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N 42 - FEBBRAIO 2011

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DEL NORD

LEGA NORD
m.conte@regione.veneto.it

LA VOCE DELLA GENTE VENETA LA POLVERIERA MEDIORIENTALE E LEUROPA LATITANTE di MAURIZIO CONTE
La crisi mediorientale ha inevitabilmente coinvolto il nostro paese e come nelle precedenti ondate i problemi legati agli esodi di clandestini sembra rimangono da affrontare con risorse e strutture italiane. Analizzando la questione del mondo arabo ed islamico stiamo assistendo ad un parallelo interessante quanto inquietante con lEuropa di un ventennio fa quando Berlino nel 1989 vide crollare il muro del campo socialista. Questo evento ebbe un diretta conseguenza sulle frontiere politiche di un po tutto loccidente. Lo stesso effetto domino si sta configurando nella crisi globalizzata che sta sconvolgendo lintero mondo arabo, dove la rassegnazione di giovani, studenti e cittadini si trasformata in rabbia e proteste provocando il fuoco alla polveri in Tunisia, Algeria, Libia, Egitto, Iran dove, anche se con forme e governi eterogenei, questa protesta radicale sta portando ad una svolta dalla difficile interpretazione futura in quanto lintegralismo islamico potrebbe soffiare preoccupantemente sul fuoco della ribellione. E la prima volta dopo molti decenni che gli arabi alzano la testa ribellandosi non per ideologia o religione ma per mangiare, lavorare e perch la corruzione palesemente il criterio caratterizzante della politica e di una larga parte della produzione economica, prova ne sia che questa volta, nelle piazze, non sono state date alle fiamme bandiere israeliane o americane, ne tantomeno non sono state issate bandiere verdi dellislam. Lemergenza che ci troviamo a fronteggiare sta trovando poche riposte da parte di un Europa che pare stia puntando pi l attenzione sullentrata di nuovi paesi (ancora in odore di sviluppo) del vecchio continente senza badare a reali situazione di emergenza come quella che stiamo affrontando con grande apprensione nel nostro paese. Lunione Europea, come pi volte dichiarato dal nostro Ministro dellInterno Roberto Maroni, ha il dovere di dare risposte, sia per affrontare il momento di crisi sia per approntare al meglio i piani necessari per contrastare questa immigrazione clandestina. I fondi necessari per far fronte a questa emergenza dovranno essere una priorit per lorganismo europeo come del resto la distribuzione di questi immigrati; coloro che non saranno rimpatriati nel paese dorigine non dovranno trovare rifugio esclusivamente in Italia, le responsabilit, anche in questo caso, dovranno essere assunte, in maniera proporzionale, dai paesi facenti parte dellunione lUnione Europea.
18-02-2011

Editoriale di

Maurizio Conte
Si sa che lunit di questo paese stata ottenuta grazie ad un processo lento e per certi versi doloroso ma questa condizione di costruzione si potr definire conclusa solamente a fronte dellapprovazione della riforma federalista. Sar esclusivamente cos, con il Federalismo, che, come venne immaginata dai padri costituenti, sar possibile portare a termine questo percorso cominciato ben un secolo e mezzo fa. Proprio ora per che ci si avvicina allobiettivo storico della Lega Nord, le questioni di ideologia non obiettiva stanno offuscando i target che Governo ed amministrazioni locali si sono prefissi. Mi riferisco alle celebrazioni dellUnit dItalia previste per il prossimo 17 marzo, e pi precisamente alle posizioni intransigenti di molti garibaldini di vecchia e recentissima fede che non intendono arretrare sulla forma e sul metodo di festeggiamento della proclamazione del regno dItalia contrapponendosi con vigore contro le proposte avanzate dal mondo dellindustria, della Scuola e della politica. Assisto incredulo ad esponenti della stessa maggioranza di Governo che non vorrebbero garantire alle nostre aziende la possibilit di produrre levando cos risorse che proprio in questo periodo non possono concedersi il lusso di sprecare contribuendo inoltre ad un giorno di paga anche con mancanza di resa e non calcolando lincidenza sui costi dimpresa
(SEGUE A PAGINA 2)

