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Bruno Groening - Rivoluzione nella medicina

Riabilitazione di un misconosciuto
Una documentazione medica della guarigione per via spirituale. Matthias Kamp.

Prefazione

Sempre più persone che non trovano la guarigione con la medicina tradizionale, cercano altre vie per
ricuperare la salute. Osserviamo un crescente interesse per la medicina naturale e la guarigione per via
spirituale, un tema tabù per lunghi anni nelle pubbliche discussioni trova ora un grande interesse. Da parte
dei media ci sono sempre ancora delle presentazioni negative sull’argomento dovute a fatti isolati, così che il
fenomeno delle guarigioni per via spirituale è messo in dubbio.

Le molte opinioni, che per lo più sono prive di una profonda conoscenza del campo e spesso sono
presentate in maniera polemica, necessitano di un’esposizione oggettiva. La crisi che sempre più si aggrava
nel moderno sistema sanitario, i cui costi sono esplosi negli ultimi decenni, con allo stesso tempo una rapida
crescita degli ammalati, non lascia spazio ad una discussione ideologica, ma richiede un’azione decisa da
parte dei circoli responsabili, nell’interesse degli ammalati.

Seguendo il principio "Chi guarisce ha ragione", 200 ospedali della previdenza sociale per la salute pubblica,
in Gran Bretagna, alla fine degli anni 50, aprirono le loro porte alla guarigione per via spirituale; oggi sono
circa 1800 gli ospedali che permettono l’accesso ai guaritori spirituali.1 Il gabinetto britannico ha già
ammesso da decenni, con una presa di posizione che

"con la guarigione spirituale sono stati raggiunti dei successi che non possono essere spiegati con la scienza
medica."2

Al contrario della situazione in Gran Bretagna, la Germania sembra essere ancora una nazione in via di
sviluppo, riguardo all’accettazione della guarigione per via spirituale da parte del governo e delle scuole
mediche. La nozione di guarigione spirituale non è menzionata nella legislazione tedesca. Il guaritore
spirituale come tale non è riconosciuto. Perfino la cooperazione del medico col medico empirico, del medico
con il guaritore spirituale è proibita nella Repubblica Federale, dalle disposizioni sul lavoro.3

Per molti rappresentanti dell’ordine dei medici, l’influenza di una forza guaritrice invisibile sull’organismo
umano è, dal punto di vista della ragione, inconcepibile; è difficile vedere al di là del limitato orizzonte della
scuola scientifica.

Quando, perfino negli anni 90, specialmente in Germania, si ha da combattere contro forti resistenze,
pregiudizi, e informazioni fuorvianti a riguardo della guarigione per via spirituale, ci si può immaginare quali
grandi difficoltà avrà dovuto superare Bruno Groening (1906 – 1959) per operare le prodigiose guarigioni che
accaddero nella Germania degli anni 50.

Ignoranza, invidia, pregiudizi ideologici, ed una spaventosa superficialità delle ricerche hanno mostrato ai
media un’immagine di quest’uomo, in stridente contrasto con le dichiarazioni di molti testimoni del tempo, dei
rapporti professionali (vedi cap. 2) e dei resoconti di guarigioni, ai quali ho potuto accedere per scrivere
questo libro. Inoltre, mi è stato possibile avere dei colloqui personali, con i testimoni dell’epoca.

Nel corso delle mie ricerche, non ho trovato soltanto una comprensione più profonda della natura della
guarigione spirituale, ma ho visto sempre più chiaramente i motivi di fondo, di tutte quelle massicce
resistenze da parte delle istituzioni, contro quest’antichissima e primitiva forma del guarire. Ho capito, perché
un uomo come Bruno Groening che rappresentava la conoscenza soffocata dello spirito, e che portava la
guarigione senza costi a migliaia di persone dichiarate inguaribili dal sistema tradizionale, doveva essere un
pericolo per le forze della società, che fondavano la loro potenza sull’ignoranza e la sofferenza della
popolazione.
La scienza medica, la fatale implicazione delle industrie farmaceutiche, la medicina e le istituzioni sociali, ma
anche le grandi chiese, sono in questo contesto responsabili, per le smisurate sofferenze dei giorni nostri,
con l’aiuto di informazioni sconosciute spesso sospette.

Il motivo per scrivere questo libro però, è stato il fatto che le guarigioni accadevano non soltanto al tempo di
Bruno Groening, ma anche nei giorni nostri; in misura crescente, la guarigione subentra perfino in casi di
gravi malattie organiche, solo con la mediazione del suo insegnamento. Accanto ai rapporti di guarigioni del
tempo di Bruno Groening, ho potuto esaminare più di mille relazioni riguardanti guarigioni ed aiuti odierni. In
alcune delle guarigioni tra le più straordinarie, erano riportate le conferme dei medici.

In un tempo davvero "malsano", io come medico, ho potuto convincermi che l’insegnamento di Bruno
Groening ha aperto una via per la guarigione che non avrei mai creduto possibile. Perfino ammalati dichiarati
inguaribili dalla medicina tradizionale, possono ricevere su questa via una forza benefica guaritrice che non
conosce la parola "incurabile".

Sentendomi responsabile come medico, verso queste persone, ho scritto questo libro. Esorto anche i miei
colleghi ad avere più responsabilità verso i loro pazienti, di essere consapevoli della necessità di un’ulteriore
istruzione superiore. Li esorto a liberarsi dalla ristrettezza dogmatica di una "scuola di medicina"
esclusivamente orientata sul corpo, e di aprirsi alla guarigione spirituale. Solo quando impareranno a non
ergersi contro, ma, bensì a lavorare insieme al medico più grande di tutti gli uomini, come Bruno Groening
chiamava Dio, si potranno liberare dalla "zona d’ombra della medicina" e diventare autentici medici.

I successi di tutti i medici che hanno avuto il coraggio di fare questo passo, parlano un linguaggio
inequivocabile.

Matthias Kamp

"Credo che il guarire con metodi non materiali, cioè con metodi spirituali, avrà in futuro delle possibilità
inaspettate. Credo che, gradualmente, il vostro ambito di competenza sorpasserà quello che oggi, a diritto o
a torto indichiamo come ‘funzionale’ e abbraccerà anche tutto l’organismo. Vedo risplendere, di fronte a me,
l’aurora di una nuova epoca nella quale certe operazioni chirurgiche, come ad esempio quelle dei tumori
saranno considerate come lavoro di rappezzatura, e ci si renderà conto, colmi d’orrore, come mai una volta
sia esistita una conoscenza così limitata dei metodi di cura. Allora ci sarà a mala pena spazio per i
medicamenti tradizionali. Sono lungi dallo screditare in qualche modo la medicina moderna e la chirurgia, al
contrario, nutro una grande ammirazione per tutte e due. Ma ho potuto dare uno sguardo alle enormi energie
che si trovano nell’interno della persona e le cui origini vengono dall’esterno, e che sotto certe condizioni
fluiscono in lei; energie le quali possono soltanto essere designate come divine. Forze che non solo
guariscono disturbi funzionali, ma anche organici, che sono solo fenomeni concomitanti a disturbi psichico-
spirituali."

Prof. Dr. Carl Gustav Jung4

Bruno Groening - Rivoluzione nella medicina

Riabilitazione di un misconosciuto

Una documentazione medica della guarigione per via spirituale. Matthias Kamp.
Capitolo 1

Il misconosciuto

Non esiste l’incurabilità

Su nessun uomo fu scritto così tanto, come su Bruno Groening nella Germania del dopo guerra, subito dopo
che nel marzo del 1949, i primi successi di guarigione nella regione a Herford in Westfalia furono noti, il suo
nome era sulla bocca di tutti. Egli attirava la gente a migliaia, la quale, colpita nell’anima e nel corpo dalla
guerra, per la maggior parte abbandonata dal sistema medico tradizionale, vedeva in lui la sua ultima
speranza. Egli parlava di Dio, come del più grande medico, non solo al Traberhof a Rosenheim, ma anche in
molti luoghi della Germania; e come riportava un giornalista, "scene bibliche diventavano realtà."

L’intelletto è subito portato a respingere un tale fatto come favola, perché non si può spiegare con i comuni
concetti; tuttavia i fatti parlano un’altra lingua. Non solo allora, ma anche oggi, dopo più di 30 anni dopo la
morte di Bruno Groening si avverano ancora guarigioni, tramite il suo insegnamento anche se non si
possono spiegare dal punto di vista medico.

In vista dell’odierna catastrofica situazione del sistema sanitario, diventa sempre più urgente conoscere
questi avvenimenti senza pregiudizi. Chi pone in prima posizione le comodità personali, la presunzione e il
proprio borsello, e per questa ragione nega la sorprendente possibilità della guarigione per via spirituale
secondo il concetto millenario del "ciò che non è possibile, non può essere fatto", agisce in modo
irresponsabile.

Ma è anche importante fare una chiara differenziazione nel settore pressoché impenetrabile della
"guarigione per via spirituale" e di separare il grano dalla pula. La generale disapprovazione, causa di
esperienze negative è un segno d’insufficiente coerenza della verifica. Ovunque ci si può imbattere in
ciarlatani che vogliono trarre profitto personale dal dolore del prossimo. Né approvazione medica, né
riconoscimento statale come guaritore, proteggono da questi ciarlatani. La credulità è fuori luogo per una
persona ammalata e può avere conseguenze gravi. Sono necessarie informazioni da parte di competenti, al
di sopra del pensiero convenzionale.

Per questo ho ignorato tutti i pregiudizi comuni, ed ho esaminato le relazioni straordinarie ottenute fino ad
oggi dell’operare di Bruno Groening. I risultati sono descritti nelle seguenti pagine. Chi nonostante tutte le
prove ha difficoltà ad accettare quello che è stato detto, si ricordi delle parole di Shakespeare:

"Ci sono più cose in cielo ed in terra, di quanto la vostra erudizione scolastica si sogna."1

Mi sembra sensato, all’inizio di una tale prova, presentare un resoconto di una guarigione che testimonia
della realtà della forza guaritrice, della sua efficacia, ancora oggi, con le parole di Bruno Groening.

Da più di cinque anni, Margarethe Mast (52 anni) di A. soffriva di disturbo cronico della circolazione del
sangue venoso, dovuta ad insufficienza venosa delle gambe e che le procurava forti dolori.

Mi raccontò:

"Il sangue nelle gambe non era più trasportato in su, così rimaneva fermo con il conseguente ristagno in
entrambe le gambe. Non potevo più stare sulle gambe senza avere la sensazione che scoppiassero.
D’estate, nelle giornate con il calore insopportabile, era particolarmente grave. A causa di questo dolore
sono andata dal medico di famiglia, che mi fece la diagnosi sopra descritta, mi ordinò delle calze elastiche
per la compressione delle gambe.

Ho sempre portato queste calze; quando mi sedevo dovevo appoggiare le gambe su una sedia, nonostante
le calze.
Negli ultimi due anni la sedia non bastava più per alleviare i dolori. Avevo bisogno di un tavolino con sopra
un cuscino.

Il medico mi disse che questa malattia era inguaribile; che potevo tentare di mantenere lo stato attuale con
applicazioni di docce calde e fredde alternate, con lo spazzolare le gambe, portare scarpe ortopediche."2

Inoltre da 25 anni soffriva di crampi ai polpacci che comparivano soltanto di notte e che resistevano ad ogni
terapia.

Da venti anni aveva inoltre un’infiammazione cronica della pelle del viso, che a dispetto di molte pomate e
tinture non guariva. (Durante questo tempo furono ordinati: Volunimat 20 gr, Acidum saliculicum 0,25,
Eucerin cum aquosum ad 50,0, Glicerina 7,5, unguento emulsorio acquoso 50,0, Lotio Alab Aquos AA 50,0,
Liniolitial emulsione, latte Aknefug) Tutto senza risultato.

Per più di 30 anni è stata tormentata, da costanti dolori alla schiena che, negli ultimi anni, prima
dell’introduzione all’insegnamento di Bruno Groening, non le permettevano di sedersi su una comune sedia.
Ha dovuto abbandonare la sua professione e in casa, il marito ha costruito un divano speciale ponendo una
tavola sotto il cuscino dove sedeva e i braccioli del divano erano così disposti che la signora Mast nel
sedersi, poteva stare mezza coricata.

A causa delle disfunzioni della circolazione del sangue nelle gambe, doveva sempre tenerle sollevate.

Da parte medica fu trovata un’osteochondrosi L 4/5 e L 5/S 1. Fu messa in discussione la rendita per
invalidità, sostenuta dall’ortopedico.3

Le grandi limitazioni nella vita quotidiana, dipendenti dalle malattie, portarono a depressioni con profonda
tristezza, scoraggiamento ed un costante e crescente senso di non avere una via d’uscita, a sensi di colpa
nei confronti della famiglia e un continuo sentimento di aver fallito nella vita.

La signora Mast disse:

"Così non c’è da meravigliarsi se questa pena si diffuse in tutta la famiglia, infine anche i figli avevano la mia
stessa triste espressione sul volto.

Questo senso di colpevolezza mi tormentò per anni. Desideravo tanto essere una buona madre, ma non lo
potevo. Questa pena continuò per più di 20 anni e alla quale posso qui, solo accennare. Per quanto mi
sforzassi di vedere le cose in modo positivo, non ci riuscivo, al contrario, altre pene si aggiungevano, ed a
una sfortuna seguiva l’altra.

Tutti i medici consultati durante questi anni non poterono aiutarmi."4

Nell’anno 1988, la signora Mast venne a conoscenza dell’insegnamento di Bruno Groening. Poco tempo
dopo, subentrarono già le prime guarigioni:

"Dopo la mia introduzione all’insegnamento ho percepito, a parte alcune brevi interruzioni, una corrente
continua nelle gambe. Questa corrente era particolarmente fine e delicata. Un formicolio riscaldante si
manifestò dapprima nel piede, poi nella parte superiore del ginocchio, fino a quando percorse tutta la parte
compresa tra il ginocchio ed il piede.

Quattro mesi dopo l’introduzione, ho potuto togliermi le calze elastiche. Da allora indosso calze e calzature
comuni. Posso rimanere in piedi per lungo tempo senza disturbi e non ho più dolori. Non ho più bisogno di
tenere le gambe sollevate."5

La signora Mast si fece fare un esame nello stesso anno, e in seguito a mia richiesta un’altro nel 1991, dai
colleghi. Nel 1991 fu eseguito un esame sonografico Doppler.

Il collega scrisse nel suo referto medico:


"L’esame delle estremità inferiori fu eseguito per una sospetta cronica insufficienza venosa. L’esame
sonografico Doppler delle due parti non ha dato alcuna indicazione di insufficienza venosa, di vene varicose
esterne riconoscibili, di punti di compressione delle vene, così anche di segni di trombosi: negativi."6

Dall’introduzione all’insegnamento di Bruno Groening, i dolori della schiena che l’avevano tormentata per tre
decenni, erano spariti, poteva di nuovo sedersi normalmente, anche per ore su sedie dure. Qui sedeva
giornalmente da otto a dieci ore su una normale sedia di legno. La signora Mast può di nuovo eseguire tutti i
suoi doveri di moglie e madre. Sette mesi dopo l’introduzione sono spariti anche i crampi ai polpacci durati
25 anni.

Anche l’infiammazione della pelle, che durava da 21 anni è sparita sei mesi dopo aver assorbito la corrente
guaritrice. Non ha più bisogno di pomate o tinture.

Lo stesso si verificò con le depressioni:

"Da quando sono nella comunità di Bruno Groening, non ho più alcuna depressione. Sono diventata una
persona che assapora i valori della vita. Nella famiglia è tornata la gioia e una consapevolezza
completamente diversa nelle relazioni famigliari. Sono diventata interiormente calma e fiduciosa. Gioisco
ogni giorno della nuova vita regalatami. Sperimentiamo l’aiuto sotto tutti gli aspetti. Non posso ringraziare
abbastanza per questa nuova vita che mi è stata regalata."7

Com’è possibile tutto questo tramite l’insegnamento di un defunto? Sicuramente non si tratta
d’immaginazione. Referti medici sono a mia disposizione. Dichiarazioni giurate di persone provenienti
dall’ambiente di Margarethe Mast documentano inoltre in maniera impressionante la sua vita di sofferenza
durata per decenni. Mi sono incontrato personalmente con la signora Mast e con molte altre persone che nel
frattempo, dopo anni di sofferenze hanno ottenuto la guarigione tramite l’insegnamento di Bruno Groening e
mi sono convinto del loro buono stato di salute.

C’è veramente una connessione tra gli avvenimenti dei giorni nostri e dell’uomo che, nel 1949 al Traberhof
vicino a Rosenheim, di fronte a 30.000 persone parlava di Dio come del medico più grande?

Quando alcuni anni fa sentendo per la prima volta parlare di Bruno Groening, mi colpirono specialmente
queste sue parole:

"Non c’è niente di incurabile; Dio è il più grande medico."8

Nella clinica vedevo ogni giorno il contrario. Spesso ho visto pazienti, interiormente spezzati da prognosi,
come "con questo dovete vivere" oppure "avete ancora sei mesi di vita" e che lasciavano sconsolati la clinica
per trascorrere a casa il loro rimanente tempo da vivere.

Quando chiedevo ai colleghi com’erano giunti a pronunciare tali diagnosi, mi rimandavano alla statistica ed
alla loro esperienza personale. Essi volevano essere sinceri con i pazienti e per nessun motivo dare loro
delle speranze ingiustificate. È giusto accettare un tale atteggiamento? Chi ha ragione? Il medico che dalla
sua esperienza dà l’incurabilità ad un paziente sul cammino della sua vita; oppure questo sconosciuto che
non possedeva nessuna istruzione accademica, che aveva frequentato solamente le scuole elementari, e
che tuttavia osava dichiarare pubblicamente che non c’era niente d’inguaribile?

Da secoli, milioni di medici tentano con sinceri sforzi di liberare gli uomini dalla piaga delle malattie. Nei
nostri moderni Stati, non si bada a spese e sforzi per aiutare gli uomini in migliaia di ospedali. D’altronde non
si può negare che le possibilità della scuola di medicina tradizionale sono limitate. Le statistiche parlano
chiaramente. A dispetto dei miliardi spesi, osserviamo ancora una netta crescita delle malattie. Malattie della
circolazione, reumatismi, allergie, tumori, ecc. aumentano sempre più.

Il medico Dr. Scheiner di Monaco, scrive a riguardo: "La statistica delle specie di malattie fatta dall’istituto
scientifico della cassa malattia di Bad Godesberg, dell’anno 1988, osserva che la frequenza delle malattie è
ulteriormente aumentata. […] La statistica delle specie di malattie della cassa malattia, confronta i casi degli
ospedali dell’anno 1980 con quegli dell’anno 1988. C’è un’avanzata generale in tutti i settori. Così sono
aumentate le malattie psichiatriche circa del 50 %, le malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi
del 70 %. le malattie delle ossa, dei muscoli e tessuti connettivi perfino del 90 %, i tumori del 30 %, le
malattie circolatorie del 35 %. Nello stesso tempo, mai nella storia della nostra nazione sono state richieste
così tante prestazioni mediche pro capite e per anno: 500 milioni di ricette sono ordinate ogni anno dai
medici tedeschi, e messe l’una sopra l’altra, formerebbero una torre 200 volte più alta del duomo di
Colonia.9

La medicina è in crisi. Nonostante tutti i successi incontestabili nella lotta delle malattie acute, essa è in
grado di dare alla maggior parte degli ammalati solo sollievo, ma non la guarigione.

Circa un migliaio di relazioni riguardanti guarigioni ed aiuti avvenuti negli ultimi anni, tramite l’insegnamento
di Bruno Groening sono di fronte a me. Come mai questa differenza? Forse la ragione è che la medicina
moderna ha dimenticato l’Uno, che Bruno Groening ha sempre posto al centro del suo operare? Con le sue
parole:

"Il più grande medico di tutti gli uomini è e rimane Dio."10

Per dare più dettagliate spiegazioni a riguardo di queste domande, voglio soffermarmi di più sugli
avvenimenti intorno a Bruno Groening e alla sua vita.

Il miracolo di Herford

Inseparabilmente connessi con Bruno Groening, sono gli avvenimenti di Herford, del marzo del 1949. Allora,
il successo di guarigione a favore di Dieter Hülsmann di nove anni, il quale soffriva da anni di atrofia
muscolare progressiva (malattia inguaribile per la quale i muscoli diventano sempre più deboli, e in alcune
forme la morte giunge in giovane età) fu l’inizio di un operare pubblico che si è esteso fino ai giorni nostri.

Il Dr. phil. Kaul, scrive nel suo libro "Il miracolo di Herford:

"A migliaia arrivano gli ammalati e gli infermi nella piccola cittadina della Westfalia, che ha accolto nelle sue
mura il dottore dei miracoli. Con autobus, camion, automobili e a piedi, con carri trainati da cavalli, biciclette,
carretti, carrozzelle ed autoambulanze, - giorno e notte arrivano masse di persone a Herford, alla
Wilhelmsplatz [...] davanti alla casa No. 7, nella quale Bruno Groening ha trovato alloggio presso i genitori
del ragazzo da lui guarito. La miseria umana che qui si rivela è impressionante ed immensa. [...] Da tutte le
regioni della Germania affluiscono qui [...] gente di ogni ceto e condizione; Americani, Belgi, Inglesi, Svizzeri,
Svedesi, Ungheresi, Polacchi, si, perfino zingari; che si ritrovavano qui in gruppi, dopo la guarigione di un
piccolo zingaro che era muto."11

Inoltre scrive: "Il mio resoconto riflette fedelmente la verità e contiene solo ciò che ho visto con i miei occhi.
Ho seguito le voci ed ho parlato con chi è stato guarito. Io stesso ero tra la folla dei bisognosi, di fronte alla
casa di Piazza Wilhelm No. 7 a Herford. Sono rimasto per una notte intera nella casa del ‘dottore dei
miracoli’, e da vicino ho osservato tutto quello che accadeva. Ho parlato con il clero e i medici. [...] A Herford
per tre giorni e tre notti ho vissuto, lavorato, investigato e cercato di trovare una risposta alla domanda sul
mistero di Herford, che oggi ha già mosso milioni di uomini."12

Alla fine il Dr. Kaul riassume i suoi risultati nelle seguenti parole: "Nessuno può negare che Bruno Groening
ha guarito molti ammalati che fino ad allora erano ritenuti inguaribili. La saggezza scolastica s’affretta a
spiegare che non è niente di straordinario, quando si tratta di malattie che hanno la loro origine nella psiche.
Perché la medicina tradizionale fino ad oggi ha avuto così poco successo in questo metodo di trattamento,
questo non è stato detto. Oppure, questi casi sono così rari che si preferisce ignorarli del tutto? "Il metodo di
guarigione" a Herford è ad ogni buon conto, degno dello scalpore che ha suscittato."13

Poco tempo dopo, il pubblico operare a Herford gli fu proibito. Il motivo per il divieto fu trovato nella legge dei
naturopata, denominata legge dei guaritori. Tuttavia i bisognosi continuarono a venire a Herford, rimanendo
accampati anche per giorni, di fronte alla casa nella quale Bruno Groening si tratteneva. In quel tempo egli
ricevette più di 80.000 lettere e per un certo tempo 5000 persone si trovavano lì. Le autorità qualche volta,
obbligate dalla pressione degli avvenimenti, allentavano il divieto. Alla fine Bruno Groening all’inizio del
1949, dovette abbandonare Herford, e dietro invito andò ad Amburgo. Ma anche lì le autorità, temendo
evidentemente una valanga di ammalati, non gli concessero il permesso di operare.

Allora la rivista "Revue" gli offrì il finanziamento per una verifica scientifica del suo operare, nella clinica
dell’università di Heidelberg. Questo avrebbe spianato la strada per gli ammalati. La prova nel reparto del
famoso prof. von Weizsäcker, orientato verso la psicosomatica, diede un buon risultato. Gli scienziati
conclusero che "Bruno Groening non era un ciarlatano o un ipnotizzatore, o un dottore dei miracoli, ma un
non-medico psicoterapeuta dotato (medico della psiche)."14

Le sue guarigioni furono confermate. Tuttavia, non gli fu consegnato nessun certificato; la promessa di dargli
via libera verso gli ammalati non fu mantenuta. Poiché, nel frattempo una grande folla di persone si era
radunata a Heidelberg, Bruno Groening dietro invito si recò al Traberhof vicino a Rosenheim. Il proprietario,
sig. Harwart, sperava nella guarigione della cognata, paralizzata, e voleva offrire a Bruno Groening un luogo
di quiete. Annunciato dalle notizie dei giornali, si radunarono subito più di 30.000 persone al Traberhof.
Anche qui si parlò di molte guarigioni (vedi cap. 4). Il governo bavarese si comportò dapprima in modo
benevolo, ma poi proibì l’operare facendo riferimento alla legge dei guaritori.

Egli cercò nuove possibilità per accedere ai bisognosi. Il suo fine, quello di erigere un luogo di cura nel quale
poter operare in collaborazione con i medici, non riuscì a causa dell’opposizione delle autorità. Dopo questo,
lavorò per un certo periodo, nell’ambulatorio di un medico naturista, ma presto si arrivò al primo processo
(1952). Sebbene il pubblico ministero fosse andato in appello, egli fu dichiarato libero dall’accusa di
violazione contro la legge dei guaritori. Il tribunale riconobbe che, a causa dell’atteggiamento contraddittorio
delle autorità bavaresi che avevano dapprima permesso il suo operare, la sua posizione legale non era
sufficientemente chiara. Nondimeno il divieto di guarire fu confermato, perché l’operare di Bruno Groening fu
sottoposto alle prescrizioni della legge dei guaritori, e perciò dipendeva da un permesso speciale da parte
delle autorità (vedi cap. 5).

Bruno Groening tentò presso l’ufficio della sanità di Stoccarda di avere una licenza per lavorare come
guaritore (1953). La sua domanda fu però respinta con argomenti futili (vedi cap. 5).

Perciò, egli cercò altre vie per dare l’aiuto necessario ai bisognosi, senza avere opposizioni da parte delle
autorità.

Nel 1953 fu fondata "l’Associazione Groening", che avrebbe dovuto dare una base legale al suo operare.
Bruno Groening parlava ora ai bisognosi all’interno delle comunità (gruppi locali) dell’associazione Groening
in Germania e in Austria.

Poiché le guarigioni si verificavano ancora, nel 1955 fu iniziato un nuovo processo contro di lui. La
preparazione per l’udienza principale si trascinò fino alla metà del 1957. Una sentenza definitiva non fu mai
emessa, perché Groening morì a Parigi il 26.1.1959, prima della fine del processo.

Molti di coloro che aspettavano aiuto, abbandonarono. Di conseguenza, le comunità si ridussero. Ma poi
successe l’incredibile: le guarigioni si verificavano ancora, come lui lo aveva predetto. Dagli inizi del 1980,
dopo un periodo di attività ridotta le comunità ricominciarono a crescere sotto la guida di Grete Häusler, che
era stata guarita nel 1959 da Bruno Groening. Dal 1992 esistono più di 170 comunità in tutta l’Europa.
Sempre più vengono riferite insolite guarigioni. Ho avuto l’opportunità di fare un controllo approfondito di
alcune di esse e posso confermare senza alcun dubbio l’accaduto, incomprensibile dal punto di vista
medico.

Da quando mi sono convinto che le guarigioni odierne si basano su fatti reali, ho voluto saperne di più su
Bruno Groening, la sua persona, il suo carattere. Attraverso le dichiarazioni dei testimoni del tempo, tramite i
protocolli di Bruno Groening e con le conferenze registrate su nastri magnetici, ho ottenuto un’immagine
molto chiara della sua persona. Questo sarà il tema del seguente capitolo.
Capitolo 2

Il personaggio di Bruno Groening

Un bambino inconsueto

Bruno Groening nacque come quarto figlio di sette fratelli e sorelle, il 30.05.1906 a Danzica-Oliva.
In un cenno biografico, scrisse della sua fanciullezza:

"Durante la mia fanciullezza e la mia giovinezza costatai di possedere sempre più delle capacità
speciali – esercitavano un’influenza calmante e curativa su uomini e animali. Già da bambino,
persone ammalate in mia presenza venivano liberate dai loro malanni; bambini eccitati e litigiosi
diventavano con poche parole dette da me, completamente calmi. Già da piccolo, ho potuto
costatare che animali normalmente timorosi o ritenuti cattivi si mostravano buoni e mansueti verso
di me. Il mio rapporto con la casa paterna era perciò strano e teso. Aspirai subito ad una completa
indipendenza per uscire dall’ambiente famigliare dov’ero incompreso."1

Già alla nascita si manifestavano cose l’inconsuete intorno al bambino Bruno. La madre aveva
sempre avuto dei parti difficili, ma Bruno venne al mondo in modo straordinariamente facile. Poco
dopo il parto essa si recò nella foresta per comunicare al padre stupito l’avvenuta nascita del
figlio.2,3

I genitori erano cattolici con un severo credo. Nessuna funzione religiosa fu mai trascurata, per
quanto stanchi fossero per il lavoro giornaliero, madre e padre; la preghiera della sera con i bimbi
inginocchiati davanti al letto non fu mai trascurata. Come E.A. Schmidt scrisse, il padre di Bruno
Groening era un uomo ruvido e semplice. Egli lavorava come muratore; era rispettato e ricercato
come buon lavoratore.4

Il fratello Kurt si ricorda di un episodio inconsueto con il piccolo Bruno. Una mattina avrebbe
dovuto apparecchiare la tavola per la colazione della famiglia, ma preferì giocare anziché ubbidire
ai genitori. Il fratello Bruno, senza essere stato richiesto, eseguì il compito al posto suo. Fu Bruno a
ricevere le lodi dei genitori.

Kurt Groening raccontò:


"Allora mi prese una forte rabbia, perché Bruno era elogiato come il buono e non sapendo cosa
fare, afferrai il bricco del caffè pieno del contenuto rovente e versai il caffè sulla testa di Bruno. Egli
rimase molto calmo; tutti erano inorriditi per il mio misfatto. E di nuovo, succedette qualcosa
d’inconsueto. Bruno non riportò nessuna scottatura, né sul viso, né sul corpo.5

La rivista "Revue" scrisse il 04.09.1949 sull‘infanzia di Bruno Groening:

"Da bambino quando poteva appena parlare, conosceva già la solitudine. Scappava da casa per
giocare con gli animali domestici che gli erano più vicini dei propri fratelli e sorelle. Appena poté
camminare, scoprì la grande foresta vicino al casermone nel quale abitava. Scompariva in essa
come in un gigantesco mondo misterioso. Dalla madre aveva imparato una cosa: pregare! Prese
con sé nella foresta, che era diventata il suo secondo mondo, il semplice credere infantile […] alla
creazione. Il piccolo divenne qualche cosa di speciale, come non s’era mai visto tra i giovani
lavoratori della Via Ludolfinger. Egli scompariva per giorni interi. Di che cosa viveva, nessuno lo
sapeva. Nella casa paterna vigeva la regola secondo la quale chi arrivava in ritardo per mangiare
non otteneva più niente, oppure solo ciò che era rimasto. Bruno digiunava quindi per giorni interi.
Talvolta i conoscenti lo vedevano giacere sotto un cespuglio che osservava attentamente erbe e
foglie. Occasionalmente potevano osservare un suo straordinario stretto rapporto con gli scoiattoli
ed altri animali. Lo si trovava di quando in quando nel cimitero, completamente solo. Qualche volta
lo si vedeva pregare. [...] Una volta un uomo lo osservò mentre andava assorto dietro ad un cane
zoppicante. Giocò con l’animale, lo accarezzò, [...] questo per più giorni, ed alla fine il cane non
zoppicò più. [...] Molte bestie lo seguivano. Quando esse giacevano ammalate, si alzavano ed
andavano nella foresta con lui.6

A volte veniva ripreso nella foresta da uomini che lo riportavano dai genitori. Allora riceveva molte
botte e lo si chiudeva in una stanza.

Egli scrisse a proposito:

"Non ho mai potuto piangere per le botte, dal momento che non le percepivo come dolore,
sebbene il corpo fosse colpito talvolta fino a diventare blu e verde. In ogni caso la prigionia nella
casa paterna non durava a lungo, poiché mi liberavo presto. L’attrazione della foresta e dei miei
amici animali era così forte che mi attiravano incessantemente."7

La predizione sull’inizio della prima guerra mondiale procurò al giovane Bruno un sonoro schiaffo
da parte del padre, e tuttavia essa fu esattissima.

