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CABRI GEOMETRE ® II Plus

Manuale Utente
PRESENTAZIONE

Benvenuto nel mondo dinamico di Cabri Géomètre.

Nato alla fine degli anni Ottanta nei laboratori di ricerca del
CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) e
dell’Università Joseph Fourier di Grenoble (Francia), Cabri
Géomètre® conta, dopo quindici anni, più di dieci milioni di
utenti in tutto il mondo, che utilizzano Cabri Géomètre® su com-
puter dotati di sistemi Mac® OS e Windows®, oltre che sulle cal-
colatrici TI-92, TI-92 Plus, TI Voyage 200, TI-89 e TI-83 Plus pro-
dotte dalla Texas Instruments®. Cabri Géomètre® è ora sviluppato
e distribuito da Cabrilog, una società fondata nel marzo 2000 da
Jean-Marie LABORDE, direttore di ricerca al CNRS e “padre spiri-
tuale” di Cabri Géomètre®.

La costruzione di figure geometriche con il computer apporta una


nuova dimensione rispetto alle costruzioni classiche che utilizza-
no carta, matita, riga e compasso. In effetti, una volta costruita la
figura, la si può liberamente manipolare, verificare la costruzione,
formulare delle congetture, misurare, calcolare, cancellare, rico-
minciare... Terminata la figura, Cabri Géomètre® permette di
nascondere le costruzioni intermedie, mettere dei colori, dei trat-
teggi, aggiungere del testo. La figura è allora pronta per essere
diffusa su Internet o a essere incorporata in un altro documento.
Cabri Géomètre® II Plus è una nuova versione del software Cabri
Géomètre® II. Contiene numerose nuove possibilità che la rendo-
no ancora più ricca di prestazioni e piacevole da usare. Oltre a
ciò, questa versione corregge i difetti recensiti nella precedente
versione e incorpora un gran numero di nuove funzionalità
richieste dagli utenti. Cabri Géomètre II Plus sarà in seguito citato
come Cabri Géomètre.

Questo documento è diviso in tre parti. La prima parte,


[I] “SCOPERTA”, è destinata ai nuovi utenti e presenta delle attività a
livello di scuola media e liceo. La seconda parte, [II] “MANUALE DI
RIFERIMENTO”, costituisce una descrizione completa del software.
Infine, la terza parte, [III] “APPROFONDIMENTO”, propone altre atti-
vità più avanzate, a livello di liceo e di primo ciclo universitario.

3
Le diverse attività proposte nelle prime due parti sono per lo più
indipendenti. Il lettore è invitato a fare le costruzioni in modo
dettagliato e successivamente gli esercizi proposti. Gli esercizi
contrassegnati da un asterisco (*) sono più difficili.

Prima di utilizzare Cabri Géomètre® per la prima volta, consiglia-


mo ai nuovi utenti di leggere il capitolo [1] “PER INIZIARE” dell’in-
troduzione, per familiarizzare con l’interfaccia di Cabri Géomètre®
e con le convenzioni nell’uso del mouse. L’esperienza dimostra,
tuttavia, che l’apprendimento di Cabri Géomètre® è molto rapido
e che, in classe, gli allievi “fanno” già della geometria nella loro
prima mezz’ora di utilizzazione del software.

Il nostro sito www.cabri.com vi darà accesso agli ultimi aggiorna-


menti e alle novità riguardanti i nostri prodotti, in particolare alle
nuove versioni di questo documento. Il sito contiene anche dei
collegamenti verso decine di pagine Internet e libri sulla geome-
tria e su Cabri Géomètre®.
Tutta l’equipe di CABRILOG vi augura lunghe e appassionanti
ore di costruzione, di esplorazione e di scoperta.

© 2003 CABRILOG SAS


Autore: Eric BAINVILLE
Traduzione italiana: Luigi TOMASI
Ultima revisione: Giugno 2003
Versioni ulteriori: www.cabri.com
Per segnalare eventuali errori: info@cabri.com
Edizione italiana a cura di MEDIA DIRECT SRL, Bassano del Grappa (VI).
Creazione grafica e montaggio: LaDyBird - Gruppo OMNIA, Francia

4
INDICE

CAPITOLO 1
p 13
PER INIZIARE

1.1 FILOSOFIA 1.1 p 13

1.2 INTERFACCIA 1.2 p 14

1.3 UTILIZZAZIONE DEL MOUSE 1.3 p 16

1.4 PRIMA COSTRUZIONE 1.4 p 18

PRIMA PARTE
Scoperta

CAPITOLO 2 p 27
RETTA DI EULERO DI UN TRIANGOLO

CAPITOLO 3 p 35
LA RICERCA DEL PUNTO MISTERIOSO

CAPITOLO 4 p 41
IL QUADRILATERO DI VARIGNON

SECONDA PARTE
Manuale di Riferimento

CAPITOLO 5 p 49
OGGETTI E STRUMENTI

5.1 PUNTO 5.1 p 49

5.2 RETTA 5.2 p 50

5.3 SEGMENTO 5.3 p 51

5.4 SEMIRETTA 5.4 p 51

7
p 52 5.5 5.5 VETTORE

p 52 5.6 5.6 TRIANGOLO

p 52 5.7 5.7 POLIGONO

p 53 5.8 5.8 CIRCONFERENZA

p 54 5.9 5.9 ARCO DI CIRCONFERENZA

p 54 5.10 5.10 CONICA

p 54 5.11 5.11 LUOGO

p 55 5.12 5.12 TRASFORMAZIONI

p 57 5.13 5.13 MACRO

p 59 5.14 5.14 NUMERO

p 61 5.15 5.15 PROPRIETÁ

p 62 5.16 5.16 ESPRESSIONE

p 62 5.17 5.17 TESTO

p 63 5.18 5.18 SEGNO DI UN ANGOLO

p 64 5.19 5.19 ASSI

p 64 5.20 5.20 GRIGLIA

p 65 5.21 5.21 TABELLA

p 67 CAPITOLO 6

STRUMENTI DI ESPLORAZIONE

p 67 6.1 6.1 TRACCIA

p 67 6.2 6.2 FISSA/LIBERA

p 67 6.3 6.3 RIDEFINIZIONE DI UN OGGETTO

p 68 6.4 6.4 ANIMAZIONE

p 68 6.5 6.5 REGISTRAZIONE DELLA SESSIONE DI LAVORO

p 69 6.6 6.6 DESCRIZIONE DELLA FIGURA

8
CAPITOLO 7 p 71
ATTRIBUTI

7.1 COLORE 7.1 p 71

7.2 COLORE DI RIEMPIMENTO 7.2 p 72

7.3 COLORE DEL TESTO 7.3 p 73

7.4 TIPO E GRANDEZZA DEI PUNTI 7.4 p 73

7.5 TIPO E SPESSORE DEL TRATTO, RETTE INTELLIGENTI 7.5 p 73

7.6 CARATTERI E ALLINEAMENTO 7.6 p 73

7.7 EQUAZIONI E CIFRE SIGNIFICATIVE 7.7 p 74

7.8 IMMAGINI ALLEGATE AGLI OGGETTI 7.8 p 74

7.9 USO “AL VOLO” DELLA BARRA DEGLI ATTRIBUTI 7.9 p 74

CAPITOLO 8 p 77
PREFERENZE E
PERSONALIZZAZIONE
8.1 FINESTRA DI DIALOGO DELLE PREFERENZE 8.1 p 77

8.1.1 Opzioni per i luoghi 8.1.1 p 78

8.1.2 Stili di default 8.1.2 p 78

8.1.3 Geometria 8.1.3 p 78

8.1.4 Opzioni del sistema 8.1.4 p 79

8.1.5 Precisione di visualizzazione e unità 8.1.5 p 79

8.1.6 Sistema di coordinate e forma delle equazioni 8.1.6 p 80

8.2 BARRE DI STRUMENTI PERSONALIZZATE 8.2 p 80

8.3 LINGUA 8.3 p 81

CAPITOLO 9 p 83

INTERFACCIA

9.1 BARRA DEI MENU 9.1 p 83

1• Menu “File” p 83
2• Menu “Edita” p 84

9
p 84 3• Menu “Opzioni”
p 84 4• Menu “Finestra”
p 85 5• Menu “Sessione”
p 85 6• Menu “Aiuto”
p 85 7• Altri

p 86 9.2 9.2 BARRA DEGLI STRUMENTI

p 87 1• Manipolazione
p 87 2• Punti
p 88 3• Oggetti rettilinei
p 88 4• Curve
p 89 5• Costruzioni
p 90 6• Trasformazioni
p 90 7• Macro
p 90 8• Proprietà
p 91 9• Misura
p 92 10• Testo e simboli
p 92 11• Attributi
p 93 12• Calcolatrice

9.3 9.3 BARRA DEGLI ATTRIBUTI

CAPITOLO 10
p 97
ESPORTAZIONE E STAMPA

TERZA PARTE
Approfondimento

p 101 CAPITOLO 11

TRIANGOLI PEDALI

p 107 CAPITOLO 12

FUNZIONI

10
CAPITOLO 13 p 113
TASSELLAZIONI I

CAPITOLO 14 p 119
TASSELLAZIONI II

INDICE ANALITICO
p 125

Note

11
CAPITOLO 1

PER INIZIARE

1.1 FILOSOFIA DI CABRI GÉOMÈTRE 1.1

La “filosofia” di Cabri Géomètre è di permettere il massimo dell’


interazione (mouse, tastiera,...) tra l’utente e il software e, in ogni
caso, di fare quello che l’utente può attendersi che il software
faccia, rispettando da una parte i comportamenti usuali dei pro-
grammi e del sistema operativo e dall’altra il comportamento
matematico più plausibile.

Un documento di Cabri Géomètre è composto da una figura


costruita liberamente su un unico foglio virtuale di un metro qua-
drato (1 m per 1 m). Una figura è composta di oggetti geometrici
(punti, rette, circonferenze...), ma anche da altri oggetti (numeri,
testi, formule,...).

Un documento può anche contenere delle macro-costruzioni,


che consentono, memorizzando delle costruzioni intermedie, di
estendere le funzionalità del software. L’applicazione permette
inoltre di aprire più documenti simultaneamente.

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1.2 1.2 INTERFACCIA DI CABRI GÉOMÈTRE

Figure 1.1 – La finestra di Cabri Géomètre e le sue diverse zone.

La figura 1.1 mostra la finestra principale dell’applicazione e le sue


diverse zone. All’avvio di Cabri Géomètre, la barra degli attributi,
la finestra di aiuto e la finestra di testo non sono visibili.

La barra del titolo indica il nome del file contenente la figura, o


Figura n 1, 2,... se la figura non è stata ancora salvata.
La barra dei menu permette di accedere ai comandi dell’applica-
zione, che corrispondono ai comandi che si ritrovano usualmente
in altri software.
Nel seguito di questo documento designeremo la voce Azione del
menu Menu con [Menu]Azione. Per esempio, [File]Salva con
nome... indica la voce Salva con nome... del menu File.
La barra degli strumenti fornisce gli strumenti che consentono di
creare e manipolare la figura. Essa è costituita da più caselle di stru-
menti e ciascuna indica uno strumento visibile, corrispondente a
un’icona della barra. Lo strumento attivo è rappresentato da un
tasto premuto, con uno sfondo bianco. Gli altri strumenti sono rap-
presentati da tasti non premuti, con uno sfondo grigio. Un clic
veloce su un tasto attiva lo strumento corrispondente. Una pressio-
ne prolungata su un tasto della barra degli strumenti apre la casella
degli strumenti corrispondente e permette di scegliere in essa un
altro strumento. Quest’ultimo, tramite la sua icona, diviene il nuovo
strumento visibile nella casella degli strumenti e lo strumento attivo.

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La barra degli strumenti può essere ricomposta liberamente dal-
l’utente ed eventualmente bloccata in una configurazione fissata
per un’utilizzazione in classe (vedi il capitolo [8] “PREFERENZE E
PERSONALIZZAZIONE” della parte [II] “MANUALE DI RIFERIMENTO”).

Figure 1.2 – La barra degli strumenti di default di Cabri Géomètre,


con i nomi delle diverse caselle degli strumenti.

Nel seguito di questo documento, designeremo lo strumento


Strumento della casella casella con [casella]Strumento, con
l’icona richiamata nel margine destro (certe etichette, troppo lun-
ghe per stare nel margine, sono state abbreviate). Per esempio
[oggetti rettilinei]Semiretta reppresenta lo strumento Semiretta
della casella degli strumenti oggetti rettilinei.
Le icone della barra degli strumenti possono essere visualizzate
in due formati, grande o piccolo. Per cambiare il formato, si clic-
ca sul tasto destro del mouse dopo aver spostato il cursore sulla
barra degli strumenti, a destra dell’ultima casella degli strumenti.

La barra di stato mostra costantemente, nella finestra in basso,


qual è lo strumento attivo.

La barra degli attributi permette di modificare gli attributi degli


oggetti: colori, stili, dimensioni,... Viene attivata con il comando
[Opzioni]Mostra la barra degli attributi, e nascosta di nuovo con
[Opzioni]Nascondi la barra degli attributi, oppure con il tasto F9.

La finestra di aiuto fornisce un breve testo di aiuto riguardante


lo strumento selezionato. Il messaggio di aiuto indica quali sono
gli oggetti iniziali richiesti e ciò che sarà costruito dallo strumen-
to. La finestra di aiuto viene attivata/nascosta con il tasto F1.

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La finestra di testo contiene una descrizione della figura in
forma testuale. In questa finestra è possibile trovare elencato l’in-
sieme degli oggetti costruiti e il loro metodo di costruzione.
Viene attivata con il comando [Opzioni]Mostra la descrizione della
figura e nascosta di nuovo con [Opzioni]Nascondi la descrizione
della figura, oppure con il tasto F10.
La zona di lavoro, infine, rappresenta una porzione del foglio
di lavoro. Le costruzioni geometriche vengono eseguite in questa
zona di lavoro.

1.3 1.3 UTILIZZAZIONE DEL MOUSE

La maggior parte delle funzionalità di Cabri Géomètre è realizzata


utilizzando il mouse. Le azioni che si possono fare sul mouse
sono: lo spostamento, la pressione su un tasto e il rilascio di un
tasto. In mancanza di indicazione contraria, si agirà sul tasto prin-
cipale del mouse, che solitamente è quello sinistro.
Una sequenza pressione-rilascio rapida è chiamata clic.
Una sequenza pressione-rilascio-pressione-rilascio rapida è chia-
mata doppio-clic.
Una sequenza pressione-spostamento-rilascio è chiamata trasci-
namento-rilascio.

Se uno dei tasti “modificatori”, Alt o Ctrl, viene premuto nel


corso della sequenza, è generalmente richiesto per modificare
un’azione. Si indicherà con Ctrl+clic un clic effettuato con il tasto
Ctrl premuto e analogamente per le altre combinazioni.
Quando ci si sposta con il mouse nella zona di lavoro, il software
ci informa in tre modi di ciò che un clic o un trascinamento-spo-
stamento produrranno:

• la forma del cursore,


• il testo visualizzato vicino al cursore,
• una rappresentazione parziale dell’oggetto in corso di costruzione.

A seconda dei casi, il testo e la rappresentazione parziale dell’og-


getto possono anche non essere visualizzati.

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I diversi cursori sono i seguenti:

Un oggetto esistente può essere selezionato.

Un oggetto esistente può essere selezionato, o spostato, o utiliz-


zato in una costruzione.

Appare quando si clicca su un oggetto esistente per selezionarlo,


o per utilizzarlo in una costruzione.

Sotto questo cursore è possibile selezionare oggetti diversi.


Un clic provocherà la comparsa di un menu che permette di pre-
cisare gli oggetti da selezionare tra tutte le possibilità.

Appare durante lo spostamento di un oggetto.

Il cursore è in una zona libera del foglio e si può definire una


selezione rettangolare del foglio tramite trascinamento-rilascio.

Segnala il modo di spostamento del foglio. Si può entrare in que-


sto modo in ogni momento mantenendo premuto il tasto Ctrl.
In questa modalità, un trascinamento-rilascio, sposterà il foglio
nella finestra.

Appare durante lo spostamento del foglio.

Indica che un clic creerà un nuovo punto libero sul foglio di lavoro.

Indica che un clic creerà un nuovo punto libero su un oggetto


esistente, oppure un nuovo punto nell’intersezione di due oggetti
esistenti.

Indica che un clic colorerà l’interno di un oggetto sotto il cursore


con il colore di riempimento corrente.

Indica che un clic cambierà l’attributo (per esempio il colore, lo


stile, lo spessore, ...) dell’oggetto sotto il cursore.

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1.4 1.4 PRIMA COSTRUZIONE

Per illustrare questo capitolo di prima conoscenza e di acquisizio-


ne di manualità con il software, ci proponiamo di costruire un
quadrato a partire da una delle sue diagonali. All’avvio di Cabri
Géomètre, viene creato un nuovo documento vuoto e si può
immediatamente iniziare una costruzione.

Costruiamo inizialmente il segmento che servirà da diagonale del


quadrato. Si attiva lo strumento [oggetti rettilinei]Segmento cliccan-
do sull’icona della retta e mantenendo il tasto del mouse premuto
per aprire la casella degli strumenti. Si sposta poi il cursore sullo
strumento Segmento e si rilascia il tasto del mouse per attivarlo.

Figure 1.3 – Selezione dello stru-


mento [oggetti rettilinei]Segmento.

Figure 1.4 – Costruzione del primo


punto. Con il cursore viene creata
un’immagine del segmento finale che si
sposta con il cursore prima della selezio-
ne del secondo punto.

Figure 1.5 – Il segmento viene costrui-


to dopo la selezione del secondo punto.
Lo strumento [oggetti rettilinei]Segmento
resta attivo, permettendo la costruzio-
ne di un altro segmento.

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Spostiamo ora il cursore nella zona di lavoro, dove prende la
forma di . Cliccando si crea il primo punto. Continuiamo
poi a spostare il cursore nella zona di lavoro. Un segmento trac-
ciato tra il primo punto e il cursore materializza il segmento che
sarà costruito. Cliccando si crea il secondo punto e si fissa il seg-
mento. La nostra figura contiene ora due punti e un segmento.

Per costruire il quadrato, potremmo utilizzare la circonferenza


avente questo segmento come diametro. Il centro di questa cir-
conferenza è il punto medio del segmento. Per costruire questo
punto medio si attiva lo strumento [costruzioni]Punto medio e
poi si sposta il cursore sul segmento. Vicino al cursore sarà allora
visualizzato il messaggio Punto medio di questo segmento
e il cursore prende allora la forma di una mano che indica .
Cliccando si costruisce il punto medio del segmento.

Figure 1.6 – Costruzione del


punto medio del segmento.

Si attiva di seguito lo strumento [curve]Circonferenza, e si sposta


il cursore nelle vicinanze del punto medio costruito. Sarà allora
visualizzato il messaggio Questo centro, e si dovrà cliccare per
selezionare il punto medio del segmento come centro della cir-
conferenza. Lo strumento Circonferenza richiede poi un punto
della circonferenza. Durante lo spostamento, sarà visualizzata
un’immagine della circonferenza. Si sposta il cursore nelle vicinan-
ze di un estremo del segmento e sarà visualizzato il messaggio e
passante per questo punto. Si clicca e sarà costruita la cir-
conferenza passante per questo punto.

19
Figure 1.7 – Costruzione della circonferenza
avente per diametro il segmento dato.

Si può ora attivare lo strumento [manipolazione]Puntatore per


manipolare la figura. Spostando il cursore sugli estremi del seg-
mento, che sono i punti liberi della figura, il cursore assume la
forma di una mano che indica e compare il messaggio
Questo punto. Si può spostare il punto tramite un trascinamen-
to-rilascio del mouse. In questo caso, tutti gli elementi della figu-
ra sono aggiornati: il segmento viene istantaneamente ridisegnato,
il suo punto medio si sposta di conseguenza e la circonferenza
segue queste variazioni.

Per costruire il quadrato, non ci resta che trovare l’altra diagona-


le, che è il diametro della circonferenza perpendicolare al seg-
mento di partenza. Costruiamo l’asse del segmento, vale a dire la
retta perpendicolare al segmento e passante per il suo punto
medio. Si attiva lo strumento [costruzioni]Asse, poi si seleziona il
segmento per costruirne l’asse.

20
Figure 1.8 – Costruzione dell’asse
del segmento che determina l’al-
tra diagonale del quadrato.

Per completare la costruzione attiviamo lo strumento [oggetti ret-


tilinei]Poligono. Questo strumento richiede la selezione di una
sequenza di punti che definiscono un poligono qualunque. Il
poligono viene completato quando si seleziona un’altra volta il
punto iniziale, oppure se si fa un doppio-clic nel momento della
selezione dell’ultimo punto. I due punti di intersezione della cir-
conferenza con l’asse del segmento non sono ancora stati esplici-
tamente costruiti, ma Cabri Géomètre permette di selezionarli
implicitamente nel momento della loro utilizzazione.

Figure 1.9 – Costruzione del quadrato


mediante la selezione implicita delle inter-
sezioni tra la circonferenza e l’asse.

21
Si seleziona dunque un estremo del segmento (messaggio
Questo punto) come primo vertice del poligono, poi si sposta
il cursore su una delle due intersezioni tra la circonferenza e l’as-
se. Il messaggio visualizzato sarà allora Punto in questa
intersezione, per suggerire che un clic costruirà il punto di
intersezione e selezionarlo come vertice successivo del poligono.
Si seleziona quindi questo punto, poi l’altro estremo del segmen-
to, l’altro punto di intersezione e, infine, nuovamente il punto ini-
ziale. Si è così costruito il quadrato.

Figure 1.10 – La tua prima


costruzione con Cabri Géomètre !

22
I

PRIMA PARTE
Scoperta

CAPITOLO 2

RETTA DI EULERO DI
UN TRIANGOLO

CAPITOLO 3

LA RICERCA DEL PUNTO


MISTERIOSO

CAPITOLO 4

IL QUADRILATERO DI VARIGNON

Scoperta

25
Scoperta

CAPITOLO 2

RETTA DI EULERO DI UN TRIANGOLO

Costruiamo un triangolo qualunque ABC, poi le tre mediane di


questo triangolo. Queste sono le rette che congiungono un verti-
ce e il punto medio del lato opposto. Costruiremo successiva-
mente le tre altezze del triangolo: sono le rette perpendicolari a
un lato e passanti per il vertice opposto. Infine si costruiranno i
tre assi dei lati del triangolo: sono le rette perpendicolari a un
lato e passanti per i loro punti medi.

Come si sa, le tre altezze, le tre mediane e i tre assi si incontrano


rispettivamente in tre punti (ortocentro, baricentro, circocentro) e
i punti sono allineati su una retta, chiamata retta di Eulero 1 del
triangolo.
Per costruire un triangolo, si sceglierà lo strumento [oggetti rettili-
nei]Triangolo. Si legga a questo proposito il capitolo
[1] “PER INIZIARE” dell’introduzione per sapere come si opera con
la barra degli strumenti.
Attivato lo strumento [oggetti rettilinei]Triangolo, è sufficiente
creare tre nuovi punti nella finestra cliccando nelle zone vuote
del foglio di lavoro. Si può assegnare il nome ai punti immediata-
mente dopo la loro creazione – “al volo” – semplicemente scri-
vendo il loro nome sulla tastiera. Una volta costruito il triangolo,
i nomi possono essere spostati nelle vicinanze dei punti, ad
esempio per metterli all’esterno del triangolo.