P A G I NA 2

GOVERNO E FEDERALISMO

FEDERALISMO MUNICIPALE BENEFICI IN VISTA


Con la votazione avvenuta al Senato lo scorso marted il Veneto comincia a vedere i benefici che produrr la madre di tutte le Riforme, il Federalismo. Gi con le nuove entrate municipali ogni singolo cittadino di questa Regione conter su un incremento medio di 52 euro con un contestuale ribasso dei trasferimenti e delle quote procapite nelle regioni del Sud anche di 200 euro. La Camera di Palazzo Madama, con i suoi solidi numeri, ha fornito una conferma della stabilit e degli intenti del Governo, ma ora rimane lincognita Camera, dove il primo marzo approder per laltra votazione e dove si stanno scaldando i motori anche per uneventuale fiducia . Ne varr la pena in ogni caso, difatti con lesclusiva introduzione della spesa standard comincer un graduale risanamento dei bilanci e si proietter la nostra Nazione a pieno titolo in un contesto di reale concorrenzialit europea e forse pi. Con il Federalismo si da il via a alla stagione delle grandi riforme dove va riconosciuto alla Lega Nord la capacit, la coerenza e la lungimiranza della soppressione del centralismo romano, dellepoca assistenzialismo, flagelli dei bilanci statali dal dopoguerra ad oggi. Le figure cardine per la buona gestione dellEnte locale saranno ancor di pi gli Enti intermedi e gli stessi comuni che attraverso lapprovazione degli otto decreti legislativi diverranno veri e propri protagonisti della gestione delle risorse territoriali, impersonando i tratti caratterizzanti della riforma e cio autonomia e responsabilit. I Sindaci saranno le prime figure che godranno delle nuove risorse che arriveranno dallapplicazione della riforma e avranno lopportunit di creare nuovi e migliori servizi per la cittadinanza sin da subito. Fra tre anni non esisteranno pi alcune tassazioni statali che verranno sostituite da imposte municipali proprie e secondarie, senza quindi gravare ulteriormente sulle tasche dei contribuenti . Sar un riformismo dalle solide basi legislative e da unapplicazione certa e ragionata, il buon senso e la crisi economica che sta colpendo anche gli enti locali, dovrebbero portare anche lopposizione che siede a Montecitorio a votare senza opportunismi politici ma per lesclusivo e necessario ammodernamento, in senso democratico, del nostro paese. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

Un si del Senato che Umberto Bossi presente fin dal mattino tra gli scranni, che era Bossi, certo di ottenere. Seduto su un divanetto della buvette del Senato in una pausa dei lavori (erano infatti dieci le risoluzioni da votare), Bossi spiega che s, per il federalismo alla Camera meglio mettere la fiducia perch dei finiani meglio non fidarsi. Li, nellAula di Montecitorio, la discussione gi calendarizzata per il primo marzo e, molto probabilmente, sulle comunicazioni del Governo ci sar poi un voto dei deputati. A Palazzo madama hanno votato un po con la sinistra dice Bossi riferendosi al fatto che quel che resta di Fli ha votato contro la risoluzione di maggioranza ed meglio non fidarsi. Bossi, raccontando la giornata in Aula sottolinea che i finiani ci hanno chiesto delle cose, noi le abbiamo recepite eppure hanno votato lo stesso con la sinistra. Per questo, da giorni, Bossi auspica che a Montecitorio ci sia la fiducia: serve per blindare il voto su una riforma che la Lega ritiene indispensabile per il Paese ma anche per la sopravvivenza stessa del Governo. Al Senato intanto il Federalismo si aggiudica una vittoria significativa. Dopo il s al documento della maggioranza, i senatori hanno respinto, con una ventina di voti di scarto, le sette risoluzioni del Pd, quella del Terzo polo e quella dellIdV. Da la Padania del 24/02/2011

(SEGUE DA PAG. 1)

...C poi da sottolineare la giustissima presa di posizione del Ministro Gelmini la

quale insiste nel dichiarare che la chiusura delle scuole porterebbe generare un effetto di condivisione e comprensione della commemorazione distorto e che quindi un modo migliore per avvalorare la ricorrenza potrebbe risultare un momento di approfondimento allinterno dei plessi scolastici. Mi chiedo quindi, se il primo articolo della Costituzione definisce il nostro paese come fondato sul lavoro, quale miglior modo per festeggiare lasciando libero arbitrio a coloro che chiedono di potersi dedicare al proprio mestiere o studiare?
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

IMMIGRAZIONE E SICUREZZA

P A G I NA 3

LEUROPA CI SCARICA: ARRANGIATEVI !


