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Ayurveda
Massaggio Abyangam
Cos layurveda?
LAyurveda e lo Yoga sono strettamente connessi essendo entrambi due aspetti fondamentali della
cultura indiana, vasta e ricchissima.
LAyurveda la parte medico-terapeutica dello Yoga e come questultimo non pu essere
circoscritto o identificato con le asana, cos lAyurveda non pu essere considerato solo un insieme
di precetti che riguardano la salute, ma essendo la Scienza della vita ( questo il significato
etimologico di Ayur = vita e Veda = conoscenza) deve essere considerato come un modo diverso
(rispetto alla nostra cultura occidentale) di considerare lessere umano in s, sul piano fisico e
mentale essendo un microcosmo che ha in s tutti gli elementi del macrocosmo, ed in rapporto con
la totalit cosmica.
Lobiettivo di ogni tipo di medicina (per inciso lIndia lunico paese al mondo che accetta e
riconosce ufficialmente 7 tipi di medicine: Ayurveda, allopatica, omeopatica, sidda, yunani, cinese
e tibetana) il benessere e la cura delle malattie. Per lAyurveda come obiettivo si aggiunge il
KAYAKALPA, la longevit, per raggiungere la quale, a partire da una profonda osservazione di noi
stessi e dal postulato fondamentale di inscindibilit di corpo e mente, si ricorre a diverse
metodologie come le pratiche di purificazione, i massaggi, un modo diverso di concepire
lalimentazione e a tutte le altre pratiche yogiche (la meditazione, la recitazione dei mantra)
finalizzate alla crescita della consapevolezza.
La straordinariet dellAyurveda che, pur risalendo a circa 5.000 anni fa (i Veda, gli antichi testi
anni sacri indiani, risalgono al 1.500 a. C., ma i principi ayurvedici sono molto pi antichi),
riuscita a sopravvivere nei secoli.
Per lAyurveda per mantenerci in salute dobbiamo allontanarci da tutte le cose nocive, condurre una
vita regolare, mangiare correttamente ed avere costantemente pensieri positivi per s e per gli altri.
Nel sistema dellAyurveda si possono ritrovare con nomi diversi concetti simili a quelli che sono
alla base di altre medicine (i Nadi, in effetti, non sono molti diversi dai Meridiani cinesi) e questo
sicuramente indice delluniversalit della cultura indiana, che ha saputo sempre essere aperta ad
ogni istanza, recependo le varie istanze.
Le medicine ayurvediche sono fatte con radici, fiori e foglie da cui si ricavano infusi e decotti. Il
medico ayurvedico innanzitutto un attento osservatore che studia la persona che si rivolge a lui
guardandone lincarnato, gli occhi, le mani ed ascoltandone il battito dai polsi. Questi ed altri
elementi lo aiutano ad individuare il tipo di squilibrio che ha causato la malata ed il conseguente
rimedio. La malattie la conseguenza di uno squilibrio energetico dei principi fondamentali, i tre
Dosha che sono la forza basilare della vita.
Essi corrispondono agli elementi naturali e influenzano il complesso corpo-mente. I modelli
costituzionali umani vengono raggruppati in categorie secondo la prevalenza delluno e dellaltro
Dosha.
Storia dellayurveda.
All'inizio della Creazione c'era Dio, incarnazione del desiderio, pervaso dal
desiderio di creare universo. Questo desiderio fu il primo potere creativo
dell'Onnisciente. Egli e il suo stesso grande desiderio di creazione erano concentrati
nello stesso luogo: l'intera estensione dello spazio.
Atharvaveda 12:2
LE CITTA' STATO DELLA VALLE DELL'INDO
L'lndia in cui ebbe origine l'Ayurveda ci in gran parte sconosciuta. Sappiamo che la
fertile valle dell'Indo ospitava molte citt stato, tra il tremilacinquecento e il
millecinquecento a.C. in quella che oggi considerata una delle cinque culle della
civilt, insieme con Egitto, Sumeria, Cina, e Per.
noto che queste citt stato erano solide, raffinate e si estendevano da mille fino a pi
di un milione di Km2, nella regione che oggi corrisponde all'India nord-occidentale. La
terra, irrigata da un grande sistema fluviale, era molto fertile e permetteva di produrre
oltre il fabbisogno.
Ci port allo sviluppo del commercio e all'urbanizzazione. Le citt erano organizzate
bene, disponevano di un complesso sistema di scrittura pittografica, di uno standard per
i pesi e le misure e di modelli costruttivi molto ben concepiti. Mohenjodaro e Harappa
erano i centri principali di questa grande civilt e la loro attenta pianificazione rifletteva
un ordine politico coerente e ben definito. Disponevano di un avanzato sistema di
fognature e avevano generalmente un livello sanitario particolarmente elevato, che trova
riscontro nell'attenzione riservata dalla letteratura Vedica ai principi d'igiene. Le case di
pietra e mattoni erano costruite nel rispetto di un comune progetto urbano e in modo tale
da permettere il flusso di energia vitale nella collettivit.
Era una ricca cultura di orientamento naturalistico che praticava il culto della Dea
Madre. Al pari di altre civilt del tempo, vaste estensioni di terra erano riservate alla
coltivazione di cotone, grano e altri cereali. C'erano fiorenti scambi commerciali con il
paese di Sumer, attraverso il golfo persico e il mare arabico e sono stati persino ritrovati
complessi giocattoli di argilla, che testimoniano ulteriormente la prosperit e la
profondit di questa antica cultura. Sembra che questa civilt cominciasse a vacillare,
verso il millesettecento a.C. probabilmente a causa d'invasioni nemiche, mutamenti
climatici e deviazioni nel corso del fiume Indo.
La conoscenza dell'Ayurveda sorse da questa sofisticata cultura in evoluzione. La
tradizione vuole che i Rishi, gli antichi saggi indiani, sentissero la necessit di
allontanarsi dalla civilt per trovare la calma e la chiarezza necessarie a sviluppare
quella conoscenza che essi ricercavano con tanto zelo. Cos, in un lontano passato, un
folto gruppo di Rishi proveniente da questa fiorente cultura si ritrov ai piedi
dell'Himalaya per affrontare il problema della malattia e dei suoi effetti sul genere
umano. Il loro obiettivo era l'eliminazione della malattia, non solo nell'uomo ma in tutte
le creature; su questo essi meditarono e da quelle meditazioni hanno avuto origine le
conoscenze dell'Ayurveda.
