Sei sulla pagina 1di 8

FedeIstituzione ndella Eucaristia

Ora santa II, 2001

Quanto felici saremmo se avessimo una fede molto viva nel Santissimo Sacramento¡ Perché la
Eucaristia è una verità principale della fede cattolica; è la virtù per eccellenza, l’atto supremo
d’amore, tutta la religione in azione. Oh, se conoscessimo il dono di Dio!

La fede nella Eucaristia è un gran tesoro; però lo si deve cercare con sottomissione,
conservandolo per mezzo della pietà e difenderlo pure a il costo dei maggiori sacrifici.

Non avere fede nel Santissimo Sacramento è la maggiore disgrazia di tutte le disgrazie.

Anzitutto, ¿è possibile perdere completamente la fede nella Eucaristia dopo aver creduto in
Essa e di aver fatto la comunione?

Io non lo credo, dice S. Pietro Giuliano Eymard, un figlio può arrivare perfino ad disprezzare
suo padre e insultare sua madre; pero sconoscerli… impossibile.

Allo stesso modo un cristiano non può negare che si è comunicato con il Corpo di Cristo, ne
dimenticare che è stato felice alcune volte ricevendo questo augusto Sacramento.

La incredulità nella Eucaristia non proviene mai della evidenzia dei ragionamenti contrari a
questo mistero. Quando uno si ingolfa turpemente negli affari temporali, la fede si addormenta e Dio

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14
è dimenticato. Ma basta che la grazia lo svegli, che lo svegli una semplice grazia di pentimento, e i
suoi primi passi si rivolgeranno alla Eucaristia.

Questa incredulità pure può provenire delle passioni che dominano il cuore. La passione,
quando vuole regnare, è crudele. Domandate a uno di quei disgraziati da quando non crede più nella
Eucaristia e, risalendo fino all’origine della sua incredulità, si troverà sempre una debolezza, una
passione lasciata crescere, che non ha avuto il coraggio di reprimere.

Altre volte, e questo è tipico dei nostri tempi, quella incredulità nasce da una fede vacillante e
tiepida. Incredulità che comincia con superbi ragionamenti mettendo in dubbio gli insegnamenti
della Chiesa riguardo questo Sacramento, e poi se va a finire come i Cafarnaiti che non credettero a
chi aveva parole di vita eterna.

Crediamo quindi nella Eucaristia. Niente c’è di più glorioso per nostro Signore che questo atto
di fede nella sua presenza Eucaristica. In questo modo onoriamo, per quanto ci è possibile la divina
verità, perché, così come il maggiore onore che possiamo tributare a una persona è credere nelle sue
parole, così la maggiore ingiuria sarebbe averle per bugiarda o mettere in dubbio le sue affermazioni
o esigere prove di quanto dice.
Questo atto di fede così semplice e senza condizioni nella parola di Gesù Cristo gli da molta
gloria, perché cosi lo riconosciamo e adoriamo in uno stato nascosto. Così succede con Nostro
Signore nel Santissimo Sacramento. Riconoscerlo oltre i veli eucaristici che lo nascondono, e
concedergli gli onori che come Dio gli corrispondono, e propriamente onorare la persona di Gesù e
REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//
14
rispettare il mistero che lo circonda.

Crediamo nella presenza reale di Gesù Cristo nella Eucaristia. ¡Lì sta Gesù Cristo! Che il
rispetto più profondo si appodere di noi al entrare in chiesa; rendiamogli l’omaggio della fede e del
amore che tributeremmo se ci trovassimo con Lui in persona. Perché, in fatto di verità, ci troviamo
con Gesù Cristo stesso.

Infine ricordiamo, per riaffermare la nostra fede in questo mirabile mistero, le ispirate parole
che ci dice la Chiesa tramite il Concilio di Trento, che dovette reagire contro i novatori che
proponevano dottrine diverse a quelle insegnate da Nostro Salvatore; dottrine che d’altra parte sono
purtroppo ancora in piedi e ingannano non pochi cattolici. Così dice il Tridentino: “Il Sacrosanto
Concilio Tridentino, ecumenico (universale) e generale…, benché si sia riunito grazie a una
particolare guida e protezione dello Spirito Santo, allo scopo di esporre la vera e antica dottrina
sulla fede e i sacramenti, e portare rimedio a tutte le eresie e agli altri gravissimi disordini che in
questo tempo travagliano miseramente la Chiesa di Dio e la dividono in molte e diverse parti,
questo (Concilio), tuttavia, fin da principio si è prefisso in modo particolare: strappare fin dalle
radici la zizzania degli abominevoli errori e degli scismi, che l’uomo medico in questi nostri tempi
turbolenti ha seminato sopra la dottrina della fede, l’uso e il culto della sacrosanta eucaristia.
Proprio quell’eucaristia che il nostro Salvatore ha lasciato nella sua Chiesa come segno della sua
unità e della carità, con cui volle che tutti i cristiani fossero congiunti e uniti fra loro.” (Dz. 1635)