Il padre si pronunciò a proposito in una dichiarazione giurata il 26.06.1949 a Löhne in Westfalia:

"Come padre di mio figlio Bruno Groening, dichiaro sotto giuramento che alla nascita questo bimbo
evidenziò delle capacità straordinarie. Questo lo ha dimostrato negli anni successivi. Molti familiari
e conoscenti confermarono questo caso speciale. Già da piccolo accaddero fatti strani quando
provò le sue qualità speciali sugli animali. Una volta prese un orologio in mano, che l‘orologiaio
non poteva più riparare e l‘orologio tornò a funzionare regolarmente. Egli poté prevedere perfino
eventi speciali come l‘inizio e la fine della guerra 1914-18. Previde anche la morte della madre,
così pure l‘inizio della seconda guerra mondiale 1939-45. Previde anche che il padre ed i fratelli,
dopo la capitolazione avrebbero dovuto abbandonare casa e paese natale, e dove essi, dopo un
lungo errare, avrebbero preso dimora. Ha visto e predetto tutto. Possedeva anche una qualità che
lo rendeva capace di guarire le persone da malattie e sofferenze."8

Ernst Kohn, un ex vicino di casa di Bruno Groening a Danzica, raccontò sotto giuramento:
"Il signor Groening [...] all’inizio della seconda guerra mondiale nell’anno 1939 nel mio
appartamento in Danzica-Langfuhr, Magdeburgerstrasse 77 dichiarò: ‘Ernst, la guerra si estenderà
per un lungo periodo; la Polonia verrà sottomessa, così pure velocemente la Francia. La Germania
con la sua conquista non diventerà più grande, anzi più piccola. La Germania sarà divisa.’ Egli poi
indicò i confini, così come sono oggi. [...] Ho visto la forza guaritrice di Bruno Groening in azione
negli anni del nostro vicinato a Danzica-Langfuhr. Mi ha spesso liberato da dolori, anche mia
moglie Frieda Kohn, nata Pettke lo può testimoniare."9

Caratteristico per il giovane Bruno, il fatto che dalla prima gioventù si sentiva ripetutamente attratto
dalle persone ammalate. Già a due anni e mezzo si poteva osservare questa sua caratteristica.

Egli, ricordando la sua infanzia, scrisse più tardi a riguardo:

"Dal corpo di alcuni animali la malattia spariva davvero quando con voce bassa dicevo: ‘Cara
bestiola, tu avrai subito un corpo sano.’ E così avveniva. Con le persone non era diverso. [...] Così
ero di continuo attratto dagli ammalati [...], ai quali dicevo soltanto: ‘Tu non sei più ammalato.’
Oppure, quando alcuni di loro dicevano: ‘Egli morirà.’ Allora rispondevo brevemente: ‘No, egli
guarirà e vivrà ancora per lungo tempo!’"10

Più tardi osservò che era in grado di aiutare non solo un singolo ma anche più ammalati allo
stesso tempo. Sorprendentemente non era affatto difficile per lui, e per lo più aveva anche
successo. Il suo operare rimase però, a causa dei disordini causati dalla guerra, sempre ristretto
ad un piccolo gruppo di persone.11

Dai compagni di gioco fu notato perché ogni volta che era attaccato, stranamente non restituiva
mai i colpi. Per il suo comportamento inconsueto a volte le sorelle e i fratelli presi dalla rabbia
perché non si difendeva, non potendo cavarsela altrimenti, lo castigavano. Uno dei fratelli più
anziani gli spaccò il setto nasale. Questo comportamento dei fratelli continuò fino a quando
successe qualcosa di straordinario.

Il fratello Kurt raccontò l’evento nell’anno 1954:

"I ragazzi si azzuffavano davanti a casa, e vedendo che Bruno ancora una volta si teneva in
disparte e non partecipava al cattivo gioco, un ragazzo preso da rabbia schiaffeggiò Bruno perché
questi si teneva da parte. Bruno come sempre non restituì il colpo, rimase calmo, senza
eccitazione ed aspettò. Poi il ragazzo dovette tornare volente o no a casa. In casa cominciò a
schiaffeggiarsi; e non poteva più smettere. Tutti i ragazzi andarono ad osservare lo strano fatto. Il
ragazzo cominciò a gridare: ‘Bruno, aiutami!’ Bruno venne e il giovane si calmò e poté smettere di
schiaffeggiarsi."12

Egli raccontò che nella carestia della prima guerra mondiale, i rifornimenti di generi alimentari della
famiglia Groening erano esauriti, e non si sapeva dove trovare qualcosa di commestibile. Il piccolo
Bruno si mise in cammino con la sua bicicletta e si procurò dai contadini in modo meraviglioso, un
paio di sacchi delle migliori patate, che poi i fratelli poterono portare a casa. In quel tempo, egli
mangiava solo dopo che gli altri si erano saziati. Sebbene in questo modo, spesso rimaneva poco
o niente, tuttavia dimostrava una sorprendente capacità produttiva corporea.13

Egli frequentò la scuola elementare, e come scolaro non era particolarmente buono. Spesso
sorprendeva gli insegnanti. Avveniva per esempio che leggeva tutta la frase che l’insegnante
aveva appena cominciato a scrivere sulla lavagna. Dopo la fine della lezione andava spesso di
nuovo nella vicina foresta, dove si tratteneva per parecchie ore fino a sera. Nella foresta si sentiva
vicino a Dio, cui era rivolta tutta la sua brama. Come raccontò, lì sentiva Dio in ogni albero, in ogni
animale, perfino nelle pietre. Per ore intere poteva rimanere seduto e meditare, ed era per lui
come se la propria vita si estendesse nell’infinito.

Bruno Groening raccontò che da bambino, spesso scappava dagli uomini, perché percepiva la vita
come terribilmente scura e senza amore. In quel tempo, nella necessità pregava spesso Dio di
portarlo via da questa terra buia. Come disse, nella foresta, con le preghiere interiori, gli fu quindi
rivelato perché era stato mandato in questo mondo e in cosa consistesse la missione della sua
vita, dopo aver capito questo, ha potuto accettare la sua vita.

Chi va sulla via spirituale e cerca Dio con tutto il cuore, può capire come questo ragazzo,
ubbidendo ad una brama profonda dell’anima cercasse Dio dove vive, nel più puro: nella solitudine
e nella pace della natura.

Un tale desiderio prematuro e cosciente verso uno spirito superiore, verso Dio, dimostra l’essere di
un’anima matura. Tali uomini devono spesso vivere con l’incomprensione ed il discredito del
mondo circostante, al quale manca l’accesso a questa percezione superiore e ad anelare ad essa.
Sulla via di queste persone troviamo una vita dura, una specie di scuola superiore, con prove
speciali come la preparazione dell’anima ad un compito futuro.

Nel 1915 all’età di nove anni Bruno si ammalò mortalmente di dissenteria. Dimagrì molto e giacque
per settimane intere con la febbre alta. Egli si oppose con ostinazione a rimanere a letto, alla fine
giacque per mesi interi sul pavimento. Il medico Dr. Klinge che veniva sovente dai suoi genitori lo
considerava perso; ricevette persino l’estrema unzione. Nessuno credeva che il bimbo denutrito e
febbricitante se la sarebbe cavata; tuttavia egli superò la malattia e come per miracolo guarì.14

Una vita di lavoratore in molteplici attività

Dopo la licenza della scuola elementare, Bruno Groening cominciò un apprendistato commerciale.
Il padre, di professione muratore, sin dall’inizio si dimostrò scettico per la decisione del figlio e alla
fine si oppose.

A questo proposito, Bruno Groening disse nella sua autobiografia:

"Ho dovuto abbandonare quest’apprendistato su richiesta di mio padre, perché era suo desiderio
che io imparassi un mestiere manuale. Ho seguito il desiderio di mio padre e ho incominciato il
mestiere di carpentiere. Non sono riuscito a concluderlo, perché a quel tempo a Danzica regnava
molta disoccupazione. Per questo ho dovuto abbandonare il posto d’apprendistato senza ottenere
la licenza, perché la ditta presso la quale lavoravo dovette chiudere per mancanza di
commissioni."15

Nel 1925 a 19 anni mise su un mobilificio, rendendosi indipendente. Poté mantenere la fabbrica
per due anni, poi fu costretto a chiudere a causa della cattiva situazione economica di Danzica,
successivamente lavorò provvisoriamente per una ditta di legname, poi in una fabbrica di vernici e
casse, così pure in altri settori. Sicuramente, per un giovane con pochi mezzi, ci volevano diligenza
e capacità per rendersi indipendente in quei brutti tempi tra le due guerre mondiali; a Danzica,
dopo due anni dovette ripiegare su altre fonti di guadagno. Per le difficoltà di smercio e la
mancanza di lavoro, i contratti di lavoro erano corti e i licenziamenti frequenti. Così, già dopo un
anno per la riduzione della produzione, Bruno Groening fu di nuovo licenziato.

Egli raccontò nel suo diario, che dopo il 1933 era ancora più difficile trovare un lavoro, perché la
situazione economica di Danzica era peggiore di quella del "Reich"; le ditte per la maggior parte
erano polacche, cosicché come tedesco, era difficile farsi assumere. [Dopo la guerra mondiale,
Danzica era stata isolata dal Reich tedesco. Il collegamento con il Reich era possibile solo
attraverso il territorio polacco.] Per un certo periodo Bruno Groening lavorò in una fabbrica di
cioccolato, al porto, poi all’ufficio postale di Danzica. Fino al suo arruolamento nel servizio militare
nel 1943, ha lavorato per molti anni per la ditta Siemens e Halske, come installatore per la corrente
a bassa tensione.

I colleghi di lavoro notarono ripetutamente che aveva sviluppato un‘abilità inconsueta in tutti i
settori, e spesso era anche superiore ai lavoratori qualificati. Molti suoi colleghi testimoniarono che
inspiegabilmente riusciva semplicemente in tutto quello che faceva, sia nel riparare orologi e radio,
sia come fabbro. Era particolarmente inclinato per il lavoro tecnico. Egli stesso attribuiva molta
importanza, come disse, nell‘eseguire tutti i lavori con interesse ed amore. In molte delle sue
attività svolte vedeva un corso pratico della vita, un insegnamento ed una preparazione per il suo
futuro compito. Come disse, egli desiderava conoscere gli uomini nelle attività e situazioni più
diverse della vita.

Un difficile matrimonio

A ventuno anni si sposò, tuttavia il matrimonio con la consorte Gertrud non gli diede la casa e la
comprensione che gli era mancata nella casa dei genitori. Erano esseri troppo diversi. Con l‘inizio
della vita di lavoro, la vita ritirata durante l‘infanzia, cedeva sempre più al forte impulso di voler
aiutare gli uomini. Testimoni di quel tempo raccontano che Bruno Groening era un ospite
generoso, caritatevole e che spesso invitava a casa molti amici; mentre la moglie ne avrebbe fatto
molto volentieri a meno. Quando un collega di lavoro o un conoscente, nel bisogno fisico o
spirituale si rivolgeva a lui, dimenticava la sua stessa situazione. Sedeva assieme in colloquio con
quest’uomo, magari fino al mattino, sforzandosi di trovare insieme una via d’uscita per la difficile
situazione. Non trovava nessun piacere nelle forme più comuni di compagnia, come andare al
cinema, frequentare trattorie, giocare a carte, ecc.

Un testimone di quel tempo espresse il desiderio di mettere quanto segue per iscritto:

"Si tratta del signor Groening, l’ho conosciuto nel 1928 a Danzica, la mia città natale. Egli già allora
si interessava di cose spirituali ed aveva aiutato e guarito delle persone. Conosco circa 20 casi di
persone guarite. [...] Posso anche fornire molte prove di come il signor Groening ha aiutato
bambini, per esempio in casi di paralisi, di bambini ciechi e sordi. In tutti i casi è riuscito a guarirli.
Noi stessi, come la gente aiutata ci troviamo di fronte ad un mistero. Ci siamo sempre chiesti come
ciò fosse possibile. Il signor Groening si è inoltre occupato con cose che qui non c’entrano, ma
voglio tuttavia farne accenno. Per esempio, si è occupato di radio e automobili. Ha spento la radio
senza toccarla, secondo il proprio desiderio. Tubi elettronici che erano veramente rotti tornavano a
funzionare."16

Secondo E.A. Schmidt, esiste una dichiarazione giurata di una guarigione risalente all’anno 1931.
Bruno Groening fu in grado in quel caso di guarire una signora gravemente ammalata di difterite e
abbandonata dai medici. Schmidt racconta: "Quando egli [Bruno Groening] parla di questo caso
che ricorda molto bene, una grande gioia irradia da lui quando dice: ’Ho tolta questa signora dal
letto di morte!’ Poi prendeva la fotografia della giovane donna dal suo portafoglio e la mostrava con
gioiosa soddisfazione."17

Il signor Max Bruhn di Danzica raccontò di un’esperienza speciale che la sorella di Bruno Groening
Maria gli ha tramandata.
"Io conoscevo la sorella di Bruno Groening. Era prenotata in ospedale per un’operazione, era un
cancro e doveva esserle asportato il seno. Il giorno prima del ricovero in ospedale, Maria andò da
Bruno, lo pregò di aiutarla. Egli rimase sorpreso che la propria sorella avesse fiducia e fede in lui;
la guardò per un poco e poi disse: ‘Vai tranquilla in ospedale, non trovo niente di male in te!’ Lei
andò e i medici nel controllare costatarono la sparizione del cancro. L’operazione non era più
necessaria."18

La moglie considerava le sue capacità come stravaganze. Le mancavano la spiritualità e la


motivazione nella propria vita per aiutare e guarire. Essa temeva che, più che fare molta
impressione, di essere posta in ridicolo. Le era estremamente sgradito che il marito si dedicasse a
tante altre persone. Voleva averlo per se stessa. Una delle prove più difficili della sua vita fu che lei
privò i figli, che lui amava profondamente della sua forza guaritrice. Non voleva consegnare i figli
alla sua "magia"19, li difese da lui con tutti i mezzi, e li portò a sua insaputa all’ospedale. Il figlio
maggiore Harald morì a nove anni, nel 1939 per un difetto alle valvole del cuore in un ospedale di
Danzica. Günther, il più giovane, morì pure a nove anni per una pleurite purulenta nella clinica
dell’università di Marburg.

Grete Häusler, di Hennef/Sieg, una testimone di quel tempo, la quale conosceva Bruno Groening
dal 1950, raccontò che solo nel 1955 egli fu in grado di parlare del destino dei suoi figli. Quando ad
amici intimi raccontava questo, le lacrime gli scendevano sul viso.

Nel 1949 Bruno Groening, quando cominciò ad operare pubblicamente, dovette lasciare la moglie,
perché lei non cambiò atteggiamento nei confronti dell‘attività del marito e voleva perfino proibirgli
di guarire. Il matrimonio venne sciolto nel 1955.

Guerra e prigionia

Nel 1943, all’età di 37 anni, Bruno Groening fu arruolato nelle forze armate. A causa della sua
disposizione a non colpire di rimando e a non uccidere nessuno, la qual cosa aveva radici nella
sua profonda fede religiosa, ebbe dei contrasti, egli fu perfino minacciato della corte marziale.
Dopodiché fu inviato al fronte. È stato provato, che riguardo alla seconda guerra mondiale, previde
il proprio destino con considerevole precisione.20

Nel dicembre 1943 fu ferito per la prima volta da una scheggia di granata al femore sinistro. Nel
1944 fu ferito per la seconda volta al femore destro. Dopo la guarigione fu di nuovo arruolato
all’inizio del 1945, e cadde il 5 maggio 1945 in Hammerstein (Pomerania) nella prigionia russa, fu
poi trasportato in un campo di prigionia a Petrozawodsk. Nei campi di prigionia russi riuscì a
guarire in modo misterioso molti compagni che soffrivano d’idropisia. Anche qui il forte desiderio di
volere aiutare portò a conflitti. Egli "non aveva peli sulla lingua" nei confronti della direzione del
campo per provvedere a migliori condizioni di vita; era perciò conosciuto dai russi come ribelle. Di
nuovo, solo per poco, evitò la morte, ma solo perché alcuni ufficiali avevano parteggiato per lui e lo
preservarono dalla fucilazione. Fu rilasciato alla fine del 1945.

Il trasporto di ritorno in vagoni per il bestiame e sovraffollati fu l’ultima prova per i rimpatriati. Uno di
loro raccontò come ogni umanità e cameratismo tra i soldati aveva lasciato il posto ad una brutale
battaglia per la sopravvivenza. Egli aveva conosciuto Bruno Groening durante il trasporto di ritorno
ed era stato qualche tempo con lui. Egli lo aveva notato tra gli altri soldati perché si era comportato
molto diversamente. Riporta che durante questo sfacelo e quella miseria, Bruno Groening aveva
mantenuto una calma e tranquillità inspiegabili, rimanendo nonostante tutto umano. Per questo gli
aveva offerto di accompagnarlo in Baviera, suo paese natio. Bruno Groening però voleva dapprima
cercare la famiglia nel nord-ovest. Chiaramente conosceva già la sua vita pubblica dei prossimi
anni, infatti, nel 1945 aveva pregato il commilitone mentre si congedava, di cercarlo fra qualche
anno, quando avrebbe letto molto di lui sui giornali.

Seguì il difficile dopo guerra. Bruno Groening, con un compagno di prigionia giunse a
Haigerselbach nel Dillkreis. Là, con il suo compagno e grazie al sindaco ottennero un piccolo
appartamento; si diede quindi da fare, con i lavori più diversi presso i contadini dei villaggi
circostanti e nella comunità per trovare il necessario per sopravvivere. Con la sua modestia, il non
esigere niente e di accontentarsi di tutto e in virtù della sua gran capacità di lavoro fu subito
benvoluto nell’ambiente circostante. Le sue attività lo portarono in contatto con molti compaesani.
Per mitigare le necessità fondò con altri rifugiati "L’opera assistenziale degli espulsi". Tenace,
lavorò al servizio della causa, ed insieme con loro costituì delle rappresentanze locali. Per questo
lavoro andò spesso a Dillenburg. Qui ottenne poco tempo dopo anche un compito dalla
commissione alloggi del circolo e si adoperò per aiutare dovunque poteva. Dopo poco tempo
ritrovò la moglie e andò con lei nel campo profughi del Dillkreis. Poi si trasferì in un quartiere per
fuggiaschi, una soffitta bisognosa di riparazioni, a Dillenburg.

Erich K., oggi naturopata a S., aveva conosciuto Bruno Groening in quel campo. Egli ricorda:

"L’uomo mi ha semplicemente affascinato. Con lui si poteva discutere di cose che non si potevano
discutere con altre persone, c’era qualcosa di speciale in lui. Sebbene mancasse tutto, chi andava
da lui riceveva sempre un piatto di minestra – questo era tipico – sebbene fosse fatta in modo
primitivo, con dei cereali, poiché non c’era nient’altro, avevamo a mala pena pane sufficiente da
mangiare, si stava male."21

Bruno Groening con le sue attività incontrava molte persone e di nuovo avvenivano delle
guarigioni. Nuovi ammalati lo cercavano, era pregato di andare di casa in casa, fino a quando il
14.03.1949 su invito della famiglia Hülsmann arrivò a Herford. Il successo delle guarigioni come
nel caso dell’atrofia muscolare del figlio Dieter, fu divulgato dal padre, e subito sempre più
sofferenti si radunarono davanti alla casa Hülsmann alla Wilhelmsplatz No. 7. Alla folla Bruno
Groening parlava di Dio e le sue parole provocavano miracoli: i dolori sparivano, i ciechi
riottenevano la vista, i paralitici si alzavano dalle carrozzelle, oppure gettavano via le stampelle e
potevano di nuovo camminare senza dolori. Subito giunsero non solo ammalati dai dintorni, ma
anche dalle altre regioni della Germania e dall’estero, con la speranza di riottenere la salute.

"Io sono soltanto un piccolo servo di Dio"

Bruno Groening era un uomo che viveva veramente secondo il suo atteggiamento interiore. Non
aveva letto alcun libro; il suo sapere gli era impartito da una sorgente superiore. Egli si fidava solo
del proprio percepire. Già durante la guerra sperimentò sovente che guidato dalla sua percezione,
abbandonava un posto dove poco dopo scoppiava una bomba. Quest’attitudine spirituale improntò
tutta la sua vita. Non ubbidì mai a nessun comando umano, ma si sottomise incondizionatamente
ad una guida superiore che gli era accessibile in virtù di una profonda religiosità nei sentimenti o
come ispirazione. Le guarigioni che accadevano per il suo tramite sono connesse ad un ritorno alla
fede in Dio e ad un nuovo orientamento interiore dei guariti (ved. cap. 3). Egli non si considerava
come guaritore, ma voleva spiegare le leggi superiori della vita per riportare i sofferenti alla fede in
Dio, che è il medico più grande per tutti gli uomini. La volontà di convertirsi, il volere il bene, il
desiderio di tornare a credere in Dio, erano per lui una condizione per la guarigione. Rifiutò nello
stesso tempo ogni riduzione della libera volontà umana:

"Io posso aiutare un uomo a ritrovare la via verso Dio, ma non posso togliergli la decisione per
farlo, né posso costringerlo al bene. Ciascuno deve trovare la propria strada."22
Per questo motivo gli ripugnavano tanto le tecniche della suggestione e dell’ipnosi.

I suoi discorsi erano improntati dalla semplicità e schiettezza del suo sapere. Era in grado di
mostrare in un modo impressionante, con poche parole, i rapporti spirituali fondamentali tra salute
e malattia. Le sue parole non avevano bisogno di nessuna retorica. In esse giaceva una forza che
non mancava di portare i suoi effetti sugli uomini. Ciò è testimoniato da un gran numero di
guarigioni. Nei suoi discorsi si sente che aveva sperimentato personalmente tutto quello di cui
parlava. Quando, all’età di 43 anni, apparve in pubblico, a Herford, poté attingere all’esperienza
della lotta interiore che aveva avuto inizio già nella sua fanciullezza e cioè l’inestinguibile desiderio
di Dio. Non parlò come un accademico, ma come conoscitore.

Nella stampa fu tracciata al tempo del suo operare, un’immagine molto contraddittoria di Bruno
Groening. Gli uni vedevano in lui un uomo di Dio, per gli altri era un ciarlatano. E.A. Schmidt, che
con un incontro personale voleva farsi una chiara idea di lui, lo cercò poco dopo che era diventato
famoso al pubblico di Herford alla Wilhelmsplatz No. 7.

Egli descrisse così il primo incontro:

"Attraverso una folla ci facemmo strada fino ad una porta posteriore che era aperta. Stavamo di
fronte alla porta di casa. Dentro la casa, le porte sbattevano e delle persone andavano in tutta
fretta di stanza in stanza. Solo dopo aver suonato per tre volte alla porta venne qualcuno. Bruno
Groening in persona stava di fronte a me. Un uomo di statura robusta, un po’ tarchiato, alto 1.70
m, vestito molto semplicemente, senza giacca, in camicia e pantaloni blu scuro, si trovava davanti
a me. Un viso abbronzato e molto marcato, capelli lunghi e ondulati. In quel viso il destino aveva
scavato i suoi segni, non aveva nessuna barba che gli desse uno strano aspetto mistico, come
avevano scritto i giornali. I suoi occhi erano rivolti verso di me. Essi irradiavano bontà ed una
profonda comprensione umana."23

Simili motivi spinsero il Dr. phil. Kaul ad andare alla Wilhelmsplatz No. 7. Interessato dalle molte
notizie giornalistiche, voleva convincersi da sé sul posto.

Egli scrisse "sull’uomo Bruno Groening":

"Chi viene per la prima volta in contatto con quest’uomo non ha nessuna sensazione d’estraneità.
Al contrario trova immediatamente un contatto con quest’uomo singolare. [...] Il viso abbronzato e
stretto irradia bontà, nonostante le rughe energiche, aveva nei suoi tratti un’espressione di
tristezza. Io visto quando parlava con gli ammalati, spesso dava l’impressione che piangesse
interiormente per quelle pene e quella miseria umana che aveva davanti agli occhi. Bruno
Groening è un uomo del popolo. La vanità, come la posa, gli sono estranee. La celebrità, che in
breve tempo ha reso famoso il suo nome in tutta la Germania ed oltre i confini non lo ha spinto nel
ruolo di una stella o di un prominente. Ho avuto la rara opportunità di poter rimanere parecchie ore
nella sua vicinanza e di conoscere dall’uomo normalmente taciturno, qualcosa della sua vita. Egli
non amava essere assalito dalle domande, bisognava lasciarlo parlare. Spesso sembrava che
conoscesse i pensieri dell’interlocutore e con il suo discorso si riallacciava immediatamente a
quello che l’altro aveva pensato. Quindi parlava di nuovo con se stesso, sembrava aver
dimenticato il suo interlocutore, gli occhi fissi in lontananza. Di necessità personali, tranne il suo
amore accentuato per le sigarette ed il caffè forte, Bruno Groening ne aveva poche. I suoi vestiti
erano semplici e modesti. Viveva in casa di genitori riconoscenti, il cui figlio dichiarato malato
inguaribile, ora guarito da lui, giocava di nuovo allegro in giardino. Essi avevano anche cura di lui;
la signora Hülsmann doveva usare molta eloquenza per convincerlo a mangiare: ‘Egli non mangia
quasi nulla e da oltre tre mesi vive quasi senza dormire.’ [...] Tutti in casa mi confermarono questa
realtà. Ho potuto convincermi che per le guarigioni, Bruno Groening non chiede né accetta denaro.
Giornalmente la posta gli porta più di 2000 lettere, molte centinaia di lettere raccomandate, più di
300 telegrammi e montagne di pacchi e pacchetti. Egli ha istruito severamente i suoi collaboratori
affinché ritornino ai mittenti il denaro delle lettere e i pacchetti chiusi."24

Era palese che nonostante le osservazioni dei giornali e la pubblicità egli era rimasto lo stesso
uomo. Egli non voleva in nessun caso essere considerato come dottore dei miracoli o in altra
maniera. Queste qualificazioni superficiali nei giornali scandalistici lo disgustavano profondamente.

Diceva continuamente: "Io non posso mettermi in evidenza, però devo seguire il mio destino
dovunque mi porta."25

L’impulso di aiutare gli altri, durante il tempo di Herford, lo spingeva ad operare giorno e notte. Egli
si considerava un "piccolo servo di Dio" e con le sue parole voleva dare l’accesso alle forze
guaritrici divine. In questo si riteneva un mediatore o anche un canale per queste forze. Affermava
sempre, che non lui ma "Essa", la forza di Dio, causava le guarigioni. Quanto più grande era la
cerchia dei bisognosi, tanto più era la forza guaritrice che poteva trasmettere, e tanto più si sentiva
in forma e felice. Quando poteva guarire senza impedimenti, queste forze lo riempivano, com’egli
stesso diceva, in tale misura che non sentiva più né fame, né stanchezza. Questo fatto mi è stato
ripetutamente confermato da diverse parti.

Il suo atteggiamento fondamentalmente religioso gli proibiva di ricevere un compenso materiale


per le guarigioni. Egli affermava che avrebbe perso la sua forza se l’avesse usata male, cioè per il
proprio vantaggio. Nelle guarigioni vedeva un dono di Dio, una grazia che non presuppone nessun
pagamento, ma molto di più, ossia una conversione interiore alla fede ed alla carità. Il poco di cui
aveva bisogno glielo portavano gli amici e di questo ne donava la metà. Ovunque Bruno Groening
trovava case aperte, si gareggiava per ospitarlo. Il sovrintendente della congregazione della chiesa
di Herford, il sig. Kunst, in seguito alle numerose richieste della comunità, dopo parecchi contatti
personali, prese posizione per lui.

Qui uno stralcio:

"Io non ho alcun motivo per credere che il signor Groening con i suoi doni miri ad un personale
guadagno. Egli mi ha assicurato più volte che vuole rimanere povero. Mi è stato raccontato in
modo attendibile che gli erano state offerte somme considerevoli qualora avesse guarito un ricco
ammalato. Sono a conoscenza che ha rifiutato tali offerte."26

Nonostante e forse proprio a causa della gran risonanza generata in pubblico dall’opera di Bruno
Groening, l’opposizione da parte di determinati circoli aumentò. Il suo apparire a Herford mise in
movimento centinaia di migliaia di persone, più di un milione di lettere lo raggiunsero nei primi anni
del suo operare27, la miseria del tempo si evidenziò in tutta la sua disastrosa dimensione.

Molti cercarono di affiancarlo per ricavare soldi dalla situazione. Spesso il suo nome fu usato per
scopi personali da persone che si erano infiltrate tra la sua compagnia più intima.
L’incomprensione profondamente radicata ed il rifiuto prevenuto contro il metodo di guarigione
spirituale in molte cerchie accademiche, specialmente di quelle influenti, fecero la loro parte per
impedire l’opera di Bruno Groening. Divampò una violenta battaglia che si manifestò nelle relazioni
tendenziose della stampa ed in numerosi processi. Fu tentato con tutti i mezzi di discriminare
pubblicamente quest’uomo e le sue guarigioni. All’inizio ci si accontentò di svalutare il suo operato
come una forma di suggestione, sebbene in vista delle evidenti guarigioni organiche, per esempio
dei mutilati di guerra, questo era soggettivamente falso. Più tardi, sempre più spesso, si
aggiunsero delle denunce personali che furono diffuse nel pubblico da parte di molti giornali,
cosicché ogni fiducia dell’integrità del suo volere era difficile da ottenere per i bisognosi che non
avevano la possibilità della conoscenza personale.

È da notare con quale potenza, i media possono decidere sul bene o il male di un singolo uomo,
nel pubblico. Le relazioni non si astenevano, da nessun’espressione spregevole e da nessuna
ironica mancanza di rispetto, apparivano per così dire, come il grido del dominante spirito di quel
tempo, che con l’illusione di un materialismo lontano da Dio, senza spirituale unione guaritrice
aveva tagliato il collegamento con la sorgente di vita. La parola convinta di Bruno Groening su Dio,
come il medico più grande di tutti gli uomini, dimostrata attraverso l’azione guaritrice, ha colpito il
punto più sensibile di quest’idea sbagliata del mondo.

La massa dei sofferenti

Chi esamina attentamente la vita di Bruno Groening in pubblico, può osservarne una conseguenza
impressionante del suo comportamento. Imperturbabile, quest’uomo mirava nonostante le
opposizioni a costruire una base solida per un operato ordinato. Egli vedeva come suo compito
una costruzione con un fondamento saldo che avrebbe dovuto dare agli uomini, la possibilità e in
maniera semplice di mantenere l’accesso alla forza guaritrice di Dio, oltre la vita terrena. Tuttavia
una stampa affamata di sensazioni ed un apparato burocratico inflessibile resero molto difficile il
raggiungimento di questo fine, negli anni del suo operato.

Egli stava di fronte alla ressa delle masse senza l’aiuto corrispondente da parte delle autorità. A
Herford, da marzo fino a giugno 1949, furono fino a 5000 i ricercatori di guarigione che
giornalmente si radunavano alla Wilhelmsplatz No. 7 sperando nel suo aiuto; più tardi, dalla fine
d’agosto a metà settembre, la folla aumentò sei volte di più al Traberhof, una scuderia vicino a
Rosenheim che gli era stata messa a disposizione dal proprietario.

Eppure non fu abbastanza: A Herford lo raggiunsero tante chiamate d’aiuto dal Rheinland e dai
paesi circostanti. Più volte parlò di fronte ad una gran massa di gente a Viersen. Inoltre andava a
visitare persone singole, che nel bisogno lo avevano pregato di una sua parola soccorritrice.
Com’era stato al Traberhof così era anche a Rosenheim, da dove per richiesta da parte di
bisognosi, intraprese perfino viaggi nella Germania del nord.

I testimoni oculari erano profondamente commossi dalle espressioni interiori di fede in Dio che
erano riaccese in migliaia di cercatori di guarigione, tramite Bruno Groening. Molti cominciavano di
nuovo, dopo molto tempo a pregare, spesso questo nuovo credo risvegliava tutta la massa di
gente che spontaneamente cantava in coro.

In estrema opposizione a questo, stavano le reazioni dei competenti medici condotti e di molte
autorità.

Dall’inizio del suo operato, Bruno Groening tentò di ottenere una cooperazione con le autorità
responsabili. Tuttavia a Herford, nonostante alcuni colloqui, non ci fu alcun avvicinamento. All’inizio
del maggio 1949 gli fu proibita la sua attività.

