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CULT
C chi capisce lallenatore che reagisce e chi si confessa in tv o sui libri. Lo sfogo
SPONTANEISMO
MIGUEL GOTOR
IL NEO
sangue. Il fenomeno globale, ma esiste un nesso, particolarmente pronunciato in un Paese ad antica antropologia cattolica come il nostro, tra tali manifestazioni e lesigenza di una confessione in cui lautenticit corrisponde a un discarico di coscienza e la mancanza di sincerit a un peccato da espiare. Appunto, nellitalico confessionale secolarizzato del Grande fratello. Questa esigenza condiziona anche luso pubblico della storia, sempre pi coincidente con la narrazione di memorie e di testimonianze, e la letteratura in cui lautore si trasforma in personaggio e garantisce con il suo vissuto lautenticit del suo racconto. Ci devono essere un volto, unesperienza, una ferita ad attestare la legittimit della narrazione: non lirripetibile individualit di uno stile, non lestenuante ricerca di una lingua, non lenergia sempre rivoluzionaria della finzione sembrano interessare il pubblico dei lettori, ma la pertinenza di una storia veridica e credibile. Come un tatuaggio. Per non dire della politica che vive un ritorno in auge delle forme tradizionali della democrazia diretta: la piazza, i referendum, i movimenti civici, lassociazionismo diffuso, il volontariato, limpegno personale e a progetto intorno a un bene comune da tutelare. Si tratta di una forma di spontaneismo
I
Gesti plateali
Si ammira la messa a nudo di s e si capiscono i gesti plateali in risposta ai torti subiti. C fame solo di carne viva
lvento dello spontaneismo soffia impetuoso perch risponde a un bisogno di autenticit ritornato in auge come reazione allartificiosit della civilt tecnologica. Latto dimostrativo, lo sfogo, la reazione imprevedibile si caratterizzano come prove di apprezzabile e legittima autenticit dal momento che il valore della sincerit ha preso il posto tradizionalmente occupato dalla verit. E dunque la reputazione e i processi di certificazione (che autentichino il vero o il falso poco importa) stanno avendo la meglio. Gli esempi sono tanti e diversi tra loro. Si ammira la messa a nudo di s e si capiscono i gesti plateali in risposta ai torti subiti. Molti hanno detto di aver compreso lallenatore Delio Rossi che ha reagito violentemente alle offese di un suo giocatore dopo il cambio. Un uomo vero qualcuno ha aggiunto si comporta cos. Il fenomeno del neo-spontaneismo riguarda anzitutto la televisione, avendo condizionato limperante etica del reality show che ha dominato lultimo decennio con i suoi riti di confessione pubblica. Un pulviscolo di narrazioni che possono esprimersi a patto di accettare lesibizione della propria coscienza emotiva, tra gioie e dolori. C fame solo e soltanto di carne viva, meglio se cotta al
preziosa ed efficace che aiuta a recuperare e a irrobustire i fili sfibrati della nostra rappresentanza. La pervasivit di questi fenomeni culturali unulteriore spia della crisi degli intermediari tradizionali, attraverso i quali, sino agli ultimi anni del Novecento, si sono modulate le relazioni tra capitale e lavoro, individuo e societ, verit e finzione. Come sempre, una rivoluzione tecnologica, in questo caso quella di internet, ad avere fatto germogliare siffatte nuove esigenze. Non a caso proprio il vento dello spontaneismo a far garrire la bandiera della disintermediazione, una parola difficile che spiega per un concetto semplice. Oggi le nuove tecnologie web 2.0 permettono agli utenti di compiere direttamente e in modo relativamente autonomo alcune funzioni che prima richiedeva-
no lintervento e il lavoro di appositi intermediari. I social network si trasformano in comunit virtuali che consentono unespressione immediata della persona e in cui la partita si gioca sulla capacit, che richiede una particolare miscela di istinto e di scaltrezza, di raccontare se stessi secondo le forme e le retoriche dellautenticit. Ma il web soltanto lepifenomeno di precise condizioni materiali. Da un lato lidentit sempre pi incerta e la sincerit ne diventa un garante, dallaltro le vite sono sempre pi controllate dalla tracciabilit e accompagnate da una rarefazione dei contatti reali. La spontaneit, pertanto, diventa un modo per raccontarsi e autorappresentarsi cos da superare lassenza di fisicit e limpalpabilit che caratterizza in prevalenza il nostro universo relazio-
nale. Naturalmente, la questione condiziona anche la qualit e la forma del nostro linguaggio. Tanti post, blog, tweet, sms raccolgono in un oceano virtuale manifestazioni spontanee e viscerali che equivalgono alle vecchie scritte sui muri. Lo si dice con il massimo rispetto per questo tipo di espressioni che gli studiosi delle scienze sociali hanno da tempo imparato a conoscere e a valorizzare. Prima lo spazio dello sfogo era clandestino, mentre ora diventato pubblico grazie al fatto che virtuale e pu essere protetto dallanonimato. Di conseguenza, il web scarica di continuo uno straordinario flusso dialogico, alimentato da passioni, desideri, ideali, frustrazioni, risentimenti, odi tutti vissuti nel segno dello spontaneismo e della deresponsabilizzazione. Un flusso narcisistico poich
Sottotesto
i che del conflitto tra politica e antipolitica, di cui si discute in questi mesi, forse occorrerebbe parlare di uno scontro tra potere e anti-potere. Ho limpressione che la gente sia meno stanca della politica e assai pi provata (e disgustata) dai meccanismi che formano il dominio e da coloro che lo gestiscono. Riflettevo su tutto questo leggiucchiando sia il classico weberiano dedicato al tema del dominio (tratto da quel monumento del pensiero sociologico che Economia e societ, riedito da Donzelli) che il pi agile Dialogo sul potere (ora apparso da Adelphi) di Carl Schmitt. Il giurista tedesco, ex
nazi, proprio allinizio degli anni Cinquanta confezion, su richiesta, un paio di pice radiofoniche con le quali rispose, indirettamente, a quanti, avendolo processato e messo al bando, videro nel suo operato lattivo coinvolgimento nel Terzo Reich. Questione nota. Ed esecrabile. Ma resta, come dire?, da appurare il resto. Perch la gente obbedisce? O, visto con il senso di oggi, perch la gente stanca di obbedire? Schmitt formulerebbe in un altro modo: perch a un certo punto il potere sfugge di mano? Sia che esso tenda a diventare unentit autonoma rispetto alle decisioni umane (si pensi alluso e al valore che si
attribuisce ai sondaggi) tenda cio a presentarsi come una grandezza oggettiva sia che accresca la sua vocazione arbitraria. Quanto pi le societ si radicalizzano tanto pi il potere, nel suo uso sconsiderato, pu mostrare il volto demoniaco, cio arbitrario. Con buona pace del grande Montesquieu. Del resto, anche Weber con tuttaltre intenzioni rispetto a Schmitt mise al centro dellanalisi il problema del carisma e le sue, a volte, inevitabili derive autoritarie. Il carisma vive in questo mondo ma non di questo mondo. Ed un problema per la democrazia come labbiamo conosciuta.
