PER ESSERE FELICE VIENI meravigliati tutti quelli che avevano

FUORI DALLO STATO DI assistito ad un prodigio così

PECCATO straordinario.
Sant’Ambrogio, commenta questo
passo e dice: “Anche la Chiesa piange
Giovane, dico a te, alzati
all’infinito i suoi figli, ma per una
C’è nel Vangelo una scena incantevole,
morte peggiore di quella, perché è la
che ci narra la resurrezione del figlio
morte della grazia, morte dell’anima,
della vedova di Nain.
morte eterna …” e da quella paura di
Un giorno, in cui Gesù si avvicinava
vederli perire eternamente piange
con i suoi discepoli e la grande
senza consolazione e li aspetta con
moltitudine alla città di Nain, incontrò,
impazienza per vederli riportati in vita.
all’entrata, un corteo che stava per
Tu che leggi questo, sei morto? Per
seppellire un giovane, l’unico figlio
capire bene questa domanda, continua
della vedova che piangeva in modo
a leggere.
inconsolabile. Per la compassione
davanti alle lacrime di quella madre, si
Cadaveri ambulanti
avvicinò a lei e le disse: non piangere.
Dio dice nell’Apocalisse: “Conosco le tue
Dopo si diresse dal defunto (quelli che
opere; ti si crede vivo e invece sei morto”
lo portavano si fermarono) e gli disse:
(A 3, 1) e Sant’Agostino lo dice così:
“Giovinetto, dico a te, alzati”.
“Sappiamo che molti portano le anime
A quel punto, il giovane, come se si
dei morti in corpi viventi”.
svegliasse da un placido sogno,
Perché molti nel vivere sono morti?
rincorporò ed iniziò a parlare ed Egli lo
Semplicemente perché le loro anime
consegnò a sua madre, lasciando
1
sono morte a causa del peccato. E’
conosciuto il peccato mortale, si chiama
così perché dà morte all’anima di chi lo
commette.
Il peccato è la morte dell’anima
immortale, morte che lascia l’uomo
vivo, e a cui né la morte del corpo né
l’eternità pongono fine. È la seconda
morte, la peggiore di tutte … l’anima è
la vita del corpo e la grazia è la vita
dell’anima e quanti la perdono! Tra i
peccati che si commettono, il più esteso
e quello che fa più stragi tra la
gioventù, è senza dubbio quello
dell’impurità e perciò mi muovo a
darvi un segnale di allarme perché non
continuiate ad essere cadaveri
ambulanti, e aprendo gli occhi in
tempo, riconosciate i grandi mali che
comprende questo vizio e terrete
presente i mezzi che dovrete porre per
vedervi liberi da lui e così non avrete
da piangere tutta la vita e per tutta
l’eternità la vostra sventura …
2
“Tutte le strade e le autostrade hanno
curve pericolose e passaggi difficili;
l’autista sconsiderato che non vuole
premunirsi di tali pericoli, né frenare in
tempo, corre il rischio di precipitare in
burroni e di essere ridotto a pezzi o
morire tragicamente. Lo stesso accade
– in senso mortale – a tutto ciò che non
vuole porre freno alle sue passioni,
nelle circostanze pericolose della sua
vita giovanile, mancanza di esperienza,
mal inclinato ai vizi, attratto dalle
ingannevoli seduzioni del mondo, del
demonio e della carne. Arriva l’ora
fatale del pericolo, non è attento,
trascura i salutari consigli, mette la
fiducia in se stesso, s’immola
temerariamente, non frena le sue
impetuose passioni e precipita
all’abisso della sua perdizione …”
Vivete in allerta … riflettete …
allontanatevi dal vizio
Ci sono molti giovani nei quali
risplende la purezza, quel giglio di
angelica virtù, sono caste vergini che
vivono in sana allegria … ma dopo
rifletti sugli ambienti del mondo, le
discoteche, i film indecenti, le cattive
compagnie … terminano con lo
sporcare la loro lingua e il loro cuore
con grossolane parole, indecenti e
perfino blasfemie … e stando insieme a
giovani libertini, arrivano a perdere la
loro purezza.
La gioventù è esposta ai pericoli dato
che è molto inclinata al male, per essere
ignorante e senza esperienza, perché si
corregge molto difficilmente ed è molto
incostante nel bene; gli avvertimenti
per il suo bene, la annoiano e la
stancano … solo le giovani che danno
ascolto ai consigli salutari che
frequentano i Sacramenti e stanno
attente ai pericoli del mondo sono
quelle che perseverano nell’essere
caste. Invece, quelle che frequentano il
mondo, che permettono di far arrivare
lusinghe dei giovani, sono solite
3
cadere, e la cosa più triste è che le
giovani che non riflettono capiscono
che si vanno a perdere in tal modo, che
molte finiscono in “brutte cose” con
abitudini perverse e passato non molto
tempo, le si vede malate, inutilizzate e
spregevoli e così le va avanti la
vergognosa vita, disturbata dalle
vergognose infermità sessuali e
minacciata da una tisi fulminante, che
termina subito nella tomba … e la sua
anima arderà nell’inferno … aprano gli
occhi in tempo quelle ragazze
sfortunate vendute al vizio! …
Anche il cammino di molti giovani
viene ad essere simile, perché trascinati
dalle loro basse passioni e
concupiscenze finiscono per
corrompersi e seguono gli stessi
cammini di perdizione … (un giorno
mi fece tanta pena come uno per aver
visitato le cosiddette: “cattive cose” si
ammalò e dovettero amputargli una
gamba …)
Giovane, che leggi questo, apri gli
occhi e allontanati dal cammino del
vizio. In nome di Cristo, e con le parole
che Egli diresse al figlio della vedova
di Nain, ti dico: “Giovinetto, alzati …” si
alzati dallo stato in cui sei caduto e
ritorna da Cristo, come un giorno lo
fecero la Maddalena, la Samaritana, il
figliol prodigo. Cristo Gesù è venuto nel
mondo per salvare i peccatori (1 Tim 1,
15) il quale vuole che tutti gli uomini siano
salvati e arrivino alla conoscenza della
verità. (1 Tim 2, 4) “Ed egli è morto per
tutti, perché quelli che vivono non vivano
più per se stessi, ma per colui che è morto e
risuscitato per loro” ( 2 Cor 5, 15)
Cristo ci dice a tutti: “Io sono la luce del
mondo; chi segue me, non camminerà nelle
tenebre” (Gv 8, 12)
Dio ti ha dato la libertà per il bene e per
tanto devi allontanarti dal male. Chi
continua a cadere una e un’altra volta
nel peccato, forse dice: “Come potrò
alzarmi per sempre? Faccio fatica ad
4
uscire da esso. Abbi fiducia, e continua
a leggere questo libro e quando lo avrai
finito di leggere, vedrai chiaro il
cammino della tua salvezza. Gesù
Cristo, Nostro Salvatore, ha detto: “Voi
avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate
fiducia; io ho vinto il mondo!". (Gv 16, 33)
con l’aiuto della sua grazia vincerai.