Il sovrintendente Kunst della comunità ecclesiastica locale si espresse a riguardo di quello che
succedeva a Herford:

"Quando nell’anno 1949, il signor Bruno Groening venne a Herford, dopo poco tempo, tutta la città
e i dintorni erano pieni della fama dei suoi successi di guarigione. I giornali locali [...] riportarono
ampi articoli. Allora ero sovrintendente della chiesa di Herford, i rappresentanti della stampa mi
portarono dal signor Groening. Egli era anche venuto più volte a casa mia per conversare. Da una
settimana all‘altra, la situazione diventava sempre più tumultuosa, arrivavano migliaia di persone
dalla Germania e dall‘estero per trovare aiuto dal signor Groening. Quando il sindaco della città di
Herford volle proibire l’attività del signor Groening la folla di migliaia di persone eccitate minacciò di
invadere il municipio. Fu creata una commissione d’inchiesta nella quale erano presenti il sindaco
della città di Herford, Meister, il prof. Schorsch di Betel e dei consiglieri sanitari competenti del
governo di Detmold. Per qualche tempo sono stato presidente di questa commissione, che iniziò i
lavori per condurre trattative con il signor Groening, e per permettere ai guariti di presentarsi. Le
trattative fallirono perché i medici si rivolgevano al signor Groening usando un vocabolario della
medicina scolastica. Si accertò che il signor Groening non aveva visitato nessuno di coloro che
erano venuti da lui. Non conosco nessun caso nel quale il signor Groening abbia toccato
personalmente un paziente. Non sono a conoscenza che egli abbia cercato di indurre un
ammalato a rinunciare all’aiuto di un medico, egli non ordinò mai nessuna medicina."28

La lotta di Bruno Groening per ottenere il permesso di guarire non trovò nessuna conclusione, fino
ai suoi ultimi giorni, circa 10 anni più tardi.

Egli, il cui operato era più simile a quello di un sacerdote che a quello di un medico o guaritore non
ebbe nessuna possibilità di poter aiutare gli ammalati, senza essere ostacolato da polizia e
tribunali.

Egli si mise a disposizione di una commissione d’inchiesta medica a Heidelberg, che ebbe un buon
risultato nel controllo delle guarigioni, ma questo non liberò la via. Egli cercò per anni di costruire
luoghi di cura per raggiungere, lavorando con i medici, un ordinato controllo scientifico delle
guarigioni, con esami preliminari e controlli dopo le guarigioni. Questo fallì però a causa degli
interessi commerciali degli offerenti e dell’opposizione delle autorità. Sebbene Bruno Groening
fosse convinto che il suo operato non avesse nulla in comune con le terapie normali, era pronto ad
osservare le disposizioni legali per guaritori, e voleva conseguire l’esame di guaritore; cosa che gli
fu negata.

Gli fu necessaria una forza poco comune, per non disperare su questa via.

Non trovò inoltre nessun sostegno nella stampa. Al contrario, erano pochi i giornalisti che
consideravano le relazioni per la maggior parte poco favorevoli degli organi della stampa molto
influenti e di un atteggiamento negativo dell’organizzazione medica statale, come anche di
un’ampia cerchia delle chiese, erano pronti, con una prova personale a dare ai loro lettori
un’immagine obiettiva di Bruno Groening. Nella maggior parte dei casi semplicemente furono
stampati articoli negativi non controllati. Con questo si evitarono conflitti con i circoli sociali molto
influenti. È interessante però osservare che i giornalisti i quali si erano fatti una propria opinione
della sua persona, grazie ad un contatto personale, giunsero ad un punto di vista diverso delle
cose fondamentali. Come esempio di questo, agli inizi degli anni 1950 ci fu il rapporto nella rivista
"La Parola aperta" (Giornale indipendente per le questioni del tempo e tolleranza, PAD editoriale,
Monaco).

Il giornalista descrive la sua impressione al pubblico in un articolo dal titolo:

"Groening [...] com’è veramente!"

Egli riconosce lo sforzo e le difficoltà di Bruno Groening sulla via di un operato libero, egli ne
apprezzava la fermezza nel rigettare le numerose offerte lucrative dall’estero, per rimanere in
Germania, nonostante le difficoltà, dove gli uomini – abbattuti a causa della guerra – erano molto
bisognosi di aiuto. Per l’autore egli era una personalità degna di fiducia per la sua certezza e
risolutezza nel seguire un mandato interiore, sebbene una parte della stampa scrivesse robaccia e
articoli di deliberata montatura, cercando di ostacolarlo con "impedimenti statali e divieti". Egli lo
descrive come un uomo "di gran bontà umana e spirito di sacrificio per la sua vocazione di guarire
gli uomini". Secondo la sua concezione, Bruno Groening è andato oltre i limiti dell’odierna scienza
sperimentale. Il suo scopo era questo: "Aiutare gli uomini e guidarli sulla via del rinnovamento
interiore". La sua convinzione era che una teoria prima "è derisa, poi combattuta, ed infine diventa
ovvia". L’esperienza c’insegna, scriveva terminando, che era così anche per lui, e noi uomini
continuiamo ad essere intolleranti e non impariamo mai.

Bruno Groening, nonostante tutte le difficoltà, insistette sempre nel non prendere alcun denaro per
le guarigioni; d’altra parte però diede tutto il suo tempo e la sua forza per i bisognosi, in tutta la
Germania e nell’Austria, non potendo così attendere a nessuna attività professionale. Non aveva
altra risorsa che l’ospitalità e l’aiuto volontario degli altri. Per questa ragione i processi lo portarono
in una grossa necessità finanziaria.

Il suo agire puramente intuitivo era spesso incomprensibile ad un freddo intelletto che lavora
esclusivamente secondo le leggi della logica. Alcune volte si lasciava avvicinare da uomini, che
sotto la scusa di aiutare, ma che in verità in modo evidente, volevano soltanto fare i loro buoni
profitti usandolo. In parte si fidava di loro fino ad un certo grado senza riserva, lasciandoli fare per
qualche tempo. Quando però essi non volevano optare per il bene e volontariamente rinunciare ai
loro piani egoistici, e non si convertivano interiormente davanti agli avvenimenti impressionanti che
succedevano in loro presenza, scopriva le loro azioni e spesso seguivano lunghi e complicati
processi. Collaboratori usciti dalla sua cerchia diventarono nemici accaniti, che poi spesso con
presunte rivelazioni seppero mettere in cattiva luce la sua persona in pubblico. Sebbene molti
aiutanti egoisti l’avessero portato in grandi difficoltà, non mosse mai una parola di disprezzo su
questi uomini. Al contrario, ad alcuni che l’avevano molto danneggiato, concesse loro una seconda
possibilità di rimanere al suo fianco (ved. cap. 5).

Egli rifiutava senza compromessi i bisognosi che cercavano di comperare la salute tramite offerte
di denaro.

E.A. Schmidt racconta un fatto del genere nel suo libro:

"Come più volte è già successo, un richiedente ricco s’avvicinò a lui con la supplica di essere
aiutato e che era pronto a dare per questo 5000 marchi e anche più. In quei momenti, Bruno
Groening si offendeva visibilmente e chiaramente non soltanto per coloro che gli erano vicini, ma
anche per quelli che stavano fuori. Il contatto era finito, ed egli diceva con gesti difensivi: ‘Io non
vendo la salute.’ Poi si girava e i cooperatori avevano quindi il compito spiacevole di
accompagnare il bisognoso alla porta. In un caso ho visto quanto segue: Groening sedeva di
fronte al signore in questione e diceva: ‘So che lei è un signore ricco. So però che non ha
guadagnato il suo patrimonio in buona maniera. Lei ha sfruttato i suoi lavoratori ed impiegati
accumulando denaro e patrimonio. Lei non ha fatto nessuna azione buona, e la sua ricchezza non
è stata guadagnata onestamente.’ L’uomo si agitò sulla sedia, arrossì, se era vergogna o rabbia,
non potei riconoscerlo; egli lasciò silenziosamente la stanza."29

Il Dr. Kurt Trampler osservò qualcosa di simile:

"Più di una volta lo vidi respingere rudemente i bisognosi perché gli offrivano denaro."30
Nonostante tutte le contrarietà ora descritte, Bruno Groening poté raggiungere lo scopo
desiderato. Nel 1953 fondò l’associazione Groening in modo da poter tenere delle conferenze con
la protezione di una società, per i ricercatori di guarigione nelle diverse città. Si formarono delle
"comunità" nelle quali i guariti assistevano i bisognosi durante la sua assenza, gratuitamente in
ringraziamento delle proprie guarigioni ottenute.

Egli stesso aveva sovente accennato che per le guarigioni la sua presenza personale non era
necessaria:

"Ogni guarito può trasmettere la guarigione", disse, e molte relazioni di guarigioni avvenute
durante la sua assenza nelle comunità, lo provano in modo veramente impressionante.

Nel 1955 si sposò di nuovo, dopo ché nonostante tutti gli sforzi, l’unione con la moglie non poté
essere ristabilita. La seconda moglie, Josette, una francese, cercò di aiutarlo con le proprie forze
nell’ulteriore costruzione delle comunità.

Poco dopo la fondazione della "Associazione Groening" ebbe anche iniziò il "gran processo"
contro di lui. Si voleva con questo processo, mettere una fine definitiva al suo operato. Seguirono i
tempi più difficili della sua vita. Gli attacchi della stampa raggiunsero in quei tempi il loro punto
culminante. Molti di coloro che si erano offerti di curare i bisognosi in Germania ed in Austria,
dovettero sottoporsi ad interrogatori polizieschi, e si cercò di intimidirli con la minaccia che anche
loro probabilmente sarebbero stati consegnati alla giustizia per "esercizio illegale della scienza
medica". A questo non si arrivò mai, tuttavia queste minacce lasciarono le loro tracce su molti.

Bruno Groening, in quegli anni, parallelamente alle vaste preparazioni per il processo, si adoperò
instancabilmente a consolidare le giovani comunità minacciate dagli attacchi pubblici. Il suo lavoro
fu però limitato a causa delle necessità finanziarie.

Una testimone di quel tempo raccontò molto impressionata, che anche nel tempo delle più grandi
esigenze, egli conservava una quiete inspiegabile, una rilassatezza ed anche il suo tipico humour.
Questo lo poté osservare anche durante i dibattimenti penali per l’ultimo processo, per quanto
difficili fossero per lui.31

Nel gennaio 1959 Bruno Groening morì. Il processo fu sospeso per questo motivo, senza che
fosse pronunciata una sentenza definitiva. In seguito fu dimostrato quanta ragione aveva avuto nei
suoi sforzi per creare una fondazione importante, che al di là della sua esistenza terrena avrebbe
dato la possibilità ai bisognosi di guarire; e le guarigioni continuano ad accadere anche dopo la
sua morte.

"Era un uomo che amava veramente Dio"

Bruno Groening, nei decenni della sua battaglia interiore, prima del suo operato in pubblico, aveva
in sé una qualità che manca alla maggior parte degli uomini ai nostri giorni.

Katharina Dichtl (82), naturopata di M., poté osservarlo da molto vicino per alcuni mesi, all’inizio
del suo operato, descrivendo questa caratteristica essenziale, con le brevi seguenti parole:

"… era un uomo che amava veramente Dio."32

Da quest’amore di Dio crebbe in lui un amore verso tutti gli uomini molto inconsueto per quei
tempi, di sentimenti freddi. La signora Dichtl osservò ripetutamente come si rivolgeva
amorevolmente ai bisognosi; aveva notato questo particolare con i bambini. Egli li amava in modo
speciale, e la signora Dichtl è stata testimone di guarigioni spontanee.
Inge Thiede di F. mi raccontò personalmente cose simili. Ella aveva avuto contatti per anni con
Bruno Groening e raccontò che da lui irradiava qualcosa che non aveva mai recepito con altri
uomini. Era molto difficile descrivere questo. In lui si sentiva molto amore ed un profondo percepire
specialmente nei confronti degli animali. Quest’amore che egli irradiava si accoglieva
spontaneamente, era impossibile non amarlo.

"Era però", così lo descrisse, "un amore diverso da quello tra uomo e donna. Lo si potrebbe
chiamare amore spirituale." E subito dopo continuò: "È un sentimento che va nel più profondo
dell’anima; esso procura una forte sensazione di felicità ed una profonda pace che non si può
descrivere con parole. Questa sensazione d’amore nella presenza di Bruno Groening non la
percepivo soltanto io, ma la sentivano molte altre persone, sia uomini che donne."33

In modo simile si espressero Christa e Werner Hasse di S. Loro raccontarono pure di un profondo
sentimento d’amore, pace e forza che li riempiva quando erano con Bruno Groening, il quale era
andato molte volte da loro. Qualcosa di raggiante emanava da lui. Osservarono che quando era da
più giorni da loro, non erano stanchi sebbene ci fossero state poche possibilità di dormire,
sorprendentemente non sentivano gli stimoli della fame.34

Anche Christa Pohl (anni 55) di G. designò l’amore che lei e gli altri ricevevano alla presenza di
Bruno Groening come amore spirituale. Alle conferenze nella comunità di Springe, alla quale era
andata, Bruno Groening parlava spesso dell’amore per gli uomini, le piante, gli animali. L’amore
era, così aveva l’impressione, la cosa più importante per lui. Durante le conferenze lei sentiva
quiete, pace ed un piacevole sentimento che non poteva esprimere in parole.

Signora Pohl: "Bisogna aver vissuto personalmente queste sensazioni per rendersi conto di questa
cosa così indescrivibile."35

A Husum, Hameln oppure al lago di Costanza, a Monaco o in un altro luogo in Germania o in


Austria, le persone che ai tempi di Bruno Groening furono a lungo in contatto con lui ed ebbero la
possibilità di conoscerlo da vicino come uomo, parlano come io stesso mi sono potuto convincere
di persona, con aperto rispetto per lui. Negli attestati è continuamente accennato che in lui c’era
qualcosa di molto speciale, senza che i dichiaranti potessero spiegare meglio questa sensazione.
Accanto alle nozioni citate, parlavano di una sensazione di luce o di grande forza che molti
percepivano e che proveniva da lui; altri descrissero un senso di benessere inspiegabile, provando
leggerezza e gioia quando erano con lui.

"Io non sono altro che un uomo rimasto molto naturale!"

Bruno Groening aveva conservato dall‘infanzia e per tutta la vita, la grande unione con la natura. Il
mare ed i monti l‘attiravano con tutta la loro potenza e spesso stava seduto a lungo, immobile,
accogliendo in sé le impressioni. Si rivolgeva alle piante ed agli animali con precauzione, gli
dispiaceva cogliere un fiore. Come da testimonianze di quel tempo ho raccolto l‘impressione che in
lui albergava un rispetto primordiale per ogni vita, perché in tutto sentiva Dio. Il suo
comportamento non sembrava imposto, si poteva percepire che questo modo proveniva dal suo
essere.

Come adulto aveva conservato molte caratteristiche del bambino che si manifestavano
specialmente nella sua natura molto aperta e nella sua spiccata disposizione ad avere fiducia.

Bruno Groening una volta disse a tale proposito:


"Io sono e rimango un bambino [...], non cambierò, no; e voi tutti potete credere quello che volete.
Io sono e rimango un bambino, sono solo un figlio di Dio, niente di più; non mi vanto, no, e non
sono nemmeno un vile nel dire questo, perché so di essere solo un bambino. Ma molti uomini non
sono più bambini perché sono cresciuti."36

Egli poteva, come un bambino, trovare piacere anche nelle piccole cose della vita. Per esempio gli
si dava una grande gioia con una zuppa di patate, che egli mangiava volentieri. Il rapporto con lui
non dava l’impressione di avere a che fare con un uomo lontano dalla realtà, al contrario si poteva
parlare con lui normalmente come si farebbe con ogni altro uomo. Inoltre egli attribuiva molto
valore all’humour e poteva ridere di cuore, sebbene fosse nella maggior parte dei casi piuttosto
serio e taciturno.

Spesso Bruno Groening dopo le sue conferenze, si sedeva ancora in privato con persone di sua
fiducia. Grazie alle sue parole, molti dei presenti apprendevano l’esistenza di un regno dell’al di là;
e molte domande silenziose dei presenti su Dio e sui misteri della vita trovavano la loro risposta.
Questo stare insieme durava spesso fino di mattino.

Christa Pohl aveva preso parte molte volte a queste serate a Springe fino alle ore piccole, e
raccontò di una speciale esperienza avvenuta dopo una di queste serate:

La riunione si protrasse fino alle ore sei del mattino seguente; lei doveva poi andare a lavorare a
Hannover. Nel salutarla Bruno Groening le disse di andare tranquilla, che la giornata sarebbe
trascorsa bene. Così fu fino alle ore 15.00, ma improvvisamente una grande stanchezza la
sopraffece. Col pensiero si rivolse a Bruno Groening per ricordargli la sua promessa, fu rigenerata
all’istante. Dopo il lavoro andò di nuovo a Springe. Bruno Groening la ricevette e prima che
potesse parlare, disse sorridendo: "Eh! Come è andata oggi alle ore 15.00?" Ovviamente sapeva
quello che era successo a Hannover.37

Un’altra testimone che aveva avuto contatti con Bruno Groening, mi raccontò un‘esperienza
personale:

In una riunione col signor Groening presso il signor Loy a Klagenfurt, in Austria, ci raggiunse la
coppia S. Il signor Groening conosceva la signora, ma non il marito. Dopo qualche momento egli si
rivolse al marito parlando con lui di navi. La conversazione divenne sempre più dettagliata. Bruno
Groening ha parlato con quell’uomo come una persona al corrente dell’argomento, egli parlò di
cose segrete che soltanto il signor S. poteva sapere per via della sua posizione nel comando
militare durante la guerra.38

Qualcosa di simile succedette nella famiglia Weber a Essen. Bruno Groening cominciò
improvvisamente a parlare di costruzioni di aerei con un reporter presente. Più tardi questo
reporter meravigliato gli chiese come faceva a sapere tutto quello che aveva detto. Il reporter
aveva un alto grado nella Luftwaffe e perciò era pratico nella costruzione di aerei.39

Käthe Tams di B. ricorda uno straordinario avvenimento che il signor Loy aveva vissuto. Quel
signore era andato a spasso con Bruno Groening, quando improvvisamente egli sparì. Il signor
Loy lo cercò, ma non riuscì a trovarlo. Dopo cinque minuti riapparve, egli gli chiese: "Eravate
preoccupato perché ero andato via?" Il signor Loy rispose che non capiva come una persona
poteva rendersi invisibile.40

La signora K. Tams si ricorda di un altro avvenimento. Bruno Groening aveva una stretta amicizia
con il signor Preuel. Un giorno fecero una gita con l’automobile. Mentre guidava Bruno Groening
appoggiò la testa sul volante, come se dormisse, e questo per circa cinque minuti. La macchina
continuò a viaggiare senza uscire di strada, ma il signor Preuel cominciò a preoccuparsi. Quando
Bruno Groening si accorse di ciò, gli si rivolse chiedendogli se credeva che sarebbe potuto
succedere un incidente. Il signor Preuel gli disse della sua paura. Bruno Groening rispose soltanto:
"No, sono capace di guidare."41

Grete Häusler di Hennef/Sieg, conosceva Bruno Groening da quando era stata guarita, nel 1950.
Essa racconta il seguente avvenimento: "Con il signor Petz e la coppia Bavay di Rosenheim siamo
andati ad Augsburg da Bruno Groening. Tardi nella notte vollero tornare a casa, ma la luce
posteriore della macchina non funzionava più. Il signor Petz aveva provato di tutto per riparare il
guasto, ma non lo trovava. Egli pregò Bruno Groening di aiutarlo. Invece di cercare il guasto egli
rimase con le braccia conserte davanti al cofano aperto della macchina guardando dentro.
Immediatamente la luce si accese."42

Nel libro "Sperimentare la guarigione, questa è la verità", Grete Häusler descrive un’altra
esperienza. Il 25 maggio 1952 Bruno Groening in casa di lei parlò davanti ad alcuni cercatori di
guarigione. Tra questi c’era la signora Kulle di 73 anni, gravemente ammalata di cuore e che
ottenne la guarigione quella sera stessa. Improvvisamente poté di nuovo eseguire esercizi che
prima non poteva più fare a causa della malattia.

Grete Häusler descrive l’accaduto: "La signora dovette rifare gli esercizi ed era felice perché non
credeva di poter ancora eseguirli. Era radiosa dalla felicità. Bruno Groening le disse
amorevolmente: ‘Non avete un figlio?’ ‘Si’, rispose, ‘ma 30 anni fa, egli è morto appena nato.’
‘Allora il figlio c’è, egli vede e si rallegra, ora indossa un altro vestito!’ disse Bruno Groening."43

Tutto questo succedeva senza gesti misteriosi. Con le persone comuni, incredule, Bruno Groening
agiva in modo naturale. Per lui non erano miracoli ma come le guarigioni e i molti altri avvenimenti,
erano l’espressione del collegamento con Dio.

Dal quel punto di vista si può capire quello che Bruno Groening diceva di se stesso: "Non sono
altro che un uomo rimasto naturale."44

Questa naturale spontaneità del suo essere si dimostrava chiaramente nelle sue conferenze. Si
preparava ritirandosi in sé, raccogliendosi. Egli non preparava le sue conferenze prima. Le parole
da dire nella conferenza gli venivano liberamente. Ogni tanto s’interrompeva per porre delle
domande ai presenti, per conversare con loro. A volte capitava che egli parlasse di qualcosa che
non sembrava connesso al discorso, ma che qualche presente aveva pensato e al quale
rispondeva in quel modo. Una testimone di allora, Christa Pohl, lo ha confermato. Si ricordava di
aver pensato delle domande e spontaneamente e senza alcun nesso con il discorso in atto, Bruno
Groening rispose alle sue domande. Essa stessa in una conferenza aveva improvvisamente
riconosciuto chi era in Bruno Groening, in quell’istante, appena fatto il pensiero, egli smise di
parlare e rivolgendosi a lei disse: "Quello che ha appena pensato, la prego, di tenerlo per sé."45

Non era dogmatico, egli non proibiva mai niente a nessuno. Il suo compito era di consigliare, o
come diceva, di divulgare la sua saggezza di vita. Non disse mai di fare questo o quest’altro e mai
avrebbe proibito qualcosa. Christa e Werner Hasse osservarono ciò, quando invitati da Bruno
Groening per Natale, alcuni invitati bevevano bowle. Bruno Groening era contrario all’alcool, ma
non lo proibì, nemmeno in occasione del Natale.46

I giudizi di un comitato di medici


Come giudicavano i medici che credevano in lui, dal punto di vista, dell’efficacia di una gran
potenza che agiva tramite quell’uomo? Che cosa era egli per loro, liberi dai preconcetti
materialistici d’oggi, con l’osservazione obiettiva del suo operato?

Hella Emrich, medico e co-editrice col marito, del giornale "Neues Europa" aveva contatti con
Bruno Groening. Bruno Groening andava spesso a trovarli a Baden e tra di loro si sviluppò una
calorosa amicizia. Parlando con me, lo descrisse come persona semplice, ma molto intelligente:

"Dalla sua persona emanava un gran calore, nella sua vicinanza ci si sentiva bene. Spesso
assieme rimanevano seduti senza parlare. Non era necessario parlare con lui, bastava la sua
presenza per trasmetterci molta energia."47

Nel suo libro "Segreti delle guarigioni miracolose, un tentativo di spiegare i problemi contestati
dalla scienza medica", essa scrive i risultati delle sue decennali ricerche con molti guaritori.

In un capitolo descrive "il fenomeno Bruno Groening":

"Quando la fama dei successi ottenuti con le sue guarigioni di massa a Herford si diffuse; gli
ammalati accorsero da molti paesi. [...] Il risultato fu che i medici cominciarono ad occuparsi di lui,
non per esaminare benevolmente i risultati, ma per controllarli con stupore e indignazione. Fu
tentato di tutto per neutralizzare il ‘nemico’. [...] Furono costituiti dei gruppi che lottavano
appassionatamente pro e contro Bruno Groening: ne risultò un trambusto nel quale abili affaristi
con i loro intrighi approfittarono della situazione e dei quali Bruno Groening stesso non sospettava.
[...]

Non ci sembra possibile, considerando soltanto gli articoli dei giornali, che per Bruno Groening
denaro, rango o titoli non avessero importanza.

‘Voglio riportare gli uomini nella fede in Dio, Egli li guarirà.’ Questo era il contenuto principale del
suo insegnamento. [...]

In determinati circoli Bruno Groening era completamente misconosciuto e diffamato e questo


soltanto perché i suoi contemporanei lo presentavano come guaritore miracoloso. [...] Questo
offuscava la sua natura: […] di conoscitore, d’annunciatore. L’essenza del senso della sua vita e
del suo agire erano conosciuti da pochi."48

Il Dr. Beyer, medico, che si occupava da decenni dei fenomeni delle guarigioni spirituali, durante il
processo del 1955-59 fece una perizia sulle capacità di Bruno Groening per le guarigioni spirituali.
Nella perizia dopo parecchi contatti e scambi d’opinioni con Bruno Groening, egli descrisse il
compito del guaritore spirituale come trasmettitore per "la grande energia creatrice che fluisce nel
tutto" e dando la propria opinione su Bruno Groening disse:

"Groening sente il suo operato e lo esprime in modo chiaro e inequivocabile quando dice:

‘Non sono io a guarire, ma Essa mio tramite’.

Questa consapevolezza di non agire con le proprie forze, ma di essere strumento di una più alta
potenza, è autentica religiosità. Un simile eccezionale accento di una disposizione come quella di
Bruno Groening, emersa improvvisamente, suscita comprensibilmente una grande sensazione,
come lo hanno dimostrato gli avvenimenti. La ressa dei cercatori di guarigione era così grande,
che la personalità del guaritore assalito, non poteva soddisfare tutti. Anche le richieste d’aiuto alle
autorità che non erano in grado di fronteggiare queste resse, portarono disordini causati da
circostanze esterne, suscitando non solo malumore ma spinsero anche persone disoneste che
gravitavano intorno a Bruno Groening, a realizzare i propri scopi, cosicché dietro a tutti questi
avvenimenti, gravava l’odio e slealtà. Questi avvenimenti non sono da imputare alla persona di
Bruno Groening. [...]

Da 35 anni mi occupo delle guarigioni spirituali, e ho una certa famigliarità dell’argomento e verso
la personalità di Bruno Groening sono più imparziale di ogni altra persona, che non ha esperienza
in quel campo e perciò è ignorante e insicura. Il mio giudizio non poggia soltanto sugli articoli
controversi della stampa, ma piuttosto dai miei incontri personali con lui. Ho imparato a conoscerlo
come uomo di buona volontà e migliori intenzioni. [...] Perciò da parte dei competenti non esistono
considerazioni contrarie affinché possa adoperare le sue capacità per giovare agli innumerevoli
ammalati ai quali egli può veramente aiutare."49

Il Dr. Gemassmer, un altro medico con una lunga esperienza nel campo delle guarigioni spirituali
dichiarava con una perizia per il tribunale, il 17.04.1955:

"Nei primi di gennaio 1954 ho conosciuto Bruno Groening incontrandolo in casa sua nelle
vicinanze di Monaco. Durante la conversazione l’ho pregato di raccontarmi qualche sua
esperienza di guarigione. Mi rispose: ‘Mi dica cosa sta succedendo in lei.’ Nel frattempo è andato
ad intrattenersi con un’altra persona a circa 4 metri di distanza e sembrava disinteressarsi di me.

Dopo qualche minuto percepii una sensazione come una forte corrente che fluiva in me, dai piedi
saliva alle cosce. Questa sensazione di corrente scatenò un intenso dolore in un piede ma sparì
dopo pochi minuti. Sempre più, sentivo una piacevole sensazione di pace, [...] e di benessere che
mi colmava sempre più. [...] La sensazione crebbe in una possente forza che io stesso troncai,
ringraziando Groening. [...] Mi sentivo straordinariamente bene. Nel secondo giorno del mio
viaggio, non avevo dormito e ne risentivo gli effetti. Ho lasciato il signor Groening dopo mezzanotte
e sono andato a letto alle ore due. Mi sentivo così meravigliosamente fresco da pensare di non
potermi addormentare. Tuttavia dopo qualche minuto mi sono addormentato e la mattina seguente
dopo quattro ore di sonno ero completamente riposato. Abitavo a Starnberg a 25 minuti dalla
stazione. Purtroppo non ho trovato un taxi, così ho dovuto fare una corsa per non perdere il treno.
Questa è stata una prestazione della quale non mi credevo capace. Con questa esperienza, il
fenomeno dell’esistenza della corrente guaritrice di Groening era inequivocabile."50

Il Dr. Gemassmer sottolinea che una simile forza come quella che si manifesta in Bruno Groening,
impegna colui che la possiede a adoperarla. Egli lo considerava come suo dovere per l’ordine
pubblico "quando un fenomeno di una simile forza appare, bisogna dargli la possibilità di agire".
Quell'armonioso agire è stato purtroppo impedito dalla legislazione sanitaria, malgrado la
disponibilità di Bruno Groening.

Il Dr. Gemassmer scrive inoltre:

"Da parte dei medici c’era una forte pressione sugli organismi competenti per impedire loro di
cooperare con Bruno Groening, e siccome gli fu anche negata l’abilitazione a guarire, venne a
mancare un armonioso contatto con la legislazione sanitaria.51

In Bruno Groening irrompono delle forze interiori che non solo si manifestano esternamente sugli
ammalati, ma agivano anche su di lui. Queste energie dategli da una potenza superiore lo
distruggerebbero se non seguisse il compito interiore di adoperarle per guarire."

Il Dr. Gemassmer continua:


"Impedirgli con ogni possibilità di usare in modo armonioso l’energia primordiale della quale il
valore per la guarigione è stato provato, è una responsabilità che la legge spirituale giudicherà."52

Un certificato di buona condotta per Bruno Groening

Per finire ecco un certificato di buona condotta che ho trovato negli atti. Erich Pelz di R. dà un suo
giudizio sulla persona di Bruno Groening, dopo otto anni di conoscenza, ossia dal gennaio 1958,
subito dopo l‘interdizione di operare del processo di Monaco. Egli scrive in forma di lettera
personale:

"La lotta intorno alla sua personalità, il suo combattimento nel processo appena terminato e la
sicura aspettativa di una revisione, sono giunti ad un importante stadio.

Ho seguito tutto il processo nell’aula del tribunale e mi preme farle queste mie dichiarazioni:

Ho fatto la sua conoscenza al Traberhof, nei pressi di Rosenheim. [...] Da oltre 40 anni m’interesso
della saggezza indiana, cinese e tibetana e dopo aver visto gli avvenimenti di Herford in piena luce
e in pubblico, mi è chiaro che lei [...] è uno di questi grandi esseri spirituali conosciuti in oriente, ma
sconosciuti nell’occidente, che possiedono energie donate dal creatore d’ogni cosa, che con i
mezzi odierni della cosiddetta scienza esatta, non è possibile spiegare. Queste energie divine
esistono e non possono essere ignorate. Proprio per questo motivo, da noi simili uomini sono stati
perseguitati e lapidati da millenni. È lampante che anche lei [...] ha dovuto fare questa stessa via,
lo sviluppo della situazione mi ha dato ragione. Anche l’opinione pubblica è divisa. [...] Pochi sono
convinti del suo operato. Ho seguito la sua vicenda dal principio e ho cercato di avvicinarla, questo
per la prima volta al Traberhof, in occasione di un miracolo. Dal 1939 soffrivo delle sequele di una
parziale paralisi. [...] Malgrado cure intense in una clinica specializzata a Kiel per ben otto anni,
l’impedimento nella mia spalla destra era rimasto, cosa della quale mi ero abituato negli ultimi dieci
anni. Anche se al Traberhof mi trovavo molto lontano, dietro circa 20.000 persone, in un attimo
sono stato liberato da questo disturbo!"53

Erich Pelz descrive poi per autentificare il suo giudizio, che assieme a Bruno Groening egli ha
visitato molte comunità in Germania e Austria, ed è stato anche parecchie volte ospite nella sua
casa di Plochingen, potendo in questo modo conoscere bene la vita privata di quest’uomo e
farsene un’opinione. Egli continua:

"Perciò posso dire che ho avuto abbastanza tempo e occasioni per osservarla nelle sue attività e
nei fatti che si svolgevano intorno a lei. Da queste situazioni posso dichiarare:

- Secondo la mia convinzione lei è un messaggero che vive nella Germania come persona
semplice per compiere la sua alta missione. […]

- In mia presenza non ha mai mentito.

