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N° RIF. 00016321 Filename UNIN1306801_2001_EIT.

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UNI EN 13068-1:2001 - 30-06-2001 - Prove non distruttive - Controllo radioscopico - Misurazione quantitativa delle caratteristiche d'immagine. - Non-destructive testing - Radioscopic testing - Quantitative measurement

PROVE NON DISTRUTTIVE

NORMA TECNICA UNI EN 13068-1:2001


DATA 30/06/2001
AUTORI PROVE NON DISTRUTTIVE

TITOLO ITALIANO Prove non distruttive - Controllo radioscopico - Misurazione quantitativa delle
caratteristiche d'immagine.
TITOLO INGLESE Non-destructive testing - Radioscopic testing - Quantitative measurement of imaging
properties.

SOMMARIO La presente norma Þ la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
13068-1 (edizione dicembre 1999). I procedimenti indicati nella norma valgono per tutti i
sistemi radioscopici che forniscono un segnale elettronico ad un'unitÓ di video o ad un
sistema automatizzato di elaborazione immagini. Il sistema radioscopico Þ analizzato
riguardo alla risposta a campioni di prova ben definiti. La misurazione deve essere
eseguita da un laboratorio sufficientemente attrezzato. Dai risultati si possono ricavare le
specifiche del sistema ad immagini per quanto riguarda le proprietÓ di immagine. La
norma per il momento non comprende proprietÓ di immagine in condizioni di movimento.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 19.100


CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO CEN/TC 138 - PROVE NON DISTRUTTIVE
GRADO DI COGENZA Raccomandata
STATO VALIDITA' IN VIGORE

LINGUA Italiano
PAGINE 18
PREZZO NON SOCI 41,50
PREZZO SOCI 20,75
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Prove non distruttive


NORMA ITALIANA Controllo radioscopico UNI EN 13068-1
Misurazione quantitativa delle caratteristiche d’immagine

GIUGNO 2001

Non-destructive testing
Radioscopic testing
Quantitative measurement of imaging properties

CLASSIFICAZIONE ICS 19.100

NORMA EUROPEA
SOMMARIO I procedimenti indicati nella norma valgono per tutti i sistemi radioscopici
che forniscono un segnale elettronico ad un’unità di video o ad un sistema
automatizzato di elaborazione immagini. Il sistema radioscopico è analiz-
zato riguardo alla risposta a campioni di prova ben definiti. La misurazione
deve essere eseguita da un laboratorio sufficientemente attrezzato.
Dai risultati si possono ricavare le specifiche del sistema ad immagini per
quanto riguarda le proprietà di immagine.
La norma per il momento non comprende proprietà di immagine in condi-
zioni di movimento.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 13068-1:1999


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 13068-1 (edizione dicembre 1999).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Prove non distruttive"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera dell’8 maggio 2001

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 7 UNI EN 13068-1:2001 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 13068-1 (edizione dicembre 1999), che assu-
me così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Prove non distruttive" dell’UNI segue i lavori euro-
pei sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

UNI EN 13068-1:2001 © UNI Pagina II


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INDICE

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 SISTEMA RADIOSCOPICO 1
figura 1 Tipica disposizione di un convertitore per immagini ......................................................................... 1
figura 2 Determinazione di ∆S e di SRMS dal segnale di uscita S ............................................................... 2

4 MISURA DEI PARAMETRI QUALITÀ DI IMMAGINE 2


prospetto 1 Parametri qualità di immagine .................................................................................................................. 3
prospetto 2 Filtrazione delle radiazioni per sistemi di misurazione ..................................................................... 4
figura 3 Attrezzatura di misurazione....................................................................................................................... 8
figura 4 Misurazione dell’offuscamento intrinseco............................................................................................. 9
figura 5 Misurazione della scala fattoriale sc .................................................................................................... 10
figura 6 Misurazione della funzione di trasferimento modulazione spaziale ......................................... 11
figura 7 Misurazione del rapporto di contrasto per frequenze spaziali basse ....................................... 12
figura 8 Misurazione della sensibilità di contrasto .......................................................................................... 13
figura 9 Misurazione della gamma spessore pareti ....................................................................................... 14
figura 10 Misurazione della distorsione differenziale ....................................................................................... 15
figura 11 Misurazione della distorsione integrale .............................................................................................. 16
figura 12 Misurazione dell’omogeneità differenziale ed integrale di immagine....................................... 17

