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LEGGE REGIONALE n 56/97

INTERVENTI SPERIMENTALI DI PREVENZIONE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO


Contributi a soggetti privati per interventi di Miglioramento Sismico su edifici residenziali

INTERVENTI MINIMI
Interventi volti prevalentemente ad assicurare una buona
organizzazione dell'edificio, curando particolarmente la qualit dei collegamenti
tra le pareti dell'edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti

a) Gli interventi di recupero consistono nel ripristino di singoli elementi strutturali


degradati, attraverso la loro riparazione localizzata o sostituzione nei casi di
impossibilit del recupero.
Le caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche dei materiali nuovi devono essere
compatibili con quelli esistenti e le tecniche costruttive non devono essere per
quanto possibile invasive o irreversibili.
PARETI LESIONATE
Risarcitura localizzata
con ripristino dei giunti di
malta, per lesioni di piccola
entit (B05.71)

interventi volti a ripristinare la continuit della tessiture muraria


B05.71
- Rimozione di una striscia di intonaco di larghezza media di circa 50 cm a cavallo
della lesione;
- pulizia e messa a vivo della muratura;
- lavaggio della muratura;
- uso di malta non eccessivamente rigida rispetto alloriginale;
- riempimento della parte pi profonda del giunto ed eventuali cavit e successiva
apposizione di pi strati di malta fino a completo riempimento della lesione.

Cuci-scuci
Sostituzione di una fascia di
muratura a cavallo della lesione
per tutto lo spessore murario
per ripristinare la continuit
muraria, per lesioni di entit
maggiore. (B05.66)

B05.66 Risarcitura di lesione isolata su


muratura di pietrame
- Rimozione di una striscia di intonaco di
larghezza media di circa 50 cm a cavallo
della lesione;
-asportazione degli elementi lapidei
interessati dalla lesione, mediamente ogni
50-60 cm;

- ricostruzione del paramento con pietre e/o


mattoni, con eventuale utilizzo di grappe
metalliche, con impiego di malte idonee per
ripristinare la continuit muraria, curando
in particolare lammorsamento dei nuovi
elementi aggiunti.

ARCHITRAVI
Sostituzione di
architravi ammalorati
per ripristinare la
continuit e la
resistenza delle fasce
murarie
sovrastanti.(B05.31)

SEZIONE

muro in pietrame

Tale lavorazione, indicata per murature di


mattone, di difficile realizzazione per le
murature in pietra oltre ad essere costosa;
inoltre, se realizzata in maniera non
corretta, pu essere dannosa per la

putrella HEA dimensionata


in funzione della luce

B05.31 Architravi in putrelle in ferro.


- puntellazione;
getto in cls

barra filettata
di collegamento

tavella in laterizio

- scassi per la formazione delle sedi di


ancoraggio delle putrelle (profondit di
appoggio pari a circa il 20-25% della luce
dellapertura, con un min di 30 cm)

PROSPETTO
zanche di ancoraggio
min 30

saldature a
cordone dangolo
luce netta (L)

- rimozione dellesistente architrave;

20-25% L

- posa in opera delle putrelle in acciaio (munite


di zanche di ancoraggio) collegate
attraverso almeno 3 tiranti bullonati alle
anime;
- riempimento della cavit tra le putrelle con
cls magro.

TRAVI E TRAVETTI
Rimozione e sostituzione di
elementi ammalorati.

Direzione Generale delle Politiche Territoriali e Ambientali


Interventi minimi.cdr

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INTERVENTI SPERIMENTALI DI PREVENZIONE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO
Contributi a soggetti privati per interventi di Miglioramento Sismico su edifici residenziali

INTERVENTI MINIMI
Interventi volti prevalentemente ad assicurare una buona
organizzazione dell'edificio, curando particolarmente la qualit dei collegamenti
tra le pareti dell'edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti

b) Interventi

finalizzati ad assicurare una buona organizzazione delledificio per


ottenere un buon comportamento scatolare
1) realizzazione del foro
con carotatrice
(B05.18b)

COLLEGAMENTI TRA LE PARETI DELLEDIFICIO


Scopo delle catene quello di impedire il
collasso delle pareti perimetrali verso
lesterno ortogonalmente al loro piano e
di contribuire alla capacit delledificio
di funzionare strutturalmente come
organismo unitario.