Figure 2.1 – Triangolo costruito


con lo strumento [oggetti rettili-
nei]Triangolo. Il nome dei punti è
stato dato “al volo”, scrivendo il
loro nome subito dopo la loro
creazione.

1
Leonhard Euler,
1707-1783

27
Scoperta
Per spostare il nome di un oggetto, si utilizza lo strumento [mani-
polazione]Puntatore trascinando il nome (si clicca e si sposta il
cursore tenendo premuto il tasto sinistro del mouse). Per cambia-
re il nome di un oggetto, si attiva lo strumento [testo e
simboli]Nomi, poi si seleziona il nome: appare un rettangolo di
edizione che permette di modificare il nome dell’oggetto.
I punti medi sono costruiti grazie allo strumento
[costruzioni]Punto medio. Per costruire il punto medio di AB, si
selezionano successivamente A e B. Il punto medio di un seg-
mento, o di un lato di un poligono, può anche essere costruito
cliccando direttamente sul segmento. Il nome al nuovo punto
può essere dato “al volo”, chiamandolo C’. Si procede nello stes-
so modo per gli altri due lati, costruendo il punto medio A' del
segmento BC e il punto medio B' del segmento CA.

Figure 2.2 – [A sinistra]. I punti medi sono stati costruiti con lo stru-
mento [costruzioni]Punto medio, che accetta come oggetti iniziali sia
gli estremi, sia un segmento, sia ancora il lato di un poligono.
[A destra]. Le mediane sono costruite con l’aiuto dello strumento
[oggetti rettilinei]Retta e il loro colore si può modificare con lo strumen-
to [attributi]Colore.

Lo strumento [manipolazione]Puntatore ci permette di spostare


come si vuole gli oggetti liberi della figura, qui i tre punti A, B e C.
Si vede che tutta la costruzione viene automaticamente aggiornata
nel momento dello spostamento di uno di questi punti. Si può così
esplorare la costruzione in numerose sue configurazioni. Per sco-
prire quali sono gli oggetti liberi di una figura, è sufficiente attivare
lo strumento [manipolazione]Puntatore e poi cliccare su una zona
vuota del foglio, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse: gli
oggetti liberi della figura si mettono allora a lampeggiare.

28
Scoperta
Lo strumento [oggetti rettilinei]Retta consente di costruire le tre
mediane. Per costruire la retta AA’, si indicheranno successiva-
mente A e A’. Lo strumento [attributi]Colore permette di cambia-
re il colore del tratto. Si sceglie il colore nella palette e poi si
selezionano gli oggetti da colorare.
Dopo aver selezionato lo strumento [punti]Punto, avviciniamo il
puntatore al punto di intersezione delle tre mediane. In questa
posizione Cabri Géomètre cerca di creare il punto di intersezione
di due delle tre rette. Poiché è presente un’ambiguità (ci sono
qui tre rette concorrenti in un punto), appare un menu che per-
mette di scegliere le due rette da utilizzare per la costruzione del
punto. Quando il cursore del mouse viene spostato sulle voci del
menu, nella figura viene messa in evidenza, tramite un lampeg-
giamento, la retta corrispondente. Chiamiamo G il punto di inter-
sezione delle mediane.

Figure 2.3 – Costruzione del punto di intersezione delle mediane e riso-


luzione delle ambiguità di selezione.

29
Scoperta
Per costruire le altezze si usa lo strumento [costruzioni]Retta per-
pendicolare. Questo strumento crea l’unica retta perpendicolare a
una direzione data, passante per un punto dato. Occorre dunque
la selezione di un punto e di una retta, di un punto e di un seg-
mento, o di un punto e di una semiretta. L’ordine della selezione
non ha importanza. Per costruire l’altezza per A, si selezionano il
punto A e il lato BC. La stessa cosa si farà per le altezze per B e
per C. Come per le mediane si sceglierà un colore per le altezze
e si costruirà il loro punto di intersezione H.

Lo strumento [costruzioni]Asse consente di costruire l’asse di un


segmento. Basta selezionare il segmento oppure i suoi estremi.
Indichiamo con O il punto di incontro dei tre assi.

Figure 2.4 – [A sinistra]. Le altezze sono costruite con lo strumento


[costruzioni]Retta perpendicolare. [A destra]. Finalmente gli assi sono
costruiti con l’aiuto dello strumento [costruzioni]Asse.

Lo strumento [proprietà]Allineato? ci dà la possibilità di verificare


se i tre punti O, H e G sono allineati. Si selezionano successiva-
mente questi punti, poi si indica una zona del foglio dove visua-
lizzare il risultato. Il risultato è un testo, che indica se i punti
sono o no allineati. Se la figura viene modificata, anche questo
testo viene istantaneamente aggiornato assieme a tutti gli altri ele-
menti della figura.

30
Scoperta
Con lo strumento [oggetti rettilinei]Retta, si costruisce la retta di
Eulero del triangolo che passa per i tre punti O, H e G, selezio-
nando per esempio O e H. Lo strumento [attributi]Spessore sarà
utilizzato per evidenziare questa retta.

Figure 2.5 – [A sinistra]. Verifica numerica dell’allineamento dei tre punti


O, H e G. Lo strumento [proprietà]Allineato? costruisce il testo I punti
sono allineati oppure...non sono allineati. [A destra]. La retta di Eulero
del triangolo messa in evidenza dal suo spessore, modificato con lo stru-
mento [attributi]Spessore.

Manipolando la figura si constata che il punto G sembra sempre


restare tra O e H e anche che la sua posizione relativa sul seg-
mento OH non cambia. Verifichiamolo, misurando le lunghezze
GO e GH. Attiviamo lo strumento [misura]Distanza o lunghezza.
Questo strumento permette di misurare la distanza tra due punti
o la lunghezza di un segmento, in relazione agli oggetti selezio-
nati. Selezioniamo dunque G e poi O; la distanza GO viene visua-
lizzata, misurata in cm. Si fa lo stesso per GH. Una volta fatta la
misura, si può editare il testo corrispondente, per esempio
aggiungendo i caratteri “GO=” davanti al numero.

31
Scoperta

Figure 2.6 - [A sinistra]. Lo strumento [misura]Distanza o lunghezza


permette di ottenere le distanze GO e GH. [A destra]. Con l’aiuto
della calcolatrice – strumento [misura]Calcolatrice – si calcola il
rapporto GH/GO e si verifica numericamente che esso è uguale a 2.

Spostando la figura, si vede che GH sembra rimanere doppio di


GO. Per verificarlo, possiamo calcolare il rapporto GH/GO.
Attiviamo lo strumento [misura]Calcolatrice. Si seleziona allora la
distanza GH, poi l’operatore / (la barra della divisione) e la distan-
za GO. Si clicca sul tasto = per ottenere il risultato, che si può tra-
scinare e disporre sul foglio. Quando un numero è selezionato
(strumento [manipolazione]Puntatore), si possono aumentare e
diminuire le cifre decimali visualizzate con l’aiuto dei tasti + e - .
Si potrà così visualizzare il rapporto GH/GO con una decina di
cifre, per constatare che esso rimane uguale a 2.

Esercizio 1 - Completare la figura costruendo la circonferenza


circoscritta al triangolo (centro in O e passante per A, B e C). Si
utilizzerà lo strumento [curve]Circonferenza.

Esercizio 2 - Costruire in seguito la “circonferenza dei nove


punti” del triangolo. Si tratta della circonferenza di centro il punto
medio di OH, passante per i punti medi dei lati A’, B’, C’, per i
piedi delle altezze e per i punti medi dei segmenti HA, HB e HC.

32
Scoperta

Figure 2.7 - La figura finale, con la circonferenza circoscritta al triangolo


e la “circonferenza dei nove punti” del triangolo.

33
Scoperta

CAPITOLO 3

LA RICERCA DEL PUNTO MISTERIOSO

In questo capitolo presentiamo un’attività che applica le possibilità


di esplorazione offerte da Cabri Géomètre. A partire da tre punti
A, B, C dati, vogliamo ricercare i punti M che verificano l’ugua-
glianza vettoriale

Innanzitutto costruiamo quattro punti qualunque con lo strumento


[punti]Punto, e li chiamiamo A, B, C, M “al volo”, ossia scrivendo
il loro nome sulla tastiera subito dopo la loro creazione.
Cabri Géomètre permette di creare dei vettori. Ogni vettore è clas-
sicamente rappresentato da un segmento orientato.
Costruiamo ora il segmento orientato che rappresenta il vettore
con lo strumento [oggetti rettilinei]Vettore, selezionando
dapprima M e poi A. Questo segmento orientato ha la sua origine
in M. Si fa lo stesso per e per .

Si costruisce poi un segmento orientato che rappresenta la somma


, selezionando lo strumento [costruzioni]Somma di
vettori, poi i due vettori e infine l’origine del vettore somma; qui
sceglieremo M. Chiamiamo N l’estremo di questo segmento orien-
tato.

Si costruisce infine un rappresentante della somma di tre vettori, con


M come origine nello stesso modo, sommando
e . Chiamiamo P l’estremo di questo segmento orientato che
rappresenta il vettore somma.

35
Scoperta

Figure 3.1 - [A sinistra]. A partire da tre punti qualunque A, B e C e da un


punto M, si costruiscono i segmenti orientati che rappresentano i vettori
, e .
[A destra]. Con l’aiuto dello strumento [costruzioni]Somma di vettori, si
costruisce ,e .

Possiamo dapprima ricercare le soluzioni del problema agendo


sulla figura. Per fare questo, si seleziona lo strumento [manipola-
zione]Puntatore e si sposta il punto M. Durante lo spostamento la
somma dei tre vettori viene aggiornata istantaneamente.
In funzione della posizione di M rispetto ai punti A, B e C, si
osserva la lunghezza e il verso del vettore .
Possiamo allora fare le osservazioni e congetture seguenti (tra le
altre):

• Un’unica posizione del punto M permette di annullare la


somma dei tre vettori: il problema ha quindi un’unica solu-
zione. Questa soluzione è all’interno del triangolo ABC.
• Il quadrilatero MANB è un parallelogramma.
• Il quadrilatero MCPN è un parallelogramma.
• Affinché la somma sia nulla, i vettori e devono
essere collineari, avere lo stesso modulo e verso opposto,
cioè devono essere opposti.
• passa sempre per uno stesso punto e questo punto è
la soluzione del problema.
• L’estremo P del segmento orientato che rappresenta la
somma è un punto dipendente da M. Quindi si definisce in
questo modo una trasformazione, che associa P a M. La solu-
zione del problema è un punto invariante di questa trasfor-
mazione.

36
Scoperta
Seguendo le constatazioni fatte, la ricerca si orienterà in una o
nell’altra direzione. Supponiamo per esempio di aver osservato
che i vettori e devono essere opposti. Si pone allora
un altro problema: per quali posizioni di M questi due vettori
sono collineari? Spostiamo M in modo che i due vettori siano col-
lineari. Si osserverà che M percorre una retta e che questa retta
passa per C e anche per il punto medio di AB. Questa retta è
dunque la mediana per C del triangolo ABC.
Il punto cercato è quindi l’intersezione delle tre mediane (baricen-
tro), perché A, B e C giocano lo stesso ruolo: il punto giace dun-
que anche sulle altre mediane.

È possibile proporre una costruzione del punto ottenuto prece-


dentemente come soluzione e dimostrare questa congettura sco-
perta tramite l’esplorazione della figura.
Il potere di convinzione di una costruzione dinamica è molto più
elevato di quello di una figura statica realizzata su un foglio di
carta. In effetti, in un gran numero di casi, è sufficiente una
manipolazione della figura per verificare la congettura. Nella
grande maggioranza dei casi una congettura che resta valida
dopo la manipolazione della figura sarà corretta.

Per una migliore utilizzazione in classe di questo problema, sarà


interessante affrontare i seguenti punti (tra gli altri):

• Una costruzione dinamica corretta in senso visuale è corretta?


• Una costruzione dinamica corretta costituisce una risposta al
problema?
• In quale momento un ragionamento può essere considerato
una dimostrazione?
• Cosa manca a una costruzione dinamica corretta per farne una
dimostrazione?
• La dimostrazione deve essere basata sui processi di elaborazio-
ne della figura?

37
Scoperta
Esercizio 3 - Estendere il problema a quattro punti, cercando il
punto M tale che

Esercizio 4* - Enumerare l’insieme dei “percorsi di esplorazione”


e di dimostrazione sul problema iniziale (tre punti) che sia acces-
sibile ad un allievo di terza liceo.

Esercizio 5* - Studiare e costruire il punto M che rende minima


la somma delle distanze da tre punti A, B, C dati. Si ottiene il
punto di Fermat del triangolo ABC.
1

1
Pierre Simon
de Fermat,
1601-1665

38
Scoperta

CAPITOLO 4

IL QUADRILATERO DI VARIGNON

In questo capitolo presentiamo qualche costruzione riguardante il


teorema di Varignon 1.

Costruiamo inizialmente un quadrilatero qualunque ABCD.


Si attiva lo strumento [oggetti rettilinei]Poligono, poi si seleziona-
no quattro punti, denominati A, B, C e D “al volo”. Per terminare
il disegno del poligono, si riseleziona il punto A dopo aver
costruito il punto D.

Si costruiscono poi i punti medi P di AB, Q di BC, R di CD e S di


DA con lo strumento [costruzioni]Punto medio. Questo strumento
richiede la selezione di A e poi di B per costruire il punto medio
di AB. Si può anche selezionare direttamente il segmento AB se
esso esiste già, tanto che sia un segmento oppure il lato di un
poligono, come si ha in questo caso.

Si costruisce infine il quadrilatero PQRS con lo strumento [oggetti


rettilinei]Poligono.

Manipolando la costruzione con lo strumento [manipolazione]


Puntatore, si osserva che PQRS sembra essere sempre un paralle-
logramma. Proviamo a interrogare Cabri Géomètre sul paralleli-
smo di PQ e RS, così come di PS e QR, utilizzando lo strumento
[proprietà]Parallelo?. Si selezionano i lati PQ e poi RS; verrà visua-
lizzato un messaggio, confermando che i due lati sono paralleli.

1
Pierre Varignon,
1654-1722

41
Scoperta

Figure 4.1 - [A sinistra]. A partire da un quadrilatero qualunque ABCD, si


costruisce il quadrilatero PQRS i cui vertici sono i punti medi dei lati di
ABCD. [A destra]. Costruzione delle diagonali di PQRS, in cui si vede che
esse si incontrano nel loro punto medio.

Costruiamo dunque le due diagonali PR e QS con l’aiuto dello


strumento [oggetti rettilinei]Segmento, e il loro punto di interse-
zione I con lo strumento [punti]Punto. Esistono più modi di
dimostrare che I è il punto medio del segmento PR e anche di
QS, e dunque che PQRS è un parallelogramma. Per esempio con
un calcolo baricentrico: P è il baricentro di {(A,1),(B,1)} e R di
{(C,1),(D,1)}, e dunque il punto medio di PR è il baricentro di
{(A,1),(B,1),(C,1),(D,1)}, e questo vale anche per il punto medio
di QS. Dunque i due punti medi coincidono in un punto che è il
punto di intersezione I.

Il teorema di Varignon è il seguente:


Teorema (Varignon). Il quadrilatero PQRS, costruito a partire
dai punti medi di un quadrilatero ABCD qualunque, è un paralle-
logramma e la sua area è la metà di quella di ABCD.

Figure 4.2 - Costruzione che


permette di stabilire la
seconda parte del teorema
di Varignon.

42
Scoperta
Esercizio 6 - Abbiamo stabilito qui sopra la prima parte del teo-
rema. Dimostrare la seconda parte relativa all’area di PQRS. Per
fare questo ci si potrà aiutare con la figura.
Lasciamo ora i punti A, B, C fissi, e spostiamo D in modo da ren-
dere PQRS un rettangolo. Poiché sappiamo già che PQRS è un
parallelogramma, è sufficiente che uno dei suoi angoli sia retto
per potere affermare che è un rettangolo. Misuriamo dunque l’an-
golo in P, con l’aiuto dello strumento [misura]Misura dell’angolo.
Questo strumento richiede la selezione di tre punti che definisco-
no un angolo, di cui il secondo punto è il vertice. Per esempio
qui si selezioneranno i punti S, P (il vertice dell’angolo) e Q.

Figure 4.3 - Si misura l’ango-


lo in P del parallelogramma
PQRS.

Lo strumento [misura]Misura dell’angolo può anche dare la misu-


ra di un angolo precedentemente segnato con lo strumento [testo
e simboli]Segna un angolo. Questo strumento richiede tre punti
che definiscono un angolo, nello stesso ordine usato con lo stru-
mento [misura]Misura di un angolo.
Spostando D in modo che il quadrilatero PQRS sia un rettangolo,
le soluzioni trovate sembrano sensibilmente allineate. Infatti, se si
costruiscono le diagonali AC e BD del quadrilatero iniziale, si
vede che i lati di PQRS sono paralleli a queste diagonali.
Ne segue che PQRS sarà un rettangolo se, e solamente se, AC e
BD sono perpendicolari.
Ci proponiamo ora di ridefinire il punto D affinché PQRS sia
sempre un rettangolo. Tracciamo la retta AC con lo strumento
[oggetti rettilinei]Retta, selezionando A, C e poi la perpendicolare
a questa retta passante per B, con lo strumento [costruzioni]Retta
perpendicolare selezionando B e la retta AC.

43
Scoperta
Il punto D è attualmente un punto libero nel piano. Andiamo a
modificare la sua definizione e a renderlo un punto appartenente
alla retta perpendicolare ad AC e passante per B. Si attiva lo stru-
mento [costruzioni]Ridefinizione di un oggetto, poi si seleziona
D. Apparirà un menu che indica le diverse opzioni per la ridefini-
zione di D. Si sceglie [punti]Punto su un oggetto, poi si seleziona
un punto sulla perpendicolare. Il punto D si sposta allora nella
posizione indicata ed è ora costretto a rimanere sulla perpendico-
lare ad AC passante per B. La ridefinizione di un oggetto è un
mezzo di esplorazione molto potente, che permette di togliere o
aggiungere dei gradi di libertà agli elementi di una figura senza
doverla ricreare interamente.

Figure 4.4 - Il punto D è ora


ridefinito in modo che PQRS
sia sempre un rettangolo.
Questo punto conserva ancora
un grado di libertà; è mobile su
una retta.

Esercizio 7 - Trovare una condizione necessaria e sufficiente


affinché PQRS sia un quadrato. Ridefinire nuovamente il punto D
in modo che la costruzione fornisca solo dei quadrati.

Figure 4.5 - Qui, il punto D


non ha più alcun grado di
libertà e quindi PQRS è sem-
pre un quadrato.

44
II

SECONDA PARTE
Manuale di riferimento

CAPITOLO 5

OGGETTI E STRUMENTI

CAPITOLO 6

STRUMENTI DI ESPLORAZIONE

CAPITOLO 7

ATTRIBUTI

CAPITOLO 8

PREFERENZE E PERSONALIZZAZIONE

CAPITOLO 9

INTERFACCIA
Manuale di riferimento

CAPITOLO 10

ESPORTAZIONE E STAMPA

47
Manuale
di riferimento
CAPITOLO 5

OGGETTI E STRUMENTI

Questo capitolo elenca l’insieme degli oggetti manipolati da Cabri


Géomètre e tutti i modi di ottenerli, così come i loro attributi.
Gli attributi degli oggetti e la loro modifica sono spiegati in detta-
glio nel capitolo [7] “ATTRIBUTI”.
Tutti gli oggetti hanno un’etichetta associata. Si tratta di un testo
allegato all’oggetto, per esempio il nome di un punto. Nel
momento della creazione di un oggetto, gli si può assegnare
immediatamente un nome breve, introdotto da tastiera. L’etichetta
di un oggetto può essere editata nel seguito attivando lo stru-
mento [testo e simboli]Nomi.

5.1 PUNTO 5.1

Il punto è l’oggetto di base di tutte le figure. Cabri Géomètre mani-


pola i punti nel piano euclideo, con un trattamento particolare per i
punti all’infinito. Si può creare un punto libero nel piano utilizzan-
do lo strumento [punti]Punto e selezionando una zona vuota del
foglio. Il punto può in seguito essere spostato liberamente in qua-
lunque altra posizione del foglio di lavoro (con lo strumento [mani-
polazione]Puntatore). Si può creare un punto su un oggetto rettili-
neo (retta, segmento, semiretta,...) o su una curva (circonferenza,
arco di circonferenza, conica, luogo), sia implicitamente con lo stru-
mento [punti]Punto, sia esplicitamente con lo strumento
[punti]Punto su un oggetto. Il punto così costruito può essere spo-
stato liberamente sull’oggetto. Si può infine creare un punto nell’in-
tersezione di due oggetti rettilinei o di due curve, sia implicitamente
con lo strumento [punti]Punto, sia esplicitamente con lo strumento
[punti]Intersezione di due oggetti. Nell’ultimo caso vengono costrui-
ti simultaneamente tutti i punti di intersezione tra i due oggetti.
Lo strumento [costruzioni]Punto medio costruisce il punto medio
tra due punti, o di un segmento, o del lato di un poligono.

49
Manuale
di riferimento
Lo strumento [costruzioni]Trasporto di misura permette di traspor-
tare una lunghezza su una semiretta (selezionare la misura e la
semiretta), un asse di un sistema di coordinate (selezionare la misu-
ra e l’asse), una circonferenza (selezionare la misura, la circonferen-
za, un punto sulla circonferenza), un vettore (selezionare la misura
e il vettore) o un poligono (selezionare la misura e il poligono). In
tutti i casi, viene costruito un nuovo punto. Un punto può essere
costruito come immagine di un punto tramite una trasformazione,
utilizzando uno strumento della casella [trasformazioni].
Nel momento dell’utilizzazione di altri strumenti che richiedono la
selezione di un punto, è possibile sia selezionare un punto esistente,
sia costruire un punto implicitamente, su un oggetto rettilineo o curva,
o in un’intersezione di oggetti rettilinei o curve. In questo caso, il fun-
zionamento è lo stesso che si ha per lo strumento [punti]Punto.
Nel momento della creazione di una retta o di una semiretta, si
può creare un secondo punto “al volo”, tenendo premuto il tasto
Alt contemporaneamente alla selezione del secondo punto.
Gli attributi di un punto sono il suo colore, la sua forma, il suo
aspetto, la sua etichetta, la sua immagine allegata (opzionale).

5.2 5.2 RETTA


Cabri Géomètre manipola le rette del piano euclideo ed eventual-
mente, se la gestione dei punti all’infinito è attivata nelle
Preferenze, una retta di punti all’infinito.

Lo strumento [oggetti rettilinei]Retta consente di creare una retta


libera passante per un punto: si seleziona prima un punto; si
ottiene una retta libera di ruotare attorno a questo punto; cliccan-
do, si fissa la posizione della retta. Questo strumento permette
anche di costruire la retta passante per due punti. Il secondo
punto può essere creato “al volo” tenendo premuto il tasto Alt.
Nel caso di una retta definita da due punti, se i due punti si
sovrappongono, allora la retta è indefinita.
Costruendo una retta per un punto, se si tiene premuto il tasto
“Maiuscolo()”, la retta viene disegnata formando solo angoli multipli
di 15° (15, 30, 45, 60, 75,…) rispetto all’usuale origine degli angoli.

