di F1 F2 F5 F7
acqua ritorno base
a Pn 1 1,25 1,5 40 50 60 >60
<12 °C 104 0 0 0 -1 -3 0 -4 -6 -7
da 12 °C fino 101 0 0 0 -1 -3 0 -2 -3 -4
a 24 °C
>24 °C 99 0 0 0 -1 -2 0 -1 -2 -3
Nota Valori di base riferito a: caldaia a quattro stelle, regolazione modulante su aria e gas, sovradimensionamento 1
riferito alla potenza nominale, installazione in centrale termica, chiusura aria comburente all'arresto (o bruciatore a
premiscelazione totale), ΔT finale acqua ritorno/fumi per classi <12, da 12 fino a 24, oltre 24 °C a potenza
nominale.
prospetto 23e Generatori di aria calda a gas o gasolio con bruciatore ad aria soffiata o premiscelato, funziona-
mento on-off. Generatori di aria calda a gas a camera stagna con ventilatore nel circuito di combu-
stione di tipo B o C, funzionamento on-off
Valore di basea) F1 F2
1 1,3 1,5
90 0 0 0 -3
a) Il valore base di rendimento non cambia in funzione dal valore F1 perché con generatore fermo il bruciatore è
spento e lo scambiatore del generatore è a temperatura ambiente.
Nel caso di terminali con ventilatore, il fabbisogno di energia elettrica nel periodo di tempo
considerato si calcola come segue:
- unità con il ventilatore sempre in funzione (generatori d'aria calda con regolazione
modulante):
Q aux,e = t gn × W vn [Wh] (19)
- unità con arresto del ventilatore al raggiungimento della temperatura prefissata (per
esempio ventiloconvettori):
Q aux,e = FC u × t gn × W vn [Wh] (20)
dove, per approssimazione, FC u si assume pari al fattore di carico utile del generatore,
come definito nella formula (B.2).
Tutti i consumi elettrici si considerano recuperati come energia termica utile in ambiente
(contributo già incluso nei prospetti del rendimento di emissione).
6.7.2 Regolazione
Non si considerano fabbisogni elettrici.
6.7.3 Distribuzione
Il fabbisogno di energia elettrica per la distribuzione del fluido termovettore Q PO,d con
elettropompe è dato da:
–3
Q PO,d = 10 × t PO × F v × W PO,d [Wh] (21)
L'energia termica recuperata si ottiene moltiplicando Q PO,d per un fattore pari a 0,85.
dove:
W PO,d è la potenza elettrica della pompa nelle condizioni di progetto [W];
t PO è il tempo convenzionale di attivazione della pompa e si assume pari a: [h]:
t PO = FC × t gn nel caso in cui è previsto l'arresto della pompa alla fermata
del generatore durante il tempo di attivazione dello stesso,
t PO = t gn nel caso in cui la pompa sia sempre in funzione durante il
tempo di attivazione del generatore;
Fv è un fattore che tiene conto della variazione di velocità della pompa
(prospetto 26).
prospetto 26 Fattore F v
Si deve effettuare il calcolo per ciascuna pompa presente nella rete e sommare i
fabbisogni elettrici risultanti.
Gli impianti devono essere dotati di dispositivi per inibire il funzionamento delle pompe di
circolazione durante i periodi di non attivazione dell'impianto. Durante i periodi di fermata
stagionale degli impianti il funzionamento delle pompe deve essere inibito.
Sono presi in considerazione:
- dispositivi atti ad attivare le pompe per un tempo T×1 prima della partenza
programmata del generatore di calore e per un tempo T×2 dopo la fermata
programmata del generatore di calore. I tempi T×1 e T×2 sono compresi tra 30 min
e 60 min. L'arresto delle pompe dopo la fermata del generatore di calore può
avvenire anche al raggiungimento di una temperatura minima del circuito prefissata;
- dispositivi antigelo che consentano l'avvio del generatore di calore e delle pompe in
caso di abbassamento della temperatura oltre limiti di sicurezza.
Nel calcolo del fabbisogno di energia elettrica della distribuzione si ha, nel caso più
generale:
dove:
Q aux,d è il fabbisogno globale di energia elettrica;
Q aux,d,1 è il il fabbisogno della rete che comprende il generatore, o i generatori, di
calore;
¦ Qaux,d,2 è la somma dei fabbisogni delle reti di distribuzione delle varie zone.
Nel caso di impianti di riscaldamento ad aria calda con distribuzione canalizzata esterna
all'ambiente riscaldato, i suddetti fabbisogni sono quelli degli elettroventilatori.
Negli impianti con unica rete di distribuzione il termine ¦ Q aux,d,2 è uguale a zero e il
fabbisogno è relativo alla unica rete che comprende generatore di calore ed apparecchi
utilizzatori.
Negli impianti, comprendenti più reti, ai fini del calcolo secondo la presente specifica
tecnica, è necessario suddividere l'impianto nelle singole reti che lo compongono, qualora
esse siano dotate di propria elettropompa o elettroventilatore e calcolare il relativo
fabbisogno di energia elettrica.
Nel caso di impianti di nuova progettazione il calcolo dei fabbisogni elettrici si effettua in
base ai dati di progetto ed alle caratteristiche della pompa o del ventilatore dichiarate dal
costruttore (abachi combinati, punto di lavoro ed assorbimento elettrico).