2) foro adiacente alla


parete
3) catene filettate non
saldate munite di
manicotti tenditori
(B05.17)
1

Le catene in acciaio Fe 360 di diametro


non inferiore a 28 mm hanno le due
estremit filettate per una lunghezza di
10 cm circa.

4) manicotto tenditore
(B07.60)
5) capochiave a paletto
su letto di malta per una
maggior aderenza
(B07.03d)

Le eventuali giunzioni tra barre sono


realizzate con manicotti filettati.
(B05.17)

6)dado e controdado
per impedire lo
svitamento accidentale

3
4

COLLEGAMENTI TRA LE PARETI ED I SOLAI


VOCE: B.05.26

0.50

VISTA LATERALE
piastra capochiave
sp. 10 mm

Trave in legno

piatto di collegamento
sp. 10 mm

80

Piastra in accianio Per


ancoraggio trave omn
legno travi con viti diam
m/m 10

20

trave in legno

Muro portante in
muratura di pietrame

0.16

barra filettata di
ancoraggio (20 mm)

Muro portante in
Pmuratura di pietrame
Barra in acciaio diam.
m/m 28 con estremit
filettata

0.60

Paletto capo chiave

SEZIONE A-A
bulloni

0.20

20

piatto di collegamento

barra da mm 20 di ancoraggio
(bloccaggio con dado e controdado)

15

NB: Il foro per l'alloggio


della catena verr
realizzato con carotatrice
diam. mm.50

0.01

Viti diam m/m 10


Rondella con dado e
controdado

trave in legno
15

18
1

0.16

barra da mm 20 di ancoraggio
(bloccaggio con dado e controdado)

barra da mm 20 di ancoraggio
(bloccaggio con dado e controdado)

Trave in legno solaio

Catena diam. mm.28

Paletto - L=0,80 cm

20

20

Lancoraggio delle travi


comporta una significativa
riduzione del rischio di
ribaltamento delle pareti,
impedendo movimenti
relativi fra pareti portanti e
scongiurando il pericolo di
sfilamento degli appoggi. Il
collegamento sommitale dei
muri paralleli obbliga infatti
le pareti a seguire
oscillazioni sincrone.

Paletto capo chiave

35

50

PIASTRA CAPOCHIAVE
Sp. 10 mm

35
50

PIASTRA NERVATA sp. 10 mm


(per travi h=50 cm e luci di
circa 10 m)

COLLEGAMENTI TRA ELEMENTI


DELLORDITURA LIGNEA
Il collegamento tra
elementi lignei ne
impedisce lo sfilamento
in caso di sisma
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INTERVENTI SPERIMENTALI DI PREVENZIONE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO
Contributi a soggetti privati per interventi di Miglioramento Sismico su edifici residenziali

INTERVENTI MINIMI
Interventi volti prevalentemente ad assicurare una buona
organizzazione dell'edificio, curando particolarmente la qualit dei collegamenti
tra le pareti dell'edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti

c)

Interventi rivolti a ridurre sensibilmente la spinta di coperture,archi e volte

Gli ARCHI e le VOLTE in zona sismica, cos come le


COPERTURE con elementi portanti disposti lungo la linea
di massima pendenza del tetto senza cordolo di
incatenamento, in quanto sistemi SPINGENTI ,
costituiscono elementi di vulnerabilit per un edificio
soggetto alle azioni del sisma. Lazione sismica
incrementa la spinta orizzontale di tali sistemi e pu
portare alla formazione di meccanismi cinematici di
collasso.

Incremento della
spinta

ARCHI E VOLTE
Sono preferibili interventi non invasivi come la
disposizione di catene metalliche.
COPERTURE
Inserimento di dispositivi di connessione
atti ad impedire il ribaltamento innescato
dagli elementi spingenti della copertura.

Catene metalliche

Realizzazione di cordolo in sommit di


modeste dimensioni al fine di:

CORDOLO SU TRE LATI CHE GIRA SUL TIMPANO E CATENA SUL QUARTO LATO

- ridurre le spinte delle travi dei tetti;


- distribuire i carichi verticali in condizioni statiche;
- ripartire gli sforzi orizzontali originati dal sisma;
- collegare le murature ortogonali;
2 SQUADRE 16

24

24

24

90

25

24

15

FERRI LONGITUDINALI 16

2 SQUADRE 16

90

90

B05.21 Iniezioni armate di collegamento cordolo-muratura.


