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C.

da Campanotico, 221Sarnano Mc339/4335745

Ayurveda
Massaggio Abyangam

Cos layurveda?
LAyurveda e lo Yoga sono strettamente connessi essendo entrambi due aspetti fondamentali della
cultura indiana, vasta e ricchissima.
LAyurveda la parte medico-terapeutica dello Yoga e come questultimo non pu essere
circoscritto o identificato con le asana, cos lAyurveda non pu essere considerato solo un insieme
di precetti che riguardano la salute, ma essendo la Scienza della vita ( questo il significato
etimologico di Ayur = vita e Veda = conoscenza) deve essere considerato come un modo diverso
(rispetto alla nostra cultura occidentale) di considerare lessere umano in s, sul piano fisico e
mentale essendo un microcosmo che ha in s tutti gli elementi del macrocosmo, ed in rapporto con
la totalit cosmica.
Lobiettivo di ogni tipo di medicina (per inciso lIndia lunico paese al mondo che accetta e
riconosce ufficialmente 7 tipi di medicine: Ayurveda, allopatica, omeopatica, sidda, yunani, cinese
e tibetana) il benessere e la cura delle malattie. Per lAyurveda come obiettivo si aggiunge il
KAYAKALPA, la longevit, per raggiungere la quale, a partire da una profonda osservazione di noi
stessi e dal postulato fondamentale di inscindibilit di corpo e mente, si ricorre a diverse
metodologie come le pratiche di purificazione, i massaggi, un modo diverso di concepire
lalimentazione e a tutte le altre pratiche yogiche (la meditazione, la recitazione dei mantra)
finalizzate alla crescita della consapevolezza.
La straordinariet dellAyurveda che, pur risalendo a circa 5.000 anni fa (i Veda, gli antichi testi
anni sacri indiani, risalgono al 1.500 a. C., ma i principi ayurvedici sono molto pi antichi),
riuscita a sopravvivere nei secoli.
Per lAyurveda per mantenerci in salute dobbiamo allontanarci da tutte le cose nocive, condurre una
vita regolare, mangiare correttamente ed avere costantemente pensieri positivi per s e per gli altri.
Nel sistema dellAyurveda si possono ritrovare con nomi diversi concetti simili a quelli che sono
alla base di altre medicine (i Nadi, in effetti, non sono molti diversi dai Meridiani cinesi) e questo
sicuramente indice delluniversalit della cultura indiana, che ha saputo sempre essere aperta ad
ogni istanza, recependo le varie istanze.
Le medicine ayurvediche sono fatte con radici, fiori e foglie da cui si ricavano infusi e decotti. Il
medico ayurvedico innanzitutto un attento osservatore che studia la persona che si rivolge a lui
guardandone lincarnato, gli occhi, le mani ed ascoltandone il battito dai polsi. Questi ed altri
elementi lo aiutano ad individuare il tipo di squilibrio che ha causato la malata ed il conseguente
rimedio. La malattie la conseguenza di uno squilibrio energetico dei principi fondamentali, i tre
Dosha che sono la forza basilare della vita.
Essi corrispondono agli elementi naturali e influenzano il complesso corpo-mente. I modelli
costituzionali umani vengono raggruppati in categorie secondo la prevalenza delluno e dellaltro
Dosha.

Storia dellayurveda.
All'inizio della Creazione c'era Dio, incarnazione del desiderio, pervaso dal
desiderio di creare universo. Questo desiderio fu il primo potere creativo
dell'Onnisciente. Egli e il suo stesso grande desiderio di creazione erano concentrati
nello stesso luogo: l'intera estensione dello spazio.
Atharvaveda 12:2
LE CITTA' STATO DELLA VALLE DELL'INDO
L'lndia in cui ebbe origine l'Ayurveda ci in gran parte sconosciuta. Sappiamo che la
fertile valle dell'Indo ospitava molte citt stato, tra il tremilacinquecento e il
millecinquecento a.C. in quella che oggi considerata una delle cinque culle della
civilt, insieme con Egitto, Sumeria, Cina, e Per.

noto che queste citt stato erano solide, raffinate e si estendevano da mille fino a pi
di un milione di Km2, nella regione che oggi corrisponde all'India nord-occidentale. La
terra, irrigata da un grande sistema fluviale, era molto fertile e permetteva di produrre
oltre il fabbisogno.
Ci port allo sviluppo del commercio e all'urbanizzazione. Le citt erano organizzate
bene, disponevano di un complesso sistema di scrittura pittografica, di uno standard per
i pesi e le misure e di modelli costruttivi molto ben concepiti. Mohenjodaro e Harappa
erano i centri principali di questa grande civilt e la loro attenta pianificazione rifletteva
un ordine politico coerente e ben definito. Disponevano di un avanzato sistema di
fognature e avevano generalmente un livello sanitario particolarmente elevato, che trova
riscontro nell'attenzione riservata dalla letteratura Vedica ai principi d'igiene. Le case di
pietra e mattoni erano costruite nel rispetto di un comune progetto urbano e in modo tale
da permettere il flusso di energia vitale nella collettivit.
Era una ricca cultura di orientamento naturalistico che praticava il culto della Dea
Madre. Al pari di altre civilt del tempo, vaste estensioni di terra erano riservate alla
coltivazione di cotone, grano e altri cereali. C'erano fiorenti scambi commerciali con il
paese di Sumer, attraverso il golfo persico e il mare arabico e sono stati persino ritrovati
complessi giocattoli di argilla, che testimoniano ulteriormente la prosperit e la
profondit di questa antica cultura. Sembra che questa civilt cominciasse a vacillare,
verso il millesettecento a.C. probabilmente a causa d'invasioni nemiche, mutamenti
climatici e deviazioni nel corso del fiume Indo.
La conoscenza dell'Ayurveda sorse da questa sofisticata cultura in evoluzione. La
tradizione vuole che i Rishi, gli antichi saggi indiani, sentissero la necessit di
allontanarsi dalla civilt per trovare la calma e la chiarezza necessarie a sviluppare
quella conoscenza che essi ricercavano con tanto zelo. Cos, in un lontano passato, un
folto gruppo di Rishi proveniente da questa fiorente cultura si ritrov ai piedi
dell'Himalaya per affrontare il problema della malattia e dei suoi effetti sul genere
umano. Il loro obiettivo era l'eliminazione della malattia, non solo nell'uomo ma in tutte
le creature; su questo essi meditarono e da quelle meditazioni hanno avuto origine le
conoscenze dell'Ayurveda.
I VEDA
Le origini della tradizione Vedica, da cui proviene l'Ayurveda, sono oscure ma si
pensa siano da porsi in relazione con l'emigrazione, avvenuta nel subcontinente indiano,
di un popolo di lingua indoeuropea, proveniente da nord-ovest, che si stabil nella valle
dell'Indo intorno al duemila a.C. Le scritture indiane li chiamano Ariani un nome che
viene variamente tradotto come "itineranti" o "girovaghi".
Gli Ariani Vedici portarono con s concetti religiosi, riti, una pozione che ampliava la
coscienza (Soma) e una serie di divinit naturalistiche. Alcune di queste divinit
sembrano corrispondere ad altre delle tradizioni greche, romane e persiane, facendo
supporre una possibile origine preistorica comune. La religione che gli Ariani
svilupparono tra il duemila e il millecinquecento a.C. descritta in una raccolta di inni e
canti chiamata Veda, che letteralmente significa "conoscenza".
Gli induisti hanno sempre considerato i Veda eterni e di origine divina, ritenendo i
Rishi solo dei veggenti che scrivevano ci che veniva loro trasmesso, per ispirazione
divina, direttamente dal S supremo.
I testi che formano i Veda sono quattro: il Rigveda, il Samaveda, lo Yajurveda e
l'Atharvaveda.
IL RIG VEDA
E il pi antico e consta di oltre mille inni. Gli altri Veda si basano su questa opera, che
raccoglie gran parte della conoscenza Vedca sullo Yoga, la Meditazione, i Mantra,
l'Ayurveda e Stapatya Veda. Rig Veda collegato con Stapatya Veda Scienza
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dell'Architettura. In genere gli studiosi lo fanno risalire intorno al millecinquecento


a.C. sebbene alcuni osservino che gli scavi archeologici e i riferimenti astronomici
indichino un periodo molto precedente.
IL SAMA VEDA
Il Samaveda riporta vari inni del Rigveda in forma pi musicale e rappresenta l'estasi e
la beatitudine della Realizzazione. Se il Rigveda il passo, il Samaveda la danza; il
primo la parola, il secondo l'intelletto. Il Sama Veda collegato con Gandarva
Veda Scienza della Musica.
LO YAJUR VEDA
Tratta dei diversi rituali Yogi e dei sacrifici per purificare la mente e risvegliare la
coscienza. I rituali si propongono di rappresentare l'universo all'interno dell'individuo,
per realizzare l'unione fra le due dimensioni. Yajur Veda collegato con Dhanur
Veda Arti Marziali.
L'ATHARVA VEDA
Considerato l'ultimo e il meno antico dei Veda, questo testo contiene canti e
incantesimi per calmare gli Dei e Mantra per allontanare il male, la sfortuna, i nemici
e le malattie. A differenza degli altri Veda, riporta formule magiche usate dai sacerdoti.
L'Atharva Veda collegato con Ayur Veda la Medicina.
Ognuno dei quattro Veda diviso in due parti distinte, Mantra e Brahmana. L'una
contiene preghiere e lodi a vari aspetti dellAssoluto, l'altra istruzioni dettagliate per lo
svolgimento delle cerimonie in cui venivano utilizzati i Mantra.
Della cosiddetta "letteratura Vedica" fanno anche parte testi che forniscono segrete
spiegazioni mistiche dei rituali (Aranyaka), e le Upanishad, massima espressione
(della filosofia Vedanta, di cui possiamo dare solo qualche breve cenno.
Complessivamente, questi trattati sono noti come Shruti, "conoscenza ricevuta", in
contrapposizione a Smirti (come la Bhagavad Gita), che invece "conoscenza
ricordata".
LE UPANISHAD
Verso la fine del periodo Vedico, le concezioni relative alle funzioni Rituali e
Sacrificali vennero interpretate come rappresentazioni simboliche di un insegnamento
spirituale. Presso le scuole dell'epoca sorsero varie speculazioni di natura cosmologica,
che furono poi raccolte in una serie di trattati denominati Upanishad. In essi si descrive
con particolare attenzione il significato spirituale del rituale Vedico e la sua relazione
con il genere umano.
L' insegnamento fondamentale delle Upanishad pu trasparire dall'analisi di sei grandi
enunciati:
1) Aham Brahmasmi: Io sono Brahma.
Cos si stabilisce che l'individuo lo stesso S supremo. Le Upanishad insegnano
che il proprio S
la presenza del S supremo nel cuore.
2) Ayam Atma Brahma: il S Brahma.
Questo afferma l'unit del S individuale con l'Assoluto, implicando che
"Assoluto" il S in
tutti gli esseri.