Nel caso di impianti esistenti si devono reperire i dati di potenza elettrica delle pompe o
dei ventilatori. Quando necessiti un'esatta determinazione dei consumi elettrici della rete
di distribuzione, con ristretti margini di errore, si deve ricorrere a misure in campo.
Quando ciò non sia possibile si può ricorrere a stime basate sulle portate, prevalenze e
rendimenti delle pompe o dei ventilatori.
Nel caso di impianti con fluido termovettore acqua, la potenza elettrica della pompa è data da:
W PO,d = Φ idr/ PO (23)
dove:
W PO,d è la potenza elettrica assorbita dalla pompa [W];
Φ idr è la potenza idraulica richiesta calcolata [W];
η PO è il rendimento della pompa (valori di default sono riportati nel prospetto 27).
prospetto 27 Modelli per il calcolo di valori default dei rendimenti degli elettrocircolatori
6.7.4 Generazione
Le potenze elettriche dei generatori di calore in produzione sono dichiarate dai costruttori
o, ai fini del calcolo del rendimento di generazione si devono calcolare con i dati di default
indicati nel punto B.2.8.
Termica Elettrica
1. Fabbisogno ideale dell'edificio Qh kWh 262 256
2. Perdite recuperate dal sistema acs Q W,rh kWh Non si
considerano
recuperi
termici
3. Fabbisogno netto Q 'h kWh = 262 256
Sottosistema di emissione η e = 0,95 Calcolo delle perdite di emissione
Q l,e,H = [ ( 1 – η e ) ⁄ η e ] × Q ' h
0,0526 × 262 256 = 13 795 kWh
4. Perdite di emissione Q l,e kWh + 13 795
5. Fabbisogno di energia elettrica - non si considerano recuperi Q aux kWh -
termici
6. Fabbisogno emissione IN = 3 + 4 Q e,IN kWh = 276 051
Sottosistema di regolazione η c = 0,98 Calcolo delle perdite di regolazione
Q l,c = [ ( 1 – η c ) ⁄ η c ] × Q e,IN
[(1 - 0,98) / 0,98] × 276 051= 5 634 kWh
7. Perdite di regolazione Q l,c kWh + 5 634
8. Fabbisogno regolazione IN = 6 + 7 Q l,c,IN kWh = 281 685
9. Fabbisogno distribuzione OUT = 8 Q d,OUT kWh = 281 685
Sottosistema di distribuzione η d = 0,969 Calcolo delle perdite di regolazione
Q l,d = [ ( 1 – η d ) ⁄ η d ] × Q c
[(1 - 0,969)/0,969] × 281 710 = 9 012 kWh
10. Perdite di distribuzione Q l,d kWh + 9 012
11. Energia termica pompe distribuzione Q PO,d kWh -
Non si considerano recuperi termici
12. Fabbisogno distribuzione IN = 9 + 10 Q d,IN kWh = 290 722
13. Calcolo della potenza media richiesta alla generazione in base al fabbisogno Φ gn,avg = 290 722/(180 × 24) = 67,3 kW
12
14. Calcolo della potenza termica nominale corrispondente a 12 con fattore di Φ gn = Φ gn,avg/F clima = 67,3/0,55 = 122,4 kW
carico climatico
F clima = 0,55
15. Fattore F1 di dimensionamento del generatore F1 = Φ Pn/Φ gn = 180/122,4 = 1,47
16. Fattore di carico medio del generatore F u,gn = Φ gn,avg/Φ Pn = 67,3/180 = 0,374
Sottosistema generazione Calcolo delle perdite di generazione
Rendimento η gn di base 90% Q l,gn = [(1 - η gn)/η gn] × Q d,IN = (1 - 0,86)/0,86] × 290 722 =
F1 riduzione per sovradimensionamento - 2 47 327 kWh
F4 riduzione per temp. di caldaia >65 °C - 1
F5 riduzione per generatore monostadio - 1
Rendimento medio stagionale corretto 86%
16. Perdite di generazione Q l,gn kWh + 47 327
17. Energia termica da pompa primaria Q aux,pr kWh -
18. Fabbisogno gen. IN = 12 + 16 Q gn,IN kWh = 338 049
prospetto 29 Esempio di calcolo del fabbisogno di energia primaria per riscaldamento (Continua)
Termica Elettrica
Potenze elettriche e fabbisogno degli ausiliari
19. Potenza tot. degli ausiliari W aux,Pn W aux,Pn = G + H × Φ Pnn
(a potenza Φ Pn 100%) G = 0 H = 45 n = 0,48
W aux,Pn = 45 × 1800,48 = 544 W
20. Potenza della pompa primaria W gn,PO,pr W gn,PO,pr = 100 W
21. Potenza totale degli ausiliari W aux,t = W gn,aux + W gn,PO,pr
W aux,t = 544 + 100 = 644
21. Fabbisogno tot. di energia elett. Q aux Q aux = (W aux,Pn × t gn × F u,gn)/1 000 = (644 × 4 320 × 0,374)/1 000 = 1 049 kWh
Fabbisogno globale di energia primaria e rendimento medio annuo
22. Fabbisogno tot. di energia primaria Q = Q gn,IN + f p,el × Q gn,IN = 338 049 + 1 040 × 2,49 = 340 339 kWh
23. Rendimento medio annuo η g = Q h/Q = 262 256 / 340 639 = 0,77
Nota Si considera l'energia elettrica solo ai fini del calcolo del fabbisogno globale di energia primaria.