La ribellione delle passioni
Dal peccato dei nostri primi padri
“Non maledirò più il suolo a causa
dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano
è incline al male fin dalla adolescenza; (Gn
8, 21) “Quindi, come a causa di un solo
uomo (Adamo) il peccato è entrato nel
mondo e con il peccato la morte” (Rm 5,
12) i nostri primi padri creati da Dio
godevano all’inizio dei doni di
integrità, scienza, immortalità … ma
peccarono, offesero Dio, rompendo il
comando che gli aveva dato. Il loro
peccato fu di disobbedienza con radice
nella superbia, poi peccarono per voler
essere come Dio.
Allora persero i doni ricevuti: quello
dell’integrità che consisteva nell’avere
soggette le passioni alla ragione …, “la
carne infatti ha desideri contrari allo
Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla
carne” (Gal 5, 17)
La causa per cui Dio ha permesso che
la carne si mettesse contro la ragione
nei nostri primi padri … è stata perché
loro si misero contro Dio,
disobbedendo al suo comando.
Castigali per ciò che peccarono (San
Giovanni d’Avila)
Se noi discendenti di Adamo, nasciamo
con il peccato e soggetti al dolore e alle
passioni è stato Adamo il
rappresentante e la testa morale e
giuridica di tutto il linguaggio umano;
di conseguenza, la grazia che perse per
sé la persero anche i suoi discendenti.
I bambini non hanno il peccato
personale, ma sì, ereditano il peccato
originale. Quel peccato si cancella con
5
il Battesimo, ma continuiamo ad essere
soggetti alla concupiscenza e alle
penalità di questa vita, che Dio vuole
che soffriamo con pazienza per il
maggior merito della vita eterna e
perché vedendo che il peccato da Dio
viene castigato, concepiamo grande
odio verso di esso.
Ora tutti i figli di Adamo, provano il
piacere sessuale; ma questo bisogna
cercarlo nel retto cammino del
matrimonio e non nei i tortuosi sentieri
del disonore, del tradimento e
dell’immoralità più svergognata.
Le vergini, i celibi per virtù, coloro che
fanno voto di castità, hanno
l’approvazione di Dio e vivendo in
continenza perpetua, si dedicano a
portare avanti un’altra vita più eccelsa:
quella dello spirito.
La castità perfetta
Che cos’è la castità? È la virtù che tiene
in riga ciò che c’è di disordinato nei
piaceri sessuali. Per questo impone
continenza assoluta fuori dal
matrimonio e dentro si esso,
moderazione. La castità è una virtù
angelica, austera, delicata e difficile. Si
oppone a ogni piacere carnale e impuro
quando è illecito. “la castità è un dono
di Dio che non lo nega a coloro che
chiedono il bene” (Cat Rom.) e si
sforzano con la sua grazia di
conservarlo.
Magari, dice San Paolo, “fossero tutti
… come me stesso” questo è, celibi,
consacrati a Dio. Membri di Cristo!
Castità perfetta! Questo apostolo
consiglia la verginità, non la comanda,
perché la sua acquisizione è opera di
Dio e suppone un grande sforzo, un
eroico sacrificio e un dominio assoluto
di se stesso, e perciò questo è il
sacrificio più bello e più nobile che si
possa offrire a Dio in questo mondo.
Il fine della castità è conservare con
rispetto il tesoro della vita, portarlo
6
come un alveo d’oro fino al
matrimonio e in questo amministrarlo
conforme alla legge di Dio, o
conservarlo intatto e dedicare tutte le
energie a fini più alti.
Nel piano di Dio il corpo: “non è per la
fornicazione, ma per la gloria di Dio,
come il Signore per il corpo”. Con il
corpo dobbiamo servire Dio dove e
come Egli ci comanda (nel matrimonio
se è la sua volontà) o in uno stato di
consacrazione nel quale ci si astiene dal
matrimonio e dai piaceri della carne
per un servizio più completo a Dio e al
prossimo.
“E’meglio e più glorioso conservarsi
nella verginità o nel casto celibato che
unirsi in matrimonio” (Concilio di
Trento) “Lei lascia il cuore libero e
disponibile per le opere di apostolato
(PC. 10) ma non tutti capiscono questo
dono, se non quelli a cui glielo si è
concesso dall’alto.
Tutti dovrebbero apprezzare questa
virtù della castità. Molti dottori medici
hanno parlato a suo favore: “La castità
è possibile senza danno della salute, è
un fatto comprovato da mille casi” (Dr.
Meye)
“I casti sono i forti” (Hahn – Hahn)
“Nessun medico conosciuto ha potuto
né potrà stabilire che per la salute del
corpo che convenga dare una gestione
sciolta all’istinto sessuale” (Dr. H.
Paull) La vittoria dei grandi peccati
proporziona la salute spirituale
all’anima e alla salute corporale. “le
benedizioni di una vita casta le
sperimentano in sé tutti gli uomini,
specialmente i giovani” (Dr.
Mantegazza)
“La purezza nobilita lo spirito,
chiarisce l’intelligenza, eleva la mente,
riguardo Dio e con essa non ci sono né
difficoltà né problemi. Il cuore puro ha
orizzonti molto ampi, chiarezza delle
cose, serenità nelle lotte, zelo per il
bene. Ogni anima innocente, esenta dal
7
peccato, ha una naturale tendenza
verso l’ottimismo e l’allegria, senza
mescolamento né di abbattimento né
tristezza, rispetto all’anima dissoluta e
macchiata dal peccato” (M. Martin
Sanchez)
La castità è una gioia d’inestimabile
valore, virtù che bandisce l’interezza, la
limpidità e l’onestà del corpo e
dell’anima. Essa è fonte di bellezza, di
allegria, di pace, e a sua volta
promotrice di opere di zelo e di
apostolato.
La disonestà è un peccato grave
Vediamolo alla luce della fede. La
disonestà è proibita da Dio nei due
comandamenti: il sesto e il nono. La
stessa legge che proibisce di uccidere e
rubare, proibisce le azioni, le parole, i
pensieri e i desideri impuri. Ecco qui la
grande e indiscutibile ragione della
castità: La legge divina.
Dio lo manda e questo deve bastare,
perché Egli non deve dar conto a
nessuno. Pertanto, chi profana il suo
corpo fa una grave ingiuria a Dio, che è
il suo unico dono; ogni persona
disonesta nelle opere, parole, pensieri,
si fa reo della violazione dei diritti
divini.
Vediamo ciò che ci dice la Sacra
Scrittura, la Parola di Dio. Con che note
condanna l’impurità! "Il mio spirito non
resterà sempre nell'uomo, perché egli è
carne” (Gen 6, 3) “Quelli che vivono
secondo la carne non possono piacere a
Dio” “Poiché se vivete secondo la carne,
voi morirete” (Rom 8, 8 e 13)
“O non sapete che gli ingiusti non
erediteranno il regno di Dio? Non
illudetevi: né immorali, né idolatri, né
adulteri, né effeminati, né sodomiti, né
ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti,
né rapaci erediteranno il regno di Dio.” (1
Cor 6, 9-10)
“Non sapete che siete tempio di Dio e che
lo Spirito di Dio abita in voi?
8
Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio
distruggerà lui. Perché santo è il tempio di
Dio, che siete voi.” ( 1 Cor 3, 16-17)
“Infatti siete stati comprati a caro prezzo.
Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!”
(1 Cor 6, 20) pertanto chi profana il suo
corpo, oltraggia Gesù Cristo.