3)Tat Tvam asi: Tu sei Quello.


La coscienza ovunque e in ogni cosa; solo la mente produce l'illusione
dell'esistenza di "altro" da S.
4) Prajnanam Brahma: L'intelligenza Brahma.
Con ci si afferma che l'intelligenza individuale la presenza in noi
dell'intelligenza divina, per
mezzo della quale si pu realizzare l'Assoluto.
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5) Sarvam khalavidam Brahma:Tutto l'universo Brahma.


L'unico S supremo tutto ci che o che non : nient'altro , era o sar mai,
eccetto Brahma.

6) So ham :Egli sono Io.


Cos si rivela l'Assoluto nel ciclo naturale della respirazione.
So il suono naturale dell'inspirazione, ham quello dell'espirazione.
LE ORIGINI DELLA MEDICINA AYURVEDICA
Il Comus della letteratura induista sulla medicina e la salute si chiama Ayurveda,
ovvero scienza della lunga vita. Alcuni studiosi hanno avanzato l'ipotesi che
l'Ayurveda fosse un Veda minore, forse supplementare all'Atharvaveda, ma altri
contestano questa tesi. A prescindere dalla loro collocazione letteraria, questi testi sono
comunque considerati scritture sacre.
I pi antichi testi vedici, scritti tra il millecinquecento e il milleduecento a.C. trattavano
in modo particolare dell' et avanzata, d svariate afflizioni e prescrivevano cure che
comprendevano l'uso di preghiere e rimedi erboristici. Ancora pi importante rilevare
che le concezioni Vedice antiche sulla formazione dell'essere umano corrispondono alle
pi tarde descrizioni Ayurvedice.
L'origine della conoscenza medica Ayurvedica sembra derivare da una combinazione
di quanto appreso per diretta ispirazione divina e della memoria di insegnamenti degli
antichi saggi.
Nel Caraka Samhita, il principale e pi antico testo Ayurvedico conosciuto, la
narrazione inizia proprio con un raduno di grandi sapienti: i pi saggi e santi uomini
della valle dell'Indo si radunarono ai piedi dell'Himalaya per affrontare il problema
della malattia, da cui essi desideravano liberare tutti gli esseri viventi, in modo che il
popolo potesse osservare gli obblighi religiosi e procedere verso la realizzazione del S.
Il Caraka Samhita prosegue quindi il racconto, dicendo che i saggi incaricarono
Bhardwaja di recarsi da lndra, un dio che era esperto di cure e medicine. Indra aveva
appreso la conoscenza dagli Ashwin (medici celesti), che a loro volta l'avevano
ricevuta dallo stesso Brahma. Anche nel Sushruta Samhita, un altro importante testo
Ayurvedico che tratta in particolare di chirurgia, l'origine della conoscenza ha natura
divina, sebbene in questo caso il messaggero sia Dhanvantari e non Bhardwaja.
Si pu notare come i testi Ayurvedici implichino una relazione tra conoscenza medica e
pensiero religioso e filosofico, di cui non escludono che la prima possa rappresentare
un'evoluzione.

Tridosha

"La persona che ha i costituenti corporei (dosha) e in processi metabolici (agni) in equilibrio, i
cui tessuti (dhatu) ed escreti (mala) funzionano in maniera normale, che ha l'anima, la mente e i
sensi stabilizzati nella beatitudine, considerata una persona in buona salute."
Uno dei concetti pi importanti dell'Ayurveda quello dei Tridosha: Vata, Pitta e Kapha. I tre
dosha vengono presi in considerazione nel determinare la costituzione individuale, l'origine delle
malattie, i trattamenti, i metodi per mantenere la buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le
terapie di purificazione (panchakarma), le terapie di tonificazione, il massaggio, il tipo di esercizio
fisico, la dieta, ecc. Quindi molto importante capire il concetto di base dei tre dosha.
I cinque elementi (Panchamahabhuta) quando si aggregano per costituire il corpo degli esseri
viventi, lo fanno secondo certe modalit e si combinano formando tre energie basilari. Queste tre
energie di base sono forze vitali primarie e vengono chiamate tre umori biologici oppure costituenti
corporei, il termine che si usa in Ayurveda dosha, poich sono tre in numero vengono chiamati
Tridosha(Tri in sanscrito significa tre).
Nei testi ayurvedici dosha viene definito come "ci che contamina", quindi letteralmente dosha
ci che contamina i costituenti naturali del corpo, in altri termini si pu dire che i dosha sono i
fattori patogeni nel corpo.
Oltre ai tre dosha corporei esistono due dosha mentali che sono rajas e tamas, le qualit di energia
e inerzia, esse fanno parte dei tre guna (sattva, rajas e tamas), le qualit della natura. Essendo sattva
la qualit della purezza e della luce non ha effetti patogeni sulla mente, mentre rajas e tamas che
producono agitazione ed inerzia sono fattori che causano disturbi della mente e quindi vengono
considerati dosha mentali.
I dosha hanno una loro identit con qualit caratteristiche, sono presenti in ogni parte del corpo ma
in certe parti si trovano con maggiore abbondanza, ognuno di essi ha delle ragioni specifiche di
squilibrio, ognuno causa determinate malattie per cui esistono trattamenti specifici.

Panchamahabhuta - I cinque elementi fondamentali


I cinque elementi fondamentali, in ordine di manifestazione, sono:

Nella filosofia antica e medioevale, molto prima della scoperta degli atomi e delle molecole, si
ritevava che il mondo e tutto quanto in esso contenuto fosse composto da quattro "elementi" o
sostanze: Aria, Fuoco, Acqua e Terra. A questi elementi, la dottrina medica indiana (Ayurveda) ne
aggiunse un quinto, l'Etere. In sanscrito, i cinque elementi sono conosciuti come mahabhuta.
Oggigiorno, alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, gli elementi non sono presi alla lettera,
ma sono visti come i principi informativi sulla natura dell'esistenza, metafore che ci aiutano a
comprendere la natura e l'universo. L'Aria movimento, la vita per altri aspetti della creazione; il
Fuoco la forza che produce calore e luce, entrambi questi elementi sono essenziali alla vita;
l'Acqua lega tutto assieme; e la Terra la materia stessa.
L'Ayurveda insegna che tali elementi pervadono ogni aspetto del corpo umano, e che in qualsiasi
tipo di materia possono essere presenti tutti gli elementi. Secondo l'antica dottrina, in origine il
mondo si componeva di pura coscienza ed era immateriale.
Col tempo, l'elemento pi leggero l'Etere si form da vibrazioni cosmiche e inizi a muoversi e col
suo movimento cre l'Aria. L'attrito tra questi due elementi in movimento cre il Fuoco e il calore
del Fuoco dissolse e liquefece alcuni elementi, creando l'Acqua. Alcuni elementi, al contrario, si
solidificarono e formarono l'elemento pi pesante la Terra.
L'Ayurveda sostiene che tutta la materia organica-piante-semi-animali formata dall'elemento
Terra, che contiene anche le sostanze inorganiche del mondo minerale. La Terra diede origine, cos
com'era a tutta l'altra materia. Seconda l'Ayurveda nella materia possono essere presenti tutti e
cinque gli elementi: l'Acqua quando ghiacciata, diventa solida come la Terra; il Fuoco la riscioglie
in Acqua, una maggiore quantit di Fuoco tramuta l'Acqua in vapore, il quale scompare nell'Aria e
nell'Etere. Gli esseri umani hanno cinque sensi, che corrispondono ai cinque elementi.
Il suono trasmesso attraverso l'Etere.
L'Aria che secondo gli insegnamenti Ayurvedici legata al sistema nervoso, si ritiene corrisponda
al tatto.
Il Fuoco, che noi percepiamo sotto forma di luce e colore, legato alla vista.
L'Acqua necessaria al gusto, una lingua secca non in grado di discernere i sapori.
La Terra legata al senso dell'olfatto (il naso legato agli organi di escrezione e coloro che
soffrono di stipsi hanno spesso l'alito pesante e un ridotto senso dell'olfatto).
Come succede sempre nell'Ayurveda, tutto in relazione a tutto; esistono l'armonia e la sincronia, e
la disarminia d origine alla malattia.Scopo delle cure ayurvediche quindi quello di ricreare
l'armonia.
I tre Dosha - Vata - Pitta Kapha
Ogni dosha una combinazione di due elementi, uno dei quali predomina sull'altro. Spesso ci si
riferisce ai tre dosha vata, pitta kapha (abbreviato in VPK) chiamandoli umori dell'aria, del fuoco
e dell'acqua.
L'Ayurveda sostanzialmente non che la scienza dei Dosha", le tre forze vitali primarie che
formano il corpo e sono responsabili di tutte le funzioni fisiologiche e psicologiche dell'organismo.
Se in equilibrio fra di loro permettono il perfetto funzionamento del corpo e della mente, cos come
in caso di eccesso di uno di loro, sono responsabili dell'insorgere della malattia. Determinano i
processi di crescita, decadimento e morte. I tre Dosha permettono alle dimensioni mentali e
spirituali dell'esistenza di esprimersi attraverso il corpo fisico.Gli attributi acquistano grande
importanza nel trattamento degli squilibri dei Dosha. Infatti partendo dalla regola generale secondo
la quale "il simile accresce il simile", I'Ayurveda tratter l'eccesso di un Dosha inducendo
condizioni opposte alle sue qualit.

La costituzione individuale(prakriti)
Secondo l'Ayurveda tutti gli uomini nascono con una propria costituzione individuale data dalla
diversa combinazione dei tre Dosha: Vata, Pitta, Kapha.
La costituzione individuale o prakriti uno strumento molto importante in Ayurveda. Sulla base
della costituzione individuale si hanno indicazioni per la diagnosi e il trattamento delle malattie, per
la scelta della dieta, per determinare lo stile di vita pi adatto. La prakriti indica in quale
proporzione si trovano i dosha nella costituzione di un individuo. Individuando la prakriti personale,
si possono capire in modo molto approfondito le caratteristiche di un individuo: il tipo fisico, gli
aspetti della mente e della psiche, gli aspetti positivi e negativi del carattere, il tipo di lavoro a cui si
portati, la predisposizione a certe malattie, ecc.
La parola prakriti (o prakruti) significa "natura", pi precisamente la "forma originale", da pra =
inizio e kruthi = formare. La malattia compare quando ci si discosta da questa forma originale con
un cambiamento a livello psicologico o fisiologico.
Nella fisiologia di ogni persona varia la combinazione dei tre Dosha, con una tendenza
predominante di uno o pi di essi. Si ha quindi la costituzione monodoshica dove prevale uno di
essi, bidoshica dove si ha la prevalenza di due Dosha e tridoshica dove troviamo l'equilibrio dei tre
Dosha. Questo sistema tiene in considerazione sia gli aspetti psicologici che quelli fisici.LE
Combinazioni costituzionali possibili sono sette:
- Prakriti monodoshiche: quando un Dosha predomina sugli altri (pi del 60%). Queste sono:
costituzione
Vata, costituzione Pitta, costituzione Kapha.
- Prakriti bidoshiche: quando vi sono due Dosha predominanti: vata-pitta, pitta-vata, vata-kapha.
- Prakriti tridoshica: in cui tutti e tre i Dosha sono presenti in eguale misura.