Esecuzioni di iniezioni armate nella muratura di pietrame allo scopo di
realizzare collegamento discontinuo tra cordolo e muratura eseguita con
fioretto o trapano a sola rotazione e non a percussione.
- Esecuzione di fori di diametro almeno mm36;
- lavaggio interno della muratura da iniettare;
- iniezione di malta reoplastica anti-ritiro;
- posa in opera di spezzoni in acciaio F12-14 tipo FeB38-44K secondo le

90

STAFFE 8

50

PARTICOLARE ARMATURA CORDOLO D' ANGOLO

specifiche di progetto.
PUNTONE SPINGENTE

PARTICOLARE COLLEGAMENTO PUNTONI TRAVI

ANCORAGGIO TRAVE IN LEGNO AL CORDOLO IN C.A.

PUNTONE A SPINTA ELIMINATA


Puntone
appoggiato nella
muratura

Piastra in acciaio dello


spessore 5 mm

20

Cm 25

Viti a legno F10

CORDOLO IN C.A.
n 4 ferri F16
e staffe F8/25 cm

20

Piastra in acciaio per


ancoraggio trave in legno

Gronda in legno
con mensola e
sottomensola
29

Cm 15

trave

20

Guaina catramata
sp. mm 4

40

Viti in acciaio F8-10 mm


per ancoraggio trave in legno

Piastra in acciaio
spessore 5 mm

Piastra in acciaio sp. mm 5-6

Cm

Barra filettata F14 fissata con fiala


chimica bloccata con doppio dado

Cm

Puntone vincolato al cordolo con


piastrina metallica e tasselli

24

Terzere vincolate al puntone per


mezzo di cuffie metalliche.

25

Terzere mal
vincolate al
puntone

1520

cm

30

Piastra in acciaio sp. mm 5-6

Viti a legno F10


20

CORDOLO IN C.A.
n 4 ferri F16, staffe F8/25mm

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Contributi a soggetti privati per interventi di Miglioramento Sismico su edifici residenziali

INTERVENTI MINIMI
un insieme di interventi volti prevalentemente ad assicurare una buona
organizzazione dell'edificio, curando particolarmente la qualit dei collegamenti
tra le pareti dell'edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti

d) Interventi

rivolti ad eliminare o ridurre gli indebolimenti locali della struttura


portante originaria

CHIUSURA DI APERTURE

Interventi rivolti ad aumentare la sezione di muratura resistente eliminando gli indebolimenti


locali (armadi a muro, canne fumarie, nicchie)
PORTA

CANNA FUMARIA

BARRE 810
PREPARAZIONE VANO MEDIANTE
SPICCONATURA E PULIZIA SUPERFICI

PULIZIA DELLE SUPERFICI

15

DEL VANO

40

5060

2 0 2 5

MATTONI PIENI

5060

AMMORSAMENTO CON

60

AMMORSAMENTO CON

MATTONI PIENI

5060

AMMORSAMENTO CON
MATTONI PIENI

40

INGHISAGGIO DI BARRA
IN ACCIAIO %%c 8-10

INGHISAGGIO DI BARRA
IN ACCIAIO 10

CANNA

15
CON

FUMARIA

MATTONI

PIENI

DA

CHIUDERE

E/O

PIETRE

B05.06 Chiusura di aperture a tutto


spessore.
Chiusura di vani porte, finestre o di altre
aperture interne ed esterne o nicchie di vecchie
strutture murarie anche semidemolite o
pericolanti, eseguita con impiego di mattoni
pieni seguendo le seguenti fasi:
- preparazione del vano, consistente nella
spicconatura, pulizia e/o lavaggio delle superfici
murarie;
- esecuzione delle ammorsature dei muri in
mattoni pieni con la muratura esistente ogni
40/60 cm per una profondit di almerno 15 cm
intercalate intercalate con ancoraggi con ferri
inghisati, diametro8-10.

e) Interventi

che consentono di migliorare la resistenza alle azioni sismiche degli


aggetti verticali, dei cornicioni, ecc. Gli interventi devono assicurare in modo
particolare la qualit dei collegamenti alle strutture esistenti.
AGGANCIO DI
PICCOLA
APPENDICE A
SBALZO ALLA
STRUTTURA
PRINCIPALE

