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DIFESA DELLE COLTURE

● QUALI FATTORI CONSIDERARE PER UN CORRETTO IMPIEGO

Come ottimizzare l’efficacia


del glifosate sulle malerbe

L’erbicida più utilizzato per la devitalizzazione delle malerbe dei letti di semina è il glifosate,
sia per il più favorevole rapporto costo/efficacia, sia per il più ampio e completo spettro
d’azione graminicida e dicotiledonicida verso le specie annuali e perenni

di Giovanni Campagna,
Emanuele Geminiani Il glifosate ha assunto nel corso degli anni un ruolo

I l glifosate è l’erbicida più utilizza- fondamentale nella gestione delle malerbe


to al mondo (oltre 130 Paesi) per la nei letti di semina, nei periodi intercolturali
versatilità nel controllo della ge-
neralità delle infestanti nei settori
e nel diserbo localizzato delle file nelle colture arboree.
agricolo (circa 100 colture), civile e in- Per evitare problematiche ambientali e la selezione
dustriale. Scoperto da Monsanto nel di popolazioni resistenti occorre ottimizzarne l’impiego
1970, il suo impiego è stato ulterior-
mente implementato in molte Nazio-
secondo i principi di gestione integrata
ni a partire dagli anni 90, con la col-
tivazione delle piante geneticamente l’enzima bersaglio. Ciò ha favorito la nante per l’esplicazione dell’azione
modificate. Ciò ha permesso di sem- sua affermazione, assieme all’eleva- erbicida, talvolta più della stessa do-
plificare le strategie di lotta, ridurre ta azione nei confronti delle malerbe se di impiego. I numerosi formulati
il prezzo dei formulati commerciali (oltre 125 specie sensibili). commerciali attualmente disponibili
e diffonderne ulteriormente l’uso in Una sola applicazione effettuata sui (tabella 1), talvolta molto simili tra lo-
tutti i settori. L’irrazionale impiego tessuti verdi degli organi vegetali risul- ro, si differenziano per alcuni aspetti:
può comportare però problematiche di ta letale dopo aver attraversato epicu- ● tipo di sale (formulazione);
carattere ambientale e malerbologico ticola, cuticola, parete e plasmalemma ● concentrazione dell’acido equivalen-
a causa della pressione di selezione. cellulare. Il successo dell’applicazione te (definizione tecnicamente più cor-
dipende prevalentemente dal passag- retta di sostanza attiva);
Caratteristiche gio dell’erbicida attraverso queste bar- ● tipo di coadiuvanti e coformulanti.
riere per essere traslocato verso i siti I più moderni formulati non con-
del glifosate d’azione (apici vegetativi e radicali). tengono sostanze irritanti e tossiche
Glifosate è un erbicida ad azione to- per la pelle o dannose per l’ambiente,
tale che agisce a livello dell’enzima L’importanza sostituite con altre più ecocompati-
EPSP sintetasi impedendo la formazio- bili e in grado di supplire, almeno in
ne di alcuni amminoacidi essenziali
della formulazione condizioni ottimali di impiego, anche
(fenilalanina, tirosina e triptofano) per Glifosate è un acido relativamen- all’addizione di solfato ammonico.
la crescita delle piante e l’attivazione te insolubile e deve essere formulato I coadiuvanti e i coformulanti sono in
dei meccanismi di difesa (impossibi- come sale sodico, potassico, isopro- grado di migliorare ritenzione foglia-
lità di sintesi di fitoalessine). pilamminico o ammonico per essere re e assorbimento, in particolare nel-
Non è dannoso per uomo e anima- assorbito. Il tipo di formulazione e gli le specie meno sensibili e con superfi-
li in quanto in essi non è presente attivanti svolgono un ruolo determi- ci più ricche di barriere naturali (cere

