NUOVI MARABUTTI CONTRO I BAMBINI

MEDICINA AFRICANA CONTRO IL BIOLIBERISMO

BLACK POWER MUSIC LA STORIA DELLE CASSETTE

MUSEO DEL FOOTBALL OLIMPICHE DIATRIBE ROSSE

LO SCIOGLIMENTO
DEI GHIACCI
NON UNA TRAGEDIA
PER TUTTI.
PER LE SUPERPOTENZE
MONDIALI UNA MANNA:
PERMETTER
LO SFRUTTAMENTO
DEI GIACIMENTI
DI GAS E PETROLIO
CHE DORMONO SOTTO
QUEL MARE DI NESSUNO

VOGLIA
DI ARTICO
(2) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014
FROZEN WORLD
PAESAGGI INCONTAMINATI
ORA TRINCEE DI GUERRA
Verso il Polo Nord,
il ghiaccio che scotta
di SIMONE PIERANNI
Qing Quentin Huang un
cittadino canadese di origini cinesi.
Emigrato dalla Cina a Singapore e
poi successivamente in Canada,
un ingegnere navale. La sua carriera
ha cominciato a produrre i suoi
frutti quando stato assunto dalla
Loyd Registered Canada. Il suo
ruolo era chiaro e importante:
doveva occuparsi delle navi
canadesi impegnate nellArtico.
Huang per, dopo un periodo
relativamente tranquillo, ha provato
a fare un passo pi in l, pi
rischioso e difficile: servire, forse, il
suo paese di origine. Si sarebbe
infatti recato allambasciata cinese
in Canada e avrebbe passato
informazioni a Pechino, riguardo
lorganizzazione canadese delle
proprie flotte artiche. Incriminato
di spionaggio dal Canada,
diventato il protagonista di una
diatriba internazionale. La Cina ha
sempre negato di averlo assoldato.
Colpevole o meno, spia o ingenuo,
la storia di Huang dimostra alcuni
cambiamenti importanti per
quanto riguarda la zona artica. La
prima di tutte che lArtico ormai
diventato un contemporaneo
scacchiere politico, dove le
principali potenze mondiale
sfoggiano muscoli, arte diplomatica
e peso economico, per mettere le
mani su alcuni beni preziosi di
quella zona: idrocarburi, passaggi
mercantili, terre rare, zone di pesca.
LArtico ormai di conseguenza,
ormai globalizzato, frutto di un
processo politico che pone la zona
al centro di intricati calcoli
diplomatici ed economici.
Un braccio di ferro
A dimostrare questo cambiamento
epocale, dove ogni potenza
mondiale fa una mossa, cui segue
una contromossa degli avversari, la
spinta e la determinazione che
ultimamente stata impressa dagli
Stati Uniti. Il segretario di Stato Usa
John Kerry, a met febbraio ha
inviato due lettere a Mark Begich e
Lisa Murkowski, i due senatori
dellAlaska, lo stato pi
settentrionale degli Stati Uniti,
dichiarando la sua intenzione di
nominare un personaggio di alto
livello di notevole statura e
competenza affinch diventi il
rappresentante speciale degli Usa
nellArtico. Kerry ha chiesto
suggerimenti a Begich e Murkowski
per trovare il candidato giusto. Per
molto tempo, ha scritto il segretario
di Stato Usa, ho condiviso il parere
che la regione artica sia davvero
lultima frontiera globale, e
abbiamo bisogno di elevare la
nostra attenzione e lo sforzo per
tenere il passo con le opportunit e
le conseguenze presentate dalla
rapida trasformazione dellArtico.
La regione - se correttamente
gestita, ha specificato Kerry - offre
infatti lopportunit di una
leadership diplomatica creativa:
sar necessario fare della regione
artica una priorit degli Stati Uniti;
una maggiore attenzione sar
prestata dai responsabili politici di
alto livello e, in linea con il
Presidente degli Stati Uniti, Barack
Obama, arriver un chiaro invito
allunit nazionale al riguardo. La
guerra, diplomatica e commerciale,
per lArtico ormai partita.
Nato come organo di protezione
Ormai globalizzata, la terra polare finita
al centro di un processo politico complesso:
storia di un bottino conteso e irrinunciabile
per leconomia di potenze come Cina e Russia
ambientale delle zone di
competenze, anche il Consiglio
Artico si piegato alla realt del
mondo contemporaneo. A portare a
queste conseguenze un organo
nato con finalit differenti, hanno
contribuito alcuni fattori
determinanti: in primo luogo la
ricchezza di risorse, poi i passaggi
mercantili. Di conseguenza non
sono solo i paesi che si affacciano
nella zona, ad essere interessati a
quanto succede da quelle parti.
Cos nel 2013 arrivata una prima
svolta, che in realt ha significato
due importanti cambiamenti.
Alcuni paesi sono stati ammessi al
ruolo di membri del Consiglio
come osservatori.
Non hanno diritto di voto e di
veto, ma queste sottigliezza
tecniche contano poco se uno di
loro la Cina e pu influenzare il
quadro, attraverso accordi bilaterali
(come quello con lIslanda). Tra gli
altri paesi ammessi anche India,
Italia, Giappone, Corea, Singapore e
lUnione europea. Il cambiamento
pi importante per non
avvenuto per quanto riguarda i
membri, bens per quanto concerne
la modalit di intervento del
Consiglio. LArtico non pi il set
di politiche di impronta
ambientalista: diventato un
territorio di contesa. Ed ecco che
con la risoluzione del maggio 2013
il Consiglio legittima e riconosce il
ruolo centrale delleconomia nello
sviluppo dellArtico, dando la stura
alla globalizzazione dellArtico
(come spiegano bene Juha Kpyl e
Harri Mikkola del Finnish Institute
of International Affairs in un loro
paper pubblicato sul sito
http://www.isn.ethz.ch/).
Di fatto, la decisione del
Consiglio Artico, un via libera ai
pi golosi.
Nel settembre del 2013 arrivato
lannuncio di Putin: Mosca - dopo
ventanni - ha inviato dieci navi da
guerra e quattro rompighiaccio a
propulsione nucleare
nellarcipelago di Novosibirsk,
importante snodo commerciale nel
ARTICO
distretto siberiano. Le nostre forze
ha spiegato il presidente russo -
hanno lasciato larea nel 1993 ma
nel frattempo lArtico divenuto un
nuovo stadio nello sviluppo della
via marittima settentrionale. La
Russia il paese che pi di tutti
parte avvantaggiato e non ha
esitato a difendere anche
militarmente la propria posizione.
LArtico pesa e non poco nella
politica economica del paese e nella
possibilit da parte di Mosca di
giocare un ruolo da protagonista
sulla scena mondiale, specie per
quanto riguarda lenergia. Pi del risorse, nonch le zone di pesca.
20 percento delle riserve di
idrocarburi starebbe infatti in
quello che viene definito come
lArtico russo.
Rotte commerciali
Si tratta di risorse preziose per
Mosca: solo il petrolio e il gas
rappresentano il 25 percento del Pil
nazionale. LArtico russo sarebbe
quindi responsabile del 10 percento
del Pil russo e rappresenterebbe il
25 percento della forza esportatrice
in termini energetici del paese. La
Russia per ha attivato progetti
comuni per sfruttare al meglio le
risorse in quella che viene
considerata la sua zona, mettendo
in evidenza un limite della sua forza
nellarea: gli strumenti tecnologici e
gli investimenti necessari, che
arrivano solo tramite cooperazioni
internazionali. La Russia ha bisogno
di know how ed gioco forza
costretta a ricorrere ad altri paesi.
Per quanto riguarda Pechino, la
strategia quella di un
orientamento rivolto al futuro. In
questo momento la Cina
concentrata sullarea asiatica del
Pacifico, dove costretta a tenere a
bada la strategia pivot to Asia di
Obama, ma la consuetudine dei
governanti cinesi sicuramente la
lungimiranza.
Linteresse cinese nei confronti
dellArtico di natura
specificamente economica. In
primo luogo le rotte commerciali,
ma anche i depositi di terre rare e
Non un caso che Pechino stia
lavorando da tempo
allavvicinamento nellarea: nel
2013 ha infatti stretto un accordo di
libero commercio con lIslanda,
una sorta di piede nella porta
artica.
C anche lEuropa
Gli investimenti cinesi fanno gola
allIslanda e non solo a loro - che
in cambio lascia il via libera a
Pechino alle proprie miniere,
risorse e un balcone sullArtico.
Inoltre, Pechino ha recentemente
ultimato un porto in Corea del
Nord, alleato scomodo, ma utile,
che potrebbe diventare un
importante hub per il futuro
commercio marittimo artico. La
Cina al momento non ha il potere
di voto allinterno del Consiglio
artico, ma secondo gli esperti il
paese che presumibilmente
spinger di pi per contare negli
equilibri diplomatici di quella zona.
Da potenza economia che convive
con aree nazionali da paese in via
di sviluppo (lOvest e linterno)
quello che pi di tutti avr bisogno
di risorse.
Infine, lUnione europea. Come
specificato da Juha Kpyl e Harri
Mikkola, la Ue non mai stata
particolarmente interessata alla
governance della zona artica, n
mai stata considerata dagli altri
paesi artici, ma poich il 90
percento del commercio europeo
via mare, Bruxelles ha cambiato
lapproccio, diventando un altro
player nella guerra per il controllo
dellArtico. Questa attenzione, per
altro, secondo i due studiosi
potrebbe avere effetti negativi
principalmente sulle popolazioni
indigene, che perderanno via via il
controllo ambientale, in unarea in
cui si giocheranno destini mondiali.
CLIMA UNO SCIOGLIMENTO COSTANTE
Il riscaldamento
che fa gola
agli sfruttatori
di ANDREA CAPOCCI naturale non ancora sfruttati si
trovino intorno al Polo. Oltre agli
Il mutamento climatico sta idrocarburi, i suoli artici sono
erodendo, anno dopo anno, la ricchi in uranio e in terre rare,
superficie ghiacciata che ricopre il metalli poco conosciuti ma
Polo Nord. Nellestate record del fondamentali per la realizzazione
2012, lestensione del ghiaccio di dispositivi di alta tecnologia,
arrivava a meno di 4 milioni di dalla metallurgia allelettronica.
chilometri quadrati, la met di Infine, lo scioglimento dei ghiacci
quindici anni prima. Nel 2013 libera una regione di mare di
andata meglio, ma la tendenza di grande valore economico (per
lungo periodo chiara: nel giro di lindustria della pesca e per gli
qualche decennio (le previsioni idrocarburi) e naturalistico, la cui
variano tra il 2030 e il 2050) attribuzione ancora incerta.
lArtico sar libero dai ghiacci, Queste nuove opportunit fanno
almeno destate. un processo gola a tanti Paesi, Cina in testa. Le
che non si ferma facilmente e che, navi cariche delle esportazioni
anzi, si auto-alimenta: la luce cinesi che salpano dai porti di
solare, non pi riflessa dal Shangai, Hong Kong e Shenzen
ghiaccio, scalda gli oceani e ne potranno approdare a Rotterdam
aumenta levaporazione in transitando a nord della Russia,
atmosfera. Il vapore acqueo, a sua risparmiando cinquemila
volta, un potente gas serra e chilometri di navigazione rispetto
contribuisce allaumento della alla rotta che attraversa il Canale di
temperatura e allulteriore Suez. Il corridoio settentrionale
scioglimento dei ghiacci. Lo stesso stato utilizzato sin dal 2010 per
avverr con la grande quantit di tragitti pi brevi, tra Scandinavia e
metano (un altro gas serra) Russia. A settembre 2013 lha
trattenuta dal permafrost della percorso il primo bastimento
Groenlandia e destinata a finire in commerciale cinese, impiegando
atmosfera con il riscaldamento 35 giorni per il viaggio sulla rotta
climatico. Circoli viziosi o, come li tradizionale ce ne vogliono 48.
chiamano i climatologi, feedback Bisogner aspettare lestate del
positivi. 2014 per nuovi transiti attraverso il
Ma la zona sta diventando cosiddetto passaggio a nord-est,
sempre pi calda anche sul piano ma gli economisti cinesi
geopolitico. Libero dai ghiacci, il prevedono che nel 2020 il 15% del
mar glaciale Artico acquista un traffico merci con la Cina passer
ruolo strategico per le vie di di l. Nel frattempo i paesi costieri,
navigazione e per le risorse Russia e Norvegia, stanno
naturali nascoste sotto la attrezzando nuovi porti nella
banchisa. Le rotte artiche regione, destinati a fornire i servizi
costituiscono una notevole logistici per la navigazione.
scorciatoia tra le coste del Pacifico Il riscaldamento globale ha
e lEuropa. La regione artica, aperto anche il passaggio a
inoltre, ospita rilevanti giacimenti nord-ovest, quello porta
di idrocarburi: si stima che il 13% dallAtlantico al Pacifico infilandosi
del petrolio e il 30% del gas tra Groenlandia e Canada. La

prima nave commerciale lo ha
imboccato nello scorso ottobre,
con uneconomia di 4 giorni di
viaggio tra Vancouver e la
Finlandia. Lungo questa rotta si
evita lo stretto di Panama. una
buona notizia anche per i traffici
cinesi con lAmerica Latina, poich
i colossali cargo provenienti
dallAsia spesso hanno dimensioni
eccessive per il canale. Se anche il
passaggio a nord-ovest diventer
unimportante via di commercio, a
trarne vantaggio sar soprattutto il
Canada, nelle cui acque si snoda
gran parte della rotta.
La Cina quanto mai attiva
nella regione anche dal punto di
vista dello sfruttamento delle
risorse naturali. Il governo cinese
persegue da anni una politica di
corteggiamento degli Stati che si
affacciano sul circolo polare. Non
a caso, la prima tappa del viaggio
europeo del premier cinese Wen
Jabao (il quale vanta una
formazione proprio in geologia)
nel 2012 fu lIslanda, ottima
candidata come base portuale per
le operazioni cinesi previste nella
zona. Gli altri investimenti
importanti riguardano la
Groenlandia, dove il governo
autonomista di Aleqa Hammond,
in contrasto con la madrepatria
danese, sta aprendo ad accordi
commerciali con societ minerarie
cinesi per lo sfruttamento delle
miniere di ferro di Isua. Sempre in
Groenlandia, ma a Kvanefjeld, si
trova il secondo giacimento
mondiale di terre rare e il sesto di
uranio, la cui gestione rimasta
alla Danimarca. Anche in questo
caso la Cina coinvolta:
attualmente detiene il monopolio
mondiale nellestrazione delle
terre rare e luranio di Kvanefjeld,
se la Danimarca sar daccordo,
alimenter le nuove centrali
nucleari di Pechino.
Il resto dellarea artica, per,
controllato da potenze ben pi
agguerrite di Islanda e
Groenlandia. Sul circolo polare si
affacciano potenze di primo piano
come Stati Uniti, Russia, Canada,
Svezia, Norvegia, Finlandia e
Gli appetiti
sono destinati
a crescere:
in fondo al mare,
dormono 90
miliardi di barili
di petrolio e 47mila
miliardi di mq
di gas naturale
Danimarca. Nel fondo del mare
che le divide, secondo i ricercatori
dormono novanta miliardi di
barili di petrolio e 47 mila miliardi
di metri cubi di gas naturale
distribuiti in diciannove aree,
esplorate solo per met.
Per la Convenzione Onu sul
Diritto del Mare del 1982, ciascun
Paese pu sfruttare i giacimenti
siti sulla propria piattaforma
continentale, che si estende anche
sotto il livello del mare. La
Convenzione, per, lascia senza
padroni unampia zona centrale,
prima inaccessibile ma oggi alla
portata di navi esploratrici e
piattaforme petrolifere. Russia,
Canada e Danimarca si stanno
contendendo la dorsale di
Lomosonov, una catena montuosa
sottomarina che si avvicina alle
coste di tutti e tre gli stati e che
comprende il Polo Nord
geografico. Chi dimostrasse che la
dorsale collegata alla propria
Grande, lo scioglimento dei ghiacci
e il modello della base russa che si
realizzer nel 2016; sotto, un sottomarino
Usa sbuca fra i ghiacci (Reuters); a sinistra,
manifestazione a Oslo contro
laccaparramento dellArtico per il petrolio.
In alto, a destra, una nave russa fra
i ghiacci (Reuters). A pag. 3, Snowpiercer
placca geologica, metterebbe le
mani sullenorme giacimento di
petrolio e gas che c sotto. La
Russia fa sul serio, se nel 2007 ha
mandato due batiscafi a 4500 m di
profondit per piantare sul Polo la
bandiera nazionale. Ma sul piano
diplomatico, il contenzioso
tuttora aperto. Le regole sullo
sfruttamento delle risorse dellarea
sono affidate al Consiglio Artico,
un organismo sovranazionale
istituito nel 1996 e, finora,
piuttosto sonnacchioso. Ne fanno
parte gli Stati artici e i
rappresentanti dei popoli indigeni
della regione e la sua attivit si
limita ad una conferenza biennale
e a qualche commissione di
esperti. Negli ultimi tempi, anche
il Consiglio ha acquisito rilevanza
internazionale. Sei nuovi Stati
hanno ottenuto di diventare
membri permanenti del Consiglio,
sia pure senza diritto di voto.
Se il trend climatico non
cambier, gli appetiti dei
contendenti sono destinati a
crescere e il Consiglio Artico, i cui
membri sembrano assai
interessati allo sfruttamento delle
risorse pi che alla loro
conservazione, rappresenta un
organo di controllo piuttosto
debole. Molti, dunque, tra i
ricercatori, i movimenti
ambientalisti e i difensori dei
popoli indigeni, mettono in
guardia contro la cold rush. La
regione artica rimane un habitat
ostile, poco conosciuto e quasi
incontaminato. Lo sfruttamento
dei giacimenti sottomarini
comporta rischi notevoli, come ha
dimostrato lincidente della
Deepwater Horizon nel golfo del
Messico del 2010, aumentati dalla
difficolt di operare in una zona
polare. Per questo, grandi societ
petrolifere come Shell e Total
hanno dovuto rinunciare ai
progetti di perforazione nellArtico
dopo essersi rese conto della
complessit delle operazioni. Ma
non detto che tutti se ne
accorgano in tempo.
Esce il 27 il capolavoro fantasy
del coreano Bong Joon-ho,
ricchi e poveri su un treno
in corsa nel pianeta glaciale
SNOWPIERCER, IL FILM
Lotta di classe
in carrozza
E tutti sotto zero
di MARCO GIUSTI
La buona notizia su questo
meraviglioso Snowpiercer diretto
dal maestro del cinema fantasy
coreano Bong Joon-ho, gi
presentato in apertura al Festival
di Roma e celebrato in patria, al
Festival di Busan da Quentin
Tarantino ormai sei mesi fa, che
uscir anche in America in
edizione integrale. Cio senza i
venti minuti di tagli richiesti dal
potente distributore Harvey
Weinstein che avrebbero
massacrato il film, un giocattolone
da 38 milioni di dollari che dura
due ore e 5 minuti.
La cattiva notizia, per, che
Weinstein lo destiner, in questa
versione integrale, solo a poche
sale specializzate. Trattandolo
quindi da film darte, da festival, e
non da kolossal milionario.
Peccato, perch Snowpiercer,
tratto dalla graphic novel francese
Le Transperceneige di Jean
Marc Rochette e Benjamin
Legrand, diretto dal leggendario
regista di The Host, e co-prodotto
dalla Moho Film di Park
Chan-wook quasi un capolavoro
tra gli apocalittici violenti. Inoltre,
pensato per un mercato globale,
cio Asia + Occidente, ha
guadagnato in Sud Corea
qualcosa come oltre 60 milioni di
dollari e la distribuzione
americana lo avrebbe fortemente
aiutato. Ma era diventato un caso
internazionale lo scontro tra
Harvey Weinstein, che oltre a
volerlo tagliare pretendeva anche
una voce off, e Bong Joon-ho che
difendeva ovviamente la sua
versione. Attualmente, per, non
sappiamo neanche quando uscir
in America.
Comunque vada, la storia si
svolge nel neanche troppo
lontano 2031 quando il mondo
da tempo precipitato in un freddo
glaciale. Gli unici sopravvissuti
sono stipati su un treno sempre in
corsa a loop attorno al mondo
come nel geniale Runaway Train
ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (3)
GERENZA
Il manifesto
direttore
responsabile:
Norma Rangeri
a cura di
Silvana Silvestri
(ultravista)
Francesco Adinolfi
(ultrasuoni)
con Roberto Peciola
redazione:
via A. Bargoni, 8
00153 - Roma
Info:
ULTRAVISTA
e ULTRASUONI
fax 0668719573
tel. 0668719557
e 0668719339
redazione@ilmanifesto.it
http://www.ilmanifesto.it
di Andrei Konchalowski, costruito impaginazione:
da un miliardario-dittatore, il manifesto
Wilford, Ed Harris, che vede nelle ricerca iconografica:
carrozze di testa i ricchi e i poveri il manifesto
ovviamente in coda, costretti a
mangiare schifezze e a vivere concessionaria di
come bestie. Come spiega bene il pubblicit:
primo ministro Mason, una Poster Pubblicit s.r.l.
truccatissima Tilda Swinton con i sede legale:
dentoni in avanti, favolosa (e via A. Bargoni, 8
sembra che abbia anche un altro tel. 0668896911
ruolo), dobbiamo pensare al treno fax 0658179764
come a un organismo umano. La poster@poster-pr.it
testa comanda e i piedi, sotto, sede Milano
umiliati, ubbidiscono. viale Gran Sasso 2
Voi siete le scarpe! In mezzo ci 20131 Milano
sono i militari, che affogheranno tel. 02 4953339.2.3.4
nel sangue qualsiasi ribellione. fax 02 49533395
Lotta di classe sia, dunque, tra i tariffe in euro delle
miserabili, che hanno un capo inserzioni pubblicitarie:
carismatico, Gillian, il solito Pagina
grande John Hurt in versione 30.450,00 (320 x 455)
senza un braccio e senza una Mezza pagina
gamba, e un pi giovane leader, 16.800,00 (319 x 198)
Curtis, il notevole Chris Evans di Colonna
Captain America, pronto a tutto 11.085,00 (104 x 452)
assieme al pi giovane amico Piede di pagina
Edgar, Jamie Bell e a una mamma 7.058,00 (320 x 85)
coraggio nera, Octavia Spence, in Quadrotto
cerca del figlioletto che le stato 2.578,00 (104 x 85)
rapito come tanti altri bambini. posizioni speciali:
Lidea geniale del fumetto, ripresa Finestra prima pagina
da Bong Joon-ho, proprio quella 4.100,00 (65 x 88)
della descrizione della rivoluzione IV copertina
e della lotta di classe allinterno di 46.437,00 (320 x 455)
questo treno sempre in corsa e
landare avanti della rivolta. Oltre stampa:
allo scoprire di cosa fatto il cibo LITOSUD Srl
che mangiano i reietti delle classi via Carlo Pesenti 130,
inferiori. Quando scoppia la Roma
rivolta dalla coda il gruppo di LITOSUD Srl
miserabili si sposta di vagone in via Aldo Moro 4 20060
vagone con l'aiuto di Nam, Pessano con Bornago (Mi)
tecnico impasticcato di kronito,
una specie di droga sintetica del diffusione e contabilit,
futuro, e di sua figlia veggente, che rivendite e abbonamenti:
poi tanto veggente non , il REDS Rete Europea
Kang-ho Song di Mr Vendetta e di distribuzione e servizi:
The Host, visto che si accorge viale Bastioni
dell'arrivo dei pericoli sempre Michelangelo 5/a
troppo tardi. Ma il viaggio del 00192 Roma
gruppo verso la libert, quindi tel. 0639745482
verso la testa, dove ben chiuso il Fax. 0639762130
padrone, Wilford, con i suoi
terribili segreti, l'essenza stessa
del film, con le anime in pena del
terzo mondo che di vagone in
vagone vedono come in un film la
vita dei ricchi occidentali, il cibo
che mangiano, le scuole, i medici,
le saune.
In qualche modo una specie
di viaggio che accomuna tutti gli
emigranti poveri del terzo mondo
verso una vita che non hanno mai
conosciuto, sapendo solo che
sono loro, la coda, a fornire la
forza lavoro dei ricchi. Gran
filmone fantastico con molte
punte politiche che non perde
mai nulla della sua forza anche il
primo film girato in inglese per
una coproduzione a tre Corea,
Francia, America, girato negli
studi Barrandov di Praga e in
esterni in Austria, e pensato
davvero per il mercato occidentale
di Bong Joon-ho. Al Festival di
Roma non ha avuto, purtroppo,
lattenzione che meritava.
(4) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014