APPENDICE A ESEMPIO DI UN RAPPORTO DI PROVA IN CONFORMITÀ CON LA


(informativa) EN 13068-1 18

UNI EN 13068-1:2001 © UNI Pagina III


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Prove non distruttive


NORMA EUROPEA Controllo radioscopico EN 13068-1
Misurazione quantitativa delle caratteristiche d’immagine

DICEMBRE 1999

Non-destructive testing
EUROPEAN STANDARD Radioscopic testing
Quantitative measurement of imaging properties
Essais non destructifs
NORME EUROPÉENNE Contrôle par radioscopie
Mesure quantitative des caractéristiques d’image
Zerstörungsfreie Prüfung
EUROPÄISCHE NORM Radioskopische Prüfung
Quantitative Messung der bildgebenden Eigenschaften

DESCRITTORI

ICS 19.100

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 29 ottobre 1999.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 138 "Prove
non distruttive", la cui segreteria è affidata all’AFNOR.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-
diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro giugno 2000,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 2000.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
La EN 13068 comprende una serie di norme europee di sistemi radioscopici, e precisamente:
EN 13068-1: 1999 Non-destructive testing - Radioscopic testing - Quantitative
measurement of imaging properties
EN 13068-2: 1999 Non-destructive testing - Radioscopic testing - Check of long term
stability of imaging devices
prEN 13068-3 Non-destructive testing - Radioscopic testing - General principles
of radioscopic testing of metallic materials by X-and gamma-rays
L’appendice A è informativa.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


I procedimenti indicati nella presente norma valgono per tutti i sistemi radioscopici che for-
niscono un segnale elettronico ad un’unità di video o ad un sistema automatizzato di ela-
borazione immagini. Il sistema radioscopico è analizzato riguardo alla risposta a campioni
di prova ben definiti. La misurazione deve essere eseguita da un laboratorio sufficiente-
mente attrezzato.
Dai risultati si possono ricavare le specifiche del sistema ad immagini per quanto riguarda
le proprietà di immagine.
La presente norma per il momento non comprende proprietà di immagine in condizioni di
movimento.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 29241-2 Ergonomic requirements for office work with visual display terminals
(VDTs) - Guidance on task requirements (ISO 9241-2:1992)
EN 29241-3 Ergonomic requirements for office work with visual display terminals
(VDTs) - Visual display requirements (ISO 9241-3:1992)

3 SISTEMA RADIOSCOPICO
Nel contesto della presente norma, un sistema radioscopico è composto da una sorgente
radiogena, un sistema di elaborazione, collimatori, filtri ed un convertitore per immagini.
Un convertitore per immagini è un dispositivo di conversione di raggi X o gamma, che trasfor-
ma il rilievo di radiazioni in un segnale d’uscita S per una rappresentazione numerica o ottica
(vedere figura 1). I sistemi di elaborazione immagini possono far parte di un convertitore per
immagini. Nel caso di valutazione visiva, comprende l’unità video. In casi di sistemi di valuta-
zione immagine completamente automatizzati, l’unità video non fa parte del sistema.
figura 1 Tipica disposizione di un convertitore per immagini
Legenda
1 Sorgente radiogena
2 Oggetto
3 Dispositivo di conversione radiazioni
4 Segnale di uscita
5 Elaborazione immagine
6 Unità video