“In primo luogo questo santo Sinodo insegna e professa apertamente e semplicemente che nel

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14
divino sacramento della Santa Eucaristia, dopo la consacrazione del pane e del vino, il nostro
Signore Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è contenuto veramente, realmente e sostanzialmente,
sotto l’apparenza di quelle cose sensibili (cioè sotto le apparenze del pane e del vino).

E infine aggiunge: “Il Signore nostro, dunque, nell’imminenza di tornare da questo mondo al
Padre, istituì questo sacramento, nel quale ha effuso le ricchezze del suo divino amore verso gli
uomini, “lasciando un ricordo dei suoi prodigi”; ci ha comandato, quando lo riceviamo, di onorare
la sua memoria e di annunziare la sua morte, fino a che egli venga a giudicare il mondo.(Dz. 1636)

Egli volle anche che questo sacramento fosse ricevuto come il cibo spirituale delle anime,
perché ne siano alimentate e fortificate, vivendo della vita di colui che disse: “Chi mangia questo
pane, vivrà in eterno” e come l’antidoto, con cui essere liberati dalle colpe d’ogni giorno e
preservati dai peccati mortali”.(Dz. 1638). Fin qui il Concilio di Trento.

Questa è la fede della Chiesa Cattolica. Rinnoviamo quindi la nostra fede nel Nostro Signore
Sacramentato, e chiediamo specialmente per la conversione di tutti coloro che si trovano nell‘errore
e l’eresia, affinché trovino la verità nella Chiesa Cattolica, fuori della quale non c’è salvezza.

Martino Lutero, ispirato da Satana, per poter distrurre la Chiesa Romana dalle sue fondamenta
si proposseaccani specialmente in predicare contro il Santo Sacrificio della Messa, contro, ,

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14
l’Eucaristia e contro il Sacerdozio cattolico. Ed è giustamente su queste verità di fede cattolica sulle
qualli noi vogliamo mediatare in quest’ora santa, davanti a Nostro Signore Sacramentato.

Oggi la Santa Chiesa si propone di rinnovare, con una solenità tutta particolare, l’azione che il
Salvatore compi nell’ultima Cena, cioè l’istituzione della Eucaristia e del Sacerdozio Cattolico.

Infatti dopo aver lavato i piedi agli Apostoli, simbolo della purezza del anima richiesta per
accostarsi all’augusto Sacramento dell’Altare, Gesù prendendo allora del pane azzimo avanzato dalla
cena precedente, ed elevando gli occhi al cielo, lo benedice, lo spezza e lo distribuisce ai discepoli,
dicendo: “Prendete e mangiate; questo è il mio corpo”. Gli Apostoli recevono dalle mani di Gesù il
pane divenuto suo corpo, se ne cibano, e Gesù non è solo a tavola con loro, ma dentro di loro.
Quindi, essendo questo divino mistero non solo il più augusto Sacramento, ma anche il più vero
Sacrificio, fino all’effusione del sangue, Gesù prende il calice e , trasformato nel proprio sangue il
vino che contiene, lo passa ai discepoli, dicendo: “Bevetene tutti, perchè è il sangue della Nuova
Alleanza che sarà sparso per voi”. Uno dopo l’ altro, gli Apostoli partecipano di questa divina
bevanda.

Tali sono le circonstanze della Cena del Signore, il cui anniversario oggi ci unisce tutti; ma non
è sufficiente ciò che abbiamo narrato, si non aggiungiamo un particolare essenziale. Ciò che oggi si
compie nel Cenacolo non è un avvenimento isolato della vita del Figlio di Dio, nè sono soltanto gli
Apostoli i privilegiati invitati della Mensa del Signore. Nel Cenacolo, come vi è di più che una cena,
così vi è di qualche altra cosa oltre al sacrificio, per quanto sia divina la vittima offerta dal sommo

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14
Sacerdote: vi è qui l’istituzione del nuovo Sacerdozio.

