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UNIVERSIT CA FOSCARI DI VENEZIA

CORSO DI LAUREA INTERFACOLT IN

ECONOMIA E GESTIONE DELLE ARTI E DELLE ATTIVIT CULTURALI


(classe 13 - Scienze dei beni culturali) ANNO ACCADEMICO 2007/2008

TESI DI LAUREA

BJRK Videoclip, immagini e musica

RELATORE: PROF. ALESSANDRO TEDESCHI TURCO CORRELATORE: PROF. DAVID BRYANT

LAUREANDA: SOFIA GIRARDI MATRICOLA N. 801932

Bjork - Videoclip, immagini e musica by Sofia Girardi is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Italia License.

Today is the last day That Im using words


MADONNA Bedtime Story Dallalbum Bedtime Stories, Maverick/Sire 1994 Scritta da Bjrk, Nellee Hooper, Marius DeVries

INDICE
INDICE....................................................................................................5 Capitolo I - INTRODUZIONE.................................................................7
I.I. Il Videoclip Musicale................................................................................ 8 I.II. Bjrk ..................................................................................................... 16

Capitolo II - DEBUT.............................................................................27
II.I. Human Behaviour ................................................................................ 30 II.II. Venus As A Boy .................................................................................. 35 II.III. Play Dead........................................................................................... 38 II.IV. Big Time Sensuality ........................................................................... 39 II.V. Violently Happy................................................................................... 42

Capitolo III - POST ..............................................................................44


III.I. Army of me.......................................................................................... 46 III.II. Isobel.................................................................................................. 51 III.III. Its Oh So Quiet................................................................................. 54 III.IV. Hyper-Ballad ..................................................................................... 57 III.V. Possibly Maybe.................................................................................. 60 III.VI. I Miss You ......................................................................................... 64

Capitolo IV - HOMOGENIC .................................................................66


IV.I. Joga .................................................................................................... 70 IV.II. Bachelorette....................................................................................... 73 IV.III. Hunter ............................................................................................... 78 IV.IV. Alarm Call......................................................................................... 82 IV.V. All Is Full Of Love .............................................................................. 84

Capitolo V - SELMASONG e VESPERTINE.......................................92


V.I. Ive See It All........................................................................................ 98 V.II. Hidden Place .................................................................................... 101 V.III. Pagan Poetry ................................................................................... 103 V.IV. Cocoon ............................................................................................ 105

Capitolo VI - GREATEST HITS, FAMILY TREE e MEDLLA .........109


VI.I. Its In Our Hands............................................................................... 114 VI.II. Nature Is Ancient ............................................................................. 116 VI.III. Oceania .......................................................................................... 118 VI.IV. Who Is It (Carry My Joy on the Left, Carry My Pain on the Right) . 121 VI.V. Triumph Of A Heart ......................................................................... 124 VI.VI. Where Is The Line .......................................................................... 126
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Capitolo VII - DRAWING RESTRAINT 9 e VOLTA ..........................129


VII.I. Earth Intruders .................................................................................133 VII.II. Innocence........................................................................................137 VII.III. Declare Indipendence ....................................................................140 VII.IV. Wanderlust.....................................................................................144 VII.V. Dull Flame of Desire .......................................................................149

BIBLIOGRAFIA..............................................................................153
Bibliografia................................................................................................153 Articoli su quotidiani e riviste ....................................................................154 Siti Web ....................................................................................................155 Bjrk Discografia ...................................................................................157 Bjrk Videografia ...................................................................................158 Videoclip citati...........................................................................................159 Film Citati..................................................................................................160

I WOULD LIKE TO THANK ..............Errore. Il segnalibro non definito.

Capitolo I

INTRODUZIONE
Se qualcuno strappava la pagina della rivista su cui sta una foto e lattaccava sul frigorifero, ecco, quello era il museo, il museo privato di qualcuno1.

Tre sono i principali motivi che mi hanno spinto ad analizzare con estrema accuratezza la videografia e la carriera di Bjrk, una delle pi interessanti personalit che il mondo della musica contemporanea vanti. Il primo senzaltro che amo la musica, i video, il cinema, la fotografia tutto quanto ruota intorno al mondo dellarte riprodotta e dello star system. Non che io stimi il settore dellintrattenimento e dello star business di massa. Al contrario, la mercificazione e lomologazione che esso spesso e volentieri produce danneggia fortemente il grande potenziale che detiene, ovvero lopportunit di divulgare con estrema facilit opere darte di altissimo valore senza vincolanti obblighi spazio-temporali. In qualche caso, infatti, proprio lo star system a proporre alcuni tra i pi interessanti esempi di arte pop contemporanea. Se da un lato esigenze ludiche e commerciali spingono levoluzione di alcuni progetti, dallaltro altissime competenze tecniche e artistiche garantiscono prodotti di alta manifattura non trascurabili. Il secondo motivo che ho sempre trovato il videoclip musicale, come pure la pubblicit, il cinema, il teatro, unarte su commissione, ovvero depositario di quelleredit che si tramanda dallorigine dei tempi e che evidenzia la capacit lintegrit di unartista di fronte a richieste esterne. Infine non posso trascurare un aspetto fondamentale come lo leconomia e il suo rapporto con larte. Quando sopra detto, infatti, mette in luce come laspetto economico sovrasti tuttora laspetto artistico nelle scelte di produzione di arte odierne, senza per sacrificarle. Al contrario, molto spesso e grazie a lavori su commissione, ragioni economiche incrementano le opportunit di creazione e diffusione di arte riprodotta. Mi riferisco al mondo della fotografia che oggi come oggi lavora prevalentemente nel settore nella moda. Ma penso anche alle odierne composizioni di musica classica, scritte e dirette per accompagnare dei film. Ci, se spesso va incontro al semplice gradimento della massa, a volte invece si distingue per originalit e valore.

David LaChapelle, Catalogo Mostra, Giunti, Firenze 2007. 7

I.I. Il Videoclip Musicale


Il fine prioritario di ogni saggio che si propone di affrontare con chiarezza e precisione lesteso fenomeno del videoclip sembra essere di tracciare una definizione breve e lineare di video musicale. Ogni tentativo appare per inefficiente, in quanto tronca un fenomeno tanto esteso e vario da non poter essere circoscritto ai criteri precisi che delimitano una definizione. Il videoclip anzitutto unampia piattaforma di sperimentazione che basa il proprio essere sui mezzi multimediali. Il termine stesso, composto da video e clip2, espone con efficacia la base fondante del videoclip: ritagli di video maneggiati,montati, creati, modificati; ogni soluzione potenzialmente valida. Esattamente come in pittura, dove la tela si propone luogo dincontro per infinite combinazioni dimmagini e colori tecnicamente realizzabili, anche il videoclip non si pone limiti. Come sostegno il videoclip prevede procedimenti, dispositivi e mezzi per la trasmissione, ricezione e visualizzazione a distanza dimmagini o dati, ma non risulta vincolato da alcuna struttura o forma rigida. Il videoclip musicale altro non se non un frammento di audiovisione regolato a piacimento dai propri autori, in lunghezza, velocit, ritmo, cromia, ecc. Essendo mezzo audiovisivo, il videoclip inevitabilmente composto da componenti audio e da componenti visive. Un doppio binario dintervento dunque insito in tale forma. Nel caso del videoclip musicale, se non nel caso della video arte ad esempio, il fattore musicale essenziale e fondamentale, essendo lelemento primario e scatenante nel processo di sviluppo di un video. Proprio grazie a tale conformazione svincolata da regole precise, il videoclip musicale ha saputo ben presto assorbire e fare propri stilemi provenienti da ogni ambito artistico e culturale: prioritariamente si appropria delle tecniche audiovisive della televisione, successivamente ampliate da stilemi narrativi provenienti dal cinema e da elementi derivanti dal mondo dellarte, onnicomprensiva di pittura, scultura, videoarte, fotografia, graphic design. Infine il videoclip guarda anche al mondo dello spettacolo dal vivo a cui ruba pratiche del teatro e della danza. Con il progredire rapido della tecnologia inoltre, a supporto della costante sperimentazione della videomusica si inseriscono coerentemente tecniche videoamatoriali nonch principi estetici virtuali dei videogame e della rete. Punto fermo del videoclip musicale perci la totale contaminazione di ogni genere artistico, che trova pacifica convivenza in complessi artefatti comunicativi sorti in un sistema mediale altamente competitivo. Destinati allinarrestabile flusso
2 Ritaglio

in inglese.

televisivo infatti, il videoclip, alla stregua delle pubblicit, deve tener presente la necessit di resistere alle costanti e ripetute messe in onda. Grazie ai cinque minuti che solitamente la sua durata, il videoclip deve riuscire a guadagnarsi lattenzione dello spettatore emergendo da quello che il suo contorno, lassiduo trasmettere televisivo. Con lo stesso principio che caratterizza le pubblicit, la necessit del videoclip distinguersi, differenziarsi, restare nella memoria di chi guarda. Proprio tale necessit spinge il videoclip come forma breve della comunicazione ad assorbire ogni tipo di stimolo utile a catturare lattenzione, indifferentemente dalla provenienza. Interessante a tal punto, per chiarire la vastit del fenomeno del videoclip e laltissimo livello di sperimentazione insito nel suo sviluppo, individuare gli obiettivi e gli scopi perseguiti. La nascita e lorigine dei videoclip si deve infatti principalmente a strategie di marketing discografiche: Il videoclip una forma breve della comunicazione audiovisiva il cui linguaggio si sviluppa in relazione allesigenza di promuovere un bene di consumo effimero e immateriale, la musica3. La definizione che Paolo Peverini d nel suo saggio interamente dedicato al videoclip, uno dei primi nel panorama italiano, non esclude il prioritario scopo commerciale. Una precoce idea di videoclip nasce infatti intorno agli anni 604, quando le case discografiche integrano la limitata presenza fisica dei propri musicisti con filmati di performance live da divulgare attraverso il mezzo televisivo. Con laumentare della diffusione della televisione in tutto il mondo, tale soluzione si rivela pi che vantaggiosa: con un investimento minimo, la presenza della band o del musicista cresce esponenzialmente, e con una relativa facilit di circolazione, si estendeva ben oltre i confini geografici controllabili dalle case discografiche. A conti fatti, dunque, data la crescente espansione del mezzo televisivo, le strategie discografiche tendono ad allargare il proprio spettro di competenza oltre lovviet della radio, canale esclusivamente musicale. La televisione permette infatti di agire anche sullimmagine del musicista, trasformandolo in divo. Ufficialmente, per, solo a partire dagli anni 80 il videoclip si impone come fenomeno riconosciuto e affermato5: la nascita di MTV e il suo imminente successo flettono le strategie discografiche a favore dellutilizzo del videoclip come mezzo prioritario di promozione musicale. Tecnicamente, dunque, un video musicale fondamentalmente una pubblicit: una pubblicit della musica, del musicista che la
PAOLO PEVERINI, Il videoclip. Strategie e figure di una forma breve, Meltemi, Roma 2004, p.11. 4 Ivi pp.19-20. 5 Ivi p.23. 9
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suona, dellalbum in cui contenuta ma anche della casa discografica che la produce. Tutto questo, per, presentato in modo non esplicito, non consono alle tipiche pubblicit televisive. Quello che vende una casa discografica infatti un bene immateriale, ovvero la musica, registrato su un supporto oggettivo come lo un disco, un cd, una musicassetta. Tutte le strategie di marketing discografiche non possono dunque scollarsi dal presupposto che quello che cercano di vendere un bene intangibile, appartenente al pi ampio settore culturale. Le leve su cui agiscono le case discografiche, infatti, sono piuttosto indirizzate a rispondere ad una domanda specificatamente darte. In tal senso, la discografia sfrutta leffetto dipendenza da arte per incentivare le potenziali vendite. Attraverso una capillare diffusione, gratuita in radio e televisione, gli ascoltatori imparerebbero a conoscere il brano, apprezzarlo e gradualmente a desiderarlo, venendo indotti ad appropriarsene acquistando il cd. Economicamente parlando, lutilit marginale del consumo darte crescente; lutilit totale del consumo darte aumenta in maniera pi che proporzionale allaumento del consumo. Con questa funzione di utilit il desiderio di cultura non trova mai un punto di saturazione6. Il videoclip adempie dunque il ruolo di coprire il lancio del brano in televisione oltre la normale distribuzione radiofonica, con il vantaggio aggiunto di influire sulla definizione dellimmagine del musicista. La costruzione di unimmagine coerente e accattivante, con un target coincidente a quello musicale, di fondamentale importanza nelle strategie di promozione discografica e il videoclip uno dei principali strumenti utilizzati a tal fine. Dato infatti che la domanda [di arte] non concentrata, ma distribuita nel tempo7 la fidelizzazione della clientela, ovvero la creazione di approvazione verso il musicista, cruciale. Questultimo aspetto per non sempre perfettamente gestibile dalla casa discografica. Sotto questo profilo sono pi che evidenti grosse differenziazioni di tipo promozionale scisse tra produzioni unicamente commerciali e progetti pi di nicchia, con notevoli riscontri anche nella produzione dei videoclip. Come sopra accennato, accade solitamente che il target di destinazione del videoclip sia coincidente con il pubblico del musicista-band, cos che ad alti tassi di sperimentazione musicale corrisponde unalta sperimentazione anche visiva. In alcuni casi, come per i videoclip di musica hip hop o rock, si attestano alcune caratteristiche che, riproposte senza grandi variazioni, concorrono a ricreare nel clip la precisa estetica del genere musicale.

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GUIDO CANDELA, ANTONELLO SCORCU, Economia dellarte, Zanichelli, Milano 2004 p. 35. Ibidem. 10

Come sostiene il giornalista Roy Trakin8 infatti il video rock ha rapidamente sviluppato una serie di clich []. Naturalmente lo stesso rock fatto da un numero limitato di riff e quindi non stupisce che il vocabolario video sia altrettanto limitato9. Un discorso a s stante merita invece il caso delle teen-band, dove lobiettivo colpire un pubblico adolescenziale e favorire la creazione di mode. Il gioco interamente governato dalla case discografiche che propongo spesso musica dallo scarso valore qualitativo affiancata a modelli di comportamento di immediata presa nei confronti del pubblico giovanile. Ci, se di successo, emana un complesso effetto moda che va ben oltre la mera sfera musicale andando a invadere praticamente ogni altro genere di consumo adolescenziale. In tal caso larticolato piano marketing studiato dalle case discografiche per le teen-band comprende solitamente un ampio spettro di articoli di merchandising. In tale categoria rientrano per tutti esempi che incidono sulla societ, pi che musicalmente, come fenomeno di costume e immagine. La vera leva su cui ruotano questi fenomeni, fra cui rientra anche il videoclip, infatti la costruzione di unimmagine che eccede, di immediata riconoscibilit e di facile comprensione da proporre ad un pubblico di massa. Il videoclip sinserisce dunque con coerenza a definire o ridefinire limmagine stessa che il musicista vuole dare di s. Madonna, vera icona del trasformismo, utilizza il videoclip come base prioritaria per ridefinire i suoi continui cambiamenti dimmagine attestandone efficacia e potenza. Da mero strumento promozionale, il video diventa presto piattaforma versatile dove riversare mire anche artistiche. Una connessione sempre pi stretta tra musica e video favorisce entrambe, generando in simbiosi valori artistici pi elevati. Linterazione, inoltre, tra professionalit diverse, riunite per la generazione di videoclip, favorisce sempre pi sulloriginalit e la complessit delle opere proposte. Tanto quanto, ovviamente, il clip riesce ad emergere per qualit e innovazione, tanto pi ne guadagna lartista titolare in immagine. Il videoclip quindi, nato come semplice mezzo promozionale addizionale rispetto ad altre pratiche gi consolidate, diventa con il tempo un aspetto fondamentale e insostituibile per la definizione e laffermazione di band e musicisti. Il video permette di guidare lidea che il pubblico si costruisce nei confronti del proprio idolo: diventa parte integrante dellopera dellartista, importante tanto quanto la musica stessa. Prioritariamente consente di allargare lo spettro
Nella rivista Videofile, citata da DOMENICO LIGGERI, Musica per i nostri occhi Storie e segreti dei videoclip, Bompiani, Milano 2007, p.444. 9 Ibidem. 11
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percettivo dalla dimensione uditiva a quella visiva. La vera innovazione, dunque, sta nel creare un ulteriore e pi stretto punto di contatto tra star e pubblico oltre la dimensione collettiva del live. Il videoclip, infatti, consente di assistere a performance del musicista direttamente dallo schermo televisivo, portando perci lesperienza di solito collettiva dellincontro con la star, ad una dimensione domestica pi intima e personale. Limpressione che il videoclip produce la sensazione di usufruire un canale diretto e privilegiato di comunicazione con lartista, che espone visivamente il proprio brano musicale coerentemente rispetto alle intenzioni originali. per questo fondamentale aspetto che solitamente il videoclip automaticamente attribuito al musicista titolare del brano che accompagna. Per diversi anni, infatti, i veri creatori dei videoclip, cio i registi, si sono trovati nascosti e dimenticati, celati dietro alla potenza delle loro opere, riversata esclusivamente sul nome del committente. dal 2003, con la pubblicazione dei primi tre capitoli di Directors Label DVD Series10, serie dedicata ai videoclip musicali, che lattenzione verso tali opere si sposta dal nome dellartista a quello del regista. La serie, infatti, ha lobiettivo di proporre ed esporre attraverso unampia videografia, i nomi dei registi pi influenti nel panorama del videoclip mondiale. Directors Label Series ha dunque il grande merito di dare ufficiale riconoscimento al videoclip musicale come forma artistica autonoma e autosufficiente e legittimando una serie di autori che hanno basato il loro percorso artistico su tale forma breve. Non possono pi passare inosservate le audaci doti di abili assimilatori mediali in grado di generare multiformi videoclip, sintesi ideale di arte, tecnica e intenti commerciali. La capacit sempre pi diffusa di confezionare un prodotto resistente ai ripetuti passaggi televisivi, per nulla scontato e capace di riunire in una eccellente sintesi tutte le arti riprodotte non pu che essere indice di un elevato grado di maturit raggiunto dal videoclip come mezzo di comunicazione e forma artistica. Le prime otto uscite di Directors Label Series sono dedicate alle videografie di Chris Cunningham, Michel Gondry, Spike Jonze, Jonathan Glazer, Mark Romanek, Stphane Sednaoui e Anton Corbijn, autori di alcuni dei video pi importanti e rappresentativi della videomusica. Directors Label Series testimonia inoltre un ulteriore passo verso lautonomia mediale del videoclip. Attraverso la commercializzazione della serie in dvd, alla stregua di un cd musicale o un dvd live, i video escono dalla limitante programmazione televisiva per conquistarsi ambiziosamente uno spazio proprio. Riversandosi su un supporto concreto come il dvd, il videoclip ha dimostrato

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LIGGERI, Musica, p.307 e in www.directorslabel.com

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ulteriormente la propria forza e potenza, proponendosi come un prodotto artistico altamente autosufficiente da un lato e pienamente commercializzabile dallaltro. Il videoclip musicale si trova cos a essere un ottimo compromesso tra presupposti artistici e finalit economiche. Dal punto di vista artistico, la destinazione televisiva lo rende un prodotto artistico fruibile e diffuso, sebbene altamente influenzato da mire economiche. Non rinchiuso entro codici concettuali indecifrabili, il videoclip si configura come unopera artistica prettamente inserita nella dimensione pop. Sfruttando i canali di riproduzione di massa e le proprie tecniche, il videoclip, come in generale tutta larte pop, riesce a far dialogare larte delite con larte pop. Nella visione di Arnold Hauser11 larte pop conserva i presupposti artistici e culturali tipici dellarte elitaria, con la presunzione di non avere limiti di comprensione e perci colpire un vasto pubblico come riesce larte popolareggiante. Il videoclip non pu per essere considerato un prodotto dellindustria del divertimento, cio una creazione consapevolmente sviluppata e accuratamente organizzata12 com larte popolareggiante. Il videoclip, come forma, non si pone il limite di seguire procedure fisse e codificate, ma piuttosto opera secondo un principio anarchico slegato dalle convenzioni, verso una costante ricerca dinnovazione e sperimentazione. Larte pop inoltre accetta le cose della realt, anche se con un sottofondo ironico e parodistico, come cose con le quali ci si deve arrangiare13 e si delinea come una critica alla societ contemporanea: tramite ladozione passiva degli stili di massa non ne propone una benefica accettazione, ma piuttosto tende a mettere in mostra lalienazione della societ attuale14. Alcuni dei pi importanti videomakers, come ad esempio Michel Gondry, Chris Cunnigham, Floria Sigismondi ma anche Spike Jonze, sviluppano ogniuno a modo proprio un profondo ma imparziale attacco alla societ odierna. Larte pop inoltre decisamente vicina al dilettantismo, inteso come margine per la perdita di un rigido accademismo esecutivo, alla coproduzione, lasciando sempre ampi margini di contaminazione, e allanonimato. Il videoclip accoglie tutti questi presupposti come principi fondanti. Similarmente al videoclip, anche la fotografia negli ultimi decenni ha seguito una strada tendenzialmente pop e compromessa da mire economiche. Ci, anzich abbattere le sfumature artistiche impresse in tali discipline opera a favore di una diffusione riprodotta su larga scala. La diffusione televisiva di massa concorre a favorire il successo del videoclip musicale. Schiere di sostenitori e intenditori sorgono ben presto sulla scia del
ARNOLD HAUSER, Sociologia dellarte, Einaudi, Torino 1977, p.112. ibidem. 13 HAUSER, Sociologia cit., p.115. 14 Ivi, p.116. 13
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successo di MTV. Da prodotto artistico derivato, cio da opera creata a supporto della musica, il vero prodotto da vendere, il videoclip guadagna presto unautonomia espressiva considerevole. La mancanza di dialoghi e laccompagnamento musicale, accompagnati a filmati spesso privi dintenzioni narrative, premono a favore di un approccio intuitivo, piuttosto che intellettuale, al videoclip. Tale circostanza svincola la videomusica da un concettualismo esasperato, elemento che contraddistingue molti settori dellarte contemporanea, rendendolo particolarmente agevole e non autoreferenziale. Sotto il profilo economico, il videoclip musicale precisamente una pubblicit televisiva. Come gi detto, il prodotto che vende il videoclip musica, quindi intangibile. Limpossibilit di esibire tale prodotto ha dato al videoclip la possibilit di crearsi unautonomia espressiva considerevole e di distinguersi con maggior evidenza rispetto alla pubblicit televisiva. Non risulta strano che molti tra i pi famosi videomakers siano anche autori di importanti campagne pubblicitarie televisive: le capacit acquisite dai registi nei confronti delle necessit televisive permettono agevoli scambi tra le parti. Ma il flusso di contaminazione tra videoclip e altre forme artistiche non procede in modo monodirezionale. Il videoclip si conferma piattaforma versatile di contributi e apporti ma si impone anche come autorevole fonte di influenza. Cinema, televisione, arte e teatro assorbono dai videoclip stratagemmi narrativi, espedienti tecnici e principi estetici. Del resto, sono gli stessi videomakers, i pi importanti e affermati come Michel Gondry, Jonathan Glazer, David Fincher e Mark Romanek, a transitare dal piccolo al grande schermo portando con s stilemi tipici della videomusica. Fight club15, con le sue inserzioni grafiche, sezionamenti urbani, inquadrature di scorcio, montaggio veloce e sincronia musicale ai brani dei Dust Brothers, forse uno degli esempi pi immediati dellinfluenza stilistica derivante dai videoclip musicali. Altri registi cinematografici, come ad esempio Guy Ritchie o Sofia Coppola16, sviluppano fin dagli esordi lestetica contaminata del videoclip. In televisione, sempre pi spesso telefilm e sit-com introducono momenti unicamente musicali allinterno degli episodi simili ad autentici videoclip che molto spesso arrivano a lanciare il successo di brani musicali. Infine, lo stesso momento del live ad essere influenzato dal videoclip: visual proiettati su enormi schermi davanti
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Fight Club (USA 1999) di David Fincher. Entrambe, sebbene operino prevalentemente in ambito cinematografico, sviluppano contatti e collaborazioni non trascurabili con il mondo musicale e della videomusica. Guy Ritchie sposa nel 2001 Madonna e gira per lei il video di What it fells like for a girl. Sofia Coppola invece, dopo essere stata sposata prima con Spike Jonze, poi con Thomas Mars, leader della band francese Phoenix, dirige diversi videoclip e intrattiene numerosi contatti lavorativi con band e musicisti. Cfr. LIGGERI, Musica, pp.258-264. 14

ai quali appena si distinguono i musicisti rendono i concerti sempre pi simili a video. Per concludere, Mario Pezzella nel suo saggio17 dedicato allestetica del cinema sottolinea come lo studio delle forme di rappresentazione permette di intuire il modo di percezione particolare di unepoca18. Il cinema perci considerato espressione della modernit in quanto da un lato riflette la labilit incessante dellesperienza visiva, dallaltro tenta con ogni suo mezzo di porvi rimedio e di estrarne un senso dal flusso rapido delle impressioni19. La nascita del cinema corrisponde infatti allepoca dei grandi cambiamenti tecnologici, sociali e culturali. La produzione seriale e la divisione del lavoro si rispecchiano nella pratica cinematografica in un principio formale frazionato. Il flusso continuo teatrale viene sostituito dalla scomposizione in scene e inquadrature del cinema. Perfino la recitazione dellattore risulta scomposta in numerose singole prestazioni. Da tale presupposto possibile quindi trarre alcune considerazioni importanti riguardo il videoclip musicale. Dalla durata breve e dal ritmo visivo rapido e dinamico, i videoclip musicali appaiono come prodotti ideali da consumare velocemente o parzialmente, specchio di una societ frenetica e mai ferma. Spesso privati di intenti narrativi, proprio per sopperire alla necessit di una visione integrale, il video perde ulteriore aderenza con fluidit della realt risultando frazionato in microscopiche parti ricomposte senza apparente logicit. Il filo conduttore che nel cinema la trama infatti molto spesso non agisce nei videoclip, rendendoli opere principalmente estetiche. In una societ dove letica seconda allestetica, allapparenza e allimmagine il videoclip si fa depositario di tali valori esibendo figure scarne. Lo spessore psicologico che i personaggi ancora mantengono nella letteratura, nel cinema e nel teatro risulta appiattito nei videoclip. Una personalit che invece il musicista costretto a conquistare attraverso molteplici canali, tramite una frammentata attivit che ingloba musica, video, servizi fotografici, live, ecc. Non perci il singolo video a voler creare un qualcosa di finito e chiuso, bens per accumulo di stimoli che prende forma e si profila un progetto coerente associato alla personalit del musicista. Il videoclip, dunque, se funziona autonomamente come valvola di sfogo meramente estetica, raggiunge compimento e maggiore spessore se inserito nel contesto pi ampio di videografia dellartista e del regista che ne detiene la
MARIO PEZZELLA, Estetica del cinema, Il Mulino, Bologna 1996. Ivi, p. 10. 19 Ivi, p. 11. 15
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propriet. Bench infatti ogni clip sia un progetto a se stante, la rete di legami, contatti e contaminazioni che in modo non pianificato riesce a creare con gli altri video e con le altre attivit svolte dal cantante straordinariamente fitta e complessa. Come afferma Peverini infatti:
Lacquisizione di unidentit audiovisiva il risultato di unelaborata pratica dellenunciazione che non circoscritta esclusivamente al singolo videoclip, ma si dispiega nel tempo, talvolta nl complesso di un intero percorso artistico20.

Tale infatti la vera rete di appoggio che compone la personalit artistica della star ed indice di unulteriore frammentariet che contraddistingue la capacit percettiva odierna.

I.II. Bjrk
Quello di Bjrk Gudmundsdottir un nome importante nel panorama odierno dello spettacolo internazionale. Musicista, artista, interprete, guidata da una ricerca in bilico tra pop e avanguardia, Bjrk oggi una personalit tra le pi sfaccettate e sperimentali che lo star system conosca. Amata dal grande pubblico, riconosciuta e apprezzata dalla critica, la cantante islandese, classe 65, pubblica regolarmente album dallet di 11 anni procedendo verso un percorso difforme, contraddistinto da costante sperimentazione e contaminazione tra generi. Sette album da solista, un paio di colonne sonore, esordi con le punk band islandesi Tappi Tkarrass, K.U.L.K. e Sugarcubes sono sufficienti a mettere insieme un bagaglio di esperienze di grande valore e costruire il solido consenso di pubblico e critica di cui oggi gode. Bjrk, inoltre, sapendo governare con abilit tutti gli aspetti artistici e creativi connessi alla propria figura pubblica e riuscendo ad assimilare le forze innovatrici che meglio esplicano il suo messaggio e il suo concetto di musica (e di realt), ha saputo affermarsi a livello internazionale impersonato con abilit e coerenza il ruolo di artista a tutto tondo, capace di confronto e crescita. Non solo attraverso la propria musica, quindi, Bjrk si costruita lentamente una personalit pubblica versatile ed eclettica, audace e sempre allavanguardia pur sempre mantenendo la semplicit e laccessibilit che la collocano nel panorama pop. Elemento molto importante nella sfaccettata figura di Bjrk sicuramente laspetto visuale. La cantante infatti sviluppa con il tempo una ferrea politica orientata alle immagini associata indissolubilmente alla propria musica. Tale
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PEVERINI, Il videoclip cit., p.89.

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strada, affinata e personalizzata con il passare del tempo, finir con il caratterizzare la cantante in modo decisivo. Bjrk stessa, in numerose occasioni a spiegare limportanza dellaspetto visuale legato alla propria musica La ragione per cui faccio delle fotografie per aiutare le persone a capire le mia musica [] se vedono una certa emozione nella fotografia, capiranno la musica21. Laffermazione dimostra il riconoscimento maggiore dellaspetto visivo rispetto al sonoro, caratteristica peculiare nella percezione delluomo. Luomo innanzitutto un essere che vede; [] al confronto la capacit di trasmissione delludito di circa un decimo22. Il primato acquisito dallocchio su altri sensi ha portato inevitabilmente a calibrare ogni aspetto della realt su fattori prettamente visivi, facendo scivolare in secondo piano la percezione per mezzo degli altri sensi23. Ecco perch, a partire da questo, lintero fenomeno pop music ha cercato di espandere la propria influenza anche in ambito visivo, potenziando al massimo la comunicazione attraverso le immagini sino a produrre effetti feticisti e maniacali. Bjrk non sfugge a questo obbligo, immersa nel settore pop com, infatti ne riconosce primaria importanza e perci lo indaga e lo esplora fino alle estreme conseguenze. Partendo dalla propria musica, sperimentale e perci non di facile comprensione, Bjrk si pone lambizioso obiettivo di agevolarne lascolto, e quindi la capacit di capire i brani, attraverso laspetto visuale. Bjrk cerca un ponte sostenibile per collegare la propria arte al pubblico, cercando di escludere possibili fraintendimenti. Ben presto assume la consapevolezza che la propria opera, intesa come la musica sommata ad aspetti supplementari come immagini e videoclip, molto efficace nel comunicare il suo messaggio artistico. Non solo: sono proprio questultimi elementi gli unici in grado di farlo. Dopo luscita del secondo album Post, infatti, nonostante labbondanza promozionale, la robusta tourne e la generosit con la stampa, Bjrk intuisce che la sua presenza come persona offusca in parte la potenza della sua opera. Musica, immagini e videoclip trasmettono autonomamente e con opportuna intensit tutta lemozione ricercata da Bjrk: La mia immagine un modo per comunicare, uno scambio di calore, di vita24. A partire dal terzo album Homogenic e per tutti i successivi che la cantante

Dichiarazione di Bjrk rilasciata nel luglio 2001 alla rivista Index Magazine e reperibile nella sezione Photo Gallery allindirizzo http://unit.bjork.com/specials/pics/frame.htm del suo sito web ufficiale. 22 ENNIO SIMEON, Dalla musica visuale al video musicale, in ENZO KERMOL - MARISELDA TESSAROLO (a cura di), La musica del cinema, Balzani, Roma 1996, p.263. 23 PEZZELLA, Estetica cit., p.52. 24 SANDRA CESARALE, Mi travesto dunque suono, rock in maschera, Corriere della Sera, 9 maggio 2005, p.29. 17
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affida lintera promozione musicale al proprio alter ego pubblico, raggiungendo sfumature e gradazioni sempre pi potenti e raffinate. Analizzandolo dunque, come si far nei seguenti capitoli, possibile riconosce nel percorso artistico di Bjrk da Debut fino ad oggi una lenta progressione verso laffermazione di unalter ego artistico, lontano da mire descrittive dellindividuo e composto da un articolato puzzle di personaggi e figure. Mescolando finzione e realt dunque Bjrk ha saputo costruirsi una personalit pubblica parallela e virtuale, indissolubilmente legata alla propria musica e perci intima e personale, bench distante da mire descrittive o dalla costruzione di modelli divistici. Unici elementi mantenuti costanti nella costruzione dellalter ego artistico di Bjrk sono i suoi esotici lineamenti del viso e unineguagliabile timbro di voce, ovvero due fattori altamente caratterizzanti nel caso della cantante islandese. Trascurando la voce, ovviamente inclusa nellelemento musicale e non suscettibile a scelte visive, le caratteristiche sembianze di Bjrk risultano invece una scelta cruciale. La cantante sceglie infatti di rimanere allo scoperto imponendo la propria persona fisica come base sulla quale instaurare e creare il proprio alter ego. Essa non sceglie dunque la via presa in seguito da artisti quali Daft Punk, The Knife, Slipknot o, in modo ancora pi radicale, dei Gorillaz25 equivalente a nascondere totalmente la propria persona dietro una maschera o un cartone animato, bens accetta di mettersi pienamente in gioco. Una delle maggiori tendenze degli ultimi anni nel settore musicale26 infatti quella di rendere inaccessibile a pubblico e stampa laccesso alla personale identit di individuo, schierando solo quella di artista/musicista. Tale pratica spinta alle estreme conseguenze ha finito per celare completamente anche le sembianze degli individui al fine di escludere completamente la riconoscibilit degli artisti. Il caso dei Gorillaz emblematico in tal senso: il gruppo si compone infatti di quattro componenti assolutamente inesistenti in quanto creati e disegnati come personaggi dei cartoni animati. Gli altrettanti musicisti che vi suonano sono totalmente oscurati dalla presenza dei propri corrispettivi personaggi e perfino nella dimensione live risultano inesistenti. Al di l del caso specifico, che meriterebbe per risvolti artistici e pubblicitari unindagine a se stante, si noti che Bjrk, ben lontana da simili strategie, sceglie invece di coinvolgere sempre il proprio aspetto fisico nella creazione della sua immagine pubblica. Del resto, difficilmente ipotizzabile che tale scelta sia programmata fin dallinizio. invece pi ovvio pensare che Bjrk, ottenuto gi un discreto successo europeo nei primi anni 90 con la band Sugarcubes, prosegua uniformemente nel mostrare la propria figura
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Assieme a molti altri, come ad esempio gli italiani Tre Allegri Ragazzi Morti. PEVERINI, Il videoclip, p.164. 18

senza inizialmente subire particolari inibizioni riguardo la propria identit personale. Dati i presupposti, perci, lalter ego che in seguito si profila ovviamente creato sui lineamenti della cantante. A ben vedere, per, la scelta di esibire il proprio corpo e sottoporre anchesso a costante sperimentazione pu allacciarsi anche ad un altro fattore ben radicato nella poetica artistica di Bjrk, ovvero il dialogo fra opposti. Realt e finzione, fisicit e spiritualit o nuovamente natura e artificio, sono fattori intercambiabili e indistinguibili sulla quale Bjrk opera anche per la creazione del proprio doppio artistico visivo. Proprio come un attore cinematografico o di teatro infatti, Bjrk riesce attraverso il proprio corpo ad esprimersi completamente, nonostante interpreti un personaggio diverso da se stessa. La creazione dellalter ego non per cosa istantanea, bens si afferma con il susseguirsi degli album. Accennata in Debut, via via pi forte e articolata con Post, lintenzione programmata di un doppio artistico si afferma solo con il terzo album, Homogenic. Uno sguardo veloce alle sette cover che accompagnano gli altrettanti album sufficiente a dimostrare ci: elaborazioni computerizzate e grafiche sempre pi pressanti impongono una trasformazione latente alla figura della cantante. Manomissioni costanti allontanano sempre le immagini dalla realt e costruendo sempre pi personaggi ai quali Bjrk dona semplicemente la propria fisicit interpretandoli. Lutilizzo di tecniche digitali sempre pi sofisticate aiuter a sostenere personaggi virtuali sempre pi astratti e lontani dalla realt. Rappresentazioni che per, non con lesclusivo ausilio di tecniche digitali portano Bjrk a vestire i panni di personaggi sempre pi articolati e complessi, dove simbologia e idealismo giocano insieme per illustrare un (non) univoco senso alla musica che accompagnano. In tale contesto, cruciale nelle intenzioni di Bjrk risulta la scelta dei collaboratori a cui affidato il non semplice compito di captare e concretizzare le spinte comunicative della musica. Da parte sua, Bjrk riconosce e condivide appieno il concetto di co-produzione di valore di quello che sar poi il risultato finale. Accentra su di s il lavoro creativo, ma ammette il fondamentale contributo di ogni suo collaboratore. Sinergia e complicit sono indispensabili per veicolare le sfaccettate idee verso ununica direzione emozionale e le numerose intese con registi, produttori, fotografi e musicisti, intraprese e mantenute nel tempo ne sono una dimostrazione. Mark Bell27, Michel Gondry28, Me Company e M/M (Paris)29 sono solo alcuni dei nomi con cui Bjrk stringe durature alleanze.

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Produttore al fianco di Bjrk dal 1997.

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Per quando fin qui detto, pertanto lecito e a ragione paragonare Bjrk ad unaltra artista altrettanto abile nella pratica del trasformismo in musica e per immagini, ovvero Madonna. Fin da inizio carriera, infatti, a Bjrk viene attribuito il merito di aver estrapolato e adottato con successo il metodo camaleontico di Madonna, adattandolo alla sua personalissima identit. Entrambe entro una dimensione prettamente pop30, Bjrk e Madonna hanno saputo condire realt e finzione nelle giuste dosi dando vita a personaggi sempre nuovi e appetitosi per il pubblico mondiale. In sostanza, entrambe con le proprie solide carriere, hanno dimostrano totale destrezza nel gestire autonomamente la propria immagine pubblica attraverso un esperto ed abile accentramento del potere decisionale. Entrambe hanno saputo gestire la propria carriera artistica anche dal punto di vista manageriale, assoldando come stretti collaboratori i migliori rappresentanti delle proprie intenzioni creative. Sebbene dunque Bjrk e Madonna manifestino alcuni profondissimi tratti in comune, i loro percorsi non potrebbero per apparire tanto distanti. Le differenze infatti, a cominciare dal genere musicale che rappresentano, semplicemente pop per Madonna e sperimentale invece per Bjrk, possono ridursi sinteticamente ad un differente approccio al mondo e da sfaccettature caratteriali opposte. Il processo creativo di Bjrk deriva infatti da un fermento interno che la spinge a cercare la forma ideale attraverso laiuto dei suoi collaboratori. Per Madonna, invece, tutto gi a disposizione ed sufficiente avere la destrezza di saper captare gli stimoli giusti e lavorare per ricomporli nella forma ideale. Per Bjrk la creazione un fatto altamente personale, e i suoi cambiamenti sono tracce di un percorso artistico evolutivo che la porta a concretizzare di volta in volta variazioni dei suoi stati danimo pi profondi. Per Madonna invece, un fatto pi globale. Incorpora ogni cosa che nel suo cammino incontra di buono e lo assimila a s; se ne appropria facendolo suo. Un processo creativo che cresce e si rinnova grazie a stimoli e sollecitazioni esterne. Non infatti un caso che Madonna, in seguito alluscita di Debut nel 93, chieda a Bjrk una collaborazione. Il risultato il brano Bedtime Story, critica sotto forma di dono di Bjrk a Madonna. Lepisodio risulta fondamentale per dimostrare il gi forte ruolo conquistato della novella Bjrk nel panorama musicale dellepoca, tale da catturare lattenzione di unillustre e affermata artista come Madonna. Qualche anno dopo ancora, ai tempi delluscita di
Regista di ben sette videoclip di Bjrk. Studio di graphic design: alternativamente curano tutte le pubblicazioni ufficiali della cantante. 30 Intesa alla maniera di Arnold Hauser, secondo cui larte pop conserva i presupposti artistici e culturali tipici dellarte elitaria, con la presunzione di non avere limiti di comprensione e perci colpire un vasto pubblico come riesce a fare larte popolareggiante. In HAUSER, Sociologia, p.112. 20
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Ray Of Light31, Madonna dichiara ancora di subire una forte influenza dalla scena sperimentale inglese: vero, ho ascoltato molto i Portishead, mi piacciono Tricky, Goldie, Bjrk, e moltissimi altri artisti inglesi32. Unulteriore conferma deriva infine dal notare come Bjrk, differentemente da Madonna, tende a stringere legami forti e durature nel tempo con i propri collaboratori. Ci traduzione del fatto che, una volta scoperta una fiorente sintonia con un altro artista, Bjrk preferisce continuare la collaborazione anche per lunghi periodi anzich limitare il contatto creativo solo al periodo di stesura di un album. Ne consegue che il collaboratore funge quasi da tecnico per Bjrk, figura che si adatta e segue la cantante nelle sue ricerche e cambiamenti di rotta. In altre parole, il collaboratore utilizza le proprie competenze tecniche per tradurre efficacemente le idee di Bjrk e viene scelto proprio per la capacit di saperlo fare efficacemente. Per la radicata caratteristica di riuscire a portare una musica complessa e non di facile ascolto ad un pubblico vasto Bjrk considerata unartista pop. La sua musica per ben lontana del rientrare nella categoria delleasy listening: la variet di apporti che trovano spazio nella personalissima proposta di Bjrk infatti rende inclassificabile il proprio genere musicale. Alternativa, allavanguardia, sperimentale, anti e iper pop33 sono termini che critica e stampa hanno spesso utilizzato per tracciare i contorni ad una musica che ha come base fondante la contaminazione tra generi.
[Ma] riduttivo dire che la sua ispirazione artistica limitata al pop. Anzitutto perch Bjrk, nella musica, non ha mai cercato la strada pi facile. Attraverso l'accurata scelta di collaboratori di razza come Nellee Hooper, Howie B. e Tricky si sempre collocata nelle avanguardie.34