I VEDA
Le origini della tradizione Vedica, da cui proviene l'Ayurveda, sono oscure ma si
pensa siano da porsi in relazione con l'emigrazione, avvenuta nel subcontinente indiano,
di un popolo di lingua indoeuropea, proveniente da nord-ovest, che si stabil nella valle
dell'Indo intorno al duemila a.C. Le scritture indiane li chiamano Ariani un nome che
viene variamente tradotto come "itineranti" o "girovaghi".
Gli Ariani Vedici portarono con s concetti religiosi, riti, una pozione che ampliava la
coscienza (Soma) e una serie di divinit naturalistiche. Alcune di queste divinit
sembrano corrispondere ad altre delle tradizioni greche, romane e persiane, facendo
supporre una possibile origine preistorica comune. La religione che gli Ariani
svilupparono tra il duemila e il millecinquecento a.C. descritta in una raccolta di inni e
canti chiamata Veda, che letteralmente significa "conoscenza".
Gli induisti hanno sempre considerato i Veda eterni e di origine divina, ritenendo i
Rishi solo dei veggenti che scrivevano ci che veniva loro trasmesso, per ispirazione
divina, direttamente dal S supremo.
I testi che formano i Veda sono quattro: il Rigveda, il Samaveda, lo Yajurveda e
l'Atharvaveda.
IL RIG VEDA
E il pi antico e consta di oltre mille inni. Gli altri Veda si basano su questa opera, che
raccoglie gran parte della conoscenza Vedca sullo Yoga, la Meditazione, i Mantra,
l'Ayurveda e Stapatya Veda. Rig Veda collegato con Stapatya Veda Scienza
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Tridosha
"La persona che ha i costituenti corporei (dosha) e in processi metabolici (agni) in equilibrio, i
cui tessuti (dhatu) ed escreti (mala) funzionano in maniera normale, che ha l'anima, la mente e i
sensi stabilizzati nella beatitudine, considerata una persona in buona salute."
Uno dei concetti pi importanti dell'Ayurveda quello dei Tridosha: Vata, Pitta e Kapha. I tre
dosha vengono presi in considerazione nel determinare la costituzione individuale, l'origine delle
malattie, i trattamenti, i metodi per mantenere la buona salute, la routine giornaliera e stagionale, le
terapie di purificazione (panchakarma), le terapie di tonificazione, il massaggio, il tipo di esercizio
fisico, la dieta, ecc. Quindi molto importante capire il concetto di base dei tre dosha.
I cinque elementi (Panchamahabhuta) quando si aggregano per costituire il corpo degli esseri
viventi, lo fanno secondo certe modalit e si combinano formando tre energie basilari. Queste tre
energie di base sono forze vitali primarie e vengono chiamate tre umori biologici oppure costituenti
corporei, il termine che si usa in Ayurveda dosha, poich sono tre in numero vengono chiamati
Tridosha(Tri in sanscrito significa tre).
Nei testi ayurvedici dosha viene definito come "ci che contamina", quindi letteralmente dosha
ci che contamina i costituenti naturali del corpo, in altri termini si pu dire che i dosha sono i
fattori patogeni nel corpo.
Oltre ai tre dosha corporei esistono due dosha mentali che sono rajas e tamas, le qualit di energia
e inerzia, esse fanno parte dei tre guna (sattva, rajas e tamas), le qualit della natura. Essendo sattva
la qualit della purezza e della luce non ha effetti patogeni sulla mente, mentre rajas e tamas che
producono agitazione ed inerzia sono fattori che causano disturbi della mente e quindi vengono
considerati dosha mentali.
I dosha hanno una loro identit con qualit caratteristiche, sono presenti in ogni parte del corpo ma
in certe parti si trovano con maggiore abbondanza, ognuno di essi ha delle ragioni specifiche di
squilibrio, ognuno causa determinate malattie per cui esistono trattamenti specifici.
Nella filosofia antica e medioevale, molto prima della scoperta degli atomi e delle molecole, si
ritevava che il mondo e tutto quanto in esso contenuto fosse composto da quattro "elementi" o
sostanze: Aria, Fuoco, Acqua e Terra. A questi elementi, la dottrina medica indiana (Ayurveda) ne
aggiunse un quinto, l'Etere. In sanscrito, i cinque elementi sono conosciuti come mahabhuta.
Oggigiorno, alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, gli elementi non sono presi alla lettera,
ma sono visti come i principi informativi sulla natura dell'esistenza, metafore che ci aiutano a
comprendere la natura e l'universo. L'Aria movimento, la vita per altri aspetti della creazione; il
Fuoco la forza che produce calore e luce, entrambi questi elementi sono essenziali alla vita;
l'Acqua lega tutto assieme; e la Terra la materia stessa.
L'Ayurveda insegna che tali elementi pervadono ogni aspetto del corpo umano, e che in qualsiasi
tipo di materia possono essere presenti tutti gli elementi. Secondo l'antica dottrina, in origine il
mondo si componeva di pura coscienza ed era immateriale.
Col tempo, l'elemento pi leggero l'Etere si form da vibrazioni cosmiche e inizi a muoversi e col
suo movimento cre l'Aria. L'attrito tra questi due elementi in movimento cre il Fuoco e il calore
del Fuoco dissolse e liquefece alcuni elementi, creando l'Acqua. Alcuni elementi, al contrario, si
solidificarono e formarono l'elemento pi pesante la Terra.
L'Ayurveda sostiene che tutta la materia organica-piante-semi-animali formata dall'elemento
Terra, che contiene anche le sostanze inorganiche del mondo minerale. La Terra diede origine, cos
com'era a tutta l'altra materia. Seconda l'Ayurveda nella materia possono essere presenti tutti e
cinque gli elementi: l'Acqua quando ghiacciata, diventa solida come la Terra; il Fuoco la riscioglie
in Acqua, una maggiore quantit di Fuoco tramuta l'Acqua in vapore, il quale scompare nell'Aria e
nell'Etere. Gli esseri umani hanno cinque sensi, che corrispondono ai cinque elementi.
Il suono trasmesso attraverso l'Etere.