Fattori responsabili della formazione della prakriti individuale


Quando lo sperma e l'ovocito si uniscono nell'utero della madre per dare luogo allo zigote, i dosha
predominanti nello sperma, nell'ovocito e nell'utero materno determinano il tipo di costituzione del
nuovo essere vivente. I dosha rimangono in tale combinazione dal momento del concepimento fino
alla morte dell'individuo. Altri fattori basilari per la formazione della prakriti sono la dieta, lo stile
di vita e l'attivit della madre durante la gravidanza.
I fattori basilari per la formazione della prakriti sono i seguenti:
la qualit dello sperma del padre
la qualit dell'ovocito materno
la condizione dell'uterola dieta e lo stile di vita della madre durante la gravidanza
la natura degli elementi dominanti nel feto
Molte persone nelle generazioni moderne hanno una mente debole e soffrono di problemi mentali
come stress, ansia, paura, invidia, avidit, ecc., nascono molti bambini con un sistema immunitario
debole per cui si osserva una maggiore incidenza dei disturbi dovuti ad allergie e intolleranze
alimentari. Tutto ci causato anche dalla mancanza di una adeguata conoscenza delle regole
basilari che determinano la formazione di una nuova vita. Lo stile di vita moderno diventato
innaturale e stravagante per cui porta facilmente all'assenza di dosha normali e di buona qualit
nello sperma e nell'uovo. Anche la medicina moderna afferma che molte malattie presenti nei nuovi
nati sono dovute a una dieta e uno stile di vita improprio da parte della madre. Per esempio, abusare
di fumo ed alcool e non seguire alcun programma di sviluppo spirituale durante la gravidanza non
fa certo bene al feto in via di formazione e influenzer in modo permanente i suoi dosha.
L'Ayurveda descrive dettagliatamente il modo di creare bambini sani, arrivando anche a definire il
modo di dar vita a bambini con specifiche qualit. Usando questa conoscenza si possono generare
bambini con una natura psico-fisica ottimale.
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Secondo l'Ayurveda ci sono altri fattori responsabili nella formazione della prakriti, questi fattori
operano a un livello molto sottile e potrebbero essere comparati a quel che noi chiamiamo fattori
ereditari.
Famiglia: soprattutto il carattere e il comportamento dei genitori e dei nonni influenza la natura
psico-fisica del bambino.
Ambiente culturale: il carattere dellambiente culturale, religioso e sociale in cui nasce un
bambino influisce sulla sua natura.
Luogo di nascita: a causa delle differenti condizioni climatiche ed ambientali il bambino assume
alcune qualit particolari. Per esempio le persone nate nei climi caldi hanno la pelle pi scura e
sopportano meglio il clima caldo.
Et dei genitori: in Ayurveda si dice che i bambini nati da genitori di diverse classi di et hanno
certe qualit specifiche. In tarda et, per esempio, il seme diventa debole e questo influenza la
prakriti del bambino.
Periodo dell'anno: i bambini nati in diversi periodi dell'anno possono avere certe caratteristiche
ed abitudini particolari. Questo concetto viene spiegato bene nella scienza dell'astrologia vedica
(lo Jyotish parte della letteratura vedica ed uno strumento utile per capire le caratteristiche
individuali). Che ci si creda o no, differenti periodi dell'anno sono in relazione a diversi pianeti.
Per esempio, un bambino nato in un periodo in cui Saturno forte avr caratteristiche diverse da
uno nato nel periodo in cui predomina Giove.
Caratteristiche individuali dei genitori: come il tipo di famiglia o la classe sociale influenza la
prakriti del bambino, cos le caratteristiche uniche e individuali dei genitori hanno la loro
influenza.

Prakriti monodoshiche
Vata

ARIA-ETERE "Ci che muove le cose"


Dominato da vayu(vento)
PRODUZIONE DEL DOSHA VATA.
Il cibo ingerito viene sottoposto a processi digestivi, il prodotto finale della
digestione il chilo nutritivo. Se viene seguita un'alimentazione corretta la
formazione dei prodotti finali della digestione di qualit appropriata e
l'energia richiesta dal corpo per svolgere i movimenti prodotta
adeguatamente. Se una persona non viene nutrita o non assume il cibo di qualit e quantit
appropriata essa diviene debole nel corpo e le sue attivit quali il movimento e le funzioni del corpo
sono ridotte. Una persona che fa pi lavoro fisico o lavoro pesante ha bisogno di pi cibo ed ha pi
fame per via delle sue attivit extra e dei movimenti del corpo . E' stato osservato che se questo tipo
adeguato di cibo ed acqua non vengono assunte il corpo comincia a perdere tutte le sue attivit una
dopo l' altra: prima il movimento del corpo (camminare, parlare, evacuare) e poi la respirazione, la
circolazione e alla fine tutte le attivit sono diminuite e bloccate.
Tutte queste cose indicano che l'energia derivata dalle attivit del corpo e del suo movimento viene
presa dal cibo ed il dosha vata responsabile di tutte le attivit. In definitiva il dosha vata
prodotto dopo la digestione del cibo come sottoprodotto del ciclo nutritivo.
CARATTERISTICHE DEL CARATTERE VATA
Le persone di carattere vata dormono poco, camminano velocemente e parlano troppo. Hanno il
corpo secco, tendono ad essere di corporatura leggere, hanno i capelli fini, radi e fragili.
Hanno una mente sempre in movimento e il loro sentire spazia da luogo a luogo quasi
continuamente, sono privi di solidit, eterei e creativi; possono anche essere inaffidabili e di umore
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mutevole. No gradiscono il freddo e le cose fredde, hanno memoria labile e lasciano molte frasi
incomplete perch la mente salta di colpo da un pensiero allaltro.
Amano i piaceri dei sensi e del sesso e sono ghiotti di cibi dal sapore dolce, acido , caldo e piccante.
Mangiano troppo o troppo poco e quando devono fanno rumore.
Basilarmente sono imprevedibili e insicuri, spendono il denaro velocemente e tendono a rimanere
poveri.La lunghezza della vita dellindividuo relativamente breve.
Da giovani essi sono solitamente molto magri e atletici ed esprimono spesso originalit di pensiero.
Il puro tipo Vata molto alto o molto basso, tendente ad uno dei due estremi, scheletrico e pieno di
energia, le ginocchia sono nodose e deboli . Il polso flebile e si muove come un serpente.
Mirano all'ascetismo, e spesso hanno un lato spirituale assai sviluppato che li porta a studiare e a
mostrare interesse per argomenti esoterici. Alcuni possono persino avere doti di chiaroveggenza o
psichiche.Sognano di trovarsi su montagne , alberi e in aria, volando senza bisogno di mezzi
meccanici.
PROPRIETA' DEL DOSHA VATA
Le propriet del dosha vata sono derivate dalla sua composizione in aria ed etere presente nello
spazio.Ne derivano le seguenti propriet: leggerezza - circolazione - movimento - secchezza freschezza.La propriet pi importante di vata che invisibile e pu essere rivelato dalle funzioni
che sottende, quali: il movimento, il trasporto delle molecole e sostanze nutritive, la conducibilit
elettrica.
LE FUNZIONI DEL DOSHA VATA
L'energia Vata si compone di Aria e di Spazio e corrisponde approssimativamente al sistema
nervoso del corpo. In termini moderni, si potrebbe dire che le funzioni Vata siano equivalenti alle
azioni dei neutrotrasmettitori presenti nel cervello.
Vata svolge le funzioni: respirazione, circolazione, movimento delle mani e delle gambe, occhi,
movimento dei visceri, escrezione delle sostanze al di fuori del corpo, ingestione e
deglutizione.Riempie gli spazi vuoti del corpo sotto forma di gas e penetra anche nei canali pi
profondi e di minor calibro .
Il Vata governa la respirazione e tutto ci che riguarda il movimento del corpo, si caratterizza
come secco, leggero, ruvido e veloce.Il Vata ritenuto il Dosha pi influente che governa tutte le
funzioni del corpo ed il principale motore della nostra mobilit. E' legato all'attivit e alla vitalit,
controlla gli spazi vuoti all'interno del corpo (i seni paranasali, la cavit addominale, il sistema
polmonare e l'orecchio interno), nonch il sistema nervoso. Vata controlla inoltre la divisione delle
cellule, la formazione degli strati cellulari, il funzionamento del cuore, dei polmoni, dello stomaco e
dell'intestino, guida le attivit del cervello e degli organi motori ed responsabile delle
eliminazione delle scorie.
SQUILIBRI DI VATA
Un eccesso di influenza di Vata potrebbe causare i sintomi tipo: un colorito pi scuro della norma,
labbra secche, occhi asciutti, tosse secca, urine giallo scuro e feci dure, asciutte e scure, sete
eccessiva, tremori, aridit, asprezza. In breve un eccesso di Vata porta ad una disidratazione
dell'intero corpo e problemi connessi come invecchiamento prematuro, pelle secca e arrossata e altri
disturbi cutanei, e una lenta cicatrizzazione delle ferite; vi troppa aria e insufficiente quantit di
acqua.
Se vata continua ad aumentare da luogo a voce roca, tremore, desiderio di calore e debolezza.
Una insufficienza di Vata pu causare sensazioni di pesantezza, pigrizia e una cattiva
circolazione, crea disagio e a volte perdita di coscienza.
PRINCIPALI AREE O DISTRETTI DI LOCALIZZAZIONE DI VATA
Esistono cinque tipi di Vata localizzate in determinate parti del corpo:
- Prana (cuore, cervello, torace, orecchie , naso e gola)
- Apana (colon, ano, vescica, ombellico, genitali e organi pelvici)
- Samana (stomaco, duodeno e intestino tenue)

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- Udana (gola, ombellico e polmoni)


- Vyana (localizzato in tutto il corpo)
Considerando le propriet del dosha vata esso viene localizzato quasi ovunque nel corpo. I
principali distretti o centri dove la sua attivit si localizza con prevalenza sono chiamati i siti di
vata.
Essi includono la parte distale del colon e del retto, la regione sacrale, la regione della vescica , la
regione intercosciale, l'apparato uditivo, la struttura ossea, la superficie della pelle .La parte
terminale del largo intestino e del retto sono ritenuti essere i siti di produzione di vata. E' stato
verificato che un vata squilibrato o sbilanciato prodotto a questo livello, qui che bisogna
intervenire per correggere il disequilibrio. La regione pelvica ( lombo-sacrale ) o l' area della guaina
della regione pelvica anche un sito prevalente del dosha vata e le sue funzioni principali di
movimento ed escrezione delle urine, la liberazione delle feci, i movimenti dell' uovo negli organi
riproduttivi, l' escrezione dei fluidi mestruali etc. sono visti in questa regione. La stretta regione
mostra la massima struttura muscolare per le maggiori attivit di movimento del corpo. L' apparato
uditivo nell' orecchio contiene la membrana timpanica che mostra movimenti per il tocco dell' aria
trasportando le onde sonore. La struttura delle ossa, dovuta alla sua parte dura, agli spazi vuoti e alla
secchezza, forma lo scheletro del corpo. Alla pelle che ricopre tutto il corpo affidato il senso del
tatto dovuto alla diffusione di terminazioni nervose su tutta la sua superficie.

