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Domanda: Per par condicio credo sia giusto intervistare anche lei...

Bosone: Vorrei anche ben vedere. Da quando in qua si d per scontato che uno non esista solo
perch non si mai visto? Per esempio, Lei ha mai visto Dio?
Domanda: Beh, certo... gli ho parlato poco fa.
Bosone: Intendo dire, l'ha mai visto in faccia, toccato, tastato, sprimacciato o si basa sul sentito
dire?
Domanda: Beh, in effetti devo purtroppo confessare che anche io sono uno di quelli che si fida del
passaparola.
Bosone: Bravo! Per siccome di lui ne parlano in tanti si d per scontato che esista, mentre visto
che di me ne parla un unico imbecille, si mette in dubbio la veridicit delle sue parole. Un po' come
gli UFO: comincia uno a dire che l'ha visto, casualmente altri mille li hanno visti. E prima? Perch
non hanno parlato prima?
Domanda: Guardi, non mancanza di fiducia, eh? Solo che davvero non sappiamo che faccia abbia.
Bosone: E che faccia dovrei avere? Come quella di un normalissimo Bosone.
Domanda: Ha detto bosone, vero?
Bosone: S, perch?
Domanda: Niente, niente... pensavo di aver capito male. Per, scusi se insisto, a me pare che prima
di Higgs nessuno abbia mai parlato di Bosoni, quindi lei dovrebbe essere unico. O no?
Bosone: Eccerto, come no, uno e trino. Ma secondo Lei, possibile che un unico bosone abbia dato
vita a tutto l'universo?
Domanda: Scusi, ma l'universo non l'ha inventato Dio?
Bosone: Chi?
Domanda: Dio. Non per niente, cercando lei gli scienziati stanno cercando la Particella di Dio
Bosone: Guardi, parliamoci chiaro, io non so proprio chi sia questo Dio di cui parla Lei. Chi ? Uno
scienziato? Un fisico? Un ricercatore?
Domanda: Lui ama definirsi artista. Dice che ha creato l'universo grazie ad uno starnuto e a del
Pongo.
Bosone: Ma figuriamoci! Lo sa quanti protoni, elettroni, neutroni, neutrini, leptoni, quark, adroni,
barioni, fermioni, pentaquark, iperoni eccetera ci sono voluti per creare l'universo e la vita?
Domanda: Neanche un Bosone?

Bosone: Beh, chiaro che s: io.


Domanda: A questo punto viene spontaneo domandare: ma lei che ruolo ha in tutto questo?
Bosone: Posso parlare onestamente? In realt io non c'entro nulla. Le spiego: mi trovavo in un pub
poco fuori l'universo, questo universo, intendo... quello non ancora creato. Stavo sorseggiando un
Lewptiok beltaniano in compagnia di una sventola che non le dico, sfoggiando tutto il mio sex-appeal
ed enumerando tutte le avventure accadute nell'ultimo safari extra-galattico che avevo compiuto due
eoni prima, compresa la creazione di una galassia a spirale, quand'ecco che mi sento battere sulla
spalla con fare poco amichevole. Mi volto e il mio sguardo incrocia quello della cintura di xetoril di
un Rufuliano dell'est della Vonanzia, un pianetoide assurdo che ruota su se stesso ad una velocit
folle ma che ruota intorno al suo sole alla velocit di una lumaca Bretaliana, ovvero praticamente
fermo. Pensi che una rivoluzione totale del pianeta intorno al suo sole equivale a qualcosa come
novemilionisettecentonovantasettemilatrecentocinquantottovirgolanoveperiodico anni luce al
secondo. Insomma, una roba da invecchiare al solo pensiero. Comunque, dopo aver capito chi mi
trovavo davanti ho gentilmente allontanato la bellezza al mio fianco dicendole Scusa, cara, ho un
affaruccio da sbrigare, torno fra due parsec, dopodich ho alzato lo sguardo: le zanne del Rufuliano
stavano colando saliva sulle mie palpebre, le prime, non le terze, qui, vede? Il suo ruggito riuscito a
spettinare le mie sopracciglia, che noi bosoni portiamo lunghe per sfruttarle come riporto sulla fronte
durante i gelidi inverni di Wuxxol. E' la moda, che ci posso fare, e l cos freddo... Mentre con
nonchalanche mi risistemavo le sopracciglia, il bestione mi vomita addosso parole in un gergo che
non conosco. Schiocco le dita in direzione del barista, che intuisce al volo il mio desiderio e mi porta
un altro Lewptiok beltaliano. Con studiata lentezza me lo porto alle labbra, dopodich, con scatto
felino, glielo rovescio sui pantaloni: se c' una cosa che i Rufuliani non sopportano, avere i
pantaloni bagnati. Mentre il bestione riflette sull'accaduto (in un energumeno di tal fatta, prima che il
messaggio arrivi al cervello passano almeno due/tre minuti), io mi appropinquo verso la porta ma
non cos in fretta come speravo, perch lo schiocco di una frusta mesanoica si spiaccica direttamente
sul mio orecchio sinistro, il primo dei cinque, qui dove adesso c' il buco, staccandomelo di netto.A
quel punto ovvio che non posso fuggire, devo comportarmi da bosone e combattere. Mi volto con
scatto felino e spicco un balzo in direzione del bestione, senza accorgermi che la pupattola che mi
stavo lavorando in realt era una mutante gattelliana che si trasforma in un muro di cemento a presa
rapida nel momento stesso in cui i miei anfibi cingolati stanno per colpire la bocca del Rufuliano. In
un attimo mi ritrovo intrappolato, senza possibilit di scampo, quando, incredibilmente, sento il
sibilo inconfondibile di un calcio rotante che colpisce prima il muro, poi il Rufuliano e poi anche il
barista, lasciando miracolosamente intatto il Lewptiok beltaliano. Ero salvo. Chuck Norris mi aveva
appena salvato la vita.
Domanda: Ma perch, Chuck Norris esisteva gi, all'epoca?
Bosone: La verit? L'universo l'ha creato lui...

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