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ommaso Campanella
1.
La profezia
1 Lusiadi di Cames,
una
alla Gerusalemme
presenza
liberatadi
e allarilievo
Gerusalemmenel poema eroico' del
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ANNA
CERBO
Utet, 1962.
L.
Ariosto,
Orlando
fienoso,
2 F. Meinecke, L'idea della ragion di Stato nella storia moderna, trad. it., Firenze, Sanso
ni, 1970,1, p. 148 sgg.
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Sul tema dell'unit del mondo intorno ad una sola religione, intor
no a un solo pastore insiste anche Ferrante Car afa in una corona di
sonetti: l'Austria (1573), per esempio in questo che presenta un am
pio esordio divinatorio:
Ecco ch'io veggio un sol pastore in terra,
un solo ovile ed una greggia eterna,
e una fede e una voglia interna,
un amor, un desio che mai non erra,
una pace che vien da un'aspra guerra,
una religion santa e superna,
una vita perpetua e sempiterna,
e un valor che valor proprio atterra,
una piet che vince ogni disio,
uno sperar ch'accresce la speranza,
una tal carit ch'occupa i sensi:
sotto tre spirti di virtute accensi,
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ANNA
CERBO
Napoli di fine
riprende dalle
riunificazione
Cinquecento
profezie di
del mondo i
2.
individuali.
Mela.
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sti termini:
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ANNA
CERBO
que
os
Gentios
Reis
que
no
all'interno
della
Chiesa.
L'atten
11, p. 916. 1 Cfr. ivi, voi. 1, pp. 321-324. 3 Cfr. ivi, voi. 11, p. 692 sgg.
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morte.1
2 Per quest'opera rinvio al mio saggio, "La Sirenide" di Paolo Regio, Bruniana r
Campanelliana, vii, 2001,1, pp. 77-106.
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CERBO
scopre
Goffredo
le
im
amori
in
carte
scrisse.
Guardiani.
e inopportuna sequenza in cui l'eroe vede in sogno non solo la discendenza de' suoi
lunga e chiara, ma de' principali signori d'Italia, particolarmente napolitani, ora addi
tando l'utilit e il fervore profetico delle ottave perch il vero profeta quello che non
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solo dice le cose future, ma rimprovera a' principi la loro malignit e codardia, e a' p
poli l'ignoranza e la sedizione e' mali costumi [...] (Scritti lett., pp. 358-359 e 386-387).
1 Cfr. le note di G. B. Tafuri nel saggio II canto del Paradiso di Torquato Tasso, Napoli,
1833.
2 Si cita da T. Tasso, Gerusalemme conquistata, a cura di L. Bonfigli, voi. 11, Bari, Later
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ANNA
CERBO
nel concetto, oltre che nella rima, all'ultimo verso (tornate al Sen
5 Sonetto n. 52 (il terzo dei Sonetti alcuni profetali), w. 1-4, in Poesie, pp. 236-237.
6 Ivi, p. 230.
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to del regno di Cristo nel mondo, la cui capitale non sar pi Roma
ma Gerusalemme :
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ANNA
CERBO
far,
se
gli
empi
vi
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fa
La visione profetica del sonetto Der Tod si completa nel ciclo dei
sonetti seguenti: Das Letzte Gerichte, Die Holle e Ewige Ereude der Aufie
rwehlten (Ilgiudizio universale, L'Inferno e Gioia eterna degli eletti),4 me
diante immagini che sono figure del futuro e del divino, nelle quali
i concetti trovano la loro piena materializzazione.
Alla descrizione della morte fa seguito la scena del Giudizio uni
versale prefigurato nel suo compiersi. Dapprima la fine del mondo
con la caduta delle stelle, lo spegnersi della luce della luna e del sole;
poi l'apparizione del Signore nella sua maest regale: amabile ver
so coloro che stanno alla sua destra, minaccioso verso coloro che gli
stanno dal lato sinistro. La sua parola irrevocabile: per i saggi e vir
tuosi si aprono le porte del cielo, per i peccatori l'abisso dell'Inferno.