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Per la specifica delle caratteristiche di immagine dei convertitori per immagini, vengono
utilizzati i termini ed i parametri della teoria dell’informazione e delle prove radiografiche.
I parametri di cui al prospetto 1 definiscono la qualità di immagine dei convertitori per
immagini.
In alcune descrizioni dei parametri di qualità di immagine, si usa il termine "rapporto se-
gnale/rumore (SNR)". Secondo il significato dato dalla teoria dell’informazione, SNR è il
rapporto tra il reale segnale di scala parziale ∆S ed il valore efficace SRMS del segnale del
rumore di sovrapposizione, vedere figura 2.
figura 2 Determinazione di ∆S e di SRMS dal segnale di uscita S
Legenda
a Segnale

4 MISURA DEI PARAMETRI QUALITÀ DI IMMAGINE

4.1 Principio

4.1.1 Dispositivo di conversione


La base di tutte le misurazioni con il dispositivo di conversione è l’uso di un rilievo di radia-
zioni ben definito mediante indicatori di prova artificiali e la misurazione della risposta del
sistema nel segnale lineare originale di uscita con un’adeguata attrezzatura di misura (ve-
dere figura 1). Eseguire tutte le misurazioni con il convertitore per immagini.
La figura 3 mostra il principio stabilito per tutte le misurazioni. Il filtro per radiazioni deve es-
sere posizionato di fronte al tubo radiogeno. I collimatori devono esser utilizzati per ridurre
la radiazione di diffusione. Tutti gli indicatori di prova devono essere posizionati di fronte al-
lo schermo di immissione del dispositivo di conversione. Tali indicatori producono un rilievo
di radiazioni ben definito quale segnale di immissione. L’attrezzatura di misura deve essere
collegata con il segnale finale di uscita per misurare la risposta dell’intero sistema.
Per i segnali video, l’attrezzatura di misura deve soddisfare ai seguenti requisiti minimi:
- risoluzione di ampiezza ≥ 10 Bit;
- tempo di risoluzione ≥ 10 Bit = 1024 punti campione;
- larghezza di banda ≥ 50 MHz;
- tasso minimo di campionatura ≥ 100 MHz;
- funzione mediatrice di segnale.

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prospetto 1 Parametri qualità di immagine

Parametri qualità di Definizione Spiegazione Importanza


immagine
Offuscamento intrinseco U i = s c ⋅ t r L’offuscamento intrinseco è Limite di trasmissione
Ui con tr = t90%-ESF – t10%-ESF proporzionale al tempo di per i dettagli di oggetti
e sovraelongazione ≤ 10% salita tr di una funzione di piccoli
diffusione marginale ESF
da una funzione di intensità
a gradino
Funzione di trasferimento +∞ Spettro di magnitudine Trasmissione di contra-
1 -2π j ( x f x )
- ∫ LSF ( x ) ⋅ e
modulazione nello spazio MTF ( f x ) = -------------------------------------- dx della funzione di diffusione sto quale funzione delle
MTF +∞ marginale ESF trasformata dimensioni dell’oggetto;
-∞
∫ LSF ( x ) dx di Fourier e precedente- descrizione funzionale
-∞ mente differenziata della nitidezza di imma-
LSF = Funzione di diffu- gine
d ESF ( x )
LSF ( x ) = ------------------------- sione lineare
dx

