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Economia e lavoro
in dal momento della sua comparsa sulla Terra, l'uomo ha agito per poter soddisfare i propri bisogni primari: sfamarsi, trovare un rifugio, riscaldarsi e cos via. Naturalmente, col passare del tempo, i bisogni sono aumentati in modo sostanziale e a quelli essenziali per la sopravvivenza se ne sono aggiunti altri, che possiamo definire secondari: oggi, soprattutto nei Paesi sviluppati, noi abbiamo bisogno di un cellulare per comunicare, di un computer per svolgere varie attivit, di un'auto per spostarci e di altre mille cose. quindi essenziale creare gli oggetti o le condizioni opportune per soddisfare tali bisogni: il mezzo attraverso cui si raggiunge questo obiettivo il lavoro, su cui si basa l'economia, ovvero l'insieme delle risorse e delle attivit produttive di uno Stato e dell'intero Pianeta; essa comprende tre settori: il settore primario, che si occupa di agricoltura, allevamento, pesca, estrazione delle risorse dal sottosuolo, cos definito perch si riferisce a materie prime, che necessitano di una lavorazione successiva; il settore secondario, ovvero le industrie che trasformano le materie prime in manufatti, beni; il settore terziario, che si occupa invece di attivit che non producono oggetti concreti, ma che forniscono servizi (banche, assicurazioni, tutto ci che concerne l'istruzione, il commercio, il divertimento, lo sport, il lavoro di professionisti come medici, avvocati e cos via). In sintesi, i settori primario e secondario producono beni quantificabili (che si possono cio pesare, misurare, contare, ...), il settore terziario, invece, offre servizi, che non sono quantificabili. Negli ultimi anni sempre pi importanza ha inoltre acquisito il cosiddetto terziario avanzato, che si occupa di ricerca, comunicazione e informatica. Per trasformare le materie prime in prodotti finiti o per offrire dei servizi c' ovviamente bisogno di un'impresa, che pu essere pubblica o privata: privata se appartiene a privati cittadini che investono
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