6.9 Rendimenti e perdite dei sottosistemi degli impianti di acqua calda sanitaria
Anche per i sottosistemi degli impianti di acqua calda sanitaria si forniscono i rendimenti
dai quali possono essere ricavate le corrispondenti perdite.
I coefficienti del prospetto consentono di determinare le perdite totali nel tempo in cui si ha
circolazione di acqua calda in rete.
6.11 Esempio di calcolo con metodo semplificato per i sistemi di produzione acqua calda
sanitaria
Ai fini del calcolo del fabbisogno per produzione di acqua calda sanitaria si considerano i
seguenti casi:
1) produzione di acqua calda sanitaria con sistema dedicato (scaldaacqua autonomo o
sistema centralizzato)
2) produzione con sistema combinato (generatore autonomo combinato o sistema
centralizzato combinato)
Il seguente prospetto 32 riguarda i sistemi definiti al punto 1). In questo caso il calcolo si
effettua per l'intero anno.
Nel caso 1) il calcolo si effettua per l'intero anno.
Nel caso 2) si considera l'anno diviso in due periodi:
- periodo di attivazione del riscaldamento;
- periodo di non attivazione del riscaldamento.
In quest'ultimo caso, nei periodi di attivazione del riscaldamento, il fabbisogno per acqua
calda sanitaria si somma a quello del riscaldamento per lo stesso periodo e si prosegue il
calcolo secondo lo schema per solo riscaldamento, mentre nel periodo di non attivazione
del riscaldamento si effettua il calcolo per la sola produzione di acqua calda.
Il calcolo del prospetto 33 si riferisce alla valutazione dell’intero edificio di 40 appartamenti
con scaldaacqua autonomi a gas tipo C per appartamento installati all'interno.
prospetto 33 Esempio di calcolo del fabbisogno di energia primaria per acqua calda sanitaria
a termica b elettrica
0. Fabbisogno di energia termica utile Q h,W kWh Valore base 54 283
Rendimento sottosistema di erogazione Calcolo delle perdite di erogazione Q l,er (1)
η er,W = 0,95 Q l,er = [(1 - η er)/η er] × Q h,W = 0,0 526 × 54 283 = 2 855 kWh
1. Perdite di erogazione Q l,er kWh + 2 855
2. Fabbisogno erogazione IN = 0 + 1 Q er kWh = 57 138
Rendimento sottosistema distribuzione Calcolo perdite di distribuzione Q l,d,W (3)
η d,W = 0,925 Q l,d,W = [(1 - η d,W)/η d,W] × Q er = 0,0417 × 57 138 = 2 383 kWh
3. Perdite di distribuzione Q l,d,W kWh + 2 383
4. Energia elettrica pompe distribuzione Q PO,d,W kWh - 0 0
5. Fabbisogno dist. IN = 2 + 3 Q d,W kWh = 59 521
Rendimento sottosistema generazione Calcolo perdite di generazione Q l,gn,W (6)
η gn,W = 0,80 Q l,gn,W = [(1 - η gn,W)/η gn,W] × Q d,W = 0,25 × 61 772 = 15 443 kWh
6. Perdite di generazione Q l,gn,W kWh + 15 443
7. Energia elettrica pompe primarie Q aux,gn,W kWh - 0 0
8. Fabbisogno gen. IN = 5 + 6 - 7a Q gn kWh = 74 964
Fabbisogno di energia elettrica
9. Fabbisogno bruciatore Q br,W kWh 0
10. Totale = 4b + 7b + 9b Q p,W kWh 0
11. Energia primaria equiv. Q p,W = Q aux,p,W × f p,el Q aux,p,W kWh = 0
Energia primaria equivalente
12. Totale energia primaria 9 + 12 Q p,W kWh 74 964
13. Rendimento medio globale Q h,W/Q p,W η g,W (-) 0,724
7.1 Sistemi con misuratore dedicato al solo riscaldamento o alla sola acqua calda sanitaria
In questo caso il consumo rilevato è attribuibile al solo riscaldamento o alla sola
produzione di acqua calda sanitaria si ha:
Co rilevato = Co [kWh] (39)
7.3.1 Generalità
Nel caso di sistemi alimentati con gas di rete e dotati di misuratori forniti e controllati dalla
società erogatrice, l'attribuzione del consumo di combustibile ad un periodo determinato
può essere effettuata:
i) indirettamente mediante i dati rilevabili dalle bollette di fornitura;
ii) mediante misure dirette.
A.1 Scopo
La presente appendice descrive il metodo di calcolo delle perdite del sottosistema di
distribuzione di un sistema edificio - impianto in un intervallo di calcolo di durata minima
mensile, come specificato al punto 6.2.
14) Ai fini della presente specifica tecnica si considera circuito primario quello nel quale sono inseriti i generatori di calore e
gli eventuali circuiti serviti dal circuito primario che alimentano più circuiti secondari.
Per esempio nel caso della figura 1, ossia nel caso di circuito primario di impianto termico che alimenta più edifici, in
ciascun edificio si può avere un circuito che alimenta più circuiti secondari di zona.