L'Aria che secondo gli insegnamenti Ayurvedici legata al sistema nervoso, si ritiene corrisponda
al tatto.
Il Fuoco, che noi percepiamo sotto forma di luce e colore, legato alla vista.
L'Acqua necessaria al gusto, una lingua secca non in grado di discernere i sapori.
La Terra legata al senso dell'olfatto (il naso legato agli organi di escrezione e coloro che
soffrono di stipsi hanno spesso l'alito pesante e un ridotto senso dell'olfatto).
Come succede sempre nell'Ayurveda, tutto in relazione a tutto; esistono l'armonia e la sincronia, e
la disarminia d origine alla malattia.Scopo delle cure ayurvediche quindi quello di ricreare
l'armonia.
I tre Dosha - Vata - Pitta Kapha
Ogni dosha una combinazione di due elementi, uno dei quali predomina sull'altro. Spesso ci si
riferisce ai tre dosha vata, pitta kapha (abbreviato in VPK) chiamandoli umori dell'aria, del fuoco
e dell'acqua.
L'Ayurveda sostanzialmente non che la scienza dei Dosha", le tre forze vitali primarie che
formano il corpo e sono responsabili di tutte le funzioni fisiologiche e psicologiche dell'organismo.
Se in equilibrio fra di loro permettono il perfetto funzionamento del corpo e della mente, cos come
in caso di eccesso di uno di loro, sono responsabili dell'insorgere della malattia. Determinano i
processi di crescita, decadimento e morte. I tre Dosha permettono alle dimensioni mentali e
spirituali dell'esistenza di esprimersi attraverso il corpo fisico.Gli attributi acquistano grande
importanza nel trattamento degli squilibri dei Dosha. Infatti partendo dalla regola generale secondo
la quale "il simile accresce il simile", I'Ayurveda tratter l'eccesso di un Dosha inducendo
condizioni opposte alle sue qualit.
La costituzione individuale(prakriti)
Secondo l'Ayurveda tutti gli uomini nascono con una propria costituzione individuale data dalla
diversa combinazione dei tre Dosha: Vata, Pitta, Kapha.
La costituzione individuale o prakriti uno strumento molto importante in Ayurveda. Sulla base
della costituzione individuale si hanno indicazioni per la diagnosi e il trattamento delle malattie, per
la scelta della dieta, per determinare lo stile di vita pi adatto. La prakriti indica in quale
proporzione si trovano i dosha nella costituzione di un individuo. Individuando la prakriti personale,
si possono capire in modo molto approfondito le caratteristiche di un individuo: il tipo fisico, gli
aspetti della mente e della psiche, gli aspetti positivi e negativi del carattere, il tipo di lavoro a cui si
portati, la predisposizione a certe malattie, ecc.
La parola prakriti (o prakruti) significa "natura", pi precisamente la "forma originale", da pra =
inizio e kruthi = formare. La malattia compare quando ci si discosta da questa forma originale con
un cambiamento a livello psicologico o fisiologico.
Nella fisiologia di ogni persona varia la combinazione dei tre Dosha, con una tendenza
predominante di uno o pi di essi. Si ha quindi la costituzione monodoshica dove prevale uno di
essi, bidoshica dove si ha la prevalenza di due Dosha e tridoshica dove troviamo l'equilibrio dei tre
Dosha. Questo sistema tiene in considerazione sia gli aspetti psicologici che quelli fisici.LE
Combinazioni costituzionali possibili sono sette:
- Prakriti monodoshiche: quando un Dosha predomina sugli altri (pi del 60%). Queste sono:
costituzione
Vata, costituzione Pitta, costituzione Kapha.
- Prakriti bidoshiche: quando vi sono due Dosha predominanti: vata-pitta, pitta-vata, vata-kapha.
- Prakriti tridoshica: in cui tutti e tre i Dosha sono presenti in eguale misura.
Secondo l'Ayurveda ci sono altri fattori responsabili nella formazione della prakriti, questi fattori
operano a un livello molto sottile e potrebbero essere comparati a quel che noi chiamiamo fattori
ereditari.
Famiglia: soprattutto il carattere e il comportamento dei genitori e dei nonni influenza la natura
psico-fisica del bambino.
Ambiente culturale: il carattere dellambiente culturale, religioso e sociale in cui nasce un
bambino influisce sulla sua natura.
Luogo di nascita: a causa delle differenti condizioni climatiche ed ambientali il bambino assume
alcune qualit particolari. Per esempio le persone nate nei climi caldi hanno la pelle pi scura e
sopportano meglio il clima caldo.
Et dei genitori: in Ayurveda si dice che i bambini nati da genitori di diverse classi di et hanno
certe qualit specifiche. In tarda et, per esempio, il seme diventa debole e questo influenza la
prakriti del bambino.
Periodo dell'anno: i bambini nati in diversi periodi dell'anno possono avere certe caratteristiche
ed abitudini particolari. Questo concetto viene spiegato bene nella scienza dell'astrologia vedica
(lo Jyotish parte della letteratura vedica ed uno strumento utile per capire le caratteristiche
individuali). Che ci si creda o no, differenti periodi dell'anno sono in relazione a diversi pianeti.
Per esempio, un bambino nato in un periodo in cui Saturno forte avr caratteristiche diverse da
uno nato nel periodo in cui predomina Giove.
Caratteristiche individuali dei genitori: come il tipo di famiglia o la classe sociale influenza la
prakriti del bambino, cos le caratteristiche uniche e individuali dei genitori hanno la loro
influenza.
Prakriti monodoshiche
Vata
mutevole. No gradiscono il freddo e le cose fredde, hanno memoria labile e lasciano molte frasi
incomplete perch la mente salta di colpo da un pensiero allaltro.
Amano i piaceri dei sensi e del sesso e sono ghiotti di cibi dal sapore dolce, acido , caldo e piccante.
Mangiano troppo o troppo poco e quando devono fanno rumore.
Basilarmente sono imprevedibili e insicuri, spendono il denaro velocemente e tendono a rimanere
poveri.La lunghezza della vita dellindividuo relativamente breve.
Da giovani essi sono solitamente molto magri e atletici ed esprimono spesso originalit di pensiero.
Il puro tipo Vata molto alto o molto basso, tendente ad uno dei due estremi, scheletrico e pieno di
energia, le ginocchia sono nodose e deboli . Il polso flebile e si muove come un serpente.
