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Questione di temperamento

Eccone qui un altro. Ogni giorno almeno uno che mi dice la stessa frase lo incontro.
"Per, Giuseppina... alla sua et ancora in giro. Arrivassi io a 77 anni come lei!".
Oggi capitato in stazione. Che poi non che io viaggi cos spesso in treno, ma dovevo andare a trovare
un'amica che si rotta il femore e... Eh, dovevo!
Comunque, anche stamattina: "A 77 anni viaggia da sola? Non ha nessuno che l'accompagna? Dov' che si
firma per invecchiare come lei?"
Fan tutti gli spiritosi. Pensano che sia una sorta di miracolo vivente, ma se sapessero che la buonanima di mia
mamma arrivata a 123 anni...
Il fatto che son sempre stata attenta, ecco. Alimentazione sana, cibi freschi, niente alcool.
Mica quelle robe piene di conservanti come van di moda adesso. Eh, no! Poco caff, anche, che mi rende
nervosa.
Proprio l'altro giorno il medico mi fa: "Giusy - mi piace farmi chiamare Giusy - mi raccomando la pressione. Stia
tranquilla e serena e vedr che anche lei camper cent'anni e pi come la sua povera mamma".
S, perch in realt io ho un bel caratterino. M'infervoro facilmente, perdo subito le staffe, non le mando mica a
dire! Solo che poi mi sale la pressione e quando mi sale la pressione vedo tutto rosso e non capisco pi nulla.
Allora, quando sento che il sangue mi sta arrivando alle tempie, devo tirar fuori le gocce alla valeriana e
metterne due o tre sotto la lingua, cos mi calmo e non combino disastri.
Col carattere non ci si pu far nulla, purtroppo. Come dice quel detto? "Chi nasce rotondo non muore
quadrato" e io son nata rotonda e morir rotonda.
Fondamentalmente sono una persona tranquilla, ma ci sono cose che mi mandano letteralmente in bestia. Tipo
quando vedo qualcuno che fa del male ad un innocente, che maltratta i bambini, gli animali o che tratta gli
anziani come bestie, negli ospizi lager.
Mi va subito il sangue alla testa e poi... eh, poi non mi tiene pi nessuno ed ogni volta, ogni santissima volta poi
mi tocca rimediare in qualche modo.
Meno male che sono anche furba.
Furba e fortunata, dai!
Le rare volte che mi capitato di essere testimone di un maltrattamento o di vedere qualcuno mettere le mani
addosso a un innocente non c'erano testimoni. A parte me, ovviamente.
E in quel frangente niente, non c' niente da fare. Se non son svelta con le gocce di valeriana...
Fanno malissimo questi sbalzi di pressione.
Ma pi che altro mi d fastidio sporcarmi.
E dire bugie.
A volte per ci vogliono. Non che me le vado a cercare, succede! E poi, ognuno deve essere responsabile delle
proprie azioni ed accettarne le conseguenze. Se uno fa il bravo non ha nulla da temere, no?
Come oggi, per esempio.
Sembra sempre che i vecchi si lamentino dei giovani, ma se aveste visto e sentito quello che ho visto e sentito
io vorrei vedere se non mi avreste dato ragione. Solo che non c'erano testimoni, a parte me, quindi potete solo
fidarvi della mia parola.
Per farla breve, sono l sulla pensilina praticamente deserta che aspetto il treno quando arriva sta marmaglia di
ragazzini. Io dico: con tutto lo spazio che c' dovete passare proprio dietro di me e spintonarmi?
Alla prima ho fatto finta di niente.
"Giusy" mi son detta "lascia perdere, son dei ragazzini" e mi sono allontanata dal gruppetto. Ma si vede che
loro ormai avevano adocchiato il capro espiatorio, la vittima, chiamatela un po' come vi pare. Insomma, non mi
ripassano dietro un'altra volta? E gi un'altra teoria di spintoni. Tutti, eh? Nessuno escluso! Quanti saranno
stati? Sei, sette... Anche l Giusy stai tranquilla, Giusy fai finta di niente, Giusy allontanati.
Mentre mi allontano metto una mano nella borsa per cercare le gocce e sento la boccetta l, a portata di mano,
cos mi tranquillizzo. Il dottore stato tassativo, non devo arrabbiarmi, non deve salirmi il sangue alla testa che

poi non rispondo delle mie azioni!


