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CORSI Esame Visivo 2 Liv. Magnetoscopia 2 Liv. Welding Coordinator TECNICA Lavorabilit: quale duplex? TECNICA Installatori: patentino frigoristi
SOMMARIO
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WE L D ING & C ONTR OL SCHOOL Quadrimestrale della SCUOLA SUPERIORE DI SALDATURA E CONTROLLO Editore: Casa Editrice IL PRATO di Parisato Luca Via Lombardia, 43 - Saonara (PD) Numero di iscrizione ROC 10041 del 9/07/2004 Direttore editoriale e redazione: Livio Benozzato, Arianna Pettenuzzo Scuola Superiore di Saldatura e Controllo Via Diviglio, 243 - Caldogno (VI) Direttore responsabile: Luca Parisato Progetto graco e impaginazione: ADV solutions s.a.s. Stampa: Arti Grache Padovane per conto dellEditore IL PRATO Concessionario per la pubblicit ADV solutions s.a.s. 35045 Ospedaletto Euganeo (PD) via Frassenelle, 1 Tel. 0429 600 421 Fax 0429 610 462 info@advsolutions.it www.advsolutions.it Rasotto Pubblicit 36100 VICENZA Borgo S. Lucia, 51 Tel. 0444 301 628 Fax 0444 301 629 www.ras8.com Reg. Trib. di Vicenza n. 969 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abb. post. di L. 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004) Art. 1, comma 1 NE/PD
EDITORIALE
A cura di Cav. Livio Benozzato
AGENDA CORSI Esame visivo 2 liv. + Scheda Magnetoscopia 2 liv. + Scheda Scheda Welding Coordinator FORMAZIONE Corso per la qualicazione dei saldatori di materie plastiche secondo UNI 9737 TECNICA Lavorabilit: quale duplex?
A cura di p.i. Tiziano Ceccon
ERGOCUT
S 65
6 8 10
13
15
23
31
ADAPTIVE POWER
33 36
TORCIA PER TAGLIO PLASMA ERGOCUT S 65 La ERGOCUT S 65 la nuova torcia Tramet per taglio Plasma senza alta frequenza, grazie al suo progetto innovativo diventa lo standard di riferimento per le torce da 60 A. La ERGOCUT S 65 particolarmente adatta a tutti coloro che desiderano una torcia professionale e di semplice utilizzo, disponibile nelle congurazioni STANDARD e DRAG.
DURATA RICAMBI
ERGOCUT S 65 COMPETITORS
250
CICLI
230
CICLI
09
160 50 105
CICLI
La saldatura unarte, esprime la personalit di chi la esegue, concretezza di unidea, sogno che diventa realt, unione, calore, forma, un progetto che si realizza, scienza, pi semplicemente un lavoro straordinario!
CICLI
CICLI
CICLI
60
40 A
50 A
60 A
W E L D I N G & C O N TR O L SCH O O L
della Scuola Superiore di Saldatura e Controllo Via Diviglio, 243 36030 Cresole di Caldogno (VI) Tel. 0444 986901 Fax 0444 989483 info@saldaturacontrollo.com www.saldaturacontrollo.com
Tramet Distribution | Tel. +39 0444 739800 | Fax +39 0444 739899 | info@trametdistribution.com 1
EDITORIALE
A cura di Cav. Livio Benozzato Presidente della Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.
Per iscrizioni compilare scheda di pagina 7 CoRSo CND - METoDo MT 2 LIVELLo Corso Esame magnetoscopico 2 livello secondo la Norma UNI EN 473 / ISo 9712 40 ore diurno - sede SSSC Caldogno (VI) Prezzo: 890,00 + IVA Lesame e il relativo costo sono a parte. Per iscrizioni compilare scheda di pagina 9 WELDING CooRDINAToR Corso Welding Coordinator 40 ore diurno con esame Sede SSSC Caldogno (VI) OBIETTIVO: formare figure professionali in grado di gestire le attivit produttive e di controllo nellambito della saldatura (rif. UNI EN ISO 3834). Prezzo: 1.380,00 + IVA pranzi compresi Per iscrizioni compilare scheda di pag. 11 MATERIALI METALLICI Corso Base di Saldatura - 30/40 ore Corso di Preparazione alla Certificazione - 8/9 ore Corso Brasatura - massimo 9 ore MATERIE PLASTICHE Corso per la Qualificazione dei saldatori di materie plastiche secondo UNI 9737 32 ore diurno + esame VERIFICA PARAMETRI ELETTRICI attivo il servizio di controllo delle sorgenti di saldatura. Il servizio prevede il rilascio del certificato di verifica dei parametri elettrici per generatori di saldatura.
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1) Liquidi Penetranti Rossi e Sviluppatori a Base Acqua: non nocivi, non infiammabili 2) Utilizzate il liquido penetrante rosso Elite K71B2p in ogni condizione di lavoro: qualicato per utilizzo da 0C a 100C 3) Polvere Magnetica Fluorescente Elite FW1 ad ALTA LUMINESCENZA, utilizzabile anche con lunghezze donda visibili (Conformi ISO, ASME ed ASTM)
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Pubblicazioni
Dizionario Tecnico
disponibile presso la Scuola Superiore di Saldatura e Controllo il Dizionario Tecnico dei termini di saldatura. La guida contribuisce alla comprensione e soluzione di problematiche relative alla saldatura, fornendo una spiegazione sintetica, semplice ed esauriente dei termini tecnici pi usati facilitando l'approccio e l'orientamento in questo settore. Autore: Livio Benozzato
Difetti di Saldatura
disponibile presso la Scuola Superiore di Saldatura e Controllo il diario dellIspettore di Saldatura Difetti di saldatura. Il testo analizza tutti i difetti tipici che si manifestano durante e in seguito alla realizzazione della saldatura fornendo indicazioni su come prevenirli, come riconoscerli e come eliminarli. Autore: Moreno Preto Per lacquisto contattare la segreteria della Scuola Tel. 0444/986901 e-mail: info@saldaturacontrollo.com
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SCHEDA DI ISCRIZIONE
SCUOLA SUPERIORE DI SALDATURA & CONTROLLO
CORSO CND: METODO ESAME VISIVO (VT) LIVELLO 2 - NORMA UNI EN 473 / ISO 9712 / SNT-TC-1A Destinatari Addetti ai controlli non distruttivi, consulenti, responsabili SGQ in saldatura e controllo qualit, coordinatori saldatura, addetti ai laboratori per prove di saldatura. Durata: 40 ore + esame orario: diurno Calendario corso: da definire Prezzo: 890,00 + IVA per ogni partecipante Il costo dell'esame a parte.
PARTECIPA
al corso ESAME VISIVo - 2 livello della durata di 40 ore + esame al costo di 890,00 + I.V.A. (il costo dell'esame a parte) per ogni persona di seguito specicata: Nome Cognome Nome Cognome Nome Cognome MoDALIT DI PAGAMENTo CORSO: 890,00 + IVA il primo giorno di inizio del corso ESAME: entro il giorno dell'esame tramite: assegno non trasferibile, intestato a Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.; bonico bancario intestato a Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l. c/o Banca Popolare di Vicenza, Agenzia: Villaverla. IBAN: IT 92 H 05728 60850 083570005804. CoNDIZIoNI La presente iscrizione da ritenersi valida nel caso di pagamento contestuale alla relativa quota. La Direzione si riserva la facolt di: Annullare o rinviare il corso se non viene raggiunto il numero minimo stabilito di partecipanti; Programmare nuove edizioni del corso qualora si registri un numero troppo elevato di iscrizioni. In ogni caso verr fornita tempestiva comunicazione ai clienti delle cancellazioni o variazioni.