Lo strumento [costruzioni]Retta perpendicolare (rispettivamente


[costruzioni]Retta parallela) costruisce l’unica retta perpendicolare
(rispettivamente parallela) a una direzione (data tramite un seg-
mento, una retta, una semiretta, un lato di un poligono, un vetto-
re, un asse) e passante per un punto dato.

50
Manuale
di riferimento
Lo strumento [costruzioni]Asse costruisce l’asse di un segmento a
partire da un segmento, da due punti o da un lato di un poligono.

Lo strumento [costruzioni]Bisettrice costruisce la retta bisettrice di


un angolo. Si selezionano tre punti A, B, C che definiscono l’ango-
lo (BA, BC). Il secondo punto selezionato è il vertice dell’angolo.
Una retta può essere costruita come immagine di una retta trami-
te una delle trasformazioni affini contenute nella casella degli
strumenti Trasformazioni.

Gli attributi di una retta sono il suo colore, il suo spessore, il suo
tipo di tratto, la sua etichetta.

5.3 SEGMENTO 5.3

Lo strumento [oggetti rettilinei]Segmento permette di costruire un


segmento a partire da due punti. Se i due punti sono coincidenti,
il segmento è ancora definito, ma è ridotto ad un punto.
Un segmento può essere costruito come immagine di un segmento
tramite una delle trasformazioni affini della casella degli strumenti
Trasformazioni. Premendo il tasto “Maiuscolo ()” si otterrà lo stesso
aiuto come per le rette (il disegno avviene secondo multipli di 15°).
Gli attributi di un segmento sono il suo colore, il suo spessore,
il suo tipo di tratto, il suo tipo di segno, la sua etichetta, la sua
immagine allegata (opzionale).

5.4 SEMIRETTA 5.4

Lo strumento [oggetti rettilinei]Semiretta permette di creare una


semiretta libera che ha origine in un punto, selezionando questo
punto; si può allora fare ruotare la semiretta liberamente attorno
al punto; cliccando si fissa la direzione. Questo strumento con-
sente anche di costruire la semiretta che ha origine in un punto e
passante per un secondo punto. Il secondo punto può essere
creato “al volo” tenendo premuto il tasto Alt. Premendo il tasto
“Maiuscolo ()” si otterrà lo stesso aiuto come per le rette e
i segmenti (il disegno avviene secondo multipli di 15°).
Se una semiretta è stata creata tramite due punti, e se i due punti
sono coincidenti, la semiretta è indefinita. Una semiretta può
essere costruita come immagine di una semiretta tramite una tra-
sformazione affine della casella Trasformazioni.
Gli attributi di una semiretta sono il suo colore, il suo spessore,
il suo tipo di tratto, la sua etichetta.

51
Manuale
di riferimento
5.5 5.5 VETTORE

Un vettore è definito dai suoi due punti estremi. Un vettore è


quindi manipolato come un segmento orientato, in cui il verso è
materializzato da una freccia.
Lo strumento [oggetti rettilinei]Vettore consente di costruire un
vettore a partire da due punti. Se i due punti sono coincidenti,
allora viene definito il vettore nullo.

Lo strumento [costruzioni]Somma di vettori costruisce la somma


di due vettori. Si selezionano i due vettori e il punto origine del
segmento orientato che rappresenta la somma. Un vettore può
essere costruito come immagine di un vettore tramite una trasfor-
mazione affine della casella Trasformazioni.
Gli attributi di un vettore sono il suo colore, il suo spessore, il suo
tipo di tratto, la sua etichetta, la sua immagine allegata (opzionale).

5.6 5.6 TRIANGOLO

Un triangolo è un poligono con tre vertici. I triangoli e i poligoni


sono gestiti nello stesso modo. Poiché il triangolo è di gran lunga
il poligono più utilizzato, in Cabri Géomètre è disponibile uno
strumento speciale per i triangoli.

Lo strumento [oggetti rettilinei]Triangolo permette di costruire un


triangolo a partire da tre punti. Sono permessi anche triangoli
degeneri rappresentati da segmenti (quando i vertici sono allinea-
ti). Un triangolo può anche essere ridotto ad un punto.
Un triangolo può essere costruito come immagine di un triangolo
tramite una trasformazione affine della casella Trasformazioni.
Gli attributi di un triangolo sono il suo colore, il suo spessore, il
suo tipo di tratto, il suo colore di riempimento, la sua etichetta, la
sua immagine allegata (opzionale).

5.7 5.7 POLIGONO

In matematica sono possibili diverse definizioni della nozione di poligo-


no. In Cabri Géomètre chiameremo poligono l’insieme degli n segmenti
definito a partire da n punti (n ≥ 3).
P1 P2, P2 P3,…,Pn -1 Pn, Pn P1

52
Manuale
di riferimento
Lo strumento [oggetti rettilinei]Poligono consente di costruire un
poligono a partire da almeno tre punti. Per terminare la costru-
zione, è necessario selezionare di nuovo il punto iniziale, o fare
un doppio clic quando si seleziona l’ultimo punto.
Se tutti i punti sono allineati, il poligono degenera ed è rappre-
sentato da un segmento.

Lo strumento [oggetti rettilinei]Poligono regolare permette di


costruire i poligoni regolari e stellati. Si seleziona dapprima il
centro del poligono, poi un primo vertice; immediatamente dopo
occorre scegliere il numero dei lati e, per i poligoni stellati, il
passo. Nell’ultima fase di selezione, il testo visualizzato accanto al
cursore del mouse indica il numero che descrive il tipo di poligo-
no. Per esempio, {5} rappresenta un pentagono regolare e {10/3}
un poligono stellato con dieci punte, ottenuto congiungendo i
vertici 1, 4, 7, 10, 3, 6, 9, 2, 5, 8 e 1 di un decagono regolare.
Un poligono può essere costruito come immagine di un poligono
con una trasformazione affine della casella “Trasformazioni”.
Gli attributi di un poligono sono il suo colore, il suo spessore, il
suo tipo di tratto, la sua etichetta e la sua immagine allegata
(opzionale).

5.8 CIRCONFERENZA 5.8

Lo strumento [curve]Circonferenza permette di creare una circon-


ferenza libera selezionando, con un clic, il suo centro. Viene allo-
ra tracciata una circonferenza il cui raggio può essere variato
liberamente; il raggio della circonferenza viene fissato con un
secondo clic. Si può anche creare, “al volo”, un punto sulla cir-
conferenza; per far questo si tiene premuto il tasto Alt.
Tenendo premuto il tasto “Maiuscolo ()” il raggio assume solo
valori interi (in cm per default).

Lo strumento [curve]Circonferenza consente anche di costruire


una circonferenza selezionando il suo centro e poi un punto, già
creato, della circonferenza. Una circonferenza può essere costrui-
ta come immagine di una circonferenza tramite una trasformazio-
ne affine della casella Trasformazioni.

Gli attributi di una circonferenza sono il suo colore, il suo spessore,


il suo tipo di tratto, il suo colore di riempimento, la sua etichetta.

53
Manuale
di riferimento
5.9 5.9 ARCO DI CIRCONFERENZA

Un arco di circonferenza è la parte di una circonferenza delimitata


da due punti e che ne contiene un terzo.

Lo strumento [curve]Arco di circonferenza permette di costruire un


arco a partire da tre punti: il primo estremo, il punto intermedio e
il secondo estremo. Se i tre punti sono allineati, l’arco può diventa-
re sia un segmento, sia il complementare di un segmento su una
retta (una retta con una “interruzione”), in conseguenza delle posi-
zioni rispettive dei tre punti sulla retta. Un arco può essere costrui-
to come immagine di un arco tramite una trasformazione affine
della casella “Trasformazioni”. Gli attributi di un arco sono il suo
colore, il suo spessore, il suo tipo di tratto, il suo colore di riempi-
mento (viene colorato un segmento circolare formato dall’arco e
dalla corda che congiunge i suoi estremi) e la sua etichetta.

5.10 5.10 CONICA

Cabri Géomètre consente di gestire tutte le coniche proprie (ellis-


si con il caso particolare delle circonferenze, parabole, iperboli)
del piano. Si possono anche ottenere le coniche degeneri rappre-
sentate dall’unione di due rette distinte.
Lo strumento [curve]Conica permette di costruire la conica pas-
sante per cinque punti. Se quattro dei cinque punti dati sono alli-
neati, o se due punti sono coincidenti, la conica non è definita.
Al contrario, se solamente tre punti sono allineati, la conica viene
definita e degenera nell’unione di due rette distinte.
Una conica può essere costruita come immagine di una conica
tramite una trasformazione affine della casella “Trasformazioni”.
Gli attributi di una conica sono il suo colore, il suo spessore, il
suo tipo di tratto, la sua etichetta.

5.11 5.11 LUOGO

Sotto il termine “luogo”, Cabri Géomètre gestisce diversi tipi di


oggetti. In modo generale, un luogo rappresenta l’insieme delle
posizioni assunte da un oggetto A quando un punto M, libero di
muoversi su un altro oggetto, varia. Normalmente, la costruzione
di A fa intervenire il punto M.

54
Manuale
di riferimento
Un luogo è costruito utilizzando lo strumento [costruzioni]Luogo,
selezionando l’oggetto A e poi il punto variabile M. L’oggetto A
può essere uno dei tipi seguenti: punto, retta, semiretta, segmento,
vettore, circonferenza, arco, conica. Il punto M può essere un punto
libero su un tipo qualunque di oggetto rettilineo o curva, ivi compre-
so un luogo, e anche un punto libero su una griglia. L’oggetto A
può anche essere un luogo e allora viene costruito un insieme di
luoghi. In questo caso, le prestazioni di Cabri Géomètre possono
ridursi drasticamente in relazione alla complessità della figura;
verrà quindi visualizzato un messaggio di avvertimento.

Nel caso in cui l’oggetto A sia una retta, una semiretta, un seg-
mento, un vettore o una circonferenza, il luogo è sia l’inviluppo
delle rette, semirette,... sia l’insieme di questi oggetti, secondo
l’opzione “Inviluppo” attivata nelle preferenze (vedere il capitolo
[8] “PREFERENZE E PERSONALIZZAZIONE”). Per quanto riguarda i
luoghi, i vettori si comportano esattamente come i segmenti.
L’inviluppo di un insieme di semirette, segmenti, vettori è l’inviluppo
delle loro rette sostegno, ristretto ai punti effettivamente in gioco.
Nel caso in cui l’oggetto A sia un arco o una conica, il luogo è
costituito automaticamente dall’insieme delle posizioni di A.

Gli attributi di un luogo sono il suo colore, il suo spessore, il suo


tipo di tratto, la sua etichetta, il suo metodo di costruzione (invi-
luppo o insieme di posizioni), il suo metodo di traccia (continuo,
insieme di punti), il numero minimo di posizioni calcolate quan-
do la traccia non è continua.

5.12 TRASFORMAZIONI 5.12

Le trasformazioni sono utilizzate attraverso degli strumenti.


Ognuno di questi strumenti applica ad un oggetto una trasforma-
zione definita da alcuni elementi (centro, asse, angolo,...).

Cabri Géomètre permette di utilizzare le trasformazioni affini ed


euclidee usuali (traslazione, simmetria assiale, simmetria centrale,
rotazione, omotetia) e anche l’inversione circolare.

In ogni caso, si deve selezionare l’oggetto da trasformare e forni-


re gli elementi che definiscono la trasformazione. Se l’oggetto da
trasformare è dello stesso tipo di uno degli elementi della trasfor-
mazione, esso deve essere selezionato per primo.

55
Manuale
di riferimento
Negli altri casi, l’ordine non ha importanza. Per esempio, per
costruire il simmetrico di un punto M rispetto ad un punto C, si
seleziona M e poi C. Per il simmetrico di una retta r rispetto a un
punto C, l’ordine di selezione è indifferente.
L’oggetto da trasformare può essere un punto, o un qualunque
tipo di oggetto rettilineo o curva, con l’eccezione dei luoghi. In
Cabri Géomètre l’inversione circolare può trasformare solo dei
punti. Per creare l’immagine, tramite l’inversione circolare, di altri
oggetti si potrà utilizzare lo strumento [costruzioni]Luogo.

Lo strumento [trasformazioni]Simmetria assiale applica una sim-


metria ortogonale (rispetto a una retta). Si seleziona l’oggetto da
trasformare e un oggetto rettilineo che definisce l’asse di simme-
tria: retta, semiretta, segmento, vettore, lato di un poligono, asse
di un sistema di coordinate.

Lo strumento [trasformazioni]Simmetria centrale applica una simme-


tria rispetto ad un punto (simmetria centrale o semigiro). Si selezio-
na l’oggetto da trasformare e il centro di simmetria (un punto).

Lo strumento [trasformazioni]Traslazione applica una traslazione. Si sele-


ziona l’oggetto da trasformare e un vettore che definisce la traslazione.

Lo strumento [trasformazioni]Omotetia applica un’omotetia.


Si seleziona l’oggetto da trasformare, il rapporto di omotetia (un
numero sul foglio) e il centro di omotetia (un punto). Due ulterio-
ri punti possono essere usati per definire il fattore e un angolo.

Lo strumento [trasformazioni]Rotazione applica una rotazione.


Si seleziona l’oggetto che deve essere ruotato e selezionare il cen-
tro di rotazione. L’angolo di rotazione può essere definito tramite:
• 3 punti, esistenti o creati. I tre punti possono essere creati “al volo”.
• un valore numerico creato tramite lo strumento [testo e simboli]Numeri.

Infine, lo strumento [trasformazioni]Inversione costruisce l’inverso


di un punto rispetto ad una circonferenza.
Si seleziona il punto da trasformare e la circonferenza di inversio-
ne, invariante per la trasformazione. Ricordiamo che un’inversione
di centro O, di potenza k positiva ha per invarianti i punti della
circonferenza di centro O, il cui raggio è la radice quadrata di k. In
Cabri Géomètre l’inversione circolare si può applicare solo ai
punti. Per creare uno strumento più potente sostituire l’inversione
con una macro, che è più flessibile.

56
Manuale
di riferimento

5.13 MACRO 5.13

Una macro è definita a partire da un sottoinsieme degli oggetti


che compongono una figura. Una volta definita, la macro può
essere utilizzata come un qualunque altro strumento di Cabri
Géomètre e riproduce la costruzione a partire dagli elementi ini-
ziali selezionati dall’utente. Per esempio, si può definire una
macro che costruisce un quadrato la cui diagonale è un segmen-
to dato. Per definire la macro, occorre realizzare effettivamente la
costruzione del quadrato a partire da un segmento qualunque,
poi selezionare gli oggetti iniziali - qui il segmento - e gli oggetti
finali - il quadrato - e infine definire la macro. Si disporrà quindi
di un nuovo strumento, inserito nella casella degli strumenti
[macro], che, per essere usato, richiederà la selezione di un seg-
mento e riprodurrà la costruzione del quadrato, a partire da que-
sto segmento. Gli oggetti intermedi costruiti durante l’applicazio-
ne della macro vengono nascosti e non possono essere mostrati.
Per definire una macro, occorre dunque che la costruzione corri-
spondente sia già stata realizzata. Di seguito, si attiva lo strumento
[macro]Oggetti iniziali, poi si selezionano gli oggetti iniziali. Nel
caso di oggetti dello stesso tipo l’ordine di selezione è importante
e sarà utilizzato nel momento dell’applicazione della macro. Per
gli oggetti iniziali di diverso tipo, invece, l’ordine di selezione non
ha importanza. L’insieme degli oggetti iniziali è messo in evidenza
tramite un lampeggiamento degli oggetti selezionati. Per aggiunge-
re o togliere un oggetto all’insieme, è sufficiente selezionarlo.

Una volta definiti gli oggetti iniziali, occorre definire gli oggetti finali;
per questo si usa lo strumento [macro]Oggetti finali. La selezione si
fa nello stesso modo degli oggetti iniziali. Fino a che non viene defi-
nita la macro, l’insieme degli oggetti iniziali e quello degli oggetti
finali restano in memoria e possono essere modificati come si vuole.
La macro è poi definita con lo strumento [macro]Definizione della
macro. Cabri Géomètre verifica inizialmente che gli oggetti finali
possano essere effettivamente costruiti a partire dagli oggetti iniziali.
Se questo non è il caso, la macro non viene definita e appare il
messaggio di avvertimento: Questa macro non è coerente.
Cabri non può determinare tutti gli oggetti finali a
partire dagli oggetti iniziali assegnati. Se la macro è
coerente, appare invece una finestra di dialogo che serve per editare
gli attributi della macro. Solo il nome della costruzione deve essere
obbligatoriamente assegnato. Gli altri attributi sono invece opzionali.

57
Manuale
di riferimento
• Nome della costruzione. È il nome della macro che appari-
rà tale e quale nella casella degli strumenti [macro].

• Nome del primo oggetto finale. Questo nome apparirà per


identificare l’oggetto in una figura durante il passaggio del curso-
re del mouse. Per esempio, se la macro costruisce l’asse di due
punti, il nome del primo oggetto finale potrà essere Questo asse.

• Password. Se si fornisce una password, gli oggetti intermedi


della macro saranno inaccessibili nella finestra che descrive la figu-
ra sotto forma testuale (la finestra di testo si apre con il tasto F10).

L’altra parte della finestra consente di editare l’icona della macro.


Il bottone Salva come file permette di salvare soltanto la macro,
ma non la figura, in un file. Una macro è salvata nella figura
dove essa è stata utilizzata e in tutte le figure dove essa viene uti-
lizzata. Durante una sessione di lavoro, una macro presente in
una figura aperta è utilizzabile in tutte le altre figure aperte
simultaneamente.

Se una macro ha lo stesso nome e costruisce gli stessi oggetti finali di


un’altra macro già definita, Cabri Géomètre fornisce la possibilità di
sovrapporre o di sostituire la macro esistente. Se si sceglie di sovrap-
porre le due macro, in seguito sarà utilizzata una delle due macro
sovrapposte, in relazione agli oggetti iniziali selezionati.
Per esempio, se una macro è definita a partire da due punti, si potrà
sovrapporre ad essa un’altra macro, che produce gli stessi oggetti
finali, definita a partire da un segmento. Gli strumenti standard
[costruzioni]Asse, [costruzioni]Punto medio, che accettano in ingresso
sia due punti che un segmento, sono stati costruiti in questo modo.

Per utilizzare la macro, si attiva lo strumento corrispondente della


casella degli strumenti [macro], poi si selezionano gli oggetti ini-
ziali. Quando tutti gli oggetti iniziali sono selezionati, la costru-
zione viene riprodotta e si ottengono i nuovi oggetti finali.
Gli oggetti intermedi della costruzione sono nascosti e non pos-
sono essere mostrati con lo strumento [attributi]Mostra/Nascondi.
Al momento dell’utilizzazione di una macro, se si preme il tasto
Alt contemporaneamente alla selezione di un oggetto, questo
verrà definito come argomento implicito della macro. Quando si
utilizzerà in seguito la macro, non sarà necessario selezionare
questo argomento e l’oggetto sarà selezionato automaticamente.
Se per esempio una macro richiede la selezione, come oggetti

58
Manuale
di riferimento
iniziali, di due punti e di una circonferenza, e la si applica una
prima volta selezionando due punti e premendo Alt nel momen-
to della selezione della circonferenza, allora nel seguito si potrà
applicare la macro selezionando solamente i due punti, perché la
circonferenza, selezionata precedentemente, sarà automaticamen-
te presa come oggetto iniziale. Questo potrebbe essere utile nel
caso di una macro pensata per la geometria iperbolica: l’orizzon-
te, o circolo “limite” del modello di Poincaré 1, può essere
aggiunto implicitamente alla macro.
Gli attributi degli oggetti finali che, nel momento della definizione della
macro, sono diversi dagli attributi di default vengono salvati con la
macro e saranno applicati agli oggetti che saranno creati con la macro.

5.14 NUMERO 5.14

Un numero, in Cabri Géomètre, è un numero “reale” presente sul


foglio di lavoro, eventualmente accompagnato da un’unità di misu-
ra. I numeri sono visualizzati come elementi dinamici inseriti in un
testo (vedere la sezione [5.17] “Testo”). Durante la creazione di un
numero, Cabri Géomètre crea dunque un testo che contiene unica-
mente questo numero. Si può in seguito editare il testo liberamente.

Lo strumento [testo e simboli]Numeri permette di scrivere diretta-


mente un numero sul foglio di lavoro. Il numero può in seguito
essere editato e animato. Con un doppio clic sul numero compaio-
no due piccole frecce nella finestra di testo che contiene il numero,
che permettono di incrementare o diminuire il numero. Il passo
dell’incremento o del decremento dipende dalla posizione del cur-
sore nel testo. Per esempio, se il numero visualizzato è 30,29 e se il
cursore è tra le cifre 2 e 9, le freccette e l’animazione modificheran-
no il numero con incrementi di ± 0,1.
Lo strumento [misura]Distanza o lunghezza crea un numero che
rappresenta la distanza tra due punti, tra un punto e una retta, tra un
punto e una circonferenza, la lunghezza di un segmento, la lunghez-
za di un vettore, il perimetro di un poligono, la lunghezza di una cir-
conferenza, la lunghezza di una ellisse o di un arco di circonferenza.
Il risultato ha un’unità di misura di lunghezza, per default il cm.
Lo strumento [misura]Area costruisce un numero che rappresenta
l’area di un poligono, di un cerchio, di un’ellisse. Il risultato possie-
de un’unità di misura di superficie, per default il cm 2.
Lo strumento [misura]Pendenza misura la pendenza di una retta, di
una semiretta, di un segmento, di un vettore. Il risultato è ovvia- 1
Jules Henri Poincaré
mente senza unità di misura. 1854-1912

59
Manuale
di riferimento
Lo strumento [misura]Calcolatrice consente di fare dei calcoli a
partire da numeri già presenti sul foglio, dalle costanti pi (il
numero π) e infinito e dai numeri reali inseriti direttamente.
Sono definiti gli operatori usuali: x + y, x - y, x * y, x / y, - x, x y, e
le parentesi. La calcolatrice riconosce anche le funzioni usuali
seguenti: abs(x), sqrt(x), sin(x), cos(x), tan(x), arcsin(x), arc-
cos(x), arctan(x), sinh(x), cosh(x), tanh(x), arcsinh(x),
arccosh(x), arctanh(x), ln(x), log(x), exp(x), min(x,y), max(x,y),
ceil(x), floor(x), round(x), sign(x), random(x,y). Sono anche
riconosciute diverse variazioni di questa sintassi: una maiuscola
iniziale, oppure i nomi, asin, sh, ash, arcsh,...

Le funzioni inverse possono essere selezionate con l’aiuto del


tasto inv seguito dalla funzione. Per esempio per ottenere arc-
sin, si deve cliccare sui tasti della Calcolatrice inv e poi sin.
Questo è anche esteso a inv-sqrt che fornisce la funzione sqr
(quadrato di un numero), inv-ln che fornisce exp e inv-log
che dà 10 x.