SCHERMI SOVIETICI

Dodici stazioni
sottolineano la politicit in senso
lato del cinema russo: c
insomma una relazione profonda
che il cinema russo in virt della
contingenza storica in cui esso ha
conosciuto la sua prima e pi
rigogliosa fioritura ha saputo (e
post-sovietica. Si tratta del rapporto
niente affatto pacifico tra forme
estetiche e forme di vita o, per dirla
con una forma semplificata, ma
semplicemente riconoscibile, tra
arte e politica.
In merito ai saggi il cui
uno strumento informativo e
conoscitivo per i lettori non
specialisti. La seconda riguarda la
qualit degli interventi, sempre
molto alta. Fra questi, si pu
menzionare il primo, per i temi in
esame (MacKay professore a Yale,

rivoluzionarie
per certi versi dovuto) costruire, e
che non ha smesso di mostrarsi, in
maniera evidente e a volte
assolutamente problematica, in
tutti i film che abbiamo incluso nel
nostro percorso ideale attraverso
una storia complessa, come quella
che conduce dalla Russia
pre-rivoluzionaria a quella
montaggio idealmente delinea una
traiettoria filmica della Rivoluzione
da segno (in Vertov) a fantasma (in
Sokurov) val la pena aggiungere
un paio di annotazioni. La prima
riguarda limpostazione degli
interventi. Pur nelle singolarit delle
voci, qualcosa di costante che alla
fine soddisfa lesigenza di offerta di
in rete si pu leggere parte del suo
lavoro in corso su Vertov:
http://yale.academia.edu/JohnMac
Kay/Papers) e quello di Jampolskij,
per lesaustivit e perch ci ricorda
il bellissimo film e il suo autore, un
cineasta straordinario: Aleksej
German (20 luglio 1938 21
febbraio 2013).

Il cinema russo attraverso

i film: in un libro edito
da Carrocci, va in scena lo stretto
rapporto fra arte e politica

di GIANLUCA PULSONI Morgana, autrice di studi sullopera del genere? Nellintroduzione,

di Ejzentejn e Alessio Scarlato Cervini e Scarlato anzitutto VIDEOMAKER STEFAN PANHANS privato accomunato solo da un linguaggio
Che rapporto c tra una studioso di estetica russa, autore di rimarcano la centralit della ossessivo, capillare. Nel video Whos Afraid of 40
cinematografia nazionale e il Paese saggi sul cinema di Tarkovskij e Rivoluzione, come una frattura che Zimmermdchen (2007) una donna seduta
da dove questa proviene? Difficile a Bresson sono i curatori del segna una nuova origine per il accanto a un fuoco da campo in uniforme

dirsi (soprattutto in poche battute),
perch molte sono le variabili in
gioco da prendere in esame. Si
tratta certamente di un rapporto
complesso, dove alle volte appare
impossibile stabilire una
corrispondenza precisa vuoi
soprattutto per gli effetti della
globalizzazione, sulla produzione
quanto sullimmaginario mentre
altre volte, per motivi che vanno al
di l della natura dellespressione
audiovisiva, sembra invece
possibile riscontrare qualcosa di
simile a quanto avviene nellambito
letterario di una cultura nazionale,
dove vale lassioma una lingua Ejzentejn, 1944-46); Antonio
una patria (nelle sue molteplici
sfumature di senso). Al riguardo, se
si rimane su questultima lettura,
fra i casi pi interessanti da
prendere in considerazione
sembrano esserci alcune
cinematografie extra-europee. E fra
queste senza dubbio spicca
quella russa: per le condizioni del
suo sviluppo; per il fortissimo
legame con la storia. Il cinema russo
attraverso i film (Carrocci, euro 25)
un bel volume che raccoglie
dodici saggi di dodici studiosi su
dodici film russi. Alessia Cervini
ricercatrice allUniversit di
Messina, nel comitato direttivo del
quadrimestrale di cinema Fata
progetto ma anche autori di due
studi allinterno del libro: la prima
sul film della Muratova, Dolgie
provody (Lunghi addii, 1971); il
secondo sul film di Tarkovskij,
Stalker (id., 1979). Nellordine di
apparizione, gli altri studiosi
coinvolti e i relativi film analizzati
sono i seguenti: John MacKay su
Kinoglaz (Cineocchio, Vertov, 1924);
Luca Venzi su U samogo sinego
morja (Vicino al mare pi azzurro,
Barnet, 1936); Jamie Miller su Volga
Volga (id., Aleksandrov, 1938);
Roberto De Gaetano su Ivan
Groznyj (Ivan il Terribile,
nelle sue forme produttive, nelle
Somaini su Padenie Berlina (La
caduta di Berlino, Ciaureli, 1950);
Oksana Bulgakova su Letjat zuravli
(Quando volano le cicogne,
Kalatozov, 1957); Gian Piero Piretto
su Ironija sudby, s lgkim parom
(Ironia del destino, Rjazanov, 1975);
Michail Jampolskij su Moj drug
Ivan Lapin (Il mio amico Ivan
Lapin, German, 1982); Dunja Dogo
su Brat (Fratello, Balabanov, 1997);
Daniele Dottorini su Russkij konceg
(Arca russa, Sokurov, 2002).
Ora, data la lista, di conseguenza
sembra lecito chiedersi: qual il
criterio attraverso cui avvenuta
una tale selezione? E dunque: quale
lintenzione alla base di un lavoro
Lalienazione
cinema russo in grado di trovare
nel cinema non soltanto larte e lo
strumento di comunicazione pi
importante, come recita la formula
di Lenin continuamente ripetuta,
ma anche uno dei luoghi di
formazione della propria identit. I
due poi proseguono, pi nello
un effetto
specifico: cinema e Rivoluzione,
dunque. Le dodici stazioni che
abbiamo individuato non hanno
solo digitale
evidentemente la pretesa di poter
esaurire un discorso, ma
permettono di segnare degli snodi
fondamentali di un cinema che ha
cercato di essere rivoluzionario
sue linee tematiche, nei suoi
procedimenti formali. Tutto
questo aggiungono nonostante
una serie di antinomie (due su
tutte: il rapporto tra centro e
periferia dellindustria, cio tra
sovietizzazione prima e recupero
delle tradizioni autoctone poi; il
rapporto con la religione). E infine,
Grande, Stalker, di Andrej Tarkovskij,
1979; a destra, Lungi addi di Kira
Muratova, 1971; qui sotto, Hard
to be a God di Aleksej German
di NATASHA CECI
Fino al 16 marzo nello spazio berlinese
Haus am Waldsee il videomaker tedesco Stefan
Panhans presenta la sua personale Too much
change is not enough, un viaggio alienato e
nevrotico sulleffetto dei media digitali nella
formazione dellidentit delle giovani (e non
solo) generazioni. Lartista, originario della
Renania, propone sequenze video con
ambientazione confinata in precisi spazi: in
macchina, sul treno, in una stanza, in un angolo
di campeggio dove la rappresentazione
metaforica arriva ad additare, ironicamente, una
societ la cui comunicazione si disperde nel
sovraccarico di informazioni. Consumismo,
retorica del benessere psicofisico,
intrattenimento e show business, tutto
congelato nella poetica statica di Panhans.
La transizione dal mondo mediatico
analogico a digitale ancora il pretesto per
ragionare sul crocevia tra spazio pubblico e
riflettendo ad alta voce sulla dieta Ayurvedica;
accanto a lei un giovane in vesti da fiaba
western sembra dialogare con messaggi che
arrivano da uno schermo posto idealmente
innanzi a lui. Il testo sostituisce limmagine che
resta fissa, o meglio, la crea, e solo le parole
divengono lossatura della narrazione, esse
riflettono il corso dei pensieri che corrono
convulsi, frammentati, e sganciati dal contesto
dellimmagine stessa.
Il rigore, la plasticit, gli oggetti che Panhans
riprende sono oggetti banali, lasciati l per caso
ma che allo stesso tempo evocano un certo
feticismo pubblicitario. Leffetto una
astrazione totale tra feticismo, autenticit, e
finzione, una confusione nevrotica eppure
strategica. Che identit umana ne emerge?
Panhans ritrae i cambiamenti del linguaggio
del corpo attraverso lo strano eloquio surreale
dei suoi personaggi come nel soliloquio (Pool,
2004) di una ragazza chiusa in macchina, ferma,
che fissa il vuoto: Noi abbiamo bisogno di
gente che crede in se stessa, persone vere,
uniche, informali e giovani. Devi essere te stesso
se vuoi partecipare: te stesso, ma super, ok?....
La camera fissa riprende una assurda
commedia da camera, dove il copione
costruito sui discorsi di celebrit e star, su
frammenti di chat, blog, Facebook. La paranoia
assoluta ma il loop dei discorsi resta immerso
comunque in un silenzio assordante: non c
nessuno che risponde e forse nessuno che
ascolta. Il suono delegato solo al corpo e
talvolta ai testi recitati.
Il vagone di un treno in Sorry (2010), senza
audio, racconta un quotidiano banale e stanco
di cui tutti possiamo averne esperienza; alla
normalit della situazione si aggiungono
almeno venti persone con abiti da circo
mediatico che si sfiorano per farsi largo e
passare: un anomalo palcoscenico verso il nulla.
La mia non una pura critica alla societ dei
consumi, sebbene si possa riconoscere nei miei
lavori qualcosa che la evochi - dice Panhans - a
me interessa la funzione ambivalente
dellinformazione che riceviamo e produciamo
ogni giorno, creando spesso segnali disturbanti.
Per alcuni vedere tutto questo potr essere un
sogno, per altri un incubo o un divertimento. Il
gioco tra attore/spettatore entra in un
cortocircuito definitivo. La vita quotidiana,
dunque, non mai stata cos inquietante, e
linconscio che essa esprime solo virtuale.

