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L’analisi delle condizioni dei ceti sociali più bassi diviene il soggetto privilegiato per la
letteratura, che denuncia i mali del progresso. Le inquietudini della società borghese
vengono raccolte nel movimento culturale del Decadentismo, che sviluppa
atteggiamenti irrazionalistici, prediligendo l’introspezione e la lettura della realtà
attraverso codici simbolici attraverso la ricerca dell’arte per l’arte, senza alcuna
funzione sociale, e la poesia simbolica dei poeti maledetti francesi che vogliono
cogliere il significato intimo della natura
IL NATURALISMO FRANCESE
In tutta Europa l’Ottocento è il secolo della piena affermazione del romanzo, già
affermatosi in età romantica come romanzo storico.
Questa nuova forma di realismo trova espressione in Francia nel Naturalismo degli
anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento.
In Francia precursori del Naturalismo sono Honoré de Balzac, che pubblica una serie
di oltre cento romanzi (La Commedia Umana, in contrapposizione a quella Divina
dantesca) che formano un grande affresco della realtà sociale dell’epoca, e Gustave
Flaubert che, in Madame Bovary, descrive la vita borghese senza idealizzazioni.
Flaubert sceglie un realismo oggettivo ed elabora il principio dell’impersonalità, poi
ripreso dai Naturalisti, lasciando che l’impassibilità del narratore, che non interviene
con i suoi giudizi, trasmetta il suo stesso pessimismo.
Affinché la rappresentazione dei mali della modernità sia efficace è necessaria una
tecnica narrativa oggettiva e distaccata, in cui il narratore rinunci ad esprimere un
giudizio esplicito sulle vicende narrate e adotti un punto di vista interno all’ambiente
rappresentato.
Zola pubblica il suo primo romanzo naturalista nel 1867, Thérèse Raquin, in cui si
narra la vicenda di due amanti che, ucciso il marito della donna, si suicidano per il
senso di colpa. La sua opera più ambiziosa è però il ciclo dei Rougon-Macquart
(storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo impero), venti romanzi in
cui si propone di analizzare l’evoluzione della società francese nei suoi diversi strati
sociali attraverso le vicende di vari personaggi dei due rami di uno stesso nucleo
familiare, nell’arco di cinque generazioni, offrendo un impietoso affresco della
Francia dei suoi tempi. Trai romanzi spiccano Il Ventre di Parigi (deportato per motivi
politici da una colonia), Lo Scannatoio (donna alcolista oppressa da problemi
economici e familiari), Germinale (condizione dei minatori), La Bestia Umana
(passioni e drammi di un macchinista). Per la composizione dei suoi romanzi Zola si
documenta visitando luoghi di interesse sociologico e antropologico e raccogliendo
appunti nei suoi Taccuini.
Apologia di un’opera agli antipodi rispetto alle attese del pubblico borghese: è
un romanzo vero, mentre al pubblico piacciono i romanzi falsi
Cause che hanno indotto la scelta della narrazione della degradazione di una
protagonista popolana: nessun aspetto della vita sociale può considerarsi
vietato all’arte
In realtà, influenzati dal gusto decadente, indugiano sui particolari patologici e
morbosi della condizione di Germinie, con un atteggiamento ben poco oggettivo