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Lanalisi
Come hanno visto bene sia Hegel che Marx, il cuore che si sente puro e indenne una mina vagante perennemente esposta al narcisismo
Jean-Jacques Rousseau narcisismo. Di questa sindrome abbiamo un esempio classico in Heidegger, che rivendica lesigenza di una esistenza autentica, contro linautenticit della gente comune, con una attitudine che da una parte (hanno notato bene sia Derrida sia il Thomas Bernhard di Antichi maestri) richiama lelogio del fatto a mano e del biologico contro lindustriale, e che dallaltra sembra nascere da una automistificazione
radicale. Di Heidegger, infatti, Hannah Arendt ha detto: Finch pu, mente. E la moglie Elfride ha postillato una appassionata lettera sulla autenticit mandatale da Martin in giovinezza osservando che era il modello di infinite lettere successivamente mandate alle sue amanti. Diversamente da Io ho mal di denti, Io sono sincero una frase che nessuno pu pronunciare in piena tranquillit. Lautoinganno e lideologia sono sempre allorizzonte, ed per questo che piuttosto che puntare sul soggetto contrapponendo la sincerit al cinismo conviene lavorare sulloggetto e contrapporre la realt allantirealismo. Ovviamente ci sar sempre chi obietter che anche sul reale ci si pu mistificare, ma attenzione, il reale ha un gran gusto nello smentirci, attraverso la resistenza e la frustrazione delle trappole del narcisismo. Dunque, nuovo realismo non nuova autenticit o nuova sincerit. Ben vengano autenticit e sincerit come abito personale, ma lessenziale la realt con la sua durezza. Che contrariamente a quello che si dice, confondendo lessere con il pensiero non affatto prodotta ideologicamente. Perch non ha bisogno di essere detta, c, resiste e spezza, affanna e consola, senza bisogno di sincerit, di confessione, di cuori messi a nudo.
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ciascuno vi getta dentro soltanto la parte che vuole rendere visibile della propria identit e rispecchia in esso la sua immagine: comunico ergo sum. La complessit e le implicazioni di questi fenomeni culturali neo-spontaneistici sono analizzati in modo assai interessante dal filosofo Andrea Tagliapietra nel libro Sincerit (Raffaello Cortina editore, pp. 182 euro 12). Sincerit: una parola e unaspirazione splendida e terribile, pretesa dagli amanti e giurata nei tribunali, che oggi non descrive pi una relazione con una verit data che si dovrebbe testimoniare con i detti e con i fatti, ma lautorispecchiamento del soggetto nelle azioni e nelle parole, ossia la piena coincidenza dellindividuo con se stesso. Essa finisce, dunque, per identificarsi con lautenticit, intesa come spontaneit del volere. Il
filosofo riflette sulla drammaturgia della sincerit che viene messa in scena nel teatro della vita e che la capillarit digitale della tecnica ha trasformato in richieste di trasparenza sempre pi pressanti. Vi per un problema che riguarda il funzionamento della nostra civilt: se lo scopo la libera manifestazione della propria spontaneit, le regole diventano un impiccio e vanno sempre pi ridotte, fino a scomparire. La libert dei moderni che ha fatto coincidere la libert della persona con i limiti di quella altrui rischia di trasformarsi cos in una rivendicazione senza freni di poter fare ci che detta il proprio istinto dentro una cornice anomica in cui, al di sopra e al di fuori della legge, finiscono per prevalere soltanto la brutalit dei rapporti di forza e di dominio. Come scrive Tagliapietra: La societ sottile
della democrazia consumistica del capitalismo realizzato e del catastrofico programma della crescita infinita in un pianeta finito, con la sua confortevole e prepotente dolcezza, getta sullindividuo tutto il peso di definirsi, di capirsi, di giudicare e di essere giudicato, ma, al contempo, lo priva di peso, lo infantilizza, rende la realt dellio sempre pi incerta, immatura, ansiosa ed evanescente. Una tendenza alla regressione e alla labilit che discende dal tempo inquieto che viviamo in cui difficile capire dove stiamo andando anche perch cambiano di continuo gli strumenti e la velocit con cui lo interpretiamo. La spontaneit si trasforma cos in un estremo baluardo che serve a rendere tollerabile lincertezza del mutamento. Spontaneamente, quindi, ma che fatica.
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DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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R CULT
hi il miglior scrittore americano in attivit? David Foster Wallace. Ok, la definizione sembrer un po macabra. Ma se per in attivit sintende quello che commercialmente significa - limportanza del libro uscito in una stagione specifica - allora davvero Il re pallido, il romanzo postumo dello scrittore suicida 4 anni fa - davvero la cosa migliore che la letteratura Usa abbia espresso. Parola del New York Times. Che ha chiesto il verdetto a una giuria dopo lincredibile decisione dei saggi del Pulitzer di non assegnare
questanno il premio per la fiction. Il motivo della supremazia? Lo riassume Sam Anderson: Potremmo anche giustificarlo come un gesto sentimentale, un modo di onorare la memoria di un uomo che ha significato molto per il romanzo, la saggistica e la cultura in generale americana. Ma il motivo pi forte per assegnare a Foster Wallace il Pulitzer il pi semplice: Il re pallido stato il miglior romanzo del 2011. E com che i saggi del Pulitzer si sono invece rifiutati di trovare un vincitore? I giurati rileggono la motivazione del premio: riservato a un importante romanzo
di un autore americano, che preferibilmente tratti della vita americana. E a parte il fatto, si chiedono, che in unepoca di interconnessione globale verrebbe da domandarsi se lAmerican life esista ancora: quale migliore occasione per premiare quel grande affresco di vita americana proposto non solo attraverso Il re pallido ma anche Infinite Jest, La scopa del sistema, la raccolta di racconti? E gi. Quale migliore occasione (persa) per premiare il migliore scrittore in attivit: morto due volte.