A parte gli operatori classici, la cui semantica è evidente, floor(x)


restituisce il più grande intero minore od uguale a x, ceil(x) il
più piccolo intero maggiore o uguale a x, round(x) l’intero più
vicino a x in valore assoluto, sign(x) restituisce -1, 0 o +1 a
seconda che x sia negativo, nullo o positivo, e infine random
restituisce un numero “reale” casuale compreso tra x e y, che
segue la legge di distribuzione uniforme. Affinché il risultato di
random sia aggiornato quando la figura viene manipolata, è suffi-
ciente introdurre un parametro che dipenda dalla figura negli argo-
menti di random, anche se questo parametro non ha alcun effetto
sul risultato, per esempio random(0,1 + 0 * a), con a che dipende
da un elemento libero della figura.
Cliccando sul tasto = della calcolatrice si ottiene il risultato.
Subito dopo questo numero può essere trascinato e posto libera-
mente sul foglio di lavoro. Questo risultato, bene inteso, sarà
aggiornato durante la manipolazione della figura.
Nello stesso calcolo possono essere usate diverse unità di misura;
per esempio 1 inch (pollice) + 1 cm è valutato come 3,54 cm.

Lo strumento [misura]Applica un’espressione calcola il valore di


un’espressione presente sul foglio di lavoro. Si seleziona l’espres-
sione, poi Cabri Géomètre richiede che l’utente selezioni dei
numeri posti sul foglio di lavoro, uno per ciascuna delle variabili
contenute nell’espressione.

60
Manuale
di riferimento
Per esempio, se l’espressione 3 * x + 2 * y - 1, Cabri Géomètre
richiederà un numero per x, un numero per y e poi creerà un
nuovo numero che rappresenta il risultato; questo numero verrà
disposto liberamente sul foglio di lavoro con un clic del mouse.
Questo numero potrà servire di base per ulteriori calcoli.
Come abbiamo detto sopra, un numero appare sullo schermo
solo all’interno di un testo. Un numero “eredita” gli attributi grafi-
ci del testo di cui fa parte (vedere gli attributi del testo nella
sezione [5.17] “Testo”).
Oltre a questi attributi, esso possiede, come attributo specifico, il
numero delle cifre significative visualizzate.
Per ogni incognita a, b, c,… o x, y… Cabri Géomètre chiede il
valore; quando l’espressione è della forma f(x), allora cliccando
sugli assi si ottiene automaticamente il grafico di y = f(x).

5.15 PROPRIETÀ 5.15

Una proprietà viene visualizzata sotto la forma di una parte di testo


nella figura. È gestita nella stessa maniera di un numero e viene aggior-
nata durante la manipolazione della figura. Il testo mediante il quale
viene visualizzata una data proprietà può essere editato.

Lo strumento [proprietà]Allineato? verifica l’allineamento di tre punti.


Il testo corrispondente visualizzato può essere I punti sono alli-
neati, oppure, al contrario, I punti non sono allineati.
Lo strumento [proprietà]Parallelo? verifica se due oggetti rettilinei
hanno la stessa direzione. Una direzione è definita da una retta, una
semiretta, un segmento, un vettore, il lato di un poligono, un asse di un
sistema di coordinate. Il risultato può essere Gli oggetti sono
paralleli, oppure, al contrario, Gli oggetti non sono paralleli.
Lo strumento [proprietà]Perpendicolare? verifica la perpendicolarità
tra due direzioni. Il suo funzionamento è identico a quello visto per lo
strumento [proprietà]Parallelo?
Lo strumento [proprietà]Equidistante? richiede la selezione di tre
punti O, A, e B e verifica se le distanze OA e OB sono uguali.
Il risultato può essere I punti sono equidistanti, oppure, al con-
trario, I punti non sono equidistanti.
Lo strumento [proprietà]Appartiene a ... ? richiede la selezione di un
punto e di un altro oggetto che non sia un punto, e verifica se il punto
giace sull’oggetto. Il risultato sarà Il punto giace sull’oggetto,
oppure, al contrario, Il punto non giace sull’oggetto.
Una proprietà eredita gli attributi dal testo di cui fa parte (vedere gli
attributi di testo nella sezione [5.17]“Testo”).

61
Manuale
di riferimento
5.16 5.16 ESPRESSIONE

Un’espressione è un testo che rappresenta un’espressione sintatti-


camente corretta per la calcolatrice contenente una o più variabili.
I nomi ammessi per le variabili sono a, b,..., z.

Lo strumento [testo e simboli]Espressione permette di creare una


nuova espressione. Le espressioni sono editate allo stesso modo
dei testi. La loro correttezza sintattica viene verificata nel momento
della loro applicazione (vedere la sezione precedente sui numeri).
Gli operatori non possono essere omessi: 3 * x è riconosciuto, ma
3x non lo è.
Un’espressione può in seguito essere calcolata per diversi valori
delle sue variabili, utilizzando lo strumento [misura]Applica un’
espressione. Questo strumento richiede inizialmente la selezione di
un’espressione, poi di tanti numeri sul foglio di lavoro quante sono
le variabili nell’espressione. Nel caso in cui l’espressione contenga
l’unica variabile x, questo strumento permette anche di selezionare
l’espressione e poi un asse cartesiano: in questo caso viene imme-
diatamente disegnato il grafico della funzione corrispondente.
Gli attributi di un’espressione sono l’ordine dei caratteri, il suo alli-
neamento, i tre colori di base dello sfondo e dei caratteri.

5.17 5.17 TESTO

Un testo è un rettangolo contenente dei caratteri “statici” e degli


elementi “dinamici”. Gli elementi dinamici vengono aggiornati
assieme alla figura; possono essere i numeri o le proprietà conte-
nuti nel foglio di lavoro.
Tutti i testi presenti sul foglio di lavoro sono liberamente editabili.
Gli strumenti di Cabri Géomètre che forniscono in uscita numeri o
proprietà in effetti costruiscono in modo implicito un testo, che
contiene un numero o una proprietà. Se ad esempio si misura la
distanza tra due punti A e B, si può così aggiungere direttamente i
caratteri “AB =” davanti al numero contenuto nel testo così creato.

Lo strumento [testo e simboli]Testo permette di creare o di edita-


re un testo. Nel momento dell’editazione si possono includere in
esso degli elementi dinamici, come numeri e proprietà.
Le etichette inserite nel testo sono automaticamente aggiornate in
relazione alle modifiche o alle trasformazioni del diagramma.

62
Manuale
di riferimento
Lo strumento [misura]Coordinate o equazioni crea un testo che con-
tiene le coordinate dei punti o l’equazione di altri oggetti selezio-
nati. Questo oggetto può essere un punto, una retta, una circon-
ferenza, una conica, un luogo. Nel caso dei punti, si ottiene un
testo, ad esempio, del tipo (3,14; 2,07). Per gli altri oggetti si
ottiene un’equazione algebrica, secondo le impostazioni del
Menu Preferenze: ax + by + c = 0 o y = ax + b per le rette e
ax 2 + bxy + cy 2 + dx + ey + f = 0 o (x - x0) 2 / a 2 ± (y - y0) 2 / b 2 = ±1
per le coniche.

Per i luoghi, l’algoritmo di determinazione dell’equazione è di


tipo numerico e si applica alle curve algebriche di grado fino a 6.

Quando nello stesso foglio di lavoro sono definiti più sistemi di


assi coordinati, lo strumento [misura]Coordinate ed equazioni
richiede la selezione di uno degli assi.

Gli attributi di un testo sono il tipo di carattere, il suo allineamen-


to, i tre colori di sfondo, del bordo e del testo. Le equazioni pos-
siedono come attributi supplementari il tipo di equazione e il
sistema di coordinate utilizzato.

5.18 SEGNO DI UN ANGOLO 5.18

Un segno di angolo è costruito con l’aiuto dello strumento


[testo e simboli]-Segna un angolo. Lo strumento richiede tre punti
A, O e B e segna l’angolo (OA, OB) di vertice O. Se l’angolo è
retto, il segno prende automaticamente una forma specifica.

Lo strumento [manipolazione]Puntatore permette di modificare le


dimensioni del segno di un angolo e inoltre, se si vuole, di
segnare anche l’angolo concavo, complementare dell’angolo con-
vesso creato: per far questo occorre trascinare e rilasciare il
segno dell’angolo “attraversando” con il cursore il vertice dell’an-
golo, per passare dall’altra parte di questo vertice.

Gli attributi del segno di un angolo sono il suo colore, il suo spes-
sore, il suo tipo di tratto, il suo tipo di segno e la sua etichetta.

63
Manuale
di riferimento
5.19 5.19 ASSI

Un sistema di assi cartesiani è composto da un punto – l’origine


– e da due rette – gli assi – passanti per questo punto, muniti
ciascuno di un punto unità. Gli assi non sono necessariamente
perpendicolari, ma perché definiscano un riferimento, non devo-
no essere coincidenti.

Ogni figura è riferita per default a un’origine e a degli assi coordi-


nati. Inizialmente l’origine è posta al centro del foglio di lavoro e gli
assi sono ortogonali e monometrici, con un’unità di misura di 1 cm.

Gli strumenti [attributi]Mostra gli assi e [attributi]Nascondi gli assi


permettono di visualizzare o di nascondere gli assi definiti per default.

Lo strumento [attributi]Nuovi assi crea un nuovo sistema di assi


seguendo due possibili procedure:
• procedura “un punto + due direzioni”: con tre clic,
selezionare successivamente l’origine, la direzione del primo asse,
la direzione del secondo asse. La scala è automaticamente indica-
ta con un’unità = 1 cm per entrambi gli assi.
• procedura “un punto + una direzione e la scala”: creare un
punto prima di attivare lo strumento. Attivare lo strumento e con
tre clic selezionare successivamente l’origine (in posizione qualsi-
asi), fissare simultaneamente la direzione del primo asse e la sua
scala cliccando sul punto esistente (l’utente può anche creare il
punto “al volo” usando il tasto “Alt”), poi fissare, con un clic, la
direzione del secondo asse

Gli attributi di un sistema di assi sono il suo colore, il suo spes-


sore e il suo tipo di tratto.

5.20 5.20 GRIGLIA


Una griglia è definita a partire dal sistema di assi corrente.
Rappresenta un insieme “infinito” di punti regolarmente disposti
rispetto agli assi nel foglio di lavoro (sia in coordinate cartesiane
che in coordinate polari). Si crea una griglia con lo strumento
[attributi]Griglia selezionando un sistema di assi.
Gli attributi di una griglia sono il colore dei suoi punti e il tipo di
sistema di coordinate scelto (cartesiano o polare).

64
Manuale
di riferimento

5.21 TABELLA 5.21

Una tabella è uno schema che serve per raccogliere una serie di
numeri proveniente dal foglio di lavoro. Una figura può contene-
re una sola tabella.

Si crea una tabella con lo strumento [misura]Tabella. Un primo


clic crea la tabella nella stessa posizione del cursore; cliccando
nel seguito su numeri esistenti nella figura, questi vengono inseri-
ti nelle prime celle della prima riga. Con lo strumento [manipola-
zione]Puntatore, si potrà selezionare nuovamente la tabella e ridi-
mensionare la sua finestra portando il cursore sull’angolo destro
in basso della tabella e trascinandolo. Se davanti ad un numero è
stato aggiunto un testo, questo testo sarà usato come titolo della
colonna corrispondente.

Si potrà nel seguito manipolare la figura e usare il tasto Tab per


creare una nuova riga nella tabella con i valori correnti dei
numeri scelti. Se si seleziona la tabella prima di far partire un’ani-
mazione, le righe della tabella saranno riempite automaticamente
durante l’animazione, fino ad un massimo di 1000 righe.
Se si seleziona la tabella prima di usare il comando [Edita]Copia,
il contenuto della tabella viene copiato sotto forma di testo nella
memoria di transito del sistema (Appunti), e può essere incollato
tale e quale in un foglio elettronico, come ad esempio
Microsoft® Excel, che permette di elaborare i dati prodotti.

65
Manuale
di riferimento
CAPITOLO 6

STRUMENTI DI ESPLORAZIONE

6.1 TRACCIA 6.1

Lo strumento [testo e simboli]Traccia permette di selezionare gli


oggetti che lasceranno una traccia durante la manipolazione della
figura. Quando lo strumento è attivo, gli oggetti che lasciano una
traccia sono evidenziati da un lampeggiamento. Per aggiungere o
togliere oggetti dalla lista di quelli che lasciano la traccia, occorre
selezionarli, come si fa per tutti gli altri strumenti di questo tipo
(oggetti iniziali e finali di una macro, oggetti nascosti,...). Durante la
manipolazione della figura, gli oggetti selezionati lasciano una traccia
della loro posizione e questo consente di studiare le loro variazioni.

6.2 FISSA/LIBERA 6.2

Lo strumento [testo e simboli]Fissa/Libera permette di fissare la


posizione di punti liberi oppure di punti liberi su un oggetto.
Questi punti appariranno allora con una piccola “puntina” quando
lo strumento è attivato. “Mettere una puntina” su un punto fa in
modo che non si possa più manipolare non solo questo punto,
ma anche tutti gli oggetti che intervengono nella sua costruzione.
Il punto non può essere cancellato senza prima togliere la “puntina”.

6.3 RIDEFINIZIONE DI UN OGGETTO 6.3

La ridefinizione è una potente funzione di Cabri Géomètre che permet-


te di modificare la definizione di un elemento della figura già costruito.
Si può per esempio sostituire una costruzione con un’altra, diminuire o
aumentare il numero dei gradi di libertà di un oggetto. Per ridefinire un
oggetto, si attiva lo strumento [costruzioni]Ridefinizione di un oggetto,
poi si seleziona l’oggetto. Appare allora un menu (dipendente dall’og-
getto), che permette di scegliere il tipo di ridefinizione da effettuare.
Secondo l’opzione scelta, è necessario allora selezionare uno o più
oggetti, oppure eventualmente nessun oggetto.

67
Manuale
di riferimento
6.4 6.4 ANIMAZIONE
Gli strumenti [testo e simboli]Animazione e [testo e simboli]
Animazione multipla permettono di animare uno o più elementi
della figura. Animare una figura consiste nel “lanciare” uno o più
oggetti secondo una traiettoria definita dall’utente.

Per “lanciare” un’animazione semplice, si attiva lo strumento


[testo e simboli]Animazione, poi si clicca sull’oggetto da animare
e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, si sposta il curso-
re nel verso opposto dell’animazione voluta. Si tende allora una
piccola “molla”, che fissa la direzione e la velocità dell’animazio-
ne. La velocità totale della animazione è inizialmente determinata
dalla lunghezza della molla. Successivamente, premendo “+” o “-”
si può aumentare o diminuire la velocità dell’animazione.
I punti di un oggetto vengono animati con continuità lungo il loro
sostegno. I punti di un segmento o di un arco di circonferenza
sono animati avanti e indietro. Inoltre, un numero (libero o inserito
in un testo) può essere animato facendolo diminuire o aumentare.

Per definire e avviare un’animazione multipla, si attiva lo strumen-


to [testo e simboli]Animazione multipla. Appare allora una finestra
di controllo dell’animazione che consente di definire e di cancella-
re delle molle (bottoni in alto), di lanciare e di fermare l’animazio-
ne (bottone in basso a sinistra) o di riportare la figura nello stato
iniziale (bottone in basso a destra). La scelta delle molle da creare
si fa cliccando su un punto, poi cliccando di nuovo per definire la
velocità e la direzione dell’animazione. L’ergonomia è po’ diversa
da quella dell’animazione semplice, perché qui non si deve man-
tenere premuto il tasto del mouse per creare la molla.

I parametri dell’animazione multipla sono conservati fino a quando


non si chiude questo strumento e finché non si salva la figura.
Un’opzione presente durante il salvataggio della figura consente di
avviare automaticamente l’animazione multipla all’apertura della figura.

6.5 6.5 REGISTRAZIONE DELLA SESSIONE DI LAVORO


Il menu [Sessione] consente di registrare una sessione di lavoro,
per esempio per analizzare le strategie di risoluzione di un allievo,
di rivederla e di stamparla passo a passo (anche più passi per ogni
pagina). Questo fornisce anche la possibilità di annullare tanti passi
quanti si voglia.

68
Manuale
di riferimento
6.6 DESCRIZIONE DELLA FIGURA 6.6

Il tasto F10 permette di visualizzare o di nascondere la finestra di


testo. In questa finestra appare, in forma testuale, l’insieme delle
costruzioni della figura, nell’ordine cronologico della loro creazione.

Un clic sulla descrizione di un oggetto mette in grassetto gli


oggetti che sono serviti a costruirlo. Si può anche utilizzare que-
sta finestra per designare gli oggetti e dare un nome a quelli che
non lo hanno.

È possibile copiare il contenuto di questa finestra e incollarlo,


come testo descrittivo della figura, in altre applicazioni. La copia
si fa a partire dal menu contestuale, ottenuto quando si clicca sul
tasto destro del mouse, nella finestra di descrizione.

Questo menu contestuale consente anche di visualizzare gli


oggetti nascosti e gli oggetti intermedi delle macro (eventualmen-
te dopo l’introduzione di una password, definita durante la crea-
zione della macro o del salvataggio della figura).
Un clic su un oggetto nella figura evidenzia la riga nella finestra
di descrizione della figura. Al contrario, un clic su una riga nella
finestra di descrizione della figura seleziona l’oggetto corrispon-
dente nella figura.

69
Manuale
di riferimento
CAPITOLO 7

ATTRIBUTI

Gli attributi di un oggetto sono accessibili in generale in diversi modi:

• utilizzando uno strumento della casella [attributi] che modifica


specificamente un attributo;

• utilizzando lo strumento [attributi]Aspetto;

• attraverso il menu contestuale dell’oggetto, accessibile tramite un


clic sul tasto destro del mouse quando il cursore è sull’oggetto;

• con l’aiuto della barra degli attributi, che si rende visibile selezio-
nando il menu [Opzioni]Mostra la barra gli attributi, o premendo il
tasto F9;

• tramite la casella di dialogo “Preferenze”, che permette di modifi-


care gli attributi per default dei nuovi oggetti, ma anche quelli degli
oggetti selezionati (vedere il capitolo [8] “PREFERENZE E PERSONALIZZA-
ZIONE”).

Gli attributi per default dei nuovi oggetti, nel momento della loro crea-
zione, sono definiti nella finestra di dialogo delle preferenze (vedere il
capitolo [8] “PREFERENZE E PERSONALIZZAZIONE”).

7.1 COLORE 7.1

Il colore può assumere diversi aspetti: per i punti, si tratta del


colore del punto; per gli oggetti rettilinei e per le curve, del colo-
re del tratto; per i testi, del colore dei caratteri.

Il colore è modificato con lo strumento [attributi]Colore, selezio-


nando nella palette il colore scelto e poi gli oggetti che devono
ricevere tale colore.

71
Manuale
di riferimento
Il colore è anche modificato con lo strumento della barra
degli attributi, selezionando l’oggetto o gli oggetti da colorare,
poi il colore.

Infine, si può assegnare un colore “calcolato” ad un oggetto.


Questo si può fare unicamente attraverso il menu contestuale
dell’oggetto, scegliendo [Tasto destro]Colore variabile: selezio-
nare il parametro rosso/verde/blu. Cabri Géomètre
richiede allora la selezione di un numero sul foglio di lavoro. La
corrispondenza tra l’intensità i del parametro nell’intervallo [0, 1]
e il numero x selezionato è determinata da una funzione a “denti
di sega”, di periodo 2. Questa funzione coincide con l’identità (i
= x) tra 0 e 1, poi decresce linearmente (i = 2 - x) tra 1 e 2, per
ritornare a 0 in x = 2. Per esempio, il numero 7,36 corrisponde
alla stessa intensità di 5,36, di 3,36, di 1,36, o di -0,64, ..., dovuto
alla periodicità della funzione. Il numero 1,36 è tra 1 e 2, e que-
sta intensità è dunque di 2 - 1,36 = 0,64.

I parametri delle componenti non definite sono posti uguali a 0.


In coordinate RGB (Rosso, Verde, Blu), la terna (0,0,0) corrispon-
de al nero, (1,1,1) al bianco, (1,0,0) al rosso, (0,1,0) al verde,
(0,0,1) al blu, (1,1,0) al giallo, (1,0,1) al magenta e (0,1,1) al ciano.

7.2 7.2 COLORE DI RIEMPIMENTO

Questa proprietà riguarda i poligoni, le circonferenze, gli archi di cir-


conferenza e i testi. Per i testi, si tratta del colore di sfondo del rettan-
golo che ingloba il testo. Il colore di riempimento è modificato con lo
strumento [attributi]Riempimento, selezionando nella palette il colore
scelto e poi gli oggetti che lo devono ricevere. Per annullare un colo-
re di riempimento, è sufficiente applicare di nuovo all’oggetto lo stes-
so colore. Il colore di riempimento si può anche modificare con lo
strumento della barra degli attributi, selezionando l’oggetto o gli
oggetti da riempire, poi il colore. Si può assegnare ad un oggetto un
colore di riempimento “calcolato”, attraverso il menu contestuale del-
l’oggetto. Il funzionamento è lo stesso visto per il colore di un oggetto
(vedere la sezione precedente). Per default gli oggetti mescolano i
loro colori. Si può rendere un oggetto opaco o trasparente attivando il
suo menu contestuale. La mescolanza si fa tramite un “AND” logico,
simile alla sintesi additiva dei colori. Per esempio, la mescolanza di
giallo e di ciano darà il verde. Gli oggetti opachi sono visualizzati
“sopra” gli oggetti trasparenti, nel loro ordine di creazione.

72
Manuale
di riferimento

7.3 COLORE DEL TESTO 7.3

Si tratta del colore dei caratteri di un testo.


Lo strumento [attributi]Colore del testo permette di modificare il
colore del testo. Si seleziona il colore, poi gli oggetti ai quali
applicarlo. Anche lo strumento della barra degli attributi per-
mette di modificare il colore del testo. Si selezionano gli oggetti,
poi il colore nella palette.

7.4 TIPO E GRANDEZZA DEI PUNTI 7.4

La grandezza dei punti si modifica con lo strumento [attributi]Spessore.


La grandezza dei punti è anche accessibile tramite lo strumento corri-
spondente della barra degli attributi. Il tipo dei punti è accessibile attraver-
so lo strumento [attributi]Aspetto e anche tramite la barra degli attributi.

7.5 TIPO E SPESSORE DEL TRATTO, RETTE INTELLIGENTI 7.5

Il tipo (continuo, tratteggiato, punteggiato) e lo spessore (norma-


le, spesso, molto spesso) di tratto sono accessibili tramite lo stru-
mento [attributi]Tratteggio e [attributi]Spessore, e anche tramite
gli strumenti corrispondenti della barra degli attributi.
La visualizzazione delle rette e delle semirette può essere sia limi-
tato alla finestra (per default), sia limitato alla zona utilizzata dalle
rette e semirette (rette e semirette intelligenti ).
In quest’ultimo caso, Cabri Géomètre determina dove far terminare la
visualizzazione in funzione dei punti presenti sulla retta.
Si hanno due possibilità di disegno delle “rette intelligenti”: con o senza
una freccia sugli “estremi”. A questa scelta si accede tramite la barra
degli attributi. Nel disegno delle rette “intelligenti” gli estremi possono
essere liberamente spostati. Se si chiede l’intersezione di due rette intel-
ligenti che non sono parallele, la visualizzazione di queste due rette
intelligenti è automaticamente estesa oltre il loro punto di intersezione.

