Sei sulla pagina 1di 1

LAMINETTE ORFICHE

Con il termine Lamine orfiche (ma anche laminette orfiche, lamelle orfiche) si indica, convenzionalmente, un
insieme specifico di sottili "foglie" d'oro rinvenute in alcuni sepolcri della Tessaglia, di Creta e della Magna Grecia
e aventi delle caratteristiche funerarie, questo non solo perch rinvenute addosso al defunto ma anche perch in esse
vi sono iscritte delle istruzioni religiose, appartenenti all'alveo della Religione della Grecia antica e pi precisamente
nella qualit di "religione misterica", per condurre il morto nel suo passaggio nell'Ade.
Il messaggio scritto sulla lamina d'oro evoca lo scenario dell'oltretomba nel momento in cui la defunta in
procinto di giungervi; qu essa dovr rivolgersi ai custodi con parole simbolicamente allusive alla sua condizione
privilegiata, perch iniziata alla religione orfica. La defunta dovr immediatamente dichiarare la sua necessit di bere
l'acqua alla Fonte di Mnemosyne (la Memoria) e non a quella dell'Oblio, dove si dirigono a bere gli altri defunti;
bevutane l'acqua di Mnemosyne la sua anima lascer l'Ade per conoscere la sorte privilegiata degli iniziati all'orfismo.
Qui l'acqua della Memoria, contrapposta a quella dell'Oblio, rappresenta l'unica via della salvezza, il vero antidoto
alla morte.
MISTERI ELEUSINI
I misteri eleusini erano riti religiosi misterici che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nellantica citt
greca di Eleusi.
Vi partecipavano uomini e donne, liberi e schiavi, greci e barbari. Gli iniziati ottenevano la speranza, anzi la
certezza, della vita dopo la morte. Non ricevevano solo un insegnamento, ma avevano soprattutto una esperienza del
divino che cambiava la loro coscienza.
I misteri rappresentavano il mito del ratto di Persefone, strappata alla madre Demetra dal re degli Inferi, Ade,
in un ciclo di tre fasi, la "discesa" (la perdita), la "ricerca" e l'ascesa, dove il tema principale era la "ricerca" di
Persefone e il suo ricongiungimento con la madre. Il pi antico documento sul culto lomerico Inno a Demetra che
narra la mitica origine dei misteri: la madre per punire gli dei e gli uomini, si rifiuta di concorrere alla nascita del
grano; e la terra sarebbe rimasta sterile, se Zeus non avesse imposto un accordo che restituiva la figlia alla madre per
otto mesi allanno. Oltre ai riferimenti agrari, per, linno allude chiaramente alla sorte diversa che, dopo la morte,
sarebbe riservata agli iniziati.
Il rito era diviso in due parti: la prima, piccoli misteri, era una specie di purificazione che si svolgeva in
primavera, la seconda, grandi misteri, era un momento consacratorio e si svolgeva in autunno. La cerimonia voleva
rappresentare il riposo e il risveglio perenne della vita delle campagne.
I riti erano in parte dedicati anche alla figlia di Demetra, Persefone, poich lalternarsi delle stagioni ricordava
lalternarsi dei periodi che Persefone trascorreva sulla terra e nellAde.
I riti, le cerimonie e le credenze erano tenute segrete. Gli iniziati credevano che avrebbero ricevuto la giusta
ricompensa dopo la morte.
ORFISMO
L'orfismo stato un movimento religioso sorto in Grecia presumibilmente verso il VI secolo a.C. intorno alla figura
di Orfeo
Si comincia a parlare della presenza nell'uomo di qualcosa di "divino" e non mortale, che proviene dagli Dei
ed alberga nel corpo stesso, di natura antitetica a quella del corpo dorme o addirittura si appresta a morire, e dunque,
quando allenta i vincoli con esso e lo lascia in libert. [...] Il nuovo schema di credenza consiste, dunque, in una
concezione "dualistica" dell'uomo, che contrappone l'anima immortale al corpo mortale e considera la prima come il
vero uomo o, meglio, ci che nell'uomo veramente conta e vale. PG. 127 COLLI
Dentro di noi c' un "daimon", un'anima. Propriamente il daimon un qualcosa di diverso dall'anima come
la intendiamo noi (e come la intende Platone): l'anima il nostro io, quello che siamo effettivamente; il daimon un
qualcosa di estraneo al corpo, un qualcosa di sublime che si trova imprigionato nel corpo. Per gli Orfici non c'
identificazione tra corpo e anima. Il corpo non la casa dell'anima, ma una situazione artificiale: ci che ci deriva
dai Titani. Gli Orfici giocavano sul fatto che corpo in greco si dice soma, ma soma, con diversa accentuazione,
significa prigione. Il corpo quindi la prigione dell'anima, ma anche la tomba (in greco "sema"). Durante il corso
della vita l'anima non pu manifestarsi bene perch ostacolata dal corpo e le uniche occasioni in cui pu manifestarsi
quando il corpo pi debole: nel sonno, in punto di morte... Tutto questo implica un capovolgimento dei valori del
binomio vita-morte: la morte non pi un qualcosa di negativo, bens un qualcosa di sublime, una liberazione dalla
parte peggiore di noi, il corpo.
Altra credenza orfica quella della reincarnazione, ossia della trasmigrazione delle anime. Ma come si fa a
porre fine al circolo della reincarnazione, a far s che l'anima possa vivere senza corpo? La sofferenza un buon
sistema di purificazione; un altro sistema di purificazione la scelta di alcuni modi di vita: la non violenza, il
vegetarianesimo. Proprio il vegetarianesimo era un altro punto di rottura con le religioni olimpiche, che prevedevano
i sacrifici di animali. Anche la partecipazione ai riti un buon modo per purificarsi.
Collegamenti tra orfismo e misteri eleusini

Potrebbero piacerti anche