Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
capitolo primo
..-.___-.._
_.___i_______
Secondo tirftipiiiitme abbastanza alfermztta. l`idea di risurrezione non avrebbe preso corpo. nel pensiero giudaieo. che all`inizio del ll secolo prima della nostra era, ai tempi delle persecu-
zioni di Antioco Epifane contro coloro che si opponevant) 1tll`ellcnizzztziotte del popolo ebreo e che volevano salvaguardare le
prescrizioni della legge ntosaiczt secondo Finterpretztzione che
le veniva tlata in quelfepocz. Essendo Dio il padrone e il dispensatore di ogni vita. non tlovexttt forse. per timore del suo popolo. ridare la vita a quanti Pavevant) sacrificata per restargli fe-
loro che llmntvztnti al punto da morire per lui? No, Dio ttiantiene le sue promesse. Si riservavti, in un avvenire pi o utenti lontano, di restituire la vita a coloro che l`avevano sacrificata per
restare fedeli alla sua Legge. (pianto affermano il profeta Daniele e latttore del secondo libro dei Nlacczibei.
Bench il nome di Amiocti Epifane non appaia nel libro di
Daniele, si ammette generalmente, a partire dallo storico ebreo
zione'. che ne sar di coloro che, fedeli alla Legge. avranno or-
mai abbandonato il ittontlo dei viventi? La risposta a (presto interrogativo zittgoseiatite (lata solo all`inizio del capitolo I2.
tluttqtte con l`ultima visione tlescrittzl dal profeta:
18
zione:
l9
Un certo numero di espressioni di questo testo di Isaia si ritrova, o ha il suo equivalente, nel versetto 2 del testo di Daniele:
`rivivere` e vita`, svegliarsi `gli aibitanti della polvere' e coloro che dormono nella polvere'. ll prestito di Daniele dallo
pseudo Isaia certo. Ma quando lo pseudo Isaia parla di una risurrezione dei morti, la intende in senso proprio e personale oppure in senso figurato e collettivo? Sono gli individui che devono risorgere o solo il popolo di Dio che, momentaneamente
20
probabile.
;
Era utile far tiotare tutti questi prestiti dal libro di Isaia: essi ci
Dopo la morte noi sianto solo ttn`anitnat separata dal suo corpo,
ma che conserva malgrado tutto la sua coscienza e la sua perso-
2|
in cui ritroveremo un corpo: ci sar la risurrezione (lei corpi. Secondo tuficonogrztfizt popolarizzata (la celebri pittori. le tombe
si apriranno e tutti i corpi ne usciranno per riprendere vita e raggiungere le anime che li attendono, in cielo o nelfinferno. Mo-
(lo evidentemente troppo sentplicistico (li rappresentarsi la risurrezione in quanto. come tutti sanno, non vi pi alcun 'corpo`
me una ri-creztzione (lei corpi (la parte (li Dio. Molti sono (li
questa opinione (iggi. Ma comunque. per noi ora, propriamente
parlamlo, il termine `risttrre2ione` non pu ttpplicarsi che ai corpi; lanin1z1 immortale e non deve quindi riprendere vita.
Non era cos per Daniele che aderivzt a uifantropologizt pri-
mente con qttesto qualcosa tratto (lalla terra che il nome (lel primo uomo, Ada/n, (leriva dal termine ebraico che significa suolo o `terra`, 'adamulr vero che per (liventatre un essere vi-
terra, (lel soffio vitale che, nella Bibbia, 'assume nomi (lversi:
nur/tanza, izcfarh o run/z. Ma indipendentemente tlal suo nonne
22
corpo e animal, ma in modo sintetico, come ttnunit di potenza vitale, o (per parlare secondo la tiostra terminologia moderna), come un organisnui psicofisico. Ci significa che le diverse membrzt o secrezioni dei corpi, quali le ossa. il cuore, i visceri, i reni, come la carne e il sangue, possono essere tutte concepite come capaci di esprimere propriet psichiche5. In altri
termini tutta la vita psichica delluomo, la sua conoscenza, il
23
corpo da ritrovare. |)all`altrz1 l`uomo ha perduto quasi ogni lorma di vita cosciente. 'l`utt`al pi non che un`ombrai perduta
nelle tenebre: ed ecco che. alla risurrezione. ridiventtt un essere
ombre (i Rep/iulm) che hanno solo una parvenza di vita. Questa desolazione assoluta del soggiorno dei morti ben tlescrittai
dal salmistzl:
lo sono colmo di sventure.
la mia vita vicina alla tomba.