Pitta

FUOCO-ACQUA "Ci che digerisce le cose"


Dominato dalla bile
LA PRODUZIONE DEL DOSHA PITTA
Durante il processo della digestione ci sono molti succhi digestivi ed enzimi che
agiscono sul cibo attraverso l' azione di organi come il fegato il pancreas e
cistifellea
CARATTERISTICHE DEL CARATTERE PITTA
I tipi con Pitta predominante tendono alla via di mezzo, sia fisica sia mentale.
Sono predisposte allira e sudano abbondantemente, di solito sono persone istruite, temerarie ed
orgogliose.
Hanno i capelli soffici, untuosi e biondi che tendono a imbiancare quando la persona ancora
giovane, in generale essi presentano una pelle liscia, oleosa e calda che tende presto al grigio, e gli
uomini diventano calvi prematuramente.
I tipi Pitta hanno un metabolismo attivo e un buon appetito, preferiscono i sapori acri, astringenti e
dolci; e le bevande fredde, hanno un'abbondante traspirazione e tendono ad una temperatura
corporea calda. Sono abbastanza attivi, ma sono restii ai lavori pesanti, sono acuti, ambiziosi,
mostrano qualit leadership, tendono ad essere moderatamente ricchi e amano le cose belle come
fiori e profumi.
Sono persone di buon carattere con tendenze spirituali, sono gentili, coraggiose e salverebbero
anche il loro peggior nemico.
Non seguono la religione in voga e il loro attaccamento al sesso opposto minimo. Sono gelosi di
natura e frequentano spesso la stanza da bagno. Hanno carnagione chiara e alta temperatura.
I muscoli e le articolazioni sono sciolte e la virilit e il desiderio sessuale non sono forti. Gli occhi
sono rossi e lo diventano di pi per rabbia, intossicazione o esposizione alla luce del sole.
La durata della vita media .Sono aggressivi ed evitano i disturbi o la frequentazione di luoghi
dove potrebbero esserci litigi.
Sono sia creativi che stabili, sognano il fuoco, le stelle cadenti, i fulmini, il sole la luna, oggetti
splendenti e piante velenose.
Spendono soldi in cose lussuose e si creano da soli il modo di guadagnarsi da vivere.
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PROPRIETA' DEL DOSHA PITTA


Nel corpo responsabile della digestione, conversione e trasformazione delle sostanze. E' l'energia
che lega assieme certe sostanze per la produzione di altre ed inoltre digerisce le sostanze
separandole l' una dall' altra e convertendole in altre forme.Pitta costituito dall' elemento fuoco
dell' universo e mostra le sue propriet che sono responsabili delle sue funzioni di conversione,
digestione e trasformazione delle sostanze.
1) Il caldo la principale propriet del pitta. Grazie a questo calore il processo di digestione
comincia, il cibo viene reso caldo e soffice e il suo colore e sapore e consistenza cambia. Il corpo
inoltre diventa caldo e inizia la produzione di energia. La digestione e la trasformazione delle
sostanze ha inizio grazie al calore e quando il calore del corpo aumenta viene eliminato sotto forma
di sudore. Il calore dilata le aperture ed i canali interni al corpo permettendo il libero scorrimento e
passaggio delle sostanze.
2) Propriet forti e penetranti distinguono il dosha pitta grazie al quale vengono rotte, digerite,
separate, bruciate e liquidate le sostanze che trasforma. Questo il processo principale secondo il
quale nella digestione vengono separate le sostanze nutrienti da quelle non digeribili.
3) Pitta leggero.
4) Pitta ha la capacit di pulire e rimuovere che importante per mantenere le superfici interne dell'
intestino pulite e vuote.
5) Pitta ha la propriet di dare odore alle sostanze prodotto finale della digestione dovuto ad un
pitta alterato, l' odore sgradevole o cattivo dato da questi prodotti dovuto alla fermentazione o alla
cattiva digestione o liquefazione eccessiva.
6) Pitta liquido ed ha la propriet fluide.
8) Pitta leggermente oleoso . Questa propriet utile nel lubrificare e ripulire l' intestino
LE FUNZIONI DEL DOSHA PITTA
1) La funzione principale di questo dosha la digestione .Agisce sulle sostanze assunte come cibo e
le converte nelle sostanze richieste dal corpo e trasportate dal sangue.
2) Libera calore ed energia nel corpo, (termogenesi).
3) Rende l' occhio capace della percezione e formazione delle immagini.
4) Nelle attivit giornaliere di routine viene utilizzata l' energia conservata. Il corpo ha bisogno di
un continuo nuovo apporto di energia sotto forma di acqua e cibo. Questo bisogno o fame di cibo e
sete di acqua regolato dal dosha pitta.
5) Nel processo di escrezione l'acqua contenuta nel corpo viene perduta attraverso il sudore, le urine
e le feci. La sete, necessaria per reintegrare i liquidi, un'impulso regolato dall'attivit di pitta.
6) Questo bisogno non riguarda solo l' acqua ma anche altre sostanze liquide per iniziare processi
come la digestione o la produzione di ormoni e il mantenimento dei loro livelli. Questa funzione
molto importante dato che il pitta regola i livelli ormonali.
7) Il gusto del cibo che lo rende apprezzabile o meno dipende dal dosha pitta. Se la digestione
avviene in modo appropriato c' un buon gusto nella lingua.
8) Il colore, la struttura e la qualit della pelle dipendono da pitta. Se il processo di digestione
appropriato le sostanze prodotte di seguito sono appropriate ed esse si riflettono sullo stato di salute
della pelle, soprattutto sul colore e sulla struttura della pelle del viso.
9) L' intelletto e la memoria di una persona sono controllati dal pitta. L' intelligenza pura e la
potenza delle qualit del cervello sono fornite dal pitta.
10) Le propriet del vigore e della forza in una persona sono dovute alla durevole volont di
intraprendere sfide senza paura.
11) La bellezza e la dolcezza delle proporzioni degli organi del corpo.
12) I processi metabolici in generale, sono governati dal dosha pitta.
SQUILIBRI DI PITTA
Un eccesso di influenza di pitta da sensazioni di bruciore, acidit, sete, irritabilit, rossore agli
occhi, indigestione, calore al petto e nello stomaco, malattie della pelle, vista difettosa, isteria,una
temperatura corporea irregolare, eccessiva traspirazione, indebolimento della vista, pelle chiazzata,
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intestini irritabili e diarrea, ansia e irritabilit.


Se pitta continua ad aumentare produce un aggravamento delle sensazioni di bruciore, una
preferenza per cibi freddi e rinfrescanti, occhi e carnagione giallastri, feci e urina gialli, insonnia,
pallore e diminuzione delle funzioni degli organi sensoriali.
Uninsufficenza di pitta crea un aspetto fiacco e una diminuzione del calore del corpo.
Gran parte dei medici ayurvedici ritengono che le malattie causate da un Pitta disturbato siano meno
serie di quelle dovute a uno squilibrio di Vata.
PRINCIPALI AREE O DISTRETTI DI LOCALIZZAZIONE DI PITTA
Esistono cinque tipi di Pitta localizzate in determinate parti del corpo:
Pachaka (stomaco, duodeno, intestino tenue)
- Alochaka (occhi)
- Ranjaka (fegato, milza e stomaco)
- Bhrajaka (pelle)
- Sadhaka (cuore)
Si localizza in prevalenza nella regione addominale, nella regione gastrica nella pelle, nella linfa,
nel sangue, nel plasma, negli occhi. La sua azione e le sue funzioni sono riscontrate in tutto il corpo
e non pu essere localizzato in un solo sito. Una trasformazione per mezzo del pitta riscontrabile
in tutto il corpo, in ogni tessuto ed in ogni cellula.

