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La vera
storia
platonico:
questo
' re, dal
momentodell'amor
che bisogner dire
la verit, che breve,
rac titolo suscita certamen
contare una storia lunga - se non sbaglio - quanto la vita umana. La verit
questa:
L'amore il godere di certi oggetti tramite i cinque sensi [...] con l'aiuto del
la mente in compagnia dell'anima. Fa parte di questo il contatto fra l'organo
del senso e il suo oggetto; e la coscienza del piacere che ne viene quel che si
chiama amore.1
Credo che non ci sia molto di pi da dire sul vero amore. La definizione
sopra ricordata tratta da un testo indiano, gli Aforismi sull'amore, meglio
noto come Kama Sutra. I trattati sull'amore sono numerosissimi e tutti
uomini e donne. Marsilio Ficino inizia il suo libro sull'amore con que
enjoyment of appropriate objects by the five senses of hearing, feeling, seeing, tas
and smelling, assisted by the mind together with the soul. The ingrdient in t
a peculiar contact between the organ of sense and its object, and the consciousn
of pleasure which arises from that contact is called Kama. Pi avanti (p. 4)
confermato : The non-application of proper means, which we see in the brute cra
is caused [...] by their intercourse not being preceded by thought of any kind.
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racconto che non hanno senso se non sono ordinati nel modo in cui se ne
struttura non dovrebbe essere altro che le cose cos come sono, ma le cose
mio).
3. F. Patrizi, Della poetica la deca disputata, Ferrara, Baldini, 1586, 1. 8, pp. 160 sg. e
174.
4.Cfr. R. Nozick, Anarchy, State, and Utopia, New York, Basic Books, 1974, p. 168:
[...] love is an interesting instance of another relationship that is historical, in that (like
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sia nella storia sia in amore, noi avvertiamo le forze che muovon
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concreti e reali.
Ora, non credo sia necessario soffermarsi troppo sul fatto che l'amore,
inteso come relazione tra esseri umani, sia fin troppo spesso mescolato
con il dolore (amore amaro) a causa di frustrazioni e insuccessi. questo
l'argomento centrale della letteratura mondiale ed un punto di partenza
anche per Ficino. Quel che interessa in questa sede sottolineare il fatto
che per Ficino l'amore consiste nel pensiero dell'altro : amare una perso
na significa pensare l'altra persona e, come vedremo pi tardi, anche con
l'anima dell'altro, tanto da poter affermare che l'amore una parte del
l'intelligenza, ed opera della razionalit. Ma la cosa non cos semplice,
e anche per Ficino l'amore una sorta di furore. Tuttavia, l'insania delle
persone innamorate non contraddice nettamente l'uso ordinato del pen
siero razionale. l'innamoramento, partendo dai sensi e dalla fantasia, a
incendiare quel furore. Per Ficino, tuttavia, questo furore non sta al di sot
to, bens al di sopra della razionalit. Perch? plausibile che le impressio
ni sensuali (ad esempio di una persona di bell'aspetto) entrino nell'anima
immediatamente, creando un'immagine la cui gradevolezza viene apprez
5- W. Wieland, Platon und die Formen des Wissens, % Aufl., Gottingen, Vandenhoeck
& Ruprecht, 1999.
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pazzia.
identiche, non sono differenti, allora non sono due, ma una. Lo stesso
concetto di identit crea per in s un dualismo, perch una sola cosa non
pu essere identica se non viene anteriormente e ragionando logicamente
duplicata. A=A vale soltanto dopo aver duplicato A e averlo opposto a se
stesso, giungendo alla conclusione che la duplicazione non era n ontolo
gicamente n logicamente fondata, essendo A identico ad A. Come sostie
ne Gertrude Stein: La rosa una rosa una rosa. Questo esprime - fra
6. F. Petrarca, Familiari , (lettera sull'ascesa al Mont Ventoux), in Prose, a cura
di G. Martellotti etalii, Milano-Napoli, Ricciardi, 1955, pp. 838-839: Quod amare sole
bam, iam non amo; mentior: amo, sed parcius; iterum ecce mentitus sum: amo, sed
verecundius, sed tristius.
7. El libro dell'amore, vi 6, cit., p. 123.
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l'altro - che tutti i valori che si associano al nome della rosa sono in essa
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Non solo l'incontro reale e finale che crea l'unit degli amanti, in cui si
realizza l'unione, ma gi il desiderio unitivo. Ficino descrive questo pen
Io, Giovanni, spesso ho cercato me stesso: prima ho toccato il mio petto, poi
molte volte ho rispecchiato il mio volto nello specchio, ma mai ho potuto dire
di toccare me stesso n di vedermi. Perch, quando cerco me stesso, non cerco
altro che chi cerca, per cui Marsilio lo stesso che cerca ed cercato. Allora,
chi sta cercando? Colui che desidera trovare. Chi desidera ci? Colui che deci
de di cercare. Chi decide? Solo l'anima decide. Quindi sto cercando solo l'ani
ma, quando cerco me stesso, essendo io solo la stessa anima. Sono convinto
11. Ivi, xiv io, p. 292: Praeterea cognoscendo Deum eius amplitudinem contrahimus
ad mentis nostrae conceptum, amando vero mentem amplificamus ad latitudinem di
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certo modo.
atti concreti, ma costituisce una realt che pu essere descritta con gli stru
menti della metafora della dialettica. Senza questa realt l'amore sareb
be poco pi del graffiarsi il petto guardarsi nello specchio. Tuttavia, tale
realt deve essere spirituale. In questo senso va interpretata la distinzione
di varie specie di furore, nella pi nobile delle quali Dio c'ispira, inalza
l'uomo sopra l'uomo e in Dio lo converte.18
El primo furore adunque tempera le cose disadacte e dissonanti, el secondo fa
che le cose temperate di pi parti uno tutto diventano, el terzo fa uno tutto
sopra le parti, el quarto riduce a quell'uno el quale sopra l'essentia e sopr'al
tutto.19
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'amore'.21
zione del Divino: El vero amore non altro che un certo sforzo di volare
21. Theologia platonica, xm 4, cit., p. 231: Ascendit [anima] autem in mentem super
norum capiendorum amore, descendit in potentiam infimam amore inferiorum guber
nandorum. Merito cum sit utrorumque media, diligit utraque [...]. Cfr. op. cit., xiv 1, p.
247 sg., con riferimento al De amore.
22.EI libro dell'amore, vii 15, cit., p. 216.
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