Sono anitoveratt) tra quelli che scendono nella fossa.
sono conte un uomo ormai privo di forza.
7 Vedere P. Dllonsn-L. "Le sjour des morts chez les lzilay-'ltmiens el les HebrellX". RB. 4 ( i907) 59-78 e NJ. TRUSIP, Primiliiw' Cirutcwzyifirntis' (Jeuh um!
the Net/ivi' World in the Old Tartuniun! (Biblica et Orientalia. 2|). Rome 1969.
24
b) Ma c' un modo ancora pi radicale di concepire la condizione tlelliomc) dopo la morte. Si fonda sui racconti della Genesi. Riprendiamo il testo di Gn 2,7 che racconta la creazione
tlelfuomo, traducentltilti molto letteralmente: Allora Jahve Dio
form luomo polvere tratta dalla terra l 'up/zur min/m 'uclzzmu/z]
e insufll) nelle sue narici un soffio di vita e l`uon1o divenne un
essere vivente. lftiointi non tlunqtie che 'polvere` e. dopo il
peccato originale, Dio pu dirgli per punirlo della sua colpa:
Con il sudore del tuo volto matigerzli il tuo pane finch tornerai
alla terra I Im 'cidwnu/z l di cui fosti l`ormato, perche' tu sei polvere [hp/zur] e ritornerai alla polvere. Nessun accenno allo
Sheol in questo testo; pi semplicemente Poperzt della creazione
si disgreghern: Dio ritirer tlalfuomo il soffio vitale che gli ha
dato, e fuomo ritorner alla polvere di cui fu formano. Realt
bene espressa dalflcclesiziste: Prima che |...| ritorni la polvere
alla terra, confera prima. e lo spirito torni a Dio che lo ha dato"
(l2,7). In modo ancor pi tlrznmnatico lo stesso zitttore, che non
credeva ancora a una vita dopo la morte, poteva scrivere:
Il profeta Dania/z' ( I 2. I -3 )
wu:
l`atto che Dio riprende il sol`l`io vitale che aveva `prestato` alPttomo; questi ritorna allora alla polvere (li etti l`tt ltortnztto. ln
tiessuntr di questi testi si accentua ad una discesa nello Slteol.
Dopo la morte Puomo non pi ttulla.
ln che prospettiva si pone Dn 12,2? ln quella di Gn 2,7 e
sottolttezttzt. la traduzione atderente al testo proposto tlall`autore e poi. tra parentesi quadre e virgolettato. il testo della Cll [n.d.t.|.
26
morte l`ttomo non scende nello Sheol, ma essendo `Terroso' ritorna semplicemente alla terra dalla quale fu tratto (vedere Gn
3,19). Sdraiati nei loro sepolcri gli uomini sembrata) dormire
i1ell`atteszi del giorno in etti si risxfeglieranno Lfevento che noi
chiamiamo risurrezione concepito come un risveglio. Rilroveremo le medesime espressioni in numerosi testi del Nuovo Testamento.
risveglierztnno: gli uni :illa vita eterna, gli altri alla vergogna e
per lint`amia eterna. Incontriamo immediatatiieiite una difficolt. Secondo questa traduzione la risurrezione dei morti non
che Daniele abbia pensato a una risurrezione degli empi. Egli ri-
27
distinguere due parti in un gruppo unico che appena stato nominato; il senso supposto dalla traduzione della Bibbia di Gerusalemme. Ma essa pu anche atpplicarsi a due gruppi che sono
Alla fine del capitolo 1 I Daniele descrive tnfinvasione destinata a mettere a ferro e fuoco quella magnifica terra la Pale-
tempo di angoscia. conte non c`erz1 mai stato dal stirgere delle
cui 'sar salvato il tuo popolo, chiunque si trover scritto nel libro' (12,lb). Tra tutti coloro che saranno ancora in vita a1 mo~
mento della grande prova escatologica sar tlunque operata una
separazione: gli uni saranno messi a morte dalfinvasore, gli altri sluggiranno al massacro, e saranno gli iscritti nel libro della
vita. A1 versetto 2a Daniele considera poi la sorte di coloro che
erano morti prima tlelfinvasione tlevastante. Anche tra costoro
si far una scelta in quanto solo molti tra coloro che dormono
nel suolo di polvere si rsveglieranno. Gli altri non si risveglieranno ma rimarra|ii1t nella morte.
