Serie B R L’intervista
«Faccio parlare i gol
Verona casa mia,
sarei... l’assessore»
1LapuntadopolatriplettaalCarpi:«Elkjaerèilsindaco
deitifosi,Toniilvice.Iomiaccontentereidiunaltroruolo...»
Guglielmo Longhi
INVIATO A PESCHIERA (VR)
G GIAMPAOLO
iampaolo Pazzini prova a
far finta che questa sia
una settimana normale,
che i tre gol al Carpi non abbiano
significati nascosti, una risposta
a chi aveva detto che lui non è più
da A e per questo era stato man-
dato al Levante.
Dedicato a Filippo Fusco, ex d.s.
del Verona?
«No, perché? Non ho niente da
dimostrare, penso che i risultati
siano sotto gli occhi di tutti. Ho
detto quello che pensavo, voglio
godermi il momento».
E’ cominciato il Pazzini-2?
«Diciamo di sì, sono contento di
essere tornato, ho sempre avuto
un ottimo rapporto con i tifosi,
anzi è migliorato».
Si è mai chiesto perché finiva in
panchina?
«No, perché non è un problema,
ho parlato con Grosso, anche se
non c’era niente da chiarire. Sarà
un campionato lungo e servirà
una rosa abbondante, per vince-
re c’è bisogno di tutti».
Ma Pazzini può giocare con Di
Carmine?
«Certo, ci completiamo: lui cerca
la profondità, io l’area».
Nel 2006-2007 eravate insieme
alla Fiorentina.
«Già allora, a 18 anni, mostrava
qualità. Ci siamo incrociati, ri-
cordo che contro l’Udinese è en-
trato al mio posto».
Più concorrenza con Toni?
«A Firenze “comandava” lui, nel
senso che a me toccava il lavoro
sporco. A Verona quell’anno è an-
data male per entrambi, soprat-
tutto a causa degli infortuni. Poi
arrivò anche la retrocessione».
Suo amico e testimone di nozze.
«Domenica era allo stadio, mi ha
chiamato per dirmi: “Merito
clic
MAGLIA PIÙ BIGLIETTO:
OMAGGIO DELL’HELLAS
AGLI 88 TIFOSI CHE
ANDARONO A COSENZA
● VERONA (m.f.) L’Hellas
rende omaggio alla fedeltà
dei propri tifosi. In 88 erano
andati a Cosenza, il primo
settembre scorso, per
seguire la gara poi non
disputata per le condizioni
del campo e vinto 3-0 a
tavolino dal Verona per
decisione del giudice
sportivo. Il club gialloblù ha
comunicato che fino al 5
novembre i sostenitori
presenti potranno essere
risarciti con la maglia
personalizzabile del Verona e
con un biglietto gratis per
una delle prossime quattro
partite interne della squadra.
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mio”. E io gli ho chiesto di venire
più spesso».
Conosce Grosso dai tempi della
Nazionale.
«E l’ho ritrovato da allenatore, è
uno che parla poco e lavora mol-
to sul campo. Mi piace, ha
un’idea di calcio propositiva e
concetti nuovi. Ma ci vuole tem-
po per assimilarli, è stato un ini-
zio faticoso: la sosta, la gara di
Cosenza non giocata, dobbiamo
ancora prendere il ritmo».
Lui e Pecchia uniti dal 4-3-3?
«Non voglio fare paragoni e poi il
modulo dipende da giocatori e
partite. Il 4-3-3 del Napoli, per
dire, è diverso dal nostro».
Come ha ritrovato la Serie B?
«Più livellata del solito, anche in
coda: si può vincere o perdere
con chiunque».
Il Verona è condannato a tornare
in A…
«Se la giocherà con Palermo,
Crotone e Benevento. E poi ci sa-
rà la solita sorpresa, come il Cit-
tadella che in realtà sorpresa non
è più».
Veste l’11: come Elkjaer, uno che
ha lasciato tracce non banali da
queste parti.
«Per i tifosi lui è il sindaco e Toni
il vice, io mi accontenterei di di-
ventare assessore...».
Meglio la B a 19 o 22?
«Spettacolo surreale: non credo
che con meno squadre le cose si-
ano più facili per chi punta alla
promozione. Anzi, ci saranno più
partite decisive e meno tempo
per recuperare».
Cosa non funzionò al Levante?
