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Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi Palazzo Chigi - Roma

Oggetto: Autostrada Tirrenica Egregio Signor Presidente, Le scriviamo questa lettera per esprimerLe, con brevit, i motivi per i quali il progetto relativo allautostrada Tirrenica contrario agli interessi locali e nazionali. Vogliamo innanzi tutto sottolineare il fatto di come questo progetto, in netto contrasto con gli orientamenti europei, stravolga il Piano Generale dei Trasporti del Governo Amato 2001 che prevedeva la messa in sicurezza della S.S. Aurelia e stanziava 345 Mld di lire per gli interventi pi urgenti. A questi orientamenti in sede comunitaria aggiungiamo ora, Signor Presidente, alcune considerazioni relative ai gravi motivi che sono alla base dell'ampia opposizione a quest'opera. Negli ultimi tempi c stata, in Maremma, una lunga serie di manifestazioni per impedire la realizzazione dellautostrada Tirrenica, qui popolarmente nota come SpaccaMaremma, iniziate da Italia Nostra nazionale, le quali hanno assunto un vero e proprio carattere di massa grazie alladesione di grandi associazioni ambientaliste: WWF, Legambiente, Fai, Coordinamento No Sat, e di comitati locali nati tra Civitavecchia e Rosignano, oltre alla convinta partecipazione di componenti e formazioni politiche, quali Sinistra Ecologia e Libert, MoVimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori, settori crescenti del Partito Democratico ed altri. Lultima iniziativa del 5 Marzo scorso, allorquando tutte queste forze sono state accolte in audizione dalla 7a Commissione del Consiglio Regionale della Toscana. Adesso ci rivolgiamo a Lei perch questo crescente consenso popolare pu e deve pesare nelle scelte che riguardano il futuro assetto ambientale e socio-economico del territorio come gli stili di vita delle comunit residenti. Per fare ci indispensabile superare la sordit verso le nostre ragioni fino ad oggi dimostrata dagli organi ministeriali e della SAT contestualmente alla Giunta Regionale. LAmministrazione Provinciale e il Comune di Orbetello hanno fatto sostanziali osservazioni al tracciato proposto fino a ricorrere al Tar. La risposta stata lavvio degli espropri senza neppure attendere il pronunciamento della Giustizia Amministrativa. Le richieste che avanziamo sono estremamente semplici e ragionevoli. Come si gi detto e come motiviamo nel proseguo di questa lettera, rivendichiamo la rinuncia allinutile e costoso progetto autostradale per mettere in sicurezza lAurelia a sud di Grosseto, fino a Civitavecchia come strada nazionale, mantenendola di propriet pubblica invece di essere regalata ai privati. Quali sono, per punti, i motivi ispiratori della nostra posizione? Eccoli: 1 La Maremma una delle zone pi belle dItalia. Racchiude spiagge incantevoli e paesaggi noti nel mondo, borghi antichi e resti archeologici, molti dei quali risalenti agli Etruschi. Il centro storico di Tarquinia, parlando della parte meridionale, un gioiello di architettura medievale, rinascimentale e ottocentesca; ospita tombe etrusche di valore analogo a quelle di Pompei. Ville romane si trovano ad Ansedonia, a Capalbio e un po ovunque nel territorio, che reca anche una ricca presenza di vestigia medievali. Grazie a questo suo fascino tutta la Maremma, a Nord e a Sud di Grosseto, ha potuto realizzare negli anni un proprio miracolo economico che ha contrastato gli effetti sociali di un significativo processo di de-industrializzazione, il quale ha colpito soprattutto il comparto estrattivo. Il turismo, insieme allagricoltura di qualit e allagroalimentare, qui, come a livello nazionale, lattivit economica pi importante e promettente. Il turismo, come Ella ben sa, rappresenta il 10 per cento del reddito italiano. Nei comuni maremmani, soprattutto della costa, questa percentuale molto pi alta: sfiora il 30 per cento. Lautostrada ferirebbe gravemente questa economia fatta di ristoranti, agriturismi, alberghi, bed & breakfast e di tantissime attivit a conduzione familiare, e tenderebbe ad omologare la Maremma tosco- laziale al resto del Paese, proponendo peraltro un modello di sviluppo che non c pi in tutto lOccidente, quando le sue maggiori chance derivano invece dalla massima tutela delle proprie peculiarit ambientali e storico-sociali. Anche per questo lautostrada Tirrenica immancabilmente destinata ad impoverire la Maremma e la sua popolazione.

2 C qualcosa che giustifica un cos grande sacrificio? La risposta no. Il sostegno finanziario di questa Grande Opera pericolante e dubbio. Esso basato sul project financing e su una previsione di traffico gi insufficiente a garantite lequilibrio economico della gestione quando lautostrada venne ideata. Affinch i conti tornassero almeno sulla carta, allepoca il concessionario SAT scrisse nei propri atti ufficiali che larea veniva percorsa da 30mila veicoli al giorno, su media annuale; in realt ve ne transitavano appena 17mila. La situazione oggi diversa, in peggio: per la crisi il traffico cala non aumenta. Ma questo non preoccupa i beneficiari della concessione, perch infatti con la delibera del 3 agosto 2012 il CIPE si assume tutti i rischi delle 2 variabili fondamentali, come chiaramente specificato a pag. 2. -permane a carico del concedente la variazione sullattendibilit delle stime di traffico e sulla congruit del costo delle opere Cos, trasferiti i rischi fondamentali allo Stato, si lascia alla concessionaria privata solo il rischio del tutto marginale della manutenzione dellopera. Il sogno di qualsiasi impresa: utili garantiti, debiti a carico dello Stato! Ci domandiamo: prima con la regalia di una infrastruttura, lAurelia, il cui ammodernamento nel tratto a Nord di Grosseto stato pagato dai contribuenti, e poi con il ripiano del forte disavanzo di gestione, quanto costerebbe alla comunit nazionale la movimentazione, in autostrada, di un numero tutto sommato minimo di veicoli? Quindi: non questo incompatibile con le attuali ristrettezze economiche per le quali si tagliano i servizi pubblici?