Ai sensi dellart. 10 della legge 675 del 31/12/96, la informiamo che i dati personali potranno formare oggetto di trattamento, nel rispetto della legge citata e degli obblighi di riservatezza cui ispirata lattivit della ns. Scuola. La Scuola pu esercitare tutti i diritti espressi nel citato Decreto. L informativa ai sensi dellart. 13 del Decreto Legislativo n. 196 del 30/06/2003 consultabile presso la sede della Scuola.
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www.saldaturacontrollo.com
Data ___________________________
N.B. Si prega di compilare la presente scheda e inviarla via fax o via posta alla Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.
Scuola Superiore di Saldatura & Controllo S.r.l. Via Diviglio, 243 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 986901 - Fax 0444 989483 info@saldaturacontrollo.com
SCHEDA DI ISCRIZIONE
SCUOLA SUPERIORE DI SALDATURA & CONTROLLO
CORSO CND: METODO PARTICELLE MAGNETICHE (MT) LIVELLO 2 - NORMA UNI EN 473 / ISO 9712 / SNT-TC-1A Destinatari Addetti ai controlli non distruttivi, consulenti, responsabili SGQ in saldatura e controllo qualit, coordinatori di saldatura, addetti ai laboratori per prove di saldatura. Durata: 40 ore + esame orario: diurno Calendario corso: da definire Prezzo: 890,00 + IVA per ogni partecipante Il costo dell'esame a parte.
PARTECIPA
al corso MAGNEToSCoPIA - 2 livello della durata di 40 ore + esame al costo di 890,00 + I.V.A. (il costo dell'esame a parte) per ogni persona di seguito specicata: Nome Cognome Nome Cognome Nome Cognome MoDALIT DI PAGAMENTo CORSO: 890,00 + IVA il primo giorno di inizio del corso ESAME: entro il giorno dell'esame tramite: assegno non trasferibile, intestato a Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.; bonico bancario intestato a Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l. c/o Banca Popolare di Vicenza, Agenzia: Villaverla. IBAN: IT 92 H 05728 60850 083570005804. CoNDIZIoNI La presente iscrizione da ritenersi valida nel caso di pagamento contestuale alla relativa quota. La Direzione si riserva la facolt di: Annullare o rinviare il corso se non viene raggiunto il numero minimo stabilito di partecipanti; Programmare nuove edizioni del corso qualora si registri un numero troppo elevato di iscrizioni. In ogni caso verr fornita tempestiva comunicazione ai clienti delle cancellazioni o variazioni.
Ai sensi dellart. 10 della legge 675 del 31/12/96, la informiamo che i dati personali potranno formare oggetto di trattamento, nel rispetto della legge citata e degli obblighi di riservatezza cui ispirata lattivit della ns. Scuola. La Scuola pu esercitare tutti i diritti espressi nel citato Decreto. L informativa ai sensi dellart. 13 del Decreto Legislativo n. 196 del 30/06/2003 consultabile presso la sede della Scuola.
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Sede di svolgimento sede SSSC Caldogno (VI).
La Scuola si riserva la facolt di spostare la partenza o annullare il corso nel caso di insufficiente numero di partecipanti.
N.B. Si prega di compilare la presente scheda e inviarla via fax o via posta alla Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.
Scuola Superiore di Saldatura & Controllo S.r.l. Via Diviglio, 243 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 986901 - Fax 0444 989483 info@saldaturacontrollo.com
SCHEDA DI ISCRIZIONE
SCUOLA SUPERIORE DI SALDATURA & CONTROLLO
Il corso Welding Coordinator nasce con lobiettivo di formare delle figure professionali in grado di gestire le attivit produttive e di controllo nellambito della saldatura (rif. UNI EN ISO 14731, UNI EN ISO 3834) Destinatari Consulenti, responsabili SGQ in saldatura e controllo qualit, coordinatori saldatura, addetti ai laboratori per prove di saldatura, operatori di saldatura. Durata: 40 (5 lezioni con esame) orario: diurno Prezzo: 1.380,00 + IVA - pranzi compresi - per ogni partecipante
PARTECIPA
Welding Coordinator
Requisiti per laccesso al corso Esperienza e conoscenza delle tecniche di saldatura e della tecnologia dei materiali per un periodo minimo di: 1 anno per personale in possesso di laurea 3 anni per personale con diploma ad indirizzo tecnico 5 anni per personale con diploma di scuola media inferiore Programma corso Cenni base di Metallurgia della saldatura; Saldabilit degli acciai da costruzione; Saldabilit degli acciai legati; Principali processi di saldatura e loro applicazioni, brasatura, cenni sui processi speciali di saldatura; Gestione, immagazzinaggio, conservazione, stoccaggio dei materiali di saldatura e relativa identificazione e tracciabilit; Tipi di giunto: definizione, preparazione, progettazione e simbologia; Applicazione ed interpretazione di norme, codici e disposizioni legislative inerenti le costruzioni saldate; Pianificazione scelta e gestione delle attrezzature necessarie per la produzione ed il controllo (movimentazione, preriscaldo, trattamento termico, preparazione dei lembi, saldatura, sicurezza, controllo distruttivo e non distruttivo, collaudo); Ruolo del Coordinatore di saldatura nella ISO 3834; Gestione della qualit in saldatura; Certificazione in saldatura: specifiche di saldatura WPS, qualifiche di procedimento WPQR, qualifica saldatore e operatore; Interpretazione di disegni, codici e speciche; Esame Finale. Attestati Attestato di partecipazione e, per chi supera lesame, attestato di idoneit.
al corso WELDING CooRDINAToR della durata di 40 ore con esame al costo di 1.380,00 + I.V.A. pranzi compresi, per ogni persona di seguito specicata: Nome Cognome Nome Cognome Nome Cognome MoDALIT DI PAGAMENTo Il primo giorno di inizio del corso tramite: assegno non trasferibile, intestato a Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.; bonico bancario intestato a Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l. c/o Banca Popolare di Vicenza, Agenzia: Villaverla. IBAN: IT 92 H 05728 60850 083570005804. CoNDIZIoNI La presente iscrizione da ritenersi valida nel caso di pagamento contestuale alla relativa quota. La Direzione si riserva la facolt di: Annullare o rinviare il corso se non viene raggiunto il numero minimo stabilito di partecipanti; Programmare nuove edizioni del corso qualora si registri un numero troppo elevato di iscrizioni. In ogni caso verr fornita tempestiva comunicazione ai clienti delle cancellazioni o variazioni.
Ai sensi dellart. 10 della legge 675 del 31/12/96, la informiamo che i dati personali potranno formare oggetto di trattamento, nel rispetto della legge citata e degli obblighi di riservatezza cui ispirata lattivit della ns. Scuola. La Scuola pu esercitare tutti i diritti espressi nel citato Decreto. L informativa ai sensi dellart. 13 del Decreto Legislativo n. 196 del 30/06/2003 consultabile presso la sede della Scuola.
