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Articoli come I fatti e le parole danneggiano e inquinano limmagine della ricerca scientifica. La grossolanit e le basse insinuazioni perpetrate nellarticolo su una parte della societ creano disguidi e malesseri inutili. Si vuole giocare a frapporre parti differenti del tessuto sociale per fare il mero interesse delle multinazionali o dei loro lacch. La sperimentazione non al soldo di nessuno e non vuole essere strumentalizzata n da una parte n dallaltra. Le problematiche ambientali sono reali e vengono studiate applicando rigorosi termini entro i quali rimanere, non perch costretti da chiss quale pressione da parte di esagerati estremisti verdi, ma perch necessario e doveroso non deturpare e rovinare delicati equilibri. Vorremmo poter dare la possibilit anche a chi verr dopo di noi di avere un mondo decente sul quale vivere. ... Abbandonate il qualunquismo e cercate di favorire il dialogo fra le parti, senza fomentare con sciocchezze i vostri lettori. (Mail firmata da un ricercatore dellUniversit di Bologna)
ma se la bandiera dellambiente sacra, punto su cui forse si daccordo, sono le mani che sgomitano per portarla che si dimostrano spesso inadeguate. Soprattutto quando reclamano energia pulita, ma non vogliono leolico perch deturpa il paesaggio, n lidroelettrico perch devasta le valli, e poi vanno i ribadire tali teorie a suon di pugni davanti a Montecitorio pestando anche chi, sempre verde ma di tonalit diversa, protesta due metri pi in l per i tagli alle energie rinnovabili. Quanto alle multinazionali, si sanno difendere benissimo da sole e Macchine Trattori pubblica il proprio pensiero, indipendemente dal loro. Se tali pensieri coincidono talvolta solo perch la rivista convinta di ci che scrive. E non detto che tutto ci che viene dalle multinazionali sia demoniaco e sbagliato. Lo dimostrano i computer con cui si sta scrivendo, dopo essere arrivati in ufcio guidando automobili alimentate a gasolio e aver fatto colazione con biscotti di marca rigorosamente non biologici, perch se ne sa abbastanza sullargomento per non farsi prendere in giro dai furbi cultori commerciali del falso bucolico. Peraltro, se c qualcosa che non giova ad alcuno il tono contrappositivo, questo s grossolano e arcaico, che vuole i verdi e buoni allattacco degli industriali e cattivi. Non esistono buoni o cattivi a prescindere. Esistono solo i fatti misurabili e le parole vericabili. Tutto il resto fuffa, uno sporco gioco, falsamente ecologista, in cui razzolano troppi untori in cerca di visibilit mediante strilla sguaiate. Con qualcuno che ci rimedia anche uno stipendio di Parlamentare. Invitiamo in denitiva tutti ad abbandonare qualunquismi e supercialit, fermo restando che da parte nostra continueremo a comunicare ci che risulta dallosservazione della realt e delle sue mille pieghe. Non sempre trasparenti.
evidente che si hanno opinioni diverse su chi danneggia cosa. Sorvolando sulle accuse di grossolanit, rinviate al mittente, si riafferma che quanto espresso nellarticolo in questione non sono basse insinuazioni, ma la quotidiana osservazione della realt. Lavversione di Macchine Trattori verso i comportamenti catastrostici trae ragion dessere proprio dal fatto che essi prosperano impunemente da alcuni decenni. Quotidianamente sbattuti in faccia a unopinione pubblica impreparata scienticamente e indifesa mediaticamente. Boutade a effetto, misticazioni ed esperimenti farlocchi da cui trasuda pi ideologia che scienza. Macchine Trattori non solo ha il diritto di denunciare landazzo, ma anche il dovere. Lunico interesse che difendiamo quello della verit oggettiva e misurabile. Un bene di tutti, indipendentemente dal colore delle idee, troppo spesso inltrate da verit ttizie e strumentali, glie di ideologie e posizioni preconcette che giovano solo a una scaltra minoranza, la stessa che per sostenere i propri interessi non si fa scrupolo di raccontare vere e proprie menzogne. La frutta, per esempio, non mai stata letteralmente ricoperta da uno strato di pesticidi, come sostengoni gli ambientalisti, n la zootecnia ha mai prodotto il 70% dei gas serra. Gli agricoltori indiani non si sono mai suicidati perch coltivano ogm e non sono mai morte 50 persone per avere mangiato pomodori ibridati con un pesce artico. Le associazione pseudo-ambientalistiche affermano inoltre che ogni anno niscono nei piatti degli Italiani due chili e mezzo di residui di agrofarmaci, anche se in realt solo il volume procapite commercializzato in Italia. Si potrebbe andare avanti a lungo con gli esempi di affermazioni ignoranti e in malafede avanzate per difendere lambiente,
IN QUESTO NUMERO
MERCATO ED ECONOMIA Da pagina 8 LE RUBRICHE Da pagina 12 Oroscopo 114 PROTAGONISTI Paolo Fogagnolo-Trelleborg 40 ANTEPRIMA EIMA Same Virtus 42 Landini 5 H 44 Challenger serie 700 D 46 Valtra serie N e T 47 Massey Ferguson 7626 47 Deutz-Fahr serie & e 7Ttv 48 Case Ih Farmall U Pro 50 John Deere serie 6 R 52 Steyr Kompact e Multi 54 New Holland Tcf e T3F 55 Kubota M 135 Gx Goldoni Ronin 45 e 55 Caron Cts Ma.Tra di Bcs Valpadana serie 4600 Riessioni sul design MOVIMENTATORI Nuove tecnologie Merlo Manitou Mlt 840 Weidemann T 4512 Cc 40 Dieci MiniAgri Jcb 434 S e 550-80 GRANDI MACCHINE Claas Lexion 780-Cover Story Laverda serie M 400 AZIENDE Fendt Krone 56 58 59 60 62 66 74 76 78 79 80 68 72 82 84 ATTREZZATURE Berti Md/Ssl e Mx/Ssl 86 Checchi&Magli Magika 87 Florida 88 Seppi H-Smwa-K 89 Gamma Kuhn 2013 90 Cafni S. Fox e ProFarmer 92 Cm 165 Flap Pfr 93 COMPONENTI Bkt gamma 2013 100 Goodyear Optitrac 94 e 102 Michelin MachXBib 104 Adr freni serie 400 106 MOTORI Kohler Kd 15-440 95 Briggs&Stratton 950 e 8270 96 MODELLISMO & EPOCA Da pagina 108
2012 novembre
MERCATO
VENDITE MIETITREBBIA
01/10/11-30/09/12 01/10/10-30/09/11 DELTA Volumi Quota Volumi Quota Volumi (n.o) (%) (n.o) (%) (n.o) CASE IH 14 CLAAS 106 DEUTZ-FAHR 12 JOHN DEERE 36 LAVERDA 71 NEW HOLLAND 99 TOTALI 338 4,1 31,4 3,6 10,7 21,0 29,3 100,0 15 104 9 36 93 86 343 4,4 30,3 2,6 10,5 27,1 25,1 100,0 -1 2 3 0 -22 13 -5
operatori, un buon andamento delle esportazioni tant che anche chi sembra pi in crisi di altri, allatto pratico non d segni visibili di preoccupazione. Anche a ne settembre si conferma in effetti un andamento disuniforme fra un marchio e laltro a livello di volumi e ancora pi altalenante in termini di quote. I volumi puniscono in particolare i marchi Landini, New Holland e John Deere, che lasciano sul terreno pi di 400 macchine a fronte delle poco pi di 300 perse da Same e delle 200 che mancano allappello di Lamborghini. Fra i
ai trattori alle mietitrebbia. A settembre si era pubblicata una tabellina che evidenziava le vendite al cliente nale maturate no a ne giugno. Tutti gli operatori hanno fatto notare che la stagione nisce a settembre e i conti vanno fatti in tale data. Da qui la tabellina pubblicata ora, che dovrebbe rendere giustizia al settore, fermo restando che, a differenza delle immatricolazioni dei trattori, in questo caso si tratta di dati non ufciali, maturatisi a seguito di indagini telefoniche. Nei limiti del possibile si cercato di ltrare i numeri eliminando sia le mietitrebbia consegnate ai concessionari, ma non vendute al cliente, sia quelle che certi concessionari vanno poi a rivendere oltremare. Si tratta quindi di dati da prendere con le pinze e da intendere non nel loro valore assoluto, ma in termini relativi, quali ordini di grandezza. Vero comunque che anche le mietitrebbia soffrono e, in particolare, le convenzionali, settore che Laverda viveva da protagonista e che quindi ha particolarmente penalizzato proprio tale Marchio. Possono invece sorridere Deutz-Fahr, che pur avanzando ancora volumi contenuti vede questi ultimi costantemente in crescita, e New Holland, che fa un bel balzo avanti in termini di volumi ma senza peraltro riuscire a sopravanzare Claas che anche questanno chiude in pole position.
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novembre 2012
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ECONOMIA
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Il Decreto sviluppo e semplicazioni potrebbe liberare il comparto agricolo dal groviglio di adempimenti burocratici che gravano sugli operatori italiani
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uando in Italia si propone di introdurre semplicazioni al groviglio di norme esistenti in genere c da tremare. Il rischio di cadere dalla padella alla brace in effetti concreto e il pi delle volte da considerarsi un successo se le nuove normative anzich semplicare non complicano le cose. Un rischio che il comparto agricolo spera di non correre con il recente Decreto sviluppo e semplicazioni proposto dal Governo Monti, provvedimento che dovrebbe portare a una riduzione degli adempimenti burocratici a carico delle aziende. In particolare sul tema degli inquinamenti scarsamente signicativi, quelle fonti di inquinamento dellaria, quali, per esempio, gli essiccatoi per cereali, che oggi sono soggetti ad autorizzazione e che secondo le linee guida del Decreto potrebbero uscire dalla norma che li assimila a impianti industriali. Sembra infatti che qualcuno si sia accorto che gli essiccatoi lavorano solo per poche settimane lanno e che le polveri emesse sono del tutto naturali. Sempre in tema ambientale, unulteriore e importante semplicazione dovrebbe riguardare lAua, acronimo di Autorizzazione Unica Ambientale, a carico di imprese e gestori di impianti che impiegano fanghi di depurazione in agricoltura e per lutilizzazione agronomica di reui zootecnici e di acque di vegetazione dei frantoi oleari. La nuova autorizzazione prevista dalla normativa dovrebbe sostituire no a sette diverse autorizzazioni e quindi ridurre non poco il carico burocratico che grava sugli operatori, soprattutto se, come sembra, il procedimento potr essere avviato anche via internet. Sul fronte degli scarti di produzione il Governo sembra invece orientato a escludere le aziende agricole dal Sistema di controllo della tracciabilit dei riuti, meglio noto come Sistri. Dopo lunghi mesi di incertezza, durante i quali molte imprese di settore hanno acquistato il sistema di rendicontazione via computer della movimentazione dei riuti, il Decreto dovrebbe sollevare denitivamente gli operatori dallobbligo di iscrizione allAlbo Nazionale dei Gestori Ambientali, in modo che questi ultimi possano effettuare direttamente il trasporto dei riuti agricoli presso i centri di stoccaggio e trattamento, senza dover certicare tale attivit. Se ci dovesse confermarsi anche durante la discussione parlamentare e tradursi denitivamente in Legge permetter una pi semplice e agevole gestione dei riuti agricoli, come peraltro previsto anche dallUnione europea che ha recentemente chiarito come lobbligo di iscrizione allAlbo lo abbia solo chi effettua trasporti di riuti per professione abituale, fattispecie che non propria delle aziende agricole. Un passaggio vantaggioso per lintero settore dunque che dovrebbe accompagnarsi anche a una revisione dei criteri base riguardanti la famigerata Direttiva nitrati. Sotto tale aspetto, una nuova norma obbligher tutte le Regioni e le Province autonome alla revisione delle zone classicate come vulnerabili ai nitrati, sulla base di nuovi e pi aggiornati studi, considerando la contaminazione esistente, le possibili fonti di inquinamento e i rapporti di causa effetto possibili. Ci con lobiettivo di denire, secondo la volont europea, in maniera sempre pi precisa e tempestiva leffettiva responsabilit di un eventuale inquinamento delle zone vulnerabili, evoluzione che potrebbe aiutare le Istituzioni a scoprire che la contaminazione delle falde acquifere non deriva unicamente dagli allevamenti e dalle colture estensive, ma anche dagli scarichi civili non convogliati in fognatura.
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ATTUALIT
IL CERVO VIAGGER CON OLI VEGETALI
ohn Deere guarda gi ai futuri standard antinquinamento J stage 4 che entreranno in vigore
nel 2014. In Germania il Marchio americano ha infatti avviato un progetto di ricerca, denominato PraxTrak e nanziato dal Ministero federale dellagricoltura, nalizzato allo sviluppo di trattori funzionanti esclusivamente mediante biocarburanti di seconda generazione. A occuparsi del progetto, orientato a ottimizzare anche lerogazione di potenza dei motori alimentati con oli vegetali, sar il nuovo John Deere European Technology Innovation Center di Kaiserslautern che aveva gi seguito il programma europeo 2ndVegOil teso a ridurre del 60 per cento lemissione di gas effetto serra in agricoltura.
n archivio ne ripercorre la vita. Un museo ne ospita i modelli. 70 anni di storia riassunti i due strutture complementari che lo scorso 12 ottobre hanno visualizzato concretamente il contributo fornito dal Marchio alla crescita della motorizzazione agricola. Italiana ed Europea. In tale data il Gruppo Same Deutz-Fahr ha in effetti voluto celebrare i suoi settantanni di attivit rilanciando la propria intenzione di proporsi quale protagonista del settore mediante la presentazione dei nuovi Virtus, preposti in anteprima su questo stesso numero. Fondata nel 1942 dai fratelli Francesco ed Eugenio Cassani, lazienda esord sul mercato producendo piccoli motori industriali, orientati a sostenere le attivit messe in crisi dalla Guerra e, in particolare, dai bombardamenti. Erano anni in cui si era arrivati a requisire gli oggetti di rame e le cancellate di ferro per produrre armi e ci, abbinato al cattivo andamento della Guerra, non invitava certo a investire in iniziative industriali. I due fratelli Cassani per si lasciarono guidare dal loro intuito e nel 1942 fondarono la S.A.M.E., acronimo di Societ Accomandita Motori Endotermici, orientandola a sostenere le produzioni locali di energia elettrica mediante unit statiche. A partire dal 1943 Same present quattro tipi di motori diesel raffreddati a liquido, proposti con cilindri verticali e orizzontali, in grado di erogare potenze comprese
fra i 14 e i 28 cavalli e nel 1944 aggiunse alla gamma di prodotti anche due motori monocilindrici raffreddati ad aria a benzina, da tre e sei cavalli di potenza, propulsori che oggi sarebbero deniti multifuel perch in grado di funzionare anche con petrolio agricolo o metano. Il lancio di un gruppo da irrigazione riport per lazienda nel settore agricolo, lo stesso che nel 1927 aveva visto lesordio quale costruttore di trattori di Francesco Cassani e da quel momento linteresse per la meccanizzazione divent sempre pi rilevante no a che, nel 1946, Same lanci la sua prima macchina agricola semovente, la Autofalciante 851, cui fece seguito il modello 901 nel 1949 e, due anni dopo, la Mietilegatrice. Contemporaneamente, la Casa bergamasca realizz Universale 10, un trattore a tre ruote con telaio a traliccio mosso da un monocilindro a petrolio da dieci cavalli e abbinato a un cambio a quattro velocit con un inversore. Il posto guida era reversibile e ci rese la macchina versatile e dinamica al punto che nel 1950 guadagn una quarta ruota, diventando cos il primo trattore tradizionale costruito da Same, la macchina che di fatto avvi una produzione che dura ancora oggi e che permise al Marchio di svilupparsi sia in proprio sia mediante acquisizione, no a diventare, oggi, un Gruppo internazionale inserito fra i sei pi importanti costruttori occidentali di trattori.
resce sempre pi la penetrazione del marchio Mahindra C sui mercati occidentali. La Casa indiana ha infatti annunciato che lo scorso anno ha venduto oltre dieci mila trattori negli Stati Uniti, segnando un nuovo record aziendale. Tale risultato, agevolato peraltro da listini particolarmente concorrenziali in termini di prezzi, ha posizionato lAzienda asiatica al quarto posto sul mercato statunitense a livello di volumi, dietro a John Deere, Kubota e New Holland. Lobiettivo per lanno in corso, hanno annunciato i vertici della casa indiana, di scalare una posizione, salendo cos sul podio del mercato statunitense a scapito di New Holland.
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novembre 2012
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ATTUALIT
KUBOTA CONTINUA LO SHOPPING
n attesa di concretizzare lannunciata acquisizione di unazienda occidentale costruttrice di trattori, Kubota continua lo shopping nel settore delle attrezzature. Attraverso la controllata Kverneland, la Multinazionale giapponese ha infatti rilevato lo scorso mese di ottobre la propriet di Gallignani, gi peraltro produttore di rotopresse marchiate Vicon per il la Casa norvegese. Secondo laccordo raggiunto, lAzienda di Russi manterr in compropiet con Kverneland il marchio Gallignani, mentre la responsabilit e i diritti per le attrezzature prodotte in Romagna per il gruppo Agco, commercializzate in Europa con i brand Massey Ferguson e Fendt, passerano in esclusiva sotto il controllo della Casa norvegese. Esclusi dallacquisizione sia Gallignani Tarim Makinalari, azienda turca di recente costituzione produttrice di big balers, e Sigma 4, marchio leader nel segmento di mercato dei caricatori frontali. Entrambre le realt rimarranno di propriet della famiglia Gallignani che dopo la Turchia ha espresso lintenzione di investire a breve anche in India.
i concluso lo scorso 25 settembre a Volvera, in provincia di Torino, il Demo Tour Lexion 2013 organizzato da Claas per presentare ai propri clienti le nuove mietitrebbia che la Casa tedesca svela ufcialmente al grande pub-
blico a Eima 2012. La manifestazione, iniziata lo scorso 11 settembre a Castelvisconti, in provincia di Cremona,
QUESTIONE DI SOLDI
a giusta pressione di gonfiaggio dei pneumatici una discriminante essenziale per ottimizzare la produttivit. E questo il messaggio che Trelleborg ha voluto veicolare agli operatori di settore che hanno partecipato dal 22 agosto al primo settembre scorsi allevento Vision of future organizzato da Massey Ferguson a Beauvais. In qualit di partner del Marchio anglosassone, Trelleborg ha infatti approfittato delle sessioni di test dinamici per dimostrare leffettiva rilevanza che ricopre la giusta pressione di gonfiagio nel raggiungimento di elevati standard produttivi, equipaggiando due Massey Ferguson Mf 7619 con coperture Tm 900 High Power che, utilizzando lapplicazione Trelleborg Load Calculator, sono state impostate al valore tradizionale di un bar e sei sul primo mezzo e di zero bar e nove sul secondo. Le prove hanno dimostrato come la pressione consigliata dallapplicazione della Casa svedese permetta di risparmiare fino a quattro mila euro ogni 500 ettari lavorati, attraverso una riduzione del 12 per cento del tempo impiegato che si affianca a in una contrazione del 25 per cento dei costi operativi.
Un anno di...GOMMA
ompie un anno Ecopneus, societ senza scopo di lucro che raccoglie pneumatici usurati e li recupera trasformandoli in superci sportive, asfalti modicati, materiali isolanti e altre soluzioni di riciclo. Istituita nel 2011 dai principali produttori di pneumatici operanti in Italia, Ecopneus ha gestito in questi dodici mesi 97 mila 629 richieste di prelievo provenienti dagli oltre 27 mila fra gommisti, ofcine e stazioni di servizio preposti allo smantellamento della gomma. In questo anno, la societ ha rintracciato, raccolto e recuperato 227 mila tonnellate di Pfo, Pneumatici Fuori Uso, e ridotto di oltre il tre per cento gli importi del contributo ambientale associato allacquisto di ogni nuovo pneumatico, a tutto vantaggio quindi dei consumatori nali. Sono socie di Ecopneus 57 tra aziende produttrici di pneumatici in Italia e i principali importatori operanti nel mercato nazionale.
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Evolversi naturale.
Arriva il nuovo Virtus 100-120.
Il futuro dellagricoltura nelle nuove generazioni.
Levoluzione un processo naturale. Soprattutto quando si tratta di agricoltura. Virtus un trattore di ultima generazione, dal design innovativo, afdabile grazie al motore TDC 3.6 L4 a 4 cilindri da 100 a 120 CV. Leader nel segmento dei trattori aziendali, perch versatile e congurabile a seconda delle esigenze, si muove benissimo in ogni campo. quella la sua natura.
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AMBIENTE
HI-TECH ALLA SETA BIODEGRADABILE
Mai buttare via niente. Potrebbe essere infatti un materiale antico come la seta a
risolvere molti problemi legati allo smaltimento dei rifiuti. Gi utilizzata da decenni in campo biomedico, per esempio per la realizzazione di fili da sutura, la seta ha il pregio di essere molto resistente nel breve periodo, ma pu essere degradata in tempi mediamente lunghi. Qualcuno ha quindi pensato che la seta potesse essere il candidato giusto come materiale da costruzione anche per lhi-tech. Secondo i ricercatori delluniversit dellIllinois, cellulari, computer e stereo del futuro potrebbero essere costituiti da elementi biodegradabili e quindi gi programmati per dissolversi naturalmente quando, per i pi diversi motivi, arrivano a essere rifiuti. Nei nuovi hardware alla seta, con autodistruzione programmata, i tradizionali componenti come silicio e magnesio verrebbero incapsulati in un involucro di seta disgregatosi il quale sarebbero poi perfettamente riciclabili allinfinito.
espressione pi azzeccata per descrivere certe situazioni senzaltro quella che sostiene quanto sia pi facile guardare le pagliuzze negli occhi degli altri che vedere le travi nei propri. Si infatti aperta una querelle fra Stati Uniti e Nuova Zelanda dal momento che questultima ha bloccato la proposta Usa di aprire nel Mare di Ross, in Antartide, una riserva naturale marina. Quel braccio di mare ritenuto uno dei pi incontaminati al Mondo ed il paradiso di foche e pinguini. Peccato che in quel tratto di mare si incrocino anche i pescherecci neozelandesi, i quali non vogliono certo sospendere le proprie attivit. Una posizione questa gi assunta dai Giapponesi in materia di caccia alle balene. In questo caso i pescatori del Sol Levante hanno trovato lescamotage di spacciare per ricerca scientica lattivit di pesca. Cacciano cio le balene, prelevano loro qualche campione di sangue
qualit e i blocchi alla circolazione non riescono a risolvere i problemi di inquinamento che affliggono le principali citt italiane. Ora a dirsi preoccupata addirittura Bruxelles, ove si denuncia come in nessun altro Paese europeo i limiti di legge siano superati cos di frequente come nel Belpaese. Nellocchio del ciclone sono soprattutto citt come Milano, Bergamo e Novara. Forse perch in queste citt le centraline sono posizionate nel bel mezzo degli snodi pi critici del traffico, mentre in altre grandi citt europee, come in alcune spagnole per esempio, vengono piazzate nel cuore dei parchi, ove le concentrazioni di polveri sottili sono ovviamente inferiori. Le polveri saranno quindi anche sottili, ma certe furbizie appaiono grossolane.
Astonyshine un progetto di casa autosufficiente dal punto di vista energetico e sarebbe costruita esclusivamente con materiali di origine naturale. Il progetto stato presentato
gni volta che un ecosistema muta, succede qualcosa di imprevedibile. Sugli altipiani kenioti le siccit prolungate degli ultimi anni hanno selezionato una nuova specie di zanzara particolarmente aggressiva, il cui dna possiede sequenze anomale rispetto le normali zanzare. Una delle conseguenze pi temute che la comparsa della nuova specie possa far riacutizzare in quelle zone le gravi problematiche legate alla malaria.
al Solar Decathlon Europe 2012, una concorso internazionale avente lo scopo di stimolare la ricerca e lo sviluppo di abitazioni autosufficienti ed ecologiche. Priva di sistemi di riscaldamento e di condizionamento, Astonyshine sfrutta lenergia solare fornita da pannelli fotovoltaici e si mantiene in equilibrio termico grazie alle caratteristiche dei materiali da costruzione prescelti. Lequilibrato mix di pietre, legno, sughero e lana di pecora assicura infatti alla casa un ottimale isolamento dallambiente esterno che la rende fresca destate e calda dinverno.