Dice anche San Paolo: “Non sapete che i
vostri corpi sono membra di Cristo?
Prenderò dunque le membra di Cristo e ne
farò membra di una prostituta? Non sia
mai!” (1 Cor 6, 15)
Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore,
o impuro, o avaro - che è roba da idolatri –
avrà parte al regno di Cristo e di Dio” (Ef
5, 5)
“Il Signore sa liberare i pii dalla prova e
serbare gli empi per il castigo nel giorno
del giudizio,
soprattutto coloro che nelle loro impure
passioni vanno dietro alla carne e
disprezzano il Signore.
Temerari, arroganti, non temono
d'insultare gli esseri gloriosi decaduti” (2
Pt 2, 9-10)
“Non entrerà in essa nulla d'impuro” (Ap
21, 27)
Gli sposi possono arrivare ad essere
anche molto colpevoli senza timore di
Dio. Ricordino ciò che dice la Scrittura:
“Gli empi saranno distrutti per sempre e la
loro stirpe sarà sterminata” (Sal 37,
28)
Ascoltate sposi ciò che dice San Paolo:
“Il matrimonio sia rispettato da tutti e il
talamo sia senza macchia. I fornicatori e gli
adulteri saranno giudicati da Dio” (Eb 13,
4)
Dio aveva destinato alla vita e al cielo
tanti figli! Dove sono tutti? Oh
disgraziati che fermate nel nulla
l’essere destinati a benedire, a lodare
Dio e a possederlo eternamente! La
9
Scrittura ci dice che il disgraziato Onan
ha impedito con un’azione detestabile
che avesse compimento la volontà di
Dio e il Signore lo castigò con la morte.
(Gen 28, 9)
Una simile profanazione è contraria
alla legge naturale e alla santità del
matrimonio. Questo crimine è un
omicidio. Ci sono padri che si
lamentano delle loro disgrazie delle
malattie e della morte dei loro figli.
Non saranno punizioni di Dio? …
San Basilio chiama la disonestà “peste
viva” e San Gregorio Magno “catena
infernale che tiene schiave le anime”.
“nessun altro peccato come il vizio
impuro, dice San Tommaso, rallegra il
demonio”
Dobbiamo fuggire da questo peccato,
per la viltà e malizia che contiene e per
le funeste conseguenze che da lui
derivano. La vittoria dei peccati gravi
proporziona la salute spirituale
all’anima e alla salute corporale,
quando la caduta in essi conduce alla
rovina della salute spirituale e
corporale, sconvolge il sistema nervoso
e svalorizza l’amore.
I piaceri del diletto carnale valgono
poco
Il cuore dell’uomo è insaziabile, perché
è molto grande e quasi immenso, ecco
perché ha un’infinità di desideri, e
nessuna creatura può soddisfarli. C’è
bisogno di Dio e solo Dio può riempire
quel cuore … è che l’uomo è fatto per
Dio e solo per Dio …
L’anima razionale, dice San Bernardo,
può occuparsi di mille cose, ma queste
non possono riempirla. Cosa rimane ai
lussuriosi dopo aver soddisfatto le loro
passioni? Perché cercano senza
smettere nuovi piaceri? Che potere ha
il piacere! Non può alimentare né lo
spirito, né l’anima, né il cuore ed
esaurisce e uccide il corpo lasciando un
10
orribile vuoto.
Che cosa troveremo nei piaceri carnali?
In loro si trova la miseria, la bassezza,
l’inutilità, l’insaziabilità, la brevità,
l’instabilità, la falsità, la delusione, la
malattia, mille croci …
Il piacere, dice Seneca, si appaga nello
stesso istante in cui si pretende di
godere: la sua fine coincide con il suo
inizio. Il piacere dura un istante, dice
Sant’Agostino, e il castigo di
quest’istante colpevole sarà eterno.
Il piacere è disprezzabile per se stesso e
porta dietro a sé una moltitudine di
malattie orribili e crudeli. Per una
goccia di miele, l’impudico si
sommerge in un oceano di fiele …
nell’impurità, dice San Bernardo, il
piacere passa e non ritorna, il peso
arriva e non se ne va …
L’impuro vorrebbe che il piacere
durasse sempre e senza la mescolanza
di dispiaceri, ma non è così …
Questo desiderio di godere sempre
piaceri, prova che il tuo cuore è fatto
per Dio. Vediamo ora quanto sono
pericolosi gli effetti dell’impurità.

11

I DANNOSI EFFETTI
DELL’IMPURITA’
1° il peccato dell’impurità svalorizza e
schiavizza
Un’immagine della schiavitù, della
svalutazione e degradazione
dell’impudico è la triste sorte del
disgraziato figliol prodigo. Questo,
ridotto alla miseria, si è fatto schiavo di
un padrone avaro e senza pietà che lo
ha mandato nella sua casa di campagna
per custodire un branco di maiali.
(Lc 15, 15)
Tale, e anche peggio è la schiavitù degli
impuri. Può esserci una più degradante
schiavitù che sottomettere l’anima, che
è tanto grande, alla carne e ai sensi? …
è schiavo della più vile delle passioni,
schiavo della creatura che lo seduce e a
cui seduce … schiavo dei suoi capricci,
schiavo di se stesso e schiavo del
12
demonio …
Gesù Cristo dice: "In verità, in verità vi
dico: chiunque commette il peccato è
schiavo del peccato” (Gv 8, 34) … e se tutti
i peccati ci hanno fatto schiavi che cosa
diremo della schiavitù nella quale
precipita il peccato impuro? …
O miserabile servitù, esclama
Sant’Agostino, miserabile servitù del
piacere! Lo schiavo dell’uomo, stanco
dei duri comportamenti del suo
padrone, può qualche volta,
raggiungere la libertà ricorrendo alla
fuga, ma lo schiavo dell’impurità dove
deve fuggire per recuperare la libertà?
Da qualsiasi parte vada, trascinerà il
suo corpo.
L’impudico non ha volontà propria, la
ha alienata, appartiene ad altri;
e siccome senza volontà non si può fare
nulla, rimane nella sua dura servitù.
Inoltre l’impudico, si avvilisce
infinitamente più del prodigo, perché
guarda e alimenta il branco dei pensieri
immondi con il quale si diletta e
mantengono il loro cuore convertito in
una fogna. Vedete qui la sorprendente
ma giusta metamorfosi del libertino e
del suo stato; vedete il castigo imposto
alla sua licenza e alla sua pazza libertà.
Chi non vuole essere figlio sottomesso
al suo generoso padre, si vede costretto
ad essere schiavo del demonio …
Invece di spiritualizzare il suo corpo,
l’uomo impuro materializza la sua
anima, dice Sant’Agostino. Niente
imbruttisce tanto, niente è più
vergognoso più ripugnante e vile della
lussuria.
Platone e Cicerone dicono che il piacere
è l’alimento dei cattivi cuori.
2° I tormenti dell’impudico
L’impurità è un fuoco divoratore. Il
fuoco delle passioni divora i giovani,
dice il Salmista (78, 64)
Divampò il fuoco nella loro fazione
13
e la fiamma divorò i ribelli.