METROPOLI DOMESTICHE
Un nuovo umanesimo
per abitare ai confini
IPPOLITA,RAGAZZA del senso comune
AVVENTUROSA
Ippolita Avalli una donna bella e di GIULIA MENZIETTI
affascinante. Lho conosciuta alla fine degli
anni 70 del secolo scorso, insieme ad
altre quattro giovani ragazze: Caterina
Casini, Monica Gazzo, Gloria Guasti e
Marzia Mealli con cui aveva fondato una
provocatoria compagnia teatrale
davanguardia che si chiamava the a tre.
Ippolita nata a Milano e cresciuta nei
dintorni nellavvolgente materna e
crudele nebbia padana; scapp di casa
ancora minorenne (la maggiore et ai
tempi erano i 21 anni) per scoprire il
mondo e approd a Roma che, al primo
impatto le sembr un paese, dopo aver
vissuto a Parigi, Londra, Amsterdam. In
quegli anni era semplice viaggiare in
autostop, lEuropa non era ancora unita e
ci voleva il passaporto anche per andare
in Austria, era facile fare amicizia
seguendo il proprio istinto, ospitare ed
essere ospitati da sconosciuti non
aggressivi, i soldi erano un optional e
quasi tutti erano disposti ad offrire
almeno un panino se non tutta una cena
ad una ragazza avventurosa. Anni utopici,
felici e difficili che diedero alla nostra
generazione la breve e potente illusione
di aver sovvertito le regole borghesi e
creato una nuova societ liberata. Il
percorso avventuroso di Ippolita era
cominciato con la scrittura; ha pubblicato
poesie giovanissima, e dopo alcune
importanti e istruttive deviazioni:
soubrette negli ultimi anni
dellavanspettacolo e politica, avanguardia
e femminismo, alla scrittura tornata cos
come si torna alle passioni primarie. Il
primo libro che ha pubblicato stato
Anavlis (Silvana alla rovescia) storia
vera della figlia di un noto proprietario di
sale cinematografiche che fu rapito, che
tossicomane e incinta partor da sola nel
convento occupato dalle femministe di via
del Governo Vecchio, nel centro di
Roma, abbandon il suo bambino in un
brefotrofio, impazz, fu violentata e
seviziata, si prostitu e alla fine trov la
pace con unoverdose. Il racconto di
questa vita infelice fu per Ippolita la prima
immersione nella prosa. Al teatro erano
stati tagliati tutti i fondi, lultima
performance lavevamo fatta nello studio
di Mario Schifano sopra al Museo
Napoleonico a Lungotevere nel 1980, mi
erano rimasti pochissimi soldi in tasca,
giusto quelli per comprarmi quaderni,
penne e macchina da scrivere e da l ho
ricominciato tutto daccapo. Dopo
Anavlis la produzione letteraria della
Avalli andata avanti con Aspettando
Ketty (1982), Linfedele (1988), Dea capitolo del libro dedicato alla
dei baci (1997), Amami (1999),
Nascere non basta (2003), Mi
manchi (2008). Il suo nuovo romanzo Il
nascondiglio della farfalla uscito a
gennaio per Mondadori segna una svolta
importante per questa autrice perch
un thriller. Lho letto ieri tutto dun fiato
in una giornata, senza saltare pagine n
annoiarmi mai; ha unottima struttura e
mi auguro che i suoi due personaggi
principali, la psicanalista Sandra Kapsa e il
poliziotto Paolo Rosato, diventino
protagonisti di molte altre storie e che
Ippolita Avalli sia la nostra Patricia
Cornwell, il nostro Marlowe, capace di
appassionarci, cos come i grandi scrittori
di thriller sanno fare, regalandoci la
possibilit di spiare le nefandezze
dellumanit attraverso il buco della
serratura della buona scrittura. Un buon
autore si riconosce dalla fame che lascia
nello stomaco del lettore nonostante
labbia ben saziato, una fame che si rivela
nel desiderio di ricominciare presto a
mangiare per il piacere stesso di farlo.
BRASILE
ARCHITETTURA IL VOLUME ELECTA SULLOPERA DI PAULO MENDES DA ROCHA
Nel padiglione Architecture
as New Geography della Biennale
darchitettura di Venezia del 2012
lopera dellarchitetto brasiliano
Paulo Mendes Da Rocha stata
omaggiata dallo studio irlandese
Grafton Architects, che ha allestito
negli spazi del Padiglione centrale
dei Giardini alcuni suoi disegni per
lo stadio di Serra Dourada (Gois).
Levento veneziano ha
rappresentato una rara occasione:
nonostante i numerosi
riconoscimenti internazionali,
Mendes da Rocha si sempre
tenuto lontano dalle grandi vetrine
e dalle logiche dello star system,
concentrato piuttosto a mediare
le contraddizioni di un contesto
socialmente e economicamente
difficile come quello del Brasile.
Allarchitetto stata dedicata
una importante monografia Paulo
Mendes da Rocha. Tutte le opere,
scritta da Daniele Pisani per la
collana Electaarchitettura. Il
volume descrive lopera del
Premio Pritzker 2006 intrecciando
le sue vicende biografiche con gli
eventi storici del Brasile del
dopoguerra. Limpegno e la
tensione verso le questioni
politiche e sociali del paese
emergono come temi costanti
nella carriera dellarchitetto, e
costituiscono un leit motiv, un filo
rosso che lautore Pisani usa per
intrecciare le fila del suo racconto.
Subito dopo la laurea, appena
trentenne, Mendes Da Rocha
vince il concorso per la palestra
del Clube Atltico del Paulistano
(San Paolo 1958-61); lopera
rappresenta un vero e proprio
debutto, e lastro nascente della
scena paulista sar chiamato nel
1960 da J. B. Vilanova Artigas,
lallora maestro del panorama
architettonico brasiliano, come
assistente nel proprio corso alla
Faculdade de Arquitetura e
Urbanismo (Fau), dellUniversit
di San Paolo. Levento risulta
decisivo e la collaborazione tra i
due architetti consolider, nel pi
giovane, limpegno verso una
dimensione politica
dellarchitettura come projecto
de humanidade. Un intero
serie di abitazioni realizzate da
Mendes Da Rocha. Tali esperienze
rappresentano un lungo
laboratorio di sperimentazione,
allinterno del quale si sono
consolidati alcuni aspetti che
hanno poi caratterizzato tutta la
sua opera. Emerge in questo
capitolo lintolleranza verso il
senso comune mostrato dalle
case, e la volont di rinnovare il
tema dellabitare trasformandolo
in istanza di uguaglianza sociale,
secondo un modello di casa per
tutti, realizzato in strutture
prefabbricate e ripetibile in serie.
Dalla radicalit delle prime
esperienze, in cui la casa si
configurava come un vero e
proprio progetto politico,
larchitetto passa poi alla
realizzazione di case intese come
unicum, come opere magistrali
che svelano la delusione per la
speranza, ormai perduta, di
conferire allabitazione un ruolo
proto tipico, ed emerge da qui una
prima, momentanea, ritirata dal
campo di battaglia
dellarchitettura di Paulo Mendes.
Data decisiva, nel racconto di
Pisani e nella vita dellarchitetto,
il 1964, lanno del golpe e della
violenta repressione del governo
militare. In questa data Artigas,
iscritto al partito comunista, viene
incarcerato, e cinque anni dopo,
nel 1969, alcuni architetti, tra cui
Paulo Mendes, vengono esonerati
dai loro incarichi di professori
Una monografia sul grande
creativo paulista che invent
le case scultura, tra il verde
delle piante tropicali e il grigio
ruvido e scabroso del cemento
universitari e revocati dai loro
contatti con lamministrazione
pubblica. in questo momento di
crisi che Mendes da Rocha realizza
il Padiglione per lEsposizione di
Osaka del 1970: uno spazio unico,
racchiuso nella tensione tra una
grande copertura, sorretta da travi
in cemento armato, e un suolo
attivato, reinventato nel suo rilievo
altimetrico. La riconfigurazione
della porzione di suolo su cui
attacca la costruzione, la
razionalit matematica e allo
stesso tempo leleganza plastica
del cemento armato
trasformeranno il padiglione in
unopera manifesto della poetica
di Paulo Mendes, e in una
dichiarazione di appartenenza ai
principi dellarchitettura paulista.
La morte di Artigas, nel 1985, e il
ritorno alla democrazia della met
degli anni Ottanta sembrano
segnare la fine di unepoca; il
dibattito architettonico stenta a
trovare direzioni forti e innovative
e Paulo Mendes resta fedele ai
principi della scuola del
brutalismo paulista, gi allepoca
in procinto di storicizzazione. Nel
1986, larchitetto torna sulla scena
con la realizzazione del MuBE,
Museu Brasileiro de Escultura e
con la costruzione della cappella
dedicata a Sao Pedro.
Le due opere diventano
paradigmatiche della
dimestichezza con cui larchitetto
si serve delle potenzialit del
cemento armato: da elemento
urbano, nella trave-portale del
MuBE, a materiale espressivo, nel
sofisticato gioco tra il basamento
in vetro e la copertura della
cappella. Ed in particolare in
questo capitolo, e in quello
dedicato alle residenze, che il
racconto affidato alle parole
sembra per un attimo arrestarsi,
quasi ad assecondare, nel silenzio,
la narrazione affidata alle
fotografie di Leonardo Finotti. In
quasi tutte le immagini del libro
superfici nude in cemento armato
emergono come presenze forti e
decisive, capaci di disegnare, con
inaspettata eleganza, anche gli
ambienti pi intimi delle
abitazioni. Le opere di Paulo
Mendes Da Rocha rivelano cromie
e atmosfere singolari, che le foto
Dallalto: Casa Mario Masetti, So Paulo,
1967/70 (anche un particolare nella foto
grande in basso); al centro, Casa
Francisco Malta, So Paulo, 1963
e lo Stadio municipoale Serra Dourada
ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (5)
restituiscono nei contrasti tra il
verde delle piante tropicali e il
grigio ruvido e scabroso del
cemento, ai quali spesso si
uniscono i toni accesi di alcune
campiture colorate poste sulle
nude superfici.
Nel penultimo capitolo del libro
sono raccolte le opere recenti
dellarchitetto, molte delle quali
basate sulla rilettura di alcuni
contesti esistenti, in cui la
preesistenza, lasciata pressoch
integra, viene implementata
dallaggiunta di elementi
parassita o di nuovi significati
attribuiti agli spazi, come
avvenuto nel progetto di
riqualificazione della Pinacoteca
do Estado di San Paolo nel
1993-98, e nel progetto per la
nuova sede della Federao das
Industrias des estado di San Paolo
nel 1996.
Al testo e alle fotografie si
affianca un terzo, fondamentale,
strumento di lettura dellopera di
Mendes da Rocha: il corpus di
schizzi e disegni, molti dei quali
inediti, che lautore ha raccolto e
pubblicato in questa monografia. I
segni di matita su carta scura, netti
e allo stesso tempo sensuali, e le
piante tropicali disegnate come
nuvole stilizzate bastano, gi da
soli, ad intuire la potenza di
strutture complesse ed altamente
espressive. E proprio perch si
pu disegnare soltanto ci che si
sa come costruire, () ciascuno
dei suoi schizzi contiene gi un
intero progetto, delinea la
configurazione delledificio
costruito, ne chiarisce la
concezione statica e ne descrive la
struttura () e (offre) una
dimostrazione esemplare che la
concisione la premessa
delleloquenza. Con queste parole
Francesco Dal Co descrive i
disegni dellarchitetto
nellintroduzione al libro,
accompagnando il lettore verso un
viaggio appassionante in Sud
America, in unesperienza che si
svolge nelle pagine del testo, tra
contesti esotici e sculture in forma
darchitettura.
(6) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014
DAL GABON AL MALI, IL DRAMMA DEI SACRIFICI UMANI SI ABBATTE SULLINFANZIA
I crimini rituali
dei nuovi marabutti
di ELISA PELIZZARI
Nei paesi di area
subsahariana, la stampa riporta
con regolarit episodi qualificati
come atti di stregoneria e crimini a
sfondo rituale. Un rapporto
dellUnicef curato da Aleksandra
Cimpric nel 2010, per lUfficio
regionale dellAfrica occidentale e
centrale (Braoc) sottolinea che il
ricorso a tecniche diaboliche non
pi connesso a pratiche segrete
o legate al non-detto, ma si
manifesta in ogni settore
dellesistenza collettiva e
individuale, divenendo una
categoria di riferimento
banalizzata e di uso permanente.
Con laffermarsi di una
modernit allinsegna del
capitalismo e dei suoi valori, la
stregoneria si trasformata in un
prodotto disponibile sul
mercato, il cui potere di
attrazione cresce grazie ai sacrifici
umani, che vedono quali vittime,
in prevalenza, bambini di ambo i
sessi, cio le creature pi
innocenti e fragili. Oggigiorno,
tutto diviene merce: dagli amuleti,
ai gris-gris (feticci di protezione),
sino alle pozioni o polveri
magiche; e sovente, oggetti di
questo genere sono fabbricati a
partire da organi viventi (animali,
ma non solo).
Statistiche sullincidenza del
fenomeno non esistono, ma la
ricorrenza delle voci e dei
ritrovamenti di cadaveri mutilati
solleva il velo su una realt dai
risvolti drammatici. Bisogna qui
precisare che tale situazione nulla,
o quasi, deve a retaggi ancestrali,
ma sinserisce nella attualit
urbanizzata dei singoli stati,
emersi con le indipendenze
post-coloniali. Qualche esempio
basta per dimostrarlo.
LAlcr (Association de Lutte
contre les Crimes Rituels) ha
repertoriato, in Gabon, 138
omicidi rituali commessi fra il
2010 e linizio del 2012, ai danni di
minori. Il presidente di tale
organizzazione, nata in difesa dei
diritti fondamentali, Jean Elvis
Ebang Ondo, il padre di un
ragazzino dodicenne, rapito a
Libreville nel 2005, insieme a un
compagno di scuola, e poi
ritrovato, come lamico, ucciso e
mutilato (i due corpi erano stati
privati dellapparato sessuale,
degli occhi, della lingua e il loro
sangue era stato completamente
aspirato dalle vene). Jean Elvis
Ebang Ondo distingue tre
categorie, che la gente del luogo
chiama in causa, rispetto a gesti
tanto estremi: i sacrifici effettuati
nellambito di riti diniziazione, fra
cui il celebre Bwiti; quelli situabili
nel quadro familiare e della
credenza al vampirismo; infine,
quelli ordinati dalle sette
clandestine (in particolare la
societ degli uomini-leopardo).
Limplicazione di figure
eminenti, come esponenti politici
e imprenditori economici, che
costituiscono lutenza privilegiata
per chi si dedica a pratiche
magico-rituali illecite, spiega
limpunit generalizzata dei
crimini, i cui autori di rado sono
smascherati. Presso gli specialisti
in materia, lacquisizione di
feticci umani, in grado di
assicurare ai detentori potere e
Con una modernit allinsegna del capitalismo,
la stregoneria in Africa diventata un prodotto
disponibile sul mercato. E le vittime da immolare
sullaltare del successo sono in prevalenza bambini
successo, risulta estremamente
onerosa e il loro possesso
pertanto accessibile, in via
esclusiva, a individui di ceto
benestante. Questi sembrerebbero
motivati, nella loro esasperata e
superstiziosa ricerca di
protezione a livello esoterico,
tanto dal desiderio di accrescere la
propria influenza, quanto dal
timore di perderla, per lazione
malevola di nemici non
identificabili con chiarezza.
Sarebbe dunque il riferimento ad
una dimensione invisibile e
impalpabile, ma suscettibile
dincidere sul destino umano, che
conduce dei cittadini integerrimi a
rendersi complici delle azioni
nefaste commesse da chi fornisce
loro gris-gris ed esegue sacrifici
raccapriccianti.
Le recenti vicende politiche del
Mali offrono un quadro
eloquente in merito: la
campagna elettorale per le
presidenziali dellagosto
2013 si distinta per
lampio coinvolgimento
di marabutti e stregoni
feticisti. In un articolo
pubblicato il 19-07-13
dal quotidiano Les
chos, Facon Donki
Diarra constata che
sarebbe suicidario, per
qualsiasi candidato,
sottovalutare le
competenze delle forze
occulte, anche perch,
nella stragrande
maggioranza, gli elettori vi
credono Non vi un
solo candidato che non
abbia il suo marabout,
fticheur o geomante.
Nella mente di molti,
la vittoria risulta
impossibile senza il
coinvolgimento di tali
personaggi. Analogo, il
commento della
giornalista Aminata
Traor, che sulla stessa
testata nazionale scrive: i
sacrifici umani sono una realt, in
Mali, e non un mito. Il corpo
umano utilizzato per acquisire il
potere e conservarlo a lungo. La
carica di presidente della
repubblica esige che tutte le parti
(delle vittime, ndr) e, in special
modo il sangue umano, siano
utilizzate i marabouts (che,
secondo informatori anonimi,
presiedono ai riti. ndr) non dicono
mai di no a un lavoro e, in
genere, lo eseguono in cambio di
denaro.
Segnalazioni relative a bambini
scomparsi durante i periodi che
precedono le elezioni sono
frequenti pure in Senegal, ma
rimane sporadico il ricorso alle
autorit giudiziarie, per paura di
rappresaglie sui parenti, in quanto
nessuno ignora gli appoggi di cui
godono, in loco, i marabouts
artefici dei rapimenti a fini rituali.
Va notato che il termine marabout
designa, in origine, personalit
religiose versate nella conoscenza
del Corano e degli obblighi
connessi alla fede islamica, ma
nella cultura popolare si riferisce
piuttosto a individui dotati di
poteri straordinari, iniziati a
pratiche occulte dette
maraboutages. Il vocabolo ha
assunto, in Africa occidentale, una
valenza che travalica lambito
musulmano, sino ad indicare
chiunque si dedichi a tecniche
diaboliche e sia capace di
comunicare con luniverso dei geni
invisibili (jinn).
Nella convinzione generale, i
marabutti-stregoni disporrebbero
di saperi che permettono loro di
superare limiti invalicabili ai
profani e di assumere i rischi legati
al contatto diretto con gli spiriti,
sino ad avviare una sorta di
negoziazione, per soddisfare le
aspettative di una clientela
persuasa, al termine della
procedura, di ottenere manufatti
magici che la metterebbero al
riparo da ogni difficolt.
Certo, ci si pu interrogare sul
perch lappello alla stregoneria
rimanga un elemento
caratterizzante nelle societ
odierne. La modernit non ha
offerto unoccasione di riuscita per
tutti, finendo per esacerbare la
disparit. Nelle metropoli, i poveri
vivono accanto alle lites che
hanno beneficiato dello sviluppo, e
la frustrazione per limpossibilit di
conseguire i medesimi agi
colpisce con violenza
limmaginario di
quanti, ormai,
hanno
consapevolezza di ci a cui devono
rinunciare, per mancanza di mezzi.
Dal canto loro, i ceti abbienti si
confrontano, nel quotidiano, con
la miseria dei pi e linquietudine
per un improvviso voltafaccia della
fortuna sorge inevitabile. dunque
forte la tentazione di appoggiarsi a
strumenti volti ad abbattere gli
ostacoli oppure ad innalzare
barriere di salvaguardia
Una veste peculiare del
fenomeno della stregoneria poi
riscontrabile nella Repubblica
democratica del Congo (Rdc), la
cui capitale, Kinshasa, riflette la
realt di uno stato nel quale i 2/3
degli abitanti vivono al di sotto
della soglia di povert, subiscono il
peso di una modernit fatta di
precariato e soggiacciono a
rapporti sociali letti in chiave
magica, magari regolati con
linvocazione delle forze invisibili.
Kinshasa brulica di bambini di
strada (20.000-30.000). In larga
misura, si tratta di piccoli
questi minori hanno subito veri e
propri interrogatori, accompagnati
allontanati dalle famiglie con da terapie di esorcismo, sotto
laccusa di essere degli legida di preti o capi spirituali
enfants-sorciers, dei delle nuove Chiese evangeliche. Il
bambini-stregoni. Posseduti da fallimento di tali percorsi di cura,
presenze diaboliche e, almeno volti ad arginare il male che si
secondo il loro entourage, anniderebbe nei ragazzini, induce
portatori di disgrazie, molti di i genitori, timorosi che la presenza
BURKINA FASO UNA PIAGA SOCIALE
Le mangiatrici
di anime e piume
di MANUELA DE LEONARDIS Altre donne, come lei accusate
di stregoneria, vengono
In Burkina Faso quello delle emarginate e allontanate dai loro
mangiatrici dellanima un villaggi. Muoiono di solitudine e di
argomento scomodo - una piaga - stenti se non hanno la fortuna di
su cui le autorit locali chiudono riuscire ad arrivare a
gli occhi, facendo finta che non Ouagadougou, la capitale, dove
esista. Infatti, indipendentemente esistono alcuni centri di
dalla fede religiosa, o dal ceto accoglienza. Tra i pi grandi c il
sociale, la maggior parte della Centro Delwende de Tanghin
popolazione crede fermamente gestito dalle suore cattoliche che
nellesistenza delle streghe. ospita circa 400 donne e il Centro
Esistono anche gli stregoni, di Paspanga,
naturalmente, ma soprattutto al Nella credenza popolare
femminile che se ne parla. Streghe laspetto fisico - la trasandatezza -
che si nutrono di anime. Un tema un elemento determinante per
affrontato dal regista burkinab S. riconoscere una mangiatrice
Pierre Yamogo nel film Delwende,
lve-toi et marche, (premiato a
Cannes nel 2005) e dalla scrittrice
Adle Nikiema - sua connazionale
- autrice del romanzo La mangeuse
dmes (pubblicato in Francia nel
2006 da Editions De La Lune).
La storia narrata da Nikiema
quella di Fati, una donna di un
villaggio come tanti, dove non c
elettricit n acqua corrente, dove
si vive nelle case di fango e paglia e
si muore con troppa facilit per le
malattie e la malnutrizione. Fati
accusata di essere una
mangiatrice dellanima, ovvero
di aver provocato la morte di un
bambino, il figlio della moglie pi
giovane del marito: in Africa
Occidentale la poligamia ancora
molto diffusa.

in casa di un enfant-sorcier porti
sventura, ad abbandonarli ad un
destino di vagabondaggio e
delinquenza.
Studioso del problema da anni,
Filip De Boeck spiega, in un
articolo apparso sulla rivista
Politique africaine n. 80, che
linfanzia, come opus operatum e
modus operandi di crisi e
rinnovamento diviene il luogo
identitario dove si manifestano le
rotture di unAfrica in transizione.
In quanto parte integrante di una
mutazione pi ampia i bambini
e gli adolescenti si situano,
dunque, alla frontiera, nel
configurarsi di geografie
dinserimento ed esclusione,
private o pubbliche. Insomma, i
minori divengono i catalizzatori di
un disagio collettivo profondo di
cui non sono responsabili, ma che
sembra sfruttare la loro
condizione indifesa per esprimersi
e, addirittura, per trasformarli in
oggetti da immolare.
dellanima, ma c anche il
sistema dellistante della verit,
quando lanima del defunto
interpellata dal marabutto che
pronuncia formule rituali di cui
lunico detentore. Durante un
determinato rituale il defunto
rivela il nome del responsabile
della sua morte: viene sgozzato un
pollo e in base alla posizione in cui
rotola al suolo d il responso. Se,
ad esempio, rimbalza di fronte al
sole la morte stata naturale, in
caso contrario c di mezzo una
mangiatrice dellanima.
Spesso nelle famiglie dove c la
poligamia facile che nascano
gelosie e invidie. Basta un qualsiasi
incidente o una malattia per
accusare qualcuno. Si dice che le
streghe mangino i volatili senza
spiumarli, perch le piume danno
quella forza che permette loro di
rimanere pi tempo in aria. Per
sedurre gli uomini, poi, si
cospargono il corpo di un olio
dellamore preparato con i ritagli
delle unghie dei piedi e delle mani
miste alla salamandra essiccata, il
tutto grigliato e ridotto in una
cenere a cui si aggiunge dellolio.
di RAFFAELE K SALINARI
Tra i tanti aspetti del
bioliberismo, del liberismo cio
che gestisce la vita o la morte a
seconda della plusvalenza che se
pu ricavare, quello della salute
tra i pi esemplificativi per
rendere ragione delle differenze
che esistono tra questa
concezione del mondo e quella di
altre culture e civilizzazioni dette
tradizionali, oggi certamente
pi sensibili nello sviluppare una
visione che genera un futuro
possibile e percorribile per tutti.
Tradizione significa un insieme
coerente di pratiche che
investono tutte le sfere essenziali
della vita: nascita e morte,
riproduzione e produzione,
salute e malattia, socialit e
spiritualit. Questo ci dice gi che
siamo di fronte ad una visione
olistica del microcosmo umano e
che, al tempo stesso, la coerenza
tra tutti gli aspetti di una certa
tradizione fanno s che essa sia
estremamente fragile, poich se
uno solo di queste relazioni salta,
per vari motivi - come avviene ad
esempio nei processi di
urbanizzazione forzata nelle
grandi megalopoli africane e non
solo - il corpus tradizionale
rischia di degenerare in fenomeni
totalmente scollegati dal loro
significato originario, ad esempio
la stregoneria o i sacrifici umani.
Medici contro stregoni
dunque una delle tante polarit
che possiamo utilizzare per
riflettere sul contrasto tra la
forma occidentale del pensiero,
scisso tra mente e corpo, uomo e
natura, versus una visione olistica
della relazione tra uomo,
patologia e ambiente, che invece
inserisce la malattia negli
avvenimenti di senso che
mutano la nostra visione delle
cose ed il mondo in cui ne
facciamo esperienza, creando
forme di pathos condiviso,
socializzante, che non lascia il
soggetto solo nelle mani delle
compatibilit economiche dei
biocrati che le amministrano.
Ma lasciamo la critica dei
biocrati al grande Ivan Illich di
Nemesi medica, e volgiamo
invece lo sguardo ad una
medicina che ci consente di
scrutare, di tessere le file del
nostro rapporto trasformativo tra
noi ed il mondo, anche attraverso
una diversa concezione del
dolore e della malattia. Per farlo
dobbiamo assumere un punto di
vista che ancora oggi permane
allinterno di diverse comunit
umane, seppure messe ai margini
della storia scritta dal potere
gerarchico. Un pensiero di
maschera e vertigine come
direbbe Caillois, un pensiero sul
patologico e sulla malattia, quello
cosiddetto tradizionale o
indigeno, che nel pensiero
occidentale ha comunque
autorevoli sostenitori e
altrettanto autorevoli detrattori.
Prima di tutto, per capire le
medicine tradizionali, dobbiamo
ridefinire il normale e il
patologico partendo da Georges
Canguilhem, maestro di
Foucault. La sua tesi che non
esistono queste due polarit
come termini assoluti, oggettivi,
ma che la stessa malattia, la
patologia, che definisce la norma
e la normalizza. Ogni patologia
personale e dunque mal si
acconcia ad una definizione
oggettiva. La definizione allora
normalizzatrice di per s, e
impedisce la possibilit stessa del
paziente di soggettivare la sua
patologia assumendola come
parte del suo processo vitale,
incluso quello che Canguilhem
Da sinistra a destra:
feticcio della tradizione Yombe realizzato
con legno, lamine metalliche e unghie;
uno dei protagonisti del documentario
Les Enfants Sorciers di Gal Mtroz;
nganga (guaritore tradizionale)
raffigurato su una cartolina postale,
Gabon 1907 (in alto);
una scena del film Dekwende, lve-toi
et marche di Pierre Yamogo (in basso);
maschera di nganga della tradizione
Kongo custodito al Brooklyn Museum;
il guaritore tradizionale Dr. Ibrahim
Dada Nakowa (Nigeria);
linsegna di un guaritore tradizionale
in Ghana
MEDICINA AFRICANA IL CORPO DELLINDIVIDUO E QUELLO DELLA SOCIET
Meglio farsi curare
da medici e stregoni,
ma con empatia
chiama lo scacco finale della
morte.
La conclusione che la
normalit viene trasformata,
dalloggettivazione scientifica
governata dal liberismo, in
normalizzazione, e che un
discorso onesto sulla scienza
deve riconoscere che essa, o
meglio chi la promuove e la
ordina, muove appunto da una
esigenza di controllo; queste
intuizioni saranno poi
pienamente sviluppate e
arricchite da Foucault.
Ecco la necessit di tornare a
un altro punto di vista, a questo
approccio tradizionale o
indigeno alla patologia, nel
quale racchiusa tutta lidea non
solo che luomo vive in relazione
profonda con il suo ambiente,
ma che ne rappresenti un
microcosmo che si manifesta
anche con i segni e i sintomi
attraverso i quali la malattia si
palesa. La malattia , in queste
culture, una vera e propria
epifania delle forze archetipiche
che governano il cosmo e
dunque anche la vita degli
uomini.
Il vantaggio dellapproccio
tradizionale proprio nel mettere
in relazione corpo specifico e
corpo sociale, malattia
dellindividuo e malattia della
societ, in una relazione
complessa, personalizzata, che
ha bisogno, per essere curata,
dellintervento non solo dello
specialista ma di una volont
collettiva, sociale, politica. Come
vedremo tutto il gruppo attorno
al malato che deve farsi carico
della patologia, che rappresenta
solo un segnale di disagio che
non riguarda il malato se non
come ambasciatore di forze altre,
che parlano attraverso di lui.
LOccidente, che ha
assolutizzato la sofferenza
rendendola personalissima ma in
modo escludente, per trattarla
poi in modo standardizzato,
creando cos una doppia
esclusione - una di quelle
duplicazioni del modello
liberista di cui parla Foucault per
le prigioni o le fabbriche -
avrebbe un gran bisogno di
questa prospettiva.
Non si vuole dire con questo
che le conquiste della nostra
scienza non sono valide, che gli
antibiotici non servono a nulla,
Lo specialista no di certo, ma che necessario dellordine sociale che rientra
instaurare un dialogo in grado di
non basta, se non ricollegare due polarit che non
sono opposte ma rappresentano
c la volont una il complemento dellaltra.
Non medici contro stregoni
collettiva e politica. dunque, ma medici e stregoni,
non la verit scientifica, oggettiva
Una prospettiva e riproducibile contro una
visione soggettiva personalizzata
di cui anche ed empirica dellessere umano,
ma un empirismo sostenuto dalla
l'Occidente avrebbe accettazione del patologico come
veicolo di conoscenza personale
un grande bisogno e sociale. In questo senso lAfrica
e i suoi guaritori tradizionali, gli
Nganga, rappresenta lassoluto
ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (7)
opposto della medicina
occidentale e quindi il suo
doppio perfetto. Per questo
cercare di capire realmente come
stanno le cose, introdurre anche
nel rapporto tra questi diversi
approcci curativi una possibilit
di dialogo tra eguali, rappresenta
una sfida non solo culturale ma
scientifica di grandissima
portata.
La grande lezione delle
medicine tradizionali africane
che tutta una societ pu trarre
beneficio da un episodio
patologico. In questo senso il
discorso si fa politico, e quindi lo
stabilire una relazione vera e
concreta tra queste due sponde
della ars medendi di primaria
importanza per chi interessato
ad elaborare modelli di sviluppo
alternativi, di cura del sociale
attraverso la cura degli individui
e viceversa.
Per le medicine tradizionali
africane lidea centrale quella di
ricongiungere la malattia e i suoi
sintomi al malato, che diventa
cos una sorta di testimone, un
tramite delle relazioni profonde
tra il mondo visibile e quello
invisibile, tra noi e la trama
nascosta che pi forte di quella
manifesta come dice Eraclito di
Efeso. Non solo, la tradizione
riconosce che luomo natura e
cultura, e dunque tra i patogeni
ci sono anche le violazioni
cos tra i presupposti della cura.
Indagare allora non il cosa ma
anche il chi che ha scatenato
queste forze e come possano
essere portate a riconciliarsi con
il nostro mondo, compito della
medicina tradizionale. La
diagnosi diventa cos conoscenza
profonda non solo del malato e
della sua storia personale, ma
anche del contesto sociale e
ambientale nel quale egli vive, e
delle trasformazioni necessarie
per ricomporre la frattura.
La cura allora spesso affidata
a tutto il nucleo di provenienza,
famiglia, clan, trib, che si deve,
nel caso, impegnare a un
comportamento sociale pi
consono. Quello che in
Occidente nasce, o meglio viene
recuperato dai tempi classici,
con la psicologia del profondo,
nellAsia sciamanica, nellAfrica
degli Nganga e nellAmerica
latina degli stregoni-curanderos,
persiste da sempre. Assistiamo
quindi a un insieme di atti
terapeutici complessi e densi di
significati multipli, nei quali il
farmaco tradizionale solo
piccola parte, spesso neppure
somministrato o usato come
placebo.
Si instaura cos una empatia tra
stregone, malato, malattia e
gruppo sociale di provenienza.
Questa empatia consente di
risalire lungo la catena di errori
che hanno generato la malattia:
trovata cos la causa, leziologia
sociale o psichica, della quale il
vettore solo lagente ultimo, si
pone il rimedio. Latto curativo,
in questo modo, non solo ripara,
ma rende palese un punto di
vista, ritesse la trama tra il malato
ed il suo ambiente, tra lumanit
e le altre forme di vita.
Tacciare questa visione di
primitiva oppure ascientifica, o
semplicemente vederne gli
aspetti degenerativi
contemporanei, non fa che
rafforzarne la validit, a fronte di
una epoca che a furia di
affermare la propria podest
illuminista sul mondo sta
pagando con la depressione di
massa, il fanatismo religioso, le
catastrofi ambientali e la fame il
suo rimosso tributo allordine
delle cose.
(8) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014