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I racconti
Fuori di testo
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STORIE CINICHE
di W. Somerset Maugham
Adelphi, traduzione di Vanni Bianconi, pagg. 221, euro 18
Il western
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ARRIVANO I SISTER
di Patrick DeWitt
Neri Pozza, traduzione di Marco Rossari, pagg.303, euro 17
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ricchezze il legname, le miniere e la pesca, a cui si aggiunge in un contesto di generalizzata corruzione il mercato nero e la caccia di frodo del felino pi grande del mondo: la tigre dellAmur. Soprattutto a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, quando, riaperta la frontiera russo-cinese, quella preda diventa ambitissima oltre confine: la sua pelle pu valere decine di migliaia di dollari, ma anche sangue, ossa e organi interni si piazzano bene sul mercato cinese, in quanto altrettanti ingredienti della medicina tradizionale e oggetto di credenze millenarie. Insomma, vale qui per la tigre quel che noi diciamo a proposito del maiale: non si butta via niente. Neppure le ossa polverizzate, utili a alleviare acciacchi di ogni tipo, n il pene, utilizzato come un Viagra naturale. Questo lo scenario dinsieme e Vaillant, senza tanti preamboli, ci trascina sin dalla prima pagina in medias res: nel dicembre 1997 Jurij Trush, che comanda ununit dellIspettorato Tigre, riceve una telefonata. Deve immediatamente recarsi nella comunit di Sobolonje, dove un bracconiere, Markov, stato attaccato e ucciso da un maschio di tigre. Non la prima volta che
ILSALONEDITORINO
MINISTRO
Lorenzo Ornaghi, titolare dei Beni culturali ha visitato ieri il Salone del libro di Torino
Profumo, lunico a prendersi i fischi, ma gioved scorso, dai precari dellUniversit. Intanto Giulio Tremonti, che ministro lo stato di recente, presenta un suo libro e cita Roosevelt, mentre il cardinale Angelo Scola, vescovo di Milano, parla dottamente del mistero nuziale. Questo un Salone del Libro, quello chiuso negli spazi del Lingotto che vede aumentare i visitatori, cresciuti fra il 4 e il 5 per cento rispetto allanno scorso, e fa dire a Ernesto Ferrero, il direttore, come lincremento sia un segno di speranza in un momento come questo. Laltro Salone si celebra ai margini e soprattutto fuori dai cancelli della fiera, dove si alternano presidi di protesta che vanno dai No Tav ai lavoratori della scuola, dagli operai della Indesit a rischio di chiusura
ai sindacati della Confederazione Unitaria di Base, che mostrano cartelli e striscioni contro la cancellazione del Welfare. Sono due Saloni del Libro che non comunicano, nonostante la nutrita partecipazione di intellettuali di sinistra ai dibattiti interni alla kermesse e il convegnone, ieri mattina, sulle Mani impunite orchestrato da Marco Travaglio. Soltanto ai militanti di Greepeace, dopo la breve sortita di tre giorni fa dei precari universitari contro Profumo, peraltro subito cacciati in malo modo dal Limgotto, riesce un blitz negli stand di Rcs Libri e di Giunti per chiedere di attivare delle politiche della carta a deforestazione zero. Nemmeno Beppe Grillo fa la sua comparsa. Cos le voci dellaltra Italia, il Pae-
se degli esodati e degli ambientalisti, degli studenti senza futuro e dei cassintegrati, non giungono nei padiglioni pure assordanti di Librolandia, in cui persino i sindaci di centrosinistra, come Piero Fassino, sembrano pi attratti dai messaggi dei maestri Sufi e agli appuntamenti intitolati Cercando Ges, che registrano la loro presenza. La prima fiera senza Berlusconi, a lungo collante per proteste e prese di posizioni, si snocciola in una normalissima e collaudata rassegna di successo, con le voci dentro ben distanti da quelle di fuori. Non cambia il copione neppure la passeggiata di Roberto Saviano, atteso per oggi allAuditorium insieme a Fabio Fazio, che si ferma alla Fandango e alla Feltrinelli.
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DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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Internet Club
rimavera digitale per piccolissimi. In rete si discute su un buffo oggetto in policarbonato bianco che si chiama Story Beam (storybeam.net), viene dalla Corea ed stato lanciato lo scorso ottobre da un canale di televendita a 359 dollari con, pare, non disprezzabile successo. Bruttino da vedere, Story Beam un ibrido fra eBook e televisore: in sostanza un narratore di fiabe multimediale per genitori assonnati. Contiene infatti dalle 25 alle 100 storie per bambini, scelte fra i testi classici, raccontate in audio e video e con la
possibilit di programmarne lo spegnimento dopo quindici minuti. Il tutto, ci viene detto, per creare futuri lettori: magari funziona. Autunno digitale per smemorati. Se il futuro, come si sostiene, il tablet, il passato degli eReader esiste ed visitabile su museo.ebci.it. Il Museo nato nel 2009 al Salone del Libro di Torino grazie a Luca Calcinai, che espose in una vetrina dispositivi per la lettura di eBook ormai fuori produzione. Oggi il museo gestito dalleBook Club Italia e offre un database on line dove si scopre che i nonni degli attuali
lettori erano stati introdotti fin dagli anni Novanta: si chiamavano Data Discman o Incipit (rimasto un prototipo) o eBookMan o JetBook. Alcuni sono fuori produzione da un paio di anni, altri sono rimasti in vita per una manciata di mesi, altri ancora sono ambitissimi dai collezionisti: come l'Entourage Edge, il primo lettore al mondo con doppio display. Da consultare, magari tenendo a mente lantico monito: eram quod es; eris quod sum.
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Il romanzo
accade: la lotta tra uomo e animale si sta facendo via via pi cruenta. Crescendo la miseria, cresce lattivit dei bracconieri, che nel solo triennio 92-94, hanno sterminato un centinaio di esemplari, circa un quarto della popolazione regionale. Da qui listituzione dellIspettorato Tigre, i cui compiti, annota sapidamente Vaillant, ricordano quelli di una squadra narcotici: Le tigri assomigliano agli stupefacenti perch si vendono al grammo e al chilo, e perch aumentano di valore a seconda del grado di raffinatezza, della merce come del trafficante. Ma c anche qualche differenza, non proprio trascurabile: le tigri pesano poco meno di tre quintali; vanno a caccia di grosse prede, uomini compresi, da due milioni di anni; e sono dotate di memoria. Un insieme di fattori che le rende pericolose sia
per chi cerca di proteggerle sia per chi vuole trarne profitto. Gi, perch il compito di Trush non affatto facile: deve difendere la legge dello Stato (e dunque proteggere gli animali) da individui disperati e armati fino ai denti, pronti a tutto. Ma al contempo deve difendere anche la comunit umana dallassalto delle belve feroci. Come in questo caso, in cui si impone labbattimento della tigre assassina. Le pagine che raccontano la caccia sono drammatiche, emozionanti, di rara potenza visiva e sensoriale. E hanno il merito di farci conoscere da vicino lincontrastata regina della taiga: grande nuotatrice, capace di sopravvivere a temperature comprese tra i quarantacinque sotto
zero e i trentotto sopra, in grado di comparire e scomparire a piacimento (prima che tu la veda una volta, la tigre ti ha visto cento volte), costretta a cacciare in modo compulsivo, ininterrotto. Non certo difficile capire perch sia sempre stata circondata dal rispetto che si deve a una divinit. Quasi incarnasse un tab che non bisogna infrangere. E difatti: chi la uccide senza motivo, dicevano ai tempi di Dersu Uzala, deve essere a sua volta ucciso. Per contro, altrettanto diffusa la credenza secondo cui una tigre che ha divorato un essere umano ne ingloba lanima, accrescendo perci stesso la sua potenza. Vaillant si dimostra molto scettico verso le infinite leggende che impazzano in unarea di mondo dove la natura ha una forza cos strabordante. Ma proprio per questo tanto pi sorprendente la conclusione a cui giunge nella soluzione del caso Markov (dimenticavo: oltre a tutto il resto, questo libro, anche un giallo. Animalesco, ma comunque un giallo). Tutto porta a ritenere che lassassino non cercava un uomo qualsiasi di cui cibarsi. No, cercava proprio Markov. Voleva vendicarsi di lui, per qualche torto subito (cibo trafugato, ad esempio). A lasciare sbalorditi, oltre che sgomenti, la predisposizione di questo animale per quello che non si pu che definire pensiero astratto. La tigre dimostra una notevole rapidit nellassimilare nuovi dati (o prove, se volete), nel ricondurli a una fonte e a un movente e nel reagire di conseguenza. Pensiero astratto, vendetta. Mai avremmo pensato di dover affiancare questi termini al mondo animale. Lo vedete? E lulteriore controprova che lidea di avventura, scoperta, viaggio, non affatto finita.