- Non fa nulla di simile ai medici o naturopata. Rifiuta ogni descrizione di malattia da parte dei
cercatori di guarigione. Ho costatato ciò dal 1949 fino ad oggi. Ho anche costatato che nonostante
il suo rifiuto, la gente la importuna lo stesso con racconti. […]

- Lei non tocca nessuna persona, non visita, né sconsiglia di andare dal medico, anzi li manda dal
medico. [...]

- Nelle sue conferenze non dice mai niente contro i medici, come anche contro le credenze
religiose.[…]
- Mia moglie ed io abbiamo provato nel nostro corpo gli effetti dell’energia salutare che emana da
lei. Ho visto molta gente nelle sue vicinanze e nelle comunità risanare senza la sua presenza. Ho
letto anche delle relazioni di guarigioni. Con un signore dell’America del sud ho parlato delle sue
esperienze, convincendomi che la forza che agisce in lei non ha limiti.

- Ho costato inoltre che le sue conferenze sono di natura religiosa […]. Non hanno niente da
vedere con la medicina […]. Tramite le sue conferenze avviene un nuovo orientamento spirituale
che si manifesta fisicamente con delle regolazioni, cosa che la medicina accademica comincia a
riesumare oggi dalle millenarie macerie.

Capisco perciò che lei venga perseguitato e questo senza prima cercare di capire il suo
operato."54

Lo scopo di questo capitolo è di far capire ai lettori con avvenimenti e giudizi di testimoni oculari
dell’ambiente di Bruno Groening, del suo carattere e la natura di quell’uomo eccezionale. La realtà,
dalla sua infanzia fino alla sua morte, persone che non si conoscevano e che hanno dato uguali
giudizi, testimoniano della verità delle loro dichiarazioni.

Capitolo 3

L’insegnamento di Bruno Groening

Svelato dalla scienza, il segreto di Bruno Groening?

Spesso la stampa ha descritto Bruno Groening unilateralmente in modo ironico come "il medico
dei miracoli Groening". Nessuna parola di un insegnamento. Essendo la consapevolezza pubblica
influenzata in quel modo è stato facile ai medici avversi di denigrare la persona "del guaritore e
medico dei miracoli".

Le guarigioni ottenute furono interpretate unicamente come malattie mentali. I riferimenti di


guarigioni con successo, che i medici erano incapaci di ottenere furono confutati come ipnosi di
massa. Dai documenti in nostro possesso è emersa la volontà da parte medica, di far credere che
la medicina poteva spiegare chiaramente l’operato di Bruno Groening. Questo si può leggere in un
articolo del giornale "Revue" dell’ottobre 1949:

"Svelato dalla scienza, il segreto di Bruno Groening"!1


L’apparente classificazione senza problemi dell’operato di Bruno Groening nel consueto schema di
pensare della medicina ha convinto molti ambienti dell’inutilità di provare i fatti e l’operato di Bruno
Groening. Che cosa poteva egli dare di nuovo se la scienza lo aveva palesemente scoperto?

Un osservatore obiettivo, tralasciando questa valutazione e avvicinandosi all’operato di Bruno


Groening si accorgerà molto presto che il vocabolario medico non è in grado di spiegare gli
avvenimenti che succedevano intorno a quest’uomo. Riferimenti di guarigioni assolutamente non
influenzate da suggestioni e molti attestati delle straordinarie facoltà spirituali di Bruno Groening
sono chiare prove della realtà di una forza che la scienza continua a negare.

Con un’attenta osservazione del contenuto delle conferenze di Bruno Groening, ne emerge una
chiara conoscenza delle cause della salute e della malattia, che non si trova in nessun
insegnamento della medicina. Un insegnamento che nella sua chiarezza, senza compromessi è
urtante, e pone in dubbio una parte delle concezioni mondiali della nostra società. Nell’insieme
delle affermazioni di Bruno Groening traspare chiaramente un insegnamento, così che mi è parso
sensato esporre questo suo insegnamento.

Bruno Groening: "L’esistenza di Dio è una realtà"

La seguente descrizione dell’insegnamento di Bruno Groening proviene da fonti originali


(conferenze di Bruno Groening) scritti d’epoca e informazioni ottenute tramite testimoni oculari. Mi
sono fatto premura di mantenere al massimo lo spirito delle sue dichiarazioni.

La maggior parte delle persone credono di riconoscersi esternamente nel proprio corpo fisico.
Bruno Groening invece, vedeva nel corpo umano uno strumento per lavorare nel mondo materiale.
Egli era convinto che l’uomo ha uno spirito, un’anima, legati ad un corpo fisico soltanto per questa
vita sulla terra. Chiaramente con questa dichiarazione egli indica l’esistenza di una realtà spirituale
superiore. Il piano spirituale dell’essere per lui non era teoria, ma una realtà Egli la viveva, e da
questo vissuto egli attingeva la forza di persuasione e la sua conoscenza della profondità del
collegamento tra salute e malattia. Egli asseriva che questa conoscenza non era nuova, ma parte
di un sapere primordiale al quale la maggior parte dell’umanità odierna non ha più l’accesso.

"Non so molto", diceva in una conferenza ad una comunità di Springe, "so soltanto quello che gli
uomini oggi non sanno più. Proprio per questo […] sento come mio dovere insegnare il meglio che
posso, a tutti, che specie di creature sono e a chi appartengono, e come possono attingere a
questa forza creativa per dominare il proprio corpo."2

L’esistenza di Dio era una realtà per Bruno Groening. Da questa certezza interiore sorgeva la sua
sincera conoscenza di un’onnipotenza alla quale molti uomini non credono più:

"Mi sento obbligato ad insegnare agli uomini. […] E se uno solo di voi dice: "Dio non esiste" io
sono pronto a morire per questa mia fede."3

Nel suo caso queste non rimasero soltanto parole pie, egli voleva portare gli uomini a rivivere ciò
che questo Dio, ormai diventato sconosciuto vuole e che può aiutare, se gli uomini gli danno
questa possibilità. Per questa ragione vedeva come primo compito del suo operato quello di dare
ai cercatori di guarigione, la consapevolezza per raggiungere questa forza guaritrice che avvolge
tutto, l’energia creatrice che egli designava anche come corrente guaritrice.

L’assunzione dell’energia creatrice


Prima delle conferenze di Bruno Groening, generalmente un’aiutante si rivolgeva ai cercatori di
guarigione, per spiegare loro quali erano le posizioni necessarie per assumere l’energia guaritrice.
Non incrociare le gambe e le braccia, rivolgere i pensieri su qualcosa di bello e stare attenti al
proprio corpo.

Bruno Groening spiegava questa richiesta con le seguenti parole:

"Ora procedete così e con buona volontà osservate il vostro corpo. Se vi raccomando di non
atteggiare il proprio corpo in modo scomposto e di non incrociare le gambe, è perché Dio non lo ha
creato per questo. Siete qui per assumere la cosa la più preziosa, perciò dovete stare con le mani
aperte, il corpo composto e con un desiderio nel cuore di pregare Dio affinché vi dia quello di cui
avete veramente bisogno. Fate questo, amici, e avrete sempre la percezione di quello che il vostro
corpo ha bisogno."4

Dai miei colloqui con altri guaritori ho costatato che anche loro procedono in quel modo. Un
guaritore di Brema mi disse di aver intuitivamente capito che l’energia fluiva molto meglio se non
s'incrociano gambe e braccia. Un’altra guaritrice mi assicurò che non poteva lavorare se colui che
cercava la guarigione incrociava le mani. Aveva la sensazione che qualcosa si bloccava in lei.

Bruno Groening aveva spiegato con parole semplici il procedimento fondamentale. Egli designava
l’energia guaritrice divina come corrente guaritrice, e sono interessanti le spiegazioni date da
coloro che hanno seguito le sue istruzioni, dicono sempre di aver percepito un formicolio ed una
sensazione di caldo, e molti confrontano questa nuova sensazione come una corrente piacevole
che scorre nel corpo. Bruno Groening chiedeva ai suoi ascoltatori d’immaginare le loro braccia e
gambe come conduttori di corrente. Quando due fili si toccano succede un cortocircuito ed è la
stessa cosa con il nostro corpo. Quando s’incrociano le gambe e le braccia, l’energia si ferma, non
può più circolare. In questo modo ci si distacca dall’energia guaritrice. Chi è sensitivo percepisce
queste sensazioni nel corpo. Taluni le descrivono come sensazione sgradevole, come un peso,
come se qualcosa si fosse bloccato. La maggior parte della gente non è cosciente di quello che
accade sul piano energetico nel proprio corpo. Ho osservato che più del 90 % delle persone, per
esempio, in una manifestazione pubblica, incrociano le gambe o le braccia. Alcuni riescono perfino
ad incrociare due volte le gambe. Questa posizione è considerata come normale e comoda. Non ci
si accorge dell’assenza di quest’energia, perché non la si conosce. Questo stato non può essere
mantenuto a lungo (al più tardi viene eliminato quando ci si alza) e così torna un certo equilibrio; i
disturbi possono manifestarsi dopo una più o meno lunga latenza.

La corrente guaritrice: suggestione o energia guaritrice? – Il fattore "X" nell’operare di Bruno


Groening

Torniamo all’insegnamento di Bruno Groening. Per assumere l’energia creativa è necessaria una
posizione del corpo aperta, secondo Bruno Groening. Accanto a questa posizione è necessario
anche una condizione d’animo aperta, eliminare ogni pensiero negativo e soprattutto pensieri di
malattia o preoccupazioni; pensare a cose belle, e osservare cosa succede nel corpo. Bruno
Groening chiamava questi atteggiamenti esterni ed interni "sintonizzazione". Anche qui, per farsi
capire bene egli usava un dato tecnico come confronto. Tramite la sintonizzazione, la persona si
apre coscientemente all’energia guaritrice, alla forza creativa, essa riceve come diceva Bruno
Groening, la corrente guaritrice, la trasmissione divina. Bruno Groening confrontava il corpo
umano ad una radio. Anche la radio deve essere sintonizzata per ricevere il programma
desiderato.
Se le premesse sono create, la persona riceve la corrente guaritrice (energia guaritrice),
generalmente percepisce le sensazioni già descritte. Queste sensazioni non sono state percepite
soltanto dagli ascoltatori di Bruno Groening ai suoi tempi, ma anche oggi abbiamo le stesse
descrizioni dai cercatori di guarigione che assorbono l’energia guaritrice.

Non sono soltanto sensazioni che assomigliano ad una leggera corrente, spesso c’è anche una
sensazione di forza e leggerezza, di felicità. Altre persone invece non sentono niente. Lo
scorrimento dell’energia non dipende dalla percezione delle sensazioni. Questo si è evidenziato
dalle osservazioni fatte con cercatori di guarigione che non percepivano l’energia, ma che
ottengono ugualmente la guarigione.

Da dove vengono queste sensazioni? Gli scienziati della commissione esaminatrice a Heidelberg
nel 1949, che volevano controllare clinicamente gli effetti delle guarigioni di Bruno Groening, si
posero la stessa domanda. Trovarono una certa similitudine con le esperienze fatte dal professor
J. H. Schultz psicoterapeuta Berlinese, del 1920, con le sue esperienze con il training autogeno
basato sull’ipnosi. Con un’osservazione superficiale si potrebbe ammettere una certa similitudine.
La cosiddetta posizione del vetturino nel training autogeno, richiede una posizione seduta con le
braccia e le gambe non incrociate, la schiena diritta e libera, le mani appoggiate sulle cosce. Ma,
osservando bene vediamo presto le differenze. Schultz aveva sempre designato il training
autogeno come "una via per l’autoipnosi"5 e da questa aveva tratto una relazione mai negata, con
l’ipnosi. Per Bruno Groening il libero arbitrio era intoccabile, perciò egli rifiutava ipnosi e
suggestioni.

Schultz come Groening spingeva le persone a concentrarsi sulle sensazioni corporee. Nel training
autogeno queste sono prodotte tramite autosuggestioni, ossia i pazienti sono invitati a concentrarsi
su un certo esercizio o un’immaginazione finché questa è percepita.

Formule come:

"Il braccio destro (sinistro) è molto pesante", "Sono completamente calmo", "Il mio cuore batte forte
e calmo" ecc.

Le persone debbono immaginare veramente le formule in sé. Con queste reintegrate suggestioni è
possibile influenzare la volontà della persona, volontà che normalmente non è possibile
raggiungere tramite il sistema nervoso vegetativo e per esempio avere effetti sulle tensioni
muscolari e vascolari. Al contrario del training autogeno, per la sintonizzazione non sono
necessarie suggestioni d’immagini. Nel training autogeno la persona tenta di attivare dei
cambiamenti nel corpo, mentre nell’insegnamento di Bruno Groening, nella sintonizzazione essa è
il ricevente, il raccoglitore. Non è la persona che opera effetti in sé con formule di pensiero e che
spinge la sua consapevolezza, ma è l’energia divina, "Essa", che opera in lei. L’uomo lascia
l’energia operare nel suo corpo e nella sua anima.

Peter Drittler (anni 31) di L. aveva imparato il training autogeno presso un medico e si era
esercitato giornalmente. Fece la conoscenza dell’insegnamento di Bruno Groening e cominciò a
praticare la sintonizzazione.

Le sue relazioni delle proprie esperienze, mi confermarono la mia impressione:

"È stata la lettera di un’ex amica ad attirare la mia attenzione sull’insegnamento di Bruno
Groening. Dopo la lettura improvvisamente una corrente mi ha pervaso dalla testa ai piedi ad
ondate, che ho riconosciuto come energia guaritrice, ho percepito anche una sensazione piacevole
e liberatrice come se fosse in atto una pulizia interiore. Ogni volta che mi sintonizzo percepisco la
stessa sensazione. Ho potuto costatare nettamente la differenza con il training autogeno. Nel
training autogeno mi concentro sulla parte del corpo o sulle condizioni che voglio raggiungere. Nel
sintonizzarmi sull’energia guaritrice lascio andare ogni mio senso di presenza e penso a qualcosa
di bello, per esempio ad un sol levante. Nello stesso momento osservo il mio corpo e percepisco la
corrente nel suo operare positivo. Tramite Bruno Groening ho raggiunto il collegamento di
quest’energia guaritrice, corrente di vita che guarisce malattie considerate inguaribili dalla
medicina. Questo, il training autogeno non lo può fare. Non pratico più il training autogeno che
conosco molto bene, perché quello che mi ha dato è poco, non durevole e superficiale. Tramite
l’energia guaritrice sono successe cose che con il training autogeno non avevo raggiunto. Fumo,
alcool, la dipendenza dal gioco con gli automatici, hanno perso la loro potenza su di me. Le
tentazioni di suicidio, le paure della vita, per gli esami, che prima mi tormentavano sono scomparsi
completamente lasciandomi una gioia di vivere che non avevo mai conosciuto. È stato come se
questa forza si fosse trasformata in luce, in corrente guaritrice, corrente di vita che fluiva in me. A
causa di queste impressionanti esperienze ho ritrovato la fede in Dio che avevo perso da molti
anni."6

È chiaro che secondo la medicina, la formulazione della domanda: da dove vengono queste
sensazioni, diventa un problema di concezioni mondiali. La spiegazione di Bruno Groening
sull’operare di un’energia più alta, che egli riconosceva come divina corrente guaritrice, scosse le
concezioni di una medicina scientifica intrappolata in un’epoca materialistica senz’anima. Egli
faceva vedere qualcosa di nuovo che richiedeva un altro modo di pensare. Nella storia ci sono
molti esempi dove il riconoscimento di qualcosa di nuovo si urta contro le concezioni mondiali. Se
pensiamo che il primo libro d’insegnamento sulla medicina psicosomatica è stato stampato nel
1943, e malgrado tutti i riconoscimenti, trova ancora molti medici che non accettano l’idea che la
forza della mente agisce sul corpo fisico, possiamo immaginare quanto è stato difficile a Bruno
Groening nel 1949 far capire a delle autorevoli autorità scientifiche, la sostanza del suo
insegnamento.

I scienziati di Heidelberg tentarono di ordinare nel loro modo di pensare gli effetti della corrente
guaritrice.

Il professor Fischer descrive le sue impressioni dopo un’intervista della commissione esaminatrice
di Heidelberg:

"Groening non suscita una suggestione (come nel training autogeno) ma piuttosto una forte
tensione aspettativa nel paziente mentre lo spinge ad osservare le sensazioni nei suoi organi.
Queste sensazioni si stabiliscono da sé con una forte tensione di aspettativa."7

È una spiegazione insoddisfacente di quello che succedeva. Le difficoltà di spiegare l’operato di


Bruno Groening in modo semplice sono chiaramente distinte nelle altre relazioni del professor
Fischer. Egli lo definisce come una "via di mezzo" che sembra ancora più discutibile.

"Egli [Groening] istintivamente ha trovato qualcosa di nuovo, una via di mezzo fra Training
autogeno e la suggestione."8

L’operato di una forza più alta fu rinnegata, e le sensazioni definite come conseguenze di una
certa forma di suggestione di Bruno Groening, cosi si poté asserire pubblicamente e con
coscienza:

"Il segreto di Bruno Groening è stato svelato dalla scienza."9


A parte dalle discussioni pubbliche, anni più tardi ci fu una dichiarazione del noto psicoterapeuta
Dr. G. R. Heyer nella quale egli disse che l’operato di Bruno Groening "andava ben oltre l’effetto
della suggestione della psicoterapia", ed era facile riconoscerne la poca similitudine. Inoltre diceva
che non bisogna pensare, che un osservatore scientifico a volte troppo stimato, il quale non può
permettersi di sbagliare, possa contestare questi effetti della guarigione senza precise conoscenze
e cadere così nell’antico e pericoloso sbaglio che con alterigia afferma ‘questa cosa non è
possibile […]!’, oppure ‘questo l’abbiamo sempre saputo […]!’" Il Dr. Heyer accettava l’idea che
esistesse un’ignota grandezza che fungeva da fattore portante nell’operato di Bruno Groening. Egli
l’ha denominò "grandezza X".10

Questa grandezza sconosciuta è ancora oggi negata dalla maggior parte della scienza, quando si
chiedeva a Bruno Groening come poteva spiegare questi avvenimenti egli diceva sempre così:

"Non sono io a guarire, ma ‘Essa’ conduce gli uomini a guarire tramite il mio insegnamento della
fede"11, e "Non ringraziate me, ma ringraziate Dio".12

In una conferenza egli descrisse il suo operato nel seguente modo:

"Sono pronto a dirvi come questa energia mi viene data. Non da persone, ma veramente da Dio,
per aiutare l’umanità e per guarire. Vi prego non dite mai che io vi ho guarito. No! Ma la fede in
Dio, il collegamento con Dio, questa corrente guaritrice che avete ricevuto, che è passata
attraverso il mio corpo. Io sono solo un piccolo intermediario, niente più, un piccolo trasformatore.
Da me potete ottenere la corrente ma questo dipende solo da voi stessi, di come la accogliete."13

Queste parole testimoniano la personale umiltà e la riconoscenza delle leggi superiori.

Quel "Essa", la divina forza guaritrice, era la cosa nuova eppure primordiale del suo
insegnamento. Egli vedeva in quell'Essa il modo di ridare la consapevolezza agli uomini, in quello
egli vedeva il suo compito.

Oggi indipendentemente da Bruno Groening, troviamo molti guaritori che parlano lo stesso
linguaggio. Margarete Rauer, guaritrice di Wuppertal, ci spiega nel libro di Anita Höhne "Guaritori
oggi", il loro operato. Essa dice di non poter guarire: "Questo lo può soltanto Gesù Cristo, io sono
un canale per la divina energia guaritrice." Come Bruno Groening, essa rifiuta la parola "miracolo"
per l’operato di quest'energia.

Anita Stark, guaritrice dalla Svizzera, riferisce nello stesso libro: "Quando l’energia passa in me
[…], mi sento come se fossi seduta su un formicaio […], a volte sento freddo, altre volte caldo."14

Un’altra guaritrice dalla Svizzera, Erika Blöchlinger, ribadisce che questa energia non viene da lei.
Molti cercatori d’aiuto vedono questa energia come una luce:

"Essi sentono questa corrente di energia che li colpisce come un raggio di luce […], percepiscono
caldo, poi si sentono bene e liberati."15

In Inghilterra, i guaritori si sono associati. Una di queste associazioni è la "National Federation of


Spiritual Healers" nella quale sono associati 4000 dei 20.000 guaritori inglesi. Se si chiede agli
‘spiritual healers’ da dove ricevono la loro energia guaritrice, essi rispondono che sono soltanto
degli intermediari dell’energia guaritrice di Dio che fluisce in tutto il cosmo.16

Le "regolazioni" – una pulizia del corpo?


Quando Bruno Groening, dopo le conferenze chiedeva ai presenti se avevano percepito qualcosa,
questi spesso descrivevano dolori, dei quali una parte avveniva durante la conferenza ed erano
considerevolmente più forti del solito. Visibilmente, Bruno Groening ne era felice, cosa che
meravigliava i cercatori di guarigione che erano venuti per essere risanati, invece provavano dolori
più intensi, cosa che non lasciava presagire niente di buono. Bruno Groening chiamava queste
reazioni "regolazioni" ed erano dovute all’effetto della corrente guaritrice che si manifestava con un
acuire, ossia un cambiamento dei dolori o dei disturbi.

Egli commentava così questi fenomeni:

"Il dolore delle regolazioni deve attuarsi. Molte persone hanno paura quando i dolori della
regolazione si fanno sentire, pensano ad una ricaduta del male. […] Alcuni ne approfittano per
denigrarmi dicendo: ‘Invece di risanare fa ammalare la gente.’ - Perciò vi avverto, quando i dolori
delle regolazioni si fanno sentire, abbiate pazienza. Non succede niente di brutto, soltanto che la
persona sta guarendo."17

Nelle regolazioni Bruno Groening vedeva un processo di pulizia, una reazione che avveniva
quando la corrente guaritrice entrava nel corpo e nell’anima, là dov’era il disturbo (malattia).
Possiamo anche vederlo come il segno di un processo di cambiamento o una "nuova regolazione"
di funzioni disturbate del corpo e dell’anima. Spesso queste regolazioni si manifestano con dei
dolori oppure i sintomi della malattia diventano per il cercatore di guarigione, più forti, a volte più
deboli o anche in molti altri modi. Possono essere reazioni come diarrea, vomito, febbre,
abbattimento, debolezza, ecc. È un buon segno quando avvengono le regolazioni, è chiaro che la
persona sulla quale l’energia guaritrice agisce, comincia ad avere un processo di pulizia.

Anna K. (anni 59) di W. soffriva da 13 anni di una paralisi del lato sinistro in seguito ad un ictus con
emorragia nella parte destra del cervello. Quando si sintonizzò per la prima volta con la corrente
guaritrice, percepì un formicolio, poi dolori nella parte destra (!) della testa. Per capire questo,
bisogna sapere che quando esiste una paralisi del lato sinistro sono distrutte le cellule del lato
destro del cervello, perché le vie nervose si incrociano nel tronco cerebrale, così che i muscoli
della parte sinistra del corpo dipendono dalle cellule cervicali della parte destra del cervello. Con
una sorprendente precisione i dolori della regolazione si fecero sentire esattamente là dove 13
anni prima l‘ictus aveva danneggiato le cellule del cervello.

Ora dovrebbe essere chiaro ai lettori che è sbagliato asserire che l‘operato della corrente guaritrice
è dovuta ad immaginazione o suggestione. Da parte medica la rigenerazione delle cellule nervose
non è possibile. La scomparsa di una paralisi organica di nervi, che durava da un decennio, e
questo in pochi giorni, non si spiega. Vediamo qui, l‘operato di un‘energia guaritrice che lavora
secondo le proprie leggi e che può perfino guarire lesioni organiche.

Christa Leiendecker (anni 33) di K. mi ha riferito della sua guarigione. Dall‘infanzia soffriva di
asma, dall‘età di 12 anni di raffreddore da fieno e da anni aveva un‘allergia da noci e di notte era
tormentata da crampi ai piedi. Quando nel maggio 1981 nella stessa sera che conobbe
l‘insegnamento di Bruno Groening e si sintonizzò con l‘energia guaritrice, ebbe grandi difficoltà nel
respirare. Da quella sera fu liberata dall‘asma. Sono passati 12 anni da quel giorno.

Pochi giorni dopo la sua liberazione dall‘asma ottenne la seconda guarigione. Mentre passeggiava,
improvvisamente lacrime e prurito, sintomi tipici del raffreddore da fieno si fecero sentire
nell‘occhio destro. Di solito lacrimavano tutti e due gli occhi, e le colava anche il naso, ha creduto
alla regolazione di quel vecchio raffreddore da fieno. Quel forte prurito dell‘occhio destro era il
segno esterno per questo processo di pulizia. Difatti, il giorno dopo l‘occhio destro era liberato e da
quel giorno non ha più avuto nessun raffreddore. Può di nuovo passeggiare nei prati in fiore senza
aver disturbi.

La terza guarigione avvenne nell‘autunno 1981. Improvvisamente sentii di poter di nuovo mangiare
noci. Con meraviglia si accorse col primo boccone di non avere più nessuna reazione allergica.
Nei giorni seguenti continuò a mangiare piccole quantità di noci. Col secondo boccone tornarono i
sintomi dell‘allergia: prurito in tutto il corpo, reazioni delle mucose e febbre. La signora Leiendecker
aveva però l‘interiore convinzione che queste apparizioni erano dovute alla pulizia scatenata dalla
regolazione.

Essa disse:

"Al quarto pezzo di noce subentrarono delle regolazioni così forti che avevo l‘impressione che la
mia testa fosse diventata più grossa. Avevo una sensazione di grande caldo, ma allo stesso tempo
avevo freddo. Cosciente che queste erano le ultime pulizie non ho usato pomate. Questo stato
durò per alcune ore nella. Al mattino seguente tutto era sparito. Da quel giorno sono liberata anche
da questo disturbo e posso mangiare di tutto. Oggi dopo 12 anni non ho più avuto nessun
disturbo."18

I crampi ai piedi scomparvero nel luglio 1981. Durante un‘ora di comunità, dopo la sintonizzazione
con la corrente guaritrice ebbe improvvisamente un crampo nel piede (di giorno!) che perdurò per
tutto il giorno seguente con qualche interruzione. Christa Leiendecker anche qui ha creduto al
processo di pulizia e cambiamento del corpo, che deve avvenire prima della guarigione. Da quel
giorno non ha più avuto crampi notturni.

Sono possibili tanti sintomi visibili esternamene e diversi segni di un "processo di pulizia" in atto.
Le regolazioni possono, come nel caso della guarigione dell’asma, esternarsi come la malattia,
oppure essere atipiche come nella guarigione del raffreddore da fieno o dei crampi nei piedi.
Questi decorsi atipici portano facilmente ad aver fiducia nell’aspettare l’avvenimento che si palesa
così chiaramente come reazione di guarigione. Spesso subentra, come molti persone guarite mi
hanno riferito, una sicurezza interiore, una conoscenza intuitiva che la reazione è dovuta al
processo di guarigione.

Ferdinand Duwe (anni 44) di L. soffriva dall’età di 16 anni di dolori della mucosa dello stomaco,
con ricorrenti ulcere dello stomaco e del duodeno. È stato esautorato dal servizio militare. Ogni
giorno prendeva preparati per proteggere lo stomaco ma servivano solo a mitigare i dolori. Spesso
si svegliava di notte per i dolori. È stato ricoverato più volte, ma nessuno poteva aiutarlo. Aveva
rifiutato l’operazione. Secondo la diagnosi medica egli soffriva di cronico e recidivo dolore allo
stomaco e al duodeno. Questi disturbi cronici sono chiaramente reperibili nei suoi parenti più
stretti. Suo padre e un fratello per causa della stessa malattia avevano subito una perforazione
dello stomaco. Il fratello più giovane lamentava gli stessi disturbi. Ad un suo zio era stato asportato
la maggior parte dello stomaco (una resezione di 2/3). Un altro era deceduto per la stessa malattia.

Nel 1988 un collega di lavoro gli parlò della guarigione spirituale tramite l’insegnamento di Bruno
Groening. Il signor Duwe volle sincerarsi di questo insegnamento, il collega gli spiegò, nel
settembre 1988 come procedere e come assorbire l’energia. Il signor Duwe ha percepito subito la
corrente guaritrice. Da quel momento si è sintonizzato mattina e sera. Ora capiva che i dolori non
dipendevano dalla malattia ma dalla regolazione. Nei giorni seguenti i dolori continuarono, erano
diversi e non più incessanti come prima ma erano più forti (!) del solito e alternativi, mentre prima il
dolore era continuo. Il distinto cambiamento caratteristico dei dolori, in concomitanza con la presa
della corrente guaritrice facilitò il signor Duwe nel convincersi che il cambiamento dei dolori era il
segno della guarigione interna.

Dal 10.10. al 15.10.1988, il signor Duwe ha avuto dolori di regolazione giornalieri, sempre più forti
ma meno frequenti.

Nella sua relazione egli descrive come avvenne la guarigione:

"Il sabato mattina di quella settimana stavo veramente male. Dovevo alzarmi alle ore tre perché
cominciavo il lavoro alle quattro. Avevo di nuovo dei dolori di regolazione ed erano molto forti.
Avrei voluto annunciarmi ammalato, ma a chi in quell’ora di notte? Ho messo in tasca il libro
‘Questa è la verità su e intorno a Bruno Groening’ e sono andato al lavoro. Giunto sul posto di
lavoro appena mi è stato possibile ho incominciato a leggere il libro. Erano le ore sette e dopo aver
letto alcune pagine con ancora dolori di regolazione, improvvisamente ho sentito dalla testa ai
piedi un formicolio, dapprima leggero, poi sempre più forte. Questo formicolio era una sensazione
meravigliosa e bella. Dopo la cessazione del formicolio, i dolori erano scomparsi. Era la stessa
sensazione dopo una doccia e di avere così lavato via i miei dolori. Mi ci è voluto un po’ di tempo
per prendere coscienza di quello che mi era successo, di quello che avevo sperimentato. Da quel
momento i dolori sono completamente spariti.

Un po’ più tardi mediante una radiografia è stata costatata l’assenza di ulcere. Dopo un decennio è
ancora così. Ora sono un uomo completamente sano e felice, e ringrazio Bruno Groening e tutti
coloro che mi hanno aiutato a credere in Dio e all’energia divina."19

Il famoso medico Paracelso, già nel 16mo secolo, conosceva il fenomeno dei dolori della pulizia
(regolazioni). Nei suoi scritti possiamo leggere le seguenti parole:

"Chi vuole risanare, deve pensare che questo non avviene senza dolore, […] così come ci
procuriamo il cibo con il sudore della fronte, così è anche con le nostre malattie, risaniamo tramite i
dolori."20

Anche nell’omeopatia vige il concetto "prima il peggioramento". Dopo la presa di medicinali,


spesso è osservato un peggioramento dei sintomi della malattia per un certo tempo, prima che
avvenga la guarigione.

Friedrich Brechbrühl, guaritore dalla Svizzera, vede nella guarigione "un’attivazione di energie che
spesso scatenano delle difese, delle apparizioni della malattia". Egli le chiama crisi di guarigione,
dolori di parto della salute. Queste sono per lui delle conferme che è possibile aiutare
l’ammalato.21

Conversando con altri guaritori, ho avuto altre conferme.

