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INDICE
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GALLERIA DI IMMAGINI
Dante Alighieri
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2 Dante e il papato
Dante riprese le sue tesi politiche nella Commedia in cui si presenta come una figura speciale, cui Dio ha concesso il privilegio di visitare il mondo dei morti. Durante questo viaggio Dante afferma di aver ricevuto una vera e propria missione profetica, cio lincarico di annunciare limminente intervento di Dio, che tramite un suo inviato salver il mondo dal caos, generato dalla politica ierocratica di Bonifacio VIII e degli altri pontefici che hanno seguito le orme di Gregorio VII, che sono ritenuti da Dante peccatori di cupidigia: il vizio pi grave di tutti, raffigurato nel primo canto dellinferno da una lupa. Dante raffigur linviato divino come un veltro, cio un cane da caccia di razza. Per non sappiamo con esattezza che tipo di inviato stesse attendendo. Probabilmente il poeta pensava ad imperatore, capace di ottenere successo l dove gli altri imperatori avevano fallito e di imporre autonomia ai comuni italiani e ai pontefici desiderosi di esercitare anche il potere temporale. Il poeta fiorentino, per, non scivol mai nelleresia perch non and contro listituzione del papato, ma si scagli contro alcuni singoli pontefici, che a suo giudizio si erano allontanati dal volere divino. Persino nei confronti dellodiato Bonifacio VII Dante riusc a tenere un atteggiamento distaccato, separando nettamente luomo (peccatore) dallistituzione (sacra).
Bonifacio VIII
Benedetto Caetani, nato ad Anagni nel 1235 da famiglia nobile, cinico, dispotico, avido, assetato di dominio, divenne papa dopo l'abdicazione di Celestino V e fu il 193 Papa della Chiesa cattolica dal 1294 alla morte, avvenuta nel 1303. Affrettatosi a riportare la curia papale da Napoli a Roma, fece catturare Celestino, tenendolo prigioniero fino alla morte. Eliminato cos il pericolo di uno scisma, s'intromise negli affari del regno di Napoli. Fiero avversario della famiglia Colonna band contro di essa una crociata: i Colonnesi si asserragliarono nel loro castello in Palestrina, ma Bonifacio seppe vincerli con l'inganno (grazie al consiglio sleale di Guido da Montefeltro ), facendo, infine, radere al suolo la citt. Ottenuta da Alberto d'Asburgo la cessione dei diritti imperiali sulla Toscana, il papa invi a Firenze il cardinale Matteo d'Acquasparta e richiese, quindi, l'intervento del principe francese Carlo di Valois , con cui i Neri ripresero nuovamente il potere in citt. Fu l'ultimo grande sostenitore dell'ideale teocratico, che trov espressione nella bolla Unam sanctam e nel primo Giubileo , indetto nel 1300. Bonifacio si scontr, poi, con il re di Francia, Filippo il Bello , che pretendeva di estendere le imposte statali anche ai beni della Chiesa. Scomunicato dal papa nel 1302, il re francese reag inviando in Italia una spedizione, guidata dal suo emissario Guglielmo di Nogaret e da Sciarra Colonna, i quali, il 7 settembre 1303, prima umiliarono e poi imprigionarono il papa ad Anagni . Poco dopo la sua liberazione il papa mor. Venne sepolto in S. Pietro, nella cappella Caetani. Bonifacio uno dei massimi bersagli polemici di Dante: il poeta lo ritiene infatti responsabile della corruzione della Chiesa del tempo, della caduta dei Bianchi a Firenze (si veda Inf. VI 69) e, quindi, indirettamente anche del proprio esilio, si veda a questo proposito quanto Dante scrive nel Paradiso. Il poeta lo colloca potenzialmente nel regno dei dannati tra i simoniaci, ma non per questo Bonifacio appare a Dante un papa illegittimo: egli pur sempre il vicario di Cristo, come si legge nel Purgatorio, ma sicuramente un papa indegno, come definito nel Paradiso
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una situazione stabile che sarebbe durata fino al 1378. Scelse infine la citt di Avignone come sede fisica, che era un territorio pontificio, per sotto linfluenza del re di Francia. Nel 1314, mentre i cardinali stavano per entrare in conclave, Dante scrisse loro una durissima lettera, lamentando la rovina della chiesa. Questa lennesima prova della concezione che Dante aveva di se come profeta, chiamato da Dio. Nel frattempo in Germania, il potere fu assunto da Ludovico duca di Baviera, che entr in conflitto con il papa perch non voleva riconoscerlo come sovrano legittimo e il 18 aprile 1328 Ludovico pronunci una sentenza di deposizione nei confronti di Giovanni XXII, proclamandolo Anticristo. Nella sua lotta contro il papa Ludovico il Bavaro venne appoggiato dal filosofo italiano Marsilio da Padova e in base alla sua concezione il popolo a delegare il potere nelle mani di chi governa. Ludovico fu solennemente incoronato imperatore nel 1328 e proclam che il suo diritto a governare non proveniva da Dio n dal papato, ma solo dal popolo romano. Nel 1356 fu fissato il gruppo di principi che avevano il Palazzo dei papi diritto di eleggere limperatore. La Bolla doro,emanata ad Avignone dallimperatore Carlo IV, ne individua sette1: tre ecclesiastici e quattro laici.
