Sei sulla pagina 1di 2

Carme, Dei Sepolcri (Il carme , a seconda dei tempi, ha indicato un diverso tipo di genere letterario.

Si tratta dell'italianizzazione del termine latino Carmen Esso veniva usato in origine presso i Romani per indicare una poesia dal tono solenne e dal carattere rituale e propiziatorio nel nostro caso ,mutuata dalla letteratura inglese si riferisce ad un argomento solenne quale quello dei Sepolcri Il Poema trae spunto dell'editto napoleonico di Saint-Cloud , 1806, che proibiva la sepoltura dei morti all'interno del perimetro della citt e per ragioni "democratiche" stabiliva che le lapidi dovessero essere tutte della stessa grandezza e i nomi dei morti controllate da una commissione apposita. Questo aveva acceso vivaci discussioni sulla legittimit di questa legislazione di impronta illuministica che era contraria a tradizioni italiane. Il Foscolo si era trovato presente ad una di queste discussioni nel salotto di Isabella Teodochi Albrizzi e aveva affrontato il problema con Ippolito Pindemonte, che stava lavorando ad un poemetto, I cimiteri, con il quale intendeva riaffermare i valori del culto cristiano. Inizialmente il poeta era tendenzialmente favorevole all'editto poi in seguito cambia idea. Da ci nasce il riferimento nel poema al Pindemonte. Vi erano poi anche gli influssi della poesia sepolcrale inglese che in quel periodo era molto in voga soprattutto grazie alle traduzioni del Cesarotti e dall'altra motivazioni interiori assai pi remote , sul tema della morte e sul significato della tomba. Foscolo fa riferimento per attenzione, non a caso ai Camposanti inglesi, meno lugubri di quelli italiani e che assumono significato simbolico, nel riprendere il discorso vede il tutto da una diversa prospettiva che non ha nulla a che vedere con nodi giuridici dell'editto e con la difesa della religione cristiana, ma si sofferma sul significato e la funzione che la tomba in senso laico viene ad assumere per i vivi impostando il carme come una celebrazione di quei valori e di quegli ideali che possono dare un significato alla vita umana(valori laici).Nel poema lega i Sepolcri inglesi al significato delle tombe nella cultura greca. Questo non significa che il Foscolo abbia mutato le sue convinzioni materialistiche che anzi sono sempre presenti, perch il mondo materia e materia l'uomo . Ma se il Foscolo accetta con la ragione questa legge ineluttabile egli la respinge con il sentimento (contrasto Ragione -Sentimento) e cerca di superarla con il richiamo a un ordine umano di affetti e istituzioni che possano in qualche modo vincere la morte stabilendo tra i vivi e i defunti una corrispondenza di amorosi sensi. I monumenti, inutili ai morti, giovano ai vivi, perch destano affetti virtuosi lasciati in eredit dalle persone dabbene. vv. 1-40. Il carme si apre con la negazione di ogni trascendenza riaffermando la validit del pensiero materialistico e, se inizia con l'asserire l'inutilit delle tombe per i morti, ne afferma per l'utilit per i vivi procedendo verso affermazioni sempre pi alte che vanno dal loro valore civile e patriottico fino ad esaltare le tombe come ispiratrici della poesia che , per il Foscolo, creazione pi alta dell'umanit. Al centro di queste meditazioni vi l'idea di "illusione" che riafferma sul piano del sentimento quanto viene negato dalla ragione che pu negare l'immortalit dell'anima ma non quegli affetti quei ricordi ai quali tutti gli uomini, per vivere, devono credere. Cos, anche se la vita dell'individuo ha fine nella materia, le illusioni, gli ideali, i valori e le tradizioni dell'uomo vanno oltre la morte perch rimangono nella memoria dei vivi consentendo a chi ha lasciato ricordi affettivi una sopravvivenza seppur simbolica dopo la morte. La tomba come centro sul quale si uniscono la piet e il culto degli amici e dei parenti, la tomba come simbolo delle memorie di tutta una famiglia attraverso i secoli realizzando una continuit di valori da padre in figlio, la tomba come segno di civilt dell'uomo stesso, la tomba che porta in s i valori ideali e civili di tutto un popolo e, infine, la tomba i cui valori sono resi eterni dal canto dei poeti. Insomma