Il naturopata Hossenfelder di D. mi ha riferito dalle sue osservazioni che l’80 % dei pazienti
subiscono un aumento dei dolori durante i trattamenti. Spesso il peggioramento durava qualche
tempo per poi sparire di colpo.22

Erika Petz, guaritrice di M. pensa che il peggioramento in principio è dovuto all’operato dell’energia
guaritrice ed è normale. Secondo Erika Petz, questo dimostra che il paziente risponde all’energia
guaritrice. Ma questi peggioramenti non sono vincolanti per la guarigione, questa può avvenire
anche senza reazioni.23
Rudolph Thetter, nel suo libro "Magnetismo – l’antico mezzo di guarigione" riferisce delle sue
esperienze come guaritore. Dice delle sue difficoltà a far capire chiaramente ai pazienti che una
crisi è spesso necessaria per guarire:

"Non si può mai insistere abbastanza su queste crisi, perché sovente sentiamo dire quando
subentrano: ‘Prima del trattamento ero ammalato, ma adesso lo sono davvero […].’ A volte queste
crisi sono violente, si manifestano con febbre alta, diarrea anche forti, con un aumento dell’urina,
vertigini, stanchezza, forti sudorazioni, forti malesseri, nervosità, irritabilità, insonnia passeggera,
mestruazioni più forti o più deboli […]. Dapprima si presentano i sintomi […] della malattia, più forti,
e si può capire che un ammalato possa perdere la fiducia in chi sembra aver peggiorato la
situazione."24

Thetter sostiene la tesi che le "crisi sono dei processi naturali della guarigione", e sono innocue e
necessarie per guarire.25 Queste crisi dimostrano la saggezza dell’operato del divino inconscio.
Così non si può dire se o quando una simile crisi si scatenerà. Egli accredita la causa di queste
alle energie fortificanti assorbite dall’organismo tramite il trattamento. L’organismo ammalato riceve
aiuto. Il cercatore della guarigione si sente meglio, più forte, con più vitalità in tutto l’organismo,
finché le proprie forze "diventate più forti possono di nuovo lottare contro la malattia".26 Questa
nuova lotta dell’organismo rinforzato comincia e la crisi si scatena. Thetter ha osservato che
questo succede più sovente nelle malattie croniche. Nella crisi il disturbo si riacutizza, poi la
malattia abbandona il corpo.

"Se la malattia rimane dopo la crisi, anche solo debolmente, ne sarà riattivata una nuova con un
nuovo trattamento di energia vitale. Queste crisi si ripeteranno ad intervalli sempre più rari[…], fino
alla vittoria finale, ossia alla guarigione."27

Thetter rileva che il timore di queste crisi è sbagliato:

"In molti casi sono appena percettibile; come una debole accentuazione del decorso della malattia,
a volte non avvengono del tutto, e tuttavia la guarigione è ottenuta."28

Un prospetto dogmatico di questi processi è impossibile, dice Thetter "ci troviamo davanti alla vita
con le sue leggi, per noi incomprensibili e imperscruttabili."29

La signora Mary Ehlen (anni 44) di B. ha ottenuto la guarigione senza dolori di regolazione. Dal
giugno 1991 soffriva da una sindrome molto dolorosa della spalla e del braccio destro, malgrado
stesse a completo riposo. Inoltre soffriva di un mal di schiena (lumbago). Di mattina faticava ad
uscire dal letto. Fisioterapia, fanghi e massaggi le davano qualche sollievo, senza tuttavia impedire
i disturbi cronici. Dalla meta 1991 aveva dolori di stomaco dovuti ad un riflusso, secondo il medico.
Ha ricevuto delle medicine contro l’acidità dello stomaco. La sera del 31 gennaio 1992 la signora
Ehlen ha fatto la conoscenza dell‘insegnamento di Bruno Groening. La sera stessa tutti i disturbi
sono scomparsi. Dopo quella guarigione spontanea non ha più avuto nessun disturbo. Non ha
bisogno di medicinali e può muoversi liberamente.30

Il significato dei pensieri nel "processo di regolazione"

Bruno Groening indica chiaramente l‘importanza dei pensieri nel passaggio verso la guarigione. Il
decorso delle regolazioni è attivato da una forza spirituale influenzata in modo importante dai
pensieri di ognuno. Come ho già detto chiaramente, per assorbire l‘energia guaritrice non è
soltanto necessario avere l‘atteggiamento aperto del corpo, ma anche quello mentale è molto
significativo. Con i pensieri negativi per esempio, pensieri di malattia, di preoccupazioni, ci
chiudiamo al fluire di quest’energia, cosa che ognuno può osservare in se stesso. Siccome le
regolazioni sono la conseguenza del fluire dell‘energia, il decorso della pulizia dipende dal
continuo fluire dell‘energia guaritrice. Si capisce perché Bruno Groening ricordava sempre e
soprattutto di osservare il cambiamento, e di stare attenti con chi ci attorniamo.

Friedrich Retlow nei suoi scritti: "L‘energia guaritrice di Bruno Groening, la sua natura e il suo
operato" dice:

"Per questo periodo di transizione e finché la salute non è di nuovo saldamente nelle nostre mani,
il nostro modo di pensare è molto importante, specialmente nelle guarigioni tramite l‘energia di
Bruno Groening. Di fronte al mondo materialistico, incredulo e sfavorevole, esiste il pericolo che le
opinioni spregiative, i cattivi giudizi cadano sull‘ammalato che con la forza della suggestione
possono distruggere la fede in Groening e così anche la guarigione e la salute. La dannosa
influenza, specialmente se assorbita da persone sensibili, può impedire il flusso dell‘energia
guaritrice e distruggerla. Molte ricadute sono da imputare a questi pensieri negativi. I pensieri sono
delle energie che hanno specifiche emanazioni e vibrazioni. Come una stufa che può emanare un
piacevole caldo oppure un velenoso ossido di carbonio, cosi l‘uomo invia continuamente elevate
forze di salute se pensa bene, oppure energie malsane e basse con pensieri brutti.

Perciò, degli ammalati che guariscono in un ambiente armonico, attorniato da persone affidabile e
pronte ad aiutarlo, cambiano la loro cerchia con un'altra di denigratori, dubbiosi, increduli e
rimanendoci, allora possono avvenire delle ricadute per cause che non si vedono esteriormente.

Perciò quando ci si trova in un ambiente simile con gente ignorante, dei scettici è bene mettere in
pratica il precetto giudizioso, cioè quello di non parlare della guarigione spirituale tramite la
corrente guaritrice. Soltanto quando la fase transitoria è passata e lo stato di salute è di nuovo
assicurato, si può liberamente parlare."31

Il guaritore Thetter scrive nel suo libro:

"La più grande richiesta fatta a chi aiuta viene già posta alla prima crisi e ai primi dubbi del
paziente. […] Tutta la cerchia dei conoscenti ‘coloro che sanno sempre meglio di tutti’ lo incalzano
[…]. Tutto questo rende la vita di chi cerca la guarigione molto difficile, […] e per lo svolgimento
della guarigione stessa si presentano sfavorevoli conseguenze. […] Meglio sarebbe se il paziente
non ne parlasse con nessuno."32

La forza dei pensieri

Una parte fondamentale dell‘insegnamento di Bruno Groening è la conoscenza del potere dei
pensieri. Come già detto, nel processo delle regolazioni, il pensiero di ognuno ha un significato
decisivo per la guarigione. Lo si capisce se si pensa che Bruno Groening vedeva nei pensieri forze
operanti che influenzano lo stato di salute. Pensieri negativi indeboliscono la persona e con il
persistere creano disturbi nell‘anima e nel corpo, che presto o tardi, si possono palesare come
malattie. Buoni pensieri edificano l‘uomo, lo rinforzano, lo incentivano e consolidano la salute.
Bruno Groening chiedeva sempre ai suoi ascoltatori di controllare i loro pensieri e di rinnegare
quelli negativi. Egli sapeva che i pensieri negativi impediscono il fluire dell‘energia creatrice, si
oppongono alle buone energie e separano l‘uomo da Dio.

In una sua conferenza, il suo avvertimento è molto chiaro:

"Guardatevi dai cattivi pensieri! […] Rifiutateli e magari dite a voce alta […]:

‘Non voglio avere niente da fare con questo cattivo pensiero, adesso voglio un buon pensiero!’
Poi sviate i vostri pensieri guardando fuori della finestra, vedete dove il bene, dove la realtà divina
si palesa. Mi direte, guardo spesso la natura, come ora, in primavera quando tutto cresce, come la
vita riprende a scorrere, come tutto diventa verde davanti ai miei occhi […]. Osservando
attentamente la natura, sentirete presto che i cattivi pensieri vi hanno lasciato. Guardando la
natura vi collegate con Dio."33

Bruno Groening sapeva che la maggior parte degli uomini ha l‘abitudine di pensare in modo
negativo, senza essere cosciente di quanto questo li danneggia. Non sono soltanto i pensieri di
paura, odio, gelosia, invidia e rabbia, ecc. che hanno un‘influenza distruttiva sulla natura dell‘uomo
e che egli considera come "cattivi pensieri", Bruno Groening considerava tutti i pensieri che
tolgono la gioia, la pace, il bene, come "cattivi, negativi pensieri". E così il furtivo veleno delle
preoccupazioni, della tristezza, del proprio dubbio, dello scontento, anche i pensieri di vanità,
d’orgoglio, pensieri brutti su avvenimenti nella propria vita o in quella di altri che distruggono
l‘animo. Per Bruno Groening, il primo compito dell‘uomo è di combattere la malattia e le difficoltà
alla radice, rifiutando questi pensieri e rivolgendo coscientemente i propri pensieri verso il bene.

In molte persone queste abitudini di pensare costantemente alla loro malattia impediscono la
guarigione.

Bruno Groening descrive questo con un semplice esempio:

"Prendete una coppa piena, non importa di cosa, diciamo di frutta, rimasta lì da parecchi giorni e
dalla quale nessuno si è preoccupato, nessuno sapeva cosa farne, così è marcita. Non potete più
godere questa frutta. Adesso qualcuno vi porta della frutta fresca, sarebbe stupido mettere questa
su quella marcita, perché marcirebbe anch‘essa. Così, dapprima dovete gettare via quella
malsana, andata a male. Ma non soltanto, dovete anche pulire la coppa per metterci la frutta sana.
Paragonate questa coppa al vostro corpo e la frutta con i vostri organi ammalati; voi sperate in
quella sana. Ma questo non è possibile se prima non gettate via quella marcita, ossia se vi
preoccupate delle vostre malattie."34

Ogni pensiero negativo, ogni pensiero rivolto alla malattia impedisce il fluire dell‘energia guaritrice.
I pensieri di male avvolgono la persona come una nebbia, così che le energie divine costruttrici,
rischiaranti e detergenti non possono fluire in lei. Prima è necessario svuotarsi internamente da
queste rappresentazioni negative, separarsi da loro se si vuole assorbire il bene. La pulizia del
corpo dalle energie negative avviene tramite il fluire delle buone energie che la persona assorbe in
quantità con l‘energia guaritrice.

Purtroppo, molte persone pensano quasi ininterrottamente alle loro malattie, accettando questi
pensieri come normali. Questi pensieri sono influenzati dalle parole del medico, ogni cambiamento
dello stato viene considerato con cura e visto come un avviso di peggioramento. I pensieri della
malattia colmano queste persone con una tale potenza che spesso non hanno altro tema di
conversazione. Inconsapevoli, si collegano sempre con questi pensieri, proprio con il male che
sentono e del quale vorrebbero proprio disfarsi, e così impregnano sempre l‘immagine della
malattia e il suo peggioramento nel loro inconscio. Con il tempo, l’effetto dell‘energia creatrice del
corpo per la guarigione è impedita. Queste persone lavorano inconsciamente e incessantemente
per la realizzazione della temuta realtà. Sovente la malattia peggiora, malgrado tutte le terapie. Ma
sono pochi coloro che ne riconoscono l‘origine in se stessi. Rimane incomprensibile che la
medicina non riconosca che un pensiero orientato nel corpo, non lo possa influenzare. Così l‘uomo
non è messo davanti alla propria responsabilità dei suoi pensieri e con tutte le pericolose
conseguenze.
Tuttavia, una parte della scienza oggi si interessa di questa tematica. Secondo la psicosomatica
qualche anno fa, è stata creata una nuova branca della medicina: la psico-neuro-immunologia. In
questa specialità si indaga sull’influsso dei pensieri e sentimenti dell’uomo sul sistema
immunologico. È stato provato che pensieri e sentimenti negativi danneggiano il sistema
immunologico.

Tuttavia questa conoscenza non è nuova. Paracelso (1494-1541), il grande medico della nuova
era, già parlava del "medico interiore" nell’uomo e che come "guaritore interiore" conserva e
ripristina la salute in tutto l’organismo. Riordinare l’inconscio degli uomini è cosa facile con i
pensieri per influenzare il suo operato. I pensieri negativi hanno effetto inibitori, mentre i pensieri
positivi rinforzano le energie creatrici e le ordinano.

Diana Craig, nota guaritrice inglese che ha lavorato con il più famoso guaritore d‘Inghilterra, Harry
Edwards, rende i suoi pazienti attenti sulla potenza dei loro pensieri, sia positivi che negativi. È
convinta che ogni malattia è causata dall‘io essenziale che con i pensieri distruttivi porta squilibrio
e disarmonia. Per la guarigione l‘ammalato deve impegnarsi a cambiare il suo "modo di pensare,
permutare i pensieri negativi in positivi".35

Il farmacista francese Emil Coué (1857-1926) otteneva un miglior effetto delle medicine con delle
frasi come "questa medicina è eccellente – con questa vi riprenderete presto. Il medico non
avrebbe potuto ordinarvi qualcosa di meglio." ecc. Da questa cognizione egli sviluppò un metodo
di auto-suggestione cosciente. Egli presupponeva una forza d‘immaginazione e di creazione che
egli chiamò "i nostri fedeli e miglior servitori". Altri, giunti alle stesse conclusioni, parlarono di
"misteriosi aiutatori in noi" oppure "del medico interiore" i quali dipendono largamente dalla qualità
dei nostri pensieri per la loro attività.

Coué indicò anche chiaramente il pericolo dei pensieri negativi che inibiscono le energie interiori.
Egli dava alle persone delle cosiddette formule di autosuggestione che bisognava continuamente
recitare e possibilmente visualizzare i loro effetti. La formula più conosciuta è:

"Sto migliorando di giorno in giorno."36

Egli parlò anche di una legge di realizzazione dei pensieri: "Ogni pensiero in noi preme con tutta
forza per realizzarsi – se possibile ……."37

Il medico austriaco Dr. Erich Rauch, ha ripreso il metodo Coué e ha aggiunto nel suo libro
"Autosuggestione e guarigione":

"Non abbiamo la minima idea dell‘immensa forza che dorme in noi e del grande effetto che può
avere se la si risveglia alle sue possibilità con una vera fede e se la indirizziamo nella giusta via! In
questo modo un pensiero intimamente sentito, al quale si crede fermamente può avere un ruolo
nel destino. Questo ruolo è molto più importante di tutto quello che potremmo desiderare
consapevolmente, oppure voler evitare […].38

Il Dr. Rauch mette in guardia le persone di parlare di malattia con altri e vede nei pensieri negativi
e nel parlare "un peccato mortale contro il medico interiore":

"Ogni espressione di dolore rinforza la potenza della negatività in noi e rende più difficile la
liberazione dal dolore e dal male."39

Il Dr. Rauch scrive inoltre:


"Perfino il decorso del processo di gravi malattie, come il cancro, può dipendere dall‘influsso
dell‘ammalato stesso. Questo vale anche per le malattie croniche, perfino per le infezioni, cosa che
un eminente professore V.E. Frankl ha rilevato nel suo discorso per la festa dell‘associazione dei
medici a Vienna:

‘L‘immunità dell‘uomo è determinata dalla sua condizione di eccitazione!’

Anche dolori che sembrano molto lontani, come ferite, rotture di ossa, decorsi da incidenti,
dipendono dalle influenze mentali e in gran parte dall‘atteggiamento interiore, per la loro
guarigione, ossia dall‘influenza con i propri pensieri sulle ferite. Anche il noto clinico prof. A. Jores
lo conferma nei suoi scritti."40

Il Dr. Simonton, medico americano, ha anch‘egli preso in considerazione la potenza dei pensieri
nei suoi lavori. Le sue esperienze lo hanno portato a sviluppare un metodo che ricorda quello dei
sciamani, uomini-medicina, che raccomandavano questa via per guarire, anche se egli ignorava
quest‘antica saggezza.

Essenziale nel suo lavoro è la tecnica della visualizzazione (detta anche immaginazione, ossia il
vedere potenzialmente un‘immagine di uno stato desiderato con pensieri diretti in quella direzione,
per esempio, la salute).

Egli, oltre alle terapie convenzionali, istruiva i suoi pazienti ad immaginare sempre la loro salute e
la loro vittoria sul cancro. Dal 1974 fino al 1981, egli ha fatto uno studio con risultati rivoluzionari.
Egli ha provare che i pazienti malati di cancro che si erano sottoposti alla sua terapia, vivevano in
media il doppio dei pazienti curati con le terapie usuali nelle migliori cliniche e con le stesse
condizioni della malattia.41

È noto, che con la sua terapia ha salvato malati di cancro dati per persi e in parte anche guariti.42

Simonton dice che le emozioni distruttive come la repressione della collera, della paura e della
disperazione, portano le condizioni adatte per ammalarsi di cancro.

Perciò il primo passo della terapia è di insegnare ai pazienti a cambiare il loro modo di pensare.
Egli insegna loro che i fattori più importanti nella lotta contro il cancro, sono loro stessi e la loro
fede in sé stessi.

In un intervista, parlando del suo lavoro, disse:

"Tutto il mio lavoro risulta da un mio profondo cambiamento spirituale. Sono cresciuto nella
credenza di essere cattivo di natura. Quando ho cominciato a scoprire questo lavoro, durante una
meditazione ho ricevuto un‘informazione, ossia che non soltanto l‘atteggiamento nel quale mi
credevo cattivo di natura era sbagliato, ma che nessuno è di natura cattiva; che tutti sono di natura
buona, fatti della stessa sostanza divina. Questa è stata per me un‘esperienza molto profonda. È
successo nel 1971, poco prima di curare i miei primi pazienti con il nuovo metodo e prima ch‘io
compresi che possiamo cambiare la chimica del nostro corpo se cambiamo il nostro
comportamento […]. Da quel giorno medito regolarmente."43

La realtà di questa potenza dello spirito con i pensieri, la troviamo da millenni negli insegnamenti
dei saggi di tutti i popoli. Che sia la saggezza degli antichi indiani, cinesi o di altri popoli, tutti hanno
riconosciuto che la chiave per raggiungere una forza interiore, la salute e lo sviluppo spirituale, sta
nel dominio e nella direzione dei pensieri verso il bene. Buddha ha detto:

"Il potere sui pensieri è il potere sul corpo, sulla vita e sul destino."
Soltanto oggi, con le scoperte scientifiche e le nuove tecniche è stato dimenticato il potere che sta
nell‘uomo. Ma le leggi non perdono il loro effetto, anche se non si conoscono. Le conseguenze di
questo disprezzo delle leggi dello spirito, risultano, si manifestano con allarmante chiarezza.

D‘altra parte, sempre più uomini riflettono su sé stessi – spesso sotto la pressione delle difficoltà e
del vuoto interiore – e riconoscono la forza del pensiero nel loro destino, sia nel bene che nel male.
La forza del pensiero è descritta in molti libri in edizioni di milioni di esemplari, da autori come R.W.
Trine, Sheldon Leavitt, Dale Carnegie, Joseph Murphy, Norman Peale, e in lingua tedesca
specialmente K.O. Schmidt ed altri. L‘antica legge per l‘educazione dei pensieri conosciuta come
pensiero positivo è da molti apprezzata come valido aiuto per la vita.

Il parlare sulle malattie - un grande pericolo per la guarigione

Quello che vale per i pensieri, vale anche per le parole. Bruno Groening lo afferma in una
conferenza:

"Cari amici, non credo che siete venuti qua per raccontare le vostre preoccupazioni e difficoltà.
Vorreste lamentarvi, e dalle vostre labbra uscirebbero parole di scoraggiamento, di modo che i
vostri vicini, soprattutto i vostri parenti avrebbero la più gran compassione, io so che siete abituati
a parlare soltanto di quello che vi opprime, di quello che provate nel corpo, di quello che vedete,
udite e percepite, gustate e provate. Molte di queste cose sono diventate un male per voi, non
siete coscienti che proprio voi stessi siete colpevoli di tutto il male che ha colpito il vostro corpo."44

Quanto gli uomini misconoscono il potere della parola! Se nei pensieri vi è una gran forza, quanto
potere possono avere le parole! Lo dicono i seguenti detti:

"Chi sorveglia le proprie labbra, protegge la propria vita; chi apre la bocca va alla propria
rovina."45

Morte e vita sono nel potere della lingua. Chi la usa con amore ne gusterà i frutti."46

"Chi custodisce la propria bocca e lingua, quello custodisce la sua vita dalle tribolazioni."47

Paramahansa Yogananda, lo yogi indiano, descrive nella sua autobiografia, un avvenimento


impressionante della propria gioventù:

"Un altro ricordo della mia infanzia è anch’egli degno di nota, anzi, perché ancora oggi né porto le
conseguenze con una cicatrice. Una mattina con mia sorella Uma sostavamo nel nostro giardino
sotto un albero di neem a Gorakhpur. […] Uma si lamentava di un foruncolo sulla gamba e si
spalmava una pomata. Feci la stessa cosa, spalmandomi il braccio.

‘Perché metti la medicina sul tuo braccio sano?’

‘Mi sento come se domani mattina dovessi avere un foruncolo. Spalmo la tua pomata sul posto del
foruncolo.’

‘Tu piccolo imbroglione!’

‘Uma, non darmi dell’imbroglione, piuttosto aspetta fino a domani mattina!’, le dissi indignato. Ma
mia sorella non sembrava molto impressionata e mi punzecchiò ancora tre volte allo stesso modo.
Allora ribattei con calma e con fermezza:

‘Con la forza della mia volontà, dichiaro che io domani mattina esattamente sul quel posto, ci sarà
un foruncolo piuttosto grosso. E il tuo sarà raddoppiato!’
E il mattino seguente avevo davvero un grosso foruncolo nel posto designato, e quello di Uma era
ingrossato del doppio. Con un grido mia sorella corse dalla madre: ‘Mukunda (è il nome da
bambino di Yogananda) è diventato un mago!’ Molto seriamente, mia madre mi ammonì di non
usare mai più la potenza della parola per danneggiare gli altri. Ho preso a cuore questo
ammonimento e l’ho sempre rispettato.

Il mio foruncolo dovette essere tolto chirurgicamente e mi lasciò una cicatrice. Così, sul mio
braccio destro porto un eterno ammonimento che mi ricorda sempre la potenza della parola
umana.

Queste semplici e innocenti frasi che avevo rivolto con profonda concentrazione a mia sorella,
avevano con una grande forza occulta liberato lo stesso effetto di un proiettile e danneggiato
veramente. Più tardi capii che questa forza vibratoria esplosiva della parola può essere usata per
eliminare ogni specie di ostacoli, senza portare nessuna cicatrice o rimproveri."48

Per la maggior parte della gente, è diventata un‘abitudine, parlare senza riguardo alle parole, di
tutto quello che passa loro per la mente. Con i loro pensieri sono incollati alle loro malattie e
disturbi, e abituati a raccontare a tutti la storia delle loro malattie e disturbi o parlare sempre delle
loro preoccupazioni e difficoltà che li angustia.

Il Dr. med. Rauch scrive nel suo libro "Autosuggestione e guarigione":

"Sono deleterie, anche materialmente, le conversazioni su malattie, operazioni, cure o sul tema
preferito: la storia della propria malattia. In Oriente parlare delle proprie sofferenze è dare prova di
mancanza di tatto. Da noi invece, è spaventevole vedere con quale persistenza e a volte con
quanta importunità molta gente parla dei propri mali in pubblico. Taluni sono in preda della mania
di occuparsi continuamente delle loro miserie, di analizzarle per parlarne ancora."49

Bisogna essere coscienti col parlare della malattia, delle preoccupazioni, in qualunque modo,
come col pensarci, queste vengono mentalmente attirate, ossia le colleghiamo alla nostra
consapevolezza. La persona che si è completamente liberata con fede e fiducia da tutte le
preoccupazioni e difficoltà per ottenere la guarigione, si ricollega di nuovo alle parole negative che
prima aveva allontanato da sé mentalmente, e così la malattia non può essere eliminata.

Bruno Groening lo evidenzia in una conferenza:

"Chi si preoccupa della malattia, la trattiene e blocca l‘energia divina."50

Se ci ricordiamo che ogni pensiero negativo è una forza operante che blocca l‘energia guaritrice, e
così è dimostrato chiaramente e in modo inequivocabile con quali energie negative si attorniano le
persone quando parlano sempre del male nella loro vita. Costantemente lavorano per ingrandire la
propria sofferenza e quella di altre persone. Si aggrappano virtualmente con i pensieri e le parole
alle loro sofferenze, dando loro tutta l‘attenzione possibile. Come se stessero sotto una costrizione,
la storia della loro malattia diventa il punto centrale delle loro considerazioni.

Altri si collegano sempre con pensieri di avvenimenti spiacevoli del loro passato e riaffermano così,
con le loro parole tutte le difficoltà e sofferenze. Come presi da un incanto, molte persone
rimangono nella loro negatività con le proprie parole, lamenti, amarezze, sulle cattiverie che hanno
udito, visto e subito, come un filo rosso tessuto in ogni loro conversazione.

Bruno Groening conosceva la sciagurata potenza di queste parole sul corpo e la mente. Egli
sapeva che ogni asserzione negativa su le persone, ricade su chi la emette, lo indebolisce e lo
degrada. Egli sapeva che con queste parole la forza negativa rinforza e lega la persona sempre
più alle sue difficoltà e miserie.

Perciò, egli avvertiva:

"Pensate soltanto del bene, parlate solo del bene, fate solo del bene!"51

"Riflettete su ogni parola, frase che volete dire, e ogni pensiero che volete raccogliere, se é degna
di essere accolta. Riflettete bene, se avete agito in modo consono! Richiamatevi giornalmente
all‘ordine, cioè a Dio. Riprendetevi!"52

"L‘uomo che conosce la forza della parola sta attento a come parla."53

Purtroppo, molte persone sono troppo deboli per cambiare in bene i loro pensieri e parole davanti
ad un avvenimento negativo. In simili momenti la persona non dovrebbe rimanere sola. Essa è
presa dall‘irruzione della forza di questi pensieri negativi, che con la compassione e i cattivi
pensieri la deprimono mentalmente. Nelle sue conferenze, Bruno Groening diceva che una
persona in una simile situazione può chiedere aiuto a qualcuno che ha fede, per svuotare il proprio
cuore dal peso dell‘anima. Dopo potrà, assieme a questa persona assorbire l‘energia divina,
allontanarsi da tutta la negatività e darla in tutta fiducia a Dio. Finché non sarà tutto in ordine,
quella persona può continuare ad aiutare con consigli, azioni, e soprattutto aiutare con l‘energia
della sua fede. Così alla persona che ha subito le negatività, sarà più facile ricollegare i suoi
pensieri al bene.

Fondamentalmente è da consigliare a tutti di stare attenti di non parlare su qualcosa che non
desidera affinché questo non si realizzi. Quell‘avvenimento dell‘infanzia di Paramahansa
Yogananda dovrebbe esserci da esempio.

Simpatia invece di compassione

Il motivo per il quale molta gente racconta delle proprie malattie e dolori, è soltanto per attirare la
compassione degli altri.

Bruno Groening nota:

"Posso darvi molte prove di come non sia possibile aiutare le persone ammalate, in un ambiente
che non sia ineccepibile, oppure che vogliono soltanto la compassione degli altri; non si possono
riportare sulla buona via, quella della salute. Perciò non chiedetemi cosa posso guarire, ma chi
posso guarire. Voglio aiutare le persone a guarire, indicando loro la giusta via, ossia soltanto la via
divina."54

Bruno Groening faceva una differenza tra simpatia e compassione.

Come lo dice già la parola "com-passione" si prendono in sé le parole di scoraggiamento dell‘altro,


e con "passione" (appassionare) ci si preoccupa di quel dolore e presto si viene coinvolti, e tristi. Si
prende la negatività dell‘altro in sé e così le forze negative lavorano in noi. Le parole di
consolazione sono vuote e senza energia. Noi stessi non crediamo a quello che diciamo agli altri.

Nelle sue conferenze, Bruno Groening indica sempre questa relazione. Egli metteva in guardia i
suoi ascoltatori di non avere compassione, se volevano aiutare qualcuno. Si può dare soltanto
quello che si ha. Non si può dare coraggio e consolazione se si apre il proprio cuore alle parole di
lamento e scoraggiamento.
Bruno Groening consigliava ai suoi ascoltatori d’avere simpatia invece della compassione per gli
altri.

Il miglior esempio di questa differenza tra compassione e simpatia, lo troviamo nel modo nel quale
una madre si comporta con il figlio quando esso si è fatto male. Il bambino svuoterà il suo cuore e
dirà quanto fa male. Ma la madre con amore svierà i pensieri del bambino con parole buone o
raccontandogli qualcosa di bello e prendendolo con simpatia in braccio.

La madre dirà:

"Non è niente, credimi, ti ricordi cosa abbiamo fatto di bello ieri …"

Il bambino alle parole della madre aprirà il cuore e le raccoglierà. I suoi pensieri di dolore vengono
sviati su qualcosa di bello. Con ciò, egli è interiormente collegato con il bene, e le energie
costruttive dei buoni pensieri si fanno presto sentire. La madre mantiene la propria energia perché
non si è soffermata sul dolore, ma con le sue parole ha collegato la mente del bambino con
energie costruttive.

Quest’esempio ci mostra chiaramente la differenza tra compassione e simpatia. Chi vuole aiutare
deve sviare i pensieri degli altri verso il bene e mai avere compassione per la malattia. Non avere
compassione non vuol dire essere indifferenti alle difficoltà degli altri, ma che abbiamo tanta
simpatia per ridare loro il coraggio di ritrovare la fiducia in se stessi, ossia aiutare a ricollegarsi con
il bene, Dio.

"Basta con le chiacchiere!"

In una popolare canzone tedesca è detto: "I pensieri sono liberi". Sono veramente liberi, ma questo
non dispensa le persone dalle proprie responsabilità. C’illudiamo molto se crediamo di non fare del
male a nessuno, quando non traduciamo i pensieri in parole. È stato provato scientificamente, che
i pensieri possono essere inviati da persona a persona, e chi li riceve spesso può percepirne le
conseguenze anche fisicamente (vedi anche cap. 4). Ogni pensiero è una forza spirituale e
appena è pensata comincia ad agire nel senso dato a quell‘energia. Così un pensiero cattivo su
un‘altra persona non avrà soltanto conseguenze per noi stessi, ma sicuramente raggiungerà anche
la persona alla quale l‘abbiamo inviata. Essa percepirà questo pensiero in sé o improvvisamente si
sentirà senza forza.

R.W. Trine scrive nel suo libro "In armonia con l‘lnfinito":

"Non soltanto attiriamo le cose che paventiamo, ma anche le cose che temiamo per gli altri
possono insorgere. Quanto succede dipende dalla forza dei nostri pensieri e del grado della nostra
sensibilità e della facilità con la quale siamo influenzabili. Se questi pensieri rimangono coscienti o
no, non cambia le circostanze per noi o per coloro per i quali temevamo. […] So di molti casi, dove
ci si è preoccupati per un bambino e succedette proprio quello che si paventava per esso, mentre
che con ogni probabilità senza la paura che attira gli eventi, non sarebbe successo niente. Spesso
non c‘è nemmeno motivo per questo stato di ansia; ma anche se ci fosse, sarebbe più saggio
mantenere un atteggiamento mentale contrario, da indebolire cosi le forze all‘opera. E poi
circondare il bambino con pensieri forti, affinché possa affrontare e vincere il male, invece di
essere dominato da esso.

Pochi giorni fa, un amico mi ha raccontato la propria esperienza. Per sposare la sua fidanzata,
avrebbe dovuto perdere una certa abitudine. Durante il tempo della sua difficile lotta, sua madre e
la fidanzata pensavano ininterrottamente a lui, cosicché l‘uomo sensibilissimo, sentiva su di sé i
loro pensieri di scoramento. Egli poteva dire esattamente cosa esse sentivano per lui, perché la
loro paura, le loro domande, la loro sfiducia, lo influenzavano, lo indebolivano in continuazione. Ne
conseguì che egli perse le proprie forze, scoraggiandosi sempre più. Invece di istillargli coraggio e
forza, lo portarono a prendere coscienza della propria debolezza ed infruttuosa lotta.

Queste due persone che lo amavano teneramente e che avrebbero fatto di tutto per aiutarlo nella
sua lotta, ignoravano la forza operante dei pensieri; ed invece di aumentare il suo coraggio e le
sue forze, lo derubavano di esse, aumentando la sua debolezza interiore con un‘altra inviata
dall‘esterno. Con questo le difficoltà della sua lotta erano state triplicate."55

Con questo esempio si capisce quanto è sbagliato lasciare false preoccupazioni impossessarsi di
noi e inconsciamente inviate da qualcuno che non lo voleva affatto. Allo stesso modo possiamo
influenzare fortemente gli altri quando si crede di avere ragione a tutti i costi. Generalmente
succede quando siamo arrabbiati, irati o gelosi. Inconsciamente la persona è colpevole di quello
che essa giudica negli altri. Allo stesso modo i pensieri buoni influenzeranno in bene la persona e
lo aiuterà.