Mirano all'ascetismo, e spesso hanno un lato spirituale assai sviluppato che li porta a studiare e a
mostrare interesse per argomenti esoterici. Alcuni possono persino avere doti di chiaroveggenza o
psichiche.Sognano di trovarsi su montagne , alberi e in aria, volando senza bisogno di mezzi
meccanici.
PROPRIETA' DEL DOSHA VATA
Le propriet del dosha vata sono derivate dalla sua composizione in aria ed etere presente nello
spazio.Ne derivano le seguenti propriet: leggerezza - circolazione - movimento - secchezza freschezza.La propriet pi importante di vata che invisibile e pu essere rivelato dalle funzioni
che sottende, quali: il movimento, il trasporto delle molecole e sostanze nutritive, la conducibilit
elettrica.
LE FUNZIONI DEL DOSHA VATA
L'energia Vata si compone di Aria e di Spazio e corrisponde approssimativamente al sistema
nervoso del corpo. In termini moderni, si potrebbe dire che le funzioni Vata siano equivalenti alle
azioni dei neutrotrasmettitori presenti nel cervello.
Vata svolge le funzioni: respirazione, circolazione, movimento delle mani e delle gambe, occhi,
movimento dei visceri, escrezione delle sostanze al di fuori del corpo, ingestione e
deglutizione.Riempie gli spazi vuoti del corpo sotto forma di gas e penetra anche nei canali pi
profondi e di minor calibro .
Il Vata governa la respirazione e tutto ci che riguarda il movimento del corpo, si caratterizza
come secco, leggero, ruvido e veloce.Il Vata ritenuto il Dosha pi influente che governa tutte le
funzioni del corpo ed il principale motore della nostra mobilit. E' legato all'attivit e alla vitalit,
controlla gli spazi vuoti all'interno del corpo (i seni paranasali, la cavit addominale, il sistema
polmonare e l'orecchio interno), nonch il sistema nervoso. Vata controlla inoltre la divisione delle
cellule, la formazione degli strati cellulari, il funzionamento del cuore, dei polmoni, dello stomaco e
dell'intestino, guida le attivit del cervello e degli organi motori ed responsabile delle
eliminazione delle scorie.
SQUILIBRI DI VATA
Un eccesso di influenza di Vata potrebbe causare i sintomi tipo: un colorito pi scuro della norma,
labbra secche, occhi asciutti, tosse secca, urine giallo scuro e feci dure, asciutte e scure, sete
eccessiva, tremori, aridit, asprezza. In breve un eccesso di Vata porta ad una disidratazione
dell'intero corpo e problemi connessi come invecchiamento prematuro, pelle secca e arrossata e altri
disturbi cutanei, e una lenta cicatrizzazione delle ferite; vi troppa aria e insufficiente quantit di
acqua.
Se vata continua ad aumentare da luogo a voce roca, tremore, desiderio di calore e debolezza.
Una insufficienza di Vata pu causare sensazioni di pesantezza, pigrizia e una cattiva
circolazione, crea disagio e a volte perdita di coscienza.
PRINCIPALI AREE O DISTRETTI DI LOCALIZZAZIONE DI VATA
Esistono cinque tipi di Vata localizzate in determinate parti del corpo:
- Prana (cuore, cervello, torace, orecchie , naso e gola)
- Apana (colon, ano, vescica, ombellico, genitali e organi pelvici)
- Samana (stomaco, duodeno e intestino tenue)
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Pitta
Kapha
Il temperamento dei tipi Kapha pu sembrare ottuso, lento e restio ai cambiamenti e a ci che
poco familiare.Sono industriosi, umili e lenti. Sono inclini a conservare (energia, forza e denaro),
piuttosto che a spendere. Sono tolleranti, inclini al perdono, calmi e lenti all'ira, sono spesso brave
persone d'affari e ricche; sono tuttavia lenti nell'apprendere le informazioni. Nelle loro relazioni
interpersonali essi tendono ad essere possessivi e ingordi. Sono grandi amanti dei piaceri sessuali e
trovano la fedelt una condizione facile da mantenere, hanno una grande virilit. Amano le cose
amare, astringenti e piccanti.
Non sono propensi alla depressione e sono pi materiali che spirituali. Sognano fiumi, specchi
dacqua, oceani, laghi, uccelli acquatici e fiori di loto.
PROPRIETA' DEL DOSHA KAPHA
1) Il dosha kapha principalmente composto di terra e acqua.
2) Esso lega i tessuti e costruisce il corpo. Legare assieme e connettere diverse sostanze un
importante propriet del dosha kapha nel contesto della crescita cellulare e sviluppo del corpo.
3) La crescita e lo sviluppo della taglia, aspetto esteriore , e quantit viene svolto dalle specifiche
propriet del kapha.
4) Kapha ha la propriet di lubrificare le articolazioni e umidificare le superfici. E' importante per
tenere il corpo morbido e flessibile.Grazie a queste propriet la struttura del corpo e degli organi
rispecchiano una forma e una taglia specifica e dolcezza dei movimenti. Questa propriet
antagonista alle propriet di durezza e penetranza e per questo protegge il corpo.
5) Il dosha kapha ha propriet di freschezza ed idratanti.
6) Il dosha kapha lento e stabile ed difficile da essere rimosso dato che ha propriet di collante.
Aiuta il corpo a compiere le sue funzioni dalla nascita alla morte.
7) Esso ha propriet di dolcezza, forza e rende possibile l'armonia nella mente e nel corpo.
8) Mantiene efficiente il sistema immunitario del corpo.
FUNZIONI DEL DOSHA KAPHA
Il kapha l' unico dosha stabile e molto forte e dunque aiuta nella formazione e mantenimento
delle strutture del corpo.
1) Lega assieme molte sostanze e mantiene il legame per un funzionamento omogeneo. Mantiene le
giunture del corpo in posizione e lubrifica gli spazi tra le articolazioni (liquido sinoviale) per
permettere un movimento pi dolce.
2) Esso d forma, dimensione, forza e stabilit agli organi. Il peso specifico e la massa sono dovuti
alle propriet kapha.