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N.B. Si prega di compilare la presente scheda e inviarla via fax o via posta alla Scuola Superiore di Saldatura e Controllo S.r.l.
Scuola Superiore di Saldatura & Controllo S.r.l. Via Diviglio, 243 - 36030 Caldogno (VI) Tel. 0444 986901 - Fax 0444 989483 info@saldaturacontrollo.com
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TECNICA
FORMAZIONE
c ORSO PER L A QUALIFIc AZIONE DEI SALDAT ORI DI MATERIE PL ASTIc HE SEc ONDO UNI 9737
Obiettivo:
Fornire una preparazione teorico pratica per la qualificazione del personale secondo la norma UNI 9737.
PE-2 PE-2-D PE-3 PE-3-D PE-2 + PE-3 PE-2 + PE-3-D PE-2-D + PE-3-D
- caratteristiche, requisiti e modalit di manutenzione delle attrezzature per la saldatura; - verifiche preliminari alle operazioni di saldatura; - condizioni ambientali; - preparazione degli elementi da saldare; - selezione dei parametri e ciclo di saldatura; - controllo dei giunti saldati; L'argomento e) deve essere trattato per le classi PE-3 e PE-3-D. e) Processo di saldatura ad elettrofusione di giunti di tubi e raccordi secondo le norme tecniche applicabili: - caratteristiche, requisiti e modalit di manutenzione delle attrezzature per la saldatura; - verifiche preliminari alle operazioni di saldatura; - condizioni ambientali; - preparazione degli elementi da saldare; - selezione dei parametri e ciclo di saldatura; - controllo dei giunti saldati;
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FORMAZIONE
Parte pratica
TECNICA
A cura di p.i. Tiziano Ceccon
h) Processo di saldatura ad elementi termici per contatto di giunti testa a testa di tubi e/o di raccordi di diametro esterno minore o uguale a 315 mm: (PE-2) - saldatura tubo/tubo: 2 giunti per compresi tra 50 e 75 mm 2 giunti per compresi tra 90 e 160 mm 2 giunti per compresi tra 180 e 315 mm - saldatura tubo/raccordo: 2 giunti compresi tra 50 e 75 mm 2 giunti compresi tra 90 e 160 mm
h1) Processo di saldatura ad elementi termici per contatto di giunti testa a testa di tubi e/o di raccordi di qualsiasi diametro: (PE-2-D) - saldatura tubo/tubo: 2 giunti per compresi tra 50 e 75 mm 2 giunti per compresi tra 90 e 160 mm 2 giunti per compresi tra 180 e 315 mm 2 giunti per maggiori o uguali a 400 mm - saldatura tubo/raccordo: Integrazione D alla classe PE-2: - saldatura tubo/tubo: 2 giunti compresi tra 50 e 75 mm 2 giunti compresi tra 90 e 160 mm 2 giunti per maggiori o uguali a 400 mm
i) Processo di saldatura per elettrofusione di tubi e/o raccordi, qualsiasi diametro: (PE-3; PE-3-D) - saldatura tubo/tubo, con manicotto elettrosaldabile: 2 giunti per compresi tra 50 e 90 mm 1 giunto per compresi tra 110 e 140 mm 1 giunto per maggiori o uguali a 160 mm - saldatura tubo/presa: 1 giunto per compresi tra 50 e 140 mm, con presa a collare elettrosaldabile con derivazione laterale o ortogonale 1 giunto per compresi tra 50 e 140 mm, con presa a settore elettrosaldabile con derivazione laterale o ortogonale.
- saldatura tubo/raccordo con manicotto elettrosaldabile: 2 giunti per compresi tra 50 e 140 mm - saldatura tubo/raccordo, con raccordi elettrosaldabili integrali: 1 giunto per compresi tra 50 e 140 mm
Attrezzaturae utilizzate:
In conformit alle UNI 10565 e UNI 10566.
Se si analizzassero le variazioni, le modifiche ed i miglioramenti che la metallurgia dellacciaio ha introdotto nei quattro principali gruppi degli acciai inossidabili in questultimo decennio, facile constatare che il gruppo degli Austeno-Ferritici o Duplex quello che ha espresso le novit pi interessanti sia nello sviluppo dei Super Duplex che nel continuo proliferare di Lean-Duplex. Apparsi sul mercato a causa delle continue ed esagerate fluttuazioni del prezzo del Nichel e del Molibdeno, questi Duplex poveri presentano alcune caratteristiche che offrono ottime performances in specifici processi ed determinati ambienti. Occorre, tuttavia, essere consapevoli dei loro limiti di utilizzo al fine di evitare quegli usi impropri che si verificarono decenni orsono allorquando fu messa sul mercato quella serie di acciai austenitici al Manganese e/o ManganeseRame in alternativa al noto 304/304L. Un minimo di conoscenza dellinfluenza che la composizione chimica e il tipo di struttura hanno sul comportamento dellacciaio in esercizio e/o in un preciso ambiente corrosivo, permetter di sapere che non esiste un acciaio per tutte le stagioni e che il risparmio doveroso solamente se quella specifica caratteristica a cui si vuole rinunciare non crei pregiudizio allimpiego del prodotto finito. Nella vasta famiglia dei Lean-Duplex, oggi quasi tutti contemplati nelle varie Norme Internazionali, possibile scegliere il tipo pi adatto: da quello che evita o riduce la precipitazione di fasi intermetalliche in saldatura, a quello con sufficiente tenacit anche a temperature prossime allo zero, oppure a quello che consente un buon risparmio rispetto ai tradizionali austenitici fornendo analoghe prestazioni. Per contro, quando tenacit a bassissime temperature ed elevati PREN siano una caratteristica irrinunciabile del prodotto da ottenere, la scelta dei Duplex o dei Super Duplex inevitabile. noto che tutta la serie precedentemente citata ed, in genere, tutto il gruppo dei Duplex, quella che presenta le maggiori difficolt nelle lavorazioni meccaniche per asportazione di truciolo rispetto a quella Austenitica a causa di un maggiore carico di snervamento, di un truciolo tenace, di formazione di tagliente di riporto e di trucioli lunghi, non spezzettati per il basso tenore di Zolfo ridotto a poche decine di ppm. Difficolt maggiori si riscontrano con i super Duplex per una maggiore presenza di Austenite. utile sottolineare che lAzoto, elemento fortemente
austenitizzante, aumenta sia la resistenza che la capacit dincrudimento della fase austenitica. Azoto e Nichel sono gli elementi sui quali principalmente agisce la metallurgia di processo per ottenere un corretto bilanciamento delle fasi in associazione con unaccorta scelta degli elementi ferritizzanti quali Cromo e Molibdeno. Quindi, piccoli spostamenti della composizione chimica influiscono in modo determinante sulla ripartizione delle due fasi Austenite -Ferrite e sulla quantit e composizione di eventuali fasi intermetalliche. Cicli termici e temperature di solubilizzazione possono modificare in modo sostanziale sia la ripartizione Austenite-Ferrite che una precipitazione di fasi intermetalliche. Pertanto, la scelta del bilanciamento analitico, o del giusto tipo di duplex se si preferisce, funzione dellutilizzo finale e del ciclo di lavorazione adottato per ricavare un specifico prodotto. Ne consegue che strutture 50% Austenite 50% Ferrite offrono risultati soddisfacenti in termini di tenacit a temperatura ambiente e resistenza al pitting e crevice corrosion mentre un deciso miglioramento di entrambi si ottiene con una ripartizione 55%Austenite-45% Ferrite oppure scegliendo i Super Duplex. In questo caso, una minore resistenza alla stress corrosion ed una bassa lavorabilit nei processi di lavorazione meccanica per asportazione di truciolo devono essere considerate. Con laumentato impiego degli acciai inossidabili austenitici iniziato alla fine degli anni 50, lindustria meccanica evidenziava ai Produttori dacciaio oggettive difficolt di lavorazione con grande consumo dutensili e chiedeva interventi che migliorassero tale situazione. Il problema fu risolto con lintroduzione sul mercato dei tipi micro- risolforati (S 0,03%) e dei pi recenti Ca- treated (Ca + S 0,03%) senza ridurre la resistenza alla corrosione. (Rif.n1). Negli anni successivi, in concomitanza con laumento di utilizzo dei Duplex, si present analoga situazione con la differenza che, se gli austenitici sopportavano di essere sporcati con Zolfo senza creare eccessive difficolt o scarti nei processi di lavorazione a caldo (forgiatura, laminazione, estrusione, stampaggio), analogo processo di microrisolforazione non poteva essere adottato per i Duplex. (fig.1) (Rif.2). Salvo non ridurre, o rinunciare in parte, ad alcune propriet che ne hanno decretato il successo: elevati valori di resilienza sotto zero e resistenza al pitting e crevice corrosion in particolare. evidente che
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TECNICA
L AVO R A B I LI T : Q UA LE DU PLE X?