Così possiamo influenzare il nostro prossimo con il nostro modo di pensare, sia in bene che in
male.

Gli effetti negativi o positivi sugli altri possono essere rinforzati quando ne parliamo e li divulghiamo
con altre persone. in quel modo più persone avranno gli stessi pensieri, cosa che si ripercuoterà
secondo la legge, anche su di loro, oltre che sulla persona colpita.

Vediamo così quanto male possono fare le chiacchiere. Bruno Groening sapeva dell‘abitudine dei
suoi contemporanei, di perdere il loro tempo e la loro energia con lo sparlare degli altri, nello stile
di certi giornali che leggevano.

Per questo ammoniva i presenti nelle sue conferenze, con le seguenti parole:

"Quanto tempo l‘uomo perde in chiacchiere sui suoi vicini, congiunti, conoscenti, di come uno o
l‘altro vive. Cari amici – vi dico – ponetevi la stessa domanda: Come vivete! Preoccupatevi della
vostra vita! Fate in modo di tornare sotto la guida divina! Parlare o giudicare gli altri è già male. […]
Detto in poche parole, cari amici: basta con le chiacchiere!"56

Possiamo ancora osservare che tutto quello che in pensiero e parole infliggiamo al prossimo, ci
tornerà indietro. Una persona che irradia il bene e della quale ci si sente accettati e capiti,
risveglierà nel prossimo pensieri buoni che le verranno ritornati, aumentando così in lei la forza del
bene. Allo stesso modo aggireranno i pensieri e le parole negative, risveglieranno questi nella
persona colpita, e questi ritorneranno al mittente. Così tutto il bene o il male che una persona ha
pensato, parlato o fatto, presto o tardi le tornerà indietro.

In quello stesso modo si espresse Bruno Groening in una conferenza:

"Quello che l‘uomo semina, lo raccoglierà. Questo vuol dire: Tutto quello che l‘uomo invia con
parole e atti, gli tornerà indietro. Egli riceverà quello che ha dato."57

Ognuno esamini sé stesso, di come raccoglie pensieri e di come senza pensare li mette in parole e
in atto.

Ancora un‘altra citazione di Bruno Groening:


"D‘altra parte, come siete nella vita? Quali pensieri avete accolti? Cosa avete detto? Cosa avete
fatto? Non eravate interessati nell‘ascoltare qualcosa di brutto, quello che per voi era
sensazionale, tutto questo per non addormentarvi, pur di avere un argomento per parlare, per non
afflosciarvi del tutto, considerarle come cose interessanti. C‘era tanto da udire, da leggere, anche
molte cose cattive da vedere. Purtroppo, la maggior parte dell‘umanità è e rimane in quello stato,
perché è semplicemente abituata a comportarsi in quel modo."58

È un triste fenomeno dei nostri tempi, quasi tutta la stampa, le radio e televisioni sostengono
questo modello di comportamento degli uomini. L‘osservatore attento, malgrado la quantità di
programmi, troverà raramente delle produzioni che portano qualcosa di buono, di costruttivo agli
utenti. Ogni sviluppo personale necessita con urgenza una guida al bene. Il buon esempio è la
pietra angolare per questo sviluppo. Oggi è raro incontrarlo. Alla maggior parte delle persone
mancano le spiegazioni sulla forza del pensiero. Così, sono in balia dei loro pensieri e inoltrano
questi, senza volerlo, con il loro cattivo esempio ai loro figli che con l‘assalto degli esempi negativi
sono derubati della loro stabilità mentale e di quella dell’anima.

Disciplina nei pensieri – porta per la divina luce

Molte persone vedono nel pensare positivo soltanto una tecnica, ossia una trasformazione mentale
con un costante martellamento di certi pensieri, per raggiungere scopi economici. Questo concetto
è già insegnato nelle scuole di management per raggiungere il successo. Sicuramente, nel
pensiero esiste una delle più potenti leggi dello spirito, colma di benedizioni se ricordiamo la
dimenticata forza dei pensieri. Ma la direzione dei pensieri nel bene è qualcosa di più di una
giustificata tecnica di trasformazione della mente.

Bruno Groening era convinto che tutti i buoni sentimenti e pensieri vengono da Dio. Una persona
che ha pensieri buoni di fede, si collega con questi alla fonte di ogni bene. Vediamo queste
connessioni nell‘assunzione dell‘energia guaritrice. I buoni pensieri aprono la porta del cuore degli
uomini per l‘energia guaritrice di Dio. Perciò è chiaro che in base a pensieri buoni o ad una parola
di aiuto, possa scaturire una tale forza. Finché l‘uomo crede nei buoni pensieri rimane in questo
collegamento vivificante. Ma se cede alla pressione dei pensieri di dubbio, l‘anima si chiude e così
anche la porta per la luce divina nel suo cuore. Pensieri diretti al bene, cioè a Dio, sono la
premessa più importante per la guarigione e lo sviluppo spirituale.

Bruno Groening diceva in una conferenza:

"Dovete seguire il bene, ossia ubbidire al bene al quale tutti dobbiamo ubbidire, e al quale tutti
appartengono; questo dobbiamo fare! Ognuno è responsabile di se stesso. A chi non ubbidisce,
non si può dare consigli, né aiuto."59

"Dio ci da tutto il bene, dobbiamo solo assorbire quello che Egli ci invia. Fatelo!"60

Perciò, sta alla persona stessa fare il primo passo sulla via per tornare a Dio, a volere il bene in sé,
con la volontà di indirizzare i pensieri al bene, ottenendo così le premesse per il collegamento
vivificante, guaritore e sorgente di ogni bene.

Penso di aver spiegato abbastanza chiaramente l‘immenso significato che ha la disciplina dei
pensieri per il benessere fisico, mentale e spirituale dell‘uomo. È incomprensibile che lo stato e
soprattutto la chiesa non diano importanza a questa legge fondamentale per la maturazione
morale e spirituale degli uomini. Viene così persa una grande opportunità per dare agli uomini già
da giovani, di conseguire il collegamento all‘energia guaritrice di Dio.
D‘altra parte è deplorevole che in alcuni cerchi esoterici il pensiero positivo venga proposto come
possibilità per liberarsi. Liberare e guarire gli uomini lo può soltanto Dio. Soltanto i pensieri buoni,
di fede, sono la porta del cuore e questo non potrà mai essere abbastanza evidenziato. L‘uomo
con la propria libera volontà, con il separarsi dal negativo apre questa porta affinché l‘opera infinita
di Dio possa agire in lui. Ogni guarigione e sviluppo spirituale ottenuto con questo atteggiamento
interiore è sempre un dono e una grazia divina.

Dare ascolto a Dio e non agli uomini – Questa è la via per ritrovare la sensibilità

Siccome il mondo del pensiero umano ha poco significato discernibile per il suo essere, è logico
chiedersi come fa l‘uomo a distinguere un buon pensiero da uno cattivo. Nei secoli scorsi nella
società umana l‘idea di bene e male è stata soggetta a molti cambiamenti, non può essere
considerata di conseguenza per fare una distinzione. Inoltre i pensieri di superbia, d’insensibilità,
d’invidia, sono difficili da riconoscere e spesso pensieri di dubbio sembrano logici per la
comprensione umana. Se un uomo crede in un pensiero, si collega con esso, allora è spesso
difficile rompere questo collegamento. "Il pertugio" che si è aperto nel cuore presto si allargherà e
pensieri della stessa natura seguiranno, e soltanto quando la fede nel bene, la gioia e la pace
avranno ceduto il posto ad una tormentosa irrequietezza, ad un peso spirituale, soltanto allora ci si
accorgerà a quale qualità di pensieri ci siamo aperti. Come può l‘uomo riconoscere la natura dei
suoi pensieri affinché possa chiudere il proprio cuore prima che il collegamento deleterio avvenga?

Bruno Groening dice in una conferenza:

"Quello che non vedete, quello lo percepite, ecco perché avete ricevuto più sensi nel corpo, ma
questi li dovete conoscere, li dovete usare."61

Era convinto che i sensi interiori dati all‘uomo esistessero affinché potesse riconoscere il suo
essere spirituale. Sia il pensiero positivo sia quello negativo hanno una certa energia mentale che
in collegamento con le forze del pensiero dell‘uomo lo aiuta o lo danneggia allo stesso modo di
come la luce è vista dall‘occhio e il suono è udito dall‘orecchio, anche il pensiero con la sua
specifica irradiazione mentale è percepito dai sensi in modo caratteristico.

"Posso, e lo farò."

Apritevi a questo pensiero, poi invertitelo:

"Non posso, non riuscirò a farlo."

Coloro che hanno sviluppato in qualche modo i loro sensi, percepiranno la diversità delle
radiazioni. Il primo pensiero trasmette una sensazione piacevole mentre il secondo darà una
sensazione sgradevole, perfino di dolore in alcune persone.

È così con tutti i pensieri, anche se non sono sentiti in modo così preciso. Se alla base di ogni
pensiero esiste una radiazione mentale percepibile, ci deve essere anche per le parole e gli atti,
anzi per tutte le forme e apparenze, si può dire di tutte le manifestazioni materiali del pensiero.

Chi non ha mai percepito una sensazione sgradevole per le parole carezzevoli e amorevoli di una
persona per poi considerarle con cautela? Spesso si ha la sensazione che dietro a quella facciata
sorridente ci siano cattive intenzioni, e questo malgrado gli argomenti della ragione. Altre persone
dicono che con certi pensieri hanno percepito o hanno sentito un malessere; qualcuna di queste
persone ha avuta salva la propria vita per aver ascoltato e dato retta a queste sensazioni.
Una mia conoscente mi ha raccontato, che una mattina ebbe una spiacevole sensazione al
pensiero di sua madre che andava a lavorare con la macchina. Per questa ragione quando lo
disse alla madre, questa lasciò la macchina a casa ed andò a lavorare in treno seguendo il
consiglio della figlia. Proprio quella mattina succedette un grave incidente su quella strada e
questo più o meno nell‘ora che sarebbe dovuta transitare.

Kurt Allgeier scrive di uno stesso avvenimento accaduto al medico e guaritore Leonhard
Hochenegg di Innsbruck:

"Il giorno dopo il disastro di Tschernobyl […], la moglie con i bambini voleva fare una gita in
montagna. Ma il marito si oppose drasticamente: ‘No, oggi, no!’ disse risolutamente. ‘C‘è qualcosa
di pericoloso nell‘aria. Non dobbiamo andare in montagna, anzi dobbiamo rimanere in casa.’ La
signora Hochenegg conoscendo il marito, sapeva che era inutile fargli cambiare idea. Egli sapeva
più di lei. Il giorno dopo giunse la conferma di quello che il marito aveva percepito, ossia la
radioattività di Tschernobyl."62

Molte persone potrebbero parlare di simili avvenimenti. Sembra che l‘uomo abbia, tramite i suoi
sensi la possibilità di accedere ad una conoscenza la quale va ben oltre le sensazioni esteriori e
alle conoscenze imparate. Specialmente nel frequentare altre persone bisognerebbe stare attenti
alle nostre sensazioni. Bruno Groening incitava la gente a porsi la domanda "simpatico o
antipatico?" e di osservare la propria sensazione, ed in caso negativo chiudersi internamente e
continuare ad osservare con precauzione. Specialmente le persone che hanno imboccato la via
della guarigione dovrebbero stare attente con chi trattano e a chi aprono il cuore. Bruno Groening
era convinto che Dio aveva dato questo senso all‘uomo, egli parlava di "vero istinto umano" per
dargli una guida interiore per il bene e la verità nelle molteplici impressioni della vita, e nelle
diverse discussioni con gli uomini.

Una volta disse:

"L‘uomo è stato lasciato cadere perché ha perduto l‘autentico istinto umano, non da ieri o oggi, no,
da generazioni e generazioni, e in questo modo l‘uomo è diventato quello che è, ossia, detto in
poche parole, oggi l‘uomo non sa più cosa fare."63

Ritrovare questo senso nella confusione di pensieri e sensazioni della vita giornaliera è basilare
per un ritorno dell‘umanità verso Dio e la guarigione. Chi impara a sviluppare questo senso
primordiale di chiarezza e percezione avrà la possibilità di liberarsi dalle opinioni umane. Nella
sensibilità umana si evidenziano più sensi che possono dare all‘uomo una straordinaria visione del
retroscena delle circostanze della vita. Sembra che tramite i suoi sensi, l‘uomo ha un collegamento
con un consigliere e un aiuto da un'altra dimensione. Spesso ci sono sensazioni di avvertimento,
un‘indicazione immediatamente sentita e questo senza averla cercata. Bruno Groening parlava di
una guida interiore che viene da Dio e che l‘uomo percepisce con la sua sensibilità. Egli asseriva
che ogni uomo ha la possibilità allo stesso modo di come sente l‘energia divina nel proprio corpo,
di poter sentire la volontà divina in tutte le questioni della vita. Ognuno capirà quale enorme
significato può avere non solo nella propria vita, ma anche in tutta la società, la guida di una così
perfetta percezione. Quanto dolore e difficoltà avvengono per questa impossibilità e per la
mancanza di disponibilità degli uomini nelle loro scelte per chiedere umilmente una risposta
all‘Onnipotente.

Bruno Groening diceva:


"L‘uomo ha perso il suo vero istinto, non può più essere guidato dall‘Alto. Per colpa degli uomini,
Dio ha perso la loro guida ed ha detto: ‘Fate pure." So che sono obbligato a dare all‘umanità sulla
via, quello che necessita per cambiare subito affinché accolga di nuovo il vero istinto umano […],
non mi sono illuso come si sono illusi gli uomini. Tanti libri, ma niente di tutto questo è sicuro. L‘uno
scrive in un modo e l‘altro in un altro. Cosa è giusto? C‘è confusione. Noi uomini possiamo
imparare dagli animali, non per diventare come loro, ma per ritrovare l‘istinto umano e poter di
nuovo accoglierlo."64

La maggior parte degli uomini non è più in grado di percepire quel dolce soffio, quel leggero tocco
interiore che vuole guidarli, far capire loro di seguirlo. Quasi sempre manca la forza e la fede,
spesso anche la volontà di essere fedele a questo sentimento ossia, a se stessi. Molte volte le
opinioni degli altri o la mente sono più forti, e una pace fittizia viene preferita alla fiducia nel proprio
cuore.

R.W. Trine scrive nel suo libro "In armonia con l‘Infinito":

"Essere se stessi è l‘unica cosa che ti può soddisfare. ‘A volte non è per convenienza politica
lasciare l‘ambiente dominarci?’ L‘unica e vantaggiosa politica per te è e sarà sempre quella di
essere te stesso.

‘Prima di tutto sii fedele a te stesso:

Perché alla notte segue il giorno, e tu non puoi essere falso verso qualcuno.’

(Amleto)

Se ci lasciamo guidare dall‘Onnipotente e regoliamo la nostra vita su questo principio, allora non
avremo paura delle opinioni, né del biasimo altrui e possiamo essere certi di avere l‘Onnipotente al
nostro fianco. Se per caso vogliamo tentare di accontentare gli altri, non ci riusciremo mai, perciò
più tenteremo di farlo e più le loro pretese saranno insensate. La guida della tua vita è cosa che
riguarda solo te stesso e Dio, e se ti lasci influenzare da altri e spingere in certe direzioni, allora sei
sulla via sbagliata."65

Molte persone scambiano l‘onestà verso se stesse con un egoismo sfrenato. L‘approvazione della
gente, un appagamento della personale vanità sono più importanti della fede alla legge del cuore.

Più l‘uomo collega la sua consapevolezza con dei propri scopi morbosi, più si lascerà determinare
da desideri esterni, più egli perderà il collegamento con se stesso. Egli è attento a tutto e a tutti i
moderni sistemi notiziari che gli portano giornalmente notizie da tutto il mondo. Soltanto quelle che
provengono dalla Luce di Dio e che sono percepite nel proprio corpo non sono ricevute. Per stare
attenti a se stessi non si trova il tempo. La gente corre per decenni dietro scopi senza vita, senza
mai chiedersi nemmeno una volta nel cuore, se il proprio comportamento ha un senso. Quella
massa di pensieri lasciata entrare sveglia molti altri pensieri della stessa qualità. Senza accorgersi
cadono sempre più in una grande schiavitù mentale. A volte il corpo deve intervenire per mettere
fine a questa autodistruzione, molti ritrovano se stessi soltanto tramite dolori e malattie.

Ma la maggior parte di essi sono vittime dell‘ignoranza generale e di un‘educazione senza vera
vita, generalmente già ai bambini è insegnato a sentire e a ragionare soltanto con i sensi fisici. Le
nostre scuole e università riempiono gli studenti di un sapere morto invece di indirizzarli a
percepire il sapere in se stessi. La percezione personale è considerata come "oggettività errata" e
le persone debbono sottomettere la loro fede "all‘oggettività" con l‘aiuto di mezzi tecnici.
Uno sviluppo che il naturalista e poeta Johann Wolfgang von Goethe giudica nel suo saggio
"Massime e riflessioni sull‘insegnamento scientifico":

"L‘uomo finché si serve dei suoi sani sensi, è la più grande e precisa macchina fisica; e la più
grande sventura provocata dalla nuova fisica è stato quello di aver separato gli uomini dagli
esperimenti per conoscere la natura soltanto con strumenti artificiali, e quel che può così provare è
molto limitato."66

Questo sviluppo porta ad una sempre maggior insicurezza intellettuale nell‘uomo. Essendo andato
perduto il senso interiore che distingue la verità dalla menzogna, tra buono e cattivo, giusto e falso,
gli uomini per la maggior parte sono diventati influenzabili e dipendono dalle opinioni altrui. Quelle
risposte che non trovano in se stessi, le cercano negli altri. Molti si lasciano influenzare in una
certa direzione tramite le opinioni generalmente accettate. La legittimazione per il bene o il male
non è più una sensazione personale, ma un comportamento di massa o di gruppo. Le masse sono
facilmente maneggiate dalle autorità e dai media.

Questo è un terreno ideale per gli insegnamenti sbagliati, che piacciono ai sensi e alla
comprensione esterna, ma che portano ad un falso modo di pensare e ad abitudini di vita che
impediscono il fluire dell‘energia vitale. Le conseguenze di questo processo di fatalismo sono ben
visibili nella distruzione ambientale e nelle molte sofferenze sulla terra.

Bruno Groening ne parlò in una conferenza:

"Anche voi cari amici, siete stati e siete ancora fuorviati. Non vi è stata detta la verità […]. Ma non
dovete credere a quello che vi dico. […] Avete un dovere, […] quello di osservare quello che
succede nel vostro corpo […], allora conoscerete la verità e allora crederete. Non sarete più dei
creduloni ma dei convinti. Convincetevi di ciò; è vostro dovere, io sono convinto. Pensate forse di
poter convincere me? No, io non ascolto nessuno; non ascoltavo i miei genitori quando mi
dicevano di fare questo o quello. Quando non erano nel giusto dicevo: ‘No questo non lo faccio!’
Naturalmente la risposta erano degli scapaccioni. Fa niente, io non faccio mai quello che gli uomini
vogliono […]. Io non ascolto la gente, soltanto Dio, e nessuno d‘altro! È quello che voglio per voi,
cari amici, che diventiate seguaci di Dio, che non siate più creduloni, che non crediate più in
qualunque cosa e che non cadiate più in tentazioni."67

Egli continuò:

"Dio che è Padre nostro, ci ha dato così tanto. Avevamo tutto in noi. Io l‘ho ancora, non mi sono
lasciato fuorviare. Ecco perché non ascolto nessuno. Dio lo ha dato ad ogni bambino […], sono i
genitori che li hanno educati diversamente. Credetemi, cari amici, questo addolora Dio, che l‘uomo
metta la propria volontà davanti alla Sua! Dio non vuol piegare nessuno alla Sua volontà. I vostri
genitori vi hanno convinti a credere negli uomini. Essi lo hanno trasmesso ai loro figli, e i loro figli lo
trasmetteranno ai loro figli, e così da generazione in generazione. Quando finirà tutto questo?
Quando calerà la massa di ammalati? Quando cesseranno i dolori e le miserie? Cari amici, come
l‘uomo ha preso un‘abitudine, così egli può anche lasciarla, deve soltanto invertire il suo modo di
vivere. Egli deve diventare e anche fare quello per il quale Dio lo ha destinato; nient‘altro, egli deve
ascoltare Dio, tornare sotto la sua guida, senza questo non c‘è vita."68

Come possiamo afferrare l‘aiuto di questa guida divina interiore? L‘importante è di non procedere
in modo dogmatico, o ascoltare prima le opinioni altrui, o della propria mente e credere ciecamente
alle impressioni avute. Allo stesso modo avere dei concetti egoistici con una presunta conoscenza
sul piano sensitivo per giustificarsi, oppure vivere con ipocriti vantaggi, dando così spazio in sé a
delle sensazioni basse in modo acritico. Chi crede di avere così la fede, pensa di seguire
un‘istanza suprema, non ha capito di cosa si tratta quando Bruno Groening diceva che l‘uomo
deve essere servo di Dio. Non senza fondamento egli ammoniva continuamente a sincerarsi della
verità. A chi riceveva la guarigione su questa via e che con uno scrupoloso esame si è sincerato
della verità delle leggi della vita indicate da Bruno Groening, a costui egli ammoniva di sincerarsi
ancora, di convincersi ancora. La vita offre molte possibilità, nelle più disparate situazioni, di
provare le regole superiori conforme alle leggi.

Allo stesso modo, la via per l‘autentico sentimento, al chiaro percepire il volere divino, è una via di
prove e di sincerità con sé stessi. Chi ha conosciuto "la voce del cuore" si accorgerà presto che
questa non concorda sempre con quello che abbiamo imparato o con il nostro volere, anzi, a volte
è proprio contraria.

Più una persona è capace di fare il vuoto in sé, da ogni volere, più chiaramente percepirà il volere
di Dio. Ma chi preferisce seguire i propri miopi desideri e concetti, presto si accorgerà di percepire
solo quello che vuole sentire. Finché l‘uomo non è pronto a piegarsi e a lasciare la propria volontà
sottomessa a quella divina, sarà sottomesso all‘inaccessibilità della sua comprensione mentale e
cozzerà contro le alte leggi e procurerà dolori a sé stesso ed agli altri. Dovrà, come dice Bruno
Groening "dibattersi" finché non saprà più come andare avanti e presto riconoscere che soltanto
allo Spirito più alto sono connesse tutte le possibilità che all‘intelligenza umana non sono
afferrabili.

Su mia richiesta Birgit Häusler (anni 29) di R. mi ha scritto una relazione sulle proprie esperienze:

"Tramite una conferenza di Bruno Groening sono stata resa edotta sull‘ascoltare Dio o gli uomini.
Criticai me stessa e mi chiesi, come facevo a dominare le preoccupazioni giornaliere. Per
esempio, quando avevo un problema pesavo il pro e il contro per trovare una soluzione. Poi
discutevo sul quel problema con altre persone, che spesso mi influenzavano con i loro consigli.
Oggi so che un atteggiamento simile non è fondamentalmente errato, ma soltanto avevo
tralasciato la più importante istanza in me, e che era determinante per una decisione finale. Con i
molti consigli e a volte contrastanti punti di vista, avevo dimenticato di chiedere la chiarezza
interiore all‘Uno, che ne sa più di me, delle mie infinite discussioni e dei consigli umani.

Ma come potevo riconoscere la voce di Dio in me? Come potevo ascoltare Dio?

Con l‘assunzione regolare della corrente guaritrice mi è stato possibile percepire sempre più la
voce interiore di Dio. Mi sono accorta che perfino la più piccola ponderazione della mente non mi
dava la chiara risposta che cercavo, ma che chiedendo con la sintonizzazione e lasciando andare
ogni pensiero, ho potuto sperimentare come quella piccola voce interiore mi dava la risposta
giusta.

In quel tempo mi stavo preparando all‘esame di maturità, non avevo il tempo di studiare tutto il
materiale per l‘esame finale, allora mi sono aperta all‘energia guaritrice con la richiesta di poter
conoscere i temi dell‘esame. Mi venne in mente quali erano i temi, e mi sono preparata con fiducia
soltanto su questi. Fu proprio così, tutte le domande erano centrate su quello che avevo studiato.

Nell‘esame orale le domande poste erano su un tema per me sconosciuto. Immediatamente mi


sono sintonizzata sull‘energia divina e dopo pochi istanti ho potuto rispondere, malgrado la mia
ignoranza. Anzi, la prova orale è stata la migliore.

Questo mi ha provato che la voce interiore è onnisciente, al contrario della voce dell‘intelletto.
Tramite queste ed altre esperienze mi sono fidata sempre più della mia voce interiore. Davanti ad
un nuovo esame pensai: ‘Perché imparare tutto?’ Arbitrariamente scelsi qualche tema e studiai
questi. Quando mi fu ritornato il lavoro, sotto c‘era scritto ‘insufficiente’. Dapprima mi sono irata con
Bruno Groening e delusa della voce divina che mi aveva meritato questa censura, ma poi più tardi,
dovetti riconoscere il mio errore: ‘Non esigere, ma chiedere’ (Bruno Groening). Pensieri
presuntuosi impediscono l’accesso alla guida interiore.

Anche nello studio, con altri esami sperimentai che sintonizzandomi con umiltà sull’energia divina
sono stata aiutata. Davanti a me c’erano libri colmi di sapere e di nuovo potevo, grazie alla
sintonizzazione, capire quali erano i temi che dovevo studiare. E così ottenni gli agognati diplomi
con un minimo di studio.

Vorrei evidenziare che la via per ritrovare la sensibilità in modo da percepire la voce interiore che
ogni uomo possiede e che lo porta se lo vuole al bene, non ha niente a che vedere con le
fantasticherie, è una lotta interiore, un chiedere la guida divina per la conoscenza. In questo
l’insegnamento di Bruno Groening mi è stato di grande aiuto."69

Altre relazioni testimoniano del prezioso aiuto della voce interiore, sia nel lavoro che con i partner.
Quanto sarebbe prezioso per la maggior parte della gente se prima di scegliere un mestiere o un
compagno, pregassero Dio nel loro cuore per vedere chiaramente la loro situazione. Molte volte è
la sensazione esterna a decidere, l‘ebbrezza dei sensi, la ragione, spesso anche le abitudini e la
paura, non noi stessi. Quanto dolore potrebbe essere evitato! Mi ha molto colpito quanta gente è
stata liberata tramite l‘insegnamento di Bruno Groening, da una tormentosa indecisione con una
nuova esperienza con la sensibilità e per aver ritrovato una sicurezza liberatoria in sé. Con
l‘esperienza della guida del loro Sé superiore e di Dio, hanno ritrovato la propria consapevolezza.
Con diversi colloqui ho potuto appurare come quelle umilianti sottomissioni con i superiori o i
medici erano scomparse.

Questa gente ha ritrovato Dio nel cuore detronizzando così la fede nella scienza, nell‘intelletto e
nelle opinioni altrui.

Il famoso psicoanalista C.G. Jung parlava di una voce, di una legge interiore che dovremmo
seguire se desideriamo una vita felice e piena. In questo egli vedeva una premessa fondamentale
per lo sviluppo della personalità umana:

"Chi ha la determinazione, ascolta la voce interiore, è determinato."70

Più l‘uomo si sottomette alla massa e alle convenzioni, più la voce interiore si affievolisce, dice
Jung. Le persone colte sono spesso assolutamente incapaci di collegarsi con questa guida e di
riconoscere il suo messaggio. La tragicità di molti destini lo conferma:

"Così come siamo stati infedeli alle nostre leggi […], così abbiamo lasciato sfuggire il senso della
nostra vita."71

L’insegnamento di Bruno Groening – una via verso Dio?

Bruno Groening disse in una conferenza:

"Il male che i nostri antenati hanno fatto, oggi possiamo ripararlo. Alcuni sono stati eliminati e il
ponte verso Dio dietro agli uomini che si sono lasciati deviare è stato fatto saltare, e oggi l‘uomo si
trova sulla via errata. Egli non sa più cosa sia il bene ed il male. […] Perciò oggi sono qui prima di
tutto davanti ai poveri ammalati, come esempio, per riportare gli uomini sulla vera via divina."72
Nelle mie ricerche ho sempre incontrato persone che mi hanno confermato, che tramite
l‘insegnamento di Bruno Groening e l’assunzione dell’energia guaritrice hanno ritrovato la fede o
l’hanno approfondita. Altri dicono di essere diventati più "lucidi" e di aver ricevuto la forza per
cambiare la loro vita. Manfred B. direttore di una scuola, su mia richiesta ha scritto quello che ha
sperimentato con l‘insegnamento di Bruno Groening:

"Dal febbraio 1990 ho potuto sincerarmi che l’insegnamento di Bruno Groening agisce nell’uomo in
modo liberatorio, lo rende felice, e che può ridare la salute nel corpo e nello spirito, se si è
preparati ad aprirsi alla spiritualità e a seguire la saggezza di vita di Bruno Groening. Le
affermazioni di Bruno Groening hanno dato una nuova dimensione alla mia fede – sono cattolico.
La mia fiducia in Dio, la fede nella sua onnipotenza e l’operare dello Spirito Santo nel mio corpo
hanno trovato una via più profonda nella mia vita. Mi sono accorto di essere un cristiano per
abitudine.

Anche i miei figli di 11 e 12 anni, con la regolare frequentazione del gruppo dei bambini della loro
età, hanno raggiunto un’eccezionale conoscenza spirituale e fiducia in Dio, il più grande medico.
Hanno imparato ad affrontare i loro doveri con fiducia. La preghiera (il sintonizzarsi) ha una grande
importanza nella loro vita.

Nella mia attività come direttore in una scuola cattolica, ho costatato con il mio lavoro con i
bambini, quanto poco spazio o niente del tutto è dedicato alla spiritualità nelle famiglie con un forte
orientamento materialistico e quello che l’ora di religione trasmette rimane spesso sul piano delle
interrogazioni, delle conoscenze scolastiche. Far percepire che Dio nella vita di ognuno è benefico
se l’uomo è pronto ad aprire il cuore e a lasciare la loro guida a Dio, questo dovrebbe essere il
compito principale dell’educazione religiosa. Tutto quello che ho imparato nel Circolo degli amici di
Bruno Groening mi è stato di grande aiuto."73

Rolf Z. (anni 35) di G. descrive su mia richiesta le sue esperienze con la corrente guaritrice:

"Bruno Groening mi ha aperto la via alla vita divina. Come ateo, molto vicino al marxismo ero
abituato a verificare tutto quello con il quale ero confrontato, con le questioni religiose ero più che
critico. Nell’insegnamento della fede cristiana ammettevo una certa verità, ma non l’ipotesi
dell’esistenza di Dio per accettare una religione senza possibilità di provarlo. Nessun teologo
poteva smuovermi dall’opinione che Dio doveva piuttosto essere una costruzione del pensiero per
servire ai credenti, che dare un più alto senso della vita e per avere una certa stabilità psichica.
Soltanto con l’esperienza della corrente guaritrice trasmessa da Bruno Groening ho cominciato a
pensare diversamente. Mi ha molto aiutato l’esortazione di Bruno Groening a non essere creduloni
ma a sincerarsi delle sue parole. È possibile convincersi con la sintonizzazione. L‘esperienza
pratica non è da farsi teoricamente, ma da sperimentare."74

Molti giovani mi dicono spesso, che tramite l‘insegnamento di Bruno Groening sono giunti da sé,
senza l’aiuto di nessuno, ad una conoscenza spirituale significativa di grande valore, prima a loro
nascosta. Spesso ho sentito dire che tramite la sintonizzazione la dipendenza da droga, alcol ecc.
spariva, e persone socialmente cadute riprendevano forza e sentivano il bisogno interiore di un
lavoro fisso e che con una felice disposizione hanno ritrovato di nuovo un lavoro. Altri giovani, per
la prima volta dopo anni hanno sentito il desiderio di crearsi una famiglia, cosa a cui non
pensavano prima. Segno caratteristico di un cambiamento anche nei giovani, è la nuova profonda
religiosità.