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BIOENERGIE
ome i Fenici e i Vichinghi. Le navi del domani potrebbero essere sospinte per lo pi dal vento e alimentate a energia solare. Questo almeno stando al progetto Eoseas, un pentamarano di oltre trecento metri di lunghezza e 60 di larghezza. Concepito con uno scafo centrale affiancato da altri quattro pi piccoli laterali, potrebbe trasportare tremila e 400 passeggeri. Come fonte di energia sfrutterebbe quella pi antica nel mondo marinaro: il vento.
Eoseas monterebbe sei vele semi-rigide montate su alberi dallaltezza di ben 100 metri. La superficie velica risulterebbe in tal modo superiore a quella di due campi da calcio. Lenergia elettrica sarebbe fornita da una superficie pari a un chilometro quadrato di pannelli solari. Eoseas sarebbe inoltre provvisto addirittura di un sistema diniezione capace di far transitare un flusso daria sotto lo scafo per ridurre lattrito con lacqua di circa il 17 per cento.
na delle accuse mosse alle pale eoliche da parte degli ambientalisti, oltre al supposto deturpamento di panorami e di luoghi ameni, riguarda il pericolo che le pale rappresenterebbero per la fauna aviaria. Pu capitare infatti che qualche volatile un po distratto venga colpito da una pala in rotazione, come si pu vedere, per esempio, in un lmato caricato in rete ove si mostra un avvoltoio centrato fra le scapole da una pala. Eventualit come questa per si presentano sporadicamente, al contrario degli incidenti che vedono cadere gli uccelli vittime di impatti con autoveicoli oppure contro vetrate e nestre un po troppo trasparenti. Sebbene da tempo sia stata smentita la leggenda che vuole le pale eoliche killer di uccelli, lindustria canadese delleolico sta lavorando comunque per ridurre gli impatti accidentali sui volatili. Fra le misure proposte vi per esempio il blocco delle pale durante i periodi di picco di volo delle specie migratrici. Per potere effettuare questo tipo di prevenzione sar coinvolta nel progetto la National Wind Coordinating Collaborative, la quale avr il compito di trasmettere i dati rilevati alla Bird Wind Energy che potr fermare le pale poste sulle rotte pi frequentate. Per dovere di cronaca, lavvoltoio ferito se l poi cavata.
AUTO TASCABILE
he le auto elettriche non abbiano avuto un gran successo fatto evidente. Se per gli automobilisti si accontentassero di un piccolo veicolo per uso urbano a impatto ambientale e costi contenuti, allora qualcosa di intelligente potrebbe essere presto sul mercato. Hiriko unauto elettrica progettata con il supporto del Mit di Boston. Le sue batterie offrono unautonomia di circa 120 chilometri per una velocit massima di 50 chilometri orari. Hiriko pesa meno di 500 chili ed progettata per ripiegarsi su se stessa, passando dai due metri e mezzo dellassetto di marcia a un solo metro in fase di parcheggio. Il prezzo? Circa 12 mila euro.
Che il formaggio sia ricco di calorie lo sostengono or di nutrizionisti. Che potesse alimentare addirittura le automobili invece davvero una novit. Un veicolo Dragster ha infatti stabilito il record di velocit su terra nella categoria riservata ai veicoli alimentati da biocombustibili per cos dire particolari. Per raggiungere la ragguardevole media di 103 e 48 chilometri orari il Dragster ha utilizzato infatti un biocarburante ricavato dai sottoprodotti dellindustria casearia. Secondo gli studenti della Utah State University, negli Stati Uniti, questo tipo di riuto conterrebbe abbastanza sostanze pregiate per ricavarne una sorta di olio utilizzabile nei motori diesel. Il Dragster solo un prototipo monoposto, molto leggero e dal favorevole prolo aerodinamico. Il motore eroga solo 22 cavalli di potenza e difcilmente se ne pu prevedere uno sviluppo commerciale nel breve periodo. Resta interessante comunque lidea di sfruttare sostanze di scarto di unindustria per produrre energia. Magari gli studi futuri sar bene incentrarli sullimpatto che questo mezzo potrebbe avere sulle narici di utilizzatori e cittadini.
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La scelta di valore
PNEUMATICI AGRICOLTURA
Molto pi di una risposta tecnologica alle esigenze specifiche dellagricoltura moderna: un progetto innovativo che evolve le prestazioni in termini di efficienza operativa, sicurezza e comfort. Il valore della ricerca BKT concentrato in Agrimax. Nella struttura, pi resistente per esaltare le performance a lungo. Nella mescola, per allungarne la vita e ridurre costi di esercizio. Nel disegno battistrada, sviluppato per tracciare inediti standard di comfort e guidabilit, anche su strada. Pneumatici Agricoltura BKT: risposte innovative, in una gamma tra le pi complete e competitive sul mercato.
ove arriva si vede. La sua spiccata azione per contatto rende infatti questo erbicida un vero e proprio marcatore di efcacia, segnando in modo inequivocabile i tessuti vegetali toccati dalla sua sostanza attiva, il pyraufen etile, la cui origine affonda le radici nella ricerca giapponese. Nella fattispecie, nei laboratori della Nihon Nohyaku. Formulato come emulsione concentrata al due e cinque per cento di pyraufen-ethyl, Piramax Ec una registrazione targata
Certis Europe e trova i sui campi dimpiego come spollonante ed erbicida in fruttiviticoltura, ma anche come disseccante su patata e come diserbante di aree civili e industriali, ferrovie e argini. Leccellente velocit dazione di Piramax Ec emerge anche da alcuni test realizzati su vite, dove il formulato a base di pyraufen etile ha mostrato unefcacia signicativamente superiore al glufosinate ammonio gi a partire dal primo giorno dopo il trattamento erbicida. La spiccata risolutezza biochimica del prodotto permette quindi in poche ore di interrompere le attivit troche dei polloni e la loro conseguente sottrazione di linfa e sostanze nutritive ai danni della coltura. Oltre che per lefcacia sui polloni, Piramax Ec si evidenzia anche per lelevata attivit nei confronti delle infestanti a foglia larga, fra le quali si mostrano particolarmente sensibili malerbe alquanto ostiche come Galium aparine, Fumaria ofcinalis, Papaver rhoeas, Veronica spp, Viola arvensis, Stellaria media e le Cruciferae in genere. Data la sua azione per contatto, Piramax Ec va distribuito ponendo attenzione alluniformit della sua aspersione sulle superci vegetali. Al ne di evita-
re effetti sfavorevoli sulla vegetazione delle colture, oppure su quella degli appezzamenti adiacenti, consigliabile minimizzare la deriva localizzando il trattamento in modo preciso. Ci di fatto possibile grazie allabbinamento di barre schermate a idonei ugelli a bassa pressione. Per tutte le colture in etichetta le dosi di applicazione sono di zero e otto litri per ettaro, tranne che per gli usi extra-agricoli dove si scende a valori compresi fra zero e venticinque e zero e trenta litri per ettaro. Questi dosaggi si riferiscono a volumi di acqua pari a circa 300 litri per ettaro, fatta eccezione per la patata, ove si pu salire anche a 400 litri data la nalit disseccante dellapplicazione. Lintervallo di sicurezza su patata pari a soli tre giorni, mentre si sale a sette, venti e trenta giorni rispettivamente su ciliegio, nocciolo e pomacee/drupacee. Usato come spollonante, Piramax Ec va applicato quando i polloni mostrino unaltezza di circa 10-15 centimetri e non si mostrino ancora lignicati. Da non trascurare inne luso di Piramax Ec come sinergizzante dei normali trattamenti erbicidi, nei quali il prodotto va aggiunto in ragione di 250-300 millilitri per ettaro.
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EFFICACIA ECO-COMPATIBILE
Dal punto di vista biochimico, pyraufen etile agisce come inibitore dellenzima protoporrinogeno ossidasi. In presenza di luce cio in grado di far registrare nei citoplasmi cellulari un marcato incremento dei radicali liberi, i quali hanno un immediato effetto tossico sulle piante trattate. Piramax Ec un erbicida che agisce esclusivamente per azione fogliare di contatto e si mostra di scarsa persistenza nellambiente. Inoltre, per le sue caratteristiche sico-chimiche, non diffonde in aria n migra verso le falde sotterranee. Efcace a dosi di poche decine di grammi per ettaro, mostra unapprezzabile costanza di risultati anche quando applicato in presenza di basse temperature.
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IL SILENZIO DORO
siste il silenzio inteso come assenza di rumore, ma per i genetisti che operano nei laboratori di bioingegneria esiste anche un altro tipo di silenzio, quello relativo allespressione genica di un organismo. In altre parole, ci sono geni che non riescono ad esprimersi perch silenziati da altri meccanismi genetici. I
a vitamina E, o tocoferolo, uno tra i pi potenti antiossidanti presenti in Natura. utile cio nella lotta ai radicali liberi, quelle sostanze che possono sul lungo periodo indurre malattie anche gravi, come per esempio i tumori. Anche la pelle beneficia della presenza di vitamina E, perch i radicali liberi sono alla base dei danni che portano lepidermide a formare le rughe. Un elevato apporto nel-
la dieta di vitamina E quindi benefico. Per migliorare la produzione di vitamina E nelle piante, alcuni ricercatori giapponesi hanno deciso di agire sui cloroplasti. Nelle piante modificate i livelli di vitamina E si sono mostrati pi elevati che nelle variet originarie. I ricercatori hanno testato la metodologia anche su lattuga, le cui cultivar potrebbero forse rappresentare una vera e propria cura vitaminica antirughe.
processi di regolazione dellespressione genica, infatti, non sono meno importanti dei geni stessi, dal momento che possedere un gene e non essere in grado di esprimerlo equivale di fatto a non possederlo. Alcuni scienziati californiani hanno recentemente individuato un nuovo metodo di silenziamento di particolari geni della cuscuta, una pianta parassita filiforme e giallastra che attacca numerose colture. Priva di clorofilla, la cuscuta si sviluppa da seme ed una fanerogama come molte altre piante comuni. Per necessita dellapporto esterno di nutrienti perch non solo non in grado di fotosintetizzare, ma per giunta priva di radici. Si comporta quindi come fosse un fungo e colonizza i tessuti vegetali delle piante ospiti tramite strutture dette austori. Grazie ad essi si attacca alle proprie vittime, vi penetra e infine ne succhia i contenuti cellulari. I geni silenziati dai ricercatori californiani sarebbero proprio quelli che permettono alla cuscuta di differenziare gli austori. Dopo la procedura di silenziamento, linsidioso parassita ha mostrato serie difficolt a infestare le piante ospiti, mentre queste ultime si mostravano pi vigorose e sviluppate, patendo meno gli effetti della parassitizzazione della cuscuta.
MAIS E MEDICINA
uando lagricoltura bioingegnerizzata sposa la medicina, i risultati possono essere sorprendenti. Dal mais sta infatti per giungere una proteina utile alla cura di alcune malattie genetiche rare. L a-L-iduronidasi un enzima il cui decit causa il morbo detto di Hurler-Scheie. Si tratta di una grave patologia caratterizzata da deformit scheletriche e da un ritardo dello sviluppo motorio e afigge circa una persona ogni 100 mila. La preziosa proteina potrebbe essere ora estratta dallendosperma del mais. Questo sarebbe indotto a produrla in grande quantit attraverso tecniche di manipolazione dellmRna, ovvero lRna messaggero, quello che trasporta le informazioni dal nucleo della cellula ai ribosomi, vere e proprie fabbriche di proteine.
a ricetta per ottenere un grande impatto mediatico in fondo semplice. Basta provvedersi di un ricercatore membro di unassociazione anti-ogm. Si seguano quindi criteri anomali rispetto agli standard di laboratorio e inne si coinvolgano i media facendo loro divulgare la notizia prima ancora che sia stata valutata da altri scienziati. Gilles Seralini, autore dello studio e membro del Criigen, associazione anti-ogm francese, ha sottoposto per due anni dei topi a una dieta a base di
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Le trote del Trentino hanno ottenuto lo scorso sche da calcolarsi in relazione al numero di ricambi giornalieri dacqua, da un minimo di 25 mese di ottobre la denominazione di origine chili al metro cubo in caso di ricambi giornalieri protetta Igp. Una certicazione che permette agli di acqua compresi tra due e sei, no a un massimo di 40 chili al metro cubo nel caso di allevatori di veder tutelata la redditivit della ricambi superiori alle dieci volte al giorno. propria impresa, a patto per di seguire il Tutto ci fermo restando il fatto che rigido disciplinare di produzione Gli allevamenti la razione alimentare deve esse-
n alcune zone del Trentino la pratica dellallevamento in vasca delle trote molto antica e risale al XIX secolo, ma solo dallo scorso mese di ottobre le Oncorhynchus mykiss, nome scientico di tali animali, provenienti dallintero territorio della Provincia Autonoma di Trento e dal comune di Bagolino, in Provincia di Brescia, possono fregiarsi della denominazione di origine protetta Igp. Le trote del Trentino devono per avere alcune caratteristiche peculiari al momento della loro immissione sul mercato, quali il dorso verdastro con una fascia rosea su entrambi i anchi, il ventre biancastro e macchiette scure sparse sul corpo e sulla pinna dorsale e caudale. La carne bianca o salmonata deve inoltre presentare un contenuto in grassi totali non superiore al sei per cento, valore che le consente di essere compatta, tenera, magra e con un odore tenue e fragrante dacqua dolce. Assente invece il tipico retrogusto di fango, peculiarit che deriva direttamente dalle caratteristiche geomorfologiche e climatiche della zona delimitata. Coloro che producono trote Igp devono infatti attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, garantito da uno specico organismo di controllo. In tale ottica, le fasi di allevamento che comprendono gli stadi di avannotto, novellame, trota adulta e le operazioni di macellazione devono quindi avvenire allinterno della zona delimitata, fermo restando comunque che le vasche devono essere costruite completamente in cemento, in terra e cemento, con argini in cemento e fondo in terra, in vetroresina o in acciaio e devono essere disposte in serie o in successione in modo da favorire al massimo la riossigenazione. Grande importanza ricopre poi lacqua utilizzata che deve provenire da fonti sorgive e umi o torrenti compresi nella zona di produzione delimitata. La temperatura media nei mesi da novembre a marzo non de-
re composta da mangimi privi ittici rappresentano di organismi geneticamente ve inoltre superare i uninteressante opportunit modificati, prodotti realizdieci gradi, mentre lossigeno disciolto di integrazione del business zati sulla base di cereali, granaglie, semi oleosi e di non deve essere soprattuto per le aziende che leguminose, farina di tuberi inferiore ai sette e sottoprodotti derivanti da milligrammi/litro. operano nellagricoltura pesci e crostacei che nel loParametri non difspecializzata in ambiti ro insieme contribuiscono a cilmente raggiunesaltare la qualit tipica della gibili anche grazie al montani e in zone carne delle trote Igp. La salmofatto che la composimarginali natura deve invece essere ottenuta zione chimica delle acque utilizzando prevalentemente il pigmensorgive trentine in termini di to carotenoide astaxantina o carotenoidi di oligoelementi presenta valori infeorigine naturale, cos come sono ammessi tutti riori rispetto alla media europea, rendendo gli additivi destinati allalimentazione animale cos le fonti estremamente idonee allo svilupdeniti dalla legislazione vigente. Per garantire po delle trote. Tali qualit rendono in effetti la tracciabilit del prodotto, ogni fase del ciclo difcile la proliferazione di alghe e di micrordallevamento deve inoltre essere monitorata ganismi indesiderati che con i loro metaboliti e documentata, mentre le confezioni commersono generalmente i principali responsabili di cializzate devono invece riportare, sulletichetsapori sgradevoli, non ultimo quello attribuibile ta o su un apposito contrassegno, il numero o al sapore di fango, causato dalla presenza ecil codice di riferimento del produttore. cessiva di geosmina. In termini dallevamento
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DirectDrive
La nuovissima trasmissione John Deere DirectDrive il massimo in fatto di ef cienza e comfort. Sei pronto a non rinunciare a nulla? Questa trasmissione altamente innovativa sviluppata da John Deere la prima del suo genere nel settore agricolo. La tecnologia a doppia frizione e la trasmissione del moto completamente meccanica offrono prestazioni ed ef cienza riservate nora soltanto alle auto di lusso. Gli attuatori elettromagnetici, usati nella Formula 1, garantiscono un azionamento rapido ed ef cace delle marce. Con tre gamme ed otto marce, potrai provare il comfort di una trasmissione a variazione innita e lef cienza di una trasmissione meccanica.
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AGRITECH
opo mesi di voci e rumor incontrollati, Apple ha svelato le caratteristiche tecniche delliPhone 5. Maggiore novit rispetto ai modelli precedenti la dimensione dello schermo, ampliata no a quattro pollici, senza che tale evoluzione abbia tuttavia penalizzato la risoluzione, garantita dal gi noto Retina Display. Pi sottile e leggero rispetto a quanto proposto dalla concorrenza, iPhone 5 equipaggiato con il nuovo processore Apple A6 in grado di raddoppiare le prestazioni grache rispetto ai Melafonini di precedente generazione e, soprattutto, di supportare le reti 4G LTE, al momento realmente operative in Europa solo in Germania e Gran Bretagna, ma che dal prossimo anno dovrebbero debuttare anche in Italia. A parte lo schermo e la presenza di alluminio trattato nella scocca, il design ricalca in toto quanto proposto dai due modelli precedenti, con leccezione della presa destinata ad alloggiare il cavo di ricarica. Il dock, questo il nome della presa, infatti dell80 per cento pi piccolo rispetto a quanto proposto no a oggi da Apple, modica che imporr quindi lobbligo di acquistare un adattatore per lutilizzo degli accessori. Prezzi a partire da 729 euro per la versione da 16 gigabyte.
uestestate, per la prima volta, negli Stati Uniti i libri digitali hanno superato nelle vendite le versioni cartacee. Una tendenza che, seppur lentamente, anche in Italia si sta facendo largo soprattutto tra i giovani lettori. Proprio per tale ragione Amazon ha deciso di commercializzare anche nel Belpaese il suo e-reader Kindle Fire Hd 8,9, un lettore di libri in formato elettronico che permette a coloro che stanno spesso fuori casa, come, per esempio, chi lavora a bordo di trattori e raccoglitrici semoventi, di avere sempre con s unampia biblioteca dalla quale attingere i propri titoli preferiti. Equipaggiato con il sistema operativo Android 4.0 Ice Cream di Google, il nuovo Kindle Fire Hd 8,9 vanta inoltre uno schermo di quasi nove pollici di diagonale, una piccola fotocamera anteriore, la compatibilit con la connettivit 4G Lte di ultima generazione e, soprattutto, la possibilit di sfruttare pienamente tutte le applicazioni disponibili sul negozio virtuale Google Play. Prezzi a partire da 299 euro.
FACILI TRASFORMAZIONI
L
a musica da sempre una delle migliori compagne di lavoro. Purtroppo non sempre possibile ascoltare le proprie canzoni preferite durante le attivit in campo, soprattutto se si ama collezionare dischi in vinile. Reflecta ha per tentato di porre rimedio a tale limite attraverso il nuovo Lp-Usb/Sd, un dispositivo in grado di trasformare le canzoni contenute su dischi da 33, 45 e 78 giri in file mp3, senza nemmeno lausilio del computer. Il dispositivo converte infatti in modo diretto la musica analogica in digitale, scaricando i file mp3 creati su una chiavetta usb o su una scheda di memoria sd, fermo restando comunque il fatto che allo stesso tempo in grado di riprodurre i dischi in vinile attraverso due casse laterali integrate e a una presa mini-Cinch che consente di connettere al sistema anche altri dispositivi audio, quali, per esempio, i registratori di cassette. Prezzi a partire da 119 euro.
ASSISTENTE VIRTUALE
Qwerty fisiche come quelle dei Blackberry o virtuali su dispay stile iPhone, le tastiere dei moderni dispositivi mobili condividono un limite, ovvero le dimensioni. Troppo striminzite, a giudizio di molti utenti, per permettere una digitazione confortevole di lunghi testi, un handicap che non a caso ha spinto lazienda americana Ctx a sviluppare un dispositivo laser, piccolo come un portachiavi, che proietta sul piano di lavoro una tastiera qwerty di dimensioni tradizionali che si interfaccia con gli smartphone via bluetooth. Sfiorando con le dita i tasti virtuali, proiettabili ovunque ci sia un ripiano, si pu scrivere come se si stesse ticchettando sulla tastiera del computer di casa, velocizzando cos la digitazione di qualsiasi testo. Prezzi a partire da 79 euro.
PAUSA CAFF
ue cose rischiano quasi sempre di rovinare una pausa caff. In primis lobbligo di usare bicchierini in plastica che alterano il gusto del caff e in secondo luogo la mancanza di cucchiaini decenti che permettano di sciogliere bene lo zucchero. Problematiche queste ultime aggirabili mediante la nuova Self Stirring Mug, una tazza che gira da sola il suo contenuto grazie a un pulsante posto sullimpugnatura che innesca un mini tornado allinterno della tazza stessa. Alimentata da due ministilo, assicura una diluizione dello zucchero ottimale e, nel caso si desideri aggiungere un po di latte al caff, anche un cappuccino schiumoso al punto giusto. Lavabile con della semplice acqua, anchessa movimentata dal pulsante sullimpugnatura, in vendita a partire da 14 euro e 50 centesimi.
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Il turbo che
Spaccato di un turbo Continental di ultima generazione. In evidenza la turbina sofante, inserita in un carter di alluminio
MANCAVA
Un colosso della componentistica entra nel settore dei sistemi di sovralimentazione con una inedita turbina che permette di raggiungere rendimenti ottimali
isegnato sulla base delle esigenze di funzionamento proposte dai nuovi motori downsized, il turbocompressore Continental segna una importante tappa nel progresso delle soluzioni tecnologiche che i grandi gruppi della componentistica possono mettere a disposizione dei costruttori di trattori, auto e veicoli industriali. Il nuovo turbocompressore caratterizzato da una termodinamica particolarmente sviluppata e da un conseguente elevato livello di efcienza. Termodinamica ottimizzata e minimizzazione delle masse in movimento, con la conseguente riduzione nel momento di inerzia, sono alla base delle caratteristiche di risposta del nuovo gruppo la cui girante ruota a una velocit che pu raggiungere i 240 mila giri al minuto, quattro mila giri al secondo. Una valvo-
la wastegate impedisce alla pressione di aumentare eccessivamente ai regimi di rotazione pi elevati del motore, mentre una valvola deviatrice sul lato del compressore assicura che laria gi compressa non torni indietro nel carter del compressore quando la wastegate si chiude. Altra grossa innovazione il tipo di produzione. Mentre i dispositivi convenzionali devono essere assemblati manualmente in pi fasi, le principali componenti di questo nuovo turbocompressore sono progettate in modo da poter essere assemblate in modo completamente automatico in linea. Questo non solo assicura alta qualit e robustezza, ma anche offre vantaggi economici. I nuovi turbocompressori sono prodotti da Schaefer, partner di Continental, nello stabilimento di Lahr la cui capacit pu arrivare no a due milioni di unit lanno.