Kapha

TERRA-ACQUA "Ci che tiene unite le cose


Dominato dal muco
PRODUZIONE DEL DOSHA KAPHA
E' il terzo e pi importante dei tre . E' composto di acqua e terra elementi
base dell' universo .E' responsabile della formazione e della crescita del
corpo e agisce come una sostanza che aiuta a tenere insieme i tessuti. E'
anche un mezzo che aiuta a legare le sostanze. Ha una struttura e una funzione specifica in tutto il
corpo. Dopo i processi di digestione i prodotti finali del ciclo nutritivo (Ahar rasa) sono trasportati
al fegato dove sono trasformati in plasma (Rasa Dhatu).Questo plasma viene portato al cuore e
distribuito dalla circolazione a tutto il corpo e mentre circola, alcune parti di questo plasma lasciano
le loro propriet di fluidit e liquidit in certi siti per esempio la saliva nella bocca. E' stabilito che il
Dosha Kapha un bi-prodotto del Dathu rasa ed dipendente del dathu rasa per la sua formazione.
CARATTERISTICHE DEL CARATTERE KAPHA
Le persone con Kapha predominante tendono al sovrappeso; prendono peso facilmente e hanno
difficolt a perderlo. Il corpo ben formato e compatto,sono inclini ad essere a volte lenti e
massicci e non insolito che coloro che all'inizio della vita hanno Vata predominante, tendano con
l'invecchiamento a diventare Kapha, rallentando il metabolismo accumolano peso (assumendo pi
cibo di quanto il loro corpo possa bruciare con facilit). Hanno spesso la pelle spessa e grassa e i
capelli fitti e lucenti, forti, oleosi, spessi e ondulati, grandi occhi, forti unghie e mani lunghe.
Il viso assomiglia alla luna e le articolazioni sono ben formate , forti, sciolte e profonde, il petto
forte. Il corpo ha il colore delloro, dellottone o di un fiore di loto, sono attraenti, con la fronte
ampia e il corpo tenero.
La mente dei kapha stabile e per natura sono persone sobrie. Saggi e amanti dellordine,
mantengono la parola. Seguono i principi e la pratica del giusto vivere, parlano dolcemente ma
mantengono a lungo lostilit verso i nemici.
Possono tendere alla pigrizia e a chiedere agli altri fare delle cose per loro, bench riescano a
sopportare il duro lavoro fisico. dormono bene e devono guardarsi dal dormire troppo, non vengono
disturbati dalla fame, dalla sete, dal dolore, dalle interruzioni o dal rumore.
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Il temperamento dei tipi Kapha pu sembrare ottuso, lento e restio ai cambiamenti e a ci che
poco familiare.Sono industriosi, umili e lenti. Sono inclini a conservare (energia, forza e denaro),
piuttosto che a spendere. Sono tolleranti, inclini al perdono, calmi e lenti all'ira, sono spesso brave
persone d'affari e ricche; sono tuttavia lenti nell'apprendere le informazioni. Nelle loro relazioni
interpersonali essi tendono ad essere possessivi e ingordi. Sono grandi amanti dei piaceri sessuali e
trovano la fedelt una condizione facile da mantenere, hanno una grande virilit. Amano le cose
amare, astringenti e piccanti.
Non sono propensi alla depressione e sono pi materiali che spirituali. Sognano fiumi, specchi
dacqua, oceani, laghi, uccelli acquatici e fiori di loto.
PROPRIETA' DEL DOSHA KAPHA
1) Il dosha kapha principalmente composto di terra e acqua.
2) Esso lega i tessuti e costruisce il corpo. Legare assieme e connettere diverse sostanze un
importante propriet del dosha kapha nel contesto della crescita cellulare e sviluppo del corpo.
3) La crescita e lo sviluppo della taglia, aspetto esteriore , e quantit viene svolto dalle specifiche
propriet del kapha.
4) Kapha ha la propriet di lubrificare le articolazioni e umidificare le superfici. E' importante per
tenere il corpo morbido e flessibile.Grazie a queste propriet la struttura del corpo e degli organi
rispecchiano una forma e una taglia specifica e dolcezza dei movimenti. Questa propriet
antagonista alle propriet di durezza e penetranza e per questo protegge il corpo.
5) Il dosha kapha ha propriet di freschezza ed idratanti.
6) Il dosha kapha lento e stabile ed difficile da essere rimosso dato che ha propriet di collante.
Aiuta il corpo a compiere le sue funzioni dalla nascita alla morte.
7) Esso ha propriet di dolcezza, forza e rende possibile l'armonia nella mente e nel corpo.
8) Mantiene efficiente il sistema immunitario del corpo.
FUNZIONI DEL DOSHA KAPHA
Il kapha l' unico dosha stabile e molto forte e dunque aiuta nella formazione e mantenimento
delle strutture del corpo.
1) Lega assieme molte sostanze e mantiene il legame per un funzionamento omogeneo. Mantiene le
giunture del corpo in posizione e lubrifica gli spazi tra le articolazioni (liquido sinoviale) per
permettere un movimento pi dolce.
2) Esso d forma, dimensione, forza e stabilit agli organi. Il peso specifico e la massa sono dovuti
alle propriet kapha.
3) Quando il corpo soffre per delle ferite esso produce sfaldamento nei tessuti del corpo. Grazie alle
propriet di legare e attaccare, la natura coesiva del dosha kapha aiuta a rigenerare e guarire i
tessuti lesionati da ferite costruendo nuovi tessuti.
4) Nel processo metabolico il continuo logorio dei tessuti viene appianato dalla formazione di
nuove strutture cellulari (turn-over).
5) L' energia e la vitalit, il vigore e la forza sono aumentate. I prodotti finali del metabolismo gli
oja sono sintetizzati dal kapha.
6) Kapha agisce a livello mentale e bilancia le emozioni rendendole stabili. Conferisce qualit di
perdono e calma alla mente.
SQUILIBRI DI KAPHA
Un eccesso di kapha porta pesantezza, sonnolenza, intorpidimento, prurito, nausea, anoressia,
dispepsia, perdita della memoria, feci e orina bianche, pesantezza e rigidit delle articolazioni e una
sensazione di vecchiaia. Spesso si sperimenta un gusto dolce in bocca.
Se kapha continua ad aumentare crea una crescente pesantezza negli arti, sensazioni di freddo,
sonno eccessivo, stanchezza nelle articolazioni, sonnolenza e aspetto pallido, un corpo debole e
troppo morbido, impotenza, digestione lenta, eccessivo muco, prepotenti sentimenti di gelosia,
insicurezza e intolleranza.
Una insufficienza di kapha crea secchezza, sensazione interna di bruciore, una sensazione di vuoto
allo stomaco e allintestino, sete, debolezza nelle articolazioni, debolezza generale e insonnia.
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PRINCIPALI AREE O DISTRETTI DI LOCALIZZAZIONE DI KAPHA


Esistono cinque tipi di Kapha localizzati in determinate parti del corpo:
- Kledaka (stomaco)
- Avalambaka (cuore e torace)
- Bodhaka (lingua)
- Tarpaka (testa, cervello, organi sensoriali)
- Slesaka (articolazioni)
E' distribuito prevalentemente nelle regioni alte del corpo: regione toracica,bocca, palato,
articolazioni, stomaco , plasma, lingua, mento e grasso sub-cutaneo.

Prakriti bidoshiche e Prakriti tridoshica


La maggior parte delle persone una combinazione di due dosha, esse possiedono le caratteristiche
di ambedue i dosha secondo la percentuale della combinazione, mentre estremamente rara l'ultima
combinazione, che il tipo migliore di costituzione, perch lo stato equilibrato dei tre dosha
neutralizza le loro cattive qualit.
Vata Pitta
Nei tipi vata-pitta si uniscono la volatilit, la leggerezza e lintensit dellaria e del fuoco.
Rispetto al vata puro hanno una corporatura snella ma pi vicina alla media, una digestione pi
forte e maggiore tolleranza al freddo. Queste persone uniscono loriginalit e la creativit del vata
con la determinazione e lintraprendenza del pitta. Sono persone di grande intelligenza e quando lo
stress li mette sotto pressione possono rispondere con unalternanza di paura e di rabbia.
Hanno bisogno soprattutto di stabilit, la caratteristica del kapha, che equilibra la loro volatilit.
Pitta Kapha
In questi tipi si combinano lenergia del fuoco e la stabilit dellacqua dando luogo a un individuo
di straordinaria forza fisica, dotato di ottima resistenza, buona salute e grande sicurezza anche a
livello psicologico. Hanno una corporatura forte e muscolosa, digestione buona di tipo pitta. Hanno
energia stabile unita a grande resistenza quindi sono naturalmente portati allatletica. La stabilit del
kapha e la forza del pitta a volte li porta alla rabbia e alla critica, allarroganza e allinsensibilit.
Hanno bisogno della leggerezza e della flessibilit del vata che equilibra i loro tratti negativi.
Vata Kapha
In questa costituzione convivono le qualit diametralmente opposte dellaria e dellacqua che
condividono invece la freddezza. Le caratteristiche fisiche sono generalmente nella norma anche se
laltezza tende a essere superiore alla media. Possono avere la digestione lenta o irregolare e hanno
una spiccata avversione per il freddo essendo in questa costituzione carente lelemento fuoco.
Sono persone profondamente sensibili, umili e adattabili, possono essere dotate di buone qualit
creative ed artistiche oppure possono essere portati alle attivit sportive per la buona resistenza di
cui sono dotati. La freddezza di vata e di kapha si pu riflettere nel carattere che pu essere carente
di motivazione, passione ed entusiasmo. Hanno bisogno soprattutto di calore, in tutti i sensi.
Vata Pitta Kapha
Questo tipo di costituzione molto raro ed anche difficile da descrivere perch accomuna le
qualit e le caratteristiche di tutti e tre i dosha. Fra tutte comunque la costituzione pi equilibrata,
con la tendenza a godere di lunga vita, buona salute, buone difese immunitarie. Malgrado ci,
quando si ammalano, sono i tipi pi difficili da curare proprio perch manca nella costituzione la
prevalenza di un dosha che aiuta a identificare le predisposizioni naturali alle malattie e il modo di
riportare lequilibrio.

Individuare la propria o altrui costituzione


Per individuare la vostra tipologia costituzionale vi invitiamo ad effettuare il "Test".
Per avere il risultato del test, controllare le maggioranze di Dosha per ogni campo.
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VATA

PITTA

KAPHA

Ossatura:

sottile

media

robusta

Corporatura:

magra, ossuta

moderata, buona
muscolatura

grande, ben sviluppata

Peso:

scarso, difficolt a
prendere peso

moderato

pesante, difficolt a
perdere peso

Aspetto della pelle:

opaca o scura

rosea, lucente

bianca o pallida

Struttura della
pelle:

secca, ruvida, sottile

calda, oleosa

fredda, umida, spessa

Occhi:

piccoli, nervosi

penetranti, si infiammano
facilmente

grandi, bianchi

Capelli:

secchi, fini

fini, oleosi

spesso, oleosi, mossi,


lucenti

Denti:

storti, poco formati

moderati, gengive
sanguinanti

grandi, ben formati

Unghie:

ruvide, fragili

morbide, rosate

morbide, bianche

Articolazioni:

rigide, schioccano
facilmente

sciolte

solide, grandi

Circolazione:

insufficiente, variabile

buona

moderata

Appetito:

variabile, nervoso

forte, eccessivo

moderato, ma costante

Sete:

scarsa, insufficiente

forte

moderata

Sudorazione:

scarsa

abbondante ma non
durevole

poca all'inizio, ma
profusa

Eliminazione:

irregolare, costipata

regolare, molle

regolare, lenta

Urina:

scarsa

abbondante, gialla

quantit moderata,
chiara

Sensibilit:

freddo, secco, vento

calore, luce del sole, fuoco

freddo, umido

Difese immunitarie:

scarse, variabili

moderate, sensibili al calore

Alte

Tendenza alle
malattie:

dolori

febbre, infiammazioni

congestione, edema

Tipo di disturbo:

nervoso

sangue, fegato

accumulo di muco,
polmoni

Attivit:

alta, irrequieto

moderato

bassa, si muove
lentamente

Resistenza:

scarsa, si esaurisce
facilmente

moderata, ma focalizzata

Alta

Sonno:

leggero, disturbato

variabile

pesante, eccessivo

Memoria:

veloce ma distratta

acuta, chiara

lenta, ma durevole

Parlata:

veloce, frequente

pungente, tagliente

lenta, melodiosa

Temperamento:

nervoso, mutevole

motivato

contento, conservatore

Emozioni Positive:

adattabilit

coraggio

Amore

Emozioni Negative:

paura

rabbia

attaccamento

Rapporto col
denaro:

spende impulsivamente

spende moderatamente,
metodicamente

poco per volta,


risparmia

Interessi:

svago, danza, attivit


culturali

abiti, ornamenti, sport

Filosofia

Fiducia:

mutevole

forte, determinata

stabile, lenta a
cambiare

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Tessuti corporei
Dhatu e Ojas
La parola Dhatu viene dalla radice "dha" che significa base o fondamento, la definizione di Dhatu
"ci che sostiene e nutre il corpo". I Dhatu sono il fondamento dei tessuti corporei. A differenza dei
Dosha, i Dhatu sono visibili.
Secondo i dettami ayurvedici, i Dhatu seguono una sequenza logica.Il Rasa Dhatu (Plama) il
primo ed alla base della formazione sanguigna (Rakta Dhatu) che fluisce nei muscoli (Mamsa
Dhatu).
Questi sono seguiti dal Meda Dhatu (Tessuto adiposo), dall'Asthi Dhatu (Tessuto osseo), dal Majja
Dhatu (Midollo Spinale) e dal Shukra Dhatu (Tessuto riproduttivo).
"Siamo ci che mangiamo"
I Dhatu si formano, attraverso il processo del metabolismo, da ci che mangiamo. Dopo la
digestione per opera del fuoco digestivo (jatharagni) il cibo si divide in due parti, una va a formare i
mala, gli escreti (feci, urina, sudore ecc.), mentre l'altra parte costituita dalle sostanze nutrienti
(ahara rasa) va a formare i sette dhatu.
Secondo l'Ayurveda i tessuti corporei o Dhatu, si formano secondo una progressione ordinata e
specifica e dipendono uno dall'altro nel senso che il tessuto che si forma prima la base e contiene
il nutrimento per quello successivo.
Quando i Dosha agiscono in armonia, il metabolismo e la digestione funzionano anch'essi
efficacemente e l'intero organismo sar sano. Tuttavia , se uno qualsiasi dei Dosha presenta uno
squilibrio, il processo sar difettoso e la malattia si manifester in uno o pi tessuti.
Se il metabolismo troppo veloce, si verr a formare troppo poco tessuto. Invece quando troppo
lento si viene ad accumulare troppo tessuto. L'intero meccanismo opera come in un delicato
strumento, se si forma una falla nel processo, l'intero meccanismo ne risentir.
Il Rasa Dhatu (Plama) presente in forma liquida legato all'elemento acqua. E' il
fluido che seguendo il processo digestivo contiene tutte le sostanze nutritive che
saranno assorbite dall'intestino. L'Ayurveda lo considera molto importante perch fornisce
nutrimento a tutti gli altri Dhatu. Quando elevato esso promotore di una bella pelle,
di vigore, di felicit, di buona memoria e di concentrazione.
Il Rakta Dhatu (Sangue) legato all'elemento fuoco. attraverso la circolazione del
sangue, fornisce ossigeno ad ogni parte del corpo. Quando viene prodotta la giusta quantit di
ossigeno, presente una sensazione di vitalit, amore e fiducia. Quando l'intero corpo irraggia una
buona salute, parti quali le labbra, la lingua i genitali, le orecchie, le mani e i piedi assumono un
aspetto rosso e pieno. Se viene prodotta una quantit troppo bassa di Rakta Dhatu, il
corpo assume un aspetto pallido, con pelle secca, con bassa pressione sanguigna e un
ardente desiderio di alcuni tipo di cibo. Eccesso di Rakta Dhatu causa infiammazioni
cutanee e dei vasi sanguigni, nonch itterizia.
Il Mamsa Dhatu (Muscolo) legato all'elemento terra. Genera il tessuto muscolare ed
responsabile della forza fisica del corpo. Quando ne viene prodotta la corretta quantit, il corpo
forte e in salute e si provano sentimenti di ottimismo e coraggio. se la quantit prodotta
insufficiente, ne risulter una condizione di debolezza e di deperimento, si percepisce una mancanza
di coordinamento e una sensazione di estrema stanchezza. l'eccessiva produzione di questo Dhatu
pu causare rigonfiamenti e tumori, obesit, irritabilit e aggressione e pu causare fibrosi nelle
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donne causa di aborti o sterilit.


Il Meda Dhatu (Tessuto adiposo) si lega agli elementi di acqua e terra. E' responsabile della
lubrificazione dei muscoli, dei legamenti e delle giunture, La corretta quantit di questo tessuto
permette ai muscoli e alle articolazioni di lavorare agevolmente ed efficientemente, e genera una
sensazione di essere amati e considerati. Alcuni medici ayurvedici (vaidya) ritengono che la
sensazione di non essere amati e considerati a sufficienza sia una potente causa dell'aumento di
peso. Nel subcosciente, la persona in sovrappeso ritiene che gli strati di grasso compensino la
sensazione di vuoto interiore, rendendo pi difficoltosa in soggetti cronicamente obesi la perdita di
grasso in eccesso.

L'Asthi Dhatu (Tessuto osseo e nervoso) formato da aria e terra. Fornisce la struttura
di tutti gli altri tessuti corporei. Genera sensazione di sicurezza, stabilit e resistenza.
Squilibrio di produzione di Asthi Dhatu pu causare dolori alle ossa, malattie dei denti,
vari disturbi dei capelli e delle unghie, atrofia delle ossa. Si ritiene che l'energia Vata
risiede nel tessuto osseo.
Il Majja Dhatu (Midollo spinale) legato all'elemento acqua. La funzione principale
del midollo osseo quella di riempire gli spazi, quali l'interno delle ossa, con tessuti
che producono cellule sanguigne. Fornisce inoltre un liquido essenziale per inumidire
gli occhi, la pelle le defecazione. Quando la quantit di Majja prodotta corretta, si ha una
sensazione di appagamento.
Il Shukra Dhatu (Tessuto riproduttivo), la funzione principale di questo tessuto la
creazione di nuova vita. Shukra significa "seme", per estensione moderna con questo
termine si intende anche il tessuto riproduttivo femminile. Quando il Shukra Dhatu non viene
prodotto efficacemente, possono verificarsi difficolt di potenza e di eiaculazione, perdina di
impulso sessuale, un indebolimento del sistema immunitario e dolori alla schiena. La produzione in
eccesso di Shukra Dhatu pu portare a iperattivit sessuale, eccessiva escrezione, irascibilit e
nell'uomo l'ingrossamento della prostata.
Questo tessuto controlla anche l'efficacia del sistema immunitario del corpo che
protegge contro le infezioni croniche. I medici ayurvedici che un'eccessiva attivit
sessuale conduce all'esaurimento e alla produzione di sperma di bassa qualit, causa del
concepimento di un bambino debole.
L'Ojas
Un prodotto secondario del Shukra Dhatu una sostanza senza forma fisica, ma che spesso viene
chiamato "l'ottavo tessuto del corpo". Ojas nella disciplina ayurvedica considerato come energia
vitale.
Secondo testi molto antichi il cuore contiene otto gocce di Ojas. E' una sottile sostanza al confine
tra la mente e il corpo che conserva la vita ed strettamente legata all'immunit. La Filosofia
Occidentale non possiede il concetto di Ojas. La malattia nasce da un calo di produzione di Ojas.
Secondo il Charaka Samhita, Ojas diminuisce a causa di esercizio fisico eccessivo, di digiuno,
perdita di sangue e seme, ansia, paura, sofferenza e lesioni. Un'eccessiva attivit sessuale riduce
Ojas in entrambi i sessi. La diminuzione di Ojas riduce l'immunit dell'organismo, rende impauriti
emaciati, provoca disordini agli organi sensoriali e danneggia le capacit mentali.

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Norme generali per riequilibrare i dosha


VATA
Un punto essenziale per lequilibrio di vata la regolarit. Vata spesso rischia di perdersi in mezzo
a tanti stimoli al cambiamento. Leccitazione eccessiva pu portare i soggetti vata facilmente
allesaurimento, alla stanchezza ed al nervosismo.Vata considerato il sovrano dei dosha, perci
dal mantenimento del suo equilibrio dipende la condizione di Pitta e Kapha. La vita sregolata fa
male a tutte le costituzioni, per danneggia maggiormente i tipi Vata.
Un riposo adeguato fondamentale per risolvere i problemi di Vata. Dormire ogni notte di
estrema importanza, ma altrettanto consigliato il rilassamento profondo della meditazione, che
facilita lintegrazione corpo-mente.
Essendo freddo, Vata trae giovamento dal calore, per bisogna fare attenzione al tasso di umidit
dellaria giacch questo dosha secco.Le correnti daria possono aggravare il dosha Vata.
Il massaggio con olio, specie quello di sesamo, parte della routine giornaliera indicata alle
persone Vata, da farsi ogni mattina, cos come un lungo bagno o una doccia calda, poich il calore
umido d sollievo ai dolori di Vata.
Le sostanza stimolanti come lalcol,il caff, il t e la nicotina sono controindicate per chi soffre di
squilibri di Vata.
Alimentazione
E molto importante nutrirsi con regolarit, poich lo stomaco vuoto provoca una aggravamento di
Vata.
Anche se i tipi Vata hanno un appetito variabile consigliabile sedersi a tavola almeno tre volte al
giorno. Per stimolare lappetito e favorire la digestione, lo zenzero fresco indicato. Le bevande e i
cibi caldi vanno preferiti a quelli freddi.
Vata freddo e secco e freddo e trae giovamento da una dieta che di solito viene associata
allinverno. I cibi considerati estivi come le insalate, le verdure e gli ortaggi crudi non sono quelli
adatti.
Se una persona ha dei leggeri sintomi di Vata sbilanciato (nervosismo, insonnia,
preoccupazione)questi suggerimenti le saranno utili.
I cibi ideali per Vata sono quelli che contengono il gusto dolce, il pi lenitivo per il corpo: latte,
burro, panna, cereali caldi e pane.
Una ricca colazione altrettanto utile per questi soggetti. Il cibo caldo e umido stabilizza Vata,
perci sono consigliati cereali cotti. In catodi mancanza dappetito sono utili le spezie dolci come la
cannella, il finocchio e il cardamomo.
La frutta dolce fa bene a Vata e i frutti astringenti come le mele e le pere dovrebbero essere
mangiati cotti. I cibi freddi e leggeri aumentano Vata e producono un senso di insoddisfazione. E
meglio evitare lacqua fredda o ghiacciata scegliendo piuttosto delle tisane. Le minestre sono da
preferire alle insalate, la pasta sempre molto lenitiva e anche il riso con lenticchie costituisce una
buona indicazione per mantenere Vata bilanciato.
Lidea di base usare cibi caldi e moderatamente pesanti: burro, gusti acidi, dolci e salati e
soprattutto gradevoli e soddisfacenti.
PITTA
Il segreto dellequilibrio di Pitta la moderazione. Essendo il pi energico e aggressivo facile che
faccia sforzi eccessivi. I Pitta amano le sfide e a volte compromettono la propria salute nel cercare
di raggiungere ostinatamente certi risultati.
La vita fatta di attivit e riposo. I tipi Pitta molte volte ignorano questo secondo aspetto e tendono
a portare lavoro a casa, ad essere sempre attaccati al telefonino, a non prendere il giusto tempo per
ascoltare la quiete interiore. Anche per Pitta la meditazione porta beneficio poich aiuta a ritrovare
la calma e lequilibrio che risiede nel pi profondo di queste persone. La meditazione inoltre ci
ricorda che il riposo la fonte del dinamismo.