3) Quando il corpo soffre per delle ferite esso produce sfaldamento nei tessuti del corpo. Grazie alle
propriet di legare e attaccare, la natura coesiva del dosha kapha aiuta a rigenerare e guarire i
tessuti lesionati da ferite costruendo nuovi tessuti.
4) Nel processo metabolico il continuo logorio dei tessuti viene appianato dalla formazione di
nuove strutture cellulari (turn-over).
5) L' energia e la vitalit, il vigore e la forza sono aumentate. I prodotti finali del metabolismo gli
oja sono sintetizzati dal kapha.
6) Kapha agisce a livello mentale e bilancia le emozioni rendendole stabili. Conferisce qualit di
perdono e calma alla mente.
SQUILIBRI DI KAPHA
Un eccesso di kapha porta pesantezza, sonnolenza, intorpidimento, prurito, nausea, anoressia,
dispepsia, perdita della memoria, feci e orina bianche, pesantezza e rigidit delle articolazioni e una
sensazione di vecchiaia. Spesso si sperimenta un gusto dolce in bocca.
Se kapha continua ad aumentare crea una crescente pesantezza negli arti, sensazioni di freddo,
sonno eccessivo, stanchezza nelle articolazioni, sonnolenza e aspetto pallido, un corpo debole e
troppo morbido, impotenza, digestione lenta, eccessivo muco, prepotenti sentimenti di gelosia,
insicurezza e intolleranza.
Una insufficienza di kapha crea secchezza, sensazione interna di bruciore, una sensazione di vuoto
allo stomaco e allintestino, sete, debolezza nelle articolazioni, debolezza generale e insonnia.
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VATA
PITTA
KAPHA
Ossatura:
sottile
media
robusta
Corporatura:
magra, ossuta
moderata, buona
muscolatura
Peso:
scarso, difficolt a
prendere peso
moderato
pesante, difficolt a
perdere peso
opaca o scura
rosea, lucente
bianca o pallida
Struttura della
pelle:
calda, oleosa
Occhi:
piccoli, nervosi
penetranti, si infiammano
facilmente
grandi, bianchi
Capelli:
secchi, fini
fini, oleosi
Denti:
moderati, gengive
sanguinanti
Unghie:
ruvide, fragili
morbide, rosate
morbide, bianche
Articolazioni:
rigide, schioccano
facilmente
sciolte
solide, grandi
Circolazione:
insufficiente, variabile
buona
moderata
Appetito:
variabile, nervoso
forte, eccessivo
moderato, ma costante
Sete:
scarsa, insufficiente
forte
moderata
Sudorazione:
scarsa
abbondante ma non
durevole
poca all'inizio, ma
profusa
Eliminazione:
irregolare, costipata
regolare, molle
regolare, lenta
Urina:
scarsa
abbondante, gialla
quantit moderata,
chiara
Sensibilit:
freddo, umido
Difese immunitarie:
scarse, variabili
Alte
Tendenza alle
malattie:
dolori
febbre, infiammazioni
congestione, edema
Tipo di disturbo:
nervoso
sangue, fegato
accumulo di muco,
polmoni
Attivit:
alta, irrequieto
moderato
bassa, si muove
lentamente
Resistenza:
scarsa, si esaurisce
facilmente
moderata, ma focalizzata
Alta
Sonno:
leggero, disturbato
variabile
pesante, eccessivo
Memoria:
veloce ma distratta
acuta, chiara
lenta, ma durevole
Parlata:
veloce, frequente
pungente, tagliente
lenta, melodiosa
Temperamento:
nervoso, mutevole
motivato
contento, conservatore
Emozioni Positive:
adattabilit
coraggio
Amore
Emozioni Negative:
paura
rabbia
attaccamento
Rapporto col
denaro:
spende impulsivamente
spende moderatamente,
metodicamente
Interessi:
Filosofia
Fiducia:
mutevole
forte, determinata
stabile, lenta a
cambiare
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Tessuti corporei
Dhatu e Ojas
La parola Dhatu viene dalla radice "dha" che significa base o fondamento, la definizione di Dhatu
"ci che sostiene e nutre il corpo". I Dhatu sono il fondamento dei tessuti corporei. A differenza dei
Dosha, i Dhatu sono visibili.
Secondo i dettami ayurvedici, i Dhatu seguono una sequenza logica.Il Rasa Dhatu (Plama) il
primo ed alla base della formazione sanguigna (Rakta Dhatu) che fluisce nei muscoli (Mamsa
Dhatu).
Questi sono seguiti dal Meda Dhatu (Tessuto adiposo), dall'Asthi Dhatu (Tessuto osseo), dal Majja
Dhatu (Midollo Spinale) e dal Shukra Dhatu (Tessuto riproduttivo).
"Siamo ci che mangiamo"
I Dhatu si formano, attraverso il processo del metabolismo, da ci che mangiamo. Dopo la
digestione per opera del fuoco digestivo (jatharagni) il cibo si divide in due parti, una va a formare i
mala, gli escreti (feci, urina, sudore ecc.), mentre l'altra parte costituita dalle sostanze nutrienti
(ahara rasa) va a formare i sette dhatu.
Secondo l'Ayurveda i tessuti corporei o Dhatu, si formano secondo una progressione ordinata e
specifica e dipendono uno dall'altro nel senso che il tessuto che si forma prima la base e contiene
il nutrimento per quello successivo.
Quando i Dosha agiscono in armonia, il metabolismo e la digestione funzionano anch'essi
efficacemente e l'intero organismo sar sano. Tuttavia , se uno qualsiasi dei Dosha presenta uno
squilibrio, il processo sar difettoso e la malattia si manifester in uno o pi tessuti.
Se il metabolismo troppo veloce, si verr a formare troppo poco tessuto. Invece quando troppo
lento si viene ad accumulare troppo tessuto. L'intero meccanismo opera come in un delicato
strumento, se si forma una falla nel processo, l'intero meccanismo ne risentir.
Il Rasa Dhatu (Plama) presente in forma liquida legato all'elemento acqua. E' il
fluido che seguendo il processo digestivo contiene tutte le sostanze nutritive che
saranno assorbite dall'intestino. L'Ayurveda lo considera molto importante perch fornisce
nutrimento a tutti gli altri Dhatu. Quando elevato esso promotore di una bella pelle,
di vigore, di felicit, di buona memoria e di concentrazione.