Rapporto di contrasto S0 Rapporto tra l’ampiezza Descrizione di effetti di


C0 C 0 = ------- media So senza maschera- disturbo di grande por-
S Pb
tura e l’ampiezza media SPb tata e riduttori di contra-
con il 10% di mascheratura sto nell’ambito del
dello schermo frontale sistema radioscopico
Contrasto di soglia ∆ w min Rapporto tra la variazione Limite di trasmissione
Cs - ⋅ 100%
C s = ----------- minima di spessore parete per variazioni nello
w
trasmessa ∆wmin e lo spes- spessore di parete quale
con sore di parete w con SNR funzione di spessore di
SNR (∆wmin) ≥ 2 (∆wmin) ≥ 2 parete
Gamma spessore di ∆ w 0 = w max – w min Differenza dello spessore di Massima gamma di
parete con parete che fornisce un utile spessore parete che si
∆w0 w max = w per SNR = 2 segnale video può vedere in una sola
w min = w per S = S max immagine
Distorsione differenziale Rapporto tra la scala di rap- Descrizione delle distor-
V d, i =  -----
s i,d
ed integrale - – 1 ⋅ 100 in %
 sc  presentazione dipendente sioni geometriche
Vd,i locale (diametro) Si,d e la
scala di rappresentazione
centrale Sc
Omogeneità di imma- S max Rapporto tra la massima Descrizione della varian-
gine differenziale ed H d = ------------------
- ampiezza video Smax ed il za spaziale locale ed
S RMS – SN
integrale valore efficace SRMS di integrale della trasmis-
Hd,i rumore "spaziale"; sione di contrasto (cor-
S (x, y )
H i = --------------- ⋅ 100 in % rapporto tra l’ampiezza rezione della distorsione
S max video locale S(x, y) e Smax di luminosità)
con una distribuzione omo-
genea di intensità allo
schermo di immissione

Dato che i parametri di qualità dipendono dall’energia e dalla qualità delle radiazioni, bi-
sogna eseguire le misurazioni a livello basso, intermedio e superiore della gamma di
energia ammessa del sistema radioscopico con un’attrezzatura a potenziale costante di
raggi X. Per poter garantire una ben definita qualità di radiazioni, occorre filtrare le radia-
zioni come indicato nel prospetto 2. La corrente nel tubo deve essere regolata in modo da
fornire un’intensità di dose di 0,01 mGy/min.; 0,1 mGy/min.; 1,0 mGy/min. o 10 mGy/min.
alla superficie di immissione del dispositivo di conversione.

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prospetto 2 Filtrazione delle radiazioni per sistemi di misurazione

Tensione nel tubo Spessore e materiale


del filtro per radiazionia)
KV mm
50 7 ± 0,5 Al
100 22 ± 0,5 Al
150 7 ± 0,5 Cu
200 12 ± 0,5 Cu
300 15 ± 0,5 Cu
400 25 ± 0,5 Cu
> 400 35 ± 0,5 Cu
a) La purezza del materiale del filtro dovrebbe essere
superiore al 99%.

Durante le misurazioni, occorre fare funzionare il sistema radioscopico in conformità con


il manuale di istruzioni e le istruzioni del fabbricante. L’intensità di radiazioni deve essere
regolata ad un valore tale che al centro dello schermo di ingresso, dietro il filtro per radia-
zioni (senza alcun campione di prova), il segnale in uscita S mostri la massima ampiezza
di segnale Smax. L’intensità di radiazioni deve essere misurata con una camera di ionizza-
zione posta al centro di fronte allo schermo di ingresso e documentata insieme a tutti gli
altri risultati di misura.
I rivelatori ai raggi X dovrebbero essere stati usati per un periodo sufficiente (per esempio
per amplificatori di immagine ai raggi X da 1 Gy) prima di eseguire le misurazioni.

4.1.2 Unità video e processore di immagine


Si raccomandano i seguenti procedimenti per valutare le unità video ed i processori di
immagine.
Un monoscopio è generato da un generatore di monoscopio di prova in conformità con i
requisiti di cui in 4.1.1 per l’attrezzatura di misura (in conformità con le EN 29241-2 e
EN 29241-3). Il generatore deve essere in grado di produrre barre verticali fino alla lar-
ghezza di banda limite dell’unità video o del processore di immagine.
Il monoscopio è visualizzato sull’unità video. Per valutare una piccola sezione (max. 10%
dell’area video totale) si utilizza un sensore ottico di rilevamento. Il risultato viene digita-
lizzato. Sensori ottici adatti sono le telecamere o gli analizzatori a telecamera lineari. La
scala di ingrandimento deve essere almeno 10. Pertanto, nel buffer di quadro sono dispo-
nibili almeno 10 pixel per la rappresentazione di 1 pixel sul monitor TV. Gli effetti di batti-
mento tra le frequenze di pixel dell’unità video e la telecamera possono essere compen-
sati mediante un’integrazione del segnale.