Si ha quindi:
1) circuito primario dell'impianto termico;
2) eventuali circuiti primari secondari (di edifici o di porzione di edifici);
3) circuiti secondari di zona.
Nei sistemi edificio-impianto più semplici si può avere un solo circuito mediante il quale il generatore di calore alimenta
direttamente i terminali di erogazione (per esempio figure 2 e 3). In sistemi di media complessità (per esempio figura 4)
si può avere un circuito primario e più circuiti secondari. Infine nei casi più complessi (per esempio come nel caso della
figura 1) si possono avere i tre tipi di circuiti.
dove:
Q d,l,t è la perdita totale del sottosistema di distribuzione nell'intervallo di calcolo
considerato;
Q d,l,pr,i sono le perdite del circuito primario;
¦ Qd,l,sc,i è la somma delle perdite dei circuiti secondari del sottosistema.
Per ciascun circuito si applica la procedura di calcolo descritta nel punto A.4.
figura A.1 Schema del sottosistema di distribuzione
Legenda
1 Circuito/circuiti secondari
2 Circuito primario
(8) si assume un fattore di riduzione delle perdite totali k rl,i pari a 0,8, per calcolare le
perdite al netto del recupero:
dove:
di è il diametro esterno della tubazione [m];
θ w,i è la temperatura del fluido all'interno della tubazione [K];
θ a,i è la temperatura dell'ambiente circostante [K];
3,24 è il coefficiente di scambio superficiale complessivo [W/m2 × K].
La conduttività deve essere ricavata dai dati dichiarati dal fornitore del materiale. In
mancanza di tale informazione si utilizzano i valori indicativi riportati nel prospetto A.2:
Materiale Conduttività λ
[W/m × K]
Materiali espansi organici a cella chiusa 0,04
2
Lana di vetro, massa volumica 50 kg/m 0,045
2
Lana di vetro, massa volumica 100 kg/m 0,042
Lana di roccia 0,060
Poliuretano espanso (preformati) 0,042
figura A.3 Tubazione isolata corrente in aria (diversi strati di materiale isolante)
Premessa
I procedimenti di calcolo delle perdite di generazione richiedono la determinazione delle
temperature di mandata, di ritorno e media del generatore in corrispondenza del fattore di
carico medio del periodo di calcolo considerato.
Il calcolo si può eseguire come descritto nelle UNI EN 15316-2-1, UNI EN 15316-2-3
Nell'appendice A si riportano le equazioni fondamentali.
B.2 Metodo di calcolo delle perdite di generazione basato sulla Direttiva 92/42/CEE
Il metodo è basato sui dati di rendimento dei generatori di calore richiesti dalla Direttiva
92/42/CEE determinati secondo le relative norme di prodotto.
I dati richiesti sono relativi a tre fattori di carico:
- rendimento al 100% del carico η gn,Pn;
- rendimento a carico intermedio η gn,Pint;
- perdite a carico nullo Φ gn,l,Po.
dove:
Φ gn,out è la potenza termica utile da fornire al sottosistema distribuzione;
Φ
¦ gn,Pn,i è la somma delle potenze termiche utili di tutti i generatori del sottosistema.
Nel secondo caso i generatori a più alta priorità funzionano per primi. Un dato generatore
nell'elenco di priorità funziona solo se i generatori di priorità immediatamente più alta
funzionano a pieno carico.
Se tutti i generatori sono di uguale potenza Φ gn,Pn il numero di generatori in funzione N gn,on è:
N gn,on = int (Φ out/Φ gn,Pn) (B.4)
Altrimenti il numero di generatori in funzione deve essere determinato in modo che sia:
0 < FC u < 1 (B.5)
Il fattore di carico FC u,j per il generatore a funzionamento intermittente si calcola con:
FC u,j = Φ gn,out – ¦ Φ gn,Pn,j (B.6)
Tipo di generatore Temperatura media dell'acqua nel generatore nelle Fattoredi correzione
condizioni di prova a pieno carico [% / °C]
θ gn,test,Pn f cor,Pn
Generatore standard 70 °C 0,04
Generatore a bassa temperatura 70 °C 0,04
Generatore a condensazione a gas 70 °C 0,20
Generatore a condensazione a gasolio 70 °C 0,10
Tipo di generatore Temperatura media dell'acqua nel generatore nelle Fattoredi correzione
condizioni di prova a potenza intermedia [% / °C]
θ gn,test,Pint f cor,Pint
Generatore standard 50 °C 0,05
Generatore a bassa temperatura 40 °C 0,05
*
Generatore a condensazione 30 °C 0,20
Generatore a condensazione a gasolio 70 °C 0,10
* Per i generatori a condensazione la prova non è effettuata con la media ma con la temperatura di ritorno pari a
30 °C. Il rendimento corrispondente a questo valore può essere applicato ad una temperatura media di 35 °C.
Le perdite a carico nullo corrette in base alla temperatura del locale di installazione
Φ gn,l,Po,cor sono:
θ gn,avg – θ a,gn · 1,25
Φ gn,l,Po,cor = Φ gn,l,Po × §© ------------------------------------
- [W] (B.11)
θ test,avg – θ a,test¹
dove:
Φ gn,l,Po sono le perdite a carico nullo - con differenza di temperatura Δθ a,test [W]
θ a,gn è la temperatura interna del locale di installazione [°C].