3 Il costo del pedaggio elevatissimo, il pi alto dItalia, tra i pi alti dEuropa: si parla di ben 18 centesimi a chilometro: unaltra tassa a carico particolarmente dei residenti (il 60% del traffico locale), che sottrarrebbe risorse allo sviluppo. Si dice che questi potrebbero ricorrere alle complanari, ma nel Lotto 6A dove i cantieri della Tirrenica hanno gi aperto, non vi traccia di viabilit alternativa, piuttosto di viabilit esistente, in alcuni casi di strade poderali di 4 metri, assolutamente inadeguate, al di sotto degli standard di sicurezza stradale per il traffico previsto, di mezzi pesanti e agricoli. La SAT non ha previsto una perfetta ricucitura del territorio, privato della SS Aurelia, cos come non ha progettato una viabilit continua tra i Lotti. Limpressione che si voglia ritardare il pi possibile la costruzione delle complanari, del resto di difficile inserimento nel territorio, per aumentare gli introiti. La Maremma negli ultimi decenni ha molto cambiato la sua fisionomia: adesso caratterizzata dalla presenza di centri relativamente importanti quali Orbetello, Civitavecchia, Grosseto, Follonica, e di una miriade di localit minori dellentroterra. Sono numerosissimi quei Maremmani che continuano ad abitare in un piccolo paese e a lavorare in uno degli agglomerati urbani pi grandi. Il pagamento di pedaggi esosi li obbligher a cambiare modo di vivere, in peggio naturalmente, per vari motivi. 4 Il progetto ha come finanziatore principale e originario il Monte dei Paschi di Siena, il cui vertice del tempo indagato per scandalose operazioni finanziarie che hanno portato vicino al fallimento questa grande banca. perci forte il sospetto che la realizzazione della Tirrenica, concepita in quellambiente, sia funzionale non tanto allinteresse nazionale quanto al proposito di spremere economicamente gli utenti e lo Stato. Purtroppo non sarebbe il primo caso nel nostro Paese. 5 Allesigenza della mobilit non si pu rispondere alla vecchia maniera, vale a dire puntando tutto sulla gomma. Noi - in accordo con le scelte Europee, in particolare del Consiglio Europeo di Goteborg, che pongono il riequilibrio tra modi di trasporto al centro della strategia di sviluppo sostenibile: si tratta di trasferire verso modi alternativi (ferrovia e cabotaggio costiero) una percentuale di merci pari al previsto tasso di crescita dei trasporti internazionali su strada. - ci battiamo per un progetto che integri i vari vettori di trasporto anche nel Corridoio Tirrenico, per contenere il consumo di energia, di territorio e di salute: tutte cose che incidono pesantemente sulla produttivit del sistema economico nazionale, sul cui altare solitamente si riducono, con il welfare, i diritti della comunit, specie dei lavoratori. Sicch, insieme alla messa insicurezza dellAurelia, vogliamo la valorizzazione sia della ferrovia, invece della continua diminuzione dei treni di lunga e breve percorrenza, sia della navigazione di cabotaggio, essendo la Maremma ubicata tra i maggiori porti del Tirreno. Egregio Signor Presidente, abbiamo finito di abusare della Sua pazienza. Tanto Le volevamo dire chiedendo il Suo Autorevole intervento, perch a breve saranno prese, a Roma, importanti decisioni in merito, le quali

si annunciano come estremamente negative per la Maremma. Senza la Maremma la Toscana non sar pi la stessa. Naturalmente saremmo felici di poterLe esporre verbalmente, approfondendole, le nostre valutazioni, in occasione di un incontro con Lei, se Ella lo riterr utile, come sinceramente ci auguriamo. Voglia gradire i nostri cordiali saluti Grosseto, 25.03.2014 Firmata: Sinistra Ecologia e Libert Flavio Agresti Movimento 5 Stelle Giacomo Gori PD Grosseto Area Civati Andrea Santini PRC Grosseto Maurizio Buggiani IDV Grosseto Mauro Pasquali Italia Nostra Marco Parini, Nicola Caracciolo , Michele Scola Legambiente Angelo Gentili WWF Angelo Propersi FAI Sibilla Della Gherardesca Associazione Colli e Laguna Orbetello Patrizia Perillo Coord.to Comitati e Ass. Ambientali Prov. Grosseto Daniela Casini Comitato NO Autostrada Tarquinia Marzia Marzoli Comitato NO SAT Grosseto-Livorno Alessandro S. L. Piani Comitato Amici dei Bagni del Petriolo Angelo Isola Forum Cittadini del Mondo Grosseto Silvano Brandi

Il Coordinamento No autostrada, S Aurelia pubblica e sicura.

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