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La storia semplice e straordinaria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che scelsero con determinazione da che parte stare, raccontata con le parole delle loro sorelle, Maria e Rita.
di Alberto Melis Piemme Pagg. 128, euro 10 CERA UNA VOCE
Cera una volta... Ma che cosa cera prima di quella volta?. Un viaggio poetico e splendidamente illustrato, a ritroso nel tempo, prima delluomo, della terra, delluniverso, alla ricerca di Dio.
di Alessandra Berardi, Alessandro Gottardo TopiPittori Pagg. 40, euro 20 IL FANTASTICO MONDO DI UGO. PICCOLO GENIO INCOMPRESO
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Ugo ha 12 anni, divertente, si crede un genio e non si arrende mai: non cede al bullismo della sorella maggiore o al menefreghismo delle compagne di scuola (tutte pi alte di lui).
di Sabine Zett Cult editore Pagg. 240, euro 12,90 FILASTROCCHE DI BENVENUTO
di Vronique Ovald
Ponte alle Grazie, trad. di Lorenza Pieri, pagg. 214, euro 15,90
La storia
Filastrocca per Alice che sia sempre allegra, curiosa, felice. Ti ricordo, faccio il bardo: scrivo rime per Leonardo. Da Alice a Yi, tante tenere e divertenti poesie di benvenuto sui nomi dei bambini.
di Chicco Gallus, Francesco Chiacchio, Pia Valentinis Mottajunior Pagg. 160, euro 8,50 IL VIAGGIO DI ULISSE. DA TROIA A ITACA
LA TIGRE
di John Vaillant
Einaudi Trad. di Duccio Sacchi Pagg. 400, euro 20
Da Troia a Itaca, passando per la Tracia, lisola delle Capre e lisola Eea, fino alle Colonne dErcole e ritorno, il racconto del viaggio di Ulisse in una mappa tutta da leggere.
di Sofia Gallo, Gek Tessaro EDT Giralangolo Euro 8,90
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LA LIBRERIA DELLARMADILLO
di Alberto Schiavone
Rizzoli, pagg. 202, euro 16
LEPAROLEDELLASCIENZA
CARLO ROVELLI
ravit il nome che si d al fatto che le cose pesanti cadono verso il basso. Abbiamo due straordinarie teorie che descrivono come funziona la gravit. Della prima, dovuta a Newton, ho gi parlato in queste brevi lezioni. La seconda dovuta ad Einstein. La teoria sulla gravit di Einstein si chiama relativit generale, e molti la considerano la pi bella fra le teorie della fisica. Non va confusa con laltra teoria della relativit sempre di Einstein, la relativit ristretta: quella che dice che nulla va pi veloce della luce e con la gravit non centra. Einstein ha costruito la relativit
LAUTORE
Carlo Rovelli un fisico teorico. Insegna a Marsiglia dove dirige il gruppo di ricerca in Gravit quantistica del centro di Luminy. Tra i suoi saggi Che cos la scienza (Mondadori)
BIBLIOGRAFIA
Einstein, "Il significato della relativit", (Newton Compton); Tullio Regge, Giulio Peruzzi, "Spazio, tempo e universo", (UTET)
generale proprio perch si reso conto che la grande teoria della gravitazione universale di Newton, per quanto prodigiosamente efficace, non poteva essere del tutto corretta, perch non era compatibile con la scoperta, fatta da lui stesso, che nulla corre pi della luce. Nella teoria di Newton, invece, tutto istantaneo: se il Sole si sposta, istantaneamente cambia lattrazione subita dalla Terra. Ben prima degli otto minuti che impiega la luce a viaggiare fra Sole e Terra. Lidea di Einstein per rimpiazzare la paludata teoria di Newton, davvero stupefacente: lidea che la gravit non sia una forza che tira gli oggetti, ma sia invece una sottile distorsione della forma dello spazio e del tempo. Se lancio in
alto una penna e questa ricade per effetto della gravit, quello che sta davvero succedendo che la penna continua a viaggiare diritta, ma lo spaziotempo intorno a noi un po curvo e ce la riporta indietro. Lo spa-
buchi neri (veri e propri buchi nello spaziotempo), lespansione delluniverso (lo spaziotempo che si stira), il Big Bang (lo stato iniziale estremamente compresso dello spaziotempo), le onde gravitazionali
{GRAVIT/2}
ziotempo un corpo elastico che si pu allungare, accorciare e storcere. E sorprendente che questidea cos bizzarra funzioni davvero. Ma ancora pi sorprendente il fatto che ne seguono conseguenze stranissime e inaspettate, e tutte queste conseguenze sono state poi pi o meno verificate: i (piccoli ondeggiamenti dello spaziotempo come increspature su un lago di montagna), eccetera. Sembrano deliri di un pazzo, ma sono fenomeni nel nostro mondo reale, previsti dalla teoria di Einstein e ripetutamente confermati dalle osservazioni. Il mondo pi strano e bello
di quanto non immaginassero i nostri nonni. Eppure anche questa teoria, pur nella sua bellezza e nonostante i nuovi abissi della realt che ci ha mostrato, incompleta. Einstein se nera reso conto subito, e aveva scritto che la teoria doveva ancora essere modificata per tenere conto di quanto la meccanica quantistica andava allora scoprendo sul mondo. Oggi, un secolo dopo, il problema ancora aperto: serve una teoria che incorpori ci che Einstein ha compreso, ma sia anche compatibile con la meccanica quantistica. Questa terza teoria della gravit, si chiamer gravit quantistica: non labbiamo ancora, ma siamo in parecchi intorno al pianeta che la stiamo cercando.
