Nicola Contegreco Le donne iniziano a lottare per i propri diritti
• Dalla metà del XVIII in poi, in Europa e
Nord America iniziarono ad affermarsi movimenti che avevano l’obiettivo di fare uscire le donne dal loro status di inferiorità • Illuminismo e rivoluzioni • 1791: la drammaturga Olympe de Gouges pubblicò I diritti della donna e della cittadina in Francia • 1792: Mary Wollstonecraft, tra le fondatrici del femminismo moderno, pubblicò il suo trattato La rivendicazione dei diritti delle donne Nuova Zelanda: voto alle donne
• Suffragette: attiviste provenienti quasi tutte
dalle classi medie e alte della società • Alla battaglia per il voto unirono anche quelle per migliori condizioni lavorative, per la parità di retribuzione e per il benessere dei bambini • USA: Susan B. Anthony e Elizabeth Cady Stanton • Gran Bretagna: Emmeline Pankhurst • A parte la Nuova Zelanda (1893), la Norvegia, la Finlandia e pochi Stati degli USA, nessun Paese concesse il diritto di voto alle donne almeno fino alla Prima Guerra Mondiale Albania – 1909 Mongolia – 1924 Ecuador – 1929 Turchia – 1930 Brasile, Cuba – 1932 Mozambico (1975) Sudafrica – 1930 (bianche) Sudafrica – 1994 (nere) Emirati Arabi – 2006 Arabia Saudita – 2011/15
Fonte: Joni Seager, Atlante delle donne, 2018
Gli stati nazionali: un’idea di donna
• Il patriarcato ha resistito a rivoluzioni
politiche, sociali ed economiche • Lo stato nazionale si poneva come società culturalmente definita • Alle donne furono attribuiti attitudini e ruoli specifici: le donne per la loro intrinseca natura non erano in grado di assumere incarichi di governo o di partecipare alla vita pubblica • Modello economico fondato sulla famiglia (capofamiglia e casalinga) • I figli non erano più fonte di reddito con l’abolizione del lavoro minorile • Lavoro femminile si concentrava sui servizi • Mancanza di diritto sul proprio corpo • Contraccezione e aborto (1922, Unione Sovietica) Paesi industrializzati: modello economico famigliare
• Dagli anni ‘40 fu promosso il modello
economico fondato sulla famiglia • Gli Stati nazionali sostenevano il matrimonio e il ruolo riproduttivo delle donne • Modello come fonte di investimento per il capitalismo: nuovi elettrodomestici • Pubblicità statunitensi: donne felici (che implicitamente hanno mariti di successo) protagoniste della scena e «regine» Lavoro femminile e totalitarismi
• Tra le due guerre, tranne che in URSS,
dove la rapida industrializzazione richiedeva una grande forza lavoro, il tasso di occupazione femminile diminuì (Europa e Nord America) • USA: durante la Grande Depressione, era considerato "sbagliato" per le donne avere un lavoro, se gli uomini erano disoccupati • Stalinismo: l'ideologia marxista richiedeva l'uguaglianza di genere • Fascismo (Italia e Giappone) e Nazismo: ostili alla nozione di uguaglianza di genere. In tutti e tre i Paesi, le donne dovevano essere principalmente madri e casalinghe Seconda Guerra Mondiale: operaie, infermiere, pilote e cecchine
Link Youtube del brano
Rosie the Riveter di Four Vagabonds: https://www.youtube.com/watch?v=AE2z_N1fM5E
Rosie the Riveter, 1942
Seconda Guerra Mondiale: operaie, infermiere, pilote e cecchine «Mentre altre ragazze frequentano il loro cocktail bar preferito sorseggiando Martini, sgranocchiando caviale c'è una ragazza che le sta davvero facendo vergognare, Rosie è il suo nome Tutto il giorno, sia con la pioggia che con il sole è in catena di montaggio Sta facendo la storia, lavorando per la vittoria, Rosie la Rivettatrice
Rosie ha un fidanzato, Charlie
Charlie è un marine e Rosie lo sta proteggendo Rosie the Riveter, 1942 e fa gli straordinari sulla macchina rivettatrice» Lotte femministe: anni ‘60 e ‘70
• Simone De Beauvoir: Il secondo sesso
