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LE IMPUGNAZIONI
Trento, 21-22 dicembre 2015
SEAC CEFOR SRL
LE IMPUGNAZIONI 8-0
I TERMINI 9-10
Nel caso di
* sentenza notificata:
il termine di impugnazione di 60 giorni decorrenti dalla data di notifica
della sentenza (termine breve);
I motivi dellappello
devono riguardare la sentenza impugnata e non lavviso di accertamento o
latto che stato impugnato in I grado;
devono essere oggetto, a pena di inammissibilit dellappello, di specifica
enunciazione, nel senso che dal contenuto dellatto si devono individuare
esattamente i limiti della devoluzione.
Leffetto devolutivo dellappello consiste, infatti, nella preclusione dellesame
da parte del giudice di quei punti della sentenza non specificatamente
impugnati, rispetto ai quali la sentenza stessa diviene definitiva (cio passa
in giudicato).
IPOTESI DI IRREGOLARIT
mancanza della dichiarazione di conformit
Il termine di 30 giorni
va calcolato senza conteggiare il giorno iniziale e computando il
giorno finale;
decorre dalla data dellultima notificazione, nellipotesi di
notificazione dellappello a pi soggetti destinatari.
N.B. Si ricorda che se dalla proposizione dellappello incidentale deriva un aumento di valore della lite
instaurata dallappellante in via principale, si applica il contributo unificato; nel caso di appello
incidentale per limpugnazione di questioni preliminari (ad es. decadenza dellUfficio o difetto di
motivazione) lindicazione delle Segreterie delle Commissioni tributarie regionali di pagare il
contributo unificato minimo (di 30,00).
(il Capo IV del Titolo II del D.Lgs. 546/1992 che va dallart. 67-bis allart. 70)
Si inoltre previsto che per i rimborsi fino a 10.000 e quelli relativi alle spese di
lite, la Commissione operi in sede di ottemperanza non collegialmente, ma come
giudice monocratico (data la relativa semplicit della esecuzione della sentenza,
in cui non necessaria neppure la garanzia).
IN GENERALE
Istituto endoprocessuale e incidentale che consente di estinguere,
totalmente o parzialmente, una lite gi instaurata tra contribuente e
Definizione Amministrazione finanziaria, attraverso un atto di natura transattiva,
diretto a ridefinire le pretese impositive e le conseguenti sanzioni,
ricalcolate sulla imposta conciliata.
Ricorrente / Appellante
Ambito Resistente / Appellante
soggettivo N.B. Non pi previsto che la Commissione tributaria esperisca dufficio il tentativo
di conciliazione.
TIPOLOGIE
Conciliazione FUORI UDIENZA - ART. 48
Le parti, se raggiungono laccordo, presentano istanza congiunta contenente i termini
dellaccordo (anche se la legge non lo precisa), e sottoscritta da entrambe per la
definizione totale o parziale della controversia
Accertate le condizioni di ammissibilit,
se la data della udienza gi fissata, la C.T.P. o la C.T.R. pronuncia:
sentenza di cessazione della materia del contendere se la conciliazione totale;
ordinanza, se la conciliazione parziale (e il processo prosegue per la parte non
conciliata);
se la data della udienza non fissata, il Presidente provvede con decreto.
Conciliazione IN UDIENZA - Art. 48-bis
Ciascuna delle parti, fino a 10 giorni liberi prima della data di trattazione, pu presentare alla
Commissione tributaria istanza di conciliazione totale o parziale.
Se sussistono le condizioni di ammissibilit, la Commissione tributaria, invita le parti alla
conciliazione nel corso della stessa udienza o, se lo ritiene necessario, rinvia la causa alla
successiva udienza per il perfezionamento dellaccordo conciliativo.
PERFEZIONAMENTO
conciliazione fuori udienza SOTTOSCRIZIONE dellaccordo.
Laccordo costituisce titolo per la riscossione delle
somme dovute allente impositore e per il
pagamento di quelle dovute al contribuente.
MODALITA DI PAGAMENTO
dalla data di sottoscrizione dellaccordo (fuori udienza)
Entro 20 giorni
dalla redazione del processo verbale (in udienza)
Unica soluzione
N.B. In caso di rateizzazione, la scadenza delle rate trimestrali di pari importo fissata entro lultimo
giorno di ciascun trimestre; e sulle rate successive sono dovuti gli interessi al tasso legale.
