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RUBRICA
LINTERVENTO DI
FRANCESCO DAVERI e LUCA DANIELLI *
PSICOLOGIA
l tentativo del centrodestra di recuperare consensi passa attraverso una proposta di radicale revisione dellattuale regime fiscale di tassazione dei redditi personali e di impresa. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi hanno parlato dellopportunit di introdurre
una flat tax (tassa piatta), cio di assoggettare i redditi a una sola
aliquota (il 15 per cento per Salvini, il 20 per cento per Berlusconi), al
posto dellattuale sistema di tassazione progressiva che prevede
quattro aliquote e una giungla di deduzioni e detrazioni. La proposta di Forza Italia include listituzione di una no tax area per i contribuenti con redditi fino ai 13mila euro, mentre quella della Lega prevede una deduzione di cinquemila euro per ogni residente.
Eliminando la giungla delle deduzioni e detrazioni, la flat tax
avrebbe il vantaggio di produrre una drastica semplificazione del sistema tributario e una notevole diminuzione della tassazione. Aliquote pi basse potrebbero anche far riemergere fondi oggi detenuti allestero o nascosti nelleconomia sommersa o illegale in Italia. In
presenza di una significativa riemersione di capitali in precedenza
sottratti al fisco, la riduzione dellaliquota nellintenzione di chi la
propone potrebbe addirittura essere associata a un aumento delle
entrate fiscali. I proponenti citano i casi di 38 paesi, il pi importante
dei quali quello della Russia del 2001. In questi paesi, la flat tax
stata quasi sempre introdotta senza rilevanti crolli di entrate fiscali.
La riemersione della base imponibile ha o avrebbe pi che compensato la perdita di gettito causata dal calo delle aliquote.
NellItalia che ha smesso di crescere da troppi anni sotto il peso di
un carico fiscale intollerabile la flat tax sembra luovo di Colombo.
Ma le proposte di flat tax non sono state per ora corredate di numeri.
Eccone qualcuno usando i dati del 2012.
La flat tax al 20 per cento (proposta di Forza Italia) sarebbe da applicare al reddito imponibile netto, cio calcolato sottraendo dagli
800 miliardi di reddito lordo la parte corrispondente alla no tax area
fino a 13 mila euro. I dati dellAgenzia delle entrate sulla distribuzione dei contribuenti per livello di reddito indicano che poco pi del
60 per cento attesta un reddito di 13 mila euro o pi, mentre gli altri
dichiarano meno di quella somma e quindi godrebbero solo parzialmente dello sconto di imponibile. In tutto, con la flat tax di Forza Italia le entrate da Irpef e Ires arriverebbero a 107,6 miliardi. Verrebbero quindi a mancare 95,4 miliardi di entrate rispetto agli attuali 203
miliardi.
Nel caso della proposta della Lega, i conti sono pi semplici. Con
60 milioni di residenti, la deduzione di 5 mila euro pro capite porta a
una riduzione di reddito imponibile per 300 miliardi di euro, abbassando il reddito imponibile Irpef a 500 miliardi. Con la flat tax della
Lega mancherebbero cio 104,75 miliardi rispetto alle entrate attuali di Irpef e e Ires.
Per riassumere, non si sbaglia di molto se si conclude che le proposte di flat tax di Berlusconi e Salvini porterebbero un minor gettito
di circa 100 miliardi a parit di base imponibile.
Come cambierebbero i calcoli se, grazie alla flat tax, davvero
emergesse levasione e lerosione come auspicato dai proponenti?
LItalia non la Russia (n il Paraguay o le Seychelles, gli ultimi paesi
ad avere introdotto la flat tax nel 2010-11), e cos si possono solo fare
congetture. Al momento la stima prevalente indica una cifra variabile tra i 200 e i 230 miliardi di capitali evasi che sfuggono al fisco. Se,
ottimisticamente, tutti i 230 miliardi emergessero alla dogana di Lugano e lo Stato italiano potesse dunque tassarli al 20 o al 15 per cento
con una maggiorazione, potrebbe arrivare a incassare un massimo
di 50 miliardi. Dunque anche nella pi favorevole (ma anche irrealistica) delle ipotesi sul recupero dellevasione, dallintroduzione della flat tax rimarrebbe comunque una perdita di entrate fiscali di almeno 45 miliardi (Berlusconi) o di almeno 55 miliardi (Salvini). Con
ipotesi pi pessimistiche sullefficacia dei piani di rientro dei capitali, la riduzione delle entrate si scosterebbe invece di poco dai 95 o
105 miliardi iniziali.