Questa volta lEuropa non usa mezzi termini. Di fronte ai problemi giganteschi determinati dallesplosione rivoluzionaria del Nord Africa, Bruxelles mostra solidariet con il governo italiano, disponibilit a fornire materiale umano e mezzi finanziari, ma non auspicher alcuna apertura nei confronti di una distribuzione del fardello dellimmigrazione proveniente da quei Paesi. Lo affermano non meglio identificate "fonti diplomatiche europee rese note dallagenzia Ansa. Secondo tali fonti, i governi del nord Europa hanno intenzione di mettere sul tavolo del Consiglio affari interni e giustizia (Gai), che si terr gioved e venerd prossimi, la disponibilit a considerare la questione delle rivolte nei Paesi arabi come un problema europeo, ma fanno notare che un paese di 60 milioni di abitanti non pu avere problemi a fronteggiare qualche migliaio di migranti. "Qualche migliaio". Osservano che la legislazione europea chiara: la gestione degli immigrati, intesa come rimpatrio degli illegali e valutazione delle domande d asilo, spetta al Paese in cui essi approdano. Tra l altro sottolinea la fonte lItalia non ha voluto alcuno degli immigrati che sono arrivati a Malta. E a suo tem- cratici di Bruxelles, un aiuto politico per po la Germania non batt ciglio di fron- alleviare la pressione sullItalia potrebte ai 300 mila che arrivarono nel paese be semmai arrivare con la disponibilit ad una azione comune dei 27 nei confronti dei paesi di origine per "convincerli" a facilitare la riammissione degli espatriati. La questione degli arrivi stata trattata con qualche battuta anche da Umberto Bossi: La situazione in Nord Africa porter un ondata di clandestini? Intanto non sono arrivati, speriamo che non arrivino commenta il ministro delle Riforme. E se arrivano li manderemo in Francia e Germania aggiunge. In quanto alla situazione in Libia il al tempo della crisi nei Balcani. La Senatur ne approfitta per un altra signi"fonte", sulla cui lucidit ci sarebbe da ficativa ironica: Aspettiamo ordini dallesprimere pi di un dubbio, dimentica Europa. In ogni caso, lItalia si sta preche lItalia "non si fatta carico degli parando ai peggiori degli eventi. Il goimmigrati di Malta" perch aveva gi verno ha emanato uno stato di emerqualche altra decina di migliaia di immi- genza proprio perch siamo di fronte a grati clandestini cui provvedere, che un fenomeno che pu diventare epocalEuropa sempre stata riluttante ad le, al di l degli sbarchi di questi giorni accogliere immigrati nordafricani, e che ha detto il responsabile della Protezioal tempo della guerra dei Balcani anche ne civile Franco Gabrielli, ieri nel corso il Bel Paese dovette sobbarcarsi una di un incontro con il presidente della discreta quota di arrivi, per non parlare Regione Veneto Luca Zaia. del numero dei rom. Secondo i buro(la Padania, 23/02/2011)

PADOVA ,MAMME CORAGGIO ED UNAMMNISTRAZIONE ASSENTE


Lo spaccio di droga a Padova una realt dalle solide basi, che ormai ha un suo percorso storico. Affermazione preoccupante che per rivela un triste riscontro negli effetti perch in questa citt un business vivo e presente, oggi pi che mai, anche alla luce dei tanti sequestri di stupefacenti ed arresti compiuti dalle forze dellordine. Molti quartieri del capoluogo sono territorio di spaccio compresa la centralissima piazza delle Erbe, dove la sera si pu assistere ad un vivissimo mercato della droga proprio sotto le finestre di Palazzo Moroni. Una questione quasi ridicola nella drammaticit. I quotidiani di venerd scorso riportano invece il frutto del coraggio di madri che si fanno portatrici di legalit denunciando gli spacciatori che rifornivano le proprie figlie alla polizia mettendosi dunque in gioco e dimostrando un forte senso civico e della legalit. Ovviamente alla Polizia che in brevissimo tempo ha fornito risposte concrete non si pu che plaudere in maniera sentita. C per da registrare la completa latitanza dellamministrazione padovana che sin dallinizio del primo mandato del falso sceriffo Zanonato denunciava la pesante eredit, in fatto di sicurezza lasciata da Giustina Destro. Trovo lodevole latteggiamento di cittadini che cercano di contribuire in maniera fattiva al contrasto della delinquenza, principio cardine dei Gruppi di monitoraggio voluti dalla Lega e legittimati dal Ministro Maroni (peraltro derisi e sbeffeggiati dallo stesso Zanonato nelle prime fasi ) ma credo sarebbe pi indicata unazione pianificata da parte delle istituzioni. In questo caso viene in mente Zanonato che nelle vesti di vicepresidente dellANCI dichiara che proprio le istituzioni sono pronte a dare una risposta alla nuova ondata di clandestini provenienti dai paesi del Magreb e quindi, traducendo, a spalancare le porte ad altra nuova potenziale manodopera dello spaccio. Viene anche in mente la determinazione con cui nemmeno un mese fa si era presentato il piano anticriminalit nel quartiere Portello dove, gi nelle scorse notti tutto era tornato come prima, spaccio e prostituzione sintende. Viene anche in mente la voglia di sicurezza che questa Amministrazione dimostra, quella stradale ovviamente, e il modo con cui vogliono arrivare allobiettivo, con 600 mila euro in pi di sanzioni previste nel bilancio per il 2011. C quindi una certa coerenza nel modo di amministrare di Zanoanto & Co: chi deve pensare alla sicurezza sempre il cittadino. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