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INSERIMENTO TIRANTE
NELLA MURATURA PRINCIPALE

SOVRAPPOSIZIONE
SULLANGOLO

PIASTRA DI
ANCORAGGIO
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INTERVENTI MINIMI
un insieme di interventi volti prevalentemente ad assicurare una buona
organizzazione dell'edificio, curando particolarmente la qualit dei collegamenti
tra le pareti dell'edificio e tra queste ultime e gli orizzontamenti.
f) Interventi, secondo anche quanto indicato dalla vigente normativa sismica, volti a ridurre gli
effetti sismici, attraverso:
! la riduzione delle masse strutturali e non, con particolare riferimento ai piani pi elevati ed
in relazione alla pessima qualit delle murature delledificio (n piani, spessore, qualit della
malta, tessitura), tale da pregiudicare il buon funzionamento dei maschi murari;
! la ridistribuzione dei carichi portati, spostandoli ai piani bassi delledificio (serbatoi,
archivi, ecc.).
COPERTURE ECCESSIVAMENTE PESANTI E RIGIDE SU
MURATURE DI SCARSA RESISTENZA

Meccanismo di danno:
MARTELLAMENTO CON
CROLLO DELLA PARETE.
LA COPERTURA RIMANE
INTATTA.

La pesantezza incide negativamente in quanto determina la nascita di elevate forze di inerzia che
possono superare la resistenza delle murature di cattiva qualit.
consigliabile quindi mettere in relazione il peso di una copertura con la qualit della muratura
sottostante.
RIDUZIONE DELLE MASSE STRUTTURALI : INTERVENTO DI DEMOLIZIONE DELLULTIMO PIANO DI UN EDIFICIO
PRIMA
DOPO

Edificio di quattro piani fuori terra


in muratura di pessima qualit.
Lintervento di adeguamento
consistito in:
- demolizione dellultimo piano al
fine di ridurre gli effetti sismici;
- consolidamento delle murature
con inezioni di miscele leganti.

D.M. 16-01-1996
C.9.3.1 I provvedimenti tecnici di miglioramento o di adeguamento intesi a
ridurre gli effetti sismici possono consistere:
a. Nella riduzione delle masse non strutturali.
REDISTRIBUZIONE DEI CARICHI PORTATI AI PIANI BASSI DELLEDIFICIO
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INTERVENTI ECCEZIONALI
Interventi diretti sulle fondazioni, di sostituzione dei solai e dei tetti o tesi ad
aumentare la resistenza a forza orizzontale dei maschi murari.
Possono essere altres consentiti, ove necessario, interventi di irrigidimento degli
orizzontamenti.
Gli interventi non dovranno comportare laumento:
! dei carichi permanenti soprattutto in presenza di carenze di resistenza nelle murature;
! della rigidezza alle azioni orizzontali che dovr essere compatibile con la resistenza delle
strutture verticali.

a)

Interventi sulle fondazioni


ammessi solo nei casi in cui si
siano manifestati gravi
dissesti attribuibili a
cedimenti fondali.

Gli interventi devono essere limitati per entit ed estensione alla riparazione del dissesto rilevato.

b) Interventi tesi ad aumentare la resistenza a forza orizzontale di pannelli, fasce


e/o maschi murari con funzione strutturale.
Tali interventi sono ammessi a contributo limitatamente ai casi in cui si evidenzi una estensione del
quadro fessurativo tale da non consentire la riparazione localizzata.
INIEZIONI DI MISCELE LEGANTI
Consolidamento di murature in mattoni o
pietrame in elevazione attraverso la
riduzione della porosit dei vuoti interni
della muratura mediante iniezioni di
malta. (B05.08)

B05.08 Consolidamento di muratura di pietrame in elevazione,


di qualsiasi spessore, con iniezioni a base di cemento.
- Pulizia e messa a vivo della muratura con spazzola a fili dacciaio
- scrostatura e scalfitura della malta dagli interstizi dei giunti,
pulizia accurata finale delle superfici murarie;
- sigillatura delle lesioni e ricostruzione dellintonaco in grado di
impedire la fuoriuscita della miscela;
- esecuzione dei fori di diametro di almeno 20 mm mediamente in
numero di 4 al mq, leggermente inclinati verso il basso ed
estesi oltre il piano medio della muratura, ottenuti con trapano
elettrico a rotazione;
- fissaggio dei boccagli con idonea malta iniziando dallalto;
- iniezioni di miscele leganti alla pressione massima di 2 atm e
comunque in considerazione della qualit della muratura. la
miscela deve essere sufficientemente fluida. Liniezione verr
effettuata iniziando dal basso fino alla fuoriuscita dei condotti
immediatamente superiori.