LE ATTRAZIONI DEL MUSEO DEL FOOTBALL A MANCHESTER: C ANCHE LA CAMISETA CON CUI MARADONA FECE INFURIARE GLI INGLESI
Storia e parafernalia
del calcio, dal manuale
con le regole del gioco
al Cantona dei Red Devils
nel ruolo di Ges,
passando per il menisco
di Cunningham

Tre Leoni, la mano

di LUCA MANES
MANCHESTER

Invece di bruciarla, gli inglesi

lhanno messa in bella mostra nel
loro museo del calcio a
Manchester, che abbiamo visitato
in un freddo ma stranamente

di Dio e un pallone
soleggiato pomeriggio. Ci riferiamo
alla maglia dellArgentina di un
inusuale blu elettrico indossata da
Diego Armando Maradona il 22
giugno 1986 allo stadio Azteca in
occasione del match valido per i
quarti di finale del mondiale
messicano. Una partita dalle tinte
forti, con le ferite ancora aperte
della guerra per le isole mano in bello stile dal segretario
Falkland/Malvinas a fare da sfondo della neonata Football Association
al confronto tra due delle scuole Ebenezer Cobb Morley, le regole
calcistiche pi importanti e del gioco. Quel prezioso
gloriose del pianeta. Quel giorno documento risale al 1863, quando il
ricordato per il goal pi bello della football era uno sport per ricchi,
storia della Coppa del Mondo. E per i rampolli della upper class che
per la mano di Dio. frequentavano le esclusive public
Quella camiseta con il 10 schools. Istituti che, a dispetto del
impresso sulle spalle capit per nome, rimangono ancor oggi
caso nelle mani di Steve Hodge, privati e molto costosi, e che in
proprio il centrocampista dei Tre piena epoca vittoriana tendevano
Leoni protagonista dello sciagurato tutti ad avere una propria
retropassaggio che favor il "colpo "interpretazione" del gioco. Il
proibito" che beff un esterrefatto calcio si diffuse in tutta lisola, si
Peter Shilton e fece imbufalire disput la prima sfida tra i "vecchi
milioni di appassionati inglesi. nemici" di Inghilterra e Scozia e
Hodge, una buona carriera una maglia di lana di un bianco
soprattutto al Nottingham Forest ormai sbiadito con i tre leoni sul
allenato dal vulcanico Brian petto ce lo ricorda in una delle
Clough, ha addirittura scritto un teche delle sale iniziali. Verso la
libro dal titolo Luomo con la fine del Diciannovesimo secolo la
maglia di Maradona, in cui spiega working class delle Midlands e del
che la ottenne perch fu lultimo a Nord del Paese "scipp" il football
uscire dal campo dopo aver allalta borghesia e alla nobilt. Fu
concesso unintervista alla Itv e, cos che nacque il professionismo.
incontrato il fuoriclasse argentino Nel 1888 la Football League
nel tunnel degli spogliatoi, gli organizz il primo campionato
chiese di fare lormai celeberrimo dellallora First Division,
"baratto". Non ho mai portato progenitrice dellattuale Premier.
rancore nei suoi confronti e Nel frattempo si erano gi tenute
considero un onore aver fatto una quindicina di edizioni della FA
scambio di maglia con lui. Chiss Cup, vinte da squadre amatoriali Ottanta. Le immagini del rogo di
se ha ancora la mia ha dichiarato espressione delle varie public Bradford, che anticip di pochi
Hodge qualche tempo fa al school. I cimeli del Preston North giorni la tragedia dellHeysel fanno
quotidiano inglese The End, prima grande squadra della il paio con le sconvolgenti
Independent, cui ha anche riferito storia tanto da meritarsi il testimonianze video
di aver ricevuto offerte molto soprannome di invincibili dellHillsborough. Proprio la morte
cospicue per una delle (trionfarono imbattuti proprio nel di 96 supporter del Liverpool
memorabilia sportive pi bramate campionato 1888-89), fanno il paio durante una semifinale di FA Cup
di sempre, preferendo invece con il pallone color cioccolata della tenutasi nellinadeguato impianto
donarla al museo. finale di coppa del 1903, vinta dal dello Sheffield Wednesday spinse le
Di pezzi rari nellavveniristico piccolo Bury nientemeno che per
palazzo tutto vetri e acciaio nel 6-0 sul Derby County. A proposito
cuore di Manchester ce ne sono in di FA Cup, come non citare la
abbondanza, per lo pi tutti messi divisa da gioco di un arancione
a disposizione su base temporanea non pi tanto brillante del "mago"
o permanente da grandi Stanley Matthews, che nel 1953 con
collezionisti. C la maglia il Blackpool si aggiudic lunico
indossata da un Pel ancora titolo di rilievo della sua
ragazzino ma gi fenomenale al lunghissima carriera (terminata a
suo esordio ai Mondiali di Svezia 50 anni allo Stoke City) in
1958 contro lUrss, una divisa occasione del rocambolesco 4-3 in
appartenuta allimmenso Alfredo rimonta inflitto al Bolton
Di Stefano e quella usata da Wanderers.
Rivelino nel fatidico (per noi Nellesauriente racconto dei
italiani) match di finale di Citt del curatori del museo non ci sono
Messico del 1970. E ancora solo i "ferri del mestiere", palloni,
lelegante trofeo originale che scarpini e maglie, ma vengono
spettava ai vincitori della Coppa inseriti anche i parafernalia dei
delle Coppe, competizione defunta tifosi. Le rumorose raganelle di
nel 1999. legno, il classico flat cap anni
Ma oltre a questo, il museo ha Trenta lasciano spazio alle prime
lobiettivo di ripercorrere un secolo sciarpe fatte in casa, ma anche, agli
e mezzo di storia del football strumenti di offesa degli hooligan,
britannico, con una sezione tirapugni e coltelli Stanley inclusi.
dedicata al panorama La narrazione non risparmia
internazionale. Si parte allora nulla, e quindi non omette le
proprio dalle origini, da un libretto violenze delle frange estreme e i
dove si possono leggere, scritte a disastri negli stadi di fine anni
 ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (9)
Unimmagine storica dagli archivi della
Federation Sportive du Travail e, in Il Komintern
piccolo, il poster delle Olimpiadi operaie
del 1925 a Francoforte. nel 1921 invita gli
Nella pagina accanti il Museo del Calcio
di Manchester con alcuni dei suoi spazi atleti aderenti ai
espositivi e dei suoi cimeli, a cominciare
dal pallone color cioccolata della finale partiti comunisti
1903 dellFA Cup
a rompere con
le societ sportive
riformiste dei
partiti socialisti

sinistra, ognuna con proprie

organizzazioni, meeting di
atletica, organi di stampa sportivi.
A differenza delle
organizzazioni sportive della
sinistra degli altri paesi europei,
dove i rapporti sono roventi, in
Italia i dirigenti sportivi che fanno
capo al Partito socialista e al
Partito comunista non entrano
nella polemica, assumono un
atteggiamento di cauta attesa.
DERBY ROSSO LINTERNAZIONALE DI LUCERNA E QUELLA DI MOSCA Certo i tempi non consentono
divisioni, nel 1924 il fascismo
consolida il suo potere e riduce la
libert di azione.
Sar proprio lo sport, uno dei
Chesterfield, ha trovato ospitalit in
un angolo del museo.
Ma non potevano mancare i
momenti di gloria del football dei
Scissionismo olimpico campi meno sorvegliati dal
regime di Mussolini, a costituire
il terreno unitario per le azioni
politiche. Loccasione sar

Quando la sinistra
Maestri. Tanti quelli legati ai club - rappresentata da innocue partite
vedi le maglie di Nobby Stiles del di calcio, che si disputano
Manchester United (1968) o di altri durante il fine settimana sui
esponenti del Liverpool a cavallo campi spelacchiati di periferia,
tra gli anni Settanta e Ottanta, tutti nel corso delle quali calciatori di

si spaccava sullo sport

autorit sportive e governative a
chiedere un ammodernamento
delle arene calcistiche britanniche.
protagonisti di leggendari trionfi in
Coppa dei Campioni. Meno
scintillante, risaputo, la storia
della nazionale, che a partire
dallumiliante 6-3 a domicilio
subito dallUngheria di Puskas,
Kocsis e Hidegkuti (citata con
preziosi reperti di quella giornata)
realizz in maniera definitiva di
non essere la dominatrice assoluta
che era stata allalba del secolo
scorso. Ci volle un mondiale
casalingo per vincere la coppa
dedicata a Jules Rimet, la cui copia
(che abbiamo ammirato nel
museo) fu consegnata dalle regina
nelle mani di Bobby Moore un
pomeriggio del luglio 1966. Quella
originale era stata rubata e poi
ritrovata per caso da un cagnetto di
nome Pickles dietro un cespuglio
nel sud-est di Londra, per poi
essere trafugata definitivamente in
Brasile nel 1983. E a proposito del
compianto capitano dellInghilterra
e del West Ham negli anni
Sessanta, la sua foto mentre si
scambia la maglia con Pel a
Messico 1970 una delle immagini
pi iconiche del football mondiale.
Ebbene quel prezioso indumento
indossato dal biondo Bobby
arrivato fino a Manchester
direttamente dal Brasile, dove per
decenni ha soggiornato in un bar di
Rio de Janeiro. un po maltrattato
e macchiato di nicotina, ma
conserva tutto il suo fascino.
Meno "attraente" il menisco
asportato nel 1960 al carneade
Willie Cunningham. Lo si pu
scrutare, se proprio non si pu
farne a meno, nella sezione ad hoc
di PASQUALE COCCIA
Nel corso del Novecento la
sinistra ha avuto il merito di
dividersi spesso e su tanti fronti,
perfino sullo sport, tanto da
costituire in questo campo due
internazionali rosse sportive, una
di ispirazione socialista con sede a
Lucerna e laltra comunista con
sede a Mosca.
Lultima riunione unitaria
dellInternazionale Sportiva
Operaia si tenne nel 1913 a Gand,
in Belgio, e dopo un acceso
dibattito sul rapporto tra lo sport e
gli operai, nel corso del quale
emersero istanze diverse, ogni
risoluzione fu rimandata al
congresso di Francoforte, dove si
sarebbero definiti gli aspetti
organizzativi delle prime
Olimpiadi Operaie della storia, da
tenersi nella cittadina belga di
Herstal nel 1914, ma lo scoppio
della prima guerra mondiale
imped la realizzazione del
meeting sportivo operaio.
Nellimmediato dopoguerra
lorganizzazione riprese i
collegamenti per ricostituire il
fronte sportivo operaio e nel 1920
a Lucerna i delegati, approvato lo
statuto, dettero vita
allInternazionale Sportiva di
Lucerna, alla quale aderiscono un
Svizzera. Al meeting di Zurigo
partecipano 60 mila operai in
rappresentanza di Germania,
Cecoslovacchia, Belgio, Austria,
mentre le delegazioni sportive
operaie provenienti dalla Francia
rimasero alla frontiera in
mancanza del visto.
Nel giugno del 1921 a Mosca,
durante i lavori del 3 congresso
del Komintern, viene presa la
decisione di rompere con
lInternazionale sportiva di
Lucerna e costituire
lInternazionale Rossa dello Sport.
Linvito rivolto alle organizzazioni
sportive, che fanno capo ai partiti
comunisti, di favorire la
scissione con le societ sportive
riformiste dei partiti socialisti. Le
organizzazioni operaie sportive
della Germania, Cecoslovacchia e
Finlandia espellono gli sportivi
comunisti. In Francia i rapporti di
forza si equivalgono e per
dirimere la questione se la
Federation Sportive du Travail
dovesse aderire allInternazionale
di Lucerna o a quella di Mosca,
viene indetto un congresso
SCACCHI UNA DIATRIBA POLITICA
squadre opposte, in realt si
passano importanti informazioni
su azioni di sabotaggio e negli
anni a venire sugli attentati da
compiere nei confronti degli
uomini del regime mussoliniano.
In quegli anni, il braccio armato
straordinario, alla cui presidenza del Pci non a caso chiamato la
vengono posti gli esuli politici di squadra di calcio.
vari paesi europei, tra i quali gli Nel 1927, lInternazionale
italiani, visto che siamo nel 1923 e Operaia di Lucerna, annullando
il fascismo gi operativo. La una precedente autorizzazione,
decisione viene presa con 123 voti diffida i propri iscritti a
favorevoli allInternazionale Rossa collaborare con gli organi di
dello Sport e 117 a favore di quella stampa delle societ sportive
di Lucerna. Esistono due aderenti allInternazionale Rossa.
Internazionali dello sport della In tutta risposta lorganizzazione
che fa capo a Mosca ribadisce che
sar continuata la lotta degli
elementi rivoluzionari contro la
tattica riformista
dellInternazionale Sportiva di
Lucerna come recita il bollettino
dellEsecutivo dellInternazionale
Comunista del 12 luglio del 1924,
che non esita a tacciare di
nazionalismo e
collaborazionismo di classe
lorganizzazione di Lucerna che a
sua volta accusa lInternazionale
Rossa di scissionismo e rottura
dellunit politica.
I contrasti tra le due
Internazionali sportive della
sinistra si appianano in vista delle
Olimpiadi Operaie di Francoforte
del 1925, ma la tregua dur poco.
forte identit nazionale nei loro rispettivi paesi
nel corso del Novecento. AllInternazionale
Operaia degli Scacchi aderirono anche le
organizzazioni operaie dellAustria, della