7.6 CARATTERI E ALLINEAMENTO 7.6

L’allineamento di zone di testo (sinistra, destra, centrato) viene


modificato per mezzo del menu contestuale (tasto destro del
mouse) del blocco di testo. Questo menu permette anche di modi-
ficare il tipo, la grandezza e lo stile dei caratteri selezionati di una
zona di testo. Ogni carattere può avere degli attributi diversi.
Gli attributi dei caratteri si possono anche editare per mezzo del
menu [Opzioni]Carattere... .

73
Manuale
di riferimento
7.7 7.7 EQUAZIONI E CIFRE SIGNIFICATIVE
Il numero di cifre significative visualizzate per i numeri è definito
per default nelle Preferenze (menu Opzioni). Possiamo modificarlo
selezionando il numero e poi premendo sui tasti - o + della tastiera.

Il tipo e il formato di un’equazione possono essere modificati trami-


te il menu contestuale (tasto destro del mouse) associato all’equazio-
ne e anche tramite la voce del menu [Opzioni]Preferenze....

7.8 7.8 IMMAGINI ALLEGATE AGLI OGGETTI


Cabri Géomètre II Plus permette di allegare delle immagini bit-
map (nei formati GIF, JPG o BMP) ai punti, ai segmenti, ai trian-
goli, ai quadrilateri e allo sfondo della finestra del foglio di lavo-
ro. Questa funzionalità permette di sostituire la rappresentazione
per default di questi oggetti con un’immagine scelta dall’utente.
Nel caso di un triangolo, l’immagine viene adattata a un paralle-
logramma in cui tre dei vertici sono quelli del triangolo.
In tutti i casi, l’accesso a questa funzionalità si può fare attraverso
il menu contestuale (premendo il tasto destro del mouse) dell’og-
getto considerato. Nel caso dello sfondo della finestra, si clicca
sul tasto destro del mouse in una zona vuota e si sceglie un’im-
magine da mettere nello sfondo.
Il menu fornisce anche la possibilità di scegliere tra alcune imma-
gini per default (gli schermi delle calcolatrici TI-83, TI-89, TI-92)
oppure di leggere un file immagine nel formato GIF, JPG o BMP.
Una volta che l’immagine è stata allegata, la si può cancellare tra-
mite il menu contestuale dell’oggetto.
Le immagini allegate agli oggetti sono salvate con la figura nella
stessa cartella, oppure in file separati. La prima opzione facilita lo
scambio di figure, ma in contropartita può aumentare considere-
volmente le dimensioni dei file.

7.9 7.9 USO “AL VOLO” DELLA BARRA DEGLI ATTRIBUTI


Una volta che l’utente ha già iniziato una costruzione, per esempio
quando ha già cliccato su un punto per disegnare una retta, è possi-
bile cliccare su una delle caselle nella Barra degli Attributi per cam-
biare “al volo” l’attributo corrispondente (colore, spessore, visualiz-
zazione intelligente per le rette) della retta che sta per essere creata.

74
Manuale
di riferimento
CAPITOLO 8

PREFERENZE E PERSONALIZZAZIONE

8.1 FINESTRA DI DIALOGO DELLE PREFERENZE 8.1

La finestra di dialogo delle preferenze consente di modificare gli


attributi di oggetti esistenti e di nuovi oggetti e anche di scegliere
i parametri di comportamento di Cabri Géomètre. Vi si accede
tramite il menu [Opzioni]Preferenze... . Questa finestra di dialogo
contiene un certo numero di schede tematiche che vengono illu-
strate dettagliatamente nei seguenti paragrafi.

In tutte le schede, il bottone “Configurazione originale” permette


di richiamare nella scheda corrente la “configurazione di fabbri-
ca” del software, ovvero la configurazione iniziale del software
alla sua installazione.

Nelle schede che modificano gli attributi degli oggetti, sono pre-
senti un bottone “Applica a” e due caselle di selezione
“Selezione” e “Nuovi oggetti” che consentono di applicare le
modifiche fatte nella scheda agli oggetti selezionati, e/o di
memorizzare queste modifiche per applicarle nel momento della
costruzione di nuovi oggetti.

Nella parte comune a tutte le schede (in basso), un bottone


“Salva come file” permette di salvare in un file .ini l’insieme delle
preferenze attuali. Esse saranno applicate quando questo file sarà
aperto tramite il menu [File]Apri.

Il bottone “Chiudi” chiude la finestra di dialogo senza applicare


alcuna modifica supplementare e senza alterare il file di configu-
razione di default. Il bottone “OK” chiude la finestra di dialogo
dopo avere applicato le modifiche apportate in ciascuna scheda
ed eventualmente cambia il file di configurazione se la casella
“Salva come valori di default” è stata selezionata.
I paragrafi seguenti illustrano in dettaglio, una per una, le diverse
schede della finestra di dialogo Preferenze.

77
Manuale
di riferimento
8.1.1 8.1.1 Opzioni per i luoghi

Questa scheda riguarda gli attributi specifici dei luoghi. Il


“Numero di oggetti di un luogo” è il numero minimo di posizioni
del punto variabile da prendere in considerazione per tracciare il
luogo come un insieme discreto.
Nel caso di luoghi di punti, è possibile fare la scelta tra il collega-
mento dei punti, per ottenere una curva, oppure, semplicemente,
il disegno di un insieme discreto di punti.
Nel caso di luoghi di rette, semirette, segmenti, vettori e circonfe-
renze, Cabri Géomètre può calcolare l’inviluppo degli oggetti,
ossia una curva tangente a tutti gli oggetti del luogo, o disegnare
semplicemente l’insieme degli oggetti, in base alla scelta fatta
nella casella “Inviluppo”.

8.1.2 8.1.2 Stili di default

Questa scheda riguarda gli attributi comuni ai testi e agli oggetti gra-
fici. Per ogni tipo di testo, si potrà scegliere un tipo di carattere, con
il suo stile, la sua dimensione e il suo colore. Per ogni tipo di ogget-
to grafico, si sceglierà il colore, lo stile del tratto, lo spessore, lo stile
del punto, la dimensione del punto, lo stile degli estremi, lo stile del
segno di un angolo. Secondo il tipo di oggetto, alcuni di questi attri-
buti non servono e non sono quindi visualizzati.

8.1.3 8.1.3 Geometria

Questa scheda permette di controllare il comportamento del


“motore geometrico” di Cabri Géomètre.
Per default, Cabri Géomètre crea implicitamente dei punti nel
corso delle costruzioni, quando si seleziona un punto non ancora
definito su una curva o su un’intersezione di oggetti.
Spesso, questa possibilità accresce considerevolmente la facilità
d’uso e la rapidità di costruzione delle figure. Tuttavia, si può dis-
attivare questo comportamento.
La gestione dell’infinito si riferisce alle estensioni del piano eucli-
deo in Cabri Géomètre, che servono come modello geometrico al
software. Se questa opzione è attivata, il modello del piano viene
esteso con una retta “all’infinito”: due rette parallele avranno un
punto d’intersezione, una circonferenza potrà avere il suo centro

78
Manuale
di riferimento
all’infinito, ecc. Certe costruzioni specificamente non proiettive
non possono essere estese. Per esempio, un segmento non potrà
avere uno dei suoi estremi all’infinito e pertanto in questo caso
non sarà definito, qualunque sia l’opzione scelta.

8.1.4 Opzioni del sistema 8.1.4

Questa scheda permette di controllare il comportamento del siste-


ma e l’interfaccia dell’applicazione con altri software.
Se l’opzione “Copia bitmap” è attivata, il comando [Edita]Copia
metterà nella memoria di transito (Appunti) del sistema un’imma-
gine bitmap del contenuto del rettangolo selezionato. Se questa
opzione non è attivata, l’insieme degli oggetti selezionati sarà
posto nella memoria di transito del sistema (Appunti) sotto forma
vettoriale (Windows Metafile). Per maggiori dettagli su questa
opzione, vedere il capitolo [10] “ESPORTAZIONE E STAMPA”.

Se l’opzione “Disabilita Annulla/Ripristina” è attivata, la funzione


di annullamento e di ripristino dell’ultima azione effettuata non
sarà attivata nel menu [Edita].

La tolleranza è la distanza entro la quale l’applicazione cerca gli


elementi nelle vicinanze del cursore. Una tolleranza maggiore faci-
lita la selezione degli oggetti isolati, ma può diventare fastidiosa
nel caso di oggetti sovrapposti o molto vicini.

Il tipo dei caratteri del cursore è quello del carattere con il quale
sono visualizzati i testi dinamici che appaiono accanto al cursore
durante il suo spostamento, per esempio Simmetrico di que-
sto punto.... Il tipo dei caratteri dei menu è quello utilizzato
nel momento dell’apertura delle diverse caselle degli strumenti per
visualizzare i nomi degli strumenti.

8.1.5 Precisione di visualizzazione e unità 8.1.5

Questa scheda controlla gli attributi dei numeri ottenuti da misure


di oggetti presenti nella figura.
Per i diversi tipi di numeri (lunghezze, angoli, altri), si seleziona
il numero di cifre visualizzate dopo la virgola e l’unità di misura
(per lunghezze, superfici, angoli).

79
Manuale
di riferimento
8.1.6 8.1.6 Sistema di coordinate e forma delle equazioni
Questa scheda controlla lo stile di visualizzazione e il sistema di
coordinate per le equazioni di rette, circonferenze, coniche.
In ogni caso, Cabri Géomètre prova ad ottenere equazioni che
abbiano coefficienti interi o razionali.

Per le rette, si sceglie tra le equazioni del tipo y = ax + b


(che diventa eventualmente x = Costante) e ax + by + c = 0.
Per le circonferenze, si sceglie tra l’equazione generale
x 2 + y 2 + ax + by + c = 0 e l’equazione che fa apparire le coor-
dinate del centro e il raggio (x - x0) 2 + (y - y0) 2 = R 2.
In questo caso, se il centro della circonferenza è all’infinito e se
la gestione dell’infinito è attivata, Cabri Géomètre visualizzerà
un’equazione del tipo y = ax + b e Retta all’infinito, e la circon-
ferenza sarà rappresentata da una retta.
Se la retta stessa è all’infinito, viene mostrata una Retta doppia
all’infinito. (Il centro è un punto all’infinito e un secondo punto,
che determina il raggio, è all’infinito).

Per le coniche, si sceglie tra l’equazione generale


ax 2 + bxy + cy 2 + dx + ey + f = 0 , e l’equazione che fa apparire
il centro della conica (x - x0) 2 / a 2 ± (y - y0) 2 / b 2 = ±1. In que-
sto caso, la conica deve essere una conica a centro (ellisse, iperbo-
le) e i suoi assi devono essere paralleli agli assi coordinati. Se que-
sto non è il caso, viene utilizzata la forma generale dell’equazione.

Per i luoghi viene utilizzato soltanto il sistema di coordinate car-


tesiane. Se una delle due coordinate x o y può essere isolata nel-
l’equazione ottenuta, allora la visualizzazione dell’equazione sarà
del tipo x = f (y) o y = f (x); altrimenti la visualizzazione dell’e-
quazione prenderà la forma generale di una somma di monomi
aij x iy j uguagliata a 0 (un polinomio nelle variabili x e y ugua-
gliato a 0).

8.2 8.2 BARRE DI STRUMENTI PERSONALIZZATE


L’utente può aggiungere i suoi propri strumenti (costruiti utilizzan-
do la casella Macro) alla barra degli strumenti e anche raggruppare
questi strumenti in altre caselle di strumenti. Si possono anche eli-
minare degli strumenti dalle caselle e dalla barra degli strumenti.
Questa personalizzazione è utile non solo per estendere
Cabri Géomètre, ma anche in classe, per lavorare su esercizi con un

80
Manuale
di riferimento
numero limitato di strumenti dati inizialmente (per esempio senza gli
strumenti Retta perpendicolare e Retta parallela). Per il lavoro in clas-
se, la barra degli strumenti personalizzata può essere protetta da una
password, evitando così che gli allievi possano modificare tale barra.
Nel momento della creazione delle macro, gli strumenti corri-
spondenti vengono aggiunti nella casella degli strumenti [macro].
La modifica della barra degli strumenti si fa selezionando
[Opzioni]Configurazione degli strumenti.... Apparirà quindi la
finestra di dialogo di personalizzazione. Con questa finestra
visualizzata gli strumenti possono essere spostati da una casella
all’altra: si apre una casella e si clicca per selezionare uno stru-
mento; un altro clic serve per trascinare-rilasciare uno strumento.
Per eliminare uno strumento lo si trascina e lo si porta nel
“Cestino”, la cui icona appare a destra della barra degli strumenti.

Le modifiche della barra degli strumenti non sono salvate con le


figure. La barra degli strumenti deve quindi essere salvata a parte,
in un file di tipo “menu” con estensione .men, per poter essere
riutilizzata in altre sessioni di lavoro. Se nel momento della modi-
fica della barra viene inserita una password, questa sarà richiesta
prima di potere modificare di nuovo la barra degli strumenti.

8.3 LINGUA 8.3

Il menu [Opzioni]Lingua... dà accesso a una finestra di dialogo di


apertura di un file. Questa finestra di dialogo permette di selezio-
nare un file di lingua di Cabri Géomètre, di estensione .cgl, che
contiene l’insieme dei testi visualizzati dal software in una data
lingua. La nuova lingua è installata immediatamente, senza dove-
re riavviare il programma.
Dopo l’installazione della nuova lingua, Cabri Géomètre doman-
da se dovrà d’ora in avanti caricare sistematicamente questo file
di lingua nel momento dell’avvio del programma.
È anche possibile trascinare e rilasciare un file xxx.cgl sull'icona
di Cabri, ottenendo l'avvio del programma in quella lingua.

I file di lingua distribuiti con l’applicazione variano secondo il


distributore. Cabri Géomètre è stato tradotto nella maggior parte
delle lingue da professori di matematica che lavorano nei rispetti-
vi paesi. Ci si può mettere in contatto con l’indirizzo di posta
elettronica support@cabri.com per eventuali richieste riguardo
alle lingue disponibili.

81
Manuale
di riferimento
CAPITOLO 9

INTERFACCIA

9.1 BARRA DEI MENU 9.1

1. File
PC MENU AZIONE

Ctrl+N Nuovo Apre una nuova figura che diviene il documento


attivo.
Ctrl+O Apri… Apre una figura di Cabri Géomètre II o II Plus.

Ctrl+W Chiudi Chiude il documento attivo.

Ctrl+S Salva Salva il documento attivo.

Salva con Salva il documento attivo con un nome di file da


nome… specificare.

Salva la figura in un formato leggibile dalle


Esporta per la versioni di Cabri Géomètre disponibili sulle
calcolatrice… calcolatrici Texas Instruments TI-92, TI-92 Plus,
TI-89, TI-83, TI-83 SE e TI Voyage 200.

Ripristina Permette di ritornare all’ultima versione


dall’archivio… salvata della figura.

Mostra il Visualizza un foglio virtuale (1m x 1m).


Permette di modificare la posizione della
disegno… finestra visibile rispetto al foglio.

Imposta Mostra la finestra di dialogo di impostazione


pagina… della pagina per la stampa.

Mostra la finestra di dialogo per la stampa.


Ctrl+P Stampa… Stampa il foglio di lavoro corrente o la zona di
stampa selezionata.

Alt+F4 Esci Esce da Cabri Géomètre II Plus.

83
Manuale
di riferimento
2. Edita
PC MENU AZIONE
Annulla/
Ctrl+Z Annulla l’ultima azione effettuata.
Ripristina
Taglia = elimina gli elementi selezionati e li
Ctrl+X Taglia copia nella memoria di transito (Appunti) del
sistema.

Ctrl+C Copia Copia gli elementi selezionati nella memoria di


transito (Appunti) del sistema.

Incolla = aggiunge gli elementi


Ctrl+V Incolla precedentemente copiati nella memoria di
transito (Appunti) del sistema.

Canc Cancella Cancella gli elementi selezionati.

Ctrl+A Seleziona tutto Seleziona tutti gli oggetti della figura.

Ricostruzione Permette di rivedere lo svolgimento della


passo a passo… costruzione. Sono possibili diverse opzioni.

Ridisegna completamente il contenuto della


Ctrl+F Ridisegna tutto finestra attiva.

3. Opzioni
PC MENU AZIONE

Mostra/Nascondi
Mostra o nasconde la barra degli attributi che
F9 la barra degli
controllano l’aspetto degli oggetti.
attributi

Mostra/Nascondi
F10 la descrizione Mostra o nasconde la descrizione testuale della
figura.
della figura

Mostra la casella di dialogo “Preferenze” per la


scelta per default relativa ai luoghi, ai sistemi di
Preferenze… riferimento, unità di misura, precisione di
visualizzazione, formato delle equazioni,…

Configurazione Visualizza la finestra di dialogo “Configurazione


degli degli strumenti” per la scelta e la disposizione
strumenti… degli strumenti.

Mostra una finestra di dialogo per la scelta della


Lingua… lingua.

Mostra una finestra di dialogo per la selezione


Carattere… dei parametri di visualizzazione dei caratteri.

84
Manuale
di riferimento
4. Finestra
PC MENU AZIONE
Sovrapponi
Affianca
orizzontalmente Menu standard di Windows per gestire i file
delle figure aperte e la presentazione delle
Affianca finestre.
verticalmente
Chiudi tutto

Figura 1… La lista delle figure aperte è presente in questo


menu.

5. Sessione

Inizia la Inizia oppure termina la registrazione di una


F2 sessione di lavoro.
registrazione…

Mostra una finestra di dialogo che permette di


Leggi una
F4 selezionare un file e di rivedere lo svolgimento
sessione… della costruzione.
Mostra una finestra di dialogo che permette di
Stampa una
F5 stampare una sessione di lavoro secondo
sessione… parametri di stampa indicati.

F6 Precedente Mostra il passo precedente della costruzione.

F7 Successiva Mostra il passo successivo della costruzione.

6. Aiuto
Mostra/nasconde, in basso sullo schermo, la
F1 Aiuto finestra di aiuto per lo strumento che si sta
usando.
Informazioni su Visualizza la finestra di dialogo “Informazioni
Cabri Géomètre su Cabri Géomètre II Plus” che indica il numero
II Plus… della versione e il tipo di licenza.

7. Altri
Visualizza in grassetto oppure in modo normale tutti gli oggetti della
Ctrl+D figura, per facilitare la presentazione tramite proiezione o
l’utilizzazione di Cabri da parte di utenti con problemi di vista.

Ctrl++ Zoom avanti

Ctrl+- Zoom indietro


Visualizza il menu che permette di cambiare l’unità di misura
Ctrl+U selezionata.

Ctrl+Tab Mette in primo piano una figura già aperta.

Un clic prolungato in una zona libera del foglio di lavoro rende


lampeggianti tutti i punti liberi della figura.

85
Manuale
di riferimento
9.2 9.2 BARRA DEGLI STRUMENTI

La barra degli strumenti, per default, di Cabri Géomètre II Plus è la


seguente:

Questa barra può essere interamente ridefinita dall’utente (vedere


il capitolo [8] “Preferenze e personalizzazione”).

Ogni icona corrisponde a una parola (o gruppo di parole) che


permette di descrivere l’oggetto cui si riferisce.
Questo è fondamentale per l’insegnamento della geometria ad
allievi che manipolano gli oggetti nello stesso tempo in cui
apprendono la terminologia che permette di parlarne.

Selezione dello strumento Retta


nella casella degli strumenti
“Oggetti rettilinei”.

Con un clic prolungato (tenendo premuto il tasto sinistro del


mouse) su un’icona, si apre una casella degli strumenti: si ottiene
una lista nella quale si può scegliere un nuovo strumento.
L’icona dello strumento scelto sostituisce l’icona iniziale nella
barra degli strumenti. Un semplice clic rapido su un’icona sele-
ziona lo strumento corrispondente. Forniamo, qui di seguito, l’e-
lenco delle icone disponibili nella barra degli strumenti.

86
Manuale
di riferimento
1. Manipolazione

Puntatore Seleziona e sposta gli oggetti (traslazione).

Fa ruotare un oggetto attorno al suo baricentro


Ruota o ad un punto.

Dilata o riduce un oggetto attorno al suo


Dilata/Riduci baricentro o ad un punto. Omotetia su un
oggetto rispetto al suo centro.

Ruota e dilata (riduce) simultaneamente un


oggetto attorno al suo centro geometrico o ad
Ruota e Dilata un punto (combinazione di omotetia e
rotazione).

2. Punti

Crea un nuovo punto libero sul foglio di lavoro,


Punto su un oggetto o nell’intersezione di due oggetti
(in relazione alla posizione del cursore).

Punto su un Costruisce un punto libero su un oggetto


oggetto (selezione di un punto su un oggetto esistente).

Intersezione di Costruisce il punto o i punti di intersezione di


due oggetti due oggetti (selezione dei due oggetti).

87
Manuale
di riferimento
3. Oggetti rettilinei
Costruisce una retta determinata da due punti,
oppure da un punto e da una direzione
selezionata tramite un secondo clic. Inoltre, se il
Retta tasto Alt è premuto nel momento della
selezione della direzione, sarà creato un
secondo punto.
Costruisce il segmento determinato da due punti
Segmento (selezione di due punti).
Costruisce la semiretta determinata da un punto
Semiretta (origine) e una direzione oppure un secondo
punto.
Costruisce il vettore determinato da due punti; il
Vettore primo punto è l’origine.

Costruisce il triangolo determinato da tre punti


Triangolo (si selezionano tre punti).
Costruisce il poligono determinato da n punti
(vertici del poligono, almeno 3 e al massimo
Poligono 128). Per terminare la costruzione, si può fare
un doppio clic sull’ultimo punto oppure cliccare
nuovamente sul primo punto.
Costruisce il poligono regolare determinato da
un punto che ne sarà il centro, un secondo punto
per il raggio della circonferenza circoscritta e il
numero dei lati. Si seleziona il numero dei lati, o
Poligono delle punte della stella, spostando il cursore
attorno al centro: in verso orario per ottenere il
regolare poligono convesso e in verso antiorario per
ottenere il poligono stellato. Il simbolo {n , p }
rappresenta un poligono stellato con n punte,
ottenuto congiungendo un vertice ogni p vertici
nel poligono regolare di n lati.

4. Curve
Costruisce una circonferenza dati il suo centro e
Circonferenza un punto per il quale deve passare la
circonferenza oppure una circonferenza libera
di centro dato.
Costruisce l’arco di circonferenza determinato
da tre punti. Il primo e il terzo punto sono gli
Arco di estremi dell’arco. Il secondo punto definisce sia
circonferenza la circonferenza contenente l’arco e sia la parte
di circonferenza da disegnare : quella dove si
trova il secondo punto.

Costruisce la conica determinata da 5 punti dei


Conica quali al più 3 sono allineati.

88
Manuale
di riferimento
5. Costruzioni
Costruisce la retta passante per un punto e
perpendicolare a una direzione data (selezione
Retta di un punto e di una direzione individuata da una
perpendicolare retta oppure una semiretta, un segmento, un
asse coordinato,…).

Costruisce la retta passante per un punto e


Retta parallela avente una data direzione.

