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SCHEDA DEL LIBRO

INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE

AUTORE: Ray Bradbury


TITOLO: FAHRENHEIT 451
LUOGO DI PUBBLICAZIONE: Milano
EDITORE: Classici Moderni - Oscar Mondadori
DATA DI EDIZIONE: 1998

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ANALISI PERSONALE DEL LIBRO

Nel mondo ipotizzato da Ray Bradbury ci sono dei vigili che hanno il compito di distruggere con il
fuoco ogni casa in cui siano stati trovati dei libri. A questo corpo di militi appartiene Guy Montag, il
quale, era inizialmente fiero di questo lavoro, lo svolge ora con molta riluttanza, cominciando a sentire
il peso di un dovere così strano. E' vietato possedere libri, in quella realtà, e il possessore di una
biblioteca può addirittura finire in manicomio.
Ma Montag comincia a pensare che forse nei libri c'è qualcosa di importante visto che si cono persone
che si fanno bruciare insieme alla loro casa, piuttosto che vivere senza i propri libri. Così Montag si
porta a casa dei testi e inizia a leggerli in gran segreto; tramite questi egli capisce che in passato c'era un
mondo diverso, in cui c'era libertà di pensiero; prova disgusto del mondo in cui vive e vorrebbe
cambiarlo.
Entra in contatto con un anziano professore, che vive in disparte e progetta con lui un piano che serva a
far scomparire dal mondo i militi del fuoco .
Il loro progetto no riesce e i militi, su denuncia della moglie di Montag, vengono a conoscere il suo
segreto e gli incendiano la casa. Subito dopo organizzano contro di lui una spettacolare caccia all'uomo,
ripresa in diretta dalla televisione e seguita da milioni di persone. Montag si rifugia inizialmente presso
Faber, ma questi gli suggerisce un posto più sicuro: deve recarsi fuori città, in luoghi isolati e
raggiungere un gruppo di persone "irregolari", costrette a vivere ai margini della società.
Mentre fugge, Montag riesce a intravedere dagli schermi delle case le immagini in diretta della sua
stessa fuga. La polizia non lo trova, ma non può accettare il suo insuccesso, la brutta figura davanti ai
numerosi telespettatori; prende allora una tragica decisione: cattura un povero pedone solitario, facendo
credere a tutti che si tratti di Montag.
Egli inanto si è salvato e ha raggiunto quegli uomini che con il loro insolito impegno trasmetteranno al
mondo futuro il meglio della cultura mondiale: sono gli uomini-libro.

