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ROMA N. 349

DEL

20/7/2007

FESTA JUNINA, LA STORIA SI BALLA


RIOMA PRESENTA LA FESTA JUNINA 2012 - 24 GIUGNO @ LA VILLETTA DI GARBATELLA, ROMA - DALLE 17 IN POI

RIOMA UN PROGETTO DI ROMINA CIUFFA IN UN CIRCUITO DIVULGATIVO DI CULTURA RIOMANA (OGGI A ROMA, RIO, SALVADOR E SO PAULO)

CONTA
TUTTO
DI

ROMINA CIUFFA

Contadini, conta tutto: che una Festa Junina 1) una festa contadina; 2) una festa cattolica; 3) una festa maschilista; 4) una festa importata dai colonizzatori portoghesi che fecero schiavi e imposero una cultura aliena. Quattro punti per riflettere sul termine festa. Cos ogni mese di giugno porta in s il richiamo a una povert agro-dolce dai contorni tuttaltro che invitanti; ad un cattolicesimo duro e forzoso che agli indios impone i propri riti; a una societ patriarcale nella quale il pater familiae ha potere decisionale assoluto; e ad un momento critico della storia brasiliana, lassoggettamento culturale. Il calendario riorganizzato di modo che, nei giorni in cui i barbari celebrano i propri culti, i nuovi convertiti possano commemorare i martiri cristiani, in una sorta di sincretismo; i fuochi del solstizio destate dellemisfero Nord sono spostati a giugno, per ricordare, con i cattolici, la nascita del santo. Festa Junina: paganesimo o idolatria? Netto il conflitto tra le due visioni: chi prega e chi, come i primi contadini, ringrazia la terra. A noi piace vedere nella Quadrilha, un ballo frontale, lincontro tra due mondi a passo di danza.

i tramanda che Elisabetta vedesse spesso sua cugina Maria. Una sera, la futura santa si rec nella casa di questultima per dirle che, nonostante la tarda et di lei e di suo marito Zaccaria, essi attendevano il figlio sperato. Nossa Senhora domand: Come potr sapere che nato?. Accender un fuoco molto grande di modo che voi possiate vederlo, mettendo una bambola sopra un albero, rispose. Cos accadde; Maria si rec a casa della cugina e vide, appena nato, colui che sarebbe divenuto uno dei santi pi importanti della religione cattolica. Era il 24 giugno. Prima che Giovanni Battista nascesse, lanziano Zaccaria era molto triste. Un giorno gli apparve un angelo che gli annunci la prossima paternit: la gioia fu tale che perse la parola fino alla nascita di quel figlio. Quando per la prima volta lo vide, e gli fu chiesto come avrebbe voluto chiamarlo, Zaccaria finalmente parl. E disse: Joo.

urono i gesuiti portoghesi ad introdurre la Festa Joanina in Brasile durante la prima fase della colonizzazione, celebrazione questa che gioc un ruolo molto importante nel difficile processo di integrazione fra indios, africani ed europei. Laggettivo joanino, importato dai Paesi europei cattolici del IV secolo, fu mutato in junino una volta giunto con i colonizzatori in Brasile; linfluenza brasiliana presente, oltre che in questo, nellalimentazione - frango cheio, leito pururuca, aipim (mandioca), m i l h o, j e n i p a p o, leite de coco, bolinhos etc. - e nelle danze quali Forr, Quadrilha, Tambor de Crioula, Boi Bumb. I fuochi dartificio - la fogueira, simbolo pregnante della festa - furono inseriti dai cinesi; per i cattolici, le radici sono nel patto tra Santa Isabel e Maria: la prima accese un fuoco sul monte per avvisare Nossa Senhora della nascita di So Joo Batista. Non solo Joo. La Festa si suddivide in tre fasi, che declinano il mese di giugno e corrispondono ai tre santi cui essa dedicata: 1) dal 1 al 13 giugno la trezena de Santo Antnio, che riporta

alle celebrazioni in voga nella citt di Lisbona; 2) dal 22 al 24 giugno la segunda de So Joo, derivata dalle celebrazioni nei municipi di Porto, Braga e Almada; 3) il 29 giugno, dedicato a So Pedro apostolo, importato da Seixal. il Nord Est brasiliano il maggior responsabile della Festa Junina. In particolare Campina Grande, seconda maggiore citt dello Stato di Paraiba, e Caruaru, nel Pernambuco, si disputano ogni anno il primato per la festa pi grande al mondo. Nello spazio dellarraial si tengono i balli; le donne portano abiti colorati con pizzi e fiocchi, lunghe trecce e cappello di paglia, luomo pantaloni e camicia rammendati, cappello di paglia e baffetti dipinti con tappi di sughero bruciato. Lispirazione contadina. Luiz Gonzaga scriveva, nel suo F o rr no Escuro: Meu amor no v simbo ra/Fique mais um buca dinho/Se voc for seu nego chora/Vamos danar mais um tiquinho/Quando eu entro numa farr a / n u m quero sair mais no/vou int quebrar a barra/E pegar o sol com a mo. E dentro una f a rra si afferra il sole con la mano.

