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Pitagora
“Il filosofo greco Pitagora fu il primo che riuscì a stabilire delle relazioni oggettive
tra la musica e la matematica e, attraverso i numeri, a vincolare i suoni prodotti
dall’uomo con relazioni astronomiche tra la Terra, il sole e la luna.
Gli accordi musicali che corrispondono a proporzioni numeriche semplici
suggeriscono la nozione di un’armonia del cosmo come totalità. Pitagora,
nel proporre l’esistenza della “musica delle sfere”, concepì l’universo come
un’immensa sinfonia, e il Creatore come colui che lo fa pulsare nella genesi
della natura”. (1)
La teoria di Pitagora relativa alla metafisica del numero prevede anche che esso
sia la sostanza di tutte le cose. E poiché l’ordine misurabile costituisce la loro
sostanza tutte le opposizioni vanno ricondotte ad opposizioni tra numeri pari ed
impari. Ma la lotta tra gli opposti secondo Pitagora è conciliata dal principio
d’armonia che costituisce il significato ultimo di tutte le cose.
6 La Teoria di “Superstringa”
L’universo che “i fisici di superstringa” propongono oggi si collega alla
visione che ne avevano i Greci. È un universo geometrico, con tutta
l’armonia dell’universo di Pitagora. È un universo in cui l’armonia ritorna
come essenza fisica. Forse è questo antico ed etereo concetto greco che
rende così fascinoso il cosmo che ci propone quella nutrita comunità
scientifica che è convinta di aver afferrato la “teoria del tutto”, la teoria
finale della fisica. (13)
Nel secolo appena concluso la fisica teorica è stata caratterizzata da due
grandi teorie. Una, la relatività generale, che descrive il comportamento
dell’universo a grande scala. L’altra, la meccanica quantistica, che descrive
il comportamento dell’universo a livello microscopico. Entrambe sono
teorie molto precise e che ambiscono a definirsi teorie generali e, quindi,
“ultime”. Eppure la relatività generale e la meccanica dei quanti risultano,
tra loro, incompatibili. In oltre 75 anni ogni tentativo di conciliarle è
naufragato. Forse la realtà sfugge a ogni possibilità di essere descritta in
modo unitario e quindi dobbiamo rassegnarci a visioni frammentate del
mondo?
La gran parte dei fisici teorici non è disposta a rinunciare a una visione
unitaria e coerente dell’universo, anzi del cosmo: il “tutto armoniosamente
ordinato” degli antichi Greci. Ed è per questo che, malgrado le frustrazioni
di uno sforzo enorme tanto prolungato quanto finora vano, si è ancora alla
ricerca della teoria unica, della “teoria del tutto”. I “fisici di superstringa”
sono convinti di avere finalmente intrapreso la strada giusta, dopo decenni
di sforzi alla ricerca della teoria in grado di unificare la fisica, grazie a due
svolte decisive realizzate, rispettivamente, nel 1968 e nel 1995. (14)
La prima è legata all’ idea dei fisici teorici che la realtà ultima del mondo
non sia costituita da particelle puntiformi, ma da stringhe, da piccole corde
che si estendono nello spazio a una dimensione. Le stringhe sarebbero fili
sottilissimi privi di spessore che vibrano nello spazio-tempo producendo
quelle che noi percepiamo come particelle. Possono essere aperte in fondo,
o chiuse come un anello..
Figura 10: La ricostruzione delle onde armoniche prodotte dal Big Bang, a
cura del gruppo BOOMERanG
NOTE CAPITOLO 4
(1) R. TORO, Biodanza (a cura di Eliane Matuk),ed. Red, Como, 2000
(2) (N. ABBAGNANO, Storia della filosofia, vol I, Utet, Torino, 1969
(3) GIAMBLICO, La vita pitagorica, Rizzoli, Milano , 1991 (I classici della
BUR)
(4) Angelo Raffaele Sodano e Giuseppe Girgenti, Porfirio - Vita di Pitagora,
Rusconi, Milano, 1998
(5) CAPPARELLI VINCENZO, Il messaggio di Pitagora (2 voll.), Ed.
Mediterranee, 1990
(6) CAPPARELLI VINCENZO, La Sapienza di Pitagora (2 voll.), Cedam,
Padova,1941
(7) JOHANNES KEPLER, Harmonices Mundi Libri V, Linz, 1619, p. 212
S. LEONI, Le armonie del mondo , ECIG, Genova, 1988
(8) N. FABBRI, Kepler: Il cosmo armonico e la musica ,in NUNCIUS, Annali
di Storia della Scienza,2001/1,Anno XVI, 2001, fasc.
(9) E. CASSIRER, Storia della filosofia moderna , Einaudi, Torino, 1952
E. ZOLLA, I mistici , Garzanti, Milano, 1963
F. BARONE (a cura di), Opere di Copernico, Einaudi, Torino 1979
T. KUHN, La rivoluzione copernicana, Einaudi, Torino, 1972
P. GOZZA (a cura di) La musica nella rivoluzione scientifica del Seicento,
Il Mulino, Bologna, 1989
(10): ISAAC NEWTON, Philosophiae naturalis Principia mathematica, editio
secunda, Cantabrigiae, [Cambridge University], 1713 [prima edizione
1687]
NICCOLO’ GUICCIARDINI, Newton: un filosofo della natura e il
sistema del mondo, edito nella collana “I grandi della scienza” anno 1, n. 2
da Le Scienze, Milano, aprile 1998
(11): "The Planets" opus 32 by Gustav Holst (1874-1934) performed by André
Previn and the Royal Philharmonic Orchestra; Telarc CD-80133
(12): MITCHELL, J. C., From Kneller Hall to Hammersmith: The Band
Works of Gustav Holst, «Alta Musica», vol. 11, Tutzing, Hans Schneider,
1990
BURTON ANTHONY, I pianeti di Gustav Holst, ASTROL. E ARTE,
84,1991
(13): J. Schwarz, ed., "Superstrings - The first 15 years of Superstring Theory"
Raccolta di articoli (World Scientific, 1985), Vols. I and II
(14): M.J. Duff, La teoria un tempo chiamata "delle corde", Le Scienze,
n.358 giugno 1998
(15): M. Green, J. Schwarz, E. Witten, "Superstring Theory" (Cambridge
Monographs in Mathematical Physics, 1987), Vols. I, II.
(16) Brian Greene, L'universo elegante. Superstringhe, dimensioni nascoste
e la ricerca della teoria ultima, Einaudi, Torino, 1999
(17): http://quotidiano.monrif.net/art/2001/04/29/2104676
http://www.enel.it/it/enel/magazine/boiler/
boiler40/html/articoli/Paltrinieri-Boomerang.asp
(18): http://www.astro.caltech.edu/~lgg/boom/pro.html