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CONTESTO STORICO DI FINE OTTOCENTO

L’Italia dopo l’Unità è caratterizzata da un forte ritardo economico e industriale e dal


divario tra il Nord e il Sud latifondista, che sarà protagonista della questione
meridionale. Il forte sviluppo capitalistico del secondo Ottocento porta con sé un
peggioramento delle condizioni dei lavoratori, che maturano una conoscenza di
classe e aspirano al riconoscimento dei diritti. In questo contesto nasce il socialismo
scientifico di Karl Marx.

L’analisi delle condizioni dei ceti sociali più bassi diviene il soggetto privilegiato per la
letteratura, che denuncia i mali del progresso. Le inquietudini della società borghese
vengono raccolte nel movimento culturale del Decadentismo, che sviluppa
atteggiamenti irrazionalistici, prediligendo l’introspezione e la lettura della realtà
attraverso codici simbolici attraverso la ricerca dell’arte per l’arte, senza alcuna
funzione sociale, e la poesia simbolica dei poeti maledetti francesi che vogliono
cogliere il significato intimo della natura
IL NATURALISMO FRANCESE

In tutta Europa l’Ottocento è il secolo della piena affermazione del romanzo, già
affermatosi in età romantica come romanzo storico.

L’emergere delle problematiche sociali legate all’industrializzazione e l’ampliamento


del pubblico inducono molti autori a voler rappresentare vicende contemporanee di
interesse sociale per analizzare in modo critico il rapporto tra le scelte individuali e il
contesto socio-economico.

Questa nuova forma di realismo trova espressione in Francia nel Naturalismo degli
anni Sessanta e Settanta dell’Ottocento.

In Francia precursori del Naturalismo sono Honoré de Balzac, che pubblica una serie
di oltre cento romanzi (La Commedia Umana, in contrapposizione a quella Divina
dantesca) che formano un grande affresco della realtà sociale dell’epoca, e Gustave
Flaubert che, in Madame Bovary, descrive la vita borghese senza idealizzazioni.
Flaubert sceglie un realismo oggettivo ed elabora il principio dell’impersonalità, poi
ripreso dai Naturalisti, lasciando che l’impassibilità del narratore, che non interviene
con i suoi giudizi, trasmetta il suo stesso pessimismo.

Al movimento naturalista appartengono autori come. Émile Zola, Edmond e Jules de


Goncourt e Guy de Maupassant che, riuniti nella casa di Zola a Médan, pubblicano
una serie di sei romanzi chiamata Le Serate di Médan, manifesto del Naturalismo.

La poetica dei Naturalisti è influenzata dal Positivismo (fiducia nel progresso e


tendenza ad applicare il metodo delle scienze naturali anche nella sociologia e nella
psicologia), dalla traduzione dell’Origine della Specie di Charles Darwin (darwinismo
sociale di Spencer) e dall’Introduzione allo studio della medicina sperimentale di
Claude Bernard.

Uscendo alla luce il volto meno positivo dell’industrializzazione, molti intellettuali,


tra cui Zola, aderiscono al socialismo e scelgono come protagonisti delle loro opere i
ceti più bassi, maggiormente colpiti dalle disuguaglianze sociali della modernità, con
lo scopo di denunciare questi mali per sollecitare un intervento di riforma sociale da
parte della classe dirigente, in un’ideologia progressista.

Nella raccolta di saggi Il Romanzo Sperimentale, Zola teorizza i principi del


naturalismo: lo scrittore deve rappresentare la realtà sociale contemporanea
traendo spunto da fatti realmente accaduti (documento umano) che abbiano come
oggetto i problemi delle classi emarginate in modo da dare al lettore l’impressione di
trovarsi di fronte a uno spicchio di vita.

Lo scrittore deve essere uno scrittore-scienziato, osservatore e sperimentatore,


applicando alla letteratura il metodo delle scienze naturali ricostruendo con
determinismo rigoroso i rapporti di causa-effetto che producono l’agire umano,
individuabili osservando soprattutto:

La race (caratteristiche genetiche ed ereditarie)

Il mileu (ambiente geo-sociale)

Il moment (momento storico)

Compito dello scrittore-scienziato è essere padroni dei fenomeni della vita


intellettuale e passionale per poterli guidare.

Affinché la rappresentazione dei mali della modernità sia efficace è necessaria una
tecnica narrativa oggettiva e distaccata, in cui il narratore rinunci ad esprimere un
giudizio esplicito sulle vicende narrate e adotti un punto di vista interno all’ambiente
rappresentato.

Ai fratelli Edmond e Jules de Goncourt si deve la pubblicazione del primo romanzo


naturalista, Germinie Lacerteux, storia dell’alcolismo e della rovina di una cameriera
dalla vita apparentemente ineccepibile. Il loro Diario registra la cronaca di incontri e
discussioni tra esponenti letterari contemporanei.