Thomas Eich (anni 26) di W. prima di conoscere l‘insegnamento di Bruno Groening suonava
musica rock in una band ed era fanatico di Hard Rock e Heavy Metal.
Egli stesso mi ha descritto com‘era prima:

"Al di fuori ero freddo, anzi di ghiaccio, inaccessibile. Ero un uomo che dietro la facciata di cool
rocker non aveva fiducia in sé stesso, che non si fidava di niente, ma nessuno doveva saperlo; al
di fuori il forte, dentro il debole. Come consuetudine in quel tempo seguivo le diverse depravazioni,
fumavo molto, bevevo molti alcolici e giocavo eccessivamente con le macchine automatiche. Ero
molto silenzioso, le uniche mie manifestazioni si esprimevano in forma di sarcasmo, ironia,
ridicolizzavo gli altri, bestemmiavo, ecc. Nell‘anno 1984 ho cominciato ad interessarmi ai pensieri
cristiani. L‘insegnamento di Cristo mi affascinava molto e in me è cominciata a crescere la voglia di
vivere anch‘io così. Sempre più riconoscevo che nella mia vita molte cose non erano buone, ma
non avevo la forza di cambiare. Più comprendevo questo e l‘insegnamento di Gesù, più grande era
la mia disperazione interiore.

Quando ho conosciuto l’insegnamento di Bruno Groening ero molto scettico. Ma prima di poter
prendere una decisione se accettare o no l‘introduzione all‘insegnamento, da un giorno all‘altro ho
smesso di fumare e bere alcolici. Dopo l‘introduzione [dove gli fu insegnato come sintonizzarsi per
ricevere la corrente guaritrice, vedi anche cap. 9] ho sentito un cambiamento nella mia vita.
Improvvisamente avevo la forza di cambiare la mia vita, come lo desideravo da tanto e che non
riuscivo a fare. Con l‘insegnamento di Bruno Groening ho conosciuto e sperimentato che la forza
divina esiste e che con l’assunzione dell’energia guaritrice ho ricevuto la forza di vivere la mia
vita."76

Giorno dopo giorno egli si è liberato dai suoi tormentosi vizi. Adesso sente una pace mai
conosciuta prima e ha ritrovato la fiducia in sé stesso. Egli, cosa impensabile prima, ha fondato
una famiglia ed è padre di tre figli. Non beve più alcool, non fuma più. Il gioco con gli automatici
non lo attira più. Thomas Eich è stato anche guarito fisicamente. Da dieci anni doveva portare
degli occhiali della forza 3,5 diottrie per entrambi gli occhi. Qualche tempo dopo avere assunto
l’energia guaritrice ha avuto la guarigione. Per lui, però, il più importante è aver ritrovato la fede in
Dio:

"Non potevo immaginare che si potesse sperimentare direttamente questo inconcepibile spirito che
sembrava così lontano e pure dà la felicità tramite Bruno Groening e l’assunzione dell’energia
guaritrice. Se prima di conoscere Bruno Groening qualcuno mi avesse raccontato una simile
possibilità, avrei avuto soltanto un sorriso di scherno. Ora è diverso, percepisco Dio come un
padre amoroso. Egli è luce e amore, questo non lo si può spiegare in parole, bisogna
sperimentarlo. Sono grato a Bruno Groening per la sua mediazione, con la quale ho riacquistato la
salute e anche il collegamento per ritrovare in me la più grande Luce."77

Riassunto

A questo punto vorrei riassumere brevemente.

I fondamenti dell‘insegnamento di Bruno Groening si evidenziano nelle seguenti poche parole di


Bruno Groening:

"Posso aiutare gli uomini a ritrovare il bene, ma non posso togliere loro la libera scelta, né spingerli
al bene. Ognuno deve trovare la propria via."78

Bruno Groening indicava ai cercatori della guarigione come possono assumere l’energia guaritrice
universale. Ma è compito loro farlo. Egli spiegava le leggi dello spirito e la potenza dei pensieri;
metteva insistentemente in guardia contro i pensieri negativi e consigliava loro di stare attenti al
proprio corpo e alle sensazioni per distinguerli. Compito di ognuno rimane il mettere in atto i
consigli di Bruno Groening.

Egli disse:

"Dovete seguire il bene, al quale apparteniamo. È quello che dovete fare. Ognuno è responsabile
di sé stesso. A chi non segue, allora non è possibile consigliare né aiutare."79

Sempre è compito di ognuno cambiare o almeno volerlo, allora si può farlo con la mediazione di
Bruno Groening e l’assunzione dell’energia guaritrice. Da questo la forza crescerà in lui per
invertire la via per andare da Dio. Metterla in atto per allontanare da sé i cattivi pensieri; con delle
regolazioni e il corpo e l’anima saranno liberati dalle negatività prodotte da pensieri accolti e che si
sono insediati nell’anima, e come dice Bruno Groening, hanno provocato il disturbo o la malattia. In
avvenire, il risanato dovrà stare attento ai propri pensieri se vuole mantenersi sano. La guarigione
non è un processo meccanico, l’uomo non è esautorato dal pregare Dio affinché lo liberi dalle
conseguenze delle energie negative nel corpo e nell’anima. Per Bruno Groening la guarigione è
sempre un dono di Dio.

L’uomo che segue l’insegnamento di Bruno Groening non soltanto ottiene la guarigione, ma anche
aiuto. Egli perciò può sincerarsi della potenza divina nel proprio corpo e nella vita. Di conseguenza
la sua fede nel bene, in Dio, cresce sempre di più. Come assorbe il bene è colmato da pace,
amore, gioia e soddisfazioni. Disperazione, paura, irrequietezza, frutto dei pensieri negativi si
allontanano. L’uomo si ricostruisce, sia fisicamente che spiritualmente.

Bruno Groening disse:

"Costruire spiritualmente vuole dire che l‘uomo percepisce di nuovo con l‘anima che Dio gli ha dato
nel corpo, e con la quale può ricevere la trasmissione divina."80

Il corpo e i suoi sensi indicano sempre chiaramente il bene e il male, ed impariamo a distinguere e
a bloccare i pensieri e sentimenti negativi. Comincia allora la vita interiore e lentamente ma
sicuramente ognuno capirà perché vive su questa terra. Capirà che è molto di più delle
soddisfazioni ed esigenze del corpo. Sempre più chiaramente vedrà cosa possiede tramite i suoi
pensieri e le sue scelte. Cade la limitata consapevolezza dell‘uomo comune, e si vede come uomo
in un evento di dimensione cosmica. Il suo spirito comincia a svegliarsi.

Il bene e il male – la lotta divina nell‘anima umana

Dalle spiegazioni precedenti risalta chiaramente che i pensieri sono energie spirituali. Ora ci sono
molti pensieri. Con un attento esame osserviamo il loro effetto sull’uomo in due modi: costruttore e
distruttore. Perciò io parlo di pensieri positivi e negativi.

C’è un chiaro nesso tra pensieri negativi e malattia, di conseguenza è dimostrabile. Altrettanto
possiamo parlare di un effetto salutare con pensieri positivi.

Perché un pensiero negativo ha effetto nocivo sull’uomo, perché uno positivo in senso opposto?
Deve essere la conseguenza dei pensieri che producono l’energia spirituale. Allora è sensato
parlare di energie spirituali positive vitali e energie negative come distruttrici dell’energia spirituale.

La teoria di molti scienziati, secondo la quale i pensieri non sono altro che conseguenze
elettrochimiche nel cervello dell’uomo non è valida. Contro questa teoria è chiaramente provato,
che i pensieri possono essere inviati da persona a persona, a certe condizioni conforme alle già
conosciute radiazioni (vedi anche cap. 4).
Per chi ha visto il cambiamento di un corpo umano prima e dopo la morte, la supposizione che
l’uomo non è soltanto un corpo diventa certezza. Si ha certamente la sensazione che qualche cosa
sia sfuggito dal corpo, quello che faceva di lui un essere vivo. Il corpo rimasto dà l’impressione di
un involucro dal quale qualcosa di spirituale si sia staccato con la "morte".

Se vogliamo conoscere più da vicino l’esistenza umana e il suo essere, dobbiamo ammettere un
altro corpo oltre a quello fisico: il veicolo dei pensieri, della vita, della sensibilità e del reale essere
umano.

Bruno Groening lo vedeva nel seguente modo:

"L‘uomo è uno spirito, ha un‘anima e abita in un corpo per questa vita sulla terra."81

Bruno Groening vedeva nel corpo uno strumento con il quale l’uomo può lavorare nel mondo
materiale. Questo strumento è un dono di Dio, necessita però del collegamento con l’anima e lo
spirito, per poter diventare una forma visibile. Con la morte l’uomo si stacca dal suo strumento;
questo si disgrega da quello che gli ha dato la forma e la forza vitale.

Nella morte vediamo chiaramente la dipendenza del corpo dallo spirito e dall’anima, quando si
stacca dal corpo con la conseguente distruzione di quest’ultimo. Nello stesso modo questa
dipendenza durante la vita può essere osservata con l’operato dei pensieri positivi o negativi sul
corpo.

Da dove vengono i pensieri che sono colmi di diverse energie, danneggiando o giovando?
Sorgono dalla mente dell’uomo, ossia è la mente umana che lo crea, oppure fluiscono in lui da una
sorgente più alta?

Consideriamo da vicino l’operato dei pensieri nell’uomo. Osservando attentamente, vediamo che
sia i pensieri negativi che positivi hanno una caratteristica specifica, indicano tratti di carattere
contrastanti degli esseri umani.

Pensieri negativi assalgono spesso il temperamento della persona e la tormentano con le più
disparate immagini del fallimento, come se volessero obbligare l’anima a lasciarli entrare per
colmarla di paure, preoccupazioni o odio, ecc.

Normalmente la persona li accoglie senza esserne cosciente, sono là, e con il loro contenuto
contrastano il proprio scopo e desiderio, frustrando la felicità personale. Molte volte si può vedere
un operato pianificato che ha come scopo, con determinati pensieri di risvegliare sensazioni di
odio, gelosia, ira, potenza o avidità di denaro, per distruggere fiducia e amore.

Chi vorrebbe avere pensieri simili? Eppure vengono a frotte, e se diamo loro retta e il dito mignolo,
afferrano tutta la mano e sembrano godere della disperazione spirituale del angosciato. In molte
persone diventano così forti da non lasciare nessuna possibilità per prendere liberamente una
decisione, distruggono la personalità e la vita spirituale, legando a sé tutte le forze della persona.
Questo viene allora designato come morbosità.

Tutt’altro sono i pensieri positivi. Questi non assalgono mai il temperamento della persona,
piuttosto sono come un leggero soffio, una mano tesa. Esercitano una sensazione piacevole,
rispettano la libera volontà, e bisogna sforzarsi per trattenerli, altrimenti escono dal temperamento
della persona.

Spesso colmano la persona con fervido amore, donano nelle grandi difficoltà insperata pace e
danno risposte e soluzioni alle quali la persona non avrebbe mai trovato da sé.
Molti parlano di ispirazione, altri di intuizione o di un avvenimento, come si conoscono per esempio
in situazioni intricate che vengono spesso capite nel sonno. Quelle conoscenze desiderate, quella
comprensione che mancava da tanto diventa ad un tratto chiara nella mente, sembra affluita da
una sorgente sconosciuta.

Kurt Allgeier scrive nel suo libro "Die Wunderheiler" (I guaritori miracolosi):

"In realtà, molti scienziati, tecnici, ma anche artisti, scrittori, dicono che la soluzione di un loro
problema con il quale si tormentavano, è stata data loro nel sonno o è arrivata nel dormiveglia.
Non è raro che un’invenzione o una conoscenza scientifica avvenga in più parti della terra allo
stesso momento.

Socrate insegnava: ‘Io penso che le opere dei poeti non sono lavoro della propria saggezza, ma
grazie ad una speciale forza della natura, l’ispirazione, come quella degli indovini, dei profeti, che a
volte dicono molte cose belle, ma non capiscono quello che dicono.’

Anche Johann Wolfgang von Goethe disse:

‘Ho scritto le mie cose come un sonnambulo. Erano le poesie a suggerirmi, non io loro.’

Wolfgang Amadeus Mozart racconta:

‘Nella mia fantasia sento una parte della mia musica, non di seguito ma tutta assieme. Che gioia è
questa, è indescrivibile. Se viaggio in carrozza o vado a spasso, oppure di notte quando non riesco
a dormire i pensieri cominciano a fluire. Da dove o come, non lo posso dire.’"82

È poco sensato pensare che l’origine dei pensieri sia nella consapevolezza dell’uomo. Goethe e
Mozart hanno "ricevuto" molte delle loro grandi opere senza averle pensato a lungo sul piano
mentale. Essi avevano accesso ad un sapere più grande della loro esperienza personale.
Indipendentemente l'uno dall’altro, riferiscono la loro convinzione che le opere non provenivano da
loro.

I nessi considerati saranno comprensibili se desumiamo l’origine dei pensieri al "di fuori" dalla
mente umana. Com’è stato provato con la trasmissione di pensieri tra due mondi, potrebbe inoltre
esistere anche una trasmissione da un piano più elevato dell’essere che sarebbe poi percepita
come ispirazione dall’uomo.

I pensieri però, sorgono sempre da una mente. Partendo da questa realtà è necessario presumere
l’esistenza di una mente capace di creare pensieri, una sorgente di pensieri e conoscenza dalla
quale l’uomo ha accesso e che è molto al di sopra della conoscenza personale.

Bruno Groening conosceva questo nesso e con parole semplici era capace di spiegarlo ai suoi
ascoltatori. Egli spiegava loro che l’uomo non ha la capacità di creare pensieri è soltanto capace di
accoglierli con la sua volontà. I pensieri vengono inviati all'uomo, egli è il ricettore, ma anche un
trasmettitore perché egli può ripensare i pensieri ricevuti per poi ritrasmetterli. Con l’energia a
disposizione non può soltanto accogliere i pensieri, ma anche esprimerli in parole o scriverli o
trasformarli in azione fisica.

Le poesie di Goethe sono trasmesse con la parola o con la scrittura e possono essere accolte da
altre persone e di nuovo trasformate in parole o diventare motivo per un’azione esteriore visibile.
Tutti crediamo che le meravigliose poesie siano di Goethe o la musica di Mozart e dimentichiamo
che loro stessi hanno ammesso di aver ricevuto le loro opere da una sorgente sconosciuta.
Simbolicamente parlando abbiamo degli esempi come: "Mi è venuto un pensiero" o "Ci penso".

Da notare che non succede per caso, c’è chi è ricettivo a pensieri altrui e altri che non lo sono. Le
alte qualità delle creazioni umane necessitano dell’impulso conduttore del mondo dei pensieri
divini, ma lo è altrettanto per un carattere umano che li percepisce ma che poi li esprime secondo
la sua natura. L’uomo non è una marionetta di Dio, ma riflette la luce divina nel mondo materiale
secondo il proprio carattere.

Ammettendo che i pensieri umani siano inviati da una sorgente più alta, sarebbe importante
sapere di più sulla natura di questa.

Bruno Groening aveva trovato le sue conoscenze senza studiare all’università, soltanto con la sua
profonda religiosità ha potuto accedere alla realtà spirituale dell’uomo.

Egli era convinto che l’uomo sta tra due potenze, da una parte c’è Dio, la sorgente d’ogni bene,
della vita, dall’altra parte il polo opposto a Dio, il "male" oppure Satana. Se Dio è il massimo d’ogni
bene, Bruno Groening riconosce senza compromesso il "male" come massimo delle potenze
negative. Lo sviluppo umano si effettua nelle tensioni, nel campo di queste energie spirituali, e
come vedremo chiaramente più tardi le tentazioni del male servono gli scopi divini.

Dal mondo del pensiero divino, ossia dalla sorgente di Dio provengono tutti i pensieri e percezioni
buone. Ininterrottamente Egli invia i suoi buoni pensieri e sensazioni. Allo stesso modo l’oppositore
di Dio agisce sullo spirito umano. Com’essenze spirituali questi pensieri e sensazioni non sono
percepiti dai sensi dell’uomo. Le parole dello spirito sono i pensieri, e l’uomo li percepisce nella
maggior parte dei casi senza capirne l’origine.

Bruno Groening disse in una sua conferenza:

"Dio ha creato l’uomo bello e sano; così lo vuole. In principio gli uomini erano integralmente
collegati con Dio, c’era solo amore, armonia e salute, erano tutt’uno. Ma quando il primo uomo
ascoltò la voce, il male venuto dal di fuori di quell’unità, ruppe quel legame e da allora Dio sta da
una parte e l’uomo dall’altra. Tra Dio e l’uomo si formò un abisso. Non c’è più nessun legame.
L’uomo rimasto solo, anche se credente e prega, sarà preso dal male e attirato in basso. È giunto
sulla sua via così sperimenta l’infelicità, il dolore, le malattie inguaribili. Vi dico, non andate così in
basso, vi chiamo fate la grande inversione; alzatevi e vi costruirò un ponte sull’abisso! Uscite dalla
via del dolore andate in quella divina! Su questa via non esiste rovina, niente malattie inguaribili;
qui tutto è bene. Questa via riporta a Dio!"83

Nell’insegnamento di Bruno Groening il contrasto tra pensieri positivi e negativi nella mente è
considerato come la lotta di Dio contro il "male". Con la qualità dei pensieri ai quali crede, ognuno
determina se collegarsi con Dio o con la negatività.

Le caratteristiche dei pensieri positivi già descritte dimostrano l’essenza divina. Dio non si impone,
anzi bussa leggermente alla porta del cuore degli uomini nella speranza che sia dato fede alle Sue
parole.

Il "male", la voce esterna all’unità di Dio e all’uomo e che oggi si sente nei pensieri negativi delle
persone, aggredisce il temperamento degli uomini con i suoi pensieri e vuole strappare loro la
fede.

Tramite i suoi pensieri egli vuole legare l’uomo al mondo esterno, egli vuole fargli dimenticare la
sua origine e il suo compito con un mare di pensieri di preoccupazioni e con una limitazione dei
concetti desiderati sul piano dell’essere. Infaticabile egli mette davanti ad ogni buon pensiero di
fede, tanti pensieri di dubbi, tentando così di distruggere il bene nell’uomo o di sottrarlo al
collegamento, alla sorgente dei pensieri divini.

Bruno Groening ha detto in una conferenza:

"L’uomo non sa più che Dio gli parla, che Dio gli ha destinato tanto e che oggi non accoglie, e
ancora non è capace di accogliere perché egli stesso si è chiuso, e perché cede sempre al male.
Sempre di nuovo si collega con il male. Sempre accoglie pensieri cattivi. Sempre ancora l’uomo si
preoccupa di quello che percepisce come malattia nel proprio corpo."84

In ogni istante l’uomo è sotto una guida spirituale. Tramite i suoi pensieri è guidato da quelli positivi
o da quelli negativi.

Bruno Groening lo descrive nel modo seguente:

"Nessuno è senza guida. Ci sono due guide, ossia una che seduce e una che guida."85

Anche qui Bruno Groening illustra quello che avviene spiritualmente, confrontandolo con un
apparecchio radio. Questo viene sintonizzato su una certa lunghezza d’onda per poter ascoltare il
programma desiderato. Finché l’apparecchio rimane collegato alla stazione, nessun’altra sarà
sentita. Soltanto cambiando la lunghezza d’onda si potrà sentire un’altra stazione.

Allo stesso modo l’uomo può con la sua volontà aprirsi ai buoni pensieri, ossia alla trasmissione
divina, oppure collegarsi ai pensieri negativi. Chi è colmo di pensieri negativi è aperto alla
trasmissione delle forze negative, in quel momento sarà irraggiungibile per i buoni pensieri. Dovrà
prima con la propria volontà allontanare i pensieri negativi per poter di nuovo sentire il
"trasmettitore" divino.

Bruno Groening aggiunge:

"Dovrei mentirvi, dovrei dirvi che questo dipende da qualcuno come me? No, cari amici, dipende
da voi, di come accogliete il bene. Quando potete accoglierlo? Non prima di esservi allontanati dal
male. Prima non è possibile. Allora aprite i vostri cuori, buttate fuori tutto. Via con tutte le
preoccupazioni e difficoltà! Molti uomini non sanno niente, questa è anche un‘abitudine."86

Ognuno è libero di costruire un muro spirituale tra sé e Dio e con ogni pensiero o atto negativo e
parola negativa rinforzare questo muro. Dio si pone sotto il libero arbitrio degli uomini. Egli non lo
toccherà mai. Quando l‘uomo ascolta "l‘altra voce" Egli si ritira. Rivolgendosi ad essa l‘uomo perde
la salvezza.

Bruno Groening con le sue parole riavvicinava di nuovo l’uomo a Dio. Per gli uomini con il loro
operato ormai Dio è diventato sconosciuto e generalmente proiettato in un lontano cielo. Il polo
opposto a Dio, spesso deriso come fiaba, è di nuovo considerato chiaramente come avversario
degli uomini.

La conoscenza del retroscena del bene e del male per gli uomini è antica. Molti popoli
riconoscevano istintivamente l’opera di una potenza extra umana, anche la tradizione cristiana la
riconosce. Nel Nuovo Testamento Dio è visto come Padre degli uomini. Egli è presentato come
una persona concreta con la quale si può parlare. Lo spirito cattivo è descritto come una figura e
come apice dell’oscura "minacciosa potenza". Gli autori della Bibbia vedono in lui il nemico e
oppositore di Dio, egli è il tentatore, l’assassino dal principio, Satana, il diavolo, il principe di questo
mondo. Nella tradizione cristiana è visto come spirito negativo, Lucifero, l’angelo caduto.
Questo è stato anche lo spirito che tentò Gesù, sulla via della liberazione e nell’antico testamento
è descritto come il serpente che indusse Eva a contravvenire all’ordine divino. Eva soccombette
alla tentazione, Gesù la superò mentre con determinazione rifiutò i suggerimenti e le tentazioni
negative, riuscendo così a mantenere il collegamento con Dio.

Nel 18esimo secolo ci si staccò dalle spiegazioni della tradizione della rivelazione cristiana. Il
"pensare ragionevole" e il "sano intelletto umano" divennero la misura di tutte le cose e l’esistenza
di una personale potenza spirituale negativa è stata giudicata come reliquia del medio evo.

Guardando nella storia si capisce come spesso questo spirito negativo è stato usato per
legittimare i processi delle streghe, per perseguire e condannare milioni d’innocenti che nelle mani
dell’inquisizione sono stati torturati e arsi. (vedi anche cap. 7)

È pericoloso negare una potenza che giorno dopo giorno prova in modo allarmante la sua
esistenza. Soltanto nel nostro secolo, milioni e milioni d’uomini uccisi sono un ammonimento di
questo agire distruttivo dello spirito negativo, e non si saprà mai quanti uomini contro uomini, ha
irretito con le sue allucinazioni di potere, denaro, ideologie religiose, fanatismo, incitando gli uomini
a diventare bestie senza più sentimenti.

2500 anni fa Lao Tse già lo riconosceva con le seguenti parole:

L’uomo ha il suo destino nelle proprie mani, secondo il suo comportamento con le energie
benefiche o distruttrici."90

Ogni pensiero assorbito si manifesta secondo la qualità dell’energia personale e si eserciterà in


tutte le circostanze della vita. I pensieri sono dei semi spirituali che a secondo della forza della
fede o corruzione dell’uomo saranno esauditi in felicità, dispiaceri o malattia, ossia si
manifesteranno sul piano materiale del mondo.

Così l’uomo secondo il volere di Dio diventa in quel contesto un creatore. Egli può con l’energia
vitale o creatrice datagli da Dio, usarla per colmare con forza e vita i pensieri scaturiti da Dio e
rimanere nell’ordine divino. Se collega il suo spirito tramite pensieri buoni alla sfera spirituale di
Dio, riceverà sempre la forza divina. Egli sarà come un lago nel quale affluisce continuamente
acqua chiara, di modo che può con la sua sovrabbondanza bagnare una larga fascia di terreno.
L’acqua di questo lago è così chiara che il cielo vi si rispecchia.

Con i pensieri negativi, l’uomo spreca l’energia datagli e forgia continuamente le catene che lo
metteranno un giorno o l’altro in una dolorosa prigionia dalla quale non potrà più liberarsi con le
proprie forze. Un ostacolo impedisce l’acqua di sorgente di scorrere nel lago e questo diventa
pantano, l’acqua si intorpidisce, la vita del lago muore, il suolo imputridisce e annerisce.

Che cosa può fare Dio se l’uomo con ignoranza e cattiveria si chiude? Guardare come l’uomo
lascia la Sua guida e così non capirà il Suo richiamo finché con dolori e difficoltà che sono le
conseguenze del proprio comportamento non lo smuoveranno a chiamare Dio. Spesso è solo nel
bisogno che ritrova la capacità di accettare il messaggio o la mano tesa che in quel frangente Dio
gli manda, per esempio con le parole di qualcuno.

Bruno Groening lo evidenzia con le seguenti parole:

Dipende dall’uomo stesso, come prende cura di se e del proprio corpo. Se prende la forza di Dio in
sé, rimane sotto la guida divina, allora avrà la protezione. Se però abbandona questa guida allora
perderà questa protezione."91
La malattia non è un castigo di Dio, come crede la gente. Lo si può paragonare a quando i figli
lasciano la casa paterna; allora i genitori non possono più aiutarli, proteggerli; così noi abbiamo
lasciato nostro Padre. Non dobbiamo dimenticare che siamo figli di Dio. Soltanto Lui può aiutarci.
Egli lo farà. Egli ci aiuterà se ritroviamo la via che ci riporta a Lui. "92

Bruno Groening non voleva incutere paura o preparare un terreno per un fanatismo religioso
quando parlava con parole chiare sul retroscena del buono e del cattivo, ma gli premeva indicare
una via soccorritrice per evitare dolori e difficoltà. L’attuale situazione mondiale dimostra con
chiarezza, come l’ignoranza degli uomini sulle possibilità della forza negativa e le sue orrende
conseguenze possono essere spiegate. Sia detto qui e questo non potrà mai essere abbastanza
evidenziato, quanto sono da condannare le pratiche della chiesa nel medio evo. Per proteggere la
propria potenza tramite l’inquisizione ha soffocato ogni informazione. Con il suo orrendo modo di
fare, questa istituzione che si è arrogata il diritto di portare l’insegnamento d’amore del Cristo, ha
servito la potenza del male, impedendo così a molti l’accesso al Salvatore, preparando un terreno
fertile per incrementare in quel modo il materialismo.

Oggi ancora il Vaticano proclama l’esistenza dell’avversario, ma nelle parrocchie l’opera delle forze
nere è appena accennata.

Proprio in questa spiegazione troviamo il compito più importante di questi tempi. La vita interiore di
ognuno ha anche un effetto esteriore. Tutte le creazioni valide hanno la loro origine nei pensieri.
Ogni cosa, ogni arma, ogni creazione tecnica, tutto quanto ha trovato la sua forma invisibile
dapprima nella mente dell’uomo, nei suoi pensieri, prima di essere materializzata con un lavoro
fisico. Queste forme create dalla mente umana nei suoi pensieri prima di essere materializzate con
un lavoro fisico, agiscono in modo positivo o negativo sulla consapevolezza d’altri uomini, servono
al loro sviluppo in bene o in male. Questo vale anche per le parole dette o scritte. Il recente
passato della Germania e la potenza dei media sono un chiaro esempio delle conseguenze dei
pensieri di pochi sull’orientamento mentale d’altri circoli sociali. La grande massa è generalmente
impotente non vede dietro alle cose, cadrà sempre nella trappola delle promesse e delle parole
lusinghiere.

Non soltanto nel "Faust" di Goethe, ma anche altri poemi testimoniano del nascosto assorbimento
degli influssi degli spiriti sull’umanità. Opere come "Merlino o il paese deserto" di Tankred o
"Ahasver" di Stefan Heym, non solo descrivono lo spirito negativo come nemico della vita
individuale, ma vedono in esso un’importante forza con un grande influsso su tutta la realtà
sociale.

Come liberarci da questa stretta fatta di necessità e dolori?

Come possiamo proteggerci dall’agire del portatore di dolore, dal grande spirito negativo?

"Il cattivo è potente, ma Dio è onnipotente."93

"Chi è al servizio di Dio non è soltanto aiutato dalle forze di Dio, ma anche protetto, con la forza di
Dio vincerà il male."94

Con queste parole Bruno Groening faceva capire ai suoi ascoltatori inequivocabilmente e
chiaramente come la forza che ogni essere ha, cresce con il collegamento con lo Spirito divino.

Una forza con la quale è possibile vincere il male, e li chiamava per una lotta comune contro il
nemico della vita.
"Lottiamo assieme contro il male, andiamo assieme sulla via che conduce tutti gli uomini al
bene."95

"Vi richiamo all’ordine. Voglio che siate sani, che conduciate una buona vita, come Dio ha
decretato per voi e che non vi dedichiate più a quel demonio, al male, che non lo tolleriate più, che
lo rifiutate. Fate questo, allora sarete convinti, tutto sarà diverso, più bello, allora soltanto
comincerà la vita, ossia Dio comincia ad operare nell’uomo."96

Con queste parole Bruno Groening voleva indicare le regole del gioco di questa lotta spirituale che
ogni essere deve fare. Per la maggior parte sono la base delle discussioni, ma vorrei elencarle
ancora una volta.

- L’uomo deve staccarsi da tutto quello che egli percepisce come male, distogliere i pensieri da
questo e rivolgere questi al bene. Mai deve opporre negatività alla negatività.

Gesù ammoniva con le seguenti parole: "Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi
odiano, benedite coloro che vi maledicono, che vi maltrattano."97

- Premessa di base per la lotta è la sintonizzazione regolare sull’energia divina, per ricevere le
energie necessarie per allontanare i pensieri negativi.

- L’uomo non deve mai pretendere, egli può ottenere tramite la volontà divina.

- Egli deve ascoltare Dio e non più credere alle opinioni altrui. Tutto quello che riceve in pensieri e
parole lo deve esaminare con le proprie sensazioni, cominciando a chiedere a Dio nel suo cuore di
dargli la possibilità di riconoscere la risposta e l’ammonimento sul piano dei sensi, perché spesso è
molto difficile riconoscere la negatività.

Hans Georg Leiendecker aveva il desiderio di guarire secondo l’insegnamento di Bruno Groening.
La prima volta che si è sintonizzato ha ricevuto immediatamente la guarigione di una decennale
asma. Presto gli fu chiaro che Bruno Groening non voleva dare solo la guarigione fisica. Egli
cominciò coscientemente a chiudersi alle negatività e fece molte buone esperienze, di modo che la
fede nella forza del bene crebbe sempre più in lui.

Egli riferisce:

"Mi ci è voluto un po’ di tempo per poter credere che il male, il maligno esistesse. Mi sembrava una
credenza medievale e strana per il nostro tempo. Ma poi, ho dovuto riconoscerne l’origine per tutto
il male nel mondo, ossia esattamente dal maligno del quale avevo sorriso. Adesso non vedo
soltanto il male negli uomini e nelle cose e non ci credo più perché sperimento giornalmente che
Dio è più potente del male, che Egli aiuta sempre e che può convertire il male in bene. Invece
d’essere pessimista, ora sono sempre ottimista e non vedo più l’avvenire in nero e sconfortante, ho
imparato a dirlo con amore. Anche le distruzioni dell’ambiente non mi angustiano più perché io so
che la forza divina è sempre più potente di queste energie distruttrici, perciò mi sintonizzò
giornalmente per l’ambiente."98

Chi riconosce questa connessione si guarderà bene dal giudicare una persona, anche se
palesemente agisce negativamente. Dovrebbe essere chiaro che l’uomo nel suo essere non è
cattivo, ma che è soltanto un arnese delle forze spirituali negative.

Bruno Groening lo dice con le seguenti parole:


"L’uomo è e rimane divino, egli non è mai cattivo […], può soltanto essere preda del male […]
quando lascia Dio e si trascura. Il male lo afferra e così deve servirlo. Non è l’uomo che fa il male
ma il maligno.99

Questo è il primo compito dell’essere umano quando incontra una persona che ha racchiuso la
negatività nel proprio cuore e che si apre al prossimo. Se è insultato non deve rispondere con altri
insulti, ma collegarsi coscientemente con le buone energie per impedire la carica negativa e per
inviare al suo dirimpettaio parole buone, con calma e con tutta la convinzione della sua volontà. In
questo modo protegge sé stesso ed aiuta il prossimo a disfarsi dalle negatività.

Bruno Groening aggiungeva:

"Mai essere arrabbiati amici. Se siete arrabbiati vuol dire che avete assorbito il male."100

"Potete schiaffeggiarmi, ma non sarò adirato con voi per questo. Sarò contento e dirò: adesso
posso aiutare, egli ha dato via la sua ira, ora è il momento di dargli il bene."101

Io amo i miei nemici. Il male cade nella propria rete."102

Non controbattere mai non è un segno di debolezza, se non si rende con la stessa moneta, ma
testimonia di un controllo di sé ed una visione della legalità delle leggi spirituali.