4.2 Procedimenti di misurazione

4.2.1 Dispositivo di conversione

4.2.1.1 Nitidezza (risoluzione spaziale)


Per caratterizzare la nitidezza del sistema, occorre misurare i seguenti tre parametri di
qualità di immagine:
a) Offuscamento intrinseco
Per misurare l’offuscamento intrinseco Ui [vedere equazione (2)], si deve produrre una
funzione di intensità a gradini con il bordo netto di un materiale assorbente (figura 4).
L’immagine del bordo deve essere collocata al centro dello schermo di immissione
perpendicolarmente ed orizzontalmente rispetto alla linea di lettura del rilevatore. L’in-
tensità di radiazioni deve essere regolata mediante la corrente del tubo secondo i va-
lori selezionati come indicato in 4.1. Per ridurre l’effetto di radiazioni di dispersione, lo
schermo di immissione deve essere coperto con materiale assorbente in modo tale
che solo il 10% dello schermo di immissione potrebbe essere irradiato.

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Occorre regolare il sistema in modo che il segnale in uscita mostri un segnale da nero
a bianco (Funzione di Diffusione Marginale ESF) con un’ampiezza minima di segnale
pari al 90% della massima ampiezza di segnale elettronico e una sovraelongazione
inferiore al 10%. L’offuscamento intrinseco è proporzionale al tempo di salita tr della
funzione di diffusione marginale. Se vi è una membrana regolabile, la regolazione de-
ve essere riportata nel protocollo.
Una seconda misurazione darà il valore per il fattore di scala sc al fine di calcolare l’of-
fuscamento intrinseco in millimetri (figura 5). Occorre sostituire il bordo con un indica-
tore di prova avente una lunghezza l ben nota e occorre misurare le dimensioni xl cor-
rispondenti (intervallo di tempo per un segnale in uscita) [vedere equazione (1)].
l
s c = ----- (1)
Xl
Ui = sc · tr con sovraelongazione ≤ 10% (2)
con
tr = t90% - ESF - t10% - ESF
b) funzione di trasferimento modulazione spaziale (MTF)
Il punto di partenza per il calcolo del MTF è la funzione di diffusione marginale deriva-
ta dalla precedente misurazione dell’offuscamento (figura 6). Occorre digitalizzare ad
alta risoluzione la funzione di diffusione marginale e memorizzarla su di un computer.
Occorre considerare il teorema del campionamento. Nella fase successiva la ESF de-
ve essere differenziata numericamente per poter ottenere la funzione di diffusione li-
neare LSF. Lo spettro di magnitudine della LSF trasformata di Fourier darà la MTF. Per
una normale rappresentazione della curva di MTF, occorre normalizzare a m = 1 la
modulazione m per la frequenza spaziale f = 0 Lp/mm. Se possibile la MTF verticale
può essere determinata utilizzando i valori grigi non modificati presi da un sistema di
elaborazione di immagine digitale.
c) Rapporto di contrasto per le frequenze spaziali basse
Per misurare il rapporto di contrasto Co occorre prima di tutto irradiare lo schermo di
immissione con un rilievo di radiazioni uniforme senza alcuna mascheratura (figura 7).
Occorre misurare l’ampiezza di segnale principale So al centro dell’area dello scher-
mo di immissione. Nella fase successiva occorre coprire il 10% dell’area dello scher-
mo di immissione con una maschera assorbente posta al centro e misurare nuova-
mente l’ampiezza SPb del segnale elettronico dietro la maschera. La massa assorben-
te deve ridurre l’intensità delle radiazioni per un fattore 1000.
C o = S o ⁄ S Pb (3)