Come avrebbe potuto dire Gesù agli uomini: “Se non mangerete la mia carne e non berrete il
mio sangue, non avrete in voi la vita” (Gv. 6, 54), se non intendeva di costituire sulla terra un
ministero, mediante il quale rennovare fino alla fine dei secoli ciò che ha compiuto alla presenza dei
dodici? Ora ecco ciò che egli ha detto agli uomini da lui scelti: “Fate questo in memoria di me” (Lc.
22, 19). Con tali parole il Signore diede anche a loro il potere di transustanziare il pane nel suo corpo
ed il vino nel suo sangue; ed un tale potere si sarebbe trasmesso nella Chiesa, mediante l’ordinazione
sacerdotale, fino alla fine dei secoli. Attraverso il ministero di uomini peccatori, Gesù continuerà ad
operare la meraviglia che compì nel Cenacolo; e, mentre arrichì la Chiesa dell’unico Sacrificio, dà a
noi, secondo la sua promessa, con questo Pane celeste, il lmezzo di “rimanere in lui, e lui in noi ”.
Noi, dunque, dobbiamo celebrare oggi un altro anniversariio non meno meraviglioso del primo:
l’istituzione del Sacerdozio cristiano.

La Messa del Giovedì Santo, che è stata celebrata alcune ore fà, è fra le più solenni di tutto
l’anno; sebbene l’istituzione della Festa del Corpus Domini abbia per oggetto d’onorare con maggior
splendore il medesimo mistero, pure la Chiesa non vuole che l’anniversario della Cena del Signore
perda niente degli onori cui ha diritto. Il colore dei paramenti sacri, in questa Messa è il bianco,
come nei giorni di Natale e di Pasqua; ogni segno di lutto scompare.

Tuttavia, molti dei riti straoridinari mostrano che la Chiesa teme ancora per il suo Sposo, e solo
er un momento sospende la tristezza che l’opprime. Il Sacerdote all’altare ha intonato l’Inno

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14
angelico: Gloria a Dio nel più alto dei cieli!” e le campane lo hanno accompagnato fino alla fine,
suonando giosamente a distesa; ma a partire da questo momento rimarranno mute, ed il loro silenzio,
per lunghe ore, stenderà sulla paese un’impressione d’abbandono; come se la santa Chiesa volesse
farci sentire che questo mondo, testimone dei patimenti e della morte del suo divino autore, ha
perduto ogni dolcezza e melodia, ed è divenuto deserto e melanconico; e più particolarmente ci vuol
ricordare che gli Apostoli, voce di Cristo, figurati nelle campane che col loro suono chiamano i
fedeli alla casa di Dio, sono tutti fuggiti, lasciando il Maestro in preda ai suoi nemici.

Sebbene la Chiesa sospenda per alcune ore l’offerta dell’eterno Sacrificio della Messa, tuttavia
non permette che siano negati al suo divino Re gli omaggi a lui dovuti nel Sacramento del Altare. I
momenti in cui l’Ostia santa pare divenuta inaccessiblile alla nostra indegnità, la pieta cattolica ha
saputo trasformarli in un vero trionfo all’augusta Eucaristia, allestendo in ogni chiesa un altare-
sepolcro, dove, dopo la Messa, la Chiesa rinchiuderà il corpo del Signore. Esso rimarrà nascosto
sotto alcuni veli; ma i fedeli si affolleranno ugualmente ai suoi piedi ad adorarlo.

Tutti accorreranno ad onorare il sepolcro dell’Uomo-Dio, perchè “ovunque sarà il suo corpo
s’aduneranno le aquile” (Mt. 24, 28); e da ogni punto del mondo cattolico s’eleverà a Gesù, come un
felice compenso degli oltraggi di cui fu fatto segno in queste medesim ore dai Giudei, un vino
concerto di fervoreso preghiere, come mai accade in altri tempi dell’anno. Là si daranno convegno e
le anime ferventi nelle quali Gesù già vive, e i peccatori convertiti dalla grazia e avviati alla
riconciliazione”

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14
Quindi, adesso davanti a nostro Re Sacramentato, rendiamogli grazie per l’immenso beneficio
che ci ha fatto col rimamere tra noi nelle nostre chiese e darsi in alimento alle nostre anime sotto le
apparenze del pane e del vino. E infine, nel giorno dell’istituzione del Sacerdozio Cattolico
preghiamo speciamente il Signore qui presente di concedere la perseveranza e santificazioni dei suoi
sacerdoti, e di aumentare il loro numero.

Non soltanto contro queste verità essenziali della fede cattolica si imbatte

REEMPLACE CON EL TÍTULO DE LA PLÁTICA - ERRORE. L'ARGOMENTO PARAMETRO È SCONOSCIUTO. 4//


14

Potrebbero piacerti anche