Costruisce il punto medio tra due punti o di un


Punto medio segmento (selezione di due punti oppure di un
segmento, o di un vettore o del lato di un
poligono).

Costruisce l’asse di un segmento (retta passante


per il suo punto medio e perpendicolare al
Asse segmento). È sufficiente selezionare l’oggetto:
segmento, lato di un poligono, vettore, due
punti.

Costruisce la bisettrice di un angolo individuato


Bisettrice da tre punti A , B , C che, in quest’ordine,
definiscono l’angolo di vertice B .

Somma di Costruisce la somma di due vettori. Si


vettori selezionano i due vettori e poi l’origine.

Costruisce la circonferenza di centro e di raggio


dati. Si possono anche selezionare tre punti A ,
Compasso B , I (AB = raggio, I = centro), selezionare un
punto I e un segmento (I = centro e raggio =
lunghezza del segmento), selezionare un punto
I e un numero r (I =centro e raggio = r ).

Trasporta una lunghezza su una circonferenza,


su un vettore, su una semiretta, su un poligono
Trasporto di su un asse. Selezionare un numero poi una
misura circonferenza e un punto sulla circonferenza,
oppure un numero e poi un vettore, una
semiretta, un poligono, un asse cartesiano.

Costruisce un luogo. Si seleziona l’oggetto A di


Luogo cui si vuole il luogo e poi un punto M dal quale
A dipende (lo strumento costruisce il luogo di A
al variare di M ).

Ridefinizione di Ridefinisce la costruzione di un oggetto già


un oggetto esistente (punto, retta, circonferenza, conica,
(Windows) ecc.) senza doverlo cancellare.

89
Manuale
di riferimento
6. Trasformazioni
Costruisce l’immagine di un oggetto tramite una
Simmetria simmetria assiale. Si seleziona l’oggetto e poi un
assiale oggetto rettilineo rispetto al quale fare la
simmetria (retta, segmento,…).

Costruisce l’immagine di un oggetto tramite una


simmetria centrale rispetto ad un punto (il suo
Simmetria centro), che si può anche vedere come
centrale un’omotetia di rapporto -1 oppure una rotazione
di un angolo piatto. Si seleziona l’oggetto da
trasformare e un punto.

Costruisce l’immagine di un oggetto tramite una


traslazione. Si seleziona l’oggetto da
Traslazione trasformare e poi un vettore (che definisce la
traslazione).

Costruisce l’immagine di un oggetto tramite una


rotazione. Si seleziona prima l’oggetto, l’angolo
Rotazione di rotazione (un numero, un segno di angolo
oppure tre punti, di cui il secondo è il vertice) e
il centro di rotazione (un punto).

Costruisce l’immagine di un oggetto tramite


un’omotetia. Si seleziona prima l’oggetto da
Omotetia trasformare, poi un punto (centro di omotetia) e
un numero (rapporto di omotetia).

Costruisce l’inverso di un punto rispetto ad una


circonferenza. Si seleziona il punto da
Inversione trasformare e la circonferenza rispetto alla
quale fare l’inversione.

7. Macro

Oggetti iniziali Permette di definire gli oggetti iniziali di una


macro-costruzione.

Permette di definire gli oggetti finali di una


Oggetti finali macro-costruzione.

Dopo la definizione degli oggetti iniziali e finali


Definizione della di una macro-costruzione, controlla la validità
macro della macro, la crea, la registra ed edita un
messaggio di aiuto.

8. Proprietà
Visualizza un testo per confermare o non
Allineato ? confermare l’allineamento di 3 punti selezionati.
Visualizza un testo per confermare o non
Parallelo ? confermare il parallelismo di due direzioni
selezionate.
Visualizza un testo per confermare o non
Perpendicolare ? confermare la perpendicolarità tra due direzioni
selezionate.

Visualizza un testo per confermare o non


confermare l’equidistanza di due punti (A e B )
Equidistante ? rispetto a un punto O . Si selezionano i punti O ,
A eB .

Visualizza un testo per confermare o non


Appartiene ? confermare l’appartenenza di un punto a un
oggetto selezionato.

90
Manuale
di riferimento
9. Misura
Misura la lunghezza di un segmento, la distanza
Distanza o tra due punti, tra un punto e una retta, tra un
lunghezza punto e una circonferenza, il perimetro di un
poligono, la lunghezza di un’ellisse,…

Misura la superficie di un poligono, di un


cerchio, di un’ellisse. Lo strumento visualizza un
Area numero seguito da un’unità di misura di
superficie.

Misura la pendenza di una retta, di una


semiretta, di un segmento, di un vettore. Sarà
Pendenza visualizzato un numero senza unità di misura
oppure “infinito” se la direzione è verticale.

Misura Misura un angolo definito da 3 punti (il secondo


punto è il vertice dell’angolo) o dal segno
dell’angolo dell’angolo.
Fornisce le coordinate di un punto oppure
Coordinate o l’equazione di una retta, di una circonferenza, di
una conica e di un luogo. Se sono presenti più
equazioni sistemi di assi, occorre selezionare uno di questi
sistemi.
Visualizza una calcolatrice scientifica dove
Calcolatrice possono essere fatti dei calcoli con numeri
introdotti da tastiera oppure con i valori di
variabili ricavate dalla figura.

Calcola il valore di un’espressione. Richiede la


selezione dell’espressione e poi di uno o più
numeri, uno per ciascuna lettera presente
nell’espressione. Sarà creato un numero che è il
Applica valore dell’espressione. Se l’espressione
un’espressione contiene unicamente la variabile x , questo
strumento costruisce il grafico dell’espressione
se si seleziona prima l’espressione e poi un
sistema di assi cartesiani.

Permette di creare una tabella di numeri


ricavati da una figura. Una volta creata la
tabella, si selezionano i numeri da tabulare.
Tabella Tenendo premuto il tasto TAB è possibile
inserire una nuova riga nella tabella con i valori
correnti ricavati dalla figura.

10. Testo e simboli


Permette di dare (o di modificare) il nome a un
oggetto sotto forma di testo (ad eccezione del
Nomi nome degli assi). Questo testo può essere
spostato.
Permette di creare o di modificare un testo sul
foglio di lavoro. Nel testo, dopo averlo
Testo selezionato, si possono includere numeri,
nomi,…
Permette di creare o di modificare un numero
Numeri sul foglio di lavoro.

Permette di creare o di modificare


un’espressione. La sintassi dell’espressione sarà
Espressione verificata solo nel momento della sua
valutazione (con lo strumento “Applica
un’espressione”).

91
Manuale
di riferimento
Inserisce un segno (un arco con un trattino)
Segna un angolo vicino al vertice di un angolo definito da tre
punti; il secondo punto indicato è il vertice
dell’angolo.
Permette di bloccare (o sbloccare) i punti liberi
Fissa/Libera sul foglio di lavoro.

Permette di ottenere (o di togliere) la traccia di


Traccia un oggetto durante il suo spostamento.

Animazione Sposta automaticamente un oggetto della figura.

Animazione Sposta automaticamente e simultaneamente più


multipla oggetti della figura.

11. Attributi
Nasconde (o mostra) gli oggetti di una figura.
Gli oggetti nascosti non saranno disegnati e
Mostra/Nascondi nemmeno stampati. Questo strumento semplifica
il lavoro sulle figure complesse.

Permette di inserire sul foglio di lavoro un


bottone che controlla la visualizzazione di un
insieme di oggetti della figura. Per associare un
oggetto o un insieme di oggetti a una funzione
mostra/nascondi, prima trascinare e rilasciare,
ridimensionandolo, il bottone, poi si clicca nel
oggetto o un insieme di oggetti (o tasto
Bottone
Maiuscolo  + oggetti). Nel caso si desideri
Mostra/Nascondi modificare un bottone esistente, selezionare il
bottone tramite lo strumento Bottone
Mostra/Nascondi e poi associare gli oggetti
come sopra. Una volta creato o modificato, il
bottone è attivato tramite lo strumento
puntatore. Esso può essere spostato sul foglio di
lavoro tramite un trascinamento e rilascio.

Colore… Permette di scegliere il colore di un oggetto.

Permette di scegliere un colore di riempimento


Riempimento… per gli oggetti selezionati (poligoni,
circonferenze, testi, …).
Colore del Permette di scegliere il colore di un testo.
testo…
Spessore Modifica lo spessore del tratto.

Modifica l’aspetto del tratteggio delle linee,


Tratteggio delle curve e dei luoghi.
Modifica l’aspetto di certi oggetti: l’aspetto dei
punti, il segno degli angoli, il segno dei
Aspetto segmenti, l’aspetto delle “rette intelligenti”, il
tipo di riferimento.

Mostra gli assi Mostra il sistema di assi per default.

Nascondi gli assi Nasconde il sistema di riferimento per default.

Permette di definire un nuovo sistema di assi. Si


seleziona un punto come origine, un punto
Nuovi assi unitario sull’asse delle x (che fissa l’unità di
misura) e un punto unitario sull’asse y .

Visualizza una griglia di punti in un sistema di


Griglia riferimento (cartesiano o polare). La griglia
stessa è un oggetto su cui si possono costruire
dei punti.

92
Manuale
di riferimento
12. Calcolatrice

Icona della calcolatrice nella barra


degli strumenti.

La calcolatrice permette di effettuare calcoli su valori ricavati


dalla figura (misure, numeri editati, risultati di calcoli) o introdotti
da tastiera.

Quando si sposta la figura le misure e i calcoli saranno aggiornati


istantaneamente.
Il risultato sarà visualizzato provvisoriamente nella finestra di
destra. Per essere conservato, questo risultato deve essere rico-
piato nel foglio di lavoro; per far questo si clicca nella finestra
del risultato e si trascina questo numero nel foglio di lavoro nella
posizione che si vuole.
La modifica introdotta nei calcoli è immediatamente riportata
nella figura.

La calcolatrice può inoltre utilizzare altre funzioni oltre a quelle


che appaiono su di essa.
Forniamo qui di seguito la lista delle funzioni che si possono
usare nella calcolatrice e la loro sintassi.

93
Manuale
di riferimento
Funzione Sintassi

Arco Coseno ARCCOS( x ), arccos, acos, ArcCos

Arco Coseno Iperbolico ARGCH( x ), argch, ArgCh

Arco Seno ARCSIN( x ), arcsin, asin, ArcSin

Arco Seno Iperbolico ARGSH( x ), argsh, ArgSh, arcsinh

Arco Tangente ARCTAN( x ), arctan, atan, ArcTan

Arco Tangente Iperbolica ARGTH( x ), argth, ArgTh, arctanh

Arrotondamento (intero più vicino) ROUND( x ), round, Round

Coseno COS( x ), cos, Cos

Coseno Iperbolico COSH( x ), cosh, CosH, ch

x EXP( x ), exp, Exp


Esponenziale e

Logaritmo di base 10 log10( x ), Log10, lg, log

Logaritmo neperiano L N ( x ), ln, Ln

Massimo tra a e b MAX( a ,b ), max, Max

Minimo tra a e b M I N ( a ,b ), min, Min


Random ( a ,b ), random ( a ,b ),
Numero casuale tra 0 e 1 Rand ( a ,b ), rand ( a ,b )

Pi greco (π) π, ∏, pi, Pi

Più grande intero ≤ x C E I L ( x ), ceil, Ceil

Più piccolo intero ≥ x FLOOR( x ), floor, Floor

Potenze di 10 10^( n )

Quadrato SQR( x), sqr, Sqr, Sq

Radice Quadrata SQRT( x ), sqrt, Sqrt, SqRt,

Segno (-1 se x<0, 0 se x=0, 1 se x>0) SIGN( x), signe, Signe

Seno S I N ( x ), sin, Sin

Seno Iperbolico S I N H ( x ), sinh, SinH, sh

Tangente TAN( x ), tan, Tan

Tangente Iperbolica TANH( x ), tanh, TanH, th

Valore assoluto ABS( x ), abs, Abs

94
Manuale
di riferimento
9.3 BARRA DEGLI ATTRIBUTI 9.3

La barra degli attributi viene visualizzata verticalmente, a sinistra


del foglio di lavoro; viene mostrata, o nascosta, tramite il menu
[Opzioni]Mostra la barra degli attributi F9.
Il funzionamento della barra degli attributi è diverso da quello
degli strumenti della casella degli strumenti “attributi”.
Nel momento della selezione di uno strumento che costruisce un
tipo particolare di oggetto (punto, retta,...), la barra degli attributi
viene aggiornata per riprodurre gli attributi per default di questo
tipo di oggetto. Si può allora modificarli e i cambiamenti saranno
applicati a tutti i nuovi oggetti di questo tipo.
Per esempio, se si attiva lo strumento [punti]Punto, allora la
barra degli attributi viene aggiornata per visualizzare le proprietà
del disegno dei punti per default (colore, stile, dimensione).
Se si sceglie allora il blu come colore per il disegno dei punti,
tutti i nuovi punti creati saranno di questo colore.
In modalità manipolazione, è anche possibile selezionare gli
oggetti, poi scegliere un’ impostazione per un attributo nella
barra degli attributi; questa impostazione sarà allora applicata agli
oggetti selezionati.

I primi tre bottoni , , della barra degli attributi


riguardano i colori di traccia, di riempimento e del testo. Il colore
corrente appare sull’icona (qui in nero).
I bottoni successivi permettono di aumentare e diminuire
la dimensione dei caratteri.
I bottoni permettono di cambiare la dimensione del
disegno dei punti, dello spessore delle curve e degli oggetti rettilinei.
I bottoni controllano lo stile (continuo, punteggiato,
tratteggiato) delle curve e degli oggetti rettilinei.
I bottoni controllano lo stile del disegno dei punti.
I bottoni e controllano lo
stile dei segni che si possono mettere sugli angoli e sui segmenti.
Questi segni possono servire, ad esempio, per indicare angoli
della stessa misura o segmenti della stessa lunghezza.
I bottoni servono a fissare lo stile degli “estremi” nel
disegno delle “rette intelligenti”.
Infine, i bottoni controllano il tipo di sistema di
coordinate associato a una griglia: cartesiano o polare (in gradi,
in radianti o in gradi centesimali).

95
Manuale
di riferimento
CAPITOLO 10

ESPORTAZIONE E STAMPA

Esistono diversi modi di utilizzare le figure realizzate con Cabri Géomètre


in altri documenti o per l’elaborazione di documenti. Per utilizzare una
figura, o una sua parte, in un altro documento di Cabri Géomètre, è suffi-
ciente selezionare gli oggetti, eventualmente tutta la figura con Ctrl+A,
usare poi la voce del menu [Edita]Copia e di seguito [Edita]Incolla nell’al-
tro documento. Per utilizzare una figura in un altro software, è possibile
copiare la figura nella memoria di transito del sistema (Appunti) in uno
dei due formati: bitmap oppure vettoriale. La scelta tra i due formati si
effettua nella finestra di dialogo “Preferenze” del menu “Opzioni”, nella
scheda “Opzioni del sistema”. In entrambi i casi, occorre definire un ret-
tangolo di selezione mediante un trascinamento-rilascio del mouse, in
modalità Manipolazione. Se l’opzione “Copia bitmap” è attivata, il coman-
do [Edita]Copia metterà nella memoria di transito del sistema (Appunti)
un’immagine bitmap del contenuto del rettangolo selezionato. Se questa
opzione non è attivata, l’insieme degli oggetti selezionati sarà copiato
negli Appunti sotto forma vettoriale.
Il formato bitmap è più adatto alla pubblicazione di figure statiche (non
ulteriormente manipolabili) su Internet, e darà un aspetto “puntinato”, in
cui si vedono i “pixel”, alla stampa. Il formato vettoriale è di tipo
“Metafile avanzato di Windows (EMF)” e può essere copiato sotto forma
vettoriale nella maggior parte dei software. La qualità di stampa sarà per-
fetta, in quanto viene discretizzata con la risoluzione della stampante. Per
ottenere delle immagini bitmap ad alta risoluzione, o dei file codificati in
PostScript, occorre passare attraverso la stampa. Si stampa la pagina utiliz-
zando un driver di stampa PostScript (per esempio il driver generico
PostScript di Adobe), selezionando una “stampa su file”. Si ottiene così
una rappresentazione vettoriale trasportabile verso altri sistemi, cosa che
le immagini di tipo “Metafile di Windows (EMF)” non permettono. Si
potrà convertire in seguito il file di tipo Encapsulated PostScript in altri
formati mediante programmi di utilità adatti, per esempio GhostScript
(gratuito), nella risoluzione voluta. Per esportare il contenuto di una
tabella costruita con Cabri Géomètre in un foglio elettronico, è sufficiente
selezionare la tabella e attivare [Edita]Copia, poi la voce [Edita]Incolla nel
foglio elettronico. Anche il contenuto della finestra di descrizione testuale
della figura (che si può attivare anche con F10) può essere copiato, usan-
do il menu contestuale di questa finestra, e portato in un editor di testo.

97
III

TERZA PARTE
Approfondimento

CAPITOLO 11

TRIANGOLI PEDALI

CAPITOLO 12

FUNZIONI

CAPITOLO 13

TASSELLAZIONI I

CAPITOLO 14

TASSELLAZIONI II
Approfondimento

99
Approfondimento

CAPITOLO 11

TRIANGOLI PEDALI

Siano dati tre punti qualunque A, B e C, costruiti con lo strumento


[punti]Punto. Si costruiscono dapprima le tre rette AB, BC e CA, con
lo strumento [oggetti rettilinei]Retta. Sia ora dato un punto qualun-
que M del piano e le proiezioni ortogonali C’, A’ e B’ di M su queste
tre rette. Questi punti sono ottenuti costruendo le rette perpendicolari
a AB, BC, CA passanti per M, con l’aiuto dello strumento [costruzio-
ni]Retta perpendicolare, poi con l’intersezione di queste rette con AB,
BC e CA, utilizzando lo strumento [punti]Punto. Lo strumento
[punti]Punto permette di costruire implicitamente le intersezioni tra
oggetti. Basta spostare il cursore vicino a una di queste intersezioni e
il programma visualizza il messaggio “Punto in questa inter-
sezione”, o “Intersezione di...” e poi un menu in caso
di ambiguità.
I tre punti A’, B’ e C’ definiscono un triangolo che viene tracciato uti-
lizzando lo strumento [oggetti rettilinei]Triangolo. Questo triangolo
viene chiamato triangolo pedale relativo ad ABC. Si può colorare l’in-
terno del triangolo pedale con lo strumento [attributi]Riempimento.
Ci interessa l’area di questo triangolo in funzione della posizione del
punto M. L’area del triangolo è ottenuta con lo strumento
[misura]Area. È uno strumento che fornisce un’area “geometrica”,
sempre positiva o nulla, se non si tiene conto dell’orientamento del
triangolo. Si ottiene una misura in cm2 che si può disporre liberamen-
te sul foglio di lavoro. Il menu contestuale, che viene visualizzato
cliccando con il tasto destro del mouse sul numero, permette di
visualizzare - se si vuole - l’area “algebrica”, il cui segno dipende
dall’orientamento del triangolo.

Figure 11.1 - Il triangolo


pedale corrispondente
a M e la sua area.

101
Approfondimento
Andiamo ora a studiare la variazione dell’area del triangolo A’B’C’
in funzione della posizione di M. Per fare questo, esistono più
possibilità. Si può, per esempio, attivare la traccia del punto M
(strumento [testo e simboli]Traccia, e poi spostarlo tentando di
mantenere costante l’area di A’B’C’. Le posizioni successive di M
resteranno visualizzate, e si avrà così un’immagine approssimata
di una curva di livello della funzione che restituisce l’area di
A’B’C’. Un’altra possibilità consiste nell’utilizzare i luoghi di punti
su una griglia, per dare una rappresentazione visuale dell’area di
A’B’C’ per un grande numero di posizioni di M.
Qui scegliamo quest’ultima possibilità e andiamo a tracciare un
cerchio di centro M avente l’area proporzionale a quella di
A’B’C’. Per fare questo, occorre prima calcolare il raggio del cer-
chio in modo che sia proporzionale alla radice quadrata dell’area
del triangolo. Attiviamo lo strumento [misura]Calcolatrice, scrivia-
mo l’espressione sqrt( e poi selezioniamo il numero che rap-
presenta l’area del triangolo per includerlo nell’espressione, che
diventa sqrt(a. Chiudiamo poi la parentesi e dividiamo per 10,
per evitare di avere dei cerchi troppo grandi. L’espressione nella
calcolatrice è ora sqrt(a)/10. La si valuta cliccando sul tasto
“=”, poi si clicca sul risultato e si effettua un trascinamento-rila-
scio del numero ottenuto sul foglio di lavoro.
Per tracciare una circonferenza di centro M e avente il raggio cal-
colato in precedenza, si attiva lo strumento
[costruzioni]Compasso. Si seleziona il numero precedentemente
posto sul foglio di lavoro, poi il punto M. Si ottiene allora la cir-
conferenza di centro M e di raggio voluto. Si può già osservare,
in modo visuale, come cambia l’area del triangolo in funzione
della posizione del punto M.

Figure 11.2 - Si disegna


un cerchio di centro M
con area proporzionale a
quella di A’B’C’

102
Approfondimento
Ora andiamo a visualizzare una griglia di punti, poi a ridefinire M
come punto appartenente a questa griglia e infine a tracciare tutti
i cerchi che rappresentano l’area del triangolo pedale definito da
M, con M che percorre tutti i punti della griglia. Per definire una
griglia, serve un sistema di assi cartesiani. Prendiamo gli assi defi-
niti per default presenti in ogni figura. Per visualizzarli si sceglie
l’opzione [attributi]Mostra gli assi. Si attiva poi lo strumento [attri-
buti]Griglia, e si selezionano gli assi. Apparirà una griglia di
punti.

Figure 11.3 - Si costruisce


una griglia rispetto agli assi
di default della figura e poi si
ridefinisce M come punto
appartenente alla griglia.

Il punto M è un punto libero nel piano; andiamo a ridefinirlo per


vincolarlo a stare sulla griglia. Attiviamo lo strumento [costruzio-
ni]-Ridefinizione di un oggetto, e selezioniamo il punto M. Nel
menu che allora appare, scegliamo l’opzione Punto su un oggetto
e selezioniamo un punto della griglia. Il punto M è ora condizio-
nato a rimanere sulla griglia. Lo strumento [costruzioni]Luogo
permette di costruire l’insieme dei cerchi ottenuti al variare di M
sulla griglia. Si seleziona la circonferenza e poi il punto M e si
otterrà il luogo delle circonferenze quando M varia sulla griglia.

Si può dimostrare (si veda per esempio il libro di Marcel Berger,


Géométrie, edizioni CEDIC, Paris 1977, paragrafo 10.4.5) che le
curve di livello dei valori dell’area del triangolo pedale sono le
circonferenze concentriche alla circonferenza circoscritta ad ABC.
In particolare, l’area del triangolo A’B’C’ è nulla se M appartiene
alla circonferenza circoscritta ad ABC, o ancora, equivalentemen-
te, che i punti A’, B’ e C’ sono allineati se e solamente se il
punto M appartiene alla circonferenza circoscritta a ABC.