Il Rakta Dhatu (Sangue) legato all'elemento fuoco. attraverso la circolazione del
sangue, fornisce ossigeno ad ogni parte del corpo. Quando viene prodotta la giusta quantit di
ossigeno, presente una sensazione di vitalit, amore e fiducia. Quando l'intero corpo irraggia una
buona salute, parti quali le labbra, la lingua i genitali, le orecchie, le mani e i piedi assumono un
aspetto rosso e pieno. Se viene prodotta una quantit troppo bassa di Rakta Dhatu, il
corpo assume un aspetto pallido, con pelle secca, con bassa pressione sanguigna e un
ardente desiderio di alcuni tipo di cibo. Eccesso di Rakta Dhatu causa infiammazioni
cutanee e dei vasi sanguigni, nonch itterizia.
Il Mamsa Dhatu (Muscolo) legato all'elemento terra. Genera il tessuto muscolare ed
responsabile della forza fisica del corpo. Quando ne viene prodotta la corretta quantit, il corpo
forte e in salute e si provano sentimenti di ottimismo e coraggio. se la quantit prodotta
insufficiente, ne risulter una condizione di debolezza e di deperimento, si percepisce una mancanza
di coordinamento e una sensazione di estrema stanchezza. l'eccessiva produzione di questo Dhatu
pu causare rigonfiamenti e tumori, obesit, irritabilit e aggressione e pu causare fibrosi nelle
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L'Asthi Dhatu (Tessuto osseo e nervoso) formato da aria e terra. Fornisce la struttura
di tutti gli altri tessuti corporei. Genera sensazione di sicurezza, stabilit e resistenza.
Squilibrio di produzione di Asthi Dhatu pu causare dolori alle ossa, malattie dei denti,
vari disturbi dei capelli e delle unghie, atrofia delle ossa. Si ritiene che l'energia Vata
risiede nel tessuto osseo.
Il Majja Dhatu (Midollo spinale) legato all'elemento acqua. La funzione principale
del midollo osseo quella di riempire gli spazi, quali l'interno delle ossa, con tessuti
che producono cellule sanguigne. Fornisce inoltre un liquido essenziale per inumidire
gli occhi, la pelle le defecazione. Quando la quantit di Majja prodotta corretta, si ha una
sensazione di appagamento.
Il Shukra Dhatu (Tessuto riproduttivo), la funzione principale di questo tessuto la
creazione di nuova vita. Shukra significa "seme", per estensione moderna con questo
termine si intende anche il tessuto riproduttivo femminile. Quando il Shukra Dhatu non viene
prodotto efficacemente, possono verificarsi difficolt di potenza e di eiaculazione, perdina di
impulso sessuale, un indebolimento del sistema immunitario e dolori alla schiena. La produzione in
eccesso di Shukra Dhatu pu portare a iperattivit sessuale, eccessiva escrezione, irascibilit e
nell'uomo l'ingrossamento della prostata.
Questo tessuto controlla anche l'efficacia del sistema immunitario del corpo che
protegge contro le infezioni croniche. I medici ayurvedici che un'eccessiva attivit
sessuale conduce all'esaurimento e alla produzione di sperma di bassa qualit, causa del
concepimento di un bambino debole.
L'Ojas
Un prodotto secondario del Shukra Dhatu una sostanza senza forma fisica, ma che spesso viene
chiamato "l'ottavo tessuto del corpo". Ojas nella disciplina ayurvedica considerato come energia
vitale.
Secondo testi molto antichi il cuore contiene otto gocce di Ojas. E' una sottile sostanza al confine
tra la mente e il corpo che conserva la vita ed strettamente legata all'immunit. La Filosofia
Occidentale non possiede il concetto di Ojas. La malattia nasce da un calo di produzione di Ojas.
Secondo il Charaka Samhita, Ojas diminuisce a causa di esercizio fisico eccessivo, di digiuno,
perdita di sangue e seme, ansia, paura, sofferenza e lesioni. Un'eccessiva attivit sessuale riduce
Ojas in entrambi i sessi. La diminuzione di Ojas riduce l'immunit dell'organismo, rende impauriti
emaciati, provoca disordini agli organi sensoriali e danneggia le capacit mentali.
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Apprezzare la bellezza della natura, il tramonto o la luna piena, fare passeggiate vicino a laghi,
fiumi e cascate giova ai Pitta che necessitano di freschezza. Gli spettacoli o libri violenti o polemici
aggravano Pitta che invece ha bisogno di passatempi allegri e costruttivi. Siccome le persone Pitta
tendono a prendere troppo sul serio le cose, lasciarsi andare a delle risate porterebbe loro beneficio.
Lalcol sconsigliato perch fa aumentare a dismisura il fuoco di Pitta. Anche la caffeina in t o
caff va evitata.
Il freddo controbilancia la tendenza di Pitta alliperattivit. Lacqua troppo fredda per spegne il
fuoco della digestione perci sono pi utili le bevande fresche, dolci e non troppo acide come il
succo di mela o di uva.
ALIMENTAZIONE
Il trattamento lassativo il modo migliore per ridurre leccesso di Pitta giacch lo svuotamento
degli intestini per un breve periodo raffredda il fuoco digestivo. Se lappetito esagerato si
consiglia lassunzione del gusto amaro: cicoria, radicchio, indivia o bere un po di acqua tonica
prima dei pasti.
Un Pitta ha esigenze molto diverse poich oltre ad avere una digestione forte ed efficiente per
natura lunico dosha caldo e perci gradisce gli alimenti freddi. Nella sua dieta sono importanti i
gusti amari e astringenti presenti nelle insalate e nei legumi.
La funzione di questi due gusti frenare lappetito, asciugare leccessiva umidit e mantenere il
palato sveglio e attento. In presenza di squilibri di Pitta di lieve entit, come bruciore di stomaco,
sete eccessiva o irritabilit, sono da evitare sale, olio e spezie perch riscaldano il corpo.
Pitta in eccesso provoca troppa acidit perci si sconsigliano la panna fermentata e il formaggio, lo
yogurt, i sottaceti, lalcol, il caff. Il t alla menta o alla liquirizia calma Pitta e serve a contrastare
limpulsivit tipica di questo dosha.