Valori di default sono riportati nel prospetto B.
θ gn,avg è la temperatura media dell'acqua nel generatore, nelle condizioni effettive di
utilizzo [°C];
θ test,avg è la temperatura media della caldaia in condizioni di prova.
Valori di default sono riportati nel prospetto B.6 [°C];
θ a,test è la temperatura dell'ambiente di prova pari a 20 °C.
prospetto B.3 Fattore di riduzione della temperatura b gn e valori convenzionali della temperatura interna del locale
dove è installato il generatore θ a,gn
16) Φ gn,l,Px può essere calcolato anche con un'interpolazione polinomiale di 2° grado.
Φ Pint ( Φ gn,l,Pn,cor – Φ gn,l,Po,cor ) – Φ Pn ( Φ gn,l,Pint,cor – Φ gn,l,Po,cor )
Φ gn,l,Px = Φ 2 Px --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ⋅
Φ Pn Φ Pint ( Φ Pn – Φ Pint )
( Φ gn,l,Pint,cor – Φ gn,l,Po,cor ) – Φ Pint ( Φ gn,l,Pn,cor – Φ gn,l,Po,cor )
2
+ Φ Px Φ
2
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Φ Pn Φ Pint ( Φ Pn – Φ Pint )
Pn
+ Φ gn,l,Po,cor
Tipologia Potenza G H n
Generatori standard
Generatori atmosferici a gas Φ Pn 40 0,148 1
Φ Pint 40 0,148 1
Φ Po 15 0 0
Generatori con bruciatore ad aria soffiata a Φ Pn 0 45 0,48
combustibili liquidi e gassosi Φ Pint 0 15 0,48
Φ Po 15 0 0
Generatori a bassa temperatura
Generatori atmosferici a gas Φ Pn 40 0,148 1
Φ Pint 40 0,148 1
Φ Po 15 0 0
Generatori con bruciatore ad aria soffiata a Φ Pn 0 45 0,48
combustibili liquidi e gassosi Φ Pint 0 15 0,48
Φ Po 15 0 0
Generatori a condensazione a combustibili liquidi Φ Pn 0 45 0,48
e gassosi Φ Pint 0 15 0,48
Φ Po 15 0 0
17) La potenza elettrica dei generatori di calore comprende normalmente la potenza elettrica totale di tutti gli ausiliari montati
a bordo del generatore. Sono ovviamente escluse eventuali pompe installate sul circuito primario di generazione esterne
al generatore.
Le potenze elettriche degli ausiliari, determinate per default secondo quanto specificato nella presente specifica tecnica,
si riferiscono a tutti gli ausiliari normalmente a bordo del generatore. In alcuni casi le potenze così determinate possono
risultare maggiori di quelle effettive.
B.2.9.1 Generalità
L'energia termica recuperabile è:
1) energia recuperabile dall'energia degli ausiliari elettrici;
2) energia termica recuperabile dalle perdite dell'involucro.
prospetto B.5 Frazione delle perdite a carico nullo attribuite al mantello - in funzione del tipo di bruciatore
E Φ Pn · F
Φ gn,l,Po = Φ Pn × ---------- × §© --------------
- [kW]
¹
(B.23)
100 1 000
dove:
Φ Pn è la potenza utile nominale espressa in W, col limite massimo di 400 kW. Per
potenze utili nominali maggiori di 400 kW, si assume comunque tale valore limite;
E, F sono i parametri riportati nel prospetto B.6.
prospetto B.6 Parametri per la determinazione delle perdite a carico nullo di default
B.2.12 Rendimenti minimi a carico nominale e a carico parziale secondo la Direttiva 92/42/CEE
Il rendimento minimo del generatore a pieno carico prescritto dalla normativa vigente si
determina come segue:
Tipo di generatore A B C D
Generatore standard 84 2 80 3
Generatore a bassa temperatura 87,5 1,5 87,5 1,5
Generatore a condensazione 91 1 97 1
B.2.13 Esempio di calcolo del rendimento di generazione mensile con il metodo basato sulla
Direttiva 92/42/CEE
I prospetti B.8, B.9, B.10 e B.11 riportano un esempio di calcolo del rendimento di
generazione mensile con il metodo basato sulla Direttiva 92/42/CEE.
prospetto B.10 Dati d'ingresso del generatore - (valori dichiarati dal fabbricante)
P 'ch,on, P 'ch,off e P 'gn,env rappresentano i fattori di perdita percentuale rispetto alla potenza
termica di prova.
Il generatore di calore è caratterizzato dai seguenti parametri:
Φ cn potenza al focolare del generatore. È la potenza di riferimento per le perdite al
camino a bruciatore acceso P 'ch,on18);
Φ ref potenza di riferimento per i fattori di perdita P 'ch,off e P 'gn,env19);
P 'ch,on, P 'ch,off, P 'gn,env perdite in condizioni di prova ;
W br potenza elettrica degli ausiliari del generatore posti prima del focolare, con
riferimento al flusso di energia (per esempio: ventilatore aria comburente,
riscaldamento del combustibile, ecc.);
k br fattore di recupero di W br = 0,8;
W af potenza elettrica degli ausiliari del generatore posti dopo il focolare, con
riferimento al flusso di energia (per esempio: pompa primaria);
k af fattore di recupero W af = 0,8;
θ gn,w,test temperatura media di prova del generatore per P ch,on;
θ ch temperatura fumi in condizioni di prova per P ch,on;
Δθ gn,env,ref = θ gn,w,test - θ a,gn,test in condizioni di prova per P gn,env e P ch,off;
Esponenti n, m e p per la correzione delle perdite.