a r di Forr quasi muta, simile allorecchio di noi europei alla r francese di merci; la finale si pronuncia aperta. Lorigine del nome fatta risalire a diverse genesi; lassociazione pi frequente quella con la locuzione inglese for all, invito al ballo usato nelle feste degli immigrati di provenienza inglese e nordamericana. Luiz Cmara Cascudo, folkorista ed esperto di cultura popolare, rimanda alla parola africana for robod, ossia confusione, arra sta-p. Lo scorso secolo, la stampa gi documentava di quei bar nei quali i nordestini ballavano forrobodana o fob; nei brani del Rei do Baio Luiz Gonzaga, il termine indica i tipici locali di Baio, Xote, Xaxado, Toada, Carimbo, Merengue, Quadrilha, Rojo, Cco; nel tempo, la locuzione venuta ad indicare lintero genere musicale, caratterizzato da una variet di ritmi e fusioni musicali e reso celebre dai nordestini attraverso le loro migrazioni per lintero Brasile.

Il Forr tradizionale, detto p de serra, si distingue dal Forr universitario e dal Forr stilizzato. Mentre il Forr degli anni 60 e 70 era suonato solo da sanfona (fisarmonica), zabumba (tamburo tipico) e triangolo, oggi le orchestrine aggiungono chitarra, batteria, basso ed altri strumenti tradizionali e moderni. A Rio de Janeiro presente un vero e proprio pezzo di Nord Est: il Centro Luiz Gonzaga de Tradies Nordestinas, meglio conosciuto come Feira de So Cristvo o Feira dos Parabas, ospita stabilmente circa 700 b a r racas che offrono prodotti culinari, artigianali, musicali, culturali della propria regione, oltre al Forr nelle varie piste di danza (il classico p da serra per anziani ed intenditori) e negli enormi palchi da shows. Non un padiglione turistico che tenta di riprodurre un habitat stereotipato in terra carioca, bens una casa per ogni nordestino. Una riprova: dove si terr, nel febbraio del 2013, il Congresso Mundial de Forr.

I
a Quadrilha, di origine inglese, introdotta tra i cortigiani di Rio de Janeiro e nei salotti del XIX secolo, scende per le scale di corte e giunge al popolo. Si tratta di una danza frontale (contraddanza). Le coppie, in numero pari, eseguono 20 figure sotto i comandi del marcador che li dirige con parole di derivazione francese ed elaborazione caipira, come balanc, return, anavantu, t u r. Sono noti il tnel (nel disegno), il caracol

(un cerchio), la cobra, svolta al grido di Olha a Cobra! (Attenti al serpente!) seguito dal comando mentira! (Non vero!). Qui le coppie cambiano senso di marcia formando un biscione che striscia, rappresentativo dei pericoli della vita rurale. Il comando pu essere sostituito da A ponte quebrou! (Il ponte si rotto!), Olha a inflao! (Attenti allinflazione!), o dal nome di un politico inviso alla popolazione locale.

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l termine caipira ha unorigine tupi (macro-gruppo etnico indigeno storico del Brasile) e designa, sin dai tempi coloniali, i contadini bianchi e indios che, nel XVIII secolo, erano tacciati di bastardi poich appartenenti a quella razza impura concepita tra indigeni e portoghesi. Nella regione nordestina in uso anche il termine m a t u t o. La cultura caipira fortemente influenzata dal cattolicesimo derivato dalle riforme del Concilio di Trento e dai suoi dogmi, e il calendario delle festivit religiose va di pari passo con quello agricolo. sui dogmi cattolici che simpronta ogni casamento caipira, anche detto casrio matuto o na roa (in campagna), rappresentato nella Quadrilha junina su un canovaccio standard: la noiva

assanhada incinta, i suoi genitori obbligano il noivo fujo a sposarla, questi si rifiuta e ci crea uno scontro con il padre di lei. Si rende necessario lintervento della polizia, poi del parroco per le nozze religiose e del giudice per le nozze civili. Un narratore descrive lintera storia. Anche la tradizione di realizzare un matrimonio nel corso della festa di derivazione europea: la celebrazione, con San Giovanni Battista, delle aspirazioni nuziali. I casrios na roa sono satire burlesche delle nozze tradizionali, perci devono essere ridicoli e ben inscenati: spesso un uomo a vestirsi da sposa. I noivos e i loro invitati danzano e, per le vie di campagna, giungono alla chiesa a suon di musica; a nozze celebrate, la festa ha inizio.

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