I Pitta sono pi adatti alla dieta vegetariana. La carne rossa riscalda ulteriormente il corpo e quindi
sarebbe da evitare. Allo stesso modo i cibi fritti sono sconsigliati perch la loro natura pesante,
calda, unta e salata e le ultime tre qualit disturbano Pitta. Gli alimenti ricchi di amido come i
vegetali, i cereali o i legumi soddisfano Pitta e hanno leffetto di bloccare il suo eccessivo appetito.
E preferibile linsalata fresca al posto della zuppa calda, cibo poco speziato e acqua non ghiacciata.
Ridurre la quantit di sale presente nella dieta una scelta sana per i soggetti Pitta.
Come riassunto sono utili i gusti amari, dolci e astringenti, i cibi freddi o al limite caldi, mai
bollenti, con poco burro e grassi aggiunti.
KAPHA
I soggetti kapha sono lenti e posati, forti e affidabili. La chiave per lequilibrio la stimolazione.
Se sono sbilanciate tendono allattaccamento eccessivo alle cose, alle persone, alla routine perci
hanno bisogno di nuove situazioni, nuove prospettive, nuove persone, stimoli vari o rischiano di
diventare pigri e apatici.
Tutte queste caratteristiche hanno a che fare con la lentezza della digestione di questi soggetti.
Quando il cibo non completamente digerito i residui tossici possono creare blocchi che sono
allorigine della malattia. Gli individui Kapha sono pi predisposti a questa disfunzione e pertanto
devono fare in modo che il loro fuoco interiore fluisca sempre usando a tale scopo sia la dieta
variata che lesercizio fisico regolare.
I Kapha sono lenti sia nel perdere lequilibrio che nel trovarlo e impiegano pi tempo degli altri per
rendersi conto di uno sbilanciamento e di conseguenza ci vorr pi tempo per riportarlo
allequilibrio.
Nei Kapha esiste una tendenza alla stagnazione che li pu condurre alla depressione. Tendono ad
essere possessivi, ad accumulare tutto ci che incontrano sulla strada: amore, soldi, persone,
posizione sociale, ecc. Imparare a lasciarsi andare ed usare la loro forza e concretezza come motore
del cambiamento pu rappresentare un grosso elemento di evoluzione nel loro percorso.
La meditazione uno strumento che permette a queste persone la scoperta della vivacit nascosta
nella loro natura.
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Kapha di natura fredda, quindi trae giovamento dal caldo, soprattutto quello secco. Anche
lumidit va evitata. L e bevande calde sono consigliate per con moderazione poich tale umore
gi abbastanza umido.
Layurveda consiglia uno speciale massaggio secco fatto con guanti di seta grezza che serve a
stimolare la circolazione.
Uno dei migliori modi per evitare laccumulo di tossine e la stagnazione il regolare esercizio
fisico possibilmente ogni giorno.
ALIMENTAZIONE
I soggetti Kapha hanno una soglia del dolore molto alta rispetto agli altri ed una eccellente
resistenza e quindi evitano di fermarsi a letto a meno che non si sentano veramente male.
E importante per i tipi Kapha la riduzione del consumo di dolci. Alcuni dei tipici problemi legati
allo squilibrio di questo umore, ad esempio il naso che cola, allergie, letargie, seni frontali bloccati,
possono essere evitati se si ridurranno il latte, i gelati, i dessert, il pane e il burro. Il diabete, una
grave malattia tipica dei Kapha, pu essere favorita dalla troppa assunzione di dolci. Unalternativa
allo zucchero il miele grezzo che aiuta a eliminare leccesso di kapha.
I tipi Kapha devono fare attenzione ai cibi troppo ricchi e dolci che a lungo andare possono creare
scompensi. Il sale provoca ritenzione idrica e di conseguenza va anche limitato in questi soggetti.
La scelta migliore per Kapha la leggerezza in tutti i pasti sia per quanto riguarda la quantit, la
qualit ma anche il modo di preparare i cibi.
I gusti amari e astringenti sono consigliati per ridurre lappetito e il piccante serve a favorire la
digestione aumentando il calore del corpo. Se i piccoli disturbi di Kapha sono presenti: naso chiuso
o gocciolante, sonno eccessivo o difficolt a cominciare la giornata, sar utile preferire i cibi caldi a
quelli freddi e la cucina a secco pi adeguata di quella in umido.
Prima dei pasti pu essere di grande utilit luso di gusti piccanti o amari. Il gusto amaro risveglia le
papille e non fa mangiare troppo. Allo stesso modo evitare i cibi acidi o salati. Un consiglio
semplice quello di aggiungere un pizzico di radice fresca di zenzero al cibo, oppure bere t allo
zenzero.
E di fondamentale importanza che i gusti amaro e astringente siano sempre presenti nella dieta di
Kapha. Il cumino, la curcuma e i semi di sesamo hanno entrambe le qualit.
Per bilanciare Kapha si consiglia lutilizzo del gusto piccante delle spezie, che in grado di
compensare lumidit e il freddo tipici di questo dosha. Secondo layurveda la colazione non
necessaria soprattutto per i Kapha. Se un Kapha non riesce a farne a meno lideale che scelga cibi
caldi e leggeri.
Molti Kapha si sento no congestionati al mattino, in tal caso si pu prendere del miele, acqua calda,
succo di limone e zenzero. Eliminare i dolci, o almeno ridurli, procurer un senso di leggerezza e
maggiore energia.
Evitare i prodotti caseari, il burro il gelato e i formaggi giacch il loro effetto raffredda e
congestiona lintero sistema. Il latte scremato preferibile a quello intero. Verdura, insalata e frutta
fresca sono consigliate perch la loro fibra pu tonificare il tratto intestinale. Il cibo fritto aggrava
Kapha. E meglio prendere acqua calda che fredda e insalata invece di minestra,eccezione fatta per
linverno. Per concludere si pu consigliare il piccante, lamaro e lastringente, i cibi stimolanti e
secchi cucinati senza eccessiva acqua, gli alimenti caldi e leggeri e quantit ridotte di olio, zucchero
e burro.
IN BREVE
Cibo e costituzioni
Vata:
aumentato o squilibrato dai sapori piccante, amaro e astringente di qualit leggero, secco o
freddo.
diminuito o equilibrato dai sapori dolce, acido e salato di qualit pesante, oleoso o caldo.