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DIFESA DELLE COLTURE

TABELLA 1 - I principali formulati di glifosate


Cocentrazione Dosi
Sigla
Composizione di glifosate di impiego
Prodotti pericolo
glifosate (g/L o % acido comparative
(*)
puro) (L o kg/ha f.c.)
Roundup Bioflow, Amok Plus, Klaro Ultra, Mastiff Ultra, Glifene HP,
Sale isopropilamminico 360 g/L 2-4-6
Glifosar Flash, Shamal MK Plus, Taifun MK CL, Premium Top, Clean UP
Glifo 41, Glifosan, Glifos SL, Glyphyt, Mastiff, Neghev, Rasikal Quick,
Sale isopropilamminico 360 g/L N 2-4-6
Risolutiv SL, Silglif NF, Sveller
Amega Plus, Glifone, Glister, Logrado 360, Clinic 360SL, Buggy, Silglif
MK, Fandango 360 SL, Glifosar, Glifosistem 360, Glinet, Gliphogan Sale isopropilamminico 360 g/L Xi - N 2-4-6
Top MK, Pantox 360
Glyfos Pro, Glyfos Rapid Sale isopropilamminico 450 g/L N 1,6 - 3,2 - 4,8
Roundup 360 Power Sale potassico 360 g/L N 2-4-6
Roundup 450 Plus Sale potassico 450 g/L 1,6 - 3,2 - 4,8
Roundup Platinum Sale potassico 480 g/L 1,5 - 3 - 4,5
Roundup Max, Glyfos Dakar Sale ammonico 68% Xi - N 1 - 2,1 - 3,2
Buggy 360 SG NET Sale sodico 36% Xi 2-4-6
(*) N = nocivo; Xi = irritante.

epicuticolari o peli), come la generali-


tà delle specie perennanti (Convolvu-
L’influenza della qualità venga applicata entro poche ore dalla
preparazione.
lus arvensis, Oxalis pes-caprae, Potentilla
dell’acqua
reptans, Equisetum spp., ecc.), nonché La qualità dell’acqua assume una Durezza. La durezza causata da un’e-
Abutilon theophrasti, Ammi majus, Daucus rilevante importanza nei confronti levato contenuto di cationi (K, Ca, Mg,
carota, Bidens spp., Erigeron canadensis, dell’attività di molti erbicidi, tra cui Fe e Na) può interagire maggiormente
Lactuca serriola, Senecio vulgaris, Picris glifosate. con le formulazioni sale, come il gli-
echioides, Ambrosia artemisifolia, Cheno- fosate.
podium spp. e Polygonum aviculare tra le pH. Il pH molto basso o troppo alto può
annuali o biennali. ridurre il grado di efficacia e causare, Contenuto in argilla e sostanza or-
Spesso gli scarsi risultati dell’ap- soprattutto se posto in miscela con er- ganica. È indesiderata in ogni caso
plicazione dipendono dalla limitata bicidi residuali, la formazione di gru- la presenza di argilla e soprattutto di
quantità di sostanza attiva che rag- mi con conseguente intasamento dei sostanza organica sospesa nell’acqua
giunge i siti d’azione a causa delle fi ltri, nonché idrolisi delle molecole. prelevata da canali e laghetti, in quan-
perdite da deriva, dilavamento ed Queste problematiche possono accen- to può ridurre il grado d’azione in ma-
evaporazione. Possono essere influen- tuarsi qualora la miscela erbicida non niera rilevante.
zati anche dal tipo di salificazione del
glifosate in fase di formulazione e dalle
modalità di distribuzione (acqua uti-
lizzata, quantità di solfato ammonico
addizionato prima o dopo l’aggiunta
di glifosate nel serbatoio, miscelazio-
ne con altri erbicidi, ecc.).
La complessità di tutte queste inte-
razioni rende talvolta critico l’impiego
e la scelta delle relative dosi, nonché
della miscela con coadiuvanti estem-
poranei o altri erbicidi.
Dalla sperimentazione effettuata in
campo a livello internazionale e in Ita-
lia sui tradizionali formulati di glifo-
sate, è stata osservata una tenden-
ziale maggiore attività erbicida dei
sali ammonico e isopropilamminico,
soprattutto in assenza di solfato am- L’ottimizzazione dell’impiego di glifosate mediante la tecnica della falsa semina
monico. Queste formulazioni, inoltre, consente di ridurre le problematiche di selezione floristica, ma anche di gestire
hanno manifestato un più rapido as- l’eventuale presenza di popolazioni divenute resistenti a seguito del ripetuto
sorbimento da parte delle malerbe sot- e irrazionale impiego degli erbicidi selettivi in post-emergenza. Nella foto
toposte a irrigazioni dilavanti a diver- popolazione di Echinochloa spp. su mais, di possibile contenimento con glifosate
si intervalli di tempo dal trattamento.
in pre-semina ritardata