Tanti stadi sparirono o furono
rifatti da capo. Niente pi gradinate
(le famosissime terraces) dove
guardare la partita in piedi,
casomai appoggiati sulle crush
barrier, una delle quali,
"trasferitasi" dalla vecchia casa del
su come si sono evolute le cure e i
trattamenti fisioterapici per il
calciatori. Allepoca il buon Willie
per tornare in campo ci mise oltre
sette mesi, sicuramente con un
bello sfregio sulla gamba. Ora
loperazione al menisco roba
quasi a livello ambulatoriale, con
tempi di recupero di una manciata
di settimane.
I tempi cambiano, cos come i
giochi sul calcio. Alla teca con
lintramontabile Subbuteo e i suoi
predecessori (pezzi rari con oltre
100 anni di storia alle spalle), fanno
da contraltare spazi di realt
virtuale calcistica, dove si possono
tirare rigori o provare a parare tiri
dei fuoriclasse del football
mondiale.
Per finire, siccome siamo a
Manchester, un doveroso omaggio
a uno dei simboli dello United: Eric
Cantona. Si chiama The Art of the
Game, il dipinto a dir poco
singolare e velatamente blasfemo
in cui lartista Michael J. Browne
(evidentemente un frequentatore
dellOld Trafford) sostituisce ai volti
dei protagonisti del celebre quadro
di Piero della Francesca la
Resurrezione di Cristo quelli dei
campioni dei Red Devils degli anni
Novanta. Pleonastico specificare a
chi spettasse il "ruolo" di Ges...
Se loperaio
milione di giovani sportivi operai
di 18 paesi, tra i quali la Finlandia
e la Cecoslovacchia, principale
ossatura dellorganizzazione, in
virt delle centinaia di migliaia di
iscritti che contavano nelle
proprie file. Durante il congresso
di Lucerna, il dibattito non ruota
muove la regina
pi sulla demonizzazione dello
sport, come era avvenuto nel
primo decennio del Novecento,
lanalisi diventa pi profonda e il
rapporto sul binomio attivit fisica
e la vita delloperaio resta centrale
nel dibattito tra i delegati.
LInternazionale di Lucerna,
promuove nel 1921 una grande
manifestazione sportiva operaia a
Parigi e nel 1922 a Lipsia, dove si
svolge il suo terzo congresso, nel
corso del quale viene presa la
decisione di organizzare a
Francoforte la prima Olimpiade
Operaia, da tenersi nel 1925, in
risposta alle olimpiadi borghesi
del 1924, che si terranno a Parigi,
promosse dal Comitato olimpico
internazionale (Cio) capeggiato
dal francese Pierre de Coubertin,
padre delle olimpiadi moderne
svoltesi ad Atene nel 1896. In vista
del meeting di Francoforte, gli
operai sportivi scaldano i muscoli
a Zurigo, dove nellagosto del 1923
si svolge la II Festa Operaia della
di P. C.
Agli inizi degli anni Venti, in nome del
movimento operaio la sinistra si divisa perfino
sugli scacchi, e non nel piccolo paesino di una
qualsiasi regione, bens a livello internazionale.
Le diatribe non erano affatto di tipo
tecnico-tattico, ma squisitamente politiche e
riguardavano lemancipazione del proletariato
attraverso gli scacchi. Il cavallo, la regina o
lalfiere, potevano contribuire allacquisizione
di una coscienza di classe tra gli operai, ma gli
uni erano i veri interpreti dello spirito sportivo
scacchistico di classe, gli altri irrecuperabili
degeneri che avevano ceduto alla visione
borghese del gioco degli scacchi. Nel 1923 ad delle masse operaie e contadine come riferisce
Amburgo viene costituita lInternazionale
Operaia degli Scacchi, unorganizzazione alla
quale aderiscono le potenti organizzazioni
operaie della Germania, forti di un movimento
sportivo di massa che andava sotto il nome di
Turnen, e quelle della Cecoslovacchia, dove il
movimento operaio aveva promosso un vasta
rete di organizzazioni sportive di massa, che
andavano sotto il fenomeno di Sokol, due realt
che contribuiranno non poco a delineare una
Danimarca e dellUngheria, tanto che nel 1925,
appena due anni dopo la sua costituzione, si
contavano 20 mila iscritti, e sul finire di
quellanno le file si rimpolpano sensibilmente
grazie alladesione dellUrss, che rifiuta linvito
di adesione rivolto dalla Federazione
internazionale degli scacchi, che si riconosce
sotto lombrello olimpico del barone Pierre De
Coubertin, la quale secondo i sovietici
esprimeva una concezione classista del gioco
degli scacchi.
Nel 1929, quando il fascismo in Italia si
ormai consolidato e in Germania la repubblica
di Weimar vive i suoi ultimi fuochi, prima di
aprire le porte a Hitler, allinterno
dellInternazionale Operaia degli Scacchi
sorgono contrasti politici insanabili. La
scissione si rende inevitabile e numerosi
rappresentanti fuoriescono dallorganizzazione
per correre a Mosca a fondare la sezione
scacchistica allinterno dellInternazionale
Rossa dello Sport, dove viene sancito che nelle
mani del proletariato gli scacchi devono
diventare un mezzo per rafforzare la crescita
Kogan nel suo Manuale di storia scacchistica.
Dopo la scissione, le attivit dellInternazionale
Operaia degli Scacchi di Amburgo subiscono un
duro contraccolpo, fino a ridursi notevolmente
e nel giro di poco tempo la vita
dellorganizzazione scacchistica proletaria di
fatto finisce, e con la sua cessazione si dissipa
un patrimonio politico, su scala europea, di
iniziative per la diffusione del gioco degli
scacchi tra le organizzazioni operaie.
(10) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014
I FILM
LA BELLA E LA BESTIA
DI CHRISTOPHE GANS, CON VINCENT
CASSEL,LEA SEYDOUX. FRANCIA 2013
0 Una nuova versione della fiaba
e il mostro diventa nuvamente
un bel principe, con in pi
Grard Depardieu e Andr Dussolier
enl cast.
UNA DONNA PER AMICA
DI GIOVANNI VERONESI, CON FABIO DE LUIGI,
LAETITIA CASTA. ITALIA 2014
0 Torna l''antico quesito gi
cantato dai poeti (Mogol, in
questo caso e Lucio Battisti) in
una commedia che vede un avvocato
e una veterinaria che hanno un bel
rapporto di complicit
inaspettatamente rovinato dall'arrivo
del fidanzato di lei. Equivoci e
divertimento, con un ricchissimo cast
completato da Valeria Solarino,
Monica Scattini, Antonia Liskova,
Flavio Montrucchio, Valentina
Lodovini.
LA LEGGE E' UGUALE PER
TUTTI...FORSE
DI E CON CIRO VILLANO. CIRO CERUTI, CON
FLORIANA DE MARTINO. ITALIA 2014
0Le gag, le trovate di due cognati alle
prese con problemi giudiziari: il primo
un avvocato che riesce a far uscire
di galera un ragazzo con problemi
psichici e se lo ritrova fidanzato della
figlia, l'altro si trova accusato di un
omicidio che non ha commesso. Nel
cast anche Gian Marco Tognazzi e
Riccardo Garrone.
LA MOSSA DEL PINGUINO
DI CLAUDIO AMENDOLA, CON RICKY
MEMPHIS, ENNIO FANTASTICHINI. ITALIA 2013
0 Alle Olimpiadi di Torino 2006
scoppi la mania del curling:
qui quattro personaggi
tentano l'impossibile per partecipare e
diventare campini italiani di questa
specialit:con Antonello Fassari,
Vittorio Emanuele Propizio, Edoardo
Leo.
LA SCUOLA PIU' PAZZA DEL
MONDO
DI HITOSHI TAKEKIYO, ANIMAZIONE
GIAPPONE 2013
0 Da un maestro dell'animazine
giapponese le avventure di tre
bambine che insieme ad alcuni
personaggi curiosi (uno scheletro, un
coniglio gangster, un tritone) cercano
di conquistare tre medaglie.
SNOWPIERCER
DI JOON HO BONG, CON JOHN HURT, CHRIS
EVANS. USA 2014
0 Nel 2031 una nuova Era
Glaciale stermina gli abitanti
della terra, tranne i viaggiatori
di un treno al alta velocit che fa il
giro del pianeta a moto perpetuo, lo
Snowpiercer. Ed anche all'interno di
questo microcosmo la societ si
ricompone tra ricchi privilegiati e
poveri sottomessi, causando gli stessi
conflitti che avevano luogo attraverso
i secoli.
SPIDERS 3D
DI TIBOR TAKACS, CON CHRISTA CAMPBELL,
PATRICK MULDOON. USA CANADA 2013
0 Dai detriti di una stazione
spaziale russa un pericolo
mortale si diffonde, come
sempre sottovalutato dalle autorit
locali.
TIR
DI ALBERTO FASULO, CON BRANKO ZAVRSAN,
LUCKA POCKJA. ITALIA 2013
0 Un ex professore decide di
fare l'autotrasportatore per
guadagnare qualcosa di pi,
vista anche la precariet del suo
lavoro. Ma non facile vivere lontano
dalla famiglia: il film ci mostra i viaggi e
ancora di pi le pause del lavoro
nellattesa delle chiamate, un'attivit
SINTONIE
che non cos eroica e spettacolare,
ma che ha veramente bisogno di tanta
pazienza.
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
DI BERNARD ROSE, CON DAVID GARRET,JARED
HARRIS,.USA 2013
0 Il manager di Niccol Paganini,
certo Urbani, fa di tutto per
alimentare la fama del virtuoso
de violino tra scandali e amori. Manca
solo il debutto londinese, infatti
l'artista assai reticente a recarsi in
Inghilterra, finch accetta, il successo
clamoroso ma potrebbe sfuggire al
controllo dell'imprenditore che
comincia a elaborare un diabolico
piano. Nel cast c' anche Helmut
Berger.
ALL IS LOST
DI J.C. CHANDOR, CON ROBERT REDFORD.
USA 2013
7 Diretto da un regista lanciato
dal Sundance, con solo
interprete, Redford, un
navigatore solitario, a circa 1700
chilometri dalle coste di Sumatra. Sta
riposando quando viene svegliato da
un colpo e scopre che la sua barca a
vela si schiantata non contro un
iceberg come il Titanic ma contro un
container pieno di scarpe da
ginnastica made in China,
abbandonato a se stesso. Nei
successivi cento minuti di film
vediamo i gesti metodici, esperti e
pazienti, con cui il protagonista cerca
di rimanere in vita. Solo quello che a
misura d'uomo pu salvarci
dall'estinzione, il messaggio di
questo curioso, intensissimo film - un
manuale di sopravvivenza
pratico/politico con un tocco di
performance art. (g.d.v.)
A PROPOSITO DI DAVIS
DI ETHAN E JOEL COEN, CON OSCAR ISAAC,
CARREY MULLIGAN. USA FRANCIA 2013
7 Stregato dal fantasma di Bob
Dylan (un ebreo del
Minnesota come Joel e Ethan
Coen) il film anche uno dei lavori
pi dolci, meno graffianti dei due
fratelli. I Coen rivisitano la scena folk
del Village newyorkese anni sessanta,
pre- Dylan, quando piccolo gruppi e
musicisti solitari, nei caff tra
Washington Square e Houston Street,
comunicavano tra di loro a forza di
vecchie canzoni, un esoterico
linguaggio segreto ancora
impenetrabile per i talent scout delle
case discografiche che entro
pochissimo avrebbero scoperto, oltre
a Dylan, future star del genere, come
Peter Paul and Mary e Phil Ochs.
Odissea tristissimo/comica (tipico mix
dei Coen) di Llewyn, e di un gatto
rosso dei suoi ospiti che deve
accudire per sbaglio quando entrambi
rimangono chiusi fuori
dall'appartamento. Llewyn afflitto da
una sfortuna cosmica. Ma anche
scontroso, sardonico. La conflittualit
naturale del personaggio si
ammobidiscono quando Llewyn canta
(alcune delle canzoni pi famose di
Rank). (g.d.v.)
ROBOCOP
DI JOS PADILHA, CON JOEL KINNAMAN,
GARY OLDMAN. USA 2014
1 Meno violenza e sangue e un
intro geniale: robot
combattenti che si aggirano
inquieti per le strade di Tehran.
Ritroviamo Jos Padilha, il regista di
Tropa de elite 1 e 2, a Hollywood e alle
prese con un remake di quelli
scomodi. Premesso che il RoboCop di
Paul Verhoeven irraggiungibile,
Padilha (pi o meno) l'esegeta della
forza usata contro la gente delle
favelas, non dovrebbe stupire pi di
tanto che ci si avvicina al nuovo
RoboCop con una certa prudenza.
Invece si disimpegna con notevole
acume strategico. Clamoroso assente,
il sangue che nel capostipite scorreva
a fiumi. (g.a.n.)
TANGO LIBRE
DI FRDRIK FONTEYNE, CON FRANOIS
DAMIENS, ANNE PAULICEVICH, SERGI LPEZ.
BELGIO, FRANCIA LUSSEMBURGO 2012
7 La fortuna del tango nei paesi
nordici d a Frdrick
Fonteyne, il regista belga di La
donna di Gilles, Une liaison
pornographique, modo di orchestrare
un certo umorismo sulle aspettative
che hanno certi suoi connazionali di
movimentare la vita piatta e metodica.
Come quella di Jean-Christophe
(Franois Damiens, celebre comico
belga, che si iscrive a una scuola di
tango e con sorpresa scopre (lui
una guardia carceraria) che la sua
partner di danza viene a trovare in
parlatorio due pericolosi assassini con
cui si intrattiene alternativamente,
uno suo marito e laltro suo amante.
La gelosia del marito catalano (Sergi
Lopez) esplode nel sapere del tango e
va alla ricerca di un recluso argentino
che gli insegni a ballare. Poich si
tratta di Chico Frumboli, linventore
del tango nuevo, la scena esplode di
potenza ritmica e mostra al pubblico il
significato pi profondo di una danza
che traeva origine dal suono del
tamburo suonato dagli africani che
danzavano al porto di Buenos Aires.
(s.s.)
VIJAY IL MIO AMICO
INDIANO
DI SAM GARBARSKI, CON MORITZ BLEIBTREU,
PATRICIA ARQUETTE. GERMANIA 2013
6 Will lavora alla tv dei ragazzi
dove interpreta un coniglione
verde. Il giorno del suo
quarantesimo compleanno lamarezza
raggiunge il culmine, nessuno lo ha
cercato e lascia credere di essere
morto in un incidente. Complice un
suo amico indiano, si camuffa da sikh
e decide di assistere al suo funerale,
presentandosi come Vijay Singh,
amico del defunto. Abile nel
confezionareil suo racconto
paradossale Garbarski, lancia
frecciatine al grande paese, riscopre
Patricia Arquette e anche una grande
nonna (Hannah Schygulla. Solo che si
tratta di un compito insostenibile per
chiunque. (a.ca.)
THE WOLF OF WALL STREET
DI MARTIN SCORSESE, CON LEONARDO
DICAPRIO, MATTHEW MCCONAUGHEY. USA
2013
8 Dopo Gangs of New York,
Scorsese si sottoposto a una
penitenza autoinflitta in
funzione dell'ottenimento di una
rispettabilit hollywoodiana per la
quale ha sacrificato hybris e
visionariet. Se si esclude
parzialmente The Aviator, c' ben poco
che valga davvero la pena di salvare
nell'intervallo che da Gangs s'estende
sino a Hugo Cabret. Scorsese ruggisce
con tutto l'orgoglio di cui capace.
Un film che sembra riallacciarsi
direttamente a Casin e condurne a
compimento il surreale cubismo
formale, probabilmente la punta pi
avanzata del modernismo
hollywoodiano. Nel portare sullo
schermo l'autobiografia di Jordan
Belfort, broker senza scrupoli, al cui
confronto Gordon Gekko un
idealista frankcapriano, Scorsese
come inebriato dalla rinnovata fiducia
nel suo furore creativo. La
collaborazione con Leonardo Di
Caprio gira a pieno regime. I due si
spalleggiano a vicenda. Leonardo Di
Caprio balla con la macchina da presa
come Gene Kelly con Cyd Charisse.
La sovrumana potenza visionaria di
Scorsese risuona in ogni stacco di
montaggio, in ogni movimento di
macchina. (g.a.n.)
A CURA DI
SILVANA SILVESTRI
LA GIUNGLA URBANA
DELLUOMO ZEBRA
TEAM
Nuova Zelanda, 2014, 320, musica: Lorde,
regia: Young Replicant, fonte: Vimeo
6 Reduce dal successo dei
Grammy, ecco il nuovo video
della vocalist neozelandese, che
canta avvolta in un interno vaporoso e
illuminato da una luce onirica. In
alternanza vediamo due giovani
coinvolti in una gara che consiste nello
scontro di motociclette;
lambientazione un porto
abbandonato, tra navi dismesse e
container. Rapido, indolore, ma anche
poco risolto.
HEART TO HEART
Uk, 2014, 4, musica: James Blunt, regia: Vaughn
Arnell, fonte: Mtv
6 La trovata non nuova anche
se Arnell la realizza al meglio,
creando immagini astratte e
luminose di grande fascino: il cantante
inglese canta mentre gli sfondi urbani
alle sue spalle si trasformano in un
time lapse accelerato. In alcuni casi
Blunt sovrapposto, ma in altri
filmato davvero nellambiente e,
dunque, per ottenere un effetto del
genere, con il labiale che coincide,
deve aver cantato il brano molto
lentamente, in modo da consentire
laccelerazione delle immagini in
post-produzione, con ottimi risultati.
I SEE GHOST (GHOST
GUNFIGHTERS)
Francia, 2014, 330, musica: As Animals, regia:
Maxime Bruneel
fonte: Mtv
7 In rapido montaggio alternato
si susseguono personaggi e
situazioni molto diverse tra
loro, perlopi con giovani protagonisti
tutti alle prese con il loro disagio, il
loro smarrimento ma anche la loro
voglia di lottare: da ragazze in stile
Female che protestano a seno nudo e
vengono arrestate a ragazzi che
danzano in solitudine. Momenti di
sospensione, germi di possibili
narrazioni. Sulla musica del duo
francese composto dalla cantante Zara
Desbonnes e dal musicista Frdric
Grange, il regista Bruneel crea un
collage di sequenze che frastorna lo
spettatore trasmettendogli comunque
diverse suggestioni.
KANGAROO COURT
Usa, 2012, 442, musica: Capital Cities, regia:
Carlos Lopez Estrada
fonte: Youtube
1 Un uomo-zebra si mette in tiro
travestito da mucca ed esce
per la serata a bordo della sua
Mini, raggiungendo il Kangaroo Court,
un locale (che ha lo stesso nome della
canzone) frequentato da altri animali
antropomorfizzati, ma interdetto alle
zebre. Avr la cattiva idea di far
ingelosire il boss (ovvero il leone) e,
una volta smascherato, processato,
condannato e torturato, finir sotto
forma di bistecca sulla sua tavola.
Surreale videoclip firmato da Estrada
questo per la indie band statunitense,
divertente e inquietante metafora della
nostra societ vista come una giungla
basata sul razzismo e sullintolleranza.
MAGICO
IL FILM
12 ANNI SCHIAVO
DI STEVE MCQUEEN, CON CHIWETEL EJIOFOR, MICHAEL FASSBENDER, BRAD PITT. USA 2013
Solomon Northup, magnifico violinista african american nato libero nello stato
di New York, amato e rispettato da tutti, viene rapito da due mercanti di
uomini senza scrupoli, spogliato dei suoi documenti e della sua identit e
venduto come schiavo. Siamo nel 1841, la sconfitta del sud schiavista ancora
lontana. Solomon rimarr dodici anni nelle piantagioni di cotone tornando
libero con l'aiuto di un bianco (Brad Pitt). Le prime immagini nel suo nuovo
stato lo mostrano occupare lo spazio circostante, lo spazio dell'inquadratura
che lo mette sempre in primo piano su uno sfondo indistinto nel quale si
muovono gli altri schiavi in modo sbagliato, in atteggiamento decisionale, di
chi prende iniziative, mostra di essere una persona e non una cosa. Lidentit
postcoloniale elemento centrale nell'opera di Steve McQueen. Insieme al
corpo, carne, nervi scoperti, sangue, su cui l'artista inglese traccia, come in una
cartografia di dolore e violenza, i passaggi della Storia. La schiavit viene messa
a nudo nell'essenza profonda, mostrandone la trama a venire: colonialismo,
societ postcoloniale, la lotta delle Panthers in America e dei neri in Gb,
lodierno razzismo quotidiano. Senza retorica n consolazione. Sappiamo che
la storia di Solomon Northup vera, i titoli di coda ci dicono che dopo la
liberazioneSolomon sar un attivista dei diritti degli african american fino alla
morte. (c.pi.)
LA RASSEGNA
NUOVO CINEMA ISRAELIANO
SPAZIO OBERDAN, SALA ALDA MERINI, 22-27
FEBBRAIO
Presso Spazio Oberdan a Milano dal
22 al 27 febbraio la Fondazione Cdec
Onlus (Centro di Documentazione
Ebraica contemporanea) e Fondazione
Cineteca italiana in collaborazione con
il centro culturale di Pitigliani di Roma
organizzano la 7a rassegna Nuovo
cinema israeliano a cura di Nanette
Hayon e Paolo Mortara. Accanto alle
proiezioni incontri, dibattiti e
presentazioni di libri. Gli incontri
iniziano con un dialogo a due voci tra
Dan Muggia e il professor Giorgio Mangini che metter in luce alcune figure di
spicco della famiglia Muggia. Saranno poi ospiti il giornalista Gabriele Eschenazi e
il regista Matteo Bellinelli, autore di Birobidzhan: Terra Promessa?, Bruno
Contini, Alessandra Minerbi e Michele Sarfatti a presentare il libro: Nino
Contini (1906-1944). Quel ragazzo in gamba di nostro padre. Diari dal confino e
da Napoli liberata, a cura di Bruno e Leo Contini. A concludere la rassegna il
regista Ruggero Gabbai e Sara Ferrari, docente di letteratura e cinematografia
israeliana alla Universit Statale di Milano, sulle specificit della cinematografia
israeliana di oggi.
LA CONFERENZA
REDDITO MINIMO
UNIVERSALE
MOLFETTA, ASSOCIAZIONE TESLA, VIA TENENTE
RAGNO 62, 25 FEBBRAIO ORE 19
Lassociazione molfettese Tesla
prosegue la riflessione sul reddito
minimo universale nella societ
postfordista con una conferenza,
marted 25 febbraio, cui interverranno
Giso Amendola e Luigi Pannarale,
moderati da Giacomo Pisani. Il
postfordismo si caratterizza per
laffermazione di una produttivit
diffusa, a carattere immateriale, che,
secondo i teorici del capitalismo
cognitivo, viene ingabbiata dal capitale in maniera parassitaria. Come liberare questi
saperi, la ricchezza di relazioni e di socialit, che sempre pi vengono mortificati e
ricercano spazi di espressione e di cittadinanza? La discussione investe i problemi
cruciali della contemporaneit: la precarizzazione del lavoro, il mancato
investimento sulla ricerca e sulla formazione, la crisi economica, i movimenti di
riappropriazione degli spazi e della sovranit politica. Amendola professore di
Filosofia e sociologia del diritto allUniversit di Salerno. Luigi Pannarale di
Sociologia del diritto allUniversit di Bari. Pisani dottorando di ricerca in Filosofia
e sociologia del diritto allUniversit di Torino.
LA MOSTRA
MAFAI - KOUNELLIS,
MUSEO BILOTTI, FINO AL 1 GIUGNO, ROMA
Quaranta dipinti per raccontare
lultima stagione creativa di Mario
Mafai. E poi uno scarto temporale:
Jannis Kounellis, con la sua
instalazione che decide di dialogare
con il maestro della Scuola Romana.
questa la lettura di coppia che viene
proposta da Bruno Cor. Lamiere e
sacchi contro colore pastoso e
carnale. Sentimenti intrisi di materiali
di scarto contro emozioni spruzzate
direttamente sulla tela. Ma, in fondo,
anche Mafai negli anni Cinquanta
persegu quellesilio dalla realt che significava labbandono della figura: lo fece
per decostruire il mondo e reinventarlo soltanto attraverso composizione, luce
e colori. Il percorso del museo Carlo Bilotti di Roma (visitabile fino al 1 giugno)
che pone in dialogo stretto i due artisti, si avvale anche di una ricca sezione
documentaria, curata dalla figlia di Mario Mafai, Giulia. Al piano superiore del
museo, sfilano foto, autografi, libri, locandine, cataloghi e altri reperti che
seguono la metamorfosi del percorso biografico di Mafai e i suoi rapporti
artistici. Conclude il viaggio, una sezione video con il filmato Mafai mio padre
(1968), per la regia della stessa Giulia Mafai, messo a disposizione dellIstituto
Luce.