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Un campione
Il tre volte Pallone doro Leo Messi, fuoriclasse indiscusso del calcio internazionale, lancia la sua linea di vini argentini prodotta a scopo beneco
DIVINO
L
ionel Andrs Messi, detto anche Leo, considerato uno dei migliori calciatori di tutti i tempi. Paragonato a un mostro sacro come Diego Armando Maradona, vince ininterrottamente dal 2009 il Pallone doro, riconoscimento annuale assegnato dalla rivista France Football, ed lunico calciatore al Mondo ad aver vinto per quattro anni consecutivi la classica dei marcatori di Champions League, massima competizione continentale per club. Un grande campione quindi che non scorda per le difcolt avute in giovent, di salute soprattutto, quando allet di 11 anni gli venne diagnosticata una disfunzione ghiandolare che determin unanomalia della sua produzione ormonale. Dopo uninfanzia di cure mediche, sacrici personali e grandi successi ottenuti sul campo, il fuoriclasse oggi rivolge il suo talento ai bambini che, come lui un tempo, hanno bisogno di attenzioni che non possono permettersi e d vita ad uniniziativa beneca che tiene conto di una sua grande passione, il vino argentino. Debutta cos, in Sudamerica e in Spagna prima e oggi anche in Italia, la linea di bottiglie Leo:
Lionel Messi , insieme a Michel Platini, lunico calciatore al Mondo ad aver vinto per tre volte consecutive il Pallone dOro
esencia creadora rmata da Messi e composta da quattro vini, un bianco 100 per cento Torronts, due bottiglie di rossi Malbec, tra cui un base e un premium, e uno spumante extra brut. Sulle etichette riproposto il nome del campione, Leo, la sua maglia e un pallone da calcio dorato. Liniziativa il risultato di un accordo siglato tra la Fondazione Leo Messi, che il calciatore ha istituito nel 2008 insieme alla sua famiglia, e la Casa Valentin Bianchi, rinomata cantina della provincia di Mendoza, a mille chilometri ad ovest di Buenos Aires. E proprio questa zona famosa per la produzione dei due vitigni, il Torronts e il Malbec, ormai prodotti identicativi della patria del calciatore. Il primo esiste infatti unicamente in Argentina e pu essere considerata lunica variet autoctona del Paese. Simile al nostro moscato di Alessandria, la variet bianca tipica con la supercie coltivata pi estesa. Il vino che produce ha un colore dorato pallido con sfumature verdastre e possiede grande ricchezza negli aromi, con sapori che ricordano la frutta tropicale, le rose, il miele, leggeri tocchi di agrumi e la camomilla. Il Malbec invece arrivato dalla Francia a Mendoza a met del diciannovesimo secolo, dove si adattato molto bene a tutte le zone viticole. Ha cominciato a essere coltivato in maniera intensiva grazie alla sua capacit di produrre buoni vini. Il colore rosso intenso con molte sfumature blu, viola e nere e i suoi profumi ricordano la prugna, lamarena e le marmellate di frutti rossi. Attraverso la Fondazione Leo Messi, il ricavato della vendita di questi vini rmati dal fuoriclasse argentino andr a nanziare cause beneche e promuovere progetti volti alla salute e al benessere dei bambini malati.
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panza e prisenza
P A R I S
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ancarelle colme di cibo erano spuntate ovunque. E fin dalla notte precedente i babbaluci agonizzavano in un soffritto di aglio e prezzemolo. Di l a poco i lporo gusci vuoti avrebbero rivestito le strade di un tappeto scricchiolante. Mar rimase incantata dalle luminarie. Gli archi variopinti tesi tra le facciate barocche di palazzi fatiscenti sembravano cascate di rosa, i fiori di santa Rosalia. A Villa Bonanno arriv con il cuore che le batteva forte, lidea di trovarsi da sola, faccia a faccia con Lobianco, la rendeva inquieta. Davanti alla Questura lansia si trasform in sorpresa. Ledificio antico e prestigioso, dalle atmosfere rarefatte e la riservatezza di un confessionale, tempio della legalit, sia pure a fasi alterne, era assediato da una folla di contadini e allevatori inferociti. La distanza che di norma separa i responsabili della sicurezza della citt dal caos delle strade del centro e dalle proteste improvvisate era stato violato dai tumminesi, che volevano la pelle del Sostituto DAlessandro. Sas stavolta ha pisciato fuori dal vaso pens Mar, cercando un varco per raggiungere il portone, presidiato da un centinaio di energumeni armati di forcone. Gir attorno alledificio, scavalc un gregge di pecore che belavano la loro protesta, pass veloce tra decine di polli che avevano riempito il marciapiede di escrementi, scans due uova deposte da unincauta gallina tra le piante carnose di aloe che ornavano le aiuole tutto intorno, si addentr nei vicoli del mandamento Tribunali e raggiunse un ingresso secondario. Sal alcuni gradini sbrecciati e traballanti, quindi, raggiunto il primo piano, sost per qualche secondo nel vano della finestra. La luce brillava bianca e intensa, si allargava sul vetro smerigliato in lucciole danzanti che affollavano il soffitto. Quando ebbe il controllo delle proprie emozioni, buss e senza aspettare risposta entr nella stanza de questore. Ci trov anche Sas. Era seduto in maniera scomposta, con la schiena di traverso. Girava tra le mani una delle sue sigarette con aria insolitamente remissiva. Il questore aveva i pugni serrati e la mascella contratta. Mar not in lui una sorta di debolezza, un cambiamento che non sapeva definire. Forse le guance un po cascanti, le palpebre leggermente abbassate, il fitto reticolo di rughe attorno agli occhima quanto tempo era passato, una settimana o ventanni? I due uomini si fronteggiavano in un silenzio imbarazzato. Laria era cos densa di tensione che Mar, facendosi avanti, anzich camminare ebbe la sensazione di nuotare. Quattro occhi passarono fugaci dalla scollatura alle sue gambe. Sas la salut per primo e, come svegliandosi da un sonno, sbatt le palpebre pi volte. La commissaria constat che quei due le piacevano ancora tanto e in egual misura. Si arrabbi di nuovo con se stessa per quellindecisione che a trentottanni la condannava a essere ancora single o zitella, come diceva sprezzante sua sorella, o schetta, a sentire sua madre che non mancava mai di accompagnare quella parola con un sospiro. Si infuri con il destino che con lei aveva voluto abbondare: a chi troppo a chi niente. Si sedette ma rimase con la schiena dritta, appena discosta dalla sedia, tradendo disagio. Comincio da te Sas: hai combinato un bordello! Fuori c linferno ed colpa tua. Signor questore, io applico la legge si difese lui con convinzione. Tu sei un rompicoglioni nato. La legge parla chiaro, le mototrebbie con larghezza superiore ai. Sas, mi pigli per il culo? Non ti bastavano motociclette e macchine senza assicurazione? No, hai dovuto sequestrare pure le motozappe e le mototrebbie. Ora che i tumminesi devono camminare a piedi, e di lavorare neanche se ne parla perch sono senza strumenti, ora la finirai con tutte queste trovate originali?. Il telefono non aveva smesso di suonare un attimo. Lo vedete? E cos da stamattinail sindaco, il prefetto, il presidente della Regione, onorevoli, onorevolicchi, tutti hanno qualcosa da dire, e che cazzo, proprio oggi che la festa di Santa Rosalia. Il grano si miete destate, non potevo sequestrare le trebbie a dicembre! commento Sas. Lobianco lo fulmin con lo sguardo.
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CRONACA
PILLOLE DI OTTOBRE
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Uno sciopero dei mezzi pubblici paralizza il capoluogo lombardo. Pendolari infuriati e viaggiatori presi dal panico. Alcuni feriti nel tentativo di salire a tutti i costi sullultimo metr che li portasse a casa.
La mezza rivoluzione scoppiata a Milano dovrebbe far riettere sul conne che separa i diritti dei lavoratori di scioperare e quelli dei cittadini di usufruire di un servizio pubblico. Non dovrebbero essere infatti questi ultimi a pagare il prezzo delle diatribe sindacali in seno allAtm.
Viene sciolto il Comune di Reggio Calabria per contiguit con la ndrangheta . Nuovi guai per lex-sindaco Giuseppe Scopelliti, gi rinviato a giudizio per falso in atto pubblico nei bilanci comunali
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Scoperta una frode allerario per oltre 100 milioni di euro. Giuseppe Saggese, amministratore delegato di Tributi Italia, intascava lIci dai cittadini, ma non la girava al sco. A distanza di pochi giorni
Manigoldi impuniti
09 Il pesce grillo
dallo scandalo Fiorito che ha sconvolto il Lazio, unaltra vergogna incendia gli animi degli Italiani, esasperati dalla crisi e dalle tasse. La paura che, come al solito, i manigoldi riceveranno pene irrisorie rispetto ai danni fatti, godendosi poi il maltolto per il resto della vita.
simmerse nel Tevere nel 1934. Il 70enne Mao Tze Dong sfrecci nel ume Yantzi nel 1966, mentre nel 2009 il 58enne Putin si sbracci in un lago siberiano. Dimostrazioni di vigore utili solo a ribadire il culto di s. Grillo di anni ne ha 62 anni e di ato ne spende gi tanto nei comizi. La sua nuotata poteva farsela anche senza provocare tanto chiasso.
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in cui il narratore domanda: Cosa ci fanno 50 avvocati legati sul fondo del ume Hudson?. Risposta: Un buon inizio!. Chiss che la fuorisuscita di Veltroni non sia anchessa un buon inizio per la prossima fase politica che aspetta lItalia.
Walter Veltroni annuncia che non si ricandider alle prossime elezioni politiche. Lex-sindaco di Roma ed esponente storico del Pd spiazza la dirigenza di un partito gi sotto pressione per il caso Renzi. C una barzelletta americana
Uno su mille se ne va
06 Orologi da Nobel
Italia, invece, il tempo non pare sia necessario misurarlo nemmeno con le antiche clessidre, visti gli atavici ritardi nella promulgazione di norme fondamentali per la vita della Nazione come la tanto attesa legge detta Anticorruzione.
Conferito il Nobel per la sica a Serge Haroche e David Windeland per la ricerca sulle interazioni tra luce e materia che ha portato alla ssazione di nuovi metodi di misurazione del tempo estremamente precisi, i cosiddetti orologi atomici. In
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sterilit delle polemiche fra industriali, molto lontane dai problemi reali, qualcuno dovrebbe ricordare a Marchionne che Firenze detiene il dieci per cento dei beni artistici riconosciuti come tali dallUnesco a livello mondiale e che stata lepicentro del Rinascimento italiano.
Alle polemiche fra Sergio Marchionne e Diego Della Valle si aggiungono le accuse mosse dallAd della Fiat a Matteo Renzi, reo secondo lui di essere sindaco di una piccola, povera citt. A parte la
Beata ignoranza
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Mark Zuckerberg festeggia il miliardo di utenti raggiunti dal social network Facebook
07
validit, che speculano su menomazioni tanto gravi quanto fasulle, ora anche le pensioni dei nonni rappresentano redditi truffaldini per eredi disonesti. In uno dei casi il raggiro proseguiva da 25 anni, sollevando molti dubbi sulla reale volont dello Stato di stroncare questi fenomeni.
Le Fiamme Gialle di Palermo scoprono 41 persone che hanno continuato a ritirare le pensioni dei congiunti anche dopo il loro decesso per un totale di oltre 900 mila euro. Dopo le pensioni di in-
Lugubri speculazioni
Mezzo milione di euro a 67 medici. Cos la Sandroz avrebbe favorito le vendite dei propri farmaci. Questo almeno secondo il nucleo antisosticazioni dei Carabinieri che ha operato le indagini. I dottori incentivati, somministravano dosaggi superiori alle indicazioni terapeutiche. Considerando che il business
avrebbe riguardato soprattutto pazienti pediatrici, cio bambini, se la Sandoz fosse colpevole avrebbe posto su di s una macchia difcilmente lavabile.
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MOTORI VANGUARD
DI GARANZIA
*VEDI CONDIZIONI GENERALI
Ogni motore proposto da Briggs and Stratton studiato per fornire potenza e prestazioni ineguagliabili. Con la serie dei motori Vanguard bicilindrici, Briggs and Stratton cerca di proporre una vasta gamma di prodotti che abbiano la versatilit di fornire potenza a tutte le macchine di cui il cliente dotato. Comprendono sia motori ad albero verticale che orizzontale ed entrambi garantiscono durata, potenza sicura e versatile nel momento e nel luogo in cui sorge la necessit.
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Massima resistenza negli impieghi pi intensivi. LSB 1290, lafdabilit prima di tutto.
Il lavoro della big baler su paglia ed erba medica continuo per tutta la durata della stagione di raccolta. Fermarsi anche un solo giorno sarebbe un grave danno. La LSB 1290 non teme nessuna sollecitazione ed estremamente af dabile in ogni condizione di lavoro.
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Limpronta della
QUALIT
La qualit dei prodotti e i continui investimenti in ricerca e sviluppo sono i valori cardine attorno ai quali ruota lattivit del gruppo Trelleborg. Gli stessi che hanno permesso alla Multinazionale svedese di non risentire della crisi economica, come testimoniato da Paolo Fogagnolo, country manager per lItalia e la Grecia di Trelleborg Wheel Systems
relleborg un gruppo industriale svedese specializzato nello sviluppo dei polimeri e nel know-how approfondito delle relative applicazioni. Con un fatturato annuo, raggiunto nel 2011, di due miliardi e 400 milioni di euro, il Gruppo opera in oltre 40 differenti Paesi e occupa pi di 15 mila e 500 dipendenti ivi compresi quelli della divisione Trelleborg Wheel Systems, la stessa che propone il brand fra i leader mondiali operanti nel settore dei pneumatici e delle ruote complete per macchinari agricoli e forestali. Lo scorso anno, afferma Paolo Fogagnolo, country manager per lItalia e la Grecia di Trelleborg Wheel Systems, la divisione agricola, forestale e industriale ha in effetti registrato un fatturato complessivo di 428 milioni di euro grazie alla qualit dei prodotti e dei servizi offerti, sempre mirati alle esigenze del singolo utente
nale. Ci coerentemente con il nostro impegno prioritario che quello di offrire soluzioni, sia in termini di nuove proposte commerciali sia a livello di servizi innovativi, sempre orientate a dare supporto agli operatori nella quotidianit del loro lavoro massimizzando contemporaneamente i ritorni degli investimenti effettuati a livello di parchi macchine. Un impegno che assume maggior valenza in un periodo caratterizzato da una congiuntura negativa che sta penalizzando gran parte dellEuropa e, in particolare, lItalia. Nonostante lagricoltura sia leggermente in controtendenza rispetto alleconomia nazionale, non possibile vivere a compartimenti stagni e di conseguenza
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LA CARTA DIDENTIT
Nome e cognome: Paolo Fogagnolo Nato a: Torino Il 07/02/59 Titolo di studio: Laurea in Ingegneria Meccanica Posizione aziendale: Country Manager - Italy & Greece Ultimo libro letto: Fai Bei Sogni, di Massimo Gramellini Ultimo lm visto: Il pescatore di sogni Hobby preferito: il fai da te Cosa avrebbe voluto fare se non fosse arrivato dov ora: Il creativo pubblicitario La qualit che ammira di pi in una persona: lonest Il successo che pi ha entusiasmato: il raggiungimento mensile dei budget previsti Linsuccesso che pi Le brucia: il mancato raggiungimento dei budget previsti Il difetto principale: la testardaggine La dote principale: non sono io che devo indicarla Cosa detesta in assoluto: certi, troppi, politici anche nel nostro settore la propensione agli investimenti in calo, cos come sono cresciute le preoccupazioni per il futuro. Ci ha comportato un inevitabile impoverimento del mercato, anche se bisogna registrare come le realt imprenditoriali pi strutturate e dinamiche abbiano continuato a investire sulla qualit ben sapendo che, a fronte di maggiori costi iniziali, i prodotti in grado di garantire performance superiori permetteranno loro di ammortizzare linvestimento in tempi pi rapidi, grazie soprattutto, a costi operativi pi bassi. Non a caso nel 2011 il valore aggiunto nel comparto agricolo ha visto una crescita interessante, peraltro confermata anche nella prima parte del 2012. Quindi solo investendo in qualit che possibile controbilanciare gli effetti della crisi? Dal nostro punto di vista s. Grazie agli sforzi da sempre profusi in ricerca e sviluppo, orientati a tenere il nostro Marchio un passo avanti rispetto ai competitor, Trelleborg Wheel Systems non ha infatti risentito della congiuntura economica, ma viceversa ha continuato a crescere anche in annate nelle quali la maggior parte dei player mondiali hanno visto le proprie quote di mercato contrarsi. Un orientamento imprenditoriale quello perseguito da Trelleborg confermato anche dallattuale impegno nella ricerca di materiali maggiormente performanti e di nuovi sistemi di progettazione e ingegnerizzazione, progetti che seguono da vicino sia il continuo lavoro condotto anco a anco con tutti i principali produttori operanti nel settore della meccanizzazione, sia levolversi delle necessit agronomiche dettate dalla moderna agricoltura. I primi frutti di tali sforzi sono quindi le novit che presentate a Eima 2012? A Bologna debutter in Italia la nuova serie Tm1000 Hp, radiali extra large sviluppati per equipaggiare trattori di elevata potenza in grado di operare a basse pressioni. Rappresenteranno la nostra nuova offerta top nel segmento dei trattori e in tale ottica offriranno doti di trazione e di autopulitura di standard superiore che, insieme alla tipicit dei battistrada Trelleborg, assicureranno un aumento delle prestazioni su strada accompagnata da una riduzione dei consumi di carburante e da un incremento della resa. A anco di dei Tm1000 Hp esordiranno poi anche i TM3000, serie dedicata alle macchine da raccolta caratterizzata anchessa dalla capacit di lavorare a pressioni pi basse a parit di carichi applicati, e i TH400, pneumatici radiali specicamente progettati per equipaggiare i sollevatori telescopici. E per quanto riguarda il comparto dei cerchi? Fermo restando che ormai da molti anni che Trelleborg attiva in tale ambito e produce cerchi in due stabilimenti, uno dedicato ai calettamenti no ai 15 pollici e laltro invece orientato al resto della gamma, i nostri pi recenti sforzi si sono concentrati sulla soluzione Thk, acronimo di Trelleborg High Knurling. Si tratta di un sistema integrato progettato per macchine da oltre 350 cavalli di potenza, per le quali laccoppiamento cerchio/ pneumatico basilare nel garantire il corretto passaggio delle sempre crescenti coppie motrici. Una soluzione che ci permette quindi di offrire un
prodotto completo a tutti i nostri clienti di primo equipaggiamento che garantisce migliori standard di efcienza in termini di gestione e di semplicazione tecnica. Il gruppo Trelleborg da sempre un punto di riferimento nel settore delle mescole. In tale ottica, al momento ipotizzabile la realizzazione di un pneumatico a basso contenuto di componenti di derivazione fossile? Con il progetto Tm Blue, Trelleborg si impegnata fortemente nello sviluppo di unagricoltura sostenibile. Tale concetto va per oltre i soli materiali utilizzati, coprendo tutto il ciclo produttivo e di vita del prodotto. Lobiettivo infatti quello di ridurre veramente limpatto ambientale, con la sicurezza che qualsiasi variante introdotta non comporti peggioramenti nel bilancio di biossido di carbonio prodotto. Per poterne essere certi per, lapproccio deve essere molto ampio e non pu prescindere dal calcolo e dalla valutazione dellimpronta ambientale. Per fare un semplice esempio basti pensare ai veicoli elettrici. Questi ultimi sono a emissioni zero perch non producono anidride carbonica durante il loro funzionamento. In realt, nel produrre lenergia elettrica necessaria a ricaricare le batterie, di biossido di carbonio ne stato immesso parecchio nellambiente. Ecco, limportante essere sicuri che il rapporto tra lanidride carbonica risparmiata evitando luso di motori endotermici e quella prodotta per ottenere energia elettrica sia virtuoso, altrimenti tutto il processo non ha senso in termini ambientali. E questo il rischio che Trelleborg non ha intenzione di correre.
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STAT VIRTUS
Il Gruppo Same Deutz-Fahr avvia il rilancio del proprio Marchio principe con una nuova famiglia di macchine di media potenza ma di elevati contenuti tecnici, in particolare a livello di idraulica
In medio
i chiamano Virtus le tre nuove macchine di media potenza, 100, 110 e 120 cavalli, con cui il marchio Same avvia il suo rinnovamento di gamma e di look, processo teso a rilanciare Same quale brand dalla valenza continentale caratterizzato da una personalit propria e ben denita. Con i Virtus si apre quindi una nuova fase, lennesima in 70 anni di attivit, dellevoluzione Same e mai come in questo caso lo stacco col passato stato netto e deciso sia a livello tecnologico sia estetico. Nuovi motori Deutz omologati stage 3 B, nuove trasmissioni, nuovi sistemi idraulici e nuovo look studiato da ItalDesign-Giugiaro, ma, soprattutto, nuove e ampie possibilit di personalizzazione per permettere a quelli che si propongono quali trattori di grande versatilit, adatti sia per le lavorazioni in campo aperto sia per le attivit aziendali e di trasporto, di specializzarsi nel caso loperatore avesse bisogno di contenuti dedicati, quali, per esempio, sistemi idraulici di elevata portata, assali anteriori sospesi o unelettronica di gestione particolarmente avanzata. Comune a tutte le macchine le cofanature, dalla linea moderna ma non troppo avveniristica di Giugiaro, che anticipano il family feeling dei futuri prodotti Same e che ben si raccordano con le nuove cabine Classe
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E, sempre disegnate da Giugiaro e ispirate nei contenuti, nellergonomia e negli standard di comfort al mondo dellauto. Sotto ai cofani battono motori Deutz serie Tcd 3.6 L04, unit che nella sigla trovano anche lindicazione della cilindrata, tre mila e 600 centimetri cubi, e che godono di alimentazioni common rail oltre che di emissionamenti egr asserviti da catalizzatori ossidanti e ltri antiparticolato. Niente urea quindi, fermo restando che i motori sono gi precongurati per una futura evoluzione in tal senso non appena la cosa sar resa necessaria dallarrivo delle norme stage 4. A tali unit si abbinano poi quattro diversi tipi di trasmissioni, al vertice delle quali si colloca un gruppo da 60 rapporti realizzati abbinando cinque marce, quattro gamme e un power shift a tre stadi che permette di marciare su strada a 40 allora a regime motore economicamente pi vantaggioso. Il power shift automatizzabile
limpianto a doppia pompa da 90 litri al minuto di capacit con sistema Energy Saving che modula gli assorbimenti in funzione delle effettive richieste energetiche avanzate dalle attrezzature, evitando dissipazioni inutili. In questo caso possibile alimentare no a dieci distributori a comando elettroidraulico e, contemporaneamente, anche i due attacchi a tre punti previsti nel caso si voglia dar luogo a cantieri di lavori tandem. Anteriormente si possono alzare no a mille e 850 chili mentre posteriormente la portata sale a sei mila e 600 chili con controllo elettronico di serie. Sempre in tema di automazioni da segnalare anche la presenza di sistemi elettroidraulici per linserimento della doppia trazione e del blocco dei differenziali, tutte funzioni gestibili in elettronico.
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per rendere pi confortevoli i trasferimenti su strada e nel caso si debbano affrontare attivit di movimentazione c la possibilit di disporre del sistema Stop&Go che permette di gestire avanzamenti e retro agendo solo sui pedali dei freni. Ci, abbinato alla presenza del tetto panoramico in cabina e di attacchi dedicati e originali, permette di gestire al meglio eventuali caricatori frontali, attrezzi cui peraltro si orientano anche i sistemi idraulici di maggior portata. I Virtus sono in effetti equipaggiabili con impianti idraulici molto diversicati fra loro ma sempre caratterizzati da portate di rilievo, a partire da quella base da 60 litri al minuto assicurata da una pompa singola e asservibile da un regolatore di usso. Sempre 60 i litri erogati dallimpianto Eco, capace della portata massima a soli mille e 600 giri motore e caratterizzato da una doppia pompa con la seconda che entra in azione solo se richiesto. Al top
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nuovi Landini serie 5 proposti allEima in versione H e D sono tutti caratterizzati da nuove cofanature sotto le quali pulsano dei diesel di produzione Perkins omologati tier 4 interim/stage 3B, quindi in linea con le pi recenti norme anti inquinamento di settore. Siglati 854E-E34 Ta i motori sono tutti a quattro cilindri, so-
no gestiti mediante sistemi di controllo di tipo elettronico, sono sovralimentati con turbocompressori a geometria ssa asserviti da aftercooler e si avvalgono di sistemi di ricircolo dei gas di scarico refrigerati per abbattere le emissioni azotate. Un ltro anti particolato dpf posizionato sulla testata del motore risulta essere stato uno dei fattori pi con-
dizionanti ai ni del design, vuoi per le sue dimensioni vuoi per i ritorni funzionali indotti sul motore. Ha infatti costretto i tecnici di Argo Tractors a rialzare i cofani per creare lo spazio necessario al suo alloggiamento, complice anche la presenza di uno scambiatore di calore che serve per raffreddare i gas di scarico prima di reimmetterli in came-
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A lato, un Perkins 854E-E34 Ta, un quattro cilindri turbo/aftercooler, emissionato egr, da tre mila e 400 centimetri cubi realizzati con canne aventi un alesaggio di 99 millimetri e una corsa di 110 ra di combustione in percentuale variabile fra il cinque e il 15 per cento. Se i gas di scarico non venissero raffreddati andrebbero ad abbattere la densit dellaria di aspirazione incidendo negativamente sul rendimento del motore. Questultimo, come tutti i motori dotati di egr, impone quindi lo smaltimento di pi elevate quantit di calore, obiettivo raggiungibile solo mediante pacchi radianti di pi ampie dimensioni. Da qui la necessit di ridisegnare anche la parte anteriore dei cofani prevedendo, tra laltro, anche un adeguato ridimensionamento delle griglie. Il posizionamento laterale al musetto dei proiettori non quindi casuale. Da una parte rappresenta una netta evoluzione in termini di family feeling degli attuali Landini, dallaltra permette di liberare la parte anteriore del musetto stesso e quindi di far respirare nel migliore dei modi i radiatori. Cofanature pi importanti quindi, ma non per questo lesive della visibilit e comunque sempre caratterizzate da una elevata robustezza grazie al fatto che risultano costruite con materiali di polimeri caricati con bra di vetro, quindi inossidabili alle aggressioni cli-
matiche. La parte anteriore del trattore e in particolare le aree su cui vanno ad appoggiarsi le ruote restano in effetti sempre sottocchio, complice anche la presenza di cabine a quattro montanti che Landini ha re-stilizzato in termini di arredo per renderle ancora pi ergonomiche e accoglienti. Nessuna modica invece alle trasmissioni, disponibili in una vasta gamma di opzioni alla base delle quali si colloca un cambio a 12 rapporti con inversore meccanico. Il gruppo pu essere per integrato da un power shift a tre stadi, con questultimo che porta a 36 le marce avan-
ti complessivamente disponibili, 12 le velocit invece utilizzabili in retro mediante un inversore elettroidraulico operante sotto carico con risposta funzionale modulabile in funzione dellattivit in corso grazie a un potenziometro denominato dalla casa Shuttle Modulation Control. A richiesta anche un super riduttore grazie al quale, tramite quarta posizione su leva gamme, i rapporti diventano 48+16, mentre sempre di serie sulle trasmissioni idrauliche il sistema De-Clutch Control che permette di cambiare marcia senza dover usare la frizione.