Per generatori a stadi o modulanti, sono richiesti i seguenti dati aggiuntivi:
Φ cn,min minima potenza continua al focolare a fiamma accesa;
W br,min potenza elettrica degli ausiliari a Φ cn,min;
P 'ch,on,min fattore di perdita P ch,on a Φ cn,min.
Per generatori a condensazione, sono richiesti i seguenti dati aggiuntivi:
ΔT w,fl differenza di temperatura fra fumi ed acqua di ritorno in caldaia a potenza
nominale;
O 2,fl,dry contenuto di ossigeno nei gas di combustione;
18) Nel caso di generatori nuovi o, comunque certificati, la potenza Φ cn è la potenza del focolare corrispondente alla
potenza termica utile nominale. Per valutazioni su generatori esistenti precedenti all'entrata in vigore della Direttiva
92/42/CEE si può utilizzare il presente metodo ricorrendo a misure in campo per determinare la potenza del focolare
nelle effettive condizioni di funzionamento.
19) Solitamente Φ ref = Φ cn. La separazione viene fatta solo per consentire l'utilizzo nelle formule di eventuali dati
sperimentali misurati in condizioni diverse da quelle di potenza nominale.
prospetto B.15 Valori di default del parametro k gn,env e delle temperature ambiente di prova ed effettive
Descrizione M gn m p
kg/kW
Circolazione permanente di acqua in caldaia 0,0 0,0
Interruzione della circolazione in caldaia a temperatura ambiente <1 0,15 0,15
raggiunta. 1÷3 0,1 0,1
La pompa primaria si ferma alcuni minuti dopo il bruciatore ed >3 0,05 0,05
entrambi vengono fermati dal termostato ambiente
23) Il fattore FC p tiene conto della riduzione delle perdite al camino a bruciatore spento se la temperature media della
massa del generatore si riduce durante il funzionamento in stand by. Ciò avviene solo se la regolazione della
temperature ambiente interrompe la circolazione dell'acqua in caldaia. In tutti gli altri casi si assume p = 0.
Tipo di apparecchio c4 c5 n
Generatore con bruciatore atmosferico 40 0,148 1
Generatore con bruciatore ad aria soffiata 0 45 0,48
Pompa primaria (valori per tutti i generatori) 100 2 1
L'energia elettrica ausiliaria si suddivide tra quella assorbita da dispositivi ausiliari posti a
monte del focolare (per esempio ventilatore aria comburente, pompe combustibile, ecc.)
e quella assorbita da dispositivi posti a valle del focolare (per esempio pompe del
generatore). Una quota di ciascuna delle due energie elettriche assorbita può essere
recuperata come energia termica.
dove:
t on = FC × t gn
k br,i è il fattore di recupero dell'energia elettrica immessa prima del focolare pari a 0,8.
L'energia ausiliaria immessa dopo il focolare e recuperata è data da:
dove:
k af,i è il fattore di recupero dell'energia elettrica immessa dopo il focolare assunto pari a 0,8
24) Generalmente è sufficiente una sola iterazione. Possono essere necessarie più iterazioni quando FC è prossimo a zero
prospetto B.19 Valori di default della potenza minima al focolare per generatori multistadio o modulanti
Descrizione Valore
Generatori con bruciatore di gas 0,3 × Φ cn
Generatori con bruciatore di combustibile 0,5 × Φ cn
liquido
prospetto B.20 Valori di default di P 'ch,ON,min e θ 'gn,test per generatori multistadio o modulanti
prospetto B.21 Valori di default delle potenze degli ausiliari alla potenza minima del focolare per generatori multi-
stadio o modulanti
Descrizione Valore
Ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore (gas) W br,min = Φ cn,min × 0,002
Ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore (gasolio) W br,min = Φ cn,min × 0,003
Ventilatore aria comburente ed ausiliari bruciatore (olio combustibile)
- senza riscaldatore W br,min = Φ cn,min × 0,004
- con riscaldatore W br,min = Φ cn,min × 0,02
B.3.5.3.1 Calcolo del fattore di recupero R per condensazione in base al ΔT fumi/acqua del generatore
Temperatura di scarico dei fumi per generatori monostadio
In generale, la temperatura di scarico dei fumi θ fl è data da:
θ fl = θ gn,w,r + Δ θ w,fl [°C] (B.54)
dove:
θ gn,w,r è la temperatura effettiva dell'acqua di ritorno al generatore [°C];
Δθ w,fl è la differenza fra la temperatura di ritorno dell'acqua nel generatore e la
corrispondente temperatura di scarico dei fumi [°C].
