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l’intelligenza e la gioia
XXX.
Problema XXX
Saggezza, intelletto, sapienza
:duepunti edizioni
via Siracusa 35
90141 Palermo
info@duepuntiedizioni.it
www.duepuntiedizioni.it
ISBN 978-88-89987-54-4
ARISTOTELE
Problema X X X
Saggezza, intelletto, sapienza
:duepunti edizioni
Palermo
1. Perché coloro che sono stati fuori dell’ordinario1 in 953a 10
filosofia, in politica, nella poesia e nelle varie arti sono
stati tutti, a quanto pare, dei melancolici, e alcuni
addirittura a tal punto da contrarre le malattie dovu-
te alla bile nera [melaina cholé]2? Tale fu Eracle, secon-
do quanto si dice nei miti eroici, poiché pare che 15
anch’egli avesse questa natura, ed è proprio riferendo-
si a lui che gli antichi chiamarono l’epilessia “male
sacro”3: ne sono prova l’accesso di forsennatezza che
ebbe nei confronti dei figli nonché le piaghe e le eru-
zioni che si manifestarono prima della sua scomparsa
sul monte Eta4; molti infatti ne soffrono a causa
della bile nera, e allo spartano Lisandro ciò accadde 20
prima che spirasse5. Lo stesso si dice di Aiace6 e di
Bellerofonte: l’uno uscì del tutto fuori di senno, l’altro
andò in cerca di luoghi in cui ritirarsi a vita solitaria,
e per questo Omero dice di lui: «Dacché si era attira-
to addosso l’ira di tutti gli dèi, errava solo nella pianu-
ra di Aleia, rodendosi il cuore ed evitando le strade 25
battute dagli uomini»7. E sembra che molti altri eroi
siano stati affetti in modo simile8, come anche, in
tempi più recenti9, Empedocle10, Platone11, Socrate12
8 Introduzione
10. Perché gli attori sono per lo più gretti? Forse per-
ché partecipano in misura minima di ragione e
sapienza, dal momento che dedicano la gran parte
della vita alle arti necessarie, e perché vivono a lungo
nella sfrenatezza e nelle ristrettezze, cose che favori- 15
scono entrambe la mediocrità?64
17. Cfr. Od., XIX 122. Il verso si discosta dalle edizioni attuali.
20. Cfr. De somno 457a 14, dove pure ricorrono gli esempi
del vino, dei melancolici e dei bambini.
21. Ancora oggi alcuni vini sono detti neri, come i siciliani
Nero d’Avola e Nerello mascalese.
32. Si tratta del cuore. Cfr. PA 672b 28, dove Aristotele cri-
tica la tradizione che connette il pensiero al diaframma, pre-
cisando che piuttosto il diaframma stesso «rende manifesti i
movimenti del pensiero» poiché si trova «vicino alle parti del
Problena XXX 37
33. Non abbiamo altre notizie su questo autore, che qui rap-
presenta una condizione estrema di talento artistico che si
manifesta nel modo migliore in occasione dell’estasi. Così
nello Ione Platone riconduceva l’arte poetica non alle capa-
cità dei poeti, ma al loro invasamento divino.
