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Cultura

LEGGiamo QUiNDi siamo


Cechov e Dumas, Verga e Hardy. Con lEspresso una selezione di grandi romanzieri. Maestri di vita e di rivolta

Di marco belpoliti

er migliaia di anni per ascoltare le storie ci si radunava intorno al fuoco, nella stalla o dentro una capanna. Il narratore era luomo pi abile nel contare avventure e vicende di personaggi mitici - gli di - o fantastici linvenzione del protagonista come arte - o ancora di uomini e donne come noi vissuti tanto tempo addietro. Linvenzione della scrittura, e poi della stampa molti e molti secoli dopo - hanno portato quel narratore ambulante nelle nostre case. Una voce esce dal libro, se solo la sappiamo intonare al ritmo della nostra lettura silenziosa. I romanzi - novel dicono gli inglesi, ma la parola di origine latina, notizia hanno cambiato il nostro modo di pensare il mondo, un modo diverso e pi profondo. Hanno portato sino a noi visioni differenti, che prima restavano celate, o non dette, nel racconto dei parlatori popolari. Si leggono i romanzi prima di tutto per divertirsi, perch i grandi romanzi - e questi che lEspresso propone ai suoi lettori lo sono - tavvincono, ti catturano, ti costringono a leggere e leggere senza mai staccare locchio dalla pagina, per sapere come va a finire: se Silver inganner ancora il dottore e Jim o se Mena potr sposarsi e finalmente la storia nefasta della sua famiglia volger al meglio. Divertirsi vuol dire anche allontanarsi dalle faccende quotidiane e immergersi in un universo altro, differente, lontano. Ma i romanzi ci insegnano anche qualcosa che non sapevamo. Lo
| 10 gennaio 2013

fanno in modo diretto e intenso attraverso il resoconto dellesperienza vissuta: quella di un ragazzo nel Castello di Fratta alle prese con le incipienti esperienze amorose, o le tattiche con cui gli Uzeda otterranno mediante la corruzione benefici economici. I romanzi sono opere di finzione, eppure riescono a dirci cosa siamo, cosa vogliamo, cosa desideriamo, e soprattutto come agiamo per ottenerlo. Raccontano i sogni dellumanit, ma anche i suoi fantasmi - da quello del vampiro Dracula allossessione dellonore, come nel caso della Marchesa di O - quelli che ci assillano e fatichiamo a tenere a bada - sulla pagina la geometria delle vicende ci appare invece stranamente limpida e geometrica. Nei romanzi emerge tutta la contraddittoriet della vita umana, il suo

essere un coacervo di ambiguit, contraddizioni, ambivalenze. Attraverso i personaggi - Oblomov, Martin Eden - ci vediamo vivere vite altrui, come se fossero le nostre - desiderate, amate, temute, odiate. Leggere romanzi , come ha detto una volta un grande scrittore, avere una conoscenza totale e in presa diretta dellessere umano. Neppure studiando per anni filosofia, psicologia, storia, ecc., si riesce a raggiungere una conoscenza cos diretta e completa di ci che un uomo visto da vicino, giorno per giorno, ora per ora. Di pi: quello scrittore, Mario Vargas Llosa, ha affermato che solo i romanzi riescono a stabilire un legame fraterno tra gli esseri umani, facendo capire ci che gli uomini hanno di comune, ma anche di diverso. Attraverso le pagine del romanzo si dialoga con gli altri, ci si affratella con uomini e donne lontani nel tempo e nello spazio, con ci che avremmo potuto essere e non siamo per un piccolo scarto del destino: una donna, un uomo, un nero, un asiatico, uno straniero, un diverso. Fanno essere vicino ci che lontano, e vedere come lontano ci che invece troppo vicino. Lo straniamento uno dei principali strumenti del romanzo che ci fa cambiare tempo e spazio senza che ci muoviamo dalla nostra sedia, dalla poltrona o dal divano di casa. Ci spiazzano per farci capire chi siamo davvero e cosa proviamo. Contengono le istruzioni per la vita, anche se sono stati scritti molto tempo fa, come I tre moschettieri di Dumas o Padri e figli di Turgenev. Contengono parole che in un mondo sempre pi dominato dalle immagini cinema, televisione, Internet, smartphone - ci permettono di sognare davvero, di allontanarci dal mondo presente utilizzando la nostra fantasia, fabbricando

immagini attraverso le parole, a nostro uso e consumo. E le parole ci arricchiscono, ci permettono di parlare in modo pi preciso per indicare le cose, per descrivere il mondo e quello che sentiamo. Ci fanno pi colti. La letteratura, quella dei grandi romanzi come questi, ha il vantaggio di mettere in discussione il punto di vista dato, le nostre certezze, abitudini, convinzioni, il nostro modo di vedere le cose, e

LA MASCHERA DI FERRO, ISPIRATO DAI ROMANZI DI ALExANDRE DuMAS. A SINISTRA: JACK LONDON

anche quello degli altri intorno a noi. La finzione, dice Vargas Llosa, sediziosa, ovvero ci prospetta qualcosa di diverso rispetto allordine vigente, sia esso etico, religioso, economico, filosofico, politico, sociale, sessuale. La letteratura, scrive il romanziere peruviano, non ci racconta mai di uomini e donne soddisfatti di se

Trentacinque ragioni per emozionarsi


I tre moschettieri di Alexandre Dumas inaugurano venerd 11 gennaio, a 2,90 euro in pi con lEspresso e la Repubblica, la seconda serie (la prima del 2011) della collana I Grandi Romanzi. Seguiranno nellordine di uscita Martin Eden di Jack London, La figlia del capitano di Aleksandr Puskin, La fiera della vanit di William Thackeray, NotreDame de Paris di Victor Hugo, Le anime morte di Nikolaj Gogol, David Copperfield di Charles Dickens, I Vicer di Federico De Roberto. E poi, in un ordine da definire, tanti capolavori come Germinale di mile Zola, Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, Frankenstein di Mary Shelley, i Racconti di Cechov, Poe, Maupassant, Gautier. O ancora: Alice nel Paese delle meraviglie / Attraverso lo specchio di Carroll, I due libri della giungla di Kipling, Padri e figli di Turgenev, Dracula di Stoker, Lisola del tesoro di Stevenson... Tutti i romanzi sono stati tradotti in esclusiva e corredati da apparati critici.

stessi, bens di personaggi in lotta con s e con il mondo, indocili propagatori di disaccordo, perch la lotta che il singolo combatte nella modernit e tarda modernit quella dellIo contro tutti. Linfelicit non meno avvincente della felicit, e la storia dingiustizie subite non meno attraente di quella di una tranquilla vita borghese. Gli eroi di Dumas, Cechov, Verga, Maupassant, Hardy, London sono i nostri alterego vissuti in epoche diverse e lontane, che lottano come noi per affermare se stessi di fronte al mondo che spesso non li vuole, li ostacola, li affligge, o addirittura li combatte. La letteratura anche un rifugio per chi ha avuto troppo o troppo poco dalla vita, dice Vargas Llosa, il primo strumento con cui allestiamo la nostra personale rivolta, ma anche il modo con cui ci consoliamo vivendo vite altrui. Senza i romanzi, invenzione dei nostri recenti antenati, saremmo senza dubbio pi poveri e incompleti. Leggerne molti un dono prezioso che noi ci facciamo in unepoca che sembrerebbe volerci riservare destini piccoli e minuti. Leggiamo per non essere pi come prima, qualsiasi cosa succeda l fuori, cio qui dentro. n
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Foto: Corbis (2)

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