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prestazioni e tecnologie avanzate, amando in tal senso anche linnovazione. In casa Challenger la ricerca e lo sviluppo sono in effetti alla base degli obiettivi di progetto e a conferma di ci gli ultimi nati, i trattori serie Mt 700 D, denominati Mt 745 D, Mt 755 D e Mt 765 D, rappresentano levoluzione della serie Mt 700 C maturata a seguito delle modiche richieste dalla normative sulle emissioni stage 3B. Pi potenti rispetto ai precedenti e dotati di tecnologie sempre attente allambiente, i tre modelli rimangono invariati nellestetica, ma cambiano nei motori recependo unit Agco Power a sei cilindri da otto litri e 400 centimetri cubi espressamente progettate e costruite per applicazioni agricole. Niente pi Caterpillar quindi, ma unit nlandesi alimentate con sistemi di iniezione common rail ed equipaggiate con distribuzioni a quattro valvole per cilindro che migliorano il rendimento volumetrico riducendo anche le perdite di pompaggio. Il sistema egr di ricircolo del gas di scarico presente sui motori precedenti stato inoltre sostituito con un pi efciente sistema di riduzione catalitica selettiva scr grazie al
LE NUOVE PRESTAZIONI
Modello Potenza max (cv) Potenza nom. (cv) Coppia max (nm) Mt 745D 335 306 1.451 Mt 755D 358 327 1.540 Mt 765D 382 350 1.540
quale il motore libero di erogare senza restrizioni tutta la sua potenza senza essere costretto ad auto-inquinare la propria carica. Va ricordato che i sistemi scr consentono riduzioni dei consumi di carburante oscillanti attorno al dieci per cento rispetto ai motori tradizionali, proponendo anche una diminuzione dei costi di esercizio. Il sistema scr si basa infatti su un impianto di iniezione che lavora un uido chiamato urea tramite il quale possibile trasformare le emissioni azotate in sostanze innocue, azoto e vapore acqueo. Il serbatoio AdBlue, con riempimento a terra, ha una capacit pari a 68 litri e garantisce unautonomia pari a quella proposta da due pieni di combustibile. Tutti i trattori della nuova serie Mt 700 D sono inoltre dotati di carrelli con ruote intermedie ricoperte di poliuretano, materiale ad alta durata ed estremamente resistente alle temperature e allusura. Tale scelta concorre a minimizzare notevolmente i costi di manutenzione, obiettivo cui guardano anche i nuovi cuscinetti di supporto pi robusti e gli anelli esterni pi larghi. Anche la trasmissione stata migliorata. Ora il cambio pi dolce, i passaggi di marcia sono pi progressivi e a breve sar anche eliminato lo scalino che si avverte passando dal quarto al quinto rapporto. Pi confortevole e funzionale inne la cabina, con visibilit migliorata grazie a nuovi tergicristalli, nuove prese multiple per alimentare eventuali dotazioni elettriche e una nuova e pi ermetica chiusura della portiera che riduce notevolmente la rumorosit interna dellabitacolo.
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MF 7600
Novit finlandesi
I
ALLEIMA
n anteprima allEima i due nuovi nati in casa Valtra, i compatti serie N. LN93 e lN103 montano un motore Agco Power serie 33Awi a tre cilindri, con iniezione common rail e potenza di 99 cavalli per il primo e 111 per il secondo. Entrambi i modelli hanno un sistema di ricircolo dei gas di scarico egr e una trasmissione in grado di mettere a disposizione tre marce sottocarico nel caso dellN93 o cinque marce nel caso dellN103, sempre in abbinamento a un inversore elettroidraulico che rende disponibili le 36 marce avanti e in retro. Presenti a Bologna anche modelli serie T che la Casa nlandese ha aggiornato nei contenuti tecnici per migliorarne le funzionalit.
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ebutto ufciale in una rassegna dedicata alla meccanizzazione agricola per le nuove serie 6 e 7Ttv di Deutz-Fahr. Bologna sar infatti il palcoscenico sul quale il Marchio tedesco proporr per la prima volta agli operatori europei, e italiani in particolare, i suoi mezzi pi evoluti in termini di estetici e funzionali, frutto anche della recente collaborazione tra il Gruppo lombardo e Italdesign Giugiaro. A beneciare di tale connubio stata soprattutto la serie 7Ttv, non a caso caratterizzata da una linea moderna e aggressiva che ben si sposa con le doti di produttivit attorno alle quali i tecnici della Casa di Treviglio hanno improntato la progettazione di tre modelli, denominati 7210 Ttv, 7230 Ttv e 7250 Ttv, orientati in particolare alle esigenze delle aziende agricole maggiormente strutturate e alle organizzazioni operanti in conto terzi. Proprio in tale ottica le nuove macchine sono equipaggiate con motori Deutz a sei cilindri, da sei litri e 100 di cubatura, che ottemperano alle pi recenti norme anti inquinamento attraverso la tecnologia scr e assicurano tarature di potenza massima nellordine, rispettivamente, di 224, 240 e 263 cavalli. Forti di sistemi dalimentazione common rail
ad alta pressione, no a due mila bar, e di impianti di distribuzioni a quattro valvole per cilindro, le unit assicurano curve di coppia lineari e progressive che, oltre a migliorare la uidit operativa delle macchine, consentono anche di contenere i consumi di combustibile. Obiettivi questi ultimi a cui mira anche una trasmissione a variazione continua a elevata componente meccanica di derivazione Zf che permette alle macchine di raggiungere i 50 allora al regime ridotto di mille 650 giri al minuto, gruppo peraltro gestibile in modo semplice e intuitivo mediante un nuovo sistema di controllo installato su un bracciolo multifunzione improntato allergonomia e allimmediatezza dutilizzo. La scelta compiuta dai tecnici Deutz-Fahr, in collaborazione con Italdesign Giugiaro, di rinnovare il centro di controllo del trattore ha inoltre consentito alle nuove macchine di proporsi con una consolle laterale riprogettata allinsegna di un maggior comfort, raggruppando in modo razionale i comandi della presa di forza, del sollevatore posteriore e dei sette distributori ausiliari.
Ne quindi derivato uno standard ergonomico che molto richiama quanto attualmente proposto nel settore automotive, peculiarit traslata dal Marchio tedesco anche sui vani che equipaggiano la nuova serie 6, macchine polivalenti e multifunzionali che guardano con la medesima attenzione sia alle lavorazioni in pieno campo, sia alle applicazioni aziendali, sia al trasporto su strada. Versatilit enfatizzata sui modelli dattacco 6150 e 6160 dalla possibilit di scegliere tra motorizzazioni a quattro o a sei cilindri, differenziazione che d ovviamente origine a due passi diversi, due metri e 42 centimetri per i primi contro i due metri e 65 centimetri dei secondi. In entrambi i casi le motorizzazioni sono comunque unit Deutz emissionati scr, da quattro litri e 100 per i modelli a quattro cilindri e da sei litri e 100 per le versioni a sei cilindri, in grado di erogare rispettivamente 149 e 166 cavalli di potenza massima, mentre i propulsori che muovono i due modelli pi prestazionali, denominati 6180 e 6190, sono invece unit a sei cilindri che vantano tarature massime nellordine dei 175 e dei 193 cavalli. Indipendentemente dallarchitettura, i motori operano sempre e comunque in abbinamento alla nuova trasmissione Sense-Shift, gruppo semi powershift realizzato sulla base di sei gamme e quattro marce che mette a disposizione 24 rapporti in avanzamento e altrettanti in retro, elevabili a 40+40 mediante un superriduttore opzionale che opera sulle due gamme basse. Alla produttivit e al comfort di guida guarda invece la funzione SpeedMatching che ottimizza linnesto delle marce, garantendo al trattore unandatura uida anche durante le attivit pi gravose, mentre il sistema Automatic Powershift, in optional sui modelli base e di serie sulle versioni P, orientato a rendere la trasmissione un vero e proprio cambio automatico.
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PAD.
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P R O FA R M E R 0 4 5
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ISO 9001-2008
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Caffini S.p.A. Via Marconi, 2 37050 PAL VERONA ITALY Tel. +39 045 9581100 info@caffini.com www.caffini.com
Soluzioni
UNIVERSALI
T
rattori tutto fare quelli delle serie Case Ih Farmall U Pro e Farmall C. Progettati per espletare le pi diverse attivit, i nuovi modelli della Casa americana si candidano per soddisfare le pi disparate esigenze di aziende medie e medio piccole, in particolare se a indirizzo misto o zootecnico. Ideali per eseguire lavori di trasporto, di raccolta e lavorazione pesante in particolare la serie Farmall U Pro forte di tre modelli tra i pi potenti e prestazionali fra i medi della Casa austriaca. Le potenze sono comprese tra un minimo di 95 cavalli e un massimo di 115 cavalli, sempre erogati da unit common rail turbocompresse a quattro cilindri di produzione Fpt Industrial. Tre mila e 400 i loro centimetri cubi ed egr con ltri antiparticolato gli e-
Dai versatili Farmall U Pro ai pi leggeri Farmall C. A Bologna si amplia verso il basso la gamma Case Ih, proponendo macchine tecnologicamente avanzate anche per le aziende di medie e piccole dimensioni
missionamenti. Le trasmissioni sono dei power shift a quattro stadi realizzati grazie a un accordo fra Case Ih e Zf e in allestimento standard offrono 32 rapporti suddivisi su quattro gamme e quattro marce, soluzione che assicura sempre il rapporto pi indicato per far fronte allattivit svolta e che, su strada, permette anche di marciare in modalit EcoSpeed a 40 chilometri orari a regime ridotto. Molto comode e confortevoli inoltre le cabine, le stesse che usano anche i tre modelli serie Farmall C, dotati di qualche cavallo in meno degli U Pro ma forti di unofferta pi ampia a livello di trasmissioni. Sono macchine concepite guardando alle attivit di enagione e ai trasporti leggeri e in tale ottica vantano potenze comprese fra gli 85 e i 105 cavalli sempre erogati da motorizzazioni Ftp Industrial da tre mila e 400 centimetri cubi. Tali unit, come accennato, si abbinano a diversi tipi di trasmissioni con la soluzione standard che di tipo meccanico, un 12 marce con inversore sincronizzato sostituibile con un gruppo elettroidraulico e asservibile con un hi lo che porta a 24+24 i rapporti totali. A questi si pu aggiungere
unulteriore gamma di marce ridotte e sempre in optional vi anche la possibilit di inserire la doppia trazione e di bloccare i differenziali per via elettroidraulica. Allatto pratico quindi tre macchine in grado di offrire un buon livello di personalizzazione e, grazie alle loro di-
mensioni compatte, anche di operare in spazi angusti grazie alle loro altezze di poco superiori ai due metri, decisamente pi contenute dellaltra novit Case Ih, il Magnum 370 Cvx da 419 cavalli a mille e 800 giri, attualmente il trattore tradizionale pi potente del mercato. Proposta in anteprima ad Hannover sul nire dello scorso anno, la macchina arriva ora anche sul mercato italiano andando a inserirsi in una classe di potenza che non premia in termini di volumi ma che risulta estremamente importante a livello di margini e, soprattutto, di immagine. Mosso da un sei cilindri Ftp da otto litri e 700 centimetri cubi, emissionato scr, il nuovo mezzo si muove grazie a una trasmissione di tipo continuo a quattro stadi, in grado di spingerlo, ove permesso, no a una velocit massima di 50 allora o, in Italia, di farlo marciare a 40 allora a regime motore contenuto. Da segnalare la portata dellidraulica che, nella congurazione top arriva a erogare 282 litri di olio al minuto a 210 bar di pressione, valore che al momento pu essere considerato una sorta di record di settore.
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Tagliati su MISURA
John Deere amplia verso il basso la serie 6R attraverso il lancio di sei nuovi modelli pi leggeri e maneggevoli rispetto alle versioni gi in gamma. Offrono due differenti passi e quattro diverse trasmissioni che si sposano con potenze comprese tra i 116 e i 165 cavalli
ersatilit al servizio delle singole esigenze produttive. E attorno a tale concetto che ruoter la stagione 2013 di John Deere nellambito dei trattori, settore che non a caso dovrebbe vedere in occasione di Eima 2012 lesordio della nuova serie 6M e lampliamento verso il basso della gamma 6R. Accanto ai gi noti modelli 6170R, 6190R e 6210R, presentati nellestate 2011, la Casa del Cervo dovrebbe presentare alla rassegna bolognese sei nuove versioni di minor potenza, denominate 6105R, 6115R, 6125R, 6135R, 6140R e 6150R, destinate agli operatori che necessitano di mezzi pi leggeri e maneggevoli rispetto ai top di gamma. In tale ottica i primi tre modelli si caratterizzano infatti per un passo di due mila 580 millimetri, contro i due
mila 765 millimetri dei secondi e i due mila e 800 delle tre versioni gi in gamma, valori che ben testimoniano le diverse vocazioni applicative racchiuse dai tecnici della Multinazionale americana allinterno della medesima serie. Differenze peraltro evidenziate anche dalle motorizzazioni, sempre e comunque John Deere serie PowerTech Plus, ma a quattro cilindri da quattro litri e mezzo di cubatura sui modelli 6105R, 6115R, 6125R e 6135R, mentre le versioni 6140R, 6150R, 6170R,
6190R e 6210R sono mosse da un sei cilindri da sei litri e 800 di cubatura. Le due unit danno quindi origine a range di potenza massima compresi tra i 116 e i 143 cavalli offerti dal motore a quattro cilindri e tra i 154 e i 231 cavalli erogati dallunit a sei cilindri. Entrambi omologati stage 3B attraverso limpiego di sistemi egr di ultima generazione, i propulsori si caratterizzano per sistemi di alimentazione common rail ad alta pressione, per distribuzioni a quattro valvole per cilindro, per impian-
ti di raffreddamento basati su ventole viscostatiche a controllo elettronico che variano automaticamente la velocit di rotazione in funzione del carico e per la presenza del sistema Intelligent Power Management che assicura no a 20 cavalli di potenza in pi quando le macchine sono impegnate in applicazioni alla presa di forza o durante il traino su strada. Comune allintera serie invece la possibilit di scegliere tra quattro diverse trasmissioni, con la prima, denominata PowerQuad Plus, che si congura quale gruppo semi powershift strutturato sulla base di cinque gamme e quattro marce che nel loro insieme mettono a disposizione degli utenti 20 rapporti in avanti e altrettanti in retro selezionabili a pulsante. La seconda, denita AutoQuad Plus e anchessa realizzata mediante lafancamento di cinque gamme e quattro marce, permette invece di delegare al sistema il cambio marcia e di impostare le soglie di cambio a uno specico regime motore, compreso tra i mille 700 e i due mila 100 giri. La terza, denominata AutoPowr, al contrario una trasmissione a variazione continua a elevata componente meccanica che mantiene automaticamente costante il regime motore in base alle variazioni del carico e assicura alle macchine la capacit di marciare su strada a 40 allora, 50 ove consentito dal Codice, al pi basso regime possibile, cos da minimizzare i consumi di carburante. La quarta inne il nuovo cambio DirectDrive recentemente sviluppato da John Deere riprendendo la tecnologia a doppia frizione attualmente in voga nel settore automotive, gruppo realizzato sulla base di otto marce e tre gamme gestite in termini di passaggi da unapposita centralina. Questultima, in grado di operare anche in automatico, controlla mediante attuatori elettromagnetici due frizioni agenti in maniera sincronizzata e coerente luna sulle marce pari e laltra su quelle dispari. Mentre una frizione libera un rapporto laltra innesta quindi quello successivo rendendo la marcia quanto mai uida e continua. La centralina tiene inoltre conto di un gran numero di variabili al contorno, temperature in primis e ci assicura la piena funziona-
I nuovi modelli della serie 6R vantano una versatilit che permette loro di disimpegnarsi con successo sia in pieno campo, sia nella enagione, sia nel trasporto su strada
lit del gruppo in ogni condizione di lavoro e di clima. Ne deriva quindi unelevata versatilit operativa, dote enfatizzata anche dalla presenza di un impianto idraulico a compensazione di usso e di pressione strutturato sulla base una pompa da 114 litri al minuto che alimenta no a sette distributori e un sollevatore posteriore con portate massime comprese tra i quattro mila 600 chili del modello dattacco ai nove mila 550 chili della versione top di serie. A questultimo si afanca poi un ulteriore gruppo anteriore completamente integrato che garantisce una capacit di sollevamento di quattro mila chili, soluzione che non preclude la possibilit di equipaggiare la serie 6R con un assale anteriore sospeso Triple Link Suspension, in grado di ottimizzare la trazione trasferendo al terreno no al sette per cento di potenza in pi rispetto agli assali anteriori tradizionali.
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Compatti di nome e
DI FATTO
ziendali polivalenti, i nuovi Steyr Kompakt Ecotech e Multi Ecotech hanno tutte le carte in regola per competere su un mercato italiano. I primi si propongono con tre modelli di potenze comprese fra 85 e 105 cavalli, con lo scettro dei top di gamma costituito dal 4105 Kompakt, seguito dal 4095, con 95 cavalli, e dal 4085. Sono tutti mossi da dei turbodiesel quattro cilindri Ftp Industrial da tre litri e 400 centimetri cubi con alimentazione common rail ed emissionamenti basati su egr con ltro antiparticolato. Tre le opzioni a livello di trasmissioni. Il gruppo standard costituito da ununit meccanica da 12 marce con inversore meccanico, ma in opzione si pu disporre di inversore elettroidraulico e di un powershift a due stadi che porta a 24 i rapporti disponibili. A questi si possono poi aggiungere anche una gamma di marce ridotte e la possibilit di comandare per via elettroiodraulica la doppia trazione e il blocco dei differenziali. Pesi e ingombri ridotti abbinati a un apprezzabile raggio di curvatura, solo quattro metri, enfatizzano poi lagilit e il dinamismo dei Kompakt, le cui masse di tremila e 700 chili non hanno problemi per accedere anche ai locali pi an-
Nel segmento dei trattori aziendali debuttano le nuove serie Steyr Kompakt Ecotech e Multi Ecotech. I primi per potenze comprese fra 85 e 105 cavalli e i secondi fra i 97 e i 114
gusti grazie a unaltezza complessiva di poco superiore ai due metri. Maggior potenza e una trasmissione caratterizzano invece i tre modelli della gamma Multi Ecotech, con il 4095 da 97 cavalli che svolge il ruolo dellentry level e il 4115 che di cavalli ne offre 114 che fungono da top di gamma. Nel mezzo si posizionano i 107 cavalli del 4015. Motorizzazioni ed
emissionamenti sono gli stessi proposti dai Kompakt, mentre specica la trasmissione powershift, realizzata grazie a una joint venture fra Steyr e Zf e forte di un allestimento standard da 32 marce suddivise in quattro gamme di velocit con funzione EcoSpeed che permette di marciare su strada a 40 allora a regime ridotto. Nel complesso macchine attuali e versatili quindi, caratterizzate da cabine confortevoli che nonostante i sei montanti, scelta in controcorrente rispetto ai trend pi recenti che di montanti ne prevedono solo quattro, offrono comunque unottima visibilit sullintero giro dellorizzonte.
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a notizia era circolata a ne settembre, ma pochi ci avevano creduto. Invece era vero. Non contenta di esibire una delle gamme di trattori tradizionali fra le pi complete del mercato, New Holland ha deciso di entrare anche nel settore degli isodiametrici con una gamma di macchine derivate dalla linea Goldoni. Molto derivate, perch allatto pratico i nuovi Tc-F, queste le sigle New Holland, si differenziano dai modelli di Migliarina solo nel colore. Lanciate in Turchia, ipotizzabile che siano presenti a Bologna, fermo restando che il dubitativo dobbligo in quanto ancora a met ottobre, data in cui andato in stampa questa rivista, New Holland non aveva rilasciato alcuna dichiarazione in tal senso mantenendo, anzi, il pi assoluto riserbo sulloperazione. Le macchine turche sono comunque tre, derivate dai Base 20, dagli Euro 30 e dai Cluster 70. A Bologna dovrebbe per esserci lintera gamma, con le versioni blu dei Maxter che porteranno a quattro le gamme per sei modelli e 11 differenti versioni. Tutto ci, a meno di ripensamenti della Casa che potrebbero dar luogo a scenari differenti da quelli descritti in questa sede. E certa invece la presenza di unaltra serie di macchine compatte, denominate T3F, un range di specializzati destinati a entrare nel segmento di clienti orientati alla macchina da frutte-
to/vigneto e oliveto. Saranno mossi da motori tre cilindri, di generosa cubatura, e nonostante le dimensioni ridotte potranno raggiungere su strada i 40 allora. Loro connotazione intrinseca lelevata maneggevolezza indotta da carreggiate, angoli di sterzo e angoli di oscillazione del ponte anteriore studiati per permettere ai trattori di soddisfare le esigenze operative pi disparate, dalle strette culture a lare, alle operazioni in condizioni di pendenza accentuata. La gamma sar composta da quattro modelli, T3.50F, T3.55F, T3.65F e T3.75F in grado di far fronte anche ad applicazioni impegnative e gravose, proponen-
dosi come alternativa super professionale agli impieghi super specialistici. Dulcis in fundo lanteprima dei nuovi il nuovo T5 Electro Command che completa la serie T5 con una nuova trasmissione semi-powershift orientandosi alle aziende miste e zootecniche. Mossi da unit Ftp Industrial F5C da tre mila e 400 centimetri cubi eroganti tra i 99 e i 114 cavalli, sono equipaggiati con una trasmissione Electro Command semi-powershift che consente di cambiare marcia con il semplice tocco di un tasto e con il sistema TerraLock in grado di controllare automaticamente gli innesti e disinnesti della doppia trazione.
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UPGRADE A
360 GRADI
A sinistra, i nuovi T3, compatti superspecializzati che si afancano ai T3000 senza per andare a sostituirli. A destra la nuove versione Electro Command dei T5, aziendali di gamma media caratterizzati da interessanti rapporti fra costi ed efcienza. Il nome riferito alla trasmissione semi-powershift che permette di cambiare marcia a pulsante.