4.2.1.2 Contrasto
Occorre indicare nel protocollo il tempo di esposizione per fotogramma, il numero dei fo-
togrammi integrati e l’intensità di dose.
Le proprietà di contrasto del sistema radioscopico sono descritte dai seguenti parametri di
qualità di immagine:
a) Sensibilità di contrasto
Per produrre il rilievo di radiazioni con un contrasto di radiazioni decrescente, occorre
posizionare di fronte allo schermo di ingresso (figura 8) una piastra in acciaio avente
spessore d con posizionati dal lato colpito dalle radiazioni delle piastre di spessore va-
riabile (in acciaio). Dette piastre devono essere posizionate in direzione della linea di
lettura del rilevatore ed al centro dello schermo di ingresso. Nel segnale d’uscita oc-
corre misurare il rapporto segnale/rumore SNR per ogni gradino. Il gradino più sottile
con SNR ≥ 2 dovrà essere considerato come la minima variazione di spessore rileva-
bile ∆wmin.
S = ∆ w min ⁄ w (4)
Per ridurre l’influenza del rumore di quantizzazione, occorre utilizzare la caratteristica
di integrazione di segnale.
b) Gamma spessori di parete
All’inizio della misura, occorre definire e fissare i parametri di radiazioni quali l’energia
e la corrente del tubo. Solo una piccola porzione dello schermo frontale (~10%) deve

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essere irradiata per ridurre gli effetti di dispersione. Di fronte allo schermo di ingresso
occorre collocare un indicatore di prova a gradini, ogni gradino deve avere un’altezza
di circa 1 mm (figura 9). Il gradino più sottile wmin che dà la massima ampiezza Smax di
segnale di uscita deve essere considerato il punto di partenza della misura. L’indica-
tore di prova deve essere spostato di gradino in gradino in direzione della parte avente
maggior spessore.
Per ogni gradino occorre misurare la corrispondente ampiezza di segnale fino a quan-
do SNR è ≤ 2. Per ridurre l’influenza del rumore di quantizzazione, occorre utilizzare
la caratteristica di integrazione di segnale.
La differenza di spessore tra lo spessore di parete minimo e massimo wmin, wmax rap-
presenta la gamma di spessori di parete ∆wo [equazione (5)].
∆ w 0 = w max – w min (5)
con
w max = w per SNR = 2 (6)

w min = w per S = S max (7)

4.2.1.3 Linearità
Per caratterizzare la linearità di sistema, occorre misurare i seguenti parametri di qualità
di immagine.
a) Distorsione differenziale ed integrale
Per misurare la distorsione differenziale ed integrale Vd, Vi occorre mettere dei marca-
tori in materiale assorbente davanti allo schermo di ingresso per generare le lunghez-
ze di misura. Le misure devono essere eseguite in una singola linea di lettura centrale
del rilevatore sull’intero diametro dello schermo di ingresso e a tutti gli angoli di imma-
gine. Per prima cosa occorre misurare il fattore di scala sc al centro dello schermo di
ingresso Xo (figura 5).
Per calcolare i fattori di scala locali sl (equazione 8) ad un punto con distanza r dal
centro dello schermo di ingresso, occorre posizionare in tal punto l’indicatore di prova
avente lunghezza l e misurare le dimensioni corrispondenti (intervallo di tempo per un
segnale di uscita) x ' i (figura 10).
l
s l = ----- (8)
x 'l
Quindi si può calcolare in % la distorsione differenziale a questo punto [equazione (9)]:
s
V d =  -----l – 1 × 100 (9)
sc
Per calcolare il diametro dipendente dal fattore di scala sd [equazione (10)], occorre
posizionare una lunghezza di misura ld di fronte allo schermo di ingresso come mo-
strato in figura 11 e misurare le corrispondenti dimensioni (intervallo di tempo per un
segnale di uscita) xd.
ld
s d = -----
- (10)
xd
Quindi si può calcolare in % la distorsione integrale per questo diametro [equazione (11)]:
s
V i =  ----d- – 1 × 100 (11)
sc
b) Omogeneità di immagine differenziale ed integrale
Per misurare l’omogeneità di immagine occorre irradiare lo schermo di ingresso del si-
stema radioscopico con un rilievo uniforme di radiazioni (figura 12). Per ridurre il ru-
more di quantizzazione, occorre integrare il segnale di uscita. L’omogeneità di imma-
gine integrale Hi (x, y) è il rapporto tra l’ampiezza di segnale S (x, y) e l’ampiezza mas-
sima Smax in % nell’immagine [equazione (12)].