una bassa lavorabilit un parametro che ha un forte impatto nei costi di fabbricazione di prodotti di grande serie o di particolari che richiedono pesanti asportazioni di truciolo; una lavorabilit decente una esigenza del mercato dei prodotti lunghi (mentre non lo per quello dei piani) la quale pu essere soddisfatta con opportune scelte metallurgiche e/o con la scelta di una versione migliorata del vecchio AISI 329 contemplato nella Normativa EN 10088-3.
Il bilanciamento analitico del EN 1. 4460 studiato in modo che la fase Ferrite sia 60%-70%: solo con una ripartizione Ferrite-Austenite cos strutturata possibile mantenere valori di Zolfo sul limite massimo della forcella senza pregiudicare i processi di lavorazione a caldo grazie a buoni valori di plasticit a caldo che garantiscono lintegrit dello stato superficiale delle barre e dei fucinati. Una versione del EN 1.4460 a lavorabilit migliorata (Ca -treated) garantisce elevata lavorabilit utilizzando velocit di taglio superiori a Cr 25-28 21-23 Ni 4,5-6,5 4,5-6,5 Mo 1,302,00 2,5-3,5 N 0,050,20 0,100,22 P 0,035 0,035 S 0,03 0,015
C 0,05 0,03
Si 1,00 1,00
Mn 2,00 2,00
Analisi chimica secondo EN 10088-3 (barre per uso generale) Le Norme EN 10088-2 (prodotti piani) ed EN 10272 (Barre per recipienti a pressione) NON contemplano EN1.4460
mm 160 160
HB 260 270
A% Long 20 25
A 5% Long 33 38
Z% 67 75
PREN 31 36
16
TECNICA
Notare lassenza di Mn-S nel 1.4462 (foto sx) e la maggior % di Ferrite e presenza di inclusioni complesse nel EN1.4460 Ca-treated (foto dx)
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
0 20 40 60 80 100
Zolfo ,ppm
FERRITE 54%
Fig. n.1
FERRITE 60%
risultati si sono ottenuti con variazioni sul tema analitico di alcuni Lean -Duplex tramite aggiunte di Rame (al fine di ridurre gli sforzi sullutensile abbassando il fattore di incrudimento durante la formazione del truciolo) associate ad un piccolo incremento di fase Ferritica. Se consideriamo che entrambe le elaborazioni prevedono Zolfo0,008 %, inevitabile che, senza leffetto lubrificante e infragilente sul truciolo di questo elemento, lusura utensile sia prematura (fig.2) mentre la resistenza alla corrosione e tenacit tipiche del EN1.4462 e del Lean Duplex sono state sostanzialmente conservate. Gli utensili di ultima generazione con determinata geometria associata ad una scelta pi mirata dei lubro-refrigeranti ed un loro pi efficace raffreddamento, contribuiscono a ridurre parzialmente il problema a condizione che la lavorazione e il tipo di macchina utensile siano quelle che vengono impiegate per gli acciai inossidabili seguendo quelle stesse semplici pratiche di lavorazione che tutti gli addetti ai lavori conoscono ma che, talvolta, disattendono. Altrimenti sar pianto e stridoredutensili !!
quelle del tipo micro- risolforato. utile ricordare che la diminuita quantit della fase Austenite (40%-30%) con il suo pi basso contenuto di Azoto in soluzione solida riduce lindurimento dellAustenite stessa durante la lavorazione meccanica mentre la fase Ferrite, struttura pi lavorabile presente in maggior quantit, offre minore resistenza durante la formazione del truciolo. La presenza di inclusioni di Mn-S e di inclusioni complesse nel caso dei tipi Ca-treated garantiscono un truciolo corto e di facile distacco (Rif.3) Oggi, il tipo EN 1.4460 cos trattato il Duplex pi lavorabile presente sul mercato. La scelta di alcuni produttori di aumentare la lavorabilit del pi popolare e diffuso dei Duplex (EN 1.4462) ricorrendo ad un processo dacciaieria atto ad ottenere una matrice con una precisa morfologia inclusionale ha fornito risultati alquanto mediocri o insufficienti nelle prove di tornitura con velocit di taglio elevate proprie degli utensili di carburo. Analoghi
EN 4460 S= 0,030 %
20
40
60
80
Tempo (minu )
100
120
140
160
Fig. n.2
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TECNICA
180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 -70 -60 -50 -40
L AVO R A B I LI T : Q UA LE DU PLE X?
-30
-20
-10
10
20
30
Fig. n.3
Limpiego del tipo EN 1.4460 con lavorabilit migliorata, richiede unattenta valutazione dei suoi limiti di utilizzo; i suoi valori di resilienza mediocri od insufficienti a temperature sotto zero (fig.3 ), la ridotta resistenza al pitting e crevice corrosion in ambiente con presenza di cloruri devono essere ben considerati in sede di progetto ma, contemporaneamente, occorre esaminare ed escludere quelle caratteristiche metallurgiche o meccaniche non indispensabili allo stesso. Si deve pagare il necessario non il superfluo!!