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ura lex, sed lex. Legge dura, ma pur sempre legge, solevano ripetere i principi del foro dellantica Roma. Quando si parla di leggi, per, non necessariamente si tratta di norme giuridiche. Anche il commercio globale ha le proprie leggi, dettate per lo pi dai player di maggior successo. In questa ottica Kubota una realt
aziendale che le leggi del mercato pi facile che le scriva piuttosto che le subisca. Partita con gamme di potenza medio bassa, oggi Kubota in grado di offrire anche macchine superiori ai 130 cavalli, un target che ben si adatta alla maggior parte delle realt aziendali italiane. La novit di spicco in tal senso porta il nome di M135 Gx, al momento ammiraglia
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Veri PROFESSIONISTI
Goldoni amplia la serie Ronin con due nuovi modelli caratterizzati da un look moderno e accattivante che ben si sposa con la versatilit offerta da motorizzazioni Perkins a tre e quattro cilindri da 40 e 48 cavalli
ella cultura orientale il nome di battesimo indicativo del destino che attende colui a cui stato attribuito. Un vero e proprio imprinting che di fatto sintetizza in una parola le caratteristiche che contraddistingueranno lindividuo nel corso della sua vita. Processo questultimo seguito anche da Goldoni al momento di battezzare la serie Ronin, specializzati di media potenza che saranno i principali protagonisti allinterno dello stand del Marchio emiliano in quel di Bologna. I Ronin erano in effetti guerrieri erranti che nellet feudale del Giappone vagavano per il Paese mettendo a disposizione dei vari Signori le proprie capacit, sia per combattere sia per addestrare le milizie. Dei veri professionisti quindi, connotazione che ben testimonia limprontitudine alla versatilit dimpiego attorno alla quale i tecnici di Migliarina di Carpi hanno deciso doi ampliare la serie Ronin presentata lo scorso febbraio a Fieragricola attraverso lo sviluppo dei nuovi modelli Ronin 45 e Ronin 55. Forti di un look moderno e accattivante che anticipa il family feeling che in futuro abbraccer lintera
gamma Goldoni, le due macchine risultano equipaggiate in effetti con motorizzazioni Perkins rispettivamente a tre e quattro cilindri capaci di erogare potenze massime nellordine dei 40 e dei 48 cavalli. Prestazioni ottenute mediante unit che garantiscono sempre unelevata elasticit anche quando operano a un basso numero di giri e che si interfacciano con trasmissioni meccaniche a 12 rapporti, realizzati abbinando tre gamme a quattro marce sincronizzate. Tutti fruibili anche in retro grazie alla presenza di un inversore meccanico integrante il sistema Fast Reverse che accresce, se necessario, le velocit di retromarcia, consentono alla serie Ronin di disimpegnarsi con successo, oltre che in ambito specializzato, anche nelle attivit di manutenzione e movimentazione aziendali, lavorazioni agevolate inoltre dalla presenza di un sollevatore posteriore da mille 600 chili di capacit massima e di un analogo gruppo opzionale da 350 chili di portata. Entrambi i gruppi sono peraltro alimentati da un impianto idraulico capace di 33 litri di olio al minuto gestibili mediante un massimo di cinque distributori a doppio effetto.
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La piattaforma che sorregge il posto guida e l-eventuale cabina poggia su elementi smorzanti siliconici a viscosit variabile che garantiscono un maggior isolamento nei confronti delle vibrazioni e una miglior insonorizzazione
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Ancora DI PI
Caron completa il rinnovamento della sua gamma di transporter con il nuovo top di gamma Cts, macchina equipaggiata con un inedito sistema di sospensioni idropneumatiche indipendenti a gestione elettronica
i completa a Bologna il profondo rinnovamento di gamma avviato da Caron due anni fa. La Casa vicentina proporr infatti in anteprima ai visitatori della rassegna bolognese il suo nuovo transporter top di gamma Cts, macchina equipaggiata con un inedito sistema di sospensioni idropneumatiche a ruote indipendenti e a gestione elettronica progettato e sviluppato per controllare il rollio in curva e livellare in automatico lassetto al variare del carico. Ci grazie a una congurazione a triangoli sovrapposti che assicura il mantenimento costante della ruota in posizione parallela al terreno durante lintera corsa degli ammortizzatori, garantendo in tal modo ottimali capacit di trazione e di aderenza alla macchina e, al contempo, anche una riduzione dellusura dei pneumatici, sempre operanti nella corretta posizione. Ne deriva quindi la certezza di potersi giovare, sia nellambito della manutenzione viaria sia nelle applicazioni agricole, di maggiori doti di comfort e di sicurezza operative, fermo restando comunque la possibilit di bloccare tale sistema nel caso si impegni la macchina su pendenze estreme. In tal caso il costante
mantenimento del contatto tra le ruote e il terreno delegato a uno snodo lineare integrato nel telaio della macchina, soluzione che enfatizza appunto la versatilit operativa della serie Cts e permetter in futuro di guardare alle omologazioni per velocit superiori agli attuali 40 allora. Target questultimo comunque raggiungibile dal nuovo Cts anche grazie a una trasmissione a 24 rapporti in avanzamento, realizzati sulla base di due gamme e sei marce afancate da un hi-lo, e 12 in retro, selezionabili mediante un inversore sincronizzato.
speciche sospensioni con tradizionali silent block. Ci garantisce alla macchina elevate doti di comfort in qualsiasi situazione operativa e concorre a eliminare il fastidioso rollio che potrebbe generarsi quando si marcia su terreni in pendenza, mentre la loro collocazione avanzata garantisce un ottimale bilanciamento dei pesi a pieno carico, a tutto vantaggio della produttivit.
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a manutenzione del verde era uno dei comparti in cui il gruppo Bcs era meno attivo nonostante a listino prevedesse macchine ad hoc di alto livello prestazionale e qualitativo. La gamma di tali mezzi era per limitata e questo metteva un p fuorigioco la Casa. Ora, complice anche la crisi che stanno attraversando i settori agricolo e industriale, la svolta e la decisoine di proporsi nel comparto quale attore di primaria importanza con un marchio dedicato derivante dalla denominazione che caratterizzava le rasaerba professionali con operatore a bordo, le Ma.Tra. Ma.Tra diventa quindi il quarto marchio Bcs, si connoter per la livrea bianca delle proprie macchine e esordir su tre rasaerba professionali siglate 130, 140 e 160 in base al diametro del piatto di taglio e alla potenza del motore. Le Ma.Tra 130 e 140 sono mezzi orientati allo sfalcio di aree rustiche, anche declive, o di prati poco curati, l dove lintento serve per evitare la proliferazione di infestanti in maniera pratica e veloce. I due modelli si differenziano solo
dal motore che nella Ma.Tra 130 un monocilindrico a benzina da dieci cavalli mentre nella Ma.Tra 140 un bicilindrico, sempre a benzina, da 16 cavalli. 85 centimetri la larghezza dei piatti di taglio, 25 in meno del piatto che nuove la Ma.Tra 160, mossa da 16 cavalli e forte di un cestello di raccolta da 300 litri di capacit. La macchina si orienta in effetti alla manutenzione di superci pregiate e in tali ambiti non sempre il mulching gradito. Nel tempo la gamma garden di Ma.Tra si arricchir poi con nuove proposte e nulla esclude che fra queste possano esservi anche dei trattori specializzati derivanti dalle attuali linee Bcs, Ferrari e Pasquali. Anche tali macchine vedranno ampliarsi le proprie offerte, con Bcs che rafforzer il sodalizio con Kubota inserendo in gamma un motore tarato a 25 e 35 cavalli venduto al momento solo sul mercato Nord-Americano. Equipagger la gamma Invictus K600 ed siglato V 2203 MDi, uniniezione diretta a quattro cilindri in linea da due litri e 200 centimetri cubi che sviluppa 49 cavalli di potenza con una coppia di 145
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eXTRA lARGe
Una macchina che il mercato aspettava. A nove mesi dallesordio si pu affermare che i 4600 di Valpadana hanno impattato positivamente sul mercato grazie a contenuti e capacit operative di standard superiore
i dal suo esordio, in febbraio, la nuova serie di trattori Valpadana 4600 lasciava ipotizzare un buon avvenire commerciale. Forme compatte, prestazioni di rilievo, contenuti allavanguardia ed efficienza operativa hanno subito impattato positivamente sullutenza inserendo i 4600 fra i prodotti trainanti di Valpadana e, pi in generale, dellintero gruppo Argo Tractors. Si tratta in effetti di trattori estremamente versatili, agili e prestazionali, resi tali sia dai passi contenuti che si abbinano ad angoli di volta generosi, sia dallelasticit dei motori Yanmar le cui architetture possono essere a tre o quattro cilindri a seconda del modello. La versione pi potente eroga poco pi di 47
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cavalli a due mila e 800 giri, prestazione pi che adeguata se si considera che si alle prese con mezzi da 13 quintali di peso orientati alle attivit specialistiche, al vivaismo e alla colture orticole per quanto riguarda lagricolo, oltre che alle manutenzioni in ambienti chiusi per quanto riguarda il comparto zootecnico. I 4630 e i 4645 sono equipaggiati con motori a tre cilindri alimentati luno per via indiretta e laltro per via diretta, con la prima soluzione
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Ampio e ben strutturato il posto guida dei 4600. Notare le leve del cambio poste a lato del volante
che privilegia la silenziosit di lavoro e la seconda che invece guarda allerogazione e al contenimento dei consumi, esattamente come il quattro cilindri del 4655, unit che vanta una fluidit di erogazione superiore oltre che tassi vibrazionali decisamente contenuti. Indipendenti dalla configurazione motoristica i contenuti tecnico-funzionali delle varie macchine, con gli assali anteriori dotati di cerniere di basculamento rinforzate, i diffe-
renziali posteriori bloccabili a pedale e il sistema di sterzo servoassistiti. Va precisato a tale proposito che gli sterzi dei 4600 sono solo di tipo tradizionale, quindi niente sterzi articolati, ma possono abbinarsi alla possibilit di disporre di ruote posteriori maggiorate nel caso la macchina sia orientata a frequenti attivit di lavorazione del terreno. Proprio in tale ottica risultano anche rinforzate le trasmissioni, gruppi a otto rapporti, quattro dei quali utilizzabili in retro grazie a un inversore sincronizzato e in grado, nella gamma veloce, di far raggiungere alle macchine i 30 chilometri lora, prestazione pi che adeguata a un mezzo che non stato progettato in unottica di traino su strada. Da segnalare posti guida con arco ribaltabile anteriore e caratterizzati dalle pi moderne soluzioni di comfort. Le leve della trasmissione, per esempio, pur essendo infulcrate al centro sono state riportate lateralmente al volante per renderne pi facile e immediato il brandeggiamento, mentre il volante risulta regolabile unitamente al sedile di guida per permettere a tutti gli operatori di trovare il giusto assetto di lavoro.
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fra loro caratterizzate dalle soluzioni tecniche pi avanzate. Tra queste, gli inversori elettroidraulici e i ponti anteriori con cilindro di sterzo integrato che consentono raggi di volta interni dellordine dei 120 centimetri. Le potenze oscillano fra i 46 e i 66 cavalli erogati da motori Yanmar o John Deere a seconda del modello, ma nel caso tali prestazioni non fossero sufficienti si pu guardare alla serie 9600, forte di macchine da oltre cento cavalli erogati da con motori Cummins. Da segnalare i circuiti idraulici sdoppiati in grado di metter a disposizione 24+48 litri di olio al minuto con il usso di lavoro regimato termicamente da uno specifico scambiatore di calore.
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Lamberto Angelini
La forma segue la
Il design diventato un contenuto imprescindibile anche nel comparto della meccanizzazione agricola. Un trend che secondo gli esperti del settore, nel caso specifico lo stilista Lamberto Angelini, si accentuer sempre pi in futuro
ello stabilimento di Markdoberdorf, in Germania, dove Fendt ha investito gran parte dei 300 milioni di dollari spesi per ampliare le proprie linee di produzione, stata prevista anche una speciale sala di controllo della qualit della verniciatura dei trattori in quanto Fendt ritiene che Styling, tecnologia davanguardia ed efficienza debbano essere accuratamente armonizzate per realizzare la perfezione tecnica nella sua forma pi bella. Il design quale contenuto imprescindibile di un trattore quindi, trend che da sempre vige in altri settori dellindustria, in primis nellauto, ma che nel settore della meccanizzazione agricola ha preso piede in maniera decisa nellultimo decennio e senza godere ancora oggi di una piena e totale condivisione da parte degli addetti ai lavori. Sono ancora molti in effetti, soprattutto fra i marchi minori, i tecnici che ritengono il design una sorta di optional non obbligatorio
funzione
di una macchina agricola e ci partendo dal presupposto che funzionalit e robustezza sono i contenuti chiave di un trattore o di unattrezzatura e da soli bastano per garantirne il successo. Si tratta di un atteggiamento datato e poco attuale in quanto, come ben spiega Lamberto Angelini, titolare dello studio di progettazione AngeliniDesign di Bologna, se la funzionalit una condizione irrinunciabile per una macchina agricola, si deve riconoscere allestetica un valore altrettanto importante e il design dovr necessariamente coniugare il binomio formafunzione. La convivenza di questi parametri non una limitazione alla libert del designer. Creativit e razionalit non sono infatti in antitesi tra loro, i vincoli di progetto agiscono da stimoli e progettisti e stilisti possono tranquillamente operare in parallelo per superare limitazioni progettuali o impedimenti di qualsiasi natura, sia tecnica sia economica. il design non solo
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stile. La veste estetica un megafono, un messaggero, un ambasciatore della curiosit e del desiderio che agisce sulla sfera emozionale per suggerire il valore del contenuto. Non si sa se la bellezza salver il mondo, come afferma il principe Mikin nellIdiota di Fdor Michailovi Dostoevskij, ma la bellezza serve, fa girare la testa, fa sognare. Laspetto estetico un invito, una promessa che ci si aspetta il prodotto poi mantenga cos che alla bellezza esteriore corrisponda una bellezza interiore. Per gli stessi motivi il design per non deve accanirsi in una ricerca estetica ostentata quanto, piuttosto, deve puntare a una bellezza sobria, non esibita, spontanea nel proprio ruolo. Come il progetto deve avere un perch, una motivazione di esistere, una caratteristica unica che lo distingua da tutto ci che gi presente sul mercato, cos anche il design deve dare il suo apporto evolutivo rispetto a ci che gi esiste. Lo spunto pu venire da unintuizione, da nuove funzionalit, dallinterpretazione di materiali innovativi piuttosto che dallapplicazione di nuove tecnologie, ma sempre partendo dallidea che lo stile non un complemento solitario da stendere a mo di velo attorno a un progetto finito. Il progetto frutto di unattivit di co-design in cui conuiscono diverse competenze specifiche, ciascuna a servizio delle altre con un obiettivo comune. Un esempio in tal senso sono i trolley
Un esempio di come sia possibile irrobustire una superficie, nel caso specifico i due gusci delle trolley Roncato, trasformando le nervature di rinforzo in elementi di design
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928. Secondo lenciclopedia Treccani un anno nero per il mais italiano. Con la produzione media nazionale ferma sugli 11 quintali per ettaro a fronte degli oltre 50 quintali ettaro che si maturano oggi. Poco pi di 80 anni per moltiplicare per cinque le rese quindi, a conferma di unevoluzione dellagricoltura che non impatta solo sulle macchine, ma che coinvolge anche le produzioni costringendo gli operatori di settore a reagire di conseguenza. Ultima evoluzione in tal senso le nuove Lexion di Claas, ufficialmente orientate a superare gli standard anti inquinamento stage 3B, ma di fatto una tappa importante verso quella che tutti i tecnici del comparto considerano il punto di arrivo delle raccoglitrici: la macchina robotizzata al cento per cento e quindi priva di operatore a bordo. Un sogno? Mica tanto. A differenza dei trattori, che devono far fronte alle lavorazioni pi disparate, le mietitrebbia operano in ambiti molto precisi svolgendo sempre e solo le stesse attivit. La loro robotizzazione quindi relativamente facile e proprio
Vista laterale e dallalto delle nuove cabine delle Lexion modello 2013
le Lexion modello 2013 con i loro nuovi sistemi di gestione Cemos Automatic lo dimostrano. Per la prima volta il sistema computerizzato di bordo non si limita infatti a suggerire alloperatore i settaggi migliori della macchina al fine di una resa ottimale, ma va a pilotare direttamente la raccoglitrice lasciando alloperatore solo la possibilit di scegliere fra quattro diverse modalit operative. Lavorare ottimizzando la velocit, la qualit del prodotto, i consumi o un mix fra i primi due. Al resto pensa il computer rendendo allatto pratico inutile il controllo umano, attivit peraltro messa in discussione anche dalla presenza di un sistema di guida assistita che pilota la macchina in campo aperto con una precisione che neanche il miglior contoterzista pu rag-
giungere. Luomo serve in definitiva solo per far fronte a due diversi frangenti, trasportare in campo la macchina e farle eseguire le manovre di fine campo, altra operazione che per a breve sar espletata dal computer. Veri e propri robot dunque le nuove Lexion, ma affabili e gentili, gestibili anche da chi non ha dimestichezza con lelettronica grazie a uninterfaccia uomo/macchina studiata ad hoc, oltre che rispettose dellambiente. I loro motori, Caterpillar o Mercedes a seconda del modello, non solo sono omologati stage 3B, cosa peraltro obbligatoria, ma risultano anche pronti per il futuro stage 4 e tarati in funzione di un contenimento dei consumi che gioca sia a favore dellambiente sia del portafogli. Le curve caratteristiche dei motori sono in effetti ottimiz-
zate sulla base di un regime nominale ridotto dai canonici due mila e 200 giri a mille e 900 e ci d origine a una consistente riduzione dei consumi senza precludere lefficienza della raccolta che, indirettamente, viene al contrario favorita dai nuovi sistemi di raffreddamento Dinamyc Cooling. Dovendo far fronte a dissipazioni di calore pi importanti di quelle in essere sulle macchine attuali, Claas ha in effetti operato una mezza rivoluzione in termini di layout motoristici mettendo in orizzontale i radiatori e facendoli lavorare in maniera aspirata, cio con le ventole ad azionamento viscostatico poste sotto di essi. Un spazzola rotante da 160 centimetri di diametro tiene pulite le superfici superiori mentre laria calda viene pilotata verso lesterno e verso il basso at-
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Cambio di
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DIREZIONE
l nuovo corso Agco in quel di Breganze ha rinnovato profondamente Laverda. Lacquisizione del Marchio veneto da parte del Gruppo statunitense, avvenuta esattamente due anni fa, ha avviato infatti un percorso di ristrutturazione aziendale che ha impattato sia sulle linee produttive, attualmente in fase di ampliamento, sia sulla gamma di mietitrebbia, arricchitasi in occasione di Eima 2012 della nuova serie M 400. Strutturata sulla base di due modelli a cinque e sei scuotipaglia, denominati M
Maggiori doti di comfort e una pi spiccata propensione alla produttivit sono le doti che contraddistinguono la nuova serie M 400 di Laverda. Due modelli a cinque e sei scuotipaglia equipaggiati con unit Agco Power da 400 e 410 cavalli
400 e M 410, ed equipaggiata con motorizzazioni Agco Power emissionati scr eroganti rispettivamente 400 e 410 cavalli di potenza massima, la nuova serie Laverda si propone con contenuti e soluzioni tecnico funzionali innovative orientate a migliorare la produttivit oraria durante i cicli operativi pi intensi. Obiettivo questultimo a cui orientata la cabina Skyline Cab, rinnovata nel design e nelle volumetrie interne, integrante oggi il sistema di gestione elettronico delle macchine TechTouch Terminal e la leva multifunziona-
le Powergrip. Il primo un terminale touch screen da oltre dieci pollici che consente agli operatori di controllare e modicare in tempo reale tutti i principali parametri operativi dei mezzi, grazie, in particolare, alla possibilit di visualizzare no a quattro schermate contemporaneamente. Linterfaccia graca, semplice e intuitiva, adotta inoltre la medesima logica di comando per tutte le applicazioni e i men, lasciando ampio spazio alla personalizzazione e alla memorizzazione di regolazioni speciche. La leva multifunzione Powergrip mette invece gli operatori nelle condizioni di gestire il lavoro delle macchine con una sola mano, contribuendo in tal modo a ridurre lo stress indotto dai cicli di raccolta pi impegnativi, il medesimo obiettivo a cui mira la scelta di equipaggiare la cabina con un sedile a sospensione pneumatica, con un impianto di climatizzazione integrale e con pannellature atermiche rivestite in Pvb, pellicola altamente isolante che assicura i pi elevati standard di insonorizzazione. Alla sicurezza operativa guarda invece la presenza di serie di una telecamera posteriore che permette di controllare eventuali punti morti non raggiungibili con i retrovisori laterali regolabili elettricamente, mentre i fari H9 orientabili permettono limpiego delle macchine anche di notte assicurando una visibilit completa sullarea di lavoro.
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Nelle immagini, i rendering di progetto dei nuovi sollevatori. Oltre alla cabina nuovo anche il cofano motore
Allinsegna dellINNOVAZIONE
Due nuove macchine e tanta elettronica allo stand Merlo. I nuovi sistemi di controllo proposti alzano gli standard di sicurezza ed efcienza del settore
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i chiamano TurboFarmer 50.8 e MultiFarmer 40.9 le due nuove macchine proposte da Merlo a Bologna le cui denominazioni non devono trarre in inganno. Non si tratta in effetti di due semplici completamenti di gamma ma di due realt destinate ad aprire nuovi scenari tecnologici nellambito di tutte le linee di prodotto Merlo. Non a caso la prima, TurboFarmer 50.8, stata anche insignita del premio Eima allinnovazione, riconoscimento indotto non tanto dalle prestazioni del braccio, 50 quintali di
portata e otto metro di altezza, quanto dalla presenza della versione 2013 del gi noto sistema M Cdc, Merlo controllo dinamico carico, integrante ora anche la pesatura del carico. Ne deriva la possibilit di conoscere in tempo reale la massa delle movimentazioni in corso disponendo anche delle relative rendicontazioni nali, dati che il sistema mette a disposizione senza interrompere mai la sua funzione primaria che quella di garantire la sicurezza del lavoro e la stabili-
t della macchina, vuoi mediante il settaggio automatico dei parametri di lavoro vuoi intervenendo attivamente per bloccare i movimenti aggravanti nel caso loperatore non si avveda degli allarmi p re ve n t i v i . Altra novit proposta dai nuovi mezzi la trasmissione M-CvTronic, un gruppo operante in continuo di brevetto originale Merlo. Si basa sulla presenza di due motori idrostatici operanti in tandem o in singolo a seconda delle diverse situazioni di lavoro. La
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I nuovi TurboFarmer 50.8 saranno disponibili anche con barra di traino e presa di forza meccanica, accessori che unitamente alla presenza di specici distributori idraulici permetteranno di azionare qualsiai tipo di attrezzatura trainata
trasmissione, di tipo tradizionale idrostatico, attiva entrambi i motori quando serve la massima coppia a bassa velocit lasciandone attivo solo uno quando invece la macchina deve muoversi ad alta velocit, no a 50 allora, incrementando lefcienza al ne di ridurre i consumi. Una trasmissione continua a tutti gli effetti quindi, ma senza componenti meccanici e, terza novit, gestibile mediante un acceleratore di tipo wireless, cio non collegato sicamente alla pompa di alimentazione. Il gruppo, ridenominato EcoPowerDrive allatto pratico un semplice potenziometro che rileva il carico imposto dalloperatore inviandolo alla centralina di bordo. Questultima, in base al settaggio funzionale che lo stesso operatore ha preventivamente impostato, gestir il motore diesel in modo da massimizzare efcienza e prestazioni a seconda dellattivit in atto. I nuovi Merlo permettono in denitiva di lavorare in maniera pi confortevole ed efciente, complice anche il fatto che godono di nuove e pi ampie cabine progettualmente impostate guardando al mondo dellauto. A riprova i parabrezza integranti quello che normalmente il tettuccio trasparente, gli impianti di riscaldamento e condizionamento in grado di realizzare due diversi standard di climatizzazione e la presenza sul modello MultiFarmer 40.9 di un bracciolo multifuzione su cui inserito un autoacceleratore che velocizza le attivit di slo e rientro del braccio, soluzione che concorre a ottimizzare i cicli operativi e, di conseguenza, a incrementare la produttivit oraria.
