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Rondine della pace

Viaggio Nel borgo toscaNo doVe studeNti proVeNieNti da paesi iN guerra si preparaNo a diVeNtare classe dirigeNte. fiaNco a fiaNco coN il Nemico
di Monica Piccini

u l i zi a et n ica , f uo co a m ico, bombe intelligenti. Qualsiasi guerra, da spettatori, piatta come una cartina geografica. Vissuta da dentro invece densa come una prospettiva spezzata, nella quale si rischia di rimanere incastrati tutta la vita. Ci si chiede cosa significhi vivere di odio e di nemici al momento di conoscere i ragazzi che a Rondine, cittadella della pace in provincia di Arezzo, abitano a fianco del proprio nemico giurato. Approdano nel borgo medioevale senza sapere una parola di italiano, per un periodo che va da uno a tre anni. Il loro obiettivo imparare la pace, oltre a frequentare, grazie a una borsa di studio, master o corsi di laurea nelle migliori universit italiane. Fanno parte dello Studentato Internazionale, il progetto per cui prima di arrivare qui vengono selezionati nei loro Paesi dorigine in base non ai voti, bens alla motivazione: al ritorno a casa, infatti, saranno lago della bilancia per lintegrazione delle opposte fazioni.

lanniversario della fondazione dello Stato dIsraele, lo scorso 14 maggio, Noam che israeliano mi ha confidato di aver capito per la prima volta come quel giorno di festa coincidesse anche con linizio della tragedia del suo compagno Inbahim, cresciuto in un campo profughi palestinese in Libano, racconta il presidente dellassociazione, lo psicologo Franco Vaccari. lui, dal lontano 1978 (vedi box), il fondatore del metodo Rondine, basato sulla convinzione che lempatia possa fare meglio della geopolitica. Quando scende dal bus e mette piede

Nemici amici
Al momento a Rondine vivono trenta ragazzi, tra cui coppie di nemici storici come pa k ista n i e india n i, russi e ceceni, palestinesi e israeliani, kosovari e serbo-bosniaci. Per

gruppo di studenti ospitati a rondine nel 2012

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lifestyle progetti educativi

il progetto
Nel 1978 il vescovo di arezzo c o n s e g n i l b o r go d i r o c cato di Rondine ad alcune famiglie di amici che simprovvisarono imbianchini e muratori, dando il via al suo recupero. i primi ospiti sono stati detenuti in libert condizionata, immigrati e persone con handicap. lassociazione nata anni dopo, nel 1990, mentre lo studentato internazionale quasi per caso nel 1997. Nel 1988 racconta il presidente di rondine franco Vaccari - raissa gorbaciov ci aiut a portare un musical su san francesco a mosca. l conoscemmo lo storico dimitrij sergeevic lichacev, con alle spalle decenni di persecuzioni politiche. fu lui che, quando ci venne a trovare, at trat to dallarmonia del luogo, ebbe lidea di invitare qui i popoli in guerra. la possibilit concreta di ospitare un ragazzo russo e uno ceceno arriv nel 1995, grazie allattivit di mediazione svolta dallassociazione nel conflitto. oggi lattenzione di rondine rivolta ai paesi della sponda sud del mediterraneo e agli studenti di egitto, libia e tunisia. con un teatro tenda da 250 posti, 67 loc ali e 17 dipendenti, il costo annuo di gestione di rondine intorno a un milione di euro, frutto di donazioni di fondazioni, aziende e privati. www.rondine.org

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violenza dei massacri, ma lisolamento dai miei parenti pi stretti. Secondo i dati dellAlto Commissariato Onu nel 1998 in Kosovo le persone costrette ad abbandonare le loro case furono pi di 500 mila. Alla fine del conf litto Manuella ha st ud iato Business Ma nagement and Public Policy a Pristina (una citt piena di ragazzi che non vedono lora di lasciarsi alle spalle le angosce del passato), mentre qui in Italia sta frequentando un master in ambito economico a Bologna.