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avrebbero a loro volta contagiato i coloni genovesi. Il morbo si diffuse prima nel porto dellimpero bizantino, dilagandosi poi ben presto in Italia, in Provenza, in Aragona. La peste provocata da un bacillo detto Yersinia pestis, scoperto e isolato in Cina, nel 1894. La forma pi frequente del male era la cosiddetta peste bubbonica, il suo sintomo principale consisteva nella comparsa di uno o pi rigonfiamenti alla base degli arti ed era trasmessa dalla pulce del ratto nero. Il problema pi grande, tuttavia, consisteva nel fatto che la maggior parte dei malati moriva molto prima che il bubbone potesse essere operato. Una seconda forma di peste, detta polmonare, colpiva lapparato respiratorio, ed era assai micidiale, infatti uccideva quasi il 100% di colore che la contraevano. La peste polmonare si trasmetteva direttamente da un essere umano allaltro, e aveva come principale veicolo di contagio la saliva. La peste, dunque, una malattia tipica di contesti gravemente carenti sotto il profilo igienico
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Il frutto pi maturo di questi cambiamenti fu lorologio meccanico a suoneria, che a partire dal XIV secolo, nelle citt, si affianc alle campane ecclesiastiche nel ritmare la vita degli uomini.
Lollardi: si tratta di un espressione dispregiativa, usata dagli avversari per designare i predicatori itineranti che erano molto diffusi in Inghilterra
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Glossario
Pandemia Una pandemia (dal greco pan-demos, "tutto il popolo") una epidemia la cui diffusione interessa pi aree geografiche del mondo, con un alto numero di casi gravi ed una mortalit elevata. Il termine pandemia si applica solo a malattie o condizioni patologiche contagiose. Ciompi I ciompi (al singolare "ciompo", con il significato di poveraccio o pezzente, di etimo ignoto) erano, nel secolo XIV, a Firenze i salariati di tutte le arti e specialmente i dipendenti dellarte della lana. Rappresentavano uno dei gradini pi bassi della scala sociale dell'epoca. Essi avevano come luogo di ritrovo la chiesa di Santa Maria dei Battilani in via delle Ruote (oggi sconsacrata). Jacquerie Jacquerie un termine francese ormai entrato nella terminologia storica usato per indicare un'insurrezione contadina spontanea priva di una preparazione politica e rivolta, di norma, contro il nemico pi immediato che era spesso il castello del signore locale o l'ufficio di registro catastale e tributario. Il termine prende il nome dall'espressione Jacques bonhomme, l'appellativo canzonatorio con il quale i nobili e i proprietari terrieri si rivolgevano ai contadini. Scomunica La scomunica una pena irrogata nelle chiese cristiane, che implica l'esclusione di un suo membro dalla comunit dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta. Il termine scomunica appare per la prima volta in documenti ecclesiastici nel IV secolo. Nel XV secolo si cominci a fare una distinzione fra gli scomunicati che dovevano essere anche fisicamente allontanati, a causa di gravi errori (i vitandi), e quelli che potevano essere tollerati (i tolerati, che dovevano essere solo rigidamente esclusi dai sacramenti). Questa distinzione, di fatto, ancora in vigore nel Cattolicesimo. Oltre che nelle chiese cristiane non cattoliche, qualcosa di simile alla scomunica (col nome di erem) risulta presente anche nell'ebraismo.
BIBLIOGRAFIA
Titolo: Chiaroscuro dallet feudale al seicento vol.1; Autori: Francesco Maria Feltri, Maria Manuela Bertazzoni, Franca Neri; Editore: Sei;
SITOGRAFIA
http://it.wikipedia.org/wiki/Pagina_principale http://www.bonifacio.bananablu.com/asp/?exp=0
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