Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
20 in Re Maggiore, Allegretto
Capriccio eseguito assai spesso. formato da una parte in stile pastorale, con una dolce
melodia, accompagnata prima da una nota fissa, quasi a voler riprodurre una zampogna, e
poi da tricordi. Esplode subito dopo in un minore, con velocit, trilli e salti di corde; quindi
ritorna la melodia iniziale, a concludere il pezzo.
N. 21 in La Maggiore, Amoroso, Presto
Ricalca lidea di unaltra composizione paganiniana, intitolata Duetto amoroso. Vi mimato
un dialogo a due, in cui la voce maschile simulata da una romantica melodia nel registro
basso e quella femminile gli fa eco dal registro acuto. Il botta e risposta sfocia in una
pirotecnica sequenza di scale e arpeggi in tecnica darco picchettato, che esprime
lesultanza della coppia.
N. 22 in Fa Maggiore, Marcato
Sembra di vedere due gioiosi amici, che rincasano brilli dopo aver festeggiato insieme.
Questa la suggestione del nostro produttore Gip Barbeschi dopo aver ascoltato la prima
parte di questo Capriccio, che si apre con una spensierata melodia in doppie note -prima
seste, poi terze, quindi decime-, continua con una sezione in cui si succedono accordi di tre
note, simpenna in uno scatto di virtuosismo in tonalit minore, con colpi darco martellati,
trilli velocissimi e salti di corda; infine, si conclude con la ripresa dellidea iniziale.
N. 23 in Mi bemolle Maggiore, Posato
La sua peculiarit la melodia vi espressa con la tecnica delle ottave, in andamento
cadenzato lo assimila a un solenne annunzio, con squilli di trombe. Seguono difficili salti
di note e incalzanti glissati discendenti, che verranno poi riproposti nel finale. La parte
centrale, in tonalit minore, si differenzia dalle altre, perch la sua sezione in velocit
da eseguire con larco alla corda, cio senza colpi darco come balzato, picchettato o
ricochet, ma con arcate il pi possibile legate, anche nei difficili salti di corda dal registro
grave a quello acuto e nelle altrettanto difficili parti con accordi e interessanti progressioni
armoniche.
N. 24 in La Minore, Tema con variazioni, Quasi Presto
Capriccio celeberrimo, tra i pi eseguiti e straordinaria chiusura della raccolta.
Strutturalmente un tema con variazioni, forma molto cara a Paganini, che spesso
utilizzava brevi melodie come trampolino di lancio per la sua esplosiva miscela di tecnica
strumentale e genio musicale. Il tema, incalzante e diabolico, talmente affascinante che fu
riutilizzato da molti compositori, alcuni dei quali di prima grandezza: Liszt lo trascrisse per
pianoforte in pi versioni nei suoi Paganini tudes, Brahms se ne serv per le PaganiniVariationen per pianoforte op. 35 e Rachmaninoff per la sua famosa Rapsodia su tema di
Paganini per pianoforte e orchestra op. 43. Nel corso delle undici variazioni viene proposto
un denso catalogo di tecniche violinistiche, alcune delle quali gi utilizzate nei precedenti
Capricci, tanto da dare lidea di un sommario a conclusione della raccolta. Accanto a
momenti di cantabilit melodica troviamo picchettati, salti di corde, cromatismi, ottave,
terze, decime, accordi, per la prima volta i celebri pizzicati con la mano sinistra e un
pirotecnico Finale con sfolgoranti arpeggi e accordi, che concludono degnamente la
raccolta dei 24 Capricci.
N. 7 in La Minore, Posato
Lintroduzione melodica suonata a ottave parte dal registro grave, per giungere fino alle
estreme regioni sopracute. Seguono scale veloci e brillanti, da eseguirsi con la tecnica
darco del picchettato, ovvero staccando le note in rapida successione sia nellarcata in su,
sia in un tratto di quella in gi, di ardua esecuzione. Anche i pi spericolati vistuosismi sono
inseriti in un elegante sviluppo accordale.
N. 15 in Mi Minore, Posato
Inizio espressivo con bellissima melodia in ottave e progressione discendente con
inserimenti di veloci quartine, in stile di variazione sul tema. In tonalit maggiore la
brillante parte centrale, con scalette di note picchettate, arpeggi e bicordi. Lintensa
melodia iniziale conclude il brano.
N. 16 in Sol Minore, Presto
Capriccio grintoso, da eseguirsi con velocit e bravura. basato su quartine di semicrome
con accenti in forte, passaggi cromatici e arpeggiati: una vorticosa cascata di note.
N. 17 in Mi bemolle Maggiore, Sostenuto, Andante
Ieratica introduzione con unisono e accordi in crescendo, per giungere allAndante,
composto da velocissime volatine: scale di note ascendenti e discendenti, diatoniche e
cromatiche, le quali si alternano a bicordi ritmici. Questi ultimi imprimono alla sezione un
andamento molto scorrevole, interrotto solo nella parte centrale da una sequenza in
tonalit minore di difficilissima esecuzione in tecnica ottave diteggiate.
N. 18 in Do Maggiore, Corrente, Allegro
Nella prima parte di questo Capriccio, dopo unintroduzione in terzine che quasi vuole
evocare gli armonici di un corno, abbiamo un esempio di utilizzo delle possibilit timbriche
e espressive della sola quarta corda, tecnica che Paganini utilizzava sia nei propri
concerti, sia in alcune composizioni (scritte appunto per essere suonate interamente sulla
corda di sol, talvolta scordandola di proposito). LAllegro una pirotecnica successione di
scale di bicordi a doppie terze, che richiede uno straordinario impegno di articolazione e
intonazione alle dita della mano sinistra.
N. 19 in Mi bemolle Maggiore, Lento, Allegro Assai
Brevissima introduzione in ottave, prima nel registro acuto poi in quello grave, per arrivare
a una serena domanda e risposta tra singole note staccate nel registro acuto e bicordi
nel registro grave. Paganini, in concerto, a volte riproduceva suoni della natura come il
canto degli uccelli. Qui ne abbiamo un esempio, interrotto solo da una velocissima e
concitata parte centrale in tonalit minore, da suonarsi interamente sulla quarta corda.