28
di innesti due gruppi che parla il versetto l2h, che non bisogna
legare grammatica!mente al versetto l2a ma che forma tina frase indipendente. con il verbo 'essere' stittintesti come spesso avviene nell'ehraict biblico. Bisogner dunque tradurre cos citiesto versctto l2b: "Questi [sono] per la vita eterna, c|uelli [sono]
Il mondo nuovo
Come si rappresenta ltztniele il mondo nuovo in cui tlestinato a vivere il popolo di Dio, una volta ridotti allimpciteiizzt i
suoi nemici: il popolo di coli .o che sono sfuggiti alla distruzione della grande prova escatoiugiczi e coloro che si sono destati
dal loro sonno di morte?
Gli eventi di cui parla Daniele si sittiano `al tempo della le`ine`
(ll,4();l2,9), in quel tempo (l2,l), 'alla fine dei giorni'
29
(12,13). Leggendo queste espressioni molti possono essere tentati di attribuire loro il senso cosmico al c|uale siamo aibituztti
sempre. Una nota della Bibbia di Cerusalennne Ip. l945 tr. it.|
spiega: "ll v. precedente l`a pensare che non si tratta qui soltanto
rioso. Ma se Daniele avesse inteso. in l2.3. descrivere la condizione lisica futura dei risuscitati. perch non avrebbe parlato
dei `saggi` (vedere Dn ll.33.35;l2,l()). di coloro che avranno
indotto molti alla giustizizUW? Le riflessioni che seguono si situano sulla linea indicata da P. Grelotl-*r L'ipotesi di una speculazione sull`im|nortzilit astrale non (la prendere in considerazione. Ci si pu anche ehietlere se il testo alluda alla meta-
vulrpszar e! rhnlqqic' :le les/navate. lurers' (le Ybrllunsr ( I 979 )_ rl, Lnrqg
30
saggio tnfiiitelligenza (15.8). Qui dunque la sapienza ad essere paragonata a una luce che consente agli uomini di non pecca-
obbediti. ll nuovo popolo di Dio non sara composto che da giusti` (ls 60,2l ). Non il caso di parlare di una traslormztzione fi-
' Citato da J.'l`. MILIK. "Problmes de la littrature Henochiqtte la lumire des fragmcnts arannens de Qumrii". HTR 64 t l9l ) 333-378. p. 345.
3l
Nulla consente tlunqtte di petisare che [Daniele zlbbizt prospettato un destino del popolo eletto non lo *alizzztto stilla terra. una
terra comunque idealizzzttat. Poich. come zibbiztttiti visto pi sopra. la risurrezione dei morti segner la fine della maledizione
me seguito della citazione riportata pi sopra: "A parle una certa insistenza sulla retribuzione individuale. 'assicurata dalla ri-
un testo come quello di Zc l4,6-l l . l-Zl? 'Tuttavia lespressione vita eterna` sembra alluderc a un trionfo tlefinitixfci di Dio
sulla Morte: si ritrova allora la prospettiva aperta da ls 25,64%".
La profezia di Zc l4 immaginztvat che il tlestinti del popolo di
Dio si sarebbe compiuto sulla terra.
Riassunteitdo. ecco come si possono rappresentare gli eventi
del tempo della fine di cui parla Daniele. ll popolo di Dio dovr affrontare un periodo di persecuzione vicilentzt e di indicibile
miseria (I l,4la;l2,2b). Ma Dio, tramite il stro angelo Michele.
interven per porre fine a questo oscuro periodo ( l2, l p). ln quel
tempo tutti i giusti si risveglieratnno dal loro sonno di morte
( l2,2). Essi non erano pi che *polvere* ma riprenderanno a vivere, come in virt di una ri-creazione dei loro elementi fisici.
