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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi

Dati EPO e UAMI

In collaborazione con

CONSORZIO PER LINNOVAZIONE TECNOLOGICA

OSSERVATORI E RAPPORTI

Dintec

Qual il profilo tecnologico del nostro Paese nel contesto internazionale? Come si distribuiscono le nostre tecnologie per prodotto e area geografica? Quali sono i punti di forza e i punti di debolezza? Quali sono le tecnologie emergenti? A queste e altre domande prova a rispondere il presente Osservatorio brevetti e marchi, che prende in considerazione le domande di brevetto italiane presentate allEPO (European Patent Office) e le domande di registrazione di marchi comunitari depositate presso lOAMI (Office for the Harmonization of Internal Market) nel periodo 1999-2006. Si tratta di migliaia di documenti analizzati in base a diversi parametri, ma principalmente in base alle caratteristiche del richiedente e alla sua provenienza. Da questa indagine emergono molte informazioni, dalle tecnologie a supporto dei settori emergenti o in espansione a quelle riferibili ai settori in crisi o in fase di stallo, dalle specializzazioni produttive delle diverse macroaree italiane allimportanza attribuita dalle nostre imprese agli asset immateriali nei diversi settori. Un continuo e puntuale confronto con quei Paesi europei ed extraeuropei, che sono i nostri principali competitori sui mercati internazionali, contribuisce a far meglio comprendere la situazione italiana. Il panorama completato da un approfondimento sui riflessi dellinnovazione formalizzata in brevetti e marchi sulle performance delle medie imprese italiane.

Osservatori e rapporti

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Dati EPO e UAMI

In collaborazione con Dintec

Il presente rapporto stato realizzato da Unioncamere e Dintec Consorzio per lInnovazione Tecnologica con il coordinamento di Claudio Gagliardi e Manfredo Golfieri. Il gruppo di ricerca composto da: Sonia Carbone, Fabiola Di Girolamo, Domenico Mauriello, Orazio Olivieri, Alessandro Piras, Stefano Scaccabarozzi, Gabriele Tudini. Si ringraziano i seguenti autori per il loro contributo: Roberto Cecchini (European Patent Office) Antonio Girardi (Centro Produttivit Veneto) Elisa Toniolo (Treviso Tecnologia)

Editore: Retecamere Scrl, Roma

2008 Retecamere Scrl, Roma


Finito di stampare nel mese di novembre 2008 dalla tipografia ProstampaSud Srl - Roma ISBN 978-88-6077-067-7 Lutilizzo delle informazioni contenute nel presente volume consentito solo su autorizzazione delleditore

Sommario

INTRODUZIONE PREMESSA Struttura del rapporto SEZIONE 1. Domande di brevetto EPO 1.1 Posizionamento del sistema italiano nel contesto del G9 1.2 Panorama nazionale 1.3 Profilo tecnologico dellItalia 1.4 Profilo tecnologico per macroarea geografica SEZIONE 2. Domande di marchio comunitario 2.1 Posizionamento del sistema italiano nel contesto del G9 2.2 Panorama nazionale 2.3 Distribuzione delle classi di prodotti e servizi SEZIONE 3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane 3.1 Considerazioni generali 3.2 Profilo tecnologico Specializzazione delle medie imprese Focus su Nord-Ovest Focus su Nord-Est Focus su Centro Focus su Sud ed Isole Tecnologie a forte crescita Tecnologie in declino

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3.3 Domande di brevetto EPO Dati generali Dati per area geografica Dati per provincia Indice di specializzazione tecnologica Mappa tecnologica delle medie imprese 3.4 Domande di marchio comunitario Dati generali Dati per area geografica Dati per provincia Distribuzione per classe di prodotto 3.5 Distribuzione delle medie imprese per settore manifatturiero 3.6 Medie imprese leader nella propriet industriale NOTE METODOLOGICHE APPENDICE STATISTICA Tavole riassuntive: deposito di domande di brevetto EPO Tavole riassuntive: deposito di domande di marchio comunitario ALLEGATO 1. Analisi dello sviluppo tecnologico tramite brevetti EPO Definizione di tecnologia emergente Linee generali di sviluppo tecnologico Esempi di tecnologie emergenti Ripartizione in Joint Clusters Distribuzione in quartili di crescita Grado di precisione e classificazione ECLA Supporto allanalisi brevettuale: il servizio PatNews ALLEGATO 2: Chiave interpretativa di alcuni indici statistici Indice di specializzazione tecnologica Compound Annual Growth Rate

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Sommario

ALLEGATO 3: Guida pratica alla tutela della propriet industriale Propriet intellettuale o propriet industriale? Il brevetto Il brevetto nazionale Il brevetto europeo Il brevetto internazionale Brevetto italiano, europeo o internazionale? Il marchio Il marchio nazionale Il marchio comunitario Il marchio internazionale Il deposito telematico del brevetto e del marchio italiano ALLEGATO 4: Classificazione internazionale dei brevetti A - Fabbisogni umani B - Esecuzione di operazioni; trasporto C - Chimica; metallurgia D - Prodotti tessili; carta E - Costruzioni immobili F - Ingegneria meccanica; illuminazione; riscaldamento; armi; esplosivi G - Fisica H - Energia elettrica ALLEGATO 5: Classificazione di Nizza per i marchi (IX Ed.) ALLEGATO 6: Esperti in propriet industriale Ordine dei consulenti in propriet industriale Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali ALLEGATO 7: Riferimenti normativi sulla propriet industriale Brevetti Marchi Corti specializzate

119 121 121 122 131 133 134 135 137 142 145 146 149 151 152 153 154 155 155 156 156 157 161 163 165 167 169 169 170

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ALLEGATO 8: Modulistica Brevetto italiano Marchio dimpresa italiano Brevetto europeo Marchio comunitario Brevetto internazionale Marchio internazionale ELENCO TABELLE Tabella 1. Deposito di domande di brevetto epo: confronto fra i Paesi del G9 Tabella 2. Numero di domande di brevetto normalizzate per: numero di abitanti, PIL e numero di ricercatori Tabella 3. Numero di ricercatori per alcuni Paesi appartenenti al G9 Tabella 4. Specializzazione tecnologica dei Paesi del G9: indice del vantaggio tecnologico comparato Tabella 5. Distribuzione temporale e per macroarea geografica delle domande di brevetto EPO (1999-2006) Tabella 6. Suddivisione delle domande di brevetto EPO per tipologia di richiedente (1999-2006) Tabella 7. Top 10 aziende per deposito di domande di brevetto EPO (1999-2006) Tabella 8. Principali classi tecnologiche protette dalle domande di brevetto EPO con un titolare italiano (1999-2006). Tabella 9. Distribuzione delle classi tecnologiche con maggiore e minore crescita per le domande di brevetto EPO (1999-2006) Tabella 10. Quote delle domande di marchio comunitario dei Paesi del G9 (1999-2006) Tabella 11. Depositi effettuati con rivendicazione di priorit Tabella 12. Deposito marchi comunitari suddiviso per tipologia di soggetto (1999-2006) Tabella 13. Marchi comunitari depositati per area geografica (1999-2006)

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Sommario

Tabella 14. Classifica delle prime 10 province in termini di marchi depositati (1999-2006) Tabella 15. Top 10 aziende per deposito di domande di marchio comunitario (1999-2006) Tabella 16. Dati riassuntivi sulla capacit brevettuale delle medie imprese Tabella 17. Evoluzione temporale del deposito di brevetti EPO per le medie imprese (periodo 1999-2005) Tabella 18. Andamento delle prime 10 province per numero di imprese brevettanti per le medie imprese (1999-2005) Tabella 19. Andamento delle prime 10 province per capacit media brevettuale delle medie imprese (1999-2005) Tabella 20. Evoluzione temporale del deposito di marchi comunitari per le medie imprese (periodo 1999-2005) Tabella 21. Top 10 province per numero di aziende che depositano domande di marchio comunitario Tabella 22. Top 10 province per capacit media di deposito delle domande di marchio comunitario Tabella 23. Distribuzione delle medie imprese per settore manifatturiero in base a domande di brevetto EPO e marchio comunitario (2000-2005) Tabella 24. Medie imprese leader in Italia in termini di domande di brevetto EPO (1999-2005) Tabella 25. Medie imprese leader in Italia in termini di domande di marchio comunitario (1999-2005) Tabella 26. Suddivisione dei settori tecnologici in Joint Cluster EPO Tabella 27. Primo quartile: settori tecnologici a crescita molto rapida Tabella 28. Secondo quartile: settori tecnologici a crescita rapida Tabella 29. Terzo quartile: settori tecnologici a crescita moderata o lenta Tabella 30. Ultimo quartile: settori tecnologici stagnanti o in declino

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ELENCO FIGURE Figura 1. Andamento nel deposito di domande di brevetto EPO per il G9 (1999-2006) Figura 2. Mappa di distribuzione delle domande di brevetto EPO (1999-2006) Figura 3. Tasso di variazione media annua per tipologia di richiedente Figura 4. Distribuzione delle principali classi tecnologiche per le domande di brevetto EPO pubblicate con un titolare italiano (1999-2006) Figura 5. Profilo di competenze tecnologiche per il Nord-Ovest Figura 6. Profilo di competenze tecnologiche per il Nord-Est Figura 7. Profilo di competenze tecnologiche per il Centro Figura 8. Profilo di competenze tecnologiche per il Sud Figura 9. Andamento delle domande di marchio comunitario dei Paesi del G9 (1999-2006) Figura 10. Mappa di distribuzione dei marchi comunitari (1999-2006) Figura 11. Distribuzione delle classi di prodotti e servizi secondo la classificazione di Nizza. Marchi comunitari depositati da soggetti italiani (1999-2006) Figura 12. Andamento delle top 10 classi di Nizza per le domande di marchio comunitario (1999-2006) Figura 13. Distribuzione delle medie imprese italiane che depositano brevetti EPO Figura 14. Suddivisione delle medie imprese brevettanti per macroarea (2000-2005) Figura 15. Confronto per macroarea geografica del numero di domande di brevetto EPO delle medie imprese italiane Figura 16. Confronto delle prime 10 province per numero di domande di brevetto depositati dalle medie imprese (1999-2005) Figura 17. Indice di specializzazione tecnologica delle medie imprese vs EPO (2000-2005).

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Sommario

Figura 18. Indice di specializzazione tecnologica dellItalia vs EPO (2000-2005) 66 Figura 19. Mappa tecnologica delle medie imprese italiane, derivante dai codici ipc 4 digit delle domande di brevetto EPO (2000-2005) 67 Figura 20. Distribuzione delle mi che hanno depositato almeno un marchio comunitario 68 Figura 21. Distribuzione per macroarea delle medie imprese che hanno depositato domande di marchio comunitario (2000-2005) 69 Figura 22. FiguraConfronto per macroarea geografica delle domande di marchio comunitario presentate dalle medie imprese italiane (1999-2005) 69 Figura 23. Top 10 province per domande di marchio comunitario 70 Figura 24. Distribuzione delle 10 classi di Nizza pi numerose per i marchi comunitari registrati dalle medie imprese italiane (1999-2005) 71 Figura 25. Schema di deposito di un marchio comunitario (fonte UAMI). 144 ELENCO TAVOLE Tavola 1. Domande di brevetto EPO pubblicate per paese e per anno Tavola 2. Domande di brevetto EPO pubblicate per tipologia di richiedente e per anno Tavola 3. Domande di brevetto EPO pubblicate per macroarea geografica e per anno Tavola 4. Domande italiane di brevetto EPO suddivise per campo tecnologico e per anno Tavola 5. Domande italiane di brevetto EPO con richiedente un impresa, suddivise per campo tecnologico e per anno Tavola 6. Domande italiane di brevetto EPO con richiedente un EPR/Universit, suddivise per campo tecnologico e per anno

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Tavola 7. Domande italiane di brevetto EPO con richiedente una persona fisica, suddivise per campo tecnologico e per anno Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO Tavola 9. Distribuzione percentuale per tipologia di settore delle top 100 imprese con sede in Italia, attive nel deposito di domande di brevetto EPO (1999-2006) Tavola 10. Deposito di marchi comunitari suddiviso per Paesi del G9 e per anno Tavola 11. Distribuzione per tipologia di soggetto delle domande di marchio comunitario (1999-2006) Tavola 12. Distribuzione per regione delle domande di marchio comunitario (1999-2006) Tavola 13. Distribuzione per classe di Nizza delle domande di marchio comunitario con richiedente italiano (1999-2006) Tavola 14. Domande di marchio comunitario suddivise per regione e macroarea geografica Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario Tavola 16. Distribuzione percentuale per tipologia di settore delle top 100 imprese con sede in Italia, attive nel deposito di domande di marchio comunitario (1999-2006)

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Introduzione

o storico Filarco, vissuto nel III secolo A.C., riporta una disposizione dellantica Sibari in base alla quale un cuoco, se inventava un piatto originale ed elaborato, acquisiva per un anno il diritto di utilizzare in esclusiva la relativa ricetta. Gli storici dei marchi e brevetti si sono affrettati a sottolineare come in questa splendida e raffinata citt della Magna Grecia fosse fin dal VII secolo A.C. ben presente il concetto che linventore dovesse essere tutelato, nel caso specifico facendo sorgere a suo esclusivo vantaggio un diritto monopolistico di sfruttamento temporaneo della sua invenzione. Ma la norma sibarita interessante, oltre che per la prescrizione in essa contenuta, anche per la sua motivazione. I saggi estensori si premurarono infatti di giustificare nel seguente modo il privilegio concesso dai pubblici poteri al cuoco inventore: ci affinch gli altri, dandosi anchessi da fare, si segnalino per invenzioni di tal genere. La protezione accordata dalla legge agli autori di nuove invenzioni, dunque, come stimolo della competizione e motore del progresso. Qui sta veramente il colpo di genio, nellaver compreso che la chiave del successo di un prodotto sta nella conoscenza in esso incorporata e che il vantaggio per tutti si realizza quando il mercato messo in grado di proporre sempre nuovi prodotti con nuove caratteristiche e non la semplice replica o imitazione di uno stesso modello. Concetti di questo tipo impiegheranno pi di duemila anni per riemergere dal buio della storia. Ci avverr dapprima in forma episodica: nel 1421 la Signoria di Firenze conceder la protezione ad un barcone anfibio inventato da Filippo Brunelleschi e nel 1449 la Corona inglese si comporter allo stesso modo con John von Uthynahm, inventore di un nuovo metodo di fabbricazione del vetro colorato. Poco pi tardi lintervento pubblico comincer ad avere una forma pi organica: nel 1474 vedr la luce nella Repubblica di Venezia la prima legge in materia di invenzioni, una legge finalizzata

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alla protezione di algun nuovo et ingegnoso artificio, non facto per avante nel dominio nostro. La dimensione internazionale della materia verr invece raggiunta con la Convenzione di Parigi per la protezione della propriet industriale del 20 marzo 1883, la quale fisser per la prima volta il principio di reciprocit, garantendo nellambito degli altri Stati aderenti allaccordo gli stessi diritti acquisibili da un inventore a livello nazionale. In tal modo, mentre verr scongiurata la disastrosa situazione determinatasi nel 1873 in occasione della Fiera Internazionale delle Invenzioni di Vienna, quando molti inventori rifiutarono di partecipare per il timore diffuso di vedersi sottrarre le proprie idee, si apriranno le porte ad una circolazione delle opere dellingegno pi libera perch pi tutelata. E il successo delle grandi Expo mondiali, a cominciare da quella di Parigi del 1889, rappresenter la migliore dimostrazione della vitalit dellistituzione del brevetto. Quelle antiche considerazioni, nate nel contesto gastronomico del piccolo mondo dei greci di Sibari, riusciranno cos, pur attraverso gli inevitabili mutamenti normativi indotti dal tempo, a mantenere una sostanziale, grandissima attualit. Ancor oggi, infatti, nella nostra economia globalizzata sono fondamentali il valore della conoscenza e la salvaguardia dellunicit delle caratteristiche derivanti dalle opere dellingegno. Ed per questo che linventivit e la creativit sono protette da un sistema legale, che si preoccupa di tutelare tanto il diritto di esclusiva dellinventore quanto le potenzialit di valorizzazione dellinvenzione. Ci che cambiato rispetto a quel lontano passato anzitutto la dimensione dei problemi. Da una parte il sapere si fonda spesso su ricerche che richiedono investimenti cospicui stato calcolato ad esempio che un nuovo farmaco in alcuni settori comporta un investimento medio di 500 milioni di euro -; dallaltra, anche la dimensione del mercato al quale lutilizzazione di questo sapere indirizzato straordinariamente ampia. Si pensi che il rapporto che viene qui presentato prende in considerazione esclusivamente il brevetto europeo (EPO: European Patent Office) e quindi si basa su di una visione parziale del fenomeno. Nonostante ci, esso riguarda comunque 38 Paesi (34 aderenti alla Convenzione EPC 2000 e 4 accolti con accordi di estensione), una popolazione di 550 milioni di abitanti e quasi 20 milioni di imprese. Nel tempo cambiata inoltre la qualit della conoscenza sulla quale si innesta la protezione della propriet intellettuale. Il brevetto rappresenta infatti la registrazione codificata del solo know how oggettivamente utile, cio di quello che affidabile, sfruttabile economicamente e non autoreferenziale. Ma il brevetto non costituisce lunico strumento a disposizione dellimpresa nella competizione economica. Un posto importante al riguardo occupato dal marchio, che permette la distinguibilit tra prodotti, valorizza la reputazione dellazienda e incoraggia la fidelizzazione del consumatore. Si accede al marchio non per fare operazioni mordi e fuggi, ma piuttosto per associare responsabilmente il proprio nome ad un progetto di qualit. Se noi osserviamo il panorama delle domande di marchio comunitario, ma non solo quelle, ci accorgiamo subito che esse hanno un trend di sviluppo abbastanza sostenuto

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Introduzione

negli anni. La circostanza probabilmente da attribuire, oltre che al raggiungimento di un sempre maggiore livello di consapevolezza delle potenzialit di questo strumento, al peso crescente che vengono assumendo gli assets immateriali rispetto a quelli fisici. Laspetto forse pi evidente di questo fenomeno la delocalizzazione di impianti e lavorazioni, alla quale fa riscontro una politica sempre pi aggressiva di investimenti nellimmagine dellazienda e/o del prodotto. LOsservatorio brevetti e marchi proposto allattenzione del lettore nelle pagine seguenti analizza i brevetti italiani presentati allEPO nel periodo 1999-2006. Si tratta di 27.616 documenti catalogati e analizzati in relazione a diversi parametri, principalmente alle caratteristiche del richiedente e alla sua provenienza. La situazione che emerge presenta in particolare due profili che ci preme qui sottolineare. Il primo concerne la dislocazione territoriale. Essa rispecchia la distribuzione delle imprese, ma con alcune qualificazioni: la macroarea nella quale si svolge circa il 50% dellattivit di brevettazione italiana il Nord-Ovest, con la Lombardia e il Piemonte in prima linea. Seguono poi il Nord-Est, il Centro e il Sud. Il secondo profilo riguarda la possibilit di lettura dei dati in termini di mappatura tecnologica italiana. Dallanalisi delle domande emergono infatti le tecnologie a supporto dei settori emergenti o in espansione (come la logistica o gli arredi e casalinghi) e quelle riferibili ai settori in fase di stallo o in crisi. Ma non solo: combinando i dati tecnologici con i territori di riferimento si possono rilevare le specializzazioni produttive delle diverse macroaree, con, ad es., il Nord-Ovest interessato maggiormente ai pneumatici e al packaging, il Nord-Est ai mobili per ufficio, il Centro al settore dei microrganismi ed enzimi, il Sud al biomedicale. Quanto ai marchi comunitari, la banca dati presa in considerazione si basa su 34.073 domande riferibili, come per i brevetti, al periodo 1999-2006. Qui il primo motivo di sorpresa riguarda la collocazione del nostro Paese nel contesto mondiale: lItalia detiene una quota pari all8,2% dei marchi comunitari depositati, posizionandosi al 4 posto dopo gli USA, la Germania e la Gran Bretagna ed evidenziando un rilevante interesse delle nostre imprese ad affrontare i problemi della competitivit mediante una specifica attenzione alla politica di immagine. Rispetto a quanto sopra evidenziato a proposito dei brevetti, emerge inoltre una concentrazione pi elevata nelle aree maggiormente sviluppate, dal momento che il Nord-Ovest e il Nord-Est si suddividono, rispettivamente con il 40,7% e il 34,5%, la grande maggioranza delle domande di marchi. Un altro profilo che merita di essere sottolineato quello dellutilizzo. Lapplicazione del marchio si realizza in gran parte nei settori dei prodotti di largo consumo, nellabbigliamento e nelle calzature, mentre e questo certamente un dato insoddisfacente per le evidenti potenzialit inespresse di un settore fortemente assoggettato ad imitazioni e contraffazioni - risulta relativamente contenuta nellagroalimentare. Unultima considerazione: dalla ingente massa di dati alla base del Rapporto non si ricava una relazione fra marchi e brevetti, da una parte, e performance aziendali dallaltra. Se incrociamo per i dati dellOsservatorio con quelli desumibili dal volume

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Le medie imprese italiane, edito recentemente a cura del Centro Studi Unioncamere, qualche risposta sia pure parziale possiamo fornirla. Nel periodo 2000-2005 le medie imprese brevettanti hanno realizzato risultati di tutto rispetto: una quota di export sul fatturato del 48,3%, un valore aggiunto per addetto di 61,7 migliaia di euro, un utile per addetto di 5,3 migliaia di euro, contro valori rispettivamente del 30,9%, di 59,3 migliaia di euro e di 4,4 migliaia di euro delle medie imprese non brevettanti. E, sempre nello stesso periodo, le medie imprese con marchio comunitario hanno conseguito una quota di export sul fatturato del 37,8%, un valore aggiunto per addetto di 62,3 migliaia di euro, un utile per addetto di 5,1 migliaia di euro, mentre le medie imprese senza marchi comunitari si sono arrestate su performance inferiori: rispettivamente 32,3%, 58,7 migliaia di euro e 4,3 migliaia di euro. E la prova che linnovazione formalizzata presenta i suoi vantaggi.

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Premessa

l Sistema Camerale considera la diffusione delle forme di tutela della propriet industriale uno dei principali supporti alla competitivit delle imprese italiane. A questo proposito stato predisposto lOsservatorio brevetti e marchi: un database realizzato elaborando i dati derivanti dalle domande di brevetto EPO e dalle domande di registrazione di marchio comunitario. Questo strumento vuole fornire informazioni e indicazioni sul livello di innovazione dellItalia, rivolgendosi in particolare al Sistema delle Camere di Commercio, alle Istituzioni, alle imprese, ai policy maker e al mondo della ricerca. LOsservatorio brevetti e marchi 2007 composto da un database anagrafico e da un database statistico, contenenti i dati relativi ai richiedenti italiani nellintervallo temporale 1999-2006. I dati a disposizione sono costituiti da 27.616 domande di brevetto europeo e 34.072 domande di marchio comunitario, che danno la possibilit di ottenere informazioni (anche attraverso integrazioni con banche dati di Unioncamere) su: soggetti brevettanti; territori; alcuni parametri economici. Il rapporto dedica inoltre una sezione allattivit brevettuale delle 4.085 medie imprese industriali italiane.

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Struttura del rapporto


Il rapporto strutturato in 3 sezioni, alle quali fanno seguito delle appendici e degli allegati di approfondimento. Sezione 1. La prima sezione contiene lelaborazione dei dati sulle domande di brevetto depositate da parte di titolari italiani presso lEPO. Vengono riportati i dati per i Paesi appartenenti al G9, gli andamenti suddivisi per macroarea geografica ed il contributo dei diversi soggetti depositanti (imprese, privati, enti pubblici di ricerca). Fra gli indicatori utilizzati sono il numero di domande di brevetto per anno, la variazione percentuale media annua, il numero di domande di brevetto normalizzate e lindice di vantaggio tecnologico comparato1. Sezione 2. La seconda sezione contiene lelaborazione dei dati sulle domande di marchio comunitario del Sistema Italia. Vengono riportati i dati sul numero di registrazioni effettuate dai Paesi appartenenti al G9, gli andamenti suddivisi per macroarea geografica italiana ed il contributo dei diversi soggetti depositanti (imprese, privati, enti pubblici di ricerca). Attraverso delle elaborazioni sulle classi di Nizza2 sono state evidenziate le tipologie di prodotto maggiormente sottoposte a protezione tramite marchio. Sezione 3 Nella terza sezione viene riportato uno studio sulla propriet industriale delle medie imprese italiane. Questi dati vengono elaborati dal Centro Studi Unioncamere per lanalisi condotta annualmente sulle medie imprese industriali italiane. Attraverso lanalisi delle domande di brevetto EPO e le domande di marchio comunitario si analizza il profilo tecnologico delle medie imprese ed il loro impatto sul territorio italiano in termini di innovazione. Appendice statistica Nellappendice statistica sono riportate delle tavole riassuntive sullandamento del deposito delle domande di brevetto EPO e del marchio comunitario. Lintervallo considerato compreso fra 1999-2006. Dove non diversamente evidenziato i dati riportati in forma di tabella o grafico si riferiscono ad elaborazioni Dintec ed Unioncamere su dati EPO, UAMI e SAEGIS.

1 Nellallegato 2 riportata una descrizione dellindice di vantaggio tecnologico comparato. 2 La descrizione delle classi di Nizza e rimandata allallegato 5

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Sezione 1

Domande di brevetto EPO

1.1 Posizionamento del sistema italiano nel contesto del G9


Nellintervallo 1999-2006, lEPO ha pubblicato complessivamente 846.955 domande di brevetto. Nello stesso periodo i Paesi del G9 hanno contribuito alle domande di brevetto EPO con una percentuale media annua del 81,9%. Suddividendo lintervallo temporale in 3 parti (1999-2002, 2003-2005, 2006), si nota che i Paesi del G9 stanno progressivamente diminuendo il loro apporto alle domande di brevetto EPO, con una perdita di quasi 4 punti percentuali dal 1999 al 2006. Si pu ipotizzare di attribuire questo comportamento alla crescita delle domande di brevetto dei Paesi che pi di recente si sono affacciati a forme di sviluppo di tipo occidentale. Nel periodo 1999-2006 lItalia ha depositato 27.616 domande di brevetto presso EPO, con un tasso di crescita annuo del 4,9%, superiore quindi a quello dei Paesi europei del G9 (Francia, Germania e Regno Unito). Il trend favorevole non consente per al nostro Paese di colmare il gap strutturale che lItalia possiede per quantit di brevettazione rispetto a questi ultimi. Il vantaggio nel contesto europeo, inoltre, subisce un significativo ridimensionamento nel raffronto con i Paesi extraeuropei, i quali denotano tutti ritmi di variazione largamente superiori. Tra gli altri indicatori interessante quello relativo alla brevettazione per milione di abitanti nei Paesi del G9. Qui lItalia si colloca al sesto posto, con la Germania saldamente al primo e la Cina e la Russia che occupano il fondo della classifica, evidentemente in conseguenza della loro pi recente partecipazione allEPO. Il nostro Paese si posiziona per al secondo posto sul dato relativo al numero di brevetti per ricercatore, con un valore pari a 58,65 brevetti per migliaio di ricercatori. La spiegazione semplice: lItalia emerge in questo tipo di classifica perch presenta un numero di ricercatori inferiore rispetto agli altri Paesi del G9. Mentre

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lItalia pu contare su 72.000 ricercatori, la Germania ne pu vantare ben 270.000. Quindi, il dato non incoraggiante ed indica la mancanza di personale altamente specializzato in settori tecnico-scientifici. Considerazioni analoghe possono essere svolte per quanto concerne la relazione fra numero dei brevetti e PIL, il cui valore rimane per il nostro Paese sotto la media, nonostante questultima sia tenuta bassa dalle performance di Paesi come la Cina e la Russia. Prendendo in considerazione lincrocio fra il numero di domande di brevetto e la classificazione internazionale IPC (International Patent Classification) possibile ottenere informazioni sulla specializzazione tecnologica dei Paesi del G9. I dati di deposito delle domande possono essere elaborati secondo lindice del vantaggio tecnologico comparato, considerando le 8 sezioni brevettuali descritte dai codici IPC 1 digit1. Su questo versante lanalisi degli indici per lItalia offre spunti molto positivi accanto ad altri di segno opposto. Essa infatti, mentre esprime il buon grado di innovazione che caratterizza la produzione del nostro Paese rispetto a quella degli altri del G9 nel settore delle macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica (sezione F), rivela le punte pi alte di specializzazione tecnologica per quanto riguarda i processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori (sezione B), i processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta (sezione D) i prodotti e elementi strutturali per costruzioni, in cui primeggia per soluzioni innovative su serramenti e sistemi di chiusura, come chiavi e serrature (sezione E). Dai dati risulta invece una bassa specializzazione per il settore chimico (sezione C) e per il settore dellelettronica e dellinformatica (compreso nelle sezioni G ed H). Le eccellenze in questi ultimi due settori, che contengono tecnologie considerate come vedremo pi avanti - a forte innovazione tecnologica e a forte crescita, sono invece appannaggio rispettivamente di Russia e di Giappone, Cina e Canada. LItalia dimostra, dunque, in alcuni settori nei quali primeggia, un indice di vantaggio tecnologico comparato importante e nettamente maggiore rispetto alla media degli altri Paesi. Andando per ad analizzare pi nel dettaglio le classi tecnologiche si osserva che presente un significativo squilibrio. Di fatto, mentre negli altri Paesi esiste comunque una distribuzione tendenzialmente omogenea nei processi di brevettazione, in Italia si osservano dei picchi molto alti in alcuni settori mentre in altri si registra un valore dellindice piuttosto basso. Emerge pertanto la fotografia di unItalia a macchia di leopardo con un elevato livello di brevettazione in settori pi maturi ed uno pi basso nei settori a forte innovazione tecnologica

1 Nellallegato 2 riportata una descrizione dellindice di vantaggio tecnologico comparato

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1. Domande di brevetto EPO

Tabella 1. Deposito di domande di brevetto EPO: confronto fra i Paesi del G9*
Quote 99-02 USA Germania Giappone Francia Gran Bretagna Italia Canada Cina Fed. Russia Paesi G9 Totale EPO
*

Quote 03-05 28,5% 18,8% 17,7% 6,7% 4,2% 3,3% 1,4% 0,3% 0,1% 81,0% 100,0%

Quote 06 27,7% 18,0% 17,9% 6,3% 3,7% 3,3% 1,5% 0,6% 0,1% 79,0% 100,0%

Quote 99-06 28,9% 19,2% 17,7% 6,7% 4,3% 3,3% 1,4% 0,3% 0,1% 81,9% 100,0%

Variazione % media annua 99-06 5,4% 3,9% 6,2% 4,0% 2,7% 4,9% 7,0% 39,7% 11,7% 5,0% 5,9%

29,8% 19,9% 17,7% 6,9% 4,6% 3,2% 1,4% 0,1% 0,1% 83,8% 100,0%

La variazione percentuale media annua, calcolata tramite il CAGR (Compound Annual Growth Rate), racchiude il tasso di crescita medio annuo nel periodo 1999-2006

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Figura 1. Andamento nel deposito di domande di brevetto EPO per il G9 (1999-2006)


40.000 35.000

Numero di domande di brevetto

USA
30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0
20 01 19 99 20 00 20 03 20 05 20 04 20 06 20 02

Germania Giappone Francia Gran Bretagna Italia Canada Cina Federazione Russia

Anno di pubblicazione

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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Tabella 2. Numero di domande di brevetto normalizzate per: numero di abitanti, PIL e numero di ricercatori
Paese Canada Cina Francia Germania Giappone Gran Bretagna Italia Russia USA G9 Brevetti per milione di abitanti 51,93 0,32 131,69 261,06 162,37 81,62 67,97 0,93 115,98 44,42 Brevetti per miliardi di PIL 1,65 0,06 4,31 9,16 5,47 2,60 2,43 0,10 2,92 2,99 Brevetti per migliaia di ricercatori 14,73 0,47 44,70 81,36 32,07 30,95 58,65 0,27 27,00 23,62

Lelaborazione si riferisce alle domande di brevetto dellanno 2005.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Tabella 3. Numero di ricercatori per alcuni Paesi appartenenti al G9


Paese Numero di ricercatori nel 2005 USA 1,3 milioni Cina 930.000 Germania 270.000 Italia 72.000 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati OCSE 2006

Tabella 4. Specializzazione tecnologica dei Paesi del G9: indice del vantaggio tecnologico comparato
Italia USA Giappone Germania Francia Gran Canada Bretagna Russia Cina

A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori C - Chimica D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni F - Macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici

1,08 1,75 0,73 1,98 2,38 1,50 0,45 0,53

1,38 0,77 1,17 0,80 0,49 0,70 1,04 0,93

0,48 0,99 0,95 0,57 0,16 0,95 1,30 1,37

0,72 1,41 0,93 1,42 1,53 1,70 0,79 0,73

0,97 1,07 0,77 0,60 1,41 1,10 0,83 1,25

1,36 0,87 1,18 0,69 1,52 0,83 1,01 0,68

1,08 0,64 1,01 0,27 0,83 0,78 1,02 1,40

1,60 0,74 1,36 1,22 0,00 1,08 1,01 0,51

1,49 0,75 0,98 1,29 0,74 0,66 0,58 1,41

Lelaborazione si riferisce a domande di brevetto depositate in EPO nel 2005.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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1. Domande di brevetto EPO

1.2 Panorama nazionale


In Italia la distribuzione territoriale delle domande di brevetto fortemente sperequata. Nel periodo 1999-2006 il Nord ha assorbito l82% del totale delle domande, includendo nellinsieme anche le quote di depositi di multi richiedenti attribuibili a soggetti non italiani. Questa altissima percentuale non per uniformemente spalmata in tutte le Regioni settentrionali, dal momento che il 50,1% del ricorso alla brevettazione concentrato nel solo Nord-Ovest, soprattutto per lapporto fornito dal Piemonte e dalla Lombardia. Altre due Regioni, il Veneto e lEmilia-Romagna, sono a loro volta in gran parte tributarie della pur notevole performance raggiunta dal Nord-Est (31,9%). La parte rimanente delle domande assegnata rispettivamente al Centro per il 13,4% e al Sud e Isole per il 3,2%. Il Centro peraltro larea geografica avente il pi alto tasso di crescita per il deposito di brevetti. I soggetti che contribuiscono maggiormente alla produzione di brevetti (87,2% nel periodo 1999-2006) sono le imprese. Ma landamento sopra descritto, come si pu desumere dalla netta prevalenza del Nord-Ovest sul Nord-Est e sulle altre macro aree, non rispecchia tanto la distribuzione territoriale del loro numero quanto la loro dimensione, essendo noto che quelle pi grandi, dislocate tradizionalmente in Piemonte e Lombardia, sono in grado di mettere in campo maggiori risorse tecniche ed economiche ai fini della ricerca brevettuale. Nello stesso periodo gli inventori persone fisiche detengono una quota media di domande di brevetto molto pi bassa (9,5%), ma con un tasso di variazione annua di oltre tre volte superiore a quello delle imprese. Sulla performance di questa tipologia di richiedenti influiscono generalmente due fattori, il primo in senso negativo e laltro in senso positivo. Da un lato la probabilit del deposito di un brevetto ad alta tecnologia da parte di una persona fisica appare fortemente condizionata da elementi quali lesistenza di un background tecnico-scientifico e di adeguati strumenti di supporto, che generalmente sono appannaggio di strutture complesse. Dallaltro lato quella stessa probabilit risulta incrementata dallesistenza di accordi specifici a monte, i quali portano a volte ad assegnare a persone fisiche, e non agli enti pubblici di ricerca o alle imprese ai quali esse appartengono, la titolarit di domande di brevetto a pur elevato contenuto tecnologico. In Italia invece scarso lapporto al processo di brevettazione delle Universit o delle strutture pubbliche di ricerca, anche se una certa sottostima del fenomeno appare scontata, non essendo rari i casi in cui linvenzione sviluppata in quelle sedi venga brevettata direttamente dalle imprese senza citare lente di ricerca di provenienza. Comunque, a fini accademici viene solitamente data maggiore importanza alle pubblicazioni scientifiche rispetto allattivit brevettuale e questo rappresenta senza dubbio un freno reale allincremento delle domande di brevetto depositate. Volendo stilare una classifica nazionale delle imprese in base al numero delle domande di brevetto EPO nel periodo 1999-2006, notiamo che limpresa leader stata la ST Microelectronics, societ prevalentemente impegnata nellarea tecnologica delle batterie, conduttori e semiconduttori elettrici.

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La seconda posizione occupata dal Centro di Ricerche Fiat, specializzato nello sviluppo di soluzioni innovative per lautomotive. Da un approfondimento sulle classi brevettuali, si rileva come entrambe le strutture siano particolarmente interessate allevoluzione delle nanotecnologie ed al loro impatto sul mercato. La G.D. di Bologna detiene la terza posizione nella classifica. Il principale ambito di brevettazione riguarda sistemi di movimentazione, immagazzinamento e packaging. Limpresa localizzata nella cosiddetta Packaging Valley emiliana dove risiede il distretto dellautomazione industriale, leader a livello mondiale per la produzione di macchine per il packaging.

Figura 2. Mappa di distribuzione delle domande di brevetto EPO (1999-2006)

460 a 1.550 210 a 460 190 a 210 110 a 190 70 a 110 30 a 70 10 a 30 0a 10

(4) (1) (1) (1) (2) (3) (4) (4)

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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1. Domande di brevetto EPO

Tabella 5. Distribuzione temporale e per macroarea geografica delle domande di brevetto EPO (1999-2006)
Quote 99-02 Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole Richiedenti non Italiani* Totale complessivo 50,6% 31,7% 13,1% 3,3% 1,3% 100,0% Quote 03-05 49,3% 32,6% 13,5% 3,3% 1,4% 100,0% Quote 06 50,8% 30,4% 14,4% 2,9% 1,5% 100,0% Variazione % Quote 99-06 media annua 99-06 50,1% 4,6% 31,9% 4,4% 13,4% 7,4% 3,2% 3,7% 1,4% 6,5% 100,0% 4,9%

(*) Il valore dato dalla somma delle quote dei brevetti con multi-richiedenti attribuibili a soggetti non italiani. Vale a dire che nel caso di brevetti sviluppati congiuntamente da soggetti italiani e soggetti stranieri, sono state scorporate le quote brevetto dei soggetti stranieri che sono state successivamente sommate fra di loro.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Tabella 6. Suddivisione delle domande di brevetto EPO per tipologia di richiedente (1999-2006)
Soggetti Imprese Inventori (persone fisiche) EPR/Universit Richiedenti non italiani* Totale brevetti Quote 99-02 87,1% 10,1% 1,5% 1,3% 100,0% Quote 03-05 87,9% 8,6% 2,1% 1,4% 100,0% Quote 06 85,8% 10,3% 2,4% 1,5% 100,0% Quote 99-06 87,2% 9,5% 1,9% 1,4% 100,0%

(*) Il valore dato dalla somma delle quote dei brevetti con multi-richiedenti attribuibili a soggetti non italiani. Vale a dire che nel caso di brevetti sviluppati congiuntamente da soggetti italiani e soggetti stranieri, sono state scorporate le quote brevetto dei soggetti stranieri che sono state successivamente sommate fra di loro.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Figura 3. Tasso di variazione media annua per tipologia di richiedente


EPR/Universit 4,0%

Tipologia di richiedente

Imprese

4,8%

Richiedenti non italiani*

6,8%

Inventori (persone fisiche) 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0%

16,7%

10,0% 12,0% 14,0% 16,0% 18,0%

Tasso di crescita medio annuo (1999-2006)

(*) Il valore dato dalla somma delle quote dei brevetti con multi-richiedenti attribuibili a soggetti non italiani. Vale a dire che nel caso di brevetti sviluppati congiuntamente da soggetti italiani e soggetti stranieri, sono state scorporate le quote brevetto dei soggetti stranieri che sono state successivamente sommate fra di loro. Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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Tabella 7. Top 10 aziende per deposito di domande di brevetto EPO (1999-2006)*


Denominazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 STMICROELECTRONICS S.R.L. C.R.F. SOCIET CONSORTILE PER AZIONI G.D SOCIETA PER AZIONI PIRELLI PNEUMATICI S.P.A. PIRELLI CAVI E SISTEMI S.P.A. TELECOM ITALIA S.P.A. FIAT AUTO S.P.A. AUSIMONT S.P.A. SIGMA-TAU INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE S.P.A. Somma domande di brevetto 1.311 461 333 252 155 150 127 118 117 115 Prov. MI TO BO MI MI MI TO MI RM PD Settore tecnologico prevalente Tecnologie informatiche Motori, pompe, turbine Movimentazione, manutenzione, stampa Trasporti Ottica Telecomunicazioni Trasporti Macromolecole, polimeri Chimica organica, chimica fine Utensili e macchinari

10 DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.P.A.


*

Le informazioni riportate derivano dallelaborazione dei dati presenti nel database EPO Bibliographic Data (EBD) su imprese con sede in Italia per il periodo 1999-2006. Il totale delle domande di brevetto per ogni impresa ottenuto utilizzando una somma pesata, in cui si considera il valore 1 se il richiedente e unico, mentre si considera il valore 1/n se nella domanda di brevetto ci sono n richiedenti. Lassegnazione del settore tecnologico prevalente effettuata in base alla classificazione tecnologica predisposta da: OST - Observatoire Science et Technology (FR), INPI - Institute Nationale Propriet Industrielle (FR), FhG - Fraunhofer Institute for Systems of Innovation Research (DE).

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

1.3 Profilo tecnologico dellItalia


Altre considerazioni possono essere desunte, sempre per il periodo 1999-2006, affiancando allinterpretazione statistica dei dati dellOsservatorio una lettura critica che descriva in particolare levoluzione delle classi tecnologiche maggiormente rappresentative in Italia. Attraverso lanalisi delle classi IPC e il confronto con i dati sulla velocit di crescita delle domande di brevetto europeo depositate presso lEPO negli anni 80 e 90, infatti possibile rilevare i seguenti aspetti: i settori emergenti; i settori in crisi; i settori in fase di consolidamento; le tecnologie di forte interesse. Metodologicamente sono state individuate le 10 classi IPC con il maggior numero di domande di brevetto EPO ed stato condotto uno studio sul comportamento di 3 parametri: il vantaggio tecnologico comparato (VTC);2

2 Nellallegato 2 riportata una descrizione dellindice di vantaggio tecnologico comparato e del CAGR.

32

1. Domande di brevetto EPO

la variazione percentuale media annua, calcolata tramite il Compound Annual Growth Rate (CAGR); la velocit di crescita delle classi IPC delle domande EPO: (90 vs. 80)3. Attraverso la combinazione di questi 3 parametri stato possibile evidenziare la tendenza in atto per le prime 10 classi tecnologiche: in ascesa, stabile o in discesa.

Tabella 8. Principali classi tecnologiche protette dalle domande di brevetto EPO con un titolare italiano (1999-2006).
Classe IPC B65 A61 B60 H01 A47 F16 C07 G01 H04 Descrizione Spedizione; imballaggio; immagazzinaggio; movimentazione di materiale sottile o filamentoso Scienza medica o veterinaria; igiene Veicoli in generale Elementi elettrici di base Arredamento; casalinghi ed elettrodomestici; macinatori di caff e di spezie; aspirapolveri in generale Elementi o unit di ingegneria; sistemi generali per produrre e mantenere lefficienza funzionale di macchine o di impianti; isolamento termico in generale Chimica organica Misurazione; prove Domande di brevetto 2.069 2.020 1.153 1.144 1.110 1.110 1.003 874 829 625 Tendenza

Tecnica della comunicazione elettrica Generazione, conversione o distribuzione di energia H02 elettrica Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Classi tecnologiche a maggiore diffusione La classe B65 (Spedizione; imballaggio; immagazzinaggio; movimentazione di materiale sottile o filamentoso) nel gruppo di tecnologie individuate dallEPO tra quelle a crescita rapida, ma sta subendo una decelerazione nel VTC: dal 2,25 del 1999 arrivata ad un massimo di 2,94 nel 2005, ma discesa a 2,49 nel 2006. Si stima che continuer a crescere ma non entrer nel gruppo di testa, caratterizzato da una crescita molto rapida. La classe A61 (Scienza medica o veterinaria; igiene) nel gruppo dellEPO a crescita molto rapida, ma presenta un valore VTC che si mantenuto negli anni particolarmente basso, con un valore medio nel periodo 1999-2006 pari a 0,59, quasi costante negli anni, a parte un picco di 0,79 nel 2003. Per valutare appieno le potenzialit del settore descritto da questa classe, utile analizzare in dettaglio alcuni gruppi, in particolare A61K9/xx (Galenica), e A61L27/xx (Biomateriali e medicina rigenerativa [Tissue Engineering]) che sono in crescita allEPO da alcuni anni.
3 (90 vs. 80) = variazione % delle domande presentate ad EPO anni 90 vs. anni 80

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Per quanto concerne i gruppi A61K9/xx, si vede che il valore medio del VTC sugli otto anni considerati di circa 0,60, con un picco di 0,82 nel 2004 ed una discesa a 0,37 nel 2005, seguita poi da una risalita a 0,67 nel 2006. Se si considera che, fino a Dicembre 2007, sono state pubblicate 18 domande di brevetto con richiedente italiano in A61K9/xx, contro una cifra comparabile nel 2006, si pu ragionevolmente ritenere che in questo dominio della tecnica lItalia sia in fase di stasi. Il fenomeno rientra peraltro in un accadimento pi ampio, atteso che lultima parte del 2007 ha visto un rallentamento generale delle domande di brevetto totali in Galenica (A61K9/xx) pubblicate dall EPO. Quanto alle tecnologie dei gruppi A61L27/xx, si riscontra un valore VTC medio di 0,48 nel periodo considerato, periodo caratterizzato da un forte aumento nel passaggio dal 2004 al 2005: da 0,33 a 0,86. Tenuto conto che il 2006 ha visto una discesa dell VTC a 0,52, c da ipotizzare una crescita piuttosto debole del predetto campo della tecnica. La classe B60 (Veicoli in generale) nel gruppo di tecnologie EPO a crescita molto rapida, con un buon valore VTC pari a 1,26 nel periodo 1999-2006. Il valore praticamente costante negli anni, con un leggero declino a 1,20 nel 2006, dopo il valore di picco di 1,38 raggiunto nel 2005. Le previsioni sono di crescita debole. La classe H01 (Elementi elettrici di base) viene considerata dallEPO a crescita lenta o moderata (nellappendice metodologica riportato un valore 90 vs. 80 = 43%). Il VTC ha un valore medio nel periodo 1999-2006 di 0,63. Questo settore tecnologico pu essere ritenuto quasi fermo in Italia. La classe A47 (Arredamento; casalinghi ed elettrodomestici; macinatori di caff e di spezie; aspirapolveri in generale) una classe tecnologica che EPO considera a crescita molto rapida ( 90 vs. 80 = 160%), con un VTC medio sugli otto anni 1999-2006 di 3,10, ma ultimamente in fase di calo: dal 2004 al 2006 infatti sceso da 3,29 a 2,83. C da attendersi comunque una crescita ulteriore. La classe F16 (Elementi o unit di ingegneria; sistemi generali per produrre e mantenere lefficienza funzionale di macchine o di impianti; isolamento termico in generale) viene considerata dallEPO una classe tecnologica a crescita rapida, per il suo VTC diminuito dal 2004 al 2006: si passati da 1,75 a 1,53. La classe C07 (Chimica organica) considerata dallEPO come un tecnologia a crescita lenta o moderata: con un VTC medio sugli otto anni di 0,34, ancora chiaramente non soddisfacente, essa mostra comunque una crescita, passando negli ultimi tre anni dal valore 0,29 a 0,47, in costante aumento. La classe G01 (Misurazione; prove) una classe tecnologica che EPO descrive come a crescita lenta o moderata, con VTC medio di 0,64. Si assitito ad un passaggio da 0,60 a 0,70 dal 2004 al 2006. La classe H04 (Tecnica della comunicazione elettrica) si situa fra linsieme di tecnologie a crescita rapida dellEPO, ma lindice VTC nel periodo 1999-2006 notevolmente basso: VTC = 0,26. La classe H02 (Generazione, conversione o distribuzione di energia elettrica) si trova nel gruppo che lEPO descrive come stagnante o in declino. Il suo indice VTC

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1. Domande di brevetto EPO

comunque buono, pari a 1,40 se mediato sugli otto anni, ma in fase di calo dal 2004 al 2006, passando da 1,67 a 1,26 fino a 1,09. E pensabile che questo campo tecnico possa avvicinarsi ad una crisi ( 90 vs. 80 = 18%). Classi tecnologiche con maggiore variazione di crescita Lanalisi delle classi tecnologiche stata estesa ai codici IPC che, nel periodo 19992006, hanno manifestato in Italia un significativo tasso di crescita o una significativa diminuzione nel numero di domande di brevetto. Lanalisi si focalizza sulle 5 classi tecnologiche aventi un tasso di variazione annua maggiore del 17,0% e sulle 5 classi tecnologiche con un tasso di variazione annua inferiore a -8,0%. Le tecnologie relative ad applicazioni per prodotti a strati sovrapposti (B32), immagazzinamento e distribuzione di gas o liquidi (F17) e tecniche delle comunicazione elettriche (H04) appartengono al gruppo a crescita rapida individuato dallEPO. In particolare, B32 ha un VTC medio modesto (0,79), ma nel 2006 il valore stato di 1,13; il comparto parrebbe dunque in espansione. F17 ha un VTC medio di 1,49, ma occorre considerare che esso caduto in picchiata da 3,58 nel 2004 a 1,19 nel 2006; in virt del valore 90 vs. 80 = 78%, e pensabile che la crescita continui. Unaltro ambito tecnologico a forte crescita in Italia rappresentato da rifornimento idrico e fognature (E03), che si trova nel gruppo dellEPO a crescita molto rapida ( 90 vs. 80 = 217%). Il VTC medio annuo nellntervallo 1999-2006 pari a 2,67, con un valore di 2,46 registrato nel 2001 e un picco di 4,35 nel 2003; il VTC si poi stabilizzato su valori compresi fra 2,70 e 3. Si ipotizza una continuazione della crescita. Le tecnologie di separazione di materiali solidi (B03), che in Italia presentano una crescita del 18,9% nel periodo 1999-2006, vengono inserite dallEPO nel gruppo stagnante o in declino. Il favorevole tasso medio annuo di crescita riscontrato in Italia in controtendenza rispetto al comportamento a livello europeo, dove si rileva un valore del deposito brevetti 90 vs. 80 = 4%. LItalia nel 2001 possedeva un VTC=1,02, poi disceso sotto luno e risalito solo nel 2004 e 2005 a valori pari a 2,06 e 2,79 rispettivamente. Nel 2006 c stato un calo notevole del VTC a 0,89. Delle cinque classi brevettuali inserite fra i settori a forte decrescita, la A22 (Macellazione, trattamento della carne) e la C14 (Pelle, cuoio) si trovano fra le tecnologie che EPO annovera nel gruppo stagnante o in declino, mentre la G03 (Fotografia, cinematografia, elettrografia, olografia) e la A62 (Tecnologie salva vita, controllo degli incendi) si trovano nel gruppo a crescita rapida. La G09 (Formazione, crittografia, cartellonistica, pubblicit, guarnizioni) addirittura nel gruppo a crescita molto rapida. Si riscontrano quindi tre tendenze che caratterizzano landamento tecnologico del nostro Paese: classi tecnologiche italiane in linea con le tendenze europee; classi tecnologiche il cui interesse in ascesa a livello internazionale, mentre in diminuzione nel nostro Paese; classi tecnologiche in crescita in Italia che non ricevono il medesimo riscontro allestero.

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Classe IPC B65 A61 B60 H01 F16 A47 C07 G01 H04 H02

Descrizione Sistemi di movimentazione, immagazzinamento e packaging Scienza medica e veterinaria, igiene e cosmesi Componentistica ed accessori per veicoli Elementi elettrici di base Componentistica meccanica Arredamento, accessori ed elettrodomestici Chimica organica Strumenti di misura e prova Tecniche delle comunicazioni elettriche Produzione, trasformazione e distribuzione energia

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Figura 4. Distribuzione delle principali classi tecnologiche per le domande di brevetto EPO pubblicate con un titolare italiano (1999-2006)
10,0% Scienza medica e veterinaria, igiene e cosmesi Movimentazione, immagazzinamento e packaging

Quote domande di brevetto per classe IPC (1999-2006)

8,0%

1000 domande di brevetto

6,0% Componentistica, accessori per veicoli Elementi elettrici di base 4,0% 5,00

Arredamento, accessori, elettrodomestici

-5,00

0,00

10,00

15,00

20,00

Componentistica meccanica Chimica organica 2,0% Produzione, trasformazione, distribuzione energia 0,0% Strumenti di misura e prova Tecniche delle comunicazioni elettriche

Tasso % di crescita medio annuo (1999-2006)

Il punto di intersezione degli assi rappresenta: valore medio di crescita annua e valore medio di quote di domande di brevetto per le classi considerate

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1. Domande di brevetto EPO

Tabella 9. Distribuzione delle classi tecnologiche con maggiore e minore crescita per le domande di brevetto EPO (1999-2006)
Settori ad elevato interesse Settori a basso interesse Descrizione Prodotti a strati sovrapposti Immagazzinamento e distribuzione di gas o liquidi Separazione di materiali solidi utilizzando varie tecnologie Rifornimento idrico, fognature Tecniche delle comunicazione elettriche Fotografia, cinematografia, elettrografia, olografia Tecnologie salva vita, controllo degli incendi Formazione, crittografia, cartellonistica, pubblicit, guarnizioni Macellazione, trattamento della carne Pelle, cuoio Classe IPC B32 F17 B03 E03 H04 G03 A62 G09 A22 C14 Classe IPC B32 F17 B03 E03 H04 G03 A62 G09 A22 C14 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO
-17,1% -12,8% -12,8% -8,3% -10,8%

Tasso medio annuo di crescita (1999-2006)


22,9% 18,9% 18,9% 18,3% 17,4%

Trend

1.4 Profilo tecnologico per macroarea geografica


Lelaborazione dei dati dellOsservatorio ha permesso di individuare alcune peculiarit e differenze tecnologiche presenti fra le 4 macroaree geografiche italiane: NordOvest, Nord-Est, Centro, Sud ed Isole. La rappresentazione grafica dei risultati combina un confronto nazionale fra le macroaree ed una valutazione del posizionamento della macroarea a livello internazionale. I dati utilizzati per la determinazione del VTC4 derivano dalle domande di brevetto EPO depositate nel periodo 1999-2006.

4 Nellallegato 2 riportata una descrizione dellindice di vantaggio tecnologico comparato

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Nord-Ovest Nel Nord-Ovest si riscontra una specializzazione nelle seguenti applicazioni tecnologiche rispetto alle altre macroaree italiane e rispetto ai Paesi esteri: B60C (Pneumatici e loro accessori); B65D (Contenitori per la conservazione e il trasporto di articoli e materiali); F16L (Tubi, cavi, condutture e relativo isolamento termico). Il Nord-Ovest occupa una posizione di vantaggio a livello internazionale anche nelle tecnologie per la pulizia e lavaggio domestico e macchine aspiratrici (sottoclasse IPC A47L). Nello stesso tempo questa macroarea in una situazione di svantaggio rispetto al Nord-Est. Questa competizione interna sui livelli superiori la spia che esiste un vantaggio di sistema per lItalia rispetto agli altri Paesi che brevettano allEPO. Altre sottoclassi caratterizzano un profilo tecnologico del Nord-Ovest di vantaggio rispetto alle altre macroaree italiane, ma di svantaggio rispetto agli altri Paesi. Esse sono: A61K (Preparazioni per scopi medici, dentali o igienici); C07C (Composti aciclici o carbociclici). C07D (Composti eterociclici); G01N (Strumenti per analisi di propriet fisiche); H01L (Semiconduttori); H04B (Tecniche elettriche per la trasmissione); Nord-Est Il Nord-Est risulta essere una macroarea particolarmente competitiva sia rispetto agli altri Paesi che depositano brevetti allEPO che nei confronti delle altre macroaree italiane. Le condizioni di spiccato vantaggio sono riscontrabili pi precisamente per le seguenti sottoclassi tecnologiche: A47B (Mobili da ufficio, scrivanie, cassettiere, etc.); A47L (Pulizia e lavaggio domestico; macchine aspiratrici); A63C (Pattini; sci; pattini a rotelle; piste sportive, etc.). B28B (Modellazione di argilla, composti ceramici e miscele contenenti cemento); B65B (Strumenti, apparati e macchinari per il packaging); B65H (Soluzioni per maneggiare articoli di minimo spessore (fogli) o in forma di filamento (cavi)); Nel settore biomedico, sottoclasse A61M (Dispositivi per introdurre sostanze nel corpo umano o depositarle sulla superficie dello stesso), il Nord-Est possiede un vantaggio sulle altre macroaree italiane, ma non nei confronti degli altri Paesi. Per le sottoclassi A61K (Preparazioni per scopi medici, dentali o igienici) e C07D (Composti eterociclici), invece, si registra uno svantaggio sia rispetto alle altre macroaree italiane che rispetto agli altri Paesi.

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1. Domande di brevetto EPO

Centro La produzione brevettuale del Centro permette a questa macroarea di possedere un vantaggio competitivo a livello internazionale nello sviluppo di tecnologie che appartengono alla sottoclasse B65H (Soluzioni per maneggiare articoli di minimo spessore (fogli) o in forma di filamento (cavi)), accompagnato da uno svantaggio nei confronti delle altre macroaree italiane. Allinverso, si rileva una specializzazione del Centro rispetto al resto dellItalia nelle applicazioni tecnologiche che coinvolgono Microrganismi ed enzimi (sottoclasse C12N), ma una situazione di debolezza nei confronti degli altri Paesi. Una situazione di svantaggio sia rispetto alle altre macroaree italiane che rispetto agli altri Paesi si verifica infine per le sottoclassi A61K (Preparazioni per scopi medici, dentali o igienici) e C07C (Composti aciclici o carbociclici). Sud e Isole Questa macroarea geografica si distingue a livello internazionale e nazionale per lo sviluppo di tecnologie legate agli Ingranaggi (sottoclasse F16H) ed ai Prodotti stratificati (sottoclasse B32B). Un confronto sulle sottoclassi A61C (Odontoiatria, igiene orale o dentale) e A61F (Articoli biomedicali (garze, protesi, contraccettivi, etc.) fa emergere invece un vantaggio competitivo del Sud e Isole nei confronti delle altre macroaree a livello nazionale, ma uno svantaggio nei confronti degli altri Paesi. Negativa appare infine la situazione tecnologica per la sottoclasse F16L (Tubi, cavi, condutture e relativo isolamento termico) che si configura di svantaggio sia a livello nazionale che internazionale.

Figura 5. Profilo di competenze tecnologiche per il Nord-Ovest


Preparazioni per scopi medici, dentali o igenici Semiconduttori Composti eterociclcici Tecniche elettriche per la trasmissione Strumenti per analisi propriet fisiche o Composti aciclici o carbocicli Contenitori per la conservazione e il trasporto di articoli e materiali Pneumatici per veicoli e loro accessori Tubi, cavi, condutture e relativo isolamento termico

in c o n fro n to a ll'Ita lia

Va n ta g g io

Accessori Accessori per pulizie domestiche per pulizie domestiche

Sv a n ta g g io S n

Svantaggio in confronto al resto del Mondo

Vantaggio

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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Figura 6. Profilo di competenze tecnologiche per il Nord-Est


Dispositivi per iniettare sostanze nel corpo Modellazione di argilla, composti ceramici e miscele con cemento Strumenti, apparati e macchinari per il packaging Soluz. per maneg. articoli di minimo spessore (fogli) o in forma di filamento (cavi) Tavole, scrivanie, arredo per ufficio Accessori per pulizie domestiche Pattini, scii, pattini a rotelle; piste sportive, ecc.

in c o nfro nto a ll'Ita lia

Va nta g g io S v a nta g g io
Preparazioni per scopi medici, dentali o igenici Preparazioni per scopi medici, dentali o igenici Composti eterociclcici

S v a n t a g g io in confronto al resto del Mondo

V a n t a g g io

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Figura 7. Profilo di competenze tecnologiche per il Centro


Microrganismi ed enzimi

in c o n fro n to a ll'Ita lia

Va n ta g g io

S v a n ta g g io

Preparazioni per scopi medici, dentali o igenici Composti aciclici o carbociclici

Maneggiamento sottile o sottile o filamentoso Maneggiamento materialemateriale filamentoso

S v a n t a g g io in confronto al resto del Mondo

V a n t a g g io

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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1. Domande di brevetto EPO

Figura 8. Profilo di competenze tecnologiche per il Sud


Odontoia tria , ig ie ne ora le o den ta le Articoli biomedicali (garze, protesi,ecc) Ingranaggi Prodotti stratificati Prodotti stratificati

in c o nfro nto a ll'Ita lia

Va nta g g io
Tubi, cavi, condutture e relativo isolamento termico

S v a nta g g io

S v a n t a g g io in confronto al resto del Mondo

V a n t a g g io

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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Sezione 2

Domande di marchio comunitario

2.1 Posizionamento del sistema italiano nel contesto del G9


Nellintervallo 1999-2006, presso lo UAMI sono state registrate complessivamente 403.206 domande di marchio comunitario. Nello stesso periodo i Paesi del G9 hanno contribuito alle registrazioni dei marchi con una percentuale pari al 68,1%. Suddividendo, come abbiamo fatto per le domande di brevetto EPO, lintervallo temporale in 3 parti (1999-2002, 2003-2005, 2006), si nota che i Paesi del G9 stanno progressivamente diminuendo il loro apporto, con una perdita di 7,5 punti percentuali dal 1999 al 2006. Nello stesso tempo, possiamo anche qui notare lemersione in maniera netta del contributo dei Paesi di recente industrializzazione. La procedura del marchio comunitario ha introdotto un modo agevole di gestire la propriet industriale, a cui le aziende italiane hanno risposto in maniera favorevole. Linteresse per questa forma di tutela pu essere ricondotta ai seguenti aspetti: il sistema di registrazione multilingue, compreso litaliano; la capacit di interlocuzione dei referenti elevata; il costo delle procedure basso; i tempi di procedura sono ridotti; il processo non richiede il tempo e gli investimenti in ricerca necessari per le invenzioni. Dal 1999 al 2006 le domande per marchio comunitario presentate allUAMI da soggetti italiani sono state infatti 34.073, ovvero una quota pari all8,2% del totale. Tra i Paesi appartenenti al G9, lItalia in quarta posizione, dietro ad USA, Germania e Gran Bretagna.

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Se si confrontano questi dati con lanaloga classifica relativa ai depositi brevettuali EPO, si evince una posizione nettamente migliore del nostro Paese che, nel settore dei marchi comunitari, supera Paesi importanti come il Giappone e la Francia. Anche nel tasso di variazione media annua, lItalia mostra di tenere abbastanza bene il passo con gli altri Paesi del G9. E vero che la Cina e la Federazione Russa mostrano variazioni considerevolmente superiori, ma occorre ricordare che la base di partenza di entrambi questi Paesi significativamente molto pi arretrata. Gli USA confermano il primato in termini di maggior numero di domande per marchio comunitario depositate presso lUAMI. LItalia, insieme agli USA e alla Francia, ha incrementato nel 2006, rispetto al periodo 1999-2005, il numero di domande presentate allUAMI con rivendicazione di priorit, lasciando cos intravedere unesigenza di tutela immediata. La tendenza a difendere la distintivit della immagine del prodotto o servizio al di fuori dei confini nazionali pu essere considerata lindice di una disposizione ad agire in previsione, piuttosto che a posteriori a salvaguardia di un mercato gi consolidato.

Tabella 10. Quote delle domande di marchio comunitario dei Paesi del G9 (1999-2006)
Quote 99-02 Quote 03-05 Quote 06 Quote 99-06 20,0% 16,6% 12,0% 8,2% 7,1% 2,7% 1,2% 0,2% 0,0% 68,1% 100,0% USA 23,1% 18,1% 16,6% Germania 16,5% 16,4% 17,2% Gran Bretagna 12,9% 11,0% 12,1% Italia 8,1% 8,5% 8,0% Francia 6,8% 7,5% 6,8% Giappone 3,1% 2,6% 2,0% Canada 1,3% 1,1% 1,3% Cina 0,1% 0,3% 0,4% Federazione Russa 0,04% 0,04% 0,05% Totale G9 72,0% 65,5% 64,5% Totale UAMI 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI Variazione % media annua 99-06 2,4% 7,9% 7,0% 7,0% 7,5% 4,9% 8,8% 24,6% 13,5% 5,9% 7,5%

Tabella 11. Depositi effettuati con rivendicazione di priorit


Paese 1996-2005 % US 46.323 39,1 DE 20.244 17,1 FR 11.769 9,9 GB 8.607 7,3 IT 5.996 5,1 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI 2006 5.134 1.960 1.393 758 752 % 39,9 15,2 10,8 5,9 5,8

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2. Domande di marchio comunitario

Figura 9. Andamento delle domande di marchio comunitario dei Paesi del G9 (1999-2006)
14.000 12.000 USA 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Germania Gran Bretagna Italia Francia Giappone Canada Cina Federazione Russa

Anno di deposito

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati UAMI

2.2 Panorama nazionale


I dati riportati nella mappa di distribuzione dei depositi di marchi comunitari, registrati da titolari italiani nel periodo 1999-2006, evidenziano una preminenza del Nord-Ovest (40,7%), seguito dal Nord-Est (34,5%), dal Centro (19,2%) e infine dal Sud e Isole (5,6%). Tra le Regioni, la Lombardia e il Veneto sono quelle pi attive, seguite da Emilia Romagna e Toscana. Come abbiamo gi avuto occasione di osservare, lutilizzo abbastanza diffuso del marchio comunitario da parte delle imprese italiane come strumento di internazionalizzazione legato anche al fenomeno della delocalizzazione allestero dei siti produttivi, che comporta una attenzione rivolta pi allimmagine del prodotto che non allo sviluppo tecnologico dello stesso. Sempre con riferimento al periodo sopra indicato, i dati derivanti dallOsservatorio confermano che la maggior parte dei titolari delle domande di registrazione di marchio comunitario sono imprese, con una percentuale del 92% circa. La distribuzione delle domande di registrazione di marchi segue pi fedelmente rispetto a quella dei brevetti la densit delle imprese, con una certa propensione per quelle caratterizzate da una minore dimensione. Questo spiega perch la Lombardia si confermi come la regione con la maggiore attivit, mentre il Piemonte, area com noto di imprese medio grandi, assuma una importanza pi ridotta rispetto al Veneto.

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Le persone fisiche si attestano invece intorno al 7% dei depositi, cifra comunque significativa, spiegabile sia con la tendenza abbastanza diffusa ad intestare il marchio come bene personale e non come bene dellazienda sia con la necessit/volont di caratterizzazione di nuove imprese che si vanno formando o che non hanno ancora una struttura societaria. Come era lecito attendersi, piuttosto basso il contributo al numero di depositi da parte di EPR-Universit, enti che normalmente non hanno la necessit di investire in internazionalizzazione dei marchi. La provincia con il maggior numero di marchi comunitari depositati Milano, che sta per progressivamente diminuendo la sua quota nazionale. Le province di Roma e Firenze, appartenenti alla macroarea del Centro, sono le uniche province in questa classifica che presentano una variazione percentuale media annua superiore alla media italiana.

Figura 10. Mappa di distribuzione dei marchi comunitari (1999-2006)

5.579 a 11.126 2.668 a 5.579 2.196 a 2.668 885 a 2.196 622 a 885 308 a 622 208 a 308 0a 208

(2) (2) (2) (2) (3) (3) (3) (3)

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

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2. Domande di marchio comunitario

Tabella 12. Deposito marchi comunitari suddiviso per tipologia di soggetto (1999-2006)
Quote 99-02 Quote 03-05 Quote 06 Quote 99-06 91,9% 6,7% 1,3% 0,0% 100,0% Variazione % media annua 99-06 5,6% 7,4% 15,2% 5,2% 5,9%

Imprese 93,3% 91,1% 90,0% Persone fisiche 5,7% 7,3% 8,1% EPR/Universit 0,9% 1,7% 1,8% Richiedenti non italiani 0,1% 0,0% 0,1% Totale marchi 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

Tabella 13. Marchi comunitari depositati per area geografica (1999-2006)


Area geografica Marchi depositati 99-06 Nord-Ovest 13.859 Nord-Est 11.740 Centro 6.538 Sud e Isole 1.920 TOTALE 34.057 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI % su totale 40,7% 34,5% 19,2% 5,6% 100,0%

Tabella 14. Classifica delle prime 10 province in termini di marchi depositati (1999-2006)
Provincia Quote 99-02 Quote 03-05 Quote 06 Quote 99-06 22,8% 6,5% 4,9% 4,1% 3,5% 3,3% 3,3% 2,7% 2,5% 2,5% 100,0% Variazione % media annua 99-06 5,0% 8,5% 6,3% 5,8% -0,7% 1,8% 4,2% 7,5% 4,4% 3,6% 5,9%

MI 24,0% 22,5% 20,1% RM 6,5% 6,6% 6,3% VR 5,4% 4,5% 4,7% BO 3,8% 4,5% 4,0% TV 3,9% 3,6% 2,3% VI 3,5% 3,3% 3,0% TO 3,7% 2,7% 3,9% FI 2,5% 2,9% 2,8% MO 2,3% 2,8% 2,3% PD 2,3% 2,7% 2,4% Italia 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

2.3 Distribuzione delle classi di prodotti e servizi


La procedura di deposito del marchio, indipendentemente dalla territorialit del richiedente, implica una scelta a priori dei prodotti o servizi cui il marchio verr abbinato nel periodo di tutela. Lassegnazione degli stessi ad una determinata classe descrittiva viene effettuata utilizzando la classificazione internazionale di Nizza.1 Per i depositi effettuati da parte di soggetti italiani, i dati relativi alle classi di Nizza, che sono in totale 45 (vedi allegato 5), fanno emergere come ci sia una focalizzazione su alcune tipologie di beni di largo consumo. Al primo posto troviamo infatti la classe 9, che raggruppa al suo interno prodotti molto differenti tra loro: occhiali; dispositivi elettronici; dispositivi elettrici; protezioni (es. caschi); supporti digitali; distributori automatici; estintori. Labbigliamento e le calzature (classe 25) sono la tipologia di prodotti che si posizionano al secondo posto nella classifica di tutela con marchio comunitario. Lelevato numero di depositi relativi alla classe 25 conferma la strategia del sistema produttivo italiano che, pur avendo in molti casi delocalizzato allestero la fase di produzione del capo di abbigliamento o della calzatura, continua a mantenere attiva la gestione dellimmagine del prodotto e quindi anche del marchio. Nellevoluzione temporale delle classi tra il 1999-2006 visibile il trend di crescita dei marchi abbinati ai beni del cosiddetto sistema moda. Lelevato numero di marchi depositati nella classe 35 (Pubblicit, gestione di affari commerciali, amministrazione commerciale, lavori di ufficio) indica lo sviluppo che sta avendo il terziario avanzato, che fornisce servizi di varia natura resi da persone fisiche o da organizzazioni. Per valutare il peso della classe 42 (Servizi scientifici e tecnologici e relativi servizi di ricerca e progettazione; servizi di analisi e di ricerche industriali; progettazione e sviluppo di hardware e software) necessario tenere conto del fatto che da Gennaio 2002, sono state attivate le classi 43, 44 e 45 che contengono diverse categorie di prodotti prima assegnate alla classe 42. La somma dei depositi di queste classi paragonabile a quelle delle prime due classificate. Un aspetto critico risulta essere il contenuto numero di depositi per i prodotti alimentari e bevande nelle classi 29, 30, 31, 32, 33, che rimane nettamente inferiore al numero di depositi per classi di servizi (35, 36, ). Questa situazione sottolinea la scarsa conoscenza del marchio come strumento di tutela per ci che riguarda il settore
1 La descrizione delle classi di Nizza riportata nellallegato 5

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2. Domande di marchio comunitario

Figura 11. Distribuzione delle classi di prodotti e servizi secondo la classificazione di Nizza. Marchi comunitari depositati da soggetti italiani (1999-2006)
nc9 nc25 nc35 nc42 nc16 nc18 nc41 nc30 nc38 nc3 nc29 nc33 nc36 nc11 nc7 nc5 nc20 nc28 nc12 nc24 nc14 nc6 nc21 nc37 nc43 nc32 nc19 nc39 nc1 nc31 nc17 nc10 nc8 nc44 nc2 nc40 nc27 nc22 nc4 nc26 nc23 nc34 nc45 nc15 nc13
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000

Tipologia di marchio: classificazione di Nizza

Numero di marchi depositati 1999-2006

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

alimentare. Ci a fronte di una situazione che vede i prodotti agroalimentari italiani spesso oggetto di pesanti contraffazioni e di imitazioni, senza contare i numerosi casi di utilizzo di nomi o immagini che richiamano il nostro Paese, fenomeno noto come italian sounding. Il settore arredamento (classe 20), pur essendo una realt produttiva peculiare del territorio italiano per la presenza di diversi distretti nel Centro e Nord Italia, non ricorre allutilizzo del marchio comunitario con quella frequenza che sarebbe lecito aspettarsi dal numero elevato di depositi di modelli industriali. Nel settore ICT-Telecomunicazioni (classe 38) si avuta una crescita significativa di depositi di marchi nel periodo in cui esplosa la net-economy. A questa per hanno fatto seguito un rallentamento ed un successivo consolidamento. Da notare il basso numero di depositi sulle armi da fuoco (classe 13) che rispecchia landamento complessivo dei depositi comunitari.

Figura 12. Andamento delle top 10 classi di Nizza per le domande di marchio comunitario (1999-2006)
1200 nc9 1000 800 600 400 200 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 nc25 nc35 nc42 nc16 nc18 nc41 nc30 nc38 nc3

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati UAMI

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2. Domande di marchio comunitario

Tabella 15. Top 10 aziende per deposito di domande di marchio comunitario (1999-2006)2
Denominazione 1 2 3 4 5 6 7 8 9 INTESA SANPAOLO S.P.A. BARILLA G. E R. FRATELLI - SOCIET PER AZIONI TRUDI S.P.A. ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A. BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. BANFI S.R.L. ARTSANA S.P.A MAPEI S.P.A. CAVIT SOCIET COOPERATIVA Somma domande di marchio 406 297 140 103 97 93 92 92 78 76 Prov. TO PR UD MI SI SI CO MI RM RM Classe di Nizza prevalente 36-38 30 28 9-16-38 36 33 12 1 33 35-38-41

10 RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA

2 Le informazioni riportate derivano dallelaborazione dei dati presenti nel database CTM download dellUAMI su imprese con sede in Italia per il periodo 1999-2006. Il totale delle domande di marchio comunitario per ogni impresa ottenuto utilizzando una somma pesata, in cui si considera il valore 1 se il richiedente e unico, mentre si considera il valore 1/n se nella domanda di brevetto ci sono n richiedenti. La classe di Nizza fornisce informazioni su tipologia di prodotto e servizio, con una suddivisione in 45 classi (vedi allegato 5). Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

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Sezione 3

Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

In questa sezione del rapporto viene analizzato il comportamento di 4085 Medie Imprese (MI) industriali italiane in termini di deposito di domande di brevetto EPO e domande di registrazione di marchio comunitario. Sono state prese in considerazione le aziende operanti nel 2005 che si sono dimostrate attive sulla propriet industriale nellintervallo 1999-2005. Dai dati analizzati si evince che nel 2005 le medie imprese costituiscono lo 0,1% della totalit delle imprese italiane. Nellintervallo temporale 1999-2005 ad esse vengono per imputate 2395 domande di brevetto EPO (pari all11,7% di quelle depositate dal totale delle imprese italiane) e 3238 domande di marchio comunitario (pari al 12,1% del totale delle imprese italiane).

3.1 Considerazioni generali


Da unanalisi generale dei dati emergono le seguenti considerazioni sullutilizzo della propriet industriale da parte delle medie imprese: In generale le medie imprese sono pi propense alla registrazione di marchi rispetto al deposito di brevetti. Nel periodo 1999-2005 le medie imprese che hanno depositato un brevetto sono il 17,6% mentre quelle che hanno depositato un marchio sono il 25,6%. Nel 2005 si riscontra un sostanziale pareggio: il 6,4% delle medie imprese ha depositato brevetti EPO ed il 6,2% ha registrato un marchio comunitario; per le domande di brevetto si riscontra un incremento progressivo dellinteresse nel periodo 1999-2005 sia in termini di numero di imprese che brevettano sia in termini di depositi. Nel 2005 si ha il massimo numero di imprese brevettanti e di depositi; per i marchi si riscontra nello stesso periodo e per gli stessi parametri un andamento

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

altalenante con una diminuzione nel 2005 rispetto al 2004 per quanto riguarda il numero di imprese ed il numero di registrazioni; la capacit media brevettuale per singola impresa cresciuta nel tempo, passando progressivamente da 1,4 domande di brevetto a impresa nel 1999 a 1,7 nel 2005; anche la capacit media per domande di marchi cresciuta, passando in breve da 1,7 (1999) a 2 (2000) ma mantenendo poi tale valore invariato negli anni successivi; territorialmente nel periodo 1999-2005 il Nord-Est evidenzia un numero complessivo di domande di brevetto superiore al Nord-Ovest, pur con un numero inferiore di imprese che brevettano. Anche per numero di marchi comunitari il Nord-Est supera il Nord-Ovest; il Centro ed il Sud presentano una crescita molto pi lenta delle due macroaree del Nord e pertanto non sembrano attualmente in grado di colmare il gap rispetto a queste ultime; dalla scomposizione dei dati per provincia emerge che Milano in testa per numero di imprese brevettanti nel periodo 1999-2005, seguita da Vicenza; Milano ugualmente in testa alle altre province per numero di imprese che registrano un marchio e per numero totale di registrazioni nel periodo 1999-2005; la classifica delle province in base alla capacit media brevettuale nel periodo 1999-2005 vede lAquila, Rimini e Genova ai primi 3 posti, con valori molto alti che raggiungono le 15 domande di brevetto per impresa. Il dato peraltro non molto indicativo dal momento che in queste province dato riscontrare una situazione molto particolare, nella quale poche aziende svolgono una intensa attivit di brevettazione. La stessa condizione si determina anche per i marchi registrati, settore nel quale la provincia di Trieste si trova al primo posto con ben 12 registrazioni per azienda.

3.2 Profilo tecnologico


Specializzazione delle medie imprese Lanalisi della tipologia di domande di brevetto depositate presso EPO fornisce un profilo delle tecnologie che vengono sviluppate dalle medie imprese italiane. Elaborando i dati a livello di sezioni IPC sulle domande di brevetto si ottiene un profilo di specializzazione che si basa sul numero di depositi, la variazione media percentuale annua ed il vantaggio tecnologico comparato. Il confronto fra gli indici VTC delle medie imprese italiane con la totalit dei soggetti depositanti presso EPO descrive il posizionamento rispetto ai Paesi stranieri. Dal confronto delle performance tecnologiche delle medie imprese rispetto agli altri Paesi emerge lesistenza di alcune aree in cui il nostro Paese fortemente competitivo. Larea tecnologica di maggior peso in Italia per le medie imprese riguarda la sezione brevettuale B denominata processi, macchine ed apparecchi per lavorazioni, veicoli ed

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3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

accessori. Le domande di brevetto depositate in questa sezione rappresentano il 38,3% del totale, con una crescita media annua del 11,2% ed un VTC pari a 2,7. Allinterno di questa area, i settori tecnologici di maggior rilevanza possono essere raggruppati sotto il termine di movimentazione meccanica. In particolare la prima classe IPC in ordine di numero di depositi la B65 che descrive attivit di spedizione, imballaggio ed immagazzinaggio. Questa classe, assieme alla B60 (Veicoli in generale) ed alla B62 (Veicoli terrestri per trasporto non su binari), rappresenta dei settori tecnologici considerati dallEPO a crescita rapida o molto rapida. Le principali applicazioni tecnologiche delle medie imprese appartenenti alla classe B65 sono: 1. strumenti, apparati e macchinari per il packaging (crescita annua del 24%); 2. contenitori per la conservazione ed il trasporto di articoli e materiali (crescita annua del 29%); Le medie imprese italiane si stanno distinguendo nel settore delledilizia, descritto nella sezione E, che presenta la maggiore crescita annua nel periodo 1999-2005 pari al 12,7% e raggiungendo un VTC particolarmente elevato di 3,7. Larea tecnologica maggiormente diffusa in Italia la E05 (Serrature, chiavi, attrezzature per finestre e casseforti), considerata a crescita molto rapida a livello europeo. Il nostro Paese risulta fortemente competitivo sulle tecnologie innovative per porte, finestre e sistemi di chiusura (E06B). Le medie imprese dimostrano di possedere una specializzazione nello sviluppo tecnologico anche nei processi, macchine ed apparecchi per la lavorazione di fibre e carta (VTC=1,7), ma il settore in forte rallentamento con un diminuzione nelle domande di brevetto del 22,6% dal 2000 al 2005. Ci sono settori della produzione industriale, considerati ad elevato contenuto tecnologico, in cui lItalia possiede un basso livello di specializzazione, in particolare per la chimica (Sezione C) con un VTC di 0,2 e gli strumenti di precisione (Sezione G), con un VTC sempre di 0,2. Sembra quindi che le medie imprese italiane tendano a privilegiare maggiormente i settori tradizionali. La sezione A, che comprende beni di prima necessit, persona, casa, salute e benessere rappresenta la seconda area tecnologica di interesse delle medie imprese italiane. Complessivamente questa area tecnologia per in fase di stallo, presentando una crescita media annua del 4,6% che nettamente inferiore alla crescita media totale (8,3%). I settori tecnologici di maggior peso in questa sezione sono A61 (Scienza medica o veterinaria, igiene) e A47 (Arredamento, casalinghi, macinatori da caff e spezie, aspirapolveri). Queste classi IPC appartengono al gruppo di tecnologie a crescita molto rapida a livello di EPO. Ci sono delle applicazioni tecnologiche che rientrano nella A61 che presentano un peso significativo ed un buon tasso di crescita, come ad esempio il caso di A61M (Dispositivi per introdurre sostanze per il corpo), con un incremento annuo del 17%. Per ci sono anche delle applicazioni che possiedono un significativo tasso di crescita negativo, pari a -8,1%, come le classi che rien-

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

trano in A61K e che sono legate alla chimica farmaceutica (Preparazioni mediche, dentistiche e igieniche). Focus su Nord-Ovest Nel Nord-Ovest i settori tecnologici di maggiore peso in termini di numero di domande di brevetto pubblicate sono: B65 (Movimentazione), A47 (Casalinghi ed elettrodomestici) e A61 (Scienza medica e veterinaria). I primi due presentano un tasso di crescita positivo nellintervallo 1999-2005, mentre per quanto riguarda la classe A61 si riscontra una netta diminuzione di interesse da parte delle medie imprese, pari a -9,4%. I settori tecnologici a maggiore crescita sono il B29 (Lavorazione della plastica) ed il B60 (Veicoli). Mentre un settore in forte declino tecnologico quello delle fibre (D01, -9,4%). Focus su Nord-Est I settori tecnologici di maggiore importanza nel Nord-Est sono rappresentati da B65 (Movimentazione), A61 (Scienza medica e veterinaria) e B62 (Veicoli per trasporto non su binari). La maggiore crescita in termini di domande di brevetto pubblicate nel periodo 1999-2005 appartiene alla classe B62. Diversamente dal Nord-Ovest, la classe A61 nel Nord-Est presenta una crescita positiva del 12,6%. Settori in declino dal punto di vista dellinteresse tecnologico sono A01 (Agricoltura, zootecnia, caccia e pesca) e D06 (Trattamento dei prodotti tessili). Focus su Centro Il Centro sembra essere la macroarea con maggiori difficolt dal punto di vista tecnologico in quanto presenta un limitato numero di domande di brevetto accompagnato da un basso tasso di crescita annuo. I settori di maggiore importanza sono A61 (Scienza medica e veterinaria) B65 (Movimentazione) e B21 (Lavorazione meccanica dei metalli). Solo il primo presenta un tasso di crescita sufficientemente positivo. Le restanti classi brevettuali sono in declino nel periodo 1999-2005. Focus su Sud ed Isole Partendo dalla constatazione che il numero di domande di brevetto al Sud inferiore rispetto alle altre macroaree, si rileva una specializzazione per le tecnologie sviluppate in seno alla chimica organica. Il settore tecnologico a cui appartiene il biomedicale (A61) invece al secondo posto in termini di domande di brevetto presentate. Tecnologie a forte crescita Alcune applicazioni tecnologiche sviluppate dalle medie imprese, possiedono un peso rilevante in termini di numero di domande di brevetto (superiore all1%) ed un forte tasso di crescita annuo.

60

3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

Sottoclasse IPC C07D A47J E05D

Descrizione Composti eterociclici (chimica farmaceutica) Dispositivi per la cucina, macinatori per caff, macinatori per spezie, apparecchi per la preparazione di bevande Cerniere o altri dispositivi di supporto per porte e finestre

Peso % 1,7 1,5 1,3

Tasso % di crescita annuo 48,6 44,2 36,9

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Tecnologie in declino Alcune applicazioni tecnologiche sviluppate dalle medie imprese, possiedono un peso rilevante in termini di numero di domande di brevetto (superiore all1%), ma una forte variazione negativa nel tasso di crescita.
Sottoclasse IPC D01G A61K B65H Descrizione Trattamento preliminare di fibre naturali o artificiali Preparazioni mediche, dentistiche o igieniche Soluzioni per maneggiare articoli di minimo spessore (fogli) o in forma di filamento (cavi) Peso % >1% >1% >1% Tasso % di crescita annuo -22,6 -9,4 -8,0

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

3.3 Domande di brevetto EPO


Dati generali

Tabella 16. Dati riassuntivi sulla capacit brevettuale delle medie imprese
Parametro Totale imprese italiane nel 2005 Totale medie imprese italiane nel 2005 Somma domande di brevetto EPO delle imprese italiane (1999-2005) Somma domande di brevetto EPO delle medie imprese italiane (1999-2005) Somma domande di brevetto EPO medie imprese (2005) Quota domande di brevetto EPO medie imprese su totale domande imprese (1999-2005) Quota medie imprese su totale imprese (2005) Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO Valore 6.073.024 4.085 20.549 2.344 451 11,4% 0,1%

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Figura 13. Distribuzione delle medie imprese italiane che depositano brevetti EPO

2005

6,4%

93,6%

Medie imprese che hanno depositato domande di brevetto Medie imprese che non hanno depositato domande di brevetto

1999-2005

17,6%

82,4%

0,0%

20,0%

40,0%

60,0%

80,0%

100,0%

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Tabella 17. Evoluzione temporale del deposito di brevetti EPO per le medie imprese (periodo 1999-2005)
Parametro n. brevetti Medie imprese non brevettanti Medie imprese brevettanti Capacit media brevettuale 1999 252 3.908 177 1,4 2000 279 3.883 202 1,4 2001 262 3.903 182 1,4 2002 341 3.866 219 1,6 2003 365 3.856 229 1,6 2004 407 3.850 235 1,7 2005 438 3.823 262 1,7 19992005 2.344 3.368 717 3,3

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

62

3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

Dati per area geografica

Figura 14. Suddivisione delle medie imprese brevettanti per macroarea (2000-2005)
18,5% 16,6% 18,3%

12,1%

8,1% 6,4% 4,9% 5,0% 3,6% 3,0% 2,1% 0,9% 6,8% 6,3% 6,6%

00

00

05

05

00

05

05

00

00

05

-0

-0

-0

00

-0

Italia

Nord Ovest

Nord Est

Centro

Sud

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Figura 15. Confronto per macroarea geografica del numero di domande di brevetto EPO delle medie imprese italiane
1.200 1.000

Numero cumulativo domande di brevetto EPO

800 600 400 200 0 1998 2000 2002 2004 2006

Anno di pubblicazione
Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

00

00

00

00

Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud

-0

63

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Dati per provincia

Tabella 18. Andamento delle prime 10 province per numero di imprese brevettanti per le medie imprese (1999-2005)
Provincia 1999 2000 2001 2002 2003 29 13 14 16 8 13 9 10 11 8 2 2004 26 19 13 12 12 17 12 11 9 9 9 2005 21 24 13 15 22 16 13 17 9 7 9 19992005 87 49 46 41 41 33 32 30 28 21 21 MI 25 24 28 25 VI 19 18 15 26 TV 8 16 9 10 BG 12 8 7 8 BS 9 6 8 9 BO 9 14 10 15 TO 7 12 11 9 MO 7 9 9 10 PD 9 6 3 6 RE 3 7 5 8 VA 4 5 1 8 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO Capacit media brevettuale 3,2 5,1 2,3 2,7 3,0 4,6 3,7 4,0 2,8 4,0 2,3

Figura 16. Confronto delle prime 10 province per numero di domande di brevetto depositati dalle medie imprese (1999-2005)
300

MI Numero cumulativo domande di brevetto EPO VI


250

BO BS MO TO BG

200

150

TV RE PD

100

50

0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

Anno di pubblicazione

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

Indice di specializzazione tecnologica1

Tabella 19. Andamento delle prime 10 province per capacit media brevettuale delle medie imprese (1999-2005)
Provincia 1999 2000 2001 2002 2003 6,0 3,0 1,7 1,5 1,0 2,7 1,8 1,0 1,3 2,2 2004 5,0 7,0 1,7 4,0 2,0 2,5 1,8 3,0 2,0 1,7 2005 3,5 4,0 3,0 2,0 1,0 2,0 1,7 1,9 1,7 1,3 19992005 15,0 11,0 7,2 6,9 6,0 5,1 4,6 4,6 4,4 4,2 AQ 2,0 2,0 4,0 2,0 RN 1,0 2,0 2,5 GE 1,5 1,5 2,0 1,7 LU 1,5 1,0 1,0 2,0 BA 1,0 1,0 VI 1,6 1,6 1,2 1,6 BO 1,3 1,4 1,2 1,8 BR 1,0 1,0 1,5 1,7 LO 2,0 1,0 1,0 2,0 PN 2,3 2,2 2,0 1,4 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO medie imprese brevettanti 2 3 5 5 1 49 33 6 5 15

Figura 17. Indice di specializzazione tecnologica delle medie imprese vs EPO (2000-2005)
4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0
0,2 1 0,2 0,4 1,1 1,7 1,0 2,7 3,7

A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori C - Chimica (comprende la farmaceutica) D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni F - Macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici
1 La descrizione dellindice di specializzazione tecnologica demandata allallegato 2.

65

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Figura 18. Indice di specializzazione tecnologica dellItalia vs EPO (2000-2005)


4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0
0,7 1 0,4 0,5 1,1 1,8 2,4 2,0 1,5

A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori C - Chimica (comprende la farmaceutica) D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni F - Macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici
Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

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3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

Mappa tecnologica delle medie imprese

Figura 19. Mappa tecnologica delle medie imprese italiane, derivante dai codici IPC 4 digit delle domande di brevetto EPO (2000-2005)
100
Macchine/attrezzature per imballo

10 aziende

Numero di brevetti per sottoclasse tecnologica

80

Contenitori Dispositivi di trasporto o stoccaggio Lavorazione materiale plastico

60

Preparazioni mediche/dentali

40

Connettori -collettori elettrici

Molecole acicliche o carbocicliche

Dispositivi per iniettare sostanze

Accessori per cucina

Molecole eterocicliche

Handling cavi, fogli, nastri 20 Sedie


Condutture Tavole, scrivanie, arredamento per ucio e tubazioni

Odontoiatria

Valvole Ruote e rulli

Accessori per veicoli su ruote

Cardini per porte, nestre e battenti

Tasso di variazione % annua (2000-2005)


0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0

Legenda:
Beni di consumo Chimica, farmaceutica Edilizia Processi industriali Meccanica Strumentazione Tecnologie elettriche ed elettroniche

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

67

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

3.4 Domande di marchio comunitario


Dati generali
Parametro Totale imprese italiane nel 2005 Totale medie imprese italiane nel 2005 Somma domande di marchio comunitario delle imprese italiane (1999-2005) Somma domande di marchio comunitario delle medie imprese italiane (1999-2005) Somma domande di marchio comunitario medie imprese (2005) Quota domande di marchio comunitario medie imprese su totale domande imprese (1999-2005) Quota medie imprese su totale imprese (2005) Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI Valore 6.073.024 4.085 26.722 3.156 481 12,1% 0,1%

Figura 20. Distribuzione delle medie imprese che hanno depositato almeno un marchio comunitario

2005

6,2%

93,8%

Medie imprese che hanno registrato marchio Medie imprese che non hanno registrato marchi

1999-2005

25,6%

74,4%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% 100,0%

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati UAMI

Tabella 20. Evoluzione temporale del deposito di marchi comunitari per le medie imprese (periodo 1999-2005)
Parametro 1999 2000 2001 2002 399 3.866 219 1,8 2003 576 3.791 294 2,0 2004 530 3.790 295 1,8 2005 481 3.831 254 1,9 n. marchi 403 467 383 Medie imprese che non hanno registrato 3.858 3.823 3.861 marchi Medie imprese che hanno registrato 227 262 224 marchio n. di marchi per media impresa 1,8 1,8 1,7 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI 19992005 3.156 3.040 1.045 3,0

68

3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

Dati per area geografica

Figura 21. Distribuzione per macroarea delle medie imprese che hanno depositato domande di marchio comunitario (2000-2005)
28,7%

23,4% 21,5% 19,1% 15,9%

8,4% 6,4% 6,2% 5,4% 5,8%

7,5% 5,1% 4,9% 4,8% 4,5%

00

05

00

05

00

05

00

05

00

05

-0

-0

-0

-0

00

Italia

Nord Ovest

00

Nord Est

00

Centro

00

Sud

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAM

Figura 22. Confronto per macroarea geografica delle domande di marchio comunitario presentate dalle medie imprese italiane (1999-2005)
1.800 1.600 Numero cumulativo marchi comunitari registrati 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 1999 2000 2001 2002 2003 Anno di registrazione Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI SUD 2004 2005 CNT NO NE

00

-0

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Dati per provincia

Tabella 21. Top 10 province per numero di aziende che depositano domande di marchio comunitario
Provincia MI TV VI VR BO MO BG BS PD TO 1999 22 13 18 11 8 10 6 14 10 12 2000 23 25 15 12 16 12 14 6 10 11 2001 21 18 13 12 12 14 12 10 10 7 2002 22 15 13 15 7 5 5 5 9 6 2003 29 22 13 21 13 17 10 11 11 8 2004 33 23 16 19 15 17 13 13 9 5 2005 33 17 11 14 7 7 10 11 5 7 19992005 113 75 57 51 47 46 43 43 34 34 Capacit media deposito marchi 2,9 3,0 2,4 4,2 2,9 2,8 2,9 2,5 2,9 2,9

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

Figura 23. Top 10 province per domande di marchio comunitario


350 Numero cumulativo marchi comunitari registrati 300 250 200 150 100 50 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Anno di registrazione
Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

MI TV VR VI BO MO BG MN BS PD

70

3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

Tabella 22. Top 10 province per capacit media di deposito delle domande di marchio comunitario
Provincia TS TN AT SS VC CH RA TP BZ IM LO 1999 2,0 1,5 10,0 1,0 2,0 2,5 2000 1,0 2,6 1,0 1,0 6,0 4,0 3,0 1,0 1,0 2001 1,0 2,0 3,0 7,0 1,0 1,0 2,3 1,0 2002 2,0 15,0 2,0 2,0 2,0 1,5 1,0 1,8 2003 1,0 13,0 2,5 2,0 2,0 3,7 2,7 2,0 1,5 4,0 1,5 2004 1,0 5,0 2,5 4,0 1,0 3,0 1,0 1,0 3,5 1,0 4,0 2005 4,0 1,8 2,0 1,0 5,0 7,0 2,0 4,3 5,0 19992005 12,0 8,6 8,3 6,5 6,3 6,3 6,0 6,0 5,7 5,0 5,0 imprese con marchi 1 10 3 2 3 4 9 1 7 1 4

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

Distribuzione per classe di prodotto

Figura 24. Distribuzione delle 10 classi di Nizza pi numerose per i marchi comunitari registrati dalle medie imprese italiane (1999-2005)
NC25 NC9 NC30 NC29 NC18 NC3 NC7 NC11 NC20 NC33 -10,0% -5,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% variazione % media annua quota 99-05

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Classe NC3 NC7

NC9

NC11 NC18 NC20 NC25 NC29 NC30 NC33

Descrizione Preparati per sbiancare e altre sostanze per il bucato; preparati per pulire, lucidare, sgrassare e abradere; saponi; profumeria, olii essenziali, cosmetici, lozioni per capelli; dentifrici Macchine e macchine-utensili; motori (eccetto quelli per veicoli terrestri); giunti e cinghie di trasmissione (eccetto quelli per veicoli terrestri); strumenti agricoli non azionati a mano; incubatrici per uova. Apparecchi e strumenti scientifici, nautici, geodetici, elettrici, fotografici, cinematografici, ottici, di pesata, di misura, di segnalazione, di controllo (ispezione), di soccorso (salvataggio) e dinsegnamento; apparecchi per la registrazione, la trasmissione, la riproduzione del suono o delle immagini; supporti di registrazione magnetica, dischi acustici; distributori automatici e meccanismi per apparecchi di prepagamento; registratori di cassa, macchine calcolatrici e corredo per il trattamento dellinformazione e gli elaboratori elettronici; estintori. Apparecchi dilluminazione, di riscaldamento, di produzione di vapore, di cottura, di refrigerazione, di essiccamento, di ventilazione, di distribuzione dacqua e impianti sanitari Cuoio e sue imitazioni, articoli in queste materie non compresi in altre classi; pelli di animali; pellami; bauli e valigie; ombrelli, ombrelloni e bastoni da passeggio; fruste e articoli di selleria. Mobili, specchi, cornici; prodotti, non compresi in altre classi, in legno, sughero, canna, giunco, vimini, corno, osso, avorio, balena, tartaruga, ambra, madreperla, spuma di mare, succedanei di tutte queste materie o in materie plastiche. Articoli dabbigliamento, scarpe, cappelleria. Carne, pesce, pollame e selvaggina; estratti di carne; frutta e ortaggi conservati, essiccati e cotti; gelatine, marmellate; uova, latte e prodotti derivati dal latte; olii e grassi commestibili; conserve Caff, t, cacao, zucchero, riso, tapioca, sago, succedanei del caff; farine e preparati fatti di cereali, pane, pasticceria e confetteria, gelati; miele, sciroppo di melassa; lievito, polvere per fare lievitare; sale, senape; aceto, salse (tranne le salse per insalata); spezie; ghiaccio. Bevande alcoliche (tranne le birre).

3.5 Distribuzione delle medie imprese per settore manifatturiero Tabella 23. Distribuzione delle medie imprese per settore manifatturiero in base a domande di brevetto EPO e marchio comunitario (2000-2005)
Descrizione ATECOMB Abbigliamento Alimentari Arredamento Carta Chimica Elettronica Gomma Meccanica Metalli Minerali non metalliferi Totale Totale imprese con domande di brevetto EPO 39 14 46 9 107 21 9 401 13 21 680 Totale imprese con domande di marchio comunitario 175 149 96 23 113 20 10 310 19 42 957 Totale imprese con domande di brevetto e di marchio 25 9 24 2 46 13 4 157 2 9 291

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO, Saegis ed UAMI

72

3. Focus su propriet industriale delle medie imprese italiane

3.6 Medie imprese leader nella propriet industriale Tabella 24. Medie imprese leader in Italia in termini di domande di brevetto EPO (1999-2005)
Media impresa CAMPAGNOLO MARZOLI CASTELLINI DOMPE DIPHARMA AETNA GROUP CLABER TISSUE MACHINERY COMPANY META SYSTEM LAFER SARONG Domande Peso Provincia di brevetto impresa su 99-05 Provincia VI 58 23,2% BS BO AQ MI RN PN BO RE VI RE 37 34 28 26 23 22 18 16 16 16 30,3% 22,2% 93,3% 9,3% 69,7% 34,9% 11,4% 19,0% 6,2% 18,5% Settore tecnologico prevalente Trasporti Lavorazione materiali, tessuti, carta Tecnologie biomedicali Chimica organica, chimica fine Chimica organica, chimica fine Movimentazione, manutenzione, stampa Tecnologie di processo Movimentazione, manutenzione, stampa Trasporti Beni di consumo, equipaggiamenti Movimentazione, manutenzione, stampa Domande di marchio 99-05 9 3

1 3 1 12 3 2

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO, Saegis ed UAMI

Tabella 25. Medie imprese leader in Italia in termini di domande di marchio comunitario (1999-2005)
Media impresa 1 2 3 4 5 6 7 8 9 CAVIT CANTINA VITICOLTORI SOC. COOP. RE.LE.VI. SPA CANTINA SOCIALE COOPERATIVA DI SOAVE MICYS COMPANY SPA PRE GEL SPA C.A.V.I.R.O. S.C.R.L IRCA SRL TAVOLA SPA FRATELLI SACLA Prov. TN MN VR LC RE RA VA MI AT BG Domande di Peso impresa marchio 99-05 su Prov. 65 37 35 28 28 25 22 22 21 21 75,6% 33,6% 16,1% 52,8% 28,9% 46,3% 40,7% 6,7% 84,0% 16,9% Classificazione di Nizza prevalente* 33 5 33 3 30 33 30 5 29 29 5 1 5 Domande di brevetto 99-05

10 ZANETTI SPA

* La descrizione deile classi di Nizza riportata nellAllegato 5.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO, Saegis ed UAMI

73

NOTE METODOLOGICHE

LOsservatorio brevetti e marchi 2007 un database segmentabile in ogni suo parametro, realizzato elaborando dei dati derivanti da fonti riconosciute a livello internazionale per la loro qualit: le domande di brevetto pubblicate dallEuropean Patent Office (EPO) nellintervallo temporale 1999-2006; la registrazione di marchi comunitari presso Ufficio per lArmonizzazione del Mercato Interno (UAMI) negli anni 1999-2006. Lattivit di brevettazione del Sistema Italia (imprese, soggetti privati, enti pubblici di ricerca) presso lUfficio Europeo dei Brevetti ritenuto un importante strumento per individuare i principali ambiti di sviluppo tecnologico e per valutare le performance del nostro Paese rispetto ai principali competitori. Le tecnologie descritte nei brevetti EPO vengono valutate dagli esperti dellUfficio Brevetti Europeo in modo professionale e qualificato, in base ai requisiti di novit, non ovviet e di applicabilit industriale. Il marchio comunitario rappresenta un indice della propensione a perseguire strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane. Esso pu essere oggetto di operazioni di sfruttamento commerciale tramite la concessione di licenze, di contratti desclusiva o mediante il merchandising. Per entrambe le tipologie di propriet industriale, lattivit di elaborazione ha condotto alla predisposizione di un database anagrafico e di un database statistico, contenenti i dati relativi allintervallo temporale 1999-2006. Con i database ottenuti stato possibile effettuare elaborazioni statistiche sulla base delle variabili scelte per le analisi di approfondimento, quali ad esempio: soggetto brevettante: ente pubblico di ricerca, persona, impresa, Universit; territorio: regione, provincia, comune, distretto, etc; parametro economico: fatturato, dipendenti, settore economico, etc. (attraverso integrazioni con altri database).

75

Appendice statistica

Tavole riassuntive: deposito di domande di brevetto EPO Tavola 1. Domande di brevetto EPO pubblicate per Paese e per anno
1999 2000 2001 2002 2003 30.157 20.625 18.068 6.889 4.859 3.396 1.536 288 117 85.935 104.768 2004 34.057 21.535 20.733 7.928 4.879 3.912 1.659 407 133 95.243 117.737 2005 32.925 21.774 21.383 7.953 4.539 3.867 1.620 481 102 94.644 118.210 2006 35.043 22.788 22.697 8.017 4.668 4.120 1.865 711 162 100.071 126.679 USA 23.038 29.906 29.524 30.464 Germania 16.767 18.767 20.050 19.927 Giappone 14.056 16.219 18.559 18.457 Francia 5.877 6.805 6.772 6.682 Gran Bretagna 3.763 4.466 4.744 4.645 Italia 2.809 3.079 3.123 3.312 Canada 1.085 1.363 1.522 1.413 Cina 49 101 139 190 Federazione Russia 67 132 110 116 Paesi G9 67.511 80.838 84.543 85.207 Totale EPO 79.811 96.024 100.950 102.776 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO 19992006 245.114 162.233 150.172 56.923 36.563 27.616 12.063 2.366 939 693.992 846.955

Tavola 2. Domande di brevetto EPO pubblicate per tipologia di richiedente e per anno
1999 2000 2001 2002 2.917 287 65 44 3.312 2003 2.968 322 62 44 3.396 2004 3.441 318 89 64 3.912 2005 3.416 321 82 48 3.867 2006 3534 425 99 62 4.120 Imprese 2.433 2.692 2.686 Inventori 310 303 346 EPR/Universit 29 38 54 Richiedenti non italiani* 37 45 37 Totale brevetti 2.809 3.079 3.123 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO 19992006 24.088 2.631 518 380 27.616

Tavola 3. Domande di brevetto EPO pubblicate per macroarea geografica e per anno
1999 Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e Isole Richiedenti non italiani* Totale complessivo 1.459 888 334 90 37 2.809 2000 1.536 988 402 106 46 3.079 2001 1.587 960 430 109 37 3.123 2002 1.649 1.074 444 101 44 3.312 2003 1.640 1.144 442 125 46 3.396 2004 1.934 1.213 587 111 66 3.912 2005 1.929 1.281 475 133 48 3.867 2006 2.092 1.254 592 121 61 4.120 19992006 13.827 8.802 3.706 897 384 27.616

*Il valore dato dalla somma delle quote delle domande di brevetto con multi-richiedenti attribuibili a soggetti non italiani. Pi precisamente, nel caso di brevetti sviluppati congiuntamente da soggetti italiani e soggetti stranieri, le quote brevetto dei soggetti stranieri sono state dapprima scorporate e successivamente sommate fra di loro.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

79

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 4. Domande italiane di brevetto EPO suddivise per campo tecnologico e per anno
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 19992006 A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute 473 e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavora804 zioni; veicoli e accessori C - Chimica (comprende la farmaceutica) D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni F - Macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici Totale 283 124 167 316 308 334 550 907 341 110 177 320 281 393 600 918 292 111 216 357 290 339 593 994 334 109 170 394 366 353 702 765 691 781 5.154

973 1.112 1.162 1.079 7.949 349 100 200 390 322 360 417 123 225 481 356 433 428 123 259 474 339 391 438 132 284 532 445 429 2.881 932 1.698 3.264 2.707 3.032

2.809 3.079 3.123 3.312 3.396 3.912 3.867 4.120 27.616

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Tavola 5. Domande italiane di brevetto EPO con richiedente un impresa, suddivise per campo tecnologico e per anno
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 19992006 A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute 392 e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavorazio- 696 ni; veicoli e accessori C - Chimica (comprende la farmaceutica) D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni 250 112 137 450 790 288 101 150 286 250 378 495 793 247 100 181 317 242 311 493 904 285 96 148 355 312 324 580 876 296 90 169 348 277 332 645 579 606 4.240 7.079 2.476 831 1.442 2.932 2.309 2.780

995 1.062 963 365 112 195 439 302 388 370 101 230 429 283 361 375 120 232 486 373 381

F - Macchine meccaniche, motori e componenti- 272 stica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici Totale 270 305

2.433 2.692 2.686 2.917 2.968 3.441 3.416 3.534 24.088

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

80

Appendice Statistica

Tavola 6. Domande italiane di brevetto EPO con richiedente un EPR/ Universit, suddivise per campo tecnologico e per anno
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 19992006 A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori C - Chimica (comprende la farmaceutica) D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni F - Macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici Totale 2 6 4 29 38 10 2 15 4 54 19 6 65 5 5 8 6 1 21 9 4 21 13 4 21 1 1 1 12 5 62 3 15 10 89 19 1 23 1 25 8 27 1 13 6 30 1 1 1 17 12 82 27 6 29 2 1 1 25 8 99 117 34 180 6 3 9 120 49 518

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

Tavola 7. Domande italiane di brevetto EPO con richiedente una persona fisica, suddivise per campo tecnologico e per anno
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 19992006 A - Beni di prima necessit, persona, casa, salute e benessere B - Processi, macchine e apparecchi per lavorazioni; veicoli e accessori C - Chimica (comprende la farmaceutica) D - Processi, macchine e apparecchi per lavorazione di fibre e carta E - Prodotti e elementi strutturali per costruzioni F - Macchine meccaniche, motori e componentistica meccanica G - Strumenti di precisione H - Tecniche ed elementi elettrici ed elettronici Totale 66 93 18 13 29 41 29 21 310 85 101 19 9 27 32 17 13 303 90 109 13 12 34 37 30 21 346 80 80 15 11 19 35 28 19 287 92 89 18 9 31 39 28 17 322 76 103 15 10 29 32 31 21 318 89 87 20 20 27 42 27 8 321 135 105 21 9 51 40 37 28 714 767 139 92 246 297 227 148

425 2.631

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO

81

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione 1 2 STMICRO ELECTRONICS S.R.L. C.R.F. SOCIET CONSORTILE PER AZIONI G.D SOCIETA PER AZIONI Somma domande Prov. di brevetto 1311 461 MI TO Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Tecnologie infor- Fabbricazione di tubi ealtri valvole elettronici e di matiche componenti elettronici e sviluppo sperimenMotori, pompe, Ricerca campo delle scienze tale nel turbine naturali e dellingegneria Movimentazione, Fabbricazione, istallazione, manutenzione manutenzione, riparazione e ed apparecchi di macchine stampa meccanici Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di macchine per lindustria delle materie plastiche e Trasporti della gomma e di altre macchine per impieghi speciali n.c.a., compresi parti e accessori Ottica Fabbricazione di fili e cavi isolati Settore tecnologico prevalente Tipologia di settore Industria Servizi

333

BO

Industria

PIRELLI PNEUMATICI S.P.A.

252

MI

Industria

5 6 7 8

PIRELLI CAVI E SISTEMI S.P.A. TELECOM ITALIA S.P.A. FIAT AUTO S.P.A. AUSIMONT S.P.A. SIGMA-TAU INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE S.P.A. DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE S.P.A. BASELL POLIOLEFINE ITALIA S.P.A. PIRELLI & C. S.P.A. SOLVAY SOLEXIS S.P.A. PHARMACIA ITALIA S.P.A.

155 150 127 118

MI MI TO MI

Industria Servizi Industria Industria

Telecomunicazioni Gestione di reti di telecomunicazione fissa Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di motocicli Macromolecole, Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche polimeri e artificiali Trasporti Chimica organica, Fabbricazione di prodotti chimica fine farmaceutici di base Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di macchine per la metallurgia, compresi parti e accessori

117

RM

Industria

10

115

PD

Utensili e macchinari

Industria

11 12

112 112

MI MI

Macromolecole, Fabbricazione di materie polimeri plastiche in forme primarie Ottica Intermediazioni finanziarie n.c.a

Industria Servizi

13

106

MI

14

100

MI

Fabbricazione di preparati Macromolecole, antidetonanti e antigelo e polimeri di altri prodotti chimici vari per uso industriale n.c.a. Fabbricazione di prodotti Farmaceutica, farmaceutici e di prodotti cosmetica chimici e botanici per usi medicinali

Industria

Industria

82

Appendice Statistica

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione Somma domande Prov. di brevetto 97 BG Settore tecnologico prevalente Trasporti Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Fabricazione di parti ed accessori per autoveicoli Industria (esclusi quelli in legno) e per motori di autoveicoli e motocicli Servizi Industria Servizi

15

FRENI BREMBO S.P.A.

16 17 18

CANDY S.P.A. (cancellata) CNH ITALIA S.P.A. NUOVO PIGNONE HOLDING S.P.A. SACMI COOPERATIVA MECCANICI IMOLA SOCIETA COOPERATIVA SIEMENS MOBILE COMMUNICATIONS S.P.A. MAGNETI MARELLI POWERTRAIN S.P.A. MAGNETI MARELLI S.P.A. POLIMERI EUROPA S.P.A. IVECO S.P.A. CHIESI FARMACEUTICI S.P.A. CHIRON SRL. CAMPAGNOLO S.R.L. INDENA S.P.A.

89 88 88

MI MO FI

Beni di consumo, Intermediazioni finanziarie equipaggiamenti n.c.a. Trasporti Fabbricazione di trattori agricoli

Motori, pompe, Corsi di formazione profesturbine sionale

19

86

BO

Lavorazione mate- Lavori di meccanica generale Industria riali, tessuti, carta

20

86

MI

Telecomunicazioni Informatica ed attivit connesse

Servizi

21

86

BO

22

84

MI

Fabbricazione di apparecMotori, pompe, chiature elettriche per moto- Industria turbine ri a combustione interna e per veicoli Commercio allingrosso di Motori, pompe, apparecchi ed articoli per turbine illuminazione; materiale elet- Servizi trico per uso domestico Macromolecole, Fabbricazione di prodotti polimeri chimici di base Trasporti Farmaceutica, cosmetica Biotecnologie Trasporti Farmaceutica, cosmetica Industria

23 24 25 26 27 28

79 79 79 77 74 74

BR TO PR SI VI MI

Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di Industria motocicli Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerot- Industria ti e simili Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerot- Industria ti e simili Fabbricazione di parti e accessori di biciclette Industria

Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerot- Industria ti e simili Industria

29

SAES GETTERS S.P.A.

72

MI

Componenti elet- Fabbricazione di tubi e valtrici, ingegneria elettrica, energia vole e di altri componenti elettronici elettrica

83

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione I.M.A. INDUSTRIA MACCHINE AUTOMATICHE S.P.A. Somma domande Prov. di brevetto 71 BO Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Fabbricazione e installazione Movimentazione, di macchine per la dosatura, manutenzione, la confezione e per limstampa ballaggio, compresi parti e accessori Fabbricazione, installazione, Movimentazione, riparazione e manutenzione manutenzione, di macchine per lindustria stampa della carta e del cartone, compresi parti e accessori Trasporti Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche n.c.a., comprese parti e accessori Settore tecnologico prevalente Tipologia di settore

30

Industria

31

FABIO PERINI S.P.A.

67

LU

Industria

32

HTM SPORT S.P.A. AZIONARIA COSTRUZIONI MACCHINE AUTOMATICHEA.C.M.A.-S.P.A. PHARMACIA & UPJOHN S.P.A. ARTURO SALICE S.P.A. SIEMENS INFORMATION AND COMMUNICATION NETWORKS S.P.A. DENSO THERMAL SYSTEMS S.P.A.

66

GE

Industria

33

65

BO

Fabbricazione e installazione Movimentazione, di macchine per la dosatura, manutenzione, la confezione e per limIndustria stampa ballaggio, compresi parti e accessori Chimica organica, Fabbricazione di prodotti chimica fine farmaceutici di base Industria

34

62

MI

35

61

Ingegneria civile, CO costruzioni, attivit Fabbricazione di altri prodotti metallici di scavo

Industria

36

61

MI

37

57

TO

Fabbricazione e installazione di apparecchi e impianti per Telecomunicazioni telecomunicazioni, esclusa Industria linstallazione da parte di imprese non produttrici Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli Trasporti (esclusi quelli in legno) e Industria per motori di autoveicoli e motocicli appaTecnologie audio- Fabbricazione di altren.c.a., recchiature elettriche visive comprese parti e accessori Componenti elettrici, ingegneria elettrica, energia elettrica Analisi, misure, controlli Farmaceutica, cosmetica Industria

38

DATALOGIC S.P.A.

57

BO

39

ABB SERVICE S.R.L

56

MI

40

ESAOTE S.P.A.

56

AL

Riparazione e manutenzione di apparecchi e impianti trasmittenti radio televisivi e Industria per telecomunicazioni, esclusi i telefoni cellulari Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione Industria di apparecchi elettromedicali, compresi parti e accessori Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerot- Industria ti e simili

41

BRACCO IMAGING S.P.A.

55

MI

84

Appendice Statistica

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione ISTITUTO DI RICERCHE DI BIOLOGIA MOLECOLARE P. ANGELETTI S.P.A. TELECOM ITALIA LAB S.P.A. ZAMBON GROUP S.P.A. Somma domande Prov. di brevetto 53 RM Settore tecnologico prevalente Biotecnologie Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dellingegneria Servizi

42

43

53

TO

Ricerca e sviluppo sperimenTelecomunicazioni tale nel campo delle scienze naturali e dellingegneria Fabbricazione di prodotti Chimica organica, farmaceutici e di prodotti chimica fine chimici e botanici per usi medicinali Chimica organica, Fabbricazione di altri prochimica fine dotti in gomma n.c.a. appaLavorazione mate- Fabbricazione di altren.c.a., riali, tessuti, carta recchiature elettriche comprese parti e accessori Ricerca e sviluppo sperimenChimica di base tale nel campo delle scienze naturali e dellingegneria

Servizi

44

53

MI

Industria

45

ENICHEM S.P.A.

52

MI

Industria

46

L.G.L. ELECTRONICS S.P.A. ENITECNOLOGIE S.P.A.

52

BG

Industria

47

51

MI

Servizi

48

BITRON S.P.A.

51

TO

Fabbricazione di apparecBeni di consumo, chiature elettriche per moto- Industria equipaggiamenti ri a combustione interna e per veicoli Movimentazione, Studi di architettura, di manutenzione, ingegneria ed altre attivit stampa tecniche Assunzione e gestione di Beni di consumo, partecipazioni di controllo o equipaggiamenti meno, escluse le holding di gruppi finanziari Commercio allingrosso di elettrodomestici, apparecchi radiotelevisivi e telefonici, Beni di consumo, apparecchi per la registraequipaggiamenti zione e la riproduzione del suono e dellimmagine e prodotti connessi, compresi parti e accessori Componenti elet- Assunzione e gestione di trici, ingegneria partecipazioni di controllo o elettrica, energia meno, escluse le holding di elettrica gruppi finanziari Fabbricazione, istallazione, manutenzione Utensili e mac- riparazione e utensili ed di macchine chinari accessori, escluse le parti intercambiabili Servizi

49

SASIB TOBACCO S.P.A. BENETTON GROUP S.P.A.

50

BO

50

47

TV

Servizi

51

ELECTROLUX ZANUSSI S.P.A.

47

PN

Servizi

52

ASKOLL HOLDING S.R.L.

46

VI

Servizi

53

COMAU S.P.A.

46

TO

Industria

85

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione Somma domande Prov. di brevetto 45 TO Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Fabbricazione, installazione, Componenti mec- riparazione e manutenzione Industria canici di cuscinetti a sfere ed a rulli, comprese loro parti Fabbricazione, installazione, Movimentazione, riparazione e manutenzione manutenzione, di altre macchine per impie- Industria stampa ghi speciali n.c.a., compresi parti e accessori Fabbricazione e installazione di apparecchi e impianti per Telecomunicazioni telecomunicazioni, esclusa Industria linstallazione da parte di imprese non produttrici Fabbricazione, istallazione, Beni di consumo, riparazione e manutenzione equipaggiamenti di amcchine ed apparecchi elettrici n.c.a. Fabbricazione di elettrodoparti ed Beni di consumo, mestici compresi linstalequipaggiamenti accessori, escluse lazione, la riparazione e la manutenzione Componenti elettrici, ingegneria elettrica, energia elettrica Settore tecnologico prevalente

54

SKF INDUSTRIE S.P.A.

55

BOTTERO S.P.A.

45

CN

56

MARCONI COMMUNICATIONS SPA

44

GE

57

ELTEK S.P.A.

43

AL

Industria

58

INDESIT COMPANY S.P.A.

43

AN

Industria

59

BTICINO S.P.A.

42

MI

60

MARZOLI S.P.A.

40

BS

Fabbricazione, istallazione, riparazione e amnutenzione di apparecchiature pe la Industria distribuzione e il controllo dellelettricit Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di macchine tessili, di Lavorazione mate- macchine e di impianti per riali, tessuti, carta il trattamento ausiliario dei Industria tessili, di macchine per cucire e per maglieria, compresi parti e accessori Fabbricazione di apparecMotori, pompe, chiature elettriche per moto- Industria turbine ri a combustione interna e per veicoli Fabbricazione di macchine Movimentazione, per ufficio compresi gli manutenzione, accessori, escluse linstalstampa lazione, la riparazione e la manutenzione Fabbricazione di elettrodoparti ed Beni di consumo, mestici compresi linstalequipaggiamenti accessori, escluse lazione, la riparazione e la manutenzione

61

SIEMENS VDO AUTOMOTIVE S.P.A.

40

PI

62

OLIVETTI TECNOST S.P.A.

40

TO

Industria

63

BONFERRARO S.P.A.

39

VR

Industria

86

Appendice Statistica

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione Somma domande Prov. di brevetto 39 UD Settore tecnologico prevalente Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Industria

64

DIPHARMA S.P.A.

Chimica organica, Fabbricazione di esplosivi chimica fine

65

MARPOSS SOCIETA PER AZIONI

38

BO

66

SIPA S.P.A.

38

TV

67

ABB SERVICE S.R.L. (cancellata)

37

MI

68

MARCHESINI GROUP S.P.A.

37

BO

69

AXIS S.P.A.

37

FI

70

MATEC S.P.A.

37

TN

Fabbricazione, riparazione e manutenzione di strumenti Analisi, misure, e apparecchi di misura, con- Industria trollo, prova, navigazione e controlli simili, escluse le apparecchiature di controllo dei processi industriali Fabbricazione, istallazione, Lavorazione mate- riparazione e manutenzione Industria riali, tessuti, carta di altre macchine di impiego generale Componenti elettrici, ingegneria Industria elettrica, energia non disponibile elettrica Fabbricazione e installazione Movimentazione, di macchine per la dosatura, manutenzione, la confezione e per limIndustria stampa ballaggio, compresi parti e accessori Componenti elet- Fabbricazione di apparecchi trici, ingegneria radiotelevisivi e di appaIndustria elettrica, energia recchiature per le comunielettrica cazioni Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di macchine tessili, di Lavorazione mate- macchine e di impianti per riali, tessuti, carta il trattamento ausiliario dei Industria tessili, di macchine per cucire e per maglieria, compresi parti e accessori e sviluppo sperimenTrattamenti super- Ricerca campo delle scienze ficiali, coating tale nel e dellingegneria naturali Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di strumenti medicali Tecnologie biome- per diagnosi, di materiale dicali medico-chirurgico e veterinario, di strumenti per odontoiatria, compresi parti e accessori Fabbricazione di elettrodoparti ed Beni di consumi, mestici compresi linstalequipaggiamenti accessori, escluse lazione, la riparazione e la manutenzione Servizi

71

CENTRO SVILUPPO MATERIALI S.P.A.

36

RM

72

CASTELLINI S.P.A.

36

BO

Industria

73

DE LONGHI S.P.A.

35

TV

Industria

87

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione DE NORA ELETTRODI S.P.A. Somma domande Prov. di brevetto 35 MI Settore tecnologico prevalente Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Industria

74

appaTrattamenti super- Fabbricazione di altren.c.a., ficiali, coating recchiature elettriche comprese parti e accessori Componenti elettrici, ingegneria Fabbricazione di articoli in elettrica, energia materie plastiche elettrica

75

GEWISS S.P.A.

35

BG

Industria

76

VALEO SICUREZZA ABITACOLO S.P.A. ITALTEL S.P.A.

35

Ingegneria civile, TO costruzioni, attivit Fabbricazione di serrature e cerniere di scavo MI Telecomunicazioni Altre intermediazioni finanziarie Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di strumenti medicali Tecnologie biome- per diagnosi, di materiale dicali medico-chirurgico e veterinario, di strumenti per odontoiatria, compresi parti e accessori Componenti elet- Fabbricazione di motori, trici, ingegneria elettrica, energia generatori e trasformatori elettrici elettrica Trasporti

Industria

77

35

Servizi

78

SORIN BIOMEDICA CARDIO S.R.L.

34

VC

Industria

79

MAGNETEK S.P.A.

34

AR

Industria

80

CORGHI S.P.A. GSG INTERNATIONAL S.P.A. INTIER AUTOMOTIVE CLOSURES S.P.A

33

RE

Fabbricazione e installazione di altre macchine di impiego Industria generale n.c.a.

81

33

82

33

Fabbricazione e installazione di macchine di impiego Industria generale ed altro materiale meccanico n.c.a. Fabbricazione di parti ed Ingegneria civile, accessori per auoveicoli TO costruzioni, attivit (esclusi quelli in legno) Industria di scavo per motori di autoveicoli e motocicli Ingegneria civile, BO costruzioni, attivit di scavo PI Trasporti Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di motocicli Industria

83

PIAGGIO & C. S.P.A.

33

84

SCM GROUP S.P.A.

33

RN

85

ENI S.P.A.

32

RM

Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di altre macchine utensili ed accessori, escluse le parti intercambiabili Commercio allingrosso di prodotti petroliferi, carbuautoChimica di base ranti e lubrificanti per per trazione; combustibili riscaldamento solidi, liquidi e gassosi Utensili e macchinari

Industria

Servizi

88

Appendice Statistica

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione DAYCO EUROPE S.R.L. CORNING O.T.I. S.P.A. Somma domande Prov. di brevetto 32 CH Settore tecnologico prevalente Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Industria

86

Componenti mec- Fabbricazione di altri procanici dotti in gomma n.c.a. Ottica Studi di architettura, di ingegneria ed altre attivit tecniche

87

31

MI

Servizi

88

KPL PACKAGING S.P.A. SIGMA-TAU HEALTHSCIENCE S.P.A. LAMBERTI SPA

31

BO

Fabbricazione e installazione Movimentazione, di macchine per la dosatura, manutenzione, la confezione e per limIndustria stampa ballaggio, compresi parti e accessori Farmaceutica, cosmetica Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dellingegneria Servizi

89

31

RM

90

31

VA

Macromolecole, Fabbricazione di prodotti polimeri chimici di base Fabbricazione, installazione, Lavorazione mate- riparazione e manutenzione riali, tessuti, carta di altre macchine per la dei lavorazione e la finitura tessili Farmaceutica, cosmetica

Industria

91

PROMATECH S.P.A.

31

BG

Industria

92

AZIENDE CHIMICHE RIUNITE ANGELINI FRANCESCO S.P.A.

29

RM

Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerot- Industria ti e simili

93

BITELLI S.P.A.

29

Fabbricazione, installazione, Ingegneria civile, riparazione e manutenzione BO costruzioni, attivit di macchine da miniera, di scavo cava e cantiere, compresi parti e accessori AQ

Industria

94

DOMPE S.P.A. FERRANIA TECHNOLOGIES S.P.A. GAMBINI, GIOVANNI FABBRICA DARMI PIETRO BERETTA S.P.A. TECHINT COMPAGNIA TECNICA INTERNAZIONALE S.P.A.

29

Chimica organica, Fabbricazione di medicinali, Industria preparati farmaceutici, cerotchimica fine ti e simili Ottica Fabbricazione di prodotti chimici per uso fotografico Industria

95

29

SV

96

29

PI

Movimentazione, Intermediari del commermanutenzione, cio di prodotti alimentari, stampa bevande e tabacco Commercio allingrosso di Tecnologie spaziali, altri prodotti n.c.a.; altre armi forme di commercio allingrosso despecializzato n.c.a. Movimentazione, Servizi professionali ed manutenzione, imprenditoriali non previsti stampa nei precedenti codici

Servizi

97

28

BS

Servizi

98

28

MI

Servizi

89

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 8. Top 100 aziende per domande di brevetto EPO1


Denominazione Somma domande Prov. di brevetto Attivit commerciale pre- Tipologia valente di settore (ATECORI 2002) Installazione, riparazione e manutenzione di impianti di altre Componenti elet- elettrici eelettricheapparecn.c.a., trici, ingegneria chiature installazioni Industria elettrica, energia escluse le negli edifici e elettriche elettrica linstallazione di segnaletica luminosa per strade, ferrovie, aeroporti, porti, ecc. Componenti elet- Consulenza amministrativotrici, ingegneria Servizi elettrica, energia gestionale e pianificazione aziendale elettrica e sviluppo sperimenChimica organica, Ricerca campo delle scienze tale nel Servizi chimica fine naturali Trasporti Lavorazione e trasformazio- Produzione ne del vetro piano Intermediazioni finanziarie n.c.a. Servizi Settore tecnologico prevalente

99

ABB RICERCA SPA

27

MI

IGUZZINI 100 ILLUMINAZIONE S.P.A. NEWRON 101 PHARMACEUTICALS S.P.A. 102 PILKINGTON ITALIA S.P.A. 103 PIRELLI S.P.A.

26

MI

26

MI

26

CH

26

MI

Ottica

1 Le informazioni riportate derivano dallelaborazione dei dati presenti nel database EPO Bibliographic Data (EBD) su imprese con sede in Italia per il periodo 1999-2006. Il totale delle domande di brevetto per ogni impresa ottenuto utilizzando una somma pesata, in cui si considera il valore 1 se il richiedente e unico, mentre si considera il valore 1/n se nella domanda di brevetto ci sono n richiedenti. Lassegnazione del settore tecnologico prevalente effettuata in base alla classificazione tecnologica predisposta da: OST - Observatoire Science et Technology (FR), INPI - Institute Nationale Propriet Industrielle (FR), FhG - Fraunhofer Institute for Systems of Innovation Research (DE). Lassegnazione dellattivit commerciale prevalente stata effettuata incrociando il database anagrafico delle domande di brevetto con il Registro Imprese ed individuando il codice ATECO principale per ogni impresa. La tipologia di settore stata infine assegnata in base al codice ATECO principale.

Tavola 9. Distribuzione percentuale per tipologia di settore delle TOP 100 imprese con sede in Italia, attive nel deposito di domande di brevetto EPO (1999-2006)
Tipologia di settore Industria Servizi Quota percentuale delle imprese TOP 100 con domande di brevetto EPO 75,7% 24,3%

90

Appendice Statistica

Tavole riassuntive: deposito di domande di marchio comunitario Tavola 10. Deposito di marchi comunitari suddiviso per Paese del G9 e per anno
Paese USA Germania Gran Bretagna Italia Francia Giappone Canada Cina Federazione Russa Totale OAMI 1999 8.952 6.133 4.595 3.233 2.489 910 440 48 12 36.492 2000 12.353 8.699 7.006 4.194 3.134 1.102 708 33 12 50.808 2001 10.206 7.535 5.591 3.568 3.040 2.307 611 60 20 45.385 2002 8.750 6.358 5.272 3.709 3.151 1.062 542 77 28 41.355 2003 10.062 8.472 5.600 4.765 3.926 1.473 483 111 27 52.548 2004 9.589 9.071 5.997 4.858 4.240 1.427 676 138 27 55.063 2005 9.974 9.381 6.441 4.651 4.082 1.300 710 218 17 56.242 2006 10.846 11.238 7.901 5.096 4.441 1.335 862 278 33 65313 99-06 80.732 66.887 48.403 34.073 28.503 10.916 5.032 963 176 403.206

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

Tavola 11. Distribuzione per tipologia di soggetto delle domande di marchio comunitario (1999-2006)
Tipo Imprese Persone fisiche EPR/Universit Richiedenti non italiani Totale marchi 1999 2.968 233 29 2 3.233 2000 3.961 198 33 2 4.194 2001 3.331 204 32 2 3.568 2002 3.464 206 37 2 3.709 2003 4.409 287 68 1 4.765 2004 4.406 355 96 1 4.858 2005 4.183 393 74 0 4.651 2006 4.589 413 91 3 5.096 99-06 31.311 2.289 460 13 34.073

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati Saegis ed UAMI

91

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 12 Distribuzione per Regione delle domande di marchio comunitario (1999-2006)


Regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle DAosta Veneto
1

Marchi1 308 48 62 622 4.373 1.039 2.376 508 11.127 885 26 2.196 662 208 291 2.668 749 300 28 5.579

Nella somma delle domande di marchio comunitario depositate da soggetti italiani state escluso il contributo dei richiedenti stranieri, a cui appartengono anche i residenti a San Marino e in Vaticano.

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO, Saegis ed UAMI

92

Appendice Statistica

Tavola 13. Distribuzione per classe di Nizza delle domande di marchio comunitario con richiedente italiano (1999-2006)
Classificazione. di Nizza nc1 nc2 nc3 nc4 nc5 nc6 nc7 nc8 nc9 nc10 nc11 nc12 nc13 nc14 nc15 nc16 nc17 nc18 nc19 nc20 nc21 nc22 nc23 nc24 nc25 nc26 nc27 nc28 nc29 nc30 nc31 nc32 nc33 nc34 nc35 nc36 nc37 nc38 nc39 nc40 nc41 nc42 nc43 nc44 nc45 Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO, Saegis ed UAMI Frequenza 1.268 585 3.319 371 2.367 1.637 2.523 667 6.794 918 2.642 1.827 100 1.712 150 4.121 1.010 3.980 1.297 2.181 1.610 378 326 1.774 6.669 357 411 2.023 3.228 3.682 1.013 1.465 2.885 301 4.781 2.858 1.563 3.597 1.286 577 3.851 4.422 1.476 625 296

93

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 14. Domande di marchio comunitario suddivise per regione e macroarea geografica
1999-2006 Area Nord-Ovest: Piemonte Lombardia Liguria Valle dAosta Totale Area Nord-Est: Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna; Totale Area Centro: Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Totale Area Sud e Isole: Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Totale 26 622 662 48 61 291 208 1.918 5,6% 2.668 300 885 2.376 308 6.537 19,2% 749 5.579 1.039 4.373 11.740 34,5% 2.196 11.127 508 28 13.859 40,7%

Fonte: Elaborazioni Unioncamere-Dintec su dati EPO, Saegis ed UAMI

94

Appendice Statistica

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione 1 2 3 4 5 6 INTESA SANPAOLO S.P.A. BARILLA G. E R. FRATELLI - SOCIET PER AZIONI TRUDI S.P.A. ARNOLDO MONDADORI EDITORE S.P.A. BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A. BANFI S.R.L. Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente 406 297 140 103 97 93 TO PR UD MI SI SI 36-38 30 28 9-16-38 36 33 Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Banche Produzione di paste alimentari secche Fabbricazione di giocattoli, compresi i tricicli e gli strumenti musicali giocattolo Editoria Banche Colture viticole e aziende vitivinicole (comprese le cantine sociali) Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli; videogiochi; articoli per puericultura; articoli pirotecnici e per le feste Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa, mastici, solventi e diluenti a base organica e inorganica e prodotti svernicianti Colture viticole e aziende vitivinicole (comprese le cantine sociali) Attivita radiotelevisive, esclusa la gestione di reti di trasmissione dei segnali radiotelevisivi Commercio allingrosso di prodotti a base di tabacco Banche Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di motocicli Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di motocicli Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa, mastici, solventi e diluenti a base organica e inorganica e prodotti svernicianti Settore Servizi Industria Industria Industria Servizi Industria

ARTSANA S.P.A

92

CO

12

Servizi

MAPEI S.P.A.

92

MI

Industria

CAVIT SOCIET COOPERATIVA RAIRADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA S.P.A. BANCA MEDIOLANUM S.P.A. PIAGGIO & C. S.P.A. FERRARI S.P.A.

78

RM

33

Industria

10

76

RM

35-38-41

Servizi

11 12 13 14

73 66 65 63

MI MI PI VR

34 36 12 12

Servizi Servizi Industria Industria

15

MATERIS PAINTS ITALIA S.P.A.

62

MI

Industria

95

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione CARTIERE FEDRIGONI E C. S.P.A. BANCA POPOLARE ITALIANA SOCIET COOPERATIVA C.V.B. (CASA VINICOLA F.LLI BIXIO) S.R.L. UNICREDITO ITALIANO SPA INDESIT COMPANY SPA PIRELLI TYRE S.P.A. Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente 61 PA 16 Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Assunzione e gestione di partecipazioni di controllo o meno, escluse le holding di gruppi finanziari Banche Produzione di vini da tavola e di vini di qualita prodotti in regioni determinate (v.q.p.r.d.) Banche Fabbricazione, istallazione, riparazione e manutenzione di motori, generatori e trasformatori elettrici Fabbricazione di pneumatici e di camere daria Fabbricazione, istallazione, riparazione e manutenzione di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dellelettricit Fabbricazione di fili e cavi isolati Telecomunicazioni Assunzione e gestione di partecipazioni di controllo o meno, escluse le holding di gruppi finanziari Intermediazioni finanziarie n.c.a. Banche Organizzazione di fiere, mostre, esposizioni, convegni e manifestazioni simili Fabbricazione di rimorchi e semirimorchi di autoveicoli Produzione dei derivati del latte Settore

16

Servizi

17 18 19

58 58 58

LO VR GE

36 33 36

Servizi Industria Servizi

20

56

AN

7-11

Industria

21

55

MI

Industria

22

BTICINO S.P.A. PRYSMIAN CAVI E SISTEMI ENERGIA S.R.L. TELECOM ITALIA S.P.A. EUROSPIN ITALIA S.P.A. PIRELLI & C. SOCIETA PER AZIONI BANCA 121 S.P.A. EXPO CTS S.P.A. S.E.A. SOCIETA EUROPEA AUTOCARAVAN S.P.A. S.P.A. EGIDIO GALBANI

54

RA

Industria

23 24

52 52

MI TO

9 9-38

Industria Servizi

25

51

MI

29

Servizi

26 27 28

51 50 48

MI LE TO

12 36 35-41

Servizi Servizi Servizi

29

45

MI

12

Industria

30

44

MI

29

Industria

96

Appendice Statistica

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Fabbricazione di stoviglie, pentolame, vasellame, attrezzi da cucina e accessori casalinghi non elettrici, articoli metallici per larredamento di stanze da bagno Commercio allingrosso di macchine, accessori e utensili per lagricoltura, compresi i trattori, per la zootecnia e per il giardinaggio Pubblici mercati e pese pubbliche, esclusi i banditori dasta Assunzione e gestione di partecipazioni di controllo o meno, escluse le holding di gruppi finanziari Fabbricazione di prodotti per la ripulitura, la lucidatura e la manutenzione e di altri prodotti simili Attivit radiotelevisive, esclusa la gestione di reti di trasmissione dei segnali radiotelevisivi Fabbricazione, istallazione, riparazione e manutenzione di macchine ed apparecchi meccanici Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerotti e simili Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerotti e simili Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerotti e simili Intermediazioni finanziarie n.c.a. Banche Colture viticole e aziende vitivinicole (comprese le cantine sociali) Settore

31

BIALETTI INDUSTRIE S.P.A.

43

VB

11-21

Industria

32

ENOLOGICA VASON SRL ENTE AUTONOMO FIERA INTERNAZIONALE DI MILANO GUCCIO GUCCI S.P.A.

43

MI

Servizi

33

43

MI

16-35

Servizi

34

42

FI

18

Servizi

35

RE.LE.VI.-S.P.A. RETI TELEVISIVE ITALIANE SPA VODAFONE OMNITEL S.P.A. BOTTEGA DI LUNGAVITA S.R.L. INDENA S.P.A SIGMA-TAU INDUSTRIE FARMACEUTICHE RIUNITE EPTACONSORS S.P.A. BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA SOC.COOP. A.R.L. CANTINA SOCIALE COOPERATIVA DI SOAVE - SOC. AGR. COOP.

42

MN

Industria

36

42

RM

35

Servizi

37

42

TO

Industria

38 39

39 38

MI MI

5 1

Industria Industria

40

38

RM

Industria

41

36

VR

36

Servizi

42

35

VR

36

Servizi

43

35

FI

33

Industria

97

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente 34 TP 7 Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Fabbricazione di elettrodomestici compresi parti ed accessori, escluse linstallazione, la riparazione e la manutenzione Banche Commercio allingrosso di prodotti alimentari n.c.a. Produzione di vini spumanti Fabbricazione di radiatori e caldaie per il riscaldamento centrale Fabbricazione di saponi e detergenti per uso personale, di profumi e cosmetici Produzione di altri prodotti alimentari n.c.a. Fabbricazione di saponi e detergenti per uso personale, di profumi e cosmetici Organizzazione di fiere, mostre, esposizioni, convegni e manifestazioni simili Commercio allingrosso di prodotti petroliferi, carburanti e lubrificanti per autotrazione; combustibili per riscaldamento solidi, liquidi e gassosi Commercio allingrosso di prodotti lattiero-caseari e di uova Fabbricazione di dispositivi per illuminazione (anche di tipo non elettrico), compresi insegne e cartelli luminosi Fabbricazione di articoli sportivi, riparazione, manutenzione di attrezzature sportive del tipo utilizzato in palestre, centri sportivi e simili Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze naturali e dellingegneria Gestione di banche dati e di portali web Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per larredamento Settore

44

DE LONGHI S.P.A. BANCA PRIMAVERA S.P.A. CARAPELLI FIRENZE S.P.A. DUCA DI SALAPARUTA S.P.A. FERROLI S.P.A. MICYS COMPANY S.P.A. PRE GEL S.P.A. SPECCHIASOL S.R.L. BOLOGNAFIERE S.P.A.

Industria

45 46 47 48 49 50 51 52

33 33 33 32 32 32 31 30

MI TN RM TO MI RE VR MI

36-38 29 33 11 3 30 5 35-41

Servizi Servizi Industria Industria Industria Industria Industria Servizi

53

ENI S.P.A.

30

VR

Servizi

54

GRANAROLO S.P.A. I GUZZINI ILLUMINAZIONE S.P.A.

30

BO

29

Servizi

55

30

MC

11

Industria

56

TECHNOGYM S.P.A.

30

FO

28

Industria

57 58 59

ANIDRAL S.R.L. CRIF S.P.A. IMETEC S.P.A.

29 29 29

NO TV BG

5 35-36-38 9-11

Servizi Servizi Industria

98

Appendice Statistica

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione 60 61 62 63 NONINO DISTILLATORI S.P.A. STUFEX S.P.A. BOLTON MANITOBA S.P.A. FAVINI S.P.A. WHIRLPOOL EUROPE SRL C.A.V.I.R.O. S.C.R.L. Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente 29 29 28 28 UD BL BG MO 33 1-2 3-5 16 Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Produzione di bevande alcoliche distillate Commercio allingrosso di vernici e colori, compresi i pennelli Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone Fabbricazione della carta e del cartone destinati ad unulteriore lavorazione Fabbricazione di elettrodomestici compresi parti ed accessori, escluse linstallazione, la riparazione e la manutenzione Servizi connessi allagricoltura; Creazione e manutenzione di giardini, aiuole e spazi verdi Assunzione e gestione di partecipazioni di controllo o meno, escluse le holding di gruppi finanziari Lavorazione del caffe Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di motocicli Commercio allingrosso di articoli in cuoio, in pelle e articoli da viaggio Commercio allingrosso di articoli sportivi, comprese le biciclette Fabbricazione di elettrodomestici compresi parti ed accessori, escluse linstallazione, la riparazione e la manutenzione Organizzazione di fiere, mostre, esposizioni, convegni e manifestazioni simili Assunzione e gestione di partecipazioni di controllo o meno, escluse le holding di gruppi finanziari Compravendita immobiliare di beni propri Fabbricazione di colle, gelatine, sigillanti e adesivi di qualsiasi origine Settore Industria Servizi Industria Industria

64

28

VA

7-11

Industria

65

27

VR

33

Industria

66

ENEL S.P.A.

27

RM

36-37-42

Servizi

67 68 69 70

ILLYCAFF S.P.A. MASERATI S.P.A. PITTARELLO DIFFUSION SPA VANITY LINE S.P.A.

27 27 27 27

TS MO PD AL

29 12 18-25-28 10

Industria Industria Servizi Servizi

71

ALI S.P.A.

26

MI

11

Industria

72

FIERA MILANO S.P.A.

26

MI

16-35-41

Servizi

73

MDM HOLDING SPA

26

PI

Servizi

74 75

UNOX S.P.A. KERAKOLL S.P.A.

26 25

PD MO

11 1

Servizi Industria

99

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione 76 77 78 79 80 81 ALCANTARA S.P.A. F.LLI SACLA S.P.A. FASTWEB S.P.A. FIAT AUTO S.P.A. TAVOLA S.P.A. GRUPPO BUFFETTI S.P.A. Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente 24 24 24 24 24 23 MI MI VI MI MI RM 18-24-25 29 9-38 12 5 9 Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Fabbricazione di prodotti chimici di base Altre lavorazioni e conservazioni di frutta e ortaggi Realizzazione di software, consulenza di software Fabbricazione di autoveicoli e loro motori; motori di motocicli Commercio allingrosso di altri prodotti per uso domestico Commercio allingrosso di carta e cartone, esclusi gli imballaggi; articoli di cartoleria e cancelleria Fabbricazione di saponi e detergenti non per uso personale, di detersivi e di agenti organici tensioattivi Gestione di reti di telecomunicazione fissa Ristorazione con amministrazione Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base Fabbricazione, installazione, riparazione e manutenzione di strumenti medicali per diagnosi, di materiale medico-chirurgico e veterinario, di strumenti per odontoiatria, compresi parti e accessori Produzione di cacao in polvere, cioccolato, caramelle e confetterie Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento ed accessori Produzione di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili Commercio allingrosso di prodotti alimentari n.c.a. Fabbricazione di tubi e valvole elettrici e di altri componenti elettronici Produzione di paste alimentari fresche Settore Industria Industria Servizi Industria Servizi Servizi

82 83 84 85

GUABER S.P.A. TISCALI S.P.A. AUTOGRILL S.P.A. BRACCO S.P.A.

23 23 22 22

BO CA NO RM

3 38 43 5

Industria Servizi Servizi Industria

86

INVATEC S.R.L.

22

BS

10

Industria

87 88 89 90 91 92

IRCA S.R.L. OVIESSE S.R.L. PASTIFICIO RANA S.P.A. PHARMALIFE RESEARCH S.R.L. STMICRO ELECTRONICS S.R.L. SURGITAL S.P.A.

22 22 22 22 22 22

VA VE VR LC MI RA

30 25 30 30 9 30

Industria Industria Industria Servizi Industria Industria

100

Appendice Statistica

Tavola 15. Top 100 aziende per deposito di domande di marchio comunitario1
Denominazione 93 94 WEBEGG S.P.A. CASA VINICOLA CALATRASI S.P.A. CESARE FIORUCCI S.P.A. CHIESI FARMACEUTICI S.P.A. MARZOTTO S.P.A. DIVISIONE MARLANE PEGASO S.R.L. SITIA YOMO S.P.A (societ in liquidazione) Somma Classe di domande Prov. Nizza di marchio prevalente 22 21 MI TN 35-36-42 33 Attivit commerciale prevalente (ATECORI 2002) Realizzazione di software, consulenza software Commercio al dettaglio di bevande Produzione di salumeria (carni affumicate, salate, insaccate, seccate o comunque altrimenti preparate), esclusa lattivita delle macellerie Fabbricazione di medicinali, preparati farmaceutici, cerotti e simili Preparazione e filatura di fibre tessili Commercio allingrosso di prodotti alimentari n.c.a. Cash and carry Fabbricazione e installazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione Connfezione di vestiario in tessuto ed accessori, escluso labbigliamento in pelle e pelliccia Commercio allingrosso di prodotti lattiero-caseari e di uova Settore Servizi Servizi

95

21

PR

29

Industria

96 97 98 99

21 21 21 21 21

BO MI VR MI TV

5 23 5 29 11

Industria Industria Servizi Servizi Industria

100 TONON S.P.A. VALENTINO 101 FASHION GROUP S.P.A. 102 ZANETTI S.P.A.
1

21 21

MI BG

25 29

Industria Servizi

Le informazioni riportate derivano dallelaborazione dei dati presenti nel database CTM download dellOAMI su imprese con sede in Italia per il periodo 1999-2006. Il totale delle domande di marchio comunitario per ogni impresa ottenuto utilizzando una somma pesata, in cui si considera il valore 1 se il richiedente e unico, mentre si considera il valore 1/n se nella domanda di brevetto ci sono n richiedenti. La classe di Nizza fornisce informazioni su tipologia di prodotto e servizio, con una suddivisione in 45 classi (vedi allegato 5). Lassegnazione dellattivit commerciale prevalente stata effettuata incrociando il database anagrafico delle domande di marchio comunitario con il Registro Imprese ed individuando il codice ATECO principale per ogni impresa. La tipologia di settore stata infine assegnata in base al codice ATECO principale.

Tavola 16. Distribuzione percentuale per tipologia di settore delle TOP 100 imprese con sede in Italia, attive nel deposito di domande di marchio comunitario (1999-2006)
Tipologia di settore Industria Servizi Quota percentuale delle imprese TOP 100 con domande di marchio comunitario 55,9% 44,1%

101

Allegato 1 Sezione

Analisi dello sviluppo tecnologico Domande di brevetto EPO tramite brevetti EPO

Definizione di tecnologia emergente


Fra gli specialisti di innovazione e di trasferimento tecnologico manca una definizione chiara, univoca ed universale dellespressione tecnologia emergente. LEPO ritiene tuttavia possibile qualificare in maniera operativa tale espressione. Laccezione emergente si pu caratterizzare come tale, se risponde ad una serie di aspettative crescenti di diffusione che generano una quantit crescente di invenzioni. Le aspettative crescenti si tramutano in una quota (share) crescente di investimenti totali in deposito di brevetti. Si ipotizza quindi che la qualifica di tecnologia emergente sia legata al numero di depositi di domande di brevetto che vengono effettuati in un certo periodo storico. In questa definizione di tecnologia emergente vi sono 2 parametri principali da considerare: la percentuale della quota di depositi (share); la velocit di crescita dei depositi. Il numero dei depositi annui di domande di brevetto presso EPO si sta avvicinando alla cifra di 200.000 documenti. Affinch un settore della tecnologia sia definibile come emergente occorre che venga depositato un numero minimo di domande di brevetto lanno, ma, al tempo stesso, necessario che il numero dei depositi non superi un valore massimo, al di l del quale il settore stesso sarebbe da considerarsi emerso e non pi emergente. LEPO ha assunto che un settore della tecnica considerato emergente se nellanno di riferimento viene depositato un numero di domande di brevetto che vanno da un minimo dello 0,1% di 200.000 (pari a 200 domande di brevetto) ad un massimo dello 0,3% di 200.000 (pari a 600 domande di brevetto). Le domande di brevetto corrispondenti al valore limite inferiore della definizione costituiscono materiale di lavoro per almeno tre esaminatori. Se tre persone lavorano in un anno su 200 domande brevetto di uno specifico settore tecnico, lEPO ritiene che si sia raggiunta, in quel settore, una massa critica. Questo significa che si formato un gruppo di esperti (experts team), cio un numero ottimale di specialisti che possono interagire e scambiarsi le rispettive conoscenze, conferendo coesione a quel particolare campo della tecnica.

Linee generali di sviluppo tecnologico


Le domande di brevetto in entrata allEPO si distribuiscono su un totale di circa 500 campi tecnici, ripartiti su 14 Joint Clusters. Sono presenti circa 350 campi tecnici della classificazione IPC, che rappresentano ciascuno dallo 0,1% allo 0,3% del numero totale di domande di brevetto europeo depositate. Il loro monitoraggio permette di osservare le tecnologie che si affacciano sul mercato, quelle che ne escono, quelle che si indeboliscono e quelle che si rafforzano.

105

Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Quando si esplori lorizzonte tecnologico corrente, monitorando, piuttosto che le singole tecnologie, delle costellazioni di tecnologie interrelate, possibile individuare quattro linee generali di sviluppo che ricadono nel range 0,1% 0,3%: 1. Sostenibilit e fuga dalla dipendenza dal petrolio. Preoccupazioni di natura strategica, economica e ambientale sono motivanti (in virt degli alti prezzi del petrolio, nonch di targets regolatori e di sussidi) per incoraggiare efficienza energetica e sostituire progressivamente il petrolio con biomassa quale alimentazione (feedstock) industriale principe; 2. Informazione digitale. Il rapporto performance/prezzo per il calcolo elettronico, limmagazzinamento dei dati e la comunicazione continuano ad aumentare dinteresse, e nuove funzionalit ed applicazioni prendono forma nella industria delle telecomunicazioni, dei computer e dellelettronica di consumo; 3. Salute. Laumento della popolazione mondiale, linvecchiamento e i cambiamenti sociali gettano le basi per maggiori investimenti nelle tecnologie della salute e della qualit della vita, mentre gli avanzamenti nelle scienze della vita (life sciences) e nelle scienze cognitive ne pongono i fondamenti scientifici. 4. Manipolazione sofisticata dei materiali. E gi disponibile una vasta gamma di materiali avanzati con propriet elettriche, semiconduttrici e superconduttrici, con propriet ottiche e fotoniche, con propriet magnetiche e con propriet biologiche. Sono stati messi a punto metodi sofisticati di auto-assemblaggio (self-assembly) a livello molecolare, e processi di produzione molecolare programmati, fabbriche microbiche (microbial factories) per sviluppare nuove e pi potenti molecole tramite bioconversione, micro-apparecchiature con funzioni meccaniche, elettriche e biologiche, micro-reattori che implementano laboratori su chip (lab-on-chip). Le nanotecnologie rappresentano il fattore trasversale presente in tutte le macroaree citate.

Esempi di tecnologie emergenti


Le tecnologie emergenti si situano tra i campi tecnici compresi nellintervallo 0,1% - 0,3% di domande di brevetto EPO. Alcuni esempi di tecnologie emergenti sono: Batterie ricaricabili; Biocombustibili liquidi per trasporto di seconda generazione; Biomateriali e medicina rigenerativa (Tissue Engineering); Bioplastiche di seconda generazione (in imballaggi e laminati); Business methods; Celle fotovoltaiche; Cibi funzionali (functional foods); Diagnostica di bordo (on-board-diagnostics) negli autoveicoli;

106

Allegato 1

Dispositivi emettitori di luce organica; Giochi elettronici; Illuminazione a stato solido (Solid-state lighting); Micro-macchine elettrico-meccaniche; MOEMs (Micro-opto-electrical machines); Motori eolici; NOEMs (Nano-opto-electrical machines); Pile a combustibile; Strumentazione medicale (Medical imaging); Tecnologia di identificazione a radio-frequenza; Veicoli ibridi.

LEPO ha predisposto una tabella che associa le Tecnologie emergenti alle 4 macroaree di maggior sviluppo:
Linea generale di sviluppo Celle fotovoltaiche Motori eolici Sostenibilit (Energia) Bioplastiche Biocombustibili Illuminazione a stato solido (Solid-state lighting) Diagnostica di bordo (on-board-diagnostics) negli autoveicoli Giochi elettronici Informazione digitale Tecnologia di identificazione a radio-frequenza Business methods Cibi funzionali (functional foods) Salute Biomateriali e medicina rigenerativa (Tissue Engineering) Strumentazione medicale (Medical imaging) Micro-macchine elettrico-meccaniche; MOEMs (Micro-opto-electrical machines); NOEMs (Nano-opto-electrical machines) Dispositivi emettitori di luce organica Tecnologia emergente Pile a combustibile; Batterie ricaricabili; Veicoli ibridi

Manipolazione dei materiali

In realt, vi sono anche esempi di tecnologie emergenti che comportano una quota di investimenti brevettuali inferiore allo 0,1%: si pu citare ad esempio la tecnologia delle cellule staminali e il quantum computing. Malgrado linteresse per queste tecnologie potenzialmente dirompenti sia molto elevato, esse hanno al momento poca importanza sul mercato. Il che si riflette in quote di domande di brevetto modeste, seppure in crescita. Similmente, vi sono anche alcuni esempi di tecnologie emergenti che comportano una quota di investimenti brevettuali superiore allo 0,3% ma ancora inferiore all1%: sono le tecnologie appartenenti al wireless networking e alla E-business. Limportanza di queste tecnologie in termini di brevettazione gi cos ampia da rendere necessarie distinzioni pi raffinate.

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Ripartizione in Joint Clusters


Lassegnazione dei vari settori tecnologici ad un numero contenuto di macroaree ha portato lEPO, formalmente nel 2004, ma in maniera operativa ed informale gi parecchi anni prima, alla creazione di 14 cosiddette Joint Clusters, ognuna responsabile per un certo numero di classi tecnologiche dellIPC (vedi Tabella seguente).

Tabella 26. Suddivisione dei settori tecnologici in Joint Cluster EPO


1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Audio Video Media Biotecnologie Ingegneria Civile e Termodinamica Computers Elettricit e Tecnologia dei Semiconduttori Elettronica Manipolazione e Processi (Handling & Processing) Necessit Umane Chimica Industriale Misurazioni e Ottica Polimeri Chimica Organica Pura ed Applicata Telecomunicazioni Veicoli e Tecnologia Generale

Negli ultimi 15 anni (1990 2005) quattro Joint Clusters sono cresciute molto pi rapidamente delle altre: Computers, Telecomunicazioni, Biotecnologia e Audio-Video-Media. Daltro canto tre Joint Clusters sono cresciute assai piu lentamente delle altre: Polimeri, Chimica Industriale, Manipolazione e Processi (Handling and Processing). Tuttavia, seppure in differenti proporzioni, domini emergenti sono presenti in tutte le Joint Clusters. Domini in crescita estremamente rapida, che ammontavano al 20% di tutti i depositi agli inizi degli anni 90, sono saliti a quasi il 40% venti anni piu tardi. Domini stagnanti o in declino, che ugualmente corrispondevano al 20% di tutti i depositi, sono discesi al 10% nello stesso arco di tempo. Nuove opportunit tecniche emergono di continuo, esigendo nuove competenze, mentre domini tecnici maturi vanno progressivamente a morire. In uneconomia competitiva e innovativa nuove invenzioni tipicamente rendono obsolete le invenzioni precedenti, ed attivano un processo di sostituzione (creative destruction, secondo Schumpeter). La creazione di un ROI (return on investments) associato a nuove invenzioni si coniuga alla distruzione del ROI per tecnologie divenute obsolete. I depositi di domande di brevetto allEPO riflettono gli effetti di fenomeni o eventi che dettano i vari trend nella sfera politica, legale, economica e tecnica, e sono suscettibili di modificare profili di trend gi stabili e consolidati. Fanno parte di questo sistema di eventi i progressi tecnici e scientifici.

108

Allegato 1

Distribuzione in quartili di crescita


La classificazione IPC presenta circa 120 classi principali1. Tra gli anni 80 e gli anni 90, ognuna di queste classi ha mostrato una velocit (rate) di crescita (espressa in termini di numero di domande di brevetto europeo depositate presso lEPO), oscillante fra -35% e oltre +600%. In funzione dellentit numerica di tale velocit di crescita possibile suddividere le 120 classi IPC in 4 quartili: Primo quartile: settori tecnologici a crescita molto rapida; Secondo quartile: settori tecnologici a crescita rapida; Terzo quartile: settori tecnologici a crescita moderata o lenta; Quarto quartile: settori tecnologici stagnanti o in declino. Appartengono al primo quartile: nanotecnologie, business methods, computer, circuiti di semiconduttori, giochi, genomica, prodotti farmaceutici, dischi ottici e veicoli ibridi. Tra i domini estremamente attivi ci sono anche il trattamento dei rifiuti solidi e la bonifica del suolo contaminato, gli strumenti musicali e lacustica, i copricapi e lilluminazione.

Tabella 27. Primo quartile: settori tecnologici a crescita molto rapida


IPC B82 B81 B09 G07 G06 B42 G10 E03 F21 F25 G09 B60 B62 A63 A47 A45 G08 G02 B41 A42 E04 (90 vs. 80) 39.600 36.000 509 321 297 285 221 217 196 192 187 171 169 163 160 155 155 151 149 136 128 Descrizione IPC Nanotecnologia Tecnologia microstrutturale Eliminazione di rifiuti solidi; bonifica di terreni contaminati. Dispositivi di controllo Elaborazione; calcoli; conteggio Rilegatura libri; album; incartamenti; materiale speciale stampato Strumenti musicali; acustica Approvvigionamento idrico; fognature Illuminazione Refrigerazione o raffreddamento; sistemi combinati di riscaldamento e refrigerazione; sistemi a pompaggio di calore; produzione o stoccaggio di ghiaccio; liquefazione o solidificazione dei gas Educazione; crittografia; visualizzazione; pubblicit; sigilli Veicoli in generale Veicoli terrestri per trasporto non su binari Sport; giochi; divertimento Arredamento; casalinghi ed elettrodomestici; macinatori di caff e di spezie; aspirapolveri in generale Articoli palmari o da viaggio Segnalazione Ottica Stampa; macchine per stampa in linea; macchine da scrivere, stampiglie Copricapi Edilizia (Segue)

1 Con la nuova versione della IPC (la IPC-8 del 2006) sono state create molte nuove classi, tra cui la C40 (Tecnologia combinatoria) e la G12 (Dettagli di strumenti).

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(segue) Tabella 27. Primo quartile: settori tecnologici a crescita molto rapida
IPC F01 F02 F24 E05 A46 A41 E06 B08 C12 G11 A 61 (90 vs. 80) 125 124 123 119 113 110 107 104 103 102 101 Descrizione IPC Macchine o motori in generale; impianti motori in generale; macchine a vapore Motori a combustione; impianti motori a gas caldo o a prodotto di combustione Riscaldamento; unit di riscaldamento; ventilazione Serrature; chiavi; attrezzature per finestre e porte; casseforti Spazzole e pennelli Abbigliamento Porte, finestre, persiane o saracinesche,in generale; scale a pioli Pulitura Biochimica; birra; alcolici; vino; aceto; microbiologia; enzimologia; ingegneria genetica o di mutazione Memorizzazione di dati Scienza medica o veterinaria; igiene

(90 vs. 80) = variazione % domande presentate ad EPO anni 90 vs. anni 80

Tabella 28. Secondo quartile: settori tecnologici a crescita rapida


IPC G03 B43 A44 B31 H04 E01 B26 B65 F17 B44 F16 B64 C02 B68 B67 C11 A62 B32 B05 F23 B66 E02 G12 F04 B24 C05 B25 A43 H05 (90 vs. 80) 98 93 92 91 89 85 83 81 78 75 75 73 73 72 71 71 70 69 68 66 62 61 57 56 55 53 51 50 50 Descrizione IPC Fotografia; cinematografia; tecniche analoghe utilizzanti onde non ottiche; elettrografia; olografia Dispositivi di scrittura o di disegno; accessori per scrittoio Merceria; gioielleria Produzione di articoli di carta; lavorazione della carta Tecnica della comunicazione elettrica Costruzione di strade, ferrovie e ponti Utensili manuali di taglio; taglio; separazione Spedizione; imballaggio; immagazzinaggio; movimentazione di materiale sottile o filamentoso Stoccaggio o distribuzione di gas o liquidi Arti decorative Elementi o unit di ingegneria; sistemi generali per produrre e mantenere lefficienza funzionale di macchine o di impianti; isolamento termico in generale Aerei; aviazione; cosmonautica Trattamento acque; acque di scarico; liquame o fanghiglia Selleria; tappezzeria Apertura o chiusura di bottiglie, di vasi o di contenitori similari; maneggio di liquidi Oli, grassi, sostanze grasse o cere animali o vegetali; acidi grassi derivanti dagli stessi; detersivi; candele Salvataggi; antincendio Prodotti stratificati Spruzzatura o nebulizzazione in generale; applicazione di liquidi o altri fluidi a superfici, in generale Apparecchiature di combustione; processi di combustione Sollevamento; innalzamento; convogliamento Ingegneria idraulica; fondamenta; movimenti di terra Dettagli degli strumenti Macchine a spostamento positivo per liquidi; pompe per liquidi o fluidi elastici Smerigliatura; lucidatura Fertilizzanti; produzione degli stessi Utensili manuali; utensili motorizzati portatili; maniglie per utensili manuali; attrezzature di officina; manipolatori Calzature Tecniche elettriche non classificate altrove

(90 vs. 80) = variazione% delle domande presentate ad EPO anni 90 vs. anni 80

110

Allegato 1

Tabella 29. Terzo quartile: settori tecnologici a crescita moderata o lenta


IPC G04 A23 H01 C09 G01 A01 D21 F41 B61 G05 (90 vs. 80) 46 45 43 42 42 41 40 39 38 36 Orologeria Cibi o prodotti alimentari; loro trattamento non incluso in altre classi Elementi elettrici di base Tinture; colori; preparati per lucidatura; resine naturali; adesivi; composizioni varie; applicazioni varie di materiali Misurazione; prove Agricoltura; selvicoltura; zootecnia; caccia, anche mediante intrappolamento; pesca Produzione della carta; produzione della cellulosa Armi Ferrovie Controllo; regolazione Rivestimento di materiale metallico; rivestimento di materiale con materiale metallico; trattamento superficiale chimico; trattamento a diffusione di materiale metallico; rivestimento mediante evaporazione a vuoto, mediante sublimazione, mediante impiantazione ionica o mediante deposito a vapore chimico, in generale; inibizione della corrosione dei materiali metallici o della incrostazione in generale Cotture a forno; paste alimentari Lavorazione della plastica; lavorazione di sostanze allo stato plastico, in generale Intrecciatura; pizzi; maglieria; passamanerie; stoffe non tessute Composti organici macromolecolari; preparazione o trattamento chimico degli stessi; composizioni basate sugli stessi Macchine o motori per liquidi; motori a vento, a molla, a peso o vari; macchine o motori che producono potenza meccanica o una spinta propulsiva reattiva, non classificati altrove Scambiatori di calore in generale Tabacco; sigari; sigarette; articoli per fumatori Frantumazione, polverizzazione o disintegrazione; trattamento preparatorio di grani per macinazione Munizioni; dispositivi di brillamento Chimica organica Generazione o trasmissione di vibrazioni meccaniche, in generale Separazione di solidi da solidi; cernita Esplosivi; fiammiferi Processi fisici o chimici o apparecchiature in generale Lavorazione o conservazione del legno o materiali simili; macchine chiodatrici o cucitrici, in generale Trattamento dei prodotti tessili o simili; lavaggio; materiali flessibili non inclusi altrove Descrizione IPC

C23

35

A21 B29 D04 C08 F03 F28 A24 B02 F42 C07 B06 B07 C06 B01 B27 D06

34 34 34 33 33 30 29 29 29 27 26 25 25 24 23 22

(90 vs. 80) = variazione % delle domande presentate ad EPO anni 90 vs. anni 80

111

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Tabella 30. Ultimo quartile: settori tecnologici stagnanti o in declino


IPC B28 F26 B63 H02 D03 D07 F15 F22 C30 D05 D02 B21 B23 H03 C22 B03 B30 C04 C10 C01 D01 C03 C40 C21 C25 F27 A22 B04 B22 E21 G21 C14 C13 (90 vs. 80) 19 19 18 18 17 17 17 14 11 10 9 7 7 7 5 4 4 0 0 -1 -1 -2 -2 -6 -6 -6 -7 -11 -11 -15 -17 -30 -35 Essiccamento Navi o altre imbarcazioni nautiche; attrezzatura relativa Generazione, conversione o distribuzione diellenergia elettrica Tessitura Cordame; cavi non elettrici Attuatori a pressione fluida, idraulica o pneumatica in generale Generazione di vapore Crescita dei cristalli Cucitura; ricami; imbottitura Filati; finitura meccanica di filati o cordami; orditura o montaggio dellordito Lavorazione meccanica dei metalli senza essenzialmente rimuovere il materiale; punzonatura dei metalli Macchine utensili; lavorazione dei metalli non classificata altrove Circuiti elettronici fondamentali Metallurgia; leghe ferrose o no; trattamento delle leghe o dei metalli non ferrosi Separazione di materiali solidi con limpiego di liquidi o di tavole o crivelli pneumatici; separazione magnetica o elettrostatica di materiali solidi da materiali solidi o fluidi; separazione mediante campi elettrici di alta tensione Presse Cementi; calcestruzzo; pietra artificiale; ceramiche; materiali refrattari Industrie petrolifere, del gas o del coke; gas tecnici contenenti monossido di carbonio; combustibili; lubrificanti; torba Chimica inorganica Fili o fibre naturali o artificiali; filatura Vetro; lana minerale o lana di scoria Chimica combinatoria Metallurgia del ferro Processi elettrolitici o elettroforetici; attrezzatura per gli stessi Forni in generale; camere di essiccazione; storte Macellazione; trattamento carni; lavorazione pollame o pesce Apparecchiature o macchine centrifughe per lesecuzione di processi fisici o chimici Colata; metallurgia delle polveri Trivellazioni del terreno; industria mineraria Fisica nucleare; ingegneria nucleare Pelli; pelli non conciate; pelli da pelliccia; cuoio Industria dello zucchero Descrizione IPC Lavorazione del cemento, dellargilla o della pietra

(90 vs. 80) = variazione % delle domande presentate ad EPO anni 90 vs. anni 80

112

Allegato 1

Grado di precisione e classificazione ECLA


Risulta evidente che lanalisi a livello di classe (es. B65) non e sufficiente a descrivere in maniera approfondita levolversi di un settore tecnico. A seconda del grado di precisione richiesto nellanalisi, occorre scendere ad un livello di profondit maggiore, considerando ad esempio la sottoclasse (come la B65B). Per un livello di focalizzazione particolarmente spinto si pu giungere a considerare la descrizione del gruppo (principale B65B1/00 e sottogruppo B65B1/16). Si ottiene una descrizione completa di una tecnologia se questa codificata attraverso la classificazione dellEPO, cio la classificazione ECLA. Ad ogni tecnologia emergente, descritta nelle tabelle riportate in precedenza, pu essere associata la classificazione ECLA. Si riportano a titolo di esempio alcune corrispondenze.
Tecnologia emergente Pile a combustibile Batterie ricaricabili Motori eolici Diagnostica di bordo (On-Board-Diagnostics) negli autoveicoli Cibi funzionali (functional foods) Biomateriali e medicina rigenerativa (Tissue Engineering) Cellule staminali Sottogruppo ECLA H01M8/00 H01M4/58D F03Dxx/yy F01N11/00 o R01N550/00+ o F02D41/14D11C o F02M25/07D+ o F02M25/08B+ A23L1/29+ A61L27/xx C12N5/06?P or C12N5/06B3

Per valutare il posizionamento dellItalia allinterno dei vari quartili si pu determinare landamento negli anni dellindice del vantaggio tecnologico comparato (VTC2), per le classi o le sottoclassi, cos da poter confrontare e monitorare levoluzione temporale delle varie specializzazioni.

Supporto allanalisi brevettuale: il servizio PatNews


Patnews un servizio di aggiornamento brevettuale disponibile attraverso la Piattaforma Innovazione3 del Sistema delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Il servizio offre alle imprese la possibilit di essere costantemente informate in merito alle tecnologie brevettate di un particolare settore e/o area dinteresse specifico. Per richiedere il servizio necessario compilare una check list fornendo alcune informazioni minime necessarie a definire un profilo tecnologico specifico dellimpresa

2 Maggiori approfondimenti nellallegato 2 3 http://www.innovazione.dintec.it

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

e sulla tipologia di informazioni richieste: processo, prodotto, tecnologia, settore dinteresse; lattivazione avviene con il supporto di un referente del Sistema Camerale. Un apposito software si occupa di estrarre le informazioni brevettuali dalla banca dati EPO e di inviarle via email alle imprese iscritte. Linvio delle informazioni prevede 2 fasi: 1. un primo quadro di riferimento delle domande di brevetto dinteresse, depositate allEuropean Patent Office (EPO) dal 1 gennaio 2004 ad oggi; 2. successivi aggiornamenti mensili nei quali si riporta, oltre ad una breve sintesi della ricerca effettuata e degli ambiti dindagine, un elenco dei titoli dei brevetti depositati presso lEPO dallultimo invio ed il link di collegamento con esp@cenet al testo intero del brevetto. La registrazione al servizio gratuita.

114

Allegato 1 Sezione 2

Domande diinterpretativa Chiave brevetto EPO di alcuni indici statistici

Indice di specializzazione tecnologica


Lindice di specializzazione tecnologica, o indice del vantaggio tecnologico comparato, introdotto dal Manuale sui brevetti dellOECD (The Measurement of Scientific and Technological Activities Using Patent Data as Science and Technology Indicators. Patent manual 1994), calcolato mettendo in rapporto la distribuzione nazionale (o di unarea territoriale allinterno di un Paese) dei brevetti per campo/ambito tecnologico con quella del resto del mondo (o del resto di un Paese): VTC = (bij / i bij) / (j bij / i j bij) ij dove bij il numero di brevetti del Paese (o area territoriale) i nel campo tecnologico j.

Lindice risulta inferiore a uno in presenza di uno svantaggio comparato e maggiore di uno quando il Paese detiene un vantaggio comparato. Lindice, poich calcolato tramite una doppia ponderazione, permette di effettuare confronti sia allinterno del Paese, sia a livello internazionale. In pratica, tanto pi un Paese brevetta in un campo tecnologico, tanto pi elevata la sua specializzazione ed il suo vantaggio tecnologico rispetto agli altri soggetti . Nello specifico si sono calcolati gli indici VTC dellItalia, dei Paesi del G9 e della totalit dei Paesi che depositano allEPO.

Compound Annual Growth Rate


Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) il tasso di crescita annuale medio su un periodo di tempo specificato. Lindice calcolato prendendo la radice ennesima del tasso di crescita totale in percentuale dove N il numero di anni del periodo considerato. CAGR = (valore finale/valore iniziale) ^ (1/ numero di anni) -1

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Allegato 1 Sezione 3

Domande di brevetto EPO Guida pratica alla tutela della propriet industriale

Propriet intellettuale o propriet industriale?


Con propriet intellettuale si indica lapparato di leggi e convenzioni nazionali ed internazionali che mirano a riconoscere i frutti dellingegno e della creativit umana fornendo allinventore il diritto di monopolio nello sfruttamento della propria creazione/ invenzione ed alcuni efficaci strumenti legali per tutelarsi da eventuali abusi da parte di soggetti non autorizzati. I diritti di propriet intellettuale si suddividono in diritto dautore e propriet industriale, che comprende i brevetti, i marchi dimpresa ed i disegni o modelli, le informazioni segrete, le nuove variet vegetali, topografie dei prodotti a semiconduttori1

Il brevetto
Il brevetto un titolo in forza del quale viene conferito un monopolio temporaneo di sfruttamento sul trovato, oggetto del brevetto stesso, consistente nel diritto esclusivo di: realizzarlo; disporne e farne oggetto di commercio. nonch di vietare a terzi di: produrlo; usarlo; metterlo in commercio; venderlo o importarlo.

Nella pratica, se il brevetto riguarda un prodotto il titolare del brevetto avr il diritto esclusivo sulla produzione, luso, la messa in commercio, la vendita, nonch limportazione del prodotto medesimo. Se invece oggetto del brevetto un procedimento, il titolare del brevetto avr il diritto esclusivo di applicarlo, nonch di mettere in commercio, vendere o importare il prodotto che realizzato con tale procedimento. Il diritto che deriva dal brevetto ha limiti di carattere: territoriale, ossia tutelato allinterno dei confini del Paese in cui viene concesso; temporale, in quanto la durata della tutela ha un termine massimo oltre il quale non possibile rinnovarla.

1 La norma di riferimento in materia di propriet industriale rappresentata dal Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n.30, in vigore dal 19 marzo 2005 ed intitolato Codice della propriet industriale. Il testo unico, con i suoi 246 articoli, sostituisce ed abroga in blocco tutte le norme emanate dal 1930 al 2003 in materia. Resta fuori da tale riforma la normativa sul diritto dautore, il cui riferimento ancora la legge n. 633 del 1941, con le successive e numerose modifiche.

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Terminato il periodo di validit previsto dalla legge, il brevetto diventa di pubblico dominio e non pu essere pi rinnovato.

Il brevetto nazionale
QUALI TIPOLOGIE DI BREVETTO POSSONO ESSERE DEPOSITATE? Invenzione: una soluzione nuova ed originale di un problema tecnico, atta ad essere realizzata ed applicata in campo industriale. Modello di utilit: trattasi del miglioramento di qualcosa di gi esistente, di un trovato che fornisce a macchine o parti di esse, a strumenti, utensili od oggetti di uso in genere, particolare efficacia o comodit di applicazione o dimpiego. Disegno o modello: si intende laspetto dellintero prodotto o di una sua parte, quale risulta in particolare dalle caratteristiche delle linee, dei contorni, dei colori, della forma, della struttura superficiale e/o dei materiali del prodotto stesso e/o del suo ornamento. Nuova Variet Vegetale: trattasi di una variet vegetale nuova, omogenea, stabile e diversa da altre gi esistenti. Topografia di prodotti a semiconduttori: una serie di disegni correlati rappresentanti lo schema tridimensionale degli strati di cui si compone un semiconduttore. QUALI SONO I REQUISITI PER LA CONCESSIONE DI UN BREVETTO DI INVENZIONE? Novit Il trovato non deve essere gi compreso nello stato della tecnica. Per stato della tecnica si intende tutto ci che stato reso accessibile al pubblico prima della data di deposito della domanda mediante brevetto, descrizione scritta o orale o qualsiasi altro mezzo. Attivit inventiva o originalit Uninvenzione presenta il requisito di originalit quando non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica; in altri termini la soluzione che linvenzione presenta non deve apparire ovvia ad una persona esperta del ramo cui linvenzione attiene2.

2 Nel caso di Modello di utilit loriginalit consiste nella particolare efficacia o comodit di applicazione. Nel caso di Disegno o modello loriginalit consiste nello speciale aspetto tridimensionale, nellessere stata creata in maniera indipendente.

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Applicazione industriale o industrialit Il trovato deve poter essere oggetto di fabbricazione ed utilizzo in campo industriale. Liceit Il trovato non deve essere contrario allordine pubblico o al buon costume. COSA NON SI PU BREVETTARE? le scoperte, le teorie scientifiche ed i metodi matematici o per il trattamento chirurgico; procedimenti per trattamento chirurgico, terapeutico o di diagnosi del corpo umano o animale (tale esclusione non riguarda prodotti, sostanze o composizioni impiegate in tali metodi come farmaci e strumenti chirurgici); i piani, i principi ed i metodi per attivit intellettuali, per gioco o per attivit commerciali ed i programmi per elaboratori (software)3, essendo questi tutelati dal diritto dautore; al contrario possono essere brevettati ad esempio macchine, processi di fabbricazione o processi di controllo assistiti da un programma di computer; le presentazioni di informazioni (tabelle, formulari); le razze animali ed i procedimenti essenzialmente biologici per lottenimento delle stesse a meno che non si tratti di procedimenti microbiologici o di prodotti ottenuti mediante questi procedimenti. QUAL LA DURATA DI UN BREVETTO DINVENZIONE? Per un brevetto dinvenzione, il diritto di sfruttamento esclusivo conseguito a seguito della brevettazione dellinvenzione dura 20 anni, decorrenti dalla data di deposito della domanda di brevetto. Tale limite ventennale improrogabile, non ammesso il rinnovo del brevetto in quanto si ritiene compensato lo sforzo inventivo ed
3 La Convenzione di Monaco sul brevetto europeo che regolamenta lutilizzo dei brevetti nellambito europeo. L articolo 52 (Invenzioni brevettabili), al paragrafo 2, punto c, della Convenzione, nega espressamente la brevettabilit del software: Par. 1 I brevetti europei sono concessi per le invenzioni nuove che implicano unattivit inventiva e sono atte ad avere unapplicazione industriale. Par. 2 Non sono considerate come invenzioni ai sensi del paragrafo 1 in particolare: ... (c) i piani, principi e metodi per attivit intellettuali, per giochi o per attivit commerciali e i programmi per calcolatori; Nel 97, la Commissione Europea ha proposto di valutare lintroduzione legale dei brevetti astratti. Tale suggerimento era motivato dal bisogno di uniformare il mercato europeo a quello americano. Ci ha portato nel 2002 alla stesura di una proposta di Direttiva Europea in tal senso da parte della Commissione - Direttiva sulle Invenzioni implementate al calcolatore. In data 24 Settembre 2003, il Parlamento Europeo ne ha emendato il testo, rendendendolo praticamente innocuo, facendo salvo il fine originale di armonizzazione della normativa comunitaria. Ignorando questo voto, il 18 Maggio 2004 il Consiglio dei Ministri della UE ha approvato un nuovo testo, definito di compromesso, che avrebbe permesso la brevettabilit praticamente illimitata dei programmi per elaboratore. Dopo varie peripezie la Direttiva e` approdata in Parlamento per la seconda lettura, dove e` stata bocciata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto, il 6 Luglio 2005. La questione tuttavia tuttaltro che chiusa.

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acquisita linvenzione alla libera disponibilit (anche di sfruttamento economico) della collettivit4. Unica eccezione al limite di durata temporale prevista per i brevetti per prodotti farmaceutici (medicinali o fitosanitari). Ci dovuto al fatto che la concessione ministeriale spesso tarda ad arrivare, quindi la legge concede ai titolari di brevetti per prodotti farmaceutici la possibilit di prolungare la normale protezione per un periodo pari al tempo intercorso tra la concessione del brevetto e la concessione dellautorizzazione alla messa in commercio del farmaco relativo, senza che comunque il periodo di concessione possa estendersi oltre i 5 anni. Se la durata dei certificati di protezione complementari (titolo in forza del quale viene prolunga la durata della tutela brevettuale) di protezione supera questo limite, si applica dal 1 gennaio 2004 una riduzione che nel 2004 sar di 6 mesi, mentre per ogni anno solare successivo di ulteriori 6 mesi. Titolarit del brevetto e diritti derivanti dalla concessione. Dallidea di un prodotto o processo innovativo scaturiscono due tipi differenti di diritto: diritto morale: consiste nel diritto di essere riconosciuto autore dellinvenzione. Si tratta di un diritto strettamente personale, inalienabile e privo di valore economico; in base ad esso linventore pu pretendere che il suo nome compaia sul brevetto e sul registro dei brevetti; diritto patrimoniale: consiste nel diritto di sfruttare economicamente la soluzione innovativa, compreso il diritto di brevettarla e di usufruire dei vantaggi derivanti dal brevetto stesso, compresa la licenza duso o la cessione. In un rapporto di lavoro subordinato si identificano: linvenzione di servizio: caso in cui lattivit inventiva costituisce lo specifico oggetto della prestazione lavorativa dovuta dal dipendente, che per essa viene retribuito. In questo caso nulla dovuto al dipendente salvo il riconoscimento della paternit dellidea e lo sfruttamento dellinvenzione spetta al datore di lavoro; linvenzione dazienda: caso i cui linvenzione realizzata in adempimento o in esecuzione del rapporto di lavoro, ma al lavoratore non spetta una specifica retribuzione a compenso dellattivit inventiva. In questo caso allinventore spetta un equo premio in denaro mentre lo sfruttamento economico dellinvenzione spetta al datore di lavoro; linvenzione occasionale: caso in cui linvenzione attiene al campo di attivit dellazienda ma linventore non specificamente retribuito per svolgere attivit inventiva e neppure ha realizzato linvenzione in esecuzione del normale rapporto
4 La durata del modello di utilit di 10 anni decorrenti dalla data di deposito della domanda, non pu essere rinnovato, neanche la proroga consentita per gli stessi motivi descritti per il brevetto dinvenzione. La durata di un disegno o modello di 5 anni decorrenti dalla data di deposito della domanda e prorogabile per 4 volte fino ad un massimo di 25 anni.

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di lavoro. Linvenzione occasionale riconducibile al genio ed alla intraprendenza del lavoratore, quindi il diritto ad ottenere il brevetto sullinvenzione spetta al lavoratore. La legge riconosce comunque al datore di lavoro un diritto di opzione (pu cio azionare questi specifici diritti a prescindere dalla volont del lavoratore) per lacquisto del brevetto, le eventuali licenze, o il diritto di brevettare allestero. Nel caso in cui il rapporto di lavoro intercorre con unUniversit o con una pubblica amministrazione avente fra i suoi scopi istituzionali finalit di ricerca, la titolarit, generalmente, spetta al ricercatore autore dellinvenzione. In caso di pi autori dipendenti dalle Universit e dalle pubbliche amministrazioni, i diritti derivanti dallinvenzione appartengono a tutti in parti uguali, salvo diversa pattuizione. Linventore presenta la domanda di brevetto e ne d comunicazione allamministrazione. Le Universit e le pubbliche amministrazioni, nellambito della loro autonomia, stabiliscono limporto massimo del canone, relativo a licenze a terzi per luso dellinvenzione, spettante alla stessa Universit o alla pubblica amministrazione, ovvero a privati finanziatori della ricerca, nonch ogni ulteriore aspetto dei rapporti reciproci. In ogni caso linventore ha diritto a non meno del 50% dei proventi o dei canoni di sfruttamento dellinvenzione. Nel caso in cui le Universit o le amministrazioni pubbliche non provvedano alle determinazioni di cui sopra, alle stesse compete il 30% dei proventi o canoni. Trascorsi 5 anni dalla data di rilascio del brevetto, qualora linventore o i suoi aventi causa non ne abbiano iniziato lo sfruttamento industriale, a meno che ci non derivi da cause indipendenti dalla loro volont, la pubblica amministrazione, di cui linventore era dipendente al momento dellinvenzione, acquisisce automaticamente un diritto gratuito, non esclusivo, di sfruttare linvenzione e i diritti patrimoniali ad essa connessi, o di farli sfruttare da terzi, salvo il diritto spettante allinventore di esserne riconosciuto autore. I diritti di brevetto per invenzione (vedi Cos un brevetto) sono conferiti con la concessione del brevetto e gli effetti decorrono dalla data in cui la descrizione ed i disegni allegati alla domanda sono accessibili al pubblico. Se non c una espressa richiesta di pubblicazione anticipata (devono passare comunque 90 giorni), la domanda accessibile dopo 18 mesi dal deposito. Il brevetto dinvenzione dura 20 anni dalla data di deposito purch vengano annualmente pagate le tasse di mantenimento, pena la decadenza. Entro 12 mesi dal deposito nazionale, si pu estendere la protezione del brevetto allestero (brevetto europeo, internazionale, deposito effettuato nei singoli Paesi), rivendicando la priorit della data del primo deposito. La domanda di brevetto nazionale: modalit di deposito. Il Brevetto per Invenzione Industriale viene rilasciato a seguito di un procedimento amministrativo svolto dallUfficio Italiano Brevetti e Marchi. La decisione non subordinata a decisioni discrezionali dellamministrazione che tenuta solamente ad accertare la ricorrenza dei requisiti oggettivi richiesti dalla legge. Ogni domanda sottoposta per legge ad un periodo di segretezza di 18 mesi, di cui i primi 90 giorni assolutamente inderogabili, riservati allautorit militare, per verifica-

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re il proprio interesse sul trovato. Il titolare pu decidere di rendere anticipatamente accessibile al pubblico la sua domanda, per cui, trascorsi i 90 giorni suddetti, ai quali non possibile rinunciare, la domanda diventa visibile5. La domanda deve avere ad oggetto una sola invenzione (principio dellunit della domanda, previsto per ragioni fiscali) e deve essere depositata presso i Servizi Brevetti e Marchi delle Camere di Commercio; in alternativa, la domanda pu essere inviata direttamente per posta al Ministero dello Sviluppo Economico- Ufficio Italiano Brevetti e Marchi a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno. La domanda pu essere presentata personalmente dal richiedente oppure, in alternativa da un mandatario (rappresentante), quale un consulente in propriet industriale iscritto al proprio albo professionale6 oppure un avvocato iscritto allordine professionale. Le persone fisiche e giuridiche (ditte e/o imprese) possono agire anche per mezzo di un loro dipendente anche se non abilitato. Il dipendente non deve essere necessariamente iscritto allalbo dei mandatari abilitati ma pu occuparsi soltanto delle domande di brevetto e delle questioni riguardanti esclusivamente lazienda dalla quale dipende. Il conferimento dellincarico deve avvenire sempre per iscritto e pu essere dato attraverso una semplice lettera dincarico oppure in forma di procura generale. Oltre alla modalit di deposito cartaceo delle domande sia di brevetto che di marchio, dal 1 giugno 2006 possibile effettuare il deposito in modalit telematica ai sensi del DM del 10 aprile 2006 (vedi Il deposito telematico) I documenti necessari al deposito della domanda di brevetto sono i seguenti7: a) Modulo A (vedi Modulistica) presentato in triplice copia in forma dattiloscritta, redatto in lingua italiana e firmato. Il modulo A deve contenere le seguenti informazioni: titolo dellinvenzione (non deve contenere nessuna denominazione speciale e non deve superare le 330 battute); nome e domicilio del richiedente (o del suo eventuale mandatario), nazionalit e residenza8; classe di appartenenza (classificazione IPC) del brevetto proposta dallinventore9; nome dellinventore designato; indicazione sulla documentazione allegata alla domanda di brevetto e totale dei diritti di deposito versati;

5 La scelta sullanticipata accessibilit al pubblico riguarda i brevetti per invenzione e per modello di utilit, viceversa il modello o design reso immediatamente pubblico a meno che non vi sia una richiesta esplicita di mantenimento della segretezza per un periodo massimo di un anno. 6 Ulteriori informazioni sul sito: www.ordine-brevetti.it. 7 Tutta la modulistica necessaria al deposito di brevetti nazionali e registrazione di marchi nazionali reperibile sul sito dellUfficio Italiano Brevetti e Marchi: www.uibm.gov.it. 8 Se il richiedente risiede allestero deve eleggere il proprio domicilio in Italia ed indicarlo nella domanda. 9 Indicazione facoltativa (vedi Classificazione IPC).

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Lufficio competente provveder a compilare le parti relative a: numero di verbale che individua la domanda fino alla concessione del brevetto (che avr un diverso numero definitivo); verbale di deposito. b) Prospetto A (vedi Modulistica). In tale Modulo dovranno essere inseriti: un breve riassunto ed il disegno principale dellinvenzione. c) Descrizione dellinvenzione, che deve essere scritta in modo chiaro e completo e deve contenere tutti i particolari necessari alla sua realizzazione. Deve essere compilata in lingua italiana, scritta in modo indelebile a macchina o al computer a facciate alterne numerate progressivamente, su carta semplice uso bollo o carta libera delle dimensioni corrispondenti a quelle della carta da bollo, senza alcuna intestazione di ditta. Gli esemplari della descrizione devono essere firmati in calce e per esteso dal richiedente o dal suo mandatario. Nella descrizione non possono essere inclusi disegni, ma solo formule grafiche, chimiche o matematiche; le indicazioni di pesi e misure devono essere date secondo il sistema metrico decimale e le temperature in gradi centigradi. La descrizione deve essere composta da: Titolo: deve riportare nellintestazione il titolo dellinvenzione, identico a quello riportato nella domanda; Riassunto: parte introduttiva del testo che si limita a descrivere quanto strettamente necessario per individuare l campo tecnico di applicazione del trovato, stato della tecnica ed eventuali citazioni, problema tecnico da risolvere; Descrizione: dopo il riassunto segue la descrizione vera e propria dellinvenzione, che evidenzia lesposizione del trovato, i vantaggi dellinvenzione, lillustrazione dei disegni (eventuali), la descrizione di almeno un modo di realizzare linvenzione; essa costituisce la parte tecnica del testo, necessaria per consentire a terzi di capire linvenzione. Nella pratica esistono alcuni criteri cui bene ispirarsi riguardo alla maniera in cui deve essere redatta. La descrizione diretta ad un tecnico esperto del ramo per cui il testo deve contenere tutti quei riferimenti che consentano a detto esperto di realizzare il trovato facendo ricorso alla descrizione stessa ed alle normali conoscenze tecniche nel campo. Una descrizione che non soddisfa questo requisito considerata insufficiente e ci motivo di nullit del brevetto. Partendo dalla descrizione del problema tecnico da risolvere si illustra lo stato attuale dellarte relativo al settore, ossia le soluzioni precedenti al problema descritto, eventualmente riportando i riferimenti dei documenti che hanno permesso di determinare questo stato dellarte (indicazione per es. di brevetti, Paese dorigine e numero, oppure di testi, casa editrice, anno di pubblicazione) ed evidenziando eventualmente gli svantaggi o i punti deboli dei trovati gi esistenti. In base a tali differenze si descrive pertanto lo scopo dellinvenzione illustrando il modo in cui risol-

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ve il problema proposto e i relativi vantaggi. La descrizione vera e propria comprende unesplicazione del contenuto dei disegni e dei componenti contrassegnati da numeri o cifre. Effettuata la descrizione delle tavole si pu entrare nei particolari costruttivi e di funzionamento delloggetto spiegandone la funzionalit. Con questa relazione tecnica si dovranno dare esempi concreti di applicazione o funzionamento, facendo riferimento ai disegni ed usando i segni di riferimento in essi contenuti; Rivendicazioni: la descrizione deve concludere con le rivendicazioni, da redigere su foglio a parte, in cui siano indicate specificatamente le parti essenziali e nuove del trovato; ogni rivendicazione deve riferirsi ad una sola di tali parti. Nelle rivendicazioni vengono elencate caratteristiche tecniche e novit del trovato di cui si chiede lesclusiva, delimitando di fatto lambito della tutela brevettuale. La loro rilevanza data dal fatto che rappresentano gli elementi sui quali si fonda linterpretazione del brevetto e la valutazione della sua forza. Si intendono formulate a cascata, nel senso che la prima rivendicazione (detta anche rivendicazione principale o rivendicazione indipendente) quella pi importante e racchiude il nucleo centrale dellinvenzione, le caratteristiche tecniche necessarie a definirla, mentre le rivendicazioni successive (dette rivendicazioni secondarie e, se conseguenza della rivendicazione principale, rivendicazioni dipendenti) sono delle specificazioni della prima e che in combinazione con le caratteristiche tecniche gi descritte sono oggetto di richiesta di protezione. Le rivendicazioni vanno redatte su un nuovo foglio che riporta al centro della prima riga lintestazione rivendicazioni; devono essere numerate progressivamente in cifre arabe. E di fondamentale importanza che siano chiare, concise e fondate sulla descrizione perch costituiranno il fulcro centrale su cui si baser la richiesta di protezione. d) Disegni (eventuali): per meglio illustrare linvenzione si possono produrre eventuali disegni della cui entit risponde il richiedente. I disegni dellinvenzione devono essere eseguiti su carta bianca resistente e non brillante, nel formato di cm 21x29,5 (A4), lasciando un margine di almeno due cm, e tracciati con inchiostro nero indelebile oppure stampati con esclusione di qualsiasi tinta o colore. Non sono ammessi disegni riprodotti con carta preparata con processi chimici, come ad esempio processi cianografici, fotografici e simili; sono invece ammesse le riproduzioni a mezzo fotocopiatrice. Le figure, anche quando sono comprese in una sola tavola, devono essere numerate progressivamente ed i numeri delle figure stesse, nonch le eventuali lettere che servono a contraddistinguere le varie parti, devono essere richiamate nel testo della descrizione nella quale dovr essere, inoltre, adeguatamente illustrato ci che le figure, come pure le varie parti di esse, rappresentano. Le tavole dei disegni non debbono contenere alcuna dicitura, ad eccezione delle indicazioni necessarie alla loro comprensione ed eventualmente della scala adottata. Tutti i fogli di descrizione, rivendicazioni e tavole dei disegni devono essere numerati progressivamente e firmati dal richiedente o dal suo mandatario.

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Allegato 3

e) Attestazione del versamento dei diritti di concessione (vedi Tabelle diritti). f) Versamento diritti di segreteria (vedi Tabelle diritti). g) Traduzione in inglese della descrizione e delle rivendicazioni (facoltativa) necessaria alleffettuazione, da parte dellUfficio Europeo Brevetti, dellesame di anteriorit. Lesame di anteriorit ed il rapporto di ricerca per le domande di brevetto italiane Prima di procedere con la domanda di registrazione di brevetto, opportuno che il richiedente verifichi che lo stesso non sia stato oggetto di domanda di registrazione da parte di altri. Il sistema brevettuale italiano stato caratterizzato dallassenza di un esame preventivo della novit e originalit dellinvenzione oggetto della domanda di brevetto; ci contrariamente a quanto avviene in altri Paesi (quali Germania, Inghilterra, Stati Uniti, etc.) nonch nella procedura riguardante il brevetto europeo, dove la concessione del brevetto segue un esame di merito dellinvenzione in relazione alla tecnica preesistente documentata dallesaminatore. Da questa differenza dei sistemi brevettuali deriva la distinzione, adottata nel settore della propriet industriale, tra Paesi con esame, e conseguenti brevetti forti, e Paesi senza esame, e conseguenti brevetti deboli, per i quali non viene cio effettuato un esame rigoroso. Con la firma dellAccordo tra Ministero dello sviluppo economico Direzione Generale per la Propriet Industriale Ufficio Brevetti e Marchi e lOrganizzazione Europea dei Brevetti, avvenuta il 18 giugno 2008, sono state dettate le modalit di svolgimento delle ricerche di anteriorit e la redazione dei rapporti di ricerca anche per le domande di brevetto per invenzione industriale italiane depositate a partire dalla data del 1 luglio 2008, come da D.M. 27 giugno 2008, disponibile sul sito dellUIBM. Tale ricerca di anteriorit finanziata completamente dallUIBM e viene accompagnata da un parere di validit del brevetto che permette al titolare della domanda di valutare la validit e la forza del proprio brevetto. Ci garantisce una parit di trattamento fra brevetti depositati in Italia e brevetti depositati presso Ufficio Europeo Brevetti , eliminando la differenza attualmente esistente fra i trentamila brevetti europei che ogni anno scelgono lItalia come mercato ed i circa diecimila brevetti nazionali concessi dallUIBM finora rilasciati senza esame di anteriorit. La ricerca viene effettuata sulla base della traduzione in inglese delle rivendicazioni, depositata con la domanda di brevetto o preparata dallUIBM, e accompagnata dalla traduzione in inglese della descrizione, tradotta dallUIBM sulla base di un software automatico, qualora non depositata dal richiedente.10 Al momento del deposito, il richiedente deve fornire la traduzione prevista o segnalare lintenzione di fornirla. In alternativa, se non viene fornita alcuna traduzione

10 E facolt del richiedente allegare anche la traduzione in lingua inglese della descrizione ai fini di una migliore comprensione dellinvenzione da parte dellUfficio Europeo Brevetti.

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necessario pagare una tassa apposita, che ammonta a 200 euro, a copertura delle spese di traduzione. Inoltre, al momento del deposito, il richiedente deve pagare una tassa per ogni rivendicazione superiore alla decima. LUfficio Italiano Brevetti e Marchi esamina quindi la domanda di brevetto, per una prima verifica dei requisiti di validit della domanda: la regolarit formale della domanda (tasse, allegati, etc.), la corrispondenza del titolo alloggetto dellinvenzione, che la pubblicazione o attuazione dellinvenzione non siano contrari allordine pubblico o al buon costume, etc. Qualora si riscontrino delle irregolarit, lUIBM comunica i suoi rilievi al richiedente (o mandatario) mediante lettera raccomandata, assegnando un termine, prorogabile fino ad un massimo di sei mesi, per la risposta. Se la domanda non presenta irregolarit viene trasmessa, entro cinque mesi dal deposito, allUfficio Europeo Brevetti. LEPO effettua la ricerca di anteriorit e ne fornisce i risultati attraverso il rapporto di ricerca entro nove mesi allUIBM, che a sua volta provvede a trasmetterli al richiedente (o al mandatario). LUIBM pu inoltre utilizzare tali risultati per lesame della domanda e la sua concessione, ovvero per la trasmissione al titolare delle obiezioni alla concessione del brevetto italiano, dando la possibilit di replica. Tale procedura permette quindi, al richiedente del brevetto, di conoscere la forza della propria invenzione pochi mesi dopo il deposito e comunque in tempo utile per decidere se estendere il brevetto allestero (vedi Il brevetto europeo e Il brevetto internazionale). La procedura di ricerca vantaggiosa non solo per i titolari di domande di brevetto, che investono nella protezione delle proprie idee innovative, ma anche per i terzi che potranno conoscere la validit dei brevetti dei propri concorrenti, dato che i risultati della ricerca sono resi pubblici. Nel caso di rilascio del brevetto, lUIBM invier lattestato di concessione entro un periodo variabile di 3-4 anni. Se in questo periodo avvengono delle variazioni su ragione sociale, licenza o cessione dei diritti relativi, il richiedente tenuto a comunicarlo tempestivamente allUfficio Italiano Brevetti e Marchi. Riserva di deposito Il richiedente ha la possibilit di fare riserva di invio della documentazione da allegare al modulo di domanda A fatta esclusione per i documenti comprovanti il pagamento dei diritti. La documentazione posta in riserva deve essere depositata entro 2 mesi dalla data di deposito della domanda. COSA FARE SE CI SONO VARIAZIONI DI RAGIONE SOCIALE, LICENZA O CESSIONE DEI DIRITTI RELATIVI
AL BREVETTO?

Nel caso in cui vi sia stato un cambiamento successivo allatto di deposito che non ha modificato i diritti relativi al brevetto (ad es. variazione della ragione sociale, variazione della natura giuridica, variazione di indirizzo) si dovr presentare domanda

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di Annotazione presso lUfficio Brevetti e Marchi di qualsiasi Camera di Commercio Nazionale. Nel caso in cui invece vengano trasferiti o modificati i diritti relativi al brevetto sia a titolo gratuito che a titolo oneroso (cessione, successione), gli atti relativi dovranno essere resi pubblici mediante domanda di Trascrizione presso lUfficio Brevetti e Marchi di qualsiasi Camera di Commercio Nazionale. Nel caso in cui ci sia un trasferimento dei diritti esclusivamente attraverso un contratto di licenza, il citato contratto non soggetto ad alcuna registrazione presso gli Uffici competenti. Nel caso di licenza duso il licenziante continua infatti a mantenere la titolarit del diritto esclusivo sul brevetto.

Il brevetto europeo
Il brevetto europeo un titolo che si ottiene a seguito di una procedura unificata di deposito, esame e rilascio. La procedura di concessione prevede ununica domanda, redatta in una sola lingua (inglese, francese, tedesco) e permette, con un unico deposito, di designare i Paesi che hanno aderito alla convenzione sul brevetto europeo (EPC 2000)11. Va precisato che la procedura europea non fornisce un unico brevetto europeo valido in tutti i Paesi richiesti, ma piuttosto un fascio di brevetti nazionali corrispondenti a ciascuno stato designato durante le fasi della procedura di rilascio. Il brevetto europeo conferisce infatti al titolare negli Stati Membri designati, una volta espletata la procedura di convalida nazionale, i medesimi diritti che deriverebbero da un brevetto nazionale ottenuto negli stessi Stati. COME SI OTTIENE IL BREVETTO EUROPEO? Chiunque abbia depositato una domanda di brevetto presso uno degli Stati appartenenti allUnione di Parigi pu, entro 12 mesi, depositare ulteriori domande per la stessa innovazione, rispondente ai requisiti di brevettabilit, in altri stati dellUnione, rivendicando la priorit della prima domanda. La domanda di brevetto europeo pu essere depositata (fatte salve le disposizioni in materia di sicurezza nazionale) presso: lUfficio Europeo dei Brevetti, nelle sedi di Monaco di Baviera, LAia o Berlino; gli Uffici Brevetti nazionali degli Stati contraenti. Se si sceglie di effettuare il deposito in Italia le domande vanno presentate presso: lUfficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio di Roma, via Capitan Bavastro,

11 Scopo della Convenzione sul Brevetto Europeo quello di provvedere alla protezione delle invenzioni nei Paesi contraenti, nel modo pi semplice ed affidabile, mediante messa appunto di ununica procedura europea per il rilascio di brevetti.. Sono 34 i Paesi aderenti alla Convenzione EPC 2000 con laggiunta di 4 Paesi accolti con accordi di estensione. Lelenco completo dei Paesi che hanno aderito alla convenzione disponibile al sito dellUfficio Europeo Brevetti (www.european-patent-office.org).

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116 00154 Roma; oppure possono essere spedite (raccomandata con A.R.) a: Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, via Molise, 19 00187 Roma. Si precisa inoltre che, in base allarticolo 198 del Codice della Propriet Industriale, risulta che: Coloro che risiedono nel territorio dello Stato non possono, senza autorizzazione del Ministero delle Attivit Produttive, depositare esclusivamente presso Uffici di Stati esteri o lUfficio Brevetti Europeo o lUfficio Internazionale dellOrganizzazione Mondiale della Propriet Intellettuale in qualit di ufficio ricevente, le loro domande di concessione di brevetto per invenzione, modello di utilit o di topografia, n depositarle presso tali Uffici prima che siano trascorsi 90 giorni dalla data del deposito in Italia, o da quella di presentazione dellistanza di autorizzazione. Il Ministero predette provvede sulle istanze di autorizzazione, previo nulla-osta del Ministero della Difesa. Trascorso il termine di 90 giorni senza che sia intervenuto un provvedimento di rifiuto, lautorizzazione deve intendersi concessa. Fasi della procedura europea La procedura per ottenere un brevetto europeo comprende due distinte fasi: A. deposito della domanda esame delle condizioni formali; ricerca di anteriorit; pubblicazione, dopo 18 mesi dal deposito della domanda. Dalla data di pubblicazione del rapporto di ricerca il richiedente ha sei mesi di tempo per decidere se proseguire o meno la procedura. B. esame di merito della domanda concessione del brevetto rigetto della domanda. Fasi a seguito della concessione europea Se il brevetto viene concesso, il richiedente pu iniziare le procedure di convalida in tutti gli Stati da lui designati o solo in alcuni di essi. Se la lingua del brevetto non la lingua ufficiale dello Stato designato, si dovr provvedere al deposito della relativa traduzione, pena la non validit del brevetto in quello Stato. Una volta trasformato il brevetto a livello nazionale obbligatorio versare le tasse annuali di mantenimento in vita del brevetto, esigibili anticipatamente a partire dallannualit successiva a quella in cui la concessione del brevetto europeo stata menzionata nel Bollettino Europeo. Il mancato pagamento delle tasse nei termini causa di decadenza del brevetto. Opposizione

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Allegato 3

Entro 9 mesi dalla data di concessione chiunque abbia interesse pu depositare unopposizione contro un brevetto europeo, se ritiene che esso non soddisfi le norme di merito. Tale opposizione valutata da unapposita Divisione dellUfficio Europeo Brevetti la cui decisione in merito ha effetto in tutti gli stati designati.

Il brevetto internazionale
Il sistema del PCT (Patent Cooperation Treaty) nato con la Convenzione di Washington del 1970, alla quale partecipano attualmente 133 Stati e tra questi i pi avanzati dal punto di vista industriale, come gli Stati dellUnione Europea, gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e lAustralia. Il PCT o Trattato di Cooperazione in materia di brevetti un trattato multilaterale gestito dal WIPO (Organizzazione Mondiale della Propriet Industriale), che ha sede a Ginevra e consente di intraprendere una procedura unificata e semplificata per ottenere la protezione delle invenzioni nei Paesi membri del trattato stesso. Va sottolineato che il brevetto internazionale non d luogo ad un diritto di privativa sovra-nazionale ma consente ed agevola la possibilit di estendere la copertura brevettuale di uninnovazione presso la quasi totalit dei Paesi del mondo, ottenendo singoli brevetti nazionali. Come si ottiene un brevetto internazionale La procedura per la domanda di brevetto internazionale PCT si articola in due fasi: una prima fase internazionale ed una successiva nazionale. La prima fase internazionale prevede: A. deposito della domanda esame delle condizioni formali; ricerca di anteriorit; pubblicazione, dopo 18 mesi dal deposito della domanda. Dalla data di pubblicazione del rapporto di ricerca, il richiedente ha 6 mesi di tempo per decidere se proseguire o meno la procedura B. esame di merito della domanda concessione del brevetto; rigetto della domanda. Di seguito al rapporto internazionale il richiedente pu decidere se: proseguire con la procedura modificando le rivendicazioni, nei limiti di quanto consentito dal PCT; ritirare la domanda. Lesito della domanda internazionale sar pubblicato, unitamente alla domanda, decorsi 18 mesi dalla data di deposito della domanda stessa o dalla data di deposito

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della domanda di brevetto rivendicata come priorit. Il rapporto di ricerca internazionale ha un valore orientativo in quanto durante le successive procedure desame nazionali ogni Paese provveder ad una propria valutazione della domanda. Il richiedente entro 2 mesi dalla comunicazione del rapporto di ricerca sar chiamato a scegliere una delle seguenti soluzioni: richiedere un esame preliminare internazionale sullattivit inventiva e lapplicabilit industriale dellinvenzione per valutare se introdurre o meno la propria domanda internazionale nei Paesi designati; intraprendere direttamente la seconda fase nazionale. La seconda fase nazionale consiste nel formalizzare la domanda internazionale nei Paesi designati e prevede il pagamento della tasse nazionali, il deposito di traduzioni e la nomina di mandatari che abbiano funzione di rappresentanza negli stati laddove richiesto, secondo quanto previsto dalle leggi nazionali dei singoli Paesi scelti. La domanda di brevetto internazionale pu essere depositata (fatte salve le disposizioni in materia di sicurezza nazionale) presso lUfficio Nazionale Brevetti e Marchi o, salvo diverse disposizioni, presso lUfficio Internazionale del WIPO di Ginevra. Il richiedente che abbia depositato una domanda nazionale, ha dodici mesi di tempo per presentare una domanda internazionale, rivendicando la priorit della data di deposito nazionale.

Brevetto italiano, europeo o internazionale?


Ottenere la protezione di un brevetto pu risultare unoperazione relativamente complicata e costosa, di contro i potenziali profitti derivanti dal diritto di esclusiva riconosciuto ad uninvenzione di successo possono essere molto rilevanti. Il costo complessivo per ottenere un brevetto dinvenzione dipender dal numero di Paesi nei quali si desidera registrarlo, quindi la scelta di brevettare a livello nazionale, europeo o internazionale richiede attente considerazioni di tipo tecnico, finanziario oltre che strategico. E opportuno valutare attentamente i mercati di esportazione in cui si desidera operare. In tal senso si pu considerare la possibilit di presentare inizialmente domanda di brevetto nazionale (costo iniziale relativamente basso), quindi garantendo allinvenzione una data di priorit (che coincide con la data di deposito); sulla base di questa data, infatti, viene stabilita la novit dellinvenzione nei confronti di altre divulgazioni. Nel caso di estensione allestero della domanda questa anche la data di partenza dei diritti su corrispondenti domande estere depositate entro i 12 mesi successivi al primo deposito nazionale. In altri termini, a partire dalla data di priorit si hanno 12 mesi di tempo durante i quali valutare se estendere la protezione brevettuale anche in altri Paesi, saggiando, nel frattempo, il valore industriale e tecnico economico dellinvenzione (vantaggi tecnici derivanti dallapplicazione dellinvenzione a livello di procedimento di fabbricazione o

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di prodotto, vantaggi economici e commerciali, vantaggi sul piano industriale e concorrenziale conseguenti allo sfruttamento dellinvenzione, ecc.) e quindi decidendo per lestensione europea o anche internazionale (i cui costi sono decisamente maggiori), dopo aver valutato la copertura geografica che pi conveniente ottenere per la propria invenzione. Sempre a partire dalla data di priorit si hanno a disposizione 18 mesi prima che la domanda venga resa pubblica, durante i quali si ha anche la possibilit di ritirare la domanda, nel qual caso essa rimarr segreta.

Il marchio
COS IL MARCHIO (DIMPRESA)? Il marchio un segno distintivo dellimpresa che serve a contraddistinguere i prodotti e i servizi che essa produce o mette in commercio. Possono costituire oggetto di registrazione come marchio dimpresa i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalit cromatiche, purch siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di unimpresa da quelli di altre imprese. Chiunque ha diritto di avvalersi in modo esclusivo di un marchio da lui prescelto (come avviene per la ditta, ragione sociale e insegna) e tale diritto pu essere acquisito in due modi: con luso di fatto (il cosiddetto marchio di fatto); con la registrazione (il cosiddetto marchio registrato). Il marchio di fatto il marchio che, pur non registrato, viene usato per contraddistinguere i prodotti o i servizi di un imprenditore e diviene per questo noto al pubblico normalmente in uno spazio geografico limitato. Il marchio di fatto gode di una tutela minore rispetto al marchio registrato: se infatti la notoriet solo locale, si corre il rischio che unaltra impresa registri lo stesso marchio validamente. In questo caso il titolare di un marchio di fatto non potr opporsi alla registrazione ed avr diritto di utilizzare detto marchio nei limiti in cui se ne sempre servito, privandosi cos della possibilit di espandere la propria attivit, contraddistinta dal marchio di fatto, a livello nazionale o internazionale. Con la registrazione di un marchio si ottiene la tutela contro eventuali registrazioni successive dello stesso marchio o di marchi simili per prodotti o servizi uguali o simili. Il marchio registrato quindi pi facilmente difendibile rispetto al marchio di fatto, in quanto in caso di tutela giudiziaria non sar necessario dare prova del preuso n della notoriet acquisita presso il pubblico.

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Va considerato inoltre che il marchio dimpresa un bene dellimpresa, che con il passare del tempo, pu aumentare il valore; come tale pertanto cedibile o sfruttabile alla stregua di un qualsiasi altro bene dellazienda, rappresentando in alcuni casi un vero e proprio capitale per lazienda. QUALI TIPOLOGIE DI MARCHIO POSSONO ESSERE REGISTRATE? I marchi si suddividono in: Marchio di fabbrica: quando sono adottati dallindustria per contraddistinguere i propri prodotti; si deve ricordare che un marchio di fabbrica qualora venga apposto dal produttore, non pu essere mai soppresso dal commerciante. Marchio di commercio: quando sono adottati dallente commerciale per contraddistinguere le merci vendute attraverso le proprie linee commerciali, siano esse anche solo negozio o magazzino. Marchio di servizio: quando sono destinati a contraddistinguere le prestazioni che unimpresa rende a terzi. I marchi possono essere: Marchi denominativi: costituiti da parole di fantasia, nomi patronimici, nomi geografici, denominazioni sociali, sigle, lettere dellalfabeto, numeri, etc. Marchi figurativi: costituiti da emblemi e colori fino a rappresentazioni pi elaborate, quali vignette, etichette, ritratti, etc. Marchi complessi: costituiti sia da elementi figurativi che da elementi denominativi. Marchi sonori: sono ad esempio le sigle dei programmi televisivi; la registrazione di tali marchi avviene depositando il relativo pentagramma. Marchi di forma o tridimensionali: sono le forme dei prodotti e le loro confezioni. E importante ricordare che un marchio di forma pu essere registrato esclusivamente quando si tratta di forma non consueta, arbitraria o di fantasia. La particolare struttura tridimensionale non deve essere caratterizzata da finalit funzionali o estetiche. Infatti, se la particolare forma consente una maggiore utilit delloggetto (ad es. una particolare impugnatura di una forbice che rende pi agevole lazione del tagliare) o estetica (ad es. una particolare fantasia di tessuto), allora questa potr essere tutelata esclusivamente con un brevetto per modello di utilit o invenzione, nel caso di maggiore funzionalit, o con modello industriale (design) nel caso di un particolare carattere estetico. La bottiglia della Coca Cola, la forma del dolce Viennetta, alcune confezioni di yogurt, rappresentano illustri casi di marchi tridimensionali registrati. Marchi olfattivi: sono validamente registrabili come tali, solo quelli riproducibili graficamente. Pertanto si deve dubitare della possibilit di proteggere i marchi olfattivi, a meno di non riuscire a tutelarli attraverso la loro formula chimica. Marchi collettivi: da non confondersi con i marchi individuali. Mentre questi ultimi sono destinati a collegare un prodotto o un servizio ad una determinata impresa, i marchi collettivi svolgono una funzione di garanzia, in quanto assicurano che il

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prodotto o il servizio contrassegnato presenti: una determinata origine che sia rilevante per la qualit del prodotto; una determinata natura, intesa come linsieme di caratteristiche che un prodotto deve avere in base alle materie prime utilizzate; una particolare qualit, come indicata nel regolamento duso. I marchi collettivi possono essere registrati da quei soggetti (spesso si tratta di consorzi di tutela), che assumono la funzione di garanti della provenienza o della qualit dei prodotti. I garanti per non devono compiere attivit dimpresa in proprio, contrassegnando, cio, propri prodotti o servizi. I titolari dei marchi collettivi hanno la facolt di concedere in uso ad imprenditori diversi i segni distintivi in oggetto.

Il marchio nazionale
QUALI SONO I REQUISITI PER LA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO? Novit E lassenza sul mercato di prodotti o servizi contraddistinti da segni uguali o simili. La novit non difetta qualora il marchio precedente sia scaduto da oltre due anni (tre se trattasi di marchio collettivo) o sia decaduto per non uso quinquennale. Capacit distintiva Consiste nella capacit di distinguere un prodotto o servizio da quello di altri; il marchio inoltre non deve consistere in una parola, figura o segno di uso generico o in una denominazione o indicazione descrittiva del prodotto. Liceit e veridicit Il marchio non deve essere contrario alla legge, allordine pubblico ed al buon costume. COSA NON PU COSTITUIRE OGGETTO DI REGISTRAZIONE? Non possono costituire oggetto di registrazione segni specificamente individuati dalla legge quali, ad esempio: stemmi e altri segni considerati nelle convenzioni internazionali vigenti in materia, nei casi ed alle condizioni menzionati nelle convenzioni stesse, nonch i segni contenenti simboli, emblemi e stemmi che rivestano un interesse pubblico, a meno che lautorit competente non ne abbia autorizzato la registrazione; segni idonei ad ingannare il pubblico, in particolare sulla provenienza geografica, sulla natura o sulla qualit dei prodotti o servizi; i ritratti delle persone senza il consenso delle medesime, i nomi di persona diversi da quello del richiedente, se il loro uso sia tale dal ledere la fama ed il decoro di chi ha diritto di portare tali nomi;

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segni identici o simili ad un segno gi noto come ditta, denominazione o ragione sociale, se da ci possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico a causa dellaffinit di prodotti o servizi; segni come ditta, denominazione o ragione sociale e insegna uguali o simili ad un marchio registrato, per prodotti o servizi non affini, ma che godano nello Stato di rinomanza; segni che possono costituire una violazione dellaltrui diritto dautore, di propriet industriale o di altro diritto esclusivo; segni costituiti esclusivamente dalle denominazioni generiche di prodotti o servizi o da indicazioni descrittive; segni che possono costituire una violazione dellaltrui diritto dautore, di propriet industriale o di altro diritto esclusivo; segni costituiti esclusivamente dalle denominazioni generiche o servizi o da indicazioni descrittive; segni costituiti esclusivamente dalla forma imposta al prodotto dalla natura segni divenuti di uso comune nel linguaggio corrente o negli usi costanti del commercio; nomi di persona, se notori, segni usati in campo artistico o sportivo, le denominazioni e le sigle di manifestazioni e quelle di enti ed associazioni non aventi finalit economiche, nonch gli emblemi caratteristici di questi, senza il consenso dellavente diritto; segni identici o simili al marchio registrato anteriormente nello Stato, se comunitario, dotato di valida rivendicazione di priorit, per prodotti o servizi non affini, se esso gode nello Stato di rinomanza e se luso del segno senza giusto motivo consente di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla rinomanza del marchio o rechi pregiudizio allo stesso. Qual la durata di tutela di un marchio I diritti nascenti dalla registrazione del marchio durano dieci anni dalla data di presentazione della domanda. La registrazione pu essere rinnovata per periodi decennali, purch la domanda venga presentata entro lo scadere dei dieci anni o nei sei mesi successivi, con conseguente applicazione di una sopra-tassa. Titolarit del marchio e diritti derivanti dalla registrazione Possono essere titolari di un marchio: persone fisiche o giuridiche: pu ottenere una registrazione per marchio dimpresa chiunque lo utilizzi o si proponga di utilizzarlo, nella fabbricazione o commercio di prodotti o nella prestazione di servizi della propria impresa o di imprese di cui abbia il controllo o che ne facciano uso con il suo consenso; enti pubblici: anche amministrazioni dello Stato, delle Regioni, delle provincie e dei comuni possono ottenere registrazioni di marchio; soggetti individuali o collettivi che garantiscono la qualit di prodotti o servizi:

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possono essere richiesti anche marchi collettivi da parte di soggetti che svolgano la funzione di garantire la natura, la qualit o lorigine di determinati prodotti o servizi; possono essere perci usati da pi persone o imprese che si assoggettano allosservanza di determinati standard di qualit e ai relativi controlli; stranieri: la registrazione di marchi dimpresa concessa anche agli stranieri che siano: cittadini di uno Stato facente parte della Convenzione di Parigi per la protezione della propriet industriale, ovvero dellOrganizzazione mondiale del commercio; cittadini di uno Stato che non fa parte delle suddette convenzioni, a condizione che siano domiciliati o abbiano uno stabilimento industriale o commerciale effettivo sul territorio di uno Stato facente parte della Convenzione; cittadini di Stati non facenti parte delle citate convenzioni, se lo stato a cui il cittadino appartiene accorda ai cittadini italiani reciprocit di trattamento. La registrazione del marchio conferisce al titolare il diritto esclusivo sul marchio (vedi Cos il marchio (dimpresa)). La forza di tale diritto strettamente connessa alla capacit distintiva12 del marchio ovvero alla sua natura forte o debole. I diritti nascenti dalla registrazione del marchio durano 10 anni dalla data di presentazione della domanda; entro sei mesi dal deposito si pu estendere la protezione del marchio allestero (marchio comunitario, internazionale) rivendicandone la priorit. La data che attesta la presentazione quella della richiesta della prima registrazione. Dopo tale termine lestensione allestero sempre effettuabile ma non possibile rivendicarne la priorit. Il marchio decade se non ne viene fatto un uso effettivo, da parte del titolare o con il suo consenso, per i prodotti o servizi per i quali stato registrato, entro 5 anni dalla registrazione. Modalit di registrazione Il marchio viene rilasciato a seguito di un procedimento amministrativo svolto dallUfficio Italiano Brevetti e Marchi. La decisione non subordinata a decisioni discrezio-

12 Ogni marchio pu avere una maggiore o minore capacit distintiva (ossia capacit di rendersi nettamente distinguibile dagli altri marchi presenti nel mercato) a seconda di quanto originale la sua composizione grafica o letterale. Si definiscono normalmente marchi deboli quei segni o quelle denominazioni il cui significato si avvicina di molto alla natura del prodotto o servizio contraddistinto. Normalmente i marchi deboli sono strettamente connessi a terminologie tecniche o di uso comune e bastano lievi modifiche e bastano lievi modifiche o aggiunte da parte dei concorrenti per escludere uneventuale confondibilit. Ai marchi deboli si contrappongono i cosiddetti marchi forti in cui loriginalit della grafica o della denominazione e tale da attribuirgli unelevata capacit distintiva. Questi marchi sono normalmente dotati di particolare originalit tale da colpire maggiormente lattenzione dei consumatori. Sono normalmente marchi di pura fantasia e, in quanto forti caratterizzati da una protezione molto intensa; a seguito dei diritti acquisiti dalla registrazione possono infatti essere interdette tutte quelle variazioni o modifiche che lasciano presumere una certa affinit con il marchio stesso. Va da s che nella ricerca di un segno che contraddistingua i prodotti o servizi , la scelta vada mirata allottenimento di marchi forte, che consenta di raggiungere gli obiettivi di istintivit nei confronti dei consumatori, istintivit rispetto ai concorrenti e, non ultimo, assoluta difendibilit.

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nali dellamministrazione che tenuta solamente ad accertare la ricorrenza dei requisiti oggettivi richiesti dalla legge. I depositi delle domande di registrazione dei marchi dimpresa possono essere effettuati presso uno qualunque dei Servizi Brevetti e Marchi delle Camere di Commercio situate sul territorio nazionale, a prescindere dalla sede o residenza del depositante, le quali provvederanno al successivo inoltro allUfficio Italiano Brevetti e Marchi. In alternativa la domanda pu essere inviata per posta al Ministero dello Sviluppo Economico - Ufficio Brevetti e Marchi, a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno. La domanda pu essere presentata personalmente dal richiedente o tramite un suo rappresentante munito di lettera dincarico o procura. Lincarico pu essere conferito soltanto a un mandatario abilitato nelle procedure di fronte allUfficio Italiano Brevetti e Marchi13 o a un avvocato iscritto allordine. Il deposito, relativo ad un singolo marchio, deve essere presentato, come nel caso del brevetto, utilizzando una precisa modulistica. Oltre alla modalit di deposito cartaceo delle domande di marchio, dal 1 giugno 2006 possibile effettuare il deposito in modalit telematica ai sensi del DM del 10 aprile 2006 (vedi Il deposito telematico). I documenti necessari al deposito delle domande di registrazione sono i seguenti:14 a) Modulo C (vedi Modulistica). Allinterno del Modulo C devono essere inserite le seguenti informazioni: cognome, nome, residenza e domicilio15 elettivo agli effetti di legge del richiedente o del suo eventuale mandatario; cognome, nome ed indirizzo del suo eventuale mandatario; in caso di marchio figurativo, lesemplare del marchio, apposto nello spazio previsto, accompagnato dalla descrizione verbale e dalleventuale rivendicazione dei colori. In caso di marchio verbale riportata la semplice denominazione; i prodotti o i servizi ai quali il marchio si riferisce, sulla base della Classificazione di Nizza16 (un marchio pu essere depositato per pi di una classe di prodotti e servizi). Se si effettua il deposito in cartaceo, oltre alloriginale della domanda in bollo, dovranno essere depositate anche due copie del Modulo C. Se il marchio a colori

13 http://www.ordine-brevetti.it 14 Tutta la modulistica necessaria al deposito di brevetti nazionali e registrazione di marchi nazionali reperibile sul sito dellUfficio Italiano Brevetti e Marchi: www.uibm.gov.it 15 Se il richiedente residente allestero deve eleggere il proprio domicilio in Italia ed indicarlo nella domanda. 16 Tutti i prodotti e i servizi che possono essere fabbricati e/o commercializzati sono stati inseriti in una classificazione riconosciuta a livello internazionale (Classificazione di Nizza, attualmente allVIII edizione) contenente 45 differenti sezioni.

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anche le copie dovranno essere a colori. In caso di assenza del mandatario, il Modulo C deve essere firmato dal richiedente, o per le societ, dal legale rappresentante o amministratore. b) Attestazione di versamento delle tasse di concessione governativa (vedi Tabelle diritti). E il numero di classi di prodotti o servizi che il marchio andr a contraddistinguere che determina lammontare complessivo delle tasse da versare. c) Lettera dincarico o Procura in caso di nomina di un mandatario d) Regolamento (solo per marchio collettivo): per i marchi collettivi necessaria la presentazione del regolamento concernente luso del marchi , i controlli previsti e le relative sanzioni. e) Versamento diritti di segreteria (vedi Tabelle diritti). A seguito del deposito della domanda di registrazione presso gli uffici competenti, lUIBM ne valuta innanzitutto la regolarit formale. In caso di irregolarit od omissioni la domanda viene dichiarata irricevibile, con provvedimento impugnabile entro 30 giorni dalla comunicazione davanti alla Commissione dei Ricorsi. Laddove i requisiti formali fossero stati rispettati, lUIBM prosegue in unindagine di tipo sostanziale, per accertare la presenza dei requisiti stabiliti dalla legge (liceit, originalit e veridicit) ma controlla anche: che non sia in presenza di stemmi o segni proibiti dalle Convenzioni internazionali; che il marchio non sia descrittivo o costituito da denominazioni geografiche; che non sia costituito da nomi o ritratti altrui in violazione delle relative disposizioni di legge. LUIBM non pu tuttavia giudicare in merito alle seguenti condizioni: se il marchio leda i diritti altrui su invenzioni o opere dingegno; sul divieto di inserire nel marchio la ditta, linsegna o la sigla altrui; in ordine al requisito di novit. In relazione a tali ultimi divieti si per sostenuto in dottrina che lUIBM possa non concedere la registrazione qualora, per propria conoscenza, rilevi la mancanza di uno dei requisiti citati. Quindi, prima di procedere con la domanda di registrazione di un marchio opportuno verificare che lo stesso non sia oggetto di domanda di registrazione da parte altrui. E infatti fondamentale richiedere lutilizzo esclusivo di un simbolo che sia effettivamente distintivo e che induca il consumatore a non confondere il proprio prodotto/servizio con quello commercializzato da altri ma soprattutto di un marchio che non sia gi registrato da altri per non commettere atto di contraffazione. Qualora la domanda di registrazione soddisfacesse tutti i requisiti formali e sostanziali, lUIBM provveder a rilasciare un attestato di concessione contrassegnato con un numero

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progressivo, entro un periodo variabile di 3 o 4 anni. Se in questo periodo avvengono delle variazioni su ragione sociale, licenza o cessione dei diritti relativi, il richiedente tenuto a comunicarlo tempestivamente allUfficio Italiano Brevetti e Marchi. COSA
FARE SE CI SONO VARIAZIONI DI RAGIONE SOCIALE, LICENZA O CESSIONE DEI DIRITTI

RELATIVI AL MARCHIO?

Nel caso in cui vi sia stato un cambiamento successivo allatto di deposito che non ha modificato i diritti relativi al marchio (ad es. variazione della ragione sociale, variazione della natura giuridica, variazione di indirizzo) si dovr presentare domanda di Annotazione presso lUfficio Brevetti e Marchi di qualsiasi Camera di Commercio Nazionale. Nel caso in cui invece vengano trasferiti o modificati i diritti relativi al marchio sia a titolo gratuito che a titolo oneroso (cessione, successione), gli atti relativi dovranno essere resi pubblici mediante domanda di Trascrizione presso lUfficio Brevetti e Marchi di qualsiasi Camera di Commercio Nazionale. Nel caso in cui ci sia un trasferimento dei diritti esclusivamente attraverso un contratto di licenza, il citato contratto non soggetto ad alcuna registrazione presso gli Uffici competenti. Nel caso di licenza duso il licenziante continua infatti a mantenere la titolarit del diritto esclusivo del marchio.

Il marchio comunitario
Il marchio comunitario un marchio unico, in quanto un unico deposito ha validit sullintero territorio dellUnione Europea (regolamento 40/94/CE). Esso conferisce al suo titolare un diritto esclusivo valevole in tutti gli Stati membri e si acquisisce con la registrazione sullapposito registro tenuto dallUfficio per lArmonizzazione nel Mercato Interno (UAMI) che ha sede ad Alicante (Spagna). Il marchio comunitario conferisce al suo titolare una protezione contro la riproduzione o limitazione del suo marchio su tutto il territorio dellUnione Europea. Il titolare del marchio pu interdire a terzi lutilizzo, senza il suo consenso, di segni identici o simili tutelati dal suo marchio. La somiglianza definita in funzione del rischio di confusione da parte del pubblico. Il deposito della domanda va effettuato presso lUfficio per lArmonizzazione del Mercato Interno (UAMI). Evoluzione storica Il 1996 lanno di attuazione del Regolamento sul marchio comunitario. Prima della nascita dellIstituto del marchio comunitario le possibilit di ottenimento di un titolo in Paesi europei era: la designazione di un legale rappresentante con residenza nei Paesi di interesse e il deposito della domanda presso lEnte preposto; la formulazione di una domanda di marchio internazionale designando i Paesi di interesse.

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Lintroduzione del marchio comunitario ha pertanto in un certo senso rivoluzionato i meccanismi di tutela dei marchi di impresa, avvantaggiando di fatto le aziende o le realt produttive che intendevano internazionalizzare i loro titoli e che avessero residenza o sito produttivo in uno degli Stati Membri. La storia del marchio comunitario segnata dalla seguenti tappe:
Anno 1996 Gennaio 2002 Maggio 2004 Ottobre 2004 Anno 2006 Gennaio 2007 Primo anno di vita del Sistema sul marchio comunitario Nona edizione della Classificazione dei Prodotti e Servizi. Introduzione di 3 nuove classi di servizi LUnione Europea passa da 15 a 25 Paesi Adesione dellUnione Europea al Protocollo di Madrid Primi rinnovi dei marchi comunitari depositati nel 1996 lUnione Europea passa da 25 a 27 Paesi

QUALI SONO I VANTAGGI E GLI SVANTAGGI DELLA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO COMUNITARIO? Da un punto di vista pratico il marchio comunitario rappresenta indubbiamente una soluzione interessante per unazienda che intenda tutelare il proprio marchio in molti Paesi membri dellUnione Europea, con il beneficio di avere ununica pratica da gestire. Da un punto di vista economico il vantaggio che questa convenzione offre dato dal fatto che i costi in termini di tasse, sono inferiori alla spesa totale che si dovrebbe sostenere per presentare una domanda di registrazione in ogni singola nazione appartenente allUnione Europea. Tuttavia, secondo il regolamento vigente, se la domanda a seguito dellesame non fosse accettata (ad es. se esistesse un marchio identico depositato o registrato anche solo in uno dei Paesi aderenti) detta domanda sarebbe rigettata per tutti i Paesi dellUnione Europea ed il titolare del marchio si troverebbe a dover attivare la procedura di conversione, ossia presentare delle singole domande in ciascun Paese di interesse con conseguente notevole incremento dei costi. Anche in questo caso, come per la domanda di registrazione italiana si consiglia di effettuare una verifica della eventuale pre-esistenza del marchio di cui si chiede la registrazione. IN COSA CONSISTE LA PROCEDURA DESAME DA PARTE DELLUAMI? LUAMI verifica: che la domanda di marchio comunitario soddisfi le condizioni richieste, necessarie per la sua regolarit (vedi Quali sono i requisiti per la registrazione di un marchio?) che siano state pagate le tasse previste Parallelamente a questo esame formale si procede anche ad un controllo della novit. Anche in questo caso fortemente consigliato, ai fini del buon esito della domanda di deposito, verificare leventuale pre-esistenza di un marchio in tutti gli stati facenti parte dellUnione Europea. Entro tre mesi dalla data di pubblicazione sul bollettino dei marchi comunitari, sia i titolari di un marchio comunitario come pure i titolari di marchi nazionali ed i titolari

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di marchi nazionali non registrati ma effettivamente utilizzati (marchi di fatto), possono presentare opposizione per similitudine o rischio di confusione con il marchio anteriore. I tempi di registrazione di un marchio comunitario dipendono dal percorso che segue la domanda: senza opposizione: mediamente i tempi sono di 9 mesi dalla data di deposito; con opposizione in corso: in questo caso i tempi per la registrazione dipendono dalla durata del procedimento. Dopo la registrazione da parte dellUAMI, il marchio viene governato in base al regolamento comunitario. La procedura di ricevimento e concessione della domanda di marchio comunitario sintetizzata nel schema riportato in Figura 25.

Figura 25. Schema di deposito di un marchio comunitario (fonte UAMI)

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Il marchio internazionale
Il marchio internazionale il risultato della Convenzione di Madrid del 1891, la quale ha introdotto una procedura unica che permette di registrare il marchio in pi Paesi. Si tratta di fatto di una sorta di fascio di marchi Nazionali, ciascuno dei quali disciplinato nel Paese a cui appartiene in base alla normativa vigente17. CHI PU REGISTRARE UN MARCHIO INTERNAZIONALE? Condizione necessaria per ottenere la registrazione internazionale che il richiedente sia cittadino di uno degli Stati membri contraenti, oppure abbia in tali Paesi la residenza, o in caso di societ, che abbia la propria attivit in uno degli stati aderenti alla Convenzione. Al contrario della procedura di domanda di marchio comunitario, per fare richiesta di un marchio internazionale indispensabile essere titolari del deposito o della registrazione nazionale dello stesso marchio. Inoltre, dal 1 ottobre 2004, come conseguenza delladesione della Comunit Europea (CE) al Protocollo di Madrid, i titolari di una domanda di marchio comunitario o di un marchio comunitario registrato possono utilizzare tale domanda o tale registrazione come base per una domanda di marchio internazionale. A partire da tale data perci, per chi volesse far richiesta di marchio internazionale, non pi indispensabile essere titolari di una domanda o di una registrazione nazionale ma sufficiente essere titolari di una domanda o registrazione comunitaria. Per un periodo di 5 anni dalla data di registrazione internazionale la protezione risente del legame con il marchio nazionale di base, cio qualsiasi modifica o accadimento attinente il marchio dorigine come, ad esempio, limitazione dei prodotti oppure rinuncia o mancato uso, incidono automaticamente sulla registrazione internazionale che sar di conseguenza limitata ai prodotti effettivamente protetti oppure verr ad estinguersi o a decadere. Il marchio internazionale ha una durata di 10 anni dalla data di decorrenza della domanda e pu essere rinnovato per periodi decennali. LOrganizzazione Mondiale della Propriet Industriale (OMPI) provveder ad avvisare il titolare sei mesi prima della sca-

17 La convenzione di Madrid, o Sistema di Madrid, per la registrazione internazionale dei marchi governato da 2 trattati ovvero: lAccordo di Madrid ed il Protocollo di Madrid. Linsieme degli stati contraenti (che hanno cio aderito ad uno o entrambe i trattati) costituisce lUnione di Madrid. In considerazione del fatto che le norme che regolano i due trattati sono differenti, al momento del deposito della domanda di marchio internazionale occorre stabilire per il complesso dei Paesi scelti, quale dei due trattati avr validit. In base ai Paesi designati, varia infatti la procedura di registrazione e la relativa modulistica. Nel caso in cui i Paesi designati abbiano aderito esclusivamente allAccordo di Madrid la domanda deve essere redatta sul formulario MM1 in francese. Nel caso in cui i Paesi designati abbiano aderito esclusivamente al Protocollo la domanda deve essere redatta sul formulario MM2 e potr essere in francese o in inglese. Infine, nel caso in cui siano designati contemporaneamente Paesi che hanno aderito allAccordo di Madrid (o ad entrambe i trattati, come nel caso dellItalia) e almeno un Paese abbia aderito solo al Protocollo di Madrid, la domanda deve essere redatta sul formulario MM3 e potr essere in francese o in inglese. Lelenco completo dei paesi aderenti alla Convenzione reperibile sul sito ufficiale della Organizzazione Mondiale della Propriet Intellettuale (OMPI): www.wipo.it.

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denza. Il rinnovo pu essere richiesto anche nei sei mesi successivi alla scadenza, con lapplicazione di una sopra-tassa. IN COSA CONSISTE LA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO INTERNAZIONALE? LOrganizzazione Mondiale della Propriet Intellettuale ha il compito di effettuare un esame preliminare della pratica trasmessa e successivamente inviarla alle singole amministrazioni nazionali per un esame pi approfondito; le procedure, a questo punto, seguono liter nazionale di ciascun Paese designato. Il deposito della domanda di registrazione internazionale equivale al deposito della domanda di registrazione del marchio presso ciascuno dei Paesi designati i quali, entro 1 anno o 18 mesi (a seconda del Paese designato) dalla data di registrazione del marchio internazionale, possono sollevare obiezioni in merito alla registrabilit del marchio nel loro Stato. Trascorso tale termine senza aver ricevuto rifiuti, il marchio pu ritenersi accettato, fatti salvi eventuali diritti di terzi derivanti da marchi identici simili o antecedenti che possono essere fatti valere in sede giudiziaria. Come nei casi di marchio nazionale e di marchio comunitario, ai fini del buon esito della procedura, si ritiene opportuno verificare uneventuale pre-esistenza del marchio di cui si chiede la registrazione. Va inoltre sottolineato che se uno o pi Stati rifiutano la registrazione del marchio internazionale nel proprio territorio, questo rimane comunque efficace negli Stati dove non si hanno contestazioni. IN COSA CONSISTE LESTENSIONE TERRITORIALE TARDIVA? Una registrazione di marchio internazionale pu essere successivamente estesa ad altri Paesi membri di entrambi gli accordi.

Il deposito telematico del brevetto e del marchio italiano


Con decreto ministeriale 10 aprile 2006 stato reso operativo, a partire dal 1 giugno 2006, il servizio di deposito per via telematica delle domande di brevetto per invenzioni industriali e modelli di utilit nonch di registrazione di disegni e modelli industriali e di marchi dimpresa. Il sistema che gestisce il servizio di deposito telematico stato realizzato nellambito di una convenzione stipulata tra il Ministero dello Sviluppo Economico (MSE) e lUnioncamere, nel rispetto, tra laltro, delle competenze istituzionali attribuite alle Camere di Commercio (CCIAA) in materia di deposito delle domande di titoli di propriet industriale. Le CCIAA, come uffici riceventi, hanno anche il compito di trasformare in formato elettronico a valore legale la documentazione cartacea dei depositi non telematici. Il deposito telematico produce gli stessi effetti del deposito delle domande in formato cartaceo, liter di registrazione verr avviato pi rapidamente. In sostanza il depositante pu trasmettere agevolmente per via telematica la domanda di brevetti e marchi allufficio brevetti della CCIAA di suo interesse senza recarvisi personalmente. Resta inteso che il depositante deve essere in possesso di un dispositivo

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Allegato 3

di firma digitale e di un apposito software di compilazione ed invio telematico. Lufficio Camerale Brevetti e Marchi che riceve la domanda procede alla verifica di ricevibilit, alla redazione del verbale di deposito e allinvio telematico allUfficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM). In alternativa il richiedente pu comunque operare il consueto deposito cartaceo della domanda di brevetto18 o di marchio e dei suoi documenti allegati, lufficio Camerale Brevetti e Marchi della CCIAA operer la conversione elettronica della documentazione cartacea, riconducendo la domanda al flusso telematico sopra descritto. Il personale preposto al servizio brevetti svolger le funzioni di Ufficiale Rogante, con il compito di redigere il processo verbale di deposito della domanda o di altri documenti. Lattivazione di un servizio di compilazione on-line di domande di titoli brevettuali consente lallineamento dellItalia alla maggior parte dei Paesi europei che negli ultimi anni hanno attivato procedure analoghe. Per linvio telematico delle domande necessario essere utenti Telemaco19 . Per accedere al servizio Telemaco, occorre sottoscrivere un contratto Telemaco Pay, il cui originale dovr essere trasmesso alla Camera di Commercio, la quale provveder a comunicare lavvenuta attivazione e indicazione della user-id e password di accesso. Dopo lattivazione, al primo accesso, lutente dovr provvedere a versare, tramite carta di credito, un fondo prepagato totalmente utilizzabile per richiedere i servizi Telemaco. I diritti di segreteria e limposta di bollo, assolta in modo virtuale, verranno trattenuti direttamente da tale credito. Coloro che vogliono avvalersi della modalit di invio telematico delle domande di brevetto o marchio devono essere in possesso di: software per la compilazione della modulistica proprio o Simba Off-line (scaricabile da Telemaco); un dispositivo di firma digitale per sottoscrivere la domanda ; eventuale lettore di Card da connettere al PC; il software di firma: Dike, scaricabile da www.card.infocamere.it. Telemaco permette inoltre di accedere alle domande di deposito di marchi e brevetti per: ricercare Marchi, Invenzioni, Modelli di Utilit, Modelli Ornamentali e Variet Vegetali presenti all'interno della Banca Dati; ottenere la Visura di Deposito che contiene le informazioni sul singolo Brevetto.

18 Grazie allaccordo tra Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) e Ufficio Europeo Brevetti (EPO) dal 1 luglio 2008 le domande di brevetto per invenzione industriale di primo deposito (esclusi quindi modelli di utilit e domande che rivendicano priorit) verranno sottoposte a ricerca di anteriorit eseguita dallEPO. Considerato che nellAccordo previsto che la documentazione venga inviata in via telematica dallUIBM allEPO in formati prestabiliti, e che pertanto necessario acquisire tali formati sin dallorigine, dal 1 luglio il sistema di deposito telematico messo a disposizione in una versione compatibile con tale formato. 19 Telemaco il servizio di InfoCamere (societ del Sistema Camerale che si occupa di servizi informatici) che permette di accedere, tramite Internet, a tutte le informazioni ufficiali sulle Imprese, sia di tipo economico che giuridico, e di assolvere a tutti gli adempimenti amministrativi verso le Camere di Commercio.

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Oltre alla Visura di Deposito, per avere tutte le informazioni su uno specifico brevetto o marchio depositato e sulle sue evoluzioni (trascrizioni, seguiti, ecc.), possibile ottenere un quadro riassuntivo di tutti i marchi o brevetti di un'impresa attraverso la Visura cumulativa brevetti/marchi ed accedere on-line alla documentazione brevettuale depositata (disegni, tavole, descrizioni) per la quale siano trascorsi i termini di riservatezza (18 mesi dal deposito). La procedura di deposito Il richiedente, in prima persona o attraverso un suo mandatario, per il tramite di una CCIAA, deposita la domanda per via telematica attraverso il sistema WEB-TELEMACO, indirizzandola allUfficio Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico. E possibile inviare la domanda di deposito a ciascuna Camera di Commercio che ha attivato il servizio telematico. La pratica inviata si compone del modulo di domanda e relativi allegati elettronici ossia della documentazione precedentemente elencata (vedi La domanda di brevetto nazionale: modalit di deposito e La domanda di marchio nazionale: modalit di registrazione).

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Allegato 1 Sezione 4

Classificazione internazionale Domande di brevetto EPO dei brevetti

Le invenzioni vengono classificate in base alla classificazione internazionale dei brevetti (IPC - International Patent Classification). LIPC suddivide le tecnologie brevettabili in otto sezioni (A - H), a loro volta distribuite in livelli sempre pi dettagliati (sottosezioni, classi, sottoclassi, gruppi e sottogruppi), allo scopo di agevolare la ricerca di documenti brevettuali. Ad esempio lapplicazione della struttura IPC ad un brevetto avente come oggetto le matite portamine comporta lattribuzione del codice B43K21/20 il cui significato il seguente: B Sezione: Tecniche industriali, trasporti 43 Classe: strumenti per scrivere o disegnare, accessori per ufficio. K Sottoclasse: strumenti per scrivere o disegnare 21 Gruppo: matite con portamine regolabile /20 Sottogruppo: discesa graduale della mina con ricambio automatico della mina dal caricatore Ogni 5 anni questo sistema di classificazione viene adattato allo sviluppo tecnologico ed aggiornato di conseguenz; lultimo processo di revisione risale a gennaio 2006 determinando il passaggio dalla versione IPC 7 allattuale versione IPC 8 nella quale i cambiamenti sostanziali sono stati: 1. lintroduzione di 4 nuove sottoclassi ed una nuova classe (non presenti nella versione IPC 7): A01P (Attivit antibatterica di composti chimici); A61Q (Utilizzo di cosmetici o preparazioni simili); B60W (Sistemi di controllo per veicoli ibridi); C40 (Chimica combinatoria); G60Q (Sistemi di elaborazione dati o metodi particolarmente adatti a scopi amministrativi, commerciali, finanziari, gestionali, di controllo o di previsione). 2. la revisione di 15 sottoclassi IPC 7 (ad es. nella sottoclasse A61K sono stati creati due nuovi gruppi principali: A61K 8/00 ("Cosmetici o preparazioni simili") e A61K 36/00 ("Medicina tradizionale"). Di seguito si riportano le sezioni e le classi dellIPC 8 attualmente in vigore.

A - Fabbisogni umani
Agricoltura A01 Agricoltura; selvicoltura; allevamento bestiame; caccia; cattura; pesca. Prodotti alimentari; tabacco A21 Cotture a forno; paste commestibili; A22 Macellazione; trattamento di carne; trattamento pollame o pesce; A23 Cibi o prodotti alimentari; loro trattamento non incluso in altre classi;

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A24 Tabacco; sigari; sigarette; articoli per fumatori. Articoli personali e domestici A41 Abbigliamento; A42 Copricapi; A43 Calzature; A44 Merceria; gioielleria; A45 Articoli palmari o da viaggio; A46 Spazzole e pennelli; A47 Arredamento; casalinghi ed elettrodomestici; macinatori di caff e di spezie; aspirapolveri in generale. Sanita; divertimenti A61 Scienza medica o veterinaria; igiene; A62 Salvataggi; antincendio; A63 Sport; giochi; divertimento. A99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

B - Esecuzione di operazioni; trasporto


Separazione; miscelazione B01 Processi fisici o chimici o apparecchiature in generale; B02 Frantumazione, polverizzazione o disintegrazione; trattamento preparatorio di grana per macinazione; B03 Separazione di materiali solidi con limpiego di liquidi o di tavole o crivelli pneumatici; separazione magnetica o elettrostatica di materiali solidi da materiali solidi o fluidi; separazione mediante campi elettrici di alta tensione; B04 Apparecchiature o macchine centrifughe per lesecuzione di processi fisici o chimici; B05 Spruzzatura o nebulizzazione in generale; applicazione di liquidi o altri fluidi a superfici, in generale; B06 Generazione o trasmissione di vibrazioni meccaniche, in generale; B07 Separazione di solidi da solidi; cernita; B08 Pulitura; B09 Eliminazione di rifiuti solidi; bonifica di terreni contaminati. Formatura B21 Lavorazione meccanica dei metalli essenzialmente senza rimuovere materiale; punzonatura del metallo; B22 Colata; metallurgia delle polveri; B23 Macchine utensili; lavorazione dei metalli non compresa altrove; B24 Smerigliatura; lucidatura;

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Allegato 4

B25 Utensili manuali; utensili motorizzati portatili; maniglie per utensili manuali; attrezzature di officina; manipolatori; B26 Utensili manuali di taglio; taglio; separazione; B27 Lavorazione o conservazione del legno o materiali simili; macchine chiodatrici o cucitrici, in generale; B28 Lavorazione del cemento, dellargilla o della pietra; B29 Lavorazione di prodotti plastici; lavorazione di sostanze allo s tato plastico, in generale; B30 Presse; B31 Produzione di articoli di carta; lavorazione della carta; B32 Prodotti stratificati. Stampa B41 Stampa; macchine per stampa in linea; macchine da scrivere, stampiglie; B42 Rilegatura libri; album; incartamenti; materiale speciale stampato; B43 Dispositivi di scrittura o di disegno; accessori per scrittoio; B44 Arti decorative. Trasporti B60 Veicoli in generale; B61 Ferrovie; B62 Veicoli terrestri per trasporto oltre che su binari; B63 Navi o altre imbarcazioni nautiche; attrezzatura relativa; B64 Aerei; aviazione; cosmonautica; B65 Spedizione; imballaggio; immagazzinaggio; maneggio di materiali sottili o filamentoso; B66 Sollevamento; innalzamento; convogliamento; B67 Apertura o chiusura di bottiglie, di vasi o di contenitori similari; maneggio di liquidi; B68 Selleria; rivestimenti. B99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

C - Chimica; metallurgia
Chimica C01 Chimica inorganica; C02 Trattamento acque; acque di scarico; liquame o fanghiglia; C03 Vetro; lana di scoria; C04 Cementi; calcestruzzo; pietra artificiale; ceramiche; materiale refrattario; C05 Fertilizzanti; produzione degli stessi; C06 Esplosivi; fiammiferi; C07 Chimica organica;

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C08 Composti organici macromolecolari; preparazione o trattamento chimico degli stessi; composizioni basate sugli stessi; C09 Tinture; colori; preparati per lucidatura; resine naturali; adesivi; composizioni varie; applicazioni varie di materiali; C10 Industrie petrolifere, del gas o del coke; gas tecnici contenenti monossido di carbonio; combustibili; lubrificanti; torba; C11 Oli, grassi, sostanze grasse o cere animali o vegetali; acidi grassi da essi derivanti dagli stessi; detersivi; candele; C12 Biochimica; birra; alcolici; vino; aceto; microbiologia; enzimologia; ingegneria genetica o di mutazione; C13 Industria dello zucchero; C14 Pelli; pelli non conciate; pelli da pelliccia; cuoio. Metallurgia C21 Metallurgia del ferro; C22 Metallurgia; leghe ferrose o non; trattamento delle leghe o dei metalli non ferrosi; C23 Rivestimento di materiale metallico; rivestimento di materiale con materiale metallico; trattamento superficiale chimico; trattamento a diffusione di materiale metallico; rivestimento mediante evaporazione a vuoto, mediante sublimazione, mediante impiantazione ionica o mediante deposito a vapore chimico, in generale; inibizione della corrosione dei materiali metallici o della incrostazione in generale; C25 Processi elettrolitici o elettroforetici; attrezzatura per gli stessi; C30 Crescita dei cristalli. C40 Chimica combinatoria C99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

D - Prodotti tessili; carta


Tessili o materiali flessibili non inclusi altrove D01 Fili o fibre naturali o artificiali; filatura; D02 Filati; finitura meccanica di filati o cordami; orditura o montaggio dellordito; D03 Tessitura; D04 Intreccio; pizzi; maglieria; passamanerie; stoffe non tessute; D05 Cucitura; ricami; imbottitura; D06 Trattamento dei prodotti tessili o simili; lavaggio; materiali flessibili non inclusi altrove; D07 Cordame; cavi non elettrici. Carta

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Allegato 4

D21 Produzione carta; produzione cellulosa. D99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

E - Costruzioni immobili
Edilizia E01 Costruzione di strade, ferrovie e ponti; E02 Ingegneria idraulica; fondamenta; escavazioni; E03 Fornitura idrica; fognature; E04 Edilizia; E05 Serrature; chiavi; attrezzature per finestre e porte; casseforti; E06 Porte, finestre, persiane o saracinesche, in generale; scale a pioli. Trivellazioni del terreno; industria mineraria E21 Trivellazioni del terreno; industria mineraria. E99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

F - Ingegneria meccanica; illuminazione; riscaldamento; armi; esplosivi


Motori o pompe F01 Macchine o motori in generale; impianti motori in generale; macchine a vapore; F02 Motori a combustione; impianti motori a gas caldo o a prodotto di combustione; F03 Macchine o motori per liquidi; motori a vento, a molla, a peso o vari; macchine o motori che producono potenza meccanica o una spinta propulsiva reattiva, non inclusi altrove; F04 Macchine a spostamento positivo per liquidi; pompe per liquidi o fluidi elastici. Ingegneria in generale F15 Attuatori a pressione fluida, idraulica o pneumatica in generale; F16 Elementi o unit di ingegneria; sistemi generali per produrre e mantenere lefficienza funzionale di macchine o di impianti; isolamento termico in generale; F17 Stoccaggio o distribuzione di gas o liquidi. Illuminazione; riscaldamento F21 Illuminazione; F22 Generazione di vapore; F23 Apparecchiatura di combustione; processi di combustione; F24 Riscaldamento; unit di riscaldamento; ventilazione; F25 Refrigerazione o raffreddamento; sistemi combinati di riscaldamento e refrigerazio-

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ne; sistemi a pompaggio di calore; produzione o stoccaggio di ghiaccio; liquefazione o solidificazione dei gas; F26 Essiccazione; F27 Forni in generale; camere di essiccazione; storte; F28 Scambiatori di calore in generale. Armi; esplosivi F41 Armi; F42 Munizioni; esplosivi; F99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione.

G - Fisica
Strumenti G01 Misurazione; prove; G02 Ottica; G03 Fotografia; cinematografia; tecniche analoghe utilizzanti onde non ottiche; elettrografia; olografia G04 Orologeria G05 Controllo; regolazione G06 Elaborazione; calcoli; conteggio G07 Dispositivi di controllo G08 Segnalazione G09 Educazione; criptografia; visualizzazione; pubblicit; sigilli G10 Strumenti musicali; acustica G11 Memorizzazione di dati G12 Dettagli degli strumenti Nucleonica G21 Fisica nucleare; ingegneria nucleare G99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

H - Energia elettrica
H01 Elementi elettrici fondamentali H02 Generazione, conversione o distribuzione di energia elettrica H03 Circuiti elettronici fondamentali H04 Tecnica della comunicazione elettrica H05 Tecniche elettriche non incluse altrove H99 Argomenti non riconducibili ad altre classi in questa sezione

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Allegato 1 Sezione 5

Domande di brevetto EPO Classificazione di Nizza per i marchi (IX ed.)

Classe 1

2 3 4 5 6 7 8 9

Prodotti e servizi Prodotti chimici destinati allindustria, alle scienze, alla fotografia, allagricoltura, allorticoltura e alla silvicoltura; resine artificiali allo stato grezzo, materie plastiche allo stato grezzo; concimi per i terreni; composizioni per estinguere il fuoco; preparati per la tempera e la saldatura dei metalli; prodotti chimici destinati a conservare gli alimenti; materie concianti; adesivi (materie collanti) destinati allindustria. Colori, vernici, lacche; prodotti preservanti dalla ruggine e dal deterioramento del legno; materie tintorie; mordenti; resine naturali allo stato grezzo; metalli in fogli e in polvere per pittori, decoratori, tipografi e artisti. Preparati per la sbianca e altre sostanze per il bucato; preparati per pulire, lucidare, sgrassare e abradere; saponi; profumeria, oli essenziali, cosmetici, lozioni per capelli; dentifrici. Oli e grassi industriali; lubrificanti; prodotti per assorbire, bagnare e legare la polvere; combustibili (comprese le benzine per motori) e materie illuminanti; candele e stoppini per illuminazione. Prodotti farmaceutici e veterinari; prodotti igienici per scopi medici; sostanze dietetiche per uso medico, alimenti per neonati; impiastri, materiale per fasciature; materiali per otturare i denti e per impronte dentarie; disinfettanti; prodotti per la distruzione degli animali nocivi; fungicidi, erbicidi. Metalli comuni e loro leghe; materiali per costruzione metallici; costruzioni trasportabili metalliche; materiali metallici per ferrovie; cavi e fili metallici non elettrici; serrami e chincaglieria metallica; tubi metallici; casseforti; prodotti metallici non compresi in altre classi; minerali. Macchine e macchine-utensili; motori (eccetto quelli per veicoli terrestri); giunti e organi di trasmissione (eccetto quelli per veicoli terrestri); strumenti agricoli tranne quelli azionati manualmente; incubatrici per uova. Utensili e strumenti azionati manualmente; articoli di coltelleria, forchette e cucchiai; armi bianche; rasoi. Apparecchi e strumenti scientifici, nautici, geodetici, fotografici, cinematografici, ottici, di pesata, di misura, di segnalazione, di controllo (ispezione), di soccorso (salvataggio) e dinsegnamento; apparecchi e strumenti per la conduzione, commutazione, trasformazione, accumulazione, regolazione o controllo dellelettricit; apparecchi per la registrazione, la trasmissione, la riproduzione del suono o delle immagini; supporti di registrazione magnetica, dischi acustici; distributori automatici e meccanismi per apparecchi di prepagamento; registratori di cassa, macchine calcolatrici, corredo per il trattamento dellinformazione e gli elaboratori elettronici; estintori. Apparecchi e strumenti chirurgici, medici, dentari e veterinari, membra, occhi e denti artificiali; articoli ortopedici; materiale di sutura. Apparecchi di illuminazione, di riscaldamento, di produzione di vapore, di cottura, di refrigerazione, di essiccamento, di ventilazione, di distribuzione dacqua e impianti sanitari. Veicoli; apparecchi di locomozione terrestri, aerei o nautici. Armi da fuoco; munizioni e proiettili; esplosivi; fuochi dartificio. Metalli preziosi e loro leghe e prodotti in tali materie o placcati non compresi in altre classi; gioielleria, pietre preziose; orologeria e strumenti cronometrici. Strumenti musicali. Carta, cartone e prodotti in queste materie, non compresi in altre classi; stampati; articoli per legatoria; fotografie; cartoleria; adesivi (materie collanti) per la cartoleria o per uso domestico; materiale per artisti; pennelli; macchine da scrivere e articoli per ufficio (esclusi i mobili); materiale per listruzione o linsegnamento (tranne gli apparecchi); materie plastiche per limballaggio (non comprese in altre classi); caratteri tipografici; clich. Caucci, guttaperca, gomma, amianto, mica e prodotti in tali materie non compresi in altre classi; prodotti in materie plastiche semilavorate; materie per turare, stoppare e isolare; tubi flessibili non metallici. Cuoio e sue imitazioni, articoli in queste materie non compresi in altre classi; pelli di animali; bauli e valigie; ombrelli, ombrelloni e bastoni da passeggio; fruste e articoli di selleria. Materiali da costruzione non metallici; tubi rigidi non metallici per la costruzione; asfalto, pece e bitume; costruzioni trasportabili non metalliche; monumenti non metallici. Mobili, specchi, cornici; prodotti, non compresi in altre classi, in legno, sughero, canna, giunco, vimini, corno, osso, avorio, balena, tartaruga, ambra, madreperla, spuma di mare, succedanei di tutte queste materie o in materie plastiche.

10 11 12 13 14 15 16

17 18 19 20

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Classe 21

22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45

Prodotti e servizi Utensili e recipienti per il governo della casa o la cucina (n in metalli preziosi, n in placcato); pettini e spugne; spazzole (ad eccezione dei pennelli); materiali per la fabbricazione di spazzole; materiale per pulizia; paglia di ferro; vetro grezzo o semilavorato (tranne il vetro da costruzione); vetreria, porcellana e maiolica non comprese in altre classi. Corde, spaghi, reti, tende, teloni, vele, sacchi (non compresi in altre classi); materiale dimbottitura (tranne il caucci o le materie plastiche); fibre tessili grezze. Fili per uso tessile. Tessuti e prodotti tessili non compresi in altre classi; coperte da letto e copritavoli. Articoli di abbigliamento, scarpe, cappelleria. Merletti, pizzi e ricami, nastri e lacci; bottoni, ganci e occhielli, spille e aghi; fiori artificiali. Tappeti, zerbini, stuoie, linoleum e altri rivestimenti per pavimenti; tappezzerie in materie non tessili. Giochi, giocattoli; articoli per la ginnastica e lo sport non compresi in altre classi; decorazioni per alberi di Natale. Carne, pesce, pollame e selvaggina; estratti di carne; frutta e ortaggi conservati, essiccati e cotti; gelatine, marmellate, composte; uova, latte e prodotti derivati dal latte; oli e grassi commestibili. Caff, t, cacao, zucchero, riso, tapioca, sago, succedanei del caff; farine e preparati fatti di cereali, pane, pasticceria e confetteria, gelati; miele, sciroppo di melassa; lievito, polvere per fare lievitare; sale, senape; aceto, salse (condimenti); spezie; ghiaccio. Prodotti agricoli, orticoli, forestali e granaglie, non compresi in altre classi; animali vivi; frutta e ortaggi freschi; sementi, piante e fiori naturali; alimenti per gli animali, malto. Birre; acque minerali e gassose e altre bevande analcoliche; bevande di frutta e succhi di frutta; sciroppi e altri preparati per fare bevande Bevande alcoliche (tranne le birre). Tabacco; articoli per fumatori; fiammiferi. Pubblicit; gestione di affari commerciali; amministrazione commerciale; lavori di ufficio. Assicurazioni; affari finanziari; affari monetari; affari immobiliari. Costruzione; riparazione; servizi dinstallazione. Telecomunicazioni. Trasporto; imballaggio e deposito di merci; organizzazione di viaggi. Trattamento di materiali. Educazione; formazione; divertimento; attivit sportive e culturali. Servizi scientifici e tecnologici e servizi di ricerca e progettazione ad essi relativi; servizi di analisi e di ricerche industriali; progettazione e sviluppo di hardware e software. Ristorazione (alimentazione); alloggi temporanei. Servizi medici; servizi veterinari; cure digiene e di bellezza per luomo e gli animali; servizi di agricoltura, orticoltura e silvicoltura. Servizi giuridici; servizi di sicurezza per la protezione di beni e persone; servizi personali e sociali resi da terzi destinati a soddisfare necessit individuali.

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Allegato 1 Sezione 6

Esperti in propriet industriale Domande di brevetto EPO

Ordine dei Consulenti in Propriet Industriale


Ruolo LOrdine dei consulenti in propriet industriale raccoglie i professionisti che operano nel campo dei brevetti per invenzioni, marchi, modelli industriali, modelli ornamentali e diritti dautore. La legge istitutiva dellOrdine, emanata originariamente con D.M. 3 aprile 1981 e modificata con Decreto 30 maggio 1995, n.342, stata sostituita con il Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n.30, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale - Serie generale n.52 del 4 marzo 2005 - Supplemento ordinario n.28. Lart. 202 del Decreto riporta la descrizione dellAlbo dei consulenti: 1. Fermo quanto disposto dallarticolo 201, la rappresentanza di persone fisiche o giuridiche nelle procedure di fronte allUfficio Italiano Brevetti e Marchi ed alla commissione dei ricorsi pu essere assunta unicamente da consulenti abilitati iscritti in un albo istituito presso il Consiglio dellordine e denominato Albo dei consulenti in propriet industriale abilitati, nonch da coloro che siano iscritti negli albi degli avvocati. 2. LAlbo costituito da due sezioni denominate rispettivamente sezione brevetti e sezione marchi, riservate, la prima, ai consulenti agenti in materia di brevetti per invenzioni, modelli di utilit, disegni e modelli, nuove variet vegetali, topografie dei prodotti a semiconduttori e la seconda ai consulenti abilitati agenti in materia di disegni e modelli, marchi ed altri segni distintivi e indicazioni geografiche. 3. Gli iscritti allAlbo costituiscono lordine dei consulenti in propriet industriale. 4. La vigilanza sullesercizio della professione viene esercitata dal Ministero delle Attivit Produttive, tramite lUfficio italiano Brevetti e Marchi. Attivit Larticolo 204 del Decreto 30/2005 riporta il titolo professionale oggetto dellattivit: 1. Il titolo di consulente in propriet industriale e riservato alle persone iscritte nellalbo dei consulenti abilitati. Le persone iscritte solo nella sezione brevetti devono utilizzare il titolo nella forma di consulente in brevetti e le persone iscritte solo nella sezione marchi devono utilizzare il titolo nella forma di consulente in marchi. Le persone iscritte in entrambe le sezioni possono utilizzare il titolo di consulente in propriet industriale senza ulteriori specificazioni. 2. Le persone indicate nellarticolo 202 svolgono per conto di qualsiasi persona fisica o giuridica tutti gli adempimenti previsti dalle norme che regolano i servizi attinenti rispettivamente alla materia dei brevetti per invenzioni, per modelli di utilit, per disegni e modelli per nuove variet vegetali, per topografie dei prodotti a semiconduttori ovvero alla materia dei marchi, dei disegni e modelli e delle indicazioni geografiche, a seconda della sezione in cui sono iscritte. 3. Essi inoltre, su mandato ed in rappresentanza degli interessati, possono svolgere ogni altra funzione che sia affine, connessa, conseguente a quanto previsto nel comma 2.

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

4. Se lincarico conferito a pi consulenti abilitati, essi, salva diversa disposizione, possono agire anche separatamente. Se lincarico e conferito a pi consulenti abilitati, costituiti in associazione o societ, lincarico si considera conferito ad ognuno di essi in quanto agisca in seno a detta associazione o societ. Il consulente in propriet industriale ha lobbligo del segreto professionale e nei suoi confronti si applica larticolo 200 del codice di procedura penale. Iscrizione Larticolo. 203 del Decreto 30/2005 riporta i requisiti delliscrizione allAlbo: 1. Pu essere iscritta allAlbo dei consulenti in propriet industriale abilitati qualsiasi persona fisica che: a) abbia il godimento dei diritti civili nellordinamento nazionale e sia persona di buona condotta civile e morale; b) sia cittadino italiano ovvero cittadino degli Stati membri dellUnione Europea ovvero cittadino di Stati esteri nei cui confronti vige un regime di reciprocit; c) abbia la residenza ovvero un domicilio professionale in Italia o nellUnione Europea se si tratta di cittadino di uno Stato membro di essa, il requisito della residenza in Italia non richiesto se si tratti di un cittadino di Stati extra comunitari che consentano ai cittadini italiani liscrizione a corrispondenti albi senza tale requisito; d) abbia superato lesame di abilitazione, di cui allarticolo 207, o abbia superato la prova attitudinale prevista per i consulenti in propriet industriale al comma 2 dellarticolo 6 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115. 2. Liscrizione effettuata dal Consiglio dellordine su presentazione di una istanza accompagnata dai documenti comprovanti il possesso dei requisiti di cui al comma 1 ovvero includente le autocertificazioni previste per legge. Lavvenuta iscrizione prontamente comunicata dal Consiglio allUfficio Italiano Brevetti e Marchi. 3. I soggetti indicati nel comma 5 dellarticolo 201 che esercitano lattivit di rappresentanza a titolo temporaneo si considerano automaticamente inseriti allalbo dei consulenti in propriet industriale ai fini dellesercizio dei diritti ed allosservanza degli obblighi previsti nellordinamento professionale in quanto compatibili, ma non partecipano allassemblea degli iscritti allalbo e non possono essere eletti quali componenti del Consiglio dellordine. 4. I soggetti indicati nel comma 3 che abbiano residenza ovvero domicilio professionale in uno Stato membro dellUnione Europea sono tenuti ad eleggere domicilio in Italia ai sensi e per gli effetti dellarticolo 120, comma 3, del presente codice. Riferimenti Lelenco degli iscritti pu essere reperito contattando lOrdine oppure attraverso la banca dati consultabile sul sito internet:

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Allegato 6

Ordine dei Consulenti in Propriet Industriale Via G.Donizetti, 1/A - 20122 Milano Tel. +39 02 55185144 Fax+3902 54122066 Web: http://www.ordine-brevetti.it E-mail: consiglio@ordine-brevetti.it

Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali


Ruolo AIDB, Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali, unassociazione senza fini di lucro, nata nel 2004, avente fra le proprie finalit: la diffusione delle conoscenze relative a metodologie, tecniche e strumenti per la ricerca, documentazione ed analisi brevettuale, nonch il contributo al loro studio e perfezionamento; la tutela, promozione e valorizzazione della professione di analista e documentalista brevettuale dei propri aderenti in Italia e allestero; la promozione ed il coordinamento di iniziative a carattere culturale e di aggiornamento professionale nel settore della ricerca, documentazione ed analisi brevettuale; la promozione di collaborazione con enti, Istituzioni ed associazioni, nazionali ed estere, operanti nel settore della propriet intellettuale ed, in particolare, nel settore della documentazione brevettuale; la promozione di iniziative volte al riconoscimento giuridico e alla tutela della professione di analista e documentalista brevettuale in Italia e nellUnione Europea. Attivit AIDB promuove e svolge numerose attivit, su propria iniziativa o su richiesta, volte a concretizzare le finalit che costituiscono la propria missione. Dal 2004 ad oggi le attivit dellAssociazione si sono articolate nei seguenti ambiti: convegni - organizzazione di un Convegno Annuale Nazionale, aperto al pubblico, sulla documentazione brevettuale; workshop - organizzazione di giornate di studio ed esercitazione su temi tecnici riguardanti la documentazione brevettuale; AIDB Newsletter - redazione e diffusione ai soci di una newsletter trimestrale allo scopo di: rendere accessibili informazioni aggiornate su attivit pertinenti agli scopi dellassociazione; aumentare lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli associati; dare maggiore visibilit allassociazione; offrire un servizio aggiuntivo agli iscritti. gruppi di lavoro - istituzione di gruppi di lavoro, guidati da Soci AIDB, su tematiche

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

di particolare interesse per la comunit dei documentalisti brevettuali: monitoraggio dei servizi di informazione brevettuale fruibili presso UIBM; certificazione professionale dei documentalisti brevettuali; tavoli di lavoro - organizzazione di Tavoli di lavoro, riservati ai Soci AIDB, finalizzati ad uno scambio di informazioni, idee ed esperienze: competitive intelligence; corsi di formazione - supporto ad enti di formazione per docenze nellambito della documentazione brevettuale; certificazione - sviluppo di una proposta di Certificazione Europea dei Documentalisti Brevettuali, partecipazione a CertiDoc Italia; networking - sviluppo di relazioni con Enti, Istituzioni, Associazioni Italiane ed Estere operanti nellambito della propriet intellettuale.

Iscrizione E possibile aderire ad AIDB in qualit di Socio Ordinario oppure di Socio Osservatore. La modalit di Socio Osservatore riservata a quanti svolgono la propria attivit professionale allinterno di societ commerciali operanti nel settore dellinformazione documentale. A tutti i Soci, Ordinari o Osservatori, viene dato accesso a: mailing list elettronica dellAssociazione, che costituisce il forum di discussione allinterno di AIDB; area riservata del sito web, contenente informazioni e documentazione relative a convegni e assemblee; numero periodico di AIDB Newsletter; tutte le informazioni riguardanti le attivit ed i gruppi di lavoro dellAssociazione. Per associarsi sufficiente compilare, firmare ed inviare alla Segreteria la scheda di adesione e provvedere al pagamento della quota associativa, secondo quanto descritto nella scheda stessa. Ladesione ha validit per lanno solare in corso. Le adesioni che perverranno dall1 novembre al 31 dicembre dellanno solare in corso, avranno validit per lintero anno solare successivo. Riferimenti Lelenco degli iscritti pu essere reperito contattando il Segretario di AIDB oppure attraverso la banca dati consultabile sul sito internet. AIDB - Associazione Italiana Documentalisti Brevettuali Sede operativa c/o CRIT Research Presidente Dott. Guido Moradei Segretario Dott. Michele Frascaroli Via Confine 2310 - 41058 Vignola (MO), Italy Tel. +39 059.776865 Fax +39 059.776881 Web www.aidb.it E-mail info@aidb.it

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Allegato 1 Sezione 7

Domande di brevetto EPO Riferimenti normativi sulla propriet industriale

Brevetti
D.Lgs. 10.02.2005 n. 30 - Codice della propriet industriale D.M. 27.06.2008 - Ricerca di anteriorit per i brevetti D.M. 16.06.2008 Diritti di segreteria D.M. 02.04.2007 - Determinazione dei diritti sui brevetti e modelli D.M. 10.04.2006 - Deposito telematico delle domande L. 23.12.2005, n. 266 (art. 1, commi 351 e 352) - Abolizione dellimposta di bollo e delle tasse sulle concessioni governative per i brevetti e modelli D.M. 09.05.2003, n. 171 - Nuovi moduli di deposito Convenzione dUnione di Parigi del 20.03.1883, riveduta da ultimo a Stoccolma il 14.07.1967; Convenzione sul Brevetto Europeo del 05.10.1973, riveduta da ultimo a Monaco il 17.12.1991; Trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT) del 19.06.1970; Accordo di Strasburgo sulla classificazione internazionale dei brevetti del 24.03.1971.

Marchi
D.Lgs. 10.02.2005 n. 30 - Codice della propriet industriale; D.M. 16.06.2008 Diritti di segreteria; D.M. 10.04.2006 - Deposito telematico delle domande; D.M. 09.05.2003, n. 171 Moduli di deposito; D.P.R. 26.10.1972 n. 641 - Tasse sulle concessioni governative; Convenzione dUnione di Parigi del 20.03.1883, riveduta da ultimo a Stoccolma il 14.07.1967; Accordo di Nizza del 15.06.1957, riveduto da ultimo a Ginevra il 13.05.1977; Reg. CE n. 40/94 del 20.12.1993 Regolamento sul marchio comunitario; Reg. CE n. 2868/95 del 13.12.1995 - Regolamento di esecuzione sul marchio comunitario; Reg. CE n. 2869/95 del 13.12.1995 - Regolamento tasse sul marchio comunitario; Accordo di Madrid del 14.04.1891 riveduto da ultimo a Stoccolma il 14.07.1967; Protocollo relativo allAccordo di Madrid adottato a Madrid il 28.06.1989; Regolamento comune allAccordo di Madrid ed al Protocollo relativo a tale Accordo in vigore dal 01.04.1996.

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Corti specializzate
La legge del 12 Dicembre 2002 No. 273, Art.16 DLgs 23 giugno 2003, istituisce 12 Corti con sezioni specializzate sulla propriet industriale a partire dal 1Luglio 2003. Le sezioni specializzate sono competenti in materia di controversie aventi ad oggetto: marchi nazionali, internazionali e comunitari, brevetti dinvenzione e per nuove variet vegetali, modelli di utilit, disegni e modelli e diritto dautore, nonch di fattispecie di concorrenza sleale interferenti con la tutela della propriet industriale ed intellettuale. Le 12 sezioni specializzate sono istituite presso i tribunali e le corti dappello delle seguenti province:
Bari Bologna Catania Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Trieste Venezia

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Allegato 1 Sezione 8

Domande di brevetto EPO Modulistica

Brevetto italiano

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

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Allegato 8

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

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Allegato 8

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Marchio dimpresa italiano

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Allegato 8

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

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Allegato 8

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Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Dati EPO e UAMI

Brevetto europeo
Per richiesta di concessione di brevetto europeo tutta la modulistica scaricabile alla pagina: http://www.epo.org/patents/Grant-procedure/Filing-an-application/ European-applications/forms.html

Marchio comunitario
Per richiesta di registrazione di marchio comunitario tutta la modulistica scaricabile alla pagina: http://oami.europa.eu/it/mark/marque/form.htm

Brevetto internazionale
Per richiesta di concessione di brevetto internazionale PCT tutta la modulistica scaricabile alla pagina: http://www.wipo.int/pct/en/index.html

Marchio internazionale
Per richiesta di registrazione di marchio internazionale tutta la modulistica scaricabile alla pagina: http://www.wipo.int/madrid/en/forms/

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