Studi e congressi nazionali ed internazionali sui Duplex hanno ormai scadenza annuale; al Duplex viene riconosciuto quel comportamento multiruolo che le propriet metallurgiche degli acciai Ferritici e degli Austenitici non possono, singolarmente, coprire. Oggi, nella letteratura tecnica, nelle schede di lavorazione o negli atti dei congressi si trova tutto ci che serve ad un tecnico per trovare linformazione utile al suo caso. In questa festa popolare di utilissima informazione sulle res gestae di questi acciai, poche voci si levano per informare che molti dati, e conseguenti caratteristiche meccaniche e resistenziali, sono ricavati da studi su spessori sottili quali lamiere, tubi o barre di piccole e medie dimensioni; dati che incoraggiano e che possono indurre a sopravalutazione di qualche virt che il nostro duplex non pu avere. Quindi, auspicare, pretendere od imporre strutture esenti da fasi intermetalliche al centro od a met raggio di barre o fucinati di grosse dimensioni del pi noto Duplex e, magari, dei super Duplex, levidenza oggettiva che lintegrazione fra la competenza metallurgica e quella progettuale dellindustria meccanica non ancora completa. Riferimenti. Rif. n1: T. Ceccon: Saldatura o Lavorabilit, Welding and Control School n2 , Aprile 2009 Rif. n 2: E. Wulfmeier, B. Huchtemann: Long products made of cont.cast duplex stainless steels Rif. n3: T. Ceccon: Maxival - Shanghay November, 2000
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TECNICA
GLI ACCIAI TOOLOX SI CARATTERIZZANO PER LE LORO QUALIT E SONO OTTIMI CANDIDATI PER LIMPIEGO IN APPLICAZIONI GRAVOSE, COME LA PRESENZA DI ALTA TEMPERATURA E OPERAZIONI CHE IMPLICANO LA RAPIDA USURA DEI COMPONENTI; PERTANTO, LA POSSIBILIT DI APPLICARLI NELLA FABBRICAZIONE DI STRUTTURE SALDATE COSTITUIREBBE UN INDUBBIO VALORE AGGIUNTO.
Gli acciai da utensili sono principalmente impiegati per lavorare e rifinire altri materiali, attraverso operazioni quali tornitura, fresatura, estrusione, o anche per la produzione di stampi. A causa delle condizioni di lavoro cui vengono sottoposti, essi devono possedere ottime caratteristiche meccaniche, tra cui durezza, tenacit, resistenza allusura e alla deformazione, e nella maggior parte dei casi queste propriet devono mantenersi anche a temperature elevate. Particolari acciai alto-resistenziali per utensili sono quelli della serie Toolox, prodotti dallazienda SSAB di Oxelosund (Svezia). Essi sono caratterizzati da una morfologia particolare e da una tenacit molto maggiore rispetto ad acciai di analoga durezza. Uno spunto concreto per lo studio di questi materiali stato fornito dalla Lameter s.r.l., azienda specializzata nella produzione di attrezzature per macchine movimento terra, con sede a Genova. Lameter utilizza da anni, e con successo, lacciaio alto-resistenziale antiusura Hardox ma, ultimamente, la necessit di progettare benne in grado di lavorare efficientemente in presenza di elevate temperature ha spinto lazienda a guardare anche al settore degli acciai resistenti a queste condizioni. Per valutare la saldabilit di questo particolare acciaio, mediante tecnologia MAG, stata condotta unampia campagna sperimentale, che ha avuto come oggetto
lindividuazione di un appropriato materiale dapporto e di tutti i parametri che garantiscono unottima qualit al giunto saldato. La validazione del processo stata rafforzata da unaccurata analisi metallografica dei giunti, per verificare che le caratteristiche metallurgiche del materiale non siano state irrimediabilmente compromesse dal processo di saldatura. CAMPAGNA SPERIMENTALE La campagna di prove ha visto la realizzazione di un totale di 12 giunti, divisi in due tipologie: omologhi, costituiti da una coppia di lamiere di Toolox, e misti, costituiti da una lamiera di Toolox e una di Hardox. HARDox 450 I materiali base oggetto della sperimentazione sono entrambi prodotti dalla svedese SSAB. Hardox 450 un acciaio bonificato a struttura martensitica, gi ampiamente utilizzato per la produzione di strutture saldate, specialmente nel settore movimento terra. La sua peculiarit sta nel fatto di combinare unelevata durezza a ottime caratteristiche di tenacit, con il risultato di un prodotto in grado di resistere in maniera particolarmente efficace ai carichi di lavoro, e quindi caratterizzato da una vita utile elevata. Il carbonio equivalente abbastanza contenuto (CEV = 0,48), in relazione alla classe di materiali a cui appartiene. Ci determina una buona saldabilit e resistenza alla formazione di cricche da idrogeno. TooLox 33 Lacciaio da utensili Toolox 33 un acciaio bonificato, di elevata durezza, con basse tensioni residue e buona stabilit dimensionale. Toolox basato sul concetto metallurgico di basso contenuto di carbonio e raffreddamento rapido: ne risulta una morfologia particolare dei carburi che assicura una limitata usura e alti livelli di produttivit. Esso inoltre molto pi tenace di acciai normati di pari durezza, caratteristica che lo porta a costituirne una valida alternativa. Gli acciai della gamma Toolox hanno un carbonio equivalente non proprio contenuto, a causa dei numerosi elementi di lega. La specifica colata di Toolox 33 che stata A [%] 10 11 KV [J] (a -40 C) 40 27 HBW 430 299
FILTRO AUTOPULENTE
SOTTOSTAZIONE FILTRANTE
Rp0,2 [MPa]
1200 875
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SALDABILIT D ELLAccIAIO DA UTENSILI T OOL OX MED IANTE TEcN OL OGIA MAG utilizzata per le prove, per esempio, ha un indice CEV pari a 0,62, per cui stato necessario adottare diverse precauzioni per controllare il ciclo termico durante la saldatura. Le giunzioni sono state realizzate utilizzando lastre spesse 14 mm, sia di Hardox 450 sia di Toolox 33: la caratterizzazione meccanica delle specifiche colate mostrata nella tabella 1. MATERIALI DAPPoRTo Sono stati messi a confronto 4 fili animati, differenti per tipologia di flusso. In particolare, due fili sono consigliati dalla casa produttrice per la saldatura di Hardox 450: il filo animato basico Lincoln Outershield T55-H e il metal cored Lincoln Outershield MC710-H. Ad essi ne sono stati affiancati altri due: il basico SafFro Steelcored 31, in quanto gi impiegato da Lameter per la saldatura di Hardox, e un filo animato rutilico altoresistenziale Lincoln Outershield 690-HSR, dotato di caratteristiche meccaniche particolarmente performanti. Il filo Saf-Fro Steelcored 31 lunico tra i fili utilizzati ad avere diametro da 1,6 mm; esso stato preso in considerazione per cercare di avvicinarsi alle condizioni di utilizzo effettivo. Il diametro maggiore infatti spesso impiegato nella saldatura di grandi spessori e offre una pi elevata produttivit. In tabella 2 sono elencate caratteristiche meccaniche e composizione chimica dei materiali dapporto utilizzati. OS MC710-H Metal cored Diametro [mm] Rp0.2 [N/mm2] Rm [N/mm2] Allungamento [%] KV [J] -20 C -40 C 90 84 130 85
Tab.2 Caratteristiche meccaniche e composizione chimica dei materiali dapporto utilizzati
TECNICA
teorico, un giunto saldato con un maggior numero di passate, limitando lapporto termico specifico, dovrebbe mantenere inalterate le caratteristiche meccaniche e la microstruttura del materiale base. Daltro canto, spesso la teoria viene messa da parte a favore di praticit e rapidit di esecuzione, per cui una saldatura caratterizzata da un minor numero di passate rappresenta una scelta operativa piuttosto comune in fase di produzione. La realizzazione dei due tipi di passate ha permesso quindi di confrontare tra loro i differenti approcci, allo scopo di verificare in quale misura lapporto termico influisca sulle caratteristiche finali del giunto e se ci siano evidenti ragioni per preferire un metodo rispetto allaltro. Tutti i giunti hanno subito un preriscaldo a 175 C e, dopo saldatura, un trattamento di post-riscaldo in forno per 2 ore a 200 C seguito da raffreddamento lento in forno fino a temperatura ambiente, allo scopo di agevolare la fuoriuscita dellidrogeno ed evitare la comparsa di cricche a freddo. La temperatura di interpass stata mantenuta a 220 C.