si torna al nido
in biblioteca: temur (abcasia) e irakli (georgia)

per la prima volta a Rondine, ogni ragazzo viene accolto da una coppia di nemici di unaltra nazionalit, per toccare con mano da subito il superamento di annosi conf litti. Sono le logiche politiche e militari a creare diffidenza tra le persone, spiega Dejan, 22 anni, serbobosniaco, studente di Scienze Agrarie a Firenze e rondinese da tre anni. Allo scoppio del la g uerra nel lex Yugoslavia aveva appen a u n a n no, cinque quando f i n it a . D i q u el p er io d o ricordo solo il r u more d el le sirene e dei bombardamenti. Ma tuttora, per conoscere ragazzi delle altre etnie, ho fatto prima a venire in Toscana che a oltrepassare i confini interni del mio Paese. A Rondine mangia, studia, parla con Manuella, 23 anni, originaria di Gjakova, una citt del Kosovo presa di mira dalla violenza serba e dalle bombe della Nato, quando lei aveva appena nove anni. Quando ho visto Dejan la prima volta- racconta lei - mi sono sforzata di guardarlo con occhi liberi dallodio che avevo respirato quando ho vissuto da rifugiata con i miei genitori e i miei tre fratelli in Montenegro. Non ho vissuto la

Nonostante frequentino le varie facolt di Bologna, Siena, Firenze, Roma, i ragazzi non stanno mai lontano da Rondine per pi di due sere a settimana, perch la priorit soprattutto convivere tutti insieme. Oltre allo studio, ci sono i turni per le pulizie, gli incontri con i ragazzi delle scuole superiori, la gestione dellunica automobile che condividono in trenta. interessante vedere come ognuno di noi affronti uno stesso problema in maniera diversa: per esempio metterci daccordo per gli spostamenti, spiega Sultan, 20 anni, primo ragazzo pakistano del borgo. arrivato un anno fa da Lahore e frequenta il corso di laurea triennale in Economia Aziendale allUniversit di Firenze. Capita anchecontinua di accorgersi che tra nemici ci siano molti pi punti di contatto di quel che si creda. Con Rijuta per esempio, che indiana, condividiamo cultura, lingua e cucina, perch per secoli siamo stati una cosa sola. Ma prima di venire qui non lo immaginavo neanche. Rijuta, 20 anni, con un nonno pakistano, cresciuta a New Delhi dove i pakistani sono considerati politicamente ostili. Prima di arrivare in Italia, dove iscritta alla laurea triennale in Scienze Biologiche a

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successi in patria
Per sapere esatta mente ch i passato da Rondine basta fare una sosta nel bar della Pace, dove i ragazzi hanno disegnato un albero genealogico di tutti gl i st udenti che qui sono a rrivati e poi volati nel mondo. Gi, perch chi torna nel proprio Paese dorigine entra a fa r pa r te del la rete d iplomatica delle Rondini doro, come vengono chia mati (e premiati) gli ex-studenti, conti nua ndo a ma ntenere u n lega me assiduo con lassociazione. Tra loro Josephine, 29 anni, racconta orgogliosa: Come console onorario presso lAmbasciata Italiana in Sierra Leone sono la donna pi giovane con incarichi diplomatici del mio Paesericorda. - I prim i tre mesi a Rond ine sono stati molto difficili: imparare una nuova lingua, abituarsi al clima, apprendere la cultura italiana, ma pi di tutto vivere con persone di diverse nazionalit e di diverse confessioni religiose. Josephine ha raccolto la sfida e adesso si sta anche occupando di formazione a bambini sordi e non vedenti, in condizioni disperate, che provengono da situazioni di forte disagio ereditate dalla guerra. Ho sviluppato una grande passione, perch in loro c un grande potenziale.

tendere la mano

incombenze domestiche: irakli (georgia) e sevak (armenia)

Sul potenziale umano punta anche il georgiano Davit (altra Rondine doro): Pur nelle difficolt, dobbiamo restare umani. Con una laurea in Analisi e gestione dei conf litti allUniversit di Tbilisi, Davit ha scelto di venire a Rondine perch volevo capire tramite il dialogo cosa i giovani possono fare per cambiare ci che i governi non riescono a cambiare. Ha capito anche che il nemico esiste nella propria testa. Scegliamo noi quando iniziare e quando smettere di vedere una persona come nemico. Magari scoprendo che tendere la mano per primo al mio nemico come spiega Franco Vaccari - un gesto incosciente. Per niente facile. Quando succede, le rela zion i ca mbia no di mprov v iso e, di rimba lzo, la percezione d i s e stessi mut a profondamente. Gli altri reagiscono in modo inatteso, lo stupore circonda la persona che compie un gesto simile aprendo un tempo di attesa: e adesso cosa succeder?.

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