Quarantanni fa esordivano
con il singolo Free Bobby Now,
dedicato a Seale. Parla Michael
Torrance, uno dei componenti
ANNIVERSARI LA BAND ERA IL BRACCIO SONORO DEL PARTITO. PRESENTE A MARCE E COMIZI
Lumpen, il ritmo
delle Pantere nere
di FRANCESCO ADINOLFI
Quarant'anni fa, nel 1974, Elaine
Brown diventava la prima donna a
capo del Black Panther Party. Era
stata nominata da Huey P.
Newton, fondatore con Bobby
Seale del partito, che in quei giorni
si era rifugiato a Cuba per sfuggire
a un'accusa di omicidio da cui in
seguito verr assolto. Elaine Brown
non solo una leader politica
anche una musicista. Nel 1968 le
viene richiesto di registrare pezzi
che raccontino la storia del partito
e la sua azione rivoluzionaria. Il
risultato sar Seize the Time,
album che contiene The Meeting,
inno ufficiale delle Pantere nere.
Dice: Uomo dove sei stato tutti
questi anni/Uomo dov'eri quando
ti cercavo/Uomo tu mi conosci
come io conosco te/Uomo sto
arrivando/E ci siamo seduti e
abbiamo parlato di libert e altre
cose/E mi ha detto cosa
sognava/E io conoscevo quel
sogno prima che ne parlasse/E un
sentimento di familiarit
sopraggiunto.
The Meeting una ballata,
melanconica, struggente. Nel 1973
intervenne direttamente Newton
che chiese a Brown di proseguire
con le canzoni. Nacque Until
We're Free, il suo disco uscito per
la Motown. La militante non fu
l'unica scheggia sonora capace di
fiancheggiare le Pantere nere,
fondamentale fu anche il ruolo dei
The Lumpen che quarant'anni fa
divennero la band di riferimento
del partito. Con un nome ispirato
direttamente dal concetto di
sottoproletariato, il
lumpenproletariat descritto da
Marx, il gruppo aveva il compito di
iniettare una dose massiccia di
radicalismo nero nel soul del
tempo. Lo far con Free Bobby
Now, il loro unico singolo, uscito
nel '70, dedicato a Bobby Seale,
co-fondatore del partito. Arrestato
in occasione degli eventi alla
convention democratica di
Chicago del 1968, Seale stava
scontando quattro anni di carcere
per oltraggio alla corte. un funky
martellante, sostenuto da una
chitarra irresistibile. E quel coro
che ripete: Bobby must be set
free. Tra i componenti della band
Michael Torrance che su un sito
dedicato alle Pantere nere ricorda
quei giorni (It's about Time, Black
Panther Party Legacy and
Alumni,
http://www.itsabouttimebpp.com
/index_PhotoGallery.html): Nella
storia, i popoli oppressi hanno
utilizzato la musica come mezzo
non solo di lotta ma anche capace
di insegnare, motivare e ispirare la
resistenza. I Lumpen vengono da
questa tradizione, l'obiettivo, lo
scopo o la missione di istruire il
popolo, utilizzare forme popolari
di musica a cui la comunit si
possa relazionare, che si possano
tramutare in azione politica cos
da diventare un'ulteriore arma
nella lotta per la liberazione.
E ancora: Oltre a me, la band
includeva Bill Calhoun, Clark
(Santa Rita) Bailey e James Mott.
All'inizio eravamo semplici
compagni di lotta a cui piaceva
cantare mentre si faceva
volantinaggio in strada a San
Francisco. Cantando veniva tutto
pi facile. E poi tutti avevamo avuto
esperienze musicali, tutti avevamo
avuto i nostri gruppi. Calhoun, in
particolare, aveva gi fatto alcune
esperienze professionali a Las
Vegas. Tutto successe con molta
naturalezza. Non ricordo
esattamente come avvenne, per fu
Emory Douglas, ministro della
cultura delle Pantere nere, a
suggerire che si poteva dar vita a un
gruppo. Gi Elaine Brown aveva
registrato un album di canzoni
I nostri pezzi
erano pensati
come strumento
politico. Ci sono
persone
che non sanno
leggere ma tutti
sentono la musica
rivoluzionarie (Seize the Time) in
stile folk, stavolta un quartetto r'n'b
o 'soul' poteva diventare uno
strumento politico. Ci sono
persone che non sanno leggere ma
tutti sentono la musica.
Continua: Poco dopo Calhoun
scrisse No More in stile
spiritual/traditional, poi venne
Free Bobby Now (in realt nel
ricordo indica sempre come titolo
Bobby Must Be Set Free), un
pezzo r'n'b pi veloce.
Registrammo queste due canzoni
e presto cominciamo a cantare
durante manifestazioni e raduni.
Fu Emory a darci il nome The
Lumpen, 'i fratelli dell'isolato',
quelli privati dei diritti civili, il
sottoproletariato incazzato del
ghetto. Lavoravamo a stretto
contatto con il ministero della
cultura e con June Hilliard
(pantera nera), che a volte era di
aiuto altre, invece, era molto
critico. Era stato deciso che in
quanto rappresentanti del Black
Panther Party e in quanto capaci
di catturare l'immaginazione del
popolo, i Lumpen dovevano
esprimersi ad alti livelli, il
'prodotto' doveva avere grossa
capacit di penetrazione.
Reclutavamo musicisti all'interno
della comunit che diventavano la
band di accompagnamento dei
Lumpen, i Freedom Messengers
Revolutionary Musicians. Grazie a
Calhoun riuscimmo a dar vita a
uno show di un'ora con uniformi e
una coreografia. Suonavamo nei
locali, nei centri sociali, nei raduni
e nei college intorno a San
Francisco/Oakland.
Il nome cominci a girare e
riuscimmo a costruirci un seguito.
Alla vigilia dell'East Coast tour,
suonammo al Merritt College e il
posto era pieno, tutti cantavano
Bobby must be set free. Nel 1971
i Lumpen e Emory si esibirono
sulla costa est; suonavamo nei
college e alle feste per la raccolta
di fondi; suonammo a St.
Paul/Minneapolis, New York City,
In grande i Lumpen al Merritt College,
a destra Elaine Brown, qui accanto
i due dischi di riferimento del Black
Panther Party
ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (11)
Boston, New Haven e alla
Revolutionary People's
Constitutional Convention a
Washington. Pubblicizzavamo il
partito e rielaboravano pezzi noti
degli Impressions (People Get
Ready diventava Revolution's
Come) e dei Temptations (Old
Man River che mut in Old Pig
Nixon) o originali come Revolution
Is the Only Situation, We Can't
Wait another Day, Set Sister Erika
Free e Killin' (if You Gon Be Free).
Tornato a Oakland, il gruppo ha
continuato ad esibirsi in
California. Per via dei testi non
riuscimmo ad avere alcun
supporto radiofonico. Alla fine tra
defezioni e diversit di priorit, ci
siamo sciolti. Eccoli i Lumpen,
prima di tutto militanti e ideologi,
intenti a trasformare le canzoni in
veri e propri manifesti politici.
Perch - chiude - in ogni
momento eravamo rappresentanti
del Black Panther Party. Torrance
lascer il partito nel '74, con i
Ladies Choice accompagner in
tour Marvin Gaye e far i cori sul
pezzo Distant Lover (da Let's Get It
on). Da anni coinvolto in
programmi di prevenzione e
informazione in materia di droga,
criminalit ecc. Oggi dirige il coro
della Fellowship Baptist Church di
Watts/Willowbrook a Los Angeles.
(12) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014

FENOMENI
Considerato il supporto musicale pi disprezzato dai puristi,
laudiocassetta ha vissuto il suo grande momento di notoriet
Torino e il Rizzo Manufacture
Studio di Palermo), e uscite
(ovviamente su nastro) in
edizione rigorosamente limitata.
E non parliamo soltanto di
sconosciute band underground,
il suo picco di popolarit, grazie
anche all'ubiquit di apparecchi
mobili quali il Sony Walkman, lo
stereo portatile (o boom box) e i
mangiacassette da automobile.
Il Walkman in particolare fu un
negli anni Ottanta, anche grazie al lancio del Walkman. Soppiantato ma anche di nomi rilevanti della
scena indie mondiale: Los
dispositivo che cambi per
sempre il modo in cui i
dal cd prima e dagli mp3 poi, oggi diventato un oggetto di culto Campesinos!, The Flaming Lips,
Suicidal Tendencies, Deerhunter,
consumatori ascoltavano musica.
Lo stesso Akio Morita, fondatore
Animal Collective, Xiu Xiu, The della Sony, l'aveva previsto:
STORIE CINQUANTANNI FA LA PHILIPS CREAVA UN NUOVO PRODOTTO, IL NASTRO MAGNETICO Pastels e tanti altri. Questo il prodotto che
Furono gli anni Ottanta la soddisfer le persone giovani che
stagione d'oro delle desiderano ascoltare musica tutto

La rivoluzione
audiocassette, le quali, nella
seconda met della decade (tra il
1985 e il 1992, nel Regno Unito),
addirittura superarono per
vendite gli album in vinile (non i
singoli, per), prima di essere
sorpassate a loro volta dal cd. Il
il giorno. Lo porteranno con loro
ovunque (...) Sar un successo.
Lanciato a Tokyo nel 1979 con
una insolita conferenza stampa (i
giornalisti furono portati al parco
Yoyogi e fu dato loro un
Walkman da indossare. Da una

del mixtape
di JESSICA DAINESE
Una volta mi si spezzava il cuore
quando venivo nel tuo negozio e
mi dicevi che i miei dischi
preferiti erano esauriti allora non
compro pi dischi nel tuo
negozio ora li registro tutti (su
cassetta)
(C30, C60, C90 Go, Bow Wow
Wow)
Pubblicato dalla Emi nel luglio
del 1980, C30, C60, C90 Go del
gruppo new wave Bow Wow
Wow fu il primo singolo in
assoluto ad uscire su cassetta
(cassette single, o anche
Cassingle). Appropriatamente,
l'argomento trattato nel testo
della canzone era l'avvento del
supporto musicale che pi
caratterizz la decade delle
spalline imbottite.
C30, C60, C90 Go era anche il
singolo di debutto della band
britannica creata da Malcolm
McLaren, la quale replic alla fine
dello stesso anno con l'ep (questo
solo su cassetta) Your Cassette
Pet. Una piccola curiosit:
sembra che letichetta, la Emi, si
fosse rifiutata di promuovere il
supporto era stato inventato cassetta ascoltarono in stereo le
dall'olandese Lou Ottens, e spiegazioni, mentre membri dello
introdotto sul mercato nel 1963 staff Sony compivano varie
dalla Philips, che brevett la dimostrazioni del prodotto, tipo
nuova tecnologia nel 1965 e la ascoltare il Walkman mentre
rese disponibile gratuitamente ai andavano in bicicletta), nel 1995
produttori di tutto il mondo. Ma la produzione totale aveva
fu soltanto una ventina di anni raggiunto i 150 milioni di unit.
pi tardi che la cassetta raggiunse Pi di trecento diversi modelli di
Walkman sono stati prodotti
singolo, perch presumibilmente dalla Sony, la quale nel 2010 ha
incoraggiava l'home taping (ossia cessato la produzione di tutti i
la registrazione casalinga. Il lato B Walkman a cassetta (e l'anno
della cassetta, infatti, era vuoto). scorso stata interrotta anche la
Le stesse label discografiche produzione di tutti i registratori a
(major, naturalmente) all'epoca cassetta portatili).
erano allarmate dalla possibilit Se la cassetta, come abbiamo
che la musicassetta offriva agli visto, aveva dalla sua la
appassionati di musica di possibilit di registrare (cosa che
registrare dalla radio le proprie non poteva fare il vinile) e la
canzoni preferite, e di duplicare i comodit di essere trasportabile
dischi propri o degli amici. Presi (I carry my collection over my
da un isterismo, col senno di poi back, cantavano i Bow Wow
esagerato, contro la nascente Wow in C30, C60, C90 Go), oltre
pirateria musicale fai-da-te, i ad essere poco costosa, aveva
discografici degli anni Ottanta anche parecchi svantaggi: la
coniarono il celebre slogan qualit audio non era delle
intimidatorio: Home Taping is migliori (anche se, comunque,
Killing Music (la registrazione c'erano cassette di qualit e
amatoriale sta uccidendo la cassette pi scadenti), il nastro si
musica). Vi suona familiare? Una rovinava con il calore, ci voleva
ventina di anni dopo le major un sacco di tempo per
lanceranno un'accusa simile ai riavvolgerlo, e spesso veniva
programmi p2p (peer to peer) e inghiottito dal mangiacassette.
al download (gratuito e illegale) Tra gli anni Novanta e i Duemila,
su internet. Ovviamente, n le con l'avanzare della tecnologia
cassette n i programmi di file digitale, la parabola delle cassette
sharing possono essere ritenuti giunse al termine. I Compact
responsabili principali degli Disc, che avevano un maggior
acciacchi dell'industria musicale, spazio di archiviazione rispetto ai
la quale farebbe bene a nastri, e la possibilit di duplicare
sfruttare la pirateria domestica musica senza perdita di qualit,
quale opportunit (mezzo di erano ormai diventati economici,
e la cassetta divenne obsoleta.
In pochi probabilmente
avrebbero scommesso sul suo
ritorno, eppure negli ultimi anni i
promozione per i propri artisti, riflettori della scena rock
ad esempio) piuttosto che underground si sono accesi
trattarla come nemico da nuovamente su questo piccolo
combattere (non parliamo aggeggio retr. Gi, perch
naturalmente di pirateria questo che la cassetta oggi: un
commerciale). oggettino, un feticcio, che spesso
Seconda curiosit: quei viene acquistato come souvenir
mattacchioni dei Dead Kennedys di un concerto, al posto della
stamparono sul lato B (lasciato spillina o della toppa, per
intenzionalmente vuoto) della
versione in cassetta del loro ep
del 1981 In God We Trust, Inc. il
messaggio: Home taping is
killing record industry profits! We
left this side blank so you can
help (La registrazione casalinga
sta uccidendo i profitti
dell'industria discografica!
Abbiamo lasciato vuoto questo
lato cos che anche tu puoi
aiutare).
Si ritorna a parlare di cassette
quindi, il supporto musicale pi
disprezzato dagli audiofili (e per
alcune buone ragioni, bisogna
ammettere). Ma la Cenerentola
dei supporti musicali, che l'anno
scorso ha compiuto ben
cinquant'anni, sta avendo la sua
rivincita. Da qualche stagione
infatti oggetto di revival, tanto
che, a settembre del 2013, si
tenuto, sulla falsariga dell'ormai
celebre Record Store Day, il
primo Cassette Store Day: un
giorno dedicato alla celebrazione
dell'amata/odiata musicassetta,
con eventi in negozi di dischi
sparsi in tutto il mondo (un paio
anche in Italia: il Backdoor di