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Apprezzare la bellezza della natura, il tramonto o la luna piena, fare passeggiate vicino a laghi,
fiumi e cascate giova ai Pitta che necessitano di freschezza. Gli spettacoli o libri violenti o polemici
aggravano Pitta che invece ha bisogno di passatempi allegri e costruttivi. Siccome le persone Pitta
tendono a prendere troppo sul serio le cose, lasciarsi andare a delle risate porterebbe loro beneficio.
Lalcol sconsigliato perch fa aumentare a dismisura il fuoco di Pitta. Anche la caffeina in t o
caff va evitata.
Il freddo controbilancia la tendenza di Pitta alliperattivit. Lacqua troppo fredda per spegne il
fuoco della digestione perci sono pi utili le bevande fresche, dolci e non troppo acide come il
succo di mela o di uva.
ALIMENTAZIONE
Il trattamento lassativo il modo migliore per ridurre leccesso di Pitta giacch lo svuotamento
degli intestini per un breve periodo raffredda il fuoco digestivo. Se lappetito esagerato si
consiglia lassunzione del gusto amaro: cicoria, radicchio, indivia o bere un po di acqua tonica
prima dei pasti.
Un Pitta ha esigenze molto diverse poich oltre ad avere una digestione forte ed efficiente per
natura lunico dosha caldo e perci gradisce gli alimenti freddi. Nella sua dieta sono importanti i
gusti amari e astringenti presenti nelle insalate e nei legumi.
La funzione di questi due gusti frenare lappetito, asciugare leccessiva umidit e mantenere il
palato sveglio e attento. In presenza di squilibri di Pitta di lieve entit, come bruciore di stomaco,
sete eccessiva o irritabilit, sono da evitare sale, olio e spezie perch riscaldano il corpo.
Pitta in eccesso provoca troppa acidit perci si sconsigliano la panna fermentata e il formaggio, lo
yogurt, i sottaceti, lalcol, il caff. Il t alla menta o alla liquirizia calma Pitta e serve a contrastare
limpulsivit tipica di questo dosha.
I Pitta sono pi adatti alla dieta vegetariana. La carne rossa riscalda ulteriormente il corpo e quindi
sarebbe da evitare. Allo stesso modo i cibi fritti sono sconsigliati perch la loro natura pesante,
calda, unta e salata e le ultime tre qualit disturbano Pitta. Gli alimenti ricchi di amido come i
vegetali, i cereali o i legumi soddisfano Pitta e hanno leffetto di bloccare il suo eccessivo appetito.
E preferibile linsalata fresca al posto della zuppa calda, cibo poco speziato e acqua non ghiacciata.
Ridurre la quantit di sale presente nella dieta una scelta sana per i soggetti Pitta.
Come riassunto sono utili i gusti amari, dolci e astringenti, i cibi freddi o al limite caldi, mai
bollenti, con poco burro e grassi aggiunti.
KAPHA
I soggetti kapha sono lenti e posati, forti e affidabili. La chiave per lequilibrio la stimolazione.
Se sono sbilanciate tendono allattaccamento eccessivo alle cose, alle persone, alla routine perci
hanno bisogno di nuove situazioni, nuove prospettive, nuove persone, stimoli vari o rischiano di
diventare pigri e apatici.
Tutte queste caratteristiche hanno a che fare con la lentezza della digestione di questi soggetti.
Quando il cibo non completamente digerito i residui tossici possono creare blocchi che sono
allorigine della malattia. Gli individui Kapha sono pi predisposti a questa disfunzione e pertanto
devono fare in modo che il loro fuoco interiore fluisca sempre usando a tale scopo sia la dieta
variata che lesercizio fisico regolare.
I Kapha sono lenti sia nel perdere lequilibrio che nel trovarlo e impiegano pi tempo degli altri per
rendersi conto di uno sbilanciamento e di conseguenza ci vorr pi tempo per riportarlo
allequilibrio.
Nei Kapha esiste una tendenza alla stagnazione che li pu condurre alla depressione. Tendono ad
essere possessivi, ad accumulare tutto ci che incontrano sulla strada: amore, soldi, persone,
posizione sociale, ecc. Imparare a lasciarsi andare ed usare la loro forza e concretezza come motore
del cambiamento pu rappresentare un grosso elemento di evoluzione nel loro percorso.
La meditazione uno strumento che permette a queste persone la scoperta della vivacit nascosta
nella loro natura.

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Kapha di natura fredda, quindi trae giovamento dal caldo, soprattutto quello secco. Anche
lumidit va evitata. L e bevande calde sono consigliate per con moderazione poich tale umore
gi abbastanza umido.
Layurveda consiglia uno speciale massaggio secco fatto con guanti di seta grezza che serve a
stimolare la circolazione.
Uno dei migliori modi per evitare laccumulo di tossine e la stagnazione il regolare esercizio
fisico possibilmente ogni giorno.
ALIMENTAZIONE
I soggetti Kapha hanno una soglia del dolore molto alta rispetto agli altri ed una eccellente
resistenza e quindi evitano di fermarsi a letto a meno che non si sentano veramente male.
E importante per i tipi Kapha la riduzione del consumo di dolci. Alcuni dei tipici problemi legati
allo squilibrio di questo umore, ad esempio il naso che cola, allergie, letargie, seni frontali bloccati,
possono essere evitati se si ridurranno il latte, i gelati, i dessert, il pane e il burro. Il diabete, una
grave malattia tipica dei Kapha, pu essere favorita dalla troppa assunzione di dolci. Unalternativa
allo zucchero il miele grezzo che aiuta a eliminare leccesso di kapha.
I tipi Kapha devono fare attenzione ai cibi troppo ricchi e dolci che a lungo andare possono creare
scompensi. Il sale provoca ritenzione idrica e di conseguenza va anche limitato in questi soggetti.
La scelta migliore per Kapha la leggerezza in tutti i pasti sia per quanto riguarda la quantit, la
qualit ma anche il modo di preparare i cibi.
I gusti amari e astringenti sono consigliati per ridurre lappetito e il piccante serve a favorire la
digestione aumentando il calore del corpo. Se i piccoli disturbi di Kapha sono presenti: naso chiuso
o gocciolante, sonno eccessivo o difficolt a cominciare la giornata, sar utile preferire i cibi caldi a
quelli freddi e la cucina a secco pi adeguata di quella in umido.
Prima dei pasti pu essere di grande utilit luso di gusti piccanti o amari. Il gusto amaro risveglia le
papille e non fa mangiare troppo. Allo stesso modo evitare i cibi acidi o salati. Un consiglio
semplice quello di aggiungere un pizzico di radice fresca di zenzero al cibo, oppure bere t allo
zenzero.
E di fondamentale importanza che i gusti amaro e astringente siano sempre presenti nella dieta di
Kapha. Il cumino, la curcuma e i semi di sesamo hanno entrambe le qualit.
Per bilanciare Kapha si consiglia lutilizzo del gusto piccante delle spezie, che in grado di
compensare lumidit e il freddo tipici di questo dosha. Secondo layurveda la colazione non
necessaria soprattutto per i Kapha. Se un Kapha non riesce a farne a meno lideale che scelga cibi
caldi e leggeri.
Molti Kapha si sento no congestionati al mattino, in tal caso si pu prendere del miele, acqua calda,
succo di limone e zenzero. Eliminare i dolci, o almeno ridurli, procurer un senso di leggerezza e
maggiore energia.
Evitare i prodotti caseari, il burro il gelato e i formaggi giacch il loro effetto raffredda e
congestiona lintero sistema. Il latte scremato preferibile a quello intero. Verdura, insalata e frutta
fresca sono consigliate perch la loro fibra pu tonificare il tratto intestinale. Il cibo fritto aggrava
Kapha. E meglio prendere acqua calda che fredda e insalata invece di minestra,eccezione fatta per
linverno. Per concludere si pu consigliare il piccante, lamaro e lastringente, i cibi stimolanti e
secchi cucinati senza eccessiva acqua, gli alimenti caldi e leggeri e quantit ridotte di olio, zucchero
e burro.
IN BREVE
Cibo e costituzioni
Vata:
aumentato o squilibrato dai sapori piccante, amaro e astringente di qualit leggero, secco o
freddo.
diminuito o equilibrato dai sapori dolce, acido e salato di qualit pesante, oleoso o caldo.

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Pitta:
aumentato o squilibrato dai sapori piccante, acido e salato di qualit caldo, leggero o oleoso.
diminuito o equilibrato dai sapori dolce, amaro e astringente di qualit freddo pesante o secco.
Kapha:
aumentato o squilibrato dai sapori dolce, acido e salato di qualit pesante oleoso o freddo.
diminuito o equilibrato dai sapori piccante, amaro e astringente di qualit leggero, secco o caldo.