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A suo agio
OVUNQUE
tro cilindri da quattro litri e mezzo in grado di erogare no a 137 cavalli di potenza massima. Omologato stage 3B mediante limpiego di sistemi egr di ultima generazione, operanti in abbinamento a marmitte catalitiche doc e a ltri antiparticolato dpf, e forte di una ventola di raffreddamento a gestione elettro-proporzionale, il motore opera poi in abbinamento a una trasmissione powershift a cinque stadi, denominata M-Shift, che offre agli operatori due diverse
Manitou ribadisce il ruolo strategico della sua divisione agricola con il lancio del nuovo sollevatore Mlt 840 137 Ps. Macchina versatile e polivalente, vanta unaltezza massima raggiungibile di oltre sette metri e mezzo e una portata complessiva di quattro mila chili
anitou ha riorganizzato questanno la propria struttura aziendale ridando slancio alla divisione agricola attraverso nuovi investimenti mirati. Una scelta dettata dalla volont di valorizzare il know-how tecnologico accumulato nei decenni passati mediante la realizzazione di nuovi modelli progettarti e sviluppati in unottica di agricoltura allargata e, di conseguenza, in grado di supportare tutte le necessit applicative del settore primario. Sforzi che a Bologna hanno trovato la loro trasposizione meccanica nel debutto del nuovo sollevatore Mlt 840 137 Ps, macchina che guarda principalmente alle attivit di movimentazione e di manutenzione allinterno di aziende zootecniche, senza tuttavia rinunciare a disimpegnarsi con successo anche nel trasporto su strada. Ambiti questi ultimi nei quali la macchina pu giovarsi di un propulsore di derivazione John Deere a quat-
un rimorchio no a tre mila chili di materiale da unaltezza di quattro metri e mezzo. Tali attivit sono peraltro gestibili in modo semplice e immediato grazie alla presenza del joystick anatomico Jsm che permette di controllare tutte le funzioni primarie della macchina con una sola mano e mantenendo sempre lavambraccio appoggiato su un bracciolo dedicato. Unattenzione al comfort che Manitou ha riservato anche allintera cabina, omologata rops/ fops e inspirata al settore automotive in termini di ergonomia, con niture di qualit che si abbinano a buoni standard di isolamento e di climatizzazione che rendono meno faticoso il lavoro. Dote inne enfatizzata anche dal sistema Ecs che facilita la connessione dei distributori idraulici mediante un apposito pulsante che consente di scaricare momentaneamente il circuito.
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Diesel KDI
In diretta dalla
Da Weidemann una nuova pala telescopica compatta e facile da gestire. T 4512 Cc 40 fruibile oltre che a livello agricolo o zootecnico anche per le manutenzioni aziendali
GERMANIA
lefcienza della pala. Anche la trasmissione idrostatica di facile gestione concorre a tale obiettivo, permettendo alla macchina di muoversi a una velocit massima di marcia di venti chilometri orari, complice il motore Yanmar 3 Tnv 84 T a tre cilindri da mille e 495 centimetri cubi erogante una potenza di 40 cavalli a duemila e 800 giri che non fa mai mancare coppia, neanche quando utilizzato ai
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onostante fosse solo un prototipo lo scorso anno ad Hannover si portata a casa una medaglia dargento allinnovazione conferitale per il contributo dato alla crescita tecnologica del suo settore di appartenenza. AllEima la versione denitiva della pala telescopica T 4512 Cc 40 di Weidemann e con lei la conferma dei contenuti che avevano impattato positivamente sui giudici tedeschi. In primis il sistema di assistenza alloperatore Vls, Vertical lift system, che permette di lavorare in modo uido e sicuro anche con i carichi pi elevati aumentando in modo considerevole
regimi pi bassi. Lo stesso motore permette inoltre di non far pagare in termini di consumi la maggior potenza della pala rispetto al modello precedente T 4512 Cc 35 e il superiore dinamismo concretizzato in un braccio meccanico che pu raggiungere unaltezza massima di quattro metri e trenta centimetri sollevando no a mille e 200 chili. Da segnalare il cofano motore ribaltabile per facilitare i controlli di routine e le manutenzioni, gruppo che in caso di necessit pu anche essere rimosso senza ricorrere ad alcun attrezzo, e il sedile operatore conforme ai requisiti della normativa En Iso 7096:2000, grazie al quale il corpo delloperatore soggetto a vibrazioni contenute e di breve durata. Ampia la gamma delle attrezzature con cui possibile accessoriare la macchina, molte delle quali ad azionamento idraulico e studiate per rispondere anche alle esigenze di settori diversi dallagricolo e dalla zootecnia quali, per esempio, la cantieristica e ledilizia.
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Un piccolo dal
Le versioni 2013 dei sollevatori compatti di Dieci, i MiniAgri 25.6 sono mosse da unit Yanmar tarate ad hoc per questo specico impiego
CUORE DORO
motori di ingranaggi a denti elicoidali e a modulo ridotto. Ne deriva la possibilit di operare senza problemi anche in ambienti sensibili al rumore come possono essere gli ambiti urbani, situazioni che esaltano anche la facilit di gestione della macchina indotta da una trasmissione idrostatica a due velocit. Manovrabilit e maneggevolezza si legano invece alla presenza di un sistema di sterzo di tipo integrale, la trazione garantita dai due assi traenti con differenziale bloccabile, mentre ad assicurare il massimo comfort provvede una cabina di ultima generazione isolata dal telaio mediante silent bloch, climatizzata e omologata a norme fops/rops. Due mila e 500 chili la portata massima del braccio, quasi sei metri laltezza massima raggiungibile e 30 chilometri lora la velocit massima realizzabile su strada, pi che adatta per un veicolo che destinato a operare soprattutto in ambito aziendale.
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elli esteticamente ma anche tecnologicamente avanzati. Le versioni 2013 dei sollevatori compatti di Dieci, quei MiniAgri 25.6 che nelle intenzioni della Casa emiliana si orientano in maniera specica al settore zootecnico, non sono in effetti solo un esercizio di stile, ma propongono tutte le funzionalit oggi indispensabili per garantire alloperatore la massima rapidit di azione con i minori consumi possibili. Ci a partire dai motori, unit Yanmar a quattro cilindri da 85 cavalli di potenza massima serie Tnv 88 C. Si tratta delle versioni emissionate stage 3B degli apprezzati quattro cilindri giapponesi, motori che grazie a un sistema di gestione intelligente dellegr e alla presenza di un impianto di refrigerazione assicurano il pieno rispetto delle normative europee senza penalizzare i rendimenti. La sigla 88 indica il valore in millimetri dellalesaggio che in abbinamento a una corsa di 90 millimetri realizza una
cubatura nominale di due litri e 200 centimetri cubi. La distribuzione di tipo tradizionale con aste e bilancieri che muovono due valvole per cilindro, mentre lalimentazione di tipo diretto si avvale di iniettori a pi fori per nebullizzare al meglio il combustibile. Particolarmente curate le soluzioni tese ad abbattere rumorosit e vibrazioni, con le prime che vengono neutralizzate oltre che con il controllo delle combustioni, al ne di renderle il pi possibile morbide e progressive, anche mediante linserimento sui
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selMax a quattro cilindri da quattro litri e 400 centimetri cubi erogante una potenza di 145 cavalli a due mila e 200 giri al minuto. Lunit si interfaccia con una trasmissione power shift a quattro rapporti con convertitore di coppia e permette anche il funzionamento di un impianto idraulico da lavoro a portata variabile da 145 litri al minuto. 55080 Agri Plus pu
raggiungere unaltezza di sollevamento di oltre otto metri e pu sollevare no a cinque tonnellate, mentre su strada pu marciare a 40 chilometri orari. Seconda protagonista della giornata la pala gommata Farm Master 434S Agri, modello equipaggiato con un motore Jcb DieselMax turbo a sei cilindri da sei litri e 700 centimetri cubi da 230 cavalli di potenza. Un sistema di gestione elettronica del propulsore e del cambio automatico a sei velocit in avanti e tre indietro provvede a minimizzare le rumorosit meccaniche, ottimizzando la motopropulsione che, a sua volta, assicura la possibilit di marciare a 40 allora. Laltezza massima del braccio pu superare i tre metri e sessanta centimetri con la cabina a prolo ribassato che consente laccesso e lutilizzo della macchina anche allinterno di eventuali fabbricati. A Formigara, Jcb ha presentato anche le novit della gamma di trattori Fastrac, tra cui il modello 8310, nuova ammiraglia della Casa presente allo stand Jcb durante Eima.
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DI DOLLaRI
Fendt ha inaugurato i suoi due nuovi poli costruttivi di Marktoberdorf e Asbach-Bumenhein. Nuovi edifici e nuove linee di produzione e montaggio allestiti allinsegna della tecnologie pi avanzate
llinsegna della filosofia fornire efficienza, Fendt ha inaugurato nel settembre scorso i suoi nuovi poli costruttivi di Marktoberdorf, dove si realizzano i trattori, e di Asbach-Bumenheim, dove si costruiscono le cabine. Le due unit sono state riunite in un unico progetto denominato Fendt ahead che ha comportato un investimento globale pari a un valore di circa 300 milioni di dollari e che dar lavoro a pi di tre mila e 500 persone. A Markdoberdorf gi era presente uno stabilimento Fendt, ma la sua capacit produttiva non era pi in grado di rispondere alle crescenti richieste del mercato n la produzione risultava
ottimizzata in termini di flessibilit. Da qui la decisione di rivedere completamente e ampliare tale impianto organizzandolo alla luce di processi Just-in-Time e Just-in-Sequence, tesi ad assicurare la puntuale fornitura, nella corretta sequenza dei componenti, al trattore, motori e cabine in primis. Naturalmente la realizzazione del progetto stata anche loccasione per abbracciare tecnologie di ultima generazione e il pi possibile compatibili con lambiente, a partire dalla riduzione delle emissioni di anidride carbonica per arrivare alla pi elevata efficienza energetica possibile crossando un impianto di verniciatura ad alta pressione completamente robotizzato che usa
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vernice caricata elettrostaticamente cos da permettere una totale adesione alle superfici da trattare senza dispersioni inquinanti in atmosfera. Laria calda dei forni inoltre usata per riscaldare laria in entrata e tutti i reflui di lavorazione sono filtrati e ripuliti prima della loro reimmissione nellambiente. Grazie queste e ad altre analoghe soluzioni Fendt pu ora realizzare in maniera assolutamente non inquinante lintera sua linea di prodotto, dagli
specializzati pi compatti ai campo aperto da quasi 400 cavalli di potenza, gestendo con precisione e fluidit i circa diecimila particolari che compongono ogni macchina e personalizzando le stesse in base ai requisiti avanzati da ogni singolo cliente. Realizzato in soli 13 mesi, lo stabilimento di Markdoberdorf dispone oggi di una linea di produzione lunga pi di un chilometro e alla superficie costruttiva pre esistente stata aggiunta una nuova infrastruttura da 85 mila metri quadrati sulla quale sono stati costruiti edifici alti fino a 18 metri per un impiego di oltre 20 mila metri cubi di calcestruzzo e 850 tonnellate di acciaio. Fiore allocchiello del complesso il centro di progettazione in realt virtuale che grazie alle sue dimensioni permette di progettare in scala uno a uno e il tunnel RightFirstTime che con i suoi due mila lux di illuminazione permette di controllare anche nei minimi dettagli la qualit della verniciatura, una verifica che attualmente viene effettuata solo dalle case automobilistiche e solo sui modelli di punta.
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Due operatori tedeschi molto diversi fra loro in termini di attivit, ma accomunati da dimensioni aziendali che in Italia trovano pochi riscontri e che non impediscono loro di operare in termini di qualit
Piccolo non
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ranz Josef Brugger abita a Harlake, cittadina ubicata nel Nord della Germania. Ufcialmente un concessionario Krone e John Deere e, come tale, dispone di unofcina in cui operano i suoi meccanici. Col tempo ha messo per in piedi anche unattivit di lavorazioni conto terzi che ora costituisce il principale core busines dellazienda. Josef Cordess risiede invece a Haseluhe e al momento fa lallevatore, ma sta costruendo un impianto biogas funzionante con liquame da 240 chilowatt/ora che in futuro dovrebbe integrare il reddito aziendale. Di fatto due gure professionali molto diverse, ma caratterizzate da un comune denominatore: dimensioni aziendali sconosciute alle analoghe realt italiane e forte propensioine allinnovazione tecnica per meccanizzare le proprie aziende. Franz Josef Brugger in qualit di contoterzista opera in effetti su unarea di oltre nove mila ettari disponendo di un parco macchine di 25 trattori, cinque trincia semoventi Krone e dieci
mietitrebbia, oltre a un numero impressionante di attrezzature fra le quali spiccano sei seminatrici, quattro Big Pack Hdp e due rotopresse Fortima sempre di Krone. I rimorchi non si contano e al taglio dellerba provvede una Krone Big M. Una ventina i dipendenti e quattro gli ettari coperti dallofcina, supercie che viene poi raddoppiata dalle aree scoperte di parcheggio. Frumento, mais, patate e foraggio le coltivazioni principali seguite dallorganizzazione che fa fronte a tutti i servizi con lesclusione della semina e della concimazione, attivit che in Germania sono spesso delegate a organizzazioni specializzate. Di fatto una vera e propria micro-industria quella gestita dal Nostro che ogni anno investe dai 500 ai 600 mila euro in nuove macchine e nuove attrezzature per essere sempre tecnologicamente aggiornato. La soddisfazione del cliente deve essere totale, afferma Franz Josef Brugger, e solo disponendo dei pi avanzati contenuti tecnici disponibili sul mercato si pu garantire il
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SEMPRE BELLO
giusto rapporto fra prezzo, prestazione e qualit del prodotto. Le nuove macchine vanno ovviamente a sostituire le pi datate che poi, una volta revisionate, vengono vendute come usato. La concessionaria, lofcina, le attivit in conto terzi e lusato sono quindi momenti di business diversi fra loro, ma integrati in ununica struttura gestita da ununica organizzazione, esattamente come si sta avviando a essere lazienda zootecnica di Josef Cordess, proprietario di due stalle in cui alloggiano circa 550 vacche da latte e circa 400 vitelli. Oltre cinque milioni i litri di latte prodotti annualmente, per un buon 75 per cento trasformato in formaggio. Giocando sulla tecnologia e afdando la coltivazione dei suoi terreni a terzi, Josef riesce a gestire le sue stalle con una manciata di trattori guidati da cinque soli collaboratori, gli stessi che grazie a un carosello capace di impegnare 36 vacche alla volta provvedono alle quotidiane mungiture e che, a breve, controlleranno anche il gi
citato impianto di produzione di energia elettrica che Josef ha deciso di realizzare per fruttare economicamente la grande disponibilit di deiezioni bovine. Anche in questo caso quindi una realt che opera in termini di qualit, articolata e dalla sionomia sfaccettata, ben diversa per dimensioni e impegno dalla maggior parte delle realt italiane, di piccole dimensioni, ancora troppo legate alla sola produzione e, spesso, anche a quelle produzioni di nicchia dai volumi ridotti che, secondo molti pseudo-esperti, dovrebbero diventare lobiettivo nale dellagricoltura nazionale. Indubbio che le produzioni di nicchia siano da salvaguardare, intendiamoci, ma difcile ipotizzare che aziende agricole di pochi ettari dedite al radicchio trevisano, allaglio mantovano o agli asparagi di Altedo possano meccanizzarsi guardando allinnovazione e, soprattutto, avere voce in capitolo quando in Europa si decidono i destini delle agricolture nazionali e si ragiona per grandi numeri.
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ESIGENZA
Due nuove trinciatrici sviluppate per equipaggiare pale cingolate compatte e una serie di erpici rotanti e frese amplieranno a Bologna la gamma Berti dedicata allagricoltura e alle attivit di manutenzione professionale del verde
di taglio, ovvero mazze a scomparsa la prima e utensili ssi con inserti in widia la seconda, differenziazione che in termini operativi si traduce in una maggiore propensione a garantire unottimale nitura del materiale trinciato per il modello Md/Ssl ed elevati standard produttivi per la versione Mx/Ssl. Accanto a tali novit lAzienda scaligera presenta ufcialmente poi ai visitatori di Eima 2012 anche la sua gamma di erpici rotanti e frese, proposta in anteprima in occasione della scorsa edizione di Fieragricola. I primi, disponibili in sette diversi modelli tra ssi e pieghevoli, vantano larghezze operative comprese tra il metro e dieci centimetri e i cinque metri e si caratterizzano per la presenza di serie di un disco porta coltello compatto, a garanzia di un miglior scarico del terreno e, di conseguenza, di un minor assorbimento energetico, e di un rotore portacoltelli stampato a caldo, soluzione questultima che assicura al gruppo una maggior resistenza agli sforzi e alle sollecitazioni operative. Le seconde, offerte in 12 differenti modelli e azionabili da trattori eroganti potenze comprese tra 15 e 220 cavalli, offrono invece larghezze di lavoro che spaziano tra i 90 centimetri e i quattro metri, a cui fanno eco due diverse trasmissioni, a catene o a ingranaggi, peculiarit che consentono alle macchine di effettuare indistintamente sia la preparazione di letti di semina, sia operazioni di pulizia allinterno di frutteti e di vigneti.
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erti ha saputo evolvere negli anni la propria gamma di macchine interpretando sempre con tempestivit le via via mutate esigenze applicative degli operatori. Una dinamicit imprenditoriale che in quel di Bologna testimoniata dal lancio di due nuove trinciatrici progettate e sviluppate per equipaggiare le pale cingolate compatte. Disponibili con larghezze operative di un metro e 40, un metro e 60 e un metro e 80 centimetri, le trinciatrici Md/Ssl e Mx/Ssl, questi i nomi delle nuove attrezzature, si caratterizzano sia per una struttura robusta che garantisce gli operatori in termini di longevit e di afdabilit, sia per un rotore di taglio di grandi dimensioni che assicura alle macchine la capacit di
trinciare erba e materiale legnoso no a 15 centimetri di diametro. Prestazione questultima raggiunta anche grazie alla presenza di serie di un motore a pistoni con valvola Fluid Box e di un tenditore automatico delle cinghie, soluzione che contribuisce a ridurre i tempi di intervento sullattrezzatura e, di conseguenza, a minimizzare i fermi macchina, a tutto vantaggio della produttivit. Sempre in tale ottica, le Md/Ssl e Mx/Ssl vantano poi rotori equipaggiati con due diverse tipologie di utensili
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Lunione fa la FORZA
Elevare la produttivit oraria e, allo stesso tempo, ridurre il fabbisogno di manodopera. E quanto offerto dalla nuova trapiantatrice automatica Magika, sviluppata da Checchi&Magli con il supporto di Techmek
Nel titolo il celebre motto assurto a simbolo della comunanza dintenti n dai tempi dei Tre moschettieri di Alexander Dumas. Un concetto inclusivo che nella sua accezione originale intendeva evidenziare come le qualit e le capacit individuali potessero diventare un valore aggiunto solo se afancate dalle doti e dalle peculiarit di tutti coloro che tendono verso il medesimo obiettivo. Lo stesso principio che oggi, in ambito economico, alla base del termine fare impresa, ovvero quella sinergia industriale tesa a offrire sul mercato un prodotto esclusivo grazie alla sintesi di due o pi competenze speciche. Proprio ci che nel settore della meccanizzazione agricola si instaurato recentemente tra Checchi&Magli e Techmek, azienda trevigiana specializzata in automazioni ed elettronica per lorticoltura. Frutto di tale connubio la nuova trapiantatrice automatica Magika proposta dalla Casa felsinea in quel di Bologna, macchina gestibile da un singolo operatore a cui delegato il compito di alimentare il sistema robotizzato mediante linserimento dei contenitori alveolari nel gruppo di carico. Espletate tali incombenze, Magika lavora poi in completa autonomia, estraendo le piantine dai plat e
mettendole a dimora senza la necessit di alcun intervento umano, soluzione che concorre a ridurre i tempi operativi e, di conseguenza, i costi di produzione, soprattutto per le aziende che investono su colture estensive, quali, per esempio, quelle dei pomodori da industria. Sempre in unottica di massimizzazione della redditivit, il nuovo robot di trapianto pu inoltre equipaggiare attrezzature Checchi&Magli gi in parco macchine, permettendo cos alle grandi realt agricole e alle impre-
SEMPRE DI PLUS
La gi nota trapiantatrice Wolf stata arricchita in occasione di Eima 2012 di un parallelogramma, denominato Plus, che consente a ciascuna unit di lavoro di oscillare indipendentemente sia verso lalto sia verso il basso. Il sistema, proposto in optional, assicura quindi a ogni elemento di trapianto la capacit di mantenere sempre un perfetto allineamento al terreno, garantendo in tal modo gli operatori circa lottimale messa a dimora delle piantine.
se operanti in conto terzi di migliorare la propria capacit produttiva senza affrontare un investimento consistente. Una vocazione alla redditivit condivisa anche dalla seconda novit proposta dalla Casa bolognese a Eima 2012, ovvero il rinnovato modello Top24, trapiantatrice che permette a un solo operatore di mettere a dimora due le di piantine contemporaneamente, dimezzando in tal modo il fabbisogno di manodopera. Rivista nelle forme e negli ingombri, la nuova macchina si caratterizza per la presenza di un tubolare centrale orizzontale, in luogo di quello inclinato presente sul modello precedente, che ha permesso ai tecnici Checchi&Magli di posizionare le ruote motrici tra gli elementi di lavoro invece che esternamente, soluzione che ha impattato positivamente sulla lunghezza del telaio e, di conseguenza, anche sul peso complessivo della macchina.
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lorida investe sulla sostenibilit ambientale e sul contenimento dei costi operativi. I tecnici del Marchio veronese hanno infatti progettato e sviluppato un nuovo nebulizzatore pneumatico equipaggiato con pannelli tesi a garantire il completo recupero della deriva che potrebbe potenzialmente fuoriuscire dai lari durante i trattamenti tosanitari. Drift Winner, questo il nome della nuova macchina, in effetti realizzato sulla base di un telaio orizzontale, a supporto di un serbatoio da mille litri di capacit, integrato da una struttura telescopica, sia in altezza sia in larghezza, sulla quale sono installati quattro pannelli
in grado di trattare contemporaneamente due lari. Questi ultimi, realizzati in acciaio inox ed equipaggiati con cinque ugelli pneumatici, operano di fatto attraverso due pompe separate, la prima delle quali centrifuga e destinata ad alimentare e miscelare il prodotto da distribuire, la seconda invece a pressione e a quattro membrane deputata al recupero della sostanza tosanitaria in eccesso. Ne deriva quindi la certezza di non disperdere nellambiente nemmeno una goccia, a tutto vantaggio della salvaguardia ambientale e, soprattutto, del contenimento dei costi operativi, obiettivi a cui sono nalizzati due separatori di gocce che, recuperando il
liquido erogato dal pannello opposto, lo convogliano in apposite vaschette poste sotto i gruppi di distribuzione. Una volta intercettato, il prodotto poi prelevato dalla gi citata pompa a quattro membrane che, dopo averlo ltrato, lo rinvia nel serbatoio principale per essere successivamente riutilizzato. Ci consente quindi agli operatori di utilizzare sempre e solo la quantit minima di tofarmaco richiesta dalla tipologia di vigneto trattato, ottimizzando in tal modo i cicli produttivi, in particolare quelli effettuati su appezzamenti esposti a forti venti trasversali e ubicati in prossimit di strade, abitazioni, parchi pubblici o corsi dacqua.
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Tripla EVOLUZIONE
Seppi amplia la propria gamma di attrezzature dedicate ai settori forestale e della manutenzione del verde attraverso il lancio di tre nuove trinciatrici sviluppate per offrire un incremento della produttivit
ovit in ogni ambito applicativo. La presenza di Seppi in quel di Bologna ruota in effetti attorno allampliamento dellofferta commerciale che la Casa bolzanina mette a disposizione di coloro che operano nei settori forestale e della manutenzione del verde, attivit questultima a cui orientata la nuova trinciatrice H-Smwa-K. Macchina universale e compatta sviluppata per equipaggiare bracci escavatori e decespugliatori, vanta un doppio telaio in metallo anti usura che le consente di lavorare senza problemi anche in condizioni estreme, con sassi e altro materiale estraneo presente sul terreno. Equipaggiata con un rotore reversibile, attraverso una leva infatti possibile invertire il senso di rotazione in funzione degli utensili impiegati, la H-Smwa-K in grado di trinciare erba, ramaglie e arbusti no a cinque centimetri di diametro con il rotore agricolo e fino a 12 centimetri di diametro con il rotore forestale. Ci grazie, soprattutto, a nuovi martelli,
denominati Smw Duo, a doppia lama che garantiscono un taglio uniforme e preciso in entrambe le direzioni di movimento del rotore, sia su arbusti alti sia su vegetazione bassa. Sempre orientata alla manutenzione del verde e al recupero dei terreni marginali trascurati anche la nuova trinciatrice laterale Sav, attrezzatura rinnovata attraverso ladozione di un moltiplicatore maggiormente strutturato e di un rotore di taglio in grado di sminuzzare pi finemente il prodotto trinciato. Disponibile con una nuova larghezza di lavoro massima di due metri e 75 centimetri, la macchina attualmente lunica trinciatrice presente sul mercato in grado di essere equipaggiata anche con un rotore forestale, soluzione che ne amplia la versatilit operativa, mentre la presenza di serie delle tabelle dingombro tesa a enfatizzare la sicurezza stradale sia durante il lavoro sia in trasporto. Guarda invece alle applicazioni forestali la rinnovata
Il rotore della trinciatrice H-Wsma-K equipaggiato con martelli Smw Duo, nella foto sopra, a doppia lama operanti nei due sensi di rotazione trinciatrice per escavatori Bms, progettata e sviluppata per la cura degli argini uviali e per la bonica di terreni a lungo trascurati. Forte di un design moderno e accattivante, la macchina vanta un nuovo rotore che, grazie a una migliore esposizione, facilita labbattimento di piante e arbusti in genere, mentre le rinnovate slitte dappoggio assicurano una maggiore resistenza ai contatti con il terreno. In termini operativi, inoltre possibile equipaggiare la Bms con nuovi motori idraulici a variazione di cilindrata orientati ad aumentare la produttivit soprattutto nei cicli di lavoro pi impegnativi, cos come gli utensili Mini Blade Carbide, di fatto lame a rasoio rinforzato con carburo di tungstene, garantiscono un taglio pi preciso e pulito anche in presenza di piante no a 20 centimetri di diametro.