Le illustrazioni in queste pagine sono
di Iri5 (Erika Iris Simmons)
MITI DIECI CURIOSIT DA SAPERE SULLE CASSETTE
Registralo ancora!
Il segreto delle linguette
1) Ci sono quattro categorie di audiocassette:
Type I Normal Bias, Type II High Bias, Type III
Ferric/Chrome e Type IV Metal.
2) Ci sono tre spessori di nastro, per poter
contenere diversi tempi di registrazione. Pi
lunga la durata della registrazione, pi sottile
il nastro, e quindi pi soggetto a
danneggiarsi. Ci sono cassette da 90 minuti
(C-90. 45 minuti per lato), 60 minuti (C-60), 30
minuti (C-30) ecc. Il minutaggio pi lungo
onosciuto quello delle C-120, (60 minuti per
lato).
3) L'astuccio di plastica che contiene la
cassetta si chiama Norelco Box, dal nome del
produttore, mentre il cartoncino ripiegato
all'interno della custodia si chiama J-Card
(dalla forma a J in cui ripiegato).
4) Le due linguette di plastica che si trovano
sulla sommit delle cassette indicano se il
nastro registrabile o no. Per proteggere la
registrazione le linguette vengono tolte. Se si
decide di registrare sopra al contenuto della
cassetta, basta mettere un pezzetto di nastro
adesivo sopra all'area dove c'erano le
linguette. In questo modo la cassetta torna ad
essere registrabile.
5) Il primo lotto di cassette messe in vendita
dalla Capitol Records nel 1968 era una
selezione di venticinque dei loro titoli pi
venduti. Tra gli artisti: Nat King Cole, i Beach
Boys, e naturalmente i Beatles, con ben tre
album: Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band,
Rubber Soul e Revolver.
6) I'll Never Stop degli 'N Sync's fu la cassetta
DEVO, MORTO IL CHITARRISTA BOB CASALE
di FRANCESCO ADINOLFI
Bob Casale (61 anni), chitarrista dei Devo, morto luned scorso stroncato da
un infarto. Gi un anno fa, un altro pezzo fondamentale della band se ne era
andato: il batterista Alan Myers. Chitarrista ritmico e tastierista, Casale ha
accompagnato sin dallinizio lavventura sonora della band di Akron, Ohio. La sua
chitarra ha avuto un ruolo fondamentale in pezzi come (I Can't Get No)
Satisfaction, cover destrutturata del classico dei Rolling Stones e tra i segni sonori
pi riconoscibili dei Devo. Le corde di Casale incidevano nelle carni dei pezzi,
mostrare il proprio sostegno alle
band del cuore, ma che
raramente viene ascoltata. Anche
perch le case in cui si pu
trovare ancora un mangianastri
(o una piastra, come venivano
chiamati i mangiacassette pi
tecnologicamente avanzati, da
rack stereo) sono sempre meno.
E non (sempre o solo) una
questione di nostalgia: molti
sostenitori attuali della cassetta
sono fin troppo giovani per
ricordarla e per averla utilizzata.
Negli ultimi anni aumentato
il numero di etichette
indipendenti dedicate alla
produzione di cassette (tape
label), come la californiana
Burger Records e la Gnar Tapes
da Portland, Oregon. Burger
Records una etichetta
indipendente specializzata in
eccentrico power pop e garage
rock, fondata a Fullerton,
California nel 2007 da Sean
Bohrman e Lee Rickard, membri
della band power pop Thee
Makeout Party. Tra le centinaia di
artisti pubblicati dalla Burger
troviamo nomi quali Brian
Jonestown Massacre, Hunx and
His Punx, The Go, The Black Lips,
Redd Kross, Ryan Adams, Thee
Oh Sees. Hanno lavorato con la
Burger addirittura Dave Grohl
(Foo Fighters) e Thurston Moore
(Sonic Youth). Ad agosto del 2012
l'etichetta aveva venduto pi di
centomila cassette: un numero di
tutto rispetto.
I vegliardi Dinosaur Jr., chiss
se per nostalgia o per attrarre
nuovi fan tra i giovani hipster,
hanno pubblicato un paio di anni
fa Cassette Trilogy, un box in
edizione limitata (500 copie)
comprendente i loro album degli
anni Ottanta Dinosaur, You're
Living All Over Me e Bug. Mentre
in Italia una delle pi interessanti
uscite recenti su nastro sono le
compilation Tinals (This Is not a
Love Song)di To Lose La Track, a
cui abbiamo recentemente
dedicato un articolo (Un amore
in cassetta, su Alias del 30
novembre 2013).
che vendette di pi nel 2009, 2010 e 2011 nel
Regno Unito: undici copie in tutto.
7) All'inizio del 1970 Jimi Hendrix registr, nel
suo appartamento nel Greenwich Village, una
raccolta di canzoni autobiografiche che
intitol Black Gold, usando un paio di cassette.
Si trattava di sedici canzoni, con Hendrix che
cantava e suonava la sua chitarra acustica
Martin.
8) Gli acid rocker The Grateful Dead durante i
loro concerti riservavano un'area dietro al
mixer ai taper (da tape, nastro. Ossia chi
registra i nastri). L'area permetteva ai fan di
registrare il concerto su cassetta, e per
accedervi bisognava acquistare appositi
biglietti. Scambiare i nastri dei concerti
(bootleg) sempre stata una pratica diffusa tra
i fan di una band o di un solista.
9) Nel novembre del 1981, SFX Cassette
divenne il primo giornale di musica su nastro
(e non su carta). La rivista resistette soltanto
un anno, a causa degli elevati costi di
produzione, ma le cassette prosperarono
invece come omaggi su riviste quali il Melody
Maker e Select. Nel 1986 il New Musical Express
pubblic C86, una compilation su cassetta con
le nuove band della scena indie britannica
(Primal Scream, The Pastels, The Shop
Assistants), che divenne leggenda.
10) Il mito del gatto e della cassetta: vero che
i gatti amano giocare con le cassette perch il
nastro infinito che trovano dentro li fa
impazzire? Mettete una cassetta di fronte al
vostro gatto e scopritelo da soli. (J.Da.)
synth) e Bob (chitarra solista). Casale era anche un eccellente tecnico del suono
un tecnico radiologo. Lui e gli altri Devo (ancora in attivit dopo essersi sciolti nel
Devo!. Raccontavano di devo-luzioni/involuzioni, di un mondo ormai degradato in
Tutto ci che circonda la
produzione e la distribuzione
amatoriale di musica registrata su
cassetta racchiuso
nell'espressione cassette culture.
Nata alla fine degli anni Settanta,
la cassette culture considerata
in parte una diramazione del
movimento mail art degli anni
Settanta e Ottanta. Il packaging
delle cassette era spesso molto
creativo, e la distribuzione e la
promozione delle cassette
avveniva principalmente per
posta (o attraverso qualche
negozio, come Rough Trade in
Inghilterra) e per mezzo delle
fanzine. I nastri venivano a volte
ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (13)
acute, spigolose. Oltre a lui e al batterista, nella band cerano il fratello Gerald
Casale (bassista, fondatore) e i due Mothersbaugh, Mark (fondatore, cantante,
(al lavoro in tutti i dischi della band e anche con colleghi quali Andy Summers) e
91), arrivarono nel punk di fine Settanta con tute gialle, cappelli improbabili (gli
Energy Dome, tipo Ziggurat) e un album folle Q: Are We Not Men? A: We Are
cui le questioni sociali e morali andavano affrontate in prima persona (Whip It,
come racconter il loro singolo pi noto dell80, scambiato per un pezzo su
sadomasochismo e masturbazione). Lascia la moglie e due figli.
venduti, ma pi spesso barattati sempre un fanatico di questa
(tape trading). Negli Stati Uniti, la sottocultura, tanto da dedicare
cassette culture era connessa, all'argomento un libro: Mix Tape:
durante gli anni Ottanta e The Art of Cassette Culture (2005,
Novanta, alle scene punk e riot Universe Publishing). Un'altra
grrrl. Nel Regno Unito era legata pubblicazione-culto sul tema che
soprattutto alla scena punk, post vale la pena di recuperare
punk e industrial, e all'etica DIY Cassette Mythos (autori vari, 1992,
(nel periodo tra il 1978 e il 1984). Autonomedia).
Per fare un esempio, anche il Mixtape. Ossia le mitiche
successo dei Sex Pistols doveva compilation su cassetta. Chi non
molto alle cassette registrate da ha mai trascorso da teenager
Rotten e compagni nei loro interi pomeriggi a selezionare
garage, e distribuite da loro senza brani, studiare la scaletta, creare
alcun appoggio da parte delle un'atmosfera, per plasmare la
case discografiche. La stessa perfetta compilation che avrebbe
pratica prosperava nella scena fatto innamorare quella persona
hip hop. Thurston Moore da speciale?
Creare un mixtape tutt'altro
che semplice o veloce, come ben
sa Rob Fleming, il protagonista di
Alta fedelt di Nick Hornby (1995).
Le regole sono molte: Devi
attaccare con qualcosa di
straordinario, per catturare
l'attenzione (...), poi devi alzare un
filino il tono, o raffreddarlo un
filino, e non devi mescolare
musica nera e musica bianca, a
meno che la musica bianca non
sembri musica nera, e non devi
mettere due canzoni dello stesso
cantante di seguito, a meno che tu
non imposti tutto il nastro a
coppie, e... beh ci sono un sacco di
regole. Sia che fossero
semplicemente raccolte casuali dei
brani preferiti oppure compilation
con un tema specifico o una
particolare atmosfera, un buon
mixtape rispecchiava sempre la
personalit del compilatore.
Secondo il saggista Geoffrey
O'Brien, il mixtape rappresentava
la forma artistica americana pi
diffusamente praticata.
E a proposito di arte: ci sono
artisti contemporanei che creano
piccole opere d'arte pop davvero
adorabili riciclando vecchie
cassette. Uno tra questi il
francese Benoit Jammes, graphic
designer e fotografo poco pi che
trentenne che d nuova vita a
vecchie audiocassette in spiritosi
tributi 3d ai Simpsons, Kill Bill,
Matrix, Pac-Man, Rambo ecc
(http://www.flickr.com/photos/sis
imissa/).
Se anche voi volete cimentarvi
nel recupero artistico dei nastri che
riposano da anni negli scatoloni in
garage o in soffitta, sufficiente
una veloce ricerca su internet per
scoprire come riutilizzarli per
creare lampade, sedie,
portamonete, portapenne, scatole
portaoggetti e tante altre cose.
(14) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014

RITMI
ECHI PREISTORICI quelle che lasciano il segno, anzi,
sarebbe meglio dire che trovano il
di ROBERTO PECIOLA segno. Esplorando alcune caverne nella
Cantabria, in Spagna, larcheologo
Se vi trovaste allinterno di una antica Rupert Till, accompagnato da alcuni
grotta e voleste scoprire se ci siano ricercatori e dotato di laptop e
dei dipinti rupestri, e anche il tipo di altoparlanti ha potuto verificare come i
dipinto, sappiate che non avete pi suoni venissero riverberati
bisogno di torce, accendini o altre differentemente a seconda della
forme di luce. Baster, infatti, solo il grandezza dello spazio, e fin qui nulla di
suono della voce. La scoperta di particolarmente innovativo, ma la cosa
che d rilievo allo studio come
cambino le pitture allinterno di queste
grotte. Le pi antiche, che datano a
oltre 40mila anni fa e che risultano
essere le pi semplici - solitamente dei
punti o impronte delle mani - si
trovano in caverne dalle dimensioni
ridotte e in cui il riverbero minimo,
mentre quelle pi recenti (intorno ai
15/20mila anni fa) si ritrovano in grotte
molto pi ampie e in cui i disegni si

di SIMONA FRASCA INCONTRI ANTONIO GRAMENTIERI E FRANCESCO GIAMPAOLI

Le mille forme
Polivalenti e con uno spiccato
senso delle relazioni sonore che
travalica luoghi e tempi, Sacri
Cuori sono un trio di base in
Emilia Romagna attorno al quale
si raccoglie una vera e propria
costellazione di musicisti di

dei Sacri Cuori

diversa provenienza geografica. La
loro cifra sonora contempla
orizzonti vasti, vastissimi quanto i
repertori che da sempre
frequentano: folk, blues e
psichedelia. Laspetto interessante
sta nellaver miscelato tutto questo
e molto di pi in una sintesi che
cifra identitaria specifica con una
buona dose di iconografia
cattolicissima come suggerisce il
nome stesso della band. L'idea
sonora di Sacri Cuori - racconta
Antonio Gramentieri, chitarrista,
compositore e anima fondatrice
della formazione - non nata a
tavolino ma da una lenta
stratificazione dei nostri ascolti e
delle nostre passioni. Un percorso
che ha creato, nel tempo, delle
composizioni ma soprattutto un
suono collettivo con una sua
personalit. Per tutti noi Sacri
Cuori sono infatti soprattutto un
suono. L'idea originaria parte da
una passione per le forme
americane e afroamericane pi o
meno primitive (blues, folk, una
certa propensione jazz), cerca
elementi familiari nella maniera in
cui questi generi si trovano ad
abbracciare la melodia guardando
a sud, il Messico e l'America
Latina in genere, e infine torna a
casa, e si misura con un suono
cinematico, per immagini,
debitore tanto di quella corrente
americana che dei grandi
compositori di colonne sonore di
scuola italiana. Si tratta di musica
che definirei romantica, come
presupposto pi che come genere
codificato. C' una specie di
orgoglio per la tradizione italiana
che abbiamo riscoperto e di cui ci
siamo riappropriati dopo un giro
molto lungo evitando per per
quanto possibile l'"effetto
cartolina", il citazionismo retr,
che non ci interessa. Di antico o
forse di classico c' l'amore e il
rispetto per una musica
strumentale che anche narrativa
che non si ripiega su se stessa, su
un presunto intellettualismo o
sull'abilit degli interpreti, ma che
si prende il rischio di raccontare
una storia.
La vicenda di Sacri Cuori
comincia nel 2006 con
Gramentieri insieme a Francesco
Giampaoli al basso e a Diego
Sapignoli alla batteria. A loro negli
anni si uniscono i polistrumentisti
Christian Ravaglioli e Denis
Valentini, il batterista Enrico
Bocchini e il sassofonista
Francesco Valtieri. In forma pi
saltuaria arrivano le
collaborazioni delle violoncelliste
Jenny Adejayan e Claudia Della
Gatta e del bassista Massimo
Sbaragli.
Douglas & Dawn (Interbang
Records/Gusstaff Records) nel
2010 e Rosario (Decor
Records/Interbang Records) nel
2012 sono gli album ufficiali in
Tra i progetti della band anche la colonna
sonora del film Zoran, che presenteranno
dal vivo al teatro Miela di Trieste il 28 febbraio
studio di Sacri Cuori ma il loro talmente bene che la colonna
nome ricorre nei crediti di dischi sonora ha intrapreso una vita
di musicisti blasonati come Hugo autonoma rispetto al film. Il
Race, Dan Stuart dei Green on secondo progetto nato seguendo
Red, e Robyn Hitchcock. Ai nostri lo stimolo di Ravenna Festival.
dischi hanno partecipato diversi Siamo andati ancora pi a fondo
mostri sacri della musica nella nostra italianit e abbiamo
americana e non - riprende non cominciato un progetto con
nascondendo un po di sano musicisti della generazione del
orgoglio Gramentieri -. Jim liscio romagnolo, delle balere e
Keltner, Marc Ribot, elementi dei dei night. Il progetto, che per ora
Calexico, David Hidalgo dei Los ci piace chiamare ironicamente
Lobos, e altri ancora a ribadire un Sacri Cuori Social Club, non solo
ibrido sonoro e culturale senza la riscoperta di un genere ma un
troppi punti di riferimento. bellissimo incontro fra noi e
Abbiamo sempre lavorato su due alcuni musicisti molto noti nel
piani principali, da una parte i circuito della musica da balera
nostri dischi e le nostre tourne, come il fisarmonicista Primo
dall'altra la partecipazione, quasi Montanari e l'ocarinista e
sempre in blocco, a dischi e tour sassofonista Michele Carnevali. Ci
di artisti internazionali che si sono scambiamo suoni, consigli e
appassionati al nostro suono e lo repertori, e li suoniamo insieme
vogliono al servizio delle loro cercando di ottenere un suono
composizioni. La musica di Sacri vivo e non solo una
Cuori ha pi consensi di quanto riproposizione. Questa una delle
potessimo aspettarci. Abbiamo cose pi vitali ed emozionanti che
lavorato all'estero come forse ci siano mai capitate.
nessun altro gruppo italiano della Francesco Giampaoli, il bassista
nostra generazione. In due anni ci della formazione a sua volta ha
siamo esibiti oltre 300 volte poi fondato un'etichetta, Brutture
dall'America all'Australia, Moderne, che valorizza le cose
passando per lInghilterra, la migliori del territorio nel quale
Bulgaria, Grecia, Polonia, Sacri Cuori si sono mossi in questi
Repubblica Ceca. Attualmente anni, dalle pratiche di
stiamo lavorando al nostro terzo cantautorato alla musica
disco. Nell'ultimo anno siamo strumentale. Lui stesso ha
stati in Argentina e in Australia, ci realizzato tre dischi a suo nome,
piace e ci stimola la maniera in lultimo dei quali Danza del ventre
cui i figli degli emigranti pensano rivela una spiccata cifra intimista,
all'Italia. Una sorta di Italia quotidiana.
sognata, poi raccontata con Letichetta Brutture Moderne -
l'accento inglese, ancora legata a racconta Giampaoli - incarna le
certe mitologie sonore e culturali due anime dei suoi fondatori.
dei Sessanta e Settanta. Vorremo Quella pi vicina alla musica
creare la colonna sonora di dautore che rispecchia la mia
quest'Italia che poteva essere e storia di contrabbassista e
non stata. L'ultima coda del compositore cresciuto passando
boom, gli echi di un sogno dal folk romagnolo alla musica
interrotto, questo il tema etnica, da Jimmy Giuffre, Duke
narrativo del nostro ultimo Ellington ai Velvet Underground,
album. e laltra pi prossima allhip hop
La produzione di Sacri Cuori di Andrea Scardovi, fonico e
rappresenta una felice storico ballerino di breakdance.
commistione di varie competenze Per noi importante partire da
musicali, di una progettualit collettivi derivati dal mondo una scena musicale palpitante, da
multiforme e modulare che rivela dellarte che della musica. musicisti e artisti che condividono
una specie di orizzontalit delle I progetti ai quali lavorano e che un percorso ma anche tener
responsabilit individuali e delle meglio enfatizzano unattenzione presente ci che viene da fuori.
iniziative che pi tipica dei a pi livelli del linguaggio di questi giorni luscita del disco
musicale si sviluppano attorno ad dellensemble di Guglielmo
altri ambiti, come ad esempio Pagnozzi in cui si uniscono le
quello cinematografico, ma anche nostre bande di paese con
attorno ad altri repertori, per lo lafrobeat. Con la Classica
pi legati alle tradizioni popolari. Orchestra Afrobeat stiamo
In effetti - continua ancora mandando in stampa una
Gramentieri - ci sono alcuni rilettura in chiave classica di
progetti collaterali che ci hanno unopera del Mali eseguita
dato grande soddisfazione in assieme a due griot africani:
questi mesi. Il primo quello nato Sekuba Bambino e Baba Sissoko.
con il regista Matteo Oleotto per A marzo uscir un concept album
le musiche del suo primo film, sullOdissea composto da Eloisa
Zoran-Il mio nipote scemo con Atti. Per me laspetto ritualistico
Giuseppe Battiston. Il film ha nella musica fondamentale,
partecipato allultima edizione del sono cresciuto a pochi metri dal
festival del cinema di Venezia, era mare Adriatico, da l
lunico film italiano ospitato alla probabilmente passata lAfrica.
settimana della critica, ha vinto il L cominci tutto, la musica come
premio del pubblico e ha rito, come legame con la natura,
registrato incassi che hanno ritmi ossessivi come tramite per
sorpreso tutti. Il progetto andato capire e per farsi capire.