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RACCOMANDAZIONI
PER UN OTTIMALE IMPIEGO DI GLIFOSATE
● Adottare adeguata rotazione col- tercolturale in condizioni di elevato ture utilizzate per la distribuzione,
turale e degli erbicidi caratterizzati stress delle malerbe e con tempera- modulando le dosi in funzione delle
da differente meccanismo d’azione. ture superiori a 35 °C. reali esigenze.
● Alternare periodiche arature ai re- ● Monitorare le malerbe prima e do- ● Addizionare solfato ammonico pri-
gimi di coltivazione su sodo o in con- po le applicazioni di glifosate. ma di glifosate a una concentrazione
dizioni di minime lavorazioni. ● Evitare di miscelare glifosate con di 1-2 % del volume dell’acqua durante
● Praticare la tecnica della falsa se- erbicidi residuali in pre-emergenza la preparazione delle miscele nei ser-
mina con la preparazione anticipata delle colture qualora le malerbe sia- batoi delle irroratrici. L’addizione di
del terreno e il ritardo della semina. no oltre lo stadio di 5 cm di sviluppo. solfato ammonico è consigliata anche
● Modulare epoca e densità di semi- ● Non trattare in condizioni di ecces- con i più moderni formulati, qualora
na in funzione delle colture adottate siva rugiada (oltre il limite del goc- le condizioni di impiego non siano
e delle malerbe presenti. ciolamento). favorevoli e con malerbe sviluppate
● Trattare in condizioni pedoclimati- ● In prossimità di strade polverose e (meno sensibili all’azione di glifosate).
che ottimali e possibilmente su ma- con malerbe eccessivamente sporche, ● Ripetere il trattamento eseguito a
lerbe non eccessivamente sviluppate. attendere di trattare dopo una pioggia. dosi ridotte e su malerbe molto svi-
● Modulare le dosi di impiego in fun- ● Utilizzare una concentrazione di luppate in caso di pioggia caduta in un
zione delle condizioni pedoclimati- formulato (tipo 360 g/L di glifosate) intervallo di tempo inferiore a 4-5 ore.
che, della sensibilità delle specie e non inferiore all’1% del volume di ● Utilizzare acqua pulita, senza ar-
dello stadio di sviluppo. acqua; 200 L/ha si possono ritene- gilla e sostanza organica in sospen-
● Evitare di trattare nel periodo in- re ottimali con le normali attrezza- sione. •