(Sal 106, 18)
Così come il fuoco brucia gli oggetti
materiali, la lussuria brucia l’anima, il
cuore e perfino il corpo …
L’uomo corrotto passa da alcuni
desideri ad altri, da rovesciate; tale è il
circolo della sua vita e come dice il
Salmo è una ruota che gira senza
smettere (83, 14)
Che cos’è la passione impura se non il
fuoco? Che cosa sono i cattivi pensieri
se non la paglia? E chi non sa che se
non si spegne la scintilla che sta nella
paglia, in seguito arde tutto? E
sant’Ambrogio dice: “L’impurità è un
fuoco crudele che non ha lasciato mai
un attimo di tranquillità: arde notte e
giorno e non lascia dormire”. I due
infami anziani che commisero
l’attentato contro Susanna, ardevano
infuocati nel fuoco della
concupiscenza, dice la Scrittura.
(Dn 13, 8)
“O lussuria fuoco infernale”, esclama
san Girolamo, fuoco la cui materia è la
gola chiamata orgoglio, le cui scintille
sono i cattivi discorsi il cui fumo è la
pazzia e il cui fine è l’inferno!
Il desiderio dello spirituale piace, e il
desiderio del carnale è un tormento: in
questo il desiderio è vile, in quello è
nobile e grande. I piaceri carnali
producono subito astio e l’astio
produce disgusto, ma i piaceri
spirituali soddisfano senza disgusto e
la soddisfazione eccita il desiderio:
perché quanto più lo proviamo più lo
conosciamo e più lo amiamo. Perché
non combattiamo l’impuro e aspiriamo
al bello?
3° Orribili stragi dell’impurità
Un effetto molto lamentabile
dell’impurità è finire con ogni specie di
bene. Si racconta del prodigo che è
partito per un paese straniero e lontano
14
e dissipò lì tutti i suoi beni nel mezzo
della crapula e di tutti gli eccessi.
(Lc 15, 13) Lo stesso succede a tutti i
libertini di professione. Perdono tutti i
doni della natura e della grazia …
perdono la carità e tutte le virtù …
questo vizio distrugge l’intelligenza; fa
disconoscere Dio e perdere ogni idea di
virtù …
Coloro che iniziano a consegnarsi a
questo vizio, dice Sant’Ambrogio,
iniziano anche ad allontanarsi dalla
fede … perdono la memoria della legge
e dei benefici di Dio … la volontà porta
ad essere tanto deboli e si perverte in
tale maniera da preferire il vizio alla
virtù, il piacere alla ragione, la creatura
al creatore, la carne allo spirito, il
rimorso alla pace, la terra al cielo …
L’impudico diviene stupido, incapace
di un consiglio, di ragione, di talento,
di valore, di eroismo, e di ogni bene …
Tutte le forze dell’anima destinate a
servire il Creatore, sono perse dalla
creatura per la concupiscenza e i
piaceri carnali … rimanendo
sconosciuti i doni della grazia …
Il piacere è una catena che converte
l’anima in schiava del corpo e in questa
maniera la sottomette alla carne che fa
in modo che quest’anima si subordini
al corpo e non viva altro che per lei,
arrivando anche a convertirsi in
materia e fango …
Il piacere dei romani dice Livio, fece
che Annibale fosse il vincitore, perché
la forza di quelli era snervata e il suo
valore appagato. (Storia Rom.)
Caso simile a questo è stato quello dei
due soldati di Bismark, il Fuhrer
tedesco, che sapendo che molti
soffrivano di malattie sessuali e senza
forza, li esortò dicendogli che
avrebbero vinto se non si sarebbero
dati al vizio, mantenendosi casti, per
essere forti e poter combattere e gli
indicò come modelli persone religiose e
giovani cattolici … ma per osservare la
15
castità, come vedremo, non bastano le
semplici forze naturali …
4° Lo scandalo che produce l’impurità
Questo è uno degli effetti più dannosi.
Il lussurioso è macchiato e macchia gli
altri; sparge un odore di morte che
uccide, come dice San Paolo (2
Cor 2, 16). Tutto corrompe
l’impudicizia, è uno scandalo che si
trova da tutte le parti. Nei banchetti,
nel silenzio, nel riposo, nei cinema, nei
gruppi, nelle discoteche, nei balli, nei
cattivi libri, nelle cattive compagnie …
Non esiste scandalo più pericoloso che
quello dell’impudico, scandalizza in
tutto e per tutto. Non c’è niente di
santo e sacro per lui; non rispetta né
l’innocenza, né l’età, né la debolezza,
né le lacrime, né il tempo, né i luoghi,
neanche le cose e persone sacre … Ci
sono giovani che in seguito, si nota che
sono macchiati di questo vizio, perché
non sanno parlare altro che di cose
impure …
Il quadro degli scandali impuri
possiamo vederlo tracciato nel libro
della Sapienza (2, 1 ss) dove vediamo
che stupidamente dissero a loro stessi
quelli che non ragionano: dopo questa
vita saremo come se non ci fossimo mai
stati, godiamo dei beni presenti e
godiamo della creatura perché la
gioventù passa in fretta.
Nessuno di noi è estraneo ai nostri
piaceri, lasciamo da ogni parte orme di
allegria, tale è il nostro destino;
disprezziamo chi è casto, tendiamo i
lacci all’innocente … questi sono i loro
pensieri, ma si sbagliano, perché li
acceca la loro malvagità e non
conoscono i misteriosi giudizi di Dio e
non aspettano la ricompensa della
giustizia, né stimano il prezzo delle
anime pure.
5° La dimenticanza di Dio e la cecità
16
“L'uomo naturale (così chiama San
Paolo l’uomo schiavo dei sensi) però
non comprende le cose dello Spirito di Dio;
esse sono follia per lui, e non è capace di
intenderle, perché se ne può giudicare solo
per mezzo dello Spirito”. (1 Cor 2, 14)
Parlate con un disonesto di Dio,
dell’anima, della vita eterna, della
pratica della religione, dell’orazione,
dei sacramenti … che linguaggio è
quello? Non lo capisce. Vorrebbe
convincersi che certe verità non
esistono per consegnarsi senza rimorsi
alle sue disordinate passioni.
La cecità dell’intelligenza e
dell’indurimento del cuore è una
conseguenza naturale, e la cosa più
triste, come dice San Cipriano “la
disonestà e la madre dell’impenitenza”
L’impudico ha occhi e non vede, cuore
e non sente. È come l’uccello che si
lascia beccare con la lega, come il pesce
che si lascia pescare con l’amo.
Il pesce scuote di contentezza quando
senza vedere l’amo divora il cibo, ma
quando il pescatore inizia a sollevarlo,
per prima cosa si lacerano le viscere e
poi si vede fuori dall’acqua, che è la
sua vita. Il cibo ingannevole che
costituisce le sue delizie è causa della
sua morte e della sua distruzione.
Questa è una viva immagine di ciò che
succede agli impuri. Niente acceca gli
impuri come questo vizio abominevole.
La conseguenza di tutto ciò che è stato
detto e che dovrebbe avere in conto il
disonesto, è che deve fuggire
dall’impurità e porre rimedio con i
mezzi che ora diremo, perché come
abbiamo detto, l’impurità svalorizza e
disonora l’uomo e non solo degrada
l’anima ma contamina anche il corpo e
lo profana. L’impurità comporta la
perdita della felicità.
