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Essere e Divenire nell'Era digitale

Scritto da MarioEs
domenica 10 giugno 2007

Il Filosofo Parmenide - Fonte: Wikipedia

Sto leggendo un libro di filosofia, dopo un pò di anni che non mi capitava.

Si tratta di "Filosofia Futura - Oltre il dominio del divenire" di Emanuele Severino , che tratterò più compiutamente quando avrò terminato di leggerlo.

Nel frangente, il tornare a leggere di Essere e Divenire ha "scatenato" in me una serie di riflessioni sulla nostracultura occidentale e sul concetto di Tempo.

Come afferma Severino, la cultura occidentale è dominata e basata sul concetto greco del Divenire in base al quale ogni cosa viene dal Niente, transita
nell'Essere per poi tornare nel Niente.

Il Divenire è, per così dire, ciò (il Processo) che unisce in un continuum il Niente e l'Essere.

In questo spazio-tempo di riferimento, l'Uomo ha nella Tecnica il suo Strumento-Scopo che con la sua potenza in continuo accrescimento gli offre il Rimedio nei
confronti dell' "angoscia" del Tempo che tutto cambia e tutto trasforma: la Tecnica ha lo scopo di soddisfare gli infiniti bisogni attuali e futuri e portare l'Uomo
(forse) verso la Felicità materiale e anche spirituale.

Uno degli effetti finali della Tecnica dovrebbe essere anche una sorta di "uguaglianza" del genere umano in cui tutti indistintamente potranno soddisfare i loro
bisogni.

Ma il dubbio resta, in quanto la logica scientifico-tecnologica come si è detto anche in altri post è di tipo probabilistico, ossia è valida fino a prova contraria che
confuti le Teorie condivise sulla Natura.

In ogni caso, la Tecnica è il Simbolo per eccellenza della nostra fede di stampo greco nel Divenire: tramite essa trasformiamo le cose e ne produciamo di nuove.

Identico discorso per le Idee che nascono, magari distruggendone altre.

Questo implica che nulla per noi è "eterno", ma tutto diviene.

Non esistono Verità e non esistono Valori immutabili.

Fonte: http://www.nd.edu/~alb/ion.html

Technorati tags:
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Di quanto detto è diretta dimostrazione il fatto che la nostra vita frenetica è "per definizione" (così, almeno, siamo convinti) dominata dal Divenire, ossia dai
continui mutamenti ed in più dall'incertezza sulla qualità e quantità di tali mutamenti.

Nulla resta uguale a sè stesso, tutto muta, si trasforma e si evolve.

La nostra realtà biologica e chimica è in continua evoluzione (verso, ahimè, la vecchiaia e poi la morte...), il clima è in cambiamento (anche se non è chiaro verso
quali scenari), la nostra vita psichica è soggetta a continui cambiamenti a seconda delle sollecitazioni esterne e a quelle "interne", la società e la cultura cambiano.

La stessa politica (incredibile a dirsi!) cambia e con essa le relazioni fra Stati e fra individui.

Panta rei, come diceva Eraclito.

Ciò che conta, per la nostra Cultura, è potere controllare e determinare le trasformazioni della realtà attraverso il continuo potenziamento della Tecnologia, che a
sua volta garantisce la potenza di chi la possiede e quindi la capacità di dominare sugli altri.

Eppure delle Leggi universali esistono.

Le leggi della Fisica, ad esempio o quelle, ancora non chiarissime, della genetica. Insomma, il Divenire diviene non proprio casualmente, ma con un ordine ed
una organizzazione che, come abbiamo visto parlando di reti ad invarianza di scala e di sistemi complessi, addirittura risultano essere validi dalla Fisica all'Economia
alla Biologia ecc..

Pertanto, il Divenire è regolato da leggi, che però essendo di tipo scientifico non hanno valore assoluto ma probabilistico: restano valide fino a prova contraria.

In definitiva, è un gran bel problema capire la realtà che ci circonda e soprattutto stabilire cosa è Essere (cioè immutabile ed universale) e cosa Divenire, ammesso
che possa avere senso scoprirlo definitivamente.

Siamo in qualche modo "condannati" ad una conoscenza soggettiva e parziale della Realtà.

Ciò premesso, volevo parlare di Essere e Divenire nell'era digitale.


Nell'Era della Connessione dove tutti possono interagire con tutti ed in cui Internet ci rende tutti "più vicini" le nostre interazioni che significato hanno?

Nell'Era dell'accesso, a mio parere, forse noi tutti viviamo le nostre vite nell'illusione di interagire realmente con gli altri, ma in sostanza è come se ci
"guardassimo" l'un l'altro mentre viviamo o vediamo scorrere le nostre "vite separate".

Connessi, magari iper-connessi (pensiamo a Twitter), ma indissolubilmente separati, ad interpretare (con poco successo) i significati reconditi di ciò che facciamo.

Alla continua ricerca di "regole" dell'Essere digitali, ma immancabilmente sconfitti dal fatto di "essere diventati digitali" e, quindi, in fondo sconosciuti, come
sempre, a noi stessi e "dominati" dal Divenire impostoci dalla Tecnica.

Internet, quindi, in tale ottica accelera un aspetto centrale della nostra esistenza: la sua "liquidità" (una sorta di Divenire esasperato) e la sua "superficialità" votata
al consumo delle nostre stesse esperienze di vita.

E soprattutto, forse, "sigilla" l'individualismo della nostra cultura occidentale.

Ma, d'altro canto, Internet è anche in qualche modo un immenso "storage" delle nostra vita digitale ed, a differenza della vita reale, possiamo andare a rileggere
il nostro passato quando vogliamo, perchè esso resta lì "per sempre" immagazinato ad uno specifico indirizzo Url.

Nella Filosofia Futura Severino parla di superamento del Divenire attribuendo un nuovo "significato" ad ogni attimo della nostra vita: ogni attimo ha una sua
"eternità" e va considerato in sè e non nel flusso del Divenire.

Uscendo dalla logica greca del Divenire si può forse superare la Fede occidentale nella trasformazione indefinita della Realtà e interpretare il concetto di Tempo
in modo diverso con implicazioni del tutto nuove per la nostra vita.

L'Internet ed il WWW ci stanno portando, in particolare il "web x.o", verso questo "annullamento" del concetto di Tempo.

Pensiamo ai Blog, ad esempio.

Io oggi potrei commentare un post scritto un mese fa da un altro blogger, che se dotato di tecnica sufficiente, saprà che io ho fatto un commento a quel post e
potrà rispondermi.

Inoltre, quel post e quel commento potenzialmente potrebbero restare a quell'URL indefinitamente.

Ci rendiamo conto come sia questo un esempio di come il Tempo venga pressocchè annullato ed ogni attimo venga per così dire ad assurgere ad una sorta di
eternità.

In qualche modo la Tecnica del Web ci sta portando oltre il dominio del Divenire.

Resta da capire il Significato di tutto ciò, ma forse è chiedere troppo.

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