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la Repubblica la Repubblica
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R CULT
1
100 PUNTI 2
2
98 PUNTI 10
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NEW
ENTRY
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80 PUNTI 4
5
77 PUNTI 2
95 PUNTI 1
Il romanzo
LO SCRITTORE
Mondo e-book
SELZNICK
BRIAN
Il film di Scorsese tratto dal suo Hugo Cabret ha vinto cinque Oscar. Il nuovo libro ancora met scritto e met disegnato, parla di musei e ragazzi sordi Ho passato mesi e mesi a documentarmi, perch i lettori amano sapere che nella storia tutto vero
Non ancora, per fortuna (mi ha risposto, ridendo). Non dimenticare che appartengo al lato pi serioso degli Stati Uniti, e sono pur sempre un newyorkese. Quello che non mi dimentico che laltra volta volevi assaggiare a tutti i costi i bigoli con il rag dasino e lAmarone. E infatti questa volta ho chiesto di portarmi a Testaccio a mangiare i bucatini. Mi stai dicendo che, nonostante il film di Scorsese, non cambiato niente? Certo che cambiato! cambiato tutto, ma non le cose importanti: amo la vostra cucina, il vostro paese, e ogni volta che posso vengo qui a caccia di meraviglie. E a proposito... il secondo libro sempre il pi difficile? Lo . E per evitare confronti ho cercato di allontanarmi da Hugo cambiando radicalmente temi e atmosfere. Se l si parlava di cinema, qui si parla di sordit e musei, anzi: di un Museo, quello di Storia Naturale di New York. Non sono due temi un po rischiosi per un libro per ragazzi? Per serve un po di silenzio, per accorgersi delle cose. E di uno spazio protetto, per poterle capire. Ho anche scelto di raccontare due storie diverse, divise da un lungo arco temporale, e da una narrazione distinta. Una delle storie inizia qui, con i lupi, ed soltanto disegnata. La seconda, quella che io chiamo del fulmine, soltanto scritta. Almeno fino a quando, a tre quarti del libro, finalmente, si incontrano.... La prima storia inizia nel 1927... Esatto. E racconta per immagini della fuga di Rose, una bambina sordo-muta che si allontana dalla madre attrice, troppo invaghita dalle luci della ribalta, e si rifugia, guarda caso, in una vecchia libreria. E non c niente di autobiografico, in questo? Non in Rose, ma in Ben, che cinquantanni dopo viene assordato da un fulmine caduto troppo vicino, e poco dopo decide di scappare a New York per cercare informazioni sul suo vero padre. Ben porta sempre con s una scatola. Che cosa c dentro? Alcuni piccoli tesori per lui preziosissimi. Le cose devono essere in qualche modo protette e delimitate per essere salvate. Ci sono il suo ultimo dente da latte; un piccolo pezzo degli scacchi di plastica; un teschio duccello e un fossile chiamato stromatolite, che avr unimportanza fondamentale. Ma poi lui stesso si ritrover in una scatola pi grande, che il Museo di Scienze Naturali di New York, tra i diorami e i paesaggi ricostruiti, i lupi e i totem indiani, e nelle stanze pi misteriose, come quella del grande meteorite. E quando infine incontrer Rose, dovranno affrontare la scatola pi grande di tutte: Manhattan, e scoprire che la possono attraversare con pochi passi, grazie a un plastico che che si trova ancora oggi esposto in un museo dei Queens. Tutti luoghi reali, quindi? S. Ho passato molti mesi a cercare informazioni, le fotografie giuste da riprodurre nel libro, e ricostruire i luoghi come erano... Ma credo che sia particolarmente bello, per un lettore, sape-
PIERDOMENICO BACCALARIO
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COSE DA PAZZI
di Evelina Santangelo
Einaudi, pagg. 336, euro 21
Il saggio
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LA CLASSIFICA
E-BOOK
1 2 3 4 5
COLLINS
Hunger Games
MONDADORI
6.99 ROLLINS
PUNTI 100
Il teschio sacro
NORD
1,99 DE LUCA
PUNTI 44
Aiuto
FELTRINELLI
0,99 AMMANITI
PUNTI 25
Il momento delicato
EINAUDI
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9,99 MOSCA
PUNTI 19
di Franois Jullien
Il Mulino, trad. di B. Piccioli Fioroni, A. De Michele, pagg. 184, euro 18
4,99
PUNTI 16
scir il 22 maggio in Italia il romanzo La stanza delle Meraviglie, di Brian Selznick (Mondadori). Dalla sua opera precedente, Le straordinarie invenzioni di Hugo Cabret, Martin Scorsese ha tratto il film che ha vinto cinque premi Oscar. E, come gi per Hugo, anche questo un volume importante, costruito grazie a una continua alternanza di testi e immagini, che si devono leggere e sfogliare con ritmi e pause ben definiti. un modo di raccontare storie del tutto particolare, che ha reso Brian lautore di fama planetaria che oggi: uno stile che nessun altro ha mai nemmeno provato a imitare. Anche perch, per poterlo fare, bisogna essere al contempo buoni scrittori, buoni disegnatori e ottimi registi. Brian confeziona libri che non potrebbero essere apprezzati allo stesso modo in una loro edizione elettronica: servono le pagine. Incontrandolo a Roma qualche tempo fa, in occasione della Prima del film, ho ritrovato lo stesso gentilissimo e intraprendente ragazzo che avevo conosciuto in occasione del suo precedente viaggio in Italia. Con qualche differenza. Non ho mai visto un paio di scarpe tanto lucide. Sei ormai diventato una star hollywoodiana?
la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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NEW
ENTRY
NEW
Feltrinelli 11
pagg. 88
8
39 PUNTI 4
Einaudi 15
pagg. 162
9
NEW
ENTRY
10
35 PUNTI 7
Feltrinelli 10
pagg. 94
ENTRY
75 PUNTI 1
49 PUNTI 1
36 PUNTI 1
La storia
DISEGNO DI RICCARDO MANNELLI
LE CLASSIFICHE
NARRATIVA ITALIANA SAGGISTICA
TASCABILI
1 2 3
GRAMELLINI
1
PUNTI 98
PANSA
Tipi sinistri
RIZZOLI
1
PUNTI 27
CARRISI
19,50
11,60
PUNTI 18
Lonie
SPERLING & KUPFER
2
PUNTI 95
MANCUSO
Obbedienza e libert
FAZI
2
PUNTI 21
HILL
Un regalo da Tiffany
NEWTON COMPTON
19,90 ERVAS
15
5,90
PUNTI 16
ROMITI-MADRON
CAMERON
17
PUNTI 80
14,90
PUNTI 15
10
PUNTI 16
4 5 6 7 8
AMMANITI
Il momento delicato
EINAUDI
4
PUNTI 77
DANDINI
4
PUNTI 14
GIBBINS
Il Vangelo proibito
NEWTON COMPTON
17,50 DE LUCA
14,50
5,90
PUNTI 16
5
PUNTI 49
GIORDANO
Spudorati
MONDADORI
5
PUNTI 11
GATELY
Le ragazze di Kabul
NEWTON COMPTON
11 LIGABUE
18
5,90
PUNTI 15
6 7
HRITIER
6
PUNTI 10
FIORETTI
15 BARICCO
PUNTI 39
6 GALLINO-BORGNA
5,90
PUNTI 14
7 8 9
SPARKS
10 PAOLINI
PUNTI 35
12
PUNTI 8
12,90 GRAMELLINI
PUNTI 13
8 9
GRASSO
Liberi tutti
SPERLING & KUPFER
12
PUNTI 28
15 AVEY-BROOMBY
PUNTI 7
11 DAVENIA
PUNTI 11
9 10
CAMILLERI
Dentro il labirinto
SKIRA
15 CARLOTTO
PUNTI 28
9,90
PUNTI 6
Respiro corto
EINAUDI
13
PUNTI 9
17
RIZZOLI
10
PUNTI 6
SIMENON
Maigret e linformatore
ADELPHI
15
NARRATIVA STRANIERA
VARIA
10
PUNTI 9
1 2 3 4
MARTIN
I fuochi di Valyria
MONDADORI
1
PUNTI 75
DEL PIERO-CROSETTI
RAGAZZI
Giochiamo ancora
MONDADORI
1 2 3 4 5
COLLINS
Hunger Games
MONDADORI
19 MCNAMARA
15,90
PUNTI 100
Colazione da Darcy
NEWTON COMPTON
2
PUNTI 23
DUKAN
14,90 COLLINS
PUNTI 36
di Brian Selznick
Mondadori Traduzione di Giuseppe Iacobaci Pagg. 656, euro 16
re che nella storia praticamente tutto vero. Anche la libreria Kincaid, dove i due protagonisti, a distanza di cinquantanni, si incontrano? Questo non te lo posso dire. Ma sappi che ho scelto ogni cosa perch avesse un significato preciso. Anche lanno in cui si svolge la storia di Ben, il 1977, quello in cui a New York si verific davvero un grande black-out, e la citt rimase improvvisamente senza luci, sotto al cielo stellato. Ma certo, mi sono detto, salutandolo. Nel 1977 Brian aveva undici anni, esattamente come il protagonista del libro, e la New York che ci descrive ha quindi la dolce melanconia dei suoi ricordi. Che Brian ha poi minuziosamente confezionato in una nuova scatola delle meraviglie, con pareti di carta e finestre dinchiostro.