In quante maniere si cade nel vizio
impuro?
Nel vizio dell’impurità si cade in
17
cinque modi: con pensieri, parole,
sguardi e azioni.
1° Con i pensieri. San Bernardo dice: “Lì
dov’è il vostro pensiero, c’è il vostro
affetto. Se pensate a cose disoneste, lo
Spirito Santo fuggirà da voi, si
allontanerà a causa dei vostri pensieri e
il tempio di Dio si trasformerà nella
tana del demonio; perché il demonio
approfitta di tutto ciò che lascia Dio.
Per questa ragione, sempre che si
presenti un cattivo pensiero, non
acconsentite, non lo lasciate entrare nel
vostro cuore, anzi respingetelo
prontamente. Respingetelo così come si
presenta, e si allontanerà da voi. Un
pensiero disonesto genera piacere, il
piacere il consenso, il consenso
l’azione, l’azione l’abitudine,
l’abitudine la necessità, e la necessità la
morte”. Guardate dove porta un
pensiero criminale …
“I ragionamenti tortuosi allontanano da
Dio”(Sap 1, 3) I cattivi pensieri sono
scintille che se non si spengono
immediatamente, accendono il fuoco
della concupiscenza e producono un
vasto incendio. “Sono in abominio al
Signore i pensieri malvagi” (Prov 15, 26)
Per questa ragione non dobbiamo
accarezzarli mai, dobbiamo dichiarare
guerra e scacciarli spietatamente,
vengano da dove vengano sia dalle
creature, sia dalla nostra propria
concupiscenza …
2° Si cade nel vizio impuro con i desideri.
Chi desidera commettere una cattiva
azione, l’ha commessa già nel suo
cuore, dice Gesù Cristo (Mt 5, 28) e San
Paolo aggiunge: “Rivestitevi invece del
Signore Gesù Cristo e non seguite la carne
nei suoi desideri” (Rom 13, 14)
3° Si cade nel peccato dell’impurità con le
parole. “Quanto alla fornicazione e a ogni
specie di impurità o cupidigia, neppure se
ne parli tra voi, come si addice a santi” (Ef
5, 3)
“Innanzitutto, in qualsiasi parte voi
18
siate, non dite nessuna parola
disonesta” (San Cesareo) “Poiché la
bocca parla dalla pienezza del cuore” (Mt
12, 34)
Le parole oscene mettono in evidenza
un cuore impuro. E quante persone si
permettono parole oscene! È uno
scherzo, dicono. Non è buono
scherzare con il peccato, violando la
Legge di Dio e scandalizzando il
prossimo.
4° Si cade nell’impurità con gli sguardi
San Pietro nella sua 2° lettera
( 2, 14) dice:
“han gli occhi pieni di disonesti desideri e
sono insaziabili di peccato”
Per non essere stato Davide attento ai
suoi sguardi, è caduto nell’adulterio e
nell’omicidio. Gli occhi sono le guide
dell’amore impuro, è impossibile
dominare la passione senza dominare
gli sguardi. Il fuoco arde da vicino; gli
occhi ardono da vicino e da lontano …
La forza degli sguardi è abbastanza
forte è abbastanza grande per ferire
mortalmente il cuore e l’anima.
L’oggetto visto rimane nell’anima e nel
cuore e imprime la sua forma, di
conseguenza l’amore o l’odio; e
quell’oggetto, anche se assente rimane
impresso nello spirito e nel cuore.
Sicuramente, dice San Basilio, quando
ci permettiamo uno sguardo impuro,
l’anima mira al centro il male …
dobbiamo evitare i cattivi sguardi come
il morso di una vipera “Occhi impuri
annunciano un’anima corrotta”
(Sant’Agostino)
5° Con azioni cattive. Si cade nel peccato
dell’impurità con cattive azioni: azioni
da soli o con altri … Tutti questi
differenti modi di cadere nel vizio
impuro sono peccati mortali, se c’è
volontà e un deliberato consenso …
La difficile cura dell’impurità e i suoi
castighi
Si cade facilmente nel vizio impuro:
19
questa passione si accende come le
materie più infiammabili esposte al
fuoco; ma è molto difficile correggersi
ed uscire da quella fognatura infetta,
soprattutto quando mediano numerose
ricadute e una vecchia abitudine …
San Geronimo lo dice così: “Chi trova
nodi in questa rete, che è la più forte
tra le reti di Satana, escono da essa solo
rare volte e molto difficilmente” . E San
Bernardo: “Così come chi ha
assaporato le dolcezze della grazia,
detesta i piaceri dei sensi, chi si
consegna ai piaceri della carne , non
può provare né sentire le dolcezze
dello Spirito Santo”.
“Quelli infatti che vivono secondo la carne,
pensano alle cose della carne” (Rom 8, 5)
Come fargli gustare le cose spirituali e
soprattutto la purezza? “L'uomo
naturale però non comprende le cose dello
Spirito di Dio” (1 Cor 2, 14)
“Non è questa la sapienza che viene
dall'alto: è terrena, carnale, diabolica” dice
l’apostolo Giacomo (3, 15)
Negli impuri non rimane alla fine
nient’altro che orgoglio, ostinazione,
cecità e stupidità …“L’impurità è la
madre dell’impenitenza”(San Cipriano)
Di mille giovani corrotti pochi sono
quelli che si convertono … Perciò il
peccato della lussuria è quello che
porta più anime al precipizio
dell’inferno.
“Non vi fate illusioni, dice San Paolo,
non ci si può prendere gioco di Dio.
Ciascuno raccoglierà quello che avrà
seminato. Chi semina nella sua carne, dalla
carne raccoglierà corruzione; chi semina
nello Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita
eterna” (Gal 6, 7 - 8)
Dio non ha mai castigato nessun altro
peccato come questo. Il più spaventoso
castigo che ha sperimentato il mondo, è
stato il diluvio e, che cosa portò il
diluvio sulla terra? L’impurità degli
uomini. Tutta la carne era corrotta e
per lavare la terra con il diluvio dal
20
vizio impuro, Dio invia il diluvio
d’acqua …
Che cosa ha fatto cadere sopra Sodoma
e sopra Gomorra la pioggia di zolfo e
fuoco? L’impurità … (Gen 19, 24) Chi
ha distrutto i grandi imperi? Il vizio
impuro. Da dove escono tutte le eresie
che devastano la Chiesa di Dio? Dal
vizio dell’impurità …
Stanchi di disgrazie e di castighi
durante la vita … l’impudico ha una
morte orribile …, il suo giudizio è
terribile … e l’inferno sarà la sua dote
per l’eternità …
“Il Signore sa liberare i pii dalla prova e
serbare gli empi per il castigo nel giorno
del giudizio,
soprattutto coloro che nelle loro impure
passioni vanno dietro alla carne e
disprezzano il Signore” (2 Pt 2, 9 -
10)
Non c’è rimedio per chi segue le strade
dell’impurità?
RIMEDI CONTRO L’IMPURITA’
1° Voler essere casti con l’aiuto della
grazia
Una volta che abbiamo considerato i
dannosi effetti dell’impurità, se siamo
fermi, dobbiamo volere ad ogni costo
essere casti.