Bjrk infatti unartista pop nel momento in cui opera per massimizzare la divulgazione del suo specifico prodotto musicale35. Attraverso le proprie immagini, infatti, la cantante cerca di spiegare la propria musica, non inclusa nel genere pop e quindi non largamente comprensibile, attraverso altri canali, soprattutto tramite il videoclip. Per Bjrk lausilio visuale fondamentale per integrare e illustrare laspetto musicale. In definitiva, dunque, non tanto la musica di Bjrk ad essere di genere pop, ma quanto piuttosto il macro progetto che vi sta intorno, rivolto a portare alle masse un prodotto musicale colto e raffinato attraverso una
Madonna, Ray of light, Maverick/Warner Bros. 1998. NORBERT IVANEK, Dopo il corpo, scopro l' anima, Repubblica, 9 febbraio 1998. 33 MARK PYTLIK, Absolute Bjrk, la biografia, Arcana Fazi, Roma, 2004, p.238. 34 ANDREA LAFFRANCHI, Torna Bjrk tra poesia e computer, Corriere della Sera, 15 agosto 2001, p. 39. 35 Obiettivo che allo stesso modo persegue anche Madonna. 21
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divulgazione multimediale complessa ma attraente, che sfrutta coerentemente tutti i mezzi consoni alla odierna promozione discografica. [Ma] io mi sento completamente una cantante pop, e sono molto, molto orgogliosa di fare della musica pop36 dice Bjrk, che gi ai tempi delluscita di Debut affermava Voglio che la musica di questalbum sia un pop che tutti possono ascoltare37. Il successo raggiunto e stabilmente consolidato corrispondente ad un livello di sperimentazione sempre maggiore, conferma la riuscita del proprio obiettivo. Bjrk oggi considerata una figura cardine nel panorama musicale mondiale. Per questo aspetto Bjrk dunque in qualche modo paragonabile ad Aphex Twin, un altro artista che ha saputo imporsi su un pubblico molto ampio e vasto nonostante una proposta musicale non largamente fruibile. Aphex Twin infatti una figura enigmatica sempre in bilico tra caratteri opposti38 che produrr [quello che ] una sorta di apice della sua poetica proprio con il materiale apparentemente pi disimpegnato e che pi flirta con immaginario pop39. Come Bjrk, Aphex Twin dimostra totale destrezza nel gestire la propria figura artistica: attraverso video e art cover la propria immagine subisce ogni sorta di estrosa trasformazione affermandosi a livello internazionale oltre ogni aspettativa. La riuscita commerciale di Aphex Twin, meglio ancora che per Bjrk, dovuta ad un abile utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa focalizzati esclusivamente sulla personalit artistica di musicista piuttosto che sullindividuo. Grazie a ci Aphex Twin incarna il mito dell' artista elettronico geniale e un po' matto, simbolo della sperimentazione sonora pi coraggiosa e al tempo stesso popolare40, definizione che ben calza anche a Bjrk. Uno degli aspetti principali nellopera complessiva di Bjrk quello di riuscire ad unire di in unarmonica fusione elementi opposti o in netto contrasto. A livello musicale infatti, Bjrk mescola uniformemente sonorit acustiche ai beat dellelettronica, strumenti tradizionali e antichi a distorsioni digitali computerizzate. Un costante dialogo tra forme naturali e forme tecnologiche dunque si manifesta nellopera della cantante islandese come uno scontro volto ad esaltare entrambe le parti senza mai cedere ad unesclusiva preferenza. In particolare, devota alle sonorit elettroniche fin dal primo album Debut, Bjrk si dimostra abile nel capovolgerne impressioni e sensazioni. Molto spesso, infatti, la musica elettronica
BRUNELLA TORRESIN, Bjrk: ho studiato Verdi ma sono orgogliosa di essere una cantante pop Repubblica, 7 novembre 2001, p.49. 37 PYTLIK, Absolute cit., p.102. 38 CHRISTIAN ZINGALES, Electronica, Giunti, Firenze 2002, p.17. 39 Ivi p.18. 40 MARINA AMADUZZI Richard D. James ecco la techno music per usare la testa, in Repubblica sezione: Bologna, 14 dicembre 2002, p.18. 22
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viene percepita come artificiale e artificiosa, risultato di evidenti manipolazioni computerizzate e generatrice solo di atmosfere fredde e distaccate. Per Bjrk, invece, il supporto elettronico viene utilizzato per esprimere una profonda vicinanza con la natura, costituendo uno degli snodi principali del suo intero pensiero creativo. Come dichiara la cantante stessa Lelettricit non un fenomeno del Ventesimo secolo. Cera gi prima di noi, come il tuono e il lampo. C elettricit dentro di noi [], il Ventesimo secolo lha semplicemente trasformata in suono. Ora la possiamo sentire. Fa parte della nostra vita41. Tale pensiero e pratica senzaltro influenzata dallinfluente scena musicale inglese, tra cui spiccano i Future Sound of London, fedeli ad unidea di naturalismo nellelettronica. Bjrk conosce, frequenta e ammira tale scena fin dai propri esordi42. Questa fusione contrapposta artificio e natura non per limitata al solo aspetto musicale. Molti suoi videoclip riflettono e indagano tale contrapposizione sotto svariati punti di vista. Supporti digitali intervengono, modificano ed esprimono altri aspetti della realt, sdoppiamenti e deformazioni ne mettono in luce diverse forme. Contaminazioni frequenti accentuano la sfumatura tra demarcazioni ben precise anche sotto altri punti di vista: interventi esterni sconfinano le competenze di settore e ripropongono, sotto vesti differenti, lo stesso principio generatore. Lo stilista inglese Alexander McQueen, ad esempio, estrapolato dallesclusivo mondo della moda ma molto vicino alla cantante per principio creativo, si cimenta perfino nella regia di un videoclip oltre a curare in svariare occasioni i costumi per la cantante. Anche la scenografa e costumista giapponese Eiko Ishioka o lanimatore francese Michel Ocelot si cimentano, al di fuori del proprio ordinario operare, nella realizzazione di videoclip musicali per Bjrk. Un altro elemento prioritario e determinante nella carriera della cantante senzaltro lIslanda. La provenienza della cantante, infatti, oltre ogni aspettativa, influenza decisamente molte sfumature della carriera di Bjrk. Nata a Reykjavk, capitale dellIslanda, essa personifica in modo perfetto il contraddittorio spirito islandese, composto dal calore e dalla passionalit umana unite alle fredde e anguste atmosfere glaciali. Dice il giornalista Luca Rastello nel descrivere questa terra:
Solo gli islandesi sono pi strani dell'Islanda. Sono pochi: duecentomila in una terra grande come il nord Italia, pi della met nella sola Reykjavk. Sono i pi ricchi: reddito pro capite pi alto al mondo, eppure diresti che vivono di pesca e di energia geotermica. Sono silenziosi: non parlano
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PYTLIK, Absolute cit., p.125. MONICA MELISSANO, Brit: la nuova scena musicale inglese, Castelvecchi 1999, p.69. 23

volentieri con gli stranieri, a meno che non succeda qualcosa di speciale. E quando parlano, parlano una strana, antichissima lingua: da mille anni non entra una nuova parola nel vocabolario degli islandesi []. la lingua delle saghe, il norvegese dell'anno Mille che i norvegesi appassionati di filologia studiano con fatica all'universit. Loro lo parlano per strada e ci scrivono i giornali. Danno alle loro figlie i nomi delle valchirie, ma non concedono loro un cognome: il nome del padre, seguito dal suffisso -dottir (figlia di) a distinguere una Gudrun dall'altra. [] E soprattutto gli islandesi credono negli elfi. [] Non mancano i problemi sociali: nella capitale la polizia segnala i fenomeni microcriminali delle metropoli, legati spesso alla droga; e, bench la vendita sia proibita in tutto il territorio ad eccezione di uno spaccio statale a Reykjavk, la diffusa dipendenza da alcol non un ricordo lontano. Il dibattito politico intenso, come le relazioni internazionali []. Eppure il territorio talmente vasto e scarsamente popolato che basta uscire dalla citt per entrare in un mondo alieno. Bench siano soliti popolarla di creature che qualcuno superficialmente definirebbe fantastiche, gli islandesi amano la solitudine. Nessuno dei ragazzi che il venerd sera affollano le discoteche di Reykjavk rinuncerebbe alla possibilit di raggiungere in un paio d'ore un nero deserto e di ascoltare il suono che fa il silenzio, mescolato al vento e, magari, agli schianti del ghiaccio che eternamente si forma e si spezza ai bordi delle sorgenti calde. Ghiaccio e fuoco: quasi un luogo comune per descrivere quest'isola dove tutto colossale e contraddittorio. Anche i colori: dove verde, l'Islanda verde come nessun altro posto al mondo, dove bianca di neve e di ghiaccio ti acceca e ti riempie la retina di tinte che non immaginavi e, anche se non hai la fortuna di incontrare un'aurora boreale, basta guardare il cielo dopo una delle piogge frequenti per catturare uno o due arcobaleni. Per lasciarsi agguantare da quest'isola bisogna adattarsi a un lungo tirocinio di sproporzioni e sorprese: qui accade di non bagnarsi quando la pioggia battente, o di trovarsi fradici sotto un cielo limpido e duro come un cristallo.43

Bjrk in persona a ribadire in pi occasioni limportanza della sua provenienza islandese e del profondo contatto con la natura che ne consegue: Credo di avere ancora un sacco di cose da scoprire, ma fino ad oggi so che i miei momenti pi alti sono stati quelli in cui ero sola nella natura circondata dalla musica. E' come un unisono, un perdersi44 dice Bjrk al naturalista David Attenborough in un colloquio riportato nel volume Bjrk, progetto editoriale del 2001 curato dalla stessa cantante. Ogni lavoro di Bjrk riflette in qualche modo lIslanda. Nei primi due album lIslanda sta sullo sfondo: la terra delle origini abbandonata a favore della scoperta del mondo. Debut e Post sono infatti lo specchio delleccitazione di Bjrk di fronte agli sconfinati orizzonti internazionali, nettamente contrapposti ai limitati orizzonti nazionali. In Homogenic e Vespertine invece lIslanda diventa la vera protagonista: prima descritta come terra brulicante e piena di vita, pericolosa e affascinate, imparagonabile angolo di natura incontaminata, poi osservata di

LUCA RASTELLO, Di ghiaccio e di fuoco, in D la Repubblica delle donne, settembre 1998. 44 BJRK (a project by), Bjrk, Mondadori, Milano 2001. 24
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scorcio dalla finestra di casa, gelida, minimale e imperturbata contrapposta al calore domestico. Islanda come straordinario specchio degli stati danimo di Bjrk: viva, grintosa, potente, essenziale, variegata ma pure sempre autentica. Successivamente il ruolo dellIslanda si assesta e diventa spunto per indagare culture e mitologie di altri paesi. Per unislandese infatti, che vive in un paese dove le tradizioni sono fortemente radicate e larte sentita come alternativa alle antartiche condizioni di vita, la possibilit di viaggiare e confrontarsi con realt differenti uno stimolo al costante confronto e discussione. Bjrk, una volta assimilate positivamente le proprie origini islandesi, pare seguire tale via. I successivi album Medlla e Volta, passando per la colonna sonora Drawing Restarint 9, incarnano una ricerca rivolta ad indagare e reinterpretare sonorit antiche e sviscerare un ampio spettro di vocalit. Lo studio e lutilizzo di strumenti tradizionali appartenenti a differenti paesi nonch collaborazioni con svariati gruppi e artisti, concorrono a guidare un lavoro che ha laspetto prioritariamente di integrazione fra culture. Unartista globale, dunque, che della globalizzazione si servita per portare a livello internazionale le fredde atmosfere della sua Islanda attraverso la sua musica raffinata, che nella sua voce, inimitabile, nei suoi gesti, nel suo stesso viso testimoniano l'esistenza dellangusto popolo islandese, il suo popolo. Di lei Daniel August, ex cantante dei Gus Gus, islandese, dice: Bjrk ha sottolineato limportanza di avere unidentit di popolo [] ma ha anche aperto le frontiere. Molti, grazie al suo esempio hanno conosciuto i film italiani e francesi in cassetta, i Beach Boys, i Nirvana, Naomi Klein, si sono stufati di vivere qui consumando droga di pessima qualit o Prozac e sono andati via. La fortuna dellIslanda stata che qualcuno, per amore dellIslanda, adesso torna solo se strettamente necessario45. Dopo la sua ascesa, infatti, innegabile che una fiorente scena musicale sia emersa proprio dallIslanda: Sigur Rs, Mum, Gus Gus, ma anche i meno conosciuti Bang Gang e Jakobinarina. Tutti contraddistinti da una personalissima forma musicale queste band sono emerse e si sono affermate a livello europeo tra la fine degli anni 90 e durante il decennio corrente allargando notevolmente linfluenza musicale islandese. Bjrk non lunica personalit della musica ad aver scelto una strada di successo che unisce musica e arti visive in maniera coerente e continuativa. Soprattutto per quanto riguarda i videoclip e le cover degli album, ma anche sotto il profilo delle performance live e del marketing promozionale, unardita
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ENRICO SISTI, I figli di Bjrk Il rock che nasce in Islanda, Musica di Repubblica, 15 aprile 2004 numero 412, p.14. 25

sperimentazione spinge fino ad influenzare il panorama culturale contemporaneo. Oltre al gi citato Aphex Twin, anche le band Sonic Youth, Fisherspooner, Daft Punk, Gorillaz, sebbene con approcci molto differenti, instaurano con le arti visive un rapporto stretto e duraturo generando spesso articolate carriere artistiche. Moltissimi altri artisti e gruppi, inoltre, sviluppano con il tempo complesse videografie, lavorando sulla qualit artistica del prodotto video piuttosto che sullesclusivo utilizzo commerciale di tale mezzo volto allesclusiva promozione. Radiohead, Massive Attack, Portishead, Moloko, Air, Faithless e moltissimi altri detengono la propriet di videografie importanti, paragonabili per qualit allinsieme delle opere di Bjrk. Questultima, per, vanta un percorso integrato tra musica e immagini che quasi presume lesistenza di uno per valorizzare laltro e viceversa. Quanto segue dunque la descrizione puntuale della carriera artistica di Bjrk, coerente percorso composto da numerose collaborazioni e frequenti contaminazioni. Come ben sintetizza infatti laffermazione un personaggio pubblico, una star, la somma delle sue capacit e intuizioni con quelle delle persone con cui lavora46 la storia di Bjrk anche un frammento della storia dei suoi collaboratori, figure cardine che hanno reso la parabola della cantante islandese ulteriormente articolata e audace. Suddivisa per album e poi ancora per singole uscite, lanalisi mira a seguire uno schematico ordine cronologico utile a mettere in luce levoluzione artistica di Bjrk dallesordio solista fino ad oggi.

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LAFFRANCHI ANDREA, Torna Bjrk tra poesia e computer, Corriere della Sera,15 agosto 2001, p.39. 26

Capitolo II

DEBUT

Quando, nel 1993, esce Debut, Bjrk ha 27 anni, sei album precedentemente incisi con un paio di band islandesi47, un figlio, Sindri, di 7 anni, un matrimonio fallito, ma ancora una notevole forza in s stessa. Quando decide che arrivato il momento di spingersi avanti, di fare qualcosa che consideri completamente suo, in cui possa rispecchiarsi, Bjrk lascia la nordica Islanda per la metropolitana Londra, dove la diffusione dei primi rave, laffermazione della pionieristica etichetta indipendente Warp Records e la sempre maggiore presenza di personalit di primordine dedite alla sperimentazione elettronica, ne fanno il cuore europeo delle pi innovative tendenze musicali. Dal canto suo, del resto, Bjrk conosce gi in parte quella scena: ha gi lavorato con gli 808 State48 per il brano Oops e Q-Mart49

Nel 1977, allet di 11 anni, incide e pubblica in Islanda Bjrk, ottenendo un discreto successo in patria. Successivamente, con i Kukl, incide due album: The eye nel 84 e Holidays in Europe (The naughty naught) nel 85. Dalle ceneri dei Kukl nascono nel 86 gli Sugarcubes, band con cui Bjrk ottiene un discreto successo europeo. Gli Sugarcubes incidono con letichetta indipendente inglese One Little Indian tre album: Lifes too good nel 88,Here today, tomorrow next week! nel 89 e Stick around for Joy nel 92. Nel 90,infine, si dedica ad un progetto con il gruppo jazz islandese Trio Gudmundar Ingolfssonar, da cui nasce lalbum Gling-gl. Discografia completa in www.bjork.com. 48 Ensemble di Manchester, una delle band di punta nella scena techno anglosassone. 49 Nel 1990. Entrambe i brani vengono poi inseriti nellalbum 808 State Ex:El del 1991. 27
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e stringe subito legami con la crema della scena dance elettronica50: Plaid, Underworld, Tricky, LFO51. Coglie il valore di queste inebrianti sonorit e percepisce le grandi potenzialit espressive dellelettronica. Lalbum inizia a prendere forma con allaiuto di Nellee Hooper52, una delle pi prolifiche conoscenze realizzate a Londra. Il produttore infatti vanta gi nonostante la giovane et collaborazioni di primordine con Soul II Soul e Massive Attack e possiede notevoli capacit tecniche, oltre ad un orecchiabile senso della sperimentazione. Risulta la persona perfetta per tradurre lo spirito polivalente che Bjrk intende proiettare nel proprio lavoro. I due si sentono subito in sintonia perch guidati dalla stessa volont di correre dei rischi, provare di tutto. Sostanzialmente non volevamo fare un album che fosse gi stato fatto dice la stessa Bjrk; credo si possa dire che stato una specie di colpo di fulmine musicale tra me e Nellee53. La lavorazione del disco si rivela per molto pi complessa rispetto alle aspettative: si trattava di prendere in considerazione abbozzi e idee che Bjrk aveva accumulato negli anni precedenti e di conferire a tutto ci una forma ben precisa; era una ricerca di identit, principalmente, che doveva inglobare gli slegati stimoli accumulati nel tempo dalla musicista. Le generiche definizioni che la stampa tent di dare a Debut sono indice del carattere multi genere racchiuse nellalbum:
In bilico tra pop ed avanguardia [] Bjork cerca di immaginare una musica che sfugge a tutte le possibili definizioni []. Debut un disco che difficilmente pu essere paragonato ad altri: i sassofoni del jazzista Oliver Lake inseguono la voce di Bjork in ballate rarefatte ed oblique, le tastiere elettroniche costruiscono una sorta di cyberspazio emotivo nel quale convivono racconti fantastici e ritmi ballabili54.

Uscito a luglio, Debut ottiene immediatamente un successo inaspettato. Luscita di un album da solista ad alti livelli discografici come quelli raggiunti da Debut vede la necessit di ridefinire limmagine pubblica di Bjrk. Finalmente sciolta da vincoli e legami da band, la cantante deve ora crearsi uno stile proprio da affiancare alla musica, in linea con le obbligate tendenze video-musicali che dagli anni 80 avevano completamente avvolto il sistema discografico musicale. A nessun musicista di un certo livello era concesso di nascondesi dietro il proprio prodotto musicale senza esibire una commerciale figura da associarsi nel mondo
MELISSANO, Brit cit., p.69. Rappresentanti con gli 808 State della migliore techno inglese. Per le informazioni musicali, ZINGALES, Electronica, pp.48-75. 52 In http://en.wikipedia.org/wiki/Nellee_Hooper 53 PYTLIK, Absolute cit., p.99. 54 Piccola Bjrk vellutata voce dIslanda, Repubblica 20 febbraio 1994, p.35. 28
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dei media. Limmagine e lo stile erano ormai fondamentali tanto quanto il resto. Bjrk impara per fin da subito a non farsi soffocare da tale necessit, ma al contrario, a circuirla a proprio favore. Tuttora, alle domande rivolte circa limportanza dellaspetto visivo nel suo lavoro, risponde candidamente Non mi ritengo un'artista visuale, ma riconosco l'importanza dell'immagine associata alla musica. Per me solo un modo per aiutare la gente ad afferrare meglio le mie canzoni55. Sebbene sia indubbia una iniziale inibizione e inesperienza nel gestire ogni lato estetico della faccenda, col tempo Bjrk sviluppa una totale dedizione alla cura dei dettagli artistici, alla scelta e allopportunit di nuove collaborazioni o inedite scoperte e geniali creazioni. Per Debut, limmagine di copertina viene realizzata dal gi affermato fotografo di moda Jean Baptiste Mondino, controverso interprete della cultura pop anche nel videoclip musicale. Se appena qualche anno prima aveva permesso ad una rocambolesca Madonna di dare volto alle proprie fantasie sessuali nel contestato e censurato videoclip Justify my love56, ora Mondino si accingeva a dipingere in fotografia il futuro fenomeno del pop colto venuto dallIslanda. Un pregio perfettamente impresso in quello scatto senzaltro la diffusa aura angelica e sincera che circonda la timida Bjrk: capelli scompigliati, mani giunte, sguardo supplichevole la fanno apparire una bambina, avvolta dalla totale benevolenza della semplicit, nonostante lo sguardo diretto rivolto in macchina. Sebbene di grande impatto emotivo, Mondino crea per su Bjrk un ritratto di naturale semplicit in opposizione alla propria radicata vocazione pop glamour. Senza presentazioni fittizie, la fotografia sembra rispecchiare limmediatezza e la spigliatezza attribuita alla giovane Bjrk. Rick Poynor57 ragiona sullevoluzione e sul cambiamento dellimmagine pubblica della cantante a partire dalla cover dei primi album. Al lavoro di Mondino per Debut Poyor attribuisce il giudizio di immagine molto diretta, che comunica timidezza o supplica senza traccia di artificialit. Mark Pytlik58 delega invece alla copertina del primo disco linizio dellimpronta celestiale che Bjrk imprime attorno alla propria figura pubblica. Sempre Pytlik riscontra inoltre come fin da questo primo periodo il forte esempio di Madonna riguardo la scelta e la cura di ogni dettaglio artistico e creativo legato alla propria immagine influenzi la giovane Bjrk, estremamente sensibile al lato estetico del proprio lavoro.
GIUSEPPE VIDETTI Bjrk - La tecnologia? Umilia la musica, Repubblica 8 aprile 2005, p.60. 56 Madonna, Justify my love, di Jean Baptiste Mondino, 1990. 57 RICK POYNOR, Cyber Bjrk, in BJRK, Bjrk. 58 PYTLIK, Absolute, p. 103. 29
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Sempre in linea con gli odierni standard promozionali discografici, che prevedono luscita di alcune canzoni accompagnate da un videoclip da far ruotare alle radio o nelle televisioni musicali come pezzi trainanti dellintero album, anche da Debut vengono scelti i brani potenzialmente pi appetibili per il lancio del disco. Usciranno quattro singoli scelti tra gli undici brani dellalbum, accompagnati da altrettanti videoclip diretti da registi differenti. I clip risultano infatti molto diversi tra loro ma legati da continui rimandi e riferimenti reciproci. A parte il caso di Human Behaviour, per, Bjrk non sar complessivamente molto soddisfatta. Complessivamente le immagini promozionali e i videoclip diffusi allepoca delluscita dellalbum contribuirono in modo determinante alla costruzione dellopinione pubblica sulla cantante, veicolata dalla stampa e dai media. Gli scatti fotografici di Jean Baptiste Mondino e Juergen Teller simulano laspetto spensierato delleterna infanzia, supportati da videoclip in bilico tra lidea di follia e ingenuit. Lenorme entusiasmo di Bjrk inoltre, condito ad una genuina inesperienza la conducono in quegli anni ad apparire con sempre maggiore incidenza come una figura aliena e stravagante. La maggior parte degli articoli a lei dedicati si aprivano pressappoco con tali affermazioni:
Non una marziana Bjork Gudmundsdottir, minuta, occhi alla cinese e bocca a cuore []. Ma tutti la trattano da aliena, forse perch la glaciale e remota Islanda ancora un piccolo pianeta inesplorato dalla maggioranza dei comuni mortali. A vederla da vicino sembra un passerotto infreddolito in un cupo giorno di pioggia. E Bjork, ex vocalista spiritata dei Sugarcubes, si presentata cos a Milano per la presentazione del suo album solista: una bimba smarrita che non dimostra affatto gli anni che ha59.

Sebbene questaria fuori dal comune fosse in realt perfetto specchio delleccitazione creativa della cantante, Bjrk con gli anni non stenta ad affermarsi prioritariamente come artista versatile, padrona di se stessa e del proprio talento e fedele ai propri obiettivi, a sfavore quellaria innocente che laveva contraddistinta in principio.

II.I. Human Behaviour


Human Behaviour il primo singolo ad essere lanciato: uscir ufficialmente nel giugno 93. La direzione del videoclip affidata al promettente Michel Gondry60,

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GIACOMO PELLICCIOTTI, Il fascino marziano di Bjrk, Repubblica, 12 giugno 1994, p.42. LIGGERI, Musica, p.310. 30

scovato direttamente dalla curiosa e intraprendente Bjrk che vede in tv alcuni [di quei] video [], nota leccentricit del regista, e decide di contattarlo61. Gondry, francese di nascita, batterista in una band, gli Oui Oui, ed regista e animatore di cortometraggi. A partire dalla seconda met degli anni 80, realizzer numerosi clip per accompagnare i pezzi del suo gruppo ed proprio per merito di questultimi che Bjrk lo noter, riconoscendosi in quel tipo di narrazione in bilico tra sogno e metafora. Fin da subito possibile riconoscere una ben precisa scelta estetica, basata su assunti del cinema muto, delle avanguardie artistiche unite ad un sapiente utilizzo delle tecniche moderne di animazione e elaborazione computerizzata. I risultati si dimostrano altamente originali e Gondry non attende ad affermarsi a livello internazionale come uno dei pi interessanti videomakers mondiali. Gondry basa il proprio lavoro su numerosi assunti di partenza. Il cinema muto unenorme fonte di ispirazione: una sostanziale mancanza di comunicazione colloquiale, obbligatoria nel caso del videoclip mentre accurata scelta stilista per pubblicit televisive, lo svincola da precisi limiti linguistici permettendo di costruire la narrazione su livelli prettamente visivi. Come per il cinema delle origini, infatti, Gondry si impegna a realizzare video caratterizzati da strategie enunciative estremamente complesse che richiedono allo spettatore una collaborazione interpretativa molto forte62. Enorme influenza si pu attribuire inoltre al surrealismo, che basava il proprio concetto di realt oltre che al mondo concreto delle apparenze anche alla realt nascosta dellinconscio, che , secondo il credo surrealista, enormemente maggiore. Tutto diventa realt se possibile ne risulta il solo pensiero. Allo stesso modo, Gondry mette in scena incubi e sogni; molti dei suoi lavori, inscenati su sfondo onirico, immergono i personaggi in mondi impossibili a compiere imprese improbabili. Anche unimpronta espressionista ravvisabile: per inscenare i propri sogni e incubi, Gondry ricorre molto spesso a quella deformazione spaziale che aveva enfatizzato paure e fascino nelle opere espressioniste. Nellarte espressionista gli arbitrari accostamenti cromatici e le deformazioni sono dunque finalizzati allespressione di nuove armonie, di suggestioni emotive prodotte dalla percezione della realt63. In particolare, il cinema espressionista con uno stile basato su
BERTON, Videoclip cit., p.262. PAOLO PEVERINI, Il videoclip. Un'analisi dei dispositivi enunciativi, in ISABELLA PEZZINI (a cura di), Trailer, spot, clip, siti, banner. Le forme brevi della comunicazione audiovisiva, Roma, Meltemi, 2002, p.71. 63 Arte Enciclopedia universale, Leonardo Arte, Milano 1997, p. 571-572. 31
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scenografie e metodi di recitazione di derivazione teatrale e pittorica64 si propone di rappresentare una visione deformata di situazioni e ambienti in sintonia con i soggetti che presentano personaggi decisamente patologici e vicende fortemente emblematiche65. Sovradimensionamenti e alterazioni prospettiche accentuano non laderenza alla realt del visibile, ma al contrario, la realt pi profonda che in essi si cela. Ecco che figure tondeggianti e curve produrranno unidea di vivente, legato alla crescita e alla dinamicit, mentre forme spigolose e geometriche daranno rilievo ad elementi legati alla stabilit e allimmutabilit delle forme66. Aspetto principale dello stile espressionista, di cui Gondry si serve riguarda dunque la messa in scena. Nello stile del regista francese convivono gli insegnamenti delle avanguardie artistiche e del cinema muto con le pi innovative tecniche moderne. Se da un lato ravvisabile la connotazione posticcia di ambientazioni e personaggi, frequentemente realizzati con modellini, sagome, pupazzi e marionette, dallaltro le tecniche di ripresa sono spesso frutto di alta tecnologia. Innovative procedure di ripresa e montaggio, come luso del morphing67 associato a rapide zoomate68, vera innovazione metodologica e successivamente largamente utilizzata in ambito pubblicitario e cinematografico, introdotta dallo stesso Gondry, il ricorso a elaborazioni CGI Computer Generated Imagery, ancora mescolate a sorprendenti trucchi tecnici di ripresa rubati ai pionieri del cinema illusionistico fantastico Georges Mlis e mile Reynaud. Gondry si impone dunque per un immaginario visuale del tutto nuovo che privilegia sia la resa realistica e pittorica delle immagini, sia una ricerca espressiva delle tecniche di ripresa e di postproduzione attraverso una sintesi di straordinario fascino visivo. Il videoclip di Bjrk Human Behaviour la storia di predatore e preda69. In una foresta notturna si muovono uno alla ricerca dellaltro i quattro personaggi principali: un intrepido cacciatore armato di fucile (lunico ad incarnare a pieno la figura impressa nel nostro immaginario collettivo: camicia rossa a quadrettoni, fucile sulla spalla) segue furtivamente un orso peluche formato gigante dalle

ANTONIO COSTA, Saper vedere il cinema, Bompiani, Milano 1985, p. 64. Ibidem. 66 WERNER HOFMANN, I fondamenti dellarte moderna, Donzelli, Milano 2003, p.6. 67 Sequenza di immagini che sviluppa e mostra una progressiva trasformazione a vista di unimmagine in unaltra, molto spesso, assolutamente diversa. un effetto che rientra nella grande famiglia della CGI, Computer Generated Imagery. 68 Carrellata ottica, realizzata attraverso obiettivi a lunghezza focale variabile, in avvicinamento o in allontanamento. 69 In www.director-file.com/gondry/bjork1.html: Human Behaviour is a story of predator and prey 32
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movenze zombie ricalcate sulla tecnica del passo uno70 mentre la nostra Bjrk, perfettamente calata nel personaggio di una micro ragazza dal sapore lillipputziano, fugge la minaccia di diventarne un pasto. Anche lei, per, infastidita da una indiscreta falena notturna, sar costretta a provvedere alla sua eliminazione.

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Tecnica del passo uno, detta anche stop-motion, una tecnica di animazione che prevede, attraverso un processo di scomposizione e creazione dei singoli fotogrammi, di animare figure inanimate. la tecnica che nel 2003 Gondry utilizza per la realizzazione nel video The hardest button to button per il duo The White Stripes. 33

Appaiono chiare fin da subito la scelte stilistiche e visive di Gondry: unabile utilizzo di back projection71 si contrappone alla posticcia scenografia naturale, immergendo i personaggi in unatmosfera sospesa tra il sogno e lincubo. Lugubri e sinistri scorci di foresta si accostano a calde a accoglienti luci che contraddistinguono la piccola casetta di legno di Bjrk. Un rapido montaggio e luso di movimentate soggettive in fuga (di Bjrk, ma anche della falena in volo) dar dinamismo alla scena che tender, per, verso lanima dark del clip: non a caso, infatti, la preda finir spesso nelle mire del predatore, tranne nel caso dellinefficacie cacciatore. Lorso finir per dominare, in sostanza, sulla foresta, che, sul finire, scopriamo essere un perfetto modellino formato sfera. Le forme morfologiche del bosco (i rami, lerba, lacqua) lasciano il passo a quelle artificiose delle rigide riproduzioni in scala, amplificando la sensazione sinistra della vicenda. La favola si chiude con un ristabilimento della quiete, ma senza happy ending; nonostante le pressoch immutate scelte cromatiche; gli accenti grigi hanno il sopravvento e la favola diventa una sorta di incubo irrisolto. Il primo incontro tra Bjrk e Gondry avviene in tono molto informale e sottolinea subito unassoluta sintonia: le idee dei due che ne emersero sembravano completarsi a vicenda in modo perfetto. Lestetica surreale del bosco illuminato dalle stelle e della casetta di legno fu ricreata in studio in modo del tutto artigianale; Ricreammo una foresta o un piccolo pezzo di natura semplicemente uscendo in giardino e raccogliendo dellerba, del muschio, dei rami, delle foglie. Ogni cosa dava limpressione di essere fatta a mano72 ricorda Gondry. Il regista era, in ogni caso, molto scettico durante la lavorazione. Temeva che il suo modo strano e un po naf di filtrare la realt non sarebbe piaciuto a nessuno: Non immaginavo che sarebbe diventato cos famoso e che alla fine si sarebbe trasformato in un nuovo inizio73 rivela. Analizzando ora il fenomeno, probabile invece che la collaborazione tra i due abbia portato benefici inaspettati e in misura uguale ad entrambe le parti. Sia Bjrk che Gondry erano alle prese con un esordio, che si sarebbe poi rivelato di dimensioni internazionali, nel quale la collaborazione per il video Human Behaviour ha unimportanza fondamentale. La potenza del clip, scaturita dallinterazione del regista con Bjrk, era tale da riuscire a lanciare non solo la cantante nellocchio del ciclone, bens ad assicurare altrettanta visibilit anche a Gondry, che si sarebbe poi affermato come una delle personalit di spicco
O trasparente: trucco basato sulluso di uno schermo traslucido sul quale, dal retro, viene proiettata una scena ripresa precedentemente, e dinnanzi al quale si pongono ad agire gli attori. Nella nuova ripresa le due immagini si sovrappongono. 72 PYTLIK, Absolute cit., p. 104-105. 73 Ibidem. 34
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in ambito video musicale e pubblicitario. Le notevoli capacit di entrambe, che in Human Behaviour trovavano una prima propizia forma, saranno poi ribadite e accresciute, nelle successive collaborazioni. Lempatia della coppia Bjrk Gondry dar infatti vita complessivamente a sette videoclip, a partire dal primo fortunato Human Behaviour fino a giungere a Declare Indipendence nel 2007.

II.II. Venus As A Boy


Il secondo brano estratto da Debut Venus as a boy: Esce a luglio 1993. La canzone concepita come unode alla sensibilit, attraverso un ingenuo ma spavaldo testo dal contenuto erotico, proposto in chiave poetica. Bjrk proietta, come spesso accade anche in seguito, una buona dose di autobiografismo emotivo nei testi e nelle atmosfere delle proprie canzoni; tale partecipazione e trasporto le sono congeniali non solo nella composizione musicale ma, come in seguito dar prova, in ogni attivit in cui si applica. Il fatto di appassionarsi intensamente a certi aspetti del (proprio) mondo la entusiasma a tal punto da non poter evitare in alcun modo di farlo apparire nella sua attivit. Venus as a boy probabilmente74 ispirata al ragazzo con cui aveva una relazione allepoca, Dominic Thrupp75. La direzione del videoclip viene affidata ad una veterana del settore: Sophie Muller76. Attiva dal 87, la regista allepoca gi molto celebre per essere lo specchio in immagini di nomi prestigiosi come Eurythmics e Sade. Con gli anni acquisir molta stima da parte di molte star femminili mainstream, come Gwen Stefani, Beyonc, Sophie Ellis-Bextor, per la diffusa sensibilit femminile trasmessa dai suoi lavori. Oggi pressoch impegnata nella realizzazione di situazioni visive per canzoni di largo consumo e il suo impegno ha un senso solo se applicato al fine che assicura: lesposizione pubblicitaria del brano per un canale musicale. Sophie Muller concepisce il videoclip per le sue intrinseche finalit originarie, come una vetrina, ovvero esclusiva visibilit pubblicitaria, divenendo una degna interprete di un lato pi anonimo del modello di videoclip, mettendo in scena un mondo sonoro senza troppo invaderlo. Una filosofia, dunque, piuttosto statica, ma retta e consolidata da una profonda coerenza: nessun marchio di fabbrica si afferma per Sophie Muller, se non quello di
In quanto una mera deduzione che Pytlik espone nella sua biografia. Tale considerazione non trova mai esplicita conferma da parte di Bjrk. PYTLIK, Absolute cfr., p.110. 75 Compare sotto nome di Dom anche nei ringraziamenti inseriti nel libretto del cd Debut. 76 LIGGERI, Musica, pp.602-603. 35
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intervenire in modo, se vogliamo, distante e generico sulle immagini. Questo paradosso apparente comporta in realt la totale aderenza delle immagini al patinato mondo a cui band e cantanti appartengono. Una sorta di riconferma di s; un contributo, quello di Sophie Muller, che opera sulla continuit e sulla logicit di quellimmagine che la star si gi precedentemente costruita. Inevitabile quindi, che ogni storia messa in scena ceda il passo ad una performance musicale e canora in piena regola. Nessuno recita la parte di un personaggio nei suoi video, ma ognuno interpreta s stesso (o meglio, la star che ). Nellestetica smaccatamente pop della Muller, innegabile un raffinato gusto fotografico e una mirabile creativit ideativa tali da rendere pressoch impercettibile la cura e limpegno nella scelta e nella messa in scena. Un virtuosismo anonimo, come prevede la filosofia pop che rappresenta. Nel caso di Venus as a boy, unico contributo della Muller alla videografia di Bjrk, possibile riscontrare una certa adesione alla figura che allepoca la stampa e i media avevano ricavato dal singolare atteggiamento di Bjrk: caricature lavevano dipinta come una sorta di aliena, un elfo o un folletto venuto dallIslanda, spaesato e confuso di fronte alla civilt, unestrosa donna-bambina dai comportamenti ingenui e pazzi. Un ritratto che in buona parte Bjrk si era cucito addosso: le infinite sonorit dal risultato tuttaltro che scontato di Debut, lingenuit del suo osservare dalla foto di copertina, il testardo ma disponibile modo di porsi, e poi gli strascichi di una precedente parentesi punk giovanili, la provenienza islandese: tutto contribuiva ad alimentare lindefinibile aspetto della poliedrica Bjrk. E il video di Venus as a boy non si sottrae a questa logica. Immersa in cucina alle prese con la cottura di un uovo in padella, Bjrk non stenta ad affermarsi come una figura bizzarra. Sophie Muller sembra estrapolare tutte quelle caratteristiche apparentemente strane di Bjrk e riunirle in ununica immagine: i capelli raccolti le conferiscono uno strano aspetto alieno mentre lanomalo trucco degli occhi regala un accento quasi fumettistico al suo viso. Linterpretazione che Bjrk da di se stessa (come pretende il metodo Muller) impeccabile, nonostante nutrisse scarsa convinzione riguardo lelaborazione del clip.

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Venus as a boy mette in scena la difficolt di cuocere un uovo in padella attraverso scarsi movimenti di macchina che seguono una curiosa esplorazione della vicenda, mentre il montaggio alterna campi medi, piani americani e primi piani. Con aria distratta Bjrk si muove nella cucina armeggiando sui fornelli nel tentativo di riuscire nellimpresa di cuocere un uovo in padella. Lidea delluovo nel videoclip era di Bjrk che voleva rendere omaggio ad uno dei libri che pi aveva amato nelladolescenza, ossia Storia dellocchio di Georges Bataille77. Questo romanzo contiene un episodio erotico in cui elemento centrale un uovo e nel quale Bjrk vede notevoli spunti per ideare il videoclip; consiglia quindi alla Muller il libro. Il risultato, per, non si attiene molto alle aspettative: [Sophie] continuava a volere che fosse in padella si lamenta Bjrk, le dicevo, ma luovo del libro non in padella! Alla coque? Ok. Sodo? Ok. Crudo? Ok. Ma in padella no!78. Verosimilmente, Sophie Muller non aveva per nulla letto li libro prima di iniziare le riprese, cos che si affid al suo intuito per dirigere il clip, nonostante le resistenze di Bjrk. Pi tardi, a riprese finite, la Muller chiamer la cantante, confidando, dopo aver letto Storia dellocchio che la scelta delluovo in padella era davvero sbagliata. La messa in scena opera su scelte cromatiche complementari: in cucina dominano i toni del blu azzurro, su cui si muove la figura di Bjrk dominata dai colori caldi del rosso e arancio. La luce diffusa e i colori vivaci, oltre che complementari, giocano a favore di una scena molto raggiante. Le atmosfere calde e accoglienti, protette e confortevoli virano verso una dimensione narrativa quasi infantile della vicenda. La semplicit di Bjrk messa alla pari dellinnocenza di una bambina che, di fronte ad compito di cui non si sente allaltezza, lo esorcizza attraverso il gioco. Una missione che sembra concretizzarsi quasi per magia: riflessi e luccichii, naturali (come quelli ottenuti sul metallo degli arnesi da cucina, maneggiati enfaticamente da Bjrk durante il clip) o artificiali (quelli aggiunti nelle ultime immagini del clip) enfatizzano e sottolineano lincantesimo della buona
Scritto da Georges Bataille e pubblicato sotto lo pseudonimo di Lord Auch nel 1928 con il titolo Histoire de lil. 78 PYTLIK, Absolute cit., p.286. 37
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riuscita della preparazione del piatto che, dopo vari tentativi finalmente pronto per essere servito.

II.III. Play Dead


Nellottobre 1993 esce il terzo singolo di Bjrk solista, Play Dead. Il brano viene scritto per essere inserito nella colonna sonora del film Young Americans79 diretto da Danny Cannon e non compreso nella tracklist di Debut. La seconda edizione dellalbum lo includer come dodicesima traccia ed oggi praticamente considerato come parte integrante e legittima del disco. Il videoclip che accompagna la canzone un perfetto esempio di lancio promozionale congiunto di film e brano musicale portante. Tipico della filiera cinematografica commerciale odierna infatti la predilezione ad associare un brano musicale accattivante, detto portante80, al lancio del film. Il brano musicale, spesso commissionato ad artisti di punta del momento, trova una perfetta coincidenza di target di destinazione tra canzone film, e permette di ampliare notevolmente il raggio di influenza della pellicola su altri canali non propriamente cinematografici. Play Dead viene dunque commissionata a Bjrk da David Arnold, compositore delle musiche del film. Lo scopo era dotare Young Americans di un brano orecchiabile per potersi guadagnare un posto nella rotazione di radio e tv musicali tale da contribuire al lancio del film. Arnold aveva infatti terminato di comporre lintero sottofondo orchestrale che componeva la colonna sonora vera e propria del film, ma sentiva di dover includere un brano pop per accompagnare i titoli di testa. Cercava una voce femminile per introdurre le sofferenze e il dolore del protagonista, interpretato da Harvey Keitel. Arnold propose a Bjrk il progetto, e subito si concretizz un brano di grande potenza. Il pezzo infatti una ricca e sontuosa partitura orchestrale in sintonia con il testo melodrammatico della canzone, composto in piena aderenza agli stati danimo del personaggio protagonista del film81.

Young Americans (The Young Americans GB 1993) di Danny Cannon. Proprio per la sua caratteristica commerciale di sostenere lintera colonna sonora, anche nel sostentamento delle vendite del merchandisig correlato alla pellicola. 81 In http://unit.bjork.com/specials/gh/SUB-14/index.htm 38
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Play Dead riscuote subito un enorme consenso di pubblico: ben presto raggiunge la posizione numero 12 della classifica britannica e diventa il singolo di maggiore successo di Bjrk fino a quel momento82. Il videoclip, dunque, incarna in modo totalizzante la logica espansionistica di promozione cinematografica che regge la nascita e lo sviluppo intero di Play Dead. A dirigerlo lo stesso Danny Cannon, regista del film Young Americans. Scene tratte dal film si alternano a immagini di performance musicale favorendo la percezione di un presunto coinvolgimento di Bjrk allinterno della pellicola. Il montaggio alternato, nonostante rispecchi cromaticamente e ritmicamente il motivo musicale, suggerisce lidea che gli attori assistano alla performance della cantante. Linterazione film videoclip sembra dunque essere mediata da questa situazione intermedia, che vede le due realt distinte fondersi in una equilibrata simbiosi sostenuta anche da effetti illuminotecnici derivati da luce al neon, flash fotografici, insegne luminose che integrano la diversa fonte delle immagini. La performance musicale di Bjrk ambientata in un locale dai richiami post industriali, dallapparenza sconfortante e fatiscente. Il senso di solitudine che ne deriva favorisce limpressione di lontananza emotiva e abbandono tra i personaggi, atmosfera melodrammatica in linea con i toni cupi della canzone e del film. I primi piani si susseguono in un gioco di continui rimandi tra le immagini. Il videoclip di Play Dead risulta allineato con la quasi totalit delle canzone generate per esigenze cinematografiche, dove la promozione del film prioritaria, e dove, quindi, tutti i mezzi disponibili vengono sfruttati al massimo per raggiungere un buon risultato. In questo caso il clip scarsamente attribuibile a Bjrk, in quanto si configura come mera esecutrice del brano musicale. Non infatti possibile affermare che il videoclip sia un modo per rappresentare la musica83 e quindi un modo per aiutare la gente ad afferrare meglio le mie canzoni84 come spesso dichiara la stessa Bjrk riguardo limportanza dellaspetto visuale associato alla musica. Play Dead il risultato di una delle tantissime collaborazioni proposte a Bjrk dopo luscita e il successo di Debut, dove per il contributo dellartista limitato alla composizione ed esecuzione del brano.

II.IV. Big Time Sensuality

GITTINS, Bjrk cfr, p. 155 GIUSEPPE VIDETTI Bjrk - La tecnologia? Umilia la musica, Repubblica 8 aprile 2005, p.60. 84 Ibidem. 39
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Il terzo singolo estratto da Debut Big Time Sensuality. Esce nel novembre 1993. Il brano un tributo a Nellee Hooper, produttore dellalbum, nonch perfetta anima gemella artistica e spirituale di Bjrk per tutto il primo periodo della propria carriera. Il videoclip venne affidato al talentuoso fotografo francese Stphane Sednaoui85, celebre per le sue fotografie di moda e di star apparse nelle riviste pi importanti del pianeta. Sednaoui fin dai primi anni 90 si applica anche ai video musicale, diventando bene presto un interprete di primo piano di quella scena. Quando nel 1993 dirige Big Time Sensuality, il francese ha gi alle sue spalle i suggestivi clip visuali realizzati per Madonna86, U287, Red Hot Chili Peppers88 e Smashing Pumpkins89. Dotato di un non comune senso artistico unito a sapienti qualit tecniche, Sednaoui sembra ossessionato dallidea che la realt non mai quella che appare. Immersi in luoghi solitari, cosparsi di vernici e ornati da colori scenografici forti e dinamici, i suoi videoclip vantano ribollenti atmosfere fantascientifiche, utopistiche fughe dalla realt a favore di simbolismi e metafore. Il gusto pittorico prevale su ogni altro aspetto, enfatizzando la professionalit fotografica di Sednaoui. Big Time Sensuality la prima delle numerose collaborazioni90 tra Bjrk e Sednaoui ed anche loccasione per concretizzare un primo fecondo incontro. Il fotografo, infatti, ricorda di essere rimasto molto colpito e affascinato dalla voce di Bjrk, sentita in una delle prime canzoni, mentre lei, conquistata dal suo talento visivo, insiste per affidargli la direzione del video. Il clip mostra Bjrk intenta a cantare a ballare sulle note di Big Time Sensuality sul retro di un camion che attraversa le strade di New York con un effetto davvero stupefacente. Lidea deriva da unistintiva emozione provata da Stphane Sednaoui mentre, a New York, da un taxi, si guarda intorno e vede lo scorrere dei grattacieli e delle auto. Sednaoui afferra che su quella vitalit, che lanima della metropoli, vuole lavorare per il videoclip.