(1949) apre la strada a quella discussione radicale sulla condizione femminile che si è sviluppata nei decenni a seguire (successo negli Stati Uniti, messo all’Indice in Francia) • Lotte del Movimento femminista: un grande passo verso l'uguaglianza è stato compiuto dalle donne nel mondo occidentale durante gli anni '60 e '70 • Non solo uguaglianza giuridica e diritto di votare, ma eliminazione dello stereotipo culturale della donna come “sesso debole”, abbattimento di barriere verso la piena uguaglianza (istruzione, lavoro, sport, politica, divorzio, etc.) America Latina
• Sistema patriarcale colonialista
• Opposizione al controllo delle nascite (anche da parte della Chiesa) • Vietata la proprietà fino a metà XX secolo • Suffragio graduale nel corso del XX secolo • Cambiamenti dal XXI secolo • Percentuale di incarichi ministeriali al 18% sul 12% della media mondiale • Scrittrici sudamericane • Contatti con altre culture (europea e sovietica) • Donne nelle rivoluzioni (Nicaragua e Cuba) Medio Oriente
• Tra Occidente e Islam
• Lavoro, istruzione, modelli consumistici • Un simbolo culturalmente forte: il velo • Il caso della Turchia: la rivoluzione «occidentale» di Ataturk • Entrata nella NATO, forte emigrazione, modelli e prodotti consumistici • Il caso dell’Iran: l’occidentalizzazione dello scià Reza Pahlavi • Università, abbigliamento, voto • La Rivoluzione di Khomeini • La Primavera Araba (2011-2012) Cina • Matrimonio: fino alla Dinastia Qing (1912) contratto tra famiglie • Cambiamenti con la Cina repubblicana • Concubinato abolito nel Novecento • Divieto di matrimoni combinati e «pagati» • Regolamentazione del divorzio • Lavoro: enorme partecipazione ma ancora poche tutele • Islam in Cina: moschee per sole donne (in USA solo dal 1915) • Il problema della popolazione: la politica del «figlio unico» (1956 e 1979) • Aborto selettivo/infanticidio: senso di colpa per la donna che partorisce un unico figlio di sesso femminile • Amartya Sen nel 1990 ha denunciato la «sparizione» di 50 milioni di donne cinesi Africa • Ruolo degli Europei: missioni religiose e colonialismo • Il nazionalismo e le donne: tra cambiamento e tradizione • Il ruolo dei movimenti femministi internazionali (conferenze mondiali sui diritti delle donne) • L'Organizzazione dell'Unità Africana (OUA) ha redatto nel 1981 la Carta africana dei diritti degli uomini e dei popoli dove si riconoscevano diverse tutele e l’adozione di standard giuridici internazionali per i cittadini africani, come la protezione delle donne e dei bambini, l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e l’attenzione verso diritti fondamentali come quello all’istruzione e al controllo delle nascite Africa
Organizzazione • Lotta contro le mutilazioni genitali
femminili Unità • Tra cambiamento e resistenza: una terza via tra tradizione e Occidente Africana • Giusto equilibrio tra certi valori ancora difficilmente estirpabili dalla cultura africana e l’eccessiva dipendenza dall'influenza esterna, una tendenza che si sta diffondendo anche in altre parti del mondo come l’India e alcuni Paesi islamici Percentuale di posti ministeriali
Fonte: Joni Seager, Atlante delle donne, 2018
Fonte: Joni Seager, Atlante delle donne, 2018 Fonte: Joni Seager, Atlante delle donne, 2018 Bibliografia minima • Georges Duby e Michelle Perrot, Storia delle donne in Occidente, vol. 3. Dal Rinascimento all’età moderna, Laterza, 1996 • Georges Duby e Michelle Perrot, Storia delle donne in Occidente, vol. 4. L’Ottocento, Laterza, 1997 • Sarah Hughes e Brady Hughes, Women in World History. Volume 2: Readings from 1500 to present, Routledge, 1997 • Candice Goucher e Linda Walton, World History: Journey From Past to Present, Routledge, 2008 • Mary J. Maynes e Ann Waltner, The Familiy: A World History, Oxford, 2012 • Peter N. Stearns, Gender in World History, Routledge, 2015 • Joni Seager, L’atlante delle donne, ADD Editore, 2020