Li sento ridere ma faccio finta di niente. Ridono per il mio cappotto a fiori. Cos'avr mai, il mio cappotto, che
non va non lo so, ma faccio finta di niente tanto il treno sta arrivando.
Cammino veloce per portarmi all'ultima carrozza cos sto tranquilla e magari leggo un giallo, che mi piacciono
cos tanto quelli della Agatha Christie!
Non faccio in tempo a mettere il piede sul predellino che mi spintonano un'altra volta e a momenti casco per
terra. Ci manca solo che pure io mi rompo il femore! Comincio a sentire le orecchie ronzare per penso: "prima
mi siedo e poi prendo le gocce" e mi dirigo verso una carrozza senza teppisti. Ma si vede che oggi dev'essere
uno di quei giorni in cui non si pu esimersi dal dire, dal fare! Insomma, tempo tre secondi e sono tutti nel mio
scompartimento, completamente vuoto. Faccio per uscire ma loro niente, si frappongono fra me e la porta e io
sento il sangue che scorre pi velocemente nelle vene e i polsi che tremano.
"Lasciatemi in pace che se mi arrabbio divento una furia!" li avverto con tutta la veemenza di cui sono capace
ma loro niente, ridono, sfottono.
"E cosa vorresti farci, sentiamo? Ci prendi a borsettate?" dice uno, il pi strafottente.
Che poi, magari sono anche dei bravi ragazzi, presi singolarmente, ma in gruppo si sa, si fanno forza l'un l'altro.
Metto la mano in borsa per cercare le gocce, sento che sto per perdere il controllo e non devo perdere il
controllo. Se mi si alza la pressione son dolori, lo dice anche il medico!
Estraggo la boccettina ma il teppistello urla, ridendo: "E' armata, armata!" e con una manata fa volare la
boccettina, che va in frantumi sotto un sedile.
"Eccola l, la tua pistola, nonna!" dice ridendo con la bocca cos spalancata che a momenti gli vedo il colon!
Insomma, io ci ho messo tutta la buona volont del Ges ma sento che sta succedendo di nuovo.
Ormai il processo avviato, dovr persino sporcarmi e non ho nemmeno portato un cambio di abiti. Potevo
mai immaginare che degli stupidi ammassi di ormoni se la prendessero con una signora come me?
Il ronzio si fa pi forte, vedo le vene sulle mani gonfiarsi, le sento ingrossarsi anche sul collo.
La risata sguaiata del brufoloso pian piano scema.
Dev'essersi accorto che i lineamenti del mio volto stanno cambiando.
Immagino che anche gli altri si stiano accorgendo che i miei denti e le mie unghie sono diversi, un po' pi lunghi
e un po' pi appuntiti.
Penso che avere gli occhi iniettati di sangue che si infossano nelle orbite non debba essere un bello spettacolo,
sar per quello che adesso mi osservano tutti con un'espressione tra l'incredulo e lo stupito.
"Vi avevo avvisato" esclamo con voce roca e cavernosa "ma non avete voluto darmi ascolto".
Chiss se riescono a scorgere quellultimo, flebile barlume di piet nei miei occhi?
L'ultimo ricordo cosciente che ho l'urlo di uno dei ragazzini che tenta di aprire la porta dello scompartimento
e scopre quanto facile staccare un braccio da un corpo. Peccato che entrambi siano i suoi.
Il medico me lo dice sempre: "Tieni d'occhio la pressione, Giusy, o ti verr un forte mal di testa".
Ogni volta vorrei aggiungere che oltre al mal di testa devo anche portare i vestiti in tintoria, ma non saprei
proprio come spiegarglielo.
Ora, invece, dovr trovare una spiegazione plausibile per il controllore, quando verr a chiederci il biglietto e
scoprir sette cadaveri orrendamente maciullati e un'unica superstite letteralmente coperta di sangue.
Fortuna che ho settantasette anni e un aspetto mite e gentile.
Adesso, almeno.

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