LIGGERI, Musica cit., p.323. Madonna, Fever, di Stphane Sednaoui, 1993. 87 U2, Mysterius Way , di Stphane Sednaoui, 1991 88 Red Hot Chili Peppers, Give It Away, di Stphane Sednaoui, 1991 89 The Smashing Pumpkins, Today, di Stphane Sednaoui, 1993 90 In seguito i due avviano una breve relazione sentimentale, che li spinge a collaborare spesso in modo pi informale e meno ufficiale. Il contributo di Sednaoui nella carriera di Bjrk risulta comunque pi abbondante in ambito fotografico. 40
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Il regista spiega che bastato prendere un camion, installarci una videocamera fissa nel fondo rimorchio scoperto rivolta verso la cabina e metterci davanti Bjrk a ballare e cantare; poi iniziare a guidare per le vie di New York e aspettare di vedere il risultato. Le totali dodici ore di girato sono il frutto dellincessante girovagare del camion e del complessivo esaurimento fisico della cantante, oltre che oggetto di intensa curiosit tra la gente e i passanti, incuriositi dallinsolito avvenimento. Globalmente il videoclip non risulta molto complesso. La videocamera fissa permette un solo punto di vista, continuamente sollecitato dal movimento del veicolo e dai gesti irrefrenabili dellintrepida Bjrk. Senza esitazione, la cantante si
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muove liberamente sullo spazio a disposizione, ovvero il rimorchio vuoto del camion, alternando inquadrature a figura intera con autonomi primissimi piani. La scelta stilistica del bianco e nero favorisce unomogeneizzazione delle immagini e una pi chiara e diretta percezione del doppio movimento. Sednaoui sembra dunque preferire, questa volta, ai simbolici colori e alle emblematiche atmosfere, una anonima fuga dalla realt, quasi un isolamento dal caos metropolitano a favore di un dirompente sentimentalismo. Lenergia contagiosa emanata dallinarrestabile ballare di Bjrk risulta di rara potenza. Espressivit e forza sono totalmente affidati, questa volta, anzich a toni e sfumature di colore, allincisiva interpretazione della cantante. Le dodici ore di riprese vengono poi setacciate in fase di montaggio e modificate, in brevi frangenti, dallaccelerato o dal rallentato. Il videoclip subisce in seguito vari rimaneggiamenti a causa della quasi totale (e inverosimile) censura imposta da MTV e BBC, che considerano troppo inquietanti alcune espressioni di Bjrk per premetterlo di mandarlo in heavy rotation giornaliera91. Questa iniziale e inaspettata condanna sancisce il primo di molti successivi scontri con la censura televisiva.

II.V. Violently Happy


Lultimo singolo ad uscire dallalbum Debut Violently Happy. Il brano il pezzo pi euforico dellintero album, unesplosione di vigore e vitalit [] un esempio da manuale di pop ballabile, allegro e stilisticamente perfetto92. Pubblicato nel marzo 1994, il singolo che ottiene maggiore successo addentrandosi con facilit, grazie alle sonorit acid house, anche nella scena della disco music, presentandosi come accattivante pezzo pop da ballare. Se musicalmente la canzone funziona in modo perfetto, il videoclip, affidato a Jean Baptiste Mondino93, non riesce a fare altrettanto. Si propone infatti di inscenare episodi di isterica follia in una casa di cura psichiatrica, dove gli otto personaggi si muovono tra camicie di forza, bamboline e peluche. Il leit motive di tutto il video sono i capelli, che tagliati, spettinati, rasati ossessionano tutti i personaggi, in un gioco di assurda follia. Anche in questo caso, come nel precedente Big Time Sensuality, il punto di vista unico: i protagonisti si alternano insistentemente nello spazio di una camera di cura psichiatrica dalle accese pareti color azzurro e dalla esaltata prospettiva sul
PYTLIK, Absolute cit., p.286. GITTINS, Bjrk cit., p. 93 LIGGERI, Musica, p.407.
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fondo. Il montaggio tende ad aderire al ritmo della canzone, con passaggi veloci. Per tutta la durata del clip, rimangono graficamente evidenti i segni fotografici del mirino e attivi ed esagerati suoni come gli isterici colpi di forbice e, sul finire, il ripetitivo parlare della bambola giocattolo stimolata dallinsano protagonista. Il clip rappresenta quindi in modo scialbo le tormentante ma vivide atmosfere del brano, riflettendo superficialmente le profonde sonorit acid dance attraverso confusi movimenti corporei governati dalla presunta pazzia isterica dei personaggi. Bjrk vi si confonde anonimamente; costretta in una camicia di forza non emerge mai come protagonista assoluta del video. La caratterizza lesclusivo rimarcante cantare il brano di sottofondo. In tutte lopera di Mondino sembra prevalere un gusto smaccatamente patinato di una societ chic pop, immersa in claustrofobiche ambientazioni glamour dove il benessere per sembra eccellere. Un vezzeggiato atteggiamento che si sposa perfettamente con la volitiva Madonna, che far di Mondino uno dei suoi fidi collaboratori. Se infatti Madonna si immerge perfettamente nelle ostentate inflessioni pop create a hoc per lei dal fotografo94, Bjrk appare lontana da ogni intento schiettamente commerciale e materialista95. Il suo pop, pi che apparenza vuole essere esplorazione, indagine. In questo il clip di Mondino fallisce in modo lampante, perch sotto la patinata veste di Violently Happy non sembra emergere alcuna sostanza. La spiccata professionalit di Jean Baptiste Mondino pare dunque cedere il passo questa volta a una pure esibizione manierista. Il francese, che cos candidamente aveva colto lessenza discreta della nuova arrivata Bjrk, intimidita ma consapevole del proprio talento, e laveva esibita e accompagnata con i suoi scatti in quasi tutte le immagini di Debut e singoli, ora la catapultava in un micro mondo pieno di impulsi e propulsioni, nel vano tentativo di riflettere nel modo pi puntuale possibile il caldo oscillare di Violently Happy.

Basti pensare allo stile cow-girl legato al lancio dellalbum Music di Madonna (Maverick/Warner Bros., 2000), interamente creato dallequilibrato talento visivo di Jean Baptiste Mondino, scisso, in questo caso, tra fotografia e videoclip. 95 Legato cio al business e al profitto. 43
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Capitolo III

POST

Il secondo lavoro di Bjrk esce nel 1995. Post pu essere definito come lideale seguito di Debut, in quanto elabora sostanzialmente con maggiore consapevolezza le medesime istanze ottimistiche legate alla vita e allamore caratteristiche anche del primo lavoro. Una direzione pi chiara, infatti, rende Post pi compatto e disinvolto, favorito da sei videoclip che accompagnano gli altrettanti singoli. La direzione dei clip, infatti, attribuita a tre dei pi stimati e affermati videomakers mondiali, che abilmente Bjrk attira a se in tempi in cui lattenzione nei confronti dei videoclip e dei loro registi ancora pressoch sconosciuta. Le collaborazioni e i contributi per la realizzazione di Post si infittiscono coinvolgendo nomi di primordine. Dopo il fecondo sodalizio di Debut, Nellee Hooper si dedica ad altri progetti e contribuisce al nuovo lavoro in modo marginale, lasciando il posto alla sonorit di Tricky, Howie B e Graham Massey degli 808 State. Nonostante Bjrk riconosca a Hooper un fondamentale contributo nella preparazione del primo album Debut, desidera per Post allargare gli orizzonti. Ha consapevolezza dellimpalpabile magia dei veri scambi artistici e desiderava provare qualche rischio. Teme soprattutto lidea di ripetersi quanto a sonorit. Sente assolutamente lesigenza di un rinnovamento e di evoluzione. Lelaborazione di Post, in ogni caso, parte da presupposti molto differenti. Se
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Debut includeva progetti che Bjrk portava avanti da anni, idee accumulate nei dieci anni precedenti e che solo da solista era riuscita a sviluppare e terminare, Post invece pi immediato. Gode di una maggiore freschezza, di un pi vasto apporto di sonorit e di una superiore consapevolezza tecnica e artistica della cantante stessa. Una prima registrazione dellalbum viene fatta alla Bahamas. Bjrk sembra ricavare da quellambiente esotico e pittoresco nuova linfa vitale per lo sviluppo di idee. Il diretto contatto con la natura, da sempre essenziale per la cantante, molto intenso. I racconti sulla session di registrazione96 sottintendono un costante confronto con la natura, fondamentale per lo sviluppo della caratteristica atmosfera di Post. Ne deriva una lenta progressione verso un sempre maggiore sperimentalismo sonoro che si affermer in modo sempre pi radicale con il procedere del tempo e degli album. I videoclip dei sei singoli estratti da Post riconfermano limportante sodalizio con Michel Gondry, al quale ne vengono affidati ben tre. Per Its Oh So Quiet far la sua prima comparsa un altro acclamato videomaker, Spike Jonze, mentre Stphane Sednaoui si presta alla regia di un videoclip e alla realizzazione della copertina fotografica dellalbum Post. Voltata pagina allaria innocente e fanciullesca creata dal ritratto minimalista di Mondino per la cover di Debut, Post accompagnato da unimmagine ricca e vitale. Un gusto pop rende una dinamica percezione del movimento; i colori, vivaci e saturi, conferiscono esoticit e immediatezza, lo sguardo prorompente di Bjrk ci osserva con fermezza. Lo scatto afferra in modo uguale una maggiore coscienza artistica e musicale della cantante e la natura fortemente espressiva dei pezzi contenuti nellalbum. Alluscita di Post segue la promessa di un album remix, Telegram, giunto a pubblicazione solo nel 97. Questa volta accompagnato da una foto-cover di Nobuyoshi Araki97, mossa e sfocata, Telegram ripropone i brani di Post in una veste meno orecchiabile e pi scarna. Considerato da Bjrk fondamentale tanto quanto i due precedenti, lalbum viene accolto tiepidamente dalla critica che lo percepisce come esile un ripiego commerciale98.

PYTLIK, Absolute, p.124 Fotografo giapponese di indiscussa fama. Attratto da tematiche erotiche legate allindustria del sesso giapponese, Araki si configura distante dallo star business. Nonostante ci, si concede pi di una volta a Bjrk per servizi fotografici. 98 PYTLIK, Absolute, p.165. 45
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III.I. Army of me
Dopo la collaborazione con Michel Gondry per il videoclip di Human Behaviour, Bjrk richiama il regista per mettere in scena le torbide atmosfere di Army of me, primo singolo estratto da Post. Questo brano era stato scritto e arrangiato con Graham Massey ai tempi della stesura di Debut, ma poi escluso da quellalbum. Bjrk per non dubita della validit del pezzo, e decide di recuperarlo per Post. Ecco perch il brano si discosta per sonorit dagli altri pezzi dellalbum. Il videoclip elabora in versione surreale quelle sonorit cupe e industriali trasmesse da Army of me. Nelle immagini, infatti, prevale nettamente la cromia notturna del blu, addossata a elementi scenici industriali. Lidea99, spiega Gondry100, nasce dallirrefrenabile e illogico flusso di coscienza derivato dai postumi di unubriacatura che lo spinge a stendere pagine e pagine di storyboards impostando la surreale narrazione del clip. Gondry ricorda inoltre che problemi linguistici non gli permettevano una lettura integrale del testo della canzone. Di madrelingua francese, Gondry capta nel testo solo frammenti isolati o di singoli sostantivi, piuttosto di una fluida interpretazione. Questa circostanza favorisce unideazione pi libera, slegata da criteri ordinanti ben precisi.

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In http://www.director-file.com/gondry/bjork2.html PYTLIK, Absolute, p.130.

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Il piccolo capolavoro che il videoclip di Army of me lennesima conferma della sfaccettata personalit di Michel Gondry. Anche in questo caso il regista dimostra totale abilit nel cogliere le molteplici istanze delle avanguardie artistiche e riproporle con lestrema modernit dellocchio contemporaneo. Le tematiche inquietanti del vivere moderno affrontate con spirito surrealista e dadaista appaiono come viaggi spettrali, incompiuti, privi di significato. Capovolgimenti di senso ostacolano interpretazioni razionali e cos non rimane che perdersi in istintive sensazioni: in Gondry ogni ragionevole spiegazione cade di fronte ad un immaginario visuale affascinante e giocoso. La dimensione onirica del sogno ha il sopravvento e conduce allabbandono in un mondo visivo illogico e immaginario, privo di aderenza con la realt tangibile.

Un abnorme camion mal funzionante compromette temporaneamente il viaggio di Bjrk verso una distruttiva missione. Pare che il motore sia guasto, ma il guasto coincide con un intenso dolore ai denti che affligge la stessa Bjrk, perch il motore del camion ha le sembianze di una grande bocca dentata. Il dentista a cui si rivolge un grande gorilla che le trova un diamante tra i denti. Intuite le losche intenzioni dellanimale, Bjrk costretta a legarlo sul lettino per poter scappare con il brillante che inarrestabilmente continua ad aumentare di dimensione. La grossa pietra, gettata nel danneggiato motore dentato del camion permette la riparazione e la prosecuzione del percorso, cos che gli addormentati impiegati che assistono al procedere del veicolo possono svegliarsi e rimettersi a lavoro. La meta dellitinerario il museo darte moderna dove, profondamente addormentato,
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esposto il ragazzo di Bjrk che, armata di dinamite, deve riuscire a risvegliare. A missione compiuta, la coraggiosa ragazza si addolcir piangendo lacrime di diamante. Lanima dark di Army of me debitrice di continui rimandi legati alle arti visive, alle avanguardie artistiche, al cinema e alla letteratura. Gli indiscreti fasci di tubi avvolgono le scenografie con graffiante invadenza e rendono visibile linquietudine oppressiva di una societ metropolitana soffocata da un sistema di sapore kafkiano. Iconograficamente e cromaticamente Gondry trae spunto verosimilmente dal memorabile fantascientifico Brazil101, film di Terry Gilliam del 1985, a sua volta ispirato scenograficamente dalle austere strutture architettoniche del precedente Metropolis102, pietra miliare del cinema espressionista. Le inquietudini personali, proiettate nei futuristici set industriali, o, pi generalmente, deformanti la realt, sono la base comune della concezione del mondo dietro ad ogni movimento delle avanguardie artistiche. infatti riscontrabile, a ben esaminare lintera produzione videografica, pubblicitaria e cinematografica di Michel Gondry, una ricerca rivolta alla fuga dalla realt accostabile, per spunti di partenza e risultati, sia allespressionismo che al surrealismo. Fuga che si concretizza attraverso la dimensione onirica, quindi nella messa in scena di utopici universi paralleli, o attraverso quella che si pu definire deformazione della realt. Deformazione che il francese porta avanti nei videoclip soprattutto attraverso la traduzione della musica in immagini, in cui associa ad ogni movimento musicale uno grafico103, ma non unicamente. La messa in scena di deliri allucinogeni104 pu generare la moltiplicazione degli individui105, la spersonalizzazione106 caotica della societ contemporanea, o la frantumazione materiale o temporale di uno scorcio di mondo107. Tale fuga dalla realt vorrebbe essere un abbandono ad una dimensione migliore, alla ricerca di universi in grado di dare risposte pi vantaggiose. Spesso
Brazil (USA 1985) di Terry Gilliam. Metropolis (Germania 1927) di Fritz Lang. 103 In Star Guitar dei Chemical Brothers (di Michel Gondry, 2001), la visione del panorama dal finestrino di un treno scandita da elementi grafici che si susseguono a ritmo di musica, mentre in Around the World dei Daft Punk (di Michel Gondry, 1998) la coreografia di ciascun gruppo di ballerini plasmata sulla base di un singolo loop. 104 In Like a Rolling Stone dei Rolling Stone (di Michel Gondry, 1995) attraverso un persistente morphing, inscena con sconvolgente efficacia i deliri narcotici dellebbrezza. 105 Come nel caso di Let Forever Be dei Chemical Brothers (di Michel Gondry,1999) e di Come Into My World di Kyle Minogue (di Michel Gondry, 2002). 106 In Fell in Love With a Girl dei White Stripes (di Michel Gondry,2002) la band ritratta attraverso la composizione di mattoncini Lego, con un effetto di scarsa definizione delle immagini. 107 Come la sezionata visione condominiale di Protection dei Massive Attack (di Michel Gondry,1995) e il palindromo Sugar Water di Cibo Matto (di Michel Gondry,1996). 48
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per, anche in Gondry, inquietudini e turbamenti penetrano nel mondo parallelo, dando luogo ad incubi anche peggiori della realt stessa, ma pur sempre affascinanti. Ricco di stimoli visivi, attrazioni e malie, limmaginario di Gondry rivela costantemente la facilit di perdersi. Una fuga dalla realt, dunque, intrapresa e sostenuta irrazionalmente, concepita come puro abbandono surrealista alle attrattive terrene, rielaborate senza ausili logici, codici ragionevoli e significanti. In Army of me lapparente fuga onirica alla fin fine rivelatrice di istanze ottimistiche. Le parole che accompagnano il brano, dure e dirette, sono una intensa spinta contro linerzia e la passivit e fanno del brano un inno alla combattivit di spirito. Con impeto militare Bjrk esorta grinta e determinazione, reazione e opposizione. Gondry cattura con precisione il messaggio del testo. Lo strano viaggio intrapreso da Bjrk nel videoclip rivela, intatti, un deciso intervento sugli eventi: ogni scomodo imprevisto viene raggirato con astuzia e determinazione dalla protagonista, affinch giunge con formidabile coerenza al suo obiettivo. Anche il videoclip, insomma, nonostante il surreale contesto, palesa il deciso messaggio di combattivit di spirito come ideologia di vita. Labile Gondry, peraltro, procede per accumulo di stimoli visivi complessi. Lutilizzo di back projection con proiezioni di fondali industriali accresce la grigia resa del contesto metropolitano, sconfinato ma opprimente. L impiego di specchi e vetri riflettenti, adoperato in maniera continua per tutta la durata del clip, agisce sullestensione e sulla compenetrazione degli spazi, come mezzo offuscante o per la moltiplicazione delle figure. Tali artifici tecnici trovano un loro specifico scopo percettivo nel clip. Nello specifico, nelle primissime immagini del video, i grattacieli si riflettono sul vetro del camion, disturbando la figura di Bjrk che vi sta dietro. In modo indiretto si sottolinea ancora una volta, attraverso il contrasto dimensionale, il dominio del sistema sugli individui, microscopicamente irrilevanti di fronte alla grandezza e potenza di ci che li circonda. Nelle scene seguenti, un piano sequenza porta ad inquadrare una serie di impiegati, che entro cabine vigilano attraverso una vasta vetrata sulla strada. Davanti a loro, il vetro riflette i tubi al neon creando lillusione prospettica di compenetrazione degli spazi. Questo semplice trucco permette da un lato lo sfondamento delle superfici favorendo la resa visiva di invadenza del sistema di controllo oltre il limite del reale. Laltra faccia della medaglia sottolinea per la sostanziale necessit del supporto umano al sistema. Quando infatti il guasto del camion impone una tappa imprevista alla protagonista, gli stessi impiegati affannati davanti al computer si addormentano. Anche il camion si ferma per un guasto ai denti, e dal danneggiato e maleodorante motore ne esce uno stravolto cow boy. Ovvero: ci che fa ruotare il sistema di 49

consistenza organica ed infatti una debolezza umana a bloccare o rallentare le procedure. Infine, allo studio dentistico e al museo, la moltiplicazione dello spazio resa attraverso luso di specchi. Al suo passaggio Bjrk produce un affascinate effetto di sdoppiamento. Doppiamente determinata a portare a termine il proprio obiettivo, pluralmente moltiplicabile per formare un esercito di s108. La divisa da karat rende ulteriormente questo concetto. In Army of me compare anche la feconda sperimentazione del bullet time, tecnica cinematografica fondata sul principio di fermo immagine multiangolare ruotante. Dalle confuse origini storiche ma resa celebre dal film Matrix109 nel 1999, luso di tale tecnica nel video Army of me molto meno enfatico rispetto ai successivi impieghi ed posto ad inizio clip. Veicola un cambio di inquadratura da una visione frontale del camion, taglio con cui il video inizia, ad una visione laterale, punto di vista dominante nel resto del clip. In tutto il clip, infine, i cupi toni industriali dellesterno cedono il passo alle chiare tinte degli interni: bianche atmosfere mediche contrassegnano lo studio del gorilla/dentista, mentre situazioni meno minacciose e pi mosse qualificano il museo darte. Cromaticamente rilevante, inoltre, la satura esaltazione dei colori giallo, rosso e verde, riscontrabile per vari elementi scenografici (dal pavimento del museo, alle spie luminose del camion), in grado di captare immediata lattenzione. Il gioco di rimandi costante, ma il debito maggiore Army of me lo deve ai presupposti kafkiani alla base del film Brazil, che, similarmente, rompicapo di generi e influenze. Da entrambe deriva linquietante presenza degli insetti. Brazil incentra la vicenda su un errore burocratico innescato dal corpo di un insetto, che finir con il soffocare interamente limpiegato vittima del sopruso. Allo stesso modo partono le originarie congiure di Bjrk: uno sciame di insetti-falene abbandona la griglia del camion ad inizio clip o, in altri termini, un corpo organico manomette il sistema artificiale, meccanico o burocratico che sia. Ecco dunque, che a ben esaminare il videoclip, possiamo andare a cercare lideale punto di partenza nel groviglio di stimoli che Gondry ci propone, ben sapendo che linfinito intreccio e la sottigliezza della trama condurr a lasciare aperte altrettante strade a interpretazione differenti. La complessit di Army of me trova per fluida realizzazione attraverso un clip di immediata penetrazione, grazie

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Army of me come recita il titolo del brano. Il suggestivo effetto del bullet time stato infatti utilizzato a piene mani dai fratelli Wachowski per una complessa scena del loro film Matrix. Il sapiente uso di tale tecnica, accuratamente digitalizzato, contribuir a fare del film un vero cult quanto a effetti speciali e contributo iconografico. Matrix (USA 1999) un film di Larry Wachowski, Andy Wachowski. 50

a stimoli percettivi immediati e il fascino suggestivo frutto dellillimitata immaginazione di Michel Gondry.

III.II. Isobel
Il secondo brano tratto da Post Isobel, primo brano scritto dal poeta islandese Sjon, amico di vecchia data di Bjrk. Isobel parla della difficolt dei rapporti umani. La protagonista Isobel nasce dalla fantasia di Bjrk e Sjon che la immaginano come un personaggio nato e cresciuto in una foresta, a stretto contatto con la natura. Un giorno Isobel decide di abbandonare la foresta per andare in citt ma una volta catapultata nel caotico clima cittadino prova disagio nel reprimere il suo istinto servaggio a favore di un consono comportamento civile. Isobel decide quindi di fare ritorno alla foresta. Lambiente naturale dunque visto nel brano come lideale per esprimere a pieno se stessi e diventa sinonimo di benessere introspettivo. Isobel in gran parte autobiografica, in quanto Bjrk non nasconde limportanza di mantenere intatta una solida comunicazione con se stessa che lambiente islandese le ha sempre permesso. Il suo bisogno di solitudine e introspezione si differenzia nettamente dal tipo di vita caotica e movimentata che caratterizza la prima fase della carriera della cantante e Isobel rappresenta un primo importante accenno ad una necessita sentita sempre pi pressante da Bjrk con il trascorrere del tempo. Il brano pu essere letto anche come una variazione sul tema di un argomento cruciale nella carriera di Bjrk ovvero quello dello scontro tra natura e cultura. Lambiente urbano, infatti, in cui la protagonista Isobel si trova immersa, pu essere letto come repressivo nei confronti della natura, umana e non solo. Una repressione a cui la cantante non intende sottoporsi: la sua carriera infatti si stende nel rispetto assoluto della sua istintiva indole senza piegarsi a uniformismi di massa. Il brano Isobel si fa dunque precoce bandiera della filosofia creativa di Bjrk che tende con il tempo a rafforzarsi e a espandersi sotto molteplici punti di vista. Dietro la direzione del video Isobel c nuovamente il francese Michel Gondry alla sua terza prova con Bjrk. Rispettando parzialmente il testo del brano, Gondry realizza un clip dalle intonazioni da fiaba che evocano le innocenti atmosfere infantili. Girato per due giorni in una foresta nel nord del Galles e un altro giorno negli studi Black Island Studios di Londra in bianco e nero con una vecchia Mitchell

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S35 dei primi del 900110, Isobel si serve di abili sovrimpressioni e rudimentali trucchi cinematografici per riallacciarsi alle magie del cinema muto di Murnau. Il video mette in scena in qualche modo il personaggio protagonista del testo della canzone, un personaggio che, per molti versi, gi era stato messo in scena in Human Behaviour, il primo video della coppia Bjrk Gondry. Successivamente, con il video Bachelorette nel 1997, il profilo di tale personaggio si completa raggiungendo contorni pi chiari e dettagliati ma anche agevolando la lettura del video Isobel. La vicenda del personaggio e del suo deludente viaggio viene messa in scena integralmente nei due videoclip cos che Isobel e Bachelorette diventano complementari luno dellaltro, pur mantenendo una propria individuale autonomia.

Le immagini mostrate si possono dividere in due nuclei distinti e concorrono a creare una doppia versione della protagonista Isobel, sempre interpretata da Bjrk. Una prima versione caratterizzata dalle ambientazioni interne e vede la cantante seduta a comporre davanti ad un complesso organo. una figura austera ed elegante che emerge come una sagoma bianca nelloscurit e che sembra raccontare il testo del brano ai quattro bambini che la circondano. Le suggestioni che suonando questa figura riesce ad evocare rivivono in riflessi e apparizioni che si stagliano nella stanza, ma che alternativamente prendono pieno possesso dello schermo. in queste immagini che prende corpo la seconda versione di Isobel, quella che rivive nei ricordi. Semplice e spensierata, questa figura si distingue in mezzo alla natura dove passeggia, gioca e si perde. Le continue dissolvenze, gli
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In http://www.director-file.com/gondry/bjork3.html

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sfuochi e le sovraesposizioni confondo e fondono i due tipi di rappresentazione. Un altro elemento unificante e distorcente lacqua, costante presenza per tutta la durata del video. Mettendo in relazione il clip di Isobel con il successivo Bachelorette, dunque, possibile leggere lo sdoppiamento del personaggio come la raffigurazione di due momenti temporali differenti. Il personaggio seduto a comporre racconta attraverso la musica i propri ricordi, il proprio giovanile desiderio di andarsene dalla foresta incuriosita del clima cittadino. Tale viaggio della protagonista viene fugacemente accennato nel clip Isobel soprattutto attraverso lutilizzo di alcuni elementi simbolo come laereo e le immagini dei grattacieli, ma risulta vero proprio soggetto del successivo Bachelorette. La complessit di tale intreccio narrativo sicuramente non pianificata da Gondry durante la lavorazione del primo video Isobel e senza dubbio non rilevabile ad un sommario sguardo ai due clip. I numerosi livelli di lettura adattabili a Isobel e Bachelorette d'altronde, non danneggiano affatto limmediato appeal di cui i lavori tuttora godono. Lideale sdoppiamento illustrato dal video, che presuppone un prima e un dopo in termini temporali e perci un cambiamento, una crescita, ben si presta allideale percorso tracciato da Bjrk con i titoli degli album Debut, Post e Telegram111. Molti elementi nella carriera della cantante islandese, infatti, sottolineano un costante movimento e fermento; unidea di crescita che va oltre la sola sfera artistica per riversarsi anche in quella umana. Quella del doppio, in ogni caso, indagata sotto varie forme e con differenti fini, unidea che successivamente si ripropone nella carriera di Bjrk. In ogni caso, sufficiente guardare alla cover del singolo Isobel svolta dal fotografo Andrea Giacobbe per cogliere un ulteriore variazione al tema del doppio. Lo scatto ritrae due versioni di Bjrk112 unite in un tenero abbraccio. Con lo sguardo fisso in camera, ovvero, verso lo spettatore, le due parti esplicano una benefica e pacifica convivenza con se stessi, gi argomento implicitamente affrontato nel testo del brano. Con Isobel dunque, per la prima volta e in maniera cos complessa e articolata, brano musicale, videoclip e cover si trovano a convivere nel medesimo territorio, conversando sui medesimi temi e vivificandoli attraverso un differente approccio. Ogni parte contribuisce infatti a rendere pi chiaro e potente il prioritario messaggio inviato da Bjrk bench, allo stesso modo, la partecipazione di molteplici personalit in fase di ideazione e sviluppo del progetto vari il modo di
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PYTLIK, Absolute, p.168. Per la realizzazione della foto Giacobbe si servito di Bjrk e di una modella a lei simile: truccate in maniera identica, la somiglianza raggiunta dalle due tale da rendere impossibile distinguere luna dallaltra. 53

presentarlo. In tal senso possibile guardare allopera di Bjrk come a un punto di intersezione fra autonomi percorsi di pi artisti che, inseriti in determinate condizioni, si fanno precisi traduttori delle istanze della cantante pur senza sacrificare nulla alla loro coerente ricerca.

III.III. Its Oh So Quiet


Nel novembre 1995 esce Its Oh So Quiet, il singolo di Bjrk di maggiore successo che la impone come celebrit indiscussa a livello internazionale. Cover di un pezzo eseguito da Betty Hutton113 nel 1948, rimaneggiato grazie allaiuto di Nellee Hooper, il brano un esuberante modello di umorismo, passione e parodia uniti da uninsolita alternanza di calma ed concitazione. Usata e abusata successivamente da televisione, cinema e pubblicit, Its Oh So Quiet diventata ben preso lemblema di Bjrk, associata alle spassose e stravaganti atmosfere teatrali del brano, sopra le righe per vivida spensieratezza e brio. Il videoclip viene diretto da Spike Jonze, poliedrico regista americano. Jonze emerge nei primi anni 90 per originalit e inventiva grazie ad una prolifica attivit multisettoriale. Creatore e produttore di programmi tv, riviste, pellicole, attore cinematografico, regista di corti, videoclip, pubblicit e film, Spike Jonze si segnala ben presto per caparbiet e sfacciataggine inconsuete. Alla base della sua poetica stanno il gusto amatoriale delle produzioni a basso budget associate ad sorprendenti idee realizzate con diletto artigianale. Il risultato di tale mix fin dallinizio la traccia distintiva del regista, che con sorprendente ingegno ben presto diventa uno dei pi appezzati rappresentanti della videomusic. Con uno stile totalmente opposto rispetto ai colleghi contemporanei Michel Gondry e Stphane Sednaoui, Spike Jonze emerge per la rara capacit di estrapolare aspetti stupefacenti dalla pi spontanea realt. Jonze non inventa, scopre114; non simula oniriche fughe dalla realt come Gondry o viaggi simbolici alla Sednaoui, ma percepisce il fascino della vita terrena, materiale. Non sfugge la realt, ma vi si immerge completamente; non inscena, ma coglie situazioni dal quotidiano vivere. forse per questo che il suo successo maggiormente legato al demenziale Jackass per MTV115 e per i videoclip a basso budget come Praise You116 per
Si tratta di Blow a Fuse, composta da Hans Lang e Bert Reisfeld per la stella di Hollywood Betty Hutton. 114 LIGGERI, Musica cit., p.315. 115 Il programma consiste nel sottoporre un gruppo di persone a prove pericolose e ridicole. http://www.jackassworld.com/ 116 Fatboy Slim Praise You, di Spike Jonze, 1999. 54
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Fatboy Slim, dove improvvisa un dilettantistico balletto davanti al Chinese Theatre di Los Angeles ripreso con mezzi amatoriali117. Lo stesso Its Oh So Quiet uno dei tanti capolavoro attribuiti al genio del videoclip Spike Jonze. Con spirito amatoriale, infatti, il videoclip inizia allinterno di un desolato bagno del retro di un autosalone di gomme usate, dove troviamo Bjrk intenta a sciacquarsi il viso. Il fastidioso rumore della luce al neon, lo scroscio dellacqua e il fischio delle manopole del rubinetto intensificano lidea della presa diretta, mentre una veloce panoramica simula una fugace soggettiva della protagonista. Ma sulle prime note della canzone, quando la scena esce dalle ristrette mura del bagno, latmosfera diventa come sospesa e immersa in un irreale pacifico scorcio di mondo. Appena superata la porta del bagno, il punto di vista cambia totalmente. Ci si trova adesso nel salone del venditore di pneumatici, dove meccanici e clienti si muovono spensierati. Leffetto slow motion accompagna tutta la prima strofa e ne caratterizza la parte calma e sensuale del brano, focalizzando lattenzione su alcuni aspetti delle immagini o della narrazione. Il regolare parlato/cantato di Bjrk ottenuto grazie ad un controllato dilatamento dei frammenti di canzone prescelta e configura leffetto come una precisa scelta stilistica, adoperata per accentuare la contrapposizione calma-esplosione di Its Oh So Quiet. Linquadratura segue con sinuosi giri di macchina lingenuo passeggiare di Bjrk, occupata in una maliziosa performance canora. Rari tagli di montaggio conferiscono fluidit e compattezza allintero videoclip. Un immediato cambio di atmosfera coincide con laprirsi ritornello. Tutto dun tratto, la scena si trasforma in musical in piena regola, dove ogni personaggio trova un preciso posto nella spassosa coreografia, perfettamente integrata con la scenografia dellautorimessa stile americano anni 60. Il clima sembra ristabilirsi al termine del ritornello. Il rallentamento delle immagini riporta una situazione stabile; ogni personaggio torna a fare quello per cui destinato e Bjrk riprende a passeggiare indifferente verso luscita. Superata la porta girevole dellautorimessa, si ritrova ancora una volta a ballare tra passanti, cassette delle lettere animate e Cadillac fiammanti. Dunque lintero video organizzato attraverso uno schema che mira ad amplificare la contrapposizione calma ed eccitazione. Unincontrollabile luce solare accompagna le briose coreografie ma pare velarsi leggermente di un appena percettibile strato di nuvole nel cielo in corrispondenza dei sussurri di Bjrk. I primi
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A riprenderlo non sar Jonze in persona, impegnato con la Torrance Community Dance Group ad eseguire la coreografia, ma Roman Coppola, altra personalit di spicco nel mondo dei videoclip e vicino a Jonze per la comune lestetica realista. 55

piani sulla cantante eseguiti sulle parti in slow motion danno risalto a espressioni malinconiche e sconsolate, sostituiti dai campi medi e totali per le movimentate coreografie. Il continuo alternarsi di calma ed esplosione del brano si proietta dunque visivamente in ogni dettaglio. Tale corrispondenza la forza del videoclip: il sapiente utilizzo fatto da Jonze di questo semplice contrasto assegna al lavoro un fascino irresistibile. Le semplici e impercettibili differenze caratterizzano i due lati opposti della canzone, ma la resa fluida e lineare del videoclip accentuano la sensazione di persistente apertura e chiusura dellatmosfera. Lidea di Spike Jonze alla base del clip era di inscenare da un lato il mondo dove la protagonista vive, e dallaltro la sua fantasia. In un certo modo, dunque, la messa in scena si serve della modalit soggettiva attraverso una tipica ripresa oggettiva. Tale meccanismo funziona come base per il genere del musical, dove una modificazione della realt secondo linfiltrazione sonora regola lintera messa in scena, bench sia spesso frutto del desiderio di evasione dei protagonisti. Per contrasto, dunque, il preambolo introduttivo girato in presa diretta risulta lesclusivo spiraglio di oggettivit in un clip regolato dalla soggettivit della protagonista nonostante, data limpronta amatoriale, simuli lopposto. Dunque il personale modo di osservare il mondo della protagonista viene messo in scena tramite riprese oggettive, in quanto il centro dellattenzione deve essere sempre lei, Bjrk. Tutto le costruito intorno ma si presenta frutto di una casuale coincidenza facendo di It oh so quiet un musical in piena regola dalla durata di pochi minuti. La centralit della star fondamentale nel musical. Regola che diventer fondamentale anche nel videoclip118 e giustifica luso di oggettive per descrivere la soggettiva percezione della realt dei protagonisti. Linda Berton rimarca nel proprio saggio lovvio legame che unisce musical e videoclip:
La storia del videoclip non pu non passare attraverso quella del musical [] proprio perch si tratta dello stesso patrimonio genetico. Il videoclip altro non se non una delle ultime manifestazioni di un processo di interazione tra suoni e immagini che ha come suo pi stretto antenato questo genere audiovisivo che, gi a partire dagli anni Trenta, metteva insieme performer, canzone e danza.119

It oh so quiet si delinea come uno dei molti videoclip ispirati alla solida tradizione hollywodiana del musical, da quello classico a quello urbano capitanato da West Side Story120, traendone stile, ambientazioni, cromie ed effetti. La
LINDA BERTON, Videoclip Storia del vide musicale dal primo film sonoro allera di You Tube, Milano, Arnoldo Mondatori Editori, 2007, p.38. 119 BERTON, Videoclip, p.34. 120 West Side Story (USA 1961) di Robert Wise, Jerome Robbins. 56
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location cittadina unita alla rappresentazione coreografica di scene di vita quotidiana121 rientra tra leredit lasciata dal film di Wise da cui Jonze trae linclinazione realista. Il degrado urbano viene per incapsulato sotto una veste cromica ispirata al musical degli anni 40. Dettagli di breve durata rendono omaggio ai classici Il mago di Oz122 e Cantando sotto la pioggia123 attraverso le coreografie che animano e coinvolgono anche oggetti inanimati, mentre il tip-tap danzato da Bjrk si ispira ai numeri che furono di Fred Astaire e Gene Kelly. Spike Jonze propone per un citazionismo cauto e capace, rispettoso maggiormente dellidea di fuga e sogno dalla realt alla base del musical piuttosto che alla ricerca di una formula di riutilizzo convincente. Molto distante da stereotipati cloni cinematografici, Its oh so quiet vive di autentica autonomia. Il musical sar nuovamente ispirazione per Spike Jonze nel 2001, quando dirige Weapon of choice124 per Fatboy Slim che vede lattore Christopher Walken danzare spassosamente nella hall di un moderno, enorme e deserto hotel sempre sulle coreografie appositamente create da Michael Rooney. Anche in questo caso il risultato sar un perfetto micro musical contemporaneo. Il videoclip Its oh so quiet preannuncia inoltre una nota determinante nel futuro di Bjrk, mostrandosi come diretto precursore del futuro film Dancer in the Dark125. Alla fine degli anni 90, infatti, Bjrk sar coinvolta nella realizzazione dellatipico musical di Lar von Trier, confrontandosi ancora una volta con il genere. Nel film Bjrk interpreta la protagonista Selma e firme la colonna sonora. Curiosamente Its oh so quiet una cover, ovvero il rifacimento di una vecchia canzone altrui, mentre le musiche di Dancer in the Dark sono la traduzione del richiamo di Selma, la protagonista. In entrambe i casi dunque Bjrk si fa portavoce di istanze non proprie, veicolo di emozioni a lei estranee, perci interprete in senso preciso. in questi due casi, in particolare, che linterpretazione di Bjrk corre su un doppio binario, quello musicale e quello recitativo, che paiono integrasi in maniera perfetta nella simbiotica forma del musical.

III.IV. Hyper-Ballad
Hyper-Ballad esce nel febbraio nel 1996 ed il quarto singolo dallalbum Post. Attraverso un testo evocativo Bjrk esprime il suo bisogno di mantenere un
Ivi p.36. Il mago di Oz (The Wizard of Oz USA 1939) di Victor Fleming. 123 Cantando sotto la pioggia (Singin' in the Rain USA 1952) di Stanley Donen. 124 Fatboy Slim, Weapon of choice, di Spike Jonze, 2001. 125 Dancer in the Dark (Danimarca 2000) di Lars von Trier. 57
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equilibrio emotivo nel variegato dislivello relazionale che accompagna la sua professione di artista. Con maggior intensit, il brano si rivolge a chiarificare la durezza di gestire rapporti sentimentali duraturi, vero nocciolo emotivo della Bjrk depoca. A dirigere il videoclip ancora una volta il francese Michel Gondry, che propone per Hyper-Ballad un inconsueto videoclip composto da inconciliabili piani visuali sovrapposti. Lidea apparentemente molto semplice: attraverso abili giochi di sovrimpressione e proiezioni incrociate, Gondry confeziona un inedito puzzle visivo composto da micro realt disconnesse, che costringe la nostra percezione ad oscillare continuamente tra le contrastanti realt proposte. La tridimensionalit e la bidimensionalit oscillano costantemente nelle immagini di volta in volta proposte; anamorfosi e distorsioni si contrappongono adimpossibili compenetrazioni degli spazi. Il clip in sostanza un esperimento conoscitivo sullambiguit della mente umana, autonoma nella deformazione della realt attraverso il filtro della percezione.

Il debito pi profondo questa volta nei confronti dellartista olandese Maurits Cornelis Escher, creatore di affascinati paradossi visivi di derivazione percettiva da cui il videoclip trae ispirazione. Gli otto livelli visivi che si alternano e si incrociano nel videoclip sfruttano la costantemente ricerca da parte della mente umana di una rappresentazione spazialmente sostenibile inseguendo la medesima ricerca indagata dallolandese Escher. Gondry sfrutta ogni mezzo multimediale consentito per amalgamare le differenti superfici dei piani e accentuare i limiti percettivi che le
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immagini sullo schermo ci impongono. Destabilizzanti passaggi dalla seconda alla terza dimensione, gi presentati da Escher nelle sue incisioni, sono rielaborate dallocchio attento di Gondry per far apparire i medesimi effetti attraverso gli strumenti cinematografici. Il francese, infatti, s in partenza che il mezzo con cui lavora di per s una simulazione percettiva, dove lo spettatore intende una tridimensionalit che invece apparente, cio basata su una proiezione bidimensionale. Allo stesso modo della prospettiva in pittura, anche il cinema spinge la mente umana e credere alla veridicit spaziale che gli si propone. Escher nelle proprie stampe gioca in maniera lampante su lillusione prospettica producendo affascinanti ed enigmatici paradossi. Gondry, dalla sua, dispone anche del movimento, strumento invece ovviamente non utilizzato dallincisore olandese126, che utilizza come vero e proprio elemento destabilizzante. Gli scattanti e automatizzati movimenti di macchina rivelano la doppia dimensione di alcuni livelli, che si appiattiscono e dilatano con effetti distorcenti le immagini, mentre mantengono tridimensionalmente plausibili gli altri piani. La complessa realizzazione del video prevede la prioritaria preparazione di alcuni filmati, poi proiettati su lastre di vetro sovrapposte al momento delle riprese, seguita dalla preparazione dei vari set di ripresa e dal matematico calcolo dei movimenti di macchina da seguire in fase di ripresa. Attraverso il gioco di luci e la studiata variazione della durata delle riproduzioni, il video mostra immagini che di volta in volta si mescolano, si intersecano, si annullano, si alterano, emergono e scompaiono. Gondry opera, oltre ad una separazione fisica dei piani, anche una divisione qualitativa delle immagini. Immagini sommariamente definite, personaggi da videogame e modellini di paesaggi convivono e si distinguono nello schermo. La sostanziale disuguaglianza di provenienza degli stimoli proposti e laffascinate gioco sulla loro spazialit e interazione colpisce per lassurdo capovolgimento percettivo operato. Alle molteplici e sfaccettate definizioni che il francese estrapola dal quasi impossibile da interpretare127 testo del brano, corrispondo altrettanti dubbi riguardo la realizzazione tecnica di alcune fasi del videoclip. La base su cui Gondry intende lavorare la contrapposizione tra anima e corpo. In prima istanza Gondry sembra intenzionato ad utilizzare il supporto scultoreo per sostituire il reale corpo di Bjrk. La resa artificiosa sarebbe in tal modo totale in quando ogni immagine risulta distante da meri intenti realistici. Il regista opta infine per lutilizzo passivo
Su cui, al contrario lavorano molti degli artisti dellarte cinetica, che considerano lopera nella sua interazione con lo spazio e con gli spettatori, basando gli effetti ottici anche sui movimenti di questultimi. 127 In www.director-file.com/gondry/bjork4.html: I found it almost impossibile to interpret. 59
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del viso di Bjrk, combinato tra le fittizie sagome del paesaggio e posto adincarnare, con fisica consistenza, il ruolo inattivo del corpo. Michel Gondry realizza con Hyper-Ballad una insolita integrazione tra i vari mezzi audiovisivi quali computer, video e cinematografia. L'utilizzo integrato di tali strumenti attraverso una calcolata manipolazione elettronica, produce un flusso visivo con una spazialit assimilabile a quella pittorica. Come precisa Costa, riguardo la creazione di immagini audiovisive di matrice elettronica, l'immagine elettronica produce uno spazio strutturalmente analogo a quello della pittura, uno spazio strutturalmente progettato e prodotto non costretto a riprodurre modelli reali come nel cinema. L'utilizzo di tecniche digitali permette di generare immagini autonome scollandosi dall'esigenza di riprese di modelli dal vero, riuscendo ad integrare pittura, fotografia, grafica e animazione in un flusso audiovisivo coerente. Gondry, applicando questa metodologia per Hyper-Ballad non incontra in realt nessuna novit. L'utilizzo di immagini elettroniche infatti nel campo del videoclip regola assestata. Piuttosto, Hyper-Ballad ha il vanto di indagare in maniera originale e poco scontata il quesito degli errori percettivi nel campo dell'audiovisivo.