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La ragazza di fuoco
MONDADORI
9,90 STEDMAN
19,90
PUNTI 32
3
PUNTI 20
GUCCINI
17 RIORDAN
PUNTI 15
17,60 GOODMAN
10
PUNTI 31
Lo scontro finale
MONDADORI
4 5 6 7
AA.VV.
17 DE SAINT-EXUPRY
PUNTI 14
Il piccolo principe
BOMPIANI
9,90
PUNTI 19
16,90
PUNTI 30
5 6 7 8 9 10
DUKAN
7,90 KINNEY
PUNTI 13
ZAFN
La dieta Dukan
SPERLING & KUPFER
21 NMIROVSKY
PUNTI 18
16
PUNTI 26
VERDONE
I fal dallautunno
ADELPHI
12
PUNTI 12
PUNTI 11
18 VIGGERS
PUNTI 15
18 CARESSA
6 7 8
DACHILLE
4,90
PUNTI 9
DACHILLE
9,90 ADRIAN
PUNTI 14
17
PUNTI 10
Il bacio di fuoco
LEGGEREDITORE
8
PUNTI 14
3,90 KINNEY
PUNTI 8
BYRNE
The Secret
MACRO EDIZIONI
10 RILEY
18,60
PUNTI 9
12
PUNTI 6
9
PUNTI 14
GROM-MARTINETTI
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STILTON
Missione Flamenco
PIEMME
9,90
17,50
PUNTI 9
15,50
GIUNTI
PUNTI 6
NAIR
16,60
PUNTI 13
16,90
5,90
PUNTI 6
la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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R CULT
MILANO TORINO MATERA FIRENZE
DA VEDERE IN ITALIA
La citt conserva il nucleo pi cospicuo al mondo di opere del Bramantino. La mostra si articola nelle sale che ospitano gi lavori dellartista lombardo del Rinascimento: la Sala del Tesoro dove domina lArgo, il grande affresco del 1490, e la Sala della Balla con gli arazzi Trivulzio.
Bramantino a Milano Castello Sforzesco Dal 16 maggio
Disegnare, disegnare, ridisegnare il pensiero immagine che cammina. Questo il titolo dellimportante retrospettiva che raccoglie opere storiche e recenti dellartista, attiva dalla seconda met degli anni 60: disegni, sculture, tessiture e oggetti dal carattere intimo e visionario.
Marisa Merz Fondazione Merz Dal 16 maggio
Melotti nel ritratto degli amici. La mostra che presenta un centinaio tra sculture, disegni, ceramiche, opere grafiche e documenti, ripercorre lopera del grande scultore attraverso le collezioni di quattro amici: Vanni Scheiwiller, Giuseppe Appella, Toti Scialoja e sua moglie Gabriella Drudi.
Fausto Melotti MUSMA Fino al 7 luglio
Nelle storiche sale esposte quaranta opere di trentadue artisti contemporanei, da Bacon a Struth. Il percorso coinvolge gli spazi della collezione ma anche la Tribuna del David, la Galleria dei Prigioni, la Gipsoteca, la Sala del Colosso per evidenziare il rapporto tra presente e passato.
Arte torna arte Galleria dellAccademia Fino al 4 novembre
Roma
FISCHER
URS
Lanarchia della scultura tra rifiuti, donne nude e statue che si sciolgono
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Catanzaro
M
LINSTALLAZIONE
Sopra, Cappillon. A destra, una foto dellinstallazione Madame Fisscher a Palazzo Grassi
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VENEZIA adame Fisscher cest moi! sembra affermare, con una sottintesa citazione di Flaubert, Urs Fischer nella sua mostra personale dal titolo Madame Fisscher a cura di Caroline Bourgeois, a Palazzo Grassi di Venezia fino al 15 luglio. Lartista svizzero espone trenta opere, a partire dagli anni 90, accompagnate da alcune inedite. Da casalinga inquieta, non sembra imbarazzato dallautorit del luogo e dalle attese del pubblico. Rovescia al pianterreno uno spaccato del suo quotidiano (una sintesi del suo studio londinese)edisseminaaltreopere lungo tutto il primo piano tra viti giganti che proiettano minacciose ombre solide e intrecciate con le immagini di Blanchet e Boiler, un kamasutra iconografico con due volti di una grande diva degli anni Sessanta.
Con estrema disciplina Fischer sembra applicare il metodo del caso intelligente, dimenticare ogni controllo ed anarchicamente arredare lo spazio del museo con un disordine precostituito ad arte. Sbucano educate quantitative di spazzatura, traboccanti dalla finestra, tentativi di sculture, materiali accatastati e una buona quantit di mozziconi. Una felice dispersione regna tra i rispettabili spazi del Palazzo Grassi ed una irrefrenabile vitalit anticoncettuale governa ogni parte dellesposizione. Fischer capovolge il senso del ready madedi Duchamp elimina ogni metafisica del quotidiano, estraniato dal suo contesto quotidianoespostatonellospazioaltro della mostra. Trionfa in tal modo la tautologia, dove loggetto non il doppio di nulla, semplicemente la presenza materiale di se stesso, la propria insi-
gnificanza, secondo il dettato Fluxus. Che in quanto tale galleggia sul pavimento e spunta dalle pareti nella forma improvvisa di mani o anche, annullando ogni legge di gravit, dal soffitto. Sono gli Holes (2006) bocche, ani e membri in poliuretano appesi al soffitto,traDeDominiciseCattelan. Ma Fischer non vuole spaventare il pubblico. Anzi. Se a pianterreno ha inscatolato una tranche de vie, un disordinato spaccato del suo studio londinese, al primo piano ricostruisce anche una allegra aura domestica: un gatto su una lavatrice minacciato da unoca e il posteriore di un cane di peluche che scodinzola in un angolo. Insomma, lartista sembra voler semplicemente potenziare il quotidiano evitando ogni estetizzazione, come nel caso di Case di paneo i Neoncostruiti con un cetriolo o una carota, contro la ve-
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DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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DA VEDERE IN EUROPA
BASILEA
LIONE
GRAZ
LONDRA
Koons ama coniugare cultura alta e popolare, portando loggetto a una continua evoluzione. La sua prima mostra in Svizzera propone 50 lavori, appartenenti a tre gruppi, che documentano le tappe della sua evoluzione: The New del 198087, Banality del 1988 e Celebration del 1994.
