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N° RIF. 00017293 Filename UNIN1254402_2002_EIT.

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UNI EN 12544-2:2002 - 01-03-2002 - Prove non distruttive - Misurazione e valutazione della tensione di tubi radiogeni - Determinazione della costanza con il metodo del filtro spesso - Non-destsructive testing -

PROVE NON DISTRUTTIVE

NORMA TECNICA UNI EN 12544-2:2002


DATA 01/03/2002
AUTORI PROVE NON DISTRUTTIVE

TITOLO ITALIANO Prove non distruttive - Misurazione e valutazione della tensione di tubi radiogeni -
Determinazione della costanza con il metodo del filtro spesso
TITOLO INGLESE Non-destsructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube voltage -
Constancy check by the thick filter method

SOMMARIO La presente norma Þ la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
12544-2 (edizione febbraio 2000). La norma europea specifica un metodo per il controllo
dell'emissione costante di un impianto radiogeno in cui sia controllata soprattutto la
tensione, ma anche la corrente del tubo e la condizione del fuoco termico che pu=
cambiare in seguito all'invecchiamento del tubo.

TESTO DELLA NORMA

CLASSIFICAZIONE ICS 19.100


CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO CEN/TC 138 - PROVE NON DISTRUTTIVE
GRADO DI COGENZA Raccomandata
STATO VALIDITA' IN VIGORE

LINGUA Italiano
PAGINE 5
PREZZO NON SOCI 22,50
PREZZO SOCI 11,25
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Prove non distruttive


NORMA ITALIANA Misurazione e valutazione della tensione di tubi UNI EN 12544-2
radiogeni
Determinazione della costanza con il metodo del filtro spesso

MARZO 2002

Non-destructive testing
Measurement and evaluation of the X-ray tube voltage
Constancy check by the thick filter method

CLASSIFICAZIONE ICS 19.100

NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica un metodo per il controllo dell’emissione costante di un
impianto radiogeno in cui sia controllata soprattutto la tensione, ma anche
la corrente del tubo e la condizione del fuoco termico che può cambiare in
seguito all’invecchiamento del tubo.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 12544-2:2000


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 12544-2 (edizione febbraio 2000).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Prove non distruttive"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 9 gennaio 2002

UNI © UNI - Milano


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

Gr. 3 UNI EN 12544-2:2002 Pagina I


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12544-2 (edizione febbraio 2000), che assu-
me così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Prove non distruttive" dell’UNI segue i lavori euro-
pei sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-


cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-
sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI
corrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

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INDICE

INTRODUZIONE 1

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 PRINCIPIO E STRUMENTAZIONE 1
figura 1 Disposizione per la prova del metodo del filtro spesso ................................................................... 2
figura 2 Valori minimi dello spessore del filtro .................................................................................................... 3
figura 3 Radiografia di un dosimetro in assetto conforme alla figura 1 ...................................................... 3

3 MISURAZIONE 4

4 RAPPORTO DI PROVA 4

APPENDICE A ESEMPIO DI APPLICAZIONE 5


(informativa)
prospetto A.1 Parametri relativi al metodo del filtro spesso ...................................................................................... 5

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Prove non distruttive


NORMA EUROPEA Misurazione e valutazione della tensione di tubi EN 12544-2
radiogeni
Determinazione della costanza con il metodo del filtro spesso

FEBBRAIO 2000

Non-destructive testing
EUROPEAN STANDARD Measurement and evaluation of the X-ray tube voltage
Constancy check by the thick filter method
Essais non destructifs
NORME EUROPÉENNE Mesurage et évaluation de la tension des tubes radiogènes
Contrôle de la constance selon la méthode du filtre épais
Zerstörungsfreie Prüfung
EUROPÄISCHE NORM Messung und Auswertung der Röntgenröhrenspannung
Konstanzprüfung mit dem Dickfilter-Verfahren

DESCRITTORI

ICS 19.100

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 24 dicembre 1999.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi
aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-
ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai
membri del CEN.
La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese e
tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-
sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-
desimo status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,
Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© 2000 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.

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PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 138 "Prove
non distruttive", la cui segreteria è affidata all'AFNOR.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-
te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro agosto 2000, e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro agosto 2000.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
Nell'ambito del suo scopo, il Comitato Tecnico CEN/TC 138 ha affidato al CEN/TC 138/WG 1
"Radiografia" l'elaborazione della seguente norma:
EN 12544-2 Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
voltage - Constancy check by the thick filter method
La EN 12544-2 fa parte di una serie di norme europee; di seguito le altre parti:
EN 12544-1 Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
voltage - Voltage divider method
EN 12544-3 Non-destructive testing - Measurement and evaluation of the X-ray tube
voltage - Spectrometric method