fanno via via pi grandi e complessi,
con soggetti come cervi o bisonti. Qui
leco si fa decisamente pi forte e
denota anche come queste
decorazioni comparissero in spazi
utilizzati da gruppi di persone che l si
riunivano probabilmente per celebrare
i loro rituali. Nelle grotte sono stati
rinvenuti anche strumenti preistorici
ricavati da ossi di avvoltoi o dalla pietra
come il rombo.
JAZZ
Liberi radicali,
ecco gli Snakeoil
Novit in casa Ecm (Ducale). Shadow
Man, l'uomo-ombra il secondo
capitolo in studio per gli Snakeoil
guidati da Tim Berne, valente
sassofonista e compositore affermatosi
nella New York di un quarto di secolo
fa. Nessuno (o quasi) inventa pi niente,
nel jazz contemporaneo, ma ben vero
che figure come Berne hanno il saggio
dono della sintesi e della ricapitolazione:
significa mettere in conto alla musica
derive funk e intensi momenti free
puramente timbrici, passaggi cameristici
e altri pi urticanti. Con un gruppo
all'altezza. La sapiente batteria
dell'italiano Paolo Vinaccia, in
Norvegia dal '79, a condire le trame
nordiche etnojazz di Arild Andersen
a basso ed elettronica ben maneggiata, e
sax e shakuhachi di Tommy Smith. Il
tutto in Mira. Non nuovo, ma assai
suggestivo. Il pianista norvegese Tord
Gustavsen allarga il suo trio a
quartetto in Extended Circle: con Tore
Brunbord al sax tenore, a riprendere le
antiche fragranze etniche che
impiegava Garbarek un quarto di secolo
fa, e la solita grazia crepuscolare nelle
composizioni. (Guido Festinese)
ON THE ROAD
Savages
Unica data italiana per la post punk
band tutta al femminile londinese.
Bologna MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO
(LOCOMOTIV)
Crystal Stilts
La rinascita dello shoegaze.
Carpi (Mo) SABATO 22 FEBBRAIO
(MATTATOIO)
Roma DOMENICA 23 FEBBRAIO (TRAFFIC)
Milano LUNEDI' 24 FEBBRAIO (LO-FI)
Wooden Shjips
In Italia la band trance rock californiana.
Segrate (Mi) MARTEDI' 25 FEBBRAIO
(MAGNOLIA)
Roma MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO (CIRCOLO
DEGLI ARTISTI)
Madonna dell'Albero (Ra)
GIOVEDI' 27 FEBBRAIO (BRONSON)
Torino VENERDI' 28 FEBBRAIO (SPAZIO 211)
Anna Calvi
Torna in Italia la apprezzatissima
cantante e autrice britannica.
Bologna SABATO 22 FEBBRAIO (ESTRAGON)
Roma LUNEDI' 24 FEBBRAIO (AUDITORIUM
PARCO DELLA MUSICA)
Brescia MARTEDI' 25 FEBBRAIO (TEATRO
GRANDE)
All Time Low
La band pop punk di Baltimora. In
apertua Blitz Kids e The Anthem.
Milano VENERDI' 28 FEBBRAIO (MAGAZZINI
GENERALI)
BENNY GOODMAN
B.G. IN HI-FI (Essenzial Jazz Classics/Egea)
Finita la gloriosa swing era,
tentato qualche esperimento bebop, il
re del jazz torna allovile nel 1954
(anno dellhard bop!), riproponendo
un jazz semplice, elegante, vivace,
comunicativo, sfruttando le allora
nuove tecnologie (il suono alta
fedelt o stereofonico) con le
formule a lui congeniali del trio, del
quintetto, della big band: solisti come
Charlie Shavers, Ruby Braff, Mel
Powell, larrangiatore Neal Hefti,
brani sempreverdi da Lets Dance a Air
Mail Special, esaltano il sound
ottimista e riconoscibilissimo del
funambolico clarinettista. Il cd consta
di 24 brani con alternate take e tutto
quanto inciso da Benny Goodman nel
fatidico 1954. (g.mic.)
KENTO & THE VOODOO
BROTHERS
RADICI (Relief Rec/Audioglobe)
Doveva accadere. Che a un
crossroad confluissero strade blues
e hip hop. Che una generazione
ricchissima di talenti, mescolasse le
carte tirando fuori qualcosa di
inaspettato e luminescente. Autori
sono il rapper Kento e i suoi sodali,
alcuni tra i migliori rappresentanti del
blues capitolino che cos tanto fa
parlare di s in questi anni. Radici un
disco nuovo, con un titolo che un
vero e proprio manifesto
programmatico di queste quattordici
tracce. Che suonano e cantano
iconografiche e profondamente vere.
Fatelo vostro. (g.di.)
LOREENA MCKENNITT
THE JOURNEY SO FAR (Qr)
Le presentazioni, nel caso
della polistrumentista canadese, non
servono, sono decisamente superflue.
Cos come usare per lei la parola
icona a proposito della musica celtica
risulta senza dubbio appropriato. Il
disco (esce il 4 marzo) un Best of
di trentanni di carriera, con 12 brani
scelti dalla stessa McKennit tra i
preferiti dai suoi fan. Nei tre decenni,
Loreena ha dato voce musicale anche
al cinema (Bonny Portmore per
Highlander III) e alla tv (The Mystics
Dream per la mini serie The Mists of
Avalon, con Angelica Houston).
Indimenticabili, piccole perle, sono
Marco Polo, Down by the Sally Gardens,
Penelopes Song. (l.d.s.)
MONICA P
TUTTOBRUCIA (Tf Records/Ird)
Cantautrice torinese, Monica
P, maturata artisticamente in
Inghilterra e dalle parti della West
A CURA DI ROBERTO PECIOLA CON LUIGI ONORI SEGNALAZIONI: rpeciola@ilmanifesto.it EVENTUALI VARIAZIONI DI DATI E LUOGHI SONO INDIPENDENTI DALLA NOSTRA VOLONT
Bologna SABATO 1 MARZO (ZONA ROVERI)
Editors
La neo-post-punk band di Birmingham
di nuovo nel nostro paese, per un'unica
data.
Bologna VENERDI' 28 FEBBRAIO (UNIPOL
ARENA)
Simple Minds
La band scozzese, tra le pi influenti
degli anni Ottanta, dal vivo.
Milano MARTEDI' 25 FEBBRAIO (ALCATRAZ)
Howe Gelb
Torna il leader dei Giant Sand. Sullo
stesso palco anche il batterista dei
Sonic Youth, Steve Shelley.
Firenze SABATO 22 FEBBRAIO (TENDER)
Poggio Berni (Rn) DOMENICA
23 FEBBRAIO (CIRCOLO DEI MALFATTORI)
Nashville Pussy
La musica della band con base in
Georgia un mix di psychobilly
alternative e metal.
Milano SABATO 22 FEBBRAIO (LO-FI)
Babyshambles
Lindie pop-rock dell'ex leader dei
Libertines, Pete Doherty.
Milano GIOVEDI' 27 FEBBRAIO (ALCATRAZ)
Roma VENERDI' 28 FEBBRAIO (ATLANTICO
LIVE-AUSGANG)
Of Montreal
Di nuovo nel nostro paese la party
POP
Boy George
senza sconti
Ugole d'oro del pop. La prima - a dire
il vero - lo stata, ora - azzardiamo -
sembra che le sia passato sopra un tir.
Schiacciata, sghemba e senza pi
dinamica. quella di Boy George,
che per il suo ritorno con un disco di
inediti This Is what I Do (Kobalt/Self) fa
le cose per benino; buone canzoni,
ottimi arrangiamenti ma il tempo (e gli
abusi) non fanno sconti sulla voce.
Ugola di titanio sembra essere invece
quella di Celine Dion, che se la
conserva quasi fosse platino (a ben
ragione, chiedete al suo
commercialista quanto incassa per
ogni data al Caesar Palace di Las
Vegas...). Loved Me Back to Life (Sony
Music) l'ha riportata nelle hit parade
poco prima di natale, un disco dove -
per la prima volta - si cimenta con un
repertorio meno sciropposo del
solito. Credibile, oseremmo dire. A
chiudere la voce avvolgente di
Rosanne Cash. Con The River & the
Thread (Universal) la cantante e
compositrice statunitense regala un
classico discone blues con tutti i clich
del genere, ma decisamente
ammaliante. (Stefano Crippa)
Coast, torna in scena dopo quattro
anni di concerti e di riflessioni. Libera,
brano del suo primo album, A volte
capita, aveva ottenuto ottimi riscontri
di pubblico. Qui, con Tuttobrucia, molta
elettronica ad avvolgere la chitarra di
Monica, siamo in presenza di un
lavoro maturo e complesso. La voce si
fatta pi sicura, e ben si mette al
servizio di testi narratori di storie
collettive, conflitti intimi, smarrimenti,
fragilit. Il brano Lucida bisser il fratello Louis al contrabbasso:
successo di Libera. C da
scommetterci. (l.d.s.)
band per eccellenza.
Madonna dell'Albero (Ra)
MARTEDI' 25 FEBBRAIO (BRONSON)
Gareth Dickson
Il cantante e autore scozzese, gi
chitarrista di Vashti Bunyan.
Foggia SABATO 22 FEBBRAIO (TOLLERANZA
ZERO, CON BILL CALLAHAN)
Avellino DOMENICA 23 FEBBRAIO (CHIEDO
ASILO)
Rovereto (Tn) GIOVEDI' 27 FEBBRAIO
(LOCO'S)
Bologna VENERDI' 28 FEBBRAIO (CHERRY
CAT)
Mariam the Believer
Una solo data per il progetto solista
della vocalist dei Wildbirds &
Peacedrums.
Milano VENERDI' 28 FEBBRAIO (BIKO)
John Mayall
Torna nel nostro paese il vecchio
bluesman inglese.
Trento LUNEDI' 24 FEBBRAIO (AUDITORIUM
SANTA CHIARA)
Roma MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO (ATLANTICO
LIVE)
Torino GIOVEDI' 27 FEBBRAIO (HIROSHIMA
MON AMOUR)
Bill Callahan
Ritorna il cantautore statunitense,
meglio conosciuto come (Smog).
Foggia SABATO 22 FEBBRAIO (TOLLERANZA
ZERO, CON GARETH DICKSON)
ULTRASUONATI DA
LUCIANO DEL SETTE
GIANLUCA DIANA
GUIDO FESTINESE
GUIDO MICHELONE
ROBERTO PECIOLA
INDIE
Il ritorno
dello shoegaze
Pubblicare un secondo album a distanza
di circa quattro anni da un fortunato
debutto non da tutti. Ma le californiane compositivo, senza comunque
Warpaint lo hanno fatto, hanno scelto
di prendersi tutto il tempo necessario,
per non fallire il colpo. E ad ascoltare
questo nuovo album, omonimo,
pubblicato dalla Rough Trade (distr. Self),
hanno avuto ragione, e come! Un gran
disco che affonda le radici in un sound a
met tra il dream pop dei Cocteau Twins
e le pulsioni indie dei Blonde Redhead. Il
disco non ha sbavature, bello, dall'inizio
alla fine. Alla scena shoegaze anni Ottanta
guardano anche gli svedesi I Break
Horses. Qui le coordinate sono da
ricercare pi nell'elettro pop, ma la
voce eterea di Maria Linden a riportare
il tutto in un alveo shoegaze. E c' di che
esser soddisfatti di questo Chiaroscuro
(Bella Union/Coop/Self). Girl with the
Gun un trio tutto italiano (Populous, to Tell (Raffinerie Musicali) in grado di
Matilde Davoli e Andrea Rizzo) che
rilascia un album, Ages (Interbang), di gran
classe. Partendo anche qui dallo shoegaze
(pi evidente nel disco desordio) il suono
si evoluto e spazia lungo decenni di pop,
sempre e comunque dolce e sognante.
Complimenti. (Roberto Peciola)
LOUIS & MICHEL PETRUCCIANI
FLASHBACK (Detmer100/Egea)
Partiamo dai (piccoli) difetti:
l'indicazione generica registrato dal
vivo e in studio nel 1989 e 1990 non
aiuta pi di tanto. E passiamo ai grandi
pregi: scintilla e tutto travolge anche qui
il pianoforte del piccolo grande uomo
Michel Petrucciani, irradiando un senso
di felicit che pochi altri pianisti sanno
oggi eguagliare. Lo segue e supporta il
decisamente accattivante. Un gran bel
costruendo un tappeto volante
all'omino dalle grandi mani. (g.fe.)
Suzanne Vega
La cantante/autrice americana in Italia.
Bologna LUNEDI' 24 FEBBRAIO (BRAVO
CAFE')
Tinariwen
Il gruppo di ex guerriglieri tuareg.
Segrate (Mi) SABATO 1 MARZO
(MAGNOLIA)
Dub Fx & Cade
Il musicista australiano in un live set.
Milano SABATO 22 FEBBRAIO
(CS LEONCAVALLO)
Torino VENERDI' 28 FEBBRAIO (HIROSHIMA
MON AMOUR)
Firenze SABATO 1 MARZO (VIPER)
Trentemller
Il danese guru dellelettronica dal vivo.
Bologna LUNEDI' 24 FEBBRAIO (ESTRAGON)
Roma MARTEDI' 25 FEBBRAIO (ATLANTICO
LIVE)
Ausgang
La rassegna capitolina propone una
serie di concerti dedicati alla scena
inidipendente italiana e internazionale
itineranti tra varie location romane.
Questa settimana sono previsti Motel
Connection e Babyshambles.
Roma SABATO 22 E VENERDI' 28 FEBBRAIO
(BLACKOUT; ATLANTICO LIVE)
Crossroads
Parte la storica rassegna itinerante Jazz
e altro in Emilia Romagna. Primi due
JAZZ
La sensualit
della vocalist
Alcune giovani vocalist scelgono il jazz
come stile musicale, anche
rinunciare a un senso cantautorale:
scrivono canzoni interpretate con
autentico jazz feeling, accompagnate
spesso da grandi solisti. Claudia
Cantisani in Storie damore non troppo
riuscite (Crocevia di suoni Records)
sfodera un gusto swing e retr, tra
ironico e divertito, in bozzetti teatrali
interpretati con sensuale leggerezza.
Sensualit anche un termine che ben
saddice a Chiara Rosso in Elemento
H2O (Geco Records), bench
predomini un atteggiamento pi
drammatico (e drammaturgico) che
musicalmente sconfina quasi nello
sperimentalismo con le note tirate in
lunghi vocalizzi. Pi classica in tutti i
sensi Giorgia Barosso con Stories Yet
abbinare celebri standard a proprie
canzoni, in inglese, nello stile della jazz
ballad, quasi a confondersi tra i pezzi
storici, anche per via di una
performance attenta alle regole del
vocal jazz strictu senso. (Guido
Michelone)
SLOWLY ROLLING CAMERA
SLOWLY ROLLING CAMERA (Edition)
C'era una volta la Cinematic
Orchestra, oppure c'era una volta il trip
hop, i Portishead e via dicendo.
Indubbiamente nel sound di questa
debuttante ma interessantissima band
inglese ci si possono ritrovare molte
affinit, ma la loro miscela di jazz, soul e
rhythm'n'blues risulta, oltre che
assolutamente credibile, anche
dello slowcore trafiggi-cuore. Dopo le
lavoro, fatto con classe e gusto da
vendere! (r.pe.)
appuntamenti con il Cordoba Reunion
di Javier Girotto e il Roberto Gatto
Quartet.
Casalgrande (Re) VENERDI'
28 FEBBRAIO (TEATRO F. DE ANDRE')
Ferrara SABATO 1 MARZO (JAZZ CLUB
TORRIONE SAN GIOVANNI)
Novara Jazz
Di scena il sassofonista Peter
Brtzmann con il Full Blast Trio (il
bassista Marino Pliakas e il batterista
Michael Wertmller).
Novara SABATO 22 FEBBRAIO (AUDITORIUM
CONSERVATORIO CANTELLI)
Metastasio Jazz
Appuntamento clou della rassegna
quello con il duo Antonello Salis/Michel
Portal, due giganti del
polistrumentismo e
dellimprovvisazione, originali interpreti
del jazz da camera che il tema della
manifestazione. Iin collaborazione con il
Musicus Concentus.
Prato LUNEDI' 24 FEBBRAIO (TEATRO
METASTASIO)
Casa del Jazz
Prosegue la versione live del
programma di Radio 3 Invenzioni a due
voci, con Antonia Tessitore in
conduzione e Alberto Fiori al piano. Il
28 il sassofonista Mattia Cigalini
presenter il gruppo AsTrea.
Roma DOMENICA 23 E VENERDI' 28 FEBBRAIO
(CASA DEL JAZZ)
ALIAS
22 FEBBRAIO 2014 (15)
CANTAUTORI
Romantici
e notturni
nato prima lo storyteller o la ruota?
Irrisolvibile dilemma. Attendendo una
risposta, scioriniamo certezze sotto
forma di dischi. Il primo James
Maddock (Another Life; Casa del
Fuego/Ird). Cantante e chitarrista
inglese, newyorkese d'adozione, che
licenzia tredici brani leggeri e delicati.
Romanticismo a iosa che si disperde tra
sguardi languidi e tramonti infiniti. La
sua forma canzone strugge: esempi ne
sono If I Had a Son e Arizona Girl. Dalla
Svezia arriva Andi Almqvist, che pu
appartenere di diritto al circondario di
voci come Lanegan e Waits. Nenie,
ballate ed evocazioni notturne a
raccontare la storia di loser
misconosciuti. Warsaw Holiday, edito da
Rootsy/Ird, un disco superbo:
segnalazioni per Pornography e Insomnia.
Gallese invece il navigato pianista e
organista Geraint Watkins (Mosquito;
Bluefive/Goodfellas). Con atteggiamenti
leggermente r'n'b piuttosto che da
esperto crooner che veleggia tra ritmi
facili e briosi, ecco dodici tracce di
ultima fattura. In evidenza si pongono
Crock of Golde e All Around the
World. (Gianluca Diana)
SPAIN
SARGENT PLACE (Glitterhouse/Venus)
Si ascolta Love at First Sight, la
prima traccia, e viene in mente che,
dopo i gloriosi Morphine, nessuno
aveva scritto una ballatona torcibudella
cos efficace al primo ritornello. E poi si
prosegue con The Fighter, e siamo in
territorio Leonard Cohen. Insomma:
questi secondi Spain capitanati da Josh
Haden, continuano ad essere i campioni
session radiofoniche da Santa Monica,
ecco 10 nuovi colpi da maestri. (g.fe.)
Centro dArte
La struttura propone tre rassegne da
febbraio a maggio: Paperbacks; Ostinati!;
sampl(es). La prima - incentrata sulla
libera improvvisazione - propone il
clarinettista Riccardo Marogna e il
batterista Riccardo La Foresta e il
quartetto di Nicola Lancerotti.
Padova VENERDI' 28 FEBBRAIO (CINEMA LUX)
Parco della Musica
La rassegna solo/il pianoforte
propone il brasiliano Egberto Gismonti.
Roma SABATO 1 MARZO (AUDITORIUM PARCO
DELLA MUSICA)
San Vito Jazz
Atteso il gruppo Sons of Kemet,
guidato dal sassofonista Shababa
Hutchings, con i batteristi S. Rochford e
T. Skinner e il tubista O. Marshall.
San Vito al Tagliamento (Pn)
SABATO 1 MARZO (TEATRO ARRIGONI)
Sardegna chi_ama
Puglia
Da unidea di Paolo Fresu un concerto-
spettacolo a favore dei comuni di Bitti e
Terralba, colpiti dallalluvione del
novembre 2013. Sul palco alla Puglia
Jazz Factory si aggiungeranno Fresu, C.
DellAnna, D. Di Bonaventura, Vertere
String Quartet, Sud Sound System,
Radiodervish e le cantanti E. Mou, M.
Marjas, C. Casarano.
Lecce SABATO 1 MARZO (TEATRO POLITEAMA
GRECO)
(16) ALIAS
22 FEBBRAIO 2014

LA NASCITA DELLA BOMBA ATOMICA NEL NUOVO LAVORO DI JONATHAN HICKMAN

di GIANCARLO MANCINI

Su come sia nata la bomba

GRAPHIC NOVEL
atomica molte sono le versioni for-
nite sia dai protagonisti, sia dagli
storici. E forse anche sul Progetto
Manhattan, cuore nevralgico della
primogenitura americana sulla
bomba atomica.
Sul versante per della storia pa-
rallela, il nuovo lavoro di Jonathan
Hickman, Manhattan Projects (Pani-
ni comics, pp. 144, euro 14), si impo-
ne non solo sul piano fumettistico
ma pi in generale nelle narrazioni
sul potere distorto della scienza, con
una forza visionaria ragguardevole.
Dal punto di vista storico di un raf- STORIA PARALLELA UN INCUBO VECCHIO COME IL NOSTRO IMMAGINARIO
forzamento delle ricerche attorno al-
la forza distruttrice dellatomo negli
Stati uniti gi ci si inizia a muovere
attorno al 1939. E quando i giappo-
nesi attaccano Pearl Harbor e sono
costretti a entrare in guerra, limpul-
so dato alla ricerca scientifica riceve
un propellente decisivo.
Progetto Manhattan,
la scienza cattiva
Arriviamo cos allestate del 1942
con la creazione del Progetto
Manhattan, chiamato cos perch
il quartier generale situato in un
palazzo, ovviamente sotto copertu-

che non muore mai

ra, a New York. L sotto la direzione
di Robert Oppeneimer si riunisco-
no gli scienziati che su impulso di-
retto di Roosevelt si mettono a in-
dagare in profondit la possibilit
di un ordigno atomico, esistono
molte suggestioni.
cili) pubblicati in Italia da Adelphi. malsane di predominio indiscrimi-
Nei laboratori di Los Alamos Feynman uno dei pi giovani fisici nato attraverso la paura e la minac-
Il Manhattan Projects di Hickman ammessi al progetto Manhattan e cia costante.
per inizia altrove, nei laboratori nella realt sar lunico a vedere
di Los Alamos, dove ci sono molti lesplosione di Trinity, la prima Delirante universo
tra i nomi pi famosi (almeno al bomba atomica. Questo primo volume di Manhat-
pubblico non specialistico) della fi- I suoi contrappunti costanti ci re- tan Projects ci rievoca calandoli in
sica del primo novecento. Ovvero stituiscono il senso di continua alte- un universo delirante, sovraeccita-
Robert Oppeneimer, il capo proget- razione che abita le menti di Oppe- to, i giorni drammatici in cui fu con-
to, Enrico Fermi, Werner Von neimer, Von Braun e gli altri. Verso cepita e sganciata latomica su Hiro-
Braun e anche il pi famoso e pro- dove sta andando questo consesso shima. E un tassello per forza di co-
verbiale di tutti, Albert Einstein. Il di cervelli che lumanit mai prima se genealogico, intriso di quel patto
quale un po emarginato dal grup- di allora si potuta permettere di faustiano tra lintelligenza che cerca
po, fissa una sorta di monolite, di riunire nelle stesse stanze di labora- di forzare i propri limiti ed oscure
porta posta al centro del suo labo- torio? entit che si permettono di interagi-
ratorio. Attorno a lui le ricerche fre- Johnathan Hickman, classe 1972, re con questo lato oscuro degli esse-
mono perch siamo nel 1945, la uno dei disegnatori americani pi ri umani.
guerra con i tedeschi praticamen- interessanti della sua generazione e Molte volte questo progetto, situa-
te conclusa ma quella con i giappo- qui ha certamente toccato uno dei to per ironia del destino nel luogo
nesi ancora no. Anzi la loro resi- momenti pi stimolanti e inquietan- simbolo dei romantici newyorchesi
stenza, la loro fedelt allimperato- queste menti eccelse, sublimi, del ti del proprio universo creativo. Dan- alla Woody Allen, stato citato nella
re, potrebbe protrarre il conflitto novecento ha pericolosamente ini- do vita a un mondo impazzito, dere- cultura pop, sia dentro che fuori il
ancora molto pi in l. ziato a girare per conto suo, sgan- golato, folle, schizoide. Nel momen- mondo dei fumetti. In Watchmen di
Le condizioni di Franklin Delano ciandosi dalla morale, da un senso to in cui si coscientemente ci si Alan Moore il Dottor Manhattan
Roosevelt peggiorano a vista doc- di bene comune. spinti tanto in l della ricerca di un un personaggio in grado di neutra-
chio e sia Oppeneimer che il capo armamento definitivo tutto il resto lizzare le bombe atomiche nemi-
progetto, il colonnello Leslie Gro- Una situazione drogata diventa purtroppo tristemente con- che, dunque una sorta di forza buo-
ves, sono preoccupati per lesito di Le tavole disegnate da Nick Pitarra sequenziale, perfino gettare la bom- na, neutralizzante e non di attacco
un progetto che si sta estendendo daltronde ci restituiscono appieno ba atomica, nonostante non ci sia in dotazione agli Stati uniti. Un uo-
sempre di pi, sia in termini di co- questa situazione diventata innatu- pi Roosevelt e Truman esprima al mo divenuto con la sua carne radio-
sti, sia per la grandezza dellequipe. rale, drogata, con queste tonalit di telefono un ordine di non buttare la attiva ricresciuta dopo un incredibi-
La sensazione che ci viene restitui- rosso e blu saturate fino a diventare bomba che viene disatteso. le incidente in un laboratorio lele-
ta sin dalle prime pagine di questo inumane, come quei due feti che ci E proprio il presidente Roosevelt mento tattico fondamentale per as-
primo volume intitolato non a caso raccontano la diversa evoluzione o quello che ne resta dopo la morte sicurare agli americani la superiori-
Scienza cattiva, di unindagine dei fratelli Oppeneimer, destinati viene fatto oggetto di un esperimen- t strategica contro lUnione sovieti-
che ha valicato troppo facilmente le poi a confluire in un modo mostruo- to che lo vedr tornare sotto forme ca negli anni della guerra fredda.
colonne dErcole della morale e ora so e insano uno nellaltro. mostruose, asservito a quelle idee Manhattan Projects la ricodifica-
prosegue per conto suo. Un proces- Ogni episodio contrappuntato zione di un incubo vecchio quanto
so divenuto difficile da arrestare, in dalle osservazioni di Richard Feyn- il nostro immaginario che volenti o
cui tutti sono coinvolti ma nessuno man, il grande fisico e premio No- nolenti affonda le sue radici e i suoi
ha una paternit esclusiva. A un cer- bel, noto anche come grande divul- Alcune delle tavole disegnate rimossi proprio negli anni della se-
to punto i propositi iniziali si sono gatore per i suoi libri (Sei pezzi facili, da Nick Pitarra conda guerra mondiale. Supereroi
iniziati a distorcere e il cervello di Il senso delle cose, Sei pezzi meno fa- per Manhattan Projects non ce ne sono, mostri si.

Buona la prima
Edizione speciale
con le migliori copertine
del manifesto del 2013

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