39. Regnò dal 413 al 399 a.C. riunendo alla sua corte intel-
lettuali, letterati e artisti, tra cui il pittore Zeusi ed
Euripide, che gli dedicò una tragedia omonima e soprattut-
to compose in quel periodo le Baccanti, opera considerata
in sé come una testimonianza della straordinaria diffusione
del culto bacchico (con i suoi eccessi) nel territorio mace-
done. Aristotele ricorda in Rhet. 1398a 24 che invitò anche
Socrate, il quale tuttavia rifiutò. Quanto al suo eccesso di
coraggio, si può rammentare come avesse creato scandalo
insidiando, “barbaro”, una città greca come Larissa, ardi-
mento criticato in uno scritto politico da Trasimaco (DK
85 B 2).
a]n mh; uJpov tino" phrwqh'/, kaqavper kai; ta; a[lla ta;
fuvsei uJpavrconta. u{steron [955b 35] de; th'" tw'n ceirw'n
dunavmew" oJ nou'" paragivnetai hJmi'n, o{ti kai; ta; tou' nou'
o[rganav ejsti tw'n th'" ceirov". e[sti ga;r nou' me;n o[rganon
ejpisthvmh touvtw/ gavr ejsti crhvsimo", kaqavper aujloi;
aujlhth\/, ceirw'n de; polla; tw'n fuvsei o[ntwn: hJ de; fuvsi"
aujthv te ejpisthvmh" provteron, kai; ta; uJp’ aujth'"
ginovmena. [955b 40] w|n de; ta; o[rgana provtera, kai; ta;"
dunavmei" provteron eijko;" [956a 1] ejggivnesqai hJmi'n:
touvtoi" ga;r crwvmenoi e{xin lambavnomen, kai; e[cei
oJmoivw" to; eJkavstou o[rganon pro;" aujtov: kai; ajnavpalin,
wJ" ta; o[rgana pro;" a[llhla, ou{tw ta; o[rgana pro;"
aujtav. oJ me;n ou\n nou'" dia; tauvthn th;n aijtivan
presbutevroi" [956a 5] ou\sin hJmi'n ma'llon ejggivnetai.
manqavnomen de; qa'tton newvteroi o[nte" dia; to; mhdevn pw
ejpivstasqai. o{tan de; ejpistwvmeqa, oujkevti oJmoivw"
dunav m eqa. dunav m eqa de; e[ c esqai, kaqav p er kai;
mnhmoneuv o men ma' l lon oi| " a] n e{ w qen prw' t on
ejntugcavnwmen, e[peita proi>ouvsh" th'" hJmevra" oujkevti
oJmoivw" dia; to; [956a 10] polloi'" ejntetuchkevnai.
tw'n a[llwn tw'n toiouvtwn oujqevn, eij mh; th'/ qewriva/, au{th
de; oJmoivw" ejsti;n hJdei'a ka]n eij trisi;n ojrqai'" h] pleivosin
i[sa" e[scen. ajll’ o{ti O j lumpiva/ ejnikw'men, kai; peri; th'"
naumaciva" th'" ejn [956a 20] Salami'ni, caivromen kai;
memnhmevnoi kai; ejlpivzonte" toiau'ta, ajll’ ouj tajnantiva
toi'" toiouvtoi". h] o{ti ejpi; me;n toi'" toiouvtoi" caivromen
wJ" genomevnoi" h] ou\sin, ejpi; de; toi'" kata; fuvsin wJ" kata;
ajlhvqeian qewriva" hJdonhvn, wJ" e[cei, movnhn hJmi'n poiei'n,
ta;" de; pravxei" th;n ajpo; tw'n sumbainovntwn ajp’ [956a
25] aujtw'n. ajnomoivwn ou\n oujsw'n tw'n pravxewn, kai; ta;
ajpobaivnonta ajp’ aujtw'n givnetai ta; me;n luphra; ta; de;
hJdeva: feuvgomen de; kai; diwvkomen kaq’ hJdonh;n kai;
luvphn a{panta.
Dia; tiv oiJ Dionusiakoi; tecni'tai wJ" ejpi; to; polu; ponhroiv
eijsin h] o{ti h{kista lovgou sofiva" koinwnou'si dia; to;
peri; ta;" ajnagkaiva" tevcna" to; polu; mevro" tou' bivou
ei\nai, kai; o{ti ejn ajkrasivai" to; polu; tou' bivou eijsivn, ta;
de; kai; ejn ajporivai" [956b 15] ajmfovtera de; faulovthto"
paraskeuastikav.
Dia; tiv oiJ ejx ajrch'" th'" me;n kata; to; sw'ma ajgwniva"
a\qlovn ti prou[taxan, sofiva" de; oujqe;n e[qhkan h] o{ti
ejpieikw'" dei' tou;" kritav", a} para; diavnoiavn ejstin, h]
mhqe;n ceivrou" tw'n ajgwnistw'n ei\nai h] kreivttou" eij de;
e[dei sofiva/ tou;" prwteuvonta" [956b 20] ajgwnivzesqai
kai; a\qlon proujtevtakto, kritw'n a]n hjpovroun aujtoi'".
ejpi; de; tw'n gumnikw'n ajgwvnwn a{pantov" ejsti kri'nai, th'/
o[yei movnh/ qeasavmenon. e[ti de; oJ ejx ajrch'"
Problena XXX 63
ANDREA L. CARBONE
Pensiero al quadrato 87
NOTE
P RO B L E M A X X X 7
Note al testo 25
Testo greco 49
I L P E N S I E R O A L Q UA D R AT O
Postfazione 67
T E R R A I N VA G U E
anomalie
testimonianze/documenti
spiriti
epifenomeni
umori