Unendosi a coloro che saranno sopravvissuti alla grande prova
escatologica, formeranno il nuovo popolo di Dio su una terra le
cui condizioni fisiche saranno mutate, soprattutto nel senso che
la morte sar abolita: Fumanit sar reintegratzt nella condizione
che aveva prima del peccato originale in una specie di paradiso
terrestre' ritrovato. l membri di questo popolo saranno ntoralmente trasformati, perfettamente soggetti alla volont di Dio. Si
inauguifert allora un'era di pace, di gioia e di luce.
capitolo secondo
la scrisse poco dopo tali eventi, verso gli anni I6()- ISI) a.C, il che
torturato, tignuno dei sette fratelli ha il tempo di atllroiitzire il tiranno con parole che esprimono la propria fierezza di morire
per Dio e per le sue leggi. Due di essi colgono Poccasione per
ttflermtire la loro fede nella risurrezione. Cos il secondo lo apostrofa in tal modo: Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re del tnondo, dopo che saremo morti per le sue leggi.
ci risuscitert a vita nuova ed eterna" (75)). ll ciuarto fratello pro'7 Per maggiori tletlatgli, vedere PUI-ZCH. Lu (`r_\frncc, top. rif., p. 85.
33
La risurrezione
la loro morte come un castigo di Dio ( 1238-42). Giuda Maccabeo ordina allora di offrire sacrifici per i combattenti morti in
quelle condizioni:
34
Poi fatta una colletta. con un tanto a testa, per circa tluemila dracme
tfargento. le invi a Gerusalemme perche' fosse offerto un sacrificio
espiatorio, compiendo cos uifazione molto buona e nobile. suggerita dal pensiero tiella risurrezione. Perch se non atvesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati. sarebbe stato strperfltnx
e vano pregatre per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservitta a coloro che si atdtlormentztno nella morte con
sentimenti di pieta. la sua considerazione era santa e tlevotzi. Perci
egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti. |Jerch fossero
assolti dal peccato l l2.43-45l.
questo evento accadr il giorno della misericorclizt. occorre intendere: quando Dio conceder misericordia al suo popolo dandogli la vittoria completa e tlelinitivzt su tutti i suoi nemici
(8,5.27;1 1,10). dunque nel giorno in cui Dio assicurer la restaurazione tlelinitiva del suo popolo che avverr la risurrezione
dei giusti :affinch possano partecipare ai destini del popolo
nuovo. la medesima prospettiva che si ritrova nelle profezie
di Daniele.
35
L'anima e il corpo
Resta da risolvere un problema. Come si rappresentava la ri-
In due riprese lautore del secondo libro dei Matcealwei (listingue nell`uotnt due componenti che sarebbero l`anitnzt e il corpo. Fa dire a Eleazar, il tlottore della Legge il cui supplizit) pre-
ll corpo tlunqtte la parte tlelfuomt) che si vede, che si tocca. quella che subisce la sofferenza. Lo conferma un altro passo.
Vien chiesto a uno dei fratelli: Sei disposto a mangiare, prima
che il tuo corpo venga straziato in ogni suo meinbro`? (7.7; vedere 9,7). Uanitna, invece, costituisce il principio delle nostre
passioni e dei nostri sentimenti. Antioet) furioso *nel suo ani~
|_1J_o_` lCElz come una be|va`|'-*' (5,l I). Di fronte alla sicurezza di
uno dei sette fratelli non pu fare a meno di animirztre `l`ztttittiti`
l* Occorre tener presente che il sostantivo fenttuinile francese 'me` significa in itatliztno sia `animo` che `anima`. e che questi due termini compaiono alternativanletite nelle traduzioni italiane. compresa quella biblica della (fl-II
|_n.t|.t.|.
36
capitolo terzo
titi erano perseguitati dai pagani (I Ts 2, l4). Non potendo andare personalmente a conlortztrli (2.l8) invia loro una lettera tramite il suo discepolo Timoteti (3,2-3). la prima. lettera ai 'Fessalonicesi.
La Parusiat
Alfinizit) della stia lettera (l.9-l()) Paolo ricorda ai cristiani
di Tessaloniczi ciuale l`u la sostanza della stia predicazione: convertirsi al Dio vivente abbandonatntlo il culto degli idoli; attendere il suo Figlio che egli lia risuscitatti dai morti e che deve ritornare dal cielo per sottrarci alla collera di Dio. I cristiani vivo-