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La cantata da camera

➢ come il madrigale era un tipo di musica destinata ad un pubblico selezionato di


intenditori competenti e raffinati
➢ fiorì in ambienti signorili
➢ a preparare la via alla cantata furono quei madrigali che elaboravano una situazione
quasi drammatica in un recitativo e la espandevano poi in episodi di carattere arioso
cantabile, come Partenza amorosa e Lettera amorosa di Monteverdi
➢ Punti in comune tra cantata e madrigale: somiglianza della tematica poetica, spesso
si incontrano poesie degli stessi autori; forma musicale aperta e mutevole
➢ alternanza tra recitativi e arie e esibizione canora del cantante virtuoso come
nell’opera
➢ prime raccolte stampate a Venezia tra il 1620 e il 1640. Risulta difficile risalire con
certezza alla cronologia del vasto repertorio in quanto pervenutoci in fonti
manoscritte non datate.
➢ grande successo nelle corti romane, poi diffuse al nord Italia e in alcune zone
europee
➢ termine “cantata” usato per la prima volta da Alessandro Grandi in Cantade et arie
stampato a Venezia nel 1620.
➢ nessuna rgola o convenzione era fissata né per la durata né per il numero di arie e
recitativi.
➢ fino a metà Seicento la maggior parte delle cantate richiedevano un solo cantante,
spesso un Soprano, accompagnato dal basso continuo, prima chitarrone, tiorba,
organo o clavicembalo e successivamente solo su clavicembalo
➢ Nella seconda metà del Seicento la cantata crebbe di dimensioni e varietà stilistica.
➢ argomento poetico è solitamente l’amore, spesso malinconico e infelice poiché non
corrisposto. Protagonisti sono spesso i personaggi della letteratura idillico-pastorale.
➢ gli episodi narrativi, scritti in versi endecasillabi o settenari sciolti, si svolgono in stile
recitativo, mentre le arie corrispondono ai momenti lirico-espressivi e adoperano
versi di perfetta regolarità ritmica e metrica (ternari, quaternari, quinari ecc.)
Le cantate di Carissimi
➢ 148 cantate, perlopiù per Soprano e basso continuo, composte tra il 1640 e il 1670.
➢ molteplicità e varietà estrema di procedimenti compositivi, organizzati formalmente
secondo un’ampia molteplicità di soluzioni: da una successione libera di sezioni
recitative e ariose, a singole arie, ad una combinazione di vari elementi formali dettati
dal testo poetico.
➢ capolavoro di assoluta bellezza è la cantata Il lamento di Maria di Scozia. Il racconto
è effettuato quasi tutto dalla stessa protagonista e si svolge perlopiù in un intenso
stile recitativo che passa liberamente da episodi ariosi a sezioni di andamento
melodico strettamente declamatorio
Le cantate di Cesti
➢ 61 cantate quasi tutte per Soprano e basso continuo (solo 8 a due voci), la maggior
parte di esse pervenute in fonti manoscritte.
➢ alcune composizioni sono brevissime, altre molto ampie
➢ recitativi e arie si alternano con maggiore regolarità rispetto ai suoi contemporanei

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