Jeff Koons Fondation Beyeler Da oggi
Il viaggio in Egitto del 1865 cambier la vita di Guimet: affascinato dalle religioni orientali, fonder un museo nella sua citt, Lione, e poi a Parigi. La mostra documenta la passione per le antichit egiziane di questo collezionista atipico, attraverso i reperti raccolti in mezzo secolo.
mile Guimet e lEgitto Antico Muse des Beaux Arts Fino al 2 luglio
La mostra invita a riflettere sul modernismo radicale, a proposito del passaggio dalla rappresentazione alla realt, attraverso la proposta di 400 opere conservate nelle raccolte museali. Largomento viene esaminato in dieci sezioni che mettono a confronto lavori dall800 ad oggi.
Modernismo. Suicidio dellarte? Neue Galerie Fino al 2 settembre
In occasione del Diamond Jubilee di Elisabetta II una esposizione raccoglie oltre 60 ritratti importanti, eseguiti durante i sessantanni del suo regno. Tra questi, da segnalare i lavori di Cecil Beaton, Dorothy Wilding, Pietro Annigoni, Andy Warhol, Annie Leibovitz, Lucian Freud, Thomas Struth e Gerhard Richter.
La regina. Arte e immagine National Portrait Gallery Dal 17 maggio
IL VIDEO
Unimmagine da Emergence di Bill Viola
con immagini molto rallentate, non hanno quasi colonna sonora e durano dai 6 ai 60 minuti, per un tempo totale di visita di oltre tre ore e mezzo. Faticosa ma emo-
trinizzazionedella pop-art. Questa carnale ricostruzione delluniversopersonalevieneattraversato dalla presenza viva di una modella nuda che silenziosamente si sposta tra gli spazi della mostra, quasi una sorta di offerta ostentata o semplicemente una sorta di dono per lo sguardo. La bellezza, come diceva Stendhal, una promessa di felicit. Fischer dunque sembra affermare la vitalit dellarte, un ottimistico massaggio al muscolo atrofizzato della sensibilit collettiva, narcotizzato dalla civilt dellimmagine e dalla telematica in unepoca di grande crisi politica, economica e sociale. Il tempo nella mostra met dellopera: la scultura in cera (autoritratto dellartista) si liquefa lentamente come una grande candela sotto i nostri occhi. Un segno di vita comunque.
Fischer promuove un divenire della contemplazione e luoghi d'appuntamento che si fanno sempre pi mimetizzati nello spazio del piccolo svago. Contro la morte vaporizzata del pubblico dell'arte, bersaglio e vettore di molte offerte mediatiche. Ad esempio la navigazione in Internet sviluppa un'anoressia dell'arte, una smaterializzazione dell'opera che sembra eliminare ogni nostalgia per il museo, luogo di esercizio istituzionale per gli artisti ad una continua coazione al nuovo. Fischer smentisce tutto questo esibendo anche banali parallelepipedi di specchio con oggetti sopra serigrafati visti da varie posizioni, una semplice banconota o un accendino a forma di donna fortemente sexy. Fa suo il pensiero di Blaise Pascal: Non si dica che non ho detto nulla di nuovo. Nuova la
disposizione della materia. Ora che la tecnologia pi evoluta, come una droga sintetica, ha creato prodotti ibridi in grado di assorbire le pi provocatorie sperimentazioni delle avanguardie, scremate di ogni utopia e virtualit conoscitiva. Nella mostra di Palazzo Grassi lo spettatore a questo punto sollecitato a smettere il ruolo di cadaverico voyeur a distanza raffinata: che da molle amateur finalmente si faccia deuteroprotagonista dell'evento. Fino ad acquistare una sorta di iperidentit, specchio di drastico e nuovo millennio segnato dal desiderio di attiva partecipazione. Perci Urs Fischer decide di trattarlo come gente simpatica in un dolce naufragar che a noi tanto caro. Naufragar da camera. Da collezionare comunque.
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zionante. Apre il percorso Emergence, una sacra rappresentazione ispirata a un affresco di Masolino da Panicale (il Cristo in Piet di Empoli): due pie donne sorreggono il corpo di un uomo che emerge da un sepolcro pieno dacqua, simbolo di rinascita (la Resurrezione). Lacqua ritorna nel dittico Ablutions, dove un uomo e una donna si lavano le mani con acqua di fonte. E in The sleepers, sette barili pieni dacqua, disposti in una stanza buia, dove sono immersi televisori che riflettono le figure di uomini, donne e bambini che dormono e sognano. In The darker side of the dawn una telecamera fissa riprende una maestosa quercia dal tramonto allalba, al tramonto successivo: un albero della vita che ha la potenza di un frame di Terrence Malick e la magia di un quadro di Magritte. In Passage into night un uomo cammina nel deserto: per effetto del caldo torrido la figura si dissolve, tra allucinazione e miraggio. Nel Nantes Tryptictre schermi disposti come unantica pala daltare proiettano a sinistra una giovane donna durante il parto, al centro una misteriosa figura sospesa nellacqua, a destra unanziana, la madre dellartista, morente in un letto di ospedale. Sono 29 minuti di immagini anche crude, ma avvolte da una tenerezza infinita.
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la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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R CULT
LA LE TTU RA
Lo scrittore indiano racconta
Lautore
AMITAV GHOSH
Nato a Calcutta nel 1956, considerato tra i pi grandi autori indiani di lingua inglese. Neri Pozza ha pubblicato Mare di papaveri e Il fiume delloppio. Ieri Ghosh era al Salone di Torino
GHOSH
AMITAV
stione, i blog non possono sperare di competere quanto a sveltezza e tempestivit. N possono competere con Facebook e Twitter come forum di discussione. Inoltre i troll di Internet hanno parecchio contribuito a fare dello spazio commenti un lusso che solo i siti web economicamente solidi possono permettersi. Questi cambiamenti hanno avuto un effetto selettivo nella blogosfera. Alcuni siti conosciutissimi hanno chiuso. Tra essi Sepia Mutiny (sepiamutiny.com), un sito estremamente popolare, specializzato in Asia meridionale. Ai primi di questanno, il sito ha lasciato di stucco i suoi utenti con il seguente annuncio: Dopo approfondite riflessioni, abbiamo deciso di mandare in pensione Sepia Mutiny e sospendere i nuovi post dal 1 aprile 2012, a quasi otto anni dal nostro esordio, nellagosto 2004. (...) Sebbene continuiamo ad amare il nostro lavoro con SM, la blogosfera si parecchio evoluta rispetto a quando abbiamo cominciato (...). Gran parte degli scambi che un tempo avvenivano nei blog, adesso avvengono sui vostri account Facebook e Twitter. Cercare di contrastare tale tendenza una causa persa. Una tendenza in cui cerano tuttavia altri elementi. Non si potrebbe dire, per esempio, che fu in qualche modo la pressione dellurgenza a rendere stentata la vita dei blog? Perch solo dopo aver accantonato lurgenza i blogger co-
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DOMENICA 13 MAGGIO 2012