Zola pubblica il suo primo romanzo naturalista nel 1867, Thérèse Raquin, in cui si
narra la vicenda di due amanti che, ucciso il marito della donna, si suicidano per il
senso di colpa. La sua opera più ambiziosa è però il ciclo dei Rougon-Macquart
(storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo impero), venti romanzi in
cui si propone di analizzare l’evoluzione della società francese nei suoi diversi strati
sociali attraverso le vicende di vari personaggi dei due rami di uno stesso nucleo
familiare, nell’arco di cinque generazioni, offrendo un impietoso affresco della
Francia dei suoi tempi. Trai romanzi spiccano Il Ventre di Parigi (deportato per motivi
politici da una colonia), Lo Scannatoio (donna alcolista oppressa da problemi
economici e familiari), Germinale (condizione dei minatori), La Bestia Umana
(passioni e drammi di un macchinista). Per la composizione dei suoi romanzi Zola si
documenta visitando luoghi di interesse sociologico e antropologico e raccogliendo
appunti nei suoi Taccuini.

Al movimento naturalista partecipa anche Guy de Maupassant, autori di romanzi


come Una Vita e Bel-Ami (scalata sociale di un giornalista) che presentano vicende
quotidiane e inquietanti in una forma asciutta e ironica. Rispetto a Zola, esprime una
visione disincantata e pessimistica della società e della natura umana, con una
minore fiducia nel progresso scientifico.

GERMINIE LACERTEUX: PREFAZIONE (EDMOND E JULES DE GONCOURT)

Tre sequenze argomentative:

Apologia di un’opera agli antipodi rispetto alle attese del pubblico borghese: è
un romanzo vero, mentre al pubblico piacciono i romanzi falsi

Cause che hanno indotto la scelta della narrazione della degradazione di una
protagonista popolana: nessun aspetto della vita sociale può considerarsi
vietato all’arte

Funzione del romanzo moderno: intento umanitario e precisa volontà di


denuncia sociale che legittima il ruolo dell’artista naturalista

Si propongono un atteggiamento di assoluto realismo poiché soltanto un’arte che


poggi su questa base può rispondere alle esigenze di una società in evoluzione in
cui i ceti più bassi devono essere posti al centro della letteratura

Assunzione dei metodi della scienza applicati alla società

In realtà, influenzati dal gusto decadente, indugiano sui particolari patologici e
morbosi della condizione di Germinie, con un atteggiamento ben poco oggettivo

IL ROMANZO SPERIMENTALE: PREFAZIONE (ÉMILE ZOLA)


Si propone di illustrare al lettore il metodo che sta alla base del romanzo
sperimentale dei Naturalisti
Il romanziere deve adottare il metodo proprio delle scienze naturali, trasferendo
anche allo studio della psicologia umana leggi deterministiche
Riprende gli studi del medico Claude Bernard, fondatore della fisiologia: una
progressione inevitabile che porta dalla chimica e dalla fisica sperimentali alla
fisiologia sperimentale e, infine, al romanzo sperimentale
In contrasto con le dottrine idealiste, sottrae le passioni umane all’arbitrio della
pura immaginazione
Riprende dal filosofo francese Hippolyte Taine l’influenza sul comportamento
umano dei fattori di ereditarietà e di contesto storico-sociale
Riprende gli studi di genetica di Mendel e la teoria dell’evoluzione di Darwin
Influenzato dall’ottimismo della cultura positivista e dalla fiducia nel metodo
scientifico, si mostra fiducioso nella possibilità che la denuncia sociale possa
svolgere un ruolo concreto nel miglioramento della società contemporanea
Osservando i fattore di race e mileu il letterato può studiare e comprendere la
società del suo tempo per poterne guidare e influenzare le dinamiche
Il romanziere si limita, nella sua opera, a mostrare in modo oggettivo la realtà,
lasciando ai legislatori la cura di intervenire nell’interesse collettivo
Impegno etico e sociale della letteratura

GERMINALE: LA DISCESA NELLA MINIERA (ÉMILE ZOLA)


Prima discesa di Stefano alla vena di Guglielmo, la zona della miniera del Voreux in
cui si svolgerà il suo lavoro da minatore
Zola si propone di offrire al lettore un quadro oggettivo delle condizioni di vita dei
minatori
La descrizione avviene in un crescendo di tensione emotiva, dal punto di vista di
Stefano, coinvolgendo emotivamente il lettore senza bisogno di un giudizio
esplicito da parte dell’autore
Denuncia dello sfruttamento dei minatori: l’impiego di manodopera infantile e
femminile, le condizioni di lavoro e i pericoli che incombono sui lavoratori
Stile oggettivo che ricorre spesso a termini tecnici della geologia e al lessico
specifico della miniera, riproducendo il gergo tipico dei minatori
Emerge a tratti un linguaggio simbolico (pozzo come una fauce nera che inghiotte
gli uomini, paragonati a bestiame) attraverso cui emerge la posizione di
denuncia sociale dell’autore
La vicenda narrata in Germinale è ambientata in un contesto di fantasia ma la
realtà descritta rispecchia le condizioni di lavoro dei minatori del Nord della
Francia, documentata dallo stesso Zola nei suoi Taccuini
La vicenda si conclude con il boicottaggio del lavoro in miniera da parte di un
anarchico che provoca involontariamente un crollo in cui muoiono molti operai

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