PROVE DI SALDATURA
I giunti, sia omologhi sia misti, sono stati realizzati con i diversi materiali dapporto selezionati, con tecnica di saldatura a filo continuo sotto protezione gassosa attiva, in modalit di trasferimento del materiale dapporto spray-arc e, quando le condizioni lo hanno permesso, si operato in modo da realizzare gli stessi giunti in due modi differenti: - bassi apporti termici e quindi maggior numero di passate, - elevati apporti termici e quindi minor numero di passate. In tabella 3 si riporta il dettaglio delle prove eseguite, con i valori degli apporti termici medi utilizzati. Riguardo al tipo di passata, dal punto di vista
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Numero di passate 9 5 10 5 8 6 8 6 4 7 4 4 Apporto termico medio [KJ/mm] 0,68 1 0,64 1 0,79 1 0,91 1,3 1,9 1,07 2,05 1,9
Materiale dapporto
microstruttura. Anche dalle macrografie, i provini hanno rivelato perfetta fusione, completa penetrazione e assenza di porosit, soffiature o inclusioni. A titolo di esempio, in figura 1 si riportano le macrografie dei giunti misti, in cui sono ben visibili le varie zone del giunto e la distribuzione delle passate. Per tutti i giunti valgono alcune considerazioni, utili al confronto fra le due tecniche di passata. La zona termicamente alterata generalmente pi estesa dove si fatto uso di un apporto termico pi elevato, aspetto che dipende non solo dalla scelta dellapproccio pi produttivo ma anche dal tipo di materiale dapporto impiegato. Infatti, la presenza di carbonati di calcio e fluorite, nei fili di tipo basico, rende la stabilit darco, ai bassi parametri, pi difficoltosa. Per questo motivo sono stati adottati parametri pi elevati rispetto a quelli utilizzati con gli altri fili. Questo ha garantito una buona stabilit darco e una corretta esecuzione del giunto.
La figura 2 mette proprio in evidenza la notevole differenza strutturale della ZTA nel Toolox (in corrispondenza della passata di finitura) tra il provino II, che ha subito un apporto termico di 1 kJ/mm (B), e il provino XII che ne ha sperimentato il doppio (A). Per quanto riguarda la zona fusa, limpiego della tecnica a passate multiple ha avuto il benefico effetto di affinare il grano (un esempio in figura 3).
Fig. n.3: Provino I: struttura dendritica della passata di finitura (A) e affinamento del grano delle passate sottostanti (B). Attacco Nital 2%, (50X).
Fig. n.2: Confronto tra le microstrutture in ZTA del Toolox prodotte con parametri e tipi di filo differenti. Attacco Nital 2%, (50X).
A livello operativo, il filo metal cored ha dimostrato una buona gestibilit. Con il filo rutilico OS 690, invece, stato necessario non allargare troppo il cordone, per evitare il raffreddamento della scoria e la sua solidificazione ai lati del cordone stesso, con il pericolo di creare inclusioni. Per contro, nei giunti realizzati con questo tipo di filo, a differenza di tutti gli altri giunti, non risulta visibile la struttura dendritica nelle passate ad apporto termico maggiore: lanalisi micrografica
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in questultimo caso a un valore medio tra quelli del materiale base e della zona fusa. possibile avere unidea delleffetto dellapporto termico specifico sulla durezza della zona termicamente alterata osservando il grafico in figura 5: sono stati considerati i valori medi degli apporti termici impiegati, mettendoli in relazione con i valori medi e massimi delle durezze riscontrate nelle diverse ZTA.
Il risultato pi evidente che in tutti i giunti misti si osservata la stessa tendenza: la durezza, rispetto al materiale base, aumenta nella ZTA lato Toolox, mentre diminuisce nella ZTA lato Hardox, attestandosi
Fig. n.5: Andamento delle durezze massime e medie in ZTA, al variare dellapporto termico specifico.
C. Mandolfino1, E. Lertora1, L. Davini2, C. Gambaro1 1Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Universit degli Studi di Genova, 2Ansaldo Energia
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A cura di Laura Fontanella - Uff. tecnico Scuola Superiore di Saldatura e Controllo Srl
idrogeno: forma soluzioni solide interstiziali. rame, cromo, niobio, ferro, manganese, molibdeno e vanadio: abbassano la temperatura di trasformazione alfa-beta rendendo la fase beta stabile alle basse temperature.
La nostra produzione: Riduzioni concentriche ed eccentriche dal DN 100 al DN 1200 Cartelle saldate dal DN 200 al DN 1000 Tee saldati dal DN 150 al DN 800, anche a 45 e/o a Croce Braghe
A richiesta forniamo raccorderia cin RX 100%, smussata, lucidata. Siamo in grado di fornire riduzioni, Tee e Braghe anche su disegno proprio del cliente.
Elementi neutri
NUOVO IMPIANTO TAGLIO LASER 4000 W dimensioni utili 2000x4000 - Saldatura al plasma
MECCANICA SCLEDENSE s.n.c. di Dalla Pozza Valentino & C. via Delle Prese, 14 36015 Schio (VI) Tel. 0445 575348 Fax 0445 575918
stagno e zirconio: sono altamente solubili in entrambe le fasi e sono sostanzialmente neutrali nelle quantit presenti nelle leghe attuali. La lega pi utilizzata in commercio la lega Ti6Al4V possiede una struttura alfa-beta per tale motivo si approfondito solo questa struttura.
Le lega alfa-beta
Fig. n.1: Trasformazione allotropica.
alluminio: va in soluzione solida come elemento sostituzionale innalzando la temperatura di trasformazione alfa-beta; crea effetti di rinforzo nella lega che rimangono fino a circa 540C. carbonio, ossigeno ed azoto: formano soluzioni solide interstiziali, gli effetti di rinforzo di questi elementi scompaiono nel range di temperatura da 260C a 430C; causano linfragilimento del metallo. Un aumento dellossigeno allinterno della lega crea un leggero aumento del modulo di Young.
Le leghe alfa-beta contengono sia elementi alfa stabilizzanti che beta stabilizzanti; queste leghe possono essere rinforzate con trattamento termico o con lavorazioni termo-meccaniche. Le leghe hanno unalta resistenza e sono facilmente saldabili. Questa classe di leghe di titanio incide su oltre il 70% di tutto il titanio impiegato commercialmente. Dal punto di vista microstrutturale, i costituenti alfa, quelli rimasti beta possono esistere in diverse forme: equiassici, aciculari o come combinazione di questi due.
