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INTRACRANICA
guida clinica e chirurgica
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ABSTRACT
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Il cranio dell’adulto è una struttura inestensibile. La sua pressione
interna è data dalla somma di tre compartimenti:
Gli effetti patologici della IE sul SNC sono determinati dalla diminuzione
della pressione di perfusione cerebrale e dagli spostamenti di massa cerebrale
(ernie).
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§ Omeostasi
Si definisce pressione di perfusione cerebrale la pressione
arteriosa sistemica meno la pressione intracranica:
RIFLESSO DI CUSHING
La reazione di Cushing si manifesta in seguito ad un
brusco incremento della PIC. Trattasi di un fenomeno
consequenziale ad una ischemia da compressione dei
nuclei del centro vitale di Flourens, siti entro la
sostanza reticolare del bulbo paramediano dorsale,
precisamente a livello della regione caudale del
pavimento del IV ventricolo.
Detti nuclei sono preposti al controllo della respirazione e
della cardiodinamica.
In particolare, distinguiamo:
centri inspiratori ed espiratori, la cui attività è regolata
essenzialmente dal tasso di CO2 contenuto nel sangue,
di modo che i movimenti respiratori presiedano di
continuo all'ossigenazione ematica e alla costanza
dell'equilibrio acido-basico dei liquidi organici.
centri cardiomodulatori, situati esternamente e
superiormente a quelli respiratori, tra cui si riconoscono i
cardiomoderatori e i cardioacceleratori
La reazione di Cushing richiede una certa distorsione del
tronco encefalico ed è caratterizzata dalla triade:
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ipertensione, come conseguenza della
vasocostrizione sistemica simpatico-mediata (fibre
postgangliari periavventiziali);
bradicardia;
respiro lento ed irregolare .
La reazione di Cushing è una risposta fisiologica (riflesso
fisiologico) all’aumento di pressione endocranica.
CRISI AUTONOMICO-DIENCEFALICHE
Panfield ha descritto una condizione parossistica
contrassegnata da: ipertensione, profusa diaforesi,
eritema cutaneo e midriasi in pazienti comatosi.
Si ritiene che questi episodi possano essere il risultato
della rimozione dell’influenza inibitoria sull’ipotalamo, il
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che porta ad una condizione in cui il sistema
neurovegetativo è decorticato ed ipersensibile.
La morfina e la bromocriptina si sono rivelati utili nel
sedare la sindrome, mentre i -bloccanti inducono
decremento pressorio.
Durante gli episodi, contraddistinti da una vigorosa
scarica simpatica, compaiono alcune alterazioni
all’ECG, in particolare un accorciamento del tratto ST.
Il ruolo dell’innervazione simpatica diretta del cuore nel
determinismo di anomalie miocardiche siffatte non è
stato ancora stabilito con ragionevole certezza. Tuttavia,
pare che un certa responsabilità possa essere attribuita
al repentino aumento di noradrenalina e di cortisolo
circolanti in risposta ad insulti chimico-fisici
particolarmente importanti.
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Il fenomeno del plateu waves coincide con un incremento del
volume ematico intracranico, presumibilmente in seguito ad una
temporanea insufficienza dell’autoregolazione cerebrovascolare.
Le onde A sono, talora, precedute da un breve periodo di lieve
ipotensione sistemica, additata a responsabile principale della
vasodilatazione atta a mantenere normale il flusso ematico. Dopo il
ripristino della pressione arteriosa, la risposta del tono
cerebrovascolare è ritardata, e ciò permette al volume ematico
intracranico di accumularsi nel letto vascolare e di amplificare la PIC.
Quindi, le onde A riflettono lo scompenso
dell'autoregolazione cerebrale e possono provocare una
significativa riduzione della pressione di perfusione, tale da
comportare un danno irreversibile del SNC.
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§ Segni e Sintomi
La sindrome da ipertensione endocranica riveste un’enorme
importanza pratica, perché la sua presenza denuncia, nella maggior
parte dei casi, una patologia di interesse chirurgico.
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L’edema non comporta diminuzione del visus. Tuttavia, possono
presentarsi episodi di amaurosis fugax, che perdurano nelle forme
croniche, evolvendo da ultimo in atrofia postpapillitica con cecità.
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APPROCCIO NEUROCHIRUGICO
volto all’identificazione sicura di IE
3. Inserimento di un catetere di
rilevazione della pressione in
sede ventricolare.
PRO:
L’introduzione di catetere
intraventricolare in teoria sarebbe da
preferirsi, in quanto:
c) Permette l’iniezione di
medicamenti intraventricolari.
CONTRO:
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Questi metodi si fondano sulla quantificazione della PIC dallo spazio
extradurale, a mezzo di sensori che riflettono variazioni di forze applicate
dallo spazio intradurale.
La tecnica oggi maggiormente in voga è quella della vite subaracnoidea
che, attraverso un tubo, comunica con un trasduttore esterno.
Nondimeno, è stato assodato che i metodi di registrazione della PIC dallo
spazio subaracnoideo ed epidurale tendono a sottostimare i livelli di PI
molto elevata rispetto ai valori misurati con catetere intraventricolare.
In conclusione, l'informazione più accurata sul valore della PIC rimane la
quantificazione con catetere intraventricolare, che presenta tuttavia
l’inconveniente di incrementare il rischio di colonizzazione antigenica.
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BIBLIOGRAFIA
Conti:
Fisiologia Medica
Brodal – Pizzini – Miani – Tredici – Zaccheo:
Neuroanatomia Clinica
Dionigi:
Chirurgia Generale
Papo – Villani – Giovanelli Barilari – Gaini:
Neurochirurgia Clinica
Fazio – Loeb:
Neurologia
Harrison - Hauser - Josephson - English – Engstrom:
Harrison Neurologia Clinica
D. Schiffer – P. Mortara – L. Orsi:
La sindrome da ipertensione endocranica: fisiopatologia e
clinica
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