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Maurizio Bonanni

Roma, 11 Luglio 2012

I TAGLI MALATI DI MONTI

Tagli montiani alla.. malasanit? Macch: i tecnici -per ora- hanno amputato la gamba buona e quella malata del sistema sanitario italiano, che ha gi la testa.. marcia, a causa degli eccessi politici clientelari di 60 anni di sprechi indecenti! Avendo una moglie neuropsichiatra che lavora anche allinterno della sanit pubblica e essendo stato, in altra mia veste, allapice di una struttura commissariale di una grande realt ospedaliera nazionale privata (uccisa dalle spese folli degli eredi della vecchia Dc clientelare e corrotta..), reclamo una mia voce in capitolo. Ed questa. Da decenni, ho formulato proposte assai incisive (basate sulla selezione oggettiva dallesterno, su base unica nazionale, dei requisiti professionali e psicofisici) per tagliare quella capa malata attuale, che ci ha regalato generazioni di primari e di responsabili di vertice delle Asl, selezionate per appartenenza politica, sindacale e di altre esclusive caratteristiche di casta (derivanti, a es., dalla conservazione di delicati equilibri tra medici universitari e ordinari..). Quindi, rimando autoreferenzialmente a me stesso per i dettagli.. Invece, prendo a cuore la battaglia silenziosa di quei medici che soffrono, lottano e che non si sono mai venduti al miglior offerente per fare carriera nelle strutture pubbliche (e private, perch no?). Dov, secondo costoro, il vero marcio del pianeta sanit che nessuno vuole vedere? Partiamo dallimmensa base piatta dei medici di base, indicati come i primi responsabili della invivibile congestione delle gi precarie strutture ospedaliere. Chi va a lamentarsi dal proprio medico di famiglia, che so, per una sospetta sciatalgia, si vedr preliminarmente prescrivere una batteria di analisi e di visite specialistiche che costeranno, a lui e allerario, un bel po di soldi, senza aver ricevuto lassistenza di primissimo livello, consistente nella prescrizione di un semplice antinfiammatorio, tanto per curare almeno i sintomi evidenziati. E questo fa un bel paio secco con lassurda mancanza di mobilit di tutti i medici impiegati nel sistema sanitario regionale e nazionale! Ergo: nei mille piccoli centri comunali dispersi nel territorio, i pazienti anziani non hanno spesso altra scelta che quella di convergere nel pi vicino, per quanto piccolo ospedale, nella speranza di ricevere una visita accurata e cure adeguate. Ma Monti e i suoi tecnici geniali non hanno pensato di ribaltare gli assurdi privilegi dei medici di base e non, obbligandoli a muoversi loro sul territorio, evitando che centinaia di migliaia di malati curabilissimi a domicilio finiscano per impallare la gi satura rete nazionale ospedaliera? A costoro, tanto per dire, mai venuto in mente di costituire delle carovane itineranti, con automezzi attrezzati (unit cardiologiche, diabetologiche, ginecologiche, etc.), per costituire una sorta di piazza sanitaria mobile, che vada a monitorare e prendere in carico, in loco, situazioni del tutto gestibili con visite domiciliari, per chi ha bisogno di cure ordinarie e non di interventi straordinari (dettati, questi ultimi, da gravi situazioni di salute che, tuttavia, spesso e volentieri arrivano alle acuzie e alle

rianimazioni per semplice trascuratezza e mancanza di cure preventive)? Avete fatto un conto banale dei risparmi faraonici che si otterrebbero facendo pedalare i medici, anzich i pazienti? Secondo aspetto, sempre da tutti taciuto: vogliamo, o no, applicare alla sanit un modello efficace di controllo di gestione, in base al semplice parametro del costo/efficacia? Spiego: esistono nel Sistema Sanitario nazionale centinaia, se non migliaia, di strutture semplici e complesse che fanno le stesse cose. Vogliamo, finalmente, entrarci dentro, per scoprire chi di loro fa meglio i servizi, a costi contenuti, e traslare i modelli organizzativi ottimali a chi pi somaro, costoso e sprecone? Questo, e non altro, rappresenta la questione che nessuno vuole affrontare della fissazione degli standard delle prestazioni! E lo standard fondamentale , innanzitutto, quello di vincolare rigidamente il rapporto tra il numero del personale amministrativo, rispetto a quello sanitario! So bene che il dato oggettivo scomodo per tutti. Vorrebbe dire, infatti, rinunciare ad assunzioni di comodo del personale, facendo pagare alle Regioni irresponsabili i costi aggiuntivi, costringendole a elevare il carico fiscale locale! Non parliamo dellaltra greppia dei crediti Ecm per la formazione di medici e infermieri. Ministri e Monti, una domanda: perch non risparmiamo, in proposito, una montagna di soldoni, chiedendo a societ specializzate di confezionare e aggiornare sofisticati pacchetti formativi in e-learning e/o in multividoconference, in modo da rendere uniforme e poco costosa, sullintero territorio nazionale, la formazione del personale tecnico del comparto sanitario? Basta patacche! Questi non sono tagli che fanno bene! Uccidono soltanto la parte sana del Paziente-Italia, facendo felici gli speculatori internazionali del Forza spread!

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