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Il giallo

• Il genere giallo deve il proprio


Definizione nome al colore della
copertina di romanzi
polizieschi pubblicati da
Mondadori nel 1929 nella
collana di successo I Libri
Gialli.
• Le narrazioni tipiche del giallo
riguardano storie di enigmi,
delitti e intrighi in cui
agiscono acuti investigatori
e terribili criminali.

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• Il tempo classico d’ambientazione del giallo è l’epoca
contemporanea a quella dello scrittore.
• Lo spazio del giallo sono le città: la diffusione del genere avviene
in parallelo alla crescita di grandi agglomerati urbani come Parigi,
Londra, New York. Le grandi città hanno quartieri minacciosi e
malfamati, teatro di corruzione e delitti.
• I personaggi del giallo classico sono eccentrici investigatori, “eroi
dell’intelligenza”: la loro arma segreta è una mente acuta unita
ad un grande coraggio; nel giallo d’azione prevalgono detective
più introspettivi, inquieti e umani. Gli antagonisti sono spesso
assassini freddi e geniali o bande di criminali che agiscono
spesso per motivi economici.
Giallo classico e giallo d’azione (noir)

Il giallo si sviluppa in due linee principali:

Giallo classico Giallo d’azione

Detto anche giallo deduttivo o giallo a enigma. Detto anche noir o hard-boiled.

Focus sulla risoluzione di un complesso enigma Focus sulla descrizione del delitto e
grazie alle capacità logiche-deduttive di un acuto sull’ambiente, spesso degradato e corrotto, in
investigatore. cui avviene.

Sfida al lettore, che viene indotto a seguire passo


Il lettore non viene coinvolto nell’indagine ma
passo le investigazioni in una sorta di gara logica
nell’osservazione della realtà descritta.
con il detective.
Distinzione non netta tra bene e male;
Netta demarcazione tra bene e male.
protagonisti complessi, talvolta antieroi.
Finale complesso in cui può prevalere
Finale rassicurante con ripristino dell’equilibrio.
l’ingiustizia o in cui l’enigma non viene sciolto.
Giallo storico

Alcuni autori, in particolare nel


Novecento, hanno applicato gli
schemi del giallo ad opere di
grande impegno stilistico,
letterario e civile.
Si parla a questo proposito di
giallo storico: un esempio è nel
capolavoro di Umberto Eco Il
nome della Rosa, in cui le
complesse indagini dei protagonisti
si collocano nel Medioevo.
Umberto Eco
La nascita del giallo: Auguste
Storia del Dupin
genere Il fondatore del genere giallo viene
individuato in Edgar Allan Poe
(1809-1849), che dal 1841
pubblica racconti polizieschi tra cui
I delitti della rue Morgue: lo
schema è quello del giallo a
enigma, in cui l’acuto investigatore
francese Auguste Dupin risolve
enigmi complicati grazie alle
spiccate doti analitiche che lo
contraddistinguono.

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Il giallo nell’Ottocento: Sherlock Holmes

La strada di Poe viene seguita dall’autore britannico Arthur Conan


Doyle (1859-1930), che con il racconto Uno studio in rosso crea il
personaggio di Sherlock Holmes: eccentrico e geniale, Holmes applica
un metodo scientifico e deduttivo a tutti i suoi casi, che risolve sempre
brillantemente.
A Holmes si affianca il dottor Watson, che fa da spalla e da narratore
delle sue imprese: la formula dell’investigatore e dell’assistente
diverrà un tratto tipico del genere giallo.
Con i racconti di Sherlock Holmes il giallo diviene a tutti gli effetti un
genere di massa: l’interesse del pubblico è tenuto vivo da storie in
serie che hanno sempre lo stesso protagonista.
Il primo Novecento: l’epoca d’oro del giallo

Gli anni Venti e Trenta del Novecento corrispondono all’epoca d’oro


del giallo classico; ricordiamo:
• Agatha Christie (1890-1976), scrittrice inglese creatrice di noti
investigatori come Poirot, dalla famosa “testa a uovo” e con curati
affetti neri, o l’anziana Miss Jane Marple;
• S.S. Van Dine (1887-1939), statunitense, è il creatore di Philo
Vance, un detective-gentiluomo appassionato di arte;
• Frederick Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971),
con lo pseudonimo Ellery Queen danno vita al personaggio
omonimo che aiuta il padre poliziotto a far luce sui misteriosi delitti.
L’hard-boiled school

Dagli anni Trenta negli USA il giallo


classico viene criticato per mancanza di
realismo: nasce l’hard-boiled school
(“scuola dei duri”) con il noir
americano, con storie più crude e
complesse. I principali esponenti sono:
• Dashiell Hammett (1894-1961),
creatore dell’investigatore Sam Spade;
• Raymond Chandler (1888-1959),
padre di Philip Marlowe.
Humphrey Bogart interpreta Philip Marlowe nel
film Il grande sonno (1946) tratto
dall’omonimo romanzo di Raymond Chandler
Il noir europeo

Il gusto della hard-boiled school arriva


dagli anni Trenta anche in Europa,
seppur con toni meno duri. Si parla di
noir europeo o noir psicologico, il
cui padre è Georges Simenon (1903-
1989), creatore del celebre
commissario Maigret. Maigret adotta
un metodo investigativo basato sulla
comprensione delle psicologie
individuali e si muove tra i quartieri
degradati e le zone malfamate delle
province francesi. Il commissario Maigret
interpretato da Gino Cervi
Il secondo Novecento in Italia

Con la caduta del regime, quindi della censura, fascista il genere


giallo viene riscoperto anche in Italia e nascono famosi investigatori
che si muovono proprio nella complessa realtà italiana:
• Giorgio Scerbanenco (1911-1969) negli anni Sessanta dà vita alla
scuola dei “duri” italiani con l’investigatore Duca Lamberti, che
sviluppa le proprie indagini tra i quartieri di un’Italia difficile e
contraddittoria;
• Andrea Camilleri (1925-2019), famosissimo giallista, ambienta in
Sicilia, usando un linguaggio nato dalla fusione tra dialetto siciliano
e italiano, le avventure del noto Commissario Montalbano.
Il panorama attuale

Tra i principali esponenti del genere giallo in anni recenti ricordiamo:


• Carlo Lucarelli (1960) con i suoi gialli ambientati nel bolognese;
• il barese Gianrico Carofiglio (1961), padre dell’avvocato Guerrieri;
• la francese Fred Vargas (1957), creatrice del commissario
Adamsberg;
• la spagnola Alicia Gímenez Bartlett (1951);
• gli statunitensi Jeffery Deaver (1950) e Patricia Cornwell
(1956).
Il giallo si avvale, in linea
Tecniche generale, di alcune tecniche
specifiche:
• il narratore è interno e coincide
con il protagonista o con un
testimone dei fatti narrati;
• il ritmo è rapido, sostenuto da
una sintassi paratattica;
• prevale il registro medio,
talvolta con inserimenti gergali
e dialettali aderenti alla realtà;
• si ricorre spesso alla tecnica della
suspence e al colpo di scena.

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