Temperatura di scarico dei fumi per generatori modulanti
Alla potenza minima del focolare Φ cn,min la temperatura di scarico dei fumi θ fl,min è data da:
θ fl,min = θ gn,w,r + Δ θ w,fl,min [°C] (B.55)
Alla potenza media del focolare Φ cn,avg, la differenza fra la temperatura di ritorno
dell'acqua nel generatore e la corrispondente temperatura di scarico dei fumi alla potenza
effettiva di funzionamento del generatore Δθ w,fl,avg è data da:
Φ cn,avg – Φ cn,min
Δ θ w,fl,avg = Δ θ w,fl,min + ( Δ θ w,fl – Δ θ w,fl,min ) × ----------------------------------------
- [°C] (B.56)
Φ cn,max – Φ cn,min
dove:
Δθ w,fl è la differenza fra la temperatura di ritorno dell'acqua nel generatore e la
corrispondente temperatura di scarico dei fumi alla potenza nominale (massima)
[°C];
Δθ w,fl,min è la differenza fra la temperatura di ritorno dell'acqua nel generatore e la
corrispondente temperatura di scarico dei fumi alla potenza minima [°C]
La temperatura di scarico dei fumi θ fl,avg è data da:
θ fl,avg = θ gn,w,r + Δ θ w,fl,avg [°C] (B.57)
dove:
θ gn,w,r è la temperatura effettiva dell'acqua di ritorno al generatore [°C].
Tenore di ossigeno dei fumi per generatori modulanti
Alla potenza media Φ cn,avg, il tenore di ossigeno dei fumi O 2avg è dato da:
Φ cn,avg – Φ cn,min
O 2,fl,avg = O 2,fl,dry,min + ( O 2,fly,dry – O 2,fl,dry,min ) × ----------------------------------------
- [%] (B.58)
Φ cn,max – Φ cn,min
dove:
O 2,fl,dry è il tenore di ossigeno dei fumi alla potenza nominale (massima) [°C];
O 2,fl,dry,min è il tenore di ossigeno dei fumi alla potenza minima [°C].
Si utilizzano i dati O 2,fl,dry e O 2,fl,dry,min forniti dal fabbricante o i dati di default del
prospetto B.22.
25)
Si calcolano i contenuti di vapor d'acqua alla saturazione per l'aria M H2O,air,sat e per i fumi
M H O,fl,sat in base alle rispettive temperature θ air (temperatura aria comburente) e θ fl
2
(temperatura fumi) esprimendoli in kilogrammi di vapor d'acqua per Nm3 di aria secca o di
fumi secchi. I dati necessari sono riportati nel prospetto B.24. Per altre temperature si
possono eseguire interpolazioni lineari o polinomiali.
prospetto B.24 Contenuto di vapor d'acqua alla saturazione in funzione della temperatura
HUM
MH = MH × V fl,dry × ---------------fl- [kg/Nm3] o [kg/kg] (B.62)
2 O,fl 2 O,fl,sat 100
In assenza di dati misurati o specificati dal costruttore si pone HUM fl = 100%, ossia fumi
saturi all'uscita del generatore.
La quantità di condensa prodotta M H è data da:
2 O,cond
ossia dalla differenza tra contenuto di vapore nei fumi umidi effettivi (pari alla somma del
contenuto di vapore nei fumi teorici e il contenuto di vapore dell'aria comburente) e il
contenuto di vapore nei fumi all'uscita del generatore.
25) Tenuto conto della molteplicità delle fonti di approvvigionamento di gas naturale distribuito in Italia, si assumono come
riferimento i dati del metano (gas di prova G20).
dove:
M H O,st è il contenuto di vapore nei fumi umidi teorici per unità di massa di
2
combustibile (prospetto B.23)26) [kg/Nm3] o [kg/kg].
Se M H è negativo non c'è condensazione. In questo caso si pone M H =0e
2 O,cond 2 O,cond
risulta R = 0.
Il calore latente di condensazione del vapor acqueo H cond,fl è dato da:
H cond,fl = 0,6947 - θ fl × 676 × 10-6 [kWh/kg] (B.64)
ll calore liberato per condensazione Q cond è dato da:
Q cond = M H × H cond,fl [kWh/Nm3] o [kWh/kg] (B.65)
2 O,cond
B.3.5.4.2 Sistemi modulari con intercettazione idraulica dei moduli ed inserimento del minimo numero
possibile di moduli
Se il generatore modulare è dotato di un dispositivo che spegne ed interrompe la
circolazione di acqua nei moduli inutilizzati e la modalità di regolazione prevede il
funzionamento del minimo numero possibile di moduli, il numero N di moduli in funzione
si calcola come segue:
N = int ( N t × FC – 1 ) [-] (B.68)
26) ll contenuto di vapore nei fumi teorici dipende dal contenuto percentuale di idrogeno nel combustibile.
B.3.5.4.3 Sistemi modulari con intercettazione idraulica dei moduli ed inserimento del massimo numero
possibile di moduli
Se il generatore modulare è dotato di un dispositivo che spegne ed interrompe la
circolazione di acqua nei moduli inutilizzati e la modalità di regolazione prevede il
funzionamento del massimo numero possibile di moduli, il numero N di moduli in
funzione si calcola come segue:
N = int ( N t × FC + 1 ) [-] (B.69)
dove FC è calcolato in conformità al punto B.3.5.1 (generatori monostadio) ipotizzando
un generatore di calore monostadio avente potenza al focolare Φ cn = N t × Φ cn,i,min ossia
potenza complessiva di tutti i moduli alla minima potenza del focolare in funzionamento
continuo ed a fiamma accesa e fattori di perdita percentuali uguali a quelli del generatore
modulare in esame alla minima potenza.