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estrema variabilit geomorfologica, colturale e aziendale la caratteristica che meglio identica lagricoltura italiana. Ecco perch non esiste una soluzione che calzi bene a tutte le situazioni di campo. Consapevole di questi scenari alquanto diversicati, Kuhn ha investito per essere presente in ogni tipo di azienda con soluzioni speciche. Sebbene sia forte sostenitrice delle pi moderne pratiche di minima lavorazione, Kuhn ha quindi mantenuto alta lattenzione anche verso pratiche pi tradizionali come laratura. Indipendentemente dalla scelta agronomica che si voglia seguire, Kuhn quindi in grado di offrire macchine idonee alla bisogna. Per i maiscoltori che preferiscono seguire la via delle minime lavorazioni possibile contare sullabbinamento di due speciche macchine come Strigher e Maxima 2. I primi sono coltivatori che condensano in s il concetto di strip-till, ovvero la coltivazione a strisce. Le
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seconde sono seminatrici idonee alla semina di precisione, sia in ambiente lavorato, sia in presenza di residui colturali superciali. Abbinando le due macchine Kuhn propone in Eima un cantiere efciente, in grado di preservare al contempo anche la disponibilit idrica dei suoli. I punti di forza dellaccoppiata di Striger e Maxima 2 risiedono nel veloce riscaldamento del letto di semina, assicurato dalle lavorazione a fascia, unito ai pregi di una semina ottimizzata sui moderni criteri di minima lavorazione. Una gran parte degli agricoltori, per, opera ancora secondo approcci pi tradizionali, basati su una preliminare aratura seguita da una lavorazione leggera abbinata alla semina. Anche in questi casi Kuhn offre una sequenza di soluzioni che permettono la preparazione di un letto ottimale come pure una semina precisa e omogenea. I concetti di aratura secondo Kuhn sono riassunti negli aratri Vari Master 152 Gd T, i quali sono stati recentemente dotati di nuovi corpi C7 studiati per ottimizzare
laratura su stocchi di mais. I Vm 152 Gd T, dove Gd sta per grande distanza, sono aratri portati la cui larghezza di lavoro regolabile idraulicamente. Dotati di bullone di sicurezza a trazione, questi aratri si mostrano particolarmente robusti grazie alla qualit dei metalli utilizzati e alla testata monoblocco indeformabile, una soluzione frutto della progettazione esclusiva della Casa di Saverne. A seguire lopera dei Vari Master si prestano ottimamente le combinate di semina che portano il nome di Combiliner Venta Ncr. Queste seminatrici combinate permettono fronti di lavoro compresi fra quattro metri e mezzo e cinque metri, a tutto vantaggio dellefcienza operativa. I loro erpici rotativi ripieghevoli ultimano
lafnamento del terreno, ma possono anche prestarsi a semine operate secondo tecniche semplicate. Lintegrazione della seminatrice sul rullo consente poi di aumentare la compattezza della macchina e di ridurre il carico sullassale, conferendo maggiore stabilit e un pi preciso adattamento al prolo del terreno. Le Venta Ncr sono equipaggiate con barre di semina Seedex i cui elementi sono disposti su due ranghi distanziati di 35 centimetri. Leggeri e essibili, i corpi sono integrati da ruotini di controllo della profondit di semina. Grazie inne ai moduli di semina montati sugli erpici pieghevoli, la larghezza delle Venta Ncr pu essere ridotta a soli due metri e 85 centimetri durante il trasporto su strada.
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aricare, trattare, risciacquare. Sono le tre parole dordine con le quali Cafni ha messo mano alle proprie serie per migliorarne lefcienza operativa e la gestione dei reui. Nel segmento dei polverizzatori portati viene proposto un nuovo serbatoio dalla capacit di mille e 800 litri sui modelli Standard Fox e ProFarmer per i quali viene quindi innalzata lautonomia di esercizio. La nuova cisterna realizzata in polietilene rotazionale ad alta resistenza ed sagomata per rendere i polverizzatori compatti e bilanciati nonostante il maggior volume disponibile. Il serbatoio lava impianto posizionato lateralmente nella parte inferiore della macchina, mentre sul lato opposto si trovano sia il premixer, sia la postazione di comando delle valvole che attendono alle funzioni di riempimento, premiscelazione e lavaggio. I polverizzatori Standand Fox sono accessoriati con barre a chiusura posteriore dallampiezza massima di 18 metri, ampiezza che si estende no a 28 metri nei Profarmer, i quali possono contare su barre idrauliche richiudibili posteriormente a pacchetto. Novit anche per le cosiddette colture alte, grazie al nuovo sistema di sollevamento e allargamento a parallelogramma con il quale sono stati ulteriormente perfezionati i polverizzatori a pannelli recuperatori della gamma Drift Stopper 2000. Privi quindi di tubi scorrevoli, i nuovi polverizzatori sono utilizzabili anche in vigneti i cui lari mostrino pareti vegetative no a due metri e trenta centimetri di altezza. Inoltre, il sistema di allargamento dei moduli consente di operare in interle dalla larghezza compresa fra due metri e mezzo e tre metri e mezzo, potendo per giunta regolare la distanza tra i pannelli no a un metro e venti
centimetri. Appositi tastatori regolano il centraggio dei pannelli rispetto ai lari, come pure automatica la regolazione dellaltezza dal suolo e delle manovre di svolta. Per non
dovere impostare manualmente le larghezze operative ogni volta che si cambi appezzamento, sono state inne previste tre differenti regolazioni automatiche.
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Presto e
MEGLIO
Da Cm il nuovo rovesciatore 165 Flap Pfr in grado di velocizzare le attivit di movimentazione in ambito specializzato. Ci grazie a un sistema brevettato di presa che lascia libera lapertura superiore di bins e contenitori
ssere leader nel proprio ambito commerciale signica saper interpretare con tempestivit le mutate esigenze applicative, rispondendo prontamente alle richieste del mercato con soluzioni innovative. Una capacit questultima che tuttavia solo le aziende da sempre orientate alla ricerca di contenuti tecnici in grado di migliorare gli standard produttivi della propria linea di prodotto possono vantare. E in effetti essenziale che gli sforzi tesi allo sviluppo di soluzioni capaci di offrire una maggior efcienza di rendimento poggino su un know-how consolidato e su una losoa imprenditoriale votata allinnovazione, discriminanti essenziali al raggiungimento dellobiettivo pressato. Proprio le peculiarit che caratterizzano il prolo aziendale di Cm, realt che ha fatto della brevettazione di soluzioni esclusive, come il rovesciatore 165 Flap Pfr, il ore allocchiello della sua attivit commerciale. Proposto in anteprima in occasione di Eima 2012 e sviluppato per meglio supportare tutte le attivit di movimentazione nei comparti dellorticoltura e della frutticoltura, il nuovo 165 Flap Pfr vanta un sistema brevettato di presa del contenitore che, bloccandolo nella parte inferiore attraverso alette rientrabili, lascia completamente libera lapertura superiore, favorendo in tal modo luscita di ogni tipologia di prodotto contenuto e, allo stesso tempo, evitando che questultimo entri in contatto con lattrezzatura. Allincremento della produttivit oraria guarda anche la possibilit di raggiungere angoli di rovesciamento pari a 165 gradi e di movimentare pallets, contenitori e bins di qualsiasi dimensione, no a mille 200 chili di peso, grazie a forche regolabili in larghezza che offrono un range di lavoro compreso tra i 570 e i 900 millimetri. Ne deriva quindi unelevata versatilit dimpiego che gioca a favore della velocizzazione delle attivit di scarico e, di conseguenza, della minimizzazione dei tempi operativi, obiettivo peraltro condiviso anche dalla presenza di un sistema a valvole sequenziali
che, oltre a consentire agli operatori di gestire i movimenti dei bins attraverso un solo comando, azzera la pressione idraulica in fase di scambio, cos da ridurre al minimo le sollecitazioni dellimpianto idraulico, a tutto vantaggio del risparmio di carburante. Apposite valvole situate allinterno del cilindro di rotazione creano inoltre leffetto ne corsa rallentato, eliminando in tal modo i possibili contraccolpi indotti da un arresto troppo brusco, mentre la presenza di alette ferma cassone rientrabili a contatto assicura invece la possibilit di trasportare pi contenitori contemporaneamente, soluzione che velocizza le attivit di movimentazione e, di conseguenza, concorre a elevare la produttivit oraria.
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testimonianze
Comfort
assoluto
assimo Baldassarri. Titolare insieme al fratello Mauro dellomonima azienda agricola sita a Ostra Vetere, in provincia di Ancona. Operano su 95 ettari di propriet, attivit prevalentemente dedicate alla produzione di foraggio, grano e girasoli, alle quali affiancano lavorazioni in conto terzi per 25 aziende della zona. Tutte lavorazioni effettuate mediante un parco macchine composto da dieci trattori, macchine in larga parte equipaggiate con pneumatici Goodyear serie Optitrac, scelti per ottimizzare la nostra produttivit oraria, afferma Massimo Baldassarri. Ci grazie soprattutto alleccellente comfort assicurato durante gli spostamenti su strada, riprende Baldassarri, attivit che occupa una buona parte del nostro tempo dato che operiamo in unarea che abbraccia quasi lintera Regione. Eccellente comfort di marcia su strada, ma come hanno lavorato gli Optitrac di Goodyear in campo? Devo ammettere che visto il comfort su strada avevo qualche piccolo dubbio sulle capacit di trazione in campo. Pensavo infatti che avrebbero pagato dazio durante le applicazioni in campo, sbagliandomi comple-
tamente. Gli Optitrac si sono infatti dimostrati eccellenti anche in termini di trazione, eliminando tutti i rischi di slittamento tipici dei terreni argillosi. In pi ho potuto apprezzare lottima autopulizia dei pneumatici, in grado di mantenersi sempre performanti in qualsiasi condizione ambientale. Recentemente ho inoltre scoperto i nuo-
vi Optitrac R+, pneumatici capaci di garantire maggiori doti di comfort su strada, cos ho deciso di rivolgermi al mio Agriteam di zona per provarli e se si dimostreranno performanti come mi hanno detto ne ordiner subito un treno per equipaggiare il trattore che utilizziamo pi spesso per gli spostamenti tra una provincia e laltra.
Durata
insuperabile
ra precoce dei pneumatici, racconta Corallo, una limitazione indotta anche dallimpasto medio argilloso dei terreni sui quali lavoro quotidianamente. Grazie agli Optitrac di Goodyear sono invece riuscito a risolvere tali problematiche, a tutto vantaggio della contrazione dei costi di gestione. Devo per ammettere che parte del merito di Tirella Pneumatici, il mio Agriteam di riferimento, che mi ha sempre consigliato al meglio e mi ha supportato con grande disponibilit e competenza. I consigli dei titolari di Tirella Pneumatici si sono quindi rivelati preziosi. Assolutamente si, riprende Salvatore Corallo. Basti pensare che le mie Optitrac hanno lavorato senza evidenziare particolari problemi per oltre dieci mila e 500 ore, non solo in campo ma anche nei trasporti su strada. Non posso che giudicarmi assolutamente soddisfatto delleccellente rapporto qualit-prezzo e a dimostrazione di ci mi sono appena rivolto a Tirella Pneumatici per sostituire gli Optitrac con pi di dieci mila e 500 ore di lavoro alle spalle con penumatici identici, ma nuovi. Ho colto anche loccasione per programmare la conversione dellintero parco macchine con pneumatici Goodyear, gli unici prodotti in grado di assicurare un valore aggiunto alla mia attivit.
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li Optitrac di Goodyear assicurano una durata insuperabile. E ci che pensa Salvatore Corallo, titolare dellomonima azienda agricola ubicata in quel di Comiso, in provincia di Ragusa. E impegnato da quando aveva 16 anni su terreni di propriet prevalentemente coltivati a grano, mais e foraggio,
prodotti che servono ad alimentare il vero business della zona, ovvero gli allevamenti di bovini da latte alla base della pregiata filiera dei caseifici ragusani. A tali attivit preposto un parco macchine composto da quattro trattori, mezzi in parte equipaggiati con pneumatici Goodyear serie Optitrac. Ho sempre avuto problemi di usu-
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er ora c un solo modello, Kd15440 da 441 centimetri cubi realizzati mediante misure di alesaggio/ corsa di 86x76 millimetri, ma a breve sar afancato anche da un Kd15350 da 349 centimetri cubi raggiunti con un alesaggio di 82 millimetri e una corsa di 66. In entrambi i casi canne superquadre quindi, soluzione evidentemente scelta per favorire il rendimento volumetrico giocando sulla possibilit di adottare valvole di elevato diametro. I nuovi Kd15 daltra parte non sono sovralimentati e quindi tutta laria che respirano devono recuperarsela da soli cercando di abbattere al massimo le perdite di carico che si innescano lungo i condotti e che trovano proprio nella sezione di passaggio fra valvola e sede uno dei loro parametri pi condizionanti. Sempre laspirazione stata inoltre oggetto di cure progettuali in termini di ltraggio dellaria, fattore che determina spesso la durata nel tempo del motore. I Kd15 risultano essere i motori con i pi lunghi intervalli di manutenzione grazie alla presenza di speciali ltri aria caratterizzati da un potere di accumulo cinque volte superiore a
quello proposto dai ltri degli attuali 15 Ld e tre volte superiore rispetto al benchmark di riferimento. Tale risultato stato raggiunto grazie allutilizzo di un pre-ltro separatore ad alto grado di efcienza e ad una valvola di espulsione delle polveri accumulate nel ltro stesso. Inoltre, le maggiori dimensioni della cartuccia e la carta ad alto potere ltrante con cui realizzata, aumentano la protezione del motore e si traducono in una notevole riduzione dei costi di manutenzione. Pi ampi per aumentare lautonomia anche i serbatoi, ora equipaggiati con ltri carburanti a doppia protezione, con un ltro primario e un ltro di sicurezza utilizzati in tandem per evitare lingresso accidentale di parti estranee du-
rante le operazioni di sostituzione. Il ltro primario alloggiato allinterno del serbatoio facilmente accessibile e pu essere sostituito senza lutilizzo di attrezzi, mentre un apposito rubinetto di scarico consente di svuotare il serbatoio da acqua o altre impurit che possono depositarsi sul fondo permettendo la pulizia del gruppo senza smontare lintero elemento. I nuovi Kd15 sono in denitiva dei veri diesel professionali in grado di far fronte anche ad attivit pesanti e continuative, le stesse per le quali Kohler-Lombardini ha messo a punto una lunga serie di optional per meglio adattare sia il layout dellunit sia le sue speciche funzionali alle esigenze di ogni utilizzatore.
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I black engine
alzano il tiro
Da Briggs&Stratton una serie di nuovi motori ad albero orizzontale e verticale. Sono tutti utilizzabili anche in ambito professionale, settore cui si rivolge in particolare il bicilindrico 8270
a novit pi eclatante di Briggs&Stratton in quel di Bologna il nuovo 950 ad albero orizzontale, unit da 208 centimetri cubi che va ad affiancarsi ai modelli 550, 750 e 2100 che, nel loro complesso vanno a coprire un range di prestazioni compreso fra 7 e 28 newtonmetro a livello di coppia e fra 4 e 13 cavalli in termini di potenza, la seconda prestazio- n e che per viene adeguata dalla Casa alle richieste del singolo cliente e quindi non intesa in termini assoluti. Il nuovo motore si propone con cilindro di ghisa da 68 millimetri di alesaggio per 56 di corsa la cui canna rivestita con ossido di ferro per migliorarne la resistenza allusura, obiettivo cui guarda peraltro anche la presenza di uno speciale filtro aria operante in bagno dolio. Tale contenuto, al momento esclusivo, stato voluto per far fronte in maniera esplicita alle applicazioni agricole e, in particolare, a quelle sviluppate dai Paesi del Sud Europa. Permette in effetti al motore di operare anche in ambienti molto polverosi o inquinati da elementi solidi come pu essere la pula, senza che questi arrivino in canna danneggiando gli organi principali del motore. Il sistema diffusissimo in ambito cantieristico, nelledilizia e nellestrattivo, e a livello di motori di piccola cilindrata una presenza costante nel racing off road sulle moto e sui quad. Si tratta quindi di una soluzione ampiamente collaudata e di provata funzionalit che gioca a favore della durata nel tempo del motore. Questi, dal canto suo, respira mediante due valvole azionate attraverso aste e bilancieri mentre la lubrificazione del tipo a sbattimento. Cos configurata lunit si propone quale vettore ideale anche per applicazioni
Superprotetto l8270
Spaccato del nuovo 8270 bicilindrico, da 724 centimetri cubi destinato a impieghi pesanti e continuativi. Non a caso dispone di un sistema filtrante ad hoc sia sullaspirazione, per impedire al pulviscolo di andare a usurare le canne, sia sullalimentazione. La lubrificazione inoltre di tipo forzato, non a sbattimento, e il circuito asservito da una cartuccia di facile sostituzione. Notare la distribuzione a valvole in testa con aste e bilancieri.
professionali sia in ambito agricolo e giardinaggio che in ambito industriale. Non a caso, perch assieme ai modelli 750 e 2100 va a costituire la nuova serie Snow di Briggs&Stratton, una gamma orientata a muovere macchine o attrezzature destinate a operare in condizioni climatiche difficili. Rispetto ai modelli base gli Snow si c a ra tt e r i z z a n o per la presenza di comandi azionabili anche con guanti termici, avviamenti elettrici azionabili con corrente di rete da 220 volt e, soprattutto, un sistema di raffreddamento che, in uscita e dopo aver espletato il suo compito primario, va a lambire carburatore e filtro aria per regimare la temperatura dellaria in aspirazione. Cos concepiti i motori sono in grado di operare senza problemi anche a temperature di 30 gradi sotto lo zero. Per questi motori, Briggs&Stratton consiglia di utilizzare il nuovo olio invernale che la Casa ha fatto mettere a punto sulla base di proprie specifiche e che commercializza con il proprio marchio un lubrificante di viscosit 5W/30 utilizzabile comunque anche in tutti i motori della gamma Briggs&Stratton. Il piu grande
della famiglia dei motori professionali ad albero verticale il nuovo serie 8270, un bicilindrico da 724 centimetri cubi che capace di erogare fino a 53,45 newtonmetro di coppia. Strutturati sulla base di canne a corsa corta, 79 millimetri di alesaggio per 73 di corsa, operano anche loro mediante canne di ghisa e distribuzioni ad aste e bilancieri, ma possono essere equipaggiati con un sistema di controllo elettronico dello starter disponendo sullaspirazione di un sistema di filtraggio a cinque stadi il primo dei quali costituito da un ciclone che elimina
dallaria gli inquinanti solidi pi grossolani. A seguire un sistema di abbattimento delle polveri e dei detriti che tiene anche pulite le giranti e per ultimo il filtro aria vero e proprio, lavabile e di lunga durata. Da segnalare che, a differenza dei motori monocilindrici, in questo caso la lubrificazione di tipo forzato con cartuccia filtrante per mantenere sempre pulito lolio, soluzione peraltro presente anche sul tubo di alimentazione per impedire che eventuali inquinanti solidi del carburante possano andare a penalizzare il funzionamento dellunit.
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Le versioni Snow dei Briggs&Stratton ad albero orizzontale evidenziano comandi azionabili anche con i guanti. Anche i lubrifcanti risultano dedicati
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Da outsider a
Per la seconda volta Bkt si presenta a Bologna. Nel giro di due soli anni il Marchio indiano diventato uno dei pi importanti player del mercato nazionale ed europeo
PROTAGONISTI
AgriMax Fortis
AgriMax Teris
AgriMax Rt 657
AgriMax 955
kt, acronimo di Balkrishna Industries Tyres, rilancia. A due soli anni di distanza dal suo primo esordio italiano e a 25 anni di distanza dalla sua fondazione, si presenta a Bologna con una gamma completa di prodotti e, soprattutto, con una immagine forte e consolidata in termini di qualit del prodotto, la peculiarit che pi di ogni altra ha permesso ai prodotti indiani di conquistare rapidamente ampi spazi su tutti i mercati europei. Non a caso il Marchio indiano prevede di raggiungere gli 811 milioni di dollari di fatturato nel 2012 e i mille e 67 milioni del 2013, volumi che dovrebbero permettere di superare nel 2020 la soglia dei due miliardi di dollari, obiettivo cui peraltro guarda anche limminente apertura del quarto stabilimento Bkt ubicato Bhuj nel Gujarat, Regione affaccia-
ta sullOceano Indiano. Il nuovo polo industriale occuper una supercie di oltre 110 ettari, di cui 60 dedicati alla sola ricerca e sviluppo. Con le sue 120 tonnellate di capacit annue ha sulla carta le potenzialit per aumentare dell80 per cento le produzioni complessive del Gruppo. Nellattesa la Casa si presenta allEima con la gamma attuale basata su quattro diversi modelli della serie AgriMax, gli Rt 657 e 955, i Fortis e i Teris, oltre che sulle gomme serie MultiMax Mp 513 e RideMax Fl 693 M. Gli Rt 657 sono radiali destinati a equipaggiare i trattori di media potenza e quindi trovano della durata e nel comfort di lavoro le loro migliori peculiarit, doti peraltro riproposte anche dagli Rt 955 che per si orientano alle macchine agricole dedite alle lavorazioni interlari, sprayer in primis. I Fortis,
come lascia intuire il nome, sono le gomme di punta in termini prestazionali, studiate per far fronte alle esigenze di motricit dei trattori di potenza superiore ai 220 cavalli, ma anche per muoversi in campo in maniera il pi morbida possibile cos da preservare al massimo i terreni dai compattamenti. Nella stessa direzione guardano ovviamente anche i pneumatici serie Teris, anche loro destinati a sostenere sforzi particolarmente impegnativi ma andando a equipaggiare le grandi macchine da raccolta, quelle stesse che operano sempre in abbinamento a un trailer capace di elevate portate sul quale si possono montare i Bkt RideMax Fl 693 M, gomme progettate espressamente per i rimorchi e quindi in grado di garantire la massima galleggiabilit in campo e bassi assorbimenti energetici su strada. A chiudere al gamma gli ultimi nati della Casa, i pneumatici serie MultiMax Mp 13 di impostazione semi industriale. Si tratta infatti di gomme orientate a supportare i sollevatori telescopici e le pale gommate di ultima generazione e quindi progettate guardando con particolare attenzione alla robustezza delle spalle e dei talloni oltre che alla resistenza alle perforazioni della carcassa, non a caso rinforzata da speciche cinture di acciaio.