103
Approfondimento
Figure 11.4 -
Distribuzione dell’area del
triangolo pedale in funzio-
ne della posizione di M.

Esercizio 8 - Se M appartiene alla circonferenza circoscritta al


triangolo ABC, i tre punti A’, B’ e C’ sono dunque allineati, e la
retta A’B’C’ viene detta retta di Simson 1 associata al punto M (o
retta di Wallace 2. Questo risultato è stato a lungo attribuito a
torto a Simson; è stato invece pubblicato prima da Wallace,
nel 1799). Costruire l’inviluppo delle rette di Simson (utilizzare lo
strumento [costruzioni]Luogo): per default, questo strumento
fornisce, nel caso delle rette, non l’insieme delle rette, ma il suo
inviluppo. Questa curva, invariante per una rotazione di un angolo
di 120°, si chiama una deltoide, perché ha la forma della
lettera ∆: è la deltoide di Steiner 3. Si dimostra che è tangente alle
tre rette AB, BC, CA e che è una curva algebrica di quarto grado.
Si può controllare questo chiedendo la sua equazione con lo
strumento “Coordinate o equazioni”.

Esercizio 9* - Costruire il centro della curva deltoide dell’eserci-


zio precedente, i tre punti di tangenza con le rette AB, BC e CA,
le tre cuspidi della curva e la circonferenza massima inscritta
nella curva.

Figure 11.5 - L’inviluppo delle


rette di Simson di un triangolo
ABC è chiamata curva deltoide.
Essa possiede le stesse simmetrie
di un triangolo equilatero.
1
Robert Simson,
1687-1768

2
William Wallace,
1768-1843

3
Jakob Steiner,
1796-1863

104
Approfondimento

CAPITOLO 12

FUNZIONI

Grazie al suo sistema di assi e allo strumento Espressione, Cabri


Géomètre permette di costruire facilmente il grafico di una funzio-
ne e di utilizzare questo grafico per studiarla. In questo capitolo
studieremo una funzione polinomiale di 3° grado,

Fin dall’inizio, rendiamo visibili gli assi coordinati, con [attributi]


Mostra gli assi. In seguito, creiamo l’espressione corrispondente sul
foglio. Un’espressione disposta sul foglio può in seguito essere
calcolata per diversi valori delle sue variabili. Qui, attiviamo
[testo e simboli]Espressione, e scriviamo x^3 - 2 * x + 1/2.
I nomi delle variabili ammessi nelle espressioni sono le lettere
a, b, c, ..., z.
Creiamo un punto P sull’asse delle ascisse con lo strumento
[punti]Punto. Le sue coordinate si ottengono con
[misura]Coordinate o equazioni, selezionando P. Il testo che visua-
lizza le coordinate è inizialmente fissato a P e si sposterà con il
punto. Con lo strumento [manipolazione]Puntatore, si possono
“staccare” le coordinate dal punto P e disporle dove si vuole sul
foglio. Si può anche fissarle nuovamente, avvicinandole al punto.

Figure 12.1 - A sinistra. Si scrive l’espressione corrispondente alla funzio-


ne da studiare. A destra. Si crea un punto P sull’asse delle ascisse e si
ottengono le sue coordinate con [misura]Coordinate ed equazioni.

107
Approfondimento
Si calcola in seguito il valore di f(x) dove x rappresenta l’ascissa
di P. Per questo, si attiva lo strumento [misura]Applica un’espres-
sione e si seleziona l’ascissa di P nel testo che contiene le sue
coordinate.

Figure 12.2 - Lo strumento


[misura]Applica un’espressione è utilizzato
per calcolare il valore di f(x) quando x è l’a-
scissa di P.

Si riporta in seguito questo valore sull’asse delle ordinate, con lo


strumento [costruzioni]Trasporto di misura, selezionando il valore
da trasportare e poi l’asse delle ordinate. È sufficiente in seguito
costruire le rette parallele agli assi passanti per questi due punti
([costruzioni]Retta parallela, e si otterrà alla loro intersezione il
punto M di coordinate (x,f(x)). Nella figura 6.3 abbiamo spostato
il punto P, rispetto alla posizione nella figura 6.2, per portare
nella parte visibile del foglio il punto dell’asse delle ordinate otte-
nuto con il trasporto di misura. Questo spostamento di P si può
fare durante la costruzione delle rette.

Figure 12.3 - Costruzione del


punto M(x,f(x)).

108
Approfondimento
Il grafico della funzione è ottenuto visualizzando il luogo del
punto M al variare di P sull’asse delle ascisse. Lo si costruisce
con lo strumento [costruzioni]Luogo, selezionando prima il punto
M e poi P. Per inquadrare meglio la parte interessante del grafico
della funzione, si può spostare l’origine del sistema di riferimento
e le unità di misura sugli assi, tramite un trascinamento-rilascio
dell’origine del sistema di riferimento o di una qualunque gradua-
zione sugli assi.

Figure 12.4 - Lo strumento [costruzio-


ni]Luogo permette infine di costruire il
grafico della funzione.

Costruiamo ora un’approssimazione della retta tangente alla curva


in un punto. Per h piccolo, si sa che

Dal punto di vista geometrico, questa approssimazione equivale a


prendere come direzione della tangente nel punto della curva di
ascissa x quella della retta passante per i punti della curva di ascissa
x - b e x + b.
Con lo strumento [testo e simboli]Numeri, si introduce un valore di
h - qui per esempio di 0, 3 - che conviene qui per queste costruzio-
ni. Si potrà nel seguito modificarlo per sostituirlo con un valore più
piccolo, che fornisca una migliore approssimazione. Si costruisce poi
un punto A sull’asse delle ascisse e la circonferenza di centro A e
raggio h. Questa circonferenza è ottenuta con lo strumento [costru-
zioni]Compasso, selezionando h e poi A. Le due intersezioni della
circonferenza di centro A e di raggio h con l’asse delle ascisse hanno
per ascisse x - h e x + h, se x è l’ascissa di A.
Tracciamo le tre rette parallele all’asse delle ordinate ([costruzioni]
Retta parallela) e passanti rispettivamente per i due punti di interse-
zione e per il punto A.

109
Approfondimento
Le intersezioni di queste tre rette con la curva forniscono i punti
B -, B, B + della curva di rispettive ascisse, x - h, x e x + h.

Poiché la figura comincia a diventare un po’ complessa, nascondiamo


gli oggetti che non servono più. Si attiva lo strumento
[attributi]Mostra/Nascondi, e si selezionano gli oggetti da nascondere.
Nascondiamo P, M, le due rette servite per la costruzione di M, le coor-
dinate di P e l’immagine dell’ascissa di P tramite la funzione. Gli oggetti
nascosti non sono visibili nella figura e vengono visualizzati in forma
tratteggiata solo quando lo strumento [attributi]Mostra/Nascondi è
attivo. Per rendere visibile un oggetto nascosto è sufficiente selezionarlo
nuovamente con lo stesso strumento.

Figure 12.5 - Prendendo l’intersezione della circonferenza di cen-


tro A e di raggio h, si costruiscono i tre punti della curva di ascissa
x - h, x e x + h.
L’approssimazione della retta tangente in B, dopo aver nascosto gli
elementi della costruzione.

L’approssimazione della tangente in B è allora la parallela alla


retta (B -B +) passante per B. Si costruisce questa retta con lo
strumento [oggetti rettilinei]Retta e poi la parallela con [costru-
zioni]Retta parallela. Si nasconde in seguito la retta (B -B +) e gli
altri elementi della costruzione, per lasciare visibili solo h, A, B e
la tangente in B. Si vede che il valore h = 0,3 fornisce già un’ap-
prossimazione molto buona della retta tangente. Si può tuttavia
migliorare l’approssimazione diminuendo h, per esempio pren-
dendo h = 0,0001.

110
Approfondimento
Lo spostamento del punto A sull’asse x permette di determinare
in modo visuale le tre radici dell’equazione f(x) = 0, i due estremi
locali di f e il punto di flesso della curva.

Per informazione, le tre soluzioni di f(x) = 0 sono approssimativa-


mente r1 ≈ –1,52568, r2 ≈ 0,25865, e r3 ≈ 1,26703.
Le ascisse degli estremi relativi sono e
. Il punto di flesso è in (0 ; 1/2).

Esercizio 10* - Utilizzando la pendenza della retta tangente,


tracciare il grafico approssimato della funzione derivata prima.

Esercizio 11* - La tangente interseca l’asse delle ascisse in un


punto A’ di ascissa x’, che è in generale una migliore approssi-
mazione della radice x se A e già nelle vicinanze di una radice di
f(x) = 0. Questa constatazione è alla base del metodo iterativo
delle tangenti di Newton1 -Raphson2 per trovare una radice
approssimata di una equazione.
Costruire A’, poi il suo iterato A’’ con lo stesso metodo e studiare
in seguito la posizione di A’’ in funzione di quella di A.
In particolare, si possono trovare due posizioni di A, oltre che le
tre radici, per le quali A’’ ritorna in A.

Per informazione, queste sono le due radici reali di un polinomio


di grado 6, che valgono approssimativamente -0,56293 e
0, 73727. Si vede così che una cattiva scelta di A può fare diver-
gere il calcolo, portando A su uno dei due punti in cui la deriva-
ta è nulla.

Figure 12.6 - Le prime due iterazioni


del metodo di Newton-Raphson a
partire dal punto A.

1
Sir Isaac Newton,
1643-1727

Nota: Lo stesso grafico può essere ottenuto direttamente tramite lo 2


Joseph Raphson,
strumento “Applica un’espressione”. 1648-1715

111
Approfondimento

CAPITOLO 13

TASSELLAZIONI I

In questo capitolo costruiremo alcune tassellazioni del piano con


dei poligoni. Cominciamo con qualche definizione semplificata, ma
sufficiente per il seguito. Il lettore interessato potrà consultare il
testo di riferimento di Branko Grünbaum e Geoffrey C. Shephard,
Tilings and Patterns, Freeman, New York 1987. Sulle tassellazioni e
sui gruppi di simmetria esiste anche un gran numero di siti
Internet.

Si dice che un insieme di parti chiuse del piano è una tassellazione


del piano (o pavimentazione) se gli interni delle parti sono dis-
giunti a due a due e l’unione di tutte le parti è l’intero piano.
Queste parti sono chiamate mattonelle (o facce) della tassellazione.
L’intersezione non ridotta a un punto di due mattonelle è chiamata
spigolo della tassellazione, e l’intersezione ridotta a un punto di
due o più mattonelle è chiamata vertice della tassellazione.

Per una tassellazione P, si indica con S(P) l’insieme delle isometrie


f del piano tali che l’immagine di ogni mattonella di P tramite f è
una mattonella di P. S(P) è un gruppo, chiamato il gruppo delle
simmetrie della tassellazione. Per questo gruppo si possono consi-
derare diversi casi:

- S(P) non contiene alcuna traslazione. S(P) è allora isomorfo a un


gruppo ciclico, eventualmente ridotto all’identità, generato da una
rotazione di angolo 2π /n, o a un gruppo diedrale, gruppo delle
simmetrie di un poligono regolare con n lati.

- S(P) contiene delle traslazioni di vettori tutti collineari.


S(P) è allora isomorfo a uno dei 7 gruppi dei fregi.

- S(P) contiene due traslazioni i cui vettori non sono collineari.


Allora S(P) è isomorfo a uno dei 17 gruppi cristallografici e la tas-
sellazione è detta periodica.

113
Approfondimento
Se tutte le mattonelle della tassellazione possono essere ottenute
tramite un’isometria a partire da una sola mattonella, si dice che
la tassellazione è monoedrale. Qui ci interessiamo soltanto al
caso delle tassellazioni monoedrali in cui le mattonelle sono dei
poligoni.
Ci proponiamo innanzitutto di costruire una tassellazione monoe-
drale in cui una mattonella è un triangolo qualunque.
Costruiamo un triangolo ABC qualunque con l’aiuto dello stru-
mento [oggetti rettilinei]Triangolo, poi il punto medio I di uno
dei lati, per esempio BC, con lo strumento [costruzioni]Punto
medio. Sia D il simmetrico di A rispetto al punto I, ottenuto con
lo strumento [trasformazioni]Simmetria centrale, selezionando
dapprima l’oggetto da trasformare A, poi il centro di simmetria I.

Figure 13.1 - Si costruisce il simmetrico di un triangolo ABC rispet-


to al punto medio di uno dei suoi lati (qui, BC). Si ottiene allora
un parallelogramma ABDC.

Il quadrilatero ABDC è un parallelogramma e si può utilizzare per


tassellare il piano. Si costruiscono i due vettori e , con
lo strumento [oggetti [rettilinei]Vettore, e poi vengono utilizzati
per duplicare i triangoli ABC e BCD tramite una traslazione, con
lo strumento [trasformazioni]Traslazione.

Figure 13.2 - Costruzione


delle immagini dei due
triangoli con le traslazio-
ni di vettori e .

114
Approfondimento
Lo stesso approccio permette di pavimentare il piano con un qua-
drilatero qualunque, convesso o no, ma non intrecciato.
Si prende il simmetrico del quadrilatero rispetto al punto medio di
un lato, e si otterrà un esagono con i lati paralleli due a due, che
tassella il piano per traslazione.

Figure 13.3 - Lo stesso tipo


di costruzione permette di
pavimentare il piano con
un quadrilatero qualunque,
eventualmente non conves-
so, purché non intrecciato.

Il caso degli altri poligoni convessi è molto più complicato. A par-


tire da 7 lati, si può dimostrare che nessun poligono convesso può
pavimentare il piano. Ci sono 3 tipi di esagoni convessi che tassel-
lano il piano, e almeno 14 tipi di pentagoni convessi che tassellano
il piano, ogni tipo essendo definito da un insieme di condizioni
sugli angoli e le lunghezze dei lati. Nel caso dei pentagoni, non si
sa al momento attuale se i 14 tipi conosciuti forniscono tutte le
soluzioni al problema. L’ultimo tipo conosciuto è stato scoperto nel
1985. Anche per i poligoni non convessi la questione, a nostra
conoscenza, non è stata ancora risolta.

Esercizio 12 - Costruire un pentagono convesso ABCDE che veri-


fichi le condizioni seguenti: l’angolo in A è Â = 60°, l’angolo in C è
C = 120°, AB = AE, CB = CD. Queste condizioni non determinano
un pentagono unico, ma una famiglia di pentagoni. Il numero di
punti liberi della costruzione sarà dunque almeno tre.

Figure 13.4 - Costruzione di


un pentagono che verifica le
condizioni  = 60°, C = 120°,
AB = AE e CB = CD. I punti A, B
e C sono liberi nel piano.

115
Approfondimento
Con delle rotazioni successive di centro A e di angolo 60° (stru-
mento [trasformazioni]Rotazione, che richiede inizialmente l’og-
getto da trasformare, un angolo e il centro) costruire un “fiore” di
6 pentagoni. L’angolo è un numero scelto sul foglio con lo stru-
mento [testo e simboli]Numeri.

Figure 13.5 - Il pentagono di


base è riprodotto con rotazioni
di centro A e angolo di 60°,
per formare un “fiore” a sei
petali. I “fiori” sono assemblati
tramite traslazione per ricopri-
re il piano.

I “fiori” ottenuti possono allora essere assemblati tramite traslazio-


ne per pavimentare il piano. La tassellazione ottenuta è il “tipo 5”
della classificazione data in Tilings and Patterns. Questa tassella-
zione è stata pubblicata da K. Reinhardt nel 1918.
Questa tassellazione è non solo monoedrale, ossia con tutte le
mattonelle identiche a meno di isometrie, ma in più è anche
isoedrale, ovvero tutte le mattonelle giocano lo stesso ruolo nella
tassellazione. Più precisamente, se una isometria trasforma una
mattonella in un’altra mattonella della tassellazione, allora questa
isometria fa parte del gruppo delle simmetrie della tassellazione.

Figure 13.6 - I “fiori” sono


assemblati tramite traslazione
per ricoprire il piano.

116
Approfondimento
Exercise 13* - Costruire un pentagono ABCDE che verifica le condizioni
, , , ,
.

Figure 13.7 - Pentagono di “tipo


10” secondo la classificazione del
libro “Tilings and Patterns”.
Questo pentagono serve come base
per una tassellazione monoedrale
del piano. I punti E e A sono liberi
e il punto I è libero su un arco di
circonferenza.

La tassellazione è realizzata facendo all’inizio tre copie della matto-


nella tramite rotazioni successive di 90° attorno al punto E, per
ottenere un quadrato troncato. Poi questi quadrati troncati sono
accostati in “strisce” tramite traslazione in una direzione. Le “stri-
sce” di quadrati sono separate da “strisce” di pentagoni, come nella
figura riportata di seguito.

Figure 13.8 - Pavimentazione monoedrale con dei pentagoni con-


vessi. Questa tassellazione è dovuta a Richard E. James III, trovata
in seguito alla pubblicazione di un articolo di Martin Gardner
nello “Scientific American” nel 1975. Si può trovare questo artico-
lo, completato, in Martin Gardner, “Time travel and other mathe-
matical bewilderments”, Freeman, 1987.

117
Approfondimento

CAPITOLO 14

TASSELLAZIONI II

Questo capitolo fa riferimento alle definizioni date nel capitolo


precedente [13] “TASSELLAZIONI I”.
Esistono degli insiemi di poligoni a partire dai quali non si può
costruire nessuna tassellazione periodica. La più conosciuta è cer-
tamente quella delle “mattonelle” di Penrose 1, dal nome del
matematico Roger Penrose che le ha scoperte nel 1974.
Queste mattonelle sono chiamate “Kite” (aquilone) e “Dart” (frec-
cia). Sulle mattonelle è disegnato un motivo colorato e sono per-
messi solo gli assemblaggi che rispettano la corrispondenza dei
colori; questo scarta le tassellazioni periodiche. Queste due mat-
tonelle sono dei quadrilateri i cui angoli sono multipli didi q =
e la cui lunghezze dei lati sono 1 e , con  ,
ossia il rapporto aureo. Il motivo colorato qui presentato è dovu-
to a John Conway 2 e fornisce delle sorprendenti curve che pre-
sentano un’invarianza per rotazioni dell’angolo q = 36°.

Figure 14.1 - Mattonelle “Dart”


(a sinistra) e “Kite” (a destra).

Poiché le mattonelle “Kite” e “Dart” sono un po’ laboriose da


disegnare, ci proponiamo di creare delle macro-costruzioni che
permettano di crearne liberamente, con un solo clic, delle copie
sul foglio di lavoro.
Una macro-costruzione (o macro) è creata a partire da un sottoin-
sieme di oggetti di una data figura. Per definire una macro occor-
re assegnare, in una figura, un insieme di oggetti iniziali e un
insieme di oggetti finali, costruiti unicamente a partire da quelli
iniziali. Una volta definita la macro, nella casella degli strumenti
[macro] l’utente ha a disposizione un nuovo strumento. 1
Sir Roger Penrose,
Questo, per essere utilizzato, richiede la selezione di un insieme 1931
similare di oggetti iniziali, e riproduce la costruzione memorizzata 2
John Horton Conway,
nella macro a partire da questi oggetti. 1937

119
Approfondimento
Nel momento della creazione della macro, abbiamo la possibilità di
darle un nome, di disegnarne un’icona e di salvarla in un file separato.
Per utilizzare una macro di una figura in un’altra figura basta aprire
simultaneamente le due figure e in questo modo la macro sarà utilizza-
bile in entrambe. Una macro è salvata nel file di una figura se essa è
stata utilizzata oppure creata in questa figura.
Si può ridefinire una macro, creando una macro che abbia lo stesso
nome e che costruisca gli stessi oggetti finali. Cabri Géomètre allora
domanda, nel momento della definizione della macro, se occorre sosti-
tuire la precedente macro o se si desidera completarla. Se si sceglie di
completarla, allora in seguito si potrà utilizzare indifferentemente una
delle due macro. In questo modo, per esempio, si può definire una
macro che prenda in ingresso sia due punti che un segmento.
Andiamo allora a definire una macro Dart 1 L che, a partire da
due punti A e B, costruisce una mattonella Dart che si appoggia
sul segmento AB, considerando B a partire da A, tale che AB sia un
lato corto (da cui l’l del nome) della mattonella e l’estremo dell’arco
appartenente ad AB sia più lontano da A che da B (da cui la L, per
“lontano”). Definiremo anche la macro Dart 1 C, costruendo una
mattonella Dart a partire da due punti A e B, tale che il lato AB sia
ancora un lato corto, ma che l’estremo dell’arco appartenente ad AB
sia più vicino ad A che a B (da cui il C del nome).
Nello stesso modo definiremo le macro Dart phi L, Dart phi
C e le quattro macro corrispondenti per “Kite”.
Per definire queste macro, bisogna prima disegnare le mattonelle a
partire da due punti. Prendiamo dunque due punti qualunque A e B,
costruiti con lo strumento [punti]Punto, che rappresenteranno la lun-
ghezza unitaria delle mattonelle. Si costruisce dapprima la retta AB,
con lo strumento [oggetti rettilinei]Retta, poi la retta perpendicolare a
AB passante per A, con lo strumento [costruzioni]Retta perpendicolare,
e la circonferenza di centro A passante per B con lo strumento [curve]
Circonferenza. Si costruisce infine un punto d’intersezione C della per-
pendicolare a AB con la circonferenza. Con lo strumento [punti]Punto
si selezionerà l’intersezione situata “sopra” il segmento AB.

Per prima cosa dividiamo la circonferenza in 10 parti uguali.


Costruiamo il simmetrico B’ di A rispetto a B, e il simmetrico A’ di
B rispetto ad A. Si usa lo strumento [trasformazioni]Simmetria
centrale, selezionando dapprima il punto da trasformare, poi il
centro di simmetria. Sulla retta AB, se A ha ascissa 0 e B ha ascis-
sa 1, allora B’ è in 2 e A’ in -1. Abbiamo anche bisogno del punto
medio A’’ di AA’, ottenuto con lo strumento [costruzioni]Punto
medio. Con le convenzioni precedenti l’ascissa di A’’ su AB è -1/2.

120
Approfondimento
Si costruisce quindi la circonferenza di centro A’’ e passante per C.
Questa circonferenza interseca la retta AB in due punti, P (“a sini-
stra” di A) e Q (“a destra” di A). Le ascisse di P e Q sono rispetti-
vamente -  e  - 1. Le perpendicolari ad AB passanti per P e Q
intersecano la circonferenza di centro A passante per B’ in quattro
punti, vertici di un pentagono regolare il cui quinto vertice è B’.
Si completa il decagono regolare per simmetria, per ottenere la
figura riportata nel seguito. Si costruisce così l’angolo q = 36° e
la lunghezza  , due grandezze intimamente legate
al pentagono regolare.

Figure 14.2 - Suddivisione


del cerchio in 10 settori
uguali.

Tracciamo la circonferenza di centro A passante per P. Il raggio


di questa circonferenza è dunque . Si riporta la suddivisione in
10 parti su questa circonferenza, poi si nascondono gli elementi
di costruzione con lo strumento [attributi]Mostra/Nascondi,
per lasciare visibili soltanto gli elementi della seguente figura.
I vertici del decagono regolare inscritto nella circonferenza di
raggio  sono denominati R, 1, 2, 3, 4, P, 6, 7, 8 e 9.

Figure 14.3 - Si riporta la


suddivisione sulla circonfe-
renza di raggio , e si
nascondono gli elementi che
non servono per il seguito.