BETONCINO ARMATO

P A R T. E S E C U T I V I B E T O N C I N O A R M A TO S U D U E
risvolto min 50 cm

SEZ. VERTICALE

50

tondino 6-8 mm

40

4050

40

B05.10 Consolidamento di muratura di mattoni o pietrame


mediante applicazione di betoncino armato su due
facce
- Rimozione completa di intonaco con pulizia accurata di tutta la
superficie muraria su cui si deve intervenire;

foro 30 mm
inclinato a 20
4050

Consolidamento di muratura in mattoni o


pietrame in elevazione mediante
lapplicazione di betoncino armato sulle
due facce della muratura.(B05.10)

- scrostatura e scalfitura della malta degli interstizi dei giunti,


pulizia accurata finale delle superfici murarie;

rete e.s.

rete e.s.
5/10x10

Risvolto della rete

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Int_eccezionali.cdr

Collegamento con tondini

- posizionamento delle reti e.s. sulle due facce posizionate ad


almeno 1 cm dal muro con opportuni distanziatori, curando la
sovrapposizione dei fogli per almeno 2 maglie e risvoltandole
in corrispondenza degli spigoli per almeno 50 cm

Perforazioni inclinate di 2O

SEZ. ORIZZONTALE

tondino 6-8 mm
foro 30 mm
50

spessore intonaco
4 2

50

2 4

50

- perforazioni passanti nella muratura, eseguite con fioretto o


trapano a sola rotazione ottenendo fori di diametro non
superiore a 30 mm per lalloggiamento delle armature. Le
perforazioni, almeno 5 per mq di superficie trattata, devono
realizzare una maglia regolare con opportuno sfalsamento e
devono essere inclinate di circa 20 per facilitare il colaggio
della boiacca;

5/10x10

sovrapposizione min 2 maglie

- consolidamento della muratura in corrispondenza delle lesioni


pi consistenti con iniezioni di malta;

Applicazione della rete sulle


due facce della muratura

50

50

distanziatori
rete e.s.

5/10x10

muratura in pietrame

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INTERVENTI ECCEZIONALI
Interventi diretti sulle fondazioni, di sostituzione dei solai e dei tetti o tesi ad
aumentare la resistenza a forza orizzontale dei maschi murari.
Possono essere altres consentiti, ove necessario, interventi di irrigidimento degli
orizzontamenti.

c) Interventi sui solai o coperture relativi


alla sostituzione delle porzioni
fortemente degradate o crollate
ammessa la sostituzione totale nel caso in cui la porzione fortemente degradata o crollata sia
prevalente nel campo di solaio o copertura strutturalmente definito.

d) Interventi di irrigidimento di solai in legno, in ferro o in c.a. a travetti indipendenti.


sono da preferire gli interventi leggeri quali ad esempio lapplicazione di doppio tavolato,
crociere di ferro (croci di S.Andrea) o collegamenti trasversali, se necessario:
! a livello di sottotetto per contrastare lazione delle catene;
! a livello di piano per attenuare le differenze tra le rigidezze dei solai esistenti;
! a livello di copertura, in assenza di sottotetto, per migliorare la connessione tra le orditure.

DOPPIO TAVOLATO Sp. 3 cm.

55

PAVIMENTO INCOLLATO
SU PREPARATO IN CLS

INTONACO

DEMOLIZIONE INTONACO PER 8-10 CM.

INTONACO

PROFILATO PIATTO

33

PREPARATO IN CLS
E PAVIMENTO

2/3 S1

S1
TRAVICELLO 8X8

DOPPIO ASSITO IN LEGNO


2/3 S1

20

ASSITO
VITI DI COLLEGAMENTO
TAVOLATO/TRAVICELLO

15

ASSITO IN LEGNO

TRAVICELLI 8*8

PROFILATO PIATTO MM.5


50

SEZIONE

45

PIANTA

Voce: B 05.22

Voce: B 05.22

PIANTA

BARRA 12

B05.25 Irrigidimento e collegamento di solaio in legno e scempiato in laterizio


mediante realizzazione di cappa in C.A.
- demolizione di intonaco per una striscia di 8-10 cm sui muri perimetrali in
corrispondenza dellattacco del solaio;

50

40

50

SOLETTA CLS CM.4

RETE ELS 5 10*10

- posa in opera di rete e.s. opportunamente distanziata dalla scempiato e collegata


allorditura portante;
- esecuzione del getto di cls di 4 cm di spessore e lisciatura superficiale;
- realizzazione del collegamento della cappa alle strutture verticali mediante risvolto
e ancoraggio della rete e.s. con ferri inghisati.