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Pitta:
aumentato o squilibrato dai sapori piccante, acido e salato di qualit caldo, leggero o oleoso.
diminuito o equilibrato dai sapori dolce, amaro e astringente di qualit freddo pesante o secco.
Kapha:
aumentato o squilibrato dai sapori dolce, acido e salato di qualit pesante oleoso o freddo.
diminuito o equilibrato dai sapori piccante, amaro e astringente di qualit leggero, secco o caldo.
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MASSAGGIO ABYANGAM
Sequenza di trattamento
Parte anteriore
Arti inferiori
Il massaggio inizia dalla pianta del piede, applicare lolio e frizionare tutta la pianta. Lavorare lungo
le linee metatarsali dal tallone verso le dita.
Separare le dita e lavorare al centro. Frizionare la parte superiore del piede e lavorare le linee
metatarsali superiori.
Applicare una manovra a rastrello (di pulizia) dalla caviglia verso le dita del piede.
Piegare il ginocchio e massaggiare dal basso verso lalto la zona tibiale e il polpaccio.
Frizionare con movimenti circolari il ginocchio e i collaterali, ruotando e frizionando.
Applicare delle manovre ad anello dalla caviglia al ginocchio e delle manovre a rastrello dal
ginocchio al piede.
Picchiettare il polpaccio con le dita.
Accarezzamento.
Frizionare la parte superiore della gamba, con le mani affiancate massaggiamo la parte anteriore
della coscia dal ginocchio allinguine.
Ripetere sulla parte posteriore.
Scuotere i muscoli, piegare la gamba verso linterno e lavorare il gluteo e lanca.
Infraruotare larto flesso e massaggiare la parte interna della coscia dal ginocchio allinguine
frizionando.
Effettuare delle manovre a semicerchio sulla coscia, dallesterno verso linterno.
Distendere larto e ripetere una frizione ascendente.
Effettuare delle manovre ad anello dal basso verso lalto distendendo il ginocchio.
Effettuare delle percussioni e delle vibrazioni su tutta la gamba e chiudere con uno sfioramento
delicato verso i piedi.
Ripetere sullaltra gamba.
Arti superiori
Applicare lolio e frizionare dal polso al cavo ascellare su tutti i lati.
Massaggiare il palmo tirando verso le dita su tutte le linee metatarsali.
Lavorare le dita stirandole.
Applicare un massaggio a rastrello di pulizia, applicando dei semicerchi verso il basso.
Applicare manovre ad anello e fare degli scuotimenti e battiture.
Chiudere con uno sfioramento delicato.
Addome
(Meglio praticare il massaggio con le gambe piegate).
Applicare lolio iniziando dalla parte destra e seguendo la linea del colon, si termina nella parte
sinistra. Ripetere varie volte.
Massaggiare laddome con movimenti circolari di entrambe le mani.
Mettere dellolio nellombelico e massaggiare ruotando. Effettuare delle manovre a spirale in senso
orario dallombelico fini a ricoprire lintera zona delladdome.
Massaggiare le zone laterali delladdome, il diaframma, le prime coste e le creste iliache.
Terminare tambureggiando.
Torace
Massaggiare ogni costola dal basso allalto e viceversa, massaggiare le clavicole verso le spalle e
lavorare il plesso solare.
Piegando il braccio allindietro lavorare lascella (gran dorsale e pettorale).
Viso-collo
Effettuare movimenti circolari sulle guance col palmo delle mani, frizionare il sottomento.
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Frizionare la parte anteriore del collo, gli sternocleido e la parte posteriore dal basso verso lalto,
sollevare la testa e lavorare in profondit i muscoli paravertebrali.
Lavorare la zona del mento, le labbra, il naso e la fronte. Fare dei passaggi con le mani aperte sulla
fronte verso le orecchie. Inserire le dita nelle orecchie e massaggiare in modo circolare, massaggiare
lintero padiglione auricolare.
Ruotare la testa di lato e frizionare su due linee, verso la spalla e verso il torace. Ripetere dallaltra
parte.
Massaggiare lorbita oculare, le ciglia,le palpebre e gli zigomi.
Effettuare delle rotazioni intorno agli occhi, chiudere gli occhi con le mani e rimanere in ascolto.
Laterale
Lavorare frizionando a 8 gluteo, pancia e zona laterale del torace.
Lavorare le coste, alzare il braccio e frizionare di lato, impastare il gluteo e scuotere con una mano,
laltra poggia sulla cresta iliaca anteriore.
Fare delle battiture e ripetere dallaltra parte.
Parte posteriore
Arti inferiori
Frizionare ancora gamba, il polpaccio e la coscia verso il gluteo.
Effettuare dei passaggi con il pollice su tutto il percorso del nervo sciatico, piegare la gamba e
lavorare la zona tibiale.
Estendere al gamba, fare manovre ad anello e una pulizia a rastrello.
Vibrazione, battiture e chiudere con un tocco delicato.
Schiena
Lavorare la schiena con manovre delle mani alternate, dal basso verso lalto e dallinterno
allesterno.
Partendo dal coccige con i pollici affiancati, risaliamo verso loccipite ai lati della colonna e
massaggiare le vertebre con i pollici incrociati e con le mani di taglio.
Effettuare delle vibrazioni ai lati della colonna.
Effettuare una frizione sulla colonna dal sacro alloccipite, massaggiare la zona sacrale con
movimenti circolari, massaggiare i glutei, lavorare ogni costola.
Sciogliere e impastare i muscoli delle spalle.
Effettuare dei movimenti di apertura dal centro della colonna verso i lati e dal basso verso lalto.
Portare il braccio dietro la schiena e massaggiare la scapola. Lavorare i lati del torace partendo da
una spalla con una mano che scende verso la zona lombare e laltra che sale verso il collo.
Effettuare delle manovre di scollamento su tutta la schiena.
Effettuare una manovra ad anello a mani alternate su tutta la schiena, una manovra di pulizia con le
mani ad anello verso il basso.
Battiture e chiudere con uno sfioramento delicato.
Seduti
Olio sulla testa, frizionare con il palmo della mano lintera testa, frizionare ed impastare i capelli
con entrambe la mani, tirare i capelli verso lalto.
Lavorare il corpo eterico muovendo le mani velocemente sopra la testa.
Chiudere con un accarezzamento.
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