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INTRODUZIONE
Tre diversi metodi sono descritti nelle EN 12544 parti 1, 2 e 3 al fine di coprire i vari
requisiti per la misurazione della tensione dei tubi radiogeni.
Il metodo per partitore di tensione (EN 12544-1) consente di misurare in modo diretto e
assoluto il valore medio dell’alta tensione di impianti radiogeni a potenziale costante, sul
secondario del generatore di alta tensione.
Il metodo del filtro spesso (EN 12544-2) descrive un controllo dell’emissione costante.
Questo metodo è raccomandato per il normale controllo della stabilità di un impianto
radiogeno.
Il metodo spettrometrico (EN 12544-3) è un metodo non invasivo di misurazione della
tensione di tubi radiogeni mediante lo spettro di energia dei raggi X. Questo metodo può
essere utilizzato per tutti gli impianti radiogeni e deve essere applicato ogni volta che non
sia possibile utilizzare un partitore di tensione, per esempio per i serbatoi ai quali non è
possibile collegare il partitore di tensione.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La presente norma europea specifica un metodo per il controllo dell’emissione costante di
un impianto radiogeno in cui sia controllata soprattutto la tensione, ma anche la corrente
del tubo e la condizione del fuoco termico che può cambiare in seguito all'invecchiamento
del tubo.
Il metodo del filtro spesso è basato sulla misurazione dell'intensità di dose dopo un filtro
spesso, usando distanze definite tra tubo radiogeno, filtro e dosimetro.
Il presente metodo è molto sensibile alle variazioni di tensione, però non fornisce un
valore assoluto per la tensione del tubo radiogeno. Per questo è necessario un valore di
riferimento che si raccomanda di trovare, per esempio nell'ambito della prova di collaudo
dell’impianto.
Il metodo del filtro spesso è alquanto semplice e può essere utilizzato dall'operatore di un
impianto radiogeno per eseguire regolari controlli della costanza del sistema.
Il metodo può anche essere utilizzato per controlli di resa dopo aver sostituito componenti
che possono influire sulla tensione del tubo radiogeno.
Il presente metodo può essere applicato a tutti i tipi di impianti radiogeni, per esempio per
generatori a potenziale costante, a semionda e ad impulsi d'onda con una corrente del
tubo maggiore di 1 mA.

2 PRINCIPIO E STRUMENTAZIONE
La strumentazione da utilizzare comprende i seguenti componenti (vedere figura 1):
- l’impianto radiogeno;
- un collimatore definito;
- un filtro definito;
- un dosimetro o un contatore adeguati;
- una pellicola per accertare la corretta collimazione e l’assetto del dosimetro o del
contatore.

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figura 1 Disposizione per la prova del metodo del filtro spesso


Legenda
1 Tubo radiogeno
2 Collimatore
3 Filtro spesso
4 Schermo di piombo
5 Pellicola
6 Dosimetro

È possibile utilizzare qualsiasi tipo di filtro e qualsiasi distanza. Due aspetti sono impor-
tanti:
- per ottenere valori riproducibili, il collimatore, il filtro e il contatore devono essere
identici, inoltre la distanza D2 tra il fuoco e il filtro e la distanza D1 tra il fuoco e il
contatore devono essere fisse, a vantaggio del valore di riferimento e di tutte le
misurazioni successive;
- il materiale del filtro e lo spessore devono essere scelti in accordo alla figura 2.
I requisiti relativi al dosimetro o al contatore sono:
- la stabilità a lungo termine deve essere 3 volte più accurata della tolleranza sui valori
misurati. È necessario eseguire un controllo regolare della stabilità del contatore
usando una sorgente radioattiva;
- il dispositivo deve avere intervalli di misurazione adeguati;
- il tempo di esposizione deve essere scelto in modo da ottenere valori compresi tra il
50% e il 100% della scala. Si devono eseguire tre o più misurazioni e si deve fare la
media dei risultati.
Il diametro del collimatore selezionato deve essere il più piccolo possibile. L'area di
impatto della radiazione omogenea sul dosimetro o contatore deve essere uguale o
minore di 3 volte rispetto alle dimensioni della camera di ionizzazione del dosimetro. Ciò
può essere dimostrato mediante esposizione su pellicola, per l’esigenza di una regola-
zione esatta. Questa radiografia, provvista della data della misurazione, può essere usata
come documentazione. La figura 3 mostra una tipica radiografia di un dosimetro in assetto
conforme alla figura 1.
Nota I risultati della configurazione di misurazione sono corretti se forniscono lo stesso valore in assetto orizzontale
e verticale.
Usando il metodo del filtro spesso, i valori misurati cambiano approssimativamente da 5 a
10 volte più rapidamente (fattore incrementale) rispetto alle variazioni di tensione. Questo
significa, per esempio, che una variazione del 5% della tensione al tubo corrisponde ad
una variazione dal 25% al 50% della dose misurata.