MEZZANE IN LATERIZIO

TRAVICELLI 8*8

TRAVI IN LEGNO

- verifica dell idoneit dello scempiato esistente a ricevere il getto ed eventuale


sostituzione di elementi ammalorati;

50

Irrigidimento mediante getto di soletta in


cls alleggerito armata con rete e.s.
risvoltata ed inghisata nelle murature
perimetrali. (B05.25)

VITE PER LEGNO

PIATTO 5 mm

50

IRRIGIDIMENTO SOLAIO IN LEGNO


E MEZZANE CON CAPPA IN C.A.

PARTICOLARE IRRIGIDIMENTO SOLAIO CON TAVOLATO IN LEGNO

TRAVI IN LEGNO

Irrigidimento di solaio
in legno e piano in
tavolato mediante
sovrapposizione di un
nuovo tavolato sul
tavolato esistente.

PARTICOLARE IRRIGIDIMENTO SOLAIO CON TAVOLATO IN LEGNO

50

IRRIGIDIMENTO SOLAI IN LEGNO


CON DOPPIO TAVOLATO

B05.22 Irrigidimento e collegamento di


solaio in legno e piano in tavolato
mediante sovrapposizione di nuovo
tavolato sul solaio esistente.
- demolizione di intonaco per una striscia
di 8-10 cm sui muri perimetrali in
corrispondenza dellattacco del solaio;
- verifica che il tavolato esistente
costituisca base idonea a ricevere il nuovo
tavolato in legno ed eventuale
sostituzione di elementi ammalorati;
- posa in opera di tavolato in legno di sp. 3
cm disposto ortogonalmente a quello
sottostante, costituito da tavole ben
rifilate, intestate a perfetto contatto e
chiodate al sottostante tavolato;
- realizzazione di collegamento del nuovo
tavolato alle strutture verticali mediante
zanche di acciaio inghisate nella muratura
per ogni metro lungo il perimetro, impiego
di profilati metallici perimetrali a L,
collegamento alle orditure portanti, o con
altri interventi di pari efficacia.

PARTICOLARE DEGLI ANCORAGGI


60

IRRIGIDIMENTO SOLAIO IN FERRO


E LATERIZIO CON CAPPA IN C.A.

PAVIMENTO SU SOTTOFONDO
BARRA 12
CAPPA IN CLS CM.4

55
20

IRRIGIDIMENTO SOLAIO IN PUTRELLE E TAVELLONI


BARRA 12

40

50

TRAVICELLO 8*8

40

50

40

RETE ELS 10*10 5

VITI DI COLLEGAMENTO
ALLE ORDITURE

SOLETTA CLS CM.4

MEZZANE IN COTTO

50

TAVELLONATO

PUTRELLE IN ACCIAO

Irrigidimento mediante getto di soletta in


cls alleggerito armata con rete e.s.
risvoltata ed inghisata nelle murature
perimetrali. (B05.24)

50

RETE ELS 5 10*10

60

BARRA di ancoraggio 12
CAPPA IN CLS CM.4

20

PAVIMENTO SU SOTTOFONDO

55
40

40

DISTANZIATORI SALDATI
ALLE PUTRELLE

RETE ELS 10x10 5


RIEMPIMENTO CON CLS ALLEGGERITO
TAVELLONI IN LATERIZIO

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Int_eccezionali2.cdr

B05.24 Irrigidimento e collegamento di solaio in ferro e laterizio mediante


realizzazione di cappa in C.A.
- demolizione di intonaco per una striscia di 8-10 cm sui muri perimetrali in
corrispondenza dellattacco del solaio;
- verifica dell idoneit del piano di laterizio esistente a ricevere il getto, con
eventuale sostituzione di elementi ammalorati;
- posa in opera di piani di polistirolo ad alta densit sul tavellonato fino a
raggiungere la quota dellestradosso dei profilati;
- posa in opera di connettori in acciaio da saldare alle teavi per il fissaggio della
rete e.s. alle travi metalliche;
-posa in opera di rete e.s. collegata ai connettori;
- esecuzione del getto di cls di 4 cm di spessore e lisciatura superficiale;
- realizzazione del collegamento della cappa alle strutture verticali mediante
risvolto e ancoraggio della rete e.s. con ferri inghisati.
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