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Sempre in segno
POSITIVO
Anche per il 2013 Goodyear punta sui suoi pneumatici serie +, gli R e gli H, per confermarsi fra i leader di mercato. Sia a livello commerciale sia in termini tecnologici
Optitrac Dt 800
Optitrac Dt 806
Optitrac Dt 812
Optitrac Dt 824
prima vista sono tutti uguali. Neri e con un buco al centro. Difcile per un neota distinguere un pneumatico dallaltro, soprattutto se non ha la possibilit di osservarli con attenzione e da vicino. Potendo contare invece su tale possibilit come per esempio accade durante le ere, ci si pu rendere conto che le differenze ci sono e anche evidenti. Non c infatti un solo costruttore che non proponga un disegno dei ramponi proprio e personale e lo stesso vale anche per il fondo dei battistrada. Se poi oltre a guardare si ha la possibilit di provare, ecco che le differenze si esaltano ancora di pi permettendo di capire quali sono i pneumatici al top in termini di prestazioni e quali invece quelli di meno performanti. I Goodyear serie Optitrac n dal loro primo apparire si sono subito inseriti nella prima fascia, posizione assegnata loro da quelle migliaia di agricoltori che ogni giorno li usano per lavorare e che stata recentemente ribadita con il lancio dei pneumatici serie R+ e H+, con i primi concepiti per equipaggiare i trattori di potenza compresa fra io 120 e i 300 cavalli e in grado di muoversi su strada a velocit di 65 chilometri allora. Grazie alla loro struttura radiale di seconda generazione e al grande volume daria interno, non a caso la sigla R richiama il vocabolo inglese air, possono anche operare a bassa pressione senza che ne vengano penalizzate le capacit di carico o di trazione. I talloni costruiti sulla base della tecnologia Aero Tie-In evitano in effetti qualsiasi rischio di slittamento fra acciaio e gomma e ci, in abbinamento alle cinture rinforzate con kevlar, garantisce anche in termini di durata. Analoga struttura ma diverse dimensioni per gli Optitrac H + Combine dal prolo asimmetrico e caratterizzati da una profondit del battistrada particolarmente pronunciata per abbinare eccellenti capacit di trazione a superiori propriet autopulenti. La mescola del battistrada inoltre stata studiata in funzione della resistenza allabrasione e ci, oltre a permettere di lavorare anche sui terreni pi pietrosi senza temere danneggiamenti, garantisce circa la durata della gomma. La gamma + di Goodyear riunisce in denitiva gli Optitrac top di gamma della Casa, fermo restando che per lofferta del Marchio americano ben pi alta andando ad abbracciare oltre cento diverse misure distribuite sulla base di sei famiglie di prodotto che si differenziano fondamentalmente fra loro in termini di larghezza. Lattacco in effetti dato dagli Optitrac 800, orientati alle coltivazioni interlari, quindi agli sprayer, e in grado di marciare su strada a 50 allora, gomme cui si possono afancare i Dt 806 nel caso le macchine da equipaggiare non siano sprayer ma trattori specializzati. Progettati per essere inseriti su assi traenti possono sopportare medi livelli di potenza cedendo il passo, qualora le prestazioni del trattore salissero, agli Optitrac Dt 812 ribassati in barra 70, con talloni Aero Tier In e cinture rinforzate con kevlar, sicuramente le gomme pi versatili prodotte da Goodyear. Ulteriore salto di qualit gli Optitrac Dt 818 e 824, rappresentanti della seria Super Larga. Con tali gomme possibile operare a pressioni ridotte senza penalizzare le capacit di carico ma giovandosi di aree di appoggio a terra superiori, possibilit che viene poi ulteriormente enfatizzata dagli Optitrac Dt 830, i SuperVolume la cui capacit di carico pu arrivare a sorare le 12 tonnellate mantenendosi inalterata sia a velocit dellordine dei 40 allora sia a 50.
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Optitrac Dt 830
Optitrac H+
Optitrac R+
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CODICE D
Le versioni 2012/2013 dei Michelin MachXBib, il pneumatico di punta della Casa francese, risultano tutte omologate con il codice di velocit D, quello che abilita a marciare su strada anche a 65 allora
Velocit in
ttualmente Michelin distribuisce otto misure dei suoi pneumatici MachXBib, gomme disponibili con diametri di calettamento compresi fra i 28 e i 42 pollici e ribassate no a barra 55 destinate a equipaggiare i trattori di pi elevata potenza impegnati in lavorazioni pesanti del terreno e che quindi devono esercitare coppie traenti molto elevate. Strutturati sulla base della carcassa radiale Michelin nota per la sua afdabilit e resistenza, garantiscono una buona essibilit dei anchi e un saldo ancoraggio dei talloni sui bordi del cerchione. Come la maggior parte dei prodotti Michelin destinati a equipaggiare le macchine agricole di alta potenza, i MachXBib possono in effetti appiattirsi sul terreno in maniera omogena e uniforme andandosi ad ancorare in maniera salda e diretta con i ramponi, ma senza sprofondare nel momento in cui anche il fondo del battistrada va ad appoggiarsi al suolo. Ci grazie anche allarchitettura della zona di sommit del battistrada che permette una pi ampia impronta al suolo con conseguente ripartizione ottimale dei carichi. Ne derivano un maggior rispetto dei terreni e una pi alta produttivit in aratura con un codice di velocit D che , quando permesso dalla normativa vigente, permette di circolare no a 65 chilometri allora in piena sicurezza e senza dar luogo a fenomeni di instabilit in curva. Va ricordato a tale proposito che in alcuni Paesi europei i trattori possono marciare anche a 50 o pi chilometri allora se caratterizzati da soluzioni tecniche speciche orientate alla sicurezza, quali, per esempio, gli assi anteriori sospesi ed equipaggiati con freni dedicati. Indipendentemente dalla velocit di punta ammessa dal Codice i pneumatici MachXBib garantiscono sempre su strada un ottimo grado di comfort grazie a un appoggio progressivo e morbido dei ramponi sul manto asfaltato.
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ai trattori preposti a tali attivit di esprimersi al meglio. Ultimi, ma non ultimi, i pneumatici serie CerexBib, specici per le trincia e le mietitrebbia, macchine pesanti e potenti che lavorano spesso sui fondi pi difcili. Sono i soli pneumatici di settore sul mercato che lavorano a meno di due bar di pressione, garantendo unimpronta al suolo del 20 per cento superiore rispetto a un pneumatico di tecnologia tradizionale.
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Progetti EUROPEI
Da Adr una nuova serie di freni siglati 400 derivanti dallesperienza maturata in campo industriale. Sono gi predisposti per integrare i sistemi abs e hanno anche superato tutte le pi recenti omologazioni europee previste nei vari Paesi
ssali, freni e sospensioni., Questi, in sintesi, i tre loni di attivit su cui il gruppo Adr basa il proprio core business, tre differenti linee di prodotto che spesso si integrano fra loro e che, proprio a causa delle interazioni tecnico-prestazionali in essere, sono anche progettate e sperimentate da un unico reparto, coordinato e diretto dallingegner Sergio Frigerio. A lui si devono anche gli ultimi due progetti rmati Adr, lassale autosterzante All in One voluto per superare i problemi di manovrabilit del rimorchio normalmente indotti da tutti gli autosterzanti e la nuova serie freni 400, derivata dalle esperienze maturate dal Gruppo in campo industriale. I freni industriali, afferma Frigerio, e quelli agricoli no a ieri erano diversi per strutture e capacit frenanti, con i secondi, i freni agricoli, concepiti per garantire la loro efcacia anche se usati in situazioni ambientali difcili o carenti di manutenzione. I freni industriali sono invece progettati in unottica pi prestaziona-
Sergio Frigerio, direttore ricerca, sviluppo e prove del gruppo Adr le, sia in considerazione delle velocit elevate raggiungibili su strada, anche cento chilometri lora, sia per la necessit di assicurare lunghe percorrenze senza manutenzione. Ora, con la nuova serie 400, abbiamo ini-
ziato unopera di progressivo avvicinamento delle caratteristiche costruttive e prestazionali dei freni agricoli a quelle dei freni industriali cos da proporre gruppi caratterizzati da elevate prestazioni, grande afdabilit e, soprattutto, gi predisposti per labs, gi obbligatorio in Europa per i veicoli industriali, ma indubbiamente di grandissima utilit per la sicurezza anche degli agricoli, che spesso operano in condizioni di aderenza molto precarie. Freni pi potenti e tecnicamente pi avanzati quindi. S, ma non solo. Lunicazione di buona parte della componentistica tra i vari freni di questo nuovo gruppo apporter grandi beneci anche agli allestitori operanti sia nellagricolo sia nellindustriale in quanto minimizzer molte delle problematiche legate sia alla gestione dei ricambi sia allaccessoristica dimpianto, che attingendo allarea automotive disporr di elementi di larga diffusione, facili da reperire a prezzi competitivi. Un altro argomento molto importante quello delle omologazioni. Assi frenanti gi omologa-
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ti dal fabbricante agevolano grandemente il costruttore del veicolo nelliter di omologazione del suo prodotto. I freni della serie 400 sono gi omologati secondo la direttiva Ece-R13 che sar obbligatoria per tutti i paesi comunitari dal 2014 e che gi oggi il passaporto per accedere sia ai mercati europei sia al resto del Mondo industrializzato. Sebbene, a differenza del veicolo industriale, il settore delle macchine agricole sia soggetto in ogni Paese a norme locali e quindi a omologazioni differenti, la Ece-R13 una credenziale di grande valore per passare le certicazioni Tuv in Germania, Utac in Francia o la nostra Motorizzazione Civile. Grazie a tali omologazioni e certicazioni, lallestitore non dovr differenziare gli assi in base al luogo di destinazione del rimorchio. Ci, ovviamente, giocher anche a favore dei costi di fabbricazione incidendo positivamente sui costi di produzione e, di riesso, sui prezzi nali dei prodotti. Altri vantaggi per lutente nale oltre alle prestazioni superiori? La durata nel tempo, garantita da guarnizioni frenanti di maggior spessore, un dettaglio che spesso sfugge allutente allatto dellacquisto, ma che rappresenta una voce importante nelleconomia di gestione del veicolo, che richiede fermi macchina pi frequenti per la manutenzione. Garantiti anche un funzionamento sempre efcace e progressivo, sia a ceppi nuovi sia usurati, e lassenza di vibrazioni e rumori, grazie alla progettazione e alla tecnologia da freno industriale. Elevata poi la protezione dalle aggressioni ambientali e dal fango, come si addice a prodotti per le macchine agricole, e, molto importante, dimensioni dei freni pi contenute a parit di prestazioni, rispetto ad altri prodotti concorrenti, cos da lasciare pi spazio al progettista del veicolo per pensare alle sue soluzioni costruttive soprattutto quando sono impiegati gli assi sterzanti o pneumatici di grande sezione.
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Titani in
MINIATURA
Da Norscot un Challenger Mt 765 C in scala uno a 32. La fattura nel complesso buona, ma visto il prezzo si potrebbe fare di pi a livello di dettagli e niture
Molto ben realizzato fatto il piccolo Challenger, ma migliorabile la riproduzione dei carrelli cingolati
orscot un costruttore statunitense specializzato nella riproduzione di macchine industriali, in particolare movimento terra e agricole. Ogni modellino realizzato con metallo pressofuso e si propone con funzionalit di standard ben superiore a quanto ci si potrebbe aspettare stando ai prezzi di listino, normalmente contenuti. Cofani e portiere apribili per esempio, piuttosto che motori curati anche nei dettagli. Non sfugge a tale impostazione il modello in scala uno a 32 del Challenger Mt 765 C, disponibile su internet fra i 65 e i 75 euro spese di spedizione a parte
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ed effettivamente ben riprodotto nella sua sionomia esterna, a livello di cingolatura di gomma e nei dettagli del cofano. Migliorabili invece le luci di lavoro superiori, la riproduzione del motore e anche quella dei carrelli, un po troppo semplici nella fattura. Discreta la cabina, anche se il diametro del volante fa apparire il comando pi simile a una cloche che a un vero sterzo. Da segnalare la presenza di un sollevatore posteriore di stampo statunitense e quindi molto diverso dai nostri, gruppo che per non impedisce di far portare al modellino eventuali attrezzature anche di produzione diversa da Norscot.
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a gamma T9 di New Holland non proposta in Italia in quanto abbraccia macchine isodiametriche con sterzo articolato le cui potenze possono arrivare no alle soglie dei 670 cavalli. Pesanti oltre 13 tonnellate, lunghi pi di sette metri e larghi tre, sono macchine affascinanti, ma che avrebbero non pochi problemi per muoversi sulle strade del Bel Paese. Proprio la loro assenza dai campi nazionali rende per quanto mai intriganti i loro modellini, nel caso specico rappresentati da un prodotto Ertl, costruttore americano operante pi nel settore del giocattolo che in quello delle riproduzioni da collezione. Anche il T9.390 proposto in queste pagine non sfugge a tale impostazione che, peraltro, giustica sia alcune carenze costruttive quali, per esempio, la mancanza di portiere o cofani apribili, sia limprecisione di alcune niture, soprattutto a livello di proiettori. Se invece lo si considera un giocattolo il T9.390 di Ertl vanta una buona robustezza e, soprattutto, un prezzo, fra i 20 e i 30 euro, che giustica ampiamente lo standard costruttivo, lo stesso che permette di utilizzare il modello quale buona base di lavoro per quegli appassionati che amano smontare e personalizzare i propri modellini.
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Lisodiametrico
Ertl rma la riproduzione in scala uno a 32 del trattore di attacco della famiglia T9 di New Holland, il modello T9.390, capace, dal vero, di scaricare in campo 390 cavalli
AMERICANO
Il New Holland T9.390 di Ertl costruto allinsegna della robustezza. Un giocattolo che non sgura se inserito in una collezione
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EPOCA Campagnolo 27
a ne della Seconda Guerra Mondiale lasci lItalia distrutta. Fabbriche disastrate, citt devastate e campagne depredate. Prive di risorse umane e mezzi di produzione. Allagricoltura mancavano in effetti i quasi tre milioni di uomini validi che lesercito aveva arruolato, pochi erano i trattori ancora funzionanti e limitate le possibilit per costruirne di nuovi. Fu in questo periodo che i meccanici di campagna compirono un prodigio fornendo agli agricoltori dei mezzi atti a far fronte alle necessit pi immediate, le famose carioche, semoventi costruite con quel che si trovava e dipinti con colori vivaci e accesi, in contrasto con il grigio che imperava nel settore.
Erano costruite partendo da una autovettura o da un camioncino esauriti, cio rottamati, cui si accorciava il telaio, si interponeva tra cambio e differenziale un riduttore e si montava un gasicatore per permettere un funzionamento a petrolio del motore. Cos facendo si otteneva un veicolo adatto a lavorare nei campi di potenza oscillante fra i 10 e i 20 cavalli, sufcienti a trainare una falciatrice, una seminatrice o un piccolo aratro oltre che per sarchiare, fresare e di muovere un rimorchio. Tre le categorie in cui erano divise tali macchine, tre stadi che ancora oggi le catalogano a livello collezionistico. Il primo stadio era in appannaggio a quei mezzi costruiti su una struttu-
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ra esistente ma modicata con linnesto di uno o pi parti provenienti da veicoli diversi. Al secondo appartenevano i veicoli messi insieme mediante meccaniche di diversa provenienza supportate da un telaio progettato ad hoc, mentre al terzo stadio facevano capo i mezzi progettati e costruiti come veri e propri trattori, ma predisposti a ricever al loro interno le parti nobili di altri veicoli non destinati allagricoltura. Non si sa quante carioche siano state costruite, ma nel 1955 la burocrazia ne riconosceva 15 mila contando solo quelle del primo e del secondo stadio. Campagnolo 27, sicuramente una delle pi evolute carioche dellepoca, apparteneva al terzo stadio e testimonia linventiva con la quale, negli anni che seguirono la Seconda Guerra Mondiale, tecnici di valore e abili meccanici seppero utilizzare parti di veicoli militari per creare mezzi agricoli di largo impiego. Non si tratt solo di assemblare residuati, ma di progettare ex novo dei veicoli allinterno dei quali inserire parti di recupero che, nel caso di Campagnolo 27, erano costituiti da un cambio di origine General Motors a cinque marce per velocit da due a 15 allora, un differenziale Bedford con semiassi slabili, un riduttore Spa e uno sterzo Chevrolet. Nuovi erano il motore Vm tipo 28 Da da 25 cavalli
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EPOCA Campagnolo 27
GENIACCIO ITALICO
Budrio una piccola cittadina nella pianura di Bologna. Per gli Studiosi la patria di Qurico Filopanti, lideatore del fuso orario, per gli Emiliani la patria di Giuseppe Donati, linventore dellocarina. A Budrio, nel 1920, nacque per anche lingegner Armando Testoni, uno dei tecnici pi prolici dItalia in termini progettuali. Laureatosi alluniversit di Bologna alla ne della Seconda Guerra Mondiale si lanci subito nella trasformazione di un consumato camioncino in un mezzo agricolo e cos costru la sua prima carioca. Subito dopo progett ex novo un carro dotato di un diesel Lombardini da 15 cavalli. Fece tutto in collaborazione col coetaneo ingegner Walter Brighenti assieme al quale si present alla Fiera di Verona del 1951 con la macchina denominata Airone. Il prototipo dest molto interesse, anche perch era il solo diesel italiano in una classe di potenza, quella dei 10-20 cavalli, dove dominavano i veicoli tedeschi dal costo molto pi elevato, ma il successo esigeva investimenti che i due soci non si sentirono di affrontare. Brighenti si trasfer cos a Bologna, mentre Testoni rest a Budrio dove, assieme a Francesco Martelli costitu la societ Testoni e Martelli per costruire un trattore del tutto nuovo. Il veicolo, chiamato Campagnolo, prevedeva un carro idoneo a supportare una motorizzazione diesel da 18 a 50 cavalli gestiti mediante particolari originali di veicoli militari disponibili presso i campi Arar, organismo statale che gestiva il materiale ex militare. Studi, progetti e collaudi si protrassero per mesi durante i quali la nuova Societ costru alcune carioche meno sosticate, sino a quando, mercoled 27 maggio del 1953 il primo Campagnolo da 18 cavalli motorizzato con uno Slanzi bicilindrico di mille e 336 centimetri cubi venne consegnato ad Adelmo Muratori, agricoltore di Calderara di Reno, a una ventina di chilo-
metri da Budrio. Due anni dopo venne costruito il modello 27, da 28 cavalli, mosso da un motore Vm e a seguire il 22 nel 1958, il 30 nel 1961 e il 40 e il 50 nel 1962. Nel 1963 lAzienda decise di sospendere la produzione per via della concorrenza da parte delle grandi Case nazionali e internazionali, ma lingegner Testoni non rest con le mani in mano. Si mise a progettare e costru la macchina che non cera, uno scavabietole proposto dapprima in versione trainata e poi semovente. Il mezzo poteva scaricare le bietole direttamente nel cassone dellautocarro e fu costruito in oltre un migliaio di esemplari che vennero afancati poi da fresatrici, caricatori e trampoli per trattare le coltivazioni del mais e scavalcare i lari dei vigneti. Alla ne degli Anni Sessanta, inizi poi a costruire componenti e macchine per il settore minerario che esport in Sud Africa, Germania, Russia e Svezia e nel 1988 intraprese la progettazione e la costruzione di macchine per le palicazioni, i sondaggi e i carottaggi che servirono per la costruzione di gallerie e metropolitane oltre che per il consolidamento di molti grattacieli ancora oggi svettanti nei cieli di Singapore e Hong Kong piuttosto che in Brasile, negli Stati Uniti e in Cina. Armando Testoni scomparve il 20 Novembre del 2005.
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raffreddato ad aria e i pneumatici da 5.5016 e 10-28 rispettivamente davanti e dietro. La macchina era lunga circa due metri e mezzo, larga un metro in meno e alta 180 centimetri per un peso di mille e 450 chili. Venne costruita per dieci anni dal 1953 sino al 1963 per complessivi 400 esemplari e fu proposta con sei diverse motorizzazioni per potenze di 18, 22, 27, 30, 40 e 50 cavalli. Il modello pi diffuso fu il 27 con circa 150 unit costruite negli anni dal 1955 al 1959. Dopo 30 anni, nel 1987, esistevano ancora in servizio almeno un centinaio di Campagnolo mentre oggi il loro numero si ridotto a poche decine, tutte a riposo nelle raccolte di appassionati con palato no e quindi in grado di apprezzare una macchina progettata e costruita con attenzione e cura oltre che con materiali di ottima qualit. Il modello proposto in queste pagine appartiene a Marco Zamboni, collezionista di Ferrara, e riporta la matricola 19.906. Venne consegnato il 16 giugno 1957 ad Armando Alvisi, colono del professor Giuseppe Lodi, di Zola Predosa in provincia di Bologna a un prezzo di circa un milione e 400 mila lire. Sul mercato collezionistico, la quotazione minima del Campagnolo oggi di 700 euro mentre la massima vale poco pi del doppio. William Dozza
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RELAX
Oroscopo di NOVEMBRE
ARIETE 21/3-20/4 Massima prudenza e maggior impegno nello svolgimento delle attivit lavorative. Occhio alle possibili scorrettezze da parte dei colleghi. Monitorare le uscite di denaro. Salute e forma sica discreta. Particolare serenit in amore. Buone probabilit per i single di incontrare lanima gemella. TORO 21/4-20/5 Opportunit interessanti di lavoro per chi non ha particolari ambizioni. Entrate di denaro ridotte al lumicino. Ridurre al massimo le spese. Periodo caratterizzato da irritabilit e stress. Consistenti dolori muscolari da non sottovalutare. Relazioni sentimentali burrascose per chi in coppia. GEMELLI 21/5-21/6 Difcolt lavorative di non facile soluzione. Pazienza e metodicit consentiranno il superamento delle problematiche. I guadagni saranno decisamente inferiori alle entrate. Ridurre gli acquisti. Stati di raffreddamento per i continui sbalzi di temperatura. Mese positivo in amore. CANCRO 22/6-22/7 Massima cautela nel lavoro. Possibili intoppi e risposte negative per chi svolge unattivit autonoma. Miglioramento delle entrate. Scrupolosit e abilit negli acquisti. Stato di salute scarso.Tosse fastidiosa e insistente. In amore massima cautela prima di esternare i sentimenti del momento. LEONE 23/7-21/8. Discussioni e malumori per chi lavora in team. Maggior chiarezza e precisione. Prudenza negli acquisti. Troppe uscite sconsiderate di denaro. Periodo carico di nervosismo e irritabilit che si tradurranno in emicranie e stati dansia. Rapporto di coppia da consolidare con possibili sorprese. VERGINE 24/8-22/9 Periodo faticoso. Troppi ostacoli da superare. Munirsi di tanta pazienza e obiettivit. Non male la situazione economica. Non perdere mai di vista il risparmio e la concretezza. Qualche disturbo allo stomaco. Attenzione ai cibi grassi e ai fritti. Periodo ideale per risolvere un problema di coppia. BILANCIA 23/9-22/10 Mese ideale per chi ha da tempo un obiettivo di lavoro da raggiungere. Situazioni complesse da risolvere per gli autonomi. Disponibilit economica in calo. Guadagni risicati. Ottimo periodo per la salute. Amore in discesa nelle coppie di vecchia data. Per i single inatteso innamoramento. SCORPIONE 23/10-22/11 Mese carico di tensioni e difcolt nel lavoro. Scarsa concentrazione. Meglio correre ai ripari. Risorse economiche pi che buone. Non disdegnare eventuali investimenti. Salute in calo. Attenzione agli sforzi improvvisi. Possibili strappi muscolari. Ridurre il fumo. Serenit in amore. SAGITTARIO 23/11-21/12 Ottime strategie e sorprendenti capacit intuitive per chi lavora in proprio. Proposte inattese per chi alle dipendenze. Buone probabilit di concludere ottimi affari. Stati di nervosismo per importanti decisioni da prendere. Si consiglia un maggior equilibrio psicosico. Lealt in amore. CAPRICORNO 22/12-20/1 Proposte innovative e ampliamento dellattivit per chi lavora in autonomia. Attenzione alle uscite di denaro particolarmente incontrollato. Possibile calo delle entrate. Emozioni di rabbia e tensione in particolare accumulo. Tachicardia in agguato. Amore particolarmente brillante per i single. ACQUARIO 21/1-19/2 Maggior comunicativa, spontaneit e pazienza per riorganizzare le attivit lavorative richieste. Interessanti novit per chi lavora a progetto. Applicare un maggior risparmio negli acquisti. Troppe uscite. Utile un elenco scritto delle spese irrinunciabili. In amore particolare passione, sincerit e lealt. PESCI 20/2-20/3 Realizzazione di progetti ambiziosi per i lavoratori autonomi. Speciale capacit, determinazione, creativit e simpatia. Situazione economica favorevole. La dedizione al risparmio rimane comunque una costante. Salute discreta. Forma sica in miglioramento. Niente di nuovo in amore.
CHISSENEFREGA
I medici del carcere hanno proibito al consigliere regionale del Lazio Franco Fiorito di mangiare le sue merendine preferite. La Rai ha deciso di cancellare dai suoi palinsesti Lisola dei famosi. Un gruppo di suore si incatenato davanti al Municipio di Napoli per chiedere di salvare i conventi minacciati dalla crisi.
STUPIDS ZONE
Il candidato alle presidenziali americane Mitt Romney ha tentato di aprire il finestrino di un aereo. Non riuscendo, ha chiesto perch fosse bloccato. Lex capitano della Costa Concordia Francesco Schettino ha ribadito a Giudici e superstiti del naufragio di aver dato il massimo la notte dellincidente.
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Krone Big M
Krone Big X
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