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I L T I TA N I O E L E S UE LE G HE
Articolo tratto da Informaimpresa
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alfa primarie dallequiassico e alfa secondarie dal beta trasformato; nella foto entrambe di colore, bianco la struttura beta rimanente si trova ai bordi. Ti6Al4V la lega di titanio maggiormente utilizzata (rappresenta infatti circa il 45% della produzione globale). Considerando un basso indurimento, lalto contenuto di alluminio di questultima le conferisce uneccellente resistenza ed ottime propriet ad elevate temperature; essa considerata una lega di titanio per scopi generici e le pu essere attribuita qualsiasi forma attraverso lavorazione o per colata. Alterando i livelli interstiziali di Ti6Al4V si danno nuove propriet alla lega: la riduzione degli elementi interstiziali produce uneccellente tenacit, un punto importante nelle applicazioni criogeniche e nelle applicazioni a profonda immersione; con un trattamento termico appropriato, inoltre, la resistenza della lega Ti6Al4V aumenta fino al 35% di quella in condizioni ricotte. Gli elementi presenti allinterno di questo titanio sono 5.5-6.75% dalluminio e il 3.5-5% di vanadio. Ovviamente allinterno ci sono altri elementi (carbonio, ossigeno, idrogeno ecc ) ma tutti in composizioni minori. Sono state create delle varianti di questa lega, la pi importante Ti6Al4V grado ELI (Extra Low Interstitial) che presenta tolleranze pi ristette per quanto riguarda lossigeno e il ferro (0.13% maxO e 0.25% maxFe).
Fig. n.3: (250x) semilavorato per fucilazione a caldo della lega Ti6Al4V con attaco 10 mL HF, 5 mL HNO3 e 85 mL H2O.
INSTALLATORI: PATENTINO FRIGORISTI; DPR 43/2012 - REGOLAMENTO REcANTE ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO cE N. 842/2006 SU TALUNI GAS FLUORURATI AD EFFETTO SERRA
Chiarimenti e approfondimenti degli obblighi in capo alle imprese e alle persone che operano con i gas fluorurati
Lo scorso 20 aprile stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 93 il DPR n. 43/2012 Regolamento recante attuazione del regolamento CE n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Il Decreto va a definire il primo schema di attuazione del regolamento 842/2006, individuando gli adempimenti, per imprese e lavoratori. Linnovazione introdotta dal DPR n. 43 la realizzazione di un Registro telematico delle Imprese e delle Persone, nel quale i soggetti debbono iscriversi per svolgere le attivit regolamentate, a condizione di dimostrare il possesso di requisiti previsti dalla legge. I requisiti richiesti variano sia per la tipologia di iscrizione che per tipologia di soggetto. Per quanto riguarda le persone e le imprese, fondamentale il possesso di un certificato che verr rilasciato da un organismo di certificazione a seguito di una prova desame svolta presso un organismo di valutazione. Per alcuni soggetti, cio coloro i quali si occupano del recupero di gas fluorurati ad effetto serra dagli impianti di condizionamento daria dei veicoli a motore, i requisiti comprendono anche un corso di formazione svolto presso un organismo di attestazione. Categoria Persone per liscrizione c obbligo di possesso di una certificazione a) Controllo perdite di gas fluorurati da apparecchi di almeno 3kg (o almeno 6kg se sigillati ermeticamente) b) Recupero gas fluorurati c) Installazione, manutenzione e riparazione di apparecchi con gas serra d) Controllo perdite di gas serra da impianti antincendio con almeno 3kg (o almeno 6 kg se sigillati ermeticamente) e) Recupero gas serra da impianti antincendio e da estintori f) Installazione, manutenzione o riparazione di impianti antincendio contenenti gas serra g) Recuperatori di gas serra da commutatori ad alta tensione h) Recuperatori di solventi da impianti contenenti gas serra i) Recuperatori di gas serra da impianti di condizionamento daria dei veicoli a motore (2006/40/CE)
Fig. n.4: (200x) lega di Ti6Al4V con trattamento di tempra (1h a 675C con raffreddamento in aria fredda) con attacco 2 mLHF, 8 mL HNO3 e 90 mL H2O.
Le strutture equiassiche, fig.3, si formano durante la lavorazione della lega nel range di temperature alfa-beta e durante la ricottura a basse temperature; nella foto si pu notare la fase alfa (bianca) in grani e in posizione intergranulare la fase beta (grigia). Le strutture aciculari, fig.4, hanno origine da lavorazioni o da trattamenti termici a temperature prossime alla beta transus, seguiti da rapido raffreddamento. Il rapido raffreddamento dalle alte temperature nel range alfa-beta si traduce nella formazione di strutture
Categoria Imprese per liscrizione c obbligo di possesso di una certificazione a) Installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento daria (i.e. pompe di calore contenenti gas serra); b) Installazione, manutenzione e riparazione di impianti fissi antincendio ed estintori contenenti gas serra c) Recupero gas serra da commutatori ad alta tensione d) Recupero di solventi da apparecchiature che contengono gas serra e) Recupero di gas serra da veicoli a motore
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A partire dalla data di istituzione del Registro, chiunque intenda svolgere le attivit con i gas fluorurati, deve preventivamente iscriversi al Registro che sar collocato presso il Ministero dellAmbiente; liscrizione andr effettuata presso la Camera di Commercio e potr essere formulata esclusivamente in via telematica. Nello schema del DPR previsto allart. 10 un regime transitorio, che concede il rilascio di certificati provvisori, di fatto estendendo il limite che risultava allart. 6 del regolamento 303/2008. Il regime dei certificati provvisori viene distinto tra quelli rilasciati alle persone e quelli rilasciati alle imprese. Ad ogni modo il periodo per ottenere un certificato definitivo risulta di 6 mesi. Per le persone sar necessario dimostrare, al momento di richiesta del certificato provvisorio, il possesso di esperienza specifica, minimo biennale, acquisita prima del 5 maggio 2012. Per le imprese invece, che dovranno veder rilasciato
il certificato provvisorio entro 30 gg, deve essere dimostrato lutilizzo di manodopera in possesso di certificati provvisori (o definitivi). Esistono diverse deroghe transitorie ed esenzioni - che non ci soffermiamo ad esaminare in questo contesto che comportano lobbligo per le persone che intendono avvalersene di comunicare per via telematica alla Camera di commercio la deroga o esenzione di riferimento, corredando listanza con una dichiarazione sostitutiva sul possesso del requisito necessario. Inoltre, si informa che: stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 luglio 2012 il Decreto del Ministero dello sviluppo economico del 17 luglio 2012 che istituisce i diritti di segreteria previsti dal D.P.R. 43/2012
uscito lo schema del D.lgs con le sanzioni per la violazione delle disposizioni del regolamento 842/2006.
