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UNI EN 12544-3:2003 - 01-04-2003 - Prove non distruttive - Misurazione e valutazione della tensione di tubi radiogeni - Metodo spettrometrico - Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
TITOLO ITALIANO Prove non distruttive - Misurazione e valutazione della tensione di tubi radiogeni - Metodo
spettrometrico
TITOLO INGLESE Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube voltage -
Spectrometric method
SOMMARIO La presente norma Þ la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
12544-3 (edizione settembre 1999). La norma specifica un metodo non invasivo per la
misurazione della tensione dei tubi radiogeni mediante lo spettro di energia dei raggi X
(metodo spettrometrico). Essa riguarda tensioni comprese tra 10 kV e 500 kV.Lo scopo
consiste nel verificare la corrispondenza tra la tensione effettiva e il valore indicato sul
pannello di controllo del tubo radiogeno. L'obiettivo Þ misurare solo l'energia massima e
non lo spettro completo dei raggi X.Il metodo Þ utilizzabile sia per impianti a serbatoio sia
a potenziale costante.
LINGUA Italiano
PAGINE 5
PREZZO NON SOCI 22,50
PREZZO SOCI 11,25
Documento contenuto nel prodotto PED edizione 2007.
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
APRILE 2003
Non-destructive testing
Measurement and evaluation of the X-ray tube voltage
Spectrometric method
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica un metodo non invasivo per la misurazione della ten-
sione dei tubi radiogeni mediante lo spettro di energia dei raggi X (metodo
spettrometrico). Essa riguarda tensioni comprese tra 10 kV e 500 kV.
Lo scopo consiste nel verificare la corrispondenza tra la tensione effettiva
e il valore indicato sul pannello di controllo del tubo radiogeno. L’obiettivo è
misurare solo l’energia massima e non lo spettro completo dei raggi X.
Il metodo è utilizzabile sia per impianti a serbatoio sia a potenziale
costante.
RELAZIONI NAZIONALI
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12544-3 (edizione settembre 1999), che as-
sume così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Prove non distruttive" dell’UNI segue i lavori europei
sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
INTRODUZIONE 1
2 DEFINIZIONI 1
3 METODO DI PROVA 1
figura 1 Configurazione per le misurazioni dell’energia ................................................................................... 2
prospetto 1 Tensioni minime per alcuni materiali da filtrazione ........................................................................... 2
figura 2 Andamento schematico di uno spettro dei raggi X dopo l’attenuazione di un filtro ............... 3
figura 3 Spettro reale di un impianto radiogeno da 140 kV con filtro aggiunto di 4,5 mm Cu ............ 4
4 RAPPORTO DI PROVA 4
SETTEMBRE 1999
Non-destructive testing
EUROPEAN STANDARD Measurement and evaluation of the X-ray tube voltage
Spectrometric method
Essais non destructifs
NORME EUROPÉENNE Mesurage et évaluation de la tension des tubes radiogènes
Méthode spectrométrique
Zerstörungsfreie Prüfung
EUROPÄISCHE NORM Messung und Auswertung der Röntgenröhrenspannung
Spektrometer-verfahren
DESCRITTORI
ICS 19.100
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 138 "Prove
non distruttive", la cui segreteria è affidata all'AFNOR.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro marzo 2000, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro marzo 2000.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
Nell'ambito del suo scopo, il Comitato Tecnico CEN/TC 138 ha affidato al CEN/TC 138/WG 1
"Radiografia" l'elaborazione della seguente norma:
EN 12544-3 Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
voltage - Spectrometric method
La EN 12544-3 fa parte di una serie di norme europee; le altre parti sono le seguenti:
EN 12544-1 Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
voltage - Voltage divider method
EN 12544-2 Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
voltage - Constancy check by the thick filter method
INTRODUZIONE
Tre diversi metodi sono descritti nella EN 12544, parti 1, 2 e 3, al fine di coprire vari
requisiti per la misurazione della tensione dei tubi radiogeni.
Il metodo per partitore di tensione (EN 12544-1) consente di misurare in modo diretto e
assoluto il valore medio dell’alta tensione di impianti radiogeni a potenziale costante, sul
lato secondario del generatore di alta tensione.
Il metodo del filtro spesso (EN 12544-2) descrive un controllo dell’emissione costante.
Questo metodo è raccomandato per il normale controllo della stabilità di un impianto
radiogeno.
Il metodo spettrometrico (EN 12544-3) è un metodo non invasivo di misurazione della
tensione di tubi radiogeni mediante lo spettro di energia dei raggi X. Questo metodo può
essere utilizzato per tutti gli impianti radiogeni ed è raccomandato nei casi in cui non sia
possibile utilizzare un partitore di tensione, per esempio per i serbatoi ai quali non è
possibile collegare il partitore di tensione.
2 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma, si applicano le definizioni seguenti.
2.1 rivelatore di fotoni a dispersione di energia: Rivelatore di fotoni, per esempio rivelatore di
base Ge, che risponde a fotoni incidenti con impulsi elettrici, la cui ampiezza è una misura
dell’energia dei fotoni.