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S (x , y )
H i ( x , y ) = --------------------- × 100 (12)
S max
L’omogeneità di immagine differenziale Hd deve essere calcolata dalla massima am-
piezza del segnale elettronico diviso per il valore efficace del rumore "spaziale" in un
settore locale (~ 1% della dimensione dello schermo di immissione) attorno al punto
(x, y) [equazione 13)].
S max
H d = ------------- (13)
S RMS

4.2.2 Unità video e processore di immagine


La misura della qualità di immagine dell’unità video e del processore di immagine deve
essere eseguita in conformità con la EN 29241-2 e la EN 29241-3.

4.3 Presentazione dei risultati


I risultati dovrebbero essere documentati nella forma suggerita per un resoconto di prova
in conformità con l’appendice A. Il formulario comprende una breve descrizione del siste-
ma in esame e dell’attrezzatura di prova utilizzata. I valori misurati, come definito dalla
presente norma, sono documentati riguardo la nitidezza, il contrasto, la distorsione e
l’omogeneità di immagine. Per quanto riguarda la distorsione, è prevista la documentazio-
ne di tre valori rappresentativi. I valori per il rapporto di contrasto quale funzione dello
spessore di parete, l’MTF e l’omogeneità dovrebbero essere rappresentati sotto forma di
diagrammi.

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figura 3 Attrezzatura di misurazione


Legenda
1 Sorgente radiogena
2 Filtro per radiazioni
3 Collimatore
4 Indicatore di prova
5 Dispositivo di conversione radiazioni
6 Schermo di ingresso con indicatore di prova

Segnale di entrata-rilievo radiazioni Segnale di uscita-segnale elettronico di uscita

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figura 4 Misurazione dell’offuscamento intrinseco


Legenda
1 Sovraelongazione

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figura 5 Misurazione della scala fattoriale sc

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figura 6 Misurazione della funzione di trasferimento modulazione spaziale


Legenda
a Modulazione m
b Valutazione numerica

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figura 7 Misurazione del rapporto di contrasto per frequenze spaziali basse

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figura 8 Misurazione della sensibilità di contrasto

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figura 9 Misurazione della gamma spessore pareti

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figura 10 Misurazione della distorsione differenziale

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figura 11 Misurazione della distorsione integrale

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figura 12 Misurazione dell’omogeneità differenziale ed integrale di immagine

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APPENDICE A ESEMPIO DI UN RAPPORTO DI PROVA IN CONFORMITÀ CON LA EN 13068-1


(informativa)

Nome del sistema:


Componenti del sistema del dispositivo di conversione:
Processore di immagine:
Unità video:
Condizioni di prova
Sorgente radiogena, tipo:
alta tensione max: kV Intensità di dose al dispositivo di mGy/min
conversione:
corrente nel tubo max: mA Diametro focale mm
Distanze
Sorgente - 1° collimatore mm Sorgente - conversione mm
Sorgente - 2° collimatore mm Sorgente - oggetto: mm
Materiale e spessore del filtro mm
Materiale e spessore del 1° collimatore mm
Materiale e spessore del 2° collimatore mm
Tipo di indicatore di prova:
Tipo di attrezzatura di misura:
Numero integrazione:
Risoluzione di a) ampiezza:
b) tempo:
Tempo di esposizione per fotogramma: s
Dimensioni della finestra di ingresso
orizzontale: mm
verticale: mm
Regolazione diaframma:
Controllo nitidezza:
Larghezza di bordo tr:
Scala di rappresentazione
l:
x l:
s c:
Offuscamento intrinseco Ui
verticalmente:
orizzontalmente:
Rapporto di contrasto a basse frequenze spaziali: C0 =
Curve di contrasto quale funzione dello spessore di parete e MTF in
allegato
Distorsione di immagine
Numero Distanza dal centro Distorsione differenziale Distorsione integrale
1
2
3
Data: Firma:

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