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figura 2 Valori minimi dello spessore del filtro


Legenda
X Tensione al tubo [kV]
Y Spessore minimo Fe [mm]

figura 3 Radiografia di un dosimetro in assetto conforme alla figura 1

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3 MISURAZIONE
Per poter verficare l’emissione costante di un tubo radiogeno o la resa di un impianto
radiogeno per confrontare componenti diversi, l’intensità di dose è misurata usando un
filtro come indicato nella figura 2 o di spessore maggiore.

3.1 Fattore incrementale


Alla prima applicazione del metodo del filtro spesso, deve essere determinato il fattore
incrementale Lv corrispondente alla configurazione prescelta. Il valore della dose deve
essere misurato al 100% (D100) e al 95% (D95) della tensione di prova.
Nota Il fattore incrementale dovrebbe essere regolato tra 6 e 8. Si tratta di un compromesso che tiene conto delle
limitazioni nel tempo di esposizione. Per garantire una più elevata accuratezza del metodo si raccomanda di
utilizzare un fattore incrementale elevato.
Il fattore incrementale è calcolato con l'equazione (1).
Lv = (1 – D95 / D100) / 0,05 (1)

3.2 Controllo dell’emissione costante


Il controllo dell’emissione costante del tubo deve essere ripetuto regolarmente ad una
data tensione. La disposizione corrispondente alla figura 1 deve essere utilizzata insieme
allo stesso collimatore, lo stesso filtro spesso (spessore e materiale) e lo stesso
dosimetro tarato usati per il controllo dell’emissione costante. La costanza della tensione
del tubo è confermata se il valore della dose misurata o il valore dell'intensità di dose è
stato riprodotto entro la tolleranza richiesta T (espressa in %) che è calcolata con
l'equazione (2).
T = 100 | (D100misurato – D100nominale) | / (D100nominale · Lv) (2)
Tutti i parametri essenziali (distanze D1 e D2, materiale e spessore del filtro, tipo di
dosimetro o di contatore) devono essere documentati nell'ambito della misurazione di
riferimento. La configurazione deve essere identica per tutte le misurazioni successive.
Un esempio è illustrato nell'appendice A.

4 RAPPORTO DI PROVA
Il rapporto di prova relativo alle misurazioni deve contenere almeno le seguenti informa-
zioni:
a) riferimento alla presente norma;
b) identificazione dell’impianto radiogeno, tipo e numero di fabbricazione;
c) parametri del tubo radiogeno: tensione (kV), corrente (mA) e la dimensione del fuoco
selezionato, preferibilmente la tensione nominale e la corrente massima;
d) tipo e dimensioni del collimatore;
e) tipo di filtro e spessore, preferibilmente con il numero di identificazione;
f) dosimetro o contatore, allo stesso modo con il numero di identificazione;
g) distanza fuoco-filtro;
h) distanza fuoco-dosimetro;
i) disegno della disposizione, se diversa da quella della figura 1;
j) valore misurato e il fattore incrementale misurato;
k) data della misurazione;
l) deviazione dal valore di riferimento;
m) nome e firma dell'operatore.

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APPENDICE A ESEMPIO DI APPLICAZIONE


(informativa)
L'uso della presente norma richiede una regolazione e una schermatura esatte. La norma
è stata ideata per l'utilizzo di impianti economici.
Nel prospetto A.1 sono elencati alcuni valori di riferimento che sono indicativi per l'utiliz-
zatore. A seguito di deviazioni nella regolazione o nell’impianto, è possibile che risultino
notevoli differenze rispetto ai dati indicati.
Il tubo radiogeno utilizzato è del tipo a potenziale costante.
Per le misurazioni dei valori delle dosi è stato utilizzato il consueto dosimetro a penna. È
previsto che l’accuratezza assoluta di lettura del dosimetro non sia maggiore di 20%. Ciò
nonostante l’accuratezza finale è pari a circa il 3%, ammesso che sia utilizzato un fattore
incrementale di 6,6.

prospetto A.1 Parametri relativi al metodo del filtro spesso

Tensione al D1 D2 Diametro del Spessore del D100 D95 Esposizione Lv


tubo mm mm collimatore filtro spesso mSv mSv mA min
kV mm
150 1 000 210 15 20 mm Fe 2,00 1,32 75 6,8
200 1 000 217 15 35 mm Fe 1,60 1,08 75 6,5
300 1 000 232 15 65 mm Fe 1,83 1,25 150 6,3
400 1 000 240 15 80 mm Fe 1,80 1,20 90 6,6

Esempio:
Per un controllo dell’emissione costante a 200 kV e nelle condizioni di cui sopra
(prospetto A.1), il valore D100 ottenuto dovrebbe essere compreso sempre tra 1,1 mSv e
2,1 mSv per dimostrare una deviazione entro la tolleranza di T ≤5%.

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UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
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