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minciarono a prestare pi attenzione a ci che fa del blog un particolare tipo di manufatto, un oggetto che viene forgiato con cura prima di metterlo in mostra. E proprio questo laspetto pi entusiasmante del blog: non la sua immediatezza, bens il fatto che offre la possibilit di tornare a una forma pi antica di rappresentazione, che permette di accostare senza soluzione di continuit parole e pittura o disegni, immagini e testo. Quando pensiamo alla tecnologia della stampa a caratteri mobili, lo facciamo con spirito di gratitudine, ed giusto che sia cos. Ma, pur con tutti i suoi pregi, la stampa responsabile anche dellaccentuarsi della linea di demarcazione fra parole e immagini. Prima dellinvenzione della stampa, parole e immagini erano di solito strettamente connesse, non importa se su carta o papiro, su pergamena o corteccia. I manoscritti miniati univano lettere e immagini in modo che si potenziassero a vicenda. Lefficacia di tale connubio era tale che anche dopo linvenzione della stampa si fecero grandi sforzi per ricreare laspetto delle forme precedenti di libro. Non solo i caratteri imitavano la calligrafia, ma molti libri continuarono ad essere dipinti a mano. I libri miniati erano per terribilmente costosi, e ben presto i clich divennero lo strumento principale per riprodurre immagini su libri a stampa. Ma la preoccupazione per i costi prevalse anche sulle potenzialit dei clich, e in breve tempo si rinunci a una delle qualit pi vitali dellimmagine il colore. La stampa divenne adulta in unEuropa sconvolta dal fervore puritano e dal fanatismo iconoclasta, e un sentimento di ostilit verso le immagini forse una componente del suo patrimonio genetico. Ciononostante, per parecchi secoli le immagini serbarono un ruolo centrale nella stampa. Fino agli inizi del XX secolo, la presenza di tavole fuori testo era considerata un pregio. Fu la produzione industriale a rovesciare i criteri con cui si erano fino a quel momento giudicati i libri. Laccessibilit divenne il nuovo criterio per stabilire lattrattiva di un libro: si cominci a considerare stravagante e inutile, perfino frivolo, tutto ci che aumentava i costi di produzione. Con ci confermando i pregiudizi dei puritani che avevano sempre guardato con sospetto alla commistione di immagini e testo. A met del XX secolo il trionfo del testo era completo. Per Dickens era normale che in un romanzo si includessero immagini, non cos per Joyce o per Hemingway. Arte e Letteratura presero strade separate e si fin per considerare pericoloso ogni scambio fra le due. Un tipo di rapporto riassunto alla perfezione dalla parola
preferita dai media per le immagini: illustrazioni. Quanto suona diversa la connotazione del termine illumination, miniatura. utile riflettere su quanto fossero profondi e potenti questi pregiudizi. Quando ero ragazzo i fumetti erano visti come una debolezza che impediva alla mente di svilupparsi appieno. Si poteva essere puniti se scoperti a leggerli. Ci perch si pensava che una mente abituata al figurativo sarebbe stata meno capace di vedersela con idee difficili o astratte. E perch mai? I matematici non si affidano forse a simboli e figure? I dipinti di Caravaggio, o i bassorilievi di Angkor Wat, non vanno forse letti con modalit che richiedono ragionamenti approfonditi? Il trionfo del testo fu totale ma di breve durata. Internet avrebbe assestato il colpo mortale al puritanesimo della Parola. A differenza dei suoi antenati, neppure il pi fanatico wahhabita pu oggi sperare di purificare il suo mondo dalle immagini e liconografia. Per me, lattrattiva pi immediata del blog sta nella sua ospitalit per le immagini. Ho uninveterata passione per le istantanee e nel corso degli anni ne ho accumulato unenorme quantit. Ma per nessuna ragione mi definirei un fotografo le mie foto sono nel migliore dei casi delle buone foto e di solito molto meno. Ma spesso, mentre scatto fotografie, prendo anche appunti. Di per s, n le une n gli altri hanno particolare valore, ma messi insieme si rafforzano. Assemblarli un modo di conoscere il mondo un modo che mi viene naturale. A parte il blog, non esiste altro medium in cui sarebbe possibile la loro pubblicazione. Stamparli insieme avrebbe costi proibitivi. A parte ci, lesperienza di girare una pagina o scorrere uno schermo non la stessa. Anzi, quel che fa del blog una forma a s proprio la sua resistenza alla stampa. La versione a stampa di questo articolo, per esempio, avr un contenuto considerevolmente inferiore a quello del post che apparir nel blog del mio sito web. E questo perch la versione a stampa non sar corredata di immagini. Ci implica che il significato delle due versioni sar diverso? La risposta s, almeno nel senso che la forza dellargomentazione non sar la medesima. Solo un fanatico del logocentrismo potrebbe sostenere il contrario. I blog indipendenti sono diversi anche da Facebook, MySpace e altre pagine ospiti. Queste pagine utilizzano modelli grafici forniti dalle grandi compagnie, pesantemente condizionati da funzioni di utilit commerciale e sociale. Un blog invece forgiato assai di pi dai gusti di chi lo tiene. Venuta meno la pressione del Qui-e-Ora, an-
che una delle poche forme virtuali ormai priva di scopi eminentemente pratici. Se il blog, come forma, ha un vero predecessore, il rotolo dipinto cinese. Non solo locchio segue il contenuto in modo analogo, ma anche i rotoli dipinti servivano come documentazione, racconto, comunicato, eccetera. Nei rotoli dipinti cera perfino lequivalente dello spazio commenti, dove nel corso dei secoli venivano aggiunte interpolazioni e sigilli. Ma soprattutto, i rotoli dipinti costituiscono quello che forse lesempio pi squisito di abbinamento testo e immagine che sia mai stato creato. Hanno stabilito lo standard al quale i blog devono aspirare. Nulla di ci che ho detto intende negare o diminuire la forza dei media cartacei. Il processo di pubblicazione consiste nella collaborazione tra gli autori e molte altre persone: editor, agenti, grafici, iconografi, correttori di bozze e cos via. Ognuna di queste persone aggiunge qualcosa e proprio per questo i lavori finiti sono, senza dubbio, assai migliori. un processo che migliora enormemente la qualit, il valore e il significato dei libri. Ecco perch le istituzioni della stampa non spariranno: sono insostituibili. E i libri non sono i soli beneficiari del processo di pubblicazione: anche gli autori ne traggono grande vantaggio. Collaborando con redattori, traduttori, agenti, factchecker, correttori di bozze, ho beneficiato di una continua educazione che durata per decenni, e senza la quale il mio blog non sarebbe stato possibile. Ma detto tutto ci, devo ammettere che uno degli aspetti pi divertenti del blogging che non ha bisogno di intermediari. una forma di espressione che non richiede n ragione n ricompensa, n pubblico n causa e come tale quanto di pi puro e piacevole si possa immaginare. Avendo sperimentato questa libert, trovo che sia diventato pi difficile scrivere per quotidiani e periodici. Trattare con il direttore di un giornale, anche con il pi comprensivo e accomodante, comunque pi complicato che aver che fare con se stessi. Lintervallo di tempo fra scrivere e pubblicare, anche se solo questione di un giorno o due, sembra lunghissimo rispetto al piacere di postare un pezzo nel giro di pochi minuti dopo averlo scritto e editato. Ma non solo questo: nulla nel tenere un blog sorprendente quanto il puro piacere di farlo. Amitav Ghosh 2012 (Traduzione di Anna Nadotti)
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