In conclusione, cos come discussa fino a oggi, la flat tax darebbe
dunque una frustata semplificatoria allingarbugliato sistema fiscale italiano. Ma solleverebbe unesigenza tuttaltro che marginale di
rimpiazzare le entrate fiscali venute meno con rilevanti tagli di spesa
oppure con un drammatico aumento del deficit pubblico certamente difficile da spiegare in Europa e alle agenzie di rating.
* da www.lavoce.info
di MADDALENA BERLINO
Direzione, Redazione,
Amministrazione e Tipografia
34123 Trieste, via di Campo Marzio 10
Telefono 040/3733.111 (quindici linee in selezione passante)
Internet: http://www.ilpiccolo.it
SCANDALI
Una vecchia
conoscenza
A leggere la biografia di Luca
Odevaine torna alla mente la vecchia battuta del grande Tot: A
proposito di politica: c nulla da
mangiare?.
Odevaine, 58 anni, muove i suoi
primi passi nella storica sezione
Pci di Ponte Milvio a Roma. Il suo
percorso politico subisce una
battuta darresto nel 1989, quando Luca subisce una condanna a
due anni di reclusione per spaccio di stupefacenti, ottenendo
lindulto nel 1991, una misura che
annulla la pena, ma a differenza
dellamnistia - non estingue il
reato. Viene successivamente
condannato per unemissione di
assegni a vuoto.
Agli inizi degli anni 90 ritroviamo Odovaine (come allora si chiamava) in Legambiente. in tale
periodo che, per non rovinarsi la
carriera allinterno delle istituzioni, decide di cambiarsi il cognome e diventa Odevaine. Fino
allindagine in corso, nessuno
tuttavia si accorto dei suoi precedenti, eccetto che lamministrazione Usa, che ad aprile scorso gli ha negato il visto di ingresso.
Il cambio di cognome fu unidea
felice, visto che gi nellottobre
1998 il ministero dei Beni culturali pot ingaggiarlo quale consi-
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Sistiana
Nel 1964 iniziarono i corsi per periti meccanici ed elettrotecnici, all'Itia Volta di via Battisti. Il
Piccolo pubblic un servizio con il titolo: "Pap sui banchi di scuola dopo una giornata di lavoro"
(era una novit per Trieste). I corsi, con lo stesso programma di studi dei corsi diurni e la stessa valenza giuridica, avevano per una durata di sei anni e le lezioni andavano dal luned al sabato (nei
primi tempi anche la domenica mattina per le lezioni di ginnastica). Dopo 50 anni i periti elettrotecnici del corso serale hanno festeggiato quel 1964 con una cena. Sono intervenuti, da sinistra a
destra, seduti: Nicola, Veglia, Caramia, Raffaele, Baret e Ferri; in piedi: Skabar, Bretti, Debei, Di
Orazio, Sternar, professor Antonaz, Gualandi, Predonzani, professor Cantisani, Burlo (seminascosto) e il professor Viola.
gliere del ministro Melandri. Da
allora, la sua carriera degna di
un crescendo rossiniano. Non fa
a tempo a lasciare la Melandri
nel marzo 2001 che a giugno lo
ritroviamo al Comune di Roma
come Vice capo di gabinetto del
Sindaco Veltroni, carica che mantiene fino al luglio 2008.
Malgrado liniziare della crisi, il
nostro riesce a restare disoccupato solo per il tempo delle ferie
LE FARMACIE
fondato nel 1881
di Holidays Depression, in
altre parole, sentirsi a terra
durante queste vacanze. Si
tratta di una sindrome la cui
causa principale dovuta alle
scadenze, alla riluttanza di
dover rispettare, a tutti i costi,
gli impegni sociali e gli auguri
doverosi. Per questo motivo ci
si allontana dal vero spirito del
Natale. Difficile sottrarsi ai
sintomi: mal di testa,
agitazione o ansia, difficolt di
concentrazione, calo
dellinteresse per attivit che
normalmente piacciono,
mancanza di appetito, sensi di
colpa (per un sentimento di
inadeguatezza nel preparare
un pranzo eccezionale o di
poter fare il regalo giusto),
indebolimento della capacit
di divertirsi, difficolt di
appagarsi dell'affetto di chi si
ha vicino, stanchezza perenne
con difficolt a riposare, fino
allinsonnia. Proteggersi dal
DAL 15 al 21 dicembre
Direttore responsabile: PAOLO POSSAMAI
Vicedirettore: ALBERTO BOLLIS
Ufficio del caporedattore: MARCO PACINI (responsabile), ALESSIO RADOSSI; Attualit: ROBERTA GIANI;
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