III.V. Possibly Maybe


Possibly Maybe, quinto estratto dallalbum Post, un brano che parla di un amore trovato e poi perduto, caratterizzato da sonorit trasognanti e sospese, dolorose e livide. Il pezzo, completamente autobiografico, documenta i vari stadi di sviluppo e termine della relazione avviata con Stphane Sednaoui, decollata a partire dal loro primo fortunato incontro avvenuto nel 93 per il clip di Big Time Sensuality. Bjrk esita molto ad inserire Possibly Maybe nella tracklist di Post. Abituata a canzoni di tuttaltro tenore, trova il brano sufficientemente distruttivo e pessimista la disprezzarlo, riconoscendolo come unaberrazione al suo spirito positivista. Cede infine di fronte alle eleganti e ricercate sonorit portate dai produttori Nellee Hooper e Marius De Vries. A dirigere il video viene chiamato proprio Stphane Sednaoui. Il risultato un clip intimista, una finestra sulle note dolci e private dei due interpreti che, con assoluto disincanto danno vita ad un poetico dipinto sulla rassegnazione, sulla solitudine, sul fallimento e sullaffetto. Sednaoui riconferma con il videoclip la tendenza ad una poetica che vede nellimmagine la proiezione delle emozioni umane. Solitudine, incomprensione, incompatibilit, asprezza, tensione, frenesia erano stati proiettati visivamente in molti suoi lavori, ma proprio in Possibly Maybe,
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trovano nella variopinta Bjrk profonde e intense definizioni. Servendosi del brano come base su cui lavorare, Sednaoui opera attraverso vibranti luci fluorescenti, scenari emblematici, cromaticit simboliche per inscenare metaforicamente ogni emozione trasmessa dalla canzone. Il testo del brano concepito come la descrizione, suddivisa per strofe, dellevoluzione della storia tra Bjrk e Sednaoui e il videoclip procede con lo stesso criterio. Depersonalizzata, la solitaria presenza di Bjrk varia al mutare delle sfumature della canzone, interpretando vesti differenti come simboliche allegorie emotive. Il video si apre con una celestiale apparizione di Bjrk, che, come fedeli ammiratori guardiamo dal basso stagliarsi su un enfatico sfondo di nuvole paradisiache ottenute attraverso lutilizzo di uno sfondo aerografato. La effimera consistenza della proiezione viene rimarcata dal tenue vibrare della figura, in analogia al vuoto e monotono suono del tentativo di connessione in rete che apre la canzone. Il vibrare introduce, attraverso un abile pulsare di luci arancione, la seconda versione Bjrk, inserita in una densa ambientazione blu: il diffuso pigmento blu sparso nel set amplifica la sensazione di palpabile consistenza dellimmagine ed esalta i particolari in giallo e rosa fluorescente. La resa di cromatismo acceso e arbitrario e dalla linea deformata128 rimanda allattenzione espressionisti dei Fauves e di Edvard Munch, dove le alterazioni, estrapolate dal contesto pittorico e coerentemente inserite in quello fotografico/cinematografico, abbandonano una traduzione realistica del mondo. Non sono infatti le esaltazioni scenografiche tipiche della concezione cinematografica espressionista le istanze clte da Sednaoui, ma piuttosto il tentativo di dare alla realt una connotazione pittorica il fine rincorso dal regista. Il francese crea con i suoi clip come un mondo intermedio scisso fra realt e pittura, dove i residui figurativi si confondono con levanescenza della rappresentazione pittorica. Sednaoui utilizza quindi vernici, colori, pigmenti per arredare i propri lavori, contribuendo a rendere le immagini dei suoi video simili a dei dipinti video ripresi. in sostanza questa la grande potenza delle opere di Sednaoui, esemplare concezione artistica contemporanea, non pienamente espressa nel precedente Big Time Sensuality ma del tutto presente in Possibly Maybe.

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Arte Enciclopedia universale cit., p. 570. 61

Con calibrate dissolvenze, ad ogni strofa della canzone compare un nuovo personaggio, contraddistinto da colorazioni, tendenze, abiti e acconciature sempre diverse e sempre legate prioritariamente allo stato danimo che le parole descrivono. Queste figure, di volta in volta, cantano il testo e comunicano
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gesticolando. Il contesto risulta sempre proporzionalmente correlato al personaggio, vero fulcro pianificatore dellemozione da trasmettere. Al termine del videoclip nove versioni di Bjrk sono comparse e scomparse nello schermo. Scheletro dellintero videoclip una figura che compare alternativamente per tutta la durata del videoclip ad accompagnare il ritornello nella canzone. Questo il secondo personaggio ad aprire nel clip, contraddistinto appunto dalla dominante impronta pittorica che investe totalmente lambiente e latmosfera. Questa seconda versione di Bjrk lunico personaggio del video a risultare meno definito rispetto agli altri. Se, di strofa in strofa, la figura ad emergere e ad influenzare lambiente circostante, in questo caso, invece, sembra confondersi anonimamente. Il corpo non si separata dal contesto, ma vi si mescola. La percezione nel movimento avvertita parzialmente attraverso le strisce fluorescenti che ne fasciano il corpo e grazie al vibrare della luce. Rispetto agli altri personaggi, seppur di grande impatto e fascino, emerge nettamente questa singola figura, non divinizzata, ma parte integrante di qualche cosa (in questo caso lambiente), che contribuisce a rendere completo. Stphane Sednaoui regala al video di Possibly Maybe una sfaccettatura pi ottimistica rispetto al testo. Questa malinconica parabola di un amore fallito per Sednaoui diventa sinonimo di maggiore completezza acquisita. Senza il rimorso di un rapporto perso, il regista sottolinea maggiormente il fascino del positivo coesistere. Eliminate le inclinazioni tese e cupe derivate dalla percezione di incompatibilit con il mondo, il regista verte su livelli introspettivi pi rilassati. Bjrk non viene lasciata sola ad affrontare un mondo antagonista, come era avvenuto in Big Time Sensuality, in cui le strade di New York apparivano distanti e avverse. In Possibly Maybe Bjrk pienamente immersa e integrata nellambiente, senza timore, ma pur sempre da sola ad affrontarlo. Limportanza e limpatto che il video supporter sostanziale per il regista: con Possibly Maybe ho imparato a esprimere le emozioni in maniera cinematografica mentre allinizio ero fondamentalmente un fotografo e i miei videoclip erano una successione di immagini fisse, non cera movimento dichiara lo stesso Sednaoui in unintervista129. Bjrk rimane imbattibile, perch lei vive darte anche fuori dal set [] d tutta s stessa in qualsiasi cosa faccia130

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LIGGERI, Musica cit., p.325. Ibidem.

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III.VI. I Miss You


Totale cambio di registro qualche mese pi tardi, nel febbraio del 1997, quando viene lanciato I Miss You, sesto e ultimo singolo estratto dal secondo album Post. Dopo le malinconiche arie di Possibly Maybe Bjrk lancia un brano vigoroso e gioioso. Inizialmente destinato allalbum Debut, poi escluso a causa dellinsoddisfazione del risultato, I Miss You viene rimaneggiato da Howie B per la versione inclusa in Post e infine lanciato come singolo. Il videoclip viene affidato a John Kricfalusi, trasgressivo disegnatore canadese131. Kricfalusi, molto conosciuto e apprezzato nel settore dellanimazione, sviluppa una carriera legata allinesatto concetto di cartoon. Le sue immagini, ricche di provocazioni e sessualmente esplicite, vedono per protagonisti personaggi villani e senza scrupoli, cinici nella loro autenticit e eccessivamente sconsiderati, dove velleit di ogni genere si mescolano al caotico vivere quotidiano. Obiettivo prioritario di Kricfalusi attaccare senza alcuna censura la societ americana e i suoi falsi valori perbenisti mediante lo strumento che da sempre considerato un prodotto neutro e per bambini. Attraverso il cartoon, infatti, i limiti rappresentativi vengono abbattuti permettendo un sconfinata libert ideativa. Morte e vita, spazio e tempo perdono la loro aderenza alla realt mescolandosi confusamente in scenari surreali. Con sfacciataggine estrema il disegnatore mescola pudicizia e perversione per cogliere le ossessioni di una societ allo sbando. Distorto ed estremo, dunque, il suo mondo a cartoon oggetto di censure ed critiche dalle emittenti televisive. Assoldato dal canale televisivo Nickelodeon nellambito di unoperazione di rilancio dei cartoni animati come catalizzatori di nuove fasce di utenza132, Kricfalusi d vita nei primi anni 90 alla sua opera pi conosciuta Ren & Stimpy. Mettendo in scena le avvincenti e sarcastiche imprese della coppia omosessuale gatto grasso e chiuahua nevrotico, il cartoon ottiene subito notevole successo di pubblico ma costa allautore lesilio televisivo. Le indomabili imprese di John Kricfalusi raccolgono linteresse dellattenta Bjrk che lo ingaggia per la lavorazione del video di I Miss You, colorata e vivace parabola sulla spensieratezza dellamore. Il videoclip rispetta puntualmente lo stile del disegnatore canadese, con inserimenti 3D di animazione digitale e parti filmate. La complessit del clip costa nove mesi di lavoro. Proveniente dal mondo
Per le info: http://www.johnkricfalusi.net/, http://www.spumco.com/ e http://www.divertimento.it/articoli/2002/01/29/253768.php 132 STEFANO PISTOLINI, Gli sprecati Turbamenti della nuova giovent, Feltrinelli Milano 1997, p.133. 64
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televisivo, dellintrattenimento, Kricfalusi si destreggia abilmente tra riferimenti e citazioni. Con adeguatezza inserisce un abile riferimento ai clip formato jazz-toon, che usavano far scorrere le scritte con i testi delle canzoni, evidenziandoli con una pallina che saltellando sulle lettere faceva da guida per chi volesse impegnarsi in un primogenito karaoke133. Una conturbante versione cartoon di Bjrk partecipa con eccitante entusiasmo alle surreali scorribande illustrate nel clip. Ambientazioni primitive e scorci cosmici si confondono con elementi odierni attraverso lassoluta mancanza di un filo narrativo logico. Le colorate immagini seguono maggiormente il ritmo pulsante del brano, alternandosi confusamente senza alcun rigore formale. I perpetui riferimenti sessuali intervallati ad ogni tipo di vessazione e sopruso portano alla scontata censura il videoclip, lasciato in rotazione da Mtv America solo nei programmi notturni 120 Minutes, Alternative Nation e dalla canadese MuchMusic134. Il videoclip guadagna altrove per i meritati riconoscimenti: nel 97, infatti, I miss you riceve il premio dell ASIFA135 come Miglior soggetto per cortometraggio animato.

LIGGERI, Musica cit., p.562. In http://specials.bjorkish.net/imissyou/ 135 ASIFA-Hollywood, Societ internazionale di film animati. 65
133 134

Capitolo IV

HOMOGENIC

Il terzo lavoro solista di Bjrk arriva nel 1995. Homogenic rappresenta unimportante svolta per la carriera della cantante. Lintero album deriva infatti dallo stato danimo assunto da Bjrk causa ad una serie di eventi poco fortunati seguiti alluscita di Post. Le brevi ma intense relazioni sentimentali, intraprese dalluscita di Debut in poi, fallirono inesorabili e finirono con il sopraffare il diffuso ottimismo creativo che aveva caratterizzato la gestazione dei due lavori precedenti. La fiducia incondizionata verso il vivere, la curiosit altruista e la voglia di conoscere ed esplorare lasciarono il posto ad una pi esistenzialistica ricerca di s. Un ritorno alle origini, alla ricerca di conferma e di riconoscimento, subentra ad una fase che sembrava averla allontanata dalle originarie spinte comunicative. Gli incessanti tour lavevano costretta a girare tutto il mondo, a conoscere molteplici realt e ad affrontare i continui fraintendimenti con la stampa, ma finirono pian piano con il corrodere psicologicamente e fisicamente Bjrk, ulteriormente esaurita dalle incompatibili relazioni sentimentali affrontate. Il ritorno in Islanda per le festivit natalizie nel 1996 si configura dunque decisivo; scagliata dalla irrefrenabile frenesia londinese alla serena e pacifica Reyjkavik, la cantante ritrova un equilibrio. Per la prima volta il familiare suolo natale le sembr un punto fermo di cui aveva

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immensamente bisogno136. In quel periodo, racconta Pytlik, ritorn a vivere da sola in un piccolo cottage nel sud dellIslanda, quasi in totale isolamento. Alternando passeggiate esplorative a impulsi creativi, la cantante ritrova larmonica dimensione di cui aveva bisogno. Ritorna, per certi versi, a vivere la propria infanzia, lontana ma cristallizzata e immobile nella sua mente. La creazione e lelaborazione di Homogenic coincide con la ricerca di certezze e di sicurezza. Un ritorno alle origini come riscoperta di s, di valori lontani e offuscati ma essenziali. Homogenic dunque un lavoro di introspezione; pi intimo ed essenziale abbandona la dimensione ideale e frenetica di Debut e Post per giungere ad un risultato pi concreto. Scavando in s stessa, Bjrk ritrova la sua vitalit nellIslanda, una terra in continuo fermento, geograficamente eccitata e pericolosa, spiritualmente imperturbata. Bjrk decide di lavorare su un album che rappresenti la sua terra, in quanto lIslanda, in quel preciso istante, aderiva perfettamente alla pi intima sfumatura di s stessa. Come il compositore Bedrich Smetana era riuscito, attraverso il ciclo di poemi sinfonici La Mia Patria137, a rappresentare musicalmente eventi naturali e storici della Cecoslovacchia, anche Bjrk sentiva lesigenza di impossessarsi dellanima dellIslanda per produrne un autentico ritratto. Homogenic dunque la risposta in musica di un mondo concreto e tangibile che Bjrk sente come parte si s. In questo senso, Homogenic molto distante dallidealit universale e ottimista dei lavori precedenti per giungere ad una concretezza minimale, ma di rare potenza. Sezioni ritmiche e archi comunicano con autorit assoluta la viva geografia islandese animata da geyser, lava e natura incondizionata. Luscita di Homogenic dimostra la vera anima artistica di Bjrk: lontana da logiche commerciali e di massa, lalbum si inserisce con originale coerenza in un settore di nicchia meno orecchiabile, riuscendo in ogni caso a conquistare largo favore del pubblico. Homogenic la conferma che lartista opera su una base personale, dove i cambiamenti di sonorit e immagine sono il risultato di variabili stati danimo piuttosto che di ipotesi promozionali. Come sottolinea Pytlik nella biografia della cantante Homogenic venne presentato come un album nientaffatto commerciale138.

PYTLIK, Absolute cit., p. 163. La mia Patria (M Vlas) composto da sei grandi movimenti sinfonici che si propongono di rappresentare eventi naturali, vicende storiche e leggende della Cecoslovacchia. Composto tra il 1874 e il 1879, il ciclo tra le composizioni pi celebri di Smetana e include il famoso brano La Moldava, rivolto a descrivere il corso del fiume Moldava dalla sua sorgente alla foce. 138 PYTLIK, Absolute cit., p.176. 67
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Risulta interessante notare, inoltre, una pi riservata politica di comunicazione intrapresa dalla cantante proprio a partire dalluscita di Homogenic: Bjrk accetta una minor popolarit pur di ottenere inferiore invadenza da parte di pubblico e stampa. A tal proposito, fondamentali risultano due episodi, che veicolano una profonda auto riflessione in Bjrk e che mettono in luce un nuovo atteggiamento in netto contrasto rispetto a quanto precedentemente proposto. Nel febbraio 1996, al suo arrivo allaeroporto di Bangkok, in Tailandia, Bjrk, in preda ad incontrollabile nervosismo, aggredisce la giornalista televisiva Julie Kaufman, in risposta ad un tentativo di intervista. Lepisodio si configura come diretto risultato del notevole stress accumulato dalla cantante nei precedenti mesi di tournee, ma venne enfatizzato dalla stampa mondiale, prevedibilmente, in modo negativo. Nel settembre 96, inoltre, la morbosa vicenda di Ricardo Lopez preoccup ulteriormente Bjrk. Lopez, un giovane emarginato di Miami Beach, affetto da una smisurata mania per Bjrk, si suicid con un colpo di pistola dopo averle indirizzato un pacco dal contenuto tossico con cui metteva in pericolo la vita della cantante139. Entrambi questi episodi suscitano in Bjrk il desiderio di un distacco chiaro tra figura pubblica e vita privata. Questa gi accennata separazione diventa a partire da quel periodo molto pi marcata e concreta. Nella cover stessa dellalbum Homogenic si scorge questo preciso indirizzo: limponente presenza mascherata di Bjrk, in bilico tra esotico e futurista, si staglia irremovibile su uno sfondo grigio decorato. Attraverso una maschera Bjrk mostra ora il proprio volto di artista, sfaccettato e molteplice, anzich le proprie apparenze di individuo, raggiungendo livelli di indagine di s pi profondi. Non rivelando le proprie sembianze e camuffandosi dietro apparenze estranee Bjrk, in realt, rivela in modo pi autentico il proprio spirito artistico. Il suggestivo insieme ornamentale impresso nella cover di Homogenic viene curato dallo stilista Alexander McQueen140, figura estranea al mondo della musica ma estremamente attratto dalle pi svariate collaborazioni e contaminazioni. Per molti versi, infatti, Alexander McQueen accostabile per filosofia creativa a Bjrk, ugualmente impegnata in una logica unione tra uomo e natura. Tratto caratterizzante di McQueen, infatti, il contrasto di elementi tradizionali e moderni in un fluido intreccio, che rende le sue collezioni esemplari per originalit e raffinatezza. Allo stesso modo Bjrk appare in Homogenic: assolutamente tecnologica da un lato e istintivamente semplice e naturale dallaltro. McQueen e Bjrk collaborano successivamente insieme per la realizzazione dei videoclip
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La rockstar Bjrk viva per miracolo, La Repubblica, 19 settembre 1996, p. 42 in http://www.fashion-forum.org/fashion-designers/alexander-mcqueen.html 68

Alarm Call e Hidden Place141, sviluppando una complicit basata sulla sintonia di visioni. Se il corredo scenografico viene curato da McQueen, lo scatto vero e proprio di Nick Knight, rinomato fotografo di moda. In questo senso Homogenic rappresenta il primo vero e proprio collage di competenze e professionalit chiamate ad interagire per la creazione di ununica immagine. A livello visivo, infatti, ogni singola sfaccettatura dellalbum pensata e studiata mentre il risultato un originale fusione di eterogenei contributi. Alla professionalit di McQueen e Knight si aggiunge allequazione infatti limportante organizzazione grafica della Me Company, fin dallesordio al fianco della cantante per il design dei cd. Per la prima volta, dunque, con Homogenic Bjrk sperimenta in maniera completa e intenzionale lintenzione di creare un progetto artistico totale, anzich un semplice album musicale. Le altissime competenze che Bjrk riunisce intorno a s per lo sviluppo di Homogenic rendono lalbum il punto d'incontro diverse ricerche artistiche e sperimentazioni. Ogni collaboratore porta avanti una coerente ricerca che si inserisce, senza flessioni e compromessi, ai progetti a cui partecipa. Tante pi sono le competenze coinvolte, tanto pi aumenta la complessit e insieme lesclusivit del progetto. Bjrk alterna alle stabili e ripetute collaborazioni con i fidati Michel Gondry e MeCompany, il costante coinvolgimento di figure nuove. Di volta in volta, le differenti coordinate biografiche contribuiscono a stimolare sviluppi sempre nuovi e risultati inconsueti. Insito nelle intenzioni di Bjrk quindi lidea di creare unopera darte che vada oltre la sola sfera musicale. La complessit sempre maggiore che si riscontra nella produzione dellartista con il procedere del tempo sintomo di una sempre maggiore consapevolezza dellimportante ruolo assunto: privilegiato esemplare in grado di governare in maniera coerente e costante un prodotto artistico complesso e articolato. Via via, con lo scorrere degli album e del tempo, il raggio di influenza assodato da Bjrk passa dai ristretti confini irlandesi ai territori britannici ed europei, per arrivare infine a scala mondiale. Ad una progressivo aumento di reputazione, Bjrk risponde con sempre maggiore padronanza nel gestire progetti artistici sempre pi accurati e nel saper dividere sempre pi nettamente fama e successo dalla vita privata. Vista in tal modo, ad opinionabili doti artistiche possono aggiungersi alla figura di Bjrk assoldate capacit manageriali. certamente in tal senso che vale il paragone spesso suggerito con Madonna, altra figura artisticamente e organizzativamente autogestista.

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Dallalbum Vespertine.

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IV.I. Joga
Joga il singolo scelto per introdurre luscita di Homogenic. Il testo del brano scritto dal poeta Sjon ed dedicato allamica di Bjrk Joga. Esce nel settembre 1997 e ad accompagnarlo ancora una volta un affascinante videoclip firmato Michel Gondry. Lidea guida riprodurre latmosfera panteista alla base dellalbum e della canzone. Unendo le aperte parabole degli archi a vorticose riprese aeree, Gondry mette in scena un seducente ritratto paesaggistico islandese di pregiata forza emotiva. A rappresentare le minimali sonorit elettroniche, invece, subentrano spaccature e traslazioni delle placche terrestri. Leffetto ricalca in maniera accurata ed elegante le sezioni riprodotte nei libri scientifici per illustrare graficamente i diversi strati interiori e non visibili di un oggetto. Sotto la superficie si celano ulteriori livelli di vita che, anche se non visibili, contribuiscono a formare la realt nella sua integrit e completezza. Per superare la superficialit delle apparenze e rimarcare lidea di ricerca ed esplorazione, Gondry ricorre al semplice espediente di sezionamento della superficie, facilmente accostabile allemozione originaria inseguita da Bjrk per lalbum. Lidea di introspezione, lo scavare sotto la superficie di se e del mondo per scoprire nuove realt e nuovi significati e infine il riscontro e la fusione di verit contrastanti ma fondamentalmente uguali lautentico sostanza di Homogenic. Gondry riunisce nel videoclip di Joga tutta lurgenza di questo messaggio con rarefatta potenza e immediatezza. Le incontaminate e vivide atmosfere islandesi, sature di selvaggia natura e lontane da ogni tipo di antropizzazione del paesaggio, sprigionano una sensazione di vitalit assoluta e incontrollata. La rottura della superficie ci rivela la pacifica convivenza con la ribollente lava sotterranea, raffigurando lesaltazione del contrasto termico tra caldo e freddo, ma anche unulteriore sfaccettatura dellincontrollato vivere della natura. Uscito come primo singolo, inoltre, Joga veicola in parte anche la volont da parte di Bjrk di essere vista dal pubblico, dalla stampa ma anche da se stessa, in modo completamente nuovo. Il fatto di comporre un album molto pi personale e intimo e al contempo di contrarre lo spirito espansivo della propria figura pubblica per Bjrk indice di un cambiamento profondo, successivamente portato avanti con fermezza e convinzione.

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Ispirata dal testo, che ribadisce Paesaggi emotivi / loro mi confondono142, la sezione terrestre proposta nel video si configura accostabile per principio alla scomposizione e ricomposizione realizzata successivamente dal collettivo parigino H5 per il clip Rewind me143 dei Ryksopp. Portato ad estreme conseguenze, il mondo di H5 viene proposto attraverso il filtro delle istruzioni per luso, grafici e istogrammi che riproduce in modo alienante il sistema di vita contemporaneo. La minuziosa scomposizione dellesistenza mira a mettere in luce lappartenenza dellindividuo a qualcosa di pi ampio e grande, di cui inconsapevolmente parte. Apparentemente opposta, lintenzione portata avanti da H5 invece necessariamente uguale a quella esibita da Gondry in Joga. Attraverso un sezionamento perturbante delle apparenze, si amplifica la sensazione di inconsapevole appartenenza ad un macro sistema: lindividuo una microscopica parte di un insieme, fondamentalmente privo di qualsiasi influenza su di esso. Michel Gondry prende questo concetto e lo plasma su Joga come pura appartenenza al mondo naturale. In questo modo trasla in maniera compiuta la riflessione di Bjrk alla base di Homogenic. Lintrospettiva ricerca di s dopo un periodo caotico permette a Bjrk di riscontrare appartenenza al mondo della natura piuttosto che ad una societ antropomorfa. Il videoclip di Joga comunica pienamente tale presupposto. H5 procede attraverso lo stesso criterio nel ricreare lassoluta appartenenza dellindividuo alla societ. A ben vedere, per, nella tecnica del sezionamento riscontrabile una spinta iperrealista, dove alla verosimiglianza fotografica subentra una comprensione pi profonda della mera apparenza. Liperrealismo144 infatti una corrente artistica sorta negli anni 60 in America sulla scia della pop art. Lo stesso comune interesse verso i prodotti industriali e della societ di massa viene indagato dagli artisti iperrealisti con veridicit perentoria. Alla base gioca la spersonalizzazione delle immagini e degli individui. Attraverso liperrealismo delle scene di vita
Emotional landscapes / they puzzle me Ryksopp, Rewind me, di H5, 2002. 144 In http://www.centroarte.com/l'iperrealismo.htm 71
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rappresentate si raggiunge, per contrasto, il totale appiattimento emotivo delle opere e un potente effetto di artificialit. La scomposizione e le sezione degli oggetti operata da Michel Gondry e H5 dei loro videoclip indaga ancora pi profondamente la realt mirando non pi la sola osservazione, bens alla comprensione di questultima. In qualche modo dunque, il metodo iperrealista messo in atto da Gondry nel clip segue alla lettera uno dei capisaldi ideologici di Bjrk, ovvero lidea di mettere come supporto alla propria musica un articolato progetto visuale per facilitarne la comprensione. Se liperrealismo giunge a sviluppare fondamentalmente una critica sociale pessimistica, seppur imparziale, Gondry ne prende invece le distanze. Una critica alla societ di massa e alla relativa spersonalizzazione dellindividuo portata a compimento dal francese infatti attraverso i metodi surrealisti di fughe oniriche e soggettive. In Joga tale concetto prende vita in maniera trasversale: il totale abbandono alla natura visto da Bjrk e Gondry come la risposta ottimista alla brutalit della societ contemporanea. In mezzo al mondo naturale lindividuo non perde la propria personalit, ma anzi, ne guadagna di riflesso maggiore spessore. Tale sembra essere il messaggio lanciato da Bjrk dopo un periodo di relativa instabilit emotiva seguita alluscita di Post, che ritrova forza e serenit in mezzo ad un universo pur sempre pericoloso. In questo senso la selvaggia vitalit della natura viene resa da Gondry estremamente affascinante e protettiva; mai invadente e parassitaria come il mondo industriale e di massa contemporaneo. Nel videoclip Bachelorette Bjrk e Gondry portano a compimento sotto nuove forme questa stessa opinione, gi precedentemente inscenata in modo esplicito in Army of me e Isobel e riscontrabile diffusamente nel percorso artistico di entrambe. Joga viene girato nei primi giorni di agosto 97, in Islanda145. Le riprese aeree vengono precedute da sopraluoghi per terra: si cercano i punti pi suggestivi e diversi su cui lavorare durante il volo. Lintero materiale girato, ad alta risoluzione, viene poi rielaborato in post produzione attraverso una digitalizzazione che consente di realizzare linnovativo slittamento delle placche terrestri e i frenetici movimenti di macchina. Bjrk compare marginalmente nel video. La sua presenza relegata ad una passiva comparsa allinizio e alla fine del clip, totalmente immersa nel paesaggio. Frenetici movimenti di macchina simulano una vorace indagine dentro il corpo di Bjrk, ma in questo caso Gondry non procede con una ricerca conoscitiva del

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In http://www.director-file.com/gondry/bjork5.html

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corpo umano, bens ci mostra nuovamente il paesaggio islandese. Bjrk risulta cos circondata e internamente, emotivamente posseduta dalla natura. Il videoclip si pone dunque in bilico tra due generi opposti. Lo spirito documentaristico appare ben chiaro nel rappresentare la variegata armonia della crosta terrestre146 ma contrapposta riscontrabile una soggettivistica e personalissima visione del mondo. In numerosi punti, infatti, la sensazione di una soggettiva dallalto verso il basso: unesplorazione scandita da passi umani che scrutano il terreno, presto sostituita da fluenti riprese a volo duccello. Limpressione generale che se ne ricava dunque di una sovrapposizione tra loggettivazione di una visione scientifico documentaristica e costatati ma indefinite soggettive. Ancora una volta elementi apparentemente opposti e contrastanti trovano nel lavoro di Bjrk e Gondry unideale convivenza, serva del prioritario messaggio da trasmettere.

IV.II. Bachelorette
Il secondo brano estratto da Homogenic Bachelorette: esce nel dicembre 1997. Il brano, scritto a quattro mano con Sjon la seconda parte della storia raccontata in Isobel, brano del precedente album Post. Il testo delle due canzoni, infatti, ha per protagonista un unico personaggio, introverso e riservato che si scontra con una societ spesso graffiante e spietata. Tale lotta interiore viene proiettata metaforicamente tramite lo scontro natura e citt, tema fondamentale nella produzione di Bjrk. Bachelorette il sesto videoclip di Bjrk nelle mani di Michel Gondry che crea per loccasione un piccolo cortometraggio narrativo per inscenare in modo i turbamenti e le ansie correnti della cantante. Bachelorette anzitutto una forte riflessione sul successo, sulla fama e sulla spersonalizzazione dellindividuo che ne consegue, concetto cruciale in tutto lalbum Homogenic che nel video Bachelorette trova la pi efficace traduzione visiva. Lanno di Homogenic infatti il periodo in cui Bjrk assume consapevolezza delle incontrollabili leve e spinte che animano il successo e decide di osservarle con il dovuto distacco. Il video di Bachelorette la concretizzazione di tale riflessione, messa in scena attraverso un filo narrativo che si collega al precedente video Isobel. La vicenda147 infatti quella di una ragazza, interpretata da Bjrk che, spinta dalle rivelazioni che gli si

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LIGGERI, Musica cit., p. 310. In http://www.director-file.com/gondry/bjork6.html 73

compilano davanti agli occhi su di un libro trovato nel bosco, decide di recarsi in citt in cerca di fortuna. Il personaggio lo stesso che dimostrava complicit e simbiosi con la natura in Isobel, e un abile raccordo cromatico lega i due video ad ununione inscindibile. Il personaggio per anche un ritratto stilizzato di una giovane Bjrk che lascia la natia Islanda per la caotica Londra in cerca di nuovi stimoli e opportunit. In Bachelorette la narrazione prosegue con larrivo in citt e i primi accenni di successo. Il libro rivelatore casualmente trovato nel bosco dalla ragazza, che mano a mano anticipa, suggerendo, le mosse da fare alla protagonista, la vera guida narrativa: grazie alla sua invadente astuzia, la ragazza ottiene ben presto successo e fama, contratti editoriali e teatrali, amore e soldi. Sullocchio del ciclone, infine, il libro stesso a ribellarsi alla totale perdita di controllo della ragazza. Riprodotta e moltiplicata, compromessa da diverse visioni e visuali e largamente condivisa con un pubblico sempre pi vasto ma sempre pi passivo, la storia di Bachelorette si degrada e crolla. Le parole stampate sulle pagine del libro si cancellano mentre le scenografie allestite sui teatri cadono di fronte allinconsistenza del loro esistere. La natura si riprende ci che aveva donato, riprendendosi il libro, mentre la ragazza abbandona la citt ritrovando serenit ed equilibrio nel bosco. Il clip termina dunque con il ritorno della protagonista Bachelorette alle origini, alla natura, luogo di certezze e sicurezze. Allo stesso modo Bjrk aveva agito per la stesura di Homogenic, dopo un periodo di sbandamento seguito alluscita dellalbum Post. Bachelorette dunque il video pi autobiografico realizzato da Bjrk, che racconta la propria personale vicenda attraverso una micro favola metaforica. Michel Gondry, il regista, si fa traduttore visivo di questa esigenza mettendo in scena un cortometraggio di immediata comprensione e fascino sebbene sfaccettato e complesso. Prioritariamente importante rilavare la molteplicit di sistemi enunciativi utilizzati: oltre alla traccia sonora e visiva, Gondry si serve della comunicazione tramite la voce fuori campo e attraverso testi scritti. Nello specifico, i molteplici canali enunciativi si intrecciano costantemente per tutta la durata del clip, risultando di volta in volta o perfettamente sincronizzati o leggermente sfalsati, anticipando gli eventi in corso. La voce fuori campo si infila coerentemente ad introdurre il clip, sulla quale, dopo qualche secondo, si sovrappone la canzone e le immagini del libro che misteriosamente si compila da s. Le parole che si scrivono sulle pagine bianche fungono da guida per la protagonista allinterno della narrazione ma contemporaneamente informano lo spettatore sul procedere degli eventi. Entrambe i sistemi enunciativi hanno, in 74

definitiva, il duplice scopo di eliminare fraintendimenti narrativi e di attivare un alto grado di partecipazione del pubblico sulla storia. Lo spettatore, infatti, vede le parole scritte sul libro allo stesso modo della protagonista e si sente raccontare, quasi in modo confidenziale, pensieri e impressioni da Bachelorette stessa. La narrazione non procede perci con distacco e oggettivit sulla vicenda, ma si stende man mano che Bachelorette vive gli eventi e lo spettatore li apprende con lei. Lidentificazione protagonista-spettatore in tal modo massimizzata e amplifica la sintonia e lidea di individuale contatto con lartista perseguita in linea generale dai videoclip. Una simile commistione di pratiche enunciative, con tutti i rispettivi meccanismi di comunicazione e identificazione del caso, trova ideale equilibrio gi nel film Dracula di Bram Stoker148 di Francis Ford Coppola del 1992 a cui Gondry deve anche limpostazione estetica di alcune inquadrature, soprattutto nella parte iniziale. Il film intreccia voci fuori campo e inquadra scorci di lettere e diari dei vari personaggi al fine di tradurre cinematograficamente in maniera efficace la struttura epistolare del libro di Stoker. Lo stratagemma del testo scritto come messaggio che lo spettatore riceve assieme al protagonista, viene utilizzato anche da Stanley Kubrick in Eyes Wide Shut149. In questo caso, il solo testo scritto su una lettera inquadrato con una soggettiva e accompagnato dallefficacia delle musiche di Gyrgy Ligeti, permette di tradurre in maniera precisa il senso di angoscia e tensione vissuto dal protagonista. Se da un lato Michel Gondry inscena la vicenda attraverso principi di immedesimazione molto intensi e diretti, dallaltro non mira a nascondere la natura artificiale e costruita del lavoro. Con la sua abituale tecnica artigianale realizza scenografie fittizie che non nascondono il loro carattere artificiale, mentre interviene con il bianco e nero e con una grana sfuocata e volutamente di scarsa definizione a modificare le altre riprese. La prima parte del clip, infatti, che inizia con il ritrovamento del libro nel bosco e termina con lapertura del sipario della prima rappresentazione teatrale della storia di Bachelorette, interamente girata in bianco e nero e con uno stile del tutto simile al video Isobel. Canonicamente tale introduzione la messa in scena della vera vicenda della protagonista ma Gondry sceglie di illustrarla tramite una texture fotografica fortemente antinaturalistica. Ci, oltre che a esigenze narrative150, adempie al compito di ricordarci la non veridicit delle immagini che stiamo osservando. Il regista insiste, in questo come in altri
Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker's Dracula USA 1992), di Francis Ford Coppola Eyes Wide Shut (GB 1999) di Stanley Kubrick. 150 Il testo delle due canzoni, scritto in entrambe i casi a quattro mani da Bjrk e Sjon, legato da un comune filo conduttore narrativo. 75
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casi, nel sottolineare che il flusso narrativo a cui assistiamo fittizio e costruito e che dobbiamo considerarlo di conseguenza. La texture fotografica adoperata si rif tanto a primi film del periodo del muto, quanto ad una traduzione cinematografica dei rotocalchi giornalistici. Lidea che Bjrk e Gondry intendono trasmettere quindi che la vicenda di Bachelorette cos come rappresentata non deve essere considerata autentica, in quanto filtrata da un sistema mediatico. Nel videoclip, il colore si inserisce con il coincidere della riproduzione nel contesto teatrale. In questo caso, come spettatori del videoclip, recepiamo automaticamente la natura fasulla della vicenda, ricostruita sul palcoscenico del teatro. Procedendo, sul palcoscenico un nuovo sipario si apre per inscenare, allinterno della rappresentazione stessa, lo spettacolo teatrale di Bachelorette. Siamo ora al terzo grado di distanza dalla realt, ovvero dalla dimensione spazio temporale madre del video, bench, allo stesso modo, ci sia un ulteriore gradino tra la spettatore e il clip. La messa in scena procede con questo sistema a matrioska per un ulteriore rappresentazione nella rappresentazione, via via sempre pi scarna e impoverita. Allaumentare del grado di riproduzione corrisponde infatti un sempre maggior distacco dallorigine, privato di dettagli e unicit. Per tutta la durata del videoclip gioca inoltre il contrasto immagini a colori e immagini in bianco e nero che la traccia stilistica utilizzata per distinguere le riproduzione a teatro dalla dimensione spazio temporale dove si svolge la vicenda. Altri particolari arricchiscono la narrazione. Ad avere un ruolo decisivo labito di scena di Bachelorette. Visto frontalmente, ovvero dal punto di vista dominante a teatro, luogo dove si svolge la scena, labito appare come un elegante vestito lungo fino alle caviglie. sufficiente per che la protagonista si dimeni appena per far emergere invece i jeans indossati al di sotto. Tale costume indossato dalla protagonista in tutte le scene svolte sul palcoscenico differenziandosi dei vestiti indossati invece nella vicenda reale. Anche il costume, dunque, come la differenziazione cromatica e la location, concorre a identificare il tipo di rappresentazione messa in scena. La struttura enunciativa del clip funziona dunque in tal modo: da un lato la vicenda narrata viene messa in scena in location reali, quindi lungo le strade, negli uffici e nelle stazioni, tramite una texture fotografica alterata, non tendente a creare un effetto naturalistico. Dallaltro lato, una ripresa cromaticamente regolare ritrae la storia messa in scena su un palcoscenico teatrale, dove scenografie e costumi danno inequivocabilmente limpressione di una scena artefatta, riprodotta. La scena conclusiva, per, capovolge interamente lintero sistema enunciativo sostenuto nel videoclip: la protagonista, interpretata da Bjrk, viene inquadrata 76

immersa in un contesto naturale, il bosco, tramite unimmagine a colori e con gli abiti di scena. I tre elementi distintivi del video, location, cromia fotografica e costumi, per tutto il clip utilizzati in combinazioni fisse, improvvisamente si trovano rimescolati nellultima inquadratura. Tale scena rimette dunque in discussione quanto assoldato in precedenza. A tal punto, infatti, il confine tra realt e riproduzione svanisce, mettendoci di fronte ad una scena che non riusciamo a collocare in una dimensione spazio temporale precisa. Il colore e gli abiti di scena inducono a percepirla come artefatta, ma la location, un brulicante scorcio naturale, ne donano unautentica naturalezza. Per la prima volta, limmagine viene proposta senza interventi mediatici immediatamente tangibili, ma crea un effetto di smarrimento molto potente. Limmagine ancora inserita allinterno della narrazione o se ne distacca nettamente? E se ne inserita, a quale livello narrativo appartiene? Tali dubbi sottolineano la complessit enunciativa messa in atto nel clip ed evidenziano in maniera efficace leffetto di verit che limmagine mediatica riesce a produrre. Una volta inserito in un determinato meccanismo espositivo, lo spettatore risulta coinvolto nella rappresentazione dando per certi gli avvenimenti messi in scena. Lo spettatore tende infatti a percepire passivamente il flusso narrativo senza mettere in dubbio la veridicit o il grado di manipolazione della vicenda raccontata. Nel caso di Bachelorette, la scena finale mette in luce un ulteriore fattore perch improvvisamente si annulla anche la differenza tra personaggio e interprete. Bjrk ad interpretare Bachelorette o invece Bachelorette a raccontare la storia di Bjrk sotto forma di favola? Essendo il videoclip altamente autobiografico, dov il confine tra realt e finzione? Sono questi tutti dubbi che non trovano risposta, in quanto vero scopo del video farle sorgere nella mente dello spettatore. Il video, dunque, senza favoritismi o accuse, sembra mettere in scena il mondo dello star system fatto di meccanismi automatici e incontrollabili. Il sistema di comunicazione e propagazione dellimmagine crea, involontariamente dalle intenzioni, personaggi che non rispecchiano affatto gli individui che vi stanno dietro. Riprodotta e storpiata, la depersonalizzazione mediatica delle persone di successo sembra obbligatoria. Bjrk se ne rende conto nel momento in cui realizza la totale incompatibilit tra la propria persona e quella dipinta dalla stampa e sembra con il video Bachelorette volerne illustrare gli invisibili congegni che animano tale settore. in questo periodo che parte in modo consapevole e calcolato lalter ego artistico di Bjrk, gi accennato in numerosi video precedenti. Per Linda Berton il regista Michel Gondry a creare la base stabile su cui si instaura il doppio mediale 77

della cantante: Michel Gondry a creare lalter ego mediatico di Bjrk151. Ma Gondry non crea ne con Bachelorette ne con nessunaltro video, lalter ego mediale di Bjrk. Gondry si fa piuttosto interprete, attraverso la propria visionaria immaginazione e competenza, di unesigenza comunicativa sentita come prioritaria in quel preciso periodo da Bjrk. La consapevolezza acquisita da Bjrk nei confronti del proprio successo ai tempi di Homogenic la principale leva che spinge la stessa cantante a pianificare e supervisionare con sempre maggiore attenzione la propria immagine mediale e mediatica. La responsabilit della creazione dellalter ego artistico di Bjrk quindi di Bjrk soltanto. Bachelorette in ogni caso da molti critici considerato il capolavoro del regista francese. Domenico Liggeri lo definisce sintesi inarrivabile tra narrazione filosofica e fantasia nell'effettistica152 mentre Paolo Peverini lo saluta come uno degli esempi che meglio rappresentano la maturit espressiva raggiunta dal videoclip, per poi dedicarvi una pi che esaustiva analisi nel proprio saggio Il videoclip: unanalisi dei dispositivi enunciativi153. Il clip ingloba infatti perfettamente esigenze comunicative e ingegnose soluzioni tecniche, sintesi testuale e narrativa. Il videoclip, il sesto diretto da Gondry nella videografia di Bjrk, rappresenta inoltre esempio della rara complicit creativa tra i due. Il regista dimostra infatti di saper comunicare e inglobare alla propria estetica visiva in maniera compiuta ed efficace le esigenze comunicative della cantante, mescolando autobiografismo, metafore e assoluta finzione. La prolifica collaborazione tra i due si interromper proprio con Bachelorette, per poi riprendere dieci anni pi tardi, nel 2008, per la realizzazione del video Declare Indipendence.

