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25 racconti di pura fantasia, che lo stesso Benni definisce “un circo di virtù
e nequizie, un frastuono di uomini e di luoghi comuni, in cui trovano posto
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eroi silenziosi ed urlanti ciarlatani della sopravvivenza e del sopruso”.
L’ironia e la poesia dell’autore trovano spazio all’interno delle storie e si
inseriscono senza difficoltà nelle vicende di personaggi comuni, ordinari
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eppure speciali, in cui ognuno di noi può facilmente identificarsi. Il
sottotitolo scelto dall’autore bolognese per il suo libro è tutt’altro che fuori
contesto: secondo Benni infatti, nell’era della tecnologia, nata forse per
scacciare la tanto temuta solitudine, questa è tornata più forte e
si
spaventosa che mai e, quasi fortificata dalla tecnologia stessa, sembra
essere l’unica cosa capace di resisterle. Eppure…eppure l’allegria esiste
ancora! E si tratta di un’allegria diversa, un po’ disubbidiente, forse
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Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro di Rifredi
via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze
Sabato 2 novembre, ore 21:00
La grammatica di Dio
di Stefano Benni
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lettura in scena a cura di Angelo Savelli
con Lucia Poli
con la partecipazione di Simone Faucci e Riccardo Naldini
elementi scenici Michele Ricciarini
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