121
Approfondimento
Il seguito delle costruzioni deve essere fatto prendendo a modello la
figura seguente. Si costruiscono i segmenti che congiungono il punto
P e i punti 2 e 8 con lo strumento [oggetti rettilinei]Segmento, poi i
due quadrilateri con lo strumento [oggetti rettilinei]Poligono.
Si disegnano poi le circonferenze sostegno degli archi, con
[curve]Circonferenza, e poi finalmente gli archi con [curve]Arco di
circonferenza. Un arco di circonferenza è definito da tre punti: i suoi
due estremi e un punto interno, che è il secondo punto selezionato.
Si nasconderanno poi i punti che definiscono gli archi, per evitare
che essi compaiano nel momento dell’utilizzazione delle macro.
L’aspetto degli archi e dei quadrilateri viene modificato utilizzando gli
strumenti [attributi]Spessore e [attributi]Colore.

Figure 14.4 - Costruzione


delle due mattonelle e degli
archi colorati.

Possiamo ora creare due delle macro necessarie. Attiviamo lo stru-


mento [macro]Oggetti iniziali, e selezioniamo B e poi A.
L’ordine di selezione degli oggetti dello stesso tipo è importante;
essi dovranno essere selezionati nello stesso ordine desiderato nel
momento dell’utilizzazione della macro. Attiviamo ora lo strumen-
to [macro]Oggetti finali, e selezioniamo il poligono Dart e i suoi
due archi.
Infine, la macro viene definita attivando lo strumento
[macro]Definizione della macro. La chiameremo Dart 1 L.
Nel momento della definizione della macro, si può disegnare l’ico-
na dello strumento, assegnarle un nome, inserire qualche riga di
commento, dare un nome al primo oggetto creato e proteggere la
macro con una password (scelta utile in classe, nel quadro di atti-
vità di scoperta del funzionamento di strumenti - “scatole nere” -
dei quali si conoscono solo gli oggetti iniziali e quelli finali).
Una volta che la macro è stata definita, nella casella degli stru-
menti [macro] appare un nuovo strumento. Andiamo a verificare
il funzionamento della nostra nuova macro. Selezioniamo lo stru-
mento [macro]Dart 1 L, e due nuovi punti U e V .
Si ottiene una nuova mattonella Dart, basata sui punti U e V.

122
Approfondimento

Figure 14.5 - Applicazione


della macro Dart 1 L a due
nuovi punti.

A partire dalla nostra costruzione, si definisce nello stesso modo la


macro Kite 1 L. Usando queste due macro, si può cominciare a
costruire la tassellazione “Sole”, che ha lo stesso gruppo di simme-
trie del pentagono regolare.

Figure 14.6 - Inizio della tas-


sellazione “Sole”, costruita
con l’aiuto delle nostre due
macro

Esercizio 14 - Definire le altre sei macro e continuare la tassella-


zione “Sole”. Disegnare la tassellazione “Stella”, il cui centro è
formato da cinque mattonelle Dart che puntano verso il vertice
centrale.

Esercizio 15 - Elencare le 7 configurazioni possibili con le mat-


tonelle di Penrose attorno ad un vertice.

123
INDICE ANALITICO

125
Indice analitico
A esempio di utilizzazione, 122
generalità, 54
Aiuto interfaccia utente, 88
aiuto per il disegno di rette,
semirette, segmenti, 51 Area, 59, 91, 101
finestra di aiuto, 14-15, 122 area selezionata, 17
messaggio di aiuto per le esempi geometrici, 102-104
macro, 122 poligoni/ triangoli di area
nulla, 52-53
Allineamento strumento Area, 59, 91, 101
attributi, 61, 73 esempio di utilizzazione, 101
proprietà geometrica, 61 interfaccia utente, 91
strumento di misura, 59
teorema di Varignon, 42-43
Allineato
esempi geometrici, 36-37, 53-
54, 103-104, 113
Asse, 51, 89
strumento per la verifica di di simmetria, 56
proprietà, 61, 90 esempi di utilizzazione, 20, 30
esempi di utilizzazione, 30-31 generalità, 51
generalità, 61 interfaccia utente, 89
interfaccia utente, 90
Assi, 64
Altezza 30, 32 equazioni e le coordinate, 63, 80
esempi di utilizzazione, 103
grafico di funzioni, 61, 62, 107-
Angolo
109, 111
angoli e trasformazioni, 56
griglia, 64
esempi geometrici, 115-116,
informazione generale, 64
119, 121
interfaccia utente, 92
esempio di utilizzazione, 43
perpendicolare a uno degli
misura di un angolo, 59, 91
assi, 50, 89
numero di cifre visualizzate e
trasporto di misura su uno
unità di misura, 78-79
degli assi, 50, 89
strumento Misura dell’angolo, 91
strumento Segna un angolo, 63, 92
Attributi
barra degli strumenti, 14-15, 17, 84
Animazione, 68, 92
degli oggetti, 49-64
interfaccia utente, 91
descrizione, 71-74
numeri, 58
esempi di utilizzazione, 28-29,
strumento Animazione, 68
31, 101, 103, 107, 110, 121
valori di una tabella, 65

Appartiene (strumento di
verifica di proprietà), 61, 90
B
generalità, 61
interfaccia utente, 90
Baricentro, 42
Arco, 88
funzioni trigonometriche inverse,
Barra degli strumenti, 86-94
60, 94 degli attributi, 71, 95
luogo descritto da un arco, 55 descrizione completa, 86-92
strumento Arco di circonfe- interfaccia utente, 14-15
renza, 54, 88 personalizzata, 80-81

126
Indice analitico
Barra dei menu, 14, 83 strumento Riempimento, 72, 92

Barra di stato, 15 Compasso


esempi di utilizzazione, 102, 109
Bisettrice, 51, 89 strumento Compasso, 89

Bitmap Configurazione
allegate agli oggetti, 74 configurazione originale, 77
esporta, 79, 97 modificare la configurazione
degli strumenti, 84
Bottone (Mostra/Nascondi), 92 Vedere anche Preferenze.

Coniche, 54
equazioni, 63, 80, 91
luoghi, 55
C
strumento Conica, 54
Calcolatrice, 60, 91, 93-94
Convesso
esempi di utilizzazione, 32, 102
angolo, 63
generalità, 60, 93-94
esempi geometrici, 115, 117
interfaccia utente, 91
poligono, 53
Circonferenza
Coordinate, 63
area del cerchio, 59, 91
esempi di utilizzazione, 107-111
centro della circonferenza
griglia, 64
all’infinito, 78, 80
interfaccia utente, 91
circoscritta a un triangolo, 32-33
preferenze, 80
con lo strumento Distanza o
RGB, 72
lunghezza, 59, 91
strumento Coordinate o equa-
dei nove punti, 32-33
zioni, 63
e strumento Compasso, 89,
102, 109
equazione, 63, 91
Copia, 97
generalità, 53, 78, 80 contenuto di una tabella, 65
invariante per l’inversione, 56 generalità, 97
luogo di circonferenze, 55, 103-104 in formato bitmap, 79
strumento Circonferenza, scorciatoia da tastiera, 84
53, 78, 80, 88 testo di descrizione della figura, 69
esempi di utilizzazione, 19-
22, 32-33, 102-123 Cursore (diversi tipi), 16-17
generalità, 53, 78, 80 Vedi anche Puntatore.
interfaccia utente, 88
trasporto di misura su una cir- Curva
conferenza, 50, 89 flesso, 111
tangente, 109
Colore Vedi anche Luogo.
cambiamento “al volo”, 74
degli oggetti, 50-55, 63-64, 78
esempio di utilizzazione, 122
funzione per il calcolo del
colore, 72
strumento Colore, 29, 71, 92
strumento Colore del testo, 73, 92

127
Indice analitico
D per le calcolatrici Texas
Instruments®, 83
Deltoide, 104 preferenze, 79

Espressione, 62, 91
Derivata, 111
generalità, 91
strumento Applica un’es-
Dilata pressione, 60, 62, 91
interfaccia utente, 87 esempi di utilizzazione, 108, 111
generalità, 60, 62
Dinamica interfaccia utente, 91
costruzione dinamica, 37 strumento Espressione, 60-61, 91
elementi dinamici, 59, 62, 79 esempi di utilizzazione,
102, 107-108, 111
Distanza generalità, 60-61, 62, 91
esempi di utilizzazione, 31-32 interfaccia utente, 91
strumento Distanza o
Lunghezza, 59, 91 Euclideo
tolleranza (preferenze del siste- piano, 49, 50, 54, 78
ma), 79 trasformazioni del piano, 55-56
Vedere anche Lunghezza.
Eulero (retta), 27, 31

Excel, 65
E

Ellisse
area, 59
equazione, 80
F
strumento di costruzione
Conica, 54 Fermat, 38
strumento Distanza o
Lunghezza, 59, 80, 91 File
allegare un’immagine bitmap, 74
Equazione esportazione, vedere
esempi di utilizzazione, 104, Esportazione di file.
107-108 file di lingua, 81
interfaccia utente, 91 file di preferenze, 77
preferenze, 74, 84 file di una macro, 58, 120
strumento Coordinate o equa- menu File, 14, 83
zioni, 62-63, 80 Metafile di Windows, 97
preferenze per copia bitmap, 79
Equidistante, 61, 90 stampa, 97
interfaccia utente, 90
strumento di verifica di pro- Fissa / Libera, 67, 92
prietà, 61
Flesso, 111
Esagono, 115
Funzione
Esportazione di file della calcolatrice, 60, 93-94
generalità, 97 esempio di utilizzazione, 111
interfaccia utente, 89 funzioni ed espressioni, 62
generalità, 107, 108-110

128
Indice analitico
G Inversione, 56, 90
interfaccia utente, 90
Gradi, 95 strumento Inversione (trasfor-
gradi centesimali, 95 mazione), 56
gradi sessagesimali, 95
Vedere anche Pendenza Inverso
calcolatrice, 60
Grafico con la trasformazione geometri-
costruzione di grafici, 61, 62, ca, 56
107-108
esempi di grafici, 109, 111 Inviluppo
di luoghi, 55, 78
Griglia esempi di utilizzazione, 104
esempi di utilizzazione, 102- preferenze, 55
103, 109
strumento Griglia, 64, 92 Iperbole, 54, 80

Iperbolico, 59, 94

I Isoedrale, 116

Immagine
bitmap, 74, vedere anche
Bitmap. L
esempi geometrici, 113-114
schermo delle calcolatrici Texas Libera
Instruments®, 74 Vedere Fissa/Libera.
trasformazioni, 56, 90
Lingua, 81, 84
Incolla, 84, 97
contenuto di una tabella, 65
Lunghezza
generalità, 97
con lo strumento Compasso,
scorciatoia da tastiera, 84
89, 109
testo di descrizione della figura, 69
con lo strumento Distanza o
Lunghezza, 59, 91
Infinito esempio di utilizzazione, 31-32
con la calcolatrice, 60 tolleranza (nelle Preferenze), 79
gestione dell’infinito, 49, 59, 78-79 trasporto di misura, 50
infinito e Coordinate o equa- Vedere anche Distanza.
zioni, 80
pendenza, 91
Luogo, 54-55, 78, 89
retta all’infinito, 50, 78, 80
equazione, 63, 80, 91
esempi di utilizzazione, 102-104, 109
Intersezione, 50, 87 generalità, 54-55, 89
di rette intelligenti, 73 luogo di circonferenze, 103-104
di una retta con una circonfe- luogo di rette, 55, 78, 104
renza, 21 nome di un luogo, 91
esempi di utilizzazione, 22, 29- opzioni sui luoghi, 78, 84
30, 42, 49, 101, 108-110 punto su un luogo, 49
esempi geometrici, 42, 113, 120
generalità sui punti di interse-
zione, 17, 50, 78, 87

129
Indice analitico
M Nomi
nomi “al volo”, 27
Macro, 57-59 strumento Nomi, 49, 91
definire una macro, 57-58, 90 esempio di utilizzazione, 28
esempi di utilizzazione, 119- generalità, 49
120, 122-123 interfaccia utente, 91
oggetti finali, 57, 90
oggetti iniziali, 57, 90 Numeri, 59, 91
password di una macro, 58, 123 esempi di utilizzazione, 32, 109, 116
strumento Macro, 57-59 generalità, 59
interfaccia utente, 91
Manipolazione di oggetti, 32, 87 strumento Numeri, 59, 91
del segno di un angolo, 63
di immagini allegate a oggetti, 74
di numeri, 32
di punti, 49 O
esempi di utilizzazione, 20, 28,
36, 41, 107 Oggetto
generalità, 32 Fissa/Libera un oggetto, vedere Fissa.
interfaccia utente, 87 macro
oggetti finali, 57, 90
Mediana, 28-30, 37 oggetti iniziali, 57, 90
mostra/nascondi, vedere Mostra.
Misura ridefinire un oggetto, vedere
angolo, vedere Angolo. Ridefinizione di un oggetto.
area, vedere Area.
distanza o lunghezza, vedere Omotetia, 56, 90
Distanza o Lunghezza. interfaccia utente, 90
interfaccia utente, 91 strumento Omotetia (trasforma-
pendenza, vedere Pendenza. zione geometrica), 56
preferenze, 79, 85
strumento Calcolatrice, 93 Origine degli assi
strumento Trasporto di misura, 50, 89 esempio di utilizzazione, 108-109
esempio di utilizzazione, 108 generalità, 64, 92
generalità, 50 spostare l’origine, 109
interfaccia utente, 89

Monoedrale, 114, 116, 117


P
Mostra/Nascondi, 58, 92, 110
assi, 64 Palette dei colori, 29, 71-73, 92
attributi, 15
bottone Mostra/Nascondi, 92 Parabola, 54
esempi di utilizzazione, 110, 121
scorciatoia da tastiera, 84
Parallelo
strumento Mostra/Nascondi, 58, 92
esempi geometrici, 43-44
punto di intersezione di rette
parallele, 78
strumento Parallelo? di veri-
N fica di proprietà, 61, 90
esempi di utilizzazione, 41
generalità, 61

130
Indice analitico
interfaccia utente, 90 area, 59, 91
strumento Retta parallela, 50, 89 attributi, vedere Attributi.
esempi di utilizzazione, 108-110 Distanza o lunghezza, 59, 91
generalità, 50 esempi di utilizzazione, 41,
interfaccia utente, 89 113-115, 118, 122
generalità, 52-53
Parallelogramma interfaccia utente, 88
immagine allegata, 74 poligono e trasporto di misura, 50
oggetto geometrico, 36, 41-43, 114 poligono regolare, 53, 88, 113
triangolo, vedere Triangolo.
Parametri
di stampa, 85 Polinomiale, 107, 111
Vedere anche Preferenze.
PostScript, 97
Password, 58, 81, 123
per la barra degli strumenti Preferenze, 71, 77, 84
personalizzata, 81
per le macro, 123 Proprietà, 61, 90
allineato, vedere Allineato.
Pavimentazioni appartiene, vedere Appartiene.
Vedere Tassellazioni. di una funzione, 107
equidistante, vedere
Pedale (triangolo), 101-104 Equidistante.
parallelo, vedere Parallelo.
Pendenza, 59, 91 Perpendicolare, vedere
generalità, 59 Perpendicolare.
interfaccia utente, 91
strumento Pendenza, 59, 91 Puntatore (strumento)
esempi di utilizzazione, 20, 28,
Penrose, 119, 123 36, 41, 49, 107
importare bitmap/modificare lo
Perpendicolare sfondo della finestra, 74
strumento di verifica di pro- interfaccia utente, 87
prietà, 61, 90 modificare il simbolo di angolo, 63
generalità, 61 modificare un numero, 32
interfaccia utente, 90
strumento Retta perpendico- Punto
lare, 50, 89 all’infinito
esempi di utilizzazione, 30-31, 101 centro della circonferenza, 80
generalità, 50 retta all’infinito, 50, 78, 80
interfaccia utente, 89 attributi, vedere Attributi.
circonferenza dei nove punti, 32-33
Piano di flesso, 111
piano euclideo, 49, 50, 54, 78 griglia, vedere Griglia.
tassellazioni del piano, 113-117, luogo, vedere Luogo.
119-123 medio, vedere Punto medio.
nomi, vedere Nomi.
punto di intersezione, 21-22, 29-30
Poincaré (modello di), 59
punto libero, 17, 44, 49, 67, 85,
vedere anche Fissa/Libera.
Polare (tipo di sistema di ridefinire un oggetto, vedere
coordinate), 92, 95 Ridefinizione di un oggetto.
Poligono secondo punto “al volo”, 50, 51, 88

131
Indice analitico
strumento Punto, 49, 87 strumento Bisettrice, 51, 89
esempi di utilizzazione, 29, generalità, 51
35, 42, 101, 120 interfaccia utente, 89
generalità, 49 strumento Retta, 50, 88
interfaccia utente, 87 esempi di utilizzazione, 28-
strumento Punto di interse- 29, 101, 110, 120
zione, 49, 87 generalità, 50
esempi di utilizzazione, 18-19 interfaccia utente, 88
generalità, 49 strumento Retta parallela, 50, 89
interfaccia utente, 87 esempi di utilizzazione, 108-110
strumento Punto su un generalità, 50
oggetto, 49, 87 interfaccia utente, 89
generalità, 49 strumento Retta perpendico-
interfaccia utente, 87 lare, 50, 89
esempi di utilizzazione, 30-
Punto medio 31, 101
esempi di utilizzazione, 19, 28, generalità, 50
41, 58, 114, 120 interfaccia utente, 89
esempi geometrici, 42 trasformazione affine di una retta, 51
generalità, 49
interfaccia utente, 89 Rettangolo
strumento Punto medio, 49, 89 di selezione, 79, 97
esempi geometrici, 43-44

Ridefinizione di un oggetto
Q esempi di utilizzazione, 44, 103
generalità, 67
Quadrato interfaccia utente, 89
costruzione, 18-22 strumento Ridefinizione di un
funzione matematica, 56, 94, 102 oggetto, 67, 89
macro-costruzione, 57
oggetto geometrico, 44, 117 Rotazione, 56, 90
esempi geometrici, 104, 113-
Quadrilatero 115, 117, 119
allegare un’immagine, 53 esempio di utilizzazione, 116
esempi, 36, 114-115, 122 interfaccia utente, 90
Varignon, 41-43 strumento, 56

Ruota
Interfaccia utente, 87
R

Retta
all’infinito, 50, 78, 80 S
attributi, 51, 92
equazione, 80, 91 Salva
interfaccia utente, 86, 88 generalità, 14
luogo di rette, 55, 78, 104 salva con nome, 14, 83
pendenza, 59, 91 salvare i parametri dell’anima-
retta di Eulero, 27, 31 zione, 68
retta di Simson, 104 salvare le preferenze, 77
retta di Wallace, 104 salvare una barra di strumenti

132
Indice analitico
personalizzata, 81 generalità, 56
salvare una macro, 57-58, 120 interfaccia utente, 90
scorciatoia da tastiera, 83 strumento Simmetria assiale, 56, 90

Segmento Simmetria centrale, 56, 90


compasso, vedere Compasso. esempi di utilizzazione, 114, 120-121
lunghezza, vedere Distanza o gruppo di simmetrie della tas-
Lunghezza. sellazione,113,123
punto medio, vedere Punto medio. interfaccia utente, 90
strumento Segmento, 51, 88 strumento Simmetria centrale, 56, 90
esempi di utilizzazione, 18-
19, 42, 122 Simson (retta di), 104
generalità, 51
interfaccia utente, 88 Sistema di assi, 92, 95
Segno di un angolo, 63, 92 Spessore, 73, 92
stile del segno di un angolo, 95
strumento Segna un angolo, 92
Stampa, 97
PostScript, 97
Selezione
scorciatoia da tastiera, 83
ambiguità di selezione, 17, 29
sessione di lavoro, 68, 85
ordine di selezione per le
macro, 58-59, 122
rettangolo di selezione, 79, 97
Steiner (deltoide di), 104
selezione di uno strumento, 18
taglia/copia/incolla, 84 Stili
barra degli attributi, 14-15
Semiretta, 51, 88 stili di default, 78
attributi, vedere Attributi. Vedere anche Attributi.
generalità, 51
interfaccia utente, 88
luogo, 55
pendenza, 59, 91 T
strumento Semiretta, 51, 88
trasformazioni, 56 Tabella, 65, 91
trasporto di misura, 50 esportare verso Microsoft®
verifica di proprietà, 61 Excel, 65
riga di una tabella, 65, 91
Sessione strumento Tabella, 65, 91
interfaccia utente, 85
registrare una sessione di lavoro, 68 Tangente
scorciatoia da tastiera, 85 costruzione, 109-111
funzione matematica, 94
Significative (cifre), 74 inviluppo, 78

Simboli Tassellazioni, 113-123


Vedere anche Nomi.
Vedere anche Numero. Testo
Vedere anche Segno di un angolo. descrizione della figura, 69.
Vedere anche Testo. espressione, vedere Espressione.
Vedere Espressione. lingua, 81
nomi, vedere Nomi.
Simmetria assiale, 56, 90 numero, vedere Numero.

133
Indice analitico
stili di default, 78 Unità, 79, 84
strumento Colore del testo, 73, 92 con la calcolatrice, 60
strumento Testo, 62, 91 di misura di superficie, 91
visualizzare l’equazione algebrica, 63 di misura sugli assi, 64
preferenze, 79, 84
Texas Instruments®, 3, 83 scorciatoia da tastiera, 85

Tipo
di oggetti, 51, 52-57, 63-64, 67, 73, 78
preferenze e opzioni, 79, 84 V
Traccia, 67, 92, 102 Varignon, 41-43
esempio di utilizzazione, 102
generalità, 67 Vertice
interfaccia utente, 92 di un angolo, 43, 51, 63, 89-92
strumento Traccia, 67, 92 di un poligono, 22, 53
di un triangolo, 27
Trasformazione, 55-56, 90 vertici e tassellazioni, 113, 123
di oggetti, 51, 52 ,53 ,54 ,56
esempi di utilizzazione, 114-115, 120 Vettore, 52
esempi geometrici, 36, 114-115, 120 esempi geometrici, 35-37, 113-114
interfaccia utente, 90 formato vettoriale, 79, 97
strumenti, 55-56 interfaccia utente, 88
luogo, 55, 78, 89
Traslazione, 56, 90 misura, 59
esempi di utilizzazione, 114 strumento Somma di vettori, 52, 89
esempi geometrici, 113, 115-117 generalità, 35, 52
interfaccia utente, 90 interfaccia utente, 89
strumento Traslazione, 56 strumento Vettore, 52, 88
esempio di utilizzazione, 113
Tratteggio, 73, 92 generalità, 35, 52
trasformazioni, 56, 90
Triangolo trasporto di misura, 50, 89
allegare un’immagine bitmap, 74
altezze, 30, 32 Virgola, 79
circonferenza circoscritta, 32-33
circonferenza dei nove punti, 32-33 Visualizzazione in grassetto
esempi geometrici, 27, 30-32, (per presentazioni), 85
36-38, 101-104
retta di Eulero, 27, 31
strumento Triangolo, 52, 88
esempi di utilizzazione, 101, 113
W
generalità, 27, 52
interfaccia utente, 88
tassellazioni, 113-114
Wallace (retta di), 104
triangoli pedali, 101-104

Trigonometria (funzioni), 60, 94


Z

Zoom
U avanti, 85
indietro, 85

134

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