IV.III. Hunter
Il singolo Hunter esce nellottobre 1998, il terzo brano da Homogenic ed la traccia che apre lalbum. Prodotta, come gran parte del disco, da Bjrk e Mark Bell, Hunter una palpitante, ansiosa onda elettronica che sovrasta i fascinosi interventi sinfonici dellIcelandic String Octet154, chiamata a curare tutti gli interventi orchestrali dellalbum. Bjrk desiderava per il brano una cadenza ritmica simile al Bolero di Ravel, militaresca e folcloristica allo stesso tempo per creare lidea di missione adatta al testo.
BERTON, Videoclip cit., p.263. LIGGERI, Musica cit., p.311. 153 In ISABELLA PEZZINI (a cura di), Trailer, spot, clip, siti, banner Le forme brevi della comunicazione audiovisiva, Meltemi, Roma, 2002. 154 GITTINS, Bjrk cit., p. 88. 78
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Il videoclip viene affidato a Paul White, fondatore dello studio di design grafico londinese Me Company155 con il quale Bjrk collaborava fin dai tempi di Debut per la veste grafica di ogni album e singolo. Manifesto ideologico della Me Company sposare tecnologia e modernit con arte e moda in una combinazione che esalti entrambe le parti. White infatti non persegue affatto la vocazione a voler mascherare gli interventi digitali fino a nasconderli del tutto, ma, al contrario, si serve della tecnologia come base evidente ed esplicita su cui lavorare. Il processo deve essere evidente e riconoscibile nel risultato. In maniera molto simile al cartoon, dunque, il lavoro della Me Company rivolto a creare universi paralleli virtuali che non simulano precisamente la realt, ma utilizzano interventi digitali come mezzo artistico autosufficiente in grado di plasmare forme inedite ed inverosimili. La relazione creativa tra Me Company e Bjrk, iniziata nel 93, si intensifica negli anni seguenti sino a sfociare nella realizzazione del videoclip Hunter. Ai tempi di Debut il contributo chiesto alla Me Company si limitava alla veste grafica degli album e dei singoli, trascurata la copertina, esclusivo privilegio concesso agli scatti di Mondino e Teller156. Il contributo dunque limitato ad un marginale ordinamento grafico piuttosto di un vero e proprio intervento artistico. Negli anni successivi, per, gli spazi concessi alle sperimentazioni grafiche di Paul White si allargano considerevolmente. Escluse rare eccezioni157, infatti, la quasi totalit delle copertina dei singoli usciti da Post e Homogenic sono di sua competenza. Differenziandosi nettamente dai candidi scatti fotografici di Mondino e Teller, limpronta di Me Company contribuisce a ridefinire la nuova immagine pubblica di Bjrk, non pi basata sulladerenza alla persona ma frutto di costanti elaborazioni artistiche. La cover di Army of me, ad esempio, la prima completamente affidata alla Me Company e introduce gi in modo maturo i cardini estetici sulla quale opera lo studio. Propone infatti uninconsueta versione di Bjrk plasmata su una futuristica rielaborazione di Astro Boy158, dove elementi tratti da cartoon, fumetti e fantascienza vengono rielaborati in una veste grafica
In http://www.mecompany.com/, http://www.computerarts.co.uk/in_depth/interviews/me_company http://www.shift.jp.org/en/archives/2001/04/me_company.html 156 Di Jean Baptiste Mondino sono le foto di copertina dellalbum Debut e dei singoli Human behaviour, Venus as a boy e Violently happy. Di Juergen Teller invece la cover del singolo Big time sensuality. 157 Sono da escludere le cover degli album Post, curata da Stephane Sednaoui, e Homogenic, di Nick Knight e Alexander McQueen aggiunte a quelle dei singoli Isobel, concessa ad una fotografia di Andrea Giacobbe, e All is full of love, occupata da unimmagine tratta dal videoclip di Chris Cunningham. 158 Personaggio dei fumetti giapponesi, creato da Osamu Tezuka nel 1951. In http://www.hazardedizioni.it/ 79
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accattivante e originale, lontana da espliciti rimandi realistici e persino distante dal rappresentare per similitudine il brano. In tutti i lavori, il viso di Bjrk, se appare, sempre offuscato da unesplicita manomissione digitale cosicch la percezione di virtualit sempre palese. Me Company inoltre responsabile della realizzazione del primo modello di logo della cantante. Ricavato dalla firma dellartista, lo studio esegue un efficace gioiello di grafica, che rielaborato e semplificato verr sfruttato dal 95 fino alla completa promozione di Homogenic. Questi importanti presupposti trovano naturale evoluzione nella realizzazione del videoclip Hunter. Lidea di mettere in scena lo scontro continuo tra razionalit e istinto, rispettivamente incarnati dal corpo umano di Bjrk e dalle sembianze digitali di un orso. Lintero il lavoro di Bjrk, a bene vedere, appare impostato sul dialogo tra forme organiche e tecnologiche, facce diverse di una stessa e unica medaglia. Entrambe le parti, presentate con equa uguaglianza, non entrano mai in collisione ma piuttosto tendono ad esaltarsi a vicenda. Ascoltando Homogenic, meglio di qualsiasi altro album di Bjrk, non risulta difficile captare tale simbiotica unione. Il suggestivo effetto prodotto dai bruschi interventi elettronici riecheggia come eco della brulicante voce della natura, grezzamente presente nei pi istintivi comportamenti umani o nelle pi graffianti conformazioni geografiche. In ogni caso, tale basilare criterio, cos centrale nella produzione musicale di Bjrk, pare estendersi con altrettanta efficacia anche sugli altri aspetti dellopera dellislandese. Non esclusivamente Hunter, ma altri video presentano tale principio.

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Il regista Paul White, dopo i numerosi lavori su carta stampata, passa agevolmente al videoclip musicale. Il designer spiega come molto spesso, lavorando con immagini statiche, sia semplice immaginarle come una serie di fotogrammi di un film. Limmagine in movimento quindi una via facilmente percorribile e molto appetibile anche per figure apparentemente estranee al settore. White infatti si confronta con il videoclip come ad una piattaforma di sperimentazione uguale ad un piano di lavoro bianco, sul quale inserire configurazioni digitali a piacimento. Hunter mostra costantemente un primo piano di Bjrk incrociato alla fumettistica figura dellorso polare. Limpressione di assistere alla perpetua oscillazione tra razionalit e istinto primordiale mediante lutilizzo di alter ego opposti. Il quadro riproduce dunque uninsolita trasformazione alla Dott. Jekyll e Mr Hyde generando visivamente il doppio stato danimo di cacciatore e preda. Attraverso un instancabile scambio tra le parti, entrambi i personaggi si configurano come inseguiti e inseguitori, impegnati in una continua lotta luno contro laltro. La scelta dellorso polare come alter ego istintivo alla razionalit umana deriva dalla volont di White di contrapporre allanima selvaggia dellanimale a delle nette sembianze high-tech. La digitalizzazione infatti, trasmette alla figura dellorso polare un aspetto tecnologico glaciale e rigido, ma laggressivit dei movimenti e la prepotenza nellemergere a sfavore della figura di Bjrk ne esalta limpulsivit di spirito. Paul White spiega che lintenzione era fornire di un cuore la tecnologia e permettere ad un orso virtuale di vivere naturalmente la sua aggressivit. Un evidente riferimento iconografico e filosofico al mondo dei fumetti e dei super eroi conferisce ad Hunter la dimensione fantastica e fantascientifica di cui favorevolmente gode. Curiosamente, Pytlik riporta nella sua biografia su Bjrk unaffermazione di Michel Gondry rilasciata ai tempi di Human Behavior. Tale descrive il primo incontro tra Bjrk e il regista: Iniziammo subito a parlare dei nostri punti di riferimento: il fatto che ci piacessero certi tipi di film, i film di animazione dellEuropa dellEst, una combinazione di high tech e low tech, e di
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cose fatte a mano. [] Parlammo di un sacco di cose coscome ad esempio sviscerare nei dettagli la sua passione per lorso polare159. Hunter pare la traduzione letterale di questi precoci interessi. Il primo passo per la realizzazione del videoclip la ripresa della performance di Bjrk, resa calva dal trucco per rendere possibile un maggior effetto finale. In uno studio di Londra vengono girate ben 12 scene, delle quali stata scelta la migliore sulla quale eseguire la creazione digitale dellorso polare 3D effettuata attraverso lutilizzo del Digital Domain160. Al fine di favorire inoltre una migliore connessione tra i due personaggi, viene eseguito un calco del viso di Bjrk, modello guida sulla quale impostare la composizione digitale. Hunter il primo videoclip di Bjrk ad uscire dalla sfera prettamente audiovisiva per sconfinare in settori estranei. Precedentemente, infatti, con Mondino, Sednaoui e Kricfalusi, Bjrk si era fatta dirigere anche da fotografi o animatori professionisti, gi abili nella pratica audiovisiva. Con Paul White, invece, la regia di un videoclip passa nelle mani di un designer, novello nella pratica audiovisiva. Hunter si configura pertanto come un esperimento per entrambe le parti. Bjrk persegue lobiettivo di esporre un prodotto innovativo del panorama videomusicale, mentre Me Company mira ad allargare le proprie mani su un formato nuovo e appetibile come quello delle immagini in movimento. Entrambe avvertono le enormi potenzialit incluse in tale collaborazione e pertanto vi si applicano con estremo interesse. Consapevole del centrato obiettivo, Bjrk porter avanti con costanza lintenzione di affidare la regia dei propri videoclip a figure estranee al settore a partire dal videoclip successivo, Alarm Call.

IV.IV. Alarm Call


Inizialmente previsto come terzo singolo da Homogenic, Alarm Call esce invece nel novembre 98, appena dopo Hunter, come quarto singolo. Nonostante la Me Company avesse gi preparato un clip per il brano, il presunto coinvolgimento di Hunter nella colonna sonora di una serie tv spinge a favore dello slittamento del lancio di Alarm Call. Loccasione ridefinisce anche un nuovo video, questa volta girato dallo stilita Alexander McQueen, per la prima volta alla regia, mentre il lavoro della Me Company rimane inedito. Ad accompagnare il videoclip compare inoltre il

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PYTLIK, Absolute cit., p. 104. Studio americano di effetti speciali, leader mondiale per la realizzazione di complessi effetti visivi. In http://www.digitaldomain.com/ 82

remix curato da Mark Bell, in sostituzione alla versione di Alarm call presente nellalbum. Il videoclip mostra Bjrk ondeggiare sopra una zattera immersa in una foresta tropicale, circondata dagli animali che la vivono. In corrispondenza di ognuno degli otto animali che compaiono nello schermo, una soggettiva inquadra Bjrk deformandola in maniera differente. Gli espedienti tecnici per riprodurre di volta in volta le inconsuete soggettive introducono caleidoscopiche inquadrature, viraggi di colore o suddivisioni speculari del quadro. La cromia prevalente si armonizza allambiente rigoglioso della giungla, mentre la diffusa luminosit conferisce alla figura di Bjrk un aspetto di crescente radiosit. Anche in questo caso, la natura prioritariamente protagonista e Bjrk vi compare del tutto calata in essa. Sebbene Alarm call immerga la cantante in un ambiente selvaggio e sconosciuto, ancora una volta una pacifica empatia ne risulta sottolineata. Laria spensierata e il clima vivace della canzone favorisce una messa in scena luminosa e radiosa, contraddistinta da unatmosfera vivida e avvolgente. In quanto stilista, infatti, il regista Alexander McQueen pare anche nel clip voler avvolgere la cantante per mezzo di un manto composto dalla location e dagli sguardi animali che la circondano, unici spettatori di fronte a Bjrk. Nonostante la circostanza poco rassicurante, fluttuante su una zattera e solitaria in una foresta circondata da animali selvatici, Bjrk appare rilassata e pacata, in perfetta intesa con lambiente e pienamente sicura di s. La pericolosit di animali feroci come coccodrilli e pitoni non la spaventano. Al contrario, unaffinit esagerata e unenergia incontrollata vela una pulsione erotica diffusa, sprigionata da Bjrk attraverso la vorace vitalit che la contraddistingue nel videoclip. Per contrasto, se Joga sottolinea il fermento vitale e incontrollato dellIslanda, di fronte al quale Bjrk assiste affascinata e incuriosita, ma impassibile161, Alarm call riguarda invece un rapporto, un contatto con la natura. Tutti gli animali mostrati nel videoclip, vivi ed ognuno contraddistinto dalla propria specifica particolarit, intrecciano una rete di sguardi e relazioni in costante evoluzione e di precaria stabilit. Il piccolo scorcio di mondo illustrato nel video si pone dunque come metafora del vivere quotidiano, in bilico tra autodifesa ed osservazione, curiosit e salvaguardia. Una visione basata sulla pacifica convivenza, mostrata con ironia e semplicit, che rivela un lato ulteriore dello sfaccettato messaggio inserito in Homogenic. Con Alexander McQueen alla regia di Alarm Call, Bjrk prosegue nellaffidare a figure estranee al settore la direzione dei propri videoclip, con risultati spesso

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Nel videoclip appare metaforicamente ad occhi chiusi. 83

inaspettati. Lo stilista infatti, proietta la propria sensibilit nel ritrarre Bjrk con accenti diversi, riproponendo con autentica raffinatezza uno scorcio di personalit umana. Oltre la semplice interpretazione, infatti, Bjrk appare nel clip restituita da una sfaccettatura pi intima e personale. Nonostante questo, Alarm Call, assieme a pochi altri, uno dei videoclip di Bjrk pressoch dimenticati. Uscito allepoca molto in sordina, considerato come uno dei meno rappresentativi ed esemplari dellintera carriera dellartista e trova scarso rilievo nella consistente documentazione dedicata alla cantante. ipotizzabile che due differenti aspetti influenzino la scarsa visibilit e considerazione di Alarm Call. Da un lato, infatti, ad accompagnare i singoli di Homogenic, infatti, vengono prodotti alcuni videoclip non solo rappresentativi della carriera di Bjrk, ma molto importanti per lintero panorama videomusicale. Ci porta inevitabilmente ad un paragone che induce a sminuire il valore di Alarm Call, ideato e prodotto in linea con i criteri generativi alla base di tutti i video di Homogenic. inoltre fondamentale sottolineare come il clip di McQueen non aspiri a costruire una maschera sul corpo di Bjrk, metodo con sul quale era basata lintera promozione di Homogenic, ma piuttosto tenda a restituirne una certa autenticit in quanto persona. Labbandono parziale e assolutamente non calcolato dellalter ego artistico di Bjrk dimostra scarsa presa da parte del pubblico e conferma invece la forza con la quale le proprie configurazioni virtuali convalidino egregiamente la forza del messaggio contenuta nei brani.

IV.V. All Is Full Of Love


Nel giugno 1999 esce lultimo singolo estratto da Homogenic. Del brano All is full of love viene lanciata la versione Mark Stent Mix, differente rispetto alla narcotica e sibilante canzone contenuta nellalbum curata da Howie B, dai pi considerata sottotono e fiacca162. Il testo un raffinato elogio allamore incondizionato che si accompagna ai sinuosi vortici orchestrali ai dolci rantoli vocali di Bjrk. A dirigere il videoclip Chris Cunningham, nome di spicco nel panorama della videomusic malgrado la ridottissima quantit di lavori. Fortemente attratto dalle modificazioni del corpo umano, Cunningham tesse unestetica basata sulle tematiche cyborg, sulle ibridazioni corporee e sul rapporto tra biologico e
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In tal senso fondamentale rilevare che la versione Mark Stet Mix quella che compare nel Greatest Hits, di successiva pubblicazione. Lo stesso Pytlik manifesta nella propria biografia di Bjrk una spiccata preferenza per tale versione. PYTLIK, Absolute, p.186. 84

tecnologico distinguendosi fin da subito per una straordinaria e spiazzante potenza comunicativa. Proveniente dal cinema fantascientifico, dove vanta lillustre collaborazione per la realizzazione di A.I. - Artificial Intelligence163 al fianco di Stanley Kubrick164, Chris Cunningham un abile tuttofare: disegnatore, truccatore, tecnico e regista. La precisione e la cura dei dettagli sono parte integrante della potenza visiva delle sue opere, scioccanti o liriche rappresentazioni di un personalissimo e deforme immaginario visivo. Scisso tra videoclip musicale, pubblicit e videoinstallazioni, Chris Cunningham si distingue per l'utilizzo di una forte sincronia audiovisiva in fase di montaggio e per una spiccata preferenza per la musica elettronica: Sicuramente il mio modo di costruire video clip, la mia tecnica, la mia ricerca per la sperimentazione e anche le atmosfere che descrivo attraverso le mie immagini sono assimilabili in modo simbiotico con un particolare tipo di musica che quella elettronica165. Nellambito del videoclip musicale lavora infatti con nomi di primordine del panorama della musica elettronica, tra cui spicca quello di Aphex Twin con il quale stringe un rapporto di stretta collaborazione. Lesordio dietro la macchina per un video risale al 1995, quando gira per gli Autechre Second bad vibet: rapidamente il suo nome scala le vette della notoriet. Dopo i clip culto Come on my Selector, Come to Daddy e Windowlicker, Cunningham dirige per i pi affermati Portishead e Madonna, prima di giungere a Bjrk, pur senza scalfire la compattezza delle proprie opere. La ridotta produzione del regista, infatti, condensa uniformemente unestetica tanto forte quanto personale. Crude o liriche, le immagini create da Cunningham sono rappresentanti del personalissimo mondo deviato del regista, dove il senso di angoscia guida una rappresentazione visionaria e surreale. In tal direzione, Chris Cunningham si mostra fortemente influenzato da una lato dalla scrupolosa precisione di Stanley Kubrick, dallaltro dallimmaginario visionario e orrorifico di David Cronenberg e David Lynch. Il controllo della quasi totalit dei dettagli delle proprie opere, dalla regia al montaggio, dalla scenografia ai costumi, e la composizione razionale di ogni singolo fotogramma avvicinano Cunningham,
A.I. Intelligenza Artificiale (A.I. Artificial Intelligence USA 2001) di Steven Spielberg La travagliata vicenda della realizzazione di A.I. - Artificial Intelligence prende avvio nel 1982, anno in cui Stanley Kubrick inizia a lavorare al progetto per realizzare un film tratto dal racconto Supertoys Last All Summer Long di Brian Aldiss. Chris Cunningham prende parte alla lavorazione a partire dal 1995 per poi interrompere nel 1999 a causa della morte del regista. Il film viene comunque realizzato da Steven Spielberg come da volere di Kubrick sulla base del lavoro svolto dal regista nel corso degli oltre 17 anni di lavorazione. In http://www.archiviokubrick.it/opere/film/ai/cunningham.html 165 ISABELLA DE PANIS, MARCO MANCUSO, Chris Cunnigham: preservativo dartista, DigiCult04, maggio 2005, in http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=158 85
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per prassi esecutiva e risultato nelle immagini, al freddo razionalismo kubrickiano166. Nello specifico, All is full of love di Bjrk si allaccia perfettamente dal punto di vista narrativo ad A.I. Artificial Intelligence e dal punto di vista estetico visivo a 2001: Odissea nello spazio. Lidea centrale di All is full of love, ovvero lavere per protagonisti androidi dotati dellumana capacit di provare emozioni, prioritaria anche nel concept di A.I. Artificial Intelligence, ideato da Stanley Kubrick e diretto nel da Steven Spielberg167. sotto il punto di vista della tematica e delle surreali atmosfere, invece, che Cunningham dimostra alcune affinit con i regista cinematografici David Cronenberg e David Lynch, luno impegnato ad indagare le tensioni che caratterizzano la societ tecnologizzata attraverso la contaminazione tra biologico e meccanico, laltro a tradurre in immagini il lato pi oscuro e profondo dellinconscio umano. Una totale padronanza dei mezzi, dunque, associata alla visionariet delle affrontate a costituire la potenza visiva delle opere di Chris Cunningham. Cunningham dirige secondo i ritmi frantumati, rotti, frenetici e martellanti della musica. Un tipo di musica allucinata per Chris Cunningham il principio regolatore di una realt allucinata. Ci fa di Cunningham un rigoroso video maker, che meglio di molti altri utilizzano il fattore musicale come elemento fondante per la creazione nella propria opera. A tal proposito, il regista scende sempre meno a compromessi riguardo il controllo sulle proprie opere. Senza sacrificare coerenza e vendersi allo show business, Cunningham si concede sempre meno a lavori su committenza, preferendo scegliere personalmente i progetti a cui dedicarsi. Dopo All is full of love per Bjrk, infatti, il regista dirige soltanto Sheena is a parassite168 del gruppo britannico The Horrors, nel 2007, autonomamente scelto dopo anni di inattivit in ambito video musicale169. Per la delicata parabola sullamore composta da Bjrk, Chris Cunningham crea una sofisticata composizione di androidi intrecciati in un umano rapporto di attrazione e passione. I due corpi tecnologici sono immersi una sterile location, sottoposti a costanti rimaneggiamenti di assemblaggio dai bracci meccanici che li

PINO FARINOTTI, Il Farinotti 2007 Dizionario di tutti i film, Newton Compton, Roma 2007, p.42. 167 In http://www.archiviokubrick.it/opere/film/ai/cunningham.html infatti si avanza E' interessante che un recente video di Cunningham, All is full of love per Bjork, abbia come protagonisti due androidi. Potrebbe darsi che la fisionomia delle due "Bjork meccaniche" sia stata ispirata dagli studi fatti con Kubrick, oppure che le sembianze degli androidi di Artificial Intelligence sarebbero state simili a quelle mostrate in questo video se Cunningham avesse continuato a collaborare con Kubrick al progetto e se questo non fosse stato rilevato da Spielberg e dai tecnici della ILM. 168 The Horrors, Sheena is a parassite, di Chris Cunningham, 2008. 169 in http://www.director-file.com/cunningham/horrors.html 86
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circondano. La dimensione ricreata quella ospedaliera e medica, dove lumano rigore si sostituisce alla imparziale precisione tecnica dei robot. Il colore bianco si stempera in bagliori blu/violetto e la luce diffusa si flette sulle superfici cromate dei robot. Laltissima competenza tecnica sfoggiata dal regista nel clip coinvolge ogni minimo dettaglio: abbiamo cercato di mantenere nella ripresa le effettive luci di scena per trarre un disturbo da esse rivela Cunningham stesso, mentre il direttore della fotografia John Lynch riferisce Luso di bagliori ad esempio era assolutamente premeditato. [Chris] voleva usare le imperfezioni delle lenti per dare al filmato qualcosa di unico. Abbiamo provato molti differenti tipi di lenti [] per trovare quelle che avessero i pi bei bagliori colorati170. La tematica del videoclip risulta perfettamente calata nellestetica cyborg tipica di Cunningham ma ricalca anche fedelmente una radicata usanza della cantante. La mescolanza di fattori opposti come, in questo caso, lumano e il meccanico171 torna anche in All is full of love ad essere vera protagonista della scena. I due robot, costruiti da Paul Catling172, ricalcano i disegni preliminari accuratamente stesi da Cunningham. Nel videoclip, entrambe i robot hanno i lineamenti esotici del volto Bjrk. In All is full of love, dunque, la mescolanza di fattori biologici e tecnologici per creare i personaggi centrale e ben visibile fin da subito, ma non si limita al solo lato esteriore. Al contrario, infatti, lumana espressivit del volto della cantante veicola il riconoscimento di unumanit anche interiore. La conformazione meccanica dei robot non impedisce ad essi di provare emozioni e sensazioni umane. Alberto Soragni173 nel recensire il clip associa il colore bianco dei robot alla loro nitida onesta intellettuale. In quanto robot, programmati, il loro operare non offuscato da individuali contaminazioni emotive. Il bianco dei robot simula innocenza e purezza e perci I robot bianchi che desiderano amore sono potenzialmente impuri174. Lumano sentimentalismo diventa sporco se paragonato alla limpidezza e chiarezza del codice tecnologico. Latmosfera medica sottintesa in All is full of love conferisce alle bianchissime immagini del clip anche altre sfaccettature. Il sincronico movimento dei bracci che assemblano i robot si stagliano razionalmente inerti ai bordi dellinquadratura, guidati dal codice puro

PROBST CHRISTOPHER Amorous Androids American Cinematographer, febbraio 2000, reperibile in http://www.director-file.com/cunningham/press.html 171 Oppure, con altri termini, il naturale e lartificiale. 172 Stretto collaboratore di Chris Cunningham. Catling infatti anche creatore delle maschere utilizzate per la realizzazione del video Windowlicker. 173 Ex-redatore della rivista on-line Hideout, dove cura la rubrica dedicata al videoclip. In http://www.tesionline.com/__PDF/10602/10602p.pdf 174 SORAGNI ALBERTO Bjrk - All is full of love reperibile in http://www.hideout.it/index.php3?page=notizia&id=1479 87
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della tecnologia privo di sfaccettature emotive. I due adroidi, invece, protagonisti del video, acquistano naturale umanit con il procede del loro assembramento. Pezzo dopo pezzo si costruisce e prende vita linafferrabile inconsistenza del loro amore. All is full of love racconta e rappresenta la nascita di un amore e il contesto scientifico contribuisce a legittimarla. Il regista giustifica la scelta del bianco come tinta predominante per il video come una conseguenza ovvia dellevoluzione del concept del video. Inizialmente Bjrk propone a Cunningham alcuni elementi chiave che desiderava trattare nel video, come lerotismo diffuso e la predominanza della tinte chiare: ho associato immediatamente [il brano All is full of love] al bianco, al ghiaccio che gela le cose e all'amore che lo scioglie175. Cunningham, inoltre, una volta ascoltato il brano scrive le parole sessualit, latte, porcellana e chirurgia176, termini che si trasformeranno in elementi centrali del clip e dichiara Volevo fare un video che fosse il pi femminile possibile177. Lidea iniziale di Cunningham era di mostrare due robot schiudersi come un fiore mentre si accoppiavano178, direzione ridimensionata da un sensuale abbraccio. Per quanto riguarda il design estetico adottato per il video, Cunningham dichiara di essersi ispirato alle linee fluide e semplici della motociclette giapponesi e al film 2001: Odissea nello spazio la cui influenza pu avr influenzato anche la robotica industriale, penso, perch tutti i robot industriali sono bianchi179. Linfluenza che a sua volta il videoclip esercita su cinema, videoclip e pubblicit, volendo limitare il paragone ai soli settori dellarte riprodotta, notevole. Oltre al gi citato A.I. - Artificial Intelligence, nella quale Cunningham coinvolto in prima persona e che sviluppa la tematica dellemotivit degli androidi180, Io robot181 dimostra evidenti debiti stilistici nei confronti di All is full of love.

GIUSEPPE VIDETTI Bjrk - La tecnologia? Umilia la musica, Repubblica 8 aprile 2005, p.60. 176 Bjrk: all is full of love, Promo, maggio 1999 in http://www.directorfile.com/cunningham/pr05.html 177 Ibidem. 178 Ibidem. 179 The works of Director Chris Cunningham, cit. 180 In tal caso opportuno ricordare nuovamente come Chris Cunningham, al momento di dirigere il clip, fosse gi a conoscenza del soggetto di A.I. grazie alla sua collaborazione con Kubrick. 181 Io Robot (I, Robot, USA 2004) di Alex Proyas. 88
175

Il punto di vista laterale e frontale quello maggiormente utilizzato e ci rende spettatori di una passione impulsiva. Il video, per, propone anche, soprattutto nella parte iniziale, dettagli ravvicinati di alcuni particolari: gli abili bracci meccanici avvitano e saldano, rilasciano scintille e modellano del liquido bianco. Lespediente della riproduzione al contrario, infatti, capovolge lo scivolamento del liquido: pare cos che la forza vitale del robot riesca a catturare ed impossessarsi anche di questa sfuggente sostanza. In altre parole, una sostanza liquida rende in parte organici i due robot, altrimenti composti solo di meccanica. Anche tale sfaccettatura pu essere letta come supplemento alla natura duplicemente tecnologica e umana dei due androidi rappresentati. La grande sensazione diffusa da Cunningham alle immagini di All is full of love di autentica sensualit, tanto sottile da risultare limpida e innocente, perfetto specchio dell'intento comunicativo del brano di Bjrk. La complessa realizzazione del clip richiede un grande intervento in post produzione. Il primo passo, infatti, consiste nel riprendere i soli robot inanimati posti nel set. A seguire, sullo stesso set, viene ripreso il vero volto della cantante. Il grosso del lavoro viene successivamente svolto in studio, dove inizialmente si mixano insieme le due riprese effettuate allo scopo di donare i lineamenti di Bjrk ai due robot. A seguire, in CGI vengono poi ricreati altri elementi del video, come i bracci meccanici che assemblano gli androidi e aggiustati i movimenti dei robot. Leffetto complessivo risulta per di straordinaria compattezza e fluidit; lo stesso Cunningham ad ammette che praticamente impossibile distinguere quali elementi siano reali e quali no182.

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[] it's impossible to tell what is "real" and what is not, Bjrk: all is full of love, Promo, maggio 1999 in http://www.director-file.com/cunningham/pr05.html 89

Chris Cunningham esegue dunque unelegante sintesi testuale di brano, realizzando unulteriore variazione su uno dei temi pi radicati nellopera di Bjrk, ovvero il dialogo tra opposti: forme organiche e forme tecnologiche convivono e allo stesso modo tecniche analogiche si mescolano uniformemente a interventi digitali. Per concludere, quando viene ingaggiato da Bjrk nel 1998, Chris Cunningham ha alle spalle gi gli importantissimi Come to Daddy per Aphex Twin183 e Come On My Selector per Squarepusher184, due videoclip culto di musica elettronica che beneficiano di larga diffusione e approvazione grazie alla loro spiazzante potenza comunicativa. Con Frozen di Madonna185, clip pi cauto e contenuto186, la raffinatezza della traccia stilistica di Cunningham viene lanciata anche nei territori pi divulgativi del mainstrem, infliggendo fascino e richiamo nelluniforme panorama della videomusica heavy rotation. Una volta lanciato, anche All is full of love conquista ampia rotazione e largo consenso, nonostante riesca a guadagnare censure televisive per via del presunto contenuto erotico. Bench fosse lultimo dei cinque singoli estratti dallalbum187 la qualit del brano e del video incrementano con slancio il successo di Homogenic. Malgrado lassenza
Aphex Twin, Come to Daddy, di Chris Cunningham, 1997. Squarepusher, Come On My Selector, Chris Cunningham, 1998. 185 Madonna, Frozen, di Chris Cunningham, 1998. 186 Il clip frutto di una non lineare collaborazione tra Madonna e Cunningham. Lidea originaria del regista viene largamente compromessa dalle differenti vedute di Madonna e costringe a considerare il videoclip di conseguenza. in effetti il videoclip che meno rientra nei canoni estetici indagati dal regista. Cfr BERTON, Videoclip. 187 Dei dieci brani inediti di cui composto Homogenic. 90
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fisica di Bjrk dalle scene per gli impegni sul fronte cinematografico con Dancer in the Dark, leccellente risultato di All is full of love confermava egregiamente la validit dellalter ego artistico della cantante, nonch l'alto grado di influenza dei videoclip musicali come mezzo promozionale e di comunicazione. Senza lausilio di massicce campagne pubblicitarie, Homogenic infatti resiste molto bene alle prova di gradimento e di vendita anche grazie alla validit del comparto visivo creato a supporto. Con Homogenic si realizza dunque in modo preciso ci che Bjrk auspicava per il proprio lavoro: lontana dalla ribalta come persona, la sua opera musicale guadagna in immediatezza ed efficacia comunicativa grazie allappropriato contorno visivo. Un ultima precisazione, infine, riguarda un aspetto marginale del clip che per tende a sottolineare come le differenti personalit che gravitano attorno alla figura di Bjrk, consapevolmente o inconsapevolmente si contaminino e influenzino in maniera determinante per lo sviluppo dellestetica della cantante. Gi con Michel Gondry tale pratica viene messa in pratica estraendo alcuni elementi della cover di Debut realizzata da Mondino per riproporli nei video Human Behaviour e Army of Me. La scelta, infatti, dellambivalente presenza fisica di Bjrk gi aveva trovato spazio nel suggestivo scatto di Andrea Giacobbe188 posto in copertina del singolo Isobel. Anche in tal caso, lintreccio che lega la doppia figura di Bjrk di tipo sessuale e suggerisce pi una vena di autostima piuttosto che di narcisistica autoaffermazione. La rappresentazione della doppia figura di Bjrk pu in ogni caso essere letta anche come esternazione visiva del concetto ben separato tra identit personale e identit artistica sostenuto dalla cantante.

188

In http://andreagiacobbe.net/pages/

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Capitolo V

SELMASONG e VESPERTINE

Dopo Homogenic, il successivo lavoro di Bjrk Selmasong, non un album individuale ma la colonna sonora del film musical Dancer in the Dark. Selmasong esce nel 2000, in corrispondenza delluscita internazionale del film e raccoglie le sette tracce-dialoghi che rendono la pellicola un musical. Dancer in the Dark racconta la triste vicenda di Selma, immigrata cecoslovacca, madre di un figlio che rischia la sua stessa cecit ma intrepida sognatrice e determinata lavoratrice attraverso la controversa visione di Lars von Trier, famoso regista danese del cinema indipendente. Il risultato unopera ambigua ma schietta, originale e valida, commistione dei generi e tecnicamente innovativa tanto da valere la Palma dOro per Miglior Film al Festiva di Cannes del 2000. La partecipazione al progetto Dancer in the Dark riveste un particolare rilievo nella carriera artistica di Bjrk in quanto la vede impegnata su un doppio fronte interpretativo: da un lato autrice delle musiche e dallaltro attrice protagonista. Bjork racconta in unintervista levoluzione del progetto:
Lars all'inizio mi aveva contattato per scrivere le canzoni. Una volta composto ed inciso la colonna sonora ero pronta per entrare in sala per il

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mio nuovo disco, ma ecco che il regista mi dice che se non avessi accettato di essere Selma, lui quel film non l'avrebbe pi fatto.189

Quella di von Trier non era certo la prima proposta cinematografica che Bjrk riceveva. Nel corso della sua carriera, infatti, essa aveva accumulato e sempre rifiutato parti in film. Vuoi per integrit, vuoi per disinteresse, lidea di fare lattrice non la interessava. A spingere Bjrk sulla strada recitativa non furono infatti tanto le pressioni di von Trier, quanto piuttosto la naturale empatia che si era creata tra lei e la protagonista del film, Selma, in fase preventiva, ovvero durante la scrittura delle musiche. [Ma] inconsciamente io gi stavo entrando in lei. Le identificazioni erano troppe e troppo forti 190 confesser Bjrk a lavoro ultimato. Lintera lavorazione del film, per, caratterizzata da frequenti fraintendimenti tra cantante e regista mentre indiscrezioni pi o meno bizzarre trapelano dal set. Bjrk assume presto consapevolezza dello squilibrato scontro di potere alla base della relazione con von Trier:
La verit che quando Lars mi ha chiesto di fare il film sapeva gi che non sarebbe stato facile. Se avesse voluto avere la vita tranquilla avrebbe preso una vera attrice, non una musicista abituata, come lui, a decidere, a essere il capo. [] Lui voleva il confronto.191

Un ulteriore problema infatti che Bjrk non unattrice professionista e non quindi abituata ad entrare ed uscire dal personaggio da interpretare. Pytlik, nella sua biografia, raccoglie numerose dichiarazioni di vari membri del cast della troupe che confermano il non recitare della cantante: lidentificazione di Bjrk con Selma pressoch totale. Lei nel film non recita mai; sente tutto192 rivela Lars von Trier mentre Bjrk stessa confessa Ci sono riuscita come faccio tutto: con l'istinto. Semplicemente: sono diventata Selma193. Gli scontri principali tra Bjrk e von Trier furono di natura musicale. Dancer in the Dark semplicemente un musical moderno, accompagnato dalle musiche di Bjrk sulle quali nessuna assegnazione precisa era stata accordata in fase preventiva. Von Trier pretendeva infatti di avere potere decisionale su un aspetto, quello delle musiche, sulla quale Bjrk era pressoch inflessibile. La cantante considerava infatti la colonna sonora del film come parte integrante della sua opera e perci esigeva la giurisdizione completa su ogni aspetto di Selmasong,

PUTTI LAURA; Bjork: Io, vulcano pieno di sogni Repubblica 7 ottobre 2000, p.59. Ibidem. 191 Ibidem. 192 PYTLIK, Absolute cit., p.189. 193 PUTTI LAURA; Bjork: Io, vulcano pieno di sogni Repubblica 7 ottobre 2000, p.59. 93
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comprese cover e immagini promozionali. In questo senso il dibattito allargato arriva a coinvolgere anche la Zentropa194, casa cinematografica dietro alla realizzazione di Dancer in the Dark. Pytlik riporta la disputa in questi termini:
La Zentropa voleva che fosse una rappresentazione fedele della musica del film, con tanto di contributi vocali, talvolta piatti e certamente inesperti, da parte degli altri membri del cast. Bjrk aveva altro in mente: Per me lalbum non tanto la colonna sonora del film, quanto la realizzazione del sogno di Selma dice Voglio che questo disco sia il mio regalo a Selma.195

Ad averla vinta infine Bjrk. Selmasong esce con un titolo lontano dalla classica etichettatura affibbiata alle colone sonore, ovvero original music from the motion picture. Il legame infatti con il film Dancer in the Dark non infatti apertamente dichiarato, ma rimane circoscritto al nome della protagonista, Selma, citato nel titolo. Il titolo Selmasong, ad una sola parola, inoltre in linea con la direttiva seguita da Bjrk per nominare i propri album: un unico termine che colga lintenzione generale del lavoro e che non identifichi nessun brano in particolare196. La cover ancora una volta affidata alla Me Company, alla quale viene chiesto di lavorare sulle apparenze di Selma piuttosto che sullimmagine di Bjrk. Il risultato una frammentata immagine che abbandona la tradizionale lavorazione digitale della Me Company a favore di un suggestivo effetto fotografico che si riallaccia agli esperimenti dellinglese David Hockney197. Lartista, esponente della scena pop inglese, componeva ritratti attraverso collage di polaroid scattate da differenti angolazioni. La scomposizione cubista applicata alla fotografia sulla cover di Selmasong, sebbene meno radicale rispetto ai lavori di Hockney, produce un effetto frastagliato e scomposto dallapparenza artificiosa. Ancora una volta per, lo sguardo fisso in macchina non vela la presuntuosa essenza della cantante che, sebbene nascosta dietro a frammentazioni cubiste e travestita da Selma, rivela la propria presenza con invadente consapevolezza. Del resto, proprio con Selmasong si chiude momentaneamente la prassi dello sguardo verso lo spettatore in copertina, inaugurata con Debut e poi mantenuta per tutte le successive pubblicazioni, Post, Telegram e Homogenic. Uno sguardo che mira anche a creare un dialogo privato e intimo con il pubblico, a ridurre, se non ad annullare, la distanza per costruire un empatico canale di comunicazione. Contro lo sguardo indiscreto di Selmasong si oppone nettamente la cover di Vespertine,
http://www.zentropa.dk/ PYTLIK, Absolute cit., p.197. 196 Nominare lalbum con il titolo di una canzone in esso contenuta la pratica pi diffusa nella discografia odierna. 197 In www.davidhockney.com 94
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dove non solo Bjrk appare ad occhi chiusi, ma anche coperto dal proprio braccio pone il viso in ombra. In Selmasong, inoltre, compare una versione del brano Ive Seen It All in collaborazione con Thom Yorke anzich la versione del film in duetto con lattore Peter Stormare oltre ad una Scatterheart ampiamente modificata. Anche in questo caso, i contributi canori degli attori di Dancer in the Dark vengono sostituiti dalla tuttaltro che debole parabola vocale di Bjrk. Scatterheart inoltre, per come appare in Selmasong, appare gi pienamente calato quanto a sonorit nellatmosfera minimal-elettronica di Vespertine, album in lavorazione contemporanea a Dancer in the Dark. Considerato infine che, in occasione delluscita ufficiale di Selmasong, ulteriori incisioni vengono registrate in studio, tutto lascia presagire che la giurisdizione riguardo lalbum sia della cantante. La realizzazione di Dancer in the Dark non sembra aver lasciato a Bjrk un buon ricordo: musicalmente non mi ha cambiata affatto. Ma la grande lezione che ho imparato che la vita breve, e che non devi perdere tempo in cose in cui non credi198. Musicalmente infatti, Selmasong studia le potenzialit del campionamento di macchine industriali o dello sferragliare del treno sulle rotaie a favore di una chiarezza comunicativa. Il musical come genere cinematografico, infatti, non pu prescindere dal fatto che i brani musicali si inseriscono nel racconto come esatti sostituti dei dialoghi, con lesigenza di non potersi scollare totalmente dal contesto narrativo. Selmasong adempie egregiamente la propria funzione di colonna sonora in questo senso, e pure risulta ben collocabile allinterno della parabola artista tesa da Bjrk con il suo lavoro. Strascichi di una teatralit efficace derivano dal precedente album Homogenic, pur evolvendo verso una maggior drammaticit. Il lavoro, per, prende anche le distanze da ci che la creazione di Bjrk: imponendosi di guardare il mondo attraverso gli occhi di Selma, la cantante confeziona un disco in qualche modo impersonale. Bjrk pare sfruttare la propria competenza compositiva per tradurre in musica gli autentici pensieri di un Selma, un personaggio che vive di autonomia propria attraverso il suo corpo. Dancer in the Dark riscuote un ottimo successo di pubblico e critica. Oltre allambita Palma dOro ricevuta a Cannes 2000, il film colleziona nomination e riconoscimenti dalle pi importanti manifestazioni di tutto il mondo, tra cui Academy Award, Golden Globes, European Award, Brit Award, Goya Award, Csar Award199.
BRUNELLA TORRESIN, Bjrk: ho studiato Verdi ma sono orgogliosa di essere una cantante pop Repubblica, 7 novembre 2001, p.49. 199 Elenco completo in http://www.imdb.com/title/tt0168629/awards 95
198

Lanno successivo, il 2001, esce Vespertine, quarto album in studio di Bjrk. Il disco realizzato quasi interamente al computer dalla stessa Bjrk, tra una pausa e laltra delle riprese di Dancer in the Dark. Se Selmasong si configurava come cupo e tenebroso, specchio melodrammatico dellanima tormentata di Selma, Vespertine rappresentava il giusto peso opposto per equilibrare lo stato danimo della cantante. Bjrk descrive lo spirito di introversione alla base di Vespertine alla conferenza stampa di presentazione del disco, nellagosto 2001:
Ho iniziato a comporre Vespertine prima di Selmasongs e ho continuato durante e dopo le riprese del film. Avevo deciso, dopo l'esperienza estroversa di Homogenic, di fare un disco introverso, casalingo, invernale. E' infatti nato in casa mia in Islanda, durante i nostri inverni di 22 ore di buio al giorno. E' continuato sul set di Lars von Trier, quando dopo un'intera giornata trascorsa fra a centinaia di persone, mi trovavo sola in una stanza, finalmente. Proprio Selmasongs, che considero un disco scritto non per me, ma per un'altra persona, ha rafforzato le caratteristiche, l'intimit di Vespertine200

Fondamentale per levoluzione del disco dunque lintera lesperienza di Dancer in the Dark. Lambiente collettivo in cui Bjrk costretta a lavorare durante le riprese del film fanno da contrappunto alla necessit di avere spazi propri, da dedicare a se stessa e alla propria musica: uno spirito introverso, dunque, in netto contrasto con lestroversione diffusa alla base dellintero progetto Dancer in the Dark.
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LAURA PUTTI, crollato il muro tra me e il mondo, Repubblica, 22 agosto 2001, p.39. 96

Ancora una volta lIslanda lideale punto di partenza, in modo opposto per rispetto a Homogenic. Questultimo un disco aggressivo che descrive la grezza ed estrema natura. Esplora il paesaggio e ne esprime la conformazione. Homogenic un disco concreto, che sbatte contro il ghiaccio, le montagne, i geyser dellIslanda e narra lo stato danimo umano di fronte alla potenza della natura. Vespertine, al contrario, guarda lIslanda dalla finestra di casa. Racconta lo star bene con se stessi. Non cerca confronto e conforto ma crea un piccolo mondo privato a se stante. Vespertine si ispira alle sensazioni dello stare da soli a casa e le traduce attraverso sonorit minimali e sussurri, carillon e celestiali arpeggi. Lintero disco vive di questo clima di quieta introversione che ben si sposa alle candide totalit bianche che caratterizzano visivamente Vespertine. La cover, uno scatto dei fotografi Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin201, ritrae Bjrk vestita da cigno sovrastata dai raffinati interventi grafici di M/M (Paris)202, studio di design grafico francese. Laffiatato trio torner a collaborare insieme videoclip debutto di Vespertine Hidden Place, mentre il collettivo parigino instaura un duraturo rapporto con Bjrk che porter a sviluppare tutta una serie di fortunate collaborazioni. M/M (Paris) dal 2001 sostituisce a tutti gli effetti il ruolo della Me Company nella gestione grafica di tutto ci che riguarda la cantante. Con il contributo di M/M (Paris) varia anche il tipo di immagine posta ad illustrare laspetto artistico di Bjrk. Lo studio parigino lavora infatti molto sulla manipolazione di immagini fotografiche preesistenti, frutto dunque del lavoro di persone esterne. Per la cover American Life203 di Madonna M/M (Paris) si associa al fotografo Craig McDean mentre per numerose collaborazioni o studio collabora proprio con il duo Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin. Diversamente dalla Me Company che operava prevalentemente su figura unicamente virtuali, Vespertine introduce dunque un tipo di immagine fotografica, dunque molto meno scollata dalla realt. Per la prima volta, inoltre, in Vespertine una comune ideologia sembra legare tra s i tre videoclip dellalbum. Se la musica riflette unintimit di spirito, i videoclip esprimono una sensualit legata al corpo. Per tutti e tre lindagine corporea che investiga Bjrk altro non specchia che il forte senso di introspezione alla base del disco, esposto visivamente con altrettanta delicatezza e armonia. Oltre a Hidden Place, il primo singolo, seguono Pagan Poetry e Cocoon. Per la realizzazione di Vespertine Bjrk raduna attorno a s una folta cerchia di collaboratori: alla produzione dei brani lavorano principalmente il fidato Mark
In www.airdeparis.com/inezvin.htm In www.mmparis.com 203 Madonna, American Life, Maverick/Warner Bros. 2003. 97
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Bell, Valgeir Sigursson, il danese Thomas Knak, Marius de Vries, Guy Sigsworth, Vince Mendoza, i Matmos e fugacemente Matthew Herbert. A molti brani partecipa inoltre Zeena Parkins204, musicista sperimentale e pioniere nellutilizzo dellarpa elettrica, che in seguito affiancher la cantante anche nel Vespertine Tour 2001205 e nel Greatest Hits Tour 2003206. Dati inoltre i pi che soddisfacenti esiti della collaborazione, Zeena Parkins verr coinvolta in un secondo momento anche nella fase compositiva di Drawing Restraint 9207 del 2005. Degna di nota comunque la riconferma di una fitta rete di partecipazioni sotto ogni profilo: i credits del cd menzionano dettagliatamente il contributo di ogni collaboratore, tra cui compare anche Marjan Pejoski208, eccentrico stilista macedone autore del cigno che avvolge il corpo di Bjrk in copertina. Labito attir allepoca notevoli attenzioni in quanto venne sfoggiato dalla cantante in occasione della cerimonia degli Academy Award del 2001209, sollevando non poche critiche e osservazioni. Tra le numerose uscite pubbliche ufficiali dellepoca, divise tra impegni promozionali legati a Dancer in the Dark o a Vespertine, gli stravaganti abiti di Marjan Pejoski giocarono un ruolo determinante nel catturare lattenzione non sempre benevola della stampa. Gi al Festival di Cannes infatti, Bjrk era apparsa infiocchettata in un abito di tulle rosso dalla resa tuttaltro che sobria210. Vespertine esce nellagosto 2001 e viene accolto positivamente da critica e pubblico. La breve tourne che segu luscita venne insolitamente pianificata per teatri, sale da concerto di medie dimensioni e accademie. Lidea di intimit e di familiarit alla base del disco, dunque, viene traslata anche per i live attraverso la ricerca di un contatto spirituale e di una vicinanza fisica con il pubblico.