la Tomba una specie di Monumento civile pubblico e privato che vive di sentimenti. Siamo nel pieno dell'Illusione romantica ma attenzione il tutto scritto attraverso uno stile di grande raffinatezza neoclassica,i riferimenti sono alla mitologia greco-latina ,(scarso il Medioevo cattolico presente nei Romantici)il lessico ,il verso,le parole derivano da quella tradizione,sono tombe laiche non religiose il volgo estraneo a quei valori per non parlare di quei versi, nei Romantici invece la tradizione anche quella popolare e nazionale (compresa quella Medioevale,non quella mitologica Greca) e il volgo popolo che pu anche leggere,il tono lapidario energico non privo di sentenze poetiche che rimangono nella mente di chi legge.Bisogna anche dire che da una lettura superficiale del testo ne esce fuori una retorica grossolana che poi arrivata sino al primo novecento,le simbologie classiche prive della loro complessit si trasformarono in una oratoria vuota ,una esaltazione di pseudo valori completamente privi di significato ,anzitutto attravesro il Risorgimento sino alla prima guerra mondiale e al Fascismo .La poesia di Foscolo v invece letta nel contesto linguistico dell'epoca.Il sonno della morte, afferma l'autore, non meno duro nei sepolcri curati e confortati dall'amore dei vivi e quando, per il poeta, le bellezze della vita saranno perdute, non sar certo una tomba, che distingua le sue ossa dalle numerose altre sparse in terra e in mare, a compensarne la perdita. Anche la speranza, che l'ultima dea,(ultima a morire) abbandona i sepolcri e l'oblio trascina con s ogni cosa. Ora se questo vero il poeta si chiede perch l'uomo deve togliersi l'illusione di vivere, anche dopo la morte, nel pensiero dei suoi cari se il suo sepolcro sar curato e onorato nella sua terra natale da chi rimasto in vita. Solamente coloro che morendo non lasciano affetti o rimpianti possono trarre poca gioia dalla tomba. Una legge esclude dice l'autore i sepolcri ai sentimenti dei vivi e tenta di strappare il nome ai morti e cos il Parini, ispirato da Talia (figura mitologica greca ) , giace senza tomba. La Musa(Talia) sta cercando la sua salma nei cimiteri suburbani perch Milano non gli ha eretto un sepolcro tra le sue mura ed ora, forse, le ossa del grande poeta si trovano nella desolata campagna mescolate a quelle di un ladro qualunque. Gli uomini, iniziando ad istituire forme legali come le nozze, le leggi e la religione, diventarono civili e cominciarono a seppellire i morti e a considerare le tombe sacre. I morti non furono sempre seppelliti nelle chiese o abbandonati per le vie , ma le tombe furono anche curate con alberi, fiori e lampade e i vivi indugiavano spesso a parlare con i cari estinti nella pietosa illusione che rende piacevoli alle giovani inglesi i confortevoli cimiteri suburbani dove esse pregano perch ritorni in patria Nelson.(famoso ammiraglio inglese avversario di Napoleone) Le tombe dei grandi avi rendono bella la terra che li ospita e spingono a grandi opere. Quando il Foscolo vide in Santa Croce le tombe di Machiavelli, di Michelangelo, di Galilei inneggi a Firenze considerandola beata per la bellezza della sua terra e per aver dato i genitori e la lingua al Petrarca, ma ancora pi beata perch ha conservato in un tempio le glorie d'Italia che sono le uniche che ci sono rimaste dopo che gli stranieri ci hanno rapito tutto tranne la memoria. In Santa Croce, dove ora riposa, veniva l'Alfieri per cercare di dar pace alla sua anima tormentata.La pace che ispira le tombe ha alimentato il valore dei Greci contro i Persiani a Maratona dove gli Ateniesi, caduti in quella battaglia, furono seppelliti. Come si vede vi un intreccio tra politica storia problemi esistenziali ,patriottismo ,il sepolcro ha un significato laico.Il Foscolo, che costretto a fuggire di gente in gente, spera che un giorno le Muse, che conservano la memoria dei defunti anche quando il tempo ne abbia distrutto le tombe, lo chiamino ad evocare gli eroi.Dove un giorno sorse Troia si trova un luogo che Elettra ha reso eterno, quando supplic, morendo, Giove, di farla vivere nel ricordo dei posteri e il dio rese sacra la sua tomba.