Il sonetto II giudizio universale di Gryphius un susseguirsi di luce
e di tenebre, un trasformarsi di colori (la luna rossoscura, il sole
tutto il madrigale 10, w. 14-17, della canzone 29, nonch il madrigale 7, w. 14-17, della
3 Rinvio agli studi di M. Szyrocki, Derjunge Gryphius, Berlin, Riitten & Loening, 1959,
e di R. Browning, Towards a dtermination of the cyclic structure of the secular sonnets of
Andreas Gryphius, Daphnis, xiv, 1985, pp. 303-324.
4 A. Gryphius, Notte, lucente notte. Sonetti, cit., pp. 112-116.
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ANNA CERBO
Ihr die ihr lebt komm't an: der HErr / der vor in Schande
Sich richten / erscheint / vor Ihm laufft Flamm' und Noth
Bey Ihm steht Majesttt / nach ihm / folgt Blitz und Tod /
in versi.
il Giudizio universale :
del medesimo tema, Mariani ha potuto dire che solo Michelangelo os sconvolgere
la composizione secolare della scena portandovi il soffio possente del dolore e della
speranza (pp. 173-174). Al centro del dipinto il gesto di Cristo giudice, il suo braccio
minaccioso che raccoglie l'attenzione di tutti, clti in una diversit di movimenti e di
sentimenti pi meno consapevoli.
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ne dantesca dell'Inferno:
Ach! und Weh!
lit dell'anima eletta nel suo accesso alla carit divina: O! wo bin
ich! [...] wie wird mir? (Dove sono io? [...] Che mi succede?),
1 Cito da La letteratura italiana. Storia e testi, voi. xxvi, tomo (Opere di P. Aretino e di
A. F. Doni), Milano-Napoli, Ricciardi, 1976, pp. 518-519.
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ANNA
CERBO
trapposizione
tra
la
terra
/ kein Ertz / kein Marmorstein. / Itzt lacht das Gliick uns an / bald
l'oltr
Mensch betrachten!.2
6.
Atti del 40 Congresso internazionale di studi gioachimiti, San Giovanni in Fiore 14-17
settembre 1994, a cura di R. Rusconi, Roma, Viella, 1996.
4 Ci si convinceva che, al di l dei tempi storici, l'Apocalisse rivelasse sempre la vera
citt di Dio, che pertanto fosse il testo cristiano da decifrare e da conoscere.
54 Tra le tante opere che parlano del pericolo dei Turchi, si ricorda il Discorso della
futura et sperata vittoria contro il Turco di Giovan Battista Nazari (1570), che contiene una
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pea dal 1572 al 1574 e la cometa del 1577) sollecita sempre pi il ricorso
serie di pronostici circa la vittoria dei Cristiani contro i Turchi. La vittoria venne poi
celebrata in un gran numero di poemetti in ottave, in trattati e orazioni ufficiali; anche
attraverso dialoghi lucianeschi e persino in cantari agiografici.
1 Si veda il saggio di P. Sabbatino, Le Apocalissi annunciate. Dai segni astrali del dilu
vio universale (1J24) e della fine del mondo (1y88) al mondo senza fine nelle opere di Bruno, in
Pensiero e immagini, 11, a cura di A. Cerbo, Napoli, Libreria Dante & Descartes, 2003,
pp. 199-275. Al tema del diluvio universale si ispirano molti poeti, sentito come evento
imminente dell'ira divina dinanzi al dilagare dell'empiet. Scrisse un sonetto anche il
sopra citato Arcangelo Spina (Le rime spirituali, cit., p. 121).
2 Molte poesie tassiane prendono ispirazione dalla notte della nascita di Ges; molto
bello il sonetto di A.Gryphius LJber die Geburt Jesu, seguito dal sonetto sulla crocifis
sione : An den gecreutzigten Jesum. Se Gryphius, da luterano, amava contemplare Cristo
crocifisso, Campanella predicava la contemplazione di Cristo risuscitato nella gloria dei
cieli. Si legga il sonetto Nella resurrezione di Cristo e il relativo commento: Il sonetto
riprende coloro che sempre a Cristo crocifisso, e non resuscitato, mirano. E cos san
Bernardo nel Sermone di Pasqua (Poesie, pp. 85-86).
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