V.I. Ive See It All


Uno dei momenti pi riusciti e dignitosi di Dancer in the Dark corrisponde al passaggio di Ive See It All, duetto in cui la voce di Bjrk affiancata a quella dellattore Peter Stormare. Il brano riveste infatti un ruolo attivo e di rilievo nella narrazione della vicenda e si configura come uno dei momenti cardine del film. Scritto da Bjrk e von Trier con il contributo di Sjon, la gestazione di Ive See It All

In http://www.zeenaparkins.com/html/mainframe/bio.html In http://bjork.com/facts/gigography/vespertine-summary.htm 206 in http://bjork.com/facts/gigography/greatesthits-summary.htm 207 Drawing Restraint 9, di Matthew Barney, USA Giamaica 2005. 208 www.marjanpejoski.com 209 In http://www.vogue.co.uk/news/daily/2001-07/010702-egg-surprise.aspx 210 http://unit.bjork.com/websense/grapefly/cannesdancer/ 98
204 205

causa attrito tra le due parti. I dissensi partono in fase preventiva per trascinarsi fino al momento della pubblicazione di Selmasong e oltre. Bjrk rifiuta fortemente la possibilit di inserire nellalbum la versione fiacca e sottotono presente nel film, idea che invece pare ovvia e naturale ai responsabili della Zentropa. La versione inserita in Selmasong, infine, quella registrata in duetto con Thom Yorke211 desiderata dalla cantante. Sebbene le contestazioni riguardanti il brano si siano risolte a favore della cantante e malgrado la canzone abbia ricevuto la candidatura agli Academy Award come Miglior Brano Originale, Ive See It All non esce mai ufficialmente come singolo. Ci a conti fatti in netta opposizione con la via seguita abitualmente in questi casi, ovvero il lancio del brano musicale portante come supporto alla promozione nella pellicola212. In ogni caso, in modo piuttosto ambiguo, viene fatta circolare presso le principali emittenti televisive un clip del brano, corrispondente al frammento di film in cui scorre Ive See It All. Lepisodio non anomalo. Soprattutto nel caso dei musical, infatti, la scelta di estrapolare pezzi di film e utilizzarli come videoclip corrente. Un esempio pregnante il caso di Dont cry for me Argentina213 di Madonna, autentico estratto da Evita214 che ottiene regolare rotazione presso le principali emittenti televisive alla stregua di un ordinario videoclip musicale. Tale mossa probabilmente lovvia risposta della Zentropa alle limitazioni imposte da Bjrk per sopperire alle regolari azioni promozionali previste per Dancer in the Dark. A maggior ragione, infatti, avendo il nome di Bjrk da esibire tra il cast, appare chiaro come i pronostici promozionali pianificati dalla Zentropa mirassero a colpire anche la larga fetta del fedelissimo pubblico della cantante. Essendo la casa cinematografica lunica proprietaria di Dancer in the Dark, la divulgazione di un frammento di film era del tutto legittima e rispecchiava la clausola di originalit del brano per la quale si era duramente battuta, in quanto la versione era chiaramente quella in duetto con Peter Stormare. In qualche modo, dunque, la Zentropa prese la propria rivincita sui vincoli imposti da Bjrk. Dalla propria, per, Bjrk si avvalse in modo singolare del possesso di Ive See It All partecipando, com radicato nel suo stile, ad un interessante esperimento multimediale avviato dallemittente televisiva MTV. Il risultato un webeo, ibrido tra videoclip e sito web che fonda il proprio essere sulla contaminazione delle forme e dei linguaggi. MTV aveva allepoca dato avvio ad alcuni progetti sperimentali volti a sottoporre artisti di svariate provenienze a incroci
Leader dei Radiohead, rock band inglese tra le pi importanti e sperimentali in attivit. Vedi caso Play Dead. 213 Madonna, Dont cry for me Argentina, di Alan Parker, 1996. 214 Evita (USA 1996) di Alan Parker. 99
211 212

multimediali. Oggi la diffusione della forma webeo cresciuta, spesso utilizzata come arricchimento del sito internet ufficiale del musicista o come bonus interattivo al cd album. Particolarmente interessanti e pur sempre curiosi, i numerosi webeo on-line non sono mai riusciti a conquistare un largo consenso, forse perch costretti a interazione attiva e dunque non fruibili distrattamente. infatti indubbio che uno dei fattori chiave del successo dei videoclip sia la grande flessibilit che tale forma breve permette: una visione parziale, interrotta, deconcentrata non ne svilisce la potenza comunicativa. Con il contributo di Floria Sigismondi215, artista figurativa di spessore internazionale, Ive See It All assume sfaccettature ancora pi cupe e lugubri. Videoartista italo-canadese, Floria Sigismondi considerata uno dei talenti pi visionari e inquieti che la contemporaneit vanti. Emersa grazie al personalissimo stile visivo impresso nei primi videoclip diretti per Marlilyn Manson e David Bowie216, Floria Sigismondi si contraddistingue per un poetico approccio dark al mondo. Nei suoi video, un immaginario scenico diviso tra linfernale e lapocalittico rappresenta lorrore di un mondo alieno, malato. Lugubri scenografie fanno da base ad una messa in scena governata da effetti di luce, sfuochi e da uniconografia biotecnoloca. Il potente effetto decadente che caratterizza la messa in scena di Floria Sigismondi conquista presto il mondo attento della videomusica. Star assestate del rock come Bowie e Cure, artisti mainstrem come Cristina Aguilera o band di nicchia come gli islandesi Sigur Rs si avvalgono della sua collaborazione. I risultati sono sempre di grande impatto visivo e memorabile spettacolarit. Scissa tra fotografia e videoarte, Floria Sigismondi divide la propria opera con equa efficacia. Procedendo per moduli fissi, lartista mette in scena il webeo tramite immagini dove lo spettatore interagisce a piacimento su elementi e sfumature del filmato. Dissolvimenti, luccichii, variazioni cromatiche permettono la personalizzazione delle immagini sulla quale una monumentale versione di Bjrk si staglia. Lintero video, infatti, basato su un montaggio dimmagini fisse preconfezionate scandito da regolari cambi di scena. Il movimento limitato dunque alle sole partecipazioni interattive. Leffettivo contributo della Sigismondi riscontrabile nello stile visivo delle fotografie di Bjrk, che incidono potentemente sullatmosfera del lavoro. Cupa e severa, impenetrabile, la figura della cantante riproduce leffetto di una lugubre e maestosa presenza.
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In www.floriasigismondi.com Beautiful people e Tourniquet per Marilyn Manson, entrambe del 1996, Little Wonder e Dead Man Walking per David Bowie rispettivamente del 1996 e del 1997. 100

Anche in questo caso, laccompagnamento scelto non la versione in duetto con Thom York compresa in Selmasong: Ive See It All accompagna il webeo in versione breve, cantata dalla sola voce di Bjrk. La medesima versione quella cantata da Bjrk alla cerimonia degli Academy Award 2000 in occasione alla nomination per Miglior Canzone (categoria Original Song).

V.II. Hidden Place


Il primo estratto da Vespertine Hidden Place ed esce nellagosto 2001. Affilata, sensuale e pervasa da ineffabili suggestioni Hidden Place nelle parole di Ian Gittins la perfetta prolusione alle delizie intimistiche racchiuse in Vespertine217. Il brano fortemente autobiografico e ancora una volta parla di un nuovo amore, quello appena nato tra la cantante e lartista visuale Mattew Barney. Staccandosi nettamente dalleuforia emotiva da innamoramento tipica dei primi due album, Bjrk lascia trapelare in Hidden Place senso critico e incertezza. Tale lucida riflessione alla base del percorso introspettivo che caratterizza lintero
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GITTINS, Bjrk cit., p.118.

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album. Dopo lo smarrimento e la ricerca di punti fermi con Homogenic, Vespertine conferma una trovata stabilit emotiva. A dirigere il videoclip sono i fotografi Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin con la collaborazione della M/M (Paris). Il videoclip di Hidden Place complementare rispetto allo stile visivo dellalbum e potenzia il messaggio di intimit e confidenza da trasmettere. Il clip inizia con primo piano di Bjrk sul quale parte uno zoom in avvicinamento fino a giungere al dettaglio ravvicinato degli occhi. Da qui, uno stacco di montaggio separa una lunga inquadratura in movimento che indaga il viso della cantante, sul quale scorrono lacrime di vernice e si formano e disperdono disegni e decorazioni. Lidea di base di mescolare immagini filmate con inserti digitali riconoscibili e identificabili, manovra gi intrapresa per il precedente videoclip Hunter. essenziale notare che anche in questo caso lintervento digitale di competenza di uno studio di design grafico, come lo era stato MeCompany per Hunter. Se infatti Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin lavorano sugli aspetti fotografici e illuminotecnici del clip, M/M (Paris) gioca sul corredo degli effetti speciali. Le inserzioni principali sono le insistenti lacrime di vernice colorata che scendono dagli occhi della cantante per essere risucchiate da bocca e naso. Lintervento ricostruisce con stupefacente precisione i flussi dello smalto, a volte metallizzati, costantemente in trasformazione e sensualmente commisti con lo svolgimento del filmato. Se da un lato, infatti, lirrefrenabile flusso di liquidi accompagna lintera durata del filmato, dallaltro le abili espressioni e smorfie di Bjrk stuzzicano una stabile contaminazione tra reale e digitale. La natura dellintervento digitale per facilmente leggibile: la totale irragionevolezza della scena si scontra con lapparente verosimiglianza delle immagini. M/M (Paris) aggiunge altre inserzioni grafiche ad ornare il viso di Bjrk di esclusiva natura grafica.

Il videoclip si trova dunque a far dialogare simultaneamente due realt spazio temporali differenti. La scena cinematografica, infatti, basata sul reale e con una propria dimensione spazio-temporale, ospita una realt virtuale, artificiale,
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indipendente, composta da tutti gli interventi di M/M (Paris). Antonio Costa, che affronta il caso dellimmagine elettronica nel proprio saggio dedicato al cinema e alle arti visive, descrive tale circostanza in termini precisi: si genera una nuova spazialit e una nuova temporalit in cui astrazione e realismo convivono con effetti stranianti e affascinati a un tempo218. Nel mondo audiovisivo, e soprattutto televisivo, tale pratica non certo rara: basti pensare alle comuni sovraesposizioni grafiche presenti degli spot pubblicitari per riscontrarne la diffusione. Leffetto straniante cui si riferisce Costa gioca per in Hidden Place un ruolo determinante. Laggiunta delle vernici che scivolano sul volto come lacrime perfettamente integrata con la scena filmata dal vero spingendo ad una percezione perfettamente congiunta delle due dimensioni (cinematografica e virtuale). Tale unione concorre a realizzare visivamente in modo sostenibile e credibile una scena irreale, irrealizzabile. esattamente tale incongruenza a rendere perfettamente identificabile il confine tra realt e virtualit, e perci rendere leggibile la manomissione. Esattamente sul medesimo principio si basava pure il precedente videoclip Hunter, che similmente inquadrava il volto di Bjrk contaminato da inserzioni digitali. Vero soggetto dei due videoclip, dunque, sembra essere questa nuova spazialit di qui parla Costa, trattata in modo prettamente fotografico in Hidden Place e tipicamente fumettistico in Hunter. Girato nel febbraio del 2001 negli studi londinesi della M/M (Paris) il clip Hidden Place viene lanciato nellagosto dello stesso anno, primo dei tre estratti da Vespertine. Il video prosegue lesperienza di affidare la direzione a figure estranee al mondo del videoclip musicale. Il tentativo di inglobare professionalit, competenze e approcci differenti per creare lavori visivi esclusivi e originali, arginando la priorit promozionale per provvedere a necessit artistiche e comunicative pi profonde. Pytlik definisce il clip di Hidden Place, come i due successivi, austeri, audaci e completamente inadatti al mainstream televisivo e indicativi del nuovo atteggiamento senza compromessi di Bjrk219.

V.III. Pagan Poetry


Pagan Poetry il secondo singolo lanciato dallalbum Vespertine ed esce nel novembre 2001. Il brano una minimale e fine composizione elettronica dove appare anche il considerevole contributo allarpa di Zeena Parkins. Gittins, nel

218 219

ANTONIO COSTA, Il cinema e le arti visive, Einaudi, Torino 2002, p. 149. PYTLIK, Absolute cit., p. 217. 103

descrivere il testo220, sottolinea lutilizzo di una procedura stilisticamente insolita per la cantante. Utilizzando un elaborato registro di simboli e codici, Bjrk descrive nuovamente il complesso rituale dattrazione tra due esseri viventi, guidato dallistinto. La direzione del video affidata al fotografo Nick Knight, per la prima volta alla regia. Il fotografo inglese221, molto conosciuto nel settore della moda per non comune approccio alla bellezza basato su una poetica visione del dolore e della sofferenza, regala al videoclip Pagan Poetry una visione del tutto nuova alla musica di Bjrk.

Il clip una limpida e raffinata celebrazione alla sessualit e al corpo raggiunta attraverso la registrazione della vestizione da sposa di Bjrk. La particolarit del gesto, che perci incrementa limpressione distintiva penetrazione e appartenenza descritta del brano, che labito di perle le direttamente cucito addosso, direttamente sulla propria pelle attraverso una fitta rete di perforazioni. Per i primi due terzi del video222, massicci interventi in post produzione intervengono sul girato: gli abili trapassi sulla pelle sono trasformati dagli effetti digitali di Peter Marin in astratte linee topografiche, che calcano la tridimensionalit del corpo impresso nellimmagine. Regolati fuochi permettono di intravedere a brevi intervalli il reale girato, permettendo perci di intuire lo svolgimento del videoclip. Tutta lintera fase trattata, sebbene manchi di figurazione, guadagna in efficacia lintera sensazione di delicata penetrazione. Lultima parte del video ritrae Bjrk perfettamente
GITTINS, Bjrk cfr., p.121 In www.nickknight.com e http://www.showstudio.com/projects/031/031_start.html 222 In http://unit.bjork.com/specials/gh/SUB-07/making/index.htm 104
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abbigliata, ripresa quasi in un unico piano sequenza, intenta adinterpretare gli ultimi versi del brano. Rarissimi tagli di montaggio staccano inquadrature in primo piano da altre a figura intera. Se tutta la prima parte del video giocava sulla cromia del bianco, lultima parte incupisce lo sfondo per regalare risalto al corpo di Bjrk. In Hidden Place dunque, come in molti casi nellopera di Bjrk, elementi contrastanti trovano una perfetta armonia esecutiva. Una diffusa sessualit incontra la pi casta innocenza in una sintesi visiva elegante e senza sbavature. Nick Knight anche attraverso il formato video riesce con estrema fluidit a trasmettere tutta la potenza della sua opera fotografica, tanto spesso traduttrice del fascino dellinquietudine odierna. Il video girato nel giugno 2001 negli studi londinesi di Nick Knight. Oltre al massiccio contributo di Peter Marin allelaborazione grafica, il videoclip vanta anche la partecipazione dello stilista Alexander McQueen, designer del particolare vestito di perle cucito addosso a Bjrk. Ancora una volta, lo stilista inglese accorre ai servigi di Bjrk creando unopera esclusiva e integrando la propria professionalit e competenza artistica nel settore dellaudiovisivo. McQueen si riconferma inoltre in perfetta sintonia con il fotografo Nick Knight, con cui aveva gi collaborato in occasione della copertina dellalbum Homogenic. La percezione dintimit raggiunta in Pagan Poetry totale. La visione ravvicinata del corpo seminudo di Bjrk, colto in un momento tanto intenso quanto cruciale, spinge verso unimmedesimazione con la protagonista molto potente. In questo senso, il videoclip di Nick Knight riesce meglio di tutti gli altri a ricreare visivamente latmosfera raccolta e confidenziale, privata e lieta perseguita da Vespertine.

V.IV. Cocoon
Cocoon il terzo e ultimo estratto di Vespertine: esce l11 marzo 2002. La canzone una minimale composizione elettronica arrangiata da Thomas Knak, semisconosciuto compositore danese in arte Opiate. Scovato dallintraprendente curiosit di Bjrk223, Knak lavora complessivamente a due tracce di Vespertine, tra cui interamente a Cocoon. Scarna e impalpabile, la traccia sonora di Cocoon appare delicata e appena sussurrata, minimale scheletro sonoro privo di incisivi arrangiamenti corali. Cocoon in qualche modo la traccia pi fredda e invernale di Vespertine: crea unatmosfera di glacialit estrema fino ad apparire vitrea e
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PYTLIK, Absolute, p.204.

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trasparente sebbene trasmetta con la stessa intensit lidea di pacifica solitudine di Vespertine. Il videoclip di Cocoon, girato224 nellaprile del 2001 a New York per mano della scenografa e costumista giapponese Eiko Ishioka, prosegue con lo stile visivo intimista e riservato esibito per tutto lalbum Vespertine. Nota soprattutto per gli affascinanti costumi creati per Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola e per lestrosa realizzazione scenografica di The Cell La Cellula225 di Tarsem Singh, Eiko Ishioka attiva anche nel settore dello spettacolo dal vivo. Caratteristica peculiare di Eiko Ishioka la messa in scena di un esasperato estetismo unito ad un intenso simbolismo. Eccentrica opera visiva, il provocante lavoro realizzato da Eiko Ishioka per Bjrk si basa sullesclusivo utilizzo dei colori bianco, nero e rosso. Le minimali immagini, assolutamente prive di superfluo decorativismo ben riflettono le esili sonorit del brano assorbendo nella giusta misura la delicata e sospesa atmosfera di Cocoon. La regista ritrae una Bjrk completamente inedita, spoglia fino ad assumere le sembianze di una figura di porcellana animata. Intriso di erotismo il video di Cocoon ritrae dunque una figura nuda, in piedi, pallida e indifesa stagliarsi contro uno sfondo nero. Ben presto dai seni di questa enigmatico personaggio iniziano ad uscire dei fili rossi, che sapientemente diretti dalla stessa, alla fine del clip ne avranno totalmente ricoperto il corpo. Al termine del video, infatti, un vero e proprio bozzolo rosso si sar creato attorno al corpo nudo di Bjrk: un rifugio intimo, privato e protettivo. Il punto di vista maggiormente usato per il video quello frontale: scandito da regolari piani medi, piani americani, primi piani e dettagli lo spettatore assiste inerte alla trasformazione della figura che il video indiscretamente mostra. Per chi guarda il clip, infatti, limpressione quella di essere stato introdotto in uno spazio privato, inviolabile, profondo, nel quale ci si sente un intruso bench si goda di unintrepida curiosit che spinge ad osservare cauti. Sotto questo punto di vista Cocoon si rivela fortemente influenzato dalla pellicola The Cell La Cellula, a cui appunto la regista Eiko Ishioka partecipa in veste di scenografa.

224 225

In http://unit.bjork.com/specials/cocoon/ The Cell La cellula (The Cell, USA 2000), di Tarsem Singh. 106

Limpressione di invadere lo spazio privato di Bjrk e di non essere legittimati a farlo , invero, diffuso in tutti e tre i clip estratti da Vespertine. Ci si rivela essere certo da un lato specchio delle intimiste tonalit musicali dellalbum, ma si impone anche essere come naturale evoluzione di un discorso avviato con il video Bachelorette. Come gi detto, fin da subito il corpo e i lineamenti di Bjrk si stagliano ben evidenti ad accompagnare la cantante del proprio percorso musicale. Visivamente, e soprattutto attraverso il videoclip, la presenza fisica di Bjrk si scolla per dal creare un ritratto personale della cantante, ma mira piuttosto a fornire ed illustrare una sfaccettata personalit artistica. Con il video Bachelorette infine, la messa in scena in modo critico della contaminazione tra finzione e realt nella creazione delle immagini nel mondo dello star system mira a sdoganare certi preconcetti di fronte alla percezione di verit da parte del pubblico nei confronti delle star. Per Bjrk per, la manomissione, o meglio, la costruzione dichiarata ed esplicita di una personalit artistica non certo sinonimo di perdita di integrit bens al contrario, ha un ruolo di supplemento, integrazione. Con i clip di Vespertine, quindi Hidden Place, Pagan Poetry e Cocoon, Bjrk per esposta in una versione del tutto umana e fisica, una persona che si scontra con la sofferenza, il dolore, laffanno, la vergogna; con impulsi quindi profondamente naturali (e che, peraltro. riesce benissimo a trasmettere allo spettatore). interessante cio notare come la cantante ora si mostri al suo pubblico tuttaltro che costruita e artefatta. Al di l del risultato, per, molto utile rilevare come, teoricamente, Bjrk sia stata capace per tutta la sua carriera di unire estrema realt con estrema finzione, senza sfumatura alcuna. La sua musica, personalissima esternalizzazione del proprio essere, si associa ad immagini create ex novo per essere, prima di tutto autentici ritratti delle canzoni. La veridicit delle immagini si piega letteralmente sotto il peso della musica, che sovrana sovrasta anche lindividualit della cantante. E sebbene Bjrk si aggrappi allesigenza di sostenerla e sorreggerla, la propria musica vive in totale autonomia. In Vespertine, perci, il mostrarsi umana e persona di Bjrk va incontro allesigenza di esporre al pubblico un lato profondissimo del proprio io, quello non offuscato della logica e 107

dalla ragione, quello che non la qualifica caratterialmente come persona ma bens la colloca semplicemente allinterno del genere umano, contraddistinto da limiti e debolezze. Un modo di esporsi per una celebrit del tutto nuovo, che integra in modo notevole il veicolo comunicativo musicale e inoltre riesce a creare un stretto nodo di contatto tra due realt inconciliabili e distanti tra loro, come lo sono star e pubblico. Vespertine in effetti lalbum al quale i fans pi fedeli di Bjrk associano un livello di comunicazione e contatto con la cantante molto alto e intimo. Vespertine , come gi accennato, anche lalbum che descrive linizio della feconda relazione con Matthew Barney. Bjrk, nel descrivere la prima impressione raccolta di fronte allopera di Barney, utilizza tali termini:
La prima volta che li ho visti ho pensato che i lavori di Matthew erano la cosa pi vicina ai miei sogni che avessi mai visto. Sono incredibilmente simili a come sono fatta dentro, le cose che non riesco a mettere in parole, forse un lato di me nascosto. [] Per me, lopera di Matthew molto naturale, organica e sana. Credo che mi abbia dimostrato che ci si pu spingere fino ai territori pi decadenti, pi profondi, gi gi, fino al subconscio, senza essere distruttivi226.

Cocoon dunque, con un video che invade il territorio della video arte e grazie al visionario immaginario della regista Eiko Ishioka, forse uno dei clip che pi si avvicina a descrivere quel lato profondo e decadente del subconscio umano che Bjrk intravede nel lavori di Barney, bench per estetica e simbologia non ne duplici affatto emblemi o stilemi. Bjrk, in ogni caso, riuscir musicalmente con il successivo lalbum Medlla a produrre unaltra possibile variazione della missione artistica di Barney.

226

PYTLIK, Absolute cit., p.214.

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Capitolo VI

GREATEST HITS, FAMILY TREE e MEDLLA

Avviata una stabile relazione sentimentale con lartista statunitense Matthew Barney, Bjrk annuncia nei primi giorni del 2002 la seconda gravidanza. Il 3 ottobre nasce Isadora227, secondogenita per la cantante. La convalescenza forzata non spinge per la cantante a dedicarsi ad un nuovo lavoro. Bjrk, al contrario, intraprende infatti una profonda riflessione su se stessa, come artista ma anche come persona e madre. Rovistando tra i suoi archivi sonori, la cantante ha loccasione di scontrarsi con la sua intera discografia, ma anche con progetti abbandonati, scarni arrangiamenti, abbozzi promettenti nonch con le proprie precoci esperienze giovanili. Di fronte a tanto materiale mai pubblicato Bjrk sceglie di riunire in un inedito cofanetto tutto il meglio della propria produzione. Tale progetto, chiamato Family Tree, suona come una presentazione, un profondo ritratto che illustra varie facce in movimento dellartista, un album di foto ricordo in musica. Composto da sei dischi, Family Tree presenta unorganizzazione tassonomica dei brani suddivisi in base ai quattro termini chiave radici, battiti, archi e parole228.

227 228

In http://www.imdb.com/name/nm0001951/bio Roots, Beats, String e Words sono infatti i titoli che compongono Family Tree. In http://unit.bjork.com/specials/gh/FT/index.html 109

Sotto il nome di Roots229 si riuniscono dieci tracce suddivise in due dischi. Roots n.1 raggruppa cinque canzoni risalenti agli anni 80, quindi antecedenti alla carriera solista di Bjrk. Questi pezzi risentono notevolmente delleco punk giovanile di Bjrk e, a parte in Family Tree, non compaiono in nessun album studio. Si tratta di vecchie registrazioni, accantonate e mai utilizzate dalla cantante o dalle band a cui apparteneva, ma utili a rendere quanto pi completo possibile il progetto Family Tree. I brani sono infatti le radici della genesi artistica di Bjrk e perci necessari ad illustrare con efficacia levoluzione delle spinte comunicative della cantante. Roots n.2 riunisce una raccolta di cinque demo pi recenti che appartengono alla fase solista della cantante. Il terzo cd, Beats, comprende quattro brani contraddistinti da un deciso arrangiamento elettronico. Vi compreso anche la versione demo originale di The Modern Things230 e tre b-sides arrangiati in veste elettronica. Altri due dischi, battezzati con il nome Strings, riuniscono alcuni brani arrangiamenti per violino ed eseguiti live o in studio da Bjrk & Brodsky Quartet tra il 1999 e il 2000. Al titolo di Words corrisponde invece un esaustivo booklet che contiene i testi preferiti da Bjrk dei suoi brani. Il disco principale Family Tree, la raccolta vera e propria dei dodici brani ritenuti fondamentali nella visione stessa della cantante. La tracklist non include solamente singoli regolarmente pubblicati, ma anche brani inclusi negli album ma non divulgati231. Family Tree, cos come confezionato e dato alle stampe, risulta un progetto altamente specializzato e dedicato soprattutto ai fans pi devoti: un autentico regalo, intimo e privato, che Bjrk concede ai propri sostenitori. Tutti i brani compresi nel progetto Family Tree possono considerarsi infatti fedeli compagni degli album precedentemente pubblicati in quanto utili ad incrementare e definire i presupposti e le sonorit che i singoli lavori inglobano. Bjrk sente per lesigenza di colmare anche la richiesta di un pubblico meno esigente e preparato: le ordinarie raccolte, infatti, ben assolvono il compito di presentare e illustrare ad orecchie inesperte con efficace sinteticit il lavoro di unartista232. In tal senso Bjrk decide di pubblicare anche un ordinario Greatest Hist, in una versione che diverge da quello compreso nel cofanetto Family Tree. In un singolo disco il Greatest Hits ufficiale la sintesi ideale dei migliori singoli di Bjrk. Lungi questa volta dallassumersi la responsabilit della scelta dei brani da includere, la cantante
In lingua inglese, radici. Brano compreso nella tracklist di Post. 231 Al sito http://www.bjorkish.net/songs lelenco dettagliato di tutte le canzoni, pubblicate o meno, di Bjrk. 232 La cantante espone in modo dettagliato il suo giudizio sulle raccolte Greatest Hits in Bjrk in conversation with David Toop reperibile in http://unit.bjork.com/specials/gh/extra/toop.htm 110
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lancia attraverso il suo sito ufficiale un sondaggio per decretare i quattordici pezzi pi meritevoli di apparire nella tracklist della raccolta. Lei stessa, infatti, sostiene che nessuno meglio dei suoi fans pu sapere quali sono le canzoni che il pubblico desidera sentire233. Sistemate con ordine in base allindice di gradimento, ai quattordici singoli Bjrk aggiunge linedito Its in our hands come quindicesima traccia. Meno di un anno dopo, infine, viene pubblicato anche Live Box234, raccolta dei quattro album incisi in versione live, in seguito divulgati anche singolarmente. La raccolta dal vivo conclude felicemente la parabola auto rappresentativa di Family Tree, differenziandosi dallintenzione fondante del Greatest Hist, ritratto di Bjrk visto dagli occhi dei fans. Lintero progetto visivo di Family Tree, Greatest Hist e Live Box curato dallartista islandese Gabriela Fririksdttir, supportata dal lavoro grafico della M/M (Paris)235. Fririksdttir, artista di punta della nuova scena artistica islandese, ha come peculiarit assoluta la mescolanza di generi e media differenti. Grafica, scultura, performance e fotografia convivono in unopera che attinge liberamente dalle tradizioni, dalla storia e dalla mitologia islandese. Forme organiche e la componente materica risulta centrale in ogni lavoro. Per Family Tree e Greatest Hist Gabriela Fririksdttir crea unarticolata serie di stampe, disegni, sculture e fotografie dove la figura della cantante pressoch inesistente236. Dopo essersi parzialmente eclissata nella cover di Vespertine, Bjrk rinuncia ora completamente ad apparire nelle copertine delle raccolte. A tal proposito, mi servo dellaffermazione della cantante stessa per giustificare tale strategia: In ogni album che ho realizzato c stato un personaggio che lo ha fatto. E poi ci saranno i diversi altri piccoli personaggi, che sono le canzoni237. Con ogni probabilit, dunque, Bjrk non sente le raccolte come un passo in avanti, una prosecuzione, della propria carriera ma piuttosto un momento di stasi, un momento dove la propria personalit artistica non trova ne posto ne sfogo e dunque non indispensabile ne consigliato apparire. A livello promozionale, il macro progetto Family Tree regge interamente sui due videoclip divulgati presso le principali emittenti televisive musicali. Its in our hands, lunico inedito, esce regolarmente il 25 novembre 2002, in contemporanea con luscita delle raccolte. Trova inoltre regolare distribuzione presso le principali emittenti televisive musicali anche il clip di Nature is Ancient, incluso nel disco
In http://unit.bjork.com/specials/gh/ In http://bjork.com/news/?id=394;year=2003#news 235 In http://unit.bjork.com/specials/gh/extra/gabriela/index.htm 236 Escludendo le versioni a dischi singoli pubblicate dei live che compongono Live Box. 237 Inside Bjrk, cit. 111
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Beats di Family Tree, sebbene non rispecchi affatto regolare e ufficiale pubblicazione come singolo. Valga pertanto lesempio come testimonianza della reale efficacia promozionale dei videoclip musicali, capaci di trainare autonomamente le vendite non solo del singolo, bens dellintero album.

A fine agosto 2004 esce ufficialmente il quinto album in studio di Bjrk, Medlla, un lavoro dedito ad una sperimentazione estrema e ambiziosa. Medlla infatti un nodo fondamentale della carriera della cantante, oltre che un lavoro che non trova paragoni nella discografia odierna. Altamente autobiografico, il lavoro rispecchia un nuovo stato danimo raggiunto dalla cantante: finalmente superate le incertezze relative al successo, conquistata una relazione sentimentale stabile e reduce da una recente gravidanza Bjrk si muove musicalmente da differenti presupposti rispetto ai propri lavori precedenti. La gravidanza rende la cantante fisicamente vulnerabile, consapevole della forza del proprio corpo. Un significativo contributo alla gestazione di Medlla deriva inevitabilmente dallinfluenza artistica del compagno Matthew Barney, impegnato in unapocalittica e complessa indagine sul corpo e sulla fisicit, intesi come limiti da mettere alla prova, forzare e superare238. Sebbene il settore di competenza di Bjrk e Barney sia diverso e perci nessun tipo di confronto sia possibile, una certa affinit tra le due spiccate personalit artistiche sicuramente riscontrabile ai tempi di Medlla pi che in qualsiasi altro momento.
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In http://www.genderbender.it/ita/gb06/home.asp

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Medlla un album di sole voci: distorte, corali, campionate, acute, profonde, pop, folk, limpide, ruvide. Tentativo estremo dellalbum di estrapolare ogni possibile variazione emessa dalla voce umana, esplorandone al massimo le potenzialit e la variabilit. Gli strumenti sono quasi totalmente esclusi: persistono alcune rare eccezioni in alcuni pezzi239. A comporre il complesso puzzle di voci di cui fatto Medlla trovano spazio una lunga serie di collaborazioni. Di fondamentale importanza il contributo di Rahzel, beatbox umano che provvede a quasi tutti i beats dellalbum. The Iceland Choir e The London Choir forniscono le parti corali, conferendo profondit gotica a molti brani. Robert Wyatt duetta con Bjrk in complessi intrecci di voci sovrapposte in Submarine mentre la voce di Mike Patton provvede ai bassi. Ma ci sono anche voci campionate utilizzate per creare le basi delle tracce, i beat di Dokata e Shlomo e i gorgheggi e spasmi di Tanya Tagaq Gillis240. Gregory Purnhagen interviene come trombone umano in Triumph of a Heart e pure in Where is the Line ma gli interventi e le collaborazioni per la creazione di Medlla sono cos numerosi e impensati da imporre unovvia selezione. Medlla si configura come un album controverso, alternativo, coraggioso; una sfida estrema che scaturisce dalla innata curiosit e voglia di sperimentare della cantante. Mentre alcune canzoni, come Who Is It e Triumph of a Heart, mantengono un forte legame con lo stile classico di Bjrk, incorporando un certo grado di accessibilit; altre invece, come Ancestors, prodotta da lamenti e respiri, perdono praticamente la struttura della canzone per dar vita a estreme e sconnesse sperimentazioni. La direzione di Medlla verso un territorio magico e misterioso, oscuro e profondo. Bjrk lo definisce un disco pagano: ci sono ossa, carne, sangue. Cose di questo tipo241. Il titolo stesso, midollo in latino, suggerito dallamica artista Gabriela Fririksdttir, rimanda alla dimensione ricercata dalla cantante nelle sonorit dellalbum. Medlla lessenza, lo spirito nudo e antico dellumanit, lontano dalla civilizzazione. La cover di Medlla firmata da Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, comera stato per il precedente Vespertine. Lo scatto ritrae la cantante con lo sguardo fisso un camera e il volto in parte coperto dalla maschera/scultura di

Come Oceania e Desired Constellation. Conosciuta anche come Tagaq. una cantante canadese che pratica una personale elaborazione solista del Katajjaq, canto di gola del popolo Inuit. In http://en.wikipedia.org/wiki/Tanya_Tagaq 241 LUCA VALTORTA, Bjrk: Questa volta niente suoni, Musica di Repubblica, 9 settembre 2004, p. 15. 113
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capelli creata da Shoplifter242, artista islandese specializzata sculture formate da ricami e intrecci di filato e interessata soprattutto al loro effetto decorativo. La cover risulta prevalsa dalla tonalit del rosa anticato dalla quale emergono nettamente i profili bruni della maschera e i caratteri del titolo dellalbum. M/M (Paris) gestisce invece lintera organizzazione grafica del cd attraverso un sapiente uso delle tinte scure. I testi dei brani nel booklet sono scritti in nero su grigio scuro, rendendo impossibile intuire perfino i titoli delle canzoni. Ci concorre per a dare a Medlla un design perfettamente aderente allo spirito del lavoro: primitivo e innovativo, essenziale sebbene articolato. Alluscita di Medlla non segue alcun tour promozionale. Bjrk preferisce lasciare che lalbum viva di vita propria e occuparsi di nuovi progetti.

VI.I. Its In Our Hands


Its in our hands lunico brano inedito contenuto nel Greatest Hits ed esce come singolo nel il 25 novembre 2002. Il brano non era nuovo ai fans della cantante: proposto live durante il Vespertine Tour, Its in our hands viene accolto con un entusiasmo tale da indurre Bjrk a registrarlo in studio e farlo uscire come singolo trainante della raccolta. Alla regia del video c nuovamente Spike Jonze, gi autore del clip di It's Oh So Quiet del 1995. Sebbene sempre con sfaccettature diverse e soluzioni mai scontate, fine prioritario perseguito da Jonze rimane quello di mettere in luce il fascino del reale e del vivere quotidiano. La sua visione benevola e ottimistica, mossa e guidata da innocente curiosit, emerge in modo significativo dal panorama video musicale popolato da visioni cupe e tormentate. Se Chris Cunningham, Michel Gondry, Floria Sigismondi, Jonathan Glazer, Stphane Sednaoui e molti altri inglobano nelle loro opere la malinconia e linquietudine del vivere quotidiano, Jonze al contrario lavora in direzione opposta. Il suo uno sguardo perfettamente calato nel mondo, con i piedi ben saldi a terra, che non esclude rabbia e dolore, ma sempre interessato a cogliere la sottile straordinariet del mondo e della vita. Il mondo rappresentato da Spike Jonze vero, contraddistinto da una bellezza genuina e autentica, mai fasulla o costruita. Its in our hands non sfugge a tale regola. La sapiente mano di Jonze regala al video di Its in our hands unatmosfera magica e incantata, una fuga dalla realt verso una dimensione da favola ottenuta con unabile utilizzo della ripresa ad infrarossi. Spike Jonze decide infatti, con
242

In http://www.shoplifter.us

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coerenza e continuit rispetto ai suoi lavori precedenti, di girare con il minimo dei mezzi e lobiettivo di sfruttarli al massimo delle loro potenzialit espressive. Si serve dunque della migliore tecnologia a infrarossi per riprendere Bjrk, peraltro visibilmente incinta, muoversi fra gli alberi di un bosco durante la notte. Attraverso abili inquadrature e sovraimpressioni, infatti, Jonze rende il corpo della cantante proporzionalmente minuscolo rispetto ad alberi, fiori, foglie e insetti. Bjrk appare quindi come una piccola fata, circondata dalla magia di un affascinante mondo naturale. La ripresa a infrarossi crea un irreale effetto cromatico, caratterizzato da un viraggio tendente al verde. Tale accentua la sensazione di immersione marina cancellando sfumature e gradazioni di colore a favore delluniformazione delle immagini. Indistintamente, infatti, si alternano riprese terrene e sottomarine, mescolando flora e fauna. Con Its in our hands si introduce dunque nella videografia di Bjrk il tema del mare e della dimensione sottomarina, sviluppato visivamente anche nei successivi video dal collettivo LynnFox e inglobato musicalmente in Drawing Restraint 9 e Volta. In particolare, Jonze introduce con il proprio lavoro lidea basilare sulla quale opera in seguito LynnFox, ovvero la contaminazione tra mondo terreno e mondo marino sviluppata tramite lo stravolgimento delle regole fisiche, naturali e gravitazionali che regolano lesistenza. Se Jonze raggiunge tale risultato attraverso un semplice accorgimento tecnico, lesperimento di LynnFox verte invece sulla totale ricostruzione digitale del soggetto. infine doveroso sottolineare come Spike Jonze sia riuscito con Its in our hands a conferire sfaccettature positive e rilassate al video attraverso luso della ripresa ad infrarossi, tendenzialmente utilizzata per produrre atmosfere tuttaltro che rassicuranti. Il silenzio degli innocenti243 forse lesempio pi famoso e diffuso di utilizzo di tale tecnica: analogamente a Its in our hands, una soggettiva segue la protagonista non poco impacciata perch immersa nelloscurit totale in uno dei momenti di maggiore tensione di tutto il film. Nel 2005 anche Chris Cunningham decide di girare Rubber Johnny244 con una videocamera a raggi infrarossi per creare leffetto disturbante di creature aliene dagli occhi ardenti245. Jonze sceglie invece la via opposta, tentando di ricreare piuttosto quellatmosfera da fiaba tanto cara a Michel Gondry e che ben si addice alla figura di Bjrk. Ancora Jonze, tramite un semplice espediente tecnico, dona ad una visione scarna come quella
Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs), di Jonathan Demme, USA 1991. Rubber Johnny (Gran Bretagna 2005), di Chris Cunningham. Si tratta di un cortometraggio musicale commissionato e prodotto dalla Warp Films sulle musiche di Aphex Twin. 245 BERTON, Videoclip cit., p.286. 115
243 244

della ripresa a raggi infrarossi con videocamera a mano, un pizzico di autentica magia alla realt, con leleganza e linnocenza che gli sono consoni.