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AggIORNAMENTO NORME
AggIORNAMENTO NORME
Norma numero: Titolo: Stato: Data entrata in vigore: Sommario: UNI CEN ISO/TR 17844:2012 Saldatura - Confronto tra i metodi normalizzati per evitare le cricche a freddo IN VIGORE 23 agosto 2012 Il rapporto tecnico, oltre a quanto gi considerato nella UNI EN 1011-2 e nellISO/TR 17671-2, contiene ulteriori metodi per evitare le cricche a freddo. Il documento fornisce una guida per la saldatura manuale, parzialmente meccanizzata, meccanizzata e completamente meccanizzata di acciai ferritici, con esclusione degli acciai inossidabili ferritici, in tutte le forme di prodotto UNI CEN/TR 14599:2012 Termini e definizioni per la saldatura in relazione alla EN 1792 IN VIGORE 23 agosto 2012 Il rapporto tecnico una raccolta di termini tecnici, con le relative definizioni, elencati nella UNI EN 1792 e specificatamente legati alla saldatura ed ai processi ad essa connessi
UNI CEN/TR 14633:2012 Saldatura - Posizioni di saldatura - Comparazione tra le designazioni internazionali, europee e americane Stato: IN VIGORE Data entrata in vigore: 23 agosto 2012 Sommario: Il rapporto tecnico fornisce una comparazione delle designazioni delle posizioni di lavoro e di saldatura contenute nella UNI EN ISO 6947 e lorientamento dei giunti forniti nellANSI/AWS A3.0 e nellASME "Boiler pressure vessel code - Section IX" Norma numero: Titolo: Stato: Data entrata in vigore: Sommario: UNI CEN/TR 15135:2012 Saldatura - Progettazione e prove non distruttive di saldature IN VIGORE 23 agosto 2012 Il rapporto tecnico fornisce una guida per la progettazione e la valutazione di diverse tipologie di giunti e configurazioni geometriche relativamente alla accessibilit o alla idoneit di una saldatura ad essere esaminata con metodi di controllo non distruttivo UNI CEN/TR 15235:2012 Saldatura - Metodi per la valutazione delle imperfezioni nelle strutture metalliche IN VIGORE 23 agosto 2012 Il rapporto tecnico fornisce una guida per la scelta e lapplicazione di metodi per valutare limportanza delle imperfezioni in tutte le tipologie di strutture e componenti. La guida indirizzata principalmente alle strutture ed ai componenti saldati di acciaio o di leghe di alluminio. Alcuni di questi metodi possono essere inoltre applicati ad altri tipi di materiali ed a strutture e componenti non saldati
UNI CEN ISO/TR 17641-3:2012 Prove distruttive su saldature di materiali metallici - Prove di criccabilit a caldo di elementi saldati - Processi di saldatura ad arco - Parte 3: Prove sottoposte ad un carico esterno Stato: IN VIGORE Data entrata in vigore: 23 agosto 2012 Sommario: Il rapporto tecnico specifica i metodi di prova e le procedure di esecuzione per l'effettuazione delle prove di criccabilit a caldo su provini sottoposti ad un carico esterno. Le prove sono indirizzate ad ottenere le informazioni sulla suscettibilit alla formazione di cricche a caldo del materiale base, del metallo fuso e del giunto saldato. Il rapporto tecnico si applica principalmente ai giunti saldati e al materiale dapporto di acciai inossidabili austenitici, nichel, leghe a base nichel e di nichel-rame
UNI EN ISO 15614-13:2012 Specificazione e qualificazione delle procedure di saldatura per materiali metallici - Prove di qualificazione della procedura di saldatura - Parte 13: Saldatura a resistenza testa a testa e a scintillio Stato: IN VIGORE Data entrata in vigore: 25 luglio 2012 Sommario: La norma descrive le prove per la qualificazione della specifica di una procedura di saldatura applicabile alla saldatura a resistenza testa a testa e a scintillio di materiali
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metallici. I principi di base contenuti nella norma possono essere applicati ad altri processi di saldatura a resistenza qualora ci sia previsto dalla specifica Norma numero: Titolo: UNI CEN ISO/TR 3834-6:2012 Requisiti di qualit per la saldatura per fusione dei materiali metallici - Parte 6: Guida per lapplicazione della ISO 3834 Stato: IN VIGORE Data entrata in vigore: 19 luglio 2012 Sommario: Il rapporto tecnico fornisce una guida per lattuazione dei requisiti contenuti nelle altre parti della serie ed destinata ad aiutare i costruttori e gli utilizzatori nella scelta della parte delle norme serie UNI EN ISO 3834, adeguata alle proprie esigenze Norma numero: Titolo: Stato: Data entrata in vigore: Sommario: UNI EN ISO 13585:2012 Brasatura forte - Qualificazione dei brasatori e degli operatori per la brasatura forte IN VIGORE 19 luglio 2012 La norma specifica i requisiti di base per lesecuzione della prova di qualificazione per i brasatori e per gli operatori di brasatura forte e fornisce le condizioni per lesecuzione del processo, le condizioni di prova, i criteri di accettazione e il campo di qualificazione per i certificati
UNI EN ISO 21952:2012 Materiali d'apporto per saldatura - Fili elettrodi, fili, bacchette e depositi per saldatura ad arco in gas protettivo di acciai resistenti allo scorrimento viscoso - Classificazione Stato: IN VIGORE Data entrata in vigore: 05 luglio 2012 Sommario: La norma definisce i requisiti per la classificazione dei fili elettrodi, dei fili e delle bacchette utilizzati per la saldatura ad arco in gas protettivo e saldatura TIG di acciai resistenti allo scorrimento viscoso e del metallo depositato non diluito allo stato come saldato o dopo trattamento termico di distensione Norma numero: Titolo: Stato: Data entrata in vigore Sommario: UNI EN ISO 22825:2012 Controllo non distruttivo delle saldature - Controllo mediante ultrasuoni - Controllo di saldature di acciaio austenitico e di leghe a base nichel IN VIGORE 05 luglio 2012 La norma specifica lapproccio da seguire quando devono essere sviluppate procedure per il controllo ultrasonoro di saldature di acciaio inossidabile, di leghe a base nichel, di acciaio duplex, in saldature tra materiali dissimili e di acciaio austenitico. I requisiti contenuti nella norma sono applicabili sia al controllo manuale sia a quello meccanizzato
CARPENTERIE METALLICHE SIA MEDIO-LEGGERE CHE MEDIO-PESANTI CON PARTICOLARI COSTRUITI A DISEGNO
TAGLIO AL PLASMA ACCIAI AL CARBONIO DI QUALIT SALDATORI CERTIFICATI UNI EN 287-1 PROCEDIMENTI DI SALDATURA UNI EN 288-3 SISTEMA DI QUALIT UNI EN 729-2 LAVORAZIONI MECCANICHE LAVORAZIONE DELLA LAMIERA
36066 SANDRIGO (VI) Via Galvani, 36 Tel. 0444 659775 Fax 0444 750276 e-mail: nicoli@nicoli.info
UNI EN ISO 24598:2012 Materiali d'apporto per saldatura - Fili elettrodi pieni, animati tubolari e abbinamenti filo/flusso per saldatura ad arco sommerso di acciai resistenti allo scorrimento viscoso - Classificazione Stato: IN VIGORE Data entrata in vigore: 05 luglio 2012 Sommario: La norma specifica i requisiti per la classificazione dei fili elettrodi pieni, animati tubolari e combinazioni filo/flusso (sul deposito di tutto materiale d'apporto) per la saldatura ad arco sommerso di acciai resistenti allo scorrimento viscoso e di acciai basso legati resistenti ad alte temperature
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