Se risulta N > N t si pone N t = N.
Le perdite effettive del generatore modulare si calcolano con la procedura definita nel
punto B.3.5.2 (generatori modulanti) ipotizzando:
Φ cn,max = Φ cn,i,max × N
Φ cn,min = Φ cn,i,min
B.3.6 Esempio di calcolo mensile con il metodo basato sul metodo analitico
I prospetti B.25 e B.26 riportano un esempio di calcolo del rendimento di generazione
mensile con il metodo analitico.
Per il calcolo dei fabbisogni e il calcolo delle temperature dell'acqua, si faccia riferimento
ai dati dei prospetti B.8 e B.9.
27) I fattori di perdita del generatore modulare complessivo, essendo espressi in percentuale della rispettiva potenza al
focolare, sono uguali a quelli del singolo modulo.
Equazione [B.31]
Passo 5 B.3.5.1 5) Calcolo dei fabbisogni degli ausiliari
Equazione [B.39] Q br = 51 W × 0,8 × 720 h × 1 = 29,4 kWh
Equazione [B.40] Q af = 248 W × 0,8 × 720 h = 142,8 kWh
Equazione [B.38] Q gn,aux = 51 W × 720 h × 1 + × 720 h = 215 W
Passo 6 B.3.5.1 6) Primo calcolo di FC
100 × ( 22 472 – 142,8 )
---------------------------------------------------------------- + 1,75 + 2,77
720 × 74
FC = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- = 0,516
74 + 0,8 × 0,051 74
100 × -------------------------------------------- – ------ × 11,9 + 1,75
74 74
Passo 7 Seconda iterazione B.3.5.1 7) Calcolo dei fattori di perdita con il nuovo valore di FC
P ch,on = [12% + (70 °C - 67,8 °C) × 0,045% / °C] × 0,5160,15 = 10,8%
P gn,env = 3,61 × 0,7 × [(67,8 °C - 15 °C) / (70 °C - 20 °C)] × 0,5160 = 2,77%
P ch,off = 1,6% × [(67,8 °C - 15 °C) / (70 °C - 20 °C)] × 0,5160 = 1,75%
Calcolo dei fabbisogni degli ausiliari
Q br = 51 W × 0,8 × 720 h × 0,516 = 15,2 kWh
Q af = 248 W × 0,8 × 720 h = 142,8 kWh
Q gn,aux = 15,2 / 0,8 kWh + 142,8 / 0,8 kWh = 197,5 kWh
Iterazione di FC - Secondo calcolo di FC
100 × ( 22 472 – 142,8 )
---------------------------------------------------------------- + 1,75 + 2,77
720 × 74
FC = ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- = 0,510
74 + 0,8 × 0,051 74
100 × -------------------------------------------- – ------ × 10,8 + 1,75
74 74
Successive iterazioni considerando due cifre decimali il valore converge a 0,51
Passo 8 B.3.5.1 8) Fabbisogno di energia per la combustione
Equazione [B.42] Q gn,in = 74 kW × 720 h × 0,51 = 27 172 kWh
Passo 9 B.3.5.1 9) Perdite totali
Equazione [B.43] Q gn,l,t = 27 172 kWh - 22 472 kWh + 15,2 kWh + 142,8 kWh = 4 858 kWh
BIBLIOGRAFIA
UNI EN 1264-2 Riscaldamento a pavimento - Impianti e componenti -
Determinazione della potenza termica
UNI EN 15316-1 Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo per il calcolo dei
requisiti energetici e dei rendimenti dell'impianto - Parte 1:
Generalità
UNI EN 15316-3-1 Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo per il calcolo dei
requisiti energetici e dei rendimenti dell'impianto - Parte 3-1:
Impianti per la produzione di acqua calda sanitaria,
caratterizzazione dei fabbisogni (fabbisogni di erogazione)
UNI EN 15316-3-2 Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo per il calcolo dei
requisiti energetici e dei rendimenti dell'impianto - Parte 3-2:
Impianti per la produzione di acqua calda sanitaria; distribuzione
UNI EN 15316-3-3 Impianti di riscaldamento negli edifici - Metodo per il calcolo dei
requisiti energetici e dei rendimenti dell'impianto - Parte 3-3:
Impianti per la produzione di acqua calda sanitaria, generazione
prEN 15316-4-1 Heating systems in buildings - Method for calculation of system
energy requirements and system efficiencies - Parte 4-1: Space
heating generation systems, boilers
EN 15603 Energy performance of buildings - Overall energy use and
definition of energy ratings
Direttiva 2002/91/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2002 sul
rendimento energetico nell'edizia
Decreto Presidente della Repubblica N° 412 del 26/08/1993, regolamento recante norme
per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici
degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4,
comma 4, della legge 9 gennaio 1991, N° 10
Direttiva 92/42/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992, concernente i requisiti di
rendimento per le nuove caldaie ad acqua calda alimentate con combustibili liquidi o
gassosi
UNI
Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
di Unificazione
Via Sannio, 2
20137 Milano, Italia