MODALITA DI PAGAMENTO
Il mancato pagamento:
delle somme dovute, ovvero
di una delle rate, compresa la prima, entro il termine di pagamento di quella
successiva,
non impedisce (pi) il perfezionamento della procedura, ma comporta
la iscrizione a ruolo dei residui importi dovuti a titolo di imposta, interessi e
sanzioni, e della sanzione ex art. 13/471 aumentata della met (45%), applicata sul
residuo importo dovuto a titolo di imposta; e
la decadenza dal beneficio della rateazione (in caso di dilazione nei
versamenti).
Si applica la disciplina del lieve inadempimento nei versamenti, dato che lart.
48-ter richiama lart. 8, D.Lgs. 218/1997, che, a sua volta, richiama, lart. 15-ter,
D.P.R. 602/1973.
EFFETTI
al 40% del minimo di legge, nel I grado di giudizio
Riduzione delle sanzioni
al 50% del minimo di legge, in appello
Rilevanza della definizione sul piano penale ex artt. 13 (ipotesi legislativamente prevista ma, ai
fini della conciliazione, improbabile) e 13-bis, D.Lgs. 74/2000, come modificati dal D.Lgs.
158/2015. In particolare, lart. 13-bis prevede la riduzione fino alla met della pena e la
disapplicazione delle pene accessorie, se prima della dichiarazione di apertura del dibattimento
di I grado, i debiti tributari (comprese sanzioni e interessi) sono stati estinti mediante integrale
pagamento degli importi dovuti, anche a seguito di conciliazione giudiziale.
N.B. Sono estese anche alla conciliazione le regole di determinazione di una sanzione unica in caso di
progressione ora previste per laccertamento con adesione (ossia lapplicazione separata per ciascun
tributo e per ciascun periodo di imposta) (cfr., Assonime Cir. 25/2015).
Qualora una delle parti abbia formulato una proposta conciliativa, non accettata dallaltra
parte senza giustificato motivo, restano a carico di questultima le spese del processo ove il
riconoscimento delle sue pretese risulti inferiore al contenuto della proposta ad essa effettuata.
Se intervenuta conciliazione, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse
abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione (cfr., nuovo art. 15, co.
2-octies, D.Lgs. 546/1992).
a cura di Roberto Lunelli e Andrea Missoni 47
IL RICORSO PER CASSAZIONE
A differenza del giudizio di appello, il ricorso per cassazione non d luogo ad una
nuova pronuncia di merito, ma riguarda la legittimit, sotto il profilo di possibili errori
di diritto, della decisione adottata con la sentenza di secondo grado.
Il relativo giudizio delimitato e vincolato dai motivi indicati dal ricorrente (che
segnala gli errori riscontrabili nella sentenza impugnata).
Al ricorso per cassazione avverso le sentenze emesse dalle
C.T.R. (o C.T. di II grado) e al relativo procedimento si applicano
le norme del codice di procedura civile, se compatibili con le
disposizioni proprie del processo tributario (cfr. art. 62, co. 2,
D.Lgs. 546/1992):
Norme applicabili
In forza della previsione di cui allart. 62, D.Lgs. 546/1992, al
giudizio di cassazione in materia tributaria si applicano le
norme del codice di procedura civile in quanto compatibili
(e, quindi, conciliabili) con quelle del D.Lgs. 546/1992 sul
contenzioso tributario (cfr. Cass. 11.02.2011, n. 3522).
5) per omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che stato
oggetto di discussione tra le parti.
L'omesso esame di elementi istruttori, in quanto tale, non integra l'omesso esame circa un fatto decisivo
previsto dalla norma, quando il fatto storico rappresentato sia stato comunque preso in considerazione
dal giudice, ancorch questi non abbia dato conto di tutte le risultanze probatorie astrattamente
rilevanti.
La parte ricorrente dovr, quindi, indicare - nel rigoroso rispetto delle previsioni di cui
all'art. 366 c.p.c., comma 1, n. 6), e art. 369 c.p.c., comma 2, n. 4) - il fatto storico, il cui
esame sia stato omesso, il dato, testuale (emergente dalla sentenza) o extratestuale
(emergente dagli atti processuali), da cui ne risulti l'esistenza, il come e il quando (nel
quadro processuale) tale fatto sia stato oggetto di discussione tra le parti, la decisivit
del fatto stesso.
a cura di Roberto Lunelli e Andrea Missoni 55
IL RICORSO PER CASSAZIONE
MODALITA DI PROPOSIZIONE
Il ricorso deve essere notificato alle parti contro le quali proposto
entro il termine (breve o lungo) di impugnazione.
N.B. Se il ricorrente non ha eletto domicilio in Roma, le notificazioni gli sono fatte presso la
cancelleria della Corte di cassazione.
N.B. Con sentenza n. 8027 del 7 aprile 2011, la Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la
questione relativa alla improcedibilit del ricorso per mancata produzione degli atti processuali e dei
documenti.