Addizione di solfato di solfato ammonico sulla base della


quantità di cationi presenti nelle acque:
fusione delle specie meno sensibili,
in particolare quando l’erbicida è ap-
ammonico plicato a dosi ridotte, in sfavorevoli
Dose = (0,002 × ppm K) +
L’addizione di solfato ammonico pri- condizioni climatiche e su malerbe
(0,005 × ppm Na) + (0,009 × ppm Ca) +
ma di miscelare i formulati di glifosate, sviluppate (tabella 2).
(0,014 × ppm Mg) + (0,042 × ppm Fe)
oltre a regolarizzare le acque con pH Questi aspetti si sono potuti osser-
elevato, riduce gli effetti negativi del- Per questi aspetti risulterebbe deter- vare con maggior evidenza nei Paesi
la durezza dell’acqua e le conseguenti minante procedere dapprima con l’ana- dove è autorizzato l’impiego delle col-
problematiche di insolubilizzazione. lisi delle acque utilizzate per preparare ture geneticamente modificate (mais,
Inoltre l’effetto umettante che svolge le miscele erbicide. Di fatto l’addizio- soia, cotone, ecc.). Comunemente il ri-
sulle foglie dopo la distribuzione per- ne di circa 1-2% di solfato ammonico corso all’erbicida totale permette di
mette di prolungare i tempi di perma- nell’acqua prima dell’addizione di gli- contrastare l’insorgenza di fenomeni
nenza della sostanza attiva allo stato fosate consente di regolarizzare il gra- negativi, mentre dove è stato ripetu-
liquido, assicurando migliore assor- do di efficacia in qualsiasi condizione. tamente utilizzato nella coltura ogm
bimento e penetrazione attraverso le ha selezionato gravi problematiche di
parti verdi delle malerbe. Tra i catio- Il rischio di selezione difficile soluzione. Ciò poteva essere
ni, Fe e Mg influiscono maggiormente evitato con l’alternanza di erbicidi an-
nei confronti di glifosate, tuttavia in
di popolazioni resistenti tigerminello applicati in via preven-
genere preoccupano di più Ca e Na per L’irrazionale e ripetuto impiego di tiva, oltre che con il ricorso ad altre
la loro maggiore presenza nelle acque. glifosate può comportare fenomeni pratiche agronomiche, tra cui le sar-
È possibile calcolare il fabbisogno di selezione floristica, come la dif- chia-rincalzature.

A B C
In difficili condizioni di impiego, possibilmente da evitare per tutti i formulati, si può addizionare solfato ammonico onde
ridurre gli aspetti negativi derivanti dalla selezione della flora di sostituzione. Nella foto A Sylibum marianum, che insieme
a tutte le altre simili specie di Carduus spp. manifesta una scarsa sensibilità nei confronti di glifosate. Altre specie in via
di diffusione scarsamente sensibili a glifosate sono Ammi majus (foto B) e Geranium spp. (foto C)

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TABELLA 2 - Malerbe meno sensibili a glifosate, selezionabili
a seguito di trattamenti ripetuti a dosi ridotte
Specie annuali e biennali Con siccità, elevate temperature e ridotta
Abutilon theophrasti umidità relativa
Ambrosia artemisifolia Chenopodium spp.
Ammi majus Lactuca serriola
Carduus spp. Polygonum aviculare
Daucus carota Specie perennanti
Geranium spp.
Artemisia vulgaris
Malva sylvestris
Parietaria spp. Cirsium arvense
I numerosi preparati commerciali Convolvulus arvensis
di glifosate si differenziano Senecio vulgaris
principalmente per la diversa Sylibum marianum Cynodon dactylon
formulazione, tra cui il tipo di sale, Torilis arvensis Cyperus spp.
la concentrazione di acido equivalente
e la tipologia di coadiuvanti Agli stadi di sviluppo più avanzati Epilobium spp.
e coformulanti. Nella foto Erigeron canadensis
Equisetum spp.
Chenopodium album, C. vulvaria Picris echioides
e Polygonum aviculare con cere Oxalis spp.
epicuticolari, che rappresentano Raphanus raphanistrum
Rapistrum rugosum Potentilla reptans
un ostacolo all’assorbimento
e alla penetrazione di glifosate Sinapis arvensis Sorghum halepense