VI.II. Nature Is Ancient


Nature is ancient il secondo video divulgato in occasione delluscita di Greatest Hits e Family Tree. Come appunta diligentemente Pytlik246, Nature is ancient fa la sua prima comparsa nel 1997 come bonus track delledizione giapponese di Homogenic. Qualche mese pi tardi con il titolo My Snare, la canzone torna ad essere inclusa come b-sides del singolo Bachelorette. Nel 2002, nuovamente con il titolo Nature is ancient il brano viene incluso in Family Tree. Scritto e arrangiato da Bjrk e Mark Bell, il brano non eguaglia per qualit e brillantezza il livello raggiunto in Homogenic ed lo stesso Pytlik a definirlo uno dei b-sides pi deboli della cantante. Nonostante ci, Nature is ancient riveste un ruolo attivo nella promozione di Family Tree, configurandosi come brano trainante dellintero cofanetto. Nonostante, infatti, il brano non riceva mai ufficiale pubblicazione come singolo, viene invece predisposto un regolare videoclip, distribuito alle principali emittenti televisive. A dirigere il video il collettivo LynnFox247, gruppo di tre architetti inglesi impegnati nellaccurata ricostruzione digitale delle loro visioni. Una diligente verosomiglianza fotografica simula spiazzanti scenari, utopistiche ricostruzioni di un mondo dove le regole naturali della fisica e dellanatomia non sussistono. Il fluttuare continuo di forme organiche inesistenti, composte da inauditi mix tra umano, animale e vegetale, annulla la sensazione di realt e di gravit. La quasi totalit dei lavori del collettivo applica dunque unindagine sulla percezione dello spazio nella ricostruzione computerizzata, sfruttando lillimitata potenzialit del digitale. Predominante nellattivit di LynnFox la sperimentazione audiovisiva: le immagini in movimento di visual, videoclip e commercial ben si prestano alla ricerca del collettivo. Per Nature is ancient LynnFox mette in scena sul fondo marino il concepimento e la gestazione di un essere vivente. La contaminazione di fattori umani, animali, vegetali e fantastici la base attraverso cui levento viene rappresentato. Inizialmente lorganismo principale ricorda una medusa; nel corso
246 247

PYTLIK, Absolute cit., pag 272. Per le informazioni inerenti al colletivo: http://www.colonelblimp.com/directors/lynnfox/, http://www.shift.jp.org/en/archives/2001/10/lynnfox.html http://www.boardsmag.com/articles/magazine/20020901/lynn.html 116

www.lynnfox.co.uk, e

del clip, per il suo aspetto varia e si contorce per apparire accostabile ad alcuni organi umani. Attaccato da un altro organismo, simile ad un insetto, le due forme finiscono con lunirsi in un fecondo accoppiamento che ben preso dar vita ad un feto umano. La straordinaria competenza tecnica del collettivo LynnFox rende linverosimile vicenda illustrata avvolta da uno sfrenato realismo fotografico. Le immagini, infatti, non mostrano mai il loro essere digitale ma ricreano leffetto della ripresa dal vero. Per certi versi, il video pare proprio un documentario televisivo, che osserva e riprende un fenomeno nuovo. A livello cromatico, LynnFox vira verso il blu oltremare, dove si stagliano le figure, bianche. Lintervento di tonalit calde avviene solo in corrispondenza dellapparsa dellembrione e si fa via via pi intensa con lo sviluppo del feto. Nature is ancient lunico video dellintera videografia di Bjrk a non contemplare la presenza, reale o virtuale, della cantante. In ogni caso mette in scena il tema della gestazione, argomento prioritario e cruciale nel momento della gravidanza di Bjrk. Tale scelta, oltre ad inserire in modo trasversale un accenno ideale a Bjrk, adempie anche a liberare la cantante dalla necessit di assecondare impegni inerenti alle riprese del video. Del resto, Nature is ancient si inserisce con continuit nella videografia della cantante: anticipato da Its in our hands e seguito da Oceania, la compatta serie di clip pare formare unideale triologia del mare. Tutti e tre infatti rimandano esplicitamente ad ambientazioni marine e subacquee ma pu essere facilmente associato anche ad un immaginario ritorno nel liquido amniotico del ventre materno. La gravidanza della cantante coincide infatti a quel preciso momento e spinge a intravedere nei clip una certa correlazione a tale determinante evento, elemento chiave anche nellevoluzione del successivo progetto Medlla. Visto sotto unaltra luce, per, il tema del mare assume con il passare del tempo altre forme e valori nella carriera della cantante: Drawing Restraint 9 e Volta, rispettivamente del 2004 e 2007, inglobano sonorit che rimandano ad unatmosfera navale. I tre videoclip comprendono dunque prematuramente elementi poi sviscerati da Bjrk negli album successivi e tale indizio risulta cruciale considerando la momentanea inattivit della cantante. La scelta di non occuparsi di materiale nuovo ma di comporre la raccolte Family Tree e Greatest Hits esclude a priori una partecipazione attiva in fase di composizione di Bjrk. La cantante infatti non componendo alcun nuovo brano248, lascia fuori la possibilit di incorporare alla musica una spinta comunicativa ed emotiva che rifletta il suo stato danimo in quel dato momento. dunque probabile che la
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Anche Its in our hands, lunico inedito della raccolta Greatest Hist, come gi detto non un brano nuovo ma composto qualche anno prima. 117

cantante riversi tale necessit nella dimensione visiva che lascia ancora spazio alla fase creativa. Ci avviene per, com ormai sua prassi consolidata, non intervenendo in modo invasivo sulle scelte narrative e stilistiche da affrontare nel video, ovvero imponendosi nelle scelte artistiche dei suo collaboratori. Piuttosto Bjrk sceglie di avvicinarsi a personalit con qui sente di avere una certa complicit e sintonia artistica e gli affida il difficile compito di assorbire le sue esigenze comunicative per riversarle nei loro lavori. In tale quadro, Nature is ancient, video centrale nella triologia dedicata al mare, assume sfaccettature ambivalenti. Da un lato, infatti, non essendo un video ufficiale, potrebbe benissimo essere omesso dalla videografia di Bjrk: nessuna linearit narrativa verrebbe interrotta. Dallaltro lato Nature is ancient uno dei clip che meglio esplicano alcuni punti sostanziali nelluso del videoclip musicale da parte di Bjrk. Nature is ancient presenta infatti lassoluta predominanza di presupposti artistici pi che commerciali nella fase di sviluppo dando corpo per al valore del videoclip come mezzo promozionale del disco e dellartista. Contemporaneamente viene proposta linterazione di differenti personalit e competenze indirizzate verso ununica comune finalit, unardita sperimentazione attuata attraverso le nuove tecnologie e infine la mescolanza di fattori opposti, come realt e finzione, naturale e artificiale, caratteristiche spesso presentate nei propri video e non solo dalla cantante. Il video di Nature is ancient infine, viene commissionato a LynnFox assieme ad altri cinque clip per la tourne promozionale di Greatest Hits249. I visual in questione corrispondono ai titoli di Desired Constellation250, Its in our hands, Nameless, Pluto e Unravel. Tutti e cinque i filmati proseguono in modo puntuale lo stile di LynnFox. In particolare, Desired Constellation mostra ancora una volta un fondale marino dove strane creature sorte dalla mescolanza di elementi animali e umani pur senza apparire ripetitivo o banale. Its in our hands lunico clip a discostarsi leggermente dalla filosofia visiva del gruppo; interventi grafici, morphing e rapidi zoom animano immagini prevalentemente statiche con effetti spesso ironici.

VI.III. Oceania

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In http://bjork.com/news/?id=387;year=2003 Brano poi inserito nella tracklist di Medlla.

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Oceania il primo singolo estratto dallalbum Medlla. Il brano, commissionato251 dal Comitato Olimpico Internazionale in occasione delle Olimpiadi di Atene 2004 ed eseguito in seguito dalla cantante durante la sfarzosa cerimonia di apertura, accompagna un testo che richiama il mito greco di Oceano e l'idea che tutte le creature, esseri umani compresi, provengano dall'acqua del mare. Scritto dallamico Sjon, gi autore di Isobel e Bachelorette, il testo di Oceania appare efficacemente evocativo grazie alle poetiche metafore stese dallo scrittore. Dopo leffetto straniante di Nature is ancient Bjrk chiama nuovamente il collettivo LynnFox a dirigere il video di Oceania. Per il brano vengono preparate due versioni del video, leggermente divergenti fra loro. La prima, infatti, serve da visual durante la performance eseguita da Bjrk alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Atene nel 2004. Tale video era evidentemente un completamento della complessa scenografia preparata per loccasione e accompagnava una versione ridotta del brano. La seconda versione invece il video ufficiale di Oceania, integrale e mirato alla rotazione televisiva. A differenza del precedente Nature is ancient, nei clip di Oceania torna la presenza fisica della cantante. Per Oceania LynnFox mette in scena un paesaggio animato da ogni sorta di fascinazione: intere flotte di meduse si moltiplicano fra le mani di una Bjrk ricoperta di diamanti luccicanti, fantasiose orchidee sbocciano mentre pesci volano come farfalle, il diffuso luccicare rende lo sfondo come invaso da stormi di lucciole o simile ad un cielo stellato, o ancora animato da migliaia di microscopiche bolle dossigeno che dal profondo del fondo marino salgono alla ricerca della superficie. Le forme si modificano di continuo in una serie di vorticosi e sinuosi movimenti. La fluidit rimane per una costante per tutta la durata del video: mai un brusco cambiamento irrompe nella rappresentazione a destarne landamento. Il clip, in ogni caso, non guidato da alcun intento narrativo ma si serve bens del fascino decorativo delle eccentriche figure create dal collettivo. Tale uno degli aspetti riscontrabile nella quasi totalit dei lavori di LynnFox ed precedentemente riscontrabile anche nei cinque clip-visual preparati per la tourne di Bjrk. Come la maggior parte dei lavori di LynnFox, anche Oceania suggerisce svariate interpretazioni. Il ruolo interpretato da Bjrk, ad esempio, si trova in bilico tra la un personaggio austero e gotico e una rassicurante figura mitologica da fiaba. Un altro aspetto fondamentale ed ambivalente il ruolo della luce che favorisce abili cambi di atmosfera. La fluida ma rapida variazione di luce, infatti,

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GITTINS, Bjrk cit., p.136.

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consente di passare dalle profonde ambientazioni marine ai leggiadri volteggi nellaria reggendo coerentemente i giochi extra-gravitazionali del collettivo. Lassoluta assenza di regole fisiche e anatomiche infatti regna sovrana pure nel video Oceania.

Vale infine unulteriore passo riguardo la performance di Bjrk alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Atene nel 2004. La cantante rinuncia inoltre in quellunica occasione ad unesibizione dal vivo: troppo impedirono una regolare performance live. A riguardo dice infatti:
stata una decisione difficile per me perch io ho sempre fatto solo cose completamente dal vivo anche in tv. [] Ma questa volta era impossibile per una serie di motivi tecnici. E, in pi, non era il mio show. Cos ho accettato il playback252.

Lo spettacolare vestito indossato dalla cantante durante lesibizione stato disegnato dalla stilista greca Sophia Kokosalaki, ideatrice di tutti gli oltre settemila costumi delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi. Lesibizione di Bjrk risulta particolarmente elaborata anche dal punto di vista scenografico: dai suoi piedi infatti, oltre 20000 atleti dalle teste ricoperte da materiale riflettente, si diramavano nello stadio olimpico fino a comporre la mappa del mondo253 perfettamente riconoscibile soltanto ad altezza aerea e perci dal notevole effetto televisivo in mondovisione.

LUCA VALTORTA, Bjrk: Questa volta niente suoni, Musica di Repubblica, 9 settembre 2004, p. 15. 253 In http://specials.bjorkish.net/oceania/ 120
252

VI.IV. Who Is It (Carry My Joy on the Left, Carry My Pain on the Right)
Il secondo singolo estratto da Medlla Who Is It (Carry My Joy on the Left, Carry My Pain on the Right), uno dei brani pi orecchiabili e melodici dellalbum. Scritto originariamente per il disco Vespertine e infine escluso da tale album, Who Is It beneficia appunto di una doppia gamma di contributi, dai Matmos, eredit di Vespertine, fino agli interventi di Rahzel e Tanya Tagaq Gillis dellera Medlla. Il singolo esce ufficialmente il 18 settembre 2004 con un video diretto da Dawn Shadforth che accompagna la versione Bell Choir Mix, versione ideata appositamente il clip con la collaborazione del Bstaakirkja Bell Choir. Il clip viene girato254 nelle prime ore del mattino nel deserto di sabbia nera a Hjrleifshfi, in Islanda. Assieme a Bjrk, cinque bambini passeggiano e danzano a ritmo di musica: i loro abiti, ideati dallo stilista Steve McQueen, sono cosparsi di piccoli campanellini argentati alla quale si associa immediatamente la sonorit della versione remix. Il clip risulta di semplice e immediato effetto. Servendosi di un paesaggio dal grande fascino e pochi altri espedienti come i costumi, linnata ironia interpretativa di Bjrk nonch la buffa presenza dei cinque bambini cosparsi di campanellini, Shadforth realizza un video compatto e lineare. La regista infatti, eliminando qualsiasi accenno narrativo stende, com sua consuetudine, un clip incentrato sulla performance. la prestazione musicale, infatti, condita di volta in volta a suggestive scenografie e coreografie, il vero nocciolo dellintera produzione della regista britannica. Kylie Minogue, ad esempio, che per ben cinque video viene diretta dalla Shadforth, diventa il miglior soggetto per descrivere la filosofia della regista. In Can't Get You Out Of My Head255 Kylie Minogue viene catapultata in un futuristico scenario, impegnata in robotiche e macchinose coreografie che la esibiscono sovrana; sensuale e intrigante, ci coinvolge in un viaggio psichedelico che attraversa skyline artificiali con inquietanti grattacieli cangianti256. Spinning Around257 mostra invece la cantante aggirarsi indisturbata fra le affollate sale di una discoteca mentre intona la propria canzone. Il brano musicale sovrasta la caotica atmosfera da discoteca conferendo ordine e rigore. I In 2 Hearts258 infine,

In http://unit.bjork.com/specials/whoisit/ Kylie Minogue, Can't get you out of my head, di Dawn Shadforth, 2001. 256 CLOE PICCOLI, Clip in citt, D la Repubblica delle donne, febbraio 2002. 257 Kylie Minogue, Spinning around, di Dawn Shadforth, 2004. 258 Kylie Minogue, 2 Hearts, di Dawn Shadforth, 2007. 121
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video di qualche anno pi tardo, Kylie Minogue interprete di una performance glam pop in piena regola, circondata da chitarristi truccati ed elevati sopra notevoli zeppe. Il primato della performance musicale isola inevitabilmente il comportamento degli individui dentro limpossibilit di stabilire delle libere relazioni umane. Codificate entro precise coreografie, le figure che popolano i video diretti da Dawn Shadforth risultano sempre separate, private della possibilit di instaurare un libero contatto con il prossimo. Non infatti difficile riconoscere nei video della Shadforth la tipica celebrazione della cantante/star259 ottenuta attraverso la scrematura di superflui fronzoli individualistici. Cristallizzati entro lesclusivo ruolo di cantanti, i titolari dei clip si trovano rappresentati come pure icone estetiche, lontane da qualsiasi sfaccettatura umana in quanto macchine obbedienti allo spettacolo di cui fanno parte. I video di Dawn Shadforth sono dunque come uno spettacolo di intrattenimento, frammenti di una realt inesistente che obbedisce unicamente allo stile della canzone da accompagnare. Lindubbio merito della Shadforth infatti quello di saper creare unatmosfera e unambientazione perfettamente aderente allo stile della canzone ma non al genere. La regista ida infatti con coerenza e pregio ambientazioni sempre differenti per i suoi lavori, oscillando da un rigido futurismo spaziale alle sensuali suggestioni barocche. Pi precisamente, allora, possibile sostenere che vero cuore dei clip sono le ambientazioni pi che lartista protagonista che si trova, per cos dire, talmente inserito in esse da diventarne fondamentale parte integrante. Lambiente un fattore inanimato percorso e indagato dal movimento attivo del protagonista. Dawn Shadforth insegue una sensazione, la medesima evocata dalla canzone: ecco la vera ricerca della sua opera che differenzia ogni suo lavoro senza apparire ripetitivo. Who Is It non sfugge a tale inquadramento: Dawn Shadforth replica infatti anche per Bjrk il modello esecutivo che la contraddistingue. Who Is It, per sonorit e genesi creativa, si stacca dalle cupe atmosfere di Medlla riallacciandosi alle eteree sensazioni di Vespertine. Il clip trasla coerentemente tale caratteristica servendosi delle suggestive ambientazioni islandesi260 come sfondo per la giocosa performance di Bjrk e compagnia. Capitanato dalla cantante, il ristretto gruppo di figure che appare nel clip arreda con giochi di luce e ombra, riflessi e coreografie il

Bench a volte ad interpretare il brano nel video non siano i titolari davvero, come nel caso di The importance of being idle (di Dawn Shadforth, 2005) della band inglese Oasis che vede nei panni del protagonista interprete lattore Rhys Ifans anzich il leader Liam Gallagher. 260 Who is It, come precedentemente Joga, il secondo video di Bjrk a sfruttare interamente la geografia islandese come soggetto prioritario nel clip. 122
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piatto panorama desertico che taglia a met le inquadrature. Per tutta la durata del clip non succede pressoch nulla ma non strano rimanerne pienamente catturati per i tre minuti e mezzo che compongono la sua durata. Del resto, come gi detto, Bjrk non ha difficolt nel caratterizzare le proprie performance e interpretazioni in modo fortemente personale rendendo cos anche Who Is It un suo prodotto caratteristico. Il carisma della cantante emerge potentemente nel video. Duplicemente, inoltre, Bjrk appare, con spiazzante coerenza, parte integrante dellambiente che la circonda come prevede il metodo Shadforth in quanto di Islanda si tratta. infatti superfluo ma utile ricordare come la provenienza islandese della cantante influenzi fortemente il lavoro e la carriera di Bjrk, fino a diventare in molti casi un fattore insostituibile.

Who Is It inoltre pu essere letto come lennesima prova del caratteristico scontro natura cultura indagato a pi riprese da Bjrk. Lambientazione, cos importante per la regista Shadforth, nel video Who Is It deserta, priva di tracce dellesistenza delluomo. Quello scarno paesaggio islandese mostrato nel video infatti essenziale: non c tecnologia e anche la natura ridotta al grado minimo. il midollo. In tale contesto per la verve interpretativa di Bjrk assume pi rilievo che mai, anzitutto perch il fattore pi attivo del clip. Lassoluta mancanza del confronto con il mondo, con qualcosa di universalmente riconoscibile inoltre, rende il video Who Is It quasi come una fedele rappresentazione di una proiezione mentale, di qualcosa di astratto evocato dalla musica, opposto a obiettivi descrittivi e figurativi. Nulla di pi calzante per Bjrk e insieme a Dawn Shadforth. Who Is It quindi, nonostante la semplicit con cui si presenta, rappresenta un ottimo punto dincontro fra le trasversali ricerche attuate delle due artiste. Luscita di Who Is It conferma inoltre altre pratiche consolidate della cantante. Anche in questo caso infatti la cover del singolo, curata dai fotografi Inez & Vinoodh influenza in parte il videoclip. Leccentrica acconciatura di capelli della cantante, gi peculiare nella cover dellalbum Medlla, viene riproposta anche per Who is it e utilizzata infine per il clip riconfermando un gioco di contaminazioni e rimandi visivi fondamentale negli ultimi anni della carriera della cantante.
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VI.V. Triumph Of A Heart


Segue Who Is It luscita del terzo singolo Triumph of a Heart, unaltro brano squisitamente pop e di immediata presa contenuto in Medlla. Vivace e movimentato, il brano riunisce con disinvoltura i contributi dei beatbox umani Rahzel e Dokaka, il trombone umano Gregory Purnhagen e la voce di Bjrk in un inno alla corporeit che chiude in bellezza lalbum261. Luscita del singolo risale a febbraio 2005. A dirigere il videoclip del brano Bjrk chiama Spike Jonze, alla sua terza prova con la cantante islandese. Sfoderando ironia e umorismo, il regista da vita ad un video spassoso e originale, che non trova confronto con alcun altro videoclip. Girato a Reykjavik nellagosto 2004262, il clip illustra la storia di un litigio di coppia: Bjrk arrabbiata con il compagno lascia momentaneamente la propria casa alla ricerca di un po baldoria. Dopo essersi recata in un locale, per la protagonista segue una progressiva ubriacatura che visivamente si traduce in un graduale affollamento del luogo. Il momento centrale del brano e del video viene messo in scena come guidato dai deliri dellalcool: dopo una breve sospensione, Triumph of a Heart torna a fare da sottofondo alle immagini in una versione inedita. Registrate in presa diretta, le voci disparate, ululi, grugniti e grida delle comparse si sovrappongono dando vita ad un momento di regolata confusione: attraverso unabile montaggio audio e video, infatti, prende vita come per caso un nuovo mix del brano che presto torna a fondere con il brano originale. Partecipano a tale scena, oltre a Bjrk, il beatbox Dokaka e un casting tutto islandese: fanno infatti la loro apparizione263 anche gli artisti e musicisti islandesi Egill sbjrnsson264, Ragnar Kjartansson265. Il video procede con il graduale ritorno alla lucidit della protagonista, momento che coincide visivamente con lalba. Vittima dei pesanti effetti dellubriacatura, Bjrk cammina sconfortata fra la campagna invocando un canto di aiuto e perdono verso il proprio compagno che ben presto giunge per riportarla a casa. Il ballo conclusivo tra la coppia e sinonimo di riconciliazione e intesa. Lelemento surreale che rende il clip particolarmente arguto la figura del compagno di Bjrk impersonato da un vero gatto. Spike Jonze prosegue infatti con
GITTINS, Bjrk cit., p.139. In http://unit.bjork.com/specials/triumph/ 263 Da Making the video: Triumph of a Heart http://unit.bjork.com/quicktime/documentary/makingTOAH.mov 264 In www.eaglestuff.net 265 In http://this.is/rassi/ 124
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reperibile

allindirizzo

Triumph of a Heart il proprio feticcio per gli animali. Dopo Da Funk266 per i Daft Punk e Island in the Sun267 dei Weezer, con la scelta di porre un gatto ad interpretare un personaggio Jonze esplora un ulteriore modo di utilizzare la presenza degli animali in un video. In Da Funk268, dove il protagonista, vestito da cane ma umano in tutto e per tutto, si aggira per la periferia in cerca di compagnia, Jonze traduce la condizione di emarginato attraverso lefficace trovata del travestimento. In Island in the Sun invece immerge i componenti dei Weezer in una savana a giocare con dei cuccioli di tigre, mettendo in evidenza il comportamento tenero di un animale feroce. Per Triumph of a Heart il regista decide invece di sfruttare appieno tutta la gamma espressiva del gatto per dare spessore ad un personaggio cardine della storia. Per tutto quasi tutto il video un vero e proprio gatto, vestito e posizionato a dovere nella scenografia, interpreta perfettamente il ruolo inflessibile ma premuroso del compagno della cantante. Abili stratagemmi cinematografici, come le regolazione dei fuochi, permette a Jonze di utilizzare nella quasi totalit delle scene lanimale per le riprese. nella scena finale del ballo tra la coppia che subentra laiuto della tecnologia greenscreen e, ad affiancare Bjrk in alcune inquadrature, una persona in costume. Il video dunque porta avanti la filosofia di Spike Jonze mirando a mettere in luce ancora una volta il fascino e la magia della realt. Prendendo una situazione comune e banale e modificandone alcuni semplici componenti, il regista riesce nella realizzazione di un clip spiritoso e memorabile nella memoria di chi lo guarda. Triumph of a Heart inoltre un video sociale, gremito di presenze e collaborazioni esattamente come lalbum. Vale sottolineare infatti che per tutta la propria videografia la cantante lavora prevalentemente su di s e sul proprio corpo, escludendo spesso e volentieri la partecipazione di apparizioni e comparse. Molti video infatti prevedono lesclusiva presenza di Bjrk e in pochi altri, come Army of Me, Bachelorette e It's Oh So Quiet dello stesso Jonze, si avvertono attive presenze di contorno. In Triumph of a Heart in particolare, proprio a loro attribuito addirittura il compito di interagire e intervenire non solo sul video ma addirittura sul brano musicale di accompagnamento. Le comparse dunque per la prima invadono lo spazio che della cantante sia dal punto di vista musicale che visivo.

Daft Punk, Da Funk, di Spike Jonze, 1998. Weezer, Island in the Sun, di Spike Jonze, 2000. 268 Videoclip che, tra le righe, riceve un diretta citazione in una scena di Triumph of a Heart: a met videoclip infatti, la televisione accesa trasmette limmagine di un uomo travestito da cane esattamente come nel video Da Funk. 125
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VI.VI. Where Is The Line


Con il brano Triumph of a Heart si concludono le uscite dellalbum Medlla. Un ulteriore video per viene realizzato per il brano Where is the line con la regia di Gabrela Fririksdttir, artista islandese amica di Bjrk oltre che realizzatrice del progetto grafico per Family Tree e Greatest Hits. La rinnovata collaborazione nasce in occasione dellesecuzione di Versations Tetralogia269, opera multimediale di Gabrela Fririksdttir presentata a La Biennale di Venezia del 2005, rappresentante dellIslanda. Versations Tetralogia unopera complessa che indaga la tradizione narrativa islandese in modo libero e svincolato da criteri logici tramite lutilizzo combinato di pittura, scultura, video e musica. Il titolo del lavoro descrive molto bene il contenuto: Versations deriva dal termine conversations, conversazione, dove lomissione del prefisso con- sta ad indicare che non si tratta di una vera e propria conversazione, ma piuttosto di un tentativo. Come dichiara lartista stessa infatti, Il pensiero degli Islandesi d'accordo con il clima ventoso: oscillano da un'opinione allaltra e dunque la Fririksdttir non pu escludere questa fondamentale caratteristica islandese dal proprio lavoro. Lillogicit di pensiero guida infatti il lavoro. Tetralogia invece un termine che deriva dallantica Grecia e che indica una serie di quattro rappresentazioni di uno stesso commediografo. Il quartetto era composto da tre tragedie seguite da una commedia satirica: lo scopo era rendere omaggio a Dioniso, Dio del Teatro, durante le celebrazioni che si svolgevano ad Atene due volte lanno. Nei riti in onore di Dioniso danza e musica erano parte integrante delle rappresentazioni270. Gabrela Fririksdttir infatti utilizza la medesima struttura per il proprio lavoro, chiedendo a quattro diversi musicisti islandesi di collaborare alla creazione dellaccompagnamento sonoro. I quattro musicisti coinvolti sono Bjrk, Danel gst Haraldsson271, Borgar Thor Magnsson272 e Jnas Sen273 e rielaborano una melodia abbozzata dallartista Gabrela Fririksdttir. Ogni parte, dunque bench unita da un unico progetto, assolutamente autonoma.
Per tutte le informazioni riguardo Vesations Tetralogia di Gabrela Fririksdttir si veda http://www.cia.is/news/mai05/gabriella.html e http://www.cia.is/news/june05/weird.htm 270 In SILVANA SINISI ISABELLA INNAMORATI, Storia del teatro Lo spazio scenico dai Greci alle avanguardie, Bruno Mondadori, Milano 2003, pp.3-4 271 Prima componente delle band Gus Gus, ora solista. in http://www.daniel.is/bio.html 272 Cantante islandese di musica acustica sperimentale. In http://www.myspace.com/borgarm 273 Compositore islandese di musica indie alternativa. Nel 2007 e 2008 seguir Bjrk con il Volta Tour e curer il Volta Tour Blog. In http://www.myspace.com/tiufingur 126
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Versations Tetralogia dunque unopera che esplora percezioni, sensazioni, impulsi e desideri utilizzandole come armi contro il disordine, leccesso e il caos dei giorni nostri, un lavoro che mette in relazione tradizione e attualit tramite relazioni illogiche e fantastiche. Da questo stesso spirito nasce la volont di creare in aggiunta un video di accompagnamento per il brano Where is the Line, contenuto nellalbum Medlla di Bjrk, il lavoro pi estremo e ardito della cantante. Dov la linea la domanda che il titolo del brano si pone, ragionando sui limiti e sulle barriere emotive che le persone autonomamente si creano per poi abbattere. Il testo della canzone sembra mettere alla prova qualcuno che ha abusato della generosit e della bont danimo di Bjrk274 attraverso la schiettezza che gi aveva contraddistinto il testo di Army of Me. Il tema, come in uno dei video di Versations Tetralogia, anche per Where is the Line quello dello squilibrio di emozioni e della loro espulsione dal corpo275. In un ambiente chiuso pieno di fieno ed fango, Bjrk una grande figura ricoperta di bisacce di iuta, unospite che espelle un demone ricoperto da uno strato di viscido e viscoso liquido bianco, interpretato dalla ballerina Erna marsdttir. Dopo una frenetica danza il demone si ritira nuovamente a riparo, parassita nel corpo di Bjrk. Alla fine del clip tutto esplode: dal fieno, che ricopriva ogni cosa, emergono nuovo demoni che risucchiano la grande figura della cantante.

Gabrela Fririksdttir si serve principalmente del ritmo del brano per creare un montaggio sincronico dai forti contrasti decisamente efficacie. Lambientazione grezza e claustrofoba conferisce inoltre a Where is the Line unatmosfera inedita, sospesa tra repulsione e attrazione quindi in stretta connessione con lindagine svolta dalla Fririksdttir sulle emozioni e sulla loro esternalizzazione. Il clip infatti,

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GITTINS, Bjrk cit., p.134. In http://www.cia.is/news/mai05/gabriela.html 127

per estetica e ricerca, rappresenta un frammento della complessa opera di Gabrela Fririksdttir e vede Bjrk, pi che vera protagonista della scena, relegata al ruolo di comparsa nel video e interprete dl brano. forse per questo che il brano non uscir mai come singolo, nonostante il clip di rientri invece ufficialmente nella videografia della cantante. Il video infatti non viene mai lanciato sulle emittenti televisive (come al contrario era successo per Nature is Ancient) e rimane a fare bella mostra di s esclusivamente on-line, sulle pagine dedicate alla videografia delle cantante276.

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Quindi http://bjork.com/videos/ e www.youtube.com/bjorkdotcom 128

Capitolo VII

DRAWING RESTRAINT 9 e VOLTA

Lesperienza che segue Medulla Drawing Restraint 9, lungometraggio diretto dal marito artista americano Matthew Barney, che vede Bjrk impegnata sia sul fronte recitativo che in quello compositivo. Drawing Restraint 9 il nono capitolo di una serie iniziata da Barney quando era adolescente, interrotto dal ciclo Cremaster277, e concluso in questa occasione. Ambientato su una baleniera giapponese che ospita due occidentali coinvolti in rituali giapponesi, il film procede per oltre due ore quasi privo di dialoghi, sebbene accompagnato dalla colonna sonora originale creata appositamente per loccasione da Bjrk. La cantante, nel comporre le musiche, ha studiato le tradizioni e gli strumenti del Giappone scegliendo per un approccio non folkloristico ma allavanguardia. Mescolando strumenti acustici, voci e interventi elettronici, Bjrk cerca di creare un universo sonoro che rimandi ad un senso di libert e apertura, come il mare e come le balene, protagonisti del film. Il mare, dunque, se non esclusivo protagonista del film di Barney si delinea come elemento creativo cardine per lo sviluppo del lavoro compositivo di Bjrk. Strumenti a fiato, oboe e distorsioni elettroniche ritraggono con esaustiva
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Ciclo di cinque lungometraggi realizzati in un periodo di otto anni (1994-2002), saga visiva dedicata al corpo, alla sua mutazione a alle potenzialit espressive in esso celate. In http://www.imdb.com/name/nm0056030/ 129

verosimiglianza le atmosfere oceaniche della baleniera, come pure il senso di illimitatezza e libert del mare. Per Bjrk non stato difficile creare tale armonia: Matthew sapeva che il lavoro mi sarebbe stato familiare. Sono nata e cresciuta con il rumore delle navi che entravano in porto278. Differentemente da Dancer in the Dark, che raccoglieva i pensieri di Selma e dove i brani avevano una funzione attiva e fondamentale, Drawing Restraint 9 forniture music, musica di mobilio, come l'ha descritta Erik Satie dice Bjrk: Ho cercato di rendere la musica pi impersonale possibile [] per incorniciare il lavoro di Matthew Barney senza interferire, per riempire un silenzio di due ore e un quarto279. La musica sta al film quindi come il rumore del mare sta nella vita in unimbarcazione: costante, riservato ma rassicurante. Drawing Restraint 9 dunque un lavoro quasi interamente strumentale, che segue il precedente Medulla, interamente corale. La cantante stessa afferma:
L'album Medulla ha rappresentato una svolta nella mia carriera. stata un'esperienza liberatoria e un gesto coraggioso, perch molto pi facile per un cantante esibirsi con degli strumenti che a cappella. Ora, per controbilanciare, sto scrivendo la colonna sonora, rigorosamente strumentale, del film di mio marito, che una produzione giapponese. un altro test al quale mi sottopongo.280

Com nella natura del progetto, Drawing Restraint 9 esce ufficialmente in cd il 25 luglio 2005 come colonna sonora senza essere accompagnato da alcun singolo. Il film, invece, che vede Bjrk impegnata nellinterpretare, assieme al marito regista Matthew Barney, i due ospiti occidentali della baleniera, viene presentato alla 62a edizione del Festival del Cinema di Venezia della sezione Orizzonti281 e gira poi nei circuiti artistici internazionali pi innovativi alla stregua delle precedenti opere filmiche di Barney. Commissionato dal governo giapponese per trattare il tema del rapporto tra Giappone e Stati Uniti, Drawing Restraint 9 da considerarsi in tutto e per tutto un frammento della complessa opera di Matthew Barney. Lintero progetto, infatti, per sviluppo ed estetica, da assegnare a Barney, mentre il contributo artistico di Bjrk resta strettamente relegato alla sfera musicale. Per la prima volta, infatti, la cantante abbandona le proprie ambizioni estetiche visive per farsi strumento del marito. Drawing Restraint 9 perci da considerarsi un capitolo effettivo per quanto riguarda la ricerca artistico musicale di

LAURA PUTTI, Lascio tutto e parto in barca, Repubblica, 26 luglio 2005, p. 38. Ibidem. 280 GIUSEPPE VIDETTI Bjrk - La tecnologia? Umilia la musica, Repubblica 8 aprile 2005, p.60. 281 In http://www.labiennale.org/it/cinema/mostra/calendario/it/19788.html 130
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Bjrk, mentre risulta completamente nullo sul fronte dello sviluppo visivo. La totalit degli aspetti visuali sono infatti estranei dellestetica sviluppata e consolidata da Bjrk, mentre rientra perfettamente in quella simbolico surrealista di Barney. Nessuna rielaborata versione della cantante si staglia in copertina, mentre il nome di Bjrk risulta costretto allinterno della categoria di mero esecutore delle musiche di un film di Matthew Barney282. Ci nonostante, limportanza dellesperienza di Drawing Restraint 9 sembra influenzare notevolmente la successiva produzione musicale di Bjrk. Questidea di mare traslata al pi ampio concetto di libert, allo stesso modo illimitati e sconfinati, penetra in modo incisivo nelle sonorit dellalbum successivo, ma anche nella vita stessa della cantante. in questo momento, infatti, che la cantante decide di acquistare una barca e di trascorrere del tempo in mare, una condizione che la porta a includere come leit motiv del nuovo album i suoni delle sirene delle navi.

Volta, sesto album in studio di Bjrk esce nel maggio 2007. Il nuovo lavoro arriva due anni dopo Drawing Restraint 9 e quattro dopo Medulla. Con Volta Bjrk frena apparentemente le inarrestabili sperimentazioni vocali e sonore dei due lavori precedenti per restituire maggiore immediatezza ai brani. Un lavoro nel quale torna un concetto di canzone tradizionalmente inteso senza per contrastare con la coerente ricerca musicale intrapresa dalla cantante, rivolta fin dallinizio
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Il booklet riporta la definizione A soundtrack composed by Bjrk for Drawing Restraint 9, a film by Matthew Barney. 131

allinnovazione e allavanguardia. Volta mescola sonorit tribali a interventi di elettronica e techno. Sonorit arcaiche e senza tempo si riflettono nella scelta di utilizzare strumenti tradizionali come la kora283, il likembe284 e la pipa285, ma anche nella collaborazione con il cantante Antony Hegarty della band Antony & The Johnsons, dalla voce tuttaltro che ordinaria. Un tocco techno invece assicurato dalla rinnovata presenza del produttore Mark Bell e dalla collaborazione con lamericano Timbaland che partecipano incisivamente ai brani Earth Intruders, Innocence, Hope e Declare Indipendence. Se da un lato Volta risulta dunque pi ascoltabile ed immediato, dallaltro si conferma un album che sfugge a qualsiasi ordinaria classificazione. Laura Lazzaroni scrive del disco:
Il ritmo di Volta assoluto, riunisce vari elementi a cavallo di tempo e spazio: un tocco vintage anni Novanta, sintetizzatori, drum-machine a bassa fedelt alla base di house e techno, e accenti quasi militari, tribali286.

Volta si confronta inoltre con tematiche pi terrene287 rispetto ai lavoro precedenti, allontanandosi dalla descrizione delle sensazioni e delle emozioni pure, individuali, per affrontare la drammatica condizione umana odierna. Questioni come la religione, la politica e il femminismo, dunque tematiche dallo spessore collettivo, trovano posto per la prima volta nei testi di Bjrk, accanto a brani dedicati al figlio Sindri e alla figlia Isodora. Ancora una volta, dunque, il lavoro della cantante islandese si trova scisso in un dualismo contrapposto: temi universali si accompagnano a questioni autobiografiche, ma anche strumenti tradizionali, acustici, voci arcaiche contro i beat elettronici pi allavanguardia, perfettamente sposati in una sintesi musicale su cui spicca la variegata voce di Bjrk. Il progetto grafico di Volta288 si concretizza in un dettagliato piano di contributi e interventi che riunisce, com pratica consolidata per Bjrk, professionalit e competenze del tutto diverse. Anzitutto, sulla semplice cover dallo sfondo rosso si staglia al centro una singolare figura, bizzarra ed eccentrica, dove riconosciamo facilmente il viso di Bjrk. Si tratta di una scultura a grandezza duomo ideata e
Strumento cordoforo dellAfrica occidentale, con un suono simile a quello di unarpa ma con tecniche di utilizzo analoghe a quelle impiegate per la chitarra. 284 Una sorta di pianola artigianale a bottoni del gruppo congolese Konono n.1. 285 Strumento cordofono della musica classica cinese, simile ad un liuto. 286 LAURA LAZZARONI, Quello tsunami chiamato Bjrk, D La repubblica delle donne, 14 luglio 2007 n.557. 287 ELISA MANISCO, Bjrk: la mia soluzione per salvare il mondo, XL di Repubblica, reperibile in http://xl.repubblica.it/dettaglio/46381 288 In http://sleevage.com/bjork-volta/ 132
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realizzata dal designer tedesco Bernhard Willhelm, giovane talento penetrato del mondo del fashion system globale grazie a inaudita visionariet e diligente formazione professionale. Lo scatto vero e proprio di Nick Knight, affermato collaboratore di Bjrk fin dai tempi delluscita di Vespertine assieme a Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, autori invece di tutte le foto interne. A M/M (Paris) spetta infine il design grafico e limpaginazione. Grande attenzione riservata questa volta al packaging: Volta esce differentemente in due versioni289 quella tradizionale e quella a tiratura limitata. Entrambe con una confezione accattivante e discostandosi dalla gran percentuale dei cd, Volta mira a soddisfare una tendenza gi attiva nella discografia mondiale, ovvero incentivare la vendita del cd. Per compensare il calo di vendite causato dalla vendita di musica on-line, le case discografiche si spingono sempre pi a proporre album con packaging ricercati. Il tentativo di creare valore aggiunto e spronare la vendita sfruttando lo stimolo feticista del collezionismo. Ecco dunque che la sagomata figura di Bjrk a centro cover si trasforma concretamente in un adesivo, unica cerniera che consente di aprire la confezione cd. Il richiamo pi immediato la famosa cover di Andy Warhol per Velvet Underground, dove con non poco fascino, la figura della banana riprodotta si sbucciava con lidentico stratagemma delladesivo290. Le due versioni distinte divergono nel packaging e nel contenuto. Mentre la versione ordinaria prevede un booklet pieghevole con testi e foto, la versione Limited Edition aggiunge ulteriori accorgimenti grafici e un DVD con contenuti esclusivi. Come ormai prassi per Bjrk, i credits del booklet di Volta citano minuziosamente ogni contributo esecutivo. Apprendiamo cos che i costumi sfoggiati nel servizio fotografico di Lamsweerde e Matadin sono minuziosamente ricamati dal gruppo The Icelandic Love Corporation.

VII.I. Earth Intruders


Earth Intruders esce il 21 maggio del 2008 per introdurre il nuovo album Volta. Il brano, scritto in collaborazione con Timbaland, vanta svariate collaborazioni, compreso lapporto dei Konono no1, una band sperimentale congolese. Come Bjrk stessa spiega:
Il brano ha avuto una strana gestazione. [] Un anno fa su invito dell' Unicef sono stata in Indonesia, ad Aceh, la provincia del nord di Sumatra
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In http://www.bjorkvolta.com/packaging.html Esclusivamente per la prima edizione del disco. 133

pi colpita dallo tsunami, che in quella zona ha ucciso dalle 180.000 alle 300.000 persone. Ad un anno di distanza dallo tsunami in una citt che ho visitato la gente scavava ancora in cerca di ossa, oggetti e abiti dei loro cari. E c' era un odore intenso nell' aria. Questa cosa mi ha molto colpito, non ho mai visto niente di simile. [] Quando ci fu lo tsunami chiesi ai miei fan su Internet di fare un remix dei miei brani. Ne trassi un cd ("Army of Me") il cui ricavato and interamente alle vittime dello tsunami. L' anno dopo mi chiesero se volessi andare sul posto a vedere cosa era stato realizzato con il denaro. L' ho fatto. Sull' aereo che mi riportava a New York per lavorare con Timbaland feci questo strano sogno. L' Unicef cercava di convincermi ad accettare il ruolo di ambasciatrice in Africa, dove l' organizzazione impegnata nella lotta all' Aids. Mi avevano dato molta documentazione sul tema e io l' avevo letta in aereo. Ma mi addormentai. Sognai uno tsunami di gente, dall' Indonesia e dall' Africa che distruggeva la Casa Bianca a Washington. Prendevano il potere e riequilibravano un po' le ingiustizie del mondo, almeno con la distribuzione del denaro. Era un sogno molto ingenuo. Arrivata in studio Timbaland mi suon questo ritmo e le parole vennero fuori come uno tsunami. Volevo intervenire per dare pi logica al testo, ma non mi sono data il premesso di farlo (ride) perch cos e basta. Il testo pieno di contraddizioni ma credo sia la confusione dettata dall' emozione. []. Ma gran parte di questo album nasce d'impulso.291

Earth Intruders dunque il preludio ideale della perfetta simbiosi che in Volta unifica beat e techno a sonorit arcaiche e primitive. Unione che in Earth Intruders assume le sfaccettature di una moderna danza tribale.

Per la realizzazione del clip Bjrk chiede la collaborazione a Michel Ocelot292, regista animatore francese conosciuto a livello internazionale grazie al fortunato Kirik e la strega Karab293 del 1998. Ocelot un francese che ha trascorso la propria infanzia in Guinea, esperienza che gli ha permesso di sviluppare una certa sensibilit verso il continente africano rispettandone autenticamente la bellezza e la cultura. Contro i preconcetti affermati nel mondo dellanimazione mondiale, infatti, Ocelot si impone con uno stile visivo affascinante, cromaticamente
MICHAEL TSCHERNEK Bjrk Faccio solo musica pop ma la mia arte, Repubblica 11 maggio 2007, p.61. 292 In http://en.wikipedia.org/wiki/Michel_Ocelot 293 Kirik e la strega Karab (Kirik et la sorcire, Francia, Belgio, Lussemburgo 1998) di Michel Ocelot. 134
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espressivo, per raccontare storie e leggende fuori dal tempo. Impone attraverso i propri disegni una visione realistica e fisica dei personaggi, non pi cristallizzati allinterno di eteree idealizzazioni com tradizione nellanimazione mondiale. Per Michel Ocelot la dignit dei suoi personaggi deriva proprio da una sensualit non fittizia, non costruita, bens dalla nobilt della semplicit dellistinto umano. Il corpo e la nudit, che lo stato che accomuna lintero genere umano, affrontato da Ocelot in modo naturale, non occultato da ipocrite restrizioni. Attraverso la contaminazione di simboli, lanimatore francese mette in scena anche un ideale ed efficacie dialogo tra culture, indirizzato alla percezione della bellezza piuttosto che al sottolineare le contrastanti differenze. Anche Michel Ocelot, dunque, come John Kricfalusi, animatore ingaggiato per realizzare il video di I Miss You del 1996, operano dunque su un concetto di cartone animato lontano dai preconcetti odierni e distanti dalle tipiche produzioni disneyane. Ocelot e Kricfalusi, sebbene in modo diametralmente opposto, ridonano al cartoon una dimensione pi ampia rispetto a quella ristretta delle idealizzazioni. Entrambe fanno penetrare nel proprio lavoro aspetti presenti nella realt ma sempre ignorati ed esclusi dalla cerchia dellanimazione di massa. Se per Ocelot questo corrisponde ad includere la bellezza della diversit e limportanza delle radici culturali con la pretesa che abbia la stessa dignit degli altri, per Kricfalusi significa ammettere il cinismo e il disprezzo cos diffusi nel mondo odierno e perci non trascurabili. interessante notare come dal medesimo presupposto sembri scaturire una vena polemica che Bjrk affronta in alcuni testi di Volta. In unintervista, infatti, dichiara:
In un certo senso l'album stato ispirato dai cartoon della Disney che guardo insieme a mia figlia: Biancaneve, Cenerentola, ma anche quelli pi recenti come Alla ricerca di Nemo o L'era glaciale. Mi sono resa conto che in queste storie i personaggi femminili non hanno mai niente di interessante da dire o da fare. A parte innamorarsi. sconfortante. Questo mi ha portato a chiedermi: com' possibile che la situazione per noi donne sia ancora questa nel 2007?294

La scelta di ingaggiare Ocelot per un proprio videoclip risulta negli occhi di Bjrk fin troppo esatta. Il fatto che il disegnatore francese non si sia mai confrontato con alcunch di simile ad un videoclip musicale rappresenta per la cantane unulteriore ammiccante sfida. Inoltre la sonorit tribale di Earth Intruders ben si addice allo stile visivo esotico del francese.