«In realtà è stata un’esperienza
positiva, ho scoperto una menta-
lità nuova, molto lontana dalla
nostra. Stadi belli, pieni, tifosi
che vivono l’evento nel modo
giusto, che come dicono loro cer-
cano di disfrutar del partido, go-
dersi lo spettacolo».
In Spagna si sono inventati il
Pazzo kit: l’indice e il medio di
carta da mettere sotto gli oc-
chi per copiare la sua esul-
tanza.
«Idea simpatica».
Si ricorda chi ha detto:
“Verona è una meravi-
glia che mi porterò nel
cuore da oggi per sem-
pre con tutta la sua gen-
te”?
«No, chi?».
Sua moglie Silvia prima di
andare in Spagna.
«Ripeto, a Verona mi sento a ca-
Pazzini
sa, non avevo messo in preventi-
L'IDENTIKIT
PAZZINI
NATO A PESCIA (PT)
IL 2 AGOSTO 1984
RUOLO ATTACCANTE
ALTEZZA 180 CM PESO 77 KG
Cresciuto nell’Atalanta, ha
esordito in Serie A il 12
settembre 2004 (Atalanta-
Lecce 2-2). Ha giocato
anche con Fiorentina,
Samp, Inter e Milan, prima
di firmare con il Verona
nel 2015. Da gennaio a
giugno 2018 è andato in
prestito al Levante, in
Spagna. Ha vinto la Coppa
Italia 2011 con l’Inter.
NAZIONALE
Il 24 marzo 2007, con l’U21,
ha segnato una tripletta
nella gara inaugurale del
nuovo Wembley, contro
l’Inghilterra. Debutta in
Nazionale il 28 marzo
2009, c.t. Lippi, segnando
un gol (Montenegro-Italia
0-2 a Podgorica). In totale
4 reti in 25 presenze.
vo di muovermi ma non potevo
fare altrimenti».
La sua Inter.
«Sono arrivato nella squadra
campione del mondo, che aveva
una mentalità pazzesca. Come la
Juve oggi».
Voluto o casuale il cross di Asa-
moah per Icardi col Tottenham?
«Voluto: ha visto che Icardi era in
una posizione arretrata, diversa
dal solito».
Il suo Milan.
«Anni complicati dagli infortuni.
Ma il ritorno di Leonardo e Mal-
dini è stata un’ottima scelta. Le
bandiere servono anche in socie-
tà».
GIOVEDÌ 20 SETTEMBRE 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT
E’ vero che è andato vicino due
volte alla Juve?
«Sì, prima e dopo l’Inter».
Rimpianti?
«Direi di no, ho giocato in grandi
squadre e in Champions, ho fatto
più di 100 gol in A. Ma un rim-
pianto ce l’ho. Essere rimasto
fuori da Euro 2012 dopo aver fat-
to tutte le qualificazioni da titola-
re e averlo saputo dai giornali e
non da Prandelli».
Cassano disoccupato.
«Peccato, credo che possa dare
ancora qualcosa al calcio».
Balotelli in Nazionale fa ancora di-
scutere.
«E’ destinato a dividere. Ci piace-
va giocare insieme: lui calciava
forte, io mi buttavo sulla respinta
del portiere».
L’allenatore più completo?
«Allegri, perché gestisce con
equilibrio situazioni complesse.
Per saperlo fare non bastano i li-
bri di Coverciano».
Si è mai sentito Pazzo?
«Sono sempre stato un tipo tran-
quillo, forse troppo: per esempio
a Prandelli avrei potuto dire
qualcosa. Non sono uno rancoro-
so ma non dimentico».
Si è mai sentito giocatore di B?
«Mai, nemmeno adesso».
Contratto fino al 2020: ha pensato
a cosa fare grande?
«Gioco fin quando mi diverto,
poi vedrò. Ma non allenerò: ci
vuole pazienza, io ne ho poca».
ALL’EX D.S. FUSCO
HO GIÀ DETTO
QUELLO CHE
PENSAVO: BASTA
L’EUROPEO 2012
UNICO RIMPIANTO:
PRANDELLI POTEVA
DIRMELO IN FACCIA
GIAMPAOLO PAZZINI
ATTACCANTE HELLAS VERONA
31
SERIE C/GIR. A
Ragatzu brilla,
l’Olbia ringrazia
Albissola giù
ALBISSOLA 2
OLBIA 3
MARCATORI Ceter (O) al 25’ p.t.;
Ragatzu (O) al 19’ e al 21’, Cais (A) al
30’, Martignago (A) su rig. al 32’ s.t.