Guy Montag è il protagonista del romanzo; è un uomo di circa trent'anni, che lavora presso i militi del
fuoco. La sua vita scorre normale, fino a quando incontra casualmente una strana ragazza, Clarisse, la
quale gli trasmette un modo più libero di vedere le cose, gli parla della natura, del passato e della
famiglia, fatta di persone anticonformiste. Un altro episodio che lo colpisce è quello di un'anziana donna
che si fa bruciare insieme ai suoi libri. Questo fa sì che Montag abbia delle curiosità nuove, che cerchi
di saperne di più sul mondo, al di là di quanto viene ripetuto dall'opinione comune. Egli è dunque un
uomo non rigido, ma aperto alle novità, capace di rinnovare la sua vita e ben disposto a seguire
l'esempio di persone significative, come Clarisse e il professor Faber. Mi sembra ammirevole che egli,
dopo aver intravisto una verità diversa dietro le menzogne che circolano ovunque, abbia fatto del suo
meglio per lottare contro tali falsità e per proporre a tutti una cultura autentica e libera. Egli sa dunque
entrare nella lotta con tutto sé stesso, accetta di rompere ogni legame con la sua vita precedente, va
incontro a gravi pericoli, ma non si lascia abbattere. Alla fine, unendosi a degli uomini altrettanto
coraggiosi, porterà al successo il suo impegno e tutti gli sforzi da loro compiuti saranno la base du cui
ricostruire una nuova civiltà. Quando Montag raggiunge gli uomini che vivono fuori dalla città, viene
subito accolto nel loro gruppo e diventa anch'egli un uomo "contenitore" di un libro. A lui toccherà
identificarsi con l'Ecclesiaste, un libro pieno di saggezza e di umanità.
Faber è un vecchio professore universitario di lettere che è stato costretto dal sistema a lasciare la sua
attività. In un mondo autoritario e superficiale come quello di "Fahrenheit 451" non c'è posto per la
cultura autentica, che è volta alla formazione di uomini liberi. E' molto indicativo che i professori di
materie umanistiche, come appunto Faber, vengano costretti a lasciare il loro incarico, che risulta
scomodo per il regime. Faber, nel corso del romanzo, assume il suolo di aiutante del protagonista: aiuta
infatti Montag a capire le storture di quel mondo e gli trasmette dei nuovi valori. Faber, dopo il suo
"licenziamento", si era ritrovato a vita privata, tanto che, quando Montag lo va a trovare ebbe
l'impressione che lui e l'intonaco bianco delle pareti interne avevano la stessa cerca (pag 95); ma ora,
vedendo l'entusiasmo del giovane Montag, decide anch'egli di ritornare attivo e di partecipare
all'opposizione contro il potere. Dapprima aiuta Montag con un apparecchio tecnico, che si rivela però
inefficace; molto più importante è invece il consiglio che egli dà al giovane di salvarsi raggiungendo
quei particolari uomini che vivono in luoghi isolati, in attesa però di trasformare il mondo.
Clarisse McClennan è la nuova vicina di casa di Montag. E' una ragazza di diciassette anni, dalla
carnagione bianca come il latte e dagli occhi neri, scintillanti e vivi. Lei stessa si definisce pazza;
Montag la considera bizzarra ed esasperante; tutto questo semplicemente perché le piace sentire l'odore
delle cose, guardare come sono fatte, le piace osservare la gente. In un mondo caratterizzato dalla
presenza invadente dei televisori, lei raramente guarda la TV e preferisce chiacchierare con la sua
famiglia sulla veranda di casa sua. In un mondo dominato dalle macchine superveloci, lei a volte resta
alzata tutta la notte, a camminare. Clarisse è come se non vivesse nel mondo in cui effettivamente vive,
è come un'appassionata spettatrice d'uno spettacolo di burattini, che prevede ogni batter di palpebre,
ogni gesto della mano, ogni movimento d'un dito un istante prima che lo spettacolo cominci (pag 12).
Essendo un'attenta osservatrice, ha una forte capacità d'identificazione; lei capisce che Montag non è
felice e che non è come gli altri.
Mildred è la moglie di Montag, una persona estremamente ortodossa. Dorme con i due tubetti
radioriceventi inseriti bene nelle orecchie
Le vicende del romanzo si svolgono quasi per intero in una città, della quale non è indicato il nome: in tal
modo essa diventa la città-tipo del mondo futuro immaginato dall'autore.
In questa città ci si sposta o mediante la ferrovia sotterranea o in automobile; agli automobilisti si
impone di guidare sempre a grande velocità e chi viene trovato a procedere lentamente può essere
arrestato. I pedoni sono visti come dei soggetti irregolari, degli anticonformisti che è bene sopprimere.
Tutto questo accade perché il sistema vuole solo gente sempre occupata, sempre di corsa, sempre in
tensione, affinché non abbia il tempo per pensare e porsi delle domande.
I cittadini ignorano quasi tutti che poco fuori dalla città vi è un ambiente naturale, c'è un fiume, ci sono
animali e c'è la possibilità di ritmi di vita diversi. Si preferisce però che gli uomini rimangano negli
spazi urbani, dove sono meglio controllabili e dove tutto è già organizzato e previsto.
Gli spazi chiusi presenti nel testo sono la casa di Montag e della moglie Mildred e la sede dei vigili del
fuoco. La casa dei due coniugi ha come luogo centrale il salotto, di cui tre pareti sono occupati dagli
schermi della televisione: qui Mildred passa la maggior parte del suo tempo, occupata a "bere" tutto ciò
che lo schermo propina. Allo stesso modo si comportano altri milioni di donne e uomini, disposti a
prendere per vero tutto ciò che è teletrasmesso. Sia la casa, sia il posto di lavoro, sono luoghi in cui il
protagonista vive molto a disagio e li sente come estranei.
Fuggendo da questi luoghi invivibili, Montag scoprirà un rifugio nella natura, presso uomini liberi, non
allineati con la massa.
Gli avvenimenti del romanzo sono immaginati accadere in un generico tempo futuro, sul quale però non si
danno indicazioni precise; mancano, in effetti, nel tempo date e ogni tipo di indicazione cronologica.
"Fahrenheit 451" è un libro di pura invenzione, anche se, per tratteggiarlo, l'autore si ispira a cose e
situazioni del mondo contemporaneo, come, ad esempio, la presenza invadente dei televisori, le
automobili superveloci, la paura delle guerre in cui possano esplodere bombe capaci di enormi
distruzioni.
Uno dei pochi elementi temporali presenti nel testo è il confronto, che alcuni personaggi compiono tra il
presente e le epoche passate. Clarisse, ad esempio, sa che un tempo i pompieri spegnevano i fuochi
invece di appiccarli, e che in passato le persone avevano maggiore libertà e indipendenza di pensiero. Il
sistema politico però fa di tutto per persuadere i cittadini che il mondo è sempre stato così e che la
forma di vita attuale è la migliore che sia possibile.
Il racconto è in terza persona ed è condotta da una voce narrante esterna ai fatti, che domina dall'alto il
succedersi di questi. L'autore non interviene direttamente con i suoi giudizi sulle cose, ma lascia spazio alla
narrazione ed a numerosi e vivaci dialoghi. Si può però conoscere il suo punto di vista attraverso le idee e il
comportamento dei due personaggi emergenti: Guy Montag e il professor faber.