In quel luogo furono sepolti Erittonio ed Ilio, e Cassandra predisse la distruzione della citt e insegn ai nipoti un canto d'amore e di piet nel quale li assicurava che, nelle rovine del centro, sarebbero rimaste in eterno le ombre degli eroi troiani nelle loro tombe circondate e protette dagli alberi coltivati con lacrime e devozione. E Omero stesso si sarebbe ispirato ad esse per rendere eterni in tutto il mondo i prncipi di Argo ed Ettore, l'eroe troiano tra i pi valorosi e infelici.Attraverso il susseguirsi di esempi opportunamente scelti, che esprimono in un concetto quanto prima il poeta ha enunciato in forma epigrammatica, le tesi del Foscolo si chiariscono in veri e propri miti. Sol chi non lascia eredit d'affetti/ poca gioia ha dell'urna segue il caso del Parini la cui tomba ignota ne confonde forse l'ossa con qualche ladro; alla tesi che con il nascere degli affetti nata la santit delle tombe, segue l'immagine poetica dei cimiteri inglesi; la tesi che A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti ispira il passo sulle tombe di Santa Croce; dall'elogio di Firenze nasce la descrizione di Vittorio Alfieri e a legare queste immagini vi la descrizione del campo di Maratona che rafforza, con il suo mito, la convinzione che nella religiosa pace delle tombe dei grandi parli un Nume. E ancora, nella tesi che la morte per le anime nobili, si ritrova il mito di Aiace che, pur essendo stato privato delle armi di Achille da Ulisse se le ritrova, portate dal mare, sulla sua tomba. E infine la tesi conclusiva, che la grande poesia sia ispirata dalle tombe dei grandi, genera il mito della predizione di Cassandra, della tomba di Elettra, della distruzione di Troia, di Omero.Il Foscolo riprende tutti questi simboli dagli scrittori o dalla mitologia classica o li inventa traendo lo spunto da materiale classico o moderno e li presenta al lettore in modo che essi possano rimanere impressi profondamente nel loro animo.Il carme strutturato per episodi e non tanto per concetti che si susseguono logicamente, perch il poeta, che intende cantare gli eroi, procede con una logica tutta implicita alla fantasia poetica. Il Foscolo concentra un intero mondo di pensieri, sentimenti, immaginazioni e miti in modo stringato senza eccedere in parole non necessarie e riuscendo, in poco meno di trecento versi, a passare dalle tombe senza nome ai cimiteri medievali e quelli inglesi, dalle tombe di Santa Croce al campo di battaglia di Maratona, dal Parini e Alfieri a Omero, da Nelson ad Aiace, dal mondo di Vico all'Italia a Troia distrutta, con il medesimo impeto di affetti e di tesi che aveva adoperato nei Sonetti e che conferisce al suo stile quel carattere originale (che sembra anche ricordare la sua personalit) che ne fa uno dei maggiori poeti del suo tempo.La lingua e lo stile di cui si serve il Foscolo nei Sepolcri quindi di grande raffinatezza: la lingua usata ha nello stesso tempo un tono energico e vibrante, si avvale della esperta conoscenza dei classici antichi e italiani ma ha anche il limite di essere tutta chiusa in un orizzonte "antico" "classico" lontano da un linguaggio moderno,moderno il contenuto del poema. Foscolo era lontano da una rivoluzione linguistica almeno in questo testo,non interessato al popolo come i romantici. La sua poesia oggi, ci sembra attingere ed esprimersi da e con un linguaggio completamente autonomo,che deve essere compreso nella sua specificit simbolica e creativa.

Potrebbero piacerti anche