Quando uno si propone un fine, la
prima cosa che deve fare è volerlo
raggiungere e volerlo davvero,
ponendo i mezzi necessari. Trattandosi
della virtù della castità, bisogna vedere
cosa vuole Dio e cosa dobbiamo fare
noi.
Anche se la castità è un dono di Dio
poiché senza la sua grazia non sarebbe
possibile conservarla o acquisirla,
notiamo che Dio vuole che cooperiamo
con il Suo aiuto.
Gesù Cristo dice a tutti: Se vuoi entrare
nella vita, osserva i comandamenti". (Mt
19, 17)
Notiamo cosa dice: “Se vuoi … osserva i
21
comandamenti” non uccidere, non
rubare, non commettere adulterio, ecc.
Questo indica che abbiamo libertà e
cooperare da parte nostra per essere
giudicati.
San Paolo dice ciò che Dio vuole e ciò
che noi dobbiamo fare: “Questa è la
volontà di Dio, la vostra santificazione,
come dire, la volontà di Dio è che voi
siate santi, puri e casti, e perché non ci
sia dubbio, che così è ciò che Dio vuole,
aggiunge l’apostolo (ciò che dobbiamo
fare da parte nostra) dovete farlo,
perché questa è la volontà di Dio, la vostra
santificazione: che vi asteniate dalla
impudicizia, che ciascuno sappia
mantenere il proprio corpo con santità e
rispetto” (1 Tes 4, 3-4)
E lo stesso San Paolo, una volta
convertito: “Per grazia di Dio però sono
quello che sono, e la sua grazia in me non è
stata vana; anzi ho faticato più di tutti
loro, non io però, ma la grazia di Dio che è
con me”
 (1 Cor 15, 10) qui vediamo
cooperazione e grazia.
Anche Dio ci dice per mezzo del
Profeta: “Convertitevi a me e io mi
rivolgerò a voi” (Zac 1, 3)
Dio allora ci invita alla conversione e
noi dobbiamo collaborare se vogliamo
salvarci.
Fortificare la volontà
C’è in noi una corrente o inclinazione
della natura viziata verso il male. “La
carne combatte contro lo spirito e lo
spirito contro la carne”. Bisogna
governare le passioni e non lasciarsi
governare da esse.
In materia di castità bisogna andare
controcorrente. A questo proposito
dice San Geronimo: “La nave che va
controcorrente non può avanzare se
non è sospinta da solidi remi. Se questi
falliscono è trascinata via dalle acque.
Così anche l’uomo, se non è aiutato da
Dio, viene trascinato dalla
22
concupiscenza nell’abisso della colpa”
La castità, è qualcosa d’impossibile, se
uno si appoggia solo alle proprie forze
naturali oppure a precetti negativi: non
fornicare, non commettere atti impuri
ecc. Ma è possibile e bella se ci si
appoggia a qualcosa di positivo:
l’amore a Dio, un amore vivo e totale.
Per Lui e con Lui bisogna vincere.
Casto è chi con un amore ha
guadagnato un altro amore.
L’appoggio all’amore di Dio è il motore
indispensabile della vita
soprannaturale. “L’azione segue il
desiderio se non si oppone un amore,
fondato sulla conoscenza, che dà
maggior volontà”, è come dire che un’
azione cattiva è l’effetto di un desiderio
cattivo e solo l’amore divino, su
conoscenza, ci può esortare ad
allontanarci dal peccato o dall’amore
impuro.
Il problema della castità possiamo dire
meglio che è più un problema del
primo comandamento che del sesto.
Allora se il cuore non si riempie di
Amore a Dio e lo si ama con tutta
l’anima, con tutta la nostra mente, e
con tutte le nostre forze, si finisce con
l’amare una creatura.
La persona che ha deciso di consacrarsi
al pieno servizio di Dio e del prossimo,
e a posto la sua mano sull’aratro, deve
andare avanti e riempire il suo cuore di
amore di Dio e se vuole vincere deve
pronunciare con coraggio un “Voglio”
tondo, anteponendo questo amore a
tutti gli amori terreni.
La passione ha le sue esigenze e la
volontà è contro la passione, una
volontà con energia e costanza. Non
devi essere schiavo delle passioni. Tu
devi sapere volere e volere ciò che è
volere, e per questo sii una persona con
carattere. “Il carattere è l’energia
segreta e costante della volontà,
qualcosa d’infrangibile nei propositi …
Carattere che non è altro che forza di
23
volontà della ragione …” (Lacordaire)
“Io non mi sottometto alle cose, sono le
cose che devono sottomettersi a me”
(Orazio) La castità è una volontà
infrangibile di essere puri nei pensieri,
parole e opere.
Per sapere vincere davanti alle
aggressioni delle passioni devi abituare
la tua volontà a guadagnare facili
vittorie, ricevi una lettera e vorresti
aprirla subito, aspetta cinque minuti a
farlo; ti dicono una parola
“spiacevole”, ti hanno mancato di
rispetto, hai ricevuto una scortesia,
(qualche volta è per mancanza di
educazione … o premeditata) …
vinciti, resta in silenzio, non rispondere
immediatamente, rifletti un po’, conta
fino a venti prima di rispondere … e
fallo se conviene senza rabbia con “una
risposta soave, una volta placata l’ira”
… Vietati di vincere nelle piccole cose e
così ti aprirai nel vincere cose
maggiori … e se lo fai con sguardi
soprannaturali, per amore verso Dio,
terminerai vincitore.
2° La preghiera “Vigilate e pregate”
Ciò che è sensuale trascina prima lo
spirituale, ed è necessario stare attenti e
vegliare sulla volontà, perché è debole.
Questo è il punto più importante della
lotta. Dalla volontà dipende la vittoria
o la sconfitta. Vincere è dire: No; essere
vinto è dire: Sì … Il peccato non si
trova nei sensi … neanche
nell’immaginazione … Si trova dove
c’è libertà ossia nella volontà, allora la
volontà è la porta del peccato.
Per la vittoria non dobbiamo
appoggiarsi alle nostre proprie forze o
mezzi umani, ma a Dio, ricorrere a Lui,
pregare, ripetergli: “No, non lasciarci
cadere in tentazione”, Gesù Cristo ci
dice: “Senza di me nulla potete fare”
contiamo sul suo aiuto. La Scrittura
dice: “Sapendo che non l'avrei altrimenti
ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa,
24
ed era proprio dell'intelligenza sapere da
chi viene tale dono mi rivolsi al Signore e
lo pregai” (Sap 8, 21)
Quanti di noi che viviamo nel mondo
oggi, “abbiamo necessità di forza e di
valore per trionfare e ogni
superamento delle tentazioni, delle
seduzioni, delle nostre proprie
tendenze con un energico no!” (Pio XII)
La tentazione è un combattimento e
bisogna “aspettarla” “non cercarla”
perché: “Un cuore ostinato alla fine cadrà
nel male, chi ama il pericolo in esso si
perderà”. (Sir 3, 25) la si deve aspettare
“preparato” con la preghiera …
La devota e fervente preghiera, dice
San Giovanni d’Avila, è uno dei
principali rimedi per vincere le
tentazioni della carne, allora se la
preghiera è a lei devota, si trova il
gusto delle cose divine, fa perdere il
gusto e le forze delle cose mondane.