Principi e regole alimentari generali basilari secondo lAyurveda


(Noi siamo ci che mangiamo)
LAyurveda approfondisce lanalisi del cibo attraverso la conoscenza dei cinque elementi
fondamentali, dei sei gusti esistenti, dellenergia che si sprigiona nella catalizzazione dei cibi in
questione, della sua azione su corpo, mente, spirito e per finire della sua azione farmacologica ove
ce ne fosse.
Il cibo che nutre il corpo, secondo gli antichi testi derivato dagli stessi 5 elementi di cui il corpo
composto, Panchamahabhuta (grandi elementi allo stato macrocosmico):
Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra.
Questi cinque elementi di base nel cibo li troviamo in cinque principali categorie di cibi, per
esempio:
1. nel riso e nel grano predomina lelemento terra
2. nel latte e nei succhi di frutta predomina lelemento acqua
3. nelle spezie che stimolano vari enzimi predomina lelemento fuoco
4. nei germogli predomina lelemento aria
5. il riso soffiato contiene etere
Essi sono digeriti nel corpo dagli enzimi e dopo lassimilazione vengono trasportati e trasformati,
nei tessuti di costituzione corporea (Dhatu).
Per fare, comunque, un esempio semplice sul pensiero ayurvedico applicato direttamente,
potremmo dire che: quando il potere digestivo debole si devono usare le spezie che sono ricche
dellelemento Fuoco, oppure quando la persona soffre di edema, si deve evitare il sale perch
lelemento predominante lAcqua, oppure se la persona ha sensazioni di bruciori, deve assumere
uva o melone che hanno un effetto calmante rinfrescante dovuto allelemento Acqua.
A buon proposito viene offerto qui sotto un semplice decalogo di consigli:
- Il cibo dopo che stato assunto, viene digerito e assimilato nel corpo, e ci fa aumentare la qualit
degli elementi. Per esempio ad una persona sottopeso si somministrano alimenti a base di grano,
riso, ghee, ecc. , cibi in cui predominano gli elementi Terra e Acqua, propriet che fanno aumentare
gradualmente il peso.
- Al contrario le sostanze con propriet opposte, diminuiscono gli elementi di crescita e aiutano a
mantenere uno stato di equilibrio.
- Noi siamo ci che mangiamo! Lalimentazione influenza in modo positivo o negativo la nostra
salute. Lassimilazione delle sostanze dipende dalla capacit del nostro sistema digerente: spesso
una cattiva alimentazione lo danneggia.
- Per il buon funzionamento del corpo, della mente e dellanima, bisogna curare lalimentazione,
che deve essere equilibrata sia quantitativamente, sia qualitativamente, e nello stesso tempo adatta a
ciascun individuo secondo le sue abitudini.
- Contemporaneamente si deve curare la corretta combinazione degli alimenti e la loro
preparazione.
- Il cibo deve essere consumato con calma e in modo regolare.
- Durante ogni pasto bisogna assumere cibo in piccole quantit, cercando di ripartire lo spazio nello
stomaco in questo modo :

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dello spazio in cibo solido


di liquidi
lasciarlo vuoto.
- La prima fase digestiva avviene nella bocca e nello stomaco, dove il cibo umidificato. Questa
denominata dal gusto dolce che stimola le secrezioni di Kapha, come la saliva, il muco, ecc.
questa fase aumenta Kapha e riduce Vata e Pitta. Pertanto subito dopo mangiato utile riposarsi e
rilassarsi (ma non dormire).
- La seconda fase digestiva avviene nello stomaco e nel piccolo intestino, dove il prodotto della
prima digestione viene riscaldato. Questa fase dominata dal gusto aspro che stimola le
secrezioni di Pitta dello stomaco come i succhi gastrici e la bile, e fa aumentare Pitta e Kapha,
riducendo Vata.
- A questo punto avvenuta lassimilazione del cibo. La terza fase digestiva avviene nel colon,
dove il prodotto ultimo viene asciugato. Questa fase dominata dal gusto pungente, che stimola
la produzione di Vata come gas producendo secchezza. Si ha un aumento di Vata e una riduzione di
Kapha.
Il legame immediato tra le qualit del cibo e il loro impatto sulla salute non sempre ovvio, in parte
a causa delle complesse diete occidentali e degli effetti del processo digestivo sul cibo.
Il Charaka Samhita, antica raccolta di ricerche e trattati medici indiani, elenca otto fattori specifici
dei quali dovreste tener conto nel determinare la dieta a voi pi adatta. Valutare la vostra dieta in
rapporto a tali fattori, poich ognuno di essi aiuter a decidere se il regime alimentare prescelto
giusto nelle attuali circostanze oppure indicher i punti da modificare.
Gli otto fattori elencati dal Charaka Samhita sono:
1.
le qualit in natura dei cibi
2.
modo in cui possono essere alterate le qualit naturali dei cibi
(es. : il tipo di cottura o di condimento prescelti)
3.
gli effetti della combinazione dei cibi dellintero pasto
(es. : apporti sbilanciati, eccessi, cibi non compatibili che possono rallentare o
danneggiare il processo digestivo
per diverso tempo)
4.
la quantit di cibo ingerita (naturalmente importante)
5.
il luogo (i luoghi) e il clima dove il cibo stato coltivato, preparato e mangiato
6.
gli effetti delle stagioni e dellora del giorno (anchessi da rispettare)
7.
lorientamento generale sulle abitudini alimentari (riferimento oggettivo)
8.
le differenze individuali nel consumo del cibo (soggettivo).

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MASSAGGIO ABYANGAM
Sequenza di trattamento
Parte anteriore
Arti inferiori
Il massaggio inizia dalla pianta del piede, applicare lolio e frizionare tutta la pianta. Lavorare lungo
le linee metatarsali dal tallone verso le dita.
Separare le dita e lavorare al centro. Frizionare la parte superiore del piede e lavorare le linee
metatarsali superiori.
Applicare una manovra a rastrello (di pulizia) dalla caviglia verso le dita del piede.
Piegare il ginocchio e massaggiare dal basso verso lalto la zona tibiale e il polpaccio.
Frizionare con movimenti circolari il ginocchio e i collaterali, ruotando e frizionando.
Applicare delle manovre ad anello dalla caviglia al ginocchio e delle manovre a rastrello dal
ginocchio al piede.
Picchiettare il polpaccio con le dita.
Accarezzamento.
Frizionare la parte superiore della gamba, con le mani affiancate massaggiamo la parte anteriore
della coscia dal ginocchio allinguine.
Ripetere sulla parte posteriore.
Scuotere i muscoli, piegare la gamba verso linterno e lavorare il gluteo e lanca.
Infraruotare larto flesso e massaggiare la parte interna della coscia dal ginocchio allinguine
frizionando.
Effettuare delle manovre a semicerchio sulla coscia, dallesterno verso linterno.
Distendere larto e ripetere una frizione ascendente.
Effettuare delle manovre ad anello dal basso verso lalto distendendo il ginocchio.
Effettuare delle percussioni e delle vibrazioni su tutta la gamba e chiudere con uno sfioramento
delicato verso i piedi.
Ripetere sullaltra gamba.
Arti superiori
Applicare lolio e frizionare dal polso al cavo ascellare su tutti i lati.
Massaggiare il palmo tirando verso le dita su tutte le linee metatarsali.
Lavorare le dita stirandole.
Applicare un massaggio a rastrello di pulizia, applicando dei semicerchi verso il basso.
Applicare manovre ad anello e fare degli scuotimenti e battiture.
Chiudere con uno sfioramento delicato.
Addome
(Meglio praticare il massaggio con le gambe piegate).
Applicare lolio iniziando dalla parte destra e seguendo la linea del colon, si termina nella parte
sinistra. Ripetere varie volte.
Massaggiare laddome con movimenti circolari di entrambe le mani.
Mettere dellolio nellombelico e massaggiare ruotando. Effettuare delle manovre a spirale in senso
orario dallombelico fini a ricoprire lintera zona delladdome.
Massaggiare le zone laterali delladdome, il diaframma, le prime coste e le creste iliache.
Terminare tambureggiando.
Torace
Massaggiare ogni costola dal basso allalto e viceversa, massaggiare le clavicole verso le spalle e
lavorare il plesso solare.
Piegando il braccio allindietro lavorare lascella (gran dorsale e pettorale).
Viso-collo
Effettuare movimenti circolari sulle guance col palmo delle mani, frizionare il sottomento.

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Frizionare la parte anteriore del collo, gli sternocleido e la parte posteriore dal basso verso lalto,
sollevare la testa e lavorare in profondit i muscoli paravertebrali.
Lavorare la zona del mento, le labbra, il naso e la fronte. Fare dei passaggi con le mani aperte sulla
fronte verso le orecchie. Inserire le dita nelle orecchie e massaggiare in modo circolare, massaggiare
lintero padiglione auricolare.
Ruotare la testa di lato e frizionare su due linee, verso la spalla e verso il torace. Ripetere dallaltra
parte.
Massaggiare lorbita oculare, le ciglia,le palpebre e gli zigomi.
Effettuare delle rotazioni intorno agli occhi, chiudere gli occhi con le mani e rimanere in ascolto.
Laterale
Lavorare frizionando a 8 gluteo, pancia e zona laterale del torace.
Lavorare le coste, alzare il braccio e frizionare di lato, impastare il gluteo e scuotere con una mano,
laltra poggia sulla cresta iliaca anteriore.
Fare delle battiture e ripetere dallaltra parte.
Parte posteriore
Arti inferiori
Frizionare ancora gamba, il polpaccio e la coscia verso il gluteo.
Effettuare dei passaggi con il pollice su tutto il percorso del nervo sciatico, piegare la gamba e
lavorare la zona tibiale.
Estendere al gamba, fare manovre ad anello e una pulizia a rastrello.
Vibrazione, battiture e chiudere con un tocco delicato.
Schiena
Lavorare la schiena con manovre delle mani alternate, dal basso verso lalto e dallinterno
allesterno.
Partendo dal coccige con i pollici affiancati, risaliamo verso loccipite ai lati della colonna e
massaggiare le vertebre con i pollici incrociati e con le mani di taglio.
Effettuare delle vibrazioni ai lati della colonna.
Effettuare una frizione sulla colonna dal sacro alloccipite, massaggiare la zona sacrale con
movimenti circolari, massaggiare i glutei, lavorare ogni costola.
Sciogliere e impastare i muscoli delle spalle.
Effettuare dei movimenti di apertura dal centro della colonna verso i lati e dal basso verso lalto.
Portare il braccio dietro la schiena e massaggiare la scapola. Lavorare i lati del torace partendo da
una spalla con una mano che scende verso la zona lombare e laltra che sale verso il collo.
Effettuare delle manovre di scollamento su tutta la schiena.
Effettuare una manovra ad anello a mani alternate su tutta la schiena, una manovra di pulizia con le
mani ad anello verso il basso.
Battiture e chiudere con uno sfioramento delicato.
Seduti
Olio sulla testa, frizionare con il palmo della mano lintera testa, frizionare ed impastare i capelli
con entrambe la mani, tirare i capelli verso lalto.
Lavorare il corpo eterico muovendo le mani velocemente sopra la testa.
Chiudere con un accarezzamento.

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