ALBISSOLA (3-4-3) Albertoni 6,5;
Nossa 5,5, Rossini 5,5, Oprut 5,5;
Balestrero 6, Damonte 6 (dall’8’ s.t.
Sancinito 6), Sibilia 6 (dal 25’ s.t.
Russo), Mahrous 5 (dal 26’ s.t. Raja);
Bezziccheri 6 (dal 13’ s.t. Oukhadda
6), Cais 6, Martignago 6,5 (Piccardo,
Bambino, Gulli, Oliana, Calcagno,
Gargiulo, Bartulovic, Gibilterra)
All.: Fossati 6
OLBIA (4-3-1-2) Crosta 6,5; Pisano
6,5, Iotti 6,5, Pinna 6,5, Vergara 6,5;
Muroni 6,5, Pennington 6,5 (dal 29’
s.t.Tetteh s.v.), Vallocchia 6,5; Biancu
6 (dal 40’ s.t. Martinello s.v.);
Ragatzu 7,5, Ceter 7 (dal 19’s.t.
Senesi 6) (Van Der Want, Marson,
Pitzalis, Cusumano, Cotali)
All.: Filippi 6,5
ARBITRO Repace di Perugia 7
NOTE spettatori 200, paganti e
incasso non comunicati; ammoniti
Pennington, Rossini. Angoli 6-3
● CHIAVARI (Ge) Un’azione
personale di Ceter e un super
Ragatzu trascinano l’Olbia al
successo. Tardiva la reazione
dell’Albissola, che approfitta del calo
dei sardi ma non riesce ad
acciuffare il pareggio.
Gianluca Firpo
TACCUINO
SERIE B
La situazione
● Classifica Cittadella 9;
Verona 7; Crotone 6; Palermo,
Cremonese, Pescara, Padova
5; Benevento, Perugia e Ascoli
4; Venezia, Spezia, Salernitana
3; Lecce, Brescia 2; Cosenza 1;
Livorno, Carpi 0; Foggia -5. 4a
giornata - Domani, ore 21:
Benevento-Salernitana;
sabato, ore 15: Carpi-Brescia,
Crotone-Verona, Lecce-
Venezia, Palermo-Perugia,
Pescara-Foggia, Spezia-
Cittadella; ore 18: Cosenza-
Livorno; domenica, ore 21:
Padova-Cremonese. Riposa:
Ascoli.
SERIE C
La situazione
Class. gir. A Carrarese,
Entella, Alessandria, Pro
Patria, Pisa, Arezzo, Olbia 3;
Albissola, Cuneo, Gozzano,
Novara*, Olbia, Piacenza*,
Pontedera*, Pro Piacenza*,
Pro Vercelli*, Siena*, Juventus
U23, Pistoiese, Lucchese,
Arzachena 0. (*una in meno).
Class. gir. B Pordenone,
Fermana, Renate, Sudtirol,
Triestina, Monza 3; Imolese,
AlbinoLeffe, Gubbio, Ravenna,
Vicenza, Giana 1; Rimini*,
Fano, Teramo, Ternana*, Vis
Pesaro, Feralpisalò, Samb,
Virtus Verona 0. (*una in
meno). Class. gir. C Rende,
Juve Stabia, Matera, Trapani,
Casertana, Catanzaro 3;
Bisceglie, Vibonese 1; Catania,
Monopoli, Reggina, Rieti,
Sicula L., Francavilla, Cavese,
Viterbese, Potenza, Paganese,
Siracusa 0. (*una in meno).
CARRARESE
Stadio fuori norma
Trasloco per la Juve?
(lu.sa.) Carrarese-Juve U23 di
lunedì non si giocherà a
Carrara. Ieri è
arrivata l’inagibilità
dello stadio comunale,
con 63 prescrizioni.
Lavori che richiedono
tempi tutti da quantificare.
La Carrarese a questo
punto potrebbe chiedere
alla Lega il rinvio della gara o
puntare a giocare con la
Juve, sempre lunedì, al
«Mannucci» di Pontedera (Pi).