Così come il piacere della carne, fa
perdere il piacere e le forze dello
spirito, così, essendo attratti dallo
spirito, tutta la carne è insipida”.
Non turbarti davanti alla tentazione.
“Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi
se non umana; infatti Dio è fedele e non
permetterà che siate tentati oltre le vostre
forze, ma con la tentazione vi darà anche la
via d'uscita e la forza per sopportarla”
(1 Cor 10,13) Durante la tentazione non
bisogna dare ascolto al tentatore, come
fece Eva. Vegliare sempre sulla volontà
… avanti carica d’oro, devi evitare i
In caso di sconfitta, non scoraggiarsi,
ricominciare di nuovo con più allegria
… e in caso di vittoria, non inorgoglirsi,
rendere grazie a Dio … Il diavolo
continuerà a tentare. Per vincere
dobbiamo pregare, ossia, la grazia di
Dio e la nostra collaborazione.
3° Evitare le occasioni di peccato
Il primo rimedio all’impurità è
allontanarsi molto da coloro la cui
presenza è una tentazione …
25
“Molte persone eminenti nella virtù,
sono cadute nel peccato, credendosi
sicure” (San Geronimo)
“La purezza del cuore dipende dalla
fuga vicino o lontano, dalle occasioni
che il mondo ci offre …
“Per essere contenti, bisogna
combattere tutta la vita, vigilare,
pregare” (A. Amundarain)
San Geronimo ha scritto ad una
giovane vergine, sua diretta: “Vai
ladroni”. Questi per rubarti la gioia
della purezza si presentano sotto
diverse forme: le cattive letture, le
conversazioni disoneste, il cinema
immorale, le cattive compagnie …
San Giovanni d’Avila ci dice: “E’ un
mestiere e anche grande essere
guardiano della castità, che si eviti la
conversazione familiare di donne con
uomini per buoni o parenti che siano.
Perché le brutte e non pensate cadute
nel mondo sono accadute proprio
grazie a ciò. Ci deve essere un cattivo
ammonitore della nostra fiacchezza e
un avviso in un’altra testa, con il quale
ci disinganniamo da qualsiasi falsa
sicurezza, che la nostra superbia ci
vuole promettere, dicendo che
penseremo senza essere feriti, noi
fiacchi, a quelli che tanto forti, tanto
saggi e quelli che sono stati anche
grandi santi, feriti molto gravemente.
(vale la pena leggere ciò che ti dico, dal
titolo: “LE ANIME SANTE” dottrina
dello stesso maestro di Avila)
Evitare l’oziosità
L’ozio insegna molte cose cattive
(Prov 33, 29) il pigro si fa indegno
dell’esistenza, e come all’albero senza
frutti bisogna dire: “Perché occupare
terreno invano?” … L’ozio è il padre di
tutti i vizi …
“Come un terreno che non sembra
essere stato coltivato, produce ogni
26
specie di erbe cattive, così l’anima che
non ha nulla da fare, si consegna ad atti
di depravazione” (San G. Crisostomo)
“L’ozio è la perdita dell’ora che non
passa e non torna … L’ozio produce
l’effeminazione della carne, genera
orgoglio … L’acqua che non scorre si
inquina …” (San Cril. Cat. 2)
I Padri della Chiesa esortano
frequentemente ad amare il lavoro,
perché questo nobilita, dà salute,
fortifica corpo e anima, esclude i vizi e
fa germogliare le virtù: l’innocenza, la
pazienza e la forza. “Siate sempre
occupati in qualcosa in modo che il
demonio vi trovi sempre occupati,
allora il pigro è pieno di cattivi
desideri” (San Geronimo)
L’esperienza ci dice che il lavoro,
l’essere sempre occupati in qualcosa, è
il modo più appropriato per essere e
permanere casto. Il tempo attuale è una
grazia di Dio ed è tempo di lavoro.
L’eternità sarà il giorno interminabile
del riposo e premio eterno.
“Ciascuno raccoglierà quello che avrà
seminato” (Gal 6, 7-8)
5° Mortificarsi
Non deve spaventarci questa parola.
“Mortificare” non è uccidere, ma
attenuare gli istinti ribelli della nostra
natura, soffocare e reprimere gli stimoli
della sensualità e movimenti
disordinati. Tanto più andrai avanti
nella virtù, dice il Kempis, più ti
vincerai.
“Mortificazione” è rinuncia alla
comodità e alle proprie soddisfazioni, o
meglio realizzazione di atti che portano
con sé qualche sacrificio, in ordine
all’acquisire un perfetto dominio dello
spirito sopra i sensi, o per riparare i
peccati propri o altrui, come
dimostrazione di amore a Dio.
I lussuriosi “Quelli che vivono secondo la
carne non possono piacere a Dio” (Rom 8,
8) e per la stessa cosa devono, come
27
dice San Giovanni D’Avila: “Castigare
la carne, trattandola con asprezza. Se
San Paolo vaso d’elezione, dice: “Anzi
tratto duramente il mio corpo e lo trascino
in schiavitù perché non succeda che dopo
avere predicato agli altri, venga io stesso
squalificato” (1 Cor 9, 27) come
penseremo noi di essere casti senza
castigare il nostro corpo, dunque
abbiamo meno virtù di lui e maggior
motivi per temere?
Si trova molto male l’umiltà tra gli
onori e la temperanza tra l’abbondanza
e la castità tra i piaceri.
E se fosse degno di scherno chi volesse
appagare il fuoco che arde nella sua
casa e allo stesso tempo gli gettasse
legna molto secca, molto più degno di
scherno è chi da una parte desidera la
castità e dall’altra parte riempie di
sciocchezze e di piaceri la sua carne e si
dà all’ozio, perché queste cose non solo
non appagano il fuoco acceso ma
bastano ad accenderlo a chi lo avesse
molto appagato … Ami, dunque, la
temperanza e il cattivo tradimento
della sua carne chi è amante della
castità”.
Bisogna mortificare i sensi: custodire
gli occhi con somma attenzione, poiché
“Sono la porta del cuore”
(Sant’Agostino) e il piacere, il tatto ecc.
La gola è la madre della lussuria … La
sobrietà è la madre della verginità e
nemica della carne corrotta, ma
l’intemperanza rinnega la castità e
alimenta l’impurità” (Sant’Agostino)
“State bene attenti che i vostri cuori non si
appesantiscano in dissipazioni,
ubriachezze” (Lc 21, 34) “Vino e donne
traviano anche i saggi” (Sir 19, 2) “Il vino
è rissoso, il liquore è tumultuoso chiunque
se ne inebria non è saggio” ( Prov 20, 1)
Chi comprende che la mortificazione è
la garanzia della castità saprà
sacrificarsi, fare atti di abnegazione,
privarsi qualche volta di un dolce o di
una caramella, assumere
28
nascostamente una postura scomoda,
darsi un pizzico, astenersi una
settimana dal fumare, fuggire dalla vita
molle, per non lusingare il corpo e così
evitare ogni tipo di sensualità.