Chi cerca uno schema da applicare ad ogni situazione con le quali verrà confrontato con altri non
lo troverà. Ogni situazione è diversa e richiede delle reazioni completamente diverse. Bisogna
allontanarsi da un uomo che non vuole cambiare e che parla e agisce sempre in modo negativo,
questo per proteggersi. A volte una parola mirata detta con fermezza o un silenzio possono
aiutare. Chi sta attento affinché il suo cuore rimanga libero dal negativo e reagisce con calma,
amore e determinazione saprà sempre cosa è giusto in ogni situazione.

Così se un uomo pensa, parla e agisce male non è un uomo cattivo, non bisogna però commettere
l’errore e vedere una persona ammalata come cattiva. Supporre che con i pensieri negativi e le
sue azioni negative, l’uomo è privato dalle sue energie vitali e prepara così il terreno per le
sofferenze spirituali e fisiche è in fondo giusto, ma non deve mai diventare un mezzo per giudicare
un ammalato sotto qualunque forma, perché non possiamo mai sapere perché è stato aggredito
dalla negatività; nella maggior parte dei casi avviene inconsciamente. Paura, preoccupazioni,
compassione o altro simile, sembrano in talune situazioni impossibili da evitare e nell’occhio della
gente è considerato come naturale perché la loro fiducia in Dio, l’antica fiducia è stata persa.
D’altronde, oggi, sono poche le persone che hanno il completo dominio dei propri pensieri per
essere ininterrottamente collegate con Dio e vivere così. Tutti gli altri per quel tanto che sono
coscienti sono più o meno sulla via per superare la negatività.

Bruno Groening era dell’opinione che la maggioranza delle persone collegate con la negatività
sono vittime d’ambienti ostili e della propria debolezza, ma che nel cuore anelano al bene. La forza
negativa è diventata così forte sulla terra che da soli e ignoranti come siamo rimaniamo preda di
essa. Molti di coloro dichiarati sani dalla medicina portano in sé con le energie negative che hanno
assorbito nei pensieri, parole e atti l’impronta di disturbi nel sistema di guida del corpo e per i quali
basta una provocazione per evidenziare una malattia nel sistema cellulare del corpo. La facoltà di
resistenza del corpo spirituale e del corpo fisico sono con i molti influssi negativi di parole e
immagini, parecchio indeboliti, e questo già dall’infanzia. Basta osservare come giovani e bambini
crollano presto mentalmente, appena é loro richiesta una prestazione, i suicidi parlano chiaro.
Per decenni, molte persone non hanno avuto la forza di opporsi a parenti o familiari che le
tiranneggiavano, condizionavano e con complessi d’inferiorità, pensieri di paura, ira repressa e
odio, aprono senza volerlo il cuore alle forze negative che con la loro rete di dolore, disgrazie e
difficoltà li stringe sempre più. Altri sono legati da errato senso del dovere, di coscienza in un
matrimonio, sono diventate dei martiri. Anno dopo anno sono stati esposti alle influenze negative
del loro partner che non voleva cambiare. Altri per anni, sono vissuti con la paura di subire un
infarto, perché la loro madre o nonna ne erano state colpite, così con la forza dei propri pensieri
hanno poi creato quello di cui avevano timore.

Proprio le persone sensibili subiscono il dolore perché non sono ricettive al bene, ma soltanto al
negativo. Aprono il loro cuore per ignoranza a tutto e a tutti e hanno delle difficoltà ad opporsi alle
negatività degli altri. Assorbono le difficoltà degli altri perché vogliono aiutare tutti, ascoltano
sempre le lunghe storie dolorose degli altri. Spesso sono colmi di compassione per coloro che
cercano aiuto con le già menzionate conseguenze devastatrici per la loro salute. Bruno Groening,
diceva che l’uomo deve avere in sé "un sano egoismo vitale" e non deve scordare sé stesso. Non
bisogna dare più forze di quelle che si hanno, altrimenti siamo costretti a fare debiti, e verrà il
giorno nel quale avremo bisogno d’aiuto per noi stessi.

Nelle persone sensibili ci sono quelle facilmente vulnerabili che spesso prendono le cose a
"cuore". Queste soffrono a volte molto tempo per una parola cattiva detta da persone insensibili
alle quali queste sono indifferenti. Queste persone devono subire molti dolori per acquistare la
resistenza contro la negatività.

Altri non hanno la forza di perdonarsi i propri errori. Molti vivono tutta una vita rimproverandosi,
gravandosi con queste sensazioni negative.

Questa lista potrebbe continuare all’infinito. Molti esempi testimoniano che gli uomini
inconsciamente si espongono alle forze del male.

Gli egoisti pensano senza compassione per gli altri, per esempio, soltanto agli affari, al denaro, al
vivere bene. Queste cose li legherebbero per tutta la vita se il fuoco del dolore non li liberebbe.
Spesso è con la sofferenza che giungono al più Alto, e possono, dopo la guarigione cambiare la
loro vita.

Se da questo collegamento con il male l’essere ottiene solo dolore, difficoltà e disgrazie, allora alla
base di questo agire della forza sta un recondito senso. Tramite il dolore e le difficoltà, molti
possono maturare interiormente, in modo da staccarsi dalle loro illusioni, dai loro desideri materiali,
spingendoli a cercare un senso più elevato nell’esistenza. Altri che non devono passare attraverso
queste esperienze, rimangono spesso legati alle amenità della vita materiale fino alla morte, in uno
stato spirituale di inerzia. Per far capire chiaramente questa relazione, Bruno Groening chiedeva ai
suoi ascoltatori cosa li aveva portati da lui. Egli riceveva tante risposte, tramite il giornale, da
parenti, ecc. Ma nessuna lo soddisfaceva. Rispondeva egli stesso e spiegava che era il male, per
esempio, in forma di malattia che li portava da lui:

"Il male porta sempre al bene."103

Non è la sofferenza che spinge gli uomini a cercare Dio? Per essa molti devono andare da un
medico all’altro, finché riconosceranno che ne esiste Uno che avevano dimenticato, il "più grande
medico degli uomini" come diceva Bruno Groening. Goethe nel suo "Faust" parla allo stesso modo
sulle segrete conoscenze dell’agire della forza negativa:

"È una parte di quella forza che vuole il male che tuttavia produce il bene."104
Chi ha sperimentato la sofferenza sa quanto è prezioso un corpo umano e cercherà una via per
ritrovare la salute. Spesso è soltanto allora che sarà pronto a staccarsi dai suoi pregiudizi. Si
accorgerà delle possibilità che prima rifiutava per la sua mancanza di comprensione di poter
cambiare, cercare ed ascoltare il bene, Dio.

Quando un uomo deve sperimentare il completo abbandono davanti ad una malattia, per esempio
o ad una sofferenza, e si trova al limite delle sue forze, allora il suo essere interiore è pronto ad
umiliarsi per cercare una più grande forza e a piegarsi ad essa. Soltanto dopo aver attraversato
queste sofferenze, l’uomo può avere compassione per qualcuno nella sua stessa situazione, e per
poter sviluppare l’amore per gli altri.

Una persona guarita nel circolo degli amici di Bruno Groening riferisce che ora che ha ricevuto la
guarigione, è grata per gli anni di sofferenze avute. Se non si fosse trovata in quelle difficoltà non
si sarebbe interessata a Bruno Groening e alla guarigione spirituale. Solo così ha potuto superare
tutti i pretesti avanzati per non essere pronta a convincersi. È guarita e ha trovato oltre alla salute
anche la via verso Dio. Mi disse:

"Soltanto ora apprezzo la mia salute, dopo che mi è stata ridata tramite Bruno Groening. Tramite la
mia relazione molta gente ha trovato la guarigione. La mia relazione li ha convinti."105

Quando un uomo con la sofferenza trova il coraggio di staccarsi dalle sue abitudini e a convincersi
della forza dello spirito, non aiuta solamente sé stesso, ma anche altri che vedono in lui il
cambiamento fisico e nella vita, prendendolo ad esempio. In quel modo si possono risparmiare
sofferenze e difficoltà agli altri, e coloro che seguono il nostro esempio, hanno così la possibilità di
imparare le leggi della vita e di lottare per la propria salvezza.

Il tempo

Il male d’oggi visto come necessità vitale si può riassumere in queste parole:

"Non ho tempo"

Questo per scansarsi. Tutto sembra più importante, i doveri del mestiere, l’organizzazione del
tempo libero; soltanto per la calma, per il bene del corpo sembra impossibile trovare tempo nelle
24 ore del giorno.

Bruno Groening disse una volta:

"L’uomo può prevedere come usare il tempo e l’occasione per sé stesso e il proprio corpo, in modo
da disporre di tanta buona energia e da non dover più temere il male. Con questa riserva d’energia
può lottare contro il male con tutta tranquillità. In questo modo l’uomo vive nell’ordine divino."106

A chi ha la forza spirituale necessaria per andare sulla via della guarigione e per lottare contro il
male, basterà assumere quest’energia.

Bruno Groening paragonava il corpo umano ad una batteria e disse che l’uomo con il pensare, il
parlare e l’agire, consuma energia che generalmente è recuperata nel sonno. Perciò l’uomo
dovrebbe prendere il tempo necessario, almeno due volte al giorno per sintonizzarsi sull’energia
guaritrice. Dovrebbe cercarsi un luogo tranquillo per assorbire la forza divina. Bastano 10 – 15
minuti per ricevere l’energia necessaria per affrontare la giornata in modo da non rimanerne senza
e perdere così il beneficio della calma, della gioia e della pace. Raccomandabile è anche
l’assorbimento in comunione con altre persone, perché l’energia fluisce con più forza.
Bruno Groening disse in una conferenza nella comunità di Springe, il 5.10.1958:

"Credo amici, che sia meglio se vi dico la verità, di come gli uomini hanno trascorso la loro vita,
perché pochi l’hanno vissuta. La maggior parte l’ha sciupata. Essi sprecano il tempo. Il tempo è il
bene. […] Dovremmo vivere tanto di quel meraviglioso, tanto di quel Divino, in ogni istante. Così
come viviamo il Divino e lo accogliamo, ci sentiremo bene, saremo liberi, allora vivremo come Dio
lo ha decretato per noi.

Che cosa fa la maggior parte degli uomini? Quello che vi ho già detto, non hanno tempo per se
stessi. C’è il negozio, la casa, le diverse attività, il lavoro, c’è Pierino, c’è la zietta, molte cose,
debbo andare di qua, debbo andare là. Oh! no, non posso farne a meno, no, no, non ho tempo.
Forse avrò tempo… Tutto questo gli uomini lo rimpiangono poi quando sono presi dal male,
quando il male non li lascia più, quando il male è penetrato nei loro corpi, allora capiscono, allora
hanno tempo. […] Chi non vuole ascoltare dovrà provare. Ci sono molti uomini che non vogliono
ascoltare e allora dovranno provare. Devono cercarsi un posticino dove poter accogliere di nuovo
la pace divina, affinché l’ordine ritorni nel loro corpo. Devono osservare il loro corpo, non devono
più collegarsi con il male, prima devono abbandonarlo e poi diranno: questa è la mia cameretta,
qui resto, qui nessuno mi disturba! Allora assorbiranno l’energia finché il male sarà rimosso dal
loro corpo.

Se una volta […] non basta, allora due volte o fino a quando sarà necessario, tutti i giorni. Per molti
è troppo. […] Chi non ha tempo per se stesso, amici, non è credente, egli si è allontanato da Dio.
Egli deve prendersi il tempo per il proprio corpo."107

Per un uomo che pensa in modo realistico, dovrebbe essere chiaro che non c’è soltanto un
bilancio positivo, sul conto bancario delle sue energie. Se è pronto a prendere tempo per sé in quel
modo per lottare contro l’opposizione delle sue abitudini e del suo ambiente, presto potrà capire
che non soltanto, ha la forza, ma che può anche guadagnare tempo. C’è sempre l’occasione per
ritirarsi, un momento per sintonizzarsi, quando si sente che il corpo sta diventando accessibile al
male. Io stesso ho potuto sperimentare a seconda del tempo preso per la sintonizzazione, quanto
poco tempo ci vuole per ritrovare un’energia decuplicata. Tornano i giusti pensieri e rimaniamo
sorpresi dei tanti "piccoli casi" per i quali riceviamo l’aiuto dall’Alto, sul lavoro, se abbiamo la
capacità di aprirci all’energia.

Inoltre è anche una questione di punti di riferimento nel quale la salute dell’anima e del corpo sono
considerati come dono di Dio.

"Abbi fiducia e credi, è l’energia divina che aiuta e guarisce"

Senza dubbio l’insegnamento di Bruno Groening dimostra che per la vita umana esiste un più alto
ordine. Quest’ordine di vita di Dio, le regole di base oppure come le denominava Bruno Groening,
le "regole del gioco della vita" non sono altro che le leggi naturali conforme all’essere umano. Tutti
gli esseri senza eccezione sono sottoposti a queste leggi, allo stesso modo di quelle fisiche di
nostra conoscenza.

Bruno Groening disse una volta:

"Dio ha la sua legge. Chi non la conosce, non l‘ascolta, non le ubbidisce, non ha successo."108

Ormai è chiaro che se l‘uomo crede ai buoni pensieri di fede, si collega con Dio. La fede in Dio non
vuole soltanto dire che l‘esistenza dell‘uomo è ordinata, il credere ad un essere onnipotente o a
testi religiosi. La fede in Dio è totale fiducia nel bene in se stessi e negli altri uomini. Fede in Dio
vuol dire nella vita, non conferire a nessun uomo o situazione la potenza per diventare più grande
della fede e della vittoria del bene, la fede nella salvezza.

Bruno Groening:

"Essere umano vuol dire essere buono anche con gli altri. Ogni pensiero, ogni parola, sono rivolti
al bene anche con i fatti, non soltanto in parole o promesse."109

Un simile uomo prega senza interruzione perché con il suo atteggiamento interiore, con i suoi
pensieri egli è spiritualmente collegato con Dio, egli, nel vero senso della parola, serve, ed è
d’esempio per il bene, ossia egli risveglia Dio negli altri. È così anche per la salute e la malattia.

Bruno Groening:

"Chi crede alla propria salute, crede in Dio."110

Un uomo che, con una diagnosi medica crede nella malattia e possibilmente nella menzogna
dell’incurabilità perde la fede in Dio con quest’atteggiamento. La malattia non viene da Dio, è
l’opera della forza negativa.

Si potrà obiettare che la diagnosi medica è una realtà che bisogna ammettere, altrimenti la si
reprime soltanto. La repressione è il seguito della paura. L’uomo che reprime le situazioni negative
nella sua vita, non si è staccato da esse, di modo che hanno ancora presa su di lui.

Anche il realista dice che deve vedere la realtà, egli deve imparare, come oggi è insegnato in molti
gruppi d’auto-aiuto, ossia "come imparare a vivere con la malattia o il dolore" capitolando in questo
modo davanti alle espressioni d’energie negative che si palesano nella sua vita come dolore o
malattia. Egli si collega con la negatività e con le sue false credenze e produce sempre più false
credenze nella sua coscienza. Spesso anche l’influsso dell’ambiente compassionevole distrugge e
indebolisce la persona, spingendola in questa via senza uscita.

In questi due casi agisce la parola di Gesù "Il vostro avvenire sarà secondo la vostra fede" in modo
caratteristico e secondo la legge."

Spesso può succedere che una tipica obiezione s’insinui nella mente dell’uomo. Molti con le labbra
si riconoscono come credenti in Dio, questi s’incontrano sovente nelle chiese, ma alla domanda se
credono alla guarigione dei loro reumatismi o artrosi, della loro debolezza del cuore e dalle
sequele di un infarto, ci rimandano alla diagnosi del loro medico, che generalmente ha affermato
l’incurabilità del loro male oppure profetizzato un prossimo peggioramento.

Bruno Groening aggiungeva:

"Sono caduti in mano alla forza dell’abitudine e si consolano con la parola fede, ma in verità non ci
possono credere, perché non hanno preso a cuore la parola fede. Non l’hanno ancora messa in
atto."111

"Vi ammonisco state attenti, perché la guarigione sarà ottenuta soltanto da coloro che hanno fede
nel Signore e che sono pronti ad accoglierla."112

L’uomo che accoglie l’energia guaritrice nel proprio corpo, secondo l’insegnamento di Bruno
Groening agisce completamente all’opposto di colui che si allontana o che vuole "vivere con la
malattia". Egli lotta per la salute. Con la fede nell’onnipotenza di Dio, che con l’assorbimento
dell’energia guaritrice aumenta sempre più, potrà rompere il suo collegamento con il male nella
sua consapevolezza e ricollegarsi con la fede per la salvezza.

In questo modo ha vinto la sua lotta sulla negatività, perché non ha permesso alla sua
consapevolezza di trattenere il male, ponendo così la base per riacquistare la salvezza del corpo e
della vita; con il reprimere, allontanare, diniegare i disturbi come nelle solite terapie, il male diventa
affermativo. La consapevolezza del cercatore della guarigione si è aperta alla guarigione, egli
riconosce i sintomi di dolori che si sono acutizzati con l’assorbimento dell’energia come reazioni
del cambiamento, non per vivere con essi, ma tramite loro essere risanati.

Bruno Groening diceva:

"Io risveglio la fiducia in se stesso nell’uomo e la fede nella sua meta."113

"Se credete che potrete avere la guarigione, questo vi sarà d’aiuto, credete soltanto."114

Importante sulla via della guarigione esterna, visibile è il poter mantenere questo stato contro tutti
gli ostacoli, per superare il tempo delle regolazioni e della purificazione.

Bruno Groening diceva inoltre:

"Chi è stabile, chi ha l’autentica fede in Dio, può vincere."115

Ma anche l’uomo che non crede più al bene non è solo. So di alcuni guariti che con delle
esperienze negative nella loro vita, non potevano più capacitarsi di riavere ancora la possibilità di
ricevere il bene o che il bene possa ancora avere forza, in una qualunque forma. È impressionante
vedere come cresce la forza della fede in loro con l’assunzione dell’energia guaritrice, per poi
riacquistare la salute.

Bruno Groening aveva detto a quelle persone:

"Se oggi non potete ancora credere, lo farò io per voi, finché crederete veramente. Se oggi non
potete ancora chiedere e pregare, lo farò, anche per voi."116

Il nuovo orientamento degli uomini nella fede dell’onnipotenza di Dio tramite l’insegnamento di
Bruno Groening e dell’assunzione regolare dell’energia guaritrice, non impedisce una visita
medica. Molti colleghi sarebbero contenti se i loro pazienti si presentassero con un tale
atteggiamento. Molte volte tramite l’indisturbato operato della corrente guaritrice, nell’uomo
avviene la guarigione e le terapie mediche sono superflue. Altri possono ridurre il consumo dei
medicamenti fino alla completa guarigione.

Un controllo da parte di un medico obiettivo, dovrebbe essere ovvio. Serve da baluardo contro i
dubbiosi della cerchia famigliare e dell’ambiente circostante, è un inestimabile aiuto per i nuovi
cercatori d’aiuto.

Un’impressionante esempio della potenza di Dio, negli uomini che seguono il consiglio di Bruno
Groening è la loro apertura all’operato di Dio con fede e fiducia, lo vediamo nel signor Hans Rösch
da W. Con i suoi 70 anni egli fa parte del gruppo degli anziani, ossia di coloro che nella nostra
società, generalmente hanno poche probabilità di cavarsela, quando corpo e spirito sono indeboliti
dalla malattia. In molte persone è insita la credenza che la vecchiaia sia collegata alle malattie e ai
dolori. "Siete vecchio, non si può più fare niente" sentiamo dire, persino dai medici. Modi di dire
come "chi ha più di 50 anni e non ha dolori, è morto", come ho sentito ultimamente, questi modi di
dire non sono da sotto valutare nella loro dinamica.
Il signor Rösch da anni soffriva di dolori cardiaci che da sinistra s’irradiavano nel braccio quando
aveva delle preoccupazioni. Portava sempre con sé un flacone di medicine per il cuore
"Nitrolingual" che egli adoperava più volte al giorno, quando aveva dolori e con la quale questi
sparivano; inoltre prendeva delle pillole per il cuore. Da parte medica gli era stato diagnosticato
una malattia delle coronarie, molto evidente nell’elettrocardiogramma.

Dal reperto dell’internista (medico capo dell’ospedale della città di H.) si legge:

"Riassumendo, i disturbi del paziente sono sicuramente dovuti, ad un’insufficienza coronaria,


causata da una malattia coronaria. Il tracciato dell’elettrocardiogramma è tipico."117

Hans Rösch osservava inoltre: "I dolori giungevano quando mi agitavo o avevo delle
preoccupazioni. Quando il dolore era forte s’irradiava nel braccio sinistro. In questi ultimi anni,
prima di conoscere l’insegnamento di Bruno Groening non potevo salire nemmeno mezza scala,
ogni tanto dovevo fermarmi per la mancanza d’aria e per i dolori al cuore."118

Egli aveva perso la fede in una guarigione, non credeva che alla sua età fosse ancora possibile
guarire e si era così rassegnato a vivere con queste limitazioni.

Inoltre soffriva di mal di testa, che secondo il reperto medico, erano dovuti ad un restringimento
delle vertebre cervicali. Quando, i dolori erano particolarmente forti assumeva, fino a 10 pastiglie
anti dolorifiche "Prontopyrin" che gli davano un qualche sollievo. Da anni aveva anche delle
suppurazioni nei seni frontali, e doveva ogni due anni fare dei lavaggi che peggioravano i mal di
testa.

Questa rete di malattie che peggioravano d’anno in anno, impedivano sempre più la vita di
quest’uomo. All’inizio degli anni 70 anni gli fu diagnosticata una lombaggine cronica.

Hans Rösch:

"I dolori partivano dalla regione sacrale e spesso s’irradiavano nella gamba destra. Avevo in
continuazione dolori alla schiena. I dolori aumentavano quando mi piegavo, o, portavo dei pesi o
camminavo a lungo. Quando i dolori erano forti, dovevo fermarmi e mettere le mani sulla schiena
finché passavano. Prendevo molte pastiglie, tra le altre molto forti come ‘Felden 20’ oppure
‘Butazolidin’. Con i medicamenti, i fanghi, i massaggi e i raggi, avevo qualche sollievo, ma dopo
poco tempo tutto ritornava come prima. I medici costatarono un’usura della colonna vertebrale
nelle lombari, con conseguente chiusura delle vertebre. In seguito a questo sono stato pensionato
6 mesi prima della scadenza. Di guarigione non se ne parlava. L’ortopedico, anni prima mi aveva
detto: ‘Dovete vivere con questi dolori’.119

Oltre tutto questo, nel 1942 in una battaglia davanti a Stalingrado, fummo bersagliati dall’artiglieria
e con granate. Con un camerata ero in un bunker e siamo rimasti sepolti per uno scoppio. Ho
subito uno schiacciamento della gabbia toracica. […] La pressione d’aria dello scoppio della
granata mi procurò la lacerazione di un polmone. Da allora ho sempre avuto dolori nel polmone.
Secondo il lavoro che eseguivo o se respiravo profondamente, o mi muovevo, sentivo delle
frecciate dolorose nel polmone. Il medico al quale mi ero rivolto, rispose che per le ferite di guerra
non c’era più niente da fare."120

Non c’è da meravigliarsi se da 10 anni Hans Rösch, con tutte quelle malattie e medicamenti, aveva
un’infiammazione della mucosa dello stomaco, che più volte all’anno si palesava con dolori di
stomaco che lo costringeva a mettersi a dieta. Anche i disturbi del sonno che aveva dal 1946 che
spesso gli impedivano di dormire per ore, sono comprensibili.
Alla fine dell’anno 1987 imparò l’insegnamento di Bruno Groening e cominciò a sintonizzarsi con
l’energia guaritrice. Egli si staccò da tutte le prognosi negative dei medici, di tutto il male e dai
dolori, e con fede credette a Dio, il più grande medico, e pregò per la guarigione con tutto il cuore.

Poco tempo dopo era liberato da decenni di dolori. Non aveva più bisogno di "Nitrolingual", come
anche delle pastiglie per il cuore. Ora può di nuovo salire le scale senza fermarsi, cosa
impensabile prima. Ha fatto anche lunghe gite in Austria e Svizzera senza disturbi; alla sua età può
perfino ballare, come lo desiderava da tanto.

I mali di testa come anche le suppurazioni dei seni frontali sono scomparsi da quando assorbe
l’energia guaritrice.

Per la guarigione della schiena ha detto:

"Non ho più dolori della schiena; posso di nuovo lavorare in giardino, posso piegarmi. Non ho più
nessuna difficoltà ad alzarmi dal letto o dalla sedia. Non ho più bisogno di massaggi, fanghi, raggi
e punture per i dolori. Questi disturbi mi sono stati tolti senza regolazioni."121

I dolori nel polmone sono spariti, non ha più nessun disturbo di stomaco. Egli può mangiare di
tutto, anzi deve stare attento a non ingrassare. Da quando tutti i dolori e le paure sono scomparsi,
egli dorme come un ghiro.122

Hans Rösch ha voluto comprovare l’avvenuta guarigione con un esame medico. Un nuovo
elettrocardiogramma ha dimostrato la completa guarigione.123

Da un anziano uomo abbattuto dai dolori e dalle malattie, al quale nessun medico poteva dare una
speranza di guarigione, è risorto un uomo vigoroso e allegro che ha ritrovato la fede e la salute.
Questo per aver ascoltato il consiglio di Bruno Groening, ossia di staccarsi dal credere nella
potenza della negatività nella forma di malattia e dolori, e ha riaperto il suo cuore alla fede e al
bene.

"Quello che vuoi, è tuo!"124

disse Bruno Groening. È sicuramente la via la più grande per l‘aiuto, quando si aiuta un uomo ad
aiutarsi da sé quando si ha il coraggio di andare contro tutti i modelli della società, affinché lo
spirito colmo di false abitudini di fede possa staccarsi e ritrovare il modo di colmarlo con il bene.

L‘amore, la legge fondamentale della vita

La più grande legge di Dio per l‘ordine di vita secondo Bruno Groening è l’amore:

"Esiste un gran principio col quale possiamo dirigere la nostra vita? Si, l’amore verso il
prossimo."125

Egli era felice quando una persona cercava il grande ideale nell’amore di Dio e amore per il
prossimo, e che lo provava con gli atti. Chi conosceva bene Bruno Groening sapeva della sua
meta, che oltre alla guarigione del corpo e dell‘anima, era il guidare gli uomini con il suo
insegnamento verso quell‘alto sentimento.

Egli percepiva l‘amore come qualcosa di divino, per lui era il centro dell‘Essere divino.
Riconosceva anche in esso, l‘enorme forza per lottare contro il male. L‘uomo che si apre all‘amore,
si collega con le più alte radiazioni dello Spirito divino. Perciò, ogni pensiero d‘amore è colmo
d’energie costruttrici, positive, e stimolanti e spirituali. Alla persona che ama, l‘amore ritornerà in
benedizioni. La persona si rinforza da sé, si protegge dai pensieri negativi e quando lavora con
l‘amore, ossia quando lo muta in atto, risveglia pensieri simili negli altri che glielo ritorneranno.

Chi conosce l‘amore, la più grande potenza spirituale, il fondamento per la pace e la felicità, non si
meraviglierà se lo spirito negativo avrà fatto di tutto affinché nei giorni nostri questo sentimento
venga falsificato e calpestato. Anzi, nessuno si preoccupa più di questo atteggiamento spirituale,
sembra che nella gara per la sopravvivenza nella nostra società dei redditi, l‘amore non abbia più
senso. Amore e sentimenti, così come sono chiamati oggi sono pochi o limitati alla famiglia,
raramente troviamo persone con ancora il vero amore per il prossimo e l‘amore per Dio.

Bruno Groening era convinto che oggi gli uomini di buona volontà possono ancora attuare l‘amore
per Dio e per il prossimo. Tuttavia l’uomo deve essere cosciente che l’amore come i pensieri non
cresce nel suo essere, ma è un dono spirituale della Luce. Dalla creazione infinita "dalla sorgente
scaturisce tutto il bene", sta all’uomo, aprirsi di nuovo ad essa, assorbirla e lasciare che cresca in
sé.

Bruno Groening:

"Dio possiede tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno. Questo l’ha dimenticato l’uomo."127

Come l’uomo può ritrovare la guarigione del corpo e dell’anima con il collegamento cosciente a
Dio, così da questo collegamento crescerà il dimenticato amore altruista. La stessa energia che
purifica il corpo e l’anima, aiuta l’uomo a fare l’inversione interiore e risveglia anche il fuoco
dell’amore nel cuore degli altri uomini.

In parecchie conversazioni nell’ambiente del circolo degli amici di Bruno Groening ho conosciuto
molte persone che hanno sentito crescere l’amore in loro, dopo aver seguito il consiglio di Bruno
Groening per aprirsi all’energia guaritrice.

"Non posso dire, che non avevo amore per gli uomini prima di conoscere l’insegnamento di Bruno
Groening", così scrive Anja K. di H., "mi sono occupata di pensieri d’amore e li ho cercati. Tuttavia
quello che percepivo in me non mi sembrava abbastanza. Avevo il profondo desiderio d’amare tutti
gli uomini, uguali o no a me, o se avevo o no relazioni con loro. Tuttavia malgrado tutti i miei sforzi,
non ero soddisfatta dei risultati.

Nella mia prima ora di comunione dopo aver assorbito l’energia divina e averla lasciata fluire in
me, all’improvviso ho ricevuto un amore per gli altri, come non avevo mai conosciuto. Devo dire
che non conoscevo nessuno dei presenti, per me erano degli sconosciuti. Ora potevo amarli senza
remore. Sapevo che il mio desiderio era stato esaudito.

Più tardi questa esperienza si è rinnovata. Dopo aver assorbito l’energia per un certo periodo,
p.es. durante l’ora di comunione, l’amore crebbe in un modo che non avrei mai pensato. Si
abbassava durante le esigenze giornaliere, ma era di nuovo vivificato con la presa dell’energia."
128

"Mi sono sempre adoperato per fare il bene, ma a volte dovevo proprio sforzarmi. Lo facevo
perché lo dovevo, non con il cuore", dice Franz K. (anni 29) da H. "Quando con l’insegnamento di
Bruno Groening mi sono sempre più aperto alla forza divina, ho sentito che qualcosa cambiava in
me, un senso di dolorosa pesantezza che mi toglieva ogni gioia si stava allontanando. Quando mi
sintonizzavo sentivo sempre il formicolio e il calore nel mio corpo, era come se una luce
sconosciuta ai miei sensi esteriori fluisse nella mia anima, questa luce colma il mio animo di pace,
sono felice e capisco che posso amare sempre più. Da quel momento quel tanto desiderato
sentimento d’amore cresce sempre più in me, posso aiutare gli altri con tutto il cuore, posso
perfino amare persone che prima avrei giudicate. Quando, mi sintonizzo e mi apro all’energia
guaritrice, a volte sento un fuoco nel cuore. Sono felice di questa realtà, che posso di nuovo amare
il mio prossimo, non solo, ma anche sempre di più Dio, anche se non lo vedo. Sono grato al Signor
Groening che malgrado tutte le opposizioni, non ha perso il coraggio e ha tramandato agli uomini
la conoscenza che gli è stata data interiormente. Senza di lui, non avrei trovato l’accesso all’amore
e a Dio. Tramite il suo insegnamento ho di nuovo la possibilità di tramutare in atti gli scopi
dell’insegnamento del Cristo."129

Risvegliare negli uomini l’amore altruista è la più alta forma di guarigione. Chi può amare ha un
forte legame spirituale con la sorgente d’ogni bene, di modo che è più ricettivo alla guida dello
Spirito divino. Tutte le vie dello Spirito divino portano l’uomo verso l’amore, perché Dio è amore. È
estraneo alle potenze negative, e là dove alberga negli uomini o cresce la potenza negativa nella
società, l’amore sparisce. Là dove cresce l’amore, sparisce l’influenza delle forze negative.

Con le parole di Bruno Groening si apre in questo tempo di confusione, una via semplice e chiara
per l’aiuto e la guarigione. Sta ad ognuno di noi, afferrare questa mano e comprovare e
sperimentare nel proprio corpo e nella vita, la verità detta da Bruno Groening.

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