P A G I NA 4

POLITICA E IMMIGRAZIONE

IL PD SI AVVICINA ALLE FABBRICHE, AMBIENTE A LORO LONTANO


Il PD si avvicina alle fabbriche, al tessuto produttivo ed economico e con una notevole sfacciataggine cerca a passo pesante di illudere con i soliti slogan votati al vuotismo i lavoratori delle realt produttive del nostro territorio. Gli esponenti del Partito Democratico pare ci mettano una buona dose di innocenza e credono che la presenza di fronte ai cancelli di aziende e fabbriche di rappresentanti partitici lontani anni luce da quelle realt possa far cambiare idea ai dipendenti che stanchi delle tante chiacchiere provenienti proprio dalla sinistra hanno invece individuato nel Carroccio il Movimento che con poche parole e molti provvedimenti sta ora fornendo risposte a quelle famiglie che faticosamente vedono la fine del mese. La difficolt maggiore che incontra il partito di Bersani con questo tipo di iniziative dimostrarsi coerente poich la propria natura non converge di certo, come per la Lega Nord, intorno a un solo grande valore: il radicamento territoriale e popolare. La Lega nata e si sviluppata nelle regioni settentrionali, per rappresentare tutti quei cittadini che richiedono nord a confronto di un collega del sud circa del 20%, perch allora nei volantini fumettistici non viene chiesta lindicizzazione dei salari? La Fondazione Moresca porta allevidenza che un disoccupato su 4 straniero e che anche gli italiani stanno subendo una forte pressione in fatto di disoccupazione, io ritengo che la priorit, nella nostra Regione spetti proprio ai Veneti, ma suppongo che di questo nella carta stampata distribuita dal Partito Democratico non ce ne sia menzione. Credo che questo PD stia perdendo pezzi e che si stia giocando, senza alcuna pianificazione e programmazione, una partita che gi in partenza sa di perdere, quella delle eventuali elezioni. Ma le fabbriche come la piazza non si animano con slogan e colori, servono battaglie sensate che provengono dalla base e dai cittadini, ma questo concetto ancora troppo lontano dai salotti e dal cachemire con cui questa sinistra insiste a convivere.
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

federalismo e autonomia. E la vocazione produttiva del nord si traduce con industrie ed aziende che con liniziativa privata hanno trasformato idee e concetti in solide realt di produzione. Di idee e proposte nella carta stampata che viene volantinata dal PD non ce n nemmeno una, la solita liturgia a reclame con immagini e colori, ma per trovare contenuti si fa veramente fatica. La disparit che deve affrontare un dipendente del

Immigrati , la UE giochi da protagonista


"Sollecitiamo un intervento al massimo livello, che consenta alla Ue di giocare un ruolo da protagonista, nellindividuare e nellaccompagnare la soluzione a questa crisi, per mettere tutta larea in sicurezza". E quanto sottolinea il ministro dellInterno Roberto Maroni al termine del vertice a villa Pamphili tra i Maroni, ministri dellInterno dei 6 Paesi Ue mediterranei: Italia, Francia, Spagna, Grecia, Cipro, Malta. "La questione mediterranea -lamenta Maroni- stata troppo trascurata. Ora, la situazione attuale di crisi pu fornire anche l'opportunit per una nuova posizione dellintera Europa". In tal senso, i 6 Paesi 'rivierasch costituiranno una sorta di 'network', ovvero "un gruppo di lavoro, -spiega il titolare del Viminale- di cooperazione e solidariet permanente, per lo scambio di informazioni e di valutazioni e per laiuto immediato e reciproco tra i nostri Paesi, nei casi di crisi e di emergenze, come quella che si profila". Maroni conferma le stime circolate in questi giorni, a proposito di un possibile esodo dalla Libia, parlando di "200-300 mila arrivi dalla Libia", se la situazione dovesse precipitare. Una stima ricavata anche sulla base della presenza del Paese finora guidato dal colonnello Gheddafi di circa 2 mln e mezzo di immigrati nordafricani, "dei quali meno il 10-15% potrebbe approfittare della situazion e p e r i m m i gr a r e c l a n de s t i n a m e n t e i n E u r o p a " . (23/02/2011)
CIP Maurizio Conte - Assessore Regionale Veneto

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