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ELISA MANISCO, Bjrk: la mia soluzione per salvare il mondo, XL di Repubblica, reperibile in http://xl.repubblica.it/dettaglio/46381 135

Il risultato conforme alle previsioni: riunisce con efficace simultaneit laffascinate stile visivo di Ocelot allidea di tribalit insita nel brano. Su uno sfondo dalleffetto marmoreo il costante rimescolamento delle sfumature si abbina ad unimpercettibile variazione cromatica. Silhouette nere dindigeni che danzano a ritmo di musica movimentano il clip per tutta la sua lunghezza, scandendo le immagini che una costante panoramica da sinistra verso destra propone. Altre sagome simulano unambientazione africana, dove alberi e stormi di uccelli in volo fendono una riproduzione tesa al naturalismo da un uso tipicamente decorativo. Lo schermo presenta costantemente unimmagine bidimensionale, nel quale le sagome nere che si stagliano sullo sfondo marmoreo annullano ogni tipo di spazialit tridimensionale. Limmagine assume dunque, per costruzione e resa, una valore altamente pittorico. Il viso della cantante compare comunque per tutta la durata del clip. I lineamenti della cantante infatti emergono tridimensionalmente dallo sfondo marmoreo causando la deformazione dellimmagine bidimensionale. Il ruolo che il volto della cantate riveste duplicemente centrale e marginale. Lemergere dalla superficie bidimensionale plasmando le immagini associato alla natura fotografica (e non pittorica) del ritratto, conferisce a Bjrk primario rilievo. Anche altri fattori, come ad esempio gli avvicinamenti in zoom o le rotazioni, fanno del viso di Bjrk un elemento attivo e costante nel video. Nonostante ci, per tutta la durata del clip, il martellante danzare a ritmo di musica delle silhouette indigene distoglie lattenzione dalla presenza della cantante, percepita come uno dei pi elementi in movimento sullo schermo. Solo sul finire del brano, infatti, lo sfondo marmoreo si dissolve lasciando totalmente il posto ad uninquadratura del volto di Bjrk, con lo sguardo fisso in camera, con una vista islandese alle sue spalle. Solo in questo momento la presenza della cantante prevaricante: quando smette di cantare il brano Bjrk apre finalmente gli occhi, fin dallinizio tenuti serrati. Questo sguardo, deciso e consapevole sostituisce efficacemente la potenza comunicativa delle parole e la grinta del canto, lasciando il video come sospeso sul finale, privo di conclusione. Sul sito internet ufficiale di Bjrk, inoltre, una curiosa iniziativa sembra anticipare la Innocence Video Competition per il successivo video di Volta. Unalternativa versione del video Earth Intruders trova spazio tra i vari link295 opzionabili nella pagina dedicata allalbum Volta on-line296. Si tratta di un curioso

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http://unit.bjork.com/quicktime/birta/video.html http://unit.bjork.com/specials/albums/volta/

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clip, dallaspetto discreto e casalingo, curato dallislandese Birta297. Lartista si occupa principalmente di animazione con sagome e frammenti di carta attraverso la tecnica del passo uno (o stop-motion), ideando alcuni videoclip musicali per Apparat298 e Dub Tractor299. Per Earth Intruders Birta concepisce unavvincente filmato basato sul personaggio che accompagna la copertina dellalbum. Per mezzo di uno stile visivo volutamente dozzinale che ricalca leffetto collage e semplici cambi di colore tra figura sfondo, il video acquisisce un fascino sincero e lineare, che schiva ricercatezza e eleganza per giungere ad una fresca spontaneit. Il valore riconosciuto nel lavoro di Birta, un semplice filmato realizzato con pochi mezzi economici ma con una valida idea, una delle ragioni che spingono Bjrk ad attivare il concorso per la direzione del video di Innocence.

VII.II. Innocence
Il secondo singolo estratto da Volta Innocence, secondo di tre brani prodotti da Bjrk in collaborazione con Timbaland. Il graffiante contributo del produttore americano manifesta una certa continuit con Earth Intruders, con cui Innocence condivide il ritmo calzante e una certa accessibilit. Per il videoclip del brano, Bjrk decide di non affidare a nessun professionista il lavoro, preferendo rincorre ad una possibilit pi ampia e rischiosa, ovvero una competition on-line. Il concorso, lanciato attraverso il sito ufficiale e supportato da altre pagine internet dedicate alla cantate300, promuove lopportunit di creare interamente il videoclip di Innocence. La gara non prevede alcuna selezione discriminante riguardo la partecipazione, risultando perci totalmente accessibile a tutti. Come supporto ritenuto utile allo sviluppo del progetto, viene messo a disposizione per il download il testo del brano, immagini relative alla cover di Volta e alla scultura in essa ritratta e infine alcuni 3D files della stessa scultura. Lutilizzo dellimmagine di copertina come base era ritenuto utile ma non obbligata. Lanciato il 19 aprile del 2007 attraverso una pagina internet apposita, subisce periodicamente aggiornamenti e verifiche. La scadenza, ritenuta invalicabile, risale al 10 giugno 2007. Le ulteriori precisazioni tecniche vengono lasciate circolare

Abbreviazione di Birta Thrastardottir, islandese di nascita con base operativa in Inghilterra. Sito ufficiale www.eggnogg.org/ 298 Pseudonimo di Sascha Ring, tedesco: produce musica elettronica sperimentale. 299 Pseudonimo di Anders Remmer, danese: produce musica elettronica. 300 Bjrk ha profili ufficiali su MySpace, Facebook e YouTube. Le pagine sono ritenute ufficiali perch gestite dallo staff della cantante. 137
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tramite iscrizione ad una mailing list appositamente predisposta, tramite la quale si entrava in contatto con lorganizzazione del concorso. Il 27 giugno, nel sito ufficiale di Bjrk compare unulteriore sviluppo del progetto Innocence video competition: tra gli oltre 500 filmati ricevuti, infatti, vengono selezionati i 10 migliori (a cui qualche giorno dopo se ne aggiunge un undicesimo) e messi on-line. Sono gli stessi fans di Bjrk, infatti, attraverso una votazione, a decretare il vincitore. Dopo la prova per la scelta della tracklist del Greatest Hits, dunque, Bjrk ripropone la partecipazione attiva dei suoi fan nella scelta del videoclip migliore. In questo caso, la votazione era consentita fino alla mezzanotte del 6 agosto, mentre il giorno dopo viene pubblicata la scaletta dei primi cinque classificati. I filmati provengono da Argentina, Brasile, Corea, Germania e Francia. I vincitori sono Fred & Annabella e vincono la possibilit di vedere ruotare il proprio lavoro presso le pi importanti emittenti televisive del mondo. Gli undici videoclip finalisti vengono inoltre inseriti in un dvd come parte integrante del singolo edizione limitata di Innocence, uscita il 10 marzo 2008 e restano disponibili on-line per la visione alla pagina ufficiale della competition301. Data la natura del progetto, dunque, il videoclip di Innocence vanta sugli altri la pluralit di sguardi e interpretazioni alla musica. Sottintesa linternazionalit del progetto, la grande potenzialit dellesperimento presumeva un differente approccio tecnico e culturale alla medesima canzone. La totale libert ideativa conferisce unampia variet ai lavori. Limpossibilit di usufruire della reale presenza di Bjrk spinge i partecipanti, per impulsiva continuit con la logica della cantante, alla frequente ricostruzione digitale delle sue apparenze. In particolare, lutilizzo della scultura di Bernhard Willhelm, unica eventuale direttiva della competition, ben si presta a sottintendere la presenza di Bjrk nel video ed perci largamente utilizzata. Gli undici clip finalisti rappresentano dunque la summa perfetta della competition, indissolubilmente legati da ununica prioritaria direttiva. Sebbene sviluppati e creati da differenti tecniche e influenzati da svariate fonti e culture, tutti i video sono costretti entro limiti di budget e vincoli da concorso che influenzano la genesi di tutti i lavori. Ci, prevedibilmente, premia la capacit di saper massimizzare le idee con il minimo dei mezzi. Il clip vincitore, diretto dai francesi Fred & Annabella si serve della ricostruzione digitale per ricreare la precisa copia del volto della cantante, coerentemente inserita nellopera di Bernhard Willhelm che prende vita attraverso
301

www.bjork.com/innocence oltre al corrispettivo profilo di Bjrk su YouTube, www.youtube.com/bjorkdotcom 138

un esplosivo pulsare dei colore a ritmo di musica. Fondamentale infatti la sincronia musica immagini: abili movimenti di macchina simulano la base techno, le esplosioni di colore e di luce traducono efficacemente i persistenti beat del brano e infine, prima i tribali disegni che si scrivono nel volto della cantante, poi la fluida mescolanza cromatica che si staglia sullo sfondo riproducono il grezzo brusio di sottofondo che contraddistingue le sonorit del produttore Timbaland.

Sul video influiscono alcune importanti influenza estetiche: molto utilizzato dai registi Fred & Annabella la ripresa circolare attorno al soggetto. Tale movimento conferisce frenesia al ritmo visivo della ripresa, in quanto aggiunge al movimento del soggetto/oggetto anche un rapido movimento di macchina circolare ed si configura come tecnica rilevante in alcuni importanti clip musicali. The Kids Aren't Alright302 del gruppo californiano Offspring come pure You Gonna Want Me303 di Tiga o ancora Pogo304 del duo Digitalism sono videoclip che basano lintera durata del clip sulleffetto di tale ripresa puntata sulla band che suona, condita magari da alcuni affetti distorcenti. Lutilizzo di tale tecnica si rivela particolarmente efficace quando laccentramento del soggetto il fine prioritario, come nel caso del videoclip musicale. Un altro elemento importante riscontrabile in Innocence di Fred & Annabella linfluenza dellestetica cyberdelia305, immagini generate attraverso processi matematici e algoritmi matematici. Nella seconda met del video unevidente influenza delle fusioni di colore generate del linguaggio java investe e vivifica le tonalit del clip. I francesi Fred & Annabella utilizzano infine per caratterizzare la figura della cantante, oltre alla gi segnalata opera di Bernhard Willhelm, anche riferimenti ai bizzarri abiti del gruppo Icelandic Love Corporation: entrambe questi rimandi si riallacciano allo stile visivo dellalbum Volta.

The Offspring, The Kids Aren't Alright, di Yariv Gaber, 1999. Tiga, You Gonna Want Me, di Oliver Gondry, 2006. 304 Digitalism, Pogo, di Daniel Askil, 2007. 305 In http://www.sharemation.com/~bravedog/cyberdelia3.htm 139
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Degno di nota inoltre il clip curato dal tedesco Roland Matusek. Ispirandosi alla tradizione dei videogiochi, rubandone stile visivo e costruzione, il tedesco propone per Innocence unefficace mance sulla falsa riga del noto videogame Super Mario Bros. Dimostrando una precisa coerenza stilistica tanto con laccattivante e ben riconoscibile grafica di Volta, quanto con gli stilemi tipici del videogioco, Roland Matusek confeziona un clip di ottima manifattura e dalle grandi potenzialit, che emerge per meriti dalla manciata di finalisti tanto quanto il vincitore.

VII.III. Declare Indipendence


Declare Indipendence il terzo singolo estratto da Volta ed esce del dicembre 2007. Previsto come secondo singolo, Declare Indipendence segue anzich anticipare Innocence, conseguenza dellirrefrenabile entusiasmo di Bjrk riguardo la video competition. La direzione del clip torna nelle mano di Michel Gondry: il francese dirige cos il suo settimo videoclip per Bjrk ad oltre dieci anni di distanza da Bachellorette, video del 1997 estratto dallalbum Homogenic. Declare Indipendence perci un ulteriore tassello che conferma la favorevole complicit creativa tra Michel Gondry per Bjrk, non sottoposta al degrado del tempo. In uno stabilimento industriale, le prime inquadrature del video mostrano unenorme struttura sulla quale sono ordinatamente collacati una fitta schiera di individui. Meticolosamente vestite con una verde tuta da lavoro, tali persone sono diversamente disposte sullo spazio: ognuno occupa infatti un preciso ruolo allinterno del meccanismo. Le inquadrature insistono per nel sottolineare la presenza di una serie di fili tesi che attraversano interamente la struttura. Il video inizia a prendere davvero forma nel momento in cui la canzone introduce le prime brusche distorsioni: degli spruzzi di vivace colore iniziano a colorare i fili, perennemente impegnati in un percorso circolare che attraversa il meccanismo. Bjrk, in piedi sulla base, impegnata nella performance mentre regge con forza un enorme tubo che riunisce in un unico insieme tutti i fili in gioco: la cosa momentanea perch tutto il ciclo continua imperterrito a proseguire. Presto ci si accorge che la scena ripresa una sorta di happening, una performance collettiva di Declare Indipendence bloccata entro i confini della videoriproduzione.

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Il video per per molti versi molto pi vicino al fenomeno dellaction painting americana piuttosto che alle manifestazioni happening vere e proprie. Se questultime, infatti, si definiscono una sorta di ibrido artistico che attinge liberamente alle espressioni teatrali, musicali, letterarie, pittoriche, scultoree306, laction painting si rivela fortemente affine allintento perseguito da Gondry per il video. Si tratta infatti di una pittura basata sullautomatismo esecutivo, non filtrato dalla ragione e dalla logica e lontana da intenti figurativi. Scopo prioritario dellaction painting fermare in un supporto fisso lazione del dipingere: [Laction painting] azione non progettata in una societ dove tutto progettato307. Laction painting non interessata al risultato finale bens alla fase di esecuzione, che ha dunque una propria durata nel tempo. Lanarchia creativa della corrente americana perfettamente si sposa con una delle idee sempre sostenute da Bjrk che percepisce larte e la creativit una derivazione di istinto e sentimento. Ci emerge in maniera lampante soprattutto dal confronto con il marito Matthew Barney, ai tempi delluscita di Drawing Restraint 9. Bjrk alle ripetute domande relative al rapporto professionale e artistico con il marito risponde:
[] il mio modo di lavorare lopposto di quello di Matthew. Io parto dallemotivit e della libert creativa. Lui crede che la creativit debba nascere dal restraint, la resistenza, la disciplina, il controllo.308

Michel Gondry, quindi, rileva un aspetto fondamentale nella poetica di Bjrk e lo plasma, com sua consuetudine, attraverso gli insegnamenti delle principali correnti artistiche del 900 alle immagini del videoclip. Volendo infatti traslare le teorie dellaction painting in ambito musicale, non risulta per nulla forzata lidea del francese di trasformare la semplice esecuzione del brano in unesperienza di
Arte Enciclopedia cit., p.642. GIULIO CARLO ARGAN, Larte moderna, Sansoni, Firenze 1970, p.716. 308 LAURA PUTTI, Per recitare con suo marito, Bjrk diventata una balena, Il Venerd di Repubblica 141
306 307

registrazione dellazione del cantante tramite fattori pittorici. Lazione collettiva, come pretende la dimensione live del concerto ma anche come esige la formazione di una band, composta da pi musicisti, ben rappresentata dalla moltitudine di figure presenti nel video: la loro disposizione indica ruoli diversi. Posto davanti a Bjrk, il pubblico; dietro di lei, invece, il basso suonato da Mark Bell. Quanto ai fili tesi sulla struttura, il loro perpetuo ruotare tra il meccanismo e colorarsi lungo il percorso, rappresentano la musica. Lazione del cantante, dunque, alla stregua di quella del pittore action painting che dipinge come in un rituale, si configura come un processo collettivo influenzato da molteplici fattori. Ogni elemento, musicista, cantante, pubblico e musica che siano, influenza lazione: il processo un feedback continuo e il risultato ottenuto dallintegrazione di molteplici fattori e agenti. Ben presto un ulteriore elemento complica il processo in corso: un nastro di tela bianca si alza da terra grazie ai ripetuti salti delle persone sulla base fino a raggiungere il livello pi alto della struttura, dove una schiera di individui armati di pennello inizia ad imbrattarlo senza criterio. Anche il nastro scorre costantemente lungo il perimetro sulla quale affisso. Al termine del video la tela, come i fili, sono completamente e casualmente imbrattati. I colori utilizzati sono brillanti: il rosso magenta, il giallo, il verde e il blu. La lunga tela finisce con lassomigliare ai rotoli di pittura industriale dellartista Pinot Gallizio, uno degli esponenti pi originali dellinformale italiano. Per la realizzazione dei rotoli di pittura industriale Gallizio fa scorrere lunghe porzioni di tela su lastre di vetro dipinte, che colorano il tessuto grazie ad interventi diretti di imprimitura e di sovrapposizione di colori e resine309.

Un gran numero di videocamere, dettagliatamente puntante in ogni angolo della struttura, riproducono accuratamente il processo. Limpressione generale non per quella di un video sereno e tranquillo, bens quella di una scena turbata e

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Arte Contemporanea Anni Cinquanta, Volume Uno, Electra, Milano 2007 142

inquieta. La tonalit verde scuro predominante, inquadrature mosse e i vistosi riflessi dei fari conferiscono al video un carattere quasi grezzo, sporco. Declare Indipendence anche un ulteriore tentativo di tradurre precisamente in immagini la struttura musicale delle canzoni che Michel Gondry attua. Le radici musicali del francese non faticano ad inseguire una scrittura visiva fedele alla musica da accompagnare. Per Around the world dei Daft Punk Gondry imposta coreografie differenti corrispondenti ai diversi strumenti del brano. Anche Star Guitar dei Chemical Brothers e Fell in Love With a Girl dei White Stripes perseguono la stessa idea, ovvero tradurre il ritmo della musica attraverso elementi che compaiono e scompaiono dallinquadratura. Nei tre video sopracitati, il tentativo di corrispondenza visivo-musicale segue sempre una via prettamente filmica. Il loro effetto infatti studiato per funzionare nel modo migliore in formato video, frutto di trucchi e manomissioni cinematografiche310. Anche il video Psyk311 di Plastikman, altro efficace esempio che verte sulla ricerca di sincronismo audiovisivo per la regia di Ali M. Demirel312, segue tale via. Declare Indipendence presenta invece una ripresa ordinaria: assomiglia pi, per struttura, alla registrazione di una vera e propria performance che, come una ripresa televisiva, alterna la camera creando il montaggio in diretta. La sincronia si compie dunque nel video in modo pi meccanico, sulla scena: in corrispondenza di un certo suono si attiva un determinato meccanismo che influenza lazione ripresa per in maniera del tutto indifferente. Il video proprio una sorta di happening videoripreso, una performance di musica e arte integrata. Un simile esperimento trova un suo antenato in una prova svolta da Gondry e Bjrk e mostrato nel documentario I've Been Twelve Forever313. Con un rudimentale meccanismo il francese collegava i movimenti delle mani della cantante nel suonare un pianoforte ad una tavolozza di tubetti di colore che a determinati stimoli rilasciavano colore. Sottostante, un disco bianco ruotava e assorbiva il colore rilasciato, deformato poi dalla forza cinetica. Una videocamera puntata sul disco infine riprende il processo in essere. Il risultato: un disco dipinto dalle mani di Bjrk che suona il pianoforte. Un esperimento pure questo con forti debiti artistici e che per certi versi si riallaccia al cortometraggio Anmic cinma di Marcel Duchamp314.

Ancora differente invece il montaggio sincronico, utilizzato per esempio da Chris Cunningham. 311 Plastikman, Psyk, di Ali M. Demirel 312 In http://www.magnetmus.net 313 I've Been Twelve Forever cit. 314 Filmato dai precoci risvolti optical. Anmic cinma, di Marcel Duchamp, 1926. 143
310

Declare Indipendence dunque un clip anomalo e originale, molto distante dagli standard odierni proprio perch alla ricerca di un diverso approccio alla performance musicale. Michel Gondry riconferma dunque la propria versatilit nel trattare il videoclip musicale come una piattaforma di avanzata ricerca artistica commista a precise finalit comunicative315. Il clip, fin dallannuncio ufficiale relativo alla settima collaborazione tra cantante e regista, attira estremo interesse e curiosit su di s conquistandosi addirittura qualche passaggio televisivo316. Ad oltre dieci anni di distanza dal noto Bachelorette infatti, lattesa per la rinnovata intesa tra i due smuove unattenzione inedita. In effetti giusto evidenziare come sia per Bjrk che per Gondry gli oltre dieci anni di distanza abbiano inevitabilmente contribuito a modificare il punto di integrazione fra le loro personalit. Le esperienze personali e professionali associate alle nuove tecnologie e quindi a nuove frontiere di ricerca sono il fondamentale punto di partenza nella creazione artistica. Se infatti per le prime sei collaborazioni tra cantante e regista il lasso di tempo trascorso era relativamente breve317, per giungere a Declare Indipendence invece la distanza si allarga notevolmente. Nel frattempo infatti Gondry passato al cinema, dirigendo ben quattro film, diventato padre e ha raggiunto notoriet e successo grazie al proprio personalissimo stile visivo. Ci che forse interessa di pi per la critica e il pubblico pi attento nel vedere il clip quindi prendere visione di un nuovo passo evolutivo nei percorsi di due personalit artistiche ormai pienamente autonome e importanti, ma che a distanza di anni seguitano ad influenzarsi a vicenda.

VII.IV. Wanderlust
Il quarto singolo estratto da Volta Wanderlust. Scritta nuovamente con la collaborazione dellamico Sjon, inizia con una prolungata sezione di fiati che ricrea unintensa, sebbene regolata, atmosfera navale e costiera. In Wanderlust pi che altrove, infatti, prende corpo lambientazione marina che contraddistingue lalbum Volta. Il brano inoltre affronta anche nel testo il tema del viaggio e dellevasione.

In particolare nel caso dei commercial pubblicitari settore nel quale Gondry si muove altrettanto bene. In questo caso precise esigenze commerciali non possono sottrarsi al tentativo di creare un chiaro e favorevole canale di comunicazione fra azienda e spettatore. 316 A partire dal 2001, in coincidenza con le uscite dellalbum Vespertine, i video di Bjrk subiscono un brusco arresto nella programmazione televisiva. 317 Dal 1993 al 1997, ovvero soli quattro anni. 144
315

La regia del video Wanderlust affidata a Encyclopedia Pictura, duo composto da Isaiah Saxon e Sean Hellfritschbeen occupato nella realizzazione sia di videoclip musicali che di cortometraggi. Lestroso stile visivo del gruppo si rivela fin dalle prime opere prevalente su ogni altro aspetto: limmagine appare fortemente antinaturalistica e pare aderire alle deformazioni tipiche dellanimazione e del fumetto. Attraverso unoperazione che rende artificiose le scene, infatti, Encyclopedia Pictura riproduce nei propri lavori personaggi dai lineamenti segnati oggetti dai contorni marcati, utilizza colori piatti e saturi. Proprio per tale peculiare caratteristica, le opere di Encyclopedia Pictura necessitano spesso della laboriosa costruzione di ogni dettaglio da riprendere. Ci spiega anche la ridotta produzione del gruppo: oltre a Wanderlust Encyclopedia Pictura dirige nel 2006 Knife per la band Grizzly Bear con lo stesso stile visivo poi adottato anche per il video di Bjrk. Annunciata il 9 febbraio 2008, luscita di Wanderlust assume particolare enfasi per via delle numerose news318 che annunciavano e tengono monitorato il mastodontico lavoro di Encyclopedia Pictura per il video. Il singolo non esce prima del 14 aprile, mentre preview del video sono disponibili on-line gi a partire dal 25 marzo. Il concept di Wanderlust risulta semplice e poco dettagliato, esteso negli oltre sette minuti che la durata il video. lo stesso Isaiah Saxon di Encyclopedia Pictura in unintervista rilasciata alla rivista Dazed Digital a sintetizzare perfettamente la trama:
Bjrk un prototipo di nomade che conduce mandrie di yak giganti (buoi tibetani) attraverso le montagne. Pratica l'idromanzia per decidere se portarli in fondo al fiume o meno. In seguito, si viene a formare un alter ego di Bjrk, quasi un'estensione naturale di se stessa. Si tratta di un essere rappresentante la sofferenza che inizia a interagire con lei, indicando la natura del loro rapporto. La forza che ha spinto Bjrk a navigare il fiume inizia a manifestarsi nella mente di Bjrk e nel mondo fisico. Questo personaggio, il Dio dei Fiumi, un attrattore trascendentale che la trascina verso il futuro319.

Wanderlust per, pi che per la trama narrata, emerge appunto per unestetica potente e ben definita. Il clip integra pratica teatrale320, ripresa dal vivo e CG e vede, oltre alla presenza della Encyclopedia Pictura, la massiccia partecipazione in fase di post produzione della casa danimazione newyorkese UVPhactory.
A vari intervalli nel sito ufficiale della cantante www.bjork.com In http://www.dazeddigital.com/incoming/creating-bjorks-wanderlust-video/ 320 La rivista Digital Art, che dedica a Wanderlust e alla sua realizzazione un ampio articolo, utiizza i termini puppetry, live action e CG per descrivere le tecniche utilizzate per la realizzazione del video. Con il termine puppetry si intende spettacolo di burattini, burattinata. In http://www.digitalartsonline.co.uk/features/index.cfm?FeatureID=1723 145
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Nonostante il concept del video sia scarno e il ritmo lento e dilatato, lestroso stile visivo della regia rende la realizzazione del video complessa e dispendiosa, dilungandosi fino a nove mesi di attivit. Nonostante ci, Bjrk si dimostra costante nel suo entusiasmo supportando economicamente e artisticamente il lavoro di Encyclopedia Pictura. La prima parte ruba ben tre mesi del lavoro ed dedicata allo studio e alla dettagliata preparazione di modellini e costumi, seguita dalle riprese dal vivo. Encyclopedia Pictura stende inizialmente numerosi disegni preparatori che incarnano gi precisamente uno stile visivo forte e caratteristico, ma che inglobano anche rifiniture tecniche poi tradotte nella realt. In studio, inoltre, per la ripresa dal vivo, vengono ricostruiti modellini in diversa scala del fiume, come le sue rive erbose e le montagne innevate sullo sfondo. Con i pi svariati materiali, dalla plastilina al gesso, invece sono stati ricreati a grandezze naturale i personaggi e i costumi. Su tali scenografie e con tali costumi sono state girate le scene necessarie, integrate con riprese su sfondo verde sulle quali intervenuto con inserimenti digitali il team di UVPhactory. Durante le riprese, oltre a Bjrk in carne e ossa, compaiono anche due ballerini della Misnomer Dance Theater321, Coco e Brynne, che danzano su una coreografia di Chris Elam. Un tipo di danza, nel video, che piuttosto una lotta acrobatica tra due personaggi difficilmente interpretabile da un ballerino non professionista come lo Bjrk.

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In http://www.misnomer.org

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I restanti sei mesi di post produzione di Wanderlust vengono occupati per creare tutti gli effetti di animazione dei personaggi e soprattutto per dare vita al complesso scorrere del fiume pensato da Encyclopedia Pictura. Isaiah Saxon e Sean Hellfritschbeen, rifacendosi alle stampe giapponesi e alla pittura post impressionista di Van Gogh, volevano infatti ricreare una trama intrecciata che simulasse il movimento dellacqua. Ammirando proprio al tipo di pennellata filiforme della pittura di Van Gogh, UVPhactory crea come una lunga maglia ricamata ondulata e senza cuciture, perfettamente intergrata con le riprese precedentemente svolte. La difficolt maggiore incontrata durante la fase di post produzione stata proprio unire il girato con gli effetti in CG, soprattutto nella definizione dei confini fra i due tipi di immagine, reale e digitale. Lemergere degli yak dallacqua e la definizione delle rive del fiume vengono quindi contornati dal tipico effetto schiumoso dellacqua corrente che si staglia sugli oggetti semi immersi fotogramma per fotogramma, ampliando notevolmente la durata della lavorazione. A complicare infine la lavorazione di Wanderlust si aggiunge la decisione di Encyclopedia Pictura di produrre una versione del video in 3D. Tale versione, ad effetto solo se guardata con occhiali stereoscopici, contenuta nella versione dvd del singolo, pubblicazione che comprende appunto anche lo speciale gadget a lenti colorate. A spingere Encyclopedia Pictura verso il 3D la potenzialit estrema di espandere il realismo oltre i confini del reale cercando di superare i limiti del formato video322. La stereoscopia323 infatti una tecnica relativa alla visione di fotografie e immagini in movimento che permette di creare lillusione di tridimensionalit attraverso congegni e tecniche che intervengono sia i fase di creazione sia nel momento della visione. La stereoscopia si pone dunque come soluzione per combattere uno dei maggiori limiti delle immagini riprodotte e non solo, ovvero una forzata bidimensionalit. La stereoscopia basa le proprie immagini sulla sovrapposizione di due fotogrammi di due differenti colori:
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http://www.dazeddigital.com/incoming/creating-bjorks-wanderlust-video In www.crit.rai.it/eletel/2007-1/71-3.html 147

osservandole attraverso occhiali dalle lenti analoghe, ognuno dei due occhi vedr un fotogramma differente. Per Wanderlust, dunque, composto da immagini miste come lo sono le riprese dal vero e CG impensabile predisporre ununica ripresa stereoscopica324. Perci Encyclopedia Pictura ha impegnato le pi sofisticate e avanzate tecnologie per realizzare la versione 3D di Wanderlust. Anzitutto, perch la stereoscopia abbia effetto necessario un abile calcolo dei rapporti spaziali allinterno delle immagini. Essendo pertanto nel video immagini perlopi composte e diversificate, una massiccia operazione di pre e post produzione325 dilata ulteriormente i tempi di messa a punto del video. Oltre che per larticolata lavorazione, il clip Wanderlust emerge dunque, come gi accennato, soprattutto per unestetica peculiare e distintiva. Wanderlust infatti appare molto vicino ad un clip di animazione: preferisce infatti avvicinarsi un in tipo di immagine pittorica e artefatta piuttosto che inseguire intenti realistici. I modelli visivi post impressionisti a cui Encyclopedia Pictura si ispira sono inequivocabili e molto precisi bench insoliti da applicare alla pratica video. Lutilizzo del colore vivace e saturo, la resa di una profondit nitida e la bidimensionalit dellimmagine guardano e riuniscono le pratiche pittoriche di Vincent Van Gogh, Paul Gauguin e Fedinand Hodler. Se il corso del fiume ben rappresenta le frastagliate pennellate di Van Gogh, i profili semplificati e contornati degli enormi yak si riallacciano perfettamente allo stile di Gauguin. Lo sfondo nitido e pulito che riprende uno scorcio di montagna, invece, si rif alle lineari panoramiche di Ferdinand Hodler. Evidenti rimandi alle arti visive dunque, contraddistingo Wanderlust insieme agli altri singolari lavori del gruppo.

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http://www.studiodaily.com/main/technique/casestudies/8811.html La lavorazione 3D di Wanderlust dettagliatamente descritta in unintervista rilascata da Encyclopedia Pictura a Studio Daily, reperibile in http://www.studiodaily.com/main/technique/casestudies/8811.html 148

VII.V. Dull Flame of Desire


Quarto singolo estratto dallalbum Volta il brano Dull Flame of Desire, uno dei due duetti in collaborazione con Antony Hegarty della band Antony & The Johnsons. Il testo del brano326, particolarit, ladattamento di una poesia di Fyodor Tyutchev apparsa nel film Stalker327 di Andrei Tarkovsky. Mentre il singolo esce ufficialmente il 22 settembre 2008, il videoclip anticipa di qualche giorno il lancio, essendo disponibile dal 15 settembre. La realizzazione del videoclip segue una genesi inconsueta328. Entusiasta della Innocence Competition che le aveva permesso di visionare centinaia di lavori casalinghi e a basso costo ma dallenorme potenziale, Bjrk sceglie di immergersi nuovamente in tale linfa creativa. La canzone Dull Flame of Desire ripete infatti lo stesso verso per tre volte cos che permette, per struttura, di affidare ogni strofa ad un regista differente. In un solo video quindi si trova riunito il lavoro eterogeneo di pi autori. Scovati tre registi interessanti ma non professionisti, Bjrk provvede a contattarli per proporre il progetto. Dopo aver girato un certo numero di scene con Bjrk e Antony Hegarty in greenscreen, il materiale viene inviato ai tre registi via email, che ne manipolano il contenuto a loro piacimento. Vincolo unico quindi mantenere un minimo di aderenza alla ripresa originale per conferire una certa unit al progetto.

I tre registi prescelti sono il francese Christoph Jantos, il giapponese Masahiro Mogari e lo spagnolo Maral Cuberta Junca: ogni uno di loro ha un terzo preciso di brano da accompagnare. Tutti e tre adottano uno stile visivo sobrio e minimale, che non stenta ad integrare le tre distinte parti in una sola unit. La prima parte, curata dal francese, staglia su un piatto sfondo nero una miriade di piccoli diamanti
In http://bjork.com/news/?id=852;year=2008#news Stalker (URSS, Russia, Germania 1979) un film di Andrei Tarkovsky. 328 In http://bjork.com/news/?id=858;year=2008#news 149
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luccicanti che muovendosi continuamente riescono ad intermittenza ad organizzarsi fino a formare i volti dei due cantanti o figure geometriche. La seconda parte invece agisce sul netto contrasto bianco e nero delle immagini e su dissolvenze che alternano i due cantanti. Il terzo infine, mostra i volti di Bjrk e Antony come immersi nelloscurit e parzialmente illuminati da una fonte di luce frontale per concludere infine con un morphing fra i due visi. Linteressante missione proposta da Bjrk per Dull Flame of Desire, quella cio di affidare diverse parti di video a diversi registi, si appiattisce nella pratica. Il clip non coinvolge e cattura, ma semmai rende evidente il suo carattere low budget nel confronto con la sostanziale mancanza di un progetto forte alle spalle. infatti intuibile nel vedere il video come i tre soggetti chiamati a partecipare al progetto si siano inibiti di fronte al fatto di non avere pieno controllo sul lavoro. Diversamente infatti dal caso Innocence, il solo vincolo di utilizzare le riprese standard gi fatte in precedenza ha reso senza dubbio pi limitato il progetto Dull Flame of Desire. Ai concorrenti viene privata insomma la possibilit di decidere come sviluppare il proprio lavoro, differentemente rispetto alla Innocence Competition, cos che tutti e tre i partecipanti compiono sostanzialmente una impersonale manipolazione sulle immagini, senza traccia della propria identit stilistica. Inibiti forse anche dalla concreta unione delle tre parti, il video risulta anche cromaticamente giocato su ben pochi livelli. Dull Flame of Desire insomma, se paragonato agli esiti quasi sempre favorevoli ottenuti dalle sfide visive di Bjrk, un clip abbastanza deludente. Del resto per, non possibile considerare fallimentare la sfida lanciata dalla cantante di per se stessa, se non altro per originalit. Nessun progetto video di rilievo, infatti, ha mai avuto la missione di combinare una collaborazione tra diversi registi in tal modo. Se Dull Flame of Desire delude perch ne Christoph Jantos, ne Masahiro Mogari e nemmeno Maral Cuberta Junca hanno saputo osare preferendo scegliere la via pi breve e banale. Tutto sommato per tale il rischio della committenza, soprattutto nel caso in cui i partecipanti non siano dei professionisti e in tal caso giusto affermare che almeno Bjrk, a differenza di molti altri, ha fatto il tentativo. Appena un mese dopo luscita di Nattura segue Dull Flame of Desire. Il brano fa parte del un pi ampia Nattura Campaign329, campagna promossa per sensibilizzare un utilizzo ecosostenibile delle risorse naturali islandesi. Nonostante il brano non sia accompagnato da nessun video, Nattura viene lanciato con dovuta

329

In http://www.nattura.info/

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enfasi attraverso i canali ufficiali e non della cantante, soprattutto per via delle importanti personalit coinvolte nel progetto. Il nuovo singolo prevede infatti la partecipazione in fase di scrittura e produzione di Thom Yorke330, oltre a riproporre anche una rinnovata partecipazione con Matthew Herbert. Il 31 gennaio 2009 infine viene annunciata luscita di Voltaic, la celebrazione di Volta e dei suoi concerti live331. Disponibile in versione standard o deluxe, Voltaic riunisce quattro dischi tra cd e dvd che includono registrazioni live, remix e i tutti i video, inclusi i finalisti della Innocence Competition.

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Nuovamente al fianco di Bjrk dopo lesperienza di Ive See it All. In http://bjork.com/news/?id=894;year=2009 151

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Bjrk Discografia
ALBUM GIOVANILI/CON BAND Bjrk, Flkinn 1977 Bjrk and Tr Gumundur Inglfssonar, GlingGl, One Little Indian 1990 Tappi Tkarrass, Bti Fast Vti, 1982 Tappi Tkarrass, Miranda, Spor 1983 K.U.L.K., The Eye, Crass 1984 K.U.L.K., Holidays in Europe (The Naughty Nought), Crass 1986 The Sugarbubes, Lifes Too Good, One Little Indian 1988 The Sugarbubes, Here Today, Tomorrow Next Week, One Little Indian 1989 The Sugarbubes, Stick Around for Joy, One Little Indian 1992 ALBUM DA SOLISTA Debut, One Little Indian 1993 Post, One Little Indian 1995 Homogenic, One Little Indian 1997 Selmasong, One Little Indian 2000 Vespertine, One Little Indian 2001 Medlla, One Little Indian 2004 Volta, One Little Indian 2007 RACCOLTE E ALBUM REMIX Telegram, One Little Indian 1996 Greatest Hits, One Little Indian 2002 Family Tree, One Little Indian 2002 COLONNE SONORE LIVE Drawing Restraint 9, One Little Indian 2005 Live Box, One Little Indian 2003 Debut live, One Little Indian 2004 Post live, One Little Indian 2004 Homogenic live, One Little Indian 2004 Vespertine live, One Little Indian 2004 SINGOLI Human Behaviour, One Little Indian 1993 Venus As A Boy, One Little Indian 1993 Play Dead, Island Records 1993 Big Time Sensuality, One Little Indian 1993
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Violently Happy, One Little Indian 1994 Army Of Me, One Little Indian 1995 Isobel, One Little Indian 1995 It's Oh So Quiet, One Little Indian 1995 Hyperballad, One Little Indian 1996 Possibly Maybe, One Little Indian 1996 I Miss You, One Little Indian 1997 Jga, One Little Indian 1997 Bachelorette, One Little Indian 1997 Hunter, One Little Indian 1998 Alarm Call, One Little Indian 1998 All Is Full Of Love, One Little Indian 1999 Hidden Place, One Little Indian 2001 Pagan Poetry, One Little Indian 2001 Cocoon, One Little Indian 2002 It's In Our Hands, One Little Indian 2002 Oceania, One Little Indian 1998 Who Is It, One Little Indian 2004 Triumph Of A Heart, One Little Indian 2005 Earth Intruders, One Little Indian 1998 Innocence, One Little Indian 1998 Declare Independence, One Little Indian 2007 Wanderlust, One Little Indian 2008 Dull Flame of Desire, One Little Indian 2008

Bjrk Videografia
Human Behaviour (1993) di Michel Gondry Venus As A Boy (1993) di Sophie Muller Play Dead (1993) di Danny Cannon Big Time Sensuality (1993) di Stphane Sednaoui Violently Happy (1994) di Jean-Baptiste Mondino Army Of Me (1995) di Michel Gondry Isobel (1995) di Michel Gondry It's Oh So Quiet (1995) di Spike Jonze Hyperballad (1996) di Michel Gondry
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Possibly Maybe (1996) di Stphane Sednaoui I Miss You (1996) di John Kricfalusi Jga (1997) di Michel Gondry Bachelorette (1997) di Michel Gondry Hunter (1997) di Paul White Alarm Call (1998) di Alexander McQueen All Is Full Of Love (1999) di Chris Cunningham Ive See It All (2000) di Lars Von Trier, webeo di Floria Sigismondi Hidden Place (2001) di Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin e M/M (Paris) Pagan Poetry (2001) di Nick Knight Cocoon (2001) di Eiko Ishioka It's In Our Hands (2002) di Spike Jonze Nature Is Ancient (2002) di LynnFox Oceania (2004) di LynnFox Who Is It (2004) di Dawn Shadforth Triumph Of A Heart (2005) di Spike Jonze Where Is The Line (2005) di Gabriela Fririksdttir Earth Intruders (2007) di Michel Ocelot Innocence (2007) di Fred & Annabelle Declare Independence (2007) di Michel Gondry Wanderlust (2008) di Encyclopedia Pictura Dull Flame of Desire (2008) di Christoph Jantos, Masahiro Mogari, Maral Cuberta Junca

Videoclip citati
Aphex Twin, Come to daddy, di Chris Cunningham, 1997 The Chemical Brothers, Let forever be, di Michel Gondry,1999 The Chemical Brothers, Star guitar (2001) di Michel Gondry Cibo Matto, Sugar water (1996) di Michel Gondry,1996 Daft Punk, Around the world (1998) di Michel Gondry Daft Punk, Da Funk (1998) di Spike Jonze David Bowie, Little Wonder (1996) di Floria Sigismondi David Bowie, Dead Man Walking (1997) di Floria Sigismondi Digitalism, Pogo (2007) di Daniel Askil Fatboy Slim, Praise you (1998) di Spike Jonze
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Fatboy Slim, Weapon of choice (2001) di Spike Jonze The Horrors, Sheena is a parassite (2008) di Chris Cunningham Kylie Minogue, 2 Hearts (2007) di Dawn Shadforth Kylie Minogue, Can't get you out of my head (2001) di Dawn Shadforth Kyle Minogue, Come Into my world (2002) di Michel Gondry Kylie Minogue, Spinning around (2004) di Dawn Shadforth Madonna, Dont cry for me Argentina (1996) di Alan Parker Madonna, Fever (1993) di Stphane Sednaoui Madonna, Frozen (1998) di Chris Cunningham Madonna, Justify my love (1990) di Jean-Baptiste Mondino Marilyn Manson Beautiful people (1996) di Floria Sigismondi Marilyn Manson Tourniquet (1996) di Floria Sigismondi Massive Attack Protection (1995) di Michel Gondry Oasis, The importance of being idle (2005) di Dawn Shadforth The Offspring, The Kids Aren't Alright (1999) di Yariv Gaber Plastikman, Psyk (2006) di Ali M. Demirel Portishead, Only you (1998) di Chris Cunningham Red Hot Chili Peppers, Give it away (1991) di Stphane Sednaoui Rolling Stone, Like a Rolling Stone (1995) di Michel Gondry Ryksopp, Rewind me (2002) di H5 Squarepusher, Come on my selector (1998) di Chris Cunningham The Smashing Pumpkins, Today (1993) di Stphane Sednaoui Tiga, You Gonna Want Me (2006) di Oliver Gondry U2, Mysterius way (1991) di Stphane Sednaoui Weezer, Island in the Sun (2000) di Spike Jonze, 2000 The White Stripes, Fell in love with a girl (2002) di Michel Gondry The White Stripes, The hardest button to button, (2003) di Michel Gondry

Film Citati
A.I. Intelligenza Artificiale (A.I. Artificial Intelligence USA 2001) di Steven Spielberg Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo USA 2003), di Andrew Stanton Brazil (USA 1985) di Terry Gilliam Cantando sotto la pioggia (Singin' in the Rain USA 1952) di Stanley Donen The Cell La cellula (The Cell, USA 2000), di Tarsem Singh Cenerentola (Cinderella USA 1950) di Wilfred Jackson
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Dancer in the Dark, di Lars von Trier, Danimarca 2000 Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker's Dracula), di Francis Ford Coppola, USA 1992 Drawing Restraint 9 (USA Giamaica 2005) di Matthew Barney Eyes Wide Shut (Gran Bretagna 1999) di Stanley Kubrick Evita (USA 1996) di Alan Parker Fight Club (USA 1999) di David Fincher Io Robot (I, Robot, USA 2004) di Alex Proyas Il mago di Oz (The Wizard of Oz, USA 1939) di Victor Fleming Matrix (USA 1999) di Larry Wachowski, Andy Wachowski Metropolis (Germania 1927) di Fritz Lang Kirik e la strega Karab (Kirik et la sorcire, Francia, Belgio, Lussemburgo 1998) di Michel Ocelot. Rubber Johnny (Gran Bretagna 2005) di Chris Cunningham Il silenzio degli innocenti (The Silence of the Lambs USA 1991) di Jonathan Demme Stalker (URSS, Russia, Germania 1979) di Andrei Tarkovsky West Side Story (USA 1961) di Robert Wise Young Americans (The Young Americans GB 1993) di Danny Cannon

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