2.2 analizzatore multicanale: Dispositivo elettronico in grado di classificare gli impulsi elettrici
in entrata in base alla loro ampiezza.
Nota Gli impulsi sono classificati in registri o canali in modo che il contenuto di un registro o di un canale sia
aumentato di un’unità se si produce un impulso con l’ampiezza corrispondente.
2.3 spettro di energia: Rappresentazione grafica del contenuto dei canali in rapporto
all’energia.
2.4 sovrapposizione: Effetto di due o più impulsi che sono troppo vicini tra loro e fanno si che
le loro ampiezze si sommino nello spettro.
3 METODO DI PROVA
3.1 Principio
Un rivelatore ai fotoni a dispersione di energia è collocato nel fascio collimato diretto del
tubo radiogeno oggetto della prova (figura 1). Gli impulsi in uscita del rivelatore sono
contati e analizzati da un analizzatore multicanale.
3.2 Apparecchiatura
Per eseguire le misurazioni è necessaria l’apparecchiatura di seguito descritta.
3.2.1 Rivelatore
La sua gamma di energia deve essere maggiore almeno del 20% rispetto alla massima
energia prevista. La risoluzione di energia deve essere circa 1 keV (larghezza totale a
metà altezza).
Per facilitare la filtrazione e la protezione, si deve scegliere un rivelatore di basso rendi-
mento, ma con una risoluzione adeguata, in quanto i tubi radiogeni in genere producono
un’intensità di dose sufficientemente elevata.
Si deve fare il possibile affinché il rivelatore sia colpito solo da radiazione diretta; a questo
scopo il rivelatore deve essere accuratamente schermato, con materiali ad alto assorbi-
mento, contro le perdite e le radiazioni diffuse.
3.2.2 Filtri
Per attenuare la radiazione molle, si devono utilizzare filtri di Al, Fe, Cu, Pb o W (vedere
appendice A).
La misurazione dell’energia massima può essere affetta dalla riga K e dalle altre linee
caratteristiche del filtro. Si devono quindi utilizzare materiali filtranti con valori maggiori del
valore Umin indicato, come da prospetto 1:
Filtro Umin
kV
Al 10
Fe 15
Cu 20
Pb 180
W 140
Lo spessore dei filtri, il diametro del fascio collimato e la distanza tra il tubo e il rivelatore
devono essere selezionati in modo da fornire una frequenza di conteggio dei fotoni suffi-
cientemente bassa da poter essere adeguatamente trattata dal rivelatore e dai sistemi
elettronici. Una frequenza di conteggio troppo elevata genera una sovrapposizione e
porta quindi a interpretazioni errate dello spettro di energia.
Quando si usano filtri di piombo, davanti alla finestra del rivelatore si deve utilizzare uno
strato di stagno di 1 mm per ridurre in modo significativo la radiazione diffusa.
3.3 Misurazione
Dopo la messa a punto e la taratura si alimenta il tubo radiogeno e quando il voltmetro
dell’unità ha raggiunto la tensione prefissata, è possibile iniziare la misurazione. Se non
esiste alcuna indicazione della tensione effettiva sull’unità di controllo del tubo radiogeno,
si può iniziare la misurazione almeno 30 s dopo che il tubo è stato alimentato.
In una misurazione si deve contare un numero minimo di 1 000 impulsi per keV.
figura 2 Andamento schematico di uno spettro dei raggi X dopo l’attenuazione di un filtro
Legenda
X Energia
Y Numero di fotoni
A Energia massima
La forma dello spettro misurato deve essere simile a quella illustrata nella figura 2. Il
massimo deve essere chiaramente distinguibile e non affetto dalle linee caratteristiche
presenti nello spettro reale (vedere figura 3).
figura 3 Spettro reale di un impianto radiogeno da 140 kV con filtro aggiunto di 4,5 mm Cu
Legenda
X Energia
Il decadimento della curva verso la massima energia deve essere lineare o leggermente
curvo. Un successivo decadimento più lento indica una sovrapposizione che deve essere
evitata.
4 RAPPORTO DI PROVA
Il rapporto di prova relativo alle misurazioni deve contenere almeno le seguenti informa-
zioni:
a) riferimento alla presente norma;
b) l’impianto radiogeno soggetto a prova (numero di identificazione e tipo);
c) parametri dei raggi X: tensione (kV), corrente (mA) e dimensione della macchia
focale selezionata, nonché tensione nominale e corrente massima;
d) tipo e dimensioni del collimatore;
e) spessore e materiale del filtro;
f) tipo e numero di identificazione del rivelatore e dello spettrometro;
g) distanze tra il tubo, i filtri e il rivelatore;
h) data della misurazione;
i) valore misurato dell’energia massima;
j) differenza tra il valore misurato e quello nominale dell’energia massima;
k) nome e firma dell’operatore.
U dfiltro
20 kV 1 mm Al
40 kV 1 mm Fe
80 kV 3 mm Fe
120 kV 6 mm Fe
160 kV 10 mm Fe
200 kV 13 mm Fe
300 kV 22 mm Fe
400 kV 38 mm Fe
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia