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Platone
A.S. 2011/2012
INDICE
Capitolo 1 I rapporti con Socrate e con i sofisti
1 Il platonismo come risposta filosofica a una societ e a una cultura in crisi 2 La vita 3 Le opere e le dottrine non scritte 4 I caratteri della filosofia platonica
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La vita
Platone nacque ad Atene, da famiglia aristocratica, nel 427 a.C. A ventanni cominci a frequentare Socrate e fu tra i suoi discepoli fino alla morte del maestro, che rappresent per lui un evento decisivo. Platone avrebbe voluto dedicarsi alla vita politica, ma vide la morte di Socrate come uningiustizia imperdonabile e come una condanna generale della politica del tempo. Perci, la filosofia gli apparve come la sola via che potesse condurre luomo singolo e la comunit verso la giustizia. Nel suo viaggio a Siracusa strinse amicizia con Dione, cognato di Dionigi il vecchio, tiranno della citt. Si dice che per opera di costui Platone sia addirittura stato venduto come. Fu riscattato e il denaro del riscatto serv alla fondazione dellAccademia1, che fu organizzata sul modello delle comunit pitagoriche. A questo viaggio in Sicilia ne seguirono altri due, in cui Platone dopo essere stato trattenuto per un certo tempo quasi come prigioniero, lasci Siracusa e torn ad Atene, dove trascorse tutto il resto della sua vita. Mor a 80 anni, nel 347 a.C.
Accademia: si trattava della scuola di Platone, chiamata cos perch fior nel ginnasio fondato da Accademo.
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- primo periodo (scritti giovanili o socratici): Apologia, Critone, Ione, Lachete, Liside, Carmide, Eutifrone, Eutidemo, Ippia minore, Cratilo, Ippia maggiore, Menesseno, Gorgia, Repubblica I, Protagora; - secondo periodo (scritti della maturit): Menone, Fedone, Simposio, Repubblica II-X, Fedro; - terzo periodo (scritti della vecchiaia): Parmenide, Teeteto, Sofista, Politico, Filebo, Timeo, Crizia, Leggi.
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In Platone esistono due gradi di conoscenza, lopinione e la scienza (dualismo gnoseologico), cui fanno riscontro due tipi dessere distinti, le cose e le idee (dualismo ontologico). Inoltre Platone, da Eraclito, accetta la teoria secondo cui il nostro mondo il regno della mutevolezza, mentre da Parmenide trae il concetto secondo cui lessere autentico immutabile.
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coloro che considerano le idee come entit iperuraniche e tendono a prendere il mito alla lettera; coloro che considerano le idee come strutture ideali, come degli enti matematici.
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Fedro considera invece lamore nella sua soggettivit, come elevazione progressiva dellanima al mondo delle idee, al quale la bellezza appartiene.
La giustizia
La giustizia condizione fondamentale della nascita e della vita dello Stato. Lo Stato deve essere formato da tre classi con virt differenti: - quella dei governanti che ha come virt caratteristica la saggezza; - quella dei guerrieri che ha come virt il coraggio; - e quella dei cittadini che ha come virt la temperanza. Nellanima individuale Platone distingue tre parti: - la parte razionale, che quella per cui lanima ragiona e domina gli impulsi ed ha come virt la saggezza; - la parte concupiscibile, che il principio di tutti gli impulsi corporei ed ha come virt il coraggio; - la parte irascibile, che lotta per ci che la ragione ritiene giusto che ha come virt la temperanza. Quindi anche nelluomo singolo la giustizia si avr quando ogni parte dellanima svolger soltanto la propria funzione.
Il comunismo platonico
Platone suggerisce leliminazione della propriet privata e la comunanza dei beni per le classi superiori, al fine di far funzionare bene lo Stato. Infatti, Platone ritiene che i governanti debbano avere in comune anche le donne, per questo non implica la prostituzione della donna ma, al contrario, le donne dovranno godere di una completa uguaglianza rispetto agli uomini. Le unioni matrimoniali saranno temporanee e verranno decise dallo Stato in modo da procreare figli sani. Tutti i bambini saranno tolti fin dalla nascita ai loro genitori, in tal modo si vivr come in una grande e solidale famiglia.
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Esistono diverse degenerazioni dello Stato e le corrispondenti degenerazioni del singolo, e sono: - la timocrazia, governo fondato sullonore, che nasce quando i governanti si appropriano di terre e di case; a esso corrisponde luomo timocratico, ambizioso e amante del comando ma diffidente verso i sapienti; - loligarchia, governo fondato sul censo, in cui comandano i ricchi; a esso corrisponde luomo avido di ricchezze, parsimonioso e laborioso; - la democrazia, nella quale i cittadini sono liberi; a essa corrisponde luomo democratico, che non parsimonioso come loligarchico; - la tirannide, che spesso nasce dalleccessiva libert della democrazia. la forma di Stato pi spregevole, perch il tiranno, per guardarsi dallodio dei cittadini, deve circondarsi degli individui peggiori.
Platone e la democrazia
Platone era molto ostile sia verso la democrazia sia versi quegli uomini politici che avevano attuato riforme della citt in senso democratico. Questo severo giudizio sulla democrazia ateniese nasceva, nellaristocratico Platone, dal desiderio di ritrovare un modello aristocratico di coesistenza sociale. La proposta politica di Platone va collocata nel contesto sociale della sua epoca, segnata dallo scontro tra i nobili e il popolo. Secondo la concezione aristocratica, a governare dovevano essere i migliori, ossia una minoranza della popolazione. Invece, secondo la concezione democratica doveva essere in funzione di tutti. Tra queste due concezioni, la pi vicina alla mentalit di Platone senzaltro la prima. Secondo Platone, uno Stato sano quando, sulla base della divisione del lavoro, ognuno svolge la propria attivit per il bene di tutti. Viceversa, lo Stato malato quando le classi non sanno pi stare al loro posto e quando i governati pretendono di fare i governanti. Inoltre, Platone ritiene che la politica non sia unarte destinata a tutti, ma solo a quella parte aurea della citt. Il rifiuto della democrazia si accompagna a uno statalismo esasperato, che prevede una regolamentazione della societ fin nei minimi particolari. Pur non essendo democratico, lo Stato platonico non deve per essere confuso con quello aristocratico tradizionale. Infatti, lo stato platonico si aristocratico, in quanto vi governano i migliori, ma questi sono tali per il possesso del sapere. Laristocraticismo platonico ha la caratteristica di avere la ragione al potere e i filosofi al governo. Platone afferma che i custodi, prima di saper custodire gli altri, siano in grado di custodire se stessi. Da questo deriva limportanza fondamentale rivestita dal sistema educativo. Per questo il filosofo vedo lo Stato come una grande Accademia, che ha come scopo la formazione dei custodi.
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- la congettura o immaginazione, che ha per oggetto le ombre o le immagini degli oggetti; - la credenza, che ha come oggetto le cose sensibili nei loro rapporti scambievoli. La conoscenza razionale o scientifica, che rispecchia il mondo immutabile delle idee, comprende: - la ragione matematica, che ha per oggetto le idee matematiche; - lintelligenza filosofica, che ha per oggetto le idee-valori. Platone ritiene che la filosofia sia superiore alla ragione matematica. Questo avviene perch le discipline scientifico-matematiche ottengono le loro nozioni primitive attraverso le cose sensibili. Mentre, la superiorit della filosofia dovuta al fatto che si occupa anche dei problemi delluomo e della citt. Leducazione scientifica delluomo ha il suo punto critico nel passaggio dalla conoscenza sensibile alla conoscenza razionale matematica, attraverso luso dei metodi di misura. Infatti, le impressioni possono variare da uomo a uomo, ma se misuriamo la distanza, il volume della cosa, il suo peso ecc., raggiungiamo conoscenze che non sono pi mutevoli e soggettive ma oggettive e stabili. Platone elenca nella Repubblica le seguenti discipline matematiche fondamentali: - laritmetica, cio larte del calcolo; - la geometria come scienza degli enti immutabili; - lastronomia come scienza del movimento dei cieli; - la musica come scienza dellarmonia. Queste discipline matematiche costituiscono la propedeutica della filosofia: esse preparano il filosofo alla scienza suprema, che la dialettica, la scienza delle idee. Esistono varie tappe delleducazione: nella prima i futuri filosofi-reggitori studieranno musica e ginnastica, poi le discipline propedeutiche. Fra i trenta e i trentacinque anni i migliori si cimenteranno con la filosofia. Fra i trentacinque e i cinquanta coloro che saranno stati in grado di svolgere al meglio il corso di filosofia si dedicheranno al tirocinio pratico nelle cariche militari e civili. Solo a cinquantanni gli ottimi potranno salire al governo dello Stato.
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Nel mito della caverna c il dualismo gnoseologico e ontologico sotteso alla teoria delle idee, ma soprattutto c il concetto della finalit politica della filosofia, ossia lidea che tutte le conoscenze acquisite debbano essere utilizzate per la fondazione di una comunit giusta e felice.
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Platone cerca una definizione generale e universale dellessere, e giunge alla tesi secondo cui lessere possibilit. Con questa tesi Platone vuole dire che esiste tutto ci che capace ci entrare in un campo di relazione qualsiasi, cio in una rete di connessioni possibili.
La dialettica
La suprema scienza delle idee, che Platone chiama dialettica, consiste nel determinare quali idee si connettono e quali no. La dialettica si svolge in due momenti: - definizione di una certa idea; - divisione dellidea nelle sue varie articolazioni. Larte dialettica parte dal presupposto della possibile comunicazione tra le idee. Vengono scartate le tesi universali per cui tutte le idee sono combinabili con tutte le idee e tutte le idee non sono combinabili con tutte le idee perch nel primo caso ogni discorso sarebbe vero e perci la fatica della dialettica sarebbe inutile, mentre nel secondo caso non sarebbe possibile alcun discorso se non quello tautologico, del tipo luomo uomo. Quindi a Platone resta soltanto la tesi intermedia, alcune idee sono combinabili tra loro e altre non lo sono, su cui si radica la dialettica. In sintesi, la tecnica dialettica consiste nel definire unidea mediante successive identificazioni e diversificazioni, attraverso un processo di tipo dicotomico, che avanza dividendo per due unidea, fino a giungere a unidea indivisibile che ci fornisce la definizione specifica. La dialettica di Platone presenta caratteri specifici. Essa, infatti: - Si costituisce su base ipotetica, in quanto sceglie una definizione di partenza d poi la mette alla prova, vedendo se essa veramente capace di stringere ci di cui si parla; - Tende a strutturarsi come una ricerca inesauribile e sempre aperta a nuove acquisizioni. 3 Il bene per luomo: il Filebo Platone nel Filebo parla del problema del bene per scoprire che cos il bene per luomo. La vita umana formata dalla ricerca del piacere e lesercizio dellintelligenza.
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Platone afferma che il piacere illimitato e che bisogna imporgli un ordine e questo il compito dellintelligenza, che trasforma ci che illimitato in un ordine e in una proporzione numerica. Inoltre, Platone ritiene che tutta la vita delintelligenza, tutte le forme di conoscenza debbano entrare a far parte della vita umana, invece per quanto riguarda i piaceri, devono entrare a far parte della vita umana solo i piaceri puri, quelli cio che non dipendono dallappagamento di un bisogno, ma sono dovuti alla contemplazione delle belle forme. Platone stabilisce una gerarchia dei valori nel modo seguente: 1. lordine, la misura, il giusto mezzo; 2. ci che proporzionato, bello e compiuto; 3. lintelligenza, come causa della proporzione e della bellezza; 4. la scienza e lopinione; 5. i piaceri puri. 4
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BIBLIOGRAFIA:
Il nuovo protagonisti e testi della filosofia
SITOGRAFIA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale http://aula.forumfree.it/
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