Le specie che hanno originato po- anche sugli animali alimentati con ve- In questo contesto glifosate, in virtù
polazioni resistenti in genere sono getazione trattata, ecc. del suo differente meccanismo d’azio-
dotate di elevata variabilità genetica L’impiego di glifosate su larga sca- ne, può svolgere un importante ruolo
e capacità di impollinazione incro- la sia nel settore agricolo sia in quello di prevenzione della comparsa di resi-
ciata, come Lolium spp., il cui polline civile e ricreativo richiede un’elevata stenze agli erbicidi di comune impie-
può essere trasportato a distanza dalle attenzione. In particolare occorre ra- go e maggiormente esposti a questo
correnti. In Italia esistono popolazioni zionalità negli impieghi extra-agrico- rischio, come gli ALS-inibitori (solfo-
resistenti di questa graminacea sele- li, su superfici impermeabilizzate e ai niluree, triazolopirimidine, triazoloni,
zionata dopo decenni di ripetuto im- margini di strade e canali: a contatto imidazolinoni, ecc.) e ACCasi-inibitori
piego di glifosate in noccioleti in Pie- diretto con l’acqua la sostanza attiva (graminicidi specifici).
monte e in oliveti in Puglia. non viene disattivata (come invece Ottimali applicazioni di glifosate
Un’altra specie con popolazioni re- accade a contatto del suolo) e può re- possono contribuire, inoltre, alla ge-
sistenti segnalate in Italia è Erigeron siduare più a lungo (periodo di emivi- stione delle resistenze laddove esse
canadensis, ma potenzialmente anche ta di circa 7-14 giorni) danneggiando siano già insorte.
altre malerbe possono manifestare gli organismi acquatici. Si consiglia Giovanni Campagna
questo rischio. pertanto un impiego razionale, osser- Emanuele Geminiani
Come si è potuto osservare nei Paesi vando scrupolosamente le raccoman- Centro di fitofarmacia
dove si possono utilizzare le colture ge- dazioni riportate in etichetta, tra cui il Università di Bologna
neticamente modificate, le infestanti a rispetto dei tempi di rientro di 24 ore
impollinazione incrociata (tra cui Am- per gli animali al pascolo.
brosia artemisifolia, il cui polline allerge-
nico può essere trasportato a distanza Il ruolo del glifosate AGGIORNATI sul mondo
di chilometri ogni anno) originano ibri-
di interspecifici: Amaranthus spp., Echi-
nella gestione integrata degli agrofarmaci
nochloa spp., Lolium spp., Poa spp., ecc. Il ruolo del glifosate nella gestione • Con il volume
«Informatore degli agrofarmaci 2014»
Altre specie che hanno originato nel- delle malerbe nel settore agricolo è di Info e ordini: www.libreriaverde.it
le colture geneticamente modificate fondamentale importanza: in primo
più di frequente popolazioni resistenti luogo è impiegato nella devitalizzazio- • Con la banca dati mobile
per smartphone e tablet «BDFUP»
a glifosate sono Sorghum halepense, Eleu- ne delle malerbe nei letti di semina, ma Info e ordini:
sine indica e Kochia scoparia. anche per la bonifica delle specie peren- www.informatoreagrario.it/BDF-UP
nanti nel periodo intercolturale, nonché
Sensibilità ambientale nelle applicazioni localizzate sotto le
file delle colture arboree. Onde evitare
degli operatori tuttavia problematiche di carattere am-
Per commenti all’articolo, chiarimenti
o suggerimenti scrivi a:
L’aumentata sensibilità da parte bientale, nonché di selezionare specie di redazione@informatoreagrario.it
dell’opinione pubblica nei confronti sostituzione o di popolazioni resisten-
dell’ambiente ha indirizzato numero- ti, occorre adottare strategie di impiego Per consultare gli approfondimenti
e/o la bibliografia:
si studi e ricerche di approfondimen- razionali e integrate (IWM: Integrated www.informatoreagrario.it/
to per la valutazione degli effetti su- Weed Management) con tutte le prati- rdLia/14ia14_7445_web
gli organismi minori e sulle acque, ma che di lotta (vedi riquadro a pag. 52).

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DIFESA DELLE COLTURE
● ARTICOLO PUBBLICATO SU L’INFORMATORE AGRARIO N. 14/2014 A PAG. 50

Come ottimizzare l’efficacia


del glifosate sulle malerbe
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