“Una sposa del Redentore che ha
rinunciato al mondo, compie ciò che ha
promesso; non vuole conformarsi alla
volontà del secolo” (San Geronimo)
6° Devozione speciale alla Santissima
Vergine
Pio XII in “Sacra Virginitas” dice: Un
mezzo eccellente per conservare intatta
e sostenere la castità perfetta, mezzo
comprovato continuamente
dall’esistenza nei secoli, è quello di una
solida e ardente devozione alla Vergine
Madre di Dio”. Davanti ad una
tentazione impura, presentati davanti
alla Purissima Vergine Maria, invocala,
pregale con devozione un’Ave Maria.
7° La Santa Comunione
L’alimento eucaristico è un rimedio
contro la sensualità (Leone XIII) “Il
sangue dell’Agnello pasquale con il
quale vennero tinte le porte delle case
degli Israeliti, allontanò da essi l’angelo
sterminatore. Così anche il sangue
dell’Agnello eucaristico, allontana da
noi, mediante la Comunione, il
demonio che vuole farci perdere” (San
G. Crisostomo) Nel ricevere il Santo
Corpo di Gesù Cristo, la somma
purezza e santità, pensiamo che
andiamo ad essere “reliquiari preziosi
dove entrerà Egli, e fuggiremo da ogni
società, per onorarlo, autore di ogni
purezza. La comunione attenua le
nostre passioni … Dobbiamo
frequentare i Sacramenti per vivere
sempre in grazia.
Altri mezzi per vincere l’impurità
Tra i mezzi per vincere il grande
piacere abbiamo:
29
1.° Considerare la brevità e le grandi
sofferenze che ne seguono.
2.° Convincersi che è veramente il
nemico più mortale e la causa di tutti i
mali.
3.° Meditare attentamente sulla
differenza infinita che c’è tra le
ricchezze, le dolcezze, le consolazioni
del grande piacere … Il timore santo di
Dio e l’umiltà custodiscono dal vizio
impuro. Senza umiltà non c’è purezza.
Adamo si ribellò a Dio per orgoglio, al
punto che si ribellò la carne, si vede
nudo, prova vergogna, e si sente
obbligato a nascondere …
Dobbiamo sottometterci a Dio ed
obbedirgli; allora si sottometterà la
carne allo spirito, e gli obbedirà …
La lettura e lo studio della Bibbia
Il mio desiderio è risaltare. Come
mezzo per vivere casti, la lettura dei
Libri Santi. Il concilio Vaticano II esorta
tutti a leggerli con frequenza (DV. 25)
perché la loro lettura nutre e alimenta
la fede di tutti i cristiani e a sua volta la
purezza e tutte le virtù.
San Geronimo parla così: “Leggete con
frequenza le Scritture … nonostante
tutto non lasciate dalla mano la sua
lettura … La vita dei santi è la maggior
interpretazione delle Sacre Scritture …
Amate la scienza delle Scritture e non
amerete i vizi della carne”.
Sant’Agostino, continuava a lottare
giorno dopo giorno per uscire dalle
cadute dell’impurità. Le passioni gli
dicevano: ci stai lasciando? … Ed egli
alla vista della sua miseria concedeva
risposte compassionevoli: “Fino a
quando? Fino a quando dirò: domani,
domani. Perché non ora? Perché non
metto fine ora alle mie torpidità? … E
piangendo con amarissima contrizione
del cuore, sentiva una misteriosa voce,
come quella di un bambino che gli
ripeteva: “Prendi e leggi” e cadde nelle
sue mani il Vangelo … E alla fine apre
30
le lettere di San Paolo e la prima cosa
che comparve alla sua vista sono state
le parole della lettera ai Romani
(13, 13-14)
“Comportiamoci onestamente, come in
pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e
ubriachezze, non fra impurità e licenze,
non in contese e gelosie. Rivestitevi invece
del Signore Gesù Cristo e non seguite la
carne nei suoi desideri”…
Non volle continuare a leggere, né fu
necessario, come egli dice … Riconobbe
che Dio e solo Dio era il centro della
sua felicità e posto fine alle sue
torpidità, si consegnò allo studio e al
servizio di Dio e arrivò ad essere un
grande Saggio, Vescovo e Dottore della
Chiesa.
“Leggere le Scritture è una potente
difesa contro il peccato (San G.
Crisostomo) Esse, continua a dire, ci
aprono le porte del Cielo …
Termino ripetendo con San Geronimo
“Amate la scienza della Scrittura e non
amerete i vizi della carne”.
Chi ha la sorte di possedere
l’incomparabile tesoro della purezza,
ringraziate di cuore Dio, perché si
assomiglia agli angeli. E se qualcuno
per somma disgrazia, lo avesse perso,
si sbrighi a recuperarlo, purificando
l’anima con il Sacramento della
Confessione.
Pratichi ognuno di voi i mezzi che ho
insegnato per evitare i grandi peccati e
riuscirà a mantenersi puro e casto e
così si allontanerà da lui tutta la
tristezza e potrà riconoscere che la vera
allegria nasce da cuori puri.
Dirigetevi verso l’incontro con Cristo
Il titolo di questo libro: “Giovinetto,
alzati …” mi è stato ispirato dalle
parole che Cristo ha rivolto al giovane
defunto, figlio della vedova di Nain …
e ora spero che ti abbiano indirizzato
nel cammino che conduce a Cristo
stesso e per questo voglio terminarlo
31
con l’invito fatto un giorno da San
Giovanni Paolo II ai giovani (30 – 1 79)
:Dirigetevi verso l’incontro con Cristo:
solo Lui è la soluzione di tutti i vostri
problemi; solo Egli è la Via, la Verità, la
Vita, solo Egli è la vera salvezza del
mondo, solo Egli è la speranza
dell’umanità.
Cercate Gesù sforzandosi nel
conseguire una profonda fede
personale che informi e orienti tutta la
vostra vita, ma soprattutto che sia il
vostro compromesso e il vostro
programma, amare Gesù con un amore
sincero, autentico e personale. Egli
deve essere il vostro amico, il vostro
appoggio durante il cammino della
vita. Solo Egli ha parole di vita eterna
(Gv 6, 68)
La vostra sete di assoluto non può
essere saziata da compensazioni
ideologiche che conducono all’odio,
alla violenza, alla disperazione.
Soltanto Cristo cercato e amato con un
amore sincero, è fonte di allegria, di beneficando e risanando tutti”.(At 10, 39)
serenità e di pace. Laudetur Iesuschristus
Ma dopo aver incontrato Cristo, dopo
aver scoperto chi è Lui, non si può non
sentire la necessità di annunciarlo.
Sappiate essere testimoni autentici di
Cristo, sappiate vivere e proclamare
con parole ed opere la vostra fede.
Voi carissimi giovani, dovete avere
l’ansia ed il desiderio di essere
portatori di Cristo a questa società
attuale, più che mai bisognosa di Lui,
più che mai alla ricerca di Lui, a
pensare che qualche volta le apparenze
possono far credere il contrario”.
Il Papa ha insistito che i giovani fossero
ben formati nella fede e radicati nella
vita di preghiera e apostolato. Bisogna
essere apostoli verso altri giovani. Se
questo libro ti ha fatto molto bene,
inizia a fare apostolato facendolo
conoscere ad altri e facendo sì che si
propaghi e continui a rendere felici
anche altri, come Cristo: “Il quale passò
32