TRAMA: Il romanzo è ambientato in un futuro non lontano dove scrivere e leggere libri è proibito. Il
protagonista è Guy Montag, un vigile del fuoco: in questo futuro però la funzione dei pompieri non è
spegnere incendi, anzi, armati di lanciafiamme, irrompono nelle case dei sovversivi che leggono o
conservano libri e bruciano tutto ciò che trovano. Questo lavoro appassiona e coinvolge Guy, fino a quando,
una sera, incontra una ragazza, Clarisse, che gli racconta di un passato in cui leggere e scrivere non era reato
e di come creare parole è molto meglio che distruggerle. L’atteggiamento, lo sguardo, la vitalità della ragazza
affascinano Guy, che comincia così a nascondere alcuni libri, senza comunque avere il coraggio di leggerli. Il
turbamento di Montag però non passa inosservato e quando uccide il suo diretto superiore, il capitano Beatty,
(che aveva scoperto la sua segreta attività), comincia una caccia che lo vede come preda, fino a quando
incontra un gruppo di persone che ama la letteratura e vogliono proteggere la cultura imparando a memoria
libri interi. La minaccia della guerra incombe sempre di più : ciò rende più tetro il concetto di umanità per
Montag ed è proprio questo che lo porterà a voler cambiare la società volendone fondare una nuova basata su
elevati valori umanitari quali solo la cultura è in grado di dare.

11) COMMENTO PERSONALE SUL LIBRO LETTO


Ho trovato "Fahrenheit 451" un romanzo piuttosto bello e di piacevole lettura. E' un libro di pura
invenzione fantastica, ma in esso si possono anche trovare dei riferimenti e delle riflessioni sulla realtà
contemporanea.
Il mondo descritto nel racconto appare dominato da un potere che non ama troppo la libertà dei cittadini;
intorno a tale potere e agli uomini che lo esercitano, l'autore non fornisce molti dettagli o una analisi
lunga e precisa. In "Fahrenheit 451" viene descritto soprattutto il modo in cui il condizionamento delle
autorità si calano nella vita quotidiana degli uomini. Questi devono essere sempre in movimento e
sempre in attività frenetica, cosicché sia loro impossibile osservare il mondo, riflettere sulle cose e
farsene un'idea personale. Si vogliono uomini, in sostanza, del tutto distolti da se stessi. Una ragazza
come Clarisse, che ama la natura, che fa una vita libera e si pone domande sul passato, viene guardata
con grande sospetto e disapprovazione.
Il modo di vita "consigliato" è quello di vivere come fanno tutti e di avere come riferimento centrale ciò
che viene detto per televisione. Ci sono persone nel romanzo che passano quasi ogni istante della loro
giornata incollate davanti al video: per loro finisce per diventare realtà ciò che è soltanto immagine, si
dimenticano di sé stesse, delle persone che hanno vicino e rinunciano ad un contatto vero e diretto con il
mondo. Comportamenti di questo genere si vedono anche nella nostra realtà sociale: in tal modo il testo
di Bradbury si pone come una "fotografia" di grande attualità su nostro tempo.
Mi è piaciuta straordinariamente la parte del romanzo, nella quale si descrive la vita di alcuni individui,
che si possono chiamare uomini-libro. Essendo in quel mondo vietato possedere libri, è accaduto che un
gruppo di ex-professori, allontanati dalla loro attività da parte del regime, si siano incaricati di imparare
a memoria ciascuno un testo di grande importanza.Il potere vuole eliminare il passato, ma ciò non è
possibile: se togli agli uomini i libri, certi uomini diventano libri diventi e aspettano con pazienza che la
barbarie finisca, per poter di nuovo far circolare ciò che ora è custodito nella loro memoria.
Il romanzo termina proprio in questo modo, con il tempo della ricostruzione e della parola: finito il
vecchio mondo, gli uomini-libro si dirigono verso